L'eterno Confronto Con Coppi?

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L'eterno Confronto Con Coppi? 29SPO01A2912 FLOWPAGE ZALLCALL 12 22:31:36 12/28/98 Mercoledì 29 dicembre1999 20 LO SPORT l’Unità ma si misuravacon ungruppoche 100 ANNI aveva pochi professionisti nelle sue file. Quando ho cominciato io c’era già un professionismo esa- SU DUE RUOTE sperato. Le differenzequindisono tante. Coppi ha fatto anche la guerra. Ripeto, i paragoni sono difficilissimi.Mettiamolacosì:nel suo ciclismo,luièstatoilmigliore. 29SPO01AF04 Nelmio,losonostatoio». E come modo di correre?Chièsta- 1.0 toilmigliore? 11.0 «Eravamo completamente diver- si. Io correvo per vincere tutto. Le grandi corse perché come capita- no venivo pagato bene pervincer- le. Le piccole perché così guada- gnavo altri soldi e altri ingaggi. Coppi invece calibrava di più i successi. Forse anche perché era deboledisalute.Maquandoanda- va in salita non ce n’era per nessu- no.Ancheacronometroerafortis- simo». Coppi aveva Bartali, lei chi ricor- dacomeavversariospeciale? «Gimondi, senza dubbio. Un grande campione, un uomo È IL CICLISTA esemplare. Quando io arrivai lui DARIO CECCARELLI aveva già vinto il Tour de France. CHE HA VINTO DI PIÙ Senza di me lo avreste già parago- MILANO Quarant’anni fa (il 2 natoaCoppi...». gennaio 1960) moriva Fausto Eduard Luis Joseph (ma l’hanno sempre chiamato Eddy), Senta, ma quel nomignolo, can- Coppi. Una morte improvvisa, figlio di droghiere, nasce a Meeensel Kiezegem nel Bra- nibale, non era molto simpatico. causata dalla malaria e da medici bante il 17/6/’45. Eddyscopre lapassione della bici quan- Ono? superficiali quanto presuntuosi, do è studente svogliato al liceo. Due anni da dilettante «A me non ha mai dato fastidio. È che lasciò l’Italia sotto choc. Cop- (campione del mondo a Sallanches vero, volevo vincere tutto. Ma pi infatti aveva solo 40 anni e le nel1964)poipassaalprofessionismo sempreinmodoleale.Nonhomai sue leggendarie imprese erano an- nelmaggio1965ritirandosinel1978 barato. Tanto è vero che giù dalla corafreschissime. dopo aver vinto 426 corse da profes- sella sono sempre stato amico di Inutile ricordare un’altra volta sionista. Stabilì anche il record dell’o- tutti. In corsa era un’altra storia. che cosa rappresentò Coppi. Cop- ranel1972aCittàdelMessico.Unre- SSPRINTPRINT A DDUEUE Poiquestoèunmestierebreve,do- pi, infatti, rappresentò tutto: la cord fissato a 49, 432 km senza nes- Coppi Merckx Il grafico con ve bisogna guadagnare in fretta il classe, la fatica, la gloria, la sfortu- suna preparazione particolare, supe- più possibile. E allora per essere na. Un eroe quasi epico che portò rato da Moser Mondiale 1 3 i ciclisti Sanremo 3 7 che hanno pagati di più bisogna vinceretutto con sé, insieme a Bartali, l’Italia quasi12annido- l’anno». contadina del dopoguerra verso po. Merckx, che Fiandre - 2 ottenuto più un nuovo benessere. Fu una è stato anche cit- Roubaix 1 3 vittorie E adesso? Come mai i corridori drammatico sforzo sia per gli ita- tì della nazionale Liegi - 5 A destra vinconoduecorseall’anno? «Si vede che ora li paganotroppoe liani che per Coppi. Solo che que- belga,haunfi- Freccia 1 3 Merckx st’ultimo, morendo anzitempo, glio di nome In alto Coppi hannomenobisognodivincere». Gand-Wevelgem - 3 EPantani? non ebbe nemmeno la possibilità Axel che fa pure Lombardia 5 3 In basso Gimondi «Pantanicosa?». di gustare i frutti della sua fatica. luiilcorridore. Tour 2 5 Forse anche per questo gli italiani, e Moser Torneràquellodiprima? che sono meno cinici di quanto Giro 5 5 «Io credo di sì. Però ora deve smet- amino farsi rappresentare, lo ri- Vuelta - 1 terla di parlare e tornare a correre. cordanocontantoaffetto. 29SPO01AF01 Basta con le parole! Anch’io sono Quarant’anni dopo la doman- stato mandato a casa, anche se la da è sempre la stessa: ma Fausto 2.0 mia storia è stata completamente Coppi fu il più grande? Domanda 34.0 diversa. Ma dopo bisogna reagire inevitabile perché lo sport - e so- con i fatti. Non è vero che Pantani prattuttoilciclismo-èunnaturale è più maltrattato degli altri corri- terreno di confronto anche a di- dori. Le regole ci sono per tutti e stanza. Tanto più per un mito co- anche Pantani deve accettarle. me Coppi che, per giunta, ha cor- Merckx Che bisogno ha di far la vittima? so a cavallo tra le due guerre. Un Mispiaceperchéèuncorridoreec- periodoremotoeavventurosodo- cezionale. Nel 1998 ha fatto delle veil«contesto»eracompletamen- imprese che resteranno nella sto- te diverso. Erano diverse le strade, ria del ciclismo. Come nel 1999 le biciclette, i guadagni, gli allena- Armstrong. Incredibile. Avrebbe menti. Perfino il doping - c’era an- potuto morire, invece ha vinto il cheallora-eradiverso.Solocheal- Tour». lora la famosa «bomba», un mici- Senta,noifesteggiamoCoppi,sia- diale intruglio a base di caffeina e mo entrati nel Duemila, però ora anfetamina, si consumava nello l’insaziabile non è un bel momento per il cicli- spazio di una corsa. Ora è meglio smo... lasciarperdere. «Sì,adessoèincrisi.Mapasserà.La Coppi quindi è stato il più gran- gente è sempre attratta dal cicli- de? Oppure, come capita con i mi- «L’eterno confronto con Coppi? smo. Basta andare dove passa una ti, ci abbaglia la scia dei ricordi? corsa. I cicloturisti sono migliaia. Chiaramentela domanda èretori- Quanto al doping,inutilenascon- ca. Perché questi giochetti, perfet- dersi, va combattuto con le leggi ti da fare davanti a una fetta di pa- Ai suoi tempi pochi professionisti» chiareeugualipertutte.Anchesui nettone,nonpossonotrovareuna farmaci c’è troppa confusione. Ci risposta vera. Il bello infatti è pro- professionista (1965-1978) ha Uhm... non mi piacciono queste i confronti a distanza siano prati- correvano per un piatto di lentic- catori, uomini di fatica prestati al sono dei corridori che pagano ca- prio l’indeterminatezza della di- vinto 426 corse, tra le qualicinque domande.Chiaramentevoiitalia- camente impossibili. Si possono chie? ciclismo nella stagione più calda. ro per un antiallergico. Altri che la scussione che permette a tutti di Girid’Italia,cinquediFrancia,set- ni preferite Coppi. È normale. An- faresolodelle supposizioni che re- «No, Coppi era un corridore che Le strade erano dure per tutti, ma fanno sempre franca perché sono spararlegrosseavendocomunque te Milano-Sanremo e tre campio- ch’io se fossi italiano farei il tifo stano però solo delle ipotesi. Io ho guadagnava bene, benissimo. Ma per loro ancora di più. Coppi si al- seguiti da medici senza scrupoli ragione. In questo stimolante di- nati del mondo. Non a caso fu per lui. Però la storia non si faconi gareggiato negli anni Sessanta e Coppi era un’eccezione. Come lenava come un professionista che neutralizzano i controlli. Sul battito, come direbbe Biscardi, ci chiamato il «cannibale». Se c’è un sentimenti. E neppure con i nu- Settanta. Il mondo era già molto Bartali, Magni, Koblet, Kubler. Gli moderno, preparava la Sanremo ciclismo, comunque, c’è un acca- permettiamo però d’invitare un uomo che ha diritto di parlare, meri. Io per esempio ho vinto più diverso. Penso alle strade, ma an- altri invece erano proprio gregari. con due mesi di anticipo. Gli altri nimento speciale. Che per esem- ospite davvero eccezionale. Si questoèpropriolui.Glienediamo corse di Coppi, ma anche questo che al modo di allenarsi, ai soldi Gregari poveri che alternavano il ci arrivavano in qualche modo. E pio non vedo sul calcio. E questo chiama Eddy Merckx, ha 55 anni, facoltà. dato aggiunge poco alla discussio- chegiravano...». ciclismo con unaltrolavoro.Spes- infatti i distacchi erano immensi. nonmipiace.Leregoledevonoes- e nella suastraordinariacarrieradi «Se Coppi fu il più grande? ne. In realtà io credo una cosa: che Vuol dire che ai tempi di Coppi so erano muratori, facchini, scari- Insomma, Coppi era bravissimo, sereugualipertutti». li agi di oggi e le sofferenze di VIAGGIO DI RICORDI un ciclismo in pantofole che alla ri- ieri, potrebbe essere il tema di presa agonistica portava i campioni a G un secolo di ciclismo, dal misurarsi in tutte le competizioni. 1900 al 2000, per intenderci. Ma co- Adesso vedo uno di qua e uno di là. me dare torto ad Alfredo Martini, ex UN PASSAGGIO DA FATICA A STRESS, DALLA «BOMBA» AL VELENO Direi proprio che è il caso di portare corridore all’epoca dei Bartali e dei ordine nel disordine...». Coppi e poi tecnico che fa testo per la GINO SALA In sostanza sono costretto a ripeter- sua saggezza e le sue conquiste? Come mi, a ribadire che non è di mio gradi- non allinearsi col toscano di Sesto Fio- denze ricevute da un mio compaesa- d’uno dormiva in rifugi improvvisa- tore della corsa e amministratore della stina, del formidabile Merckx e quindi metodi vigenti dovessi far riferimento mento questo ciclismo con la cravatta, rentino, un militante di 79 primavere no, il vogherese Luigi Lucotti, settimo ti». Uomini di una tempra ecceziona- «Gazzetta dello Sport» aveva uno sti- Saronni, Moser, Hinault, Bugno, In- al belga Van Hauwaert che alla vigi- lussuoso e spendaccione, lontano da con un’infinità di testimonianze? classificato nel 1919 e quarto nel le. Come Lucotti, come Ottavio Bot- pendio mensile di 150 lire. durain, Chiappucci fino ad arrivare a lia della Sanremo 1908 coprì il trac- una santa povertà, pervaso di società «Siamo passati da un ciclismo di 1921, vincitore di tappe che sfiorava- tecchia, un altro della categoria isola- Il Giro, ho detto, e qui si susseguono Marco Pantani e Lance Armstrong, al ciato da Parigi a Milano a scopo di al- che ripudiano i buoni pergolati, che grande fatica ad un ciclismo di grande no i cinquecento chilometri, un isolato ti, muratore, tagliaboschi e carrettiere, le immagini di Costante Girardengo, ciclismo con cavalli d’acciaio sempre lenamento e l’indomani trionfò con indirizzano i giovani malamente, che stress. Cambiamenti profondi dovuti sulla linea di partenza grazie ad una primo vincitore italiano del Tour soprannominato l’omino di Novi Li- più sofisticati, muniti di due moltipli- una fuga iniziata sul Turchino bagna- danno corpo ad un gigantismo delete- al mutare dei tempi, però il nostro colletta dei suoi concittadini.
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