SISTEMA A28

Inaugura l’ultimo tratto dell’«eterna incompiuta», la pedemontana che da Portogruaro arriva a . Iniziata nel 1974, l’arteria sarà d’appoggio alla Pontebbana e valvola di sfogo quando inizieranno i lavori della Terza Corsia. Nello speciale: i dati, la cronistoria e il commento del presidente di Autovie, Emilio Terpin I.R. Nordesteuropa Dossier n. 9 - Allegato al numero di Nordesteuropa.it, settembre 2010

Riccardi: «Il ora guarda a Ovest» Chisso: «Puntiamo sul project financing» Terza corsia. Per la gestione l’ipotesi del modello Cav La storia, l’iter, il traguardo Fine dell’«eterna incompiuta»

Inaugura a settembre l’ultimo tratto della pedemontana che da Portogruaro arriva a Pordenone. BCC Friuli Iniziata nel 1974, l’arteria sarà uno sfogo necessario, quando inizieranno i lavori della Terza Corsia, liberando la Pontebbana dal traffico pesante quotidiano

di Lisa Peratoner

eterna incompiuta»: è con questo Accelerazione forzata nomignolo, affibbiatole per quella Lo storico risultato porta la firma della concessionaria coda spezzata, per quell'ultimo tratto Autovie Venete, che negli ultimi mesi ha impresso ai lavori «L'di pochi chilometri atteso per anni dell'ultimo tratto, iniziati nel settembre 2007, un'accele- dalle migliaia di automobilisti che la percorrono ogni gior- razione forzata: «Questa era la parte più complicata dal no, che è conosciuta dai più l'autostrada A28. Un'opera punto di vista ingegneristico - commenta il direttore ope- ideata e progettata negli anni '70, pensata per collegare il rativo della concessionaria Enrico Razzini -, se non altro capoluogo del Friuli occidentale all'A4, ma anche per con- perché è un'opera, e in questo non ha molti precedenti in giungere Friuli Venezia Giulia e lungo la direttrice Italia, che fa da interconnessione tra due autostrade (l'A4 Portogruaro-Pordenone-Conegliano e destinata invece a e l'A27, ndr)». fermarsi a un passo dall'obiettivo. A nove chilometri, per «Se si pensa che per realizzare il lotto 29 sono stati la precisione. E per quasi quindici anni. movimentati 70 milioni di metri cubi di materiale - Oggi, però, quel nomignolo ha i giorni contati: dopo aggiunge Razzini -, si può ben dire che in tre anni abbia- tre lustri di traversie burocratiche, rinvii e polemiche, il mo fatto miracoli». L'obiettivo, d'altronde, è sempre stato prossimo settembre il lotto numero 29, gli ultimi 4,9 km chiaro: chiudere il cantiere entro l'estate, in modo da poter dell'infrastruttura viaria, riceveranno il battesimo ufficiale disporre dell'A28 come valvola di sfogo una volta iniziati i da parte delle massime autorità delle due regioni confinan- lavori sull'A4 per la realizzazione della terza corsia. ti. Contestualmente, riaprirà anche il tratto -Godega Sant'Urbano (il lotto 28, quattro km), chiuso al traffico Stop and go nel 2009 a tre anni dall'apertura. L'eterna incompiu- A settembre, dunque, Autovie Venete metterà la parola ta, così, potrà finalmente completare il suo cammino e fine a una storia pluridecennale iniziata a metà degli anni un'opera considerata strategica per il Nordest assolvere '70 con la realizzazione del primo tronco autostradale di appieno le sue funzioni. collegamento tra Pordenone e l'A4. Una storia interrotta

Sommario nordesteuropa dossier Pubblicità nordesteuropa editore srl nordesteuropa editore srl 3 A28. Fine dell’«eterna incompiuta» di Lisa Peratoner via dei Borromeo 16 - 35137 Padova tel. 049 8757589 - [email protected] tel. 049 8757589 Progetto grafico 7 «Un ponte verso Ovest» di Nicola Comelli [email protected] Sbalchiero&Partners - www.sbalchieropartners.com Direttore responsabile Ufficio Stampa e R.P. 8 Un esempio anche per la Terza corsia di Emilio Terpin Roberto Morelli Medialab, Vicenza - www.agenziamedialab.com Vice Direttore Stampa 10 La Cronistoria Eleonora Vallin Grafiche Gemma srl Via Carbonara,10 - 35010 Borgoricco (PD) 12 «in ritardo di dieci anni» di Maurizio Cini Registrata presso il Registro Stampa Distribuzione Nazionale del Tribunale di Padova, M-DIS Distribuzione Media spa n. 2145, il 28.07.2008 Via Cazzaniga, 2 - 20132 Milano 14 «Più decisione per fare le opere» di Eleonora Vallin 15 La chiusa del cerchio di Franco Migliorini Nordesteuropa Dossier n. 9 - Allegato al numero di Nordesteuropa.it, settembre 2010 3 Chiuso in redazione il 28 luglio 2010 17 Modello passante per la terza corsia di Fiorella Girado La storia, l’iter, il traguardo

nel tentativo di raggiungere il secondo obiettivo, quello di avuto un peso notevole gli interventi effettuati da Autovie connettere il pordenonese e il trevigiano: nel 1994 l'au- per ridurre l’impatto ambientale: in termini percentuali tostrada è riuscita ad arrivare fino a Sacile ma lì, arrestata circa il 20% degli investimenti complessivi». dalle procedure di verifica di compatibilità ambientale del I ripristini ambientali, le barriere fonoassorbenti e gli La Mappa Autostrada Portogruaro-Conegliano (A28) tronco conclusivo dell'A28 con la connessione all'A27, si interventi di gestione e depurazione delle acque meteo- Lunghezza: 48 chilometri (28 tronco Pordenone-Conegliano) è fermata per quindici anni. riche (nonché un sistema di monitoraggio delle aree di Aree di Servizio: 4 – Gruaro Est, Gruaro Ovest, , Porcia Con una breve parentesi, a onor del vero, perché nel depurazione che è valso alla concessionaria nordestina Uscite: 13 – Portograuro, , Villotta, Azzano X, Cimpello, Pordenone, 2006 Autovie è riuscita ad aprire il penultimo lotto, il trat- un importante premio europeo destinato alle tecnologie Pordenone sud, Porcia, Fontana Fredda, Sacile Est, Sacile Ovest, Godega di to Sacile Ovest-Godega di Sant'Urbano: ma l'illusione è di networking ambientale più innovative) rappresentano Sant’Urbano, Conegliano (nodo di interconnessione San Vendemmiano) durata poco. A causa della sentenza del Consiglio di Stato anche la risposta che Autovie ha voluto offrire alle con- Caselli: 2 – Portogruaro e Sacile Ovest (Cordignano) che ha accolto le proteste dei residenti di Pianzano, loca- testazioni di chi ha ostacolato a lungo la realizzazione lità dove per tre anni si è riversato il traffico proveniente dell'opera per ragioni ambientali. Lotto 28 (Sacile Ovest-Godega Sant'Urbano) dall'uscita di Godega, il primo settembre 2009 il lotto 28 è stato infatti chiuso. La sua riapertura avverrà, dunque, Infrastruttura tecnologica Lunghezza: 4 km in concomitanza con il completamento dell'ultimo tratto Una parte importante degli investimenti riguarda anche Inizio lavori: marzo 2001 dell'A28, mentre lo svincolo di Godega sarà riaperto solo le installazioni tecnologiche di cui è stata dotata l'A28 e che Fine lavori: inaugurato il 16 settembre 2006 quando sarà ultimata la bretella di collegamento con la Ss fanno dell'opera viaria un piccolo gioiello hi tech: tra que- Costo: 74 milioni di euro 13 Pontebbana. ste, oltre alle due postazioni tutor già installate sul lotto 29, dispositivi di videosorveglianza del traffico autostradale di Lotto 29 (Godega Sant'Urbano- Conegliano) I numeri dell’infrastruttura ultima generazione, vere e proprie telecamere “intelligenti” Lunghezza: 4,9 km Il risultato ha richiesto un ultimo sforzo della conces- che, di fronte a un evento particolare (un veicolo fermo in Inizio lavori: settembre 2007 sionaria sia nell'accelerazione dei lavori imposta alla Cmb mezzo all'autostrada, un mezzo che viaggia contromano, un Fine lavori: inaugurazione a settembre 2010 di Carpi (a cui è stata affidata la realizzazione dell'opera) incidente anche di lieve entità), inviano un alert immediato Costo: 84,8 milioni di euro sia in termini di investimenti: oltre 74 milioni di euro per al Centro Radio Operativo di Autovie. Barriera di Cordignano: 7,4 milioni di euro il lotto 28 e 84 milioni e 800mila euro per il tratto Gode- Per il giorno dell'inaugurazione sarà infine terminato Casello di Godega: 6,3 milioni di euro ga-Conegliano. Costi su cui, sottolinea Razzini, «hanno anche il casello di Cordignano, l'unico (insieme a quello nordesteuropa.it 4 5 La storia, l’iter, il traguardo L'intervista «Un ponte verso Ovest» «Lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia – precisa l’assessore regionale Riccardo Riccardi – non può basarsi solo sull’Europa dell’Est. Deve tener conto del Triveneto e della Pianura padana». Ecco perché l’A28 è strategica. Oltre a liberare l’A4, in attesa della terza corsia, del traffico che ora può scegliere l’asse pedemontano di Nicola Comelli

n asse per guardare e crescere a mio avviso, non va bene». a Ovest, perché lo sviluppo L’autostrada si snoderà all’interno di un territorio «Udel Friuli Venezia Giulia non già maturo sotto il profilo dello sviluppo economico può basarsi soltanto sull’Europa dell’Est ma e degli insediamenti produttivi. Come s'integrerà deve tenere conto anche del resto del Trivene- il nuovo tratto con questo tessuto industriale ed to». L’assessore ai Trasporti della Regione artigianale? autonoma, Riccardo Riccardi, è convinto che, «Il nuovo tratto autostradale si integrerà in oltre alla geografia della mobilità, la A28 possa maniera puntuale con tutto il sistema della incidere pure su quella economica, saldando, viabilità ordinaria, nel rispetto delle prescrizioni l’uno all’altro, il Pordenonese e il Veneto rimarcate dalla valutazione di impatto ambien- orientale. Una saldatura che ora può contare tale. Questa, prevede la realizzazione della anche su un decisivo tassello infrastrutturale, variante alla Strada provinciale 41: si tratta di finora mancante. un intervento che consentirà di collegare il Assessore, oggi finalmente si conclude la A28. nuovo casello di Godega di Sant’Urbano diret- Ma sono stati necessari interi decenni. Che tamente alla strada statale 13, scaricando così cosa non ha funzionato? buona parte del traffico che potrà dunque uti- «Non ha funzionato quello che non fun- lizzare anche la rete autostradale». ziona in tutte le opere pubbliche realizzate in questo Paese. A un Quanto è importante, a suo avviso, soprattutto per l'area pordenonese, procedimento estremamente complesso di per sé, si è aggiunta una ma anche per l’Alto Friuli - due delle zone più dinamiche della regione serie di intoppi che nel tempo ha finito per condizionare forte- in termini imprenditoriali - vedere migliorati i propri collegamenti con mente l’opera, per la quale la costruzione del consenso sin il Veneto orientale? dall’inizio, ha determinato una situazione difficile e complessa da «Ritengo sia determinante. Noi siamo abituati a guardare prin- gestire. Ci sono stati, poi, tutta una serie di aspetti procedimentali cipalmente verso l’Europa dell’Est, ma ciò non significa che siamo altrettanto complicati da affrontare. Anche in questo caso, ha disinteressati a che cosa c’è a Ovest. Tutt’altro, direi. Il Friuli Vene- pesato molto il meccanismo che per anni ha contribuito a bloccare zia Giulia è consapevole dell’importanza di poter disporre di rapidi le opere, in particolare sul fronte del reperimento degli inerti e su collegamenti verso Ovest. La direttrice che porta verso il Veneto tutti gli aspetti legati alle autorizzazioni di impatto ambientale. orientale è l’altra porta che consente alla nostra regione, già “ponte” Sono questi i due punti critici». verso l’Est, di esserlo anche verso l’intera Pianura padana». L’ULTIMO LOTTO. E’ quello che collega Conegliano con Godega Sant’Urbano Sotto questo profilo, quanto ha contato la mancanza di un Questo significa anche non dipendere esclusivamente dalla A4 per la commissario? grande mobilità? già esistente di Portogruaro) previsto dal piano economico tare una valida alternativa - in termini di traffico ma anche «Ha pesato evidentemente fino a quando non c’è stato. Nella «Esatto. Nello scenario ormai globale della mobilità non pote- finanziario di Autovie, che ha così scongiurato l'ipotesi di di vie commerciali, di scambi e opportunità - all'ormai fase finale dei lavori la sua presenza è stata determinante per con- vamo limitarci alla sola asta rappresentata dalla A4, per quanto una barriera a Cimpello. Eppure, una volta terminata, la sovraccarica A4, liberando anche la Pontebbana di quel sentire l’approvazione e l’affidamento dei lavori. Se, infatti, siamo strategica essa sia, anche in prospettiva futura, con la realizzazione nuova infrastruttura sarà molto più di una tangenziale. traffico pesante diventato ormai da anni la croce di tutti riusciti a sbloccare l’iter è stato principalmente grazie alla gestione dell’indispensabile terza corsia. Dovevamo, piuttosto, pensare Sarà l'ultimo anello di un asse viario destinato a rappresen- coloro che vivono e lavorano fra Pordenone e Conegliano. commissariale, a dimostrazione del fatto che in questo Paese per anche alla realizzazione dell’asse pedemontano, che era, resta e sarà dare celerità alle opere c’è bisogno di regole straordinarie. E questo, un’arteria fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio». nordesteuropa.it 6 7 L’intervento

corretto inserimento delle opere nell’ambiente. Cortine antiabba- glianti costituite esclusivamente Un esempio da arbusti e sostenute fisiologica- mente con un sistema di irriga- zione “drop-system”; disposizio- ne di quinte, cortine, canneti e boschetti; superfici boscate per il contorno o l’interno delle strut- ture dello svincolo di Godega, anche per sono solo alcuni degli interventi previsti, una parte di quali sono finalizzati, oltre che alla ricostru- zione ambientale, anche alla salva- guardia delle diversità biologiche presenti sul territorio attraversato, la Terza corsia un elemento, questo, di notevole interesse culturale. Un’autostrada moderna le cui tecniche ingegneristiche, le soluzioni d’impatto ambientale e Tecnologia e ambiente la tecnologia saranno replicate nei prossimi lavori per l’allargamento dell’A4. Nel Lotto 29, così come nel Peccato, però, che rappresenti un caso emblematico di storia infinita di inefficienza: precedente Lotto 28, la Conces- 15 anni a fronte di cinque solo per realizzare l’ultimo lotto sionaria si è fatta carico di inter- venti rilevantissimi per la miti- di Emilio Terpin * gazione ambientale, tali da com- portare un’incidenza superiore al 20% degli investimenti relativi alle opere strettamente viarie. il collegamento che mancava fra l’autostrada la A27 a San Vendemmiano). Bisogna attendere fino al 2001 Estremamente innovative le tec- A4 Trieste-Venezia e l’ Venezia- per la ripresa dei lavori. Quasi cinque anni durante i quali i nologie costruttive utilizzate: che Belluno. Un “ponte” atteso da troppi anni sia dal progetti sono stati fatti e rifatti, comparando diverse soluzio- per la maggior parte dei manufatti ÈFriuli Venezia Giulia, sia dal Veneto, alle prese con ni alternative di tracciato, fino all’approvazione del progetto è stata usata, per la prima volta in una carenza ormai consolidata di infrastrutture viarie che ne originale (!) ma solo per il lotto 28. Tutto da rifare per il lotto una struttura così complessa, una penalizza lo sviluppo. 29 che nel 2001, dopo aver ripercorso tutte le tappe, ottiene tecnica d’avanguardia. La perfetta Nata come collegamento di Pordenone con la “A4”, e finalmente il via libera dei ministeri nel 2003, ma con una stabilità delle opere è garantita successivamente concepita come raccordo fra l’area del porde- serie di prescrizioni estremamente vincolanti. Nel 2007 viene da una serie di cavi di un tipo nonese e l’area del trevigiano, la A28 Pordenone-Conegliano posta la prima pietra del lotto 29, ultimo tassello dell’infra- di acciaio speciale, realizzati in (28 chilometri) rappresenta un caso emblematico di “storia struttura. Le complicazioni e le difficoltà, però, non sono Svezia, che mantengono la ten- infinita” dove una burocrazia e un sistema che, nonostante le finite. Nel settembre 2009, infatti, viene chiuso lo svincolo di sione. I lavori effettuati sul nodo ormai cadenzate dichiarazioni di buona volontà, non riescono Levada (lotto 28) in seguito al pronunciamento del Consiglio di Conegliano, dove si realizza a coniugare efficienza e garanzie con i tempi di esecuzione che di Stato al quale si era rivolto il sindaco di Pianzano, segnalan- l'interconnessione fra A28 e A27, corrispondano alle esigenze di una società moderna, hanno do la situazione di pericolosità venutasi a creare nella cittadina è il punto più impegnativo di tutta significato 15 anni di ritardo, a fronte dei cinque necessari per a causa del traffico dei mezzi pesanti che, dopo essere usciti l’opera, in quanto deve garantire, realizzare il lotto 28 e dei due per il lotto 29. dall’autostrada, la attraversavano. Un precedente ricorso al con ampio margine di sicurezza Tar, presentato sempre dal sindaco di Pianzano, aveva invece e di fluidità, le manovre di inter- Il lungo iter dato ragione ad Autovie Venete e respinto la richiesta di chiu- scambio tra le diverse direttrici. I Iniziato nel 1986, anno in cui viene predisposto il pro- sura. Problema sicuramente da non sottovalutare quello del "rami" del nodo, si sviluppano per getto di massima, l’iter per la costruzione di questo nastro transito dei mezzi pesanti all’interno dei centri abitati, ma che risultato: rendere più agevoli, sicuri e veloci i collegamenti tra circa metà della loro lunghezza su due viadotti, il primo della d’asfalto procede a fatica, ma procede: nel 1991 viene inau- non si è risolto con la chiusura: si è semplicemente spostato in Friuli Venezia Giulia e Veneto da un lato, migliorare la quali- lunghezza di 534 metri e il secondo di 460 metri, mentre l'al- gurato il primo tratto, in comune di Pordenone, nel 1993 Comune di Godega, con le stesse caratteristiche. tà della vita nei centri limitrofi all’autostrada dall’altro. Non tezza varia dai 7 ai 10 metri. Tecniche ingegneristiche di ulti- vengono ultimati i lotti compresi fra Pordenone Sud e Fonta- solo. Grazie agli interventi di mitigazione e tutela ambientale, ma generazione, moderne soluzioni per la riduzione dell’im- nafredda, nel 1996 viene aperto al traffico il tratto fra Fonta- Il sistema A28 la A28 può essere considerata, a tutti gli effetti, una delle auto- patto ambientale e dotazioni tecnologiche d’avanguardia, nafredda e Sacile. E qui il percorso si interrompe: il ministro L’apertura definitiva al traffico di tutto il “sistema strade più ecosostenibili d’Italia. Data l’importanza dell’opera fanno della A28 un’autostrada modernissima, il cui modello dell’Ambiente e il ministro per i Beni Culturali, esprimono A28”(lotto 29, parcheggio di San Vendemmiano, variante nonché quella del territorio attraversato dall’autostrada, sarà replicato nella realizzazione della terza corsia dell’A4. parere negativo sui lotti 28 (9 chilometri, da Sacile a Godega alla Strada Provinciale 41 “di Pianzano”, bretelle di Caneva infatti, una particolare cura è stata riservata agli interventi di Sant’Urbano) e 29 (circa 5 chilometri fino al raccordo con e Ronch di San Michele) quindi, ha ottenuto un duplice di sistemazione a verde delle scarpate dei rilevati stradali e al *Presidente Autovie Venete nordesteuropa.it 8 9 La Cronistoria. L'ultimo lotto

Tutte le fasi • A4-Portogruaro-Pordenone il 31 dicembre 1974 • Pordenone- il 1 agosto 1992 • Fontanafredda-Sacile Est il 17 dicembre 1994 • Sacile Est-Sacile Ovest il 20 luglio 1996 • Sacile Ovest-Godega di Sant'Urbano il 16 settembre 2006 • godega di Sant’Urbano-Conegliano inaugurazione settembre 2010

SETTEMBRE 2008. CANTIERI Operazioni preliminari all’inserimento dei pali di fondazione e approntamento dei casseri (opere di calcestruzzo) FEBBRAIO 2010. TECNOLOGIA PER L’AMBIENTE Preparazione delle fondazioni e dell’armatura per le barriere fonoassorbenti DICEMBRE 2009. IN ARIA Lavori sul viadotto da Venezia in direzione di Conegliano

GIUGNO 2008. IL NODO DI CONEGLIANO Vista aerea dell’A27. Inizio dei lavori in cantiere con armatura dei muri di sostegno

APRILE 2009. OLTRE LA STRADA GENNAIO 2010. MESSA IN POSA Sottopassi e particolari condotte Lavori per il casello di Cordignano di raccolta delle acque

2008 2009 2010 2011

nordesteuropa.it 10 11 L’Analisi

Un gap da colmare in fretta La nostra Regione, e Pordenone, per competere a livel- lo mondiale, devono riuscire in campo infrastrutturale, a fare un salto di dieci anni in poco tempo, per recuperare «In ritardo anni di immobilismo e di investimenti non sempre lungi- miranti, dovuti a lungaggini burocratiche, alla mancanza di finanziamenti, al cambio di collocazione politica delle amministrazioni pubbliche e alle assurde complicazioni degli appalti pubblici, indipendentemente dalle procedure adottate. di dieci anni» Il Piano regionale delle Infrastrutture di Trasporto, della mobilità delle merci e della logistica, redatto dalla direzione regionale della Mobilità e dei Trasporti, prevede Il Friuli Venezia Giulia fatica a uscire dall’isolamento per un pesante ritardo su infrastrutture e servizi. infatti di diminuire il traffico su strada in dieci anni cre- Il completamento dell’A28 servirà di certo a catalizzare la ripresa, ma c’è ancora molto da costruire: ando un sistema integrato dei trasporti e mettendo in rete Corridoio V, Terza Corsia, viabilità provinciale, banda larga e fibra ottica ferrovie, sistema portuale e aeroportuale, per trasformare il Friuli Venezia Giulia in una piattaforma logistica fun- di Maurizio Cini* zionale: un programma complesso e articolato che solo sul fronte stradale e autostradale prevede l’apertura di circa 40 cantieri. L’obiettivo è quello di diminuire il traffico su gomma (mezzi pesanti), potenziando il traffico su ferro e i collega- menti con i centri logistici e con i porti della regione: alcu- ni interventi sono pianificati a breve termine, cioè entro interventi sulla Statale 13, una tra le strade più trafficate ell’ambito della Comunità Europea, la coltà alla mobilità delle persone e delle merci e al recupero il 2015, altri a medio (entro il 2020) e lungo termine. Per e pericolose d’Italia; il completamento del Sistema Inter- nostra Regione è naturalmente candidata a di competitività da parte delle nostre imprese. uscire da un’emergenza, oramai riconosciuta anche dal modale – Interporto Centro Ingrosso di Pordenone, con porsi quale piattaforma logistica a supporto Cito il pensiero della Presidente Marcegaglia in occa- Governo nazionale, e superare l’inadeguatezza del sistema la costruzione di un centro logistico-telematico e soprat- N degli scambi commerciali con l'Europa sione di un recente evento pubblico in cui, della nostra infrastrutturale del Friuli Venezia Giulia, la Regione preve- tutto il potenziamento dello scalo ferroviario; la Strada del Centrale e Orientale, dove per piattaforma si intende una regione, dice che «un Paese in cui non si fanno strade, de investimenti per circa tre miliardi di euro. Mobile, la circonvallazione di San Vito al Tagliamento e rete di nodi logistici e portuali che, opportunamente inte- ferrovie, rigassificatori è un Paese destinato al declino. quella di San Martino di Campagna; la Gronda Nord. grati e coordinati, siano in grado di costituire un unicum Siamo geograficamente nel cuore dell’Unione Europea Catalizzatore della ripresa Senza dimenticare che Pordenone, non avendo aero- di infrastrutture ed offerta di servizi. che si espande a Est e praticamente siamo tagliati fuori Per quanto riguarda l’A28, progetto avviato nel 1986 porto e scalo marittimo, si riferisce per questi servizi, e La rete infrastrutturale della Regione Friuli Venezia Giu- dal mondo: sempre meno treni, meno aerei, sempre più per unire Pordenone a Conegliano, il tratto realizzato desidera con essi integrarsi, ai principali nodi infrastruttu- lia, in particolare quella viaria e in particolare quella por- auto e tir sulle strade e sull’A4: Friuli Venezia Giulia una (seppur in 10 anni) ha coinvolto l’area fino a Sacile Ovest, rali regionali presenti a Trieste-Monfalcone-Gorizia. denonese, risulta inadeguata rispetto alle esigenze imposte delle Regioni più forti del Bel Paese che fatica a uscire dal mentre restava ancora chiuso quello tra Sacile Ovest e Accanto alle infrastrutture per i trasporti, ritengo dove- dall'evoluzione economico-produttiva del nostro territorio proprio isolamento». Conegliano, che ha fortemente penalizzato le e delle aree contermini, causando in tal senso notevoli diffi- imprese pordenonesi, impedendo loro di raggiun- gere facilmente le arterie autostradali principali del Nordest, costringendole a utilizzare reti viarie L’obiettivo è quello di diminuire il traffico secondarie inadeguate al trasporto merci e a com- su gomma (mezzi pesanti) potenziando quello plicare la viabilità periferica delle persone. Nono- stante i ritardi, sono convinto che questa apertura su ferro e i collegamenti con i centri logistici farà da catalizzatore di una ripresa economica e i porti della regione legata alla capacità di aggredire i mercati che non deve essere franata da vincoli come questo. Un elemento fondamentale e strategico nel sistema roso ricordare che sono fondamentali per lo sviluppo delle infrastrutturale regionale è dato sicuramente dalla realizza- imprese anche le infrastrutture per le telecomunicazioni zione del Corridoio V e dalla Terza corsia dell'autostrada (banda larga), vere e proprie strutture materiali, quali le A4, che collega Trieste e Venezia; in questo modo le impre- fibre ottiche, la cui carenza causa un isolamento dannoso se potranno ottenere una significativa risposta ai problemi e penalizzante lungo tutta la filiera operativa aziendale, di trasporti e viabilità tuttora esistenti. infrastrutture queste su cui Unione Industriali Pordenone ha avviato azioni congiunte con la Regione e iniziative Ancora molto da costruire locali, volte a informatizzare le imprese e a divulgare i Le altre questioni provinciali più importanti e che vantaggi del broadband. maggiormente impattano sulle nostre imprese sono: il completamento della Cimpello-Sequals-Gemona; gli * Presidente Unione Industriali Pordenone nordesteuropa.it 12 13 L'intervista L'analisi «Più decisione Si chiude per fare le opere» il cerchio Soddisfazione ma anche un po’ di rammarico nelle parole dell’assessore veneto Renato Chisso, per il lungo e difficile iter del progetto A28. Per velocizzare, le soluzioni sono più d’una: Non solo cinque chilometri di strada. Il compimento dell’arteria veneto-friulana è un’infrastruttura «Andare avanti pensando al bene collettivo e non agli interessi singoli, usare di più la figura innovativa che allunga lo sguardo su un sistema economico, moderno e internazionale, del commissari, e non aspettare i soldi da Roma, ma puntare al project financing» che ha bisogno di reti e soluzioni metropolitane. Ma è solo un passo, pur nella direzione giusta: ora il Nordest deve recuperare il gap ferroviario, unirsi alla rete nazionale ed europea di Eleonora Vallin di Franco Migliorini

ono felice perché finalmente siamo arrivati alla fine apparenza sembra una vittoria per alcuni sindaci, ma alla lunga si del tunnel. Ma non posso essere soddisfatto se guardo dimostra una vittoria di Pirro. La ragione ce l’ha chi riesce a far «Sindietro, se penso a tutto quello che si poteva evitare prevalere l’interesse comune rispetto all’orticello». o che non è stato fatto per quasi 40 anni. Questo nonostante quasi Col Passante ci siete riusciti… tutti dicessero, a parole, che l’opera era necessaria e che in fin dei «Con il Passante di Mestre grazie alla nomina, da parte del iunge infine a compimento il primo pezzo di produttivo basato sulle reti corte locali, capaci spontanea- conti erano “solo” 48 chilometri». Saluta così, Renato Chisso, asses- governo, di un Commissario straordinario abbiamo tracciato una quella pedemontana veneto-friulana, la A28 mente di fare sistema tra aziende, ma non sul territorio. Ma sore veneto alle Politiche della mobilità e linea e siamo andati oltre. Quando abbiamo aperto i cantieri, tutti Pordenone-Conegliano, destinata a dare risposta non è un paradosso se pensiamo che siamo entrati in una infrastrutture, il completamento dell’«eterna i comuni erano contrari tranne un paio, nel corso dei lavori sono Galla grande domanda di mobilità generata da un nuova fase, in cui i distretti si allungano in filiere internazion- incompiuta»: 38 anni di lavori e cantieri per aumentate le amministrazioni favorevoli fino ad arrivare alla fine preciso segmento della ben più vasta costellazione produttiva ali alla conquista di nuovi mercati extraeuropei, e un nuovo unire “solo” 48 chilometri di strada. «Oggi con tutti i comuni a favore comprese le due province interessate. e residenziale lombardo-veneto-friulana, cresciuta tra l’alta ordine territoriale può e deve instaurarsi. Per meglio soste- sono certo che molti cercheranno di salire Ecco: se non avessimo dato una svolta, se avessimo iniziato i lavori pianura e lo sbocco delle valli prealpine, una zona produttiva nere le aziende che si allungano nel mondo e che chiedono un sul carro del vincitore, un po’ com’è accaduto solo al termine di tutti gli incontri, di tutte le assemblee… forse ricca e densa. retroterra territoriale più strutturato e meglio servito. con il Passante di Mestre. Per decenni si è non avremmo terminato in quattro anni, un’opera che ha tolto il Patria del made in Italy, specializzata in quel settore casa discusso e poi quando abbiamo rotto gli tappo alla circolazione di una parte del Veneto». che, coi distretti leader del freddo e del legno cresciuti senza Infrastruttura innovativa indugi e aperto i cantieri, in molti sono Serve dunque un commissario per accelerare l’iter? interruzione a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, ha A vederlo più da vicino questo anello terminale, coi suoi venuti al taglio del nastro felici e soddisfatti». «La figura del Commissario è fondamentale, ma deve essere un esportato per decenni manufatti in Italia e in Europa, in una cinque cruciali chilometri di definitiva e agognata saldatura Assessore, ma il Nordest si può permettere un iter tecnico che sta sul territorio, non un burocrate chiuso in un uffi- situazione promiscua di grande impresa e artigianato diffuso, dell’intero sistema, è più di un tratto di strada infilato tra di questo tipo per un’opera viaria? cio romano; deve dedicare ogni momento a risolvere i problemi, tra loro integrati, che ha modificato il paesaggio fisico e edifici, capannoni, vincoli paesistici e preesistenti strade «Non solo il Nordest, ma tutto il Paese ridurre i tempi, ascoltare il territorio. Quella della nomina del sociale, a Est come a Ovest del Livenza, dove Veneto e Friuli, statali e rurali divenute urbane, sia pur di una città frammen- non può permettersi iter inadeguati. Grazie Commissario e la Legge Obiettivo sono stati strumenti determi- Alta Trevigiana e Bassa Pordenonese, si saldano in un in uni- tata e dispersa. È una trama di connessioni tra parti vicine di alla Legge Obiettivo il governo ci ha dato nanti per la realizzazione di questa opera. Credo che una figura del cum territoriale e linguistico, accomunati dalla filosofia della un unico sistema, che la crescita convulsa ha virtualmente una chance importante per realizzare le opere genere in futuro possa servire ancora». impresa e del lavoro, flessibili e innovativi. allontanato, con tempi di collegamento che non corrispon- e ridurre al minimo i tempi burocratici. Se L’A28 collega Veneto e Friuli Venezia Giulia, anche la terza corsia uni- dono alle distanze reali e alle esigenze funzionali. c’è la volontà e una lungimiranza tale da sce le due regioni. Eppure lì tutto sembra incagliato. Come se ne esce? Una nuova fase Si tratta di svincoli, collegamenti, rotonde, bretelle, par- permettere a tutti, amministratori compresi, di guardare al dl là del «Cercando di far conciliare gli interessi di tutti. Friuli e Veneto Si chiude così quella sorta di circuito Mestre-Conegliano- cheggi che interpretano una domanda di maggiore servizio proprio “giardino” alla fine si superano tutti gli ostacoli. Nel bene hanno lo stesso destino, la stessa funzione, sono al centro di cor- Pordenone-Portogruaro-Mestre, alias A27-A28-A4, che si alla mobilità e alla fluidità del traffico, nel passaggio dalla comune, nell’interesse comune e non nelle aspettative del singolo». ridoi europei strategici e i nuovi mercati guardano a questa area vorrebbe riprodurre in termini simili anche tra Conegliano e scala locale ai collegamenti veloci, dalla connessione interna Gli stop and go sono venuti soprattutto da associazioni ambientaliste ma con grande interesse. Serve dunque una rete attrezzata. Noi abbi- Vicenza Ovest, aspirazione pluridecennale dell’altra e più ai collegamenti esterni, dal breve al medio raggio. anche i Comuni hanno coltivato il loro orticello, ricorrendo addirittura al amo in cantiere molte infrastrutture in grado di farci superare il consistente parte del Veneto distrettuale, altrettanto capace di Parliamo in realtà di una infrastrutturazione innovativa Tar e facendo chiudere un tratto già aperto. Come si fa a conciliare tutti? gap. E ora è determinante portare a termine i lavori della Terza fare impresa ma parimenti in difficoltà a governare il suo ter- che arriva allo stadio di maturità di un modo di produrre, «Le associazioni ambientaliste fanno il loro lavoro. Spesso per Corsia, altrimenti tra qualche anno si blocca di nuovo tutto». ritorio, perché le dinamiche locali da decenni hanno proce- quello del Nordest, come parte integrante del Nord del Paese motivi seri, ma sono numerosi i casi dove la demagogia e la voglia Sì, ma con quali soldi? duto con una velocità e pervasività tali da costringere la miri- nel suo insieme, cui non basta più la spontanea rincorsa del di dire no, prevale sempre. Non importa il progetto, non importa «Sappiamo tutti che in tempi di vacche magre dobbiamo ade di comuni coinvolti a una perenne rincorsa delle urgenze mercato ma necessita di più servizi, più strategia e di nuovi il tracciato, non importa il blocco della circolazione e la paralisi arrangiarci. Dal governo non arriveranno sicuramente fondi, una insediative, senza alcun ordine di scala superiore. strumenti di decisione e di intervento. delle attività, si dice no comunque. In questi casi un amministra- soluzione potrebbe essere quella del Project financing; in questi È forse un paradosso che queste infrastrutture giungano Intendiamoci, come col Passante di Mestre, non è una tore deve avere il coraggio di decidere, qualcuno si deve assumere casi bisogna essere realisti, altrimenti si rischia di dare un brutto proprio nella fase in cui i distretti declinano come modello strada che fa la differenza, ma il percorso che ha costretto alla questa responsabilità. Cavalcare la protesta di alcuni comitati in servizio al Paese, ai cittadini». nordesteuropa.it 14 15 L'analisi In cantiere Modello Passante per la Terza Corsia Dopo dodici anni di attese, partono a settembre i lavori per il raddoppio della prima tratta Quarto D’Altino-San Donà di Piave. Approvato a luglio il piano finanziario, è ora al vaglio una società mista Anas-Regione Friuli Venezia Giulia, simile alla «Cav» istituita sua realizzazione, costringendo ad allungare lo sguardo sul indirizzi, di definizione della tempistica e presidio della per il nuovo segmento di Mestre, con l’entrata nella compagine anche del Veneto sistema servito nel suo complesso, quello costruito e quello attuazione. non costruito, in sostanza al percorso di identificazione di di Fiorella Girardo un problema e di elaborazione di una soluzione. Diamo- Una grande opportunità gli allora un nome che corrisponda a una nuova prospet- Sulla Regione più piccola, il Friuli Venezia Giulia, tiva mobilitante, che consenta di passare stabilmente dal grava l’onere dei progetti di frontiera, ma a quella più particolare al generale, che orienti decisori e utenti verso grande, il Veneto, corre l’obbligo di provvedere ai collega- un nuovo orizzonte con maggiore spessore e senso dell’agire menti con la rete nazionale. Ad entrambi il compito di nel lungo periodo. coordinare gli strumenti decisionali che le vincolano a un comune destino. ettembre, tempo di cantieri. Almeno per la tratta tico. Su questa infrastruttura, parte del Corridoio V, conflu- La metropoli-cerniera La tempistica di conclusione della A28, alla vigilia della Quarto d’Altino-San Donà di Piave dove è sta- isce la maggior parte dei veicoli (soprattutto pesanti) in Parliamo della città metropolitana del Nordest e del stagione turistica 2010, giunge a scongiurare quella emer- bilito che inizino i primi lavori per la costruzione transito da e per l'Austria (attraverso il valico di Tarvisio), suo ruolo in Europa, cui servono le autostrade interne genza che la soluzione del Passante aveva già posto sotto gli Sdella terza corsia dell’A4 Venezia–Trieste. nonché in entrata e in uscita verso la Slovenia. Un flusso che tanto quanto i buoni collegamenti esterni, per esercitare occhi di tutti. La saturazione della A4, tra Mestre e Trieste, Dopo 12 anni di iter (era il 1998 quando si parlò per la durante la stagione estiva si intensifica ulteriormente verso le un ruolo che proietti non solo le aziende ma l’intero che con la apertura dei lavori della Terza corsia aumenterà prima volta dell’allargamento e la società concessionaria spiagge dell'Alto Adriatico, raggiungendo una media gior- sistema a esercitare quella funzione di cerniera che la geo- le criticità che già oggi affliggono quei centotrenta chi- Autovie Venete avviò la proposta) uno degli assi più trafficati naliera di quasi 159mila veicoli (dati Autovie) con 40 milioni grafia fisica pone in evidenza, e quella relazionale impone lometri troppo angusti, potrà trovare sfogo nel nuovo d’Italia vede concretizzarsi il necessario adeguamento viabilis- e 800 mila veicoli totali nel 2008. di organizzare. anello, che sarà chiamato fin dal primo giorno a un ruolo È l’amalgama Nordest, dagli incerti confini comunali, superiore a quello locale, pur tanto atteso. e dai confini provinciali e regionali sopraffatti dal dilagare Servirà da subito una elevata capacità di gestione del del costruito, dove il policentrismo delle tradizionali iden- nuovo circuito, con un sistema informativo dinamico su tità urbane è sospinto a mettere in rete i suoi servizi di tutta la rete, capace di monitoraggio e di entrata in funzi- eccellenza per fare massa critica e affrontare la sfida com- one ogniqualvolta si manifesti non solo l’incidente ma il petitiva nuova di uno stabile riposizionamento a livello sovraccarico degli assi. Non è una penalità ma una grande continentale, giocando a un tempo su infrastrutture e ser- opportunità. Sperimentare un funzionamento a rete dove vizi urbani, per fungere da cerniera e non solo da transito. si integrino competenze, tecnologie e coordinamento Tra Est e Ovest, tra Sud e Nord, rafforzando a un tempo interregionale per la gestione di quel bene comune che è la varchi portuali e valichi alpini. mobilità. In questo scenario occorre chiudere le maglie stradali Non si tratta certo della soluzione di tutti problemi ma interne e recuperare il tempo perso sul sistema ferroviario, di un passo in avanti nella direzione necessaria, sperando quello a breve raggio del trasferimento quotidiano e quello che in futuro non sia più la emergenza a sospingere le a lungo raggio degli scambi continentali. Più ancora della soluzioni ma una nuova regia a far crescere il sistema. nuova rete stradale, occorre un disegno di lungo periodo che goda di condivisione di obiettivi e coordinamento di [email protected] nordesteuropa.it 16 17 In cantiere

Un “inferno” inevitabile miliardi, denaro che Autovie s’impegna a recuperare in parte Cinque gli anni di lavoro previsti con l’apertura al traffico attraverso finanziamenti bancari, in parte reperendolo sul mer- nel 2015, e la possibilità - in parte sfumata a causa dei ritardi cato. In particolare, 1,7 milioni arriveranno dal credito ban- burocratici - di accorciare di 12 mesi i pesanti disagi che i cario: la Banca Europea per gli Investimenti (Bei), con un atto lavori causeranno. Perché, a differenza del Passante che è nato inconsueto, nel giugno scorso si è dichiarata disponibile a pre- dal nulla, qui si tratta di intervenire a fianco dell’autostrada stare un miliardo sulla base del documento finanziario presen- senza chiuderla, ricorrendo a deviazioni e scambi di carreg- tato, previa approvazione da parte di Anas. La parte restante giata. Quello che gli automobilisti definiscono “un inferno”. arriverà dal mercato, con una gara per un finanziamento del Eppure è un male inevitabile che - chi percorre abitualmente tipo “bullet”, che prevede il rimborso del mutuo in un'unica quel tratto - accetterà in cambio di un certo e veloce miglio- soluzione alla scadenza. Naturalmente a pagare l’opera concor- ramento. La situazione attuale non è certo rose e fiori: nel reranno anche i pedaggi che aumenteranno ogni anno mese di giugno il traffico è cresciuto dell' 1,6% passando da dell’11% per raggiungere nel 2017 il valore tariffario del Pas- 3,810 a 3,872 milioni di automezzi, rispetto a giugno 2009 e sante di Mestre. Con buona pace degli automobilisti. registrando un aumento esponenziale di incidenti. Sempre nello stesso periodo e sempre sull' Venezia-Tri- Una nuova “Cav” per il Friuli Venezia Giulia este e sulle sue diramazioni A23 per Udine e A28 per Porde- Erano mesi che si attendeva l’approvazione, ma rimaneva none in media è avvenuto più di un incidente al giorno (34 da sciogliere il nodo della scadenza della concessione prevista in un mese). È la stessa Autovie ad affermarlo, sottolineando per il 2017. Essendo la finanziabilità dell’opera maggiore della come il traffico di mezzi pesanti sia aumentato del 7,3% risp- durata della concessione stessa, si doveva garantire il rientro etto all’anno scorso. Effetto della ripresa economica, si dirà, economico da parte di Autovie che inoltre aveva davanti a sé ma è indubbio che gli scontri, con i conseguenti blocchi della l’incognita della gara europea per garantirsi la futura gestione circolazione e gli alti costi in termini di salute, sono un dato dell’autostrada. Si è pensato, quindi, di ricorrere al modello reale. Basti pensare al pauroso incidente dell’estate di due anni Cav, la società mista Anas-Regione del Veneto che gestisce il fa quando persero la vita sette persone e l’autostrada fu chiusa Passante. Nell’ultimo emendamento della Finanziaria è stata per ore. I soccorsi faticarono ad arrivare proprio per inserita la nuova società che vedrà la compartecipazione di l’inadeguatezza della carreggiata e fu quella tragedia a riaccen- Anas-Regione Friuli Venezia Giulia (che è proprietaria dere i riflettori sull’adeguamento. dell’86% di Autovie attraverso la finanziaria regionale Friulia) e Regione Veneto. In questo modo, tornando la maggioranza L’iter, l’approvazione, il finanziamento in seno ad Anas, non dovrebbe essere bandito il concorso Da allora il progetto ha ripreso l’iter d’approvazione con il europeo e Autovie rimarrebbe, almeno in parte, gestrice della Governo che nel 2008 ha dichiarato lo stato d’emergenza e Venezia-Trieste. Tuttavia è in atto una procedura di scrutinio nominato commissario straordinario per la costruzione Renzo in seno alla Commissione Europea sulle modalità di costi- Tondo, governatore del Friuli Venezia-Giulia. Il via libera tuzione della Cav, valutazione che potrebbe influire anche finale è arrivato il 22 luglio scorso, giorno in cui il Cipe (il sulla nascente società. Inoltre sono ancora da decidere gli Comitato interministeriale per la programmazione economi- assetti interni che potrebbero spostare l’ago della bilancia ca) ha approvato il piano finanziario. L'atto modifica la con- decisionale dal Friuli Venezia Giulia verso Roma, mentre la cessione stipulata nel 2007 tra Anas e Autovie Venete ed era già Regione Veneto avrebbe la possibilità di ottenere una mag- stato approvato nel novembre 2009 dall'Anas stessa. Mancava giore influenza. Insomma, un nuovo panorama viario che il sì all’atto aggiuntivo che contiene il piano finanziario da 2,3 apre le porte a un nuovo panorama politico.

L'impegno di tanti per la sicurezza di tutti. nordesteuropa.it 18 hicadv.it Linea Alta Velocità - Parma

Variante di valico - Bologna

Ponte di Lavis, Trento

Progettare, realizzare e gestire COSTRUTTORI grandi opere: qualità e respon- sabilità sono le fondamenta su cui CMB costruisce la propria DI VALORE solidità, da più di cento anni. E mentre gli scenari mondiali cambiano rapidamente, CMB guarda al futuro con la forza della sua gente, con la sicurez-

Tratto Autostradale Asti-Cuneo za che nasce dall’esperienza.

Variante di valico - Bologna Tratto Autostradale Asti-Cuneo

Tangenziale Est - Forlì

www.cmbcarpi.it