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Mensile Anno 4, Numero 32 € 5 Direttore politico Massimo Fini Direttore responsabile Valerio Lo Monaco umero 32 - Maggio 2011 t.1 comma1 aut.171/2008 Rm.

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s o P Ma Ecco i veri terroristi / 2 Relazioni industriali: “La Voce del Ribelle” di Massimo Fini Davvero così fan tutti?/ 26 di Davide Stasi merita di vivere. Tre sì per dire no / 5 di Valerio Lo Monaco Ritorno alla Terra/ 32 di Eduardo Zarelli Politica, Qualcuno... chissà... brutto mestiere /8 di Federico Zamboni

Metaparlamento: gli “-iani”: Guido Ceronetti Chi sono costoro? / 13 di Alessio Mannino

MOLESKINE maggio 2011 / 37

Intervista: Pietrangelo Buttafuoco / 50 di Fiorenza Licitra Colpire al Quorum / 18 di Ferdinando Menconi Cinema: Un anello per tre film / 56 Sottoposti a tutto (o quasi) / 20 di Ferdinando Menconi di Sara Santolini

Bobby Sands SMS/ 65

Anno 4, numero 32, maggio 2011 Direttore Politico: Massimo Fini - Direttore Responsabile: Valerio Lo Monaco ([email protected]) - Capo Redattore: Federico Zamboni - Redazione: Ferdinando Menconi, Sara Santolini ([email protected]) - Art director: Alessio Di Mauro - Hanno collaborato a questo numero: Alessio Mannino, Massimo Frattin, Davide Stasi, Marco Giorgerini, Pamela Chiodi, Andrea Bertaglio, Eduardo Zarelli, Manuel Zanarini, Fiorenza Licitra - Segreteria: Sara Santolini ([email protected]) 340/1731602 - Progetto Grafico: Antal Nagy, Mauro Tancredi - La Voce del Ribelle è un mensi- le della MaxAngelo S.r.l. 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Per non affrontare fin da subito, correndo il rischio di perdere qualche sol- dato, l'imbelle esercito iracheno, che persino i curdi avevano bat- tuto (in qualche caso Saddam era stato salvato dalla Turchia, alleato strategico degli Stati Uniti nella regione). Gli Americani avevano bombardato per tre mesi le grandi città ira- Ecco i veri chene facendo 159 mila vittime civili: 86164 uomini, 39612 donne e 32195 bambini. Dati del Pentagono e quindi al di sopra di ogni sospetto. Il bello è (si fa per dire) che questa carneficina non servì a nulla perché le terroristi truppe del glorioso generale Schwarzkopf che, dopo i bombarda- menti, volarono nel deserto a 80 all'ora si fermarono a cinquanta chilometri da Bagdad. Non andarono cioè a prendere il principa- le responsabile dell'invasione del Kuwait, Saddam Hussein. Come mai? Perché Saddam, munito delle 'armi chimiche' che gli stessi americani, i francesi e, via Germania est, i sovietici gli avevano for- di Massimo Fini nito, gli serviva in funzione anticurda e antisciita. I curdi iracheni sono infatti ritenuti pericolosi perché potrebbero innescare l'indi- pendentismo dei loro 12 milioni di confratelli che vivono in Turchia, trattati come bestie che non hanno diritto di parola e nemmeno di chiamarsi curdi. Nel 1989 Saddam ne aveva 'gasati' 5000 ad Halabya nel silenzio della stampa occidentale perché a quell'epo- ca il rais di Bagdad era ancora nostro alleato in funzione antikho- uando a Exit, il programma della brava e bella Ilaria meinista. QD'Amico su La7, ho detto che i veri terroristi internazio- Nel 1999 la Nato, con l'Italia di D'Alema nel poco onorevole ruolo nali erano gli alleati della Nato, americani in testa, del 'palo', aggredì la Serbia per la questione del Kosovo. Nel che dell'Alleanza Atlantica sono i padroni, in studio si Kosovo si era creata questa situazione: nella regione, da sempre è creato un gelo fra il pubblico in studio e gli ospiti. Persino Vauro, storicamente e giuridicamente serba, gli albanesi erano diventati che aveva tuonato fin lì contro la guerra in Libia, è sembrato sor- maggioranza in virtù di immigrazione e di riproduzione e, foraggia- preso. Sembrava che avessi detto una bestemmia in Chiesa. ti dagli americani, conducevano una lotta di indipendenza non Eppure parlano i fatti. Da quando è crollata l'Unione Sovietica, che disdegnando di servirsi di attentati terroristi, come fa ogni faceva da contrappeso, gli americani e la Nato hanno inanellato Resistenza, mentre l'esercito e le milizie paramilitari serbe ('le tigri cinque guerre a fila. di Arkan') difendevano, con metodi brutali e in un caso con un Nel 1990 il primo conflitto del Golfo poteva avere una giustificazio- eccidio di civili (Rakak, 205 morti), una terra che era sempre stata ne. L'Iraq di Saddam Hussein aveva invaso il Kuwait. È vero che il loro. Erano quindi di fronte come spesso succede, due ragioni: Kuwait è uno stato per modo di dire, essendo stato creato nel 1960 quella dei serbi non erano minori di quelle degli indipendentisti dagli Americani per i loro interessi petroliferi. Del resto anche l'Iraq albanesi. Un territorio infatti non appartiene solo a chi ci vive in è un'invenzione. Degli inglesi questa volta che nel 1930 misero quel momento, ma alle generazioni che per secoli lo hanno lavo- insieme cervelloticamente tra comunità, curdi, sunniti e sciiti, che rato e reso quello che è. non avevano nulla a che vedere fra loro. Solo un dittatore feroce Ma gli americani decisero che la ragione stava solo dalla parte come Saddam poteva tenerle insieme. E infatti adesso che degli albanesi e, contro la volontà dell'Onu (che è come la pelle Saddam è stato eliminato in Iraq infuria una spietata guerra civile dei coglioni, va su e giù: l'Onu diventa fondamentale e le sue riso- fra sunniti e sciiti, con decine e a volte centinaia di morti quasi luzioni fan legge quando dà il suo assenso, se non lo dà, anzi è ogni giorno di cui la stampa occidentale non dà neppure più noti- contraria, chissenefrega), bombardarono per 72 giorni una gran- zia (infatti, essendo abituali, non fanno notizia) a meno che non vi de capitale europea come Belgrado facendo 5500 morti, di cui rimanga coinvolto qualche cristiano. Comunque, fasullo o meno, il 500 proprio fra quegli albanesi che si pretendeva di difendere. Per Kuwait era uno Stato rappresentato all'Onu (come peraltro lo è la gli Usa si trattava di costituire un cuneo di musulmanesimo mode- Libia) e la guerra a Saddam Hussein poteva considerarsi giusta. rato (Albania+Bosnia+Kosovo) nei Balcani ad uso del loro alleato MASSIMO FINI

2 - WWW.ILRIBELLE.COM MASSIMO FINI 3 WWW.ILRIBELLE.COM turco. Nei Balcani fu favorita, a danno della Serbia, paracomunista ma pur sempre cristiana e ortodossa, quella componente islamica che oggi provoca le isterie Fallaci-Allam-style. In compenso oggi in Kosovo c'è la 3 Sì per dire NO più grande base americana nel mondo. Nel 2001, col pretesto di prendere un uomo, Osama Bin Laden, che è stato preso e ucciso solo due settimane fa in Pakistan, la Nato ha invaso di Valerio Lo Monaco l'Afghanistan che occupa militarmente da dieci anni. I morti civili, per non parlar d'altro, sono stati 60 mila, la maggior parte dei quali, secon- lettori di vecchia data del Ribelle, e ancora di più quelli di do un rapporto Onu del 2009, provocato dai bombardieri Nato. IMassimo Fini, sanno benissimo quale è la nostra posizione in meri- Nel 2003 gli americani, con l'appoggio di alcuni Paesi Nato, hanno inva- to alla falsa democrazia rappresentativa del nostro Paese, così so e occupato l'Iraq col pretesto delle 'armi di distruzione di massa' di come più in generale sul concetto in sé del mondo. Per tutti valgano cui Saddam sarebbe stato in possesso. le parole del saggio Sudditi del nostro direttore politico stesso. In effetti il rais quelle armi le aveva avute, gliele avevano date, come si È il motivo per il quale, nella maniera più assoluta, da anni - evidente- FINI è detto, proprio gli occidentali e i sovietici, ma dal momento dell'attac- mente - portiamo avanti dal punto di vista metapolitico la convinzione co americano non le aveva più perché le aveva già usate sui curdi e sui relativa al No Voto: da questa o quella parte, tra quelle imposte, è non soldati di Khomeini (il quale invece aveva proibito alle sue truppe di solo inutile votare, ma è addirittura contrario alle nostre convinzioni. farne uso perché contrarie alla morale del Corano). I morti fra i civili Non solo votando per una o l'altra oligarchia politica del nostro paese sono stati 170 mila. Il calcolo è stato fatto, in modo molto semplice, da si concede in ogni caso un voto a una coalizione che va contro i prin- una rivista medica inglese confrontando i decessi degli anni di Saddam cipi fondamentali del nostro sentire politico e ideologico, ma a un livel- con quelli degli anni dell'invasione Usa. lo ancora superiore, dando il proprio voto, ovvero consegnando la Adesso c'è la Libia. Un intervento che viola almeno due principi di dirit- scheda (anche nel caso di votare scheda bianca) si entra di fatto nel to internazionale: 1) La non ingerenza militare negli affari interni di uno numero dei votanti. Ovvero nel numero di quelli che, recandosi a vota- Stato sovrano 2) Il principio dell'autode- re, riconoscono e legittimano di fatto il sistema stesso al quale parteci- terminazione dei popoli solennemente pano. sancito a Helsinki nel 1975 e sottoscritto La nostra posizione in tal senso è radicale: non ci rechiamo a votare Non ce ne da quasi tutti gli Stati del mondo. Non si perché non riconosciamo né legittimiamo il sistema stesso che ci chia- capisce che senso abbia intervenire per ma - come sudditi, appunto - alle urne per sancire con il voto fintamen- salvare i civili libici dai bombardamenti te democratico una situazione che tutto è fuorché tale. Almeno fino al frega niente di...: di Gheddafi per poi ammazzare i civili punto in cui non sarà davvero possibile a ogni forza politica di emer- rimastigli fedeli. Né mi risulta che la riso- gere e partecipare sul serio a una votazione realmente democratica - luzione Onu autorizzasse ad assassinare i il che vorrebbe dire cambiare il sistema mediatico del nostro paese, figli e i nipotini del rais. Comunque i cal- rimuovere del tutto i contributi pubblici ai partiti e più in generale tutte William e Kate coli delle vittime civili provocate dall'in- le norme che la classe politica attuale si è inventata e si è attuata per **** tervento della Nato li faremo alla fine. preservarsi nel luogo in cui è - così come almeno fino a quando non Rimaniamo al certo. Le cinque guerre verranno reintrodotte le preferenze dirette, votare è operazione ridico- Masi americane-Nato hanno causato circa la. È l'asserzione stessa della propria sudditanza. ***** 400 mila morti civili. Il terrorismo interna- Di più: invece della sciocchezza comune secondo la quale non anda- zionale (attentati alla ambasciata ameri- re a votare sarebbe un sintomo di menefreghismo, è in realtà vero esat- Wojtyla beato cana in Kenya e Tanzania, Torri Gemelle, tamente il contrario. Non votare, allo stato attuale delle cose nel nostro **** attentati di Londra e ai treni spagnoli) Paese, è una precisa posizione politica, molto più precisa, e molto più circa 3500. Un rapporto di 110 a uno. E "politica", dello stesso fatto di recarsi alle urne. Par Condicio allora chi è il terrorista? Il partito dei non votanti è, oltre che tante altre cose, il partito secondo **** il quale il voto è inutile e le votazioni di fatto sono illegittime. Massimo Fini Cosa diversa - molto diversa - per quanto attiene invece ai referen- Olindo e Rosa Bazzi dum. In questo caso la preferenza è diretta, su questioni precise, e si *** può esprimere la propria opinione senza per questo accordare fiducia a questa o quella casta. primo maggio Non è un caso che il referendum venga considerato, da questa stessa ***** MASSIMO Pannella und Bonino 5 - WWW.ILRIBELLE.COM

*****1/2 Lo Monaco classe politica, come uno strumento usurato e vecchio. Il motivo è che di più dei dubbi: è una tecnologia incompleta (i rifiuti non si sa ancora il referendum è l'unica cosa che ancora può, in un certo senso, ridare la dove metterli), pericolossisima (nessuno può escludere incidenti che democrazia al legittimo proprietario, ovvero il popolo. Così come non è hanno effetti devastanti) e di fatto inutile (serve a coprire una piccola un caso che il referendum venga portato avanti di volta in volta da que- percentuale di fabbisogno energetico a fronte di ingenti risorse da uti- sta o quella parte politica con connotati di carattere populista. lizzare). Per di più, e questo è il punto generale, è una tecnologia che va Attenzione: dando al termine una accezione descrittiva e intendendolo oltre ogni visione della vita di un autentico ribelle: il punto non è soddi- dal punto di vista scientifico, e non denigratorio come invece viene sfare le attuali richieste energetiche, per di più mediante un sistema che sovente indicato, guarda caso, proprio da tutti gli altri. in ogni caso andrà ad esaurire il materiale necessario alla sua messa I referedendum sono insomma al momento l'unico strumento legale in in opera. Il punto è consumare meno, o al più (o insieme) trovare fonti corso attraverso il quale potersi esprimere democraticamente. Tanto pulite di energia. Ergo noi votiamo sì per dire no al nucleare. che, ed entriamo nel cuore del problema attuale, ogni volta in cui ven- In merito all’acqua il discorso è forse ancora più semplice. Il criterio ordi- gono indetti, proprio la classe politica stessa, attua tutta una serie di arti- natore risiede nel fatto che siccome l’acqua è indispensabile alla vita, fici, al limite del ridicolo, se non fosse che la cosa è anche tragica, per essa non deve nel modo più assoluto essere trattata come merce. Non depotenziare e disinnescare le possibilità stesse dei referendum. deve finire in mano ad aziende, le quali naturalmente vorranno, in un Domande trabocchetto, comunicazione silenziata, mistificazione più vari modo o nell’altro, trarne profitto, ovviamente a discapito di chi non potrà ed eventuali richiami a disertare la votazione, al fine di rendere nullo il “permettersi” di acquistarne. Il fatto di sostenere che in mano a una referendum stesso che, a differenza che in tutte le altre votazioni, deve azienda privata tutto il sistema idrico funzionerà meglio che se in mano raggiungere il quorum. Deve insomma votare oltre la metà degli aventi al settore pubblico che non è in grado di farlo funzionare a dovere è diritto. Immaginiamo solo di passaggio cosa accadrebbe se fosse appli- una sciocchezza. Il criterio non è, nel caso, di spostare dunque tutto in cata la stessa norma a una votazione per le elezioni Politiche. Insomma mano ai privati, ma di battersi per imporre e rendere efficiente il servizio il punto è chiaro: più la votazione si avvicina alla democrazia più la si pubblico. Dunque, anche in questo caso, voteremo sì per dire no all’ac- rende difficoltosa e la si tenta di spuntare. Viceversa, più la votazione si qua privatizzata. avvicina agli interessi di tutta - tutta - la classe politica dominante, più la In merito infine al legittimo impedimento, il punto è leggermente più si rende bloccata mediante la negazione della preferenze, la validità controverso. Beninteso, voteremo sì per dire no alla impunità di malgrado il raggiungimento del quorum, i vari premi di maggioranza e Berlusconi, che di questo si tratta nel caso attuale. Ma la norma in sé, più in generale tutte le porcate cui siamo abituati da decenni. Ne scri- correttezza intellettuale impone sottolinearlo, non è del tutto sbagliata: ve a dovere Ferdinando Menconi su questo stesso numero della rivista. se vi fosse davvero, in un paese qualunque, una magistratura politicizza- Il prossimo referedum del 12 e 13 giugno è dunque fondamentale. E ci ta sino al punto di tentare di rovesciare un verdetto democratico dobbiamo battere tutti, a livello di comunicazione anche personale con mediante la persecuzione del premier, tale norma potrebbe essere ogni persona che abbiamo intorno, per fare in modo che venga tenuto accettata, sebbene con alcuni distinguo. Esempio: il premier non com- in considerazione. Per fare in modo che la gente vada a votare e, spe- pare nei processi perché legittimamente impedito a farlo in ordine ai riamo, per fare in modo che vada a votare scegliendo per fare andare suoi impegni governativi ma - questo il punto - tutti gli eventuali proces- le cose secondo i criteri che, a nostro avviso, devono essere tenuti in si a suo carico non si prescrivono affatto, e in ogni caso, tale norma considerazione. potrebbe essere accettata se insieme a una altra norma che non per- Rapidamente: si vota per abrogare delle norme che incidono su tre mette di avere più di due mandati politici. Se dopo due mandati si torna punti molto diversi: Nucleare, Acqua e Giustizia. in stato giuridico normale, il processo deve riprendere.Così in Italia non Come è - o dovrebbe essere - giusto orientarsi in occasione di ogni vota- è. Sia perché un personaggio può, mediante la politica, farsi rieleggere zione, così come di ogni scelta nella vita, per scegliere come votare si a vita ed evitare, nel caso, di essere processato a vita, sia perché - è evi- deve fare riferimento ad alcuni criteri. E siccome i tre temi di questo refe- dente - anche nel caso di una attenzione superiore da parte della magi- rendum sono evidentemente topici, si tratta di individuare la propria visio- stratura nei confronti di Berlusconi, un motivo per il quale procure di ne del mondo e dunque calare il tutto nella pratica specifica del caso. mezza Italia gli danno la caccia da quasi venti anni ci potrebbe essere In merito al nucleare non c’è molto da dire. Ammesso e concesso che veramente, per usare un eufemismo. Pertanto a questo punto sarebbe ci faranno votare, viste le ultime uscite di Berlusconi con l’escamotage veramente il caso di fugare, mediante processo, i tantissimi e ragionevo- di voler evitare il referendum in quanto viziato dalla situazione emotiva lissimi motivi che vedono il Presidente del Consiglio imputato. del Giappone, la cosa è cristallina: dal punto di vista pratico si tratta di Voteremo sì per dire no a una norma che solo un cieco può considera- ribadire, ancora più adesso che abbiamo nuovi dati, il no al nucleare re, allo stato attuale, in modo differente da quello che è: un salvacon- che già i cittadini italiani diedero diversi anni addietro. Come forse dotto a vita per Berlusconi. poche altre cose nella vita, nel caso del nucleare le certezze sono molte Valerio Lo Monaco Lo Monaco Lo Monaco

6 7 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM Politica, sce.Anzi, non ci può riuscire. Nonostante la competenza e la dedi- zione, i margini di manovra restano limitati. brutto mestiere La colpa, ça va sans dire, è sempre di qualcun altro: restando agli ultimi quindici o vent’anni, quelli della cosiddetta Seconda Repubblica, per Berlusconi è dei comunisti, giudici politicizzati in primis; per la Lega è dello Stato centralista, identificato nella for- Chi si rammarica della crescente muletta rozza e sloganistica, ma efficace, di “Roma ladrona”; per il centrosinistra è dello stesso Berlusconi. disaffezione e chi la ritiene un primo E via di questo passo, senza mai sognarsi di riconoscere le respon- sabilità proprie e dei propri predecessori, diretti o indiretti. Ormai, segnale di risveglio. Ma il nodo com’è noto, non si ha nessun imbarazzo a riabilitare pubblica- essenziale non viene affrontato: mente la stessa Dc, spingendosi a rivendicarne i “pregi” obnubila- ti dal polverone di Tangentopoli. La tesi difensiva è che in fondo – le cause del degrado stanno nelle premesse debito pubblico o non debito pubblico, corruzione o non corruzio- ne, inefficienza o non inefficienza – la Democrazia Cristiana ci ha pur sempre assicurato decenni e decenni di pace e di crescita economica. È vero: le cose non sono andate per il meglio. Ma avrebbero potu- to andare ancora peggio. E pertanto, com’è ovvio, bisogna attri- buirne il merito a chi ci ha governati… Se questa è la posizione più spudorata, però, non è che le altre siano molto più attendibili. Al contrario: proprio perché meno evidenti, nel loro intento di non di Federico Zamboni riconoscere i difetti congeniti del sistema, sono ancora più insidio- se. Pur ammettendo l’esistenza e la gravità del problema, il mes- uno dei tabù per eccellenza. E infatti non se ne parla saggio che viene diffuso è che la patologia non è strutturale ma praticamente mai. Qualcuno, a cominciare dai diret- contingente, ancorché radicata in profondità e protratta nel ti interessati, nega addirittura l’esistenza del proble- tempo. È un fenomeno di devianza, anziché il prodotto naturale di ma, come se si trattasse soltanto di impressioni sba- determinate premesse. gliate da parte dei cittadini. I quali, purtroppo, sareb- L’assunto è quello tipico degli anti berlusconiani, che scaricano bero fuorviati da informazioni sbagliate, dovute sia alle polemiche sul Cavaliere tutto ciò che non va. Il loro feticcio, da Napolitano in Ètra gli stessi partiti sia alle ricostruzioni più o meno scorrette diffu- giù, è la Costituzione. Il loro teorema, che spesso resta implicito per se dai media, e perciò finirebbero con l’avere della politica sottrarsi all’obbligo di una vera e propria dimostrazione, è che in un’idea peggiore di quanto si dovrebbe. se stesso l’organismo politico-istituzionale sarebbe sano, se non Drammatizzando in modo irrazionale. Generalizzando in modo fosse aggredito dal potente virus del Pdl. eccessivo. Scambiando quelle che sono delle legittime difficoltà di governo, o tutt’al più degli spiacevoli ma involontari errori di C’era una volta la militanza valutazione, per gli esiti di un perverso e inestricabile groviglio di Le ideologie avranno avuto mille difetti, a partire dalla loro rigidi- vizi, tanto individuali quanto collettivi. Da un lato l’incapacità di tà che degenerava facilmente in dogmatismo e che portava a amministrare adeguatamente la cosa pubblica. Dall’altro la deli- demonizzare gli avversari (compresi quelli interni), ma possedeva- berata volontà di sfruttare leggi, istituzioni e risorse a proprio van- no una virtù intrinseca: costringevano gli aderenti a muoversi taggio. E ai danni del resto della popolazione. all’interno di un quadro nitido e vincolante di valori e di obiettivi. In questa prospettiva, evidentemente (e grossolanamente) auto Ovviamente le mistificazioni restavano possibili, ma erano più dif- assolutoria, gli immani guasti che si sono via via prodotti all’inter- ficili da nascondere. no della società italiana andrebbero considerati come il riflesso, L’aspettativa generale era che le decisioni anomale andassero pressoché inevitabile, dello scontro fra le diverse forze e i diversi spiegate per filo e per segno, visto che sulle grandi questioni eco- interessi che l’hanno attraversata e che l’attraversano. La politica nomiche e sociali le chiavi di lettura erano prefissate. Inoltre, chi fa quello che può, per venirne a capo, ma più di tanto non ci rie- ambiva a rappresentare gli altri doveva guadagnarsi una legitti- Zamboni Zamboni

8 9 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM mazione di tipo morale, che passava per il vaglio dei comporta- incessante e senza esclusione di colpi tra i diversi contendenti. menti quotidiani e si estendeva a lungo, se non proprio all’infinito. Il cattivo esempio si è propagato. Ha fatto scuola. Ha fatto prose- Ripetiamolo: la manipolazione del consenso era senz’altro possi- liti. È diventato il credo, e il prontuario, di una moltitudine di sog- bile, ma era meno agevole e, tendenzialmente, sopravveniva solo getti disseminati in ogni dove, dal centro dello Stato fino alle più in un secondo tempo. L’idea remote periferie. Nei partiti come nei sindacati. Tra gli operatori della politica come carriera era talmente impopolare che si dava della pubblica amministrazione, ivi inclusa la vastissima degli per scontato, magari sbagliando, che per nessuno costituisse la innumerevoli enti foraggiati dall’erario, e tra quelli dell’apparato motivazione essenziale.Analogamente, l’idealità giocava un ruolo giurisdizionale. decisivo. Un’infinità di episodi che nella mancanza di sanzioni adeguate, e La propaganda rimaneva propaganda, invece che degenerare prima ancora nell’assenza di una vera e inflessibile riprovazione nel marketing. Il tentativo, o l’ambizione, era convincere chi non collettiva, si sono moltiplicati sino a diventare la norma. Una fosse d’accordo. E al diavolo le tendenze del momento. norma paradossale, visto che andava contro la legge. Ma in fin L’approccio era semplice. Forse ingenuo. Di sicuro più nitido di dei conti ancora più stringente. Cogente, direbbero i giuristi. quello attuale. Se il mondo non piaceva, si combatteva per cam- La politica ha cambiato natura. È diventata a tutti gli effetti un biarlo. Si studiava la realtà per comprenderla, non per adattarvisi. trampolino di lancio per innalzarsi al di sopra degli altri. Per assu- Quali che fossero i rapporti di forza con gli avversari, all’interno mere decisioni che, nascondendosi dietro al pretesto dell’interes- della propria società di appartenenza o sulla scena internaziona- se generale, mirano a scopi individuali. le, essi non bastavano a rinunciare a ciò che si riteneva giusto. E Od oligarchici, che è persino peggio in quanto la violazione del nemmeno a ridimensionarlo per timore di apparire irrealistici o singolo si riconnette a una trama assai più ampia e resistente, tra- minoritari. sformando l’immoralità e l’illegalità in prassi allargate e solidali. E Quei rapporti di forza andavano indagati e tenuti ben presenti in omertose. chiave strategica, ma non attestavano nient’altro che un assetto Per chi la osservi cinicamente, cioè al di fuori di qualunque valo- momentaneo. Erano solo un punto di partenza. Come lo erano re etico inderogabile, la politica ha così assunto le fattezze di una state, nell’esplosione dell’industrialismo, le disumane condizioni interessante alternativa ad altre forme di ascesa sociale. Una stra- dei lavoratori dipendenti tiranneggiati dai proprietari a caccia di na e promettente competizione, parecchio spregiudicata, parec- profitti. chio intrigante, in cui per tentare di farsi largo non c’è bisogno né Lo si era imparato sul campo: nulla è definitivo. Nessun potere è di capitali economici né di una vera e propria formazione cultura- così grande e inattaccabile da essere eterno. C’erano state delle le. Un’immensa zona grigia che si stende tra ciò che è lecito e ciò rivoluzioni. E anche dove non si era arrivati a tanto l’establishment che non lo è. In cui le menzogne sono all’ordine del giorno. In cui aveva dovuto venire a patti con le masse in cerca di giustizia. Il i voltagabbana, come hanno mostrato al massimo grado le vicen- sindacato aveva dato battaglia. Del sangue era stato versato. Le de parlamentari dall’autunno scorso in poi, non si vergognano condizioni di lavoro erano migliorate molto. Moltissimo. affatto delle loro giravolte, ma ne menano gran vanto. La furbizia al potere Quasi quasi faccio il deputato Un po’ per volta, e però con delle accelerazioni improvvise, le cose Immaginiamoci un giovanotto sveglio. E spregiudicato. Uno che si sono totalmente cambiate. limiti a prendere atto delle regole del gioco, senza pretendere di La linea di confine tra il prima e il dopo può sembrare netta, con- giudicarle. Uno che ha capito che nella società contemporanea templandola a posteriori, ma non è stata tracciata da un giorno l’unica cosa che conta è ciò che si ottiene, indipendentemente all’altro. E non è affatto vero, come abbiamo già accennato, che dai mezzi che si utilizzano. a segnare il discrimine sia stato l’avvento di Berlusconi. Più che di Uno che ha capito che la sincerità non è un valore ma un intral- un nuovo confine, infatti, bisognerebbe parlare della cancellazio- cio. Una fisima non soltanto inutile ma dannosa. Il residuo anacro- ne di quello vecchio. Una cancellazione lenta e progressiva, deter- nistico, e puerile, di un idealismo fuori tempo massimo. Roba da minata dall’incuria di alcuni e dalla disattenzione degli altri. Una romanzi di Emilio Salgari. Mentre la realtà, con tutta evidenza, è nel cancellazione che non è dipesa da un singolo atto epocale, ma segno di Donald Trump. O di Fabrizio Corona. O, per restare alla dalla miriade di abusi che sono stati commessi da chi avrebbe politica nazionale, di personaggi “emergenti” come dovuto difendere il bene comune e invece si è lasciato risucchia- o Angiolino Alfano. re nel gorgo del “do ut des”.Abusi dapprima tollerati e infine aval- Lo abbiamo detto: il giovanotto è sveglio. Ha capito, o anche solo lati come una sorta di necessità, quasi connaturata alla lotta iniziato a capire, che il mondo si divide in due categorie ben Zamboni Zamboni

10 11 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM distinte: i furbi e gli sciocchi. I furbi badano al risultato, e impara- Gli “-iani” no a conseguirlo. Gli sciocchi galleggiano nel mare, o nelle poz- zanghere, delle proprie illusioni su se stessi e sugli altri. I furbi dico- no quello che serve, quando serve, nel modo che serve. O almeno ci provano, mantenendosi pronti a correggere il tiro ogni volta che chi sono costoro? le circostanze lo richiedano. Gli sciocchi Berlusconiani, certo. Anzi: per forza. Ma anche Si impuntano su questo e su quello. Sono prigionieri delle loro idee. O piuttosto delle loro preferenze. Hanno bisogno dell’appro- finiani, tremontiani e maroniani. Per non parlare vazione altrui e non riescono a farne a meno. Segno di debolezza, dei , dei e addirittura dei evidentemente. Il giovanotto, invece, si guarda intorno e impara. Come si diceva . E poi vendoliani, casiniani... una volta,“ruba il mestiere con gli occhi”, prima ancora di comin- Ma soprattutto: cosa vuol dire essere scajoliano? ciare a praticarlo. Segue i talk show e invece di parteggiare per gli uni o per gli altri, lasciandosi distrarre dalle diatribe in corso, si concentra sul modo in cui gli invitati si esprimono. Si destreggia- no. Sgusciano tra le domande imbarazzanti e alla bisogna nega- no l’evidenza senza batter ciglio. di Alessio Mannino È interessante. Si comportano come avvocati, disposti a dire qual- siasi cosa pur di vincere la causa. È illuminante. Non stanno par- a nostalgia è un umanissimo struggimento da inna- lando coi loro interlocutori ma al pubblico che li segue da casa. morati, esiliati o letterati. In politica è onanismo. Ma Il giovanotto osserva e ne fa tesoro. ridotta com’è la politica a calciomercato di figuri e Si domanda se sia più difficile diventare un professionista afferma- Lfigurine, nostalgici siamo costretti ad esserlo almeno to, che bene o male può essere giudicato in modo oggettivo per un po’. Bei tempi quando il panorama era popolato la sua competenza e per il suo lavoro, o un politico di professione, da tradizioni onuste di gloria e sacrifici in nome dell’ideale: il socia- che va avanti a suon di chiacchiere e che in fondo può sottrarsi a lismo, il comunismo, il liberalismo, il cattolicesimo democratico, il qualunque valutazione inoppugnabile. E definitiva. fascismo. A incarnarle erano uomini di grande spessore, mossi da Non ha bisogno di pensarci su molto a lungo. Si risponde che a una visione e non dal tornaconto personale: Turati, Einaudi, De giudicare da quelli che in Parlamento ci sono già arrivati, e rive- Gasperi,Togliatti, Mussolini morirono poveri, senza conti in Svizzera o stono ruoli di rilievo, e sciamano da una trasmissione televisiva ad Antigua. Finchè non crollarono assieme al Muro di Berlino, le vitu- all’altra, è più facile farsi largo nei partiti. perate ideologie svolsero la nobile funzione di selezionare una clas- Così si reca nella sezione prescelta (o nel “club”, come lo chiama- se dirigente di qualità, colta, rotta a ogni machiavellismo ma con- no adesso) e si iscrive. Gli presentano Tizio e gli presentano Caio. sapevole dei propri doveri e rispettosa dei codici d’onore che essa E lui inizia a memorizzare. Caratteristiche, ruoli, punti deboli. Gli stessa si dava. Poi sono arrivati Craxi (che pure nel rivendicare la altri vedono solo un giovanotto che sorride. E a lui va bene così. corruzione ci mise la faccia), Pomicino, la P2 di Gelli, i nani e le bal- Per ora. lerine dell’ultima, decadente fase della Prima Repubblica. Con la APARLAMENTO Seconda, impersonificata da uno statista del calibro di Berlusconi - Federico Zamboni grottesco caso di narcisismo infantile al potere - siamo scivolati nel baratro della banalità eretta a pensiero, dell’insignificanza arraffo- na per far carriera, della pochezza servile fatta sistema. La caratura militante, gli attributi di personalità, la preparazione teorica non sono più requisiti necessari a rappresentare il popolo e scalare i ver- tici. Secondo una vecchia ma sempre efficace battuta, siamo pas- sati dalla classe dirigente alla classe digerente. Berlusconidi Il paesaggio di macerie umane non può allora che cominciare dal Zamboni MET

13 - WWW.ILRIBELLE.COM 12 LA VOCE DEL RIBELLE circo dei vermiciattoli berlusconiani. Le feroci liti di corren- Cicchitto a parte, Chiara Moroni è passata con il “tradito- te nel Pdl sono tutto fuorché l’effetto di tensioni gravide di re” , e persino Stefania Craxi ha detto chia- chissà quali travagli interiori. Gli ex Msi ed ex An più reali- ro e tondo che Berlusconi è alla frutta. I liberali e liberisti sti del re, come La Russa e Gasparri, vanno a braccetto come Biondi, Urbani, Dotti, Martino? Alcuni se ne sono con ex piduisti come Cicchitto, uniti dallo spasmodico proprio andati, altri sono rimasti ma contano come il due amore per la poltrona. Il loro passato erompe in scatti di picche. Dei cattolici pidiellini, poi, non parliamo nean- d’istinto, come quando l’arrogante sanbabilino La Russa che. Ormai solo la Cei, per i suoi noti bisogni fiscali e si dimentica di essere un Ministro della Repubblica e fa finanziari, non fa caso al barzellettiere Silvio e alla sua l’invasato in parlamento, o quando Gasparri, fascistello di satiriasi pubblica. Praticamente nelle file del partito è seconda fila, recita a memoria le veline di regime sui tg. rimasto soltanto il giro dell’Opus Dei, che ha nel governa- O come quando Cicchitto, già craxiano e aduso all’osse- tore lombardo Formigoni il suo campione. quio del padrone, salta da una trasmissione all’altra a magnificare parole e opere del Capo senza mai neppu- Democraticume re un mezzo cenno di spirito critico. Nel partitone di Silvio Se passiamo al Partito Democratico c’è da mettersi le sono a capo dei berlusconiani doc, superati in oltranzi- mani nei capelli. Scomparse le gloriose etichette eredi di smo solo dall’isterica Santanchè. falce e martello o dello scudo crociato, il campo è domi- Larussiani, gasparriani, cicchittiani, santanchiani: unica nato da capi-banda. I tratti distintivi dei loro seguaci non missione, glorificare sempre e comunque ogni voce dal si rifanno, anche qui, a divisioni programmatiche e tanto sen fuggita del loro datore di lavoro, impiegati pagati un meno a progetti di lunga portata, ma unicamente alla tanto a piaggeria. strategia di volta in volta scelta dal leader di riferimento Ma devono guardarsi dai nemici interni. Il defenestrato per conquistare posizioni per sé e per il suo gruppo. I vel- Scajola (l’ex ministro a sua insaputa), ha fondato una troniani, oggi in minoranza, seguono gli zig-zag del melli- sua corrente finalizzata, naturalmente, a ricattare il suo fluo Veltroni nella sempiterna contesa che lo vede avver- stesso governo. Quale mai potrà essere l’alta finalità ispi- sario di D’Alema, coi dalemiani che fanno a gara per ratrice degli scajoliani? Ma è ovvio: far riottenere al loro essere i cloni del proprio saccente e indisponente capo- beniamino un posto a Palazzo Chigi.Altre motivazioni non branco.L’attuale segretario Bersani,creatura del malefico appaiono all’orizzonte. Idem con patate per i seguaci del baffino, sta reclutando le sue truppe personali, i bersania- rampante Verdini, acerrimo rivale di Scajola. Si contendo- ni: mistero fitto su quali siano la profonde diversità dalla no la gestione delle tessere e dei capibastone, e tanto casa madre. Lo stesso vale per i fassiniani adoratori di basta per schierarsi con l’uno o con l’altro. Non si registra Fassino. l’esistenza di un seguito organizzato per Tremonti, cui va Anche Franceschini e i franceschiniani sono nati da un dato atto di essere l’unico fra i colonnelli a possedere ascesso del veltronismo, mentre Letta e i si stanno una testa pensante, a usarla scrivendo ponderosi e ipo- ritagliando un proprio spazio come punta avanzata del criti libri, e addirittura a farne strumento di strisciante dis- moderatismo in salsa Pd: ancora un passetto e potrebbe- senso contro di Lui. Lo scopo non è l’affermazione di una ro finire nell’Udc. Tanto, al massimo litigherebbero sulle pura e disinteressata idea di destra anti-globalista, ma la candidature (che, per inciso, sono il vero ostacolo al sal- successione al fondatore dell’impero di Arcore. tabeccare di qua e di là da un partito all’altro: Rutelli, Se proprio vogliamo classificare qualcuno come tremon- della cui ossessiva presenza su giornali e tv ci sfugge il tiano, si vedano le nomine nella società pubbliche: sono senso, ha mollato la baracca perché spazio per lui non un elenco ragionato di uomini fedeli al ragioniere di ce n’era più, mica per altro). Sondrio. L’ex proconsole veneto Galan, un berlusconiano C’erano una volta i cristiano-sociali, i laburisti, resistono i della prima ora, ha aperto i cannoneggiamenti contro cosiddetti Ecodem (ex Verdi ora Democratici), scomparsi Tremonti, e con lui c’è tutta la schiera di giovani ministri dalle scene gli (gli ultracattolici come la Binetti, (Alfano, Gelmini: ma chi erano costoro, prima che venis- trasferitasi nell’Udc), svanita nel nulla quella che un sero chiamati dall’Unto?) ansiosi di spazzare via l’establi- tempo poteva essere definita la sinistra del Pd. Non c’è shment che proveniva da An e per sostituirlo. posto per il vecchiume di teorie forti: la forza che ha unito Potere, solo potere. la parte più al centro dei Ds e la parte più a sinistra del E i socialisti della diaspora Psi passati con Forza Italia? Ppi è leggera fino all’evanescenza, concreta fino all’inciu-

14 15 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM cio, americana fino all’ambiguità strutturale su tutto (vedi i pat- matica Api) e che in vita sua non ha dato granchè alla patria teggiamenti e i ponti d’oro al Pdl su giustizia, economia, relazio- tranne che svendere Roma al Papa nel Giubileo del 2000. Più ni internazionali ecc). Un contenitore privo di contenuto ma interessante Casini e la sua Udc. Fuori le truppe mastellate di pieno di nullità. Perché non ci vengano a dire che un Veltroni, Mastella da Ceppaloni, fuori uno dei pochi, Tabacci, che non per fare un esempio,a parte averci fatto due palle così col cine- faceva il portaborse, fuori Follini accasatosi nel Pd, Casini sven- ma e i libercoli lacrimosi, ha prodotto atti tali da passare alla tola la bandiera della Dc ma senza averne ereditato un bricio- storia. O che Renzi, osannato solo perché non è ottuagenario e lo di lungimiranza, saggezza, peso sociale. dice cose di destra coi voti di sinistra, è niente più che il nulla Fa comodamente il terzo incomodo mettendo sul mercato i che avanza, come ha detto benissimo il bravo comico Crozza. propri elettori. Non chiamiamoli democristiani: chiamiamoli casiniani. All’orizzonte si intravede la calata a Roma dei monte- Estremità di niente zemoliani: potrebbe essere Montezemolo, il cavallino rampante Alle ali estreme (si fa per dire: di estremo c’è la melassa del dei poteri forti, a dare la marcia in più all’asse Fini-Casini-Rutelli pensiero unico industrial-capitalista) si sono sgretolati gli estre- nato già stanco. Su quali libri si nutrano le menti che guardano mismi basati su architetture ideologiche fatte di rigore e cultu- a mister Ferrari come al messia per il dopo-Berlusconi è presto ra. Largo al personalismo sfrenato: chi era comunista o giù di lì detto: i libri contabili della grande industria e dei salotti buoni ora è vendoliano, mentre chi era in An ma senza genuflettersi al del capitalismo italiano. Business is business. Slega Nord “...Su quali libri si nutrano le menti che Gran finale con la Lega Nord. Pochi ne sono al corrente, ma guardano a mister Ferrari come al messia Bossi deve vedersela con un Carroccio spaccato a metà. E non per il dopo-Berlusconi è presto detto: su concezioni alternative del leghismo (come sarebbe se, puta- caso, qualche padano si ricordasse delle origini prettamente i libri contabili della grande industria localiste, e quindi no-global, delle “leghe”settentrionali), ma per e dei salotti buoni del capitalismo italiano. una guerra intestina combattuta dietro le quinte, in puro stile leninista. A un lato del ring è in piena ascesa Maroni. Dietro di Business is business...” lui il potente sindaco di Verona, Tosi, e il presidente del Piemonte, Cota. All’altro lato troviamo un altro ministro, dio Silvio è finiano. Gli aficionados di Vendola sono la versione Calderoli, a cui sono legati il sottosegretario Castelli e doge 2.0 dei bertinottiani, e il loro cervello naviga placido nella polti- veneto Zaia. Maroniani e calderoliani si disputano il primato sul glia dolciastra dei luoghi comuni di sinistra. L’egemonia di Nichi territorio con agguati e colpi bassi, mentre in alto il Senatùr ha messo all’angolo gli anacronismi del comunismo duro e (non si sa quanto dominus della situazione, per la verità) eser- puro che vivacchia in micro-partiti insignificanti.A parte la fede cita il suo potere di veto grazie all’antico e sempre utile divide cattolica tormentata dalla propria omosessualità, non emergo- et impera. no dati per cui considerare Vendola molto più che uno spara- metafore col vuoto dentro. Fra un finiano e un aennista rimasto Squallidoni nel Pdl, poi, tutta la differenza sta che il primo non può più sop- Che dire? Non se ne salva uno. Ma non è tutta colpa della poli- portare la deriva psichiatrica del premier e il secondo la scam- tica, o meglio non è solo la politica il problema. Il guaio è che bia per orgoglio del maschio italiano. Questo in basso, nella la società del dio denaro e del materialismo senz’anima non base. Nello stato maggiore di Fli, chi è rimasto fedele a Fini nella tiene in nessun conto la forza vivificante e,volesse il cielo,dirom- sua crociata anti-berlusconiana lo ha fatto per salire di grado pente della cultura, delle idee, del pensiero. Ha posto in cima nella visibilità mediatica (Bocchino è un caso esemplare: nel alla sua scala di valori il miserabile benessere materiale, e la Pdl era un tenentino, oggi è il secondo di Fini). corsa a conquistare la posizione è il miglior modo per mante- nere intatto lo status quo. Così uno che si mette in testa di fare I terzi polli politica si cerca un carro su cui saltare e un ras a cui giurare Il partitino “futurista” (scusaci, Marinetti) cerca compagnia nel obbedienza (salvo, naturalmente, scaricarlo se dovesse cadere Terzo Polo con Casini e Rutelli. Di quest’ultimo non vale la pena in disgrazia). E lo squallore continua.  parlare, fatta eccezione per ricordare che è stato quasi tutto (radicale, ambientalista, Pd, ora vaticanista con la sua fanto- Alessio Mannino

16 17 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM quando si tratti di referendum o voto politico? È un dovere civico votare alle elezioni, perché il voto alle legislative è, almeno in teo- Colpire ria, obbligatorio, ma ammesso, e non concesso, che sia un dovere e non un diritto, perché per la massima manifestazione di volontà popolare, qual è il referendum, è solo un optional da scoraggiare con ogni mezzo? Anche a costo di gravare sui conti pubblici in un momento di grande crisi. al quorum La questione è proprio lì: il potere cerca la legittimazione popola- re formale per perseguire i propri interessi, mentre un popolo che persegue i suoi in maniera diretta potrebbe disturbare il manovra- tore. Certo, in parte è vero che si è abusato dello strumento refe- rendario, ma è altrettanto vero che si è ancor più abusato della di Ferdinando Menconi pazienza del cittadino, la cui volontà ed interessi vengo circuiti ogni giorno di più. Questa volta, che si è temuto il quorum potes- se essere raggiunto, si stanno cercando tutte le vie possibili per evitare la sciagurata ipotesi che, grazie all’onda radioattiva giap- l quorum, un Moloch cui sacrificare la volontà popolare, è una ponese o all’abominio della privatizzazione dell’acqua, gli interes- percentuale di consenso indebitamente regalata dalla si giudiziari di qualcuno possano cadere sotto la mannaia popo- Costituzione alla volontà del potere, grazie al pregiudizio che i lare. I rappresentanti eletti siano più responsabili degli elettori che li Gli escamotage che si stanno tentando per evitare i referendum votano. Come tutti i pregiudizi difetta di logica, ma non di effi- su acqua e nucleare, sacrificandoli sull’altare del legittimo impe- cacia. dimento, sono ennesima riprova che al potere interessano solo le Come da tempo accade, anche questa volta la battaglia refenderaria si questioni personali e non quelle sociali. giocherà sul raggiungimento del quorum e non sull’espressione della L’intoccabile Costituzione italiana ha bisogno di essere modifica- volontà popolare in merito ai quesiti: il potere ha ormai imparato, dopo ta, almeno nel suo articolo 75, dove viene sancito questo regalo al le grandi battaglie referendarie degli anni 70-90, che anziché contrasta- palazzo, che lede la superiore volontà popolare, che dovrebbe re i comitati referendari è meglio impossessarsi della “non volontà” di chi essere vincolante almeno tanto quanto quella che legittima le non si reca alle urne.Visto che un referendum per essere valido deve rag- poltrone della casta, anche se espressa da pochi votanti, i quali giungere il 50% di votanti, perché non aggiungere al fronte del “NO” chi quando abrogano una legge sono sempre e comunque più di non vuole votare, o che non sa che si vota? È sicuramente più facile che delegati e pianisti scelti dalle cancellerie di partito, per seguire confutare le ragioni di chi vuole abrogare le leggi o, missione spesso interessi particolari dei poteri di riferimento, quando non quelli per- impossibile, convincere della giustezza delle scelte del legislatore. sonali del capo. Perché, dunque, impegnarsi nel giustificare le scelte legislative quando è Non è solo il quorum, però, che dovrebbe scomparire, ma anche i meglio utilizzare il controllo dell’informazione per nascondere i referen- limiti di materia su cui il popolo può essere consultato: non si dum ed i loro obiettivi? Il fronte dell’ignoranza andrebbe ad ingrossare il vede, infatti, a che titolo il popolo debba essere meno competen- fronte del “NO”, quello di coloro che assentono alle scellerate politiche te del parlamento su leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di governative, come nel caso attuale, specie sul legittimo impedimento. indulto e di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Il nodo di fondo è: perché un referendum per essere valido debba rag- Verrebbe da dire che, finché elegge certi rappresentanti, così affi- giungere il 50% dei votanti mentre un parlamento è legittimo in qualsiasi dabile il popolo non sia, ma allora perché diviene saggio e sovra- caso? Eppure il caso in cui i votanti a elezioni amministrative o legislati- no quando elegge questi rappresentanti indegni di un paese civi- ve non raggiungano il 50% degli aventi diritto è sempre meno remota. le? Perché si sostiene che, nel caso referendario, una bassa percentuale non La Costituzione, possiamo esserne sicuri, non cambierà, almeno può avere titolo a vincolare una maggioranza di astenuti su un quesito per quanto riguarda il referendum che resterà esclusivamente specifico, mentre può imporre un governo di cinque anni? Dire che chi abrogativo e sottoposto alla mannaia del quorum, ma questa non vota ha sempre torto non è un ragionamento che tiene, proprio per- volta potrebbe essere quella buona per colpire il potere al quo- ché lo si applica solo alle elezioni e non al referendum, dove chi non vota rum: votare per i referendum e andare al mare per tutti gli altri ludi ha sempre ragione, almeno chi manipola il consenso. cartacei. Perché, poi, il voto deve essere sentito in maniera radicalmente diversa Ferdinando Menconi FERDINANDO MENCONI FERDINANDO MENCONI FERDINANDO

18 19 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM A

SottopostiSottoposti Fukushima ha riportato in auge il tema del nucleare, eppure l’uomo moderno, a tutto (o quasi) di fatto, è soggetto a una serie molto più numerosa di “inquinanti”.

Radiazioni nocive, in primo luogo. Ma non solo: inquinanti, pubblicità, persuasione, perdite di tempo, disinformazione. Iniziamo dal nucleare. E poi il resto.

di Sara Santolini

l mondo contemporaneo, così come è configurato grazie al nostro modello di sviluppo, fa in modo che gli uomini, a pre- scindere dalla loro posizione nel mondo e nella società, ven- gano sottoposti a una serie di trattamenti di varia natura che, quando non gliela nega del tutto, ne rende la qualità della vita molto meno buona di quanto potrebbe e dovrebbe esse- Ire. L’impressione generale è che il nostro modus vivendi, dal mondo della comunicazione a come abbiamo strutturato il lavoro, dai materiali con i quali siamo soliti costruire le nostre case alla quan- tità - enorme - di energia di cui abbiamo bisogno per perpetrare il nostro stile di vita, piuttosto che offrirci un maggior benessere ci stia esponendo in modo sempre più evidente a malattie, fisiche e non solo.Davanti alle quali siamo sostanzialmente inermi. I veleni, anche psicologici e sociali, che assumiamo ogni giorno inconsapevol- mente o, più spesso, in maniera rassegnata, hanno decretato il nostro sostanziale annientamento come uomini di fronte al sovrasvi- luppo di cui siamo ormai diventati ciechi seguaci. Di fatto, invece di vivere, subiamo. Una serie infinita di cose, materia- li e immateriali, ovvero psicologiche, cognitive. Ma iniziamo questa rassegna, ovviamente, da un tema di stretta attualità. INCHIEST

20 - WWW.ILRIBELLE.COM L’esposizioni alle radiazioni calcola l’effetto delle radiazioni sul corpo umano. Ma Fukushima è solo l'ultimo esempio. L’incidente in pro- raggiungere la soglia di 1 mSv anche in poche setti- posito non solo ha creato danni irreparabili alla popo- mane mangiando alimenti con livelli di radiazioni lazione e all’ambiente circostante la centrale ma ha superiori al normale è facilissimo, e ancora più facile provocato un aumento dell’indice di radioattività del- per i bambini a causa del loro peso. Inoltre il tempo di l’acqua di tutto il pianeta. I rischi di contaminazione esposizione è fondamentale per i rischi alla salute: la radioattiva sono ormai dappertutto. stessa dose di radiazioni è molto più dannosa se L’Ue ha abbassato i limiti di tolleranza di radiazione assorbita in una sola ora piuttosto che in un anno. Per nei cibi, proprio come aveva fatto all’indomani dell’in- questo, nonostante l’esposizione tollerata per chi lavo- cidente di Chernobyl, alzando la soglia di “tolleranza ra in una centrale nucleare sia di 50 mSv l’anno, la radioattiva” per alcuni alimenti provenienti dal dose di 3,6 mSv giornaliera che la popolazione entro Giappone. Inoltre ha inserito nuovi parametri di sicu- 50 km da Fukushima ha subito all’indomani dell’inci- rezza anche per lo Iodio 131, normalmente non rileva- dente è allarmante. Chi ancora afferma che ha fatto to. Questo elemento, un isotopo radioattivo, è quello più vittime lo tsunami in sé dell’incidente nucleare che più di ogni altro rappresenta un rischio per la dimostra di non avere alcuna idea di cosa si stia par- salute in caso di esplosioni nucleari o inquinamento lando. atmosferico in caso di incidenti nelle centrali, essendo uno dei prodotti principali della fissione. Questo iodio Radiazioni, tutti i giorni viene concentrato preferenzialmente nella tiroide La questione, oltretutto, va ben al di là dell’incidente dove in alti livelli fa aumentare l’incidenza di cancro nucleare in sé, che rappresenta un’emergenza ma alla tiroide, tumefazioni e tiroidite: si tratta delle malat- che non esaurisce la problematica. tie più diffuse nelle zone vicine a Chernobyl.Il CRIIRAD, All’indomani di Fukushima Randall Munroe, ex consu- una associazione francese di ricerca e informazione lente della Nasa, ha diffuso uno schema sulla quanti- sulla radioattività, da parte sua, ha diffuso un docu- tà di radiazioni cui siamo esposti ogni giorno, al di là mento nel quale sconsiglia di usare l’acqua piovana dell’incidente giapponese. Quello che ne viene fuori è per l’innaffiaggio e di consumare verdure a foglie lar- tutt’altro che rassicurante. Dormire con qualcuno ghe, latte e formaggio fresco, che sono più facilmente espone a 0,05 microsievert, mangiare una banana a inquinabili, ai soggetti più deboli, come i bambini e le 0,1, volare da New York a Los Angeles a circa 40, usare donne incinte. La problematica coinvolgerebbe, oltre un monitor a tubo catodico per un anno a 1, sottopor- la Francia, anche il Belgio, la Germania, l’Italia e la si a un’ortopanoramica a 5 mentre fumare un pac- Svizzera, dove i livelli di contaminazione dell’aria sono chetto e mezzo di sigarette al giorno espone a ben 36 pressoché identici: oltre allo Iodio 131 sarebbero pre- mSv, che equivalgono a 36000 microsievert. Il limite senti quantità di cesio undici volte il limite fissato oltre il quale il rischio di cancro incrementa in manie- dall’UE. ra evidente è di 100 mSv l’anno. Dunque, se pensiamo che il massimo di radiazioni rilevate a Fukushima è Chi ancora afferma che ha fatto più stato di 400 mSv l’ora, mille volte tanto le radiazioni vittime lo tsunami in sé dell’incidente immesse in condizioni normali con l’alimentazione in un anno intero,risulta ancora più chiaro quanto possa nucleare dimostra di non avere essere grave quello che è accaduto in Giappone. alcuna idea di cosa si stia parlando. Un’altra fonte comune di radiazioni è la presenza di radon nell’ambiente, un gas inerte risultato del deca- dimento radioattivo di uranio, torio e attinio, presenti La direttiva Euratom (Agenzia per l'energia atomica spesso negli ambienti chiusi quali abitazioni e luoghi dell'Unione Europea) del 13 maggio 1996 ha stabilito di lavoro, che, in alte concentrazioni, aumenta il che l’impatto delle attività nucleari può essere consi- rischio di tumore delle vie polmonari. È vero che il derato “trascurabile” se le dosi di radiazioni cui è radon è presente in natura, e che viene generato esposta la popolazione non supera 1 mSv (millisie- dalla crosta terrestre, ma è anche vero che spesso vert) all’anno. Il Sv (sievert), l’unità di misura utilizzata, l’utilizzo di alcuni materiali nelle costruzioni ne può

22 23 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM aumentare in maniera significativa la concentrazione: stiamo provare che l’irradiazione di taluni prodotti alimentari costi- parlando, tra l’altro, di marmi, tufo, rocce vulcaniche, pozzolane tuisca un pericolo per la salute umana anche se sono rispet- e alcuni graniti. Inoltre il radon può disciogliersi facilmente nel- tate le disposizioni della presente direttiva». In tal caso «con- l’acqua e inquinarla, con tutto ciò che ne consegue per le col- sulterà allora il Comitato permanente per la catena alimen- tivazioni e gli allevamenti, esattamente come le fughe radioat- tare e la salute degli animali prima di adottare le misure tive delle centrali nucleari. In Italia, Lazio e Lombardia sarebbe- necessarie». Nel frattempo, però, avremo ingerito cibo che ro le regioni maggiormente esposte all’inquinamento da radon espone a una quantità radiazioni sopra la norma, anche se per la loro conformazione geologica e costruttiva. A questo entro il limite prefissato, al solo fine di mantenerlo “fresco” più dato però non sembrano corrispondere politiche di prevenzio- a lungo, e dunque poterlo comprare a migliaia di chilometri ne, informazione e adeguamento delle costruzioni necessarie di distanza a prezzi convenienti. a limitare i rischi per la popolazione. I rischi per la salute Come si legge in uno studio dell’Ispra le radiazioni pericolose “...le radiazioni possono essere usate per di cui stiamo parlando, le “ionizzanti”, sono «particelle e/o energia di origine naturale o artificiale in grado di modificare conservare più a lungo i cibi. Proprio così. la struttura della materia con la quale interagiscono». Tali La Comunità Europea ha infatti elaborato radiazioni, provenienti in particolar modo da decadimento radioattivo, fissione nucleare, fusione nucleare, sono “agenti una Direttiva al fine di regolamentarne cancerogeni di classe 1” , la cui cancerogenicità è cioè com- l’utilizzo. Erbe aromatiche, frutta secca, provata, secondo lo IARC, l’Agenzia Internazionale per la fiocchi e germi di cereali, frattaglie di pollo, Ricerca sul Cancro. Non solo. L’esposizione ad esse provoca radiodermite,eritemi cutanei,necrosi della pelle,sterilità,oltre a albume d'uovo, gomma arabica, cosce leucemie, tumori, mutazioni genetiche, aberrazioni cromosomi- di rana, gamberi decorticati, frutta fresca che e malattie ereditarie. Gli effetti possono manifestarsi anche dopo decenni dall’espo- e verdure, cereali, tuberi amidacei, pesci, sizione. Ogni singola dose di radiazione, inoltre, aumenta il camembert al latte crudo, caseina, farina rischio individuale di sviluppare tumori, che sia protratta nel di riso e prodotti a base di sangue, tempo o meno e da qualsiasi fonte essa provenga. carni rosse fresche e carni di pollame Nel corso dei prossimi numeri, vedremo gli altri “agenti” ai sono gli alimenti per i quali l’irradiazione quali è sottoposto l’uomo “moderno”. ™ è esplicitamente ammessa...” Sara Santolini Note: Ancora, le radiazioni possono essere usate per conservare - www.criirad.org/ più a lungo i cibi. Proprio così. La Comunità Europea ha infat- -www.salute.gov.it/ipocm/resources/documenti/Direttiva_96- ti elaborato una Direttiva al fine di regolamentarne l’utilizzo. 29.pdf Erbe aromatiche, frutta secca, fiocchi e germi di cereali, frat- - 1000 microsievert= 1 millisievert= 0,001 Siviert taglie di pollo, albume d'uovo, gomma arabica, cosce di - Direttiva 1999/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, rana, gamberi decorticati, frutta fresca e verdure, cereali, del 22 febbraio 1999, relativa al ravvicinamento delle legislazio- tuberi amidacei, pesci, camembert al latte crudo, caseina, ni degli Stati membri concernenti gli alimenti e i loro ingredien- farina di riso e prodotti a base di sangue, carni rosse fresche ti trattati con radiazioni ionizzanti - http://europa.eu/legisla- e carni di pollame sono gli alimenti per i quali l’irradiazione tion_summaries/consumers/product_labelling_and_packa- è esplicitamente ammessa. Nonostante i prodotti sottoposti ging/l21117_it.htm a tale trattamento debbano riportarlo ben impresso in eti- - www.isprambiente.gov.it chetta, e che il processo debba essere controllato e dosato - www.iarc.com a dovere, la Commissione stessa prevede che «uno Stato membro può rivolgersi alla Commissione qualora riesca a

24 25 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM RelazioniRelazioni industrialiindustriali I casi di Pomigliano e Mirafiori, Davvero così fan tutti? oltre a tutto il resto, sono soprattutto un precedente terribile per tutti i lavoratori.

Il pretesto della Cina per far peggiorare le condizioni di tutti i lavoratori, sull’altare della competitività. E dei profitti dei manager. Il caso Fiat, prima di dimenticarsene.

di Davide Stasi

ALISI omigliano e Mirafiori. Quale immagine suscitano questi due nomi oggi nell’opinione pubblica? Niente di più o di meglio di un archivio polveroso. L’ennesima storia di un conflitto tra lavoratori ten- denzialmente di sinistra contro un’impresa che ha cercato di farli lavorare e rigare dritti, sotto la guida lucida e lun- gimiranteP di Marchionne. O, dall’altro versante, l’ennesima angheria di un padrone che cerca guadagni e utili per pochi sulla pelle dei molti che sputano sangue ogni giorno alla catena di montaggio. Questo è quanto di drammaticamente superficia- le resta in mente alla maggioranza delle persone che hanno letto o sentito della vicenda FIAT sui giornali o in TV.Pochi hanno colto in realtà la portata reale degli eventi di Pomigliano e Mirafiori, che sono andati a costituire un precedente, come tale replicabi- le. Così, a distanza di tempo, oggi è vissuta come cosa pacifica che un’azienda possa prendere per la gola le proprie maestran- ze, sotto il ricatto della delocalizzazione. Ma non è l’eventuale lettura politica o sociale che interessa qui. È molto chiaro, per lo meno ai lettori del Ribelle, quali conseguen- ze quei due precedenti hanno già comportato e comporteranno ancora nella gestione delle relazioni industriali in Italia, nelle con- dizioni di lavoro e nella percezione comune di un sistema econo- AN

26 - WWW.ILRIBELLE.COM mico che mette la (iper)produzione davanti a tutto, l’accompagnamento, restando però prudente anche ai diritti minimi della persona. Quello che qui durante i suoi assoli, dove il riferimento alle condizio- interessa è capire come ci si è arrivati, e in quale ni europee era sempre inerente ai salari, e mai alle contesto si è reso possibile un superamento così condizioni contrattuali. L’uomo in girocollo, in quel netto dei rapporti di lavoro per come li si conosce- periodo, parlava paternalisticamente del desiderio va. Uno degli elementi chiave sta nelle varie dichia- dei lavoratori a che il loro stipendio fosse in linea col razioni del protagonista assoluto della trasformazio- resto d’Europa, e del fatto che sul piano salariale ne, Sergio Marchionne, e di tutti gli alfieri dell’iper- l’Italia è «fuori dall’Europa e dai paesi vicini».Di produttività che sono corsi a dargli manforte, dal certo, nel tentativo di irretire così i lavoratori, mondo industriale tanto quanto da quello sindaca- Marchionne pensava agli USA e al modello Chrysler, le. Uno dei mantra più spesso ripetuto, riferendosi al più che alla Germania e al modello Volkswagen. superamento del contratto collettivo nazionale di lavoro, è che così fan tutti. Con più eleganza, la tesi Le differenze contrattuali è che ovunque, nei paesi occidentali e industrializ- In America un operaio alla catena di montaggio zati, quando si rende necessario aumentare la pro- auto porta a casa circa 1.300 euro, senza versamen- duttività per reggere sul mercato, si agisce in dero- ti pensionistici o sanitari, mentre in Germania il netto ga ai contratti nazionali, chiedendo, e in genere in busta, tolti i contributi dovuti, si aggira attorno ai ottenendo, dai lavoratori, dai sindacati e dallo Stato 2.500 euro, contro i 1.200 dell’Italia. Le differenze nel una quieta collaborazione. dettaglio delle condizioni di lavoro è ancora più evi- «La deroga al contratto collettivo nazionale, prassi dente: le pause consentite sono di un’ora e cinque consolidata nel resto d’Europa, in Italia rappresenta minuti per l’operaio tedesco, un’ora per l’italiano la pietra dello scandalo», si argomentava ai tempi (compresa la mezz’ora per mangiare), e quaranta del braccio di ferro tra FIOM e FIAT sul sito www.ilde- minuti per l’americano. Non solo: il salario in naro.it (e già il nome la dice lunga…). Uno scanda- Germania non cambia con il mutare dei ritmi di pro- lo ingiustificato perché, si diceva, in Austria, duzione. La settimana lavorativa può essere di 25 o Germania, Olanda, Spagna, tali deroghe sono la 33 ore, ma gli stipendi restano immutati. E questo norma «in presenza di una crisi aziendale o quando spinge le imprese a non diminuire la produzione, per v’è l’esigenza di un sostegno alla competitività». delocalizzarla altrove, perché in ogni caso gli stipen- Chiaramente non si diceva che in quei paesi i limiti di vanno pagati. alle deroghe sono stabiliti dallo Stato, visto che A Mirafiori la settimana lavorativa invece è di 40 ore, diversamente dall’Italia là uno Stato c’è, con leggi con la possibilità per l’azienda di fissare 120 ore di concertate tra industriali e sindacati, e che dunque straordinario all’anno senza trattativa alcuna. E a l’impresa non può stabilire ciò che le pare tramite la proposito di trattative: il potere contrattuale del- contrattazione aziendale o territoriale. A “Il Denaro” l’operaio tedesco è tale che spesso anche solo una faceva eco il Sole 24 Ore, dove il direttore generale minoranza riesce a fermare le macchine con uno di Confindustria, riferendosi a Pomigliano, sosteneva sciopero, che in Italia è consentito solo per materie che l’impossibilità, fino a quel momento, di superare che esulino dal contratto di lavoro, che per questo è i lacci del contratto collettivo rappresentava l’handi- sempre molto dettagliato. cap del nostro paese rispetto al resto d’Europa. A In America di diritto allo sciopero proprio non se ne dare manforte erano arrivati anche i portavoce parla. È evidente dunque che il pretesto dell’alline- mediatici dei poteri forti anglosassoni, il Financial arsi agli altri paesi per porre sotto ricatto i lavoratori Times e il Wall Street Journal, riportando che «il FIAT aveva a riferimento non tanto le condizioni di nuovo contratto ha suscitato rabbiose proteste dei lavoro né tanto meno i salari tedeschi, bensì quelli sindacati, ma l'accordo non fa che allineare la pras- americani. si di lavoro di Fiat a quelle in vigore nel resto Tra chi ha messo sotto processo sia l’amministratore d'Europa e del mondo industrializzato». delegato della FIAT sia tutto il processo di cui si è Marchionne ha lasciato che cori del genere, ben fatto promotore, oltre che di “americanizzazione” si è supportati anche da parte sindacale, gli suonassero parlato di “cinesizzazione” delle relazioni industriali.

28 29 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM La vulgata diffusa è che la Cina ci stia facendo economica- ruolo dei sindacati ne è uscito rafforzato: ad essi il datore di mente a pezzi perché là i lavoratori non hanno diritti, vengo- lavoro deve sempre rapportarsi quando decide di licenziare no spremuti come limoni, pagati quasi nulla, e non protesta- un dipendente, anche se per giusta causa, ed è tenuto ad no neppure. Ne consegue che, se vogliamo reggere al loro argomentare doviziosamente la sua intenzione. confronto, dobbiamo lasciarci schiavizzare e impoverire pure È poi esplicitamente vietato ogni atto compiuto unilateral- noi. Ma quanto è vera questa versione dei fatti? mente dal datore di lavoro in materia contrattuale, senza la Poco, a giudicare da quanto racconta in una sua presenta- consultazione del sindacato, con l’obbligo connesso di con- zione Giovanni Pisacane, italianissimo amministratore dele- frontarsi con le proposte sindacali di fronte ad ogni proble- gato della Greatway Advisory Lmt., uno dei maggiori studi ma o innovazione. legali di Shanghai attivo nella consulenza fiscale e d’impre- Dov’è dunque quella Cina divoratrice dei diritti dei lavorato- sa. In Cina esistono i contratti collettivi, a cui le singole azien- ri che i media e i volponi dell’industria nostrana ci spaccia- de possono derogare, a meno che i lavoratori non si oppon- no ogni giorno per convincerci a lavorare di più, a produrre gano. In quel caso il datore di lavoro deve adeguarsi a di più, e a pretendere sempre meno? Perché nessuno ci rac- quanto stabilito centralmente rispetto a retribuzione, orari di conta che in realtà la Cina sta procedendo a grandi passi lavoro, ferie, previdenza e assicurazione, licenziamenti. Sia le sull’inevitabile strada del riconoscimento di diritti equi per imprese cinesi che quelle straniere devono garantire un mini- chi lavora, e che questi non confliggono minimamente con mo salariale e un incremento degli stipendi proporzionale uno sviluppo dirompente? agli sviluppi dell’impresa stessa, e le società estere su questo Lungi da noi, ovviamente, pensare che là ora si trovi il para- sono soggette a controlli molto severi. diso degli operai e dei lavoratori in genere. Tanto meno spo- siamo il modello complessivo, che in Cina replica la follia Quante ore alla catena di montaggio? iperproduttiva e iperconsumistica che in occidente sta giun- L’orario di lavoro in Cina è gradualmente sceso dalle disu- gendo a un capolinea drammatico, con il crollo dei diritti e mane 48 ore settimanali alle attuali 40 (come in FIAT oggi, in della solidarietà sociale, la devastazione ambientale, la più Italia). È tassativamente vietato superare le 8 ore giornaliere iniqua possibile delle redistribuzioni di ricchezza. di lavoro. Deroghe sono possibili, ovviamente, se ne ricorre Tutte anomalie sorte in un trentennio da noi, e che la Cina, l’esigenza e d’accordo con i sindacati, ma non si possono alla velocità a cui sta andando, si troverà ad affrontare tra chiedere straordinari superiori a un’ora al giorno (e a 36 ore non molti anni. mensili). Soprattutto, dice la “Labour Law” cinese, entrata in Il punto è che vi sono luoghi, come la Germania e la Cina vigore nel 2008, il datore di lavoro non può chiedere straordi- stessa, dove diritti, lavoro e sviluppo si contemperano con nari ogni qual volta questi «possano compromettere la salu- successo. E sono realtà avanzate, dove le fabbriche coprono te fisica e mentale del lavoratore». Nel dettaglio, lo straordi- di pannelli solari i propri capannoni, come fa la Volkswagen, nario è remunerato al 150% del salario ordinario se si lavora “fabbricandosi” l’energia che gli serve e vendendo alla Rete oltre l’orario normale, al 200% se si lavora nei giorni festivi il surplus. O dove si investono cifre poderose su formazione e (due alla settimana), al 300% se si lavora in giorni di festa ricerca, puntando al futuro e alla sostenibilità, come mostra- comandata. E le feste comandate sono decise per legge, e no i progetti avveniristici cinesi sull’auto elettrica. Realtà a nessuno può metterle in discussione, come è accaduto qui cui l’Italia e i suoi manager, con la FIAT in prima fila, si guar- per il 17 di marzo. dano bene dall’agganciarsi, preferendo insistere a prendere Il licenziamento, poi, è dettagliatamente normato, ed è pos- come modello gli USA, un tempo punta avanzata dell’indu- sibile essenzialmente in caso di palese inidoneità, in caso di strialismo, oggi un vecchio arnese economicamente in disar- gravi atti da parte del lavoratore, perseguibili anche penal- mo. E alla cecità manageriale, noi che non ci facciamo man- mente, o in caso di inabilità sopraggiunte per eventi extra care mai niente, aggiungiamo anche la manipolazione della lavorativi. Non è licenziabile chi ha subito un infortunio sul realtà e l’uso strumentale delle informazioni e della comuni- lavoro. cazione, cosicché al loro convinto porre a ricatto i lavoratori Recenti innovazioni normative alla “Labour Law” hanno reso e le loro famiglie declamando così fan tutti sarebbe più che la vita ancora più difficile ai datori di lavoro togliendo loro legittimo rispondere, anzi gridare, che no, così fanno solo i alcune discrezionalità sui licenziamenti, anche in caso di peggiori. Così fate voi. ™ crisi aziendale, sulla gestione dei contratti a tempo determi- nato, sui risarcimenti e sulle liquidazioni. Nel contempo il Davide Stasi

30 31 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM RitornoRitorno Nell’ultimo libro di Vandana Shiva, è evidente come il “ritorno alla terra” non sia da considerare alla Terra come un tornare indietro, ma come via per andare avanti.

“Il futuro come una transizione dall'economia del petrolio all'economia della terra, unica occasione di sopravvivenza per tutte le specie. Una transizione che è non solo economica, ma anche e soprattutto politica e culturale.”

di Eduardo Zarelli

nizia con una bella prefazione di Carlo Petrini “Ritorno alla Terra”, l'ultimo libro di Vandana Shiva, tra i fondatori dell'ecologia sociale, considerata tra le più grandi scien- I ziate radicali del mondo. Un testo che mette al centro la Terra intesa come suolo, semi, cibo, acqua, aria, ma anche come famiglia di relazioni preziose per la sussistenza dei sistemi viventi. Originariamente il termine “risorse” voleva dire vita, autorigenera- zione. La radice deriva infatti dal latino resurgere, che significa rinascere. Perciò l’uso del termine “risorsa” in relazione alla natu- ra esprimeva il rapporto di reciprocità tra la natura stessa e gli esseri umani. Con l’affermarsi del nominalismo filosofico, del pensiero economico utilitaristico e del modello scientifico ridu- zionista, le “risorse naturali” sono divenute alimento illimitato per la produzione meccanica. La natura si è trasformata in materia morta, manipolabile, ed è stata negata la sua capacità di cre- scere e rinnovarsi. ECOLOGIA

32 - WWW.ILRIBELLE.COM La globalizzazione porta alle estreme conseguenze lismo dell'Occidente industrializzato e ancora invi- lo sfruttamento del pianeta riducendo ad un unico schiato fino al collo in un modello di sviluppo basa- libero mercato l’intero pianeta, eliminando ogni to su una crescita che alimenta lo spreco, l'inquina- difesa locale. Questo comporta la “deregolazione” mento, l'esaurimento delle risorse, l'appropriazione delle economie su scala mondiale ponendo le mul- di beni comuni, la distruzione di individui, comunità tinazionali nell’assoluta libertà predatoria delle e culture. risorse naturali, favorendo esponenzialmente il tra- Le tre crisi che ci troviamo a vivere, dice Shiva - rife- sferimento delle materie prime dal cosiddetto terzo rendosi a clima, cibo ed energia - sono profonda- mondo al primo. Il bisogno pressante di valuta pre- mente interconnesse. È da questa prospettiva che giata delle nazioni più povere, le cui economie, l'ambientalista indiana immagina il futuro come abbagliate dal modello occidentale, sono grave- una transizione dall'economia del petrolio all'eco- mente segnate dal debito, porta tali paesi a disbo- nomia della terra, unica occasione di sopravviven- scare e disporre le terre fertili (spesso residuali, data za per tutte le specie. Una transizione che è non l’erosione e la desertificazione in corso) a monocol- solo economica, ma anche e soprattutto politica e ture di prodotti primari per l’esportazione. Se pen- culturale. siamo che il 20% della popolazione mondiale con- Per spiegarla, Shiva parte dalla dura critica all'eco- suma l’80% delle risorse, mentre l’80% dei sei miliar- nomia di mercato del sistema globalizzato e ai con- di di abitanti della Terra si divide il 20% di quel che cetti di “sviluppo” e “produttività” che questo impo- resta, ci rendiamo conto dello squilibrio accentuato ne illimitatamente a settori precedentemente non dalla mondializzazione del libero mercato. mediati dal mercato. In questo senso il “ritorno alla L’incremento di tali flussi comporta una moltiplica- Terra” si pone come l'unica strada possibile. zione dei trasporti il cui costo in emissioni inquinan- ti, produzione e smaltimento dei mezzi e delle strut- La nuova economia ture che li supportano, è intuitivamente esponenzia- Questo ritorno non è un tornare indietro e basta. le. Inoltre, la finanziarizzazione delle economie e la Piuttosto si traduce nella presa di coscienza collet- politica monetaria internazionale comporta l’incre- tiva che non esista un solo tipo di economia, e che mento dell’importazione anche di quei beni che è accanto all'economia di mercato ce ne siano possibile produrre e consumare localmente. almeno altre due indispensabili per la vita del pia- La politica dei cambi e il basso costo dei trasporti neta e per quella dei suoi abitanti: l'economia della (che non riflette i costi reali e ambientali) rendono natura e l'economia di sussistenza, vale a dire il il bene importato meno costoso di quello prodotto ciclo ecologico e la ragnatela di relazioni sociali sul posto, con conseguente fallimento dei produtto- che contribuiscono a tenere in vita tutte le specie, ri locali: la maggioranza. a partire da quella umana. Questi ultimi vengono proletarizzati su scala mon- Tornare alla Terra, insomma, significa tornarci con diale, alimentando l’urbanizzazione coatta e i flussi altri occhi, ma anche rimetterci i piedi. Muoversi migratori. Il “libero scambio” non è affatto libero, dalla produttività di mercato a quella della natura, protegge gli interessi economici delle multinaziona- dall'agrobusiness delle multinazionali all'agricoltu- li, che già adesso controllano il 70% del commercio ra biologica dei contadini locali; ma soprattutto estero mondiale. La libertà di commercio internazio- riconoscere ai nativi, agli animali, alle foreste, il nale si basa sull’eliminazione delle sovranità politi- ruolo svolto dal loro continuo lavoro di cura e sussi- che locali, rendendo loro impossibile corrispondere stenza all'interno del ciclo produttivo naturale, di alla volontà dei propri abitanti. cui la catena alimentare rappresenta il fulcro. “Quello che serve – scrive Petrini nella prefazione – Come fare? è un reale cambiamento nei nostri modi di pensare La proposta di Shiva è a tutti gli effetti una strategia e operare: un nuovo umanesimo, una nuova menta- per sopravvivere alla crisi – o meglio alle crisi: la lità, nuovi punti di vista nell'affrontare le sfide che ci fame nel mondo, il peak oil e il surriscaldamento troviamo di fronte e un approccio diffuso e differen- globale – che sta segnando la fine dell'ecoimperia- ziato sui territori, sistemico”.

34 35 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM MMOLESKINEOLESKINE In particolare, il "ritorno" è anche inteso come resistenza al caos entropico causato dalla crescita illimitata su cui è basato il nostro sistema di sviluppo. A tal proposito, Shiva riprende il concetto di “entropia” così maggio 2011 come spiegato dal fisico tedesco Rudolf Clausius, vale a dire come il movimento di qualsiasi sistema verso il caos, ma anche come la misura dell'energia bloccata perché Né con Gheddafi, L’aspetto più importante, però, consiste nel principio non riutilizzabile. Il passaggio dall'energia libera a bloccata, né con chi lo bombarda in sé. Come sancito nel Trattato di Helsinki del 1975, il dalla libertà di auto-rigenerazione ai confini sulla produzio- diritto di ogni popolo all’autodeterminazione è un ne e sulla creatività, dall'abbondanza alla scarsità, è la Esiste un principio sancito a livello pilastro dell’umanità e corrisponde alla libertà di farsi legge dell'entropia per Shiva. internazionale già nel 1975: da sé la propria storia. Ora, qui non è questione di Scegliere di tornare alla Terra significa allora, scegliere di quello dell’autodeterminazione parteggiare per Gheddafi, come prima la scelta non dei popoli. Significa che nessuno era pro Saddam o Omar. Il punto fondamentale è passare a un sistema a bassa entropia, in base al principio dovrebbe ingerirsi delle vicende difendere il valore astratto, generale e valido in tutte che fa emergere la novità in modi inaspettati. Si tratta sicu- interne di uno Stato, anche le occasioni, dell’indipendenza da interessate ramente di una reazione al dolore, una strategia che fa leva se a governarlo è un dittatore grottesco ingerenze straniere. Gheddafi è un dittatore affarista sul desiderio di cambiamento; questa emergenza, dice e feroce come il Raìs della Libia che unisce ferocia e kitch da operetta. Saddam era Shiva, caratteristica di tutti i sistemi viventi, a livello sociale si un miles gloriosus satrapesco e crudele, che aveva traduce nella scelta di un'economia che sostiene la vita (21/3/11) È il turno della Libia. L’imperialismo, il gasato un’intera minoranza, quella curda, e teneva in basando il suo modello di produttività e creazione sul ciclo vecchio immondo imperialismo occidentale si ecologico. avventa sull’ennesima pedina che si è posizionata La natura diventa quindi non solo una questione politica, fuori posto nella scacchiera degli interessi ma una questione di politica economica: è il modello unico dell’arrogante Occidente. Si interferisce nella vita (meccanico-industriale-capitalista-maschilista) che non interna di un paese in cui la piega degli eventi non tiene conto, non risponde, non restituisce all'economia della collima coi piani e col portafogli degli Stati Uniti e natura. delle potenze europee, e si fanno parlare le armi. Si Il collasso, dovuto all'illusione della crescita illimitata e del procede con tutti i crismi della legalità internazionale progresso a tutti i costi, per Shiva, non ha futuro se non quel- facendosi scudo dell’Onu, si parte morbidi con lo di essere considerato per ciò che rappresenta. E come l’embargo e la no-fly zone, ma da subito gli aerei sempre nei suoi scritti, la fisica indiana chiama in causa la dell’aviazione americana, francese e inglese (e shakti, energia creativa e femminile che muove l'universo e italiana, anche se la nostra posizione sembra restare ne tiene insieme le parti, in un ordine armonico ma non per più defilata) bombardano a tutto spiano. L’assioma uno status di semi-apartheid quella sciita questo immobile. politico è sempre lo stesso: se non va bene a noi, gli filo-iraniana.Verso questi due soggetti affari degli altri diventano nostri per diritto divino. non ci può essere simpatia. Recuperare questa energia, suggerisce ancora una volta Pardon, internazionale. Ma vediamo il caso più ostico, quello del mullah Shiva, è l'unico modo per cominciare ad immaginare un E qui si apre una questione pesante come un Omar, capo dei Taliban afgani. Il discorso per lui è futuro diverso dal presente che stiamo vivendo, e trasforma- macigno: l’autodeterminazione dei popoli. Un popolo diverso. Si parla di un uomo che ha conquistato re la crisi in un'opportunità. La condizione di frammentazio- deve poter essere libero di decidere il proprio destino l’Afghanistan sì con la forza, ma strappandolo ai ne post-moderna rende possibile, convertire l’individualismo senza intromissioni esterne, legittimate o meno che signori della guerra, predoni che taglieggiavano e in libertà, anche economica, ma nel contesto comunitario: siano da risoluzioni delle Nazioni Unite. Prima di tutto, opprimevano la popolazione obbedendo a una sola limite naturale (il luogo) nel riequilibrio ecologico tra risorse perché la legalità di tale istituzione è fatta solo di legge: l’arbitrio. Il consenso popolare che gliene e necessità; limite sociale della giustizia distributiva e della pezzi di carta, sventolati quando fa comodo e lasciati derivò lo usò per instaurare un regime ispirato alla più isonomia delle consuetudini; limite etico a comportamenti giacere nel dimenticatoio se disturbano. Quante dura versione della Shariah islamica. Ma non corruttori dell’equilibrio del bene comune. ™ risoluzioni hanno violato o ignorato gli Israeliani? trescava con gli occidentali contemporaneamente Un’infinità. Ma siccome Israele è pappa e ciccia con agitando in aria la spada del’Islam, non abusava del Eduardo Zarelli gli Usa, il rispetto delle regole per i massacratori di potere per arricchirsi né per tentare improvvide e folli Gaza non vale. L’Onu è soltanto un bel palazzo di avventure militari fuori confine. Simpatizziamo per lui? vetro che sanziona la prepotenza di una manciata di Di più: tifiamo per lui e per i gloriosi resistenti energumeni, e se non rende esclusivamente i suoi all’occupazione alleata. servizietti a Washington è grazie al fatto che fra i Ma, e veniamo alla vexata quaestio, non ci sogniamo cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza minimamente di abbracciare la fede e i valori di sono presenti la Russia e la Cina (che hanno tutto Omar né tanto meno immaginiamo un’Italia l’interesse a lasciar fare ad Americani e company dal talebanizzata. Il suo modo di vivere e di concepire la momento che anche a loro, per le loro magagne in società sono e restano unicamente suoi. Ciò 36 Cecenia e Tibet, può tornare utile un certo nonostante ci sentiamo in dovere di sostenere il suo LA VOCE DEL RIBELLE doppiopesismo). diritto a combattere l’invasore, che è identico al diritto di qualsiasi altro uomo che si batta per il democrazia né nessun altra ideologia. Un presidente showman C'è una magistratura che lavora contro il Paese». proprio paese. Diceva Ernesto Guevara, il “Che”,un idealista vero che Infine ha definito i processi nei quali è coinvolto Ci vuol tanto a capire questo concetto? Per quasi dopo Cuba andò a morire in un altro paese Berlusconi finalmente in aula, davanti ai come “mediatici”e «fatti solo per gettare fango tutti, dalle nostre parti, sì. Il bravo democratico medio, mettendosi al servizio della causa rivoluzionaria giudici di Milano. Ma non si tratta certo sull'avversario, unico ostacolo alla sinistra per ciecamente ideologizzato, confonde un principio locale, non scatenando guerre di aggressione: «Le di una sopravvenuta disponibilità a tornare al potere». universale e concreto, l’autodeterminazione, con il rivoluzioni non si esportano. Le rivoluzioni nascono in lasciarsi processare.Al contrario: è solo Sorvolando sul contenuto delle dichiarazioni del merito specifico, in questo caso il fanatismo dei seno ai popoli». Perciò onore ai ribelli anti-Gheddafi - il pretesto per un nuovo attacco ai Premier, fatte con un tono - e una sostanza - troppo barbuti talebani. Non comprendendo che essere i quali, checché ne pensino i democratici totalitari di magistrati e per uno spettacolino a uso simile alle barzellette per le quali è famoso, è idealmente al fianco di un giovane partigiano casa nostra, ragionano secondo usi tribali e non è e consumo degli elettori e dei fan, nella singolare che tutto questo show non sia considerato islamico non significa sposarne la visione del mondo, detto che vogliano governarsi a modo nostro. Non peggiore tradizione dei presentatori un evento negativo di per sé, che sminuisce beninteso fintantoché quella visione, il combattente costruiamoci addosso ancora una volta il ritratto, televisivi a caccia di audience l’immagine, la serietà e la credibilità del presidente afgano, non voglia imporcela. Nel qual caso falso e marcio, di liberatori di gente che deve poter del Consiglio e del suo partito, nonché dell’Italia cadrebbe lui nell’errore di voler esportare la sua diventare libera da sola e a modo proprio. (12/4/11) Ieri Berlusconi era convocato al tribunale stessa. Altrimenti il Pdl non avrebbe organizzato teocrazia, e allora noi faremmo bene a difenderci. In di Milano per il processo Mediaset sulle presunte picchetti e installato altoparlanti in onore del suo breve, non si dovrebbe esportare un bel niente, né la Alessio Mannino irregolarità nella compravendita dei diritti tv, per le capo e padrone, né il Giornale avrebbe titolato ieri quali quale è imputato di frode fiscale. Silvio stavolta «Silvio trasforma il processo in show. I pm non si è presentato, e manco a dirlo non è voluto gradiscono e lo attaccano», come se si trattasse passare inosservato. semplicemente di una questione di antipatia Terremoto. Che profitti! metropolitane. Gli “effetti positivi”, però, non si fermano Prima dell’udienza si è intrattenuto con i giornalisti, personale o di qualità dello spettacolo, peraltro al solo settore edilizio. La catastrofe ha determinato parlando della “povera” Ruby e scodellando penoso. anche la diminuzione dei prezzi delle materie prime. l’ennesima versione: i soldi che le sono stati dati a È la dimostrazione ultima che questo autocrate Le catastrofi naturali del Giappone Del petrolio, soprattutto, che è sceso ad una quota di getto continuo non servivano per pagare le sue sbucato dal nulla è riuscito in qualcosa di diventeranno l’ennesima occasione circa cento dollari a barile mentre solo una settimana prestazioni sessuali (e il suo silenzio) ma per l’esatto impensabile fino a 15 anni fa: che la gente consideri di guadagni.A cominciare fa aveva raggiunto la cifra record di 120. contrario. Per evitare che la giovinetta si prostituisse. un pregio questo suo atteggiamento più da da quelli delle case farmaceutiche Non solo. Per l’Italia ci sono ghiotte opportunità in vista. Davanti al Palazzo di Giustizia di Milano durante la personaggio televisivo che da uomo politico, per cui e dei costruttori, che stanno già In particolare per il gruppo Farmindustria, seduta il Pdl, assieme a Giovane Italia e Promotori la giustizia può essere considerata alla stregua di facendo a gara per essere in prima fila l’associazione che riunisce oltre 200 imprese della Libertà, ha tenuto un vero e proprio comizio e, un’opinione e la politica trasformata in spettacolo, e e assicurarsi le commesse farmaceutiche e che dal 2010 è diventata uno dei sistemati degli altoparlanti in mezzo a palloncini i tribunali smettono di essere le sedi austere della per la ricostruzione nelle zone devastate principali operatori nell’export verso il Giappone. azzurri con su scritto “Silvio resisti!”, ha diffuso per la giustizia e diventano solo il teatro dell’ennesimo La gestione dell’emergenza ha determinato città le note di “Meno male che Silvio c'è”, la show volto a racimolare consensi elettorali. (21/3/11) Mentre il bilancio delle vittime colpite dallo l’aumento della domanda di medicinali. canzoncina-inno dedicata all’insostituibile Intanto il presidente del Tribunale e il suo vice, Livia tsunami e dal terremoto dell’11 marzo ha raggiunto la E Farmindustria è pronta a rispondere. Presidente. Pomodoro e Giuseppe Tarantola, hanno inviato una spaventosa cifra di ventimila persone morte o disperse, Insomma, terremoto e tsunami potrebbero avere delle Alla fine della seduta Berlusconi si è avvicinato al lettera al Guardasigilli, al Viminale e alle autorità in Giappone inizia la solita corsa al business sulla ricadute vantaggiose. E non solo per le aziende. Come presidio dei suoi sostenitori – 200 persone che competenti per protestare contro la manifestazione ricostruzione. Secondo le analisi del gruppo bancario ha scritto il Financial Times che ha citato delle facevano baccano per 2000 – e si è concesso il a favore del premier. Citigroup, per rilanciare l’economia servirebbero circa confidenze «deliberatamente provocatorie» rilasciate siparietto finale, arringando la folla con tanto di La motivazione risiede nel fatto che la presenza dei 170-180 miliardi dollari, da investire soprattutto nelle qualche tempo fa da un alto funzionario del ministero microfono. «Commosso per l'affettuosa supporter, il comizio e tutto il resto avrebbero infrastrutture. Una cifra che permetterebbe l’aumento delle Finanze giapponese: «Quello di cui il Paese ha partecipazione che vi assicuro mi merito tutta», ha impedito lo svolgimento regolare e pacifico del Pil a partire dalla seconda metà dell’anno. Per gli bisogno per riprendersi è un bel terremoto. Si potrebbe dichiarato di avere «una impressione drammatica dell'attività giudiziaria. E, probabilmente ma non analisti della Banca Nomura «la domanda legata alla utilizzare il disastro per avere la giustificazione di un del tempo che si perde per le fantasie di certi pm». solo, era proprio quello che Berlusconi voleva. ricostruzione emergerà a partire dal secondo semestre aumento delle imposte di consumo, che ora sono solo E, sull’eventualità di essere dichiarato colpevole, ha del 2011 e alcuni dei danni innescheranno una del 5%, e da molti sono viste, invece, come la chiave ribattuto: «Nemmeno per sogno, ma che condanna? Sara Santolini domanda di ricostruzione già dal mese prossimo». per riparare le precarie finanze pubbliche del Le previsioni sono ottimiste nonostante non siano state Giappone. Una crisi innescherebbe anche la ancora effettuate delle stime precise sui danni straordinaria capacità dei giapponesi di unirsi per il provocati all’economia nipponica dal disastro bene della nazione. E un’eventuale ricostruzione Libia. appello a crociata. La Russia fa bene a riarmarsi, naturale. L’unica certezza riguarda il forte impulso che potrebbe fare da volano per scatenare un ciclo di La Russia ha i suoi piani raddoppieremo produzione missili», toni in linea con riceverà il settore edilizio, i cui titoli sono già in forte ripresa economica». l’ottusità dei media occidentali embedded, che crescita. E le aziende sono già in fibrillazione. La Previsione inquietante o caso sfortunato. In effetti le Abile gioco delle parti tra il premier devono soddisfare la voglia del pubblico di vedere il neozelandese Auckland è in pole position. Ha un finanze pubbliche giapponesi non sono in un ottimo Putin e il presidente Medvedev: il primo primo ministro Putin come un “cattivo”. La seconda, rapporto privilegiato con il Giappone verso il quale nel stato. Il debito lordo è pari a circa il 200% del Pil e un agita lo spauracchio del riarmo, il delle 17:19, apparentemente critica, ma in realtà ben 2010 ha esportato materie prime per un valore di circa ulteriore indebitamento potrebbe provocare effetti secondo si offre come mediatore nel studiata, riferita a Medvedev e sintetizzata con: un miliardo di dollari. Ma le compagnie di costruzioni devastanti sull’economia nipponica, da anni in crisi conflitto contro Gheddafi. Una strategia «Russia pronta a mediare. Critiche a Putin: no parola giapponesi difficilmente rimarranno a digiuno. Una deflattiva. Come al solito, invece, la priorità è «rilanciare che va molto al di là del caso specifico Crociata, rischio conflitti civiltà», perché il Presidente, si delle più importanti, la Kajima, ha appena chiesto al in fretta la macchina economica». Non è compito del e che rilancia l’ipotesi di un’Eurasia sa, è la faccia presentabile della Russia. governo di potersi occupare di una parte consistente business valutare le ripercussioni negative sul lungo affrancata da Washington Un gioco delle parti assai ben studiato, che è stato della ricostruzione. La stessa richiesta è stata avanzata periodo. Men che meno sulla popolazione. reso popolare dai film e dai libri di genere e che si da parte della Hazama Corporation, che è (22/3/11) Due Ansa, apparentemente contradditore, chiama “il poliziotto buono e il poliziotto cattivo”. Una specializzata nella costruzione di aeroporti, grattacieli e Pamela Chiodi hanno caratterizzato la giornata di ieri. La prima, delle mossa che proietta nuovamente la Russia in primo 14:51, riferita a Putin e sintetizzata con: «Putin, Onu fa piano sullo scacchiere internazionale. MOLESKINEE maggio 2011 MOLESKINE Il messaggio è chiaro: USA rassegnatevi, l’epoca del d’accatto diranno, che ci sono contrasti al Cremlino: di non sorvolo e coinvolgimento nelle azioni della azioni che con la loro mission non hanno nulla a che pupazzo Eltsin è definitivamente chiusa, l’Aquila tutto è stato orchestrato nella miglior tradizione Lega Araba, escludendo interventi di terra.Tutto fare. Bicipite ha ripreso il comando della situazione. sinfonica russa.Abbiamo già detto molte volte che abbastanza vago da permettere interpretazioni Che si tratti di benedire gli USA superpotenti del Cinismo diplomatico quanto si voglia, quello russo, siamo di fronte a un nuovo “Grande Gioco”, personalizzate. Una settimana dopo c’è stato il vertice tempo che fu nel loro ruolo di “gendarmi del mondo”, ma ogni statista deve vedere, e realizzare, gli interessi improvvisamente esteso in profondità nel di Parigi, dove a decidere tutto, compreso il o che si tratti di balbettare qualcosa per dare un della sua Nazione avanti a tutti gli altri, altrimenti ha Mediterraneo, e la Russia ne è di nuovo protagonista: coordinamento delle azioni, erano Francia, Gran senso all’ordine sparso con cui ormai gli stati si sbagliato mestiere, però l’Orso Ivan ha giocato le sue ha interessi nel gas e nel petrolio e li difende, anche Bretagna e USA, più altri a supporto. Poco dopo l’area muovono sullo scacchiere diplomatico e bellico carte al meglio: con l’astensione ha prima permesso, bene adesso. La mossa di Putin, quella di minaccia, di non sorvolo è diventata un’area di pattugliamento, internazionale, ONU e NATO sono ormai due costosi e senza coinvolgersi, l’intervento in Libia, poi, ben ha un senso profondo nella difesa degli interessi con attacchi e bombardamenti contro l’esercito pachidermici carrozzoni ancora al servizio delle “ex” caucasici e nella riaffermazione della sovranità lealista di Gheddafi. grandi potenze. Carrozzoni su cui però anche gli altri nazionale russa. Minaccia (di difendersi, si noti bene) Ancora oggi ci si chiede chi abbia legittimato stati, quelli irrilevanti ma soprattutto quelli emergenti, che nel Caucaso, prossimo punto caldo geopolitica, l’escalation, e chi la stia coordinando. Il disordine è pur se fatta dal cattivo Putin può andare a vantaggio tale che alcuni, Francia e Italia, hanno ipotizzato di sia del popolo armeno che ha subito il primo operare con comandi indipendenti, situazione di una genocidio moderno, naturalmente non riconosciuto pericolosità folle in un contesto del genere. Nel da turchi e statunitensi, sia del diritto delle nazioni in guazzabuglio del “chi comanda?” poi è saltata fuori genere, e non solo contro l’espansionismo anche la NATO, apparentemente esclusa dal nuovo mondialcapitalista USA. wargame occidentale, ma tirata in ballo ora da Sistemata, per ora a parole, la questione caucasica, si questo, ora da quello (per ultimo Obama, giusto ieri), è rientrati nel “diritto”: Medvedev, dopo aver in parte come ulteriore “cappello” di legittimazione a sconfessato il poliziotto cattivo, offre una mediazione un’azione che sembra tutto tranne che legittima. e spiazza tutti. Così la tirannica Russia diviene La mancanza di qualunque coordinamento mostra portatrice di pace, riafferma i suoi interessi senza che gli strumenti internazionali creati apposta per spendere un copeco, e rischia di uscirne con le mani garantirlo ormai non hanno più alcuna reale utilità. più pulite di tutte le democrazie, e questo dopo aver L’ONU è figlia della Seconda guerra mondiale. Il suo fatto finta di lavarsene le medesime. Per gli Stati Uniti, organo di governo conta 15 stati, di cui 10 a rotazione dopo la fuga in avanti della Francia che li ha messi in e 5 permanenti con diritto di veto: Cina, USA, Gran sapendo che l’arroganza, o l’avidità, occidentale secondo piano, c’è una seconda cattiva notizia: il Bretagna, Francia e Russia.Appunto i vincitori di una avrebbe strafatto, si è posto come mediatore per la fronte “Eurasiatico” ha di nuovo dei leader degni guerra di 70 anni fa. E che l’ONU sia superata dalla pace, non senza, per rendersi credibile, aver mostrato dell’antica tradizione dell’Aquila Bicipite. Se si tolgono storia lo dimostra proprio il voto sulla risoluzione 1973, probabili imminenti superpotenze, continuano i muscoli. i paraocchi del contingente e si esce dai confini della cui si sono opposte tutte le potenze oggi “alternative” inspiegabilmente a presenziare. La faccenda libica Posizione in apparenza contraddittoria, quella del Cirenaica, la Libia può segnare un punto di svolta o emergenti: Brasile, Germania, India, Cina e Russia, rende evidente ciò che è chiaro da tempo: le due Cremlino: minaccio il riarmo per proporre la pace. epocale che, indipendentemente da come finisca il queste ultime due astenendosi. entità servono ormai solo da foglia di fico alle Contraddittoria e, per questo, condotta a due voci. confitto locale, può spostare l’asse del mondo ben La NATO è sulla stessa scia. Creata nel 1949, allo vecchie e coriacee grandi potenze per coprire le Prima il cattivo Putin, poi il buono Medvedev. Il primo più dei dieci centimetri del terremoto giapponese, scoppio della guerra fredda, le sue funzioni furono vergogne di azioni di forza tutt’altro che giustificabili. va giù duro per rendere convincente la posizione di allontanandolo dall’Occidente verso l’Eurasia. definite proprio nell’ottica della difesa occidentale Un’apparenza che verrà tenuta in vita fin tanto che forza, il secondo ritratta e si mostra morbido per offrire dal pericolo militare comunista. Dal crollo dell’URSS sarà utile ad alcuni, o fino a quel tutt’altro che una via di uscita. Non si creda, come alcuni analisti Ferdinando Menconi sono passati decenni, ma già la NATO non è chiaro auspicabile epilogo che le accomunerebbe cosa ci stia a fare nel consesso internazionale. O all’altrettanto inefficace Società delle Nazioni dei meglio, esattamente come l’ONU, è chiaro che la loro tempi che furono. funzione nelle relazioni internazionali del nuovo ONU e NATO: finire accerchiati dalle ritrovate forze di Gheddafi e millennio è quella di dare copertura e legittimità ad Davide Stasi ma servono ancora? affrettarsi a chiedere aiuto alla comunità internazionale. E così, sorpresa, la Libia diventa un Sono due organizzazioni nate a ridosso risiko. della fine della Seconda guerra Alcuni stati, con la Francia in testa, hanno iniziato a La cultura? un’ennesima accisa sui carburanti. E quindi, mentre mondiale, rispecchiando gli assetti spingere per l’intervento di forza, velandosi dietro la rimane nel vago quale sia la “cultura” di cui si parla, è e i rapporti di forza dell’epoca. proposta di no-fly-zone, e questo quasi senza sapere La pagherà chi guida invece assolutamente chiaro quali saranno le tasche E proprio per questo sono fatalmente realmente chi fossero e che Libia avessero in mente i Un classico: mancano i soldi in cui si metteranno le mani.Al solito, quelle dei destinate a ridefinire il proprio ruolo. leader dei ribelli. Da quel momento è iniziato un valzer e il governo decide di trovarli tassando cittadini che usano l’automobile. I quali saranno «lieti» Oppure a scomparire del tutto incomprensibile: alcuni si sono appellati all’ONU, i carburanti. Ed ecco l’ennesima accisa, – l’aggettivo è del sottosegretario alla presidenza del senza la cui copertura non erano disponibili a da due centesimi al litro, che Consiglio Gianni Letta – di sborsare quei pochi (23/3/11) Onestamente, qualcuno ha le idee del intervenire.Altri si sono chiamati fuori, come la si aggiunge a tutte le altre e che mira centesimi in più al litro per favorire la cultura tutto chiare sulla guerra in Libia? Nel momento in cui Germania.Altri hanno condannato apertamente a raggranellare 236 milioni all’anno. nazionale. l’ondata di rivolte popolari, anch’esse difficili da qualunque ipotesi di intervento, come Turchia e Basta fare qualche rapido calcolo, Il decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei inquadrare in un paradigma diverso da quello della Russia. Mentre per l’Italia basta un velo pietoso. però, e si scopre che i conti non tornano Ministri assegna in via permanente gli introiti attesi, spontaneità, ha investito il Nord Africa, ci si attendeva Dopo vari tentennamenti, in parte coperti a livello di per un totale di 236 milioni, ripartendoli come segue: che la transizione libica avesse tempi e modi simili a comunicazione dal rumore del disastro giapponese, è (25/3/11) Sarà la benzina a finanziare la cultura in 149 milioni di euro al Fondo unico per lo spettacolo, quelli tunisini o egiziani. I ribelli armati sembravano in finalmente arrivata una risoluzione ONU, la 1973. Che Italia. Per reintegrare i fondi allo spettacolo, infatti, il 80 milioni per la tutela e il recupero del patrimonio grado di divorare le fondamenta del regime, salvo poi parlava di “cessate il fuoco”, protezione dei civili, zona governo non ha partorito nulla di meglio che storico, architettonico, artistico e archeologico e 7 MOLESKINEE maggio 2011 MOLESKINE milioni agli istituti culturali. Ma se anche si vuole evince che tutto sommato il peso delle tasse sui nostri Libia e perciò diventa il nemico nazionale. E la sempre stati pacifisti a corrente alternata. essere ottimisti e pensare che tutti questi milioni non carburanti è tra i più bassi d'Europa, ma alla pompa democrazia da esportare? E il pericolo di nuove La sinistra al governo con D’Alema si fece in quattro per passino dalle tasche degli automobilisti a quelle del paghiamo di più. Complice, come non è difficile Srebenica da sventare? Con prove inventate (le armi di fare del nostro paese la base degli attacchi a Belgrado solito giro di finanziamenti per la produzione di opere pensare, un chiaro patto di non belligeranza tra distruzione di massa) i pacifisti dell’ultima ora avevano nel 1999; per l’Afghanistan gli ultra-democratici che di “culturale” hanno solo il nome, resta lo governo e petrolieri, per reciproca convenienza e alle accodatisi al “siamo tutti americani” all’indomani sbalordimento per quella che da molte parti viene spalle dei consumatori. dell’11 settembre si misero in riga dietro la smania considerata, nel migliore dei casi, dabbenaggine Ora, il mantenimento della cultura, nei suoi vari militarista dell’America di Bush; e ora balbettano di bella e buona. aspetti è sacrosanto – a condizione, come detto fronte all’infame doppio e triplo pesismo che ignora i Per recuperare fondi alla cultura, si attacca uno dei altre volte, che si intenda quella vera e al servizio massacri in Yemen, in Bahrein e in Siria (senza contare il beni di maggiore necessità e già gravato da costi della collettività, anziché quella opportunista e in silenzio calato sull’Egitto, che era e continua ad essere lievitati oltre misura. Le reazioni inviperite non cerca di facili guadagni – ma assai meno sacrosanto una dittatura militare). Il loro non è nobile, utopistico, mancano. «L'aumento delle accise sui carburanti per è che si continuino a mantenere inalterati i privilegi nirvanico pacifismo,è solo uno strumento polemico finanziare il Fus è una presa in giro per gli italiani in un della politica e gli sprechi dell’amministrazione che torna comodo se c’è da imporre il proprio credo momento in cui i carburanti sono alle stelle», tuona pubblica, andando a caricare di tasse e balzelli, totalitario, la democrazia universale di stampo Raffaele Bonanni della Cisl. «Non c'è cosa peggiore perché di questo si tratta, una cittadinanza sempre wilsoniano. La sinistra interventista è anche peggio che scaricare ancora una volta i costi sui combustibili più in difficoltà. E che rischia di essere sospinta, nel della destra affarista, perché mentre questa si ferma che sono già sotto pressione e che sono i principali prossimo futuro, in una strada senza sbocco, allorquando si avveda che scatenare un conflitto non è responsabili della fiammata inflazionistica», si lastricata di prelievi mascherati, di balzelli occulti e di conveniente al superiore criterio degli interessi, quella è arrabbia Fabrizio Solari della CGIL. E anche il tasse di scopo per ogni necessità vera o presunta. ottusamente convinta che pur di democratizzare un presidente del Codacons, Carlo Rienzi, spara a zero: Ad ogni modo, visto che di cifre si parla, i conti già altro Stato si possa accettare di buon grado il sacrificio «È una follia. Considerati i prezzi attuali dei carburanti, non tornano. Bisogna recuperare, e a quanto pare di esseri umani di quella parte individuata come i giunti alle stelle, e la frequenza con cui un cittadino fa per l’eternità, visto che il decreto parla di misura “cattivi”. rifornimento, si capisce chiaramente come il sacrificio permanente, 236 milioni di euro. Ebbene, secondo intonato odi guerriere all’invasione dell’Irak. Passando C’è da dire che facendo bene i conti le due fazioni richiesto agli utenti sia tutt’altro che piccolo, e nessun dati di Legambiente, il consumo medio di carburante sopra allo sterminio di civili innocenti séguitano ad arrivano al pareggio. Nella maggioranza di governo, italiano sarà lieto di dare il proprio contributo. annuo è di 350 litri a testa. Che moltiplicato il numero approvare, questi pii fraticelli, la fallimentare infatti, per un Carroccio che recalcitra c’è un Pdl Oltretutto un rincaro della benzina, seppur minimo, di italiani e fatta l’opportuna divisione darebbe occupazione dell’Afghanistan (leghisti compresi, anche impersonificato in queste ore drammatiche da un La rischia di avere ripercussioni sul tasso di inflazione, un’accisa di un centesimo per litro. Invece per il se storcendo il naso). Qui niente,per loro contano solo Russa estasiato nel ruolo di ministro della Guerra e con danni enormi per la collettività». Governo i centesimi sono due… E il resto? gli affari e il tranquillo tran tran che abbiamo perso a sostenuto da un elettorato di nazionalisti fuori tempo A gettare benzina sul fuoco arriva anche uno studio causa di quegli sconsiderati guastafeste che si sono massimo che sognano un’inesistente Italia neo- della CGIA di Mestre, del mese scorso, da cui si Massimo Frattin messi in testa di rivoltarsi contro il dittatore di Tripoli. coloniale (e invece siamo di fatto una colonia Usa). Più inguardabili dei pacifisti del business sono gli ex In questo guazzabuglio di voltagabbana matricolati i pacifisti dell’“armiamoci e partite”.Ve li ricordate i pochi a distinguersi sono a sinistra Gino Strada di sinistrati del Pd, i repubblichini di Ezio Mauro, i Dario Fo e Emergency e Valentino Parlato del Manifesto, pacifisti I pacifisti a intermittenza strumentalizzò il Vietnam e l’imperialismo americano le Franca Rame avvolti nella bandiera arcobaleno, senza ripensamenti, e a destra il solitario Mario Sechi per portare le masse in piazza contro gli Usa (anti- manifestare a più non posso contro la guerra male del del Tempo. In mezzo al guado sono stati fino a ieri i rossi- Effetti collaterali della guerra in Libia: americanismo). Soltanto una sparuta pattuglia di mondo? Puntualmente e senza vergogna, eccoli rosè di Vendola, che tosto ha agguantato l’opportunità qui in Italia esplodono le contraddizioni integralisti della pace (Pannella, gli ecologisti ecc) sostenere con foga la necessità morale di sganciare di presidiare l’area di malcontento no-war contro il Pd e le ipocrisie sia della maggioranza possono essere ricordati come pacifisti senza se e missili sulla Libia per aiutare i ribelli e impedire a guerrafondaio. In ogni caso, a uscirne perdente è l’idea che dell’opposizione, in un senza ma. In occasione della proditoria e arbitraria Gheddafi di fare morti. I morti dei bombardieri di pacifista, fatta a pezzi per giustificare tutto e il contrario riposizionamento generale che sconfina aggressione alla Libia i se e i ma sono diventati veri e “pace”, evidentemente,per loro devono essere un po’ di tutto. nel grottesco. E tra le file dei sostenitori propri rovesciamenti di campo talmente grotteschi da meno morti degli altri.A differenza della prima schiera dei missili occidentali contro far dubitare che ci sia ancora qualcuno dotato di un di scambisti dell’ideale, questi puri gigli di campo sono Alessio Mannino Gheddafi ecco spuntare minimo rispetto per sé stesso.A destra, i banditori della persino Dario Fo e Franca Rame “guerra infinita” di bushiana memoria, gli aedi dell’esportazione della democrazia a suon di bombe, (29/3/11) Pure i pacifisti a targhe alterne ci tocca gli araldi di tutte le porcate umanitarie by Nato si sono Rispetto per Lampedusa. comportamento solidale coi migranti ma non prono vedere. Il pacifismo è un innaturale benché coerente convertiti ad una prudenza timorata di Dio e del gas e Rispetto per l’Italia all’ingiustizia di doverne sopportare da soli principio che ha la sua origine filosofica in Kant e si è petrolio di Gheddafi. L’ex alleato dai tempi di D’Alema e l’invasione, quanto il clown di Palazzo Chigi non affermato in Occidente durante la Guerra Fredda sotto Prodi che Berlusconi, com’è nel suo stile, adulò fino a In Libia c’è la guerra. In Italia una crisi perde l’occasione di prodursi nell’ennesimo show da il potente ricatto della bomba atomica, l’arma definitiva farlo scorrazzare in Roma con amazzoni e tendopoli al economica da cui non c’è verso avanspettacolo. «Anche io diventerò lampedusano. capace di distruggere l’umanità. Come posizione seguito, viene rimpianto dall’“addolorato” Silvio, dagli di uscire. E in un momento così Sono andato su Internet e ho comprato una casa a politica è storicamente un prodotto della tecnologia scherani Feltri e Sallusti e dalla Lega (Maroni: «era drammatico la politica oscilla tra gli Cala Francese, si chiama "Le Due Palme"», è arrivato bellica giunta al suo terrificante culmine con Hiroshima meglio non intervenire») perché il raìs garantiva un appelli “patriottici” di Napolitano e le a dire in faccia a quegli eroici isolani che vivono in e Nagasaki, le più grandi stragi americane della storia. certo contenimento degli sbarchi d’immigrati e sparate auto celebrative del presidente mezzo alla sporcizia, esposti al rischio di epidemie, di In Italia, la tradizione pacifista affonda le radici da una soprattutto con lui le forniture di energia andavano in del Consiglio. Che ieri ha dato fondo giorno impegnati a dare una mano ai soccorsi e di parte nell’avversione ai conflitti e alla vita militare gran parte a noi italiani. Sarkozy,magnificato fino a ieri al peggio del suo repertorio sera tappati in casa per paura di furti e rapine da propria del cattolicesimo irenico e contadino (la guerra come modello di una destra arrembante e vincente e parte di stranieri affamati (fra i quali c’è, e non come “inutile strage”) che tuttavia per la Chiesa lascia partner di un miliardario contratto per far costruire ai (31/3/11) Fa pena dover mettere a confronto la potrebbe essere altrimenti, anche qualche genuino aperta la possibilità alle guerre “giuste” cioè difensive, francesi le nostre future centrali nucleari, oggi è un dignità della gente di Lampedusa con la buffoneria delinquente). Non pago delle sue stomachevoli dall’altra nel comunismo filo-sovietico che Napoleone in sedicesimo che vuole soffiarci il posto in di Berlusconi.Tanto quelli mantengono un battute, si è prodigato nel consueto sfoggio di MOLESKINEE maggio 2011 MOLESKINE promesse che non manterrà: il Nobel per la Pace per sovrappopolato, trovare un lavoro decente è l'isola, una moratoria fiscale, previdenziale e bancaria diventato un terno al lotto, imperversa una silenziosa Tizio all’Eni, Caio all’Enel... compromesso con il suo rivale nella compagine perché Lampedusa diventi zona franca, un piano per e feroce guerra fra poveri in cui a farcela sono governativa per ciò che riguarda gli equilibri di potere il turismo. Naturalmente ha già trovato il nome da far raccomandati, favorite e paggi del signore di turno, la Succede da sempre e quasi nessuno ci nella macchina statale, l’eminenza azzurrina Gianni riecheggiare nell’etere propagandistico: operazione maggior parte delle lauree non serve a un fa caso, ma le nomine ai vertici delle Letta, legato ai salotti buoni del business. “Lampedusa pulita”. «Nelle prossime 48-60 ore l'isola beneamato, l’economia non tira e quando lo fa – gli aziende parastatali sono un aspetto Lui e Tremonti, affiancato da una Lega a caccia di sarà abitata solo dai lampedusani». Come a Napoli dei abbiano sempre in gloria i piccoli imprenditori, cruciale dell’esercizio del potere politico. posti, si sono così divisi il bottino.Tremontiano è il nuovo per la munnezza. Come il Patto con gli Italiani firmato che a volte si suicidano per la vergogna di non poter E delle sue oscure contiguità coi potentati presidente dell’Enel Paolo Andrea Colombo, la cui in tv dal maggiordomo Vespa.Come l’incalcolabile pagare i dipendenti - è per grazia ricevuta dai economici.A tessere la tela, non a caso, trasversalità è da manuale: consigliere Mediaset, Eni e trafila di balle rifilate all’Italia credulona in questi vampiri delle banche, e con tutto ciò dovremmo fare ci sono innanzitutto Giulio Tremonti e sindaco di numerose altre società, ex Rc Quotidiani ed infiniti diciassette anni di “nuovi miracoli italiani”. gli incoscienti buoni samaritani condannando tutti, Gianni Letta ex Banca Intesa. Quest’ultima qualifica lo rende Ma dico io: a un tiro di schioppo da noi, nell’ex noi e i forestieri, a una miscela di disoccupazione, certamente gradito al padrone del primo istituto alleata Libia, si sta consumando una guerra civile a frustrazione e criminalità? (6/4/11) Mentre l’Europa ci tiranneggia e ci succhia il creditizio italiano, Giovanni Bazoli, cattolico di Eh no, non se ne può più. È vero che spesso i nostri sangue e a questo punto, come faceva correttamente centrosinistra. Se ne deve dedurre che Tremonti cerca di ragazzi sono delle fighette laccate che disdegnano la notare Bechis su Libero di ieri, potremmo considerare gettare ponti anche “di là”.Riconducibile a Letta, fatica e il posto umile, ma è anche vero che questa è l’idea di andarcene e riprenderci la nostra sovranità. invece, è il più internazionale Giuseppe Recchi, assiso un preciso orientamento della società figlia della Mentre il dibattito politico nazionale, lo scriveva con alla presidenza Eni.Attualmente è presidente e “innovazione” e della “conoscenza”,cioè della acume sempre ieri il nostro Stasi, è monopolizzato dalle amministratore delegato di General Electric Sud scomparsa della manifattura e dell’agricoltura vicende processuali del premier Berlusconi sulle quali Europa, vicepresidente di GE Capital Interbanca, ed è soppiantate dalla metastasi del superfluo, dei “servizi” stravolentieri il Pd (una volta tanto rosso sì, ma di consigliere di Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli.A e della finanza. I colpevoli sono i loro genitori, che vergogna per il caso Tedesco, parlamentare dalemiano tenere il bastone del comando sono in realtà gli dopo il “boom”dei trent’anni gloriosi (anni ’50-’70) e il che se non fosse per l’autorizzazione a procedere amministratori delegati (Fulvio Conti per Enel, Paolo declino dei trent’anni accidiosi (anni ’80-2000), si sarebbe già in cella) inzuppa il pane perché ha tutta la Scaroni per Eni), i presidenti sono privi di funzioni sono adagiati sulla rendita di un modello economico- convenienza a svicolare dai problemi cruciali posti dai operative.Tuttavia è certo che per un gruppo di potere cui l’Occidente, avido di affari, ha pensato bene di sociale che è crollato sotto i colpi del mercato unico tre referendum di giugno. poter contare su un proprio uomo alla presidenza vuol sovrapporre una scellerata guerra di conquista, il mondiale. Il modello di vita, sparso in ogni angolo del Mentre il ministro-ballerino Frattini compie l’ennesima dire esserci, mantenersi al corrente, far sentire che si ha suolo nazionale è investito da un esodo di fuggiaschi pianeta grazie alle nuove tecnologie, ha fatto il resto piroetta libica e passando dalla parte degli insorti peso. che non siamo preparati ad affrontare, il ministero e il risultato è quello che abbiamo sotto gli occhi: sancisce ancora una volta lo sbandamento a cui è I leghisti non sono riusciti a imporre il viceministro degli Interni viene sbeffeggiato dalle Regioni che non masse di poveri che premono ai nostri confini per stata improntata la politica italiana nei confronti di Roberto Castelli, che evidentemente non si contenta di ne vogliono sapere di accoglierli secondo il piano di essere un po’ meno poveri ma rendendoci tutti più Gheddafi. una sola poltrona, come presidente di Terna. L’attuale spartizione, e il nostro capo del governo insiste e miseri dal momento che il loro arrivo a frotte abbassa Mentre la Lega Nord, in calo di consensi per la paura titolare, Luigi Roth, è un lettiano che dovrà vedersela persiste nel fare di un momento così delicato e il costo della manodopera facendo la felicità dei suscitata nei suoi ossessivi elettori dall’invasione di con un papabile successore altrettanto lettiano, l’ex drammatico l’ennesimo comizio in vista delle padroni del vapore e l’infelicità dei lavoratori. immigrati a Lampedusa, estrae dal cappello una delle ambasciatore a Washington Gianni Castellaneta (fatto prossime elezioni amministrative? D’accordo che ci Se esistesse un’Unione Europa degna di tal nome, sua sue tante boutades propagandistiche, le improbabili uscire dal consiglio Finmeccanica). Una pratica tutta ha abituato a tutto, ma prego e spero che i fieri sarebbe la missione di regolamentare e gestire milizie volontarie regionali. per il gran visir Letta, dunque. Né i padani hanno lampedusani abbiano un ulteriore scatto d’orgoglio e l’ingresso di extracomunitari secondo una regia Mentre sui giornali si fa colore, cioè si ci perde in ottenuto di veder innalzato a capo di Enel l’ex sindaco anche se in queste ore la collaborazione con la unica. Ma per questo occorrerebbe che il continente chiacchiere, sul farsesco tira-e-molla di Montezemolo di Busto Arsizio, Gianfranco Tosi. Tunisia rendesse possibile lo svuotamento dell’isola, europeo si desse una missione a monte: fondare un che non si decide a questa benedetta discesa in In compenso il Carroccio porta a casa la nomina ad alzino ancora il tono della protesta che già aveva sistema di sviluppo interno il più possibile autonomo campo (si accomodi pure, tanto ormai peggio di così) amministratore delegato di Finmeccanica del suo toccato picchi di tensione col blocco del porto da dalle cupole finanziarie e industriali che manovrano a e sui pruriti da candidatura dello scrittore Pennacchi Giuseppe Orsi, che è già in azienda in qualità di parte dei pescatori e con la catena umana delle tavolino le politiche economiche degli Stati. Per ora il che scambia i finiani per fasci e i suoi compagni del Pd responsabile di AgustaWestland, la controllata che donne per impedire altri sbarchi. Berlusconi è la consesso internazionale è talmente succube degli per comunisti (qualcuno lo avverta che sono tutti produce i famosi elicotteri.A completare il taglia e cuci politica che sputa sulla sofferenza, dei suoi appetiti da business (vedi la Francia che sbava per quanti diventati da almeno una quindicina d’anni dei della lottizzazione ci sono le Poste. È saltato fuori un compatrioti e dei disperati che vengono qui a mettere le mani sulla Libia) che giunge a calpestare liberaloidi demoplutoeccetera). posticino d’oro nel consiglio d’amministrazione sia per sommare disperazione a disperazione. ogni logica utilitaria e di buonsenso fino ad escludere Mentre l’Italia si trastulla e s’imbroda, c’è un signore che Maria Grazia Siliquini, che ha il solito merito di essere Perché è inutile far finta che l’immigrazione sia un in un consiglio di guerra la nazione più esposta e più quatto quatto tesse la sua tela e si fa garante dei poteri passata da Fli ai “Responsabili”berlusconiani, sia per problema controllabile coi flussi burocratici, coi patti interessata a sovrintendere al futuro di Tripoli, l’Italia, forti: Giulio Tremonti. Antonio Mondardo della Lega (dentro anche una d’acciaio (e si è visto, l’acciaio) con dittatori includendo invece la Germania che non partecipa Non ci vengano a raccontare la storia dell’orso, i misconosciuta pidiellina, Maria Claudia Ioannucci). ricattatori, o con le porte spalancate sempre e neanche alle operazioni. Per uno schiaffo simile il sapientoni che scambiano il ministro dell’economia per Passano le repubbliche ma la Seconda non si comunque e con chiunque. La migrazione di africani nostro governo dovrebbe come minimo revocare un no-global di destra. Sui libri e in tv può propinarci le differenzia dalla Prima nell’usare a piacimento le e asiatici, specialmente giovani (spesso istruiti e l’uso delle basi aeree da cui decollano i voli di dissertazioni che vuole, il tributarista di Sondrio, caselle delle partecipazioni statali come greppie con vogliosi d’integrarsi, come i tunisini stipati a bombardamento. Ma avercelo, un governo. In sua menandocela che è uno strenuo critico della finanza cui soddisfare gli appetiti delle lobby partitiche e Lampedusa), è un processo storico inarrestabile. vece abbiamo un comico che dà spettacolo mentre predona. Ma i fatti dicono che la finanza lui la riverisce industriali. E Tremonti, che a differenza del “consigliori” Sempre che non si arresti il cammino della è immerso fino al collo nel fango di processi e la vezzeggia. La notizia è lì, bella grossa e in evidenza: Letta non è solo un tecnocrate ma anche un politico, globalizzazione dei mercati e degli stili di vita, che gravissimi e umilianti per noi sudditi che ne subiamo la lista dei premiati ai vertici delle società partecipate sfrutta l’occasione per intrecciare alleanze e rendere induce popolazioni contaminate dal miraggio del le piazzate ogni santo giorno. E poi Napolitano osa dallo Stato.Tremonti l’ha stilata con la cura dovuta ad favori che al momento buono gli torneranno utili. “benessere” occidentale a trasferirsi in Europa. anche venirci a parlare di patria e di coesione una partita delicata come la spartizione delle cariche Pressappoco quando Berlusconi uscirà di scena. Oppure, al rovescio, sarebbe ora di rompere il tabù nazionale.Vada a dirlo a Lampedusa. nei grandi centri di spesa e di influenza economica che delle braccia aperte a tutti i costi e cominciare a dire fanno capo al Tesoro. Lo ha fatto venendo a Alessio Mannino la verità: siamo già troppi. Il nostro paese è Alessio Mannino MOLESKINE E N I SK maggio 2011 MOLE Parmalat: correttezza e l’affidabilità dei prodotti che consigliano assolte le banche ai propri clienti. In teoria, ovviamente. A livello generale c’è comunque da chiedersi se, ammesso che la sentenza corrisponda ai fatti e che MMOLESKINEOLESKINE Secondo i giudici di Milano gli istituti di quindi le suddette banche siano a loro volta vittime di credito sono stati anch’essi ingannati Tanzi e della sua combriccola, tutto ciò non possa da Tanzi & Co.: le obbligazioni vendute accadere di nuovo. E con la stessa, sconcertante ai risparmiatori erano effettivamente facilità. Se basta che un’azienda trucchi le carta straccia ma non c’era modo di informazioni sui propri conti per poter vendere in tutto saperlo. Per cui le commissioni sono il globo obbligazioni sull’orlo del collasso, c’è ben SPECIALE CRISI state incassate a buon diritto e a poco che i risparmiatori possano fare per tutelarsi. rimetterci sono solo quelli che hanno Tranne concludere che non è saggio fidarsi degli comprato i titoli. Scemi loro a fidarsi, sia operatori bancari e finanziari, visto che essi non La Ue prigioniera soluzione alternativa per rispondere ad attacchi dell’azienda che degli intermediari esitano a consigliare la sottoscrizione di investimenti finanziari e speculativi che piovono da altre parti del senza avere “elementi necessari e sufficienti” per farlo. delle Banche mondo sull'Europa intera. Il Portogallo deve essere (19/4/11) La sentenza con la quale i giudici della E, soprattutto, senza assumersene alcuna costretto ad accettare gli aiuti imposti dall'Fmi ai seconda sezione penale del Tribunale di Milano responsabilità. Il vertice europeo sul Fondo Salva tassi usurai di cui Grecia e Irlanda sono già consci. hanno assolto Morgan Stanley, Citigroup, Deutsche Le associazioni dei consumatori, come Codacons, Non ci sono altre strade - così vogliono far credere - Bank e Bank of America dall'accusa di aggiotaggio Adiconsum, Federconsumatori e Adusbef, contestano Stati e sul patto di stabilità si chiude per uscire dalla crisi... nel caso Parmalat rende la strada dei risparmiatori la decisione dei giudici. Il Codacons considera la con un rinvio che lascia tutto com’è. Altra notizia: oltre alla situazione in Grecia – dove verso l’indennizzo dei propri investimenti tutta in salita. sentenza “una vergogna”, visto che «i magistrati E intanto l’annunciatissimo crollo aumenta la povertà e si tagliano servizi giorno per Si tratta del troncone milanese dell’indagine, quello italiani scendono in campo contro processi brevi e a catena dei Piigs prosegue come giorno, e malgrado questo salgono i rendimenti dei che si occupa appunto di aggiotaggio, nonché di prescrizioni, appellandosi proprio a cause di valenza da copione: dopo la Grecia l’Irlanda, titoli pubblici, la popolazione è in collera costante e falso in comunicazioni, ostacolo alla vigilanza e alle sociale come Parmalat e crack vari, e poi, quando si montante – oggi scopriamo che anche l'Irlanda (ne trovano a decidere su tali vicende, danno torto ai e dopo l’Irlanda il Portogallo ha scritto ieri Stasi proprio qui) ha nuova e ulteriore cittadini e assolvono le banche che hanno venduto necessità di chiedere e accettare altri prestiti. Quelli carta straccia». E conclude invitando i risparmiatori «a (25/3/2011) Passata di fatto in secondo piano per ricevuti non bastano. Non sono bastati... proseguire la battaglia in sede civile al fine di far le cronache concentrate sulla ennesima guerra di Terza notizia: il vertice recente di Bruxelles, che valere i propri diritti contro i potentati bancari».Anche aggressione alla Libia, mascherata naturalmente da avrebbe dovuto decidere sul fondo salva stati e sul se tale battaglia, dopo una pronuncia del genere, intervento umanitario, la situazione economica patto di stabilità, ha semplicemente rimandato la sarà tutt’altro che facile. I risparmiatori non potranno dell'Europa, e in particolare di alcuni Paesi che ne decisione. Naturalmente i problemi relativi alla ottenere dalle banche straniere il risarcimento in sede fanno parte, sta attraversando una fase di situazione in Libia hanno pesato sull’incontro penale per i danni patrimoniali e morali come invece conferme di quanto andiamo scrivendo da mesi, europeo, ma come chiamare, se non guerra, anche ciò speravano. Mentre questa sentenza significa per le anzi da anni. che sta succedendo a livello economico nel vecchio banche aver risparmiato nell'immediato i 900 mila I fatti recenti, come ampiamente previsto da pochi (e continente? Eppure, a questo proposito, per ora c’è il euro a testa di sanzione e la confisca dei profitti tenuto nascosto da tutti gli altri) stanno purtroppo silenzio. Mentre un numero sempre maggiore di ritenuti illeciti perché provenienti dalla frode ipotizzata confermando ciò che anche un ragazzino di prima popoli d’Europa inizia a urlare sempre di più. dalla Procura. media avrebbe potuto capire: è impossibile risolvere Ergo? Tre cose in rapida successione. La prima: Da parte loro, ovviamente, le banche coinvolte una situazione economica debitoria accendendo un inesorabile, la crisi continua a montare, dunque gli cantano vittoria. Bank of America dichiara in una ulteriore debito, peraltro con interessi superiori a opinionisti, i politici e gli analisti embedded stanno funzioni di controllo della Consob. Le banche, e i nota che «come è emerso nel dibattimento, non solo quelli della situazione partenza, per non parlare del prendendo per i fondelli la popolazione di tutta relativi manager, sono stati assolti per “non aver il reato non sussisteva ma Bank of America disponeva fatto che non si rimuove la causa principale dei debiti Europa. Non solo non stiamo uscendo dalla crisi, non commesso il fatto”. di modelli organizzativi idonei». E aggiunge: «Ancora crescenti. solo ci siamo ancora dentro, ma passo passo si sta In realtà il tribunale di Milano ha riconosciuto che il una volta, pertanto, è stato confermato che nessuno Bastino tre sole notizie delle ultime ore prima di fare procedendo ulteriormente verso il baratro. La reato è stato commesso, ma allo stesso tempo ha dei dipendenti di Bank of America fosse a qualche, semplice, riflessione. seconda: gli aiuti imposti ai vari paesi non solo non ritenuto che tutta l’informazione falsa sullo stato della conoscenza della frode di Parmalat e che la stessa è La prima è la parabola discendente dello stato sono risolutivi delle situazioni debitorie degli stessi, Parmalat sia stata prodotta dalla sola gestione Tanzi, stata perpetrata solo da alcuni suoi esponenti con economico del Portogallo, terza vittima sacrificale, ma addirittura aggravano la situazione, tanto che, senza il concorso delle banche straniere e dei loro l’assistenza di alcuni revisori contabili». Ma intanto, dopo Irlanda e Grecia, nel copione già scritto in come nel più classico e perverso sistema dei debiti funzionari, che perciò avrebbero sì venduto ai non confidando nei tempi della giustizia, molti merito ai paesi Piigs della nostra Europa. Le sempre crescenti, i paesi già aiutati hanno ulteriore risparmiatori titoli Parmalat prossimi al collasso ma risparmiatori hanno preferito la strada degli accordi dimissioni del premier Socrates, dopo la bocciatura bisogno di aiuto. La terza: in Europa non si ha idea di senza esserne consapevoli essi stessi. I pm hanno privati: in questo modo le banche restituiscono loro subita nel parlamento portoghese in seguito alla come cercare di risolvere la situazione. Si è alla dunque abbracciato l’ipotesi della difesa, per la solo una minima percentuale di quanto perso e, presentazione dell'ennesimo piano di austerità - il mercé della finanza internazionale e non si ha lo quale le banche non avrebbero mai avuto “gli soprattutto, escludono che tali investitoti possano quarto, solo nell'ultimo anno - riflette il fatto che la straccio di una strategia, economica, politica, elementi necessari e sufficienti” per conoscere il reale ricorrere al procedimento civile. situazione è veramente molto grave. Film già visto, ideologica, filosofica, per sottrarsi al terribile gioco a stato di salute dell’azienda. La dirigenza Parmalat Un piccolo disturbo, più che una vera e propria purtroppo: il popolo giustamente non ne vuole perdere che questo modello impone a tutti i popoli avrebbe dunque preso per il naso Morgan Stanley, sanzione, e tutto può andare avanti come prima. sapere di pagare per una crisi causata da altri, per che continuano a farne parte. Citigroup, Deutsche Bank e Bank of America: istituti giunta speculatori, scende in piazza a manifestare I popoli d'Europa, per quel che ci riguarda da vicino, che basano da sempre la propria credibilità sulla Sara Santolini contro il piano di tagli previsto, e l'opposizione al brancolano nel buio, guidati da una classe dirigente governo di Lisbona cavalca l'onda della protesta per inutile, incapace, colpevolmente prona alle Banche e bloccare di fatto l'operato del governo in carica. all’Fmi. MOLESKINEE Naturalmente senza avere in tasca lo straccio di una Valerio Lo Monaco MOLESKINE sostenere il disastrato sistema bancario nazionale, Bye bye, flessibilità purtroppo è che sembra mancare la volontà di trascinato nel baratro da una bolla immobiliare ormai risolverlo realmente e pensando davvero al benessere ingestibile. Il fabbisogno attuale per questo ulteriore della collettività. Si continua cioè a ragionare in termini SPECIALE CRISI soccorso alle banche non è ancora stato quantificato Da un lato il Fli di Gianfranco Fini, di coppie antinomiche – giovani/anziani, ufficialmente, anche se il ministro delle finanze che presenta una proposta di legge. dipendenti/imprese – cercando di identificare in uno Irlanda. irlandese ha accennato alla necessità di un’iniezione Dall’altro un articolo firmato solo dei due elementi quello che è titolare di alcuni aggiuntiva di altri 10 miliardi di euro, che andrebbero a privilegi ingiustificati che dovrebbe cedere all’altro, La voragine si allarga sommarsi ai 35 già ricevuti nel novembre scorso da Ichino, Rossi e Montezemolo. distogliendo l’attenzione dai problemi reali. Così, si dall’Unione Europea. Allora le condizioni per potersi Dopo avere incensato per anni propone che l’anziano (innanzitutto in senso Dublino torna a batter cassa giovare di questo salvagente erano chiare: una i contratti atipici, spacciandoli come lavorativo) vada in pensione più tardi, devolvendo quel chiedendo ulteriori finanziamenti profonda ristrutturazione del sistema bancario tempo ad una sorta di welfare per il giovane; o che le irlandese e un giro di vite ai conti pubblici. Dublino, in una scelta obbligata, adesso fanno imprese, come si è visto, assumano a tempo per sostenere il suo disastrato risposta, aveva presentato una roadmap molto politica marcia indietro. Ma tira aria indeterminato accollandosi anche le spese per sistema bancario. La Ue è in un e prudente, forse per timore dell’opposizione dei di speculazione elettorale, l’eventuale licenziamento. Si spostano cioè i costi vicolo cieco: se concede gli aiuti cittadini. I quali, forse insieme agli spagnoli, sono quelli per conquistare il voto dei precari dell’inefficienza politica sempre sulle categorie sociali. dà il cattivo esempio e si squilibra che hanno avuto il peggior risveglio dal sogno di uno In realtà, i nodi decisamente più significativi sono altri, a sua volta; se non li concede, sviluppo accelerato e apparentemente inarrestabile. e hanno come oggetto la trasformazione inesorabile Che veniva spacciato per solidissimo e che in breve, (12/4/2011) Dopo anni di sguardi indifferenti o del lavoratore da produttore a prodotto esso stesso e, il crac locale rischia di innescare invece, ha mostrato di essere di cartapesta. addirittura di autoincensamenti sulla indispensabile come tale, soggetto alle leggi di mercato. Si è talmente il temutissimo “effetto domino” Sull’efficacia del piano di rientro irlandese gli analisti flessibilità sul lavoro introdotta in Italia, si scopre che proceduto in questa direzione, con una responsabile avevano espresso più di un dubbio. E la previsione era tanto indispensabile forse non è. Così, un articolo a connivenza politico-imprenditoriale, che bisognerebbe (24/3/2011) Terremoto, maremoto e crisi nucleare fondata, visto che ora Dublino è costretta a tornare alla triplice firma, Ichino–Rossi–Montezemolo, dell’8 aprile ribaltare l’intero sistema per addivenire ad una giapponesi, nonché l’improvviso scoppio di una carica. La Ue sembrerebbe propensa a sostenere la ha dato il via (fortunatamente verrebbe da dire) ad un soluzione. Perché ormai il problema del precariato, e guerra proprio alle porte d’Europa, hanno fatto situazione di crisi, probabilmente perché sa che, dibattito sul tema del lavoro, specie quello precario. del lavoro in generale, non è dato tanto – o non solo – scivolare la crisi economico-finanziaria globale, e in trascurandola, potrebbe trasformarsi in una zavorra Nell’articolo, i tre sostengono che si deve «riscrivere il dalla forma del contratto o dalla sua durata, quanto particolare quella che sta flagellando il Vecchio per tutto il sistema integrato europeo. Ma anche diritto del lavoro in modo che tutti i nuovi rapporti da piuttosto dalla sua quantificazione reddituale. Ed è Continente, in fondo, se non fuori, dall’agenda stavolta le perplessità sono molte, e ben fondate. qui in avanti possano essere costituiti a tempo inutile girarci tanto intorno: mille euro al mese da dell’informazione generalista. Giappone e Libia Secondo una delle fonti europee della Reuters, «gli indeterminato: anche quelli che fino a oggi sono stati co.co.co. o da assunto a tempo indeterminato stanno rappresentando dei diversivi rispetto a una irlandesi non stanno fornendo informazioni chiare su l’espressione patologica della precarietà (contratti a rimangono mille euro al mese. Che daranno comunque due aspetti: se i capitali erogati sono sufficienti e, in progetto, partite iva fasulle, …), garantendo la piena una vita precaria. secondo luogo, come è necessario agire per procedere copertura di eventuali oneri economici aggiuntivi per le Perché i veri attori di questo dramma si chiamano alla ristrutturazione». Il prosieguo è molto meno imprese piccole e grandi, trattando nella stessa spesa pubblica (di chi ci amministra), oppressione distaccato: «non è sufficiente prendere del denaro, e maniera l’operatore privato e l’operatore pubblico». fiscale (per lo più su chi vive di busta paga), evasione poi continuare a comportarsi come prima: non era Siffatto progetto è stato condiviso oggi anche da fiscale (per lo più di chi non vive di busta paga), questo l’accordo. Gli impegni erano chiari, per questo Gianfranco Fini, complice una proposta di legge emolumenti faraonici (a manager e dirigenti di aziende siamo in attesa di conoscere cosa si vorrà fare per depositata il 7 aprile (toh, lo stesso giorno in cui il trio che poi magari chiedono sacrifici agli operai), e stabilizzare gli istituti di credito locali». dava alle stampe il proprio articolo...) dai suoi sostituzione, o meglio sovrapposizione, dei potentati Frasi che esprimono pienamente la frustrazione di parlamentari Raisi e Della Vedova. Una proposta che economici alla classe politica. fronte a una crisi che sembra non avere, e che in realtà prevede anche una stretta sugli stage (gratuiti solo Così, di fronte al fatto che adesso si dica in sostanza non ha, margini di risoluzione. Di fatto l’Europa unita si fino a due mesi, dopodiché retribuiti) e sull’abuso dei che per anni si è sbagliata la politica sul lavoro e che è trova a un giro di boa. Da un lato è stretta da una crisi co.co.pro. meglio optare per una nuova soluzione, ovvero il posto economica che si protrae e che rischia di manifestarsi Purtroppo, la lunga assenza dal dibattito politico di fisso con licenza di licenziare, vien da chiedersi se chi lo situazione che non dà il minimo cenno di recupero. anche nei paesi che finora ne sono stati risparmiati, temi come quello del lavoro deve aver lasciato un po’ di propone conosce la rotta del suo percorso. Anche Ma che anzi prosegue imperterrita, spesso anche a causa delle pressanti richieste di ruggine anche su politici tanto navigati, che sembrano perché uno di loro, Montezemolo, diceva questo degli accanendosi su realtà già in fase di decomposizione, finanziamento da parte di chi è vicinissimo al baratro scivolare sulle classiche bucce di banana. Si propone stipendi italiani «I salari in questi anni sono cresciuti e in attesa di fare nuove vittime. del default. Dall’altro si trova a fare i conti col conflitto cioè «un contratto di lavoro unico per le assunzioni a più della produttività, a differenza di quello che è Secondo l’agenzia di stampa Reuters, che cita non libico, con tutte le implicazioni energetiche, e non solo, tempo indeterminato, anziché questa inaccettabile accaduto in Germania, Francia e Gran Bretagna (…). meglio precisate “fonti europee”, ad esempio l’Irlanda, che ne derivano. flessibilità con tante tipologie contrattuali. Ma diamo la Non mi piace questa polemica sul capitalismo d'altri nonostante gli aiuti, è ben lontana dall’uscita del L’insieme di queste circostanze potrebbe trasformarsi possibilità ai datori di lavoro di licenziare». Però tempi, sull'idea che i redditi non sono saliti per colpa tunnel, che anzi sembra allungarsi a dismisura, in uno stress test insormontabile per le istituzioni e pagando. Ovvero, facendo un modesto conticino a nostra» (Il Sole 24 ore.com, 9 genn. 2008). lasciando intravedere per l’ennesima volta la natura l’economia europee. L’incapacità della politica irlandese titolo di esempio: un giovanotto comincia a lavorare, Più che di attenzione ai precari come persone, sistemica della crisi. Non a caso, Dublino fu costretta a di stringere il proprio sistema bancario in una viene assunto in regola, dopo cinque anni porta a casa insomma, sembrerebbe il caso di parlare di attenzione chiedere sostegno quattro mesi dopo aver sottoposto disciplina sostenibile, che non comporti il drenaggio di 25mila euro lordi all’anno, viene licenziato, ma riceve ai precari in quanto elettori. Una differenza decisiva. il proprio sistema creditizio a stress test che vennero poderose somme di denaro, è il segno di una tendenza un’indennità di quasi 10mila euro. In sintesi, l’idea è brillantemente superati, almeno in apparenza. A al declino che in un modo o nell’altro investe tutto il questa. Scontati i commenti: si va dal «vecchia idea» Massimo Frattin ulteriore riprova che le debolezze del sistema sono blocco occidentale. Che ora cerca salvezza nell’assalto della UIL, al «farneticante» dell’UGL, fino all’ strutturali, e che su di esse la speculazione può far leva neocoloniale alle fonti energetiche libiche, ma che «inaccettabile» dell’IDV. quando vuole, quali che siano i controlli preventivi che invece rischia di andare incontro a un colpo di grazia, a Eppure, questo dibattito possiede almeno il merito di MOLESKINE si vogliano attuare. tutto vantaggio delle potenze emergenti. riportare sotto i riflettori quello che è forse il problema Oggi, nuovamente, l’Irlanda torna a bussare al forziere più serio del paese, dal momento che mette a rischio in dell’Europa, chiedendo un aiuto supplementare per Davide Stasi un colpo solo il presente ed il futuro. Il punto SPECIALE CRISI PietrangeloPietrangelo Libri, soprattutto libri. E poca televisione: è troppo bravo per questa. Buttafuoco Lì c’è posto solo per slogan e non è possibile comunicare un pensiero vero.

Diritti e desideri. Ribellione e omologazione. Religione e morale. E la speranza nella fine dell'Occidente. Per trovare nell'origine la vitalità che manca al vecchio uomo moderno. VISTA

di Fiorenza Licitra

ella moderna organizzazione sociale i diritti non vengono più sanciti da un atto sovrano, ma dai capricci e dai desideri più dispara- ti e transeunti.

«Sì, questo è il cortocircuito a cui siamo costretti: l’idea che le leggiN debbano essere fondate dai desideri e che questi determi- no i diritti. La mancanza di un asse su cui indirizzare il nostro pro- getto esistenziale è inevitabilmente un danno per la completezza fisiologica della nostra società. Il problema di fondo sta nel fatto che non abbiamo più un’abitudine alla grandezza, non siamo più predisposti a pensare con una prospettiva alta, spirituale: l’abbia- mo cancellata, sia per l’equivoco dell’uggia clericale di pensare che tutto possa essere ricondotto a una sorta di asfissia piccolo borghese delle ansie tremebonde di personaggi sempre più minu- ti, e sia perché c’è una cattiva interpretazione dell’emancipazio- ne, che ci porta ad essere sempre più liberi, senza più essere nelle condizioni di Prometeo che ruba il fuoco agli dei, ma in quelle di chi ritiene di essere libero solo perché, nella cosiddetta deriva della vita bassa, porta un po’ più in alto le mutande ». INTER

50 - WWW.ILRIBELLE.COM È oscurato e soppresso il diritto dei diritti: lo spazio Chiesa Russa, il Pontefice Benedetto XVI sollevò vitale. In questo senso “ce ne freghiamo della un’intemerata sulla fondatezza della libertà, del- coniugazione del verbo essere” rispetto all’altro l’uguaglianza e della fratellanza. Mi sembrò un’ere- diverso da noi? sia – se non una bestemmia totale – l’idea che un «Una delle cose di cui ci siamo privati è proprio lo Pontefice di Santa Romana Chiesa abbracciasse la spazio in cui costruire, abitare e pensare il proprio nefasta trimurti; colsi così l’occasione per porgere destino. Rubo di proposito le locuzioni heideggeria- l’argomento ai Russi, che avendo loro vissuto la ne, fondamentali per scavare dentro il nostro disa- replica di quell’immane tragedia che fu la rivoluzio- gio. Ci siamo abituati a una dimensione esistenziale ne francese, non si capacitavano di come si fosse sempre più atrofizzata nelle relazioni, nei rapporti, giunti a questo scoglio dottrinale. Dissero che nei contatti; se, ad esempio, una persona cammi- “Libertà, Uguaglianza e Fratellanza” erano nel Cristo; nando canta, inevitabilmente lo si prende per pazzo, è una distinzione, un’ulteriore, ma si cancella quella o se una persona si trova nella condizione di porre che in Occidente è poi la nostra condanna: la delle domande ovvie, banali, di curiosità che vada- costruzione totalitaria del pensiero liberale, che si no al di là della semplice formalità del saluto, viene determina nell’aver reso ovvia, familiare e perfino considerato un invasivo. Quella che era una forma incarnata una bestemmia, al punto che pure il spontanea, germinale dei sentimenti, dei rapporti, custode della Tradizione non fa altro che copiare dei sorrisi perfino, viene ormai catalogata come quello che i sovversivi nel tempo hanno edificato. eccentricità. Non è un caso che poi esplodano Sempre in tema di russi, si deve ricordare la massi- degli interessi parossistici, come la televisione ma di Lenin: “ci venderanno la corda con cui li postprandiale. Il fatto stesso che gli adolescenti impiccheremo” . Ecco, il destino dell’Occidente mi abbiano l’ansia di uniformarsi in un’unica divisa fa sembra proprio questo». capire come la grana umana e lo spessore spiritua- le si siano sfaldati. È la fase terminale – usando una La conseguenza, per dirla con Guenon, è un regres- categoria marxiana – del capitalismo in cui il dise- so intellettuale che poggia su quei due errori com- gno comunista di rendere tutti uguali prende forma plementari: il razionalismo e il sentimentalismo e consistenza. Ci voleva una destra a realizzare quel- «L’unica salvezza che l’Occidente ha nel suo orizzon- lo che una sinistra non è mai riuscita a rendere con- te è data da qualcosa che a molti sembra una tra- creto in Occidente». gedia: la fine. L’unico scampo che abbiamo è l’arri- vo di sangue nuovo, di popoli nuovi, cioè la possibili- Palestinizziamo chiunque non sia asservito al tà che gli immigrati possano tornare a casa, in que- credo laico, laido e liberale? sto Occidente e, soprattutto, nel Mediterraneo, che è «Certo, chi non si omologa viene descritto come un luogo di confine, non tanto tra Nord e Sud, ma tra nemico. Qual è l’autorità morale dell’Occidente per Occidente e Oriente. giudicare? Eppure, chiunque sia ribelle rispetto alla Basti riflettere sulla figura di Federico II di Svevia, il nostra logica, diviene automaticamente un nemico tedesco che si fece musulmano, che pensò in arabo ostile che va a iscriversi all’Asse del Male». per poter vivere in Sicilia. È la necessità delle menti più aperte – adatte quindi a ragionare fuori dai pic- “Liberté, Égalité, Fraternité”, non verità assolute, ma coli schemi dei campanili e dei nazionalismi – di pregiudizi bestiali ricreare quello che nei tempi era un’armonia. I bare- «Avrei voluto raccontare qualcosa che in Occidente si, quando festeggiano San Nicola, celebrano l’eter- è assolutamente sconosciuto e cioè di come i russi no matrimonio tra Est e Ovest, ed è meraviglioso abbiano fatto bene i conti con la propria memoria, vedere danzare i caratteri cirillici; si capisce che è lì senza le isterie e la damnatio a cui noi siamo abitua- il sigillo proveniente dall’innevato orizzonte di Russia. ti, affrontando il passato sovietico in assoluta sereni- Allo stesso modo, quando si porta in processione il tà, con delle cifre e dei resoconti tragici che, però, fragile e delicato velo di Sant’Agata, che si frappo- non hanno mai nascosto. ne e si contrappone alla lava vulcanica, non si fa Nei giorni in cui andai a incontrare le autorità della altro che celebrare e riproporre Iside. I nostri antena-

52 53 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM ti, dalle remote lande egizie, avevano saputo accompagna- re le epifanie di queste divinità allo stesso modo di Roma, che, nella sua parola e nella sua definizione, risveglia un’identità intesa lì dove il Gange bagna la terra, oltre gli Urali».

Abbiamo ridotto la nozione di Verità a rappresentazione della realtà sensibile, travisandola con il pragmatismo uti- litario «Abbiamo una Chiesa cattolica che non riesce più ad essere una potenza spirituale: in una messa non si sente mai un sacerdote che dal pulpito parli di spiritualità, tutto al più con- siglia di comportarsi bene. Basta fare un confronto tra i ser- moni nella Germania medievale di Meister Eckhart – siamo immersi nella dottrina – e le nostre attuali prediche domeni- cali, ridotte a fiacchi ammaestramenti morali. Fortunatamente, però, per questo credo che ci siano delle filiere attive, molto più efficaci di quelle svolte da un catechi- sta. E credo che anche il porgere delle preghiere, pur sem- brando dei formulari o delle reiterazioni, possa diventare comunque un mantra che risveglia l’ascolto. Occorre ricorda- re, a ogni modo, che in Italia ci sono stati dei personaggi di grande caratura spirituale, come Padre Pio che disse cose che la Chiesa oggi non sa più lontanamente dire; basti pen- sare al suo combattimento con il Male… Ecco, lì ci sono il cavaliere, la morte, il diavolo».

Dunque la religione, privata del suo aspetto dottrinale, diviene semplice morale? «Certo, il cattolicesimo non è diventato altro che un prote- stantesimo; se si riflette a come, nel rito, abbiano sempre più trasformato l’eucarestia – mangiando Dio, siamo riportati al dionisiaco – in una cena simbolica. Il veleno vero di queste teologie, molto in voga attualmente in Italia, è il pensare che se me ne vado in Palestina e trovo le ossa del Cristo – quin- di a conferma che il Cristo è morto e non è risorto – non cambi di una virgola la mia fede nel cristianesimo».

Pensare la Tradizione è pensare l’origine? Sì, e pensare l’origine vuol dire pensare ciò che è più nuovo, paradossalmente più moderno, poiché tutto ciò che all’origi- ne è giovane, è forte, è vigoroso. Siamo noi moderni ad esse- re vecchi: abbiamo usurato tutte le nostre possibilità. Quindi, la tradizione è pensare l’origine ed è pensare a un’espressio- ne genuina, vitale, affidata alla giovinezza sempre presente alle nostre spalle». ™

Fiorenza Licitra

54 LA VOCE DEL RIBELLE UnUn AnelloAnello

Tra fraintenimenti e appropriazioni indebite, oltre per tre film a sterili polemiche e messe al bando, una saga che fu riferimento per movimenti ribelli tanto differenti.

«Non può esserci il trionfo senza la perdita, nessuna vittoria senza la sofferenza, nessuna libertà senza il sacrificio».

di Ferdinando Menconi

no dei maggiori kolossal della storia del cine- ma per uno dei libri cult più influenti del seco- lo, perché non è necessario essere dei capola- Uvori della letteratura - ma Tolkien ci va vicino - o essere ponderosi e profondi trattati di filosofia per influenzare le persone e diventare bandiera di movimenti non secondari. I romanzi anzi ci riescono più efficacemente per la loro capacità di sondare la realtà dell’uomo e del mondo, anche quan- do sono fantasy ambientati in mondi inventati fra creature irreali. La trilogia dell’anello, infatti, come libro fu il testo di riferimento di due movimenti ribelli degli anni sessanta/settanta, movimenti peral- tro molto distanti fra loro sia geograficamente, USA-Italia, sia ideolo- gicamente: gli hippies e il neofascismo giovanile degli anni ’70. Il fatto che, praticamente fin quasi all’uscita della pellicola, in Italia il testo fosse diffuso essenzialmente nell’ambiente della destra, giova- nile ed ex giovanile, ha nuociuto alla diffusione di un testo, altrimen- ti molto interessante, rendendolo vittima di pregiudizi, in gran parte infondati, che qualcuno ha tentato di estendere anche al film. Certa sinistra, imperdonabilmente seriosa, ma non seria, infatti, non ha mai perdonato all’incolpevole Tolkien che la destra giovanile si fosse “appropriata” del testo degli hippies statunitensi, che altrimen- ti avrebbe ben potuto adattarsi allo slogan della fantasia al potere, ma forse la colpa dello scrittore inglese è stata di oscurare, soprav- vivendo generazione dopo generazione, quei filosofi del nulla che furono insindacabile riferimento del fallimento degli anni ’70. CINEMA

56 - WWW.ILRIBELLE.COM In fondo, però, questo atteggiamento va capito: la sini- mata, da gaia società agricola e comunitaria, in una stra dei salotti e delle terrazze non avrebbe mai potu- cupa spersonalizzata macchina produttiva che tritura to confrontarsi con una fantasia imperdonabilmente le persone. Jakson però riesce, comunque, a rendere legata alla tradizione ed ancor meno reggere ai sen- perfettamente la società contadina come idealizzata timenti e ai valori forti di cui le vicende legate da Tolkien: forse in modo un po’ troppo idilliaco, spe- all’Unico sono piene. cie se la confrontiamo con le realtà rurali italiane o La ribellione, coraggiosa, del regista e del suo staff, russe dei secoli passati, ma abbastanza rispondente a invece, è nell’aver osato trasporre cinematografica- quello che era la campagna inglese, prima della rivo- mente un testo che molti vivono come sacro ed intoc- luzione industriale che trasformò il contadino libero in cabile, mentre invece ha alcuni difetti non secondari, servo della macchina. in termini di tecnica narrativa, che regia e sceneggia- Il tema della macchina che divora la natura è mirabil- tura riescono a superare. Certo ogni riduzione cinema- tografica ha dei limiti, ma sono limiti intrinseci al “...Verso qualunque sorte. mezzo, mentre sono più limitati coloro che non riesco- no a comprendere che il linguaggio narrativo delle Dove sono il cavallo e il cavaliere? immagini è diverso da quello delle lettere: una traspo- Dov'è il corno che suonava? sizione pedissequa, come alcuni puristi di Tolkien avrebbero preteso, sarebbe stato un noioso fiasco, Sono passati come la pioggia sulle anziché l’ottimo, avvincente film che Peter Jakson ha montagne. Come il vento nei prati. realizzato, rendendo al meglio le vicende e lo spirito della trilogia. I giorni sono calati a ovest dietro le colline, nell'Ombra. Come siamo “...Non temo né morte né dolore, giunti a questo?...”(Théoden) temo la gabbia, stare dietro le sbarre finché l'abitudine e la vecchiaia mente reso nella figura di Saruman, stregone buono corrotto dal male assoluto, che nella storia sono il ter- le accettino e ogni occasione ribile Sauron e l’Anello che egli ha forgiato per domi- di valore sia diventata un ricordo nare il mondo. Le officine dello stregone industriale Saruman divorano il bosco, trasformando gli alberi nel o un desiderio...” (Eowen) combustibile che nutre la sua produzione di mostri, ma proprio la rivolta degli alberi, guidati dagli Ent, Il mondo medievale fantastico ideato da Tolkien viene alberi pastori di alberi, lo schiaccerà. Questo, oltre a riproposto da Jakson con una immediata, apparente, una citazione dalla “tragedia scozzese” di contraddizione: è stato possibile realizzarlo solo per- Shakespeare, può apparire un forzato lieto fine, ma se ché la tecnologia degli effetti speciali digitali aveva lo compariamo allo stato attuale dell’ambiente, che è finalmente raggiunto un livello tale da permettere una di molto degenerato dai tempi del Professore, potreb- valida trasposizione su pellicola di immagini che solo be divenire un finale realistico, ma non certo “happy”, la mente poteva elaborare fino a poco tempo prima. per l’uomo: la Natura potrebbe rivoltarsi e schiacciar- La forza ribelle di Tolkien non solo rimane presente nel ci, così come gli alberi schiacciarono orchi e Uruk-hai film, ma è resa ancor più attuale, se si riescono a nella Terra di Mezzo. superare le ottusità pregiudiziali, dovuti alle passate Se quello ecologista è un tema pacifico, molto più “appropriazioni non indebite”, e da riapprofondire, contro corrente è invece quando il regista e il soprattutto l’ecologismo ante litteram del Professore, Professore esaltano il coraggio ritrovato di un Ovest com’è familiarmente chiamato Tolkien dai suoi fan. decadente, che riesce a ritrovare le sue radici, anche Nel film è stato, oltre ad altri passi, forzatamente taglia- guerriere, e ad opporsi all’invasione della cultura mali- to il finale in cui la Contea, zona della Terra di Mezzo gna di Sauron, che inoltre, arriva da Est e Sud. Ci fu, abitata dagli Hobbit, i piccoli mezzi uomini, è trasfor- infatti, chi non si lasciò sfuggire la masochistica occa-

58 59 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM sione critica, stigmatizzando che si sarebbe potuta vedere così puri, ognuno può soggiacere alle tentazioni dell’anello un’allegoria dell’assalto islamico all’occidente e probabilmen- del potere, e possono indirizzare in maniera sbagliata senti- te neppure sbagliavano troppo questi critici. Tolkien era, infat- menti altrimenti nobili. È il caso di Boromir, un uomo che ti, un profondo cattolico e insigne medievista che ben sapeva cerca di impossessarsi dell’Anello per salvare la sua patria, come il pericolo per l’Europa e la sua cultura nel medioevo anche se non si rende conto che sarebbe l’Anello ad usare veniva proprio dal sud islamico e dall’est turco-tartaro, altret- lui e non il contrario, infatti per un breve momento sarà stru- tanto islamico a partire da un certo momento, ma anche aves- mento del male, ma riuscirà con la morte a redimere il suo sero visto giusto: non è legittimo vedere nell’Islam un pericolo? errore. Per quanto Tolkien sia cattolico mostra come per certi Condivisibile o meno resta una opinione legittima, anche in errori non vi sia la facile uscita del pentimento e del perdo- periodi dove va di moda sputare sull’occidente europeo no: si è responsabili delle proprie azioni e in certi casi solo la dimenticandosi o vergognandosi della sua Storia. morte può redimere. Autofustigazione comprensibile, ed anche giustificabile, per come si è ridotto l’Ovest, ma non per quello che fu e che Tolkien auspicava ritornasse. Sentimento che riecheggia in “...Molti di quelli che vivono meritano frasi come questa, pronunciata da Aragorn eroe del Film, “Ci la morte, e molti di quelli che muoiono sarà l'ora dei lupi... E degli scudi frantumati quando l'era degli meritano la vita. Tu sei in grado di valutare, uomini arriverà al crollo, ma non è questo il giorno! Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella Frodo? Non essere troppo ansioso di terra! V'invito a resistere... Uomini dell'Ovest!”, indubbiamente elargire morte e giudizi. Anche i più saggi incomprensibili e inaccettabili oggi, specie le ultime tre parole. In questo c’è grande ribellione, nell’orgoglio di rivendicare la non conoscono tutti gli esiti...” (Gandalf) propria identità di Uomini dell’Ovest, di cui oggi in maniera masochista si prova vergogna, certo è che, se si vuole ritrova- Pur essendovi una netta distinzione fra bene e male, buoni e re quell’identità perduta, dopo generazioni di decadenza cattivi, gli eroi, specie nel film, non sono così integri o superu- dovuta a guerre devastanti e masturbazioni mentali della filo- mani, come tanti nel genere fantasy, ma hanno i loro tormenti sofia - anche qui la “realtà” della Terra di Mezzo si avvicina alla intimi, le loro problematiche che vengono delineate in ogni fantascienza della contemporaneità - occorre ritrovare il piega psicologica, senza però entrare nelle inutilità delle coraggio dei tempi antichi. Tempi di uomini che rifiutavano le masturbazioni mentali dei psicodipendenti da strizzacervelli. I logiche dell’ipocrisia di esportazone di strani prodotti cultura- tormentati rapporti fra Faramir ed il padre, che gli preferisce il li, ma che non rifuggivano dalla violenza per la prosperità del fratello Boromir, ne sono un esempio, pure se è difficile dar torto popolo e della stato. Concetti inaccettabili per le sensibilità a quel padre, anche se è, altrimenti, decisamente un fuori di buoniste e moraliste contemporanei, che riescono ad essere testa. Bella è anche la figura di Eowyn, donna che vuole diven- digeribili solo perché confusi nella spettacolarità di un film tare guerriera e sfuggire così alla “gabbia” dell’anonimato dove i nemici non sono uomini, ma orchi cattivi, a parte alcu- familiare, destino comune a tutte le donne della Terra di Mezzo, ne eccezioni: anche il male ha per alleati degli uomini, maga- e non solo, dunque, di quella in certe epoche ed oggi in certi ri genti del sud in sella a megaelefanti fantastici, un misto fra luoghi, ma nella Trilogia dell’Unico non si tratta di femminismo punici e saraceni, le cui ragioni ed il cui coraggio vengono frustrato e castrante: Eowyn saprà dimostrare sul campo, e riconosciuti, ma non per questo cessano di essere combattu- senza quote rosa, il suo valore prima di trovare la via della sua ti, almeno finché sono invasori. realizzazione, che non era nell’aderire al modello del maschio guerriero. ”...C'è del buono in questo mondo, Il valore che viene posto in maggiore evidenza nella trilogia è, però, quello dell’amicizia, sentimento decisamente di rottura in padron Frodo. È giusto combattere un momento storico in cui i rapporti umani si valutano sulla per questo...”(Sam) convenienza e spesso non sono neppure umani, ma illusioni di comunicazione creati da macchine. I rapporti fra gli Hobbit, che si imbarcheranno in una impresa, in apparenza, troppo Valori dimenticati, come onore e orgoglio, se pur enfatizzati, grande per loro, hanno salde fondamenta scavate dalla reci- non sono visti, però, senza sfaccettature: gli eroi non sono proca frequentazione, in una comunità reale e solidale, scandi-

60 61 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM ta da gran bevute di birra e lunghe fumate di “erba pipa”,cose to un medioevo, alternativo e fantastico, che funziona come le non ancora impossibili, ma sempre più sottovalutate e sostitui- saghe del nostro medioevo: dove sono ancora in azione le te dal virtuale. forze del mondo antico, ma non più le relative divinità motrici, Il vero protagonista della Trilogia è in ogni caso l’anello del che, però, non sono ancora sostituite da un dio che non appar- potere, l’Unico, che cerca il suo padrone Sauron, strumento del tiene a quella tradizione. Questo è, forse, il solo, ma forte, limite male che corrompe gli uomini e gli altri esseri fantastici della al richiamo alla Tradizione dell’Ovest presente in Tolkien: non è Terra di Mezzo, anche quando questi vorrebbero usarlo a fin di un pieno ritorno a questa, ma a un mondo che aveva già il bene. Il suo potere è eccessivo, incontrollabile e finisce per con- germe della sua corruzione venuto proprio dal Sud-Est. durre alla perdizione. Una buona allegoria per simboleggiare Tornare a quella Tradizione, per quanto indispensabile, può la corruzione esercitata dal potere quando si concentra in una apparire impossibile, ma come viene allegramente detto da sola persona: molti dittatori della storia, anche se usciti da rivo- Gimli, coraggioso nano armato di ascia da combattimento: luzioni che dovevano migliorare il mondo, ne sono un esempio, “Certezza di morte, scarse possibilità di successo: che aspettia- ma anche se questo potere potere finisce in mani di pochi può mo?”. Lui ebbe successo.  condurre a disastri. Specie se questi pochi non sono affatto ani- mati dalle migliori intenzioni: viene da domandarsi chi potreb- Ferdinando Menconi be essere oggi Sauron o, meglio, Saruman dalle parole dolci e ingannatrici. Per rendere facilmente comprensibile l’intossicazione che dà l’anello, Peter Jackson la tratta come fosse dipendenza da droga, ma non vuole esserne allegoria, è solo il modo di agire dell’anello che intossica di qualcosa ben più forte della droga: “...È come nelle grandi storie, padron un potere assoluto e senza senso di responsabilità. Quando Frodo. Quelle che contano davvero. invece il potere è legittimo, ed esercitato nei limiti, il crimine è rifiutarlo, perché bisogna assumersi le proprie responsabilità, Erano piene di oscurità e pericoli, non solo per quanto riguarda le conseguenze delle proprie e a volte non volevi sapere il finale. azioni, ma anche quando si deve rinunciare alla quiete del pri- vato per compiti più alti: chi è chiamato ad essere Re come Perché come poteva esserci un finale tale deve comportarsi e chi deve distruggere l’anello deve allegro? Come poteva il mondo tornare accettare i sacrifici che questo comporta. com'era dopo che erano successe tante Sacrificio, altra parola chiave della trilogia. Sacrificio parola dimenticata in questa società figlia della delusione dell’edoni- cose brutte? Ma alla fine è solo una cosa smo anni Ottanta, che interpreta in maniera ancor più volgare. passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità Sacrificio, termine oggi invocato solo quando spetta ad altri, al limite alla società in genere, ma che viene costantemente rifiu- deve passare. Arriverà un nuovo giorno. tato quando riguarda direttamente il singolo: che gli obiettivi E quando il sole splenderà, sarà ancora debbano essere raggiunti con impegno e sacrificio ormai sfug- ge, sembra tutto dovuto da altri, come di altri è la colpa se più luminoso. Quelle erano le storie questi sfuggono. E non c’è bisogno, come sostiene il film, di che ti restavano dentro, che significavano grandi uomini perché grandi imprese si compiano, anche in un qualcosa, anche se eri troppo piccolo piccolo Hobbit può risiedere la chiave per cambiare il mondo. Se, però, al piccolo Hobbit si affiancano anche gloriose cariche per capire il perché. Ma credo, padron di cavalleria si salva anche il senso estetico della lotta per la Frodo, di capire, ora. Adesso so. libertà, ma rimane il fatto che è in ogni piccola azione di ogni singolo che risiedono i mattoni della rivoluzione. Le persone di quelle storie avevano molte Il grande merito di Peter Jackson è di aver reso al meglio il occasioni di tornare indietro e non l'hanno mondo e la mitologia create da Tolkien, che vanno oltre il rac- conto fantasy. Il Professore ha, infatti, costruito un intero mondo fatto. Andavano avanti, perché loro erano e complete lingue, e, da grande medievista qual era, ha crea- aggrappate a qualcosa..”. (SAM)

62 63 LA VOCE DEL RIBELLE WWW.ILRIBELLE.COM Caro Bobby Sands, crepare di maggio

Io difendo il diritto divino della nazione irlandese all'indipendenza dole e ipocrite, ma non meno efficaci, di quanto avvenga nelle dittatu- sovrana, e credo in essa, così come credo nel diritto di ogni uomo e re, con cui trafficano liberamente dimenticando i tanto strombazzati donna irlandese a difendere questo diritto con la rivoluzione armata - diritti dell’uomo, che diventano secondari quando, ad esempio, si com- Robert Gerard "Bobby" Sands (1954 – 1981), rivoluzionario irlandese mercia con Cina e Birmania. Come non si disturbò, e si continua a non disturbare, l’occupazione Inglese dell’Irlanda del Nord, così si fa con “Crepare di Maggio ci vuole tanto, troppo coraggio”, così cantava De quella del Tibet, salvo poche sporadiche manifestazioni che non Andrè ne “La guerra di Piero”, ma questo coraggio non mancò a danno seguito ad azioni sostanziali. C’è ancora bisogno di ricordare il Bobby Sands, che morì il 5 maggio di giusto 30 anni fa, e altrettanto ne sacrificio di gente come Bobby Sands, ricordare che non c’è da anda- ebbero i nove che lo seguirono fino alla morte, nello sciopero della re lontano per trovare gente che sa lottare per l’interesse della sua col- fame nel carcere inglese di Long Kesh, anche se non tutti morirono di lettività e sacrificare tutto, anche la vita, per gli altri, anziché inseguire maggio. Di coraggio, Bobby Sands, ne aveva molto più di Piero, perché strumentalmente interessi personali e particolari. Così come non c’è non gli mancava neppure quello di portare le armi: detenzione di armi, da andare lontano per trovare libertà minacciate e poteri da combat- infatti, fu il motivo della sua incarcerazione, e di averle usate contro lo tere, anche se non ancora con mezzi estremi come quelli degli interna- straniero che occupava, ed occupa ancora, il suo paese. Uno stranie- ti a Long Kesh, però ricordando il sacrificio dei dieci, nel trentennale ro che adesso combatte, o dice di farlo, per i diritti (o è solo per il petro- dello sciopero della fame del 1981, si ricorda anche che c’è gente che € lio?) di altri ribelli, perché si sa che, per le sedicenti democrazie, solo ammira ancora le loro motivazioni e che, forse, potrebbe seguirle, a quando le rivolte avvengono in altri paesi stranieri, ma non sempre, partire dalle ragioni che causarono la loro incarcerazione. sono movimenti di liberazione, altrimenti si tratta di terrorismo da stron- € € care con ogni mezzo. Fra i mezzi furono comprese condizioni carcera- Anche se nell'Irlanda del Nord non ci fossero centomila disoccupati, la rie indegne anche della barbarie, a Long Kesh i membri dell’esercito miseria delle paghe griderebbe vendetta per gli enormi profitti della repubblicano irlandese “vivevano” in condizioni che neppure a classe dominante e capitalistica, che prospera con le ferite, il sudore e € Guantanamo si è osato riproporre: nessuno degli ospiti di quella prigio- le fatiche del popolo - Robert Gerard "Bobby" Sands (1954 – 1981) ne ha dovuto spargere la sua merda sulle pareti, tanto per citarne una.Condizioni disumane contro cui Sands e altri ragazzi di IRAe INLA Elenco dei partecipanti allo sciopero della fame del 1981 combatterono con l’antica tradizione irlandese dello sciopero della * Bobby Sands (IRA): di Belfast. Morto il 5 maggio 1981, 66 giorni di € fame, e non stiamo parlando del Cile di Pinochet ma di quel faro di digiuno. Francis Hughes (IRA): di Bellaghy, contea di Derry. 12 mag- libertà che ci raccontano essere l’Inghilterra, e solo 30 anni fa: altro che gio 1981, 59 gg di digiuno. Raymond McCreesh (IRA): di Camlough, il “regime” di cui ci lamentiamo qui, senza nulla fare seriamente contro, contea di Armagh. 21 maggio 1981, 61 gg di digiuno. Patsy O'Hara € peraltro. Morirono in dieci per ottenere l’accoglimento di cinque ragio- (INLA): di Derry. 21 maggio 1981, 61 gg di digiuno. Brendan nevoli richieste, fra le quali non vi era neppure quella, legittima peral- McLaughlin (IRA): della contea di Derry.Ha interrotto lo sciopero dopo tro, di essere considerati e trattati come prigionieri politici o, meglio 13 gg di digiuno a causa di un' ulcera perforata. Joe McDonnell € ancora, di guerra, ma si sa bene che le democrazie guerre non ne (IRA): di Belfast. 8 luglio 1981, 61 gg di digiuno. Martin Hurson (IRA): fanno: queste hanno delle regole che sarebbe troppo fastidioso dover di Cappagh, contea di Tyrone. 13 luglio 1981, 46 gg di digiuno. Paddy € rispettare. Le famose cinque richieste erano le seguenti: 1. Diritto di Quinn (IRA): di Camlough, contea di Armagh. Ritirato dalla famiglia indossare i propri vestiti e non la divisa carceraria; 2. Diritto di non svol- dopo 47 gg di digiuno. Kevin Lynch (INLA): di Dungiven, contea di gere il lavoro carcerario; 3. Diritto di libera associazione con gli altri Derry.1 agosto 1981, 71 gg di digiuno. Kieran Doherty (IRA): di Belfast. detenuti durante le ore d'aria; 4. Diritto di avere reintegrata la remissio- 2 agosto 1981, 73 gg di digiuno. Thomas McElwee (IRA): di Bellaghy, ne di metà della pena, diritto che avevano perduto in conseguenza contea di Derry. 8 agosto 1981, 62 gg di digiuno. Mickey Devine delle proteste; 5. Diritto di ricevere pacchi settimanali, posta e di poter (INLA): di Derry. 20 agosto 1981, 60 gg di digiuno. Patrick McGeown usufruire di attività ricreazionali. (IRA): di Belfast. Ritirato dallo sciopero dalla famiglia dopo 42 gg di digiuno. Laurence McKeown (IRA): di Randalstown, contea di Antrim. Dovettero morire in dieci e lo sciopero venne revocato, grazie al vergo- Ritirato dalla famiglia dopo 70 gg di digiuno. Matt Devlin (IRA): di gnoso escamotage britannico di permettere alle famiglie di autorizza- Ardboe, contea di Tyrone. Ritirato dalla famiglia dopo 52 gg di digiu- re la nutrizione forzata, una volta entrato in coma lo scioperante, prima no. Bernard Fox (IRA): di Belfast. Ha interrotto lo sciopero dopo 33 gg che le cinque richieste venissero soddisfatte. Tutta questa crudeltà fu di digiuno a causa di problemi al fegato. Liam McCloskey (INLA): di voluta dal premier inglese di allora: Margaret Thatcher, con buona Dungiven, contea di Derry. Ha interrotto lo sciopero dopo 55 gg di pace di chi sostiene che se le donne fossero al potere ci sarebbe più digiuno quando la sua famiglia aveva dichiarato che sarebbe inter- pace e giustizia che non in questo mondo governato dai maschi: giu- venuta per salvargli la vita. Patrick Sheehan (IRA)): di Belfast. Ha inter- stizia e libertà non sono questione di sesso. 7L’anniversario degli rotto lo sciopero il 3 ottobre 1981 dopo 55 gg di digiuno. Jackie Hunger Strikers passa sempre più nel dimenticatoio, fuori dall’Irlanda, McMullan (IRA): di Belfast. Ha interrotto lo sciopero il 3 ottobre 1981 ma nonostante gli accordi, di facciata per certi versi, del Venerdì Santo, dopo 48 gg di digiuno. Gerard Carville (IRA): della contea di Down. la questione è ancora aperta e ricordare i ribelli irlandesi morti per Ha interrotto lo sciopero il 3 ottobre 1981 dopo 34 gg di digiuno. John mano inglese assume, inoltre, nuove valenze, con tutto questo occiden- Pickering (IRA): di Belfast. Ha interrotto lo sciopero il 3 ottobre 1981 te democratico impegnato a spada tratta a difendere, quando fa dopo 27 gg di digiuno. Gerard Hodgins (IRA): di Belfast. Ha interrotto comodo, le ribellioni fuori dai confini: esiste un diritto, anzi un dovere, di lo sciopero il 3 ottobre 1981 dopo 20 gg di digiuno. Jim Devine (IRA): rivolta all’interno di queste sedicenti democrazie. Anche nelle “demo- della contea di Tyrone. Ha interrotto lo sciopero il 3 ottobre 1981 dopo crazie” liberalparlamentariste la libertà è offesa, con modalità più sub- 13 gg di digiuno. F.M. di Alessio Di Mauro