Il Ciclismo E L'unità Felice Gimondi, Le Vittorie Più Belle Eddy Merckx, Il
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Il doping ieri e oggi Il Pirata e la «doppietta» 33 Non solo Pantani: è famosa L’ultimo atleta a realizzare VENERDÌ l’immagine di Merckx in lacrime l’accoppiata Giro e Tour nello 8 MAGGIO dopo l’esclusione a Savona, 1969 stesso anno fu Pantani nel ’98. 2009 Questo colore chi l’ha trovato era un poeta: Vi parlerò di Vincenzo Rossello. Lo so: è rosee son le strade, rosea è la polvere, arrivato nono, ma la tappa di Prato è “ roseo è il cielo in cui è teso il traguardo dedicata a lui e alla sua sfortuna Eddy Merckx, il Cannibale Felice Gimondi, le vittorie più belle AMAVA VINCERE SEMPRE anche le corse minori, anche quando non era HA AVUTO LA SFORTUNA di nascere ciclisticamente nell’era del Canniba- necessario. Per questo il gruppo gli diede quel soprannome. Cinque vittorie al le: per questo i suoi successi sono stati molto sofferti e ancora più belli. Tre Giro (1968, 70, 72, 73, 74), cinque al Tour: come lui nessuno mai. vittorie finali (1967, 1969 e 1976) a cui si aggiunge un Tour de France (1965) il Giro approdasse, a fine di giornata, tragedia si è compiuta senza parole. queste care stazioni della nostra me- Rossello aveva forato, si portava di- moria, così continuerebbe ad essere speratamente le mani sulla faccia mol- Il ciclismo e l’Unità l’immagine stessa dell’Italia. le di sudore e di pianto. Il camioncino della Triestina era lontano, dietro Cot- PRATO, 27 tur, il capo della squadra ormai in ri- Oggi vi parlerò di Vincenzo Rossello. tardo. Vincenzo avrebbe dovuto cam- Lo so: è arrivato nono a Prato: il suo biarsi da sé la gomma sciogliendosela nome non spicca nella classifica gene- dal petto (...) Gli altri si allontanava- rale, ma la tappa di oggi è dedicata a no per sempre: i segugi del gruppetto lui, piccolo atleta della «Triestina», inseguitore mordevano la polvere per con la maglia,i capelli e la faccia ros- raggiungerli. Anche noi lo lasceremo sa. Scendendo a precipizio dall’Abeto- solo. ne, ricongiungendosi ormai a Bartali, Abbiamo trovato Rossello seduto a Coppi ed a Ronconi che lo avevano sull’erba, all’Ippodromo di Prato, an- preceduto al traguardo della monta- cora con il capo tra le mani. Ci ha sorri- gna, Rossello filava con loro: nel silen- so, riconoscendoci per coloro che era- zio delle abetaie, rotto qua e là dalla no stati testimoni della sua tragedia. L’articolo che riportiamo, in de del Tour de France. L’Unità e il ci- voce dei pochi curiosi che ripetevano Ma Rossello, l’ignoto N. 48, stasera sa- stralci, è firmato da Alfonso Gatto, il clismo: un binomio antico. Il nostro il N. 48 interrogativamente, quasi a rà contento: sa di essersi «impegna- 29 maggio 1947. Era il primo Giro del giornale ha anche organizzato per chiedersi chi fosse quel girino ignoto to» e di essere stato lui, abbandonato poeta: altri ne sarebbero venuti negli anni il Gran Premio della Liberazio- che aveva avuto il cuore ed il fiato di anche dalla sua squadra il vero «solita- anni successivi, e altre celebri corri- ne, a Roma, una delle più importanti volare nella scia dei tre «grandi», la rio della montagna».❖ spondenze furono inviate dalle stra- corse per dilettanti. 1960 - JACQUES ANQUETIL - Francia 1965 - VITTORIO ADORNI - Italia 1970 - EDDY MERCKX - Belgio 1961 - ARNALDO PAMBIANCO - Italia 1966 - GIANNI MOTTA - Italia 1971 - GÖSTA PETTERSON - Svezia 1962 - FRANCO BALMAMION - Italia 1967 - FELICE GIMONDI - Italia 1972 - EDDY MERCKX - Belgio 1963 - FRANCO BALMAMION - Italia 1968 - EDDY MERCKX - Belgio 1973 - EDDY MERCKX - Belgio 1964 - JACQUES ANQUETIL - Francia 1969 - FELICE GIMONDI - Italia 1974 - EDDY MERCKX - Belgio.