ECCELLENZE ITALIANE. III.

Giro d'Italia.

Di Rinaldo ROSSINI.

INDICE GENERALE.

0. Storia anni 1909 – 1930. i pionieri del ciclismo.

1. Storia anni 1931 – 1955. l'epoca d'oro Coppi- Barali.

2. Storia anni 1956 – 1978. il dominio stranero di Merckx e Gimondi.

3. Storia anni 1979 – 1990. il dualismo Saronni- Moser, e l'arrivo di Hinault.

4. Storia 1991 – 1999. da Chiappucci a Induran a Pantani e Gotti.

5. Storia 2000 – 2010. gli anni di Simoni, Savoldelli, Basso.

6. Storia 2011 – 2016. gli anni di Contator e Nibali.

7. Maglie e Trofei.

8. Percorso.

9. Organizzazioni e Podi.

LA MAGNIFICA STORIA DEL GIRO D'ITALIA.

Informazioni. Ciclismo su strada. Gara Individuale. Organizzazione: RCS sport. Annuale. Corse a tappe.

È una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada si svolge lungo, le strada italiane con cadenza annuale. Occasionalmente il percorso può interessare località al di fuori dai confini italiani. Il giro è una delle 3 corse più importanti del calendario dell'Unione Ciclistica Internazionale insieme al Tuor di Francia e alla Vuelta di Spagna. Il record di vittorie è condiviso da tre ciclisti ognuno con 5 vittorie l'italiano anni 1925- 1933. . Anni 1940 – 1953. anni 1968 – 1974. record di tappe vinte. 42 . Secondo per tappe vinte a quota 41 Alfredo BINDA.

La nascita del GIRO venne formalizzata con un annuncio sulla Gazzetta dello Sport nel 1908 con la promessa di 25000 lire di premio al vincitore e la volontà di organizzare una delle prove più ambite e maggiori del ciclismo internazionale. Il I giro partì da Milano nel 1909 il 13 maggio alle ore 14,53 per la prima tappa MILANO-BOLOGNA di 397 Km vinta per la storia da .

Anno 1909. Vincitore Luigi . Anno 1910. Vincitore Carlo Galletti. Anno 1911. Vincitore Carlo Galletti. Anno 1912. Vincitore la squadra di bici . Anno 1913. Vincitore . Anno 1914. Vincitore . Anni 1915 – 1918 non disputato causa guerra.

Anno. 1919. Vincitore . Anno. 1920. Vincitore . Anno. 1921. Vincitore . Anno. 1922. Vincitore Giovanni Brunero. Anno. 1923. Vincitore Costante Girardengo. Anno. 1924. Vincitore Giuseppe Enrici.

Anno. 1925. Vincitore Alfredo Binda. Anno. 1926. Vincitore Giovanni Brunero. Anno. 1927. Vincitore Alfredo Binda. Anno. 1928. Vincitore Alfredo Binda. Anno. 1929. Vincitore Alfredo Binda. Anno. 1930. Vincitore Luigi Marchisio.

I Pionieri Del Ciclismo.

I maggiori protagonisti nei primi anni furono GANNA- GALETTI e dopo alcune annate interlocutorie e l'inizio della I guerra mondiale si ebbero diversi protagonisti che sarebbero diventati leggendari GIRARDENDO, BRUNERO, BINDA, BELLONI. Binda trovò solo Brunero a contrastare la sua leader. Gli organizzatori offrirono a BINDA la somma di 25.000 lire per non partecipare al Giro e renderlo così competitivo.

Anno. 1931. Vincitore . Anno. 1932. Vincitore . Anno. 1933. Vincitore Alfredo Binda. Anno. 1934. Vincitore . Anno. 1935. Vincitore . Anno. 1936. Vincitore .

Anno. 1937. Vincitore Gino Bartoli. Anno. 1938. Vincitore . Anno. 1939. Vincitore Giovanni Valetti. Anno. 1940. Vincitore Fausto Coppi. Anni 1941 – 1945. non disputati causa guerra.

Anno. 1946. Vincitore Gino Bartoli. Anno. 1947. Vincitore Fausto Coppi. Anno. 1948. Vincitore . Anno. 1949. Vincitore Fausto Coppi. Anno. 1950. Vincitore .

Anno. 1951. Vincitore Fiorenzo Magni. Anno. 1952. Vincitore Fausto Coppi. Anno. 1953. Vincitore Fausto Coppi. Anno. 1954. Vincitore . Anno. 1955. Vincitore Fiorenzo Magni.

L'epoca d'oro di Fausto COPPI e Gino BARALI.

Armando COUGNET vero ideatore e patron del Giro d'Italia fin dalla nascita al 1948 decise di istituire per il primo in classifica la maglia di color ROSA dall'anno 1931, invece nel 1933 si iniziò a premiare anche chi primeggiava in salita con il GP di montagna. Gli anni che vanno dal 1931 al 1955 arrivarono al culmine della rivalità sportiva tra COPPI e BARTALI con un 3 incomodo Fiorenzo Magni vincitore di 3 Giri d'Italia Nel 1955 lo svizzero Hugo Koblet vinse la corsa essendo il primo straniero a vincere il giro. L'ultimo successo dell'epoca andò a Magni le edizioni del Giro salvo rare eccezioni partono ed arrivano a Milano.

Anno. 1956. Vincitore. . Anno. 1957. Vincitore. . Anno. 1958. Vincitore. . Anno. 1959. Vincitore. Charly Gaul. Anno. 1960. Vincitore. . Anno. 1961. Vincitore. .

Anno. 1962. Vincitore. Franco Balmanion. Anno. 1963. Vincitore. Franco Balmanion. Anno. 1964. Vincitore. Jacques Anquetil. Anno. 1965. Vincitore. . Anno. 1966. Vincitore. . Anno. 1967. Vincitore. .

Anno. 1968. Vincitore. Eddy Merckx. Anno. 1969. Vincitore. Felice Gimondi. Anno. 1970. Vincitore. Eddy Merckx. Anno. 1971. Vincitore. Gosta Pettersson. Anno. 1972. Vincitore. Eddy Merckex. Anno. 1973. Vincitore. Eddy Merckex.

Anno. 1974. Vincitore. Eddy Merckex. Anno. 1975. Vincitore. . Anno. 1976. Vincitore. Felice Gimondi. Anno. 1977. Vincitore. Michel Pollienter. Anno. 1978. Vincitore. Johan De Muynch.

Il dominio straniero gli anni di Merckx e Gimondi.

Dal giro del 1956 cominciò un vero e proprio dominio straniero che vide le vittorie di Gaul, Ancquetil, in mezzo a vittorie di Baldini, Adorni, Motta, Balmanion con l'eterno secondo per 3 anni consecutivi di Italo ZILIOLI. Inizia la rivalità tra Merckx e Gimondi il primo vincitore di 5 giri mentre il secondo di 3 giri. La rivalità continua anche nei Tuor de , 5 il primo 1 il secondo, campionati del mondo 3 il primo 1. il secondo.

Anno. 1979. Vincitore. . Anno. 1980. Vincitore. . Anno. 1981. Vincitore. Giovanni Bttaglin. Anno. 1982. Vincitore. Giuseppe Saronni. Anno. 1983. Vincitore. Giuseppe Saronni. Anno. 1984. Vincitore. .

Anno. 1985. Vincitore. Bernard Hinault. Anno. 1986. Vincitore. . Anno. 1987. Vincitore. . Anno. 1988. Vincitore. . Anno. 1989. Vincitore. . Anno. 1990. Vincitore. Giovanni Bugno.

Il dualismo SARONNI- MOSER.

L'arrivo di HINAULT.

A soli 21 anni Giuseppe Saronni vince il Giro d'Italia 1979 davanti a colui che diventerà il suo più grande rivale Francesco MOSER. Negli anni 80 al Giro d'Italia il francese Bernard Hinault che participerà a 3 Giri vincendoli tutti mentre BATTAGLIN, SARONNI e MOSER si spartiranno gli altri successi uno a testa nella prima metà degli anni 80.

Anno. 1991. Vincitore. . Anno. 1992. Vincitore. Miguel Induran. Anno. 1993. Vincitore. Miguel Induran. Anno. 1994. Vincitore. Evgeij Berzin. Anno. 1995. Vincitore. . Anno. 1996. Vincitore. . Anno. 1997. Vincitore. . Anno. 1998. Vincitore. . Anno. 1999. Vincitore. Ivan Gotti.

Da CHIAPPUCCI a INDURAIN a PANTANI e GOTTI.

Nella prima metà degli anni 1990 furono molti i duelli fra e e Franco CHIOCCIOLI, ma dopo le vittorie al fu lo spagnolo , a dominare la corsa italiana conquistando le tappe a cronometro specialità nella corsa italiana conquistando le tappe a cronometro specialità nella quale era maestro e difendendosi in salita in questo modo conquistò 2 giri d'Italia. Infine la scoperta di un altro grande Marco PANTANI.

Anno. 2000. Vincitore. . Anno. 2001. Vincitore. . Anno. 2002. Vincitore. . Anno. 2003. Vincitore. Gilberto Simoni. Anno. 2004. Vincitore. . Anno. 2005. Vincitore. Paolo Savoldelli.

Anno. 2006. Vincitore. . Anno, 2007. Vincitore. . Anno. 2008. Vincitore. . Anno. 2009. Vincitore. Denis Men'sov. Anno. 2010. Vincitore. Ivan Basso.

2000 – 2010. Gli anni di SIMONI, SAVOLDELLI e

IVAN BASSO.

Il giro del 2000 prese il via da Roma per celebrare il Giubileo. Dopo una 1 settimana dedicata ai velocisti arrivarono le prime montagne e subito CASAGRANDE prese la maglia rosa, sull'Abetone staccando di 1'39” gli avversari. Casagrande riuscì a controllare la corsa nonostante gli attacchi di SIMONI e di GARZELLI la gara si decise nella crono scalata del Sestriere del penultimo giro con la rimonta e il successo di GARZELLI al 3 posto fini SIMONI.

Nel 2002 la corsa partì dai Paesi Bassi e percorse Germania, Belgio, Francia e Lussemburgo, per celebrare l'Unione Europea. Protagonista di inizio giro fu GARZELLI in maglia rosa già dal 3 giorno. Trovato positivo fu squalificato il primato temporaneamente passò ad un tedesco Heppner, ma a Campitello vinse SIMONI ma anche lui venne squalificato per doping. Alla fine dopo un duello entusiasmante SAVOLDELLI vinse la crono ed il giro. L'edizione del 2003 nel duello con Garzelli prevalse SIMONI che vinse il suo 2 giro.

L'edizione del 2004 partiva con il ricordo della scomparsa di Mario PANTANI, ad una prima sfida tra CUNEGO e SIMONI, con l'ucraino POPOVIC la spuntò CUNEGO che si assicurò 4 tappe e il giro stesso.

Nell'anno 2006 si partì dal Belgio per ricordare i minatori morti nel 1956, soprattutto italiani, dopo la 1 settimana BASSO si scatenò dominando la corsa e si aggiudicò il giro 3 arrivò SIMONI.

Nell'anno 2008 partì dalla Sicilia diversi atleti portarono la maglia rosa nelle prime 2 settimane di corsa. Con le prime salite si mise in evidenza vincitore a sorpresa tuttavia CONTADOR nonostante gli attacchi di PELLIZZOTTI. Alla fine vince il giro lo spagnolo.

Nella edizione del 2010 il via fu dato da Amsterdam nei primi 10 giorni si mise in luce VINOKUROV in rosa per 5 giorni, in questa edizione si mette in luce anche tuttavia alla fine prevale .

Anno. 2011. Vincitore. . Anno. 2012. Vincitore. . Anno. 2013. Vincitore. Vincenzo Nibali. Anno. 2014. Vincitore. . Anno. 2015. Vincitore. Alberto Contador. Anno. 2016. Vincitore. Vincenzo Nibali. Anno. 2017. Vincitore. .

2011 – 2016. GLI ANNI DI CONTADOR e NIBALI.

L'edizione 2011 quella dell'Unità d'Italia partì da Torino al 3 giorno la tragedia lungo la discesa dal passo del Boco il ciclista belga WEYLANDT cade ad alta velocità e nonostante i soccorsi muore poco dopo. Dopo lo scoch il giro si caratterizza dal primato del favorito CONTADOR si fa luce anche SCARPONI e NIBALI che giungono 2 e 3 in classifica finale. La successiva squalifica per doping di CONTADOR premia MICHELE SARPONI che si aggiudica il giro, purtroppo nel 2017 prima del 100 giro d'Italia Scarponi muore in allenamento privando il ciclismo italiano di un campione e di un grande uomo.

L'edizione del 2012 parte dalla Danimarca dopo una settimana interlocutoria il giro viene preso in mano dal nuovo dominatore VINCENZO NIBALI che arriva all'ultima tappa di Brescia in maglia rosa.

L'edizione 2014 parte da Belfast in Irlanda del Nord questa edizione mette in luce 2 nuove figure il colombiano NAIRO QUINTANA grande scalatore ed è in salita che conquista il suo 1 giro al 3 sale sul podio nuova stella del ciclismo italiano.

L'edizione del 2015 e 2016 vede trionfare di nuovo CONTADOR e NIBALI. Le nuove stelle del ciclismo mondiale, anche se la concorrenza non manca FROONZE, ARU e altri.

Come si costruisce UN GIRO D'ITALI.

Le Maglie che significa per i corridori partecipanti. denaro, , nuovi contratti.

 Maglia color Rosa. Per il migliore corridore con il tempo cumulativo (leader della classifica generale).

- Maglia color Ciclamino. Per il corridore che conquista più punti nei traguardi intermedi e sugli arrivi.

- Maglia color Azzurra. Per il corridore che conquista più punti e bonus sulle cime (leader della montagna).

- Maglia color Bianca. Per il corridore che non ha compiuto 25 anni di età (il miglior giovane leader della classifica dei giovani).

PERCORSO:

TIPOLOGIE DI TAPPA.

Montagna. Le tappa di montagna sono la caratteristica e il fiore all'occhiello del GIRO, sono contraddistinte da una pendenza media molto elevata (con punte di oltre il 20%), non sempre a scapito della lunghezza che le rende diverse da quelle del TOUR estremamente dure, quasi sempre il giro affronta per prima gli Appennini, ed infine le Alpi, esempio. Passo dello Stelvio, del Gavia del Montirone.

Pianeggianti e collinari. Il Giro prevede tappe pianeggianti e collinari nelle prime sono di solito spostamenti e l'arrivo di solito avviene in gruppo e si disputa la volata finale.

Cronometro. Sono tappe di breve durata contro il tempo di solito è il prologo per assegnare la Maglia Rosa e la penultima tappa. sono classiche che possono iniziare e finire un Giro. Partenze del Giro fuori dai confini nazionali.

Anno 1965. San Marino. San Marino. Anno 1966. Principato di Monaco. Monaco. Anno 1973. Belgio. Verviers. Anno 1974. Città del Vaticano. Anno 1996. Grecia. Atene.

Anno 1998. Francia. Nizza. Anno 2002. Paesi Bassi. Groninga. Anno 2006. Belgio. Seraing. Anno 2010. Paesi Bassi. Amsterdam. Anno 2012. Danimarca. Heming.

Anno 2014. Regno Unito. Belfast. Anno 2016. Paesi Bassi. Apeldoom.

Lo scopo e coinvolgere in questa bellissima competizione Paesi che sono affezionati appassionati cultori dello sport ciclistico, anche in ricorrenze ed eventi internazionali da ricordare.

Il Giro in Cifre. Vincitori di giri d'Italia. 5 giri d'Italia. Alfredo Binda. Fausto Coppi. Eddy Merckx. 3 giri d'Italia. Gino Bartali. Giovanni Brunero. Carlo Galletti. (Atala). Felice Gimondi. Bernard Hinault. Fiorenzo Magni.

Vincitori di tappe al giro. Numero Tappe. Vinte 42. Mario Cipollini. Numero Tappe. Vinte 41. Alfredo Binda. Numero Tappe. Vinte 36. Learco Guerra. Numero Tappe. Vinte 30. Costante Girardengo. Numero Tappe. Vinte 25. Eddy Merkx.

Numero Tappe. Vinte 24. Giuseppe Saronni. Numero Tappe. Vinte 23. Francesco Moser. Fausto Coppi. Numero Tappe. Vinte 22. . . Numero Tappe. Vinte 21. . Numero Tappe. Vinte 20. . .

Migliori scalatori vincitori della maglia.

Anni 7. corridore. Gino Bartali. Anni 4. corridore. Jose Manuel Fuente. Anni 3. corridore. Fausto Coppi. Anni 3. corridore. Franco Bitossi. Anni 3. corridore. Claudio Bortolotto.

Anni 3. corridore. Claudio Chiappucci. Anni 2. corridore. Raphael Geminiani. Anni 2. corridore. Charly Gaul. Anni 2. corridore. Vito Tacconi. Anni 2. corridore. Andres Oliva. Anni 2. corridore. . Anni 2. corridore. Mariano Piccoli. Anni 2. corridore. Josè Jaime Gonzales. Anni 2. corridore. Freddy Gonzales. Anni 2. corridore. Stefano Garzelli.

Direttori del Giro. Dal 1909 al 1948. Armando Cougnet. (1880-1959), giornalista italiano noto per essere stato il primo organizzatore del Giro d'Italia. Dal 1949 al 1992. Vincenzo Torriani. (1918-1996), è stato dirigente sportivo italiano iniziò a collaborare con Cougnt nell'organizzazione del giro nel 1946, di cui nel 1949 divenne direttore unico. Dal 1993 al 2003. Carmine Castellano. (1937) è un dirigente sportivo italiano, direttore unico del giro d'Italia fino al 2003. Dopo aver esercitato per 20 anni professione forense conobbe il patron Torriani nel 1937. Dal 2004 al 2011. Angelo Zomegnan. (1955). giornalista, Blogger, dirigente sportivo italiamo. Dal 2012 al 2013. Michele Acquarone. Ex dirigente amministrativo oggi manager. Dal 2014. Mauro Vegni. Manager RCS Sport.

ECCELLENZE ITALIANE DI BICI.

ATALA. Spa.

Edoardo .

LEGANO.

Cicli Spa.

COLNAGO.

CAMPAGNOLO. (Componenti per bici).

ATALA Spa.

Fondata 1921. a Padova. Uomo fondatore CESARE RIZZATO. Sede Principale Stabilimento Monza. Produttore di Biciclette e Cicomotori.

Storia: la ATALA viene fondata nel 1908 da un ex dirigente Angelo GATTI della Bianchi che con lo scudetto blu e rosso e il nome in onore della madre ATALA.

nei primi anni del 1900 Cesare RIZZATO sostenne una propria squadra di ciclismo partecipando e vincendo tappe e Giro d' Italia. RIZZATO artigiano e costruttore di telai cominciò a produrre con vari marchi e dal 1938 aggiunse il marchio ATALA.

Dopo essersi affermata come eccellenza italiana artigianale in campo nazionale e internazionale. Negli anni 2000 con un gruppo di imprenditori milanesi e la Banca Antonveneta, rilevano l'azienda.

ATTUALITA' oggi la fabbrica opera con un grande magazzino che esporta in tutto il mondo mentre la produzione si concentra in Turchia in quanto la proprietà è divisa tra una società Olandese ed una Turca.

Prodotti. Bicicletta l'EROICA . Bicicletta Bici Bike EROICA ROAD. Vari ciclomotori.

Carrellata foto n 5.

F.I.V. . (Fabbrica Italiana Velocipedi).

EDOARDO BIANCHI. Fondata nel 1885 a Milano. Fondatore EDOARDO BIANCHI. Sede a Treviglio. Prodotti BICICLETTE, motocicli, auto.

Storia. Nata come piccola officina per la costruzione e riparazione di velocipedi si espanse ad autoveicoli e mezzi pesanti. Importante la produzione auto che si interrompe in concomitanza con lo scoppio della 2 guerra mondiale. OGGI il marchio BIANCHI è tra i più prestigiosi per la produzione di bici da corsa che furono usate da grandi campioni a partire da: . Costante GIRARDENGO. Fausto COPPI. Felice GIMONDI. Marco PANTANI. La produzione odierna non si limita alla realizzazione di biciclette da corsa ma anche bici da passaggio montaine bike e BMX. Il colore verde acqua (chiamato celeste Bianchi ) ne individua il logo. Stabilimento e sede Treviglio dopo l'inevitabile crisi la BIANCHI entra nel gruppo PIAGGIO formando la squadra ciclistica BIANCHI-PIAGGIO. Oggi il gruppo fa parte del gruppo svedese Cycleurope AB la più importante azienda mondiale del settore ciclistico.

Carrellata di 5 foto.

LEGNANO.

Storia. Fondata nel 1902 da VITTORIO ROSSI, con il marchio LIGNON nella sua piccola officina meccanica, marchio che vinse corse importanti. In seguito EMILIO BOZZI imprenditore milanese attivo nella componentistica di biciclette, prese in mano la BIANCHI, in seguito entrò in azienda con il nome WOLSIT il gruppo varesino TOSI. Arriviamo al 1927 con la nascita della unico proprietario Bozzi. Nel corso degli anni la Legnano ebbe un irreversibile declino entrata in orbita PIAGGIO-BIANCHI viene acquisita dalla svedese CYCLEUROPE AB, l'azienda declassata in confronto alla BIANCHI nel 2012 fa parte di CICLI ESPERIA, (brand italiano di eccellenza nelle bici) ne fanno parte le seguenti aziende:

TORPADO, FONDRIEST, LEGNANO. CARRATT, .

La LEGNANO dal 1907 al 1966 vinse con COPPI, GINO BARTALI, campionati del mondo, giri e tour, facendo della LEGNANO una delle squadre più blasonate della storia del ciclismo.

Carrellata di 5 foto.

CAMPAGNOLO. Srl.

Storia. È una azienda di componenti per biciclette fondata dal vicentino nel 1933 considerata uno dei marchi più prestigiosi al mondo nel campo dei componenti per bicicletta da corsa. Tullio CAMPAGNOLO un ex ciclista che nel 1930 in seguito al brevetto per lo sgancio rapido del mozzo della ruota. Tullio sviluppò questa idea dopo che aveva lasciato la carriera agonistica. Nel 1940 Campagnolo assume il suo 1 dipendente e nel 1946 introdusse il Cambio Corsa esemplare di cambio a bacchetta utilizzato da ciclisti professionisti. Con gli anni 50/60 la produzione si allargò e furono firmati contratti con FERRARI, LAMBORGHINI, Altri per la produzione dei cerchioni CAMPAGNOLO in elektron (esempio montato sulla MIURA). Ma il prodotto principale dell'azienda rimangono le bici.

Vincitori con la bicicletta CAMPANOLO.

Anno 1968. . Olonda. Anno 1969. Eddy Merckx. Belgio. Anno 1971. Eddy Merckx. Belgio. Anno 1972. Eddy Merckx. Belgio. Anno 1973. Luis Ocana. Spagna.

Anno 1974. Eddy Merckx. Belgio. Anno 1976. Lucien Van Impe. Belgio. Anno 1978. Bernard Hinault. Francia. Anno 1979. Bernard Hinault. Francia. Anno 1980. . Olanda.

Anno 1981. Bernard Hinault. Francia. Anno 1982. Bernard Hinault. Francia. Anno 1984. Laurent Fignon. Francia. Anno 1985. Bernard Hinault. Francia. Anno 1986. Greg Lemond. USA.

Anno 1987. Stephen Roche. Irlanda. Anno 1988. . Spagna. Anno 1991. Miguel Indurain. Spagna. Anno 1992. Miguel Indurain. Spagna. Anno 1993. Miguel Indurain. Spagna.

Anno 1994. Miguel Indurain. Spagna. Anno 1995. Miguel Indurain . Spagna. Anno 1996. . Danimarca. Anno 1997. . Germania. Anno 1998. Marco Pantani. Italia. Anno 2006. Oscar Pereiro. Spagna. Anno 2014. Vincenzo Nibali. Italia.

Carrellata di 5 foto.

COLNAGO.

È una azienda italiana produttrice di bici corsa, fondata da , nel 1952, nasce come bottega artigianale è diventata negli anni una delle maggiori azienda mondiali nella produzioni di bici da corsa pur mantenendo molte caratteristiche tipiche della produzione artigianale. Nei primi anni di attività ERNESTO alternò l'attività di ciclista professionista e quella del lavoro di bottega. Il primo successo arriva Olimpiadi di Roma 1960 Luigi ARIENTI vinse la medaglia d'oro dell'inseguimento a squadre con una bici COLNAGO. Nel 1974 il nome della COLNAGO è associato per la prima volta ad una squadra professionistica ed in particolare a quello di Giuseppe SARONNI che con le bici prodotte a Cambiagio otterrà i maggiori successi della carriera e che rimarrà legato ad ERNESTO COLNAGO anche nella successiva carriera di dirigente in particolare con la Lampe e poi nel 2017 con il 1 team arabo incluso nel Wordl Tour UAE di Abu Dhali al quale proprio COLNAGO fornisce le biciclette.

Feconda anche la collaborazione con la FERRARI per la costruzione di una bici Concept con tubi in fibra di carbonio ruote composite a 3 raggi e cambio inglobato nella corona.

Modelli: Clnago Master. Foto. Colnago C35. Foto. Colnago Coner. Foto. Colnago C60. Foto. Colnago 80/5. Foto.

PINARELO Spa.

Azienda trevigiana produttrice di telai per bici da corsa. Viene fondata a fine anni 40 da GIOVANNI PINARELLO ciclista professionista dal 1946 al 1953,(maglia nera al Giro d'Italia del 1951), congiuntamente al fratello CARLO ed inizialmente produceva solo bici da passeggio mentre per le bici da corsa ci si appoggiava a produttori esterni. Negli anni 50 con l'apertura di un negozio a Treviso che permise all'azienda di carattere artigianale di diventare il centro degli appassionati della provincia e oltre.

Dal 1957 si iniziò a rifornire di biciclette una squadra ciclistica locale la Padovani, in seguito con la Mainetti arrivando al successo con la vittoria al giro d'Italia di Fausto BERGOGLIO.

Al seguito le bici PINARELLO hanno fatto vincere campioni come Alessandro PETACCHI, Mario CIPOLLINI, ma soprattutto Miguel INDURAIN oggi le bici PINARELLO sono usate dal vincitore del Tour de France e la sua squadra il team Sky.

LE ECCELLENZE ITALIANE IV.

LE MILLE MIGLIA.

Come nasce la 1000 miglia.

Percorsi e record delle 1000 miglia.

I piloti e le loro vittorie.

Le Auto e i partecipanti.

Museo.

Speciale Edizione anno 2017 record di partecipanti.

Come la nasce la 1000 miglia.

Competizione automobilistica stradale di lunga durata disputata in Italia in 24 edizioni tra il 1927 ed il 1957. Gara in linea a percorso circolare con partenza da Brescia e arrivo sempre a Brescia dopo essere arrivati a Roma e risalito la penisola per un totale di 1600 Km pari alle 1000 miglia inglesi.

La corsa viene ideata come gara unica (non a tappe) e organizzata dal conte AYMO MAGGI, con l'aiuto di RENZO CASTAGNETO dotato di ottime capacità organizzative, in risposta alla manata assegnazione a Brescia loro città natale del GP d'Italia il tutto con il primo finanziatore conte FRANCO MAZZOTTI e al decano dei giornalisti nel settore auto GIOVANNI CANESTRINI.

Fu scelto il percorso a forma di 8 da BRESCIA a ROMA e ritorno su una distanza di 1600 chilometri, visto il successo si decise di fare una 2 edizione.

Un grave incidente (una Lancia Aprilia fuori strada travolse spettatori e causò la morte di 10 di loro e il ferimento di altri 23. Mussolini decise di bloccare la corsa.

Nel 1940 si riuscì ad organizzare una nuova gara tra BRESCIA, MANTOVA, CREMONANA a circuito triangolare da percorrere in 9 giri per arrivare alle 1000 miglia.

Anno 1927 Marzo 1. Edizione Km. 1628. 1. Classificato. MORANDI-MINOIA su OM. 665 spyder 21/ore 4 minuti, media 77 Km.

Anno 1928. Marzo/Aprile. 2. Edizione. Km. 1618. 1. Classificato CAMPARI-RAMPONI su ALFA ROMEO 6C. 1500 ZagatoSS. In 19/ore 14 minuti, media record 84 Km/h.

Anno 1929. Aprile. 3 Edizione. Km. 1621. 1. Classificato CAMPARI-RAMPONI su ALFA-ROMEO 6C 1750 SS Zagato- in 18/ore 4 minuti nuovo record. Media 88/Km/h.

Anno 1930. Aprile. 4 Edizione. Km. 1639. 1. Classificato NUVOLARI-GUIDOTTI. Su ALFA-ROMEO 6C 1750 GS Zagato. In 16/ore 18 minuti media record 99 Km.

Anno 1931. Aprile. 5 Edizione. Km. 1635. 1. Classificato CARACCIOLA-WILHLM su MERCEDES-BENZ SSKL spyder, in 16/ore 10 minuti nuovo record media 101 Km/h.

Anno 1932. Aprile. 6 Edizione. Km. 1639. 1. Classificato. BORZACCHINI-BIGNAMI. Su ALFA-ROMEO 8C 2300 spyder Touring, in 14/ore 55 minuti media record di 110 Km/h.

Anno 1933. Aprile. 7 Edizione. Km 1650. 1. Classificato NUVOLARI-COMPAGNONI su ALFA-ROMEO 8C 2300 spyder Zagato media record 108 Km/h di media in 15/ore, 11 minuti.

Anno 1934. Aprile. 8 Edizione. Km 1615. 1. Classificato VARZI-BIGNAMI, su ALFA- ROMEO 8C 2600 spider Monza. Media 104 Km/h nuovo record in 14/ore 8 minuti.

Anno 1935. Aprile. 9 Edizione. Km 1615, 1. Classificato PINTACUDA-Della STUFA su ALFA-ROMEO Tipo B spyder. Media 14/ore 4 minuti (nuova media record 114).

Anno 1936. Aprile. 10 Edizione. Km 1597. 1. Classificato BRIVIO-ONGARO su ALFA-ROMEO 8C 2900A media record 121 Km/h. In 13/ore 7 minuti.

Anno 1937.Aprile. 11 Edizione Km 1640. 1. Classificato PINTACUDA-MAMBELLI ALFA-ROMEO, 8C 2900/A spider, media 114 Km/h in ore 14 e 7 minuti.

Anno 1938. Aprile 12 Edizione Km 1621. 1. Classificato BENEDETTI-STEFANI su ALFA-ROMEO. 8C 2900B, spyder, media 11/ore 58 minuti nuovo record dei 135 Km/h.

Anno 1940. Aprile GRAN PREMIO DI BRESCIA 1000 MIGLIA circuito stradale Km 1486. 1. Classificato Von HANSTEIN-BAUMER su BMW328 Coupé

PERCORSO CLASSICO :

BRESCIA – ROMA – BRESCIA.

Anni 1927 – 1938.

Brescia – Montichiari. Asola – Canneto sull'Oglio. Piadena – Casalmaggiore. – Reggio Emilia. Modena – Bologna.

Passo della Raticosa – Passo della Futa Firenze – San Casciano. Poggibonsi – Siena. S.Quirico d'Orcia – Radicofani. Bosena – Viterbo.

Monterosi – Madonna di Bracciano. ROMA – Civita Castellana. Narni – Terni. Valico della Somma – Spoleto. Foligno – Perugia. Gubbio – Fossato di Vico.

Fabriano – Castelraimondo. Tolentino – Macerata. Villa – Loreto. Ancona – Senigallia. Fano – Pesaro.

Rimini – Cesena. Forlì – Faenza. Imola – Bologna. Ferrara – Rovigo. Monselice – Padova.

Noale – Treviso. Cornuda – Feltre. Primolano – Bassano. Marostica – Vicenza. Lonigo – .

Desenzano del Garda – Brescia.

ANNO 1947. condizionato dal pessimo stato delle strade, il tracciato utilizzato per la 1 Mille Miglia del dopo-guerra risulta profondamente modificato rispetto a quello classico delle 1000 miglia degli anni 20/30. la 1 variazione appariscente è la inversione del senso di marcia ma la grossa novità è l'inserimento di TORINO e MILANO tra le città toccate dalla corsa. Tutto questo comporta tra l'altro l'allungamento della distanza da percorrere che arriva a superare i 1800 Km.

Nuovo percorso ANNO 1947.

Brescia. Desenzano del Garda – Peschiera del Gardo. Verona – Vicenza. Padova Monselice – Rovigo. Ferrara – .

Forlì – Cesena. Rimini – Pesaro. Fano – Passo del Furlo. Passo della Scheggia – Foligno. Spoleto – Valico della Somma.

Terni – Narni. Civita Castellana – ROMA. Civitavecchia – Tarquinia. Grosseto – San Vincenzo. Cecina – Livorno.

Pisa – Firenze. Passo della futa – Passo Raticosa. Bologna – Modena. Reggia Emilia – Parma. Piacenza – Stradella.

Voghera – Tortona. – Asti. Villanova d'Asti – Chieri. Torino – Novara. Novara – Milano.

Milano – . Bergamo – Brescia.

Vincitori dal 1948 in poi.

Anno 1947. Aprile. Edizione 14. Km. 1827. 1. Classificato. BIONDETTI-ROMANO su ALFA-ROMEO 8C 2900B coupè Touring. Tempo 16/ore e 16 minuti media 112 Km/h

Anno 1948. Aprile. Edizione 15. Km. 1830. 1. Classificato. BIONDETTI-NAVONE. Su FERRARI 166S Coupè Allemanno. Tempo 15/ore 5 minuti media 121 Km/h.

Anno 1949. Aprile. Edizione 16. Km. 1593. 1. Classificato. BIONDETTI-SALANI. Su FERRARI 166 MM spyder Touring. 12/ore 7 minuti media 131.

Anno 1950. Aprile. Edizione 17. Km. 1682. 1. Classificato. MARZOTTO-CROSARA su FERRARI 195 coupè Touring, media 123 Km/h. Tempo 13/ore 39 minuti.

Anno 1951. Aprile. Edizione 18. Km. 1564. 1. Classificato. VILLONESI-CASSANI su FERRARI 340 America coupè Vignale. Km/ore. 121. tempo 12/ore, 50 minuti.

PILOTI. IL MEDAGLIERE.

Nell'elenco di seguito riportato sono indicati tutti i piloti che hanno conseguito almeno una vittoria. Per ognuno sono peraltro indicati anche le piazze d'onore ed i 3 posti.

Pilota. CLEMENTE BIONETTI. 4 volte 1. Pilota. TAZIO NUVOLARI. 2 volte 1 e 2 volte 2. Pilota. GIUSEPPE CAMPARI. 2 volte 1 e 1 volte 2 e 3. Pilota. CARLO MARIA PINTACUDA. “ 1 e 1 volta 2 e 3. Pilota. GIANNINO MARZOTTO. 2 volte 1.

Pilota. AMEDEO BIGNAMI. 2 volte 1. Pilota. MARCO CROSARA. 2 volte 1. Pilota. GIULIO RAMPONI. 2 volte 1. Pilota. PARIDE MAMBELLI. 1 volta 1 e 2 volta 2. Pilota. ACHILLE VARZI. 1 volta 1 e 1 volta2 e 3.

Pilota. GIUSEPPE MORANDI. 1 volta 1 e 1 volta 2 e 3 Pilota. GIOVANNI BRACCO. 1 volta 1 e 1 volta 2. Pilota. ANTONIO BRIVIO. 1 volta 1 e 1 volta 2. Pilota. PASQUALE CASSANI. 1 volta 1 e 1 volta 2. Pilota. ETTORE SALANI. 1 volta 1 e 1 volta 2. Pilota. PIERO TARUFFI. 1 volta 1 e 1 volta 3. Pilota. ALDO STEFANI. 1 volta 1 e 1 volta 3.

Pilota. ALBERTO ASCARI. 1 volta 1. Pilota. EUGENIO CASTELLOTTI. 1 volta 1. Pilota. M. UMBERTO BORZACCHINI. 1 volta 1. Pilota. RUDOLF CARACCIOLA. 1 volta 1. Pilota. F. H. Von HANSTEIN. 1 volta 1.

Pilota. FERDINANDO MINOIA. 1 volta 1. Pilota. STIRLING MOSS. 1 volta 1. Pilota. GIGI VILLORESI. 1 volta 1. Pilota. WALTER BLUMER. 1 volta 1. Pilota. DECIMO OMPAGNONI. 1 volta 1.

Pilota. ALESSANDRO DELLA STUFA. 1 volta 1. Pilota. GIOVANNI BATTISTA GUIDOTTI. 1 volta 1. Pilota. DENNIS JENKINSON. 1 volta 1. Pilota. GIUSEPPE NAVONE. 1 volta 1. Pilota. CARLO ONGARO. 1 volta 1.

Pilota. ALFONSO ROLFO. 1 volta 1. Pilota. EMILIO ROMANO. 1 volta 1. Pilota. WILHELM AEBASTIAN. 1 volta 1.

Anno 1952. Aprile. Edizione. 19 Km. 1564. 1. Classificato. BRACCO-ROFFO su 250 S FERRARI coupè Vignale. Km/h 128, tempo 12/ore 9 minuti.

Anno 1953. Aprile. Edizione. 20. Km. 1512. 1. Classificato. MARZOTTO-CROSARA su FERRARI 340 Americana spider Vignale, tempo 10/ore 49 minuti. Media 142 record

Anno 1954. Aprile. Edizione 21. Km.159. 1. Classificato. ALBERTO ASCARI su Lancia D24, spider Piminfarina. Tempo 11/ore 26 minuti media 139 Km/h.

Anno 1955. Aprile. Edizione. 22. Km. 1597. 1. Classificato. MOSS-JENKINSON su MERCEDES-BENZ, 300 SRL spider nuovo record con 10/ore 7 minuti, media 149 Km/h. (record rimasto nel tempo). Del percorso BRESCIA-ROMA-BRESCIA.

Anno 1956. Aprile. Edizione. 23 Km. 1597. 1. Classificato. EUGENIO CASTELLOTTi su FERRARI 290 MM spider Sacglietti tempo 11/ore e 37 minuti. Media oraria 137 Km/h.

Anno 1957. Aprile, Edizione. 24. Km. 1597. 1. Classificato. PPIERO TARUFFI su FERRARI 315S spider Scaglietti. Tempo 10/ore 27 minuti media oraria 153 Km/h.

1000 MIGLIA ANNO 2017.

Auto Partecipanti. Modello auto. Nazionalità.

OM. Anno 1927. 655 Sport Supurba 2000 Alfa Romeo. Anno 1930. 8C 1750GS Zagato. Bemtley. 3l. Anno 1923. 3Litri. Alvis. Anno 1934. Speed 20 SB. Bugatti. Anno 1920. Tipo 23.

Lancia. Anno 1925. Lambra V Serie. Fiat. Anno 1926. 509 S. Amilcar. Anno 1926. GCSS. Chryster. Anno 1927. 72 Sport. BNC. Anno 1927. 527 Monza,

Salmason. Anno 1927. AL 1100 Grand Sport. Mercedes Anno 1928. 710 SSK HWM. Anno 1955. Jaguar 3400 cc. Aston Martin “ 1955. DB2/4. Triumph. Anno 1955. TR2 Sport.

AC. Anno 1955. ACE. Fiat. Anno 1955. 110/103TV Trasformabile. Porsche. Anno 1955. 356 1500 Speedster. Zagato. Anno 1955. Fiat 8V. Brandoli. Anno 1955. Fiat 1100 Spider.

Maserati. Anno 1955. 150S. Ferrari. Anno 1955. 250 GT Europa. Osca. Anno 1955. MT4 1450 Zad. MG. Anno 1955. A. Austin Healey “ 1955. 100S.

Abarth. Anno 1956. Fiat 750 GT Zagato. Studebacker. “ 1956. Golden Hawk. Sumbeam. Anno 1956. Rapier MKI. BMW. Anno 1956. 507 Touring Sport. Renault. Anno 1956. Dauphime.

Ford. Anno 1956. Thunderbird. Cooper. Anno 1956. Jaguar Sport. Wolkswagen. “ 1956. 1200 Maggiolino. Lutus. Anno 1956. Eleven Climax. Stanga. Anno 1956. 750S.

Kurtis-Ch. Anno 1957. 500X “Caballo IT”. Bandini. Anno 1957. 750 Sport Internazionale. Borgard. Anno 1957. Isabella TS. Citroen. Anno 1957. D19. Alpine. Anno 1957. A106 MM.

Rover. Anno 1955. 75. Saab 93. Anno 1955. 93. Autobleu. Anno 1955. 750. Bianchi-Panhard 1954. Italfrance 750 S Colli. Arnolt. Anno 1954. Bristol Bolide.

Colombo. Anno. 1954. Lancia Ardea 750S. Ermini. Anno. 1955. 357 Sport. Peugeut. Anno. 1955. 203. SIATA. Anno. 1952. Daina GS Stab. Pininfarina, F,Laurenti “ 1952. 1100 Prototipo Sport.

Parisotto. Anno 1952. 750. Pasqualini Barchetta. Levassor. Anno 1952. Dyna X86. Stanguellini “ 1952. 750 S. Lincon. Anno 1954. Capri. Frazen-Nash “ 1953. Le Manse Coupè.

HWM. Anno 1953. Cadillac. Nash Healey “ 1953. Sport 4138 cc. Simca. Anno 1953. Aronde. Invicta. Anno 1932. 4,5 Litre. Lagonda. “ 1934. M45 Rapide.

Riley. Anno. 1935. Spryte Prototipe.

Considerazioni Finali.

Abbiamo considerato eccellenze italiane ILGIRO D'ITALIA e le MILLE MIGLIA, con efficienza nazionale di organizzazione e modello di marcheting culturale, turistico dell'intero Paese. In entrambe le organizzazioni occorre una logistica di natura aziendale (anche se l'evento e sportivo), mobilita Polizia, Smontatori-Montatori, tir per riprese e spazi televisivi riprese aeree, ammiraglie e giornalisti al seguito considerando un evento che per 21 giorni e alla vista del mondo.

Intendiamo insieme alla COSTITUZIONE ITALIANA considerata anche questa eccellenza giuridica, far conoscere alle nuove generazioni queste realtà italiane che insieme al lusso e all'eleganza completa il made in .

Le eccellenze italiane partecipanti alle mille miglia tra le altre sono auto, MASERATI, auto OSCA, auto FERRARI auto LANCIA, infine ALFA ROMEO.