Senato della Repubblica — 257 — Camera dei Deputati

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CAPITOLO QUARTO

LE RAMIFICAZIONI TERRITORIALI DELLA MAFIA

SEZIONE PRIMA sembrò subito -a taluni un'emanazione della mafia siciliana ma sulle prime non ne ebbe né LA MAFIA ALL'ESTERO i caratteri né le origini né i legami con i ceti dirigenti sociali o ipolitici: si trattava sol- tanto di un'associazione delinquenziale nata 1. / collegamenti della mafia con organizza- per .finalità di mutua assistenza del gruppo et- zioni criminose straniere. nico e della colonia di immigrati siciliani, ohe vi contentò di operare perenni esclusivamen- La mafia non è mai stata un fatto soltanto te nei circoli e nelle colonie dei nostri .immi- siciliano. In tutti i tempi sono state frequen- gra-ti. Tutti gli italiani dovevano pagare un ti ed estese le infiltrazioni mafiose in Paesi contributo, una specie di taglia o decima, stranieri e in più occasioni le cronache, •han- che poteva ammontare da un dollaro alla no registrato l'esistenza di saldi rapporti tra settimana ai 5 mila dollari richiesti a Enri- la mafia e determinate organizzazioni crimi- co Caruso. L'attività fondamentale della Ma- nali straniere, specialmente nord-americane. no Nera era quella delle estorsioni e delle ra- In particolare, per quanto (riguarda gli Sta- pine attraverso lettere ricattatorie ohe sol- ti Uniti, tali rapporti hanno un'origine tut- lecitavano versamenti in denaro e le cui ri- t'altro che recente, poiché sorsero, si può di- chieste dovevano essere soddisfatte, pena la re, nel 'momento stesso in cui sì sviluppò l limite della comunità etni- revano peraltro, nel continuo flusso della ca, le autorità americane abbandonavano la emigrazione, organizzazioni clandestine per primitiva indifferenza. permettere di lasciare la Sicilia e di trovare L'episodio Hennessy, nel 1890, inserì la una buona sistemazione in America a chi in- Mano Nera nella delinquenza ufficiale statu- tendeva sottrarsi per qualche motivo alla nitense. Hennessey, agente di polizia, dove- giustizia italiana; e in simili organizzazioni, va testimoniare a favore dei fratèlli Proven- che avevano un piede in Sicilia e l'altro oltre zano, accusarti di aver organizzato un san- Atlantico, cominciarono ad agire coloro che guinoso attentato ai fratelli Mat/ranga, tra- dovevano poi essere i 'primi rappresentanti sportatori di frutta nello scalo di .New Or- della delinquenza siculo-americana. leans, ma venne ucciso da ignoti mentre rin- Su questa base si creò negli Stati Uniti un casava, la sera del 15 ottobre 1890. Per la sua tipo di associazione a delinquere che ebbe le molte furono rinviati a giudizio 19 italo-ame- sue radici nella solidarietà e nel contributo ricani, che vennero però assolti il 12 marzo più o meno coatto di un determinato gruppo 1891. La folla inferocita assalì le prigioni e etnico-nazionale, che fu la Mano Nera. Essa nel linciaggio che ne seguì 11 degli assolti in

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LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI attesa di scarcerazione vennero uccisi. Fu do- e gli esponenti mafiosi avvenne nella casa di po questo clamoroso episodio che la polizia Vito Cascio Ferro, capo riconosciuto della degli Stati Uniti usò un più rigido criterio mafia siciliana. nell'esame dei precedenti degli immigrati'ita- Petrosino, ignaro, giunse in Italia Al 20 feb- liani, specialmente siciliani, e iniziò la lotta braio 1909; si incontrò con LI ministro dell'in- contro Ja Mano Nera. terno, onorevole Peano, che gli assicurò che H termine divenne presto in America si- non sarebbero stati più rilasciati passaporti nonimo di mafia: le omonimie, le parentele di espatrio ai pregiudicati; si recò a Pallermo e le personali amicizie fra gli associati della dove indagò, fra l'altro, anche sui precedenti Mano Nera ed i mafiosi siciliani, i tempora- penali dei fratelli Matranga. La sera del 12 nei legami dovuti alla partecipazione di qual- marzo, a Piazza Marina, veniva ucciso a colpi che mafioso ai delitti della Mano Nera e, per di pistola da un uomo sceso da una carrozza. converso, la collaborazione di affiliati ame- Due ore prima, Vito Cascio Ferirò si era ricani ad attività mafiose ,in Sicilia, gli inca- recato a cena da un autorevole parlamenta- richi 'reciprocamente portati a compimento re; si era allontanato per breve tempo con la comprovavano l'esistenza non soltanto di un carrozza; era ritornato sereno a consumare rapporto di somiglianzà di gruppi, di orga- la cena. Al processo che ne seguì, i commen- nizzazioni .e di finalità, ma anche di un rap- sali gli fornirono un alibi inattaccabile e Ca- porti di derivazione stabile e permanente. Le 5ciò Ferro fu assolto. due organizzazioni criminose tennero inol- Il primo convegno mafia-iMano Nera aveva tre frequenti riunioni nel carso delle quali quindi dato i suoi frutti, che avevano dato a emerse chiaramente che i mafiosi dell'una e loro volta la prova dei rapporti traile due as- dell'altra parte dell'Oceano avevano eguale sociazioni. potere ed influenza ed erano in perfetta in- Il secondo convegno ebbe luogo nel dicem- tesa tra loro. bre del 1928 a Cleveland, quando la Mano Ne- La prima riunione di cui si ha notizia ausale ra era guidata, oltre che dai vecchi Joe Mas- al 1909 e preluse all'assassinio' di Joseph Pe- seria e Joseph di Giovanni (Scarface), dai trosino. Costui, tenente commissario della giovani delfini Giuseppe 'Doto (Joe Adonis), Sezione italiana dell'ufficio di polizia di (New Joe Aiello e Tony Gizzo. Parteciparono anche York, nel dicembre 1908 ebbe l'incarico di re- Alfred Polizzi, Nick Vitale, Peter Li Cavoli carsi in Sicilia col compito di « indagare sul (James), James Balestrere, Francesco Casti- fenomeno della mafia onde frenare — se era glia (Frank Costello, detto Faccia d'angelo), possibile — l'emigrazione di elementi pregiu- Vincent Mangano e Joseph Profaci. Lo scopo dicati e 'Stabilire un collegamento con la Po- del convegno era di trovare una composizio- lizia italiana per interrompere 'i legami tra ne alle lotte fra i gruppi rivali, penetrare più la mafia siciliana e la Mano Nera america- profondamente nel settore politico, rendendo na ». Egli inoltre doveva .raccogliere precise più organici e capillari i. legami già esistenti, informazioni sui numerosi 'Siciliani che risie- sostituire le attività connesse al .proibizioni- devano nella città di New York e che ali suo smo con altre di stretta ispirazioni manosa, ritorno avrebbero dovuto essere espulsi co- inserire nelle gangs esistenti gli emigrati si- me criminali. ciliani legali o clandestini che ila spieiata ope- I capi della Mano Nera si videro in perico- razione Mori aveva allora costretto a rifu- lo e a New Orleans, nella casa di Paolo Mar- giarsi in America, costruire una nuova as- chese (Paul Di Oristina), si riunirono James sociazione col nome di Unione Siciliana. Balestrere, Giovanni Di Giovanni, Peter Di Una sorpresa della Polizia compromise il Giovanni (fratello di Joseph Di Giovanni, il successo della riunione. Gli scontri fra le noto Scarface), Anthony Carramusa, Frank De Maio e Angelo . Peter .Di Giovanni bande si fecero allora più frequenti e, anche venne spedito a per concordare con al di fuori della Mano Nera, il gangsterismo i capi della mafia locale come 'impedire che americano visse le sue .giornate più roventi, Petrosino portasse a termine la sua missone. culminate il 14 febbraio 1929 a Chicago col L'incontro fra l'emissario della Mano Nera massacro di S. Valentino, in cui la gang di Senato della Repubblica — 259 — Camera dei Deputati

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George Moran veniva annientata dagli uomi- L'inchiesta Kefauver fornisce una larga ni di Al Capone. documentazione del gangsterismo mafioso; e ìNel maggio successivo, ad Atlantic City, cioè di una nuova mafia gangsteristica ameri- Frank Costello e Joe Adonis con Al Capone cana, che costituisce una sorta di Stato entro e Moran stabilirono una stretta ripartizione Io Stato, un potere che ha influenza nell'eco- di competenze e ricostituirono l'Unione Si- nomia, nella politica, nella Magistratura e ciliana: Jonny Torrio ne divenne il nuovo nella Polizia degli Stati Uniti, dove in certe capo. Si 'pensò anche alla mafia 'Siciliana, che zone esiste come « una specie di (losca trini- si ritenne di affidare ailLa guida di Calogero tà: la delinquenza, la politica e gli affari », Vizzini e di Pasquale Enea, di Palermo, es- alla quale quasi mai sono estranei i grossi sendo Vito Cascio Ferro « impedito nei suoi nomi dei delinquenti siculo-americani. poteri » perché in carcere. Il rapporto McClellan, poi, prova chia- A quella riunione non .prese parte Salvato- ramente che negli Stali Uniti prospera da re Lucania (Lucky Luciano), autorevole traf- tempo una vasta associazione criminale fra ficante di droga e tenutario di case di .tolle- italo-americani di prevalente origine sicilia- ranza, mestiere mai esercitato dai mafiosi na, detta Cosa Nostra. Il termine Cosa No- siciliani. Ma fra il 1930 e il 1940 Lucania fu stra, coniato in America dai siciliani che quasi l'unico a controllare il traffico delia nel lontano 1929 costituirono l'Unione Sici- droga che raggiungeva l'America iper mezzo liana, è sinonimo dell'espressione « amici di di società farmaceutiche e di industrie chi- l'amici », usata dalla mafia siciliana per in- miche dell'Italia settenitrionalle e del Mezzo- dicare una persona sulla quale si può fare giorno della Francia, in uno strano tipo di completo assegnamento, e col tempo è passa- contrabbando, favorito allora dalla mancan- to convenzionalmente ad indicare la nuova za, almeno in Italia, di precise norme legisla- organizzazione che aveva soppiantato il vec- tive contro ila sottrazione dell'eroina e della chio « sindacato » della Mano Nera. morfina al commercio legale. Composta quasi interamente di siciliani, i E nel 1940, pur essendo in carcere, Lucky cui raggruppamenti, detti « famiglie », erano Luciano, in una riunione del « sindacato » capeggiati da individui in stretti (legami con e cioè del cosiddetto gran consiglio della altre « famiglie » e con esponenti del mondo Mano Nera, venne indicato come l'unico ca- politico ed economico, Cosa Nostra sorse di pace di riannodare i rapporti con la mala- fatto nel 1931, grazie soprattutto a Salvatore vita siciliana. Lucania, sulla falsariga della mafia siciliana, In tempi più recenti, due indagini thanno e di questa adottò i metodi di terrorismo e di portato l'attenzione del Parlamento e del Go- violenza introdotti dagli emigrati siciliani verno statunitense sulla delinquenza mafio- all'inizio del secolo. Con la mafia siciliana sa e non manosa: l'indagine dalla Commis- continuò poi a mantenere una stratta e conti- sione senatoriale presieduta dal senatore Ke- nua intesa per il raggiungimento dei propri fauver .sul ìgangsterismo in genere e suJ gang- fini e per il soddisfacimento del comune in- sterismo mafioso in .specie e quella (di cui teresse al/la rapida realizzaziiome di ingenti si è già fatto cenno) deJla Sottocommissione guadagni con metodi illeciti. di inchiesta .presieduta dal senatore Me Robert Fitzgerald Kennedy, quando era CleLlan ohe il 4 marzo 1965 ebbe a pubblica- Ministro della giustizia, ha descritto l'orga- re un rapporto.sull'organizzazione crimino- nizzazione di Cosa Nostra come una azienda sa e sul traffico degli stupefacenti, divenuto privata del crimine, nelle cui mani si accen- ben presto noto col oiame di « rapporto Me tra un reddito di milioni di dollari che pro- Clellan ». vengono dalle sofferenze umane e dalla cor- Non si può prescindere dalle risultanze di ruzione morale. Ebbene, quasi tutti gli ap- queste indagini per un giudizio sugli attuali partenenti ad essa — identificati attraverso legami fra mafia 'Siciliana e delinquenza sta- le deposizioni dei funzionari di Polizia John tunitense, legami, purtroppo, che'trovano nei Shanley e Ralph Salerno e soprattutto in ba- risultati delle due inchieste la più ampia e se alle accuse di Joseph Valachi, già autore- preoccupante conferma. vole esponente dell'organizzazione, quale Senato della Repubblica — 260 — Camera dei Deputati

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membro deMa « famiglia » di Joe Bonanno — doro manifestazini delinquenziali, quali so- erano in personali rapporti di parentela, af- praffazioni a danno dei connazionali, pre- finità, comparatico, affari o interessi con i potere, abusi, vendette, malintese afferma- grossi 'mafiosi del palermitano e del trapa- zioni di prestigio e di onore. nese. Più precisamente, secondo McClel- Mentre, in verità, nel NordnBuropa, nel Ca- ian: « esiste negli Stati Uniti una delinquen- nada e negli altri Paesi verso cui si è diretto za organizzata formata esclusivamente da il flusso migratorio, tali manifestazioni sono persone di origine italiana, che si chiama Co- restate circoscritte al modesto ambiente dei sa Nostra, la quale è collegata con la mafia connazionali immigrali e non hanno cormun- siciliana. . . Questa associazione ha così vasti que dato luogo a gravi fatti di 'sangue né mo- poteri e gode di tanta .influenza da poter es- tivo a interventi delle autorità (locali, lo stes- sere considerata come una vera e propria so, purtroppo, non è accaduto per l'Australia. amministrazione privata del crimine organiz- Qui, per cause non accertate — ma ifira le zato. . . direttamente collegata e adeguata quali certamente rientrano l'entità numeri- alla secolare società di terroristi siciliani, la ca degli emigranti provenienti dalle medesi- mafia ». E aggiunge, nel suo /rapporto, che me zone 'mafiose, i loro costumi, la mentalità dei capi delle cinque « famiglie » in cui è e le abitudini di vita, >le caratteristiche del suddivisa Cosa Nostra in New York (2.000 territorio, dell'ambiente e dell'economia del membri attivi e 3.000 inattivi), tre su cinque Paese ospitante, simili in parte a quelle sono siciliani. delle località di provenienza, i circoli chiusi Può, pertanto, ben comprendersi come le e i compartimenti stagni delle famiglie — si due organizzazioni non soltanto siano rima- verificarono negli anni '60 numerosi epi- ste sempre collegate, ma abbiano potuto pre- sodi tipicamente mafiosi e furono perfino starsi mutua assistenza pur mantenendosi commessi feroci omicidi. Ne derivò, fra gli distinte ed indipendenti, come molto incisi- emigranti, con le inevitabili manifestazioni vamente diceva Joe VaJachi, allorquando af- di omeri a, un'atmosfera di diffidenza e di fermava: « Cosa Nostra è una organizzazio- sospetto a cui si è riusciti in seguito a porre ne indipendente e distinta dalla mafia sicilia- gli opportuni ripari, evitando che gli incre- na, però i bosses di Cosa Nostra intratten- sciosi episodi si ripetessero. gono rapporti con i capi della mafia ». Nascono di qui numerosi episodi crimi- nosi nei quali sono (risultati coinvolti per- SEZIONE SECONDA sonaggi della malavita siciliana e di quella americana e nasce di qui quello stretto col- LA MAFIA NELL'ITALIA CONTINENTALE legamento tra l'uno e .l'altro ambiente, che ha favorito (come in precedenza si è spiega- 1. Le infiltrazioni mafiose. to) d'illecito traffico degli stupefacenti. D'altra parte, il commercio della droga e Un fenomeno in qualche modo analogo a il contrabbando dei tabacchi hanno permes- quello che si è ora sommariamente descritto so ai mafiosi di stabilire saldi legami anche si è verificato anche in Italia, tanto da assu- con la malavita di altri Paesi, specialmente mere, specialmente negli ultimi tempi, pro- della Francia e della Germania; cosi come porzioni allarmanti. La mafia è uscita dal- l'emigrazione all'estero dei nostri lavoratori, l'Isola, per raggiungere e insediarsi in altre fra i quali numerosissimi siciliani delle pro- zone d'Italia e in particolare nei grossi cen- vince mafiose, ha trapiantato nelle nuove zo- tri .urbani, come Milano, Roma, Genova e Na- ne di (lavoro gli usi, i costumi e le abitudini poili o nei paesi vicini. dei Paesi nativi. Si è verificato ancora oggi, Nel luglio del 1971, poche settimane dal- in. Europa come in Africa e in Australia, il fe- l'omicidio de.l Procuratore della Repubblica nomeno già osservato negli ultimi anni del di Palermo, i e la Pubblica sicu- secalo 'scorso e nei primi di questo secolo: rezza procedettero a una vasta operazione di gruppi familiari di mafiosi hanno ritenuto polizia, che si concluse con la denunzia di di poter continuare anche all'estero certe centoquattordici persone, tutte sospettate di Senato della Repubblica 261 — Camera dei Deputati

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appartenenza alla mafia e ritenute responsa- anni, domiciliato a Busto Arsizio, già denun- bili -del delitto di associazione per delinquere ciato per traffico di stupefacenti, Carlo Fi- e del sequestro di Vincenzo Guercio. Basta danzati, di 28 anni, da Palermo e 'residente scorrere l'elenco dei luoghi in cui queste per- a Milano, Benedetto La .Cara, di 28 anni, re- sone vennero arrestate o tin cui si trovavano sidente a Senago, Francesco Magri, di 41 an- al momento della denuncia, por avere una ni, collegato a , Domenico mappa, non completa, ma certo indicati- Santoro, di 32 anni, da Palermo e residente va, 'di quelle che erano allora le presenze e le a Cotogno Monzese, Francesco Scaglione, di infiltrazioni manose in Sicilia e nel ireste 38 anni, da Palermo e dimorante a Bellagdo, d'Italia. Andrea Seidita, palermitano, residente a Mi- Molte persone, naturalmente, furono cat- lano, contrabbandiere anche dui come il pre- turate nella Sicilia occidentale: a Palermo, cedente, Gioacchino Seidita di 48 anni, padre Giuseppe Burgio, Gaetano Cardilo, Natale Di di Andrea, già imputato del delitto di omi- Maio, Gaspare Gambino, Filippo Giacalone, cidio e poi prosciolto. Giuseppe Li Volsi, Filippo Pedone, Giusto Pi- Con loro fu denunziato in stato di latitan- cone, Salvatore Scaglione, Antonino 'Soiac- za anche Gerlando Alberti, [personaggio di ca, Giro'lamo Teresi, Pietro Teresi, Luciano primo piano delle nuove .leve mafiose, che Zappulli e Agostino Lupo; a Terrasini (una negli ultimi tempi era stato al centro, in va- località a trenta chilometri da Palermo) Ni- rie zone dell'Italia continentale, di numero- colo D'Anna, Diego Marino e Antonino Vi- se oscure vicende. tale; a Villabate, Giovanni Gandolfo. Sul suo conto è risultato in particolare che Ma anche nella Sicilia orientale, .tradizio- .nella sua abitazione di Collagno Monzese si nalmente libera da influssi mafiosi, furono riunirono 'più volte esponenti di altissimo li- effettuati alcuni arresti: a Catania 'fu cattu- vello dell'organizzazione imafiosa, come i Gre- rato Giuseppe Calderone, di 46 anni, ohe se- co., Gaetano Badalamenti, Pietro iDavì e Sal- condo la Polizia, il 10 luglio 1971, si era in- vatore Catalani, proveniente quest'ultimo da- contrato a Zurigo con , in gli Stati Uniti e segnalato come un .pericolo- compagnia di Alberti, Buscetta e 'Greco; a so trafficante di droga. Sempre nella zona .mi- fu preso Salvatore Gambino, di 31 lanese, Alberti tenne costanti rapporti con annii, fratello di Gaspare. , di quale infatti fu fer- Moilto più numerosi furono gli arresti ese- mato dalla Polizia mentre si trovava in .mac- guiti nell'Italia continentale. A Pomezia, in china con lui e con altri noti mafiosi. Alberti, provincia di Roma, gii inquirenti fenmaTono inoltre, fu denunciato a Milano, per i 'delitti Giuseppe Corso, di 72 anni, e il figlio Giusep- di contrabbando, di traffico di stupefacenti, pe Corso, di 47.anni, entrambi da Partinico, di furto e rapina, in concorso con Francesco il secondo genero di Frank Coppola, per Scaglione, Gioacohino Seidita, Salvatore Bat- averne aposata l'unica figlia Pietra. taglia, Cesare D'Amico, Francesco Maorì, (Be- A Roma fu arrestato Natale 'Rimi, di 33 nedetto La Cara ed altri; a Genova, invece, annii, da , figlio di Vincenzo e fratel- fu imputato, insieme con Salvatore Riina, lo di Filippo Rimi, che da poco si era trasfe- Faneesco Macrì, Andrea Seidita ed altri, di rito nella capitale, perché assunto dalla Re- una rapina a mano armata ai, danni di un'or- gione Lazio. ganizzazione contrabbandiera ligure ohe si A Livorno venne preso 'Benedetto Citairda, era rifiutato di sottostare a un'imposizione di 58 anni, da Palermo, residente in un paese di stampo mafioso; fu indicato come man- della provincia, Salsetta, assolto nel 1969 dal- dante del fallito attentato di Castelfiranco Ve- l'imputazione di associazione per delinquere neto ai danni di Giuseppe Sirchia; fu denun- e dei delitti di sequesto di persona, di omici- ciato (e poi assolto) per la strage di viale La- dio e di occultamento di cadavere. zio; la Polizia lo indicò come uno dei possi- A Milano, infine, furono arrestati: Giovan- bili autori del rapimento di Mauro De Mauro ni Alberti, di 28 anni, da Ciminna, residente e il suo nome venne fatto più volte anche a a Co'logno Monzese, nipote del .più famoso proposito dell'omicidio di Pietro Scaglione; Genlando Alberti, Salvatore Battaglia, di 31 fu infine arrestato dopo anni di latitanza, Sonato della Repubblica — 262 — Camera dei Deputati

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nella zona di Napoli, dove aveva stabilito .la Le pagine che seguono offrono un quadro propria residenza fedele, anche se sommario, dei risultati del- Sono sufficienti queste sommarie notizie le indagini compiute in questo settore e con- •relative a Gerlando Alberti, dn giiro par l'Ita- sentono un giudizio obiettivo .sulle dimen- lia come un commesso viaggiatore del ori- sioni e sul significato delle .ramificazioni mine, a dimostrare che i mafiosi usciti dal- territoriali della mafia. la Sicilia, pur dimorando in luqghi diversi e spesso distanti, si •preoccupavano di non troncare, ma anzi di rinsaldane i rapporti 2. Francesco Paolo Coppola e le sue vicende. esistenti tra loro, e di continuare a tenere saldi legami con gli ambienti mafiosi del- I -primi episodi, che in questa (prospetti- l'Isola. va hanno richiamato l'attenzione della Com- Il Tribunale di Palermo, giudicando i cen- missione, sono tutti collegati o riconducibili toquattordici, ne ha condannato soltanto una alila persona e alle iniziative del boss italo- panie, escludendo così che esistesse un'asso- americano Francesco Paolo Coppella, meglio ciazione a delinquere tra tutte le persone noto come Frank Coppola, ed è utile per- denunziate. Ma è tuttavia fuori di dubbio ohe ciò far precedere degli apprezzamenti, a cui i mafiosi che si sono trasferiti nelle vamie è in proposito pervenuta la Comimiissione, zone deM'Italia continentale, se pure non han- da un profilo biografico di Coppola. no creato una sola organizzazione, che li rag- Frank Coppola nacque a Partinico, in pro- gnippasse tutti, hanno certamente costitui- vincia di Falerno, il 6 ottobre 1899 da una to vari e numerosi nuclei 'associati, che sono famiglia di contadini, che viveva in misere stati all'origine di quella costellazione di condizioni economiche, e già nella prima episodi di stampo mafioso, sebbene non itut- giovinezza cominciò a far parlare di sé. ti di carattere criminale, che ha arricchi- II 5 agosto 1919, infatti, venne denuncia- to in questi ultimi anni il quadro della cor- to dai Carabinieri di Partinico par tentato ruzione e della delinquenza nazionali, non omicidio in persona di Antonio Lupo. Venne più soltanto in Sicilia, ma anche in a

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI a Salvatore Vitale, a Salvatore Mancuso e elezioni per governatore dallo Stato il can- a John Pri'zioia, alias Papa John, noto traffi- didato democratico. Viaggiò quindi per gli cante di stupefacenti e pregiudicato^ iper omi- Stati Uniti, per scopi certamente illeciti, cidio, corruzione e commercio' clandestino finché fu co-stretto a trasferirsi nel Messioo, di alcool. dove rimase fino al gennaio 1950, quando Sempre con •riferimento ali'tempo 'trascor- fu espulso come indesiderabile e itornò defi- so negli Stati Uniti, il senatore McClellan nitivamente in Italia. inferì, nel rapporto, di cui già -si è fatto cen- Dopo il primo viaggio in Italia, e prima no, che Coppola, oltre ad essere un noto di rientrare negli Stati Uniti, consegnò al criminale, in pratica un killer, era un impor- suo procuratore, Vito Vitale, la somma di tante elemento nel traffico internazionale dodici milioni di lire, per l'acquisto di un della droga ed era associato a Salvatore fondo in Tor S. Lorenzo, a Pomezia; mentre Lucania (Lucky Luciano), esponente della nel 1950, appena tornato in Italia, depositò « famiglia » di Vito Genovese, a Giuseppe la somma di cinque milioni di lire presso Mangiapane e a Carlos Marcelllo (.Carlo Mi- la Cassa di Risparmio di Partinico. nacora), noto gangster. Anche secondo Me Già durante il primo soggiorno in Italia, Glellan, Coppola era inoltre associato a John e con maggiore intensità negli anni imme- Priziola, e con lui a Vito Vitale e a Raffae- diatamente successivi al 'rientro definitalo, le Quarasano. Coppola riuscì a stringere o-apponti con per- Durante la permanenza negli Stati Uniti, sone che avrebbero ipotuto assicurargli una Coppola venne più volte arrestato per di- autorevole protezione; né 'mancarono uomi- stillazione clandestina di alcool e condan- ni politici e sfunzionari statali che si (rivol- nato per traffico di droga. sero a lui par chiedergli favori o .per solle- Dopo ,la guerra, essendo Sitato scoperto dal citarne l'appoggio, specie 'in occasione di servizio d'emigrazione e diffidato 'di espul- sione, rientrò volontariamente in Italia nel competizioni elettorali. gennaio del 1948, stabilendosi a Partinico. Sono in questo senso 'significative alcune Ma nell'agosto del 1948 tornò negli Stati lettere rinvenute in casa di Coppola dalla Uniti attraverso il Messiico e si stabilì per Guardia di finanza e che qui di seguito si sei mesi a Kansas City, dove appoggiò alle pubblicano nel loro testo integrale:

Palermo 2tì.3.5»1

SENATO DELLA REPUBBLICA

Caro Coppola, Ho ricevuto il vostro affettuoso telegranna di ri per queste feste Pc-squali. Vi ringrazio molto anche per le espressioni così cordiali di cui Vi servite. Li ricambio cordialmente ed aggiungo i più. amichevoli u a_ luta. Senato della Repubblica — 264 — Camera dei Deputali

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SENATO DELLA REPUBBLICA Homa, 3 Gennaio 1950

Caro Coppole^

avevo ricevuto da parte Vostra atti di cortesia per cui avrei ben voluto ringraziar^ Ti ma non mi risultava il Vostro indiricBO di Par tinico, sicché dovetti ricorrere ad un amico il quale si informò e mi disse che non era precisato il Vostro indirizzo di e ode sta città. Ora mi per_ viene il Vostro telegramma e ve ne esprimo diret__ temente i ringraziarne!-.ti nonché il ricambio degli auguri stessi, affidandomi alla posta , la quale, suppongo, troverà il molo di recapitare o quanto meno, ritornerà la presente. Credetemi, Vostro

Sig.FRANCESCO COPPOLCL PABTIHICO IL GIORNALE D'ITALIA

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COMPARTIMENTO DI PAI

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Grande e vecchio Amico, un discreto tirocinio di Itvoro. o- La prego caldamente di [T Mi-ire ;i cuore i-reiiuo .'5uo C/1 o- t restante f»er preaentwrLe J.l amioo fraterno ni, > 0 m Lello la aorte di questo »i viine, Ve rlj^^ H ^° C ' oppola da Partini, lo presento a lei perché 70 Coppola,zio del giovane, è n- ri te voi e di qualaiasi sacri-- e.jli 4 uno dei nostri rari a*ioi ohe merita tutta la fioio affettuosa collaborazione. - '• : i ! - ; .| ,i I In merito alla Sua ultima 'ì -ttera La Ì.F. <^o di attendere m Alcuni giorni fa io scrissi all'ottimo Ingegnere Lello o ancora qualche giorno per- ; 'ere la risposta in quanto z raccomandandogli un giovane, .Patti antonino di antonino - H 3-^31 & Ani» v»rta , i genitori di questo giovane stiamo facendo di tutto pt i far superare a Vulpitta alca ho O jono gli attuali casellanti ai oa8ellQ'.JQ9,+699 Palermo ne formalità regolamentar- . m .Cessina, e questo giovane d»l quale no} ói occupiamo 4 Credo che nei primi di i\;a."70 sarò a Kornu :ci prenoto, una (jj •iato in quel casello. ' ,. '.-.:.'.•. • •• .t'-'-t •••.< 1 oolezione a Oasa Sua, • j - -? fin da ora sa ohe deve venir N t-H La preghiera ohe rivolsi a 3uo figlio 1*110 a ohe ' oggi re a Palermo ospito in òa«'n mia a trancorrere un pò di" Ì rivolgo a Lei è quella di fare la modo OÌw;»i ifogai riu» giorni primaverili «on no-./ ' • ;•' 8o 3cire a fare quello ohe mólti dal parlamentar moderni IH attesa di Sue l'aòbra;cLo affettuosamente gC I •!' m non ci hanno saputo far*. •' :.-••' 3uo iildiowntic^ ile i 2 il giovane aspira ad entrar* nelle ferrovie oooupando ' a. lualsiasi posto, egli saltuariauente viene ohiamato dal! la squadra recuperi e riparazione, ed ha già fatto "I Senato della Repubblica — 267 — Camera dei Deputati

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Xw. GIOVANNI PAIAZZOLQ R O M A v VM CONCETTI. «t

CAMERA DEI DEPUTATI Co re 3 Ministero Trasporti O Ferrovie dello Stat* O II Direttore Generale SX. Roma,lì 13 luci?o 1948

Caro Onorovolo- o C M O* in relaziono allo promure rivolte O- f E: f'—(-*i.t con la sua lettera del 'S giugno u.s. Lo significo Pi che,pur trattandosi di un trasporto cho risale al- l'anno 1913, sono stati di po«ti accortnnun ti por stabilire la «orto f ti cinjuc Ij.'uili masserizie a|>- nartenenti al militare Patti Antonino. In merito non si Mancherà di riferire apponu' cn in grado. m o Cordiali saluti z TU Hai mondo

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ASSEMBLEA COSTITUENTE • CAMERA DEI DEPUTATI

BhH '"S Roma,11 II Luglio 1948 ROBA,lì 13/4/1951 C/1 Cari asiMO Don Ciccio- Caro Coppola, L'ultima volta ohe ci vedendo al- mi è pervenuto il fusto del l'Hotel de Pai «e Lei ni diceva giustamente Suo vino eccellente. Al ringraziamento ohe a Partinico occorreva un Deputato Re- o H-l orale aggiungo quello scritto e conto gionale giovane svelto ed anico ed a portata W di portare meco lo squisito liquore nel. di nano degli anici. L'aaico Tot o Moti a i la mia villa di Camplglloni per bere al risponde a tutti questi requisiti ed io he deciso di aiutarlo con tutte le aie fori*. NJ la Sua salute. -~4 Se a Partinico •! aiutate lo fareeio diven- O Mi orqda cordialmente tare Deputato. M Con affettuosi «aiuti W 73 •i creda m > N (01 o vanni Paianolo) o

C m 3lg. FRANCESCO COPPOLA PARTINICO (Pai» noo) s fi. Sig'.Prancesoe Coppola Ifertlnico Senato della Repubblica — 271 — Camera dei Deputati

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Come si vede, in quest'ultima lettera è grado di appello, Coppola fu assolto insieme esplicito l'invito che un deputato in carica ri- a molti altri imputati. volge a un noto mafioso, per sollecitarne l'ap- Si concluse al'lo stesso modo, con un'asso- poggio alla candidatura di un amico; sì che luzione, il processo iniziato il 14 marzo 1966, è ben naturale che lo stesso Coppola si sia quando la Questura di Palermo lo denunziò potuto vantare di avere speso più volte la insieme con altri, tra i quali Gioacchino Ca- propria influenza sugli elettori del collegio scio, Erasmo e Salvatore Valente, Paolo e di Partinico a favore di determinate candida- Nicola Greco, perché ritenuto responsabile ture. degli omicidi di Salvatore Cascio, Francesco Coppola, d'altra parte, una volta tornato in Ancona e Filiippo Lunetta, avvenuti in Sicilia Italia, non limitò la sua attività a quella di rispettivamente il 20 febbraio 1955, il 1° giu- un capo-elettore, ma continuò invece a inte- gno 1960 e l'il giugno 1960. ressarsi di traffici illeciti, non esitando, come Coppola, intanto, fin dal 14 febbraio 1952, in passato, a ricorrere al delitto. si era trasferito da Partinico a Pomezia, in Il 15 maggio 1952, ad Alcamo, in provincia provincia di Roma, dove in seguito ha sem- di , furono sequestrati nei doppi fon- pre mantenuto la propria residenza. di di un baule quasi sei chili- di 'eroina, e In questi venti anni, egli ha accumulato Coppola fu denunciato dalla Guardia di finan- una vera e propria fortuna. Tra l'altro, ha za per associazione a delinquere e per traf- acquistato a Tor S. Lorenzo di Ardea un fon- fico di stupefacenti, in concorso con Serafino do dell'estensione di circa cinquanta ettari, e Giuseppe Mancuso, con Salvatore Vitale, che ha in buona parte adibito a vigneto, e Salvatore Greco, Angelo Di Carlo, Pietro Cau- sul quale ha costruito una villa, una casa co- dino e Raffaele Quarasano, residenti questi lonica, vari magazzini, una stalla. A Pomezia ultimi due negli Stati Uniti d'America. Il 24 poi ha comprato un'area edificabilc e otte- giugno 1955, il Tribunale di Trapani lo con- nuto la licenza per la costruzione di numerosi dannò a due anni di reclusione con una sen- fabbricati. Sempre nello stesso periodo, ha tenza che venne confermata 'il 31 ottobre acquistato due orti irrigui a Partinico, dove 1956 dalla Corte d'Appello di Palermo e il anche la moglie e la figlia sono diventate pro- 18 gennaio 1958 dalla Corte di Cassazione. prietarie di numerosi immobili, rustici e ur- L'anno dopo il sequestro dell'eroina, i Ca- bani. rabinieri di Partinico lo denunciarono, in Sarebbe naturalmente ingenuo pensare che concorso con Vincenzo Rimi e con altri ma- esistano prove sicure circa la provenienza del fiosi, per i delitti di sequestro a scopo di ri- denaro inizialmente impiegato da Coppola catto e di omicidio in persona dell'avvocato nelle imprese economiche che gli hanno con- Gaspare Lisi; il Giudice istnuttore del Tribu- sentito di diventare un uomo ricco; ma è nale di Palermo ne dispose la cattura, ma la fuori discussione che quello che portò con Carte di Assise, con sentenza del 12 maggio sé dall'America non era certo denaro pulito 1954, lo assolse per non aver commesso i e che in tutti questi anni non sono mai ces- fatti. sati i suoi rapporti con gli ambienti della Successivamente, il 28 luglio 1965, la Squa- malavita italiana e internazionale. È emerso dra mobile della Questura di Palermo ilo de- in particolare che ha avuto stretti legami nunziò per associazione a delinquere, adde- con Diego Plaia e con Antonino Sorci, colle- bitandogli di essersi associato con numerosi gato direttamente con i gruppi di Cosa .No- pregiudicati siciliani e statunitensi, e di ave- stra, e che in più di un'occasione si è incon- re svolto un'intensa attività delittuosa, nei trato con noti personaggi mafiosi, recandosi settori del commercio degli stupefacenti, del anche in Sicilia per partecipare alle loro riu- contrabbando di tabacchi e dell'emigrazione nioni, come quella che si svolse ad Alcamo clandestina. Il processo mise in evidenza (co- il 12 novembre 1965 tra lui, Vincenzo Rimi, me già si è ricordato) la vasta rete di rappor- Giuseppe Mangiapane e Giuseppe Bertolino. ti esistenti tra la mafia siciliana e l'organizza- Nel 1963, inoltre, nella casa di Coppola a zione americana di Cosa Nostra, ma, in Tor S. Lorenzo fu trovata un'agenda, nella Senato della Repubblica — 272 — Camera dei Deputati

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quale figuravano annotati il nome e l'indi- vano della prescritta approvazione della rizzo di Dominique Albertini, noto traffi- G.P.A.; tutte le lottizzazioni, quindi, dove- cante di stupefacenti, menzionato nel rappor- vano ritenersi non efficaci secondo quanto to McClelIan come associato a Cosa Nostra. stabilito dall'articolo 8 della legge n. 765; Questi ed altri elementi, che sarebbe super- d) le licenze rilasciate dopo l'entrata in fluo elencare, provano a sufficienza, sembra vigore della legge suddetta, tra cui quelle del alla Commissione, che Coppola, anche duran- Coppola, risultavano in 'massima panie ille- te la sua permanenza in Italia, abbia conti- gittime per la mancanza delle opere di ur- nuato a trarre una parte dei suoi redditi banizzazione primaria, così come prescritto da una vera e propria attività delinquenziale, dall'articolo 10 della legge stessa, poiché sol- con molta verosimiglianza dal traffico degli tanto allora la Cassa per il Mezzogiorno ave- stupefacenti. Tutti questi redditi Coppola li va iniziato la realizzazione di alcuni lotti dei ha poi investiti nell'acquisto dei beni immo- progetti generali della rete idrica e di quella bili, di cui si è detto, e in una serie di ini- fognaria; ziative economiche, collegate allo sviluppo e) grave pregiudizio al futuro assetto agricolo o edilizio dei terreni di sua pro- urbanistico del territorio comunale era ve- prietà. nuto dall'applicazione del piano regolatore Si è accertato tra l'altro che Coppola ha generale, non ancora apprestato, in quanto proceduto al miglioramento fondiario del il progetto redatto dagli architetti era risul- podere acquistato a Pomezia, ha ottenuto tato sovradimensionato (insediamenti per 270 (come si è ricordato) numerose licenze per mila abitanti e industrie su 1.600 ha.) e privo l'esecuzione di lottizzazioni e per la costru- delle attrezzature e servizi necessari per tale zione di fabbricati e ha infine richiesto la popolazione. lottizzazione di un suolo edificatorio di sua proprietà. Alla luce di questi fatti, non è azzardato Le accennate iniziative prese da Coppola pensare che anche Coppola si sia giovato nel settore edilizio si sono inserite nel con- delle accennate irregolarità, per portare a testo di una serie di abusi che hanno carat- compimento le sue imprese edilizie. Certo terizzato la gestione amministrativa del co- è che in quel periodo di tempo egli ebbe mune di Pomezia in ordine ai quali una frequenti e intensi rapporti da una parte Coimmissioine ministeriale d'inchiesta è per- con alcuni amministratori e funzionari dei venuta alle seguenti, specifiche conclusioni: Comuni di Pomezia e di Ardea, appunto per ottenere favorevoli interventi in ordine a suoi a) l'edificazione si era svolta sulla base interessi ìpatrimoniali, e .dall'altra cori espo- di una regolamentazione insufficiente, tenu- nenti dell'Amministrazione provinciale per to conto che il Comune era, all'epoca, sforni- quanto si riferisce all'esecuzione di opere to di un qualsiasi valido strumento di disci- pubbliche sui terreni di sua proprietà; ed plina urbanistica, essendo il piano regolatore è significative che l'Autorità giudiziaria di generale, adottato nel 1967, aincora in corso Roma abbia iniziato un procedimento pe- d'istruttoria presso il Ministero dei lavori nale per interesse privato in atti d'ufficio, ri- pubblici; guardo ai favoritismi che hanno permesso a b) la perimetrazione del centro abitato, Coppola di arricchirsi e di accrescere le sue prevista dall'articolo 17 della legge 6 agosto proprietà. 1-967, n. 765, era stata fatta con larghezza Negli ultimi tempi, non sono mancate, tale da eludere lo scopo (vi erano state in- accanto a questa, altre iniziative giudiziarie cluse, infatti, tutte le lottizzazioni ancorché a carico di Frank Coppola. non realizzate, compresa quella riguardante Il 20 marzo 1970, ila Questura di Roma i terreni di Coppola); avanzò a carico di Coppola una proposta di e) nessuna delle lottizzazioni .anteriori sorveglianza speciale con obbligo di sog- al 2 dicembre 1966 era stata autorizzata dal giorno. Sindaco, dopo essere stata deliberata ed ap- Il 4 marzo 1970, la Procura della Repub- provata, mentre le altre lottizzazioni manca- blica espresse favorevole parere all'accogli- Senato -della Repubblica — 273 — Camera dei Deputati

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mento della proposta e chiese anche la cat- ma Coppola non si recò mai in Sicilia, mal- tura di Coppola e il 26 marzo 1970 il Tri- grado che Mangano lo spingesse ad andarvi bunale di Roma emise a suo carico un ordine per raccogliere informazioni sul rifugio di di custodia precauzionale, dopo di che con Leggio, allora latitante. provvedimento dell'I 1 aprile 1970 sottopose Il 28 ottobre 1971, Coppola venne tratto Coppola alla sorveglianza speciale per tre in arresto, in esecuzione di un mandato di anni. cattura emesso dal Giudice istruttore di Pa- Contro il decreto l'interessato propose re- lermo perché imputato del delitto di asso- clamo, deducendo tra l'altro che il procedi- ciazione a delinquere, insieme con altre 113 mento doveva ritenersi iniziato illegittima- persone (c.d. processo dei 114, al termine del mente sia che si facesse riferimento alla legge quale è stato condannato in prima istanza a del 1956 sia che si invocasse .la legge antimafia sei anni di reclusione). del 1965; nel primo caso infatti mancava la Intanto, con nota del 3 settembre 1971, il prova della pericolosità del .Coppola successi- Questore di Roma aveva proposto che a Cop- va alla diffida; nel secondo caso, difettava da pola fosse imposto l'obbligo di soggiorno nel- necessaria richiesta del Pubblico ministero, il'isola dell'Asinara. Il Tribunale di Roma, con essendosi limitato il Procuratore della Re- decreto del 12 luglio 1972 (depositato il 25 pubblica ad esprimere un parere sulla pro- luglio), applicò a Coppola la misura della posta del Questore. sorveglianza speciale con obbligo di soggior- In Corte di Appello, all'udienza del 21 di- no nel comune di Ajello del Friuli per la du- cembre 1970, intervenne il sostituto procura- rata di quattro anni. tore generale, Remolo Pietroni, allora addet- In data 11 gennaio 1973, il Giudice istrut- to, in qualità di consulente, alla Commissione tore del processo dei 114 concesse a Coppola antimafia. Al termine 'dell'udienza, il Pro- la libertà provvisoria, con obbligo di dimora curatore generale chiese che fosse acquisito nel comune di Ajello dei Friuli, ma Coppola un rapporto a carico di Giuseppe Corso e non raggiunse subito la destinazione, facen- « si associò in parte » {così si legge ned. ver- dosi ricoverare a Villa Gina, una clindca di bale) alla tesi difensiva, di cui prima si è Roma. Si recò quindi ad Ajello del Friuli in detto, ma la Corte di Appello, con provve- data 14 febbraio 1973 e vi rimase fino al 26 dimento del 21 dicembre 1970, confermò il febbraio (per dodici giorni), quando ripartì decreto del Tribunale. alla volta di Roma. Contro il decreto della Corte di Appello Due giorni dopo, con provvedimento del fu proposto ricorso per Cassazione che venne 28 febbraio 1973, la Corte d'Appello di Roma, respinto con sentenza del 13 maggio 1971. su conforme richiesta del Procuratore gene- Successivamente, Coppola presentò 3 istan- rale (che era allora Carmelo Spagmiolo) in ze, del 5 giugno, del 4 luglio e del 7 luglio riforma del decreto del Tribunale, rigettò 1971, dirette ad ottenere la concessione di la proposta del Questore e revocò la misura un permesso di 30 giorni per recarsi in Sici- di prevenzione applicata a Coppola. lia. In data 25 giugno 1971, la Questura di Com'è noto, infine, Frank Coppola è stato Palermo espresse il proprio nullaosta e dal incriminato1 come mandante dell'attentato canto suo amene il questore Angelo Mangano subito a Roma il 5 aprile 1973 dal questore diede parere favorevole, in calce all'istanza Angelo Mangano, ma è stato poi assolto dal- del 4 luglio, facendo tra l'altro presente che l'accusa con una sentenza del Tribunale non si sarebbero organizzati, in intesa con la ancora definitiva. Questura di Palermo, opportuni servizi per I risultati ora esposti dell'indagine sulla la sorveglianza di Coppola. personalità e sull'attività di Frank Coppola Le istanze del 5 giugno e del 4 luglio furo- mettono bene in evidenza l'estrema facilità no rigettate con provvedimenti dal Tribu- con la quale un mafioso del suo calibro ha nale del 2 e del 6 luglio, mentre l'istanza potuto insediarsi in una regione dell'Italia del 7 luglio, diretta alla Corte di Appello, continentale e continuarvi, per lungo tempo fu accolta con decreto del 21 luglio 1971, indisturbato, i suoi loschi traffici. Ma sono su conforme parere della Procura generale; altre vicende, accadute tra il 1969 e il 1971

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e pure esse riconducibili all'iniziativa o alla messo i fatti da nove omicidi e da un tentato presenza di Coppola, a documentare come omicidio. l'infiltrazione mafiosa nel Lazio abbia avuto Il 18 giugno 1969, la Procura della Repub- un'estensione ancora maggiore, tale da coin- blica di Palermo, con una proposta vistata volgere in rnisura sensibile ambienti locali dal Procuratore capo, Pietro Scaglione, chiese e da creare, intorno a certi 'personaggi, un che Leggio fosse sottoposto alla misura della groviglio di interessi non sempre confessa- sorveglianza speciale con obbligo di soggior- bili. no in un determinato comune e che intanto fosse emessa nei suoi confronti un'ordinanza di custodia precauzionale. Nella stessa data 3. — Gli episodi connessi alla presenza di il Presidente della prima sezione penale del Coppola nel Lazio. La fuga di Leggio, il Tribunale di Palermo emise la richiesta ordi- caso Rimi, le intercettazioni telefoniche. nanza di custodia nei confronti di Leggio. Il provvedimento però non venne eseguito, La Commissione ha già illustrato, nella nonostante che gli organi di polizia fossero relazione sulla fuga di Leggio, nel rapporto a conoscenza degli spostamenti di Leggio, e sullo stato dei lavori al termine della V Le- il bandito, pertarato, il 19 novembre 1969, ab- gislatura e nella successiva relazione setto- bandonò la clinica « Villa Margherita », dove riale comunicata alle Presidenze 'delle Came- era stato nel frattempo ricoverato, eluden- re il 26 febbraio 1975, i punti d'arrivo degli do la sorveglianza della Polizia e rendendosi quindi irreperibile. accertamenti compiuti in ordine alle vicende, di cui prima si è accennato; si che conviene Solo due mesi dopo, il 19 gennaio 1970, in questa sede limitare la esposizione di quei venne diramata una circolare per l'arresto fatti al quadro d'insieme che metta me- di Leggio, in esecuzione dell'ordinanza di cu- stodia precauzionale del Presidente del Tri- glio in evidenza alcuni degli elementi neces- bunale di Palermo, e il nome del bandito sari per un giudizio conclusivo sul problema venne di nuovo pubblicato sul Bollettino del- delle ramificazioni territoriali della mafia. le ricerche e sul Bollettino dell', que- Il primo degli episodi da ricordare è quel- sta volta con la menzione del provvedimento lo della fuga di Luciano Leggio, dopo la sua restrittivo della libertà personale pendente assoluzione al processo di Bari; ciò appunto a suo carico. perché fu la scomparsa del terrbile bandito Ormai però era troppo tardi, e si dovette- a portare alla ribalta, in tutta la sua gravita, ro attendere quasi cinque anni perché Leggio la questione delle infiltrazioni mafiose nel fosse arrestato. Lazio e del pericolo rappresentato dalla pre- Sarebbe inutile ripetere qui le considera- senza in quella regione di Frank Coppola e zioni e i rilievi che la Commissione ha già dalle persone che gravitano intorno a lui. fatto, circa le cause che favorirono la fuga È verosimile infatti che la fuga di Leggio di Leggio, nella specifica relazione che ha sia stata favorita, se non organizzata, da un dedicato all'argomento (Doc. XXIII n. 2- familiare di Coppola, il genero Giuseppe septies, V Legislatura); ma non è tuttavia Corso, ma al di là di questa ipotesi, ciò che possibile non sottolineare ancora una volta conta ribadire è la facilità con cui Leggio che la fuga del bandito rappresentò una grave potette abbandonare la clinica romana, in cui sconfitta dei pubblici poteri nella lotta con- si trovava ricoverato, nonostante che a suo tra la delinquenza mafiosa. carico la Magistratura siciliana avesse emes- « Tale sconfitta » si affermò igius'tamente so da tempo un'ordinanza di custodia pre- nella relazione settoriale ora ricordata « è cauzionale. tanto più grave, dolorosa e umiliamte, in I fatti sono noti. Come già si è accennato quanto patita in conseguenza dell'attività de- in precedenza (v. capitolo primo), il 10 giugno gli organi preposti all'opera di prevenzione e 1969, la Corte d'Assise di Bari assolse Leggio in quanto a giovarsene è stato un soggetto dal delitto di associazione per delinquere come Luciano Leggio, nei confronti del quale, con formula dubitativa e per non aver com- nonostante la straordinaria molteplicità e Senato della Repubblica — 275 — Camera dei Deputati

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atrocità dei delitti attriibuitigli, Polizia e Ma- di Natale Rimi e poi la cosiddetta « ballata gistratura si sono, sin qui, rivelate impotenti. delle bobine ». « Proprio in considerazione della persona- Anche per il caso Rimi, i fatti sono noti. lità di Leggio, che non autorizzava certo Natale Rimi, rispettivamente figlio e fra- previsioni ottimistiche, che imponeva — ai tello dei noti mafiosi-Vincenzo e Filippo Ri- fini generali e particolari di sicurezza — la mi, era dipendente del Comune di Alcamo, urgente adozione di ogni possibile misura di quando la Giunta della Regione Lazio, in da- sorveglianza e di prevenzione, il comporta- ta 24 marzo 1971, ne chiese il distacco presso mento di taluni magistrati e dei funzionari l'Ente regione, con una delibera, a cui diede di polizia implicati nei fatti appare sconcer- subito esecuzione il Presidente della Regione, tante. Girolamo Mechelli. « La Commissione non sopravvaluta certo Era stato peraltro proprio Mechelli a pro- l'efficacia — pure frequentemente esaltata porre di assumere Rimi, a seguito di una proprio da polizia e magistrati — delle mi- segnalazione di Italo Jalongo. Costui era al- sure di prevenzione consentite dalle vigenti lora conosciuto come dottore in giurispru- leggi e neppure considera che sarebbe stata denza, ma in effetti non ha mai conseguito decisiva di per sé, al fine di impedire qual- una laurea; ha parecchi precedenti penali, siasi futura attività illecita di Leggio, l'esecu- risultando tra l'altro condannato per estor- zione dell'ordinanza di custodia precauzio- sione nel 1959, per truffa nel 1963 e più volte nale emessa a suo carico il 18 giugno 1969. per emissione di assegni a vuoto; è stato de- « La Commissione è però unanime nel giu- tenuto a Palermo dall'8 novembre 1966 al dicare arbitraria e intollerabile la mancata 1° febbraio 1967; svolgeva attività di consu- ottemperanza a tale ordine di giustizia per lenza commerciale e si è interessato di affari volontaria determinazione di chi aveva l'ob- poco chiari circa l'aggiudicazione di appalti bligo di eseguirlo o farlo eseguire. pubblici; ha avuto frequenti contatti — a suo « Infatti il Leggio, ritenuto meritevole di dire per ragioni della propria attività — con attenta sorveglianza e dell'applicazione di ambienti siciliani e americani e si è più volte misure di prevenzione in ragione della sua recato negli Stati Uniti; ha avuto intensi e pericolosità sociale, ha potuto, dapprima, go- costanti rapporti, a suo dire di natura esclu- dere di un periodo di indisturbata tranquil- sivamente professionale, con Frank Coppola; lità per sottoporsi a cure mediche e quindi — riacquistata la salute — allontanarsi e ren- in particolare frequentava la sua casa, si dersi irreperibile (per congiungersi forse al scambiava con lui continue telefonate, cu- suo luogotenente Rima, rientrando, ora, in rava le sue pratiche tributarie, si preoccu- quello stato di latitanza, del quale ha una pava delle sue vicende giudiziarie, tanto da esperienza protrattasi per sedici anni); tutto spiegare al riguardo interventi anche non ciò è stato possibile proprio grazie al compor- ufficiali; si recò a Palermo in occasione di un tamento tenuto dai pubblici poteri. processo che si celebrava davanti a quella « Tale comportamento, grave in sé e per le Corte di Appello a carico idi Coppola; era in conseguenze che ne sono derivate — di im- rapporti anche con il cognato di Rimi, Nino manente pericolo per la sicurezza pubblica — Buccellato, noto mafioso; è stato sottoposto la Commissione vivamente depreca, affidan- ad un procedimento per l'applicazione di done ogni più penetrante valutazione agli or- una misura di prevenzione, ma il Tribunale gani istituzionalmente competenti ». di Roma lo ha prosciolto; si incontrò più vol- Una valutazione, purtroppo, che è in pra- te col Presidente della Regione Lazio ed, ol- tica mancata, in quanto le iniziative degli tre a segnalargli Natale Rimi, gli offrì le organi interessati a un doveroso approfondi- sue prestazioni per studio di programmi di mento della vicenda si sono risolte in un interventi per Lo svikuppo della regione la- nulla di fatto e non hanno impedito che alla ziale, ricevendone in risposta una lettera con fuga di Leggio seguissero altri episodi, non la quale il presidente Mechelli gli esprimeva meno indicativi di preoccupanti disfunzioni il proprio apprezzamento e lo invitava ad dell'apparato pubblico, in primo luogo il caso interessarsi della questione. Senato della Repubblica — 276 — Camera dei Deputati

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Col suo intervento presso il presidente Me- personaggi di primo piano, introdusse nella chelli, Italo Jalongo finì col costituire un vicenda torbidi elementi di confusione; tramite tra gli ambienti mafiosi, che face- d) il caso Rimi ad ogni modo rivelò co- vano capo a Coppola, e i rappresentanti del- me allora esistessero notevoli e deprecabili l'amministrazione regionale. Più sipecifica- anomalie nell'ambito della Regione Lazio, tali mente, possono ripetersi, per il caso Rimi, le da consentire a Italo Jalongo, e indiretta- seguenti considerazioni già accennate nelle mente ai suoi amici del clan Coppola, di ot- precedenti relazioni della Commissione al tenere ciò che volevano, e cioè l'assunzione Parlamento: di Rimi ipresso l'Ente regione. È inoltre signi- a) Natale Rimi tentò in ogni modo di ficativo, per rendersi conto della capacità ottenere il trasferimento da Alcamo a Roma di strumentalizzazione propria degli elemen- con l'obiettivo principale ed immediato di ti mafiosi riuniti intorno a Coppola, che il evitare l'applicazione di una misura di pre- giorno in cui Jalongo si recò dal presidente venzione, in quanto, col mutamento di resi- Mechelli, dopo che era scoppiato lo scanda- denza, sperava di ottenere una dichiarazione lo Rimi, si trovava con lui il magistrato Ro- di incompetenza nel procedimento iniziato rnolo Pietroni, allora . coinisuJjente giuridico nei suoi confronti dal Tribunale di Trapani. della Commissione. Sta di fatto tuttavia che già da anni Rimi Sono state ancora più evidenti e allarmanti manteneva rapporti con elementi mafiosi in- le disfunzioni e le anomalie che la Commis- sediati da tempo a Roma e in altri comuni sione ha dovuto registrare a conclusione del- del Lazio, ciò ohe gli apriva la prospettiva l'indagine relativa alla cosiddetta « ballata di altre attività, una volta che avesse otte- delle bobine », e cioè, alle vicende connesse nuto il trasferimento; alla registrazione delle intercettazioni telefo- è) Rimi, al pari di altri impiegati, fu niche eseguite per il rintraccio di Luciano distaccato alla Regione Lazio in un modo che Leggio. Fu nel corso di questa indagine che sta ai confini della legalità. La sua assunzio- la Commissione dovette nuovamente occu- ne comunque denuncia un'improvvisazione, parsi del questore Angelo Mangano. spiegabile ma non giustificabile nemmeno Infatti, dopo che Leggio fu scappato da con la fretta con cui la Regione dovette strut- « Villa Margherita », il Capo della polizia, pre- turare i propri uffici. Inoltre, per Natale fetto Vicari, incaricò il dottor Mangano, che Rimi, la procedura fu forzata, già in parten- allora si trovava in missione al Ministero, za, ad Alcamo e in sede regionale, soprattut- di occuparsi delle ricerche per la cattura to all'avvicinarsi della data fissata per la di Leggio. Pertanto, su sua sollecitazione, la trattazione del procedimento di prevenzione; Squadra mobile della Questura di Roma ri- e) nel corso dell'indagine sulle ragioni e chiese alla Procura l'autorizzazione ad effet- sulle modalità del trasferimento di Rimi alla tuare una serie di intercettazioni telefoniche Regione Lazio scoppiò una vivace polemica su apparecchi in uso a persone sospette di all'interno degli schieramenti politici. È tut- aiutare il bandito a sottrarsi alle ricerche tavia abbastanza chiaro che non tutti coloro delle autorità. che si occuparono con peso decisionale del Furono quindi sottoposti a controllo i tele- trasferimento di Rimi ne conoscevano la foni di Frank Coppola, Augusto Cucchiaroni, personalità mafiosa. È altrettanto certo che Giuseppe Corso, Italo Jalongo, Ernesto Mar- le responsabilità circa il modo in cui Rimi chese, Francesco Palumbo, Giovanni Virgili, fu inserito nell'apparato burocratico regio- Giuseppe Mangiapane, Ermanno Lizzi, An- nale non possono essere ristrette ad un solo gelo Cosentino e Marcelle Brocchetti. esponente politico e ad uno o due funzionari, Al termine dell'operazione, la Questura di ma sono evidentemente più larghe. Bisogna Roma trasmise alla Procura le registrazioni anche tenere presente che la personalità di dei colloqui telefonici, in tutto quaranta bo- Jalongo, uomo di abilità non comune nel bine, trentacinque nel 1970 e cinque (rela- millantare credito e nel'l'ottenerne anche da tive all'apparecchio di Giuseppe Mangiapane) Senato della Repubblica — 277 — Camera dei Deputati

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il 9 giugno 1971. Successivamente furono in- per convincerlo a spingere Coppola a fare viati alla Procura della Repubblica trentuno le sperate rivelazioni. Il dottor Mangano, fascicoli di relazioni di servizio, e cioè di inoltre, venuto a sapere dell'esistenza di rap- documenti im cui ufficiala od agenti di Polizia porti di amicizia tra Jalongo e il dottor Ro- giudiziaria annotavano la data e l'ora delle molo Pietroni, consulente della Commissione, telefonate intercettate, i numeri dei telefoni chiese anche al magistrato di intervenire chiamati dall'apparecchio sotto controllo ed presso Jalongo, ma ne ebbe un netto rifiuto. appunti, molto spesso sommari, sul conte- Le accennate circostanze risultano tutte nuto delle conversazioni ascoltate. dalie concoidi dichiarazioni sul punto, di Tutto il materiale trasmesso alla Procura Mangano, Coppola, Jalongo e Pietroni e si fu raccolto in separati fascicoli, formati in desumono del resto dallo stesso contenuto tempi diversi e intestati ai titolari dei tele- delle conversazioni telefoniche avvenute tra foni sottoposti a controllo. Mangano, Coppola e Jalongo nel periodo in Il fascicolo relativo alle intercettazioni ef- cui si procedeva al servizio di controllo tele- fettuate sul telefono di Italo Jaìongo fu trat- fonico di cui prima si è paniate. Mangano, tenuto dalla Procura della Repubblica, che infine, come già si è accennato, si adoperò procedette a indagini sommarie dai ordine per favorire un viaggio in Sicilia di Coppola. a fatti penalmente rilevanti che si ritenne di Su tutti questi avvenimenti, la Commis- riscontrare nel contenuto delle conversazioni. sione ha svolto in più riprese indagini ap- La Procura inoltre provvide anche ad ese- profondite pervenendo ai seguenti risultati: guire una perizia fonica sulle bobine, affi- a) le intercettazioni telefoniche furono dandone l'incarico al dottor Francesco Gre- eseguite dalla Polizia in modo del tutto ina- co. Gli altri fascicoli, invece, furono tutti deguato alla delicatezza e all'importanza del- trasmessi dalla Procura della Repubblica al- l'operazione; ciò soprattutto perché le con- ii'Ufficio istruzione, con richiesita di archivia- versazioni telefoniche venivano incise su co- zione. Non furono accolte dal Giudice istrut- muni apparecchi registratori, che dovevano tore le richieste di archiviazione relative alle essere messi in funzione dall'agente di servi- intercettazioni eseguite sui telefoni di Cop- zio in occasione delle singole telefonate; pola, Corso e Palumbo. Il Giudice istruttore procedette col rito formale per taluni fatti b) le bobine con le registrazioni non fu- (in particolare per interesse privato in atti rono oggetto di particolare cura, né durante d'ufficio e favoreggiamento) emersi nel corso il itempo in cui rimasero in Questura, né ne- delle conversazioni telefoniche intercettate. gli uffici della Procura della Repubblica. Qui '(Sucoessàvamente, il Procuratore generale infatti esse furono conservate senza le oppor- p.resso la Conte d'Appello di Roma avocò il tune cautele, tanto che otto delle nove bo- procedianeinto relativo alle intercettazioni ef- bine riguardanti Coppola vennero per errore fettuate sul telefono di Italo Jalongo e ri- allegate al fascicolo relativo alle intercetta- chiamò al suo ufficio anche i fascicoli in pos- zioni eseguite sul telefono di Ernesto Mar- sesso del Giudice istnittorc). chese; La Procura della Repubblica, peraltro, pri- e) le bobine furono, almeno in parte, ma di chiedere !'archiviazione, in data 3 mar- manomesse e manipolate. Al riguardo, anche zo 1971, restituì alla Questura quattordici bo- se non si è potuto accertare il momento in bime, 'Sollecitandone ila trascrizione integra'- cui avvenne la manomissione, è tuttavia fuo- Je. Le bobine vennero ascoltate im Questura ri discussione che essa fu resa possibile dal- e furono poi nuovamente trasmesse alila Pro- l'inadeguatezza degli strumenti tecnici usati cura il 13 maggio 1971. dalla Polizia per le registrazioni e dal com- Contemporaneamente all'esecuzione delle portamento criticabile, perlomeno sotto il intercettazioni, il questore Mangano cercò profilo della leggerezza, che tennero in pro- anche di convincere Coppola a rivelargli iposito i funzionari della Questura; qualche notizia che gli consentisse di cattu- d) Frank Coppaia ha esplicitamente ac- rare Leggio. Il dottor Mangano esercitò pres- cusato il questore Mangano di aver manipo- sioni dello stesso genere pure su Jalongo, lato le bobine e di averne fatto sparire al- Senato della Repubblica — 278 — Camera dei Deputati

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cune, per un compenso di diciotto milioni O nonostante che il dottor Pietroni si di lire; ma anche senza tener conto di que- fosse comportato nel modo ora accennato, ste accuse, che del resto formano oggetto di lil Procuratore generale SpagpuoLo continuò un procedimento penale, è tuttavia certo che ad assicurargli, in ogni occasione e anche il questore Mangano tenne in tutta la vicen- pubblicamente, la propria protezione; da un comportamento censurabile, non solo /) il Procuratore generale tenne con il per .il modo con cui eseguì le operazioni di dottor Greco rapporti particolari, che anda- intercettazione, ma anche per i rapporti am- rono al di là di quelli intercorsi tra lo stesso bigui che stabilì con Coppola e con Jalongo, Greco e alcuni magistrati della Procura del- nella speranza di rintracciare Leggio; la Repubblica. Egli inoltre non si avvalse di e) il questore Mangano tenne rapporti tutti i poteri che la legge gli conferiva, per discutibili anche con un certo Salvatore Fer- dare rapido corso all'espletamento della pe- rara, che utilizzò come proprio confidente, rizia fonica da lui disposta sulle bobine con nonostante che le sue accuse contro Coppola le registrazioni dei colloqui telefonici. e contro il Procuratore generale di Roma, Tutti i fatti ora accennati circa il caso Carmelo Spagmuolo, fossero poco, cozwincen- Rimi e lo scandalo delle bobine hanno rice- iti. Egli inoltre contìnuo a frequentare - vuto più ampia trattazione nella relazione sco Greco, perito della Procura della Repub- settoriale che :li riguarda e prima richiamata blica in ordine alla genuinità delle bobine, (Doc. XXIII n. 1, VI Legislatura). Restano per- anche dopo che la successione degli avveni- ciò valide le considerazioni svolte nella sud- menti avrebbe dovuto consigliargli di tron- detta relazione e che si possono così sinteti- care i suoi rapporti con lui; camente esporre: /) nonostante il completo fallimento di 1) le risultanze emerse consentono di tutte le operazioni antimafia condotte dal affermare come esistessero, all'epoca dei fat- questore Mangano, il Capo della polizia, pre- ti narrati, disfunzioni non trascurabili in fetto Vicairi, (insistette ad affidargli incarichi seno alla Pubblica amminiisitrazione, in parti- speciali in relazione ad indagini particolar- colare nell'ambito della Regione Lazio, della mente delicate e difficili nella lotta contro la Polizia e della Magistratura romana; mafia; 2) la manomissione delle bobine e l'in- g) alcuni magistrati della Procura della certezza circa il loro numero originario sono Repubblica di Roma riposero nel perito dot- causalmente riconducibili alle disfunzioni al- tor Francesco Greco una fiducia, non giusti- l'interno della Polizia e della Magistratura ficata, né dail suo comportamento né diale romana e particolarmente alla carenza dei sue capacità di radiotecnico; mezzi tecnici impiegati dalia Polizia nelle h) il dottor Remolo Pietroni, come già operazioni di intercettazione ed alla scarsa in parte si è accennato, mantenne legami di cautela adottata sia dagli uffici della Questu- amicizia con Italo Jalongo, pur dovendo sa- ra sia da quelli della Procura della Repub- pere che egli era amico e consulente di Frank blica di Roma nella custodia delle bobine con- Coppola; si recò con Jalongo dal Presidente tenenti le registrazioni telefoniche e nel tra- sferimento delle bobine da un ufficio al- della Regione Lazio, dopo l'arresto di Natale l'altro; Rimi; non informò la Commissione antima- 3) sono risultati oggettivamente criti- fia, con la quale allora collaborava, che il cabili, da un ilato il comportamento del que- questore Mangano gli aveva chiesto di insi- store Mangano e i rapporti da lui tenuti con stere presso Jalongo perché convincesse Cop- Frank Coppola, Salvatore Ferrara e Fran- pola a dargli notizie sul rifugio di Leggio; cesco Greco, e daill'altro sia i rapporti tra al- accettò infine di rappresentare il Pubblico cuni magistrati del'la Procura e il dottor Gre- ministero nel processo contro Coppola, di cui co sia quelli tónuiti dal Procuratore generale si è prima parlato, associandosi, sia pure Spagnuolo col dottor Greco e col magistrato parzialmente, alla tesi della difesa; Remolo Pietroni; Senato della Repubblica — 279 — Camera dei Deputati

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4) parimenti censurabile è risultato il comportamento del dottor Pietroni, così co- 4. — La mafia e il collocamento della mano- me non è apparsa esente da critiche l'azione dapera. della Procura generale .nelle procedure rela- tive all'applicazione di misure di prevenzio- Sempre a proposito delle ramificazioni ter- ne a carico di personaggi mafiosi o vicini al- ritoriali della miaifia, ila Commissione si è an- l'ambiente mafioso; che specificamente occupata di taluni episo- 5) le accennate disfunzioni hanno con- di accaduti al Nord e relativi all'intermedia- sentito ad elementi mafiosi di introdursi nel- zione per il collocamento della manodopera la Regione Lazio (caso Rimi) e ad elementi nel settore dell'edilizia. vicini alla mafia di avviare rapporti di ami- Nel 1971, la stampa aveva più volte richia- cizia e collegamenti con funzionari ad alto li- mato l'attenzione dell'opinione pubblica su vello (caso Pietroni) e con taluni ambienti tali episodi, mettendo in evidenza come le politici, nonché di inserirsi, probabilmente intimidazioni e i taglieggiamenti messi in falsandoli, ed in ogni caso gettando su di atto nei confronti dei lavoratori, specialmen- essi una luce ambigua, nei lavori di indagine te a Torino e a Bardoneochia, avessero per della Polizia .per le delicate operazioni anti- molti aspetti caratteristiche mafiose. mafia (caso Mangano-Coppola), relative alla Successivamente, il 13 novembre 1971, le ricerca di Leggio dopo il suo allontanamento segreterie della CISL-CGIL-UIL tennero un dalla clinica « Villa Margherita »; convegno sul problema proprio a Bardonec- 6) in definitiva, tutta l'indagine condotta chia, dove si erano verificati con maggiore dalla Commissione ha evidenziato un aspetto frequenza incresciosi episodi di violenza e di sopraffazione. inquietante, e per molti versi emblematico, delle capacità di inserimento dei mafiosi nei Contemporaneamente il Consiglio regio- gangli della burocrazia, attraverso la stru- nale del Piemonte istituì una speciale com- missione di indagine « sulla situazione edi- mentalizzazione delle carenze dell'apparato lizia a », che chiuse i suoi la- statale, dei vuoti di potere che da esse deri- vori con una relazione presentata alla Regio- vano, e della troppo frequente incomunicabi- ne nel novembre 1972. Il sindaco di Bardo- lità fra gli organi dello Stato ed in partico- necchia quindi provvide ad inviare alla Com- lare fra Magistratura e Polizia da un lato e missione sia la suddetta relazione, sia un all'interno delle forze di Polizia dall'altro. prò memoria, approvato al termine del ri- A queste considerazioni si deve d'altra par- cordato convegno sindacale. te aggiungere, ai fini che qui più specifica- La Commissione, pertanto, sul'la base del- le circostanze indicate nei due documenti, mente interessano, che tutti i fatti in prece- ha svolto suLl'argomento, a mezzo del suo Co- denza narrati, dalla fuga di Leggio allo scan- mitato incairicato di seguire « la dinamica dalo delle bobine, stanno a dimostrare, in della mafia » (v. pag 71), specifiche indagini modo non dubbio, come nel Lazio si fosse dirette a individuare le reali dimensioni e formato, intorno a Frank Coppola, un vero l'effettiva portata del fenomeno denunciato. e proprio nucleo mafioso e come questo nu- Dal lavoro compiuto sono emerse chiare cleo avesse tentato, secondo i moduli carat- indicazioni, sufficienti a dare un quadro ab- teristici della tradizione mafiosa, di stabilire bastanza preciso del problema. contatti con l'ambiente locale e di infiltrar- Si è in primo luogo accertato che alcuni si, attraverso una presenza diretta o com- personaggi, in genere meridionali, da tempo piacenti amicizie, nell'apparato stesso della immigrati a Torino o in altri centri del Pie- Pubblica amirninistrazioaie. Non è inoltre sen- monte, procedono all'incetta di lavoratori za significato che i collegamenti di perso- meridionali, soprattutto calabresi, per av- naggi come Jalongo e i suoi amici si esten- viarli poi al lavoro, sia nelle imprese edili, dessero, secondo quanto risulta dalle telefo- sia nel settore delle opere di manutenzione nate intercettate, anche ad ambienti dell'Ita- e pulizia di complessi industriali, talora par- lia settentrionale. ticolarmente importanti. Attraverso questa Senato della Repubblica — 280 — Camera dei Deputati

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procedura, gli abusivi intermediari di mano- della manodopera, alcuni gravi fatti di san- dopara consentano ai titolari delle imprese gue e tra gli altri i seguenti: appaltanti di evadere i contributi previden- a) l'omicidio di Vincenzo Timpano, av- ziali ed antinfortunistici e quindi di rispar- venuto a Salbeltrand il 16 dicembre 1969, miare considerevoli somme di denaro, assu- ad opera di Giuseppe Oppedisano, cognato mendo la manodopera a prezzi molto infe- di Rocco Lo Presti, indicato come al boss riori a quelli praticati sul mercato. Gli inter- mafioso di Bardonecchia; mediari, d'altra parte, non solo ricevono uri b) l'omicidio di Luigi D'Aguanno, com- compenso dalle imprese, ma trattengono messo a il 21 giugno 1970. Nei forti percentuali sulle paghe dei lavoratori pressi del luogo doA'e fu trovato il cadavere ingaggiati, spesso ricorrendo, per riscuoter- carbonizzato del D'Aguanno venne notata le, a vere e proprie forme di intimidazione. una macchina di Rocco Lo Presti, pilotata Secondo le dichiarazioni dei dirigenti del- da un certo Messina. Costui venne anche l'Ispettorato provinciale del lavoro di Tori- fermato e interrogato, ma fu poi rilasciato no e dei rappresentanti delle organizzazioni per mancanza di indizi a suo carico; sindacali, il fenomeno raggiunse la sua mas- e} l'omicidio di Vincenzo Cannizzaro, sima estensione nel biennio 1969-1971, quan- commesso a Courgné nel 1972 e nel quale do interessò fino al 70-80 per cento della figura coinvolto Vincenzo Belfiore, parente manodopera impiegata nel settore dell'edi- di Rocco Lo Presti. lizia, che ascendeva allora a circa 55.000 uni- Gli elementi accennati a proposito di cia- tà. La gravita della situazione venne prepo- scuno dei tre delitti inducono a pensare alla tentemente alla ribalta, allorché il 1° mag- esistenza tra loro di un vero e proprio colle- gio 1971, in un bar di Torino, certo Carmelo gamento. Ma anche ammesso che i fatti di Manti, abusivo intermediario di manodope- sangue e gli episodi prima accennati non sia- ra, uccise quattro suoi concorrenti, per una no collegati, e non siano neppure ricondu- divergenza sorta circa 'la ripartizione degli cibili a un'unica matrice di tipo mafioso, è utili relativi ai lavori edili eseguiti a S. Gia- cento tuttavia che si tratta di avvenimenti como di Roburent in provincia di Cuneo. che denunciano l'obiettiva gravita di una si- Ne derivò una sensibile contrazione del tuazione che trova le sue cause in una serie fenomeno, che interessa attualmente non di fattori, 'di diversa natura, connessi alcuni più del 30 per cento dei lavoratori edili; si a disfunzioni sociali ed altri a inconvenienti tratta comunque di una cifra che suscita di ordine burocratico. tuttora fondate preoccupazioni, anche per- Così, è 'in primo luogo certo che il mer- ché gli abusivi intermediari di manodopera cato delle braccia in Piemonte ha le sue riescono spesso a raggiungere i loro scopi, radici nella mancanza di una manodopera impiegando metodi violenti nei confronti locale e nella scarsa capacità degli operai sia dei lavoratori, sia delle imprese. È acca- piemontesi di adattarsi ai sistemi e ai me- duto, infatti, con una certa frequenza che todi del lavoro a cottimo, a cui le imprese gli intermediari abbiano costretto, con le debbono fare ricorso a causa del vertiginoso •minacce, i lavoratori ad accettare i loro ser- incremento edilizio, collegato soprattutto al vizi; così come è avvenuto che non abbia boom turistico delle vallate alpine. avuto buon fine il tentativo di alcune im- Le imprese, peraltro, come già si è accen- prese di rifiutare le prestazioni degli inter- nato, trovano spesso conveniente accettare mediari abusivi. In particolare, molti piccoli le offerte di manodopera a prezzi competitivi imprenditori edili delia Valle di Susa sono o non sono in grado in altre occasioni di stati costretti a subire il ricatto degli assun- respingere le .pressioni e le intimidazioni dei tori di manodopera, per non correre il ri- meridionali, che esercitano l'intermediazione schio di rimanere senza maestranze e di non abusiva. potere quindi adempiere gli obblighi assunti. È un dato di fatto, inoltre, che gli uffici È da tenere anche presente che sono risul- d'i collocamento e quelli del lavoro non sem- tati in qualche modo collegati al mercato pre sono sufficientemente attrezzati, per far Senato della Repubblica — 281 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI fronte alle esigenze connesse con l'accenna- la 'Situazione, e in particolare per ottenere 5. — La criminalità mafiosa nell'Italia set- che i lavoratori del Meridione, dove esìste tentrionale. grande disponibilità di manodopera, siano avviati, nelle forine di legge, verso i centri Sono invece di sicura provenienza mafiosa del Nord, nei quali invece la manodopera molti dei gravi delitti avvenuti negli ultimi scarseggia. Molti di questi uffici d'altra par- anni nelle regioni settentrionali e soprattutto te si mostrano restii a impiegare, nell'accen- in Lombardia. Sarebbe ovviamente impos- natà direzione, le attrezzature che hanno a sibile elencarli tutti, ma è opportuno ricor- disposizione; mentre è evidente, ad esempio, darne i principali, tra quelli accaduti nei che basterebbe utilizzare le telescriventi, di tempi più recenti soprattutto in Lombardia, cui sano dotati tutti gli uffici del lavoro, per la regione settentrionale deve il fenomeno •richiedere -subito gli operai occorrenti ai ha raggiunto proporzioni preoccupanti: centri del Sud, ohe sono in grado di fornirli, e per rispondere quindi, con opportuna tem- a) omicidio di Giovanni Macaluso da pestività, alle 'richieste delle imprese inte- Partinico, trovato cadavere nel comune di ressate. Induno Olona (Varese) il 14 novembre 1972. Il Macaluso era un contrabbandiere e al mo- Si è pure accertato che gli ispettorati del mento del delitto doveva essere in possesso lavoro non hanno il personale sufficiente pr- di una notevole quantità di pietre preziose, oseguire i necessari controlli sui luoghi di provenienti dal Brasile. Nonostante che gli lavoro ed invece è innegabile che un'efficace autori dell'omicidio siano rimasti ignoti, gli e continua presenza dell'organo ispettivo po- inquirenti propendono a ritenere che il Ma- trebbe contenere, se non debellare, il feno- caluso sia stato soppresso da una ma- meno del mercato delle braccia. fiosa, e ciò sia per le modalità esecutive del- È infine 'mancata ogni iniziativa della Re- l'omicidio, sia perché il Macaluso fu ucciso gione, per venire incontro alle esigenze degli nello stesso periodo di tempo in cui venne' immigrati, nei settori delle opere sociali, ucciso a Partinico il cugino Giuseppe Rizzo; dell'assistenza e dell'avviamento al lavoro e &) omicidio di Salvatore D'Angelo, com- per sottrarli così all'influenza degli internie- messo a Legnano il 15 gennaio 1973. Le inda- diari abusivi, che spesso ne ottengono il con- gini hanno accertato che il D'Angelo faceva senso, non solo con la forza dell'intimida- parte di una cosca mafiosa, che era inte- zione, ma anche con la lusinga di un aiuto ressata al traffico di stupefacenti; immediatamente prestato a chi si trova in e) omicidio di Pasquale Pristeri, avve- un ambiente estraneo e spesso ostile. nuto a Milano il 28 marzo 1974. Con ogni Tutte queste cause hanno direttamente o verosimiglianza sarebbe stato ucciso da due indirettamente favorito l'estensione, ma so- siciliani per un regolamento di conti; prattutto la persistenza di un fenomeno, che d) estorsione aggravata in danno del per i metodi di violenza e per i fini di paras- proprietario di un night club dii Monguzzo sitismo che lo caratterizzano, ha indubbia- (Como), commessa da 11 persone, quasi tutte mente una connotazione mafiosa, anche se siciliane; non sembra che possa senz'altro qualificarsi e) una rapina e un'estorsione, pure in come un'espressione delle recenti ramifica- danno del titolare di un locale notturno, zioni territoriali della mafia siciliana; e ciò commesse da un trapanese e da un palermi- tano, entrambi gregari del boss mafioso Fi- perché, se i sistemi usati dagli intermediari lippo Di Grazia, nato il 13 marzo 1936 e resi- abusivi sono di tipo mafioso, non pare invece dente dal 1970 a Sesto Calende. Secondo le che essi siano riconducibili alle iniziative di informazioni di 'polizia, il Di Grazia opere- personaggi della mafia siciliana, essendo per rebbe nei settori del traffico di stupefacenti lo più calabresi le persone che sono risultate e del racket dei night-clubs. Il 17 aprile 1973, coinvolte nel losco traffico. il Tribunale di Varese lo ha sottoposto alla Senato della Repubblica — 282 — Camera dei Deputali

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI sorveglianza speciale, con divieto di soggior- Per il delitto -sono stati rinviati a giudizio no in Sicilia e in alcune zone della Lombar- il sacerdote Agostino Coppola e Domenico dia; ma il Di Grazia è rimasto a Sesto Ca- Coppola, nato a Palermo l'I! giugno 1929; lende; O sequestro dell'ingegnere Carlo Mar- /) altre tre rapine, in danno di due agen- celle Botta, rapito in Milano il 2 maggio zie del Banco di Napoli di Milano e di un 1974 e liberato il 21 successivo. bar-pizzeria in provincia di Varese, tutte e Gli autori del delitto sono stati identifi- tre commesse da 'siciliani; cati in Antonino Muisumeci e Francesco Guz- g) sequestro dell'industriale Pietro To- zardi, quest'ultimo indicato anche come re- rielli, rapito a Vigevano (Pavia) il 18 dicem- sponsabile idei sequestro Torielli; bre 1972 e rilasciato, a seguito del paga- m) sequestro di Paolo Raimondi, com- mento della somma di lire 1.250.000.000, il messo il 3 aprile 1975 a Cainegrate, da pregiu- 7 febbraio 1973. dicati siciliani in concorso con calabresi, pu- Come responsabili del delitto sono stati gliesi e lombardi; rinviati a giudizio Michele Guzzardi, nato a n) sequestro di Antonio Cagno Vallino, Mascali (Catania) il 28 settembre 1942; Fran- commesso il 4 maggio 1975 da siciliani; cesco Guzzardi, nato a Giarre (Catania) il o) sequestro di Angelo Malibarba com- 2 giugno 1944; Calogero Guzzaindi nato a messo pure da siciliani il 4 maggio 1975 a Cesare ad' 18 luglio 1937; Giuseppe Giulla, Caggiano. nato a Palermo il 28 febbraio 1937; Salva- Basta scorrere questo breve elenco ed ave- tore Ugone, nato a Montelepre (Palermo) il re memoria degli altri fatti dello stesso ge- 2 gennaio 1932; Giuseppe Ugone, nato a Mon- nere accaduti in questi ultimi anni, per ren- telepre (Palermo) il 6 ottobre 1939; Giaco- dersi anzitutto conto che il sequestro di mo Taormina, nato a Palermo il 25 gennaio persona a scopo di ricatto è divenuto ormai 1933; Giuseppe Taormina, nato a Palermo una delle forme più frequenti della delin- il 13 maggio 1946 e Luciano Leggio. quenza mafiosa immigrata al Nord. Accanto Gli inquirenti hanno ritenuto che al seque- a questo tipo di delitto, gli altri settori in stro fossero collegati l'omicidio di Car- cui opera la mafia che si è trapiantata nelle melo Giordano, commesso a Vigevano (Pa- regioni settentrionali sono da una parte quel- vda) il 14 novembre 1973 (pare che il Gior- li tradizionali dell'intimidazione e dell'inter- dano conoscesse particolari sul sequestro e mediazione ricattatoria, che trova i suoi ter- che tentasse di ricattarne gli autori) e l'omi- reni di coltura nei settori dell'assunzione del- cidio di Giusto Saitta, consumato a Pa- la manodopera, della gestione, dei locali not- lermo l'il febbraio 1973, cioè quattro giorni turni e del mercato ortofrutticolo, e dall'al- dopo la liberazione del Torielli (il Saitta tra quelli più nuovi del contrabbando e del lavorava alle dipendenze di Francesco Guz- traffico degli stupefacenti, che finiscono col eardi) ; collegare come si è visto in precedenza la h) sequestro di Luigi Rossi di Monte- mafia nostrana a quella internazionale. lera, rapito a Torino il 14 novembre 1973 e L'omicidio infine rimane anche al Nord lo ritrovato a Treviglio (in provincia di Ber- strumento di cui si serve la delinquenza gamo) il 14 marzo 1974. Come autori del mafiosa per imporre, soprattutto all'interno delitto sono stati rinviati a giudizio, oltre a del clan, il rispetto delle proprie regole; così Leggio, Giuseppe, Francesco, Giacomo e Gio- come non si può escludere — anche se attual- vanni Taormina, tutti manosi provenienti da mente manca al riguardo ogni prova con- Palermo, nonché Francesco Guzzardi e Giu- creta — che la mafia abbia prestato la sua seppe Ugone senior, il sacerdote Agostino organizzazione e le sue braccia alle trame Coppola, nato a Partinico il 28 luglio 1936, eversive che negli ultimi tempi hanno messo Gaetano Guartararo e Giuseppe Pullarà; in pericolo le libere istituzioni della Re- O sequestro del commerciante Emilie pubblica. Baroni, avvenuto a Lodi (Milano) il 1° mar- Ma al di là di una ricerca sulla tipologia zo 1974. della criminalità di stampo mafioso esplosa Senato della Repubblica — 283 — Camera dei Deputati

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recentemente nell'Italia settentrionale, ciò nata) di un anno e quattro mesi di reclu- che qui preme rilevare è che gli episodi delit- sione e di lire 1.000 di multa (e questa ri- tuosi prima elencati e gli altri dello stesso marrà per molto tempo l'unica condanna genere avvenuti nel medesimo periodo dii registrata sul certificato penale di Leggio). tempo, starano a documentare, in modo non Sempre m questo periodo, Leggio divenne dubbio, che negli anni più recenti il feno- campiere di Corrado Caruso, proprietario di meno delle infiltrazioni mafiose nel Nord una grossa azienda agricola, subentrando al Italia ha assunto dimensioni nuove e più precedente campiere Stanislao Punzo, ucciso estese rispetto a quelle del passato. In ef- il 29 aprile 1945. fetto, un numero sempre crescente di meri- Il 28 marzo 1945, fu ucciso Calogero Co- dionali, tra i quali moki delinquenti comuni majaruni, Ja guardia campestre che aveva eol- e molti mafiosi, si sono trasferiti e si sono laborato all'arresto di Luciano Leggio. insediati nelle regioni dell'Italia settentrio- Il processo fu subito chiuso a carico di nale, dove hanno sapiuto 'sfruttare appieno ignoti, e fu ripreso qualche anno dopo (come le occasioni ad essi offerte da una società poi si dirà), quando Leggio era già latitante. sviluppata ed opulenta, sia per realizzare i Il 18 marzo 1948, Leggio fu denunciato propri fini, sia per meglio garantirsi la come autore dell'omicidio di Leoluca Pirai- libertà. no, avvenuto il 7 febbraio 1948, ma ne fu In questo senso l'esempio più significativo prosciolto il 21 giugno 1950. e illuminante è certo costituito dal fatto che Sempre nel 1948, con rapporto del 3 apri- anche Luciano Leggio, dopo la sua fuga da le, fu denunziato per il sequestro del sinda- « Villa Margherita », ritenne opportuno stabi- calista Placido Rizzotto, scomparso il 10 mar- lirsi a Milano. zo di quell'anno, ma ne venne successiva- La Commissione ha. già scritto la biogra- mente prosciolto, per essere poi incriminato fia di Luciano Leggio (Doc. XXIII, n. 2-qua- del suo omicidio, ma anche questo 'processo ter, V Legislatura), ma non è possibile cercare si concluse con l'assoluzione. di penetrare il'evoluzione che ha arroto negli ultimi -tempi il fenomeno mafioso, senza nì- Nel novembre 1948, Leggio fu proposto ipercarirere, in una rapida sintesi, ile vicende per l'assegnazione al confino, ma non si pre- della vita di Leggio e senza tentare di aggior- sentò all'udienza del 15 novembre 1948. Da narle, con la maggiore approssimazione pos- allora (anche se in precedenza il bandito sibile. era stato per qualche tempo irreperibile) cominciò la prima lunga latitanza di Leggio, durata ininterrottamente fino al 14 maggio 6. — Luciano Leggio. 1964.

La vita e l'attività di Luciano Leggio pos- B) II secondo dei tre periodi, in cui si è sono dividersi in tre grandi periodi. ritenuto di suddividere la storia di Leggio, è appunto quello della latitanza cessata nel A) II primo di questi periodi va fino al 1964. Il periodo è caratterizzato da una se- momento in cui Leggio, accusato di vari de- rie di fatti delittuosi attribuiti a Leggio e di litti e tra gJi altri dell'omicidio di Placido processi iniziati a suo carico per i seguenti Rizzotto, decise di darsi alla latitanza. fatti, commessi anche precedentemente: Durante tutto questo periodo, Leggio di- morò stabilmente a , dove era nato a) omicidio Comajanni (la guardia cam- da famiglia contadina il 6 gennaio 1925. pestre che lo arrestò). Con rapporto del Il 1° giugno 1944, fu denunciato per porto 31 dicembre 1949, il Comando forze repres- abusivo di armi; il 2 agosto 1944 fu arre- sione del banditismo denunciò, quali autori stato in flagranza, per ii furto di alicuni covo- dell'omicidio di Comajanni, Leggio e Giovan- ni idi grano, da due guardie campestri, aiuta- ni Pasqua. te dalla guardia giurata Calogero Coma- La denuncia fu fondata sulla confessione janmi. Nell'ottobre 1944, da Corte d'Appello di Pasqua e su molti altri elementi, ma Leg- lo condannò alla pena (interamente condo- gio e Pasqua furono assolti per insufficienza Senato della Repubblica — 284 — Camera dei Deputati

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di prove dalla Corte d'Assise di Palermo, con ma con sentenza del 23 dicembre 1970, dive- sentenza del 13 ottobre (confermata dalla nuta irrevocabile, la Conte d'Appello di Bari Corte di Assise di Appello di Bari con sen- ha condannato Leggio all'arigasitolo; tenza del 18 febbraio 1967); e) omicidio Marco Marino, Giovanni £>) omicidio Rizzo'tto. Placido Rizzotto Marino e Pietro Maiuri. Costoro, tutti del era il segretario della Camera del lavoro di igruppo Naivaonra, furono uccisi a Corleone, in Corleone. Come già si è detto, in altra parte uni conflitto a fuoco, il 6 settembre 1958 (do- della relazione, Rizzotto scomparve il 10 'mar- po l'omicidio di Na varrà). Con sentenza del zo 1948. Leggio ed altre persone furono pro- Giudice istruttorie di iPaleirmo del 13 ottobre cessati come responsabili di sequestro di •1967, Leggio fu (rinviato a giudizio, quale persona, ma furono prosciolti con sentenza autore dei tre delitti, in concorso con altre del 30 novembre 1949. Successivamente -le persone; ma i giudici di Bari lo assolsero in indagini furono riprese e questa volta Pa- primo grado, con sentenza del 10 giugno squale Criscione e Vincenzo Col'lura accusa- 1969, per non aver commesso il fatto e in rono Leggio del sequestro e dell'omicidio di appello, con sentenza del 23 dicembre 1970, Rizzotto, confessando inoltre di aver preso per insufficienza di prove; parte al delitto. Nel corso delle indagini fu- /) omicidio Cortimiglia. Vincenzo Cor- rono trovati in una foiba i resti di tre cada- timiglia, acerrimo nemico del Leggio, fu uc- veri ed alcuni oggetti. I familiari di Rizzotto ciso il giorno 11 febbraio 1961. Leggio, rin- riconobbero alcune cose appartenenti al loro viato a giudizio per rispondere dell'omicidio congiunto ed anche qualche parte del suo insieme con altre persone, ne fu assolto dai corpo. giudici di Bari; Tuttavia, nonostante le confessioni e la g) omicidio Riina. Paolo Riina fu uc- chiamata di correo, con sentenza del 30 di- ciso il 3 luglio 1962, sempre a Corleone, per- cembre 1952, la Corte d'Assise di Palermo ché era stato testimone dell'omicidio di Cor- prosciolse gli imputati per insufficienza di timiglia. Leggio fu rinviato a giudizio dal prove e la sentenza fu confermata dalla Cor- Giudice istruttorie di Pai-ermo ainche per que- te d'Assise di Appello l'il luglio 1959. Il ri- sto delitto, ma i giudici di Bari lo assolsero; corso in Cassazione ,fu rigettato il 26 mag- h) omicidi Streva, Pomilla e Piraino. gio 1961; Francesco Paolo Streva, dopo la morte di e) omicidio Splendido. Claudio Splen- Navarra, lo sostituì nella direzione della sua dido era addetto alla sorveglianza di un can- cosca. Il 10 maggio 1963, Streva fu ferito tiere stradale e fu ucciso il 6 febbraio 1955. e il 10 settembre 1963 rimase vittima di un Si disse che era stato Leggio a sopprimerlo, •nuovo attentato insieme agli amici Biagio perché Splendido, confidente della Polizia, Pomilla e Antonio Piraino. Anche per questi aveva visto il bandito e i suoi gregali riu- delitti, Leggio fu rinviato a giudizio dal Giu- nirsi in prossimità del cantiere e aveva quin- dice istnittorc di Palermo con sentenza del di 'segnalato aill'autorità di Pubblica sicu- 14 agosto 1965, ma fu assolto dai giudici rezza la loro presenza nella zona. Rinviato di Bari; a giudizio, per rispondere di questo e di altri i) altri processi. Sempre per fatti con- delitti, Leggio fu assolto dalla Corte d'Assise nessi al periodo della latitanza, Leggio fu di Bari con sentenza del 10 giugno 1969; processato a Bari anche per associazione a d) omicidi Navarca e Russo. Come già delinquere. Assolto in primo grado per insuf- si è accennato in altra parte della relazione, ficienza di prove, fu condannato in appello Navarra fu ucciso il 2 agosto 1958, mentre a cinque anni di reclusione insieme con al- tornava in paese alla guida di una macchina, tre persone. e con lui fu ucciso il dottar Giovanni Russo, che ilo accompaignaivia. Con setrateffiza del 23 Per un altro delitto di associazione a de- ottobre 1962, la Corte d'Ass-iise di Bari assolse 'linquere, di cui fu chiamato a rispondere in per insufficienza di prove Luciano Leggio e concorso con i personaggi più noti della •Giuseppe Leggio, imputati dei due omicidi; mafia palermitana, Leggio fu processato dal- Senato della Repubblica — 285 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA VI — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI la Corte di Assise di Catanzaro ed assolto La Barbera, Tommaso Buscetta, Rosario per insufficienza di prove con sentenza del Mancino, i due Greco, Vincenzo e Filippo 22 dicembre 1968. Rimi, allo scopo di commettere più delitti, Dopo l'arresto avvenuto il 14 maggio 1964, scorrendo in armi le campagne e le pubbli- Leggio fu rinviato a giudizio per rispondere che vie e capeggiando l'associazione fino al di un altro delitto di associazione a delin- maggio 1963; si associò anche con Giuseppe quere, di false dichiarazioni sulla propria Panzeca, Michele Caivatajo, Pietro Torretta, identità e di porto abusivo di armi. Francesco Paolo Bontade e Giovanni Di Peri, Il Tribunale di Palermo, con sentenza del divenendo uno dei capi dell'organizzazione 23 febbraio 1965, lo assolse per insufficien- criminosa. za di prove dall'associazione per delinquere, Leggio però non si unì soltanto con cri- mentre lo condannò per gli altri due reati; minali sanguinari o con delinquenti di basso ma la Corte di Cassazione io prosciolse da conio, ma frequentò anche un medico paler- queste imputazioni per amnistia. Fu infine mitano, Gaetano La Mantia, e un commer- denunciato per un nuovo delitto di associa- ciante di mobili, Francesco Paolo Marino, e zione per delinquere con rapporto n. 1140 ancora Corrado Caruso, di cui fu campiere, dal 14 marzo 1966 dal Nucleo di coordina- Angelo Di Carlo, Francesco e Leoluca Leggio, mento di polizia giudiziaria della Sicilia che fecero parte della società armentizia, e comandato dtail questore Mangano. infine le sorelle Maria Grazia e Leoluchina Sempre nello stesso periodo, Leggio avreb- Sorisi. be partecipato, anche se non in forma uffi- Durante la latitanza, Leggio dimorò a Cor- ciale, a una società armentizia costituita a leone e a Palermo. Qui fu ricoverato nel- Corleone in contrada Piano di Scala, nel l'ospizio Marino, sotto il falso nome di Ga- 1956, tra Angelo Di Carlo, Francesco Leggio, spare Centineo. Fu arrestato il 14 maggio Leoluca .Leggio e Francesco Placido Leggio, 1964 in casa delle sorelle Sorisi, a Corleone. padre di Luciano. Fu proprio questo attività che pose Leggio in contrasto con Navarra e C) II terzo periodo della storia di Leggio con la sua banda, in particolare con Angelo va dall'assoluzione di Bairi del 10 giugno 1969 Vi.ntalo.ro, proprietario di un terreno confi- al nuovo arresto del .bandito, avvenuto il nante con un fondo di proprietà della so- 16 maggio 1974, a Milano. cietà armentizia. Dopo la seairoeraziione, Leggio prese allog- A seguito ed a causa di questi contrasti, gio a Bitonto, insieme con Salvatore Riina. il 23 o 24 giugno 1958, Leggio fu vittima di Il 17 giugno 1969, lasciò Bitonto, trasferen- un attentato, mentre si trovava in una ca- dosi a Tarante dove venne ricoverato il 18 panna insieme con altre persone. Furono giugno, nell'ospedale della Santissima An- sparati molti colpi, ma Leggio riportò sol- nunziata. Il 28 settembre si trasferì a Roma, tanto una leggera ferita di striscio ad una ricoverandosi neAla clànica « Valla Margheri- mano, mentre gli altri rimasero incolumi; ta » al viale di Villa Massimo. per questo fatto vennero processati, ma as- Intanto, come già si è detto, il 18 giugno solti per insufficienza di prove, Angelo Vin- 1969, il 'Presidente della prima sezione del taloro, Antonio Mangiameli e Antonino Tribunale di Palermo, aveva emesso contro Maiuri. Leggio un'ordinanza di custodia precauzio- Secondo un rapporto di Polizia del 16 giu- nale, in attesa dell'applicazione nei suoi con- gno 1969, Leggio all'epoca della latitanza era fronti di una misura di prevenzione; all'ordi- un nullatenente. Altre fonti invece sosten- nanza tuttavia non si era data esecuzione, gano che egli in quel .tempo si arricchì con in quanto si riteneva che essa fosse esegui- traffici illeciti, tra l'altro con la macellazio- bile soltanto a Coricane, luogo di residenza ne clandestina. Si dice anche che sarebbe di Leggio; anzi, nonostante che gli organi di stato proprietario a Palermo di un'officina polizia fossero a conoscenza dei movimenti meccanica e di un garage. Cer.to è che, una del bandito, il 7 luglio 1969 il suo nome era volta uscito dalla rocca di Corleone, 'Leggio comparso nel bollettino delle ricerche, n. 78. scese a Palermo, dove si associò con Angelo Peraltro, la Polizia romana procedette « in Senato della Repubblica — 286 — Camera dei Deputati

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forma discreta » alla sorveglianza di Leggio, dusse il bandito a trasferirsi a Bitonto, dove durante la sua degenza a « Villa Margherita », risiedeva la sua famiglia. ma il 19 novembre 1969 il 'bandito -lasciò la Nell'ospedale di Tarante. Leggio fu assi- cllnica rendendosi inreperibile. stito dal professor Antoni/no Ippoli'to, figlio Cominciò da questo momento la seconda del mafioso Crispino, più volte condannato. latitanza di Leggio durata per quasi cinque Sempre a Tarante avrebbe anche intrecciato anni, fino al 16 maggio 1974. una relazione sentimentale con tale Emilia Anche per questo periodo, non mancano Piccinini nata l'8 ottobre 1932. dati relativi all'attività delittuosa di Leggio. A « Villa Margherita » sarebbe stato visita- In particolare, risulta che con sentenza del to da molte persone; stando a ciò che dice il 12 febbraio 1970, il Pretore di Conleone con- questore Mangano, anche dal commercialista dannò Leggio ad un anno di arresto per due Nino Buttafuoco, indiziato a suo tempo del distinte contravvenzioni ai fogli di via obbli- rapimento di De Mauro (ma Buttafuoco ha gatori emessi nei suoi confronti dai Questori formalmente smentito di avere avuto rap- di Bari e ,di Tarante; ma in appello, Leggio porti con LI bandito e di averlo visitato du- ne fu prosciolto per amnistia. rante la sua degenza a « Villa Margherita »). In data 3 febbraio 1970, il Tribunale dù. Pa- Secondo le notizie di stampa, anche un par- lermo dispose la sorveglianza speciale per lamentare (mai nominato) avrebbe visitato Leggio con 'l'obbligo di' soggiorno nel Comune Leggio nella cllnica romana. Il bandito inol- di Novi ^Ligure; la decisione fu confermata tre avrebbe avuto rapporti con un gruppo in appello, ma la Corte di Cassazione an- di contrabbandieri napoletani (Umberto Am- nullò il decreto per vizi di forma. In sede maturo, Luigi Sciorio, Luigi Greco, Armando di rinvio, il 17 maggio 1971, il Tribunale di Cacciapuoti e Vito Adamo) e si sarebbe in- Palermo dispose nuovamente a carico di Leg- contrato pure con Gerlando Alberti; infatti gìo la misura della sorveglianza speciale per nel fascicolo del processo di Palermo, esiste la durata di cinque anni con obbligo di sog- la registrazione di una telefonata intercet- giorno ad Albino. tata, durante 'la quale Alberti parlando con Leggio, peraltro, è stato condannato per il un certo Pippo, diceva ohe Leggio era suo delitto di associazione per delinquere nel ospite. processo dei 114, recentemente definito dal Per quanto riguarda i movimenti di Leg- Tribunale di Palermo. Risulta inoltre chia- gio dopo la fuga, è certo che il bandito il mato a giudizio come autore di alcuni seque- 10 dicembre 1969 si trovava a Roma, perché stri a scopo di estorsione, tra gli altri di a quella data risulta che stipulò a Roma una quelli di cui furono vittime Pietro Tonielli procura a favore della sorella. a Vigevano e Luigi Rossi di Montelera a Successivamente, raggiunse Milano, dove Torino. ha convissuto, fino all'arresto, con Lucia Infine, secondo le dichiarazioni rese dal Parenzan, naita a Fiume il 31 agosto 1932 e questore Mangano durante il processo di Pa- dalla quale ha anche avuto un figlio, in data lermo, sarebbe stato Leggio, stando alle con- 9 luglio 1972. fidenze di Frank Coppola, che avrebbe orga- Con ogni verosimiglianza Leggio si trasfe- nizzato gli omicidi di De Mauro e di Sca- rì nel capoluogo lombardo alla fine del 1970; gllione, il sequestro del figlio dell'imprendi- a Milano, abitò a Via Stefini n. 6, poi in tore edile Francesco Vassallo e la strage di via Cremosani 4, in un appartamento di pro- viale Lazio, per la quale si sarebbe servito prietà di un suo complice, Nello Senice, col- dell'opera di Gerlando Alberti, Salvatore pito da mandato di cattura, infine in via Riina, Bernardo Provenzano e Calogero Ba- Ripamonti n. 166, dove fu arrestato. garella. Secondo le informazioni della polizia, du- Durante questo secondo periodo di lati- rante la permanenza a Milano, Leggio era tanza, tra le parsone frequentate da Leggio solito frequentare la bottiglieria « vinicola figura anzitutto il procuratore legale Donato Borromeo » dei fratelli Pullarà e il ristoran- Mitelo, che dopo l'assoluzione di Bari in- te Giuliano sito in viale Umbria n. 50. In Senato della Repubblica — 287 — Camera dei Deputati

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quest'ultimo locale, si sarebbe incontrato più quale si trovavano un mitra e una pistola volte con certo Vincenzo Arena, detenuto per automatica) intestata a Giuseppe Pullarà. spaccio di sostanze stupefacenti e con altre Inoltre il 10 dicembre 1969, a Roma, Leggio persone, tra cui Agostino Coppola, Domenico stipulò una procura generale a favore della Coppola, Gaetano Badalamenti, Salvatore sorella Maria Antonietta davanti all'avvo- Rima, Salvatore Anselmo, Giovanni e Antoni- cato Arnaldo Vigna coadiutore del notaio no Mu'suimeci, Francesco Guzzardi, Aautonio Salvatore Albano (testi: Giuseppe Corso e Sucameli, Giuseppe Calderone, Giovanni Al- Umberto Latini). Successivamente, con ro- berti, Gaetano Oarieleo, Salvatore Taormina gito del motaio Michele Mairglotta dell'I 1 apri- e Giuseppe Contorno, tutti siciliani e molti le 1973, la sorella di Leggio ha acquistato indiziati mafiosi. dai coniugi Leoluca Puccio e Anna Gover- Sempre nel periodo della latitanza, Leggio nali, per 35.500.000 lire più 4.480.000 lire per avrebbe potuto contare sulla protezione e spese, un rustico e un fondo a Piano Scala sull'aiuto di alcuni suoi vecchi amici, resi- di Corleone dell'estensione di 101 ettari. denti in Lombardia, come Calogero Baga- La Leggio ha sostenuto che la somma, pa- rella, Beirnardo Provenzaeo, Leoluca Baga- gata in più soluzioni, sarebbe il frutto dei rella e il suo fedele luogotenente Salvatore suoi risparmi (essa ha un terreno fittato per Riina. 600.000 lire all'anno e riscuote da quattro Per sfuggire alila ricerca della Polizia, Leg- anni una pensione di 25.000 lire al mese); gio adoperò documenti falsi intestati ad An- ma fondati indizi fanno ritenere che la don- tonio Romano, Antonino Lafaraci, Michele na abbia acquistato il terreno con denaro Terlizzi e Antonio Ferrugia. del fratello. Secondo la Parenzan, Leggio non si sareb- Si è anche accertato che Leggio aveva in be mai mosso da Milano, dove, a dire di precedenza acquistato nei pressi di Catania, Mangano, si sarebbe tenuto il 17 giugno 1970 un altro appezzamento di terreno, dove è in un vertice di mafia, a cui avrebbero parte- via di completamento la costruzione di una cipato, oltre a Leggio, Tommaso Buscetta, villa. Gerlando Alberti e Gaetano Badalamenti. Secondo altre fonti, invece,. Leggio sarebbe •stato a Napoli e a Zurigo, dove sarebbe stato 7. — La mafia nell'Italia continentale. Le visto insieme con Tommaso Buscetta da due cause e le caratteristiche. persone, che hanno deposto come testimoni nel processo dei 114 (Antonio Capestro e Giu- La Commissione ha già scritto (Doc. XXIII, seppe Gloriano). n. 2-quater, V Legislatura) che Leggio « è il Il 16 marzo 1974, Leggio fu arrestato, men- s'imbolo sitesso della mafia: del prepotere e tre dormiva. Ma, prima di essere arrestato, della prepotenza dei pochi, dell'omertà e del Leggio sarebbe divenuto un uomo ricchis- timore che essa diffonde it/ra i succubi, del- simo. Senonchè i dati certi esistenti al ri- l'impotenza dell'apparato sitatale alia giusta guardo sono piuttosto scarsi. ed efficace reazione ». Si è già detto della società armentizia co- In effetti risulta da quanto prima si è stituita a Piano della Scala nel 1956 e all'of- detto che Leggio è riuscito a sottraisi, per ficina e al garage gestiti a Palermo. oltre venti anni, ai rigori della legge. Natu- Si può qui aggiungere che durante la per- ralmente sarebbe vano cercare di individua- manenza a Bitonto, Leggio prese in consi- re le responsabilità personali ohe hanno per- derazione l'opporitunità di acquistare una messo a Leggio, di non essere chiamato a tenuta agraria di proprietà di Francesco Sai- rispondere dei suoi crimini, con la necessa- desio, che par la degenza a « Vilia Margheri- ria tempestività; ma non è possibile dimen- ticare: ta » >pagò due milioni e mezzo di lire, che l'ap- partamento di via Ripamonitì è intestato alla 1) che i giudici della Corte d'Assise di Parenzan, e che al momento dell'arresto fu Bari lo rimisero in libertà, dopo soli cinque trovato in possesso di un'automobile (nella anni di carcere, nonostante che egli fosse Senato della Repubblica — 288 — Camera dei Deputati

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imputato di delitti gravissimi, di associazio- in cui si trovava ricoverato siano state favo- ne per delinquere e di numerosi omicidi, al- rite, se noi! da dolose compiacenze, certo cuni dei quali aveva certamente commesso, dall'inerzia e dalla mancanza di decisioni se nei gradi successivi di giurisdizione ne è dell'apparato statale di fronte al fenomeno stato riconosciuto colpevole; della mafia, mentre non pare che possa dirsi 2) che dopo l'assoluzione di Bari, mal- altrettanto per gli anni di libertà goduti a grado che i giudici avessero emesso a suo Milano da Leggio, rispetto ai quali sembra carico un'ordinanza di custodia precauzio- essere stata decisiva la facilità con cui è pos- oaile, da Polizia sii limitò a sorvegliarlo « in sibile sfuggire, nei grandi agglomerati ur- forma discreta », troppo discreta per impe- bani della società industriale, ad ogni forma dirgli la fuga, e die gli indugi diala Magistra- di controllo. tura e degli organi di polizia e la mancanza D'altra parte l'insediamento di Leggio a di un efficace coordinamento tra le loro ini- Milano sollecita la ricerca delle cause che ziative gli consentirono di farsi curare e hanno portato la mafia fuori dalla Sicilia e quindi di allontanarsi dalla dioica in cui si che ne hanno esteso e moltiplicato, negli trovava, per rimanere irreperibile per altri anni più recenti, le ramificazioni territoriali cinque anni; nelle altre regioni d'Italia, e da ultimo spe- 3) che Leggio ha potuto vivere libera- cialmente al Nord. mente a Milano, per quasi cinque anni, non La prima di queste cause è riconducibile solo sottraendosi all'arresto, ma capeggian- alle maggiori occasioni che offre la società do, con ogni verosimiglianza, l'organizzazio- sviluppata dell'Italia continentale alla espan- ne mafiosa dell'Itala settentrionale; sione dei traffici illeciti e all'industria del 4) che, infine, iin (tutto questo tempo, delitto. La mafia in effetti è uscita dall'Isola Leggio ha potuto arricchirsi, così da permet- al seguito della droga, perché il traffico de- tersi la vita di un agiato borghese. gli stupefacenti non solo comporta (come Si :può anche aggiungere che la figura di si è già accennato) la necessità di continui Leggio è apparsa tra tutte quelle che la Com- spostamenti personali, ima anche perché la missione si è trovata di fronte, la più com- droga ha trovato ormai un mercato interno plessa, ma insieme la più emblematica. Leg- abbastanza redditizio proprio nelle città del- gio è stato il solo tra i (presunti) mafiosi l'Italia settentrionale. Altre sollecitazioni e interrogati dalla Commissione a rifiutarsi di suggestioni, come quelle connesse al racket rispondere alle sue domande, né gli elementi della manodopera, alla speculazione edilizia, di giudizio che si sono acquisiti sulla sua e alla possibilità di inserirsi nelle organizza- vicenda personale sono sufficienti a chiarire zioni criminose a cui fanno capo i sequestri quale sia stato il ruolo, che egli ha avuto di persona hanno poi accentuato il fenome- nell'organizzazione mafiosa, se qudlo della no dell'immigrazione mafiosa verso le re- testa del serpente, o, com'è più verosimile, gioni dell'Italia continentale. Lo hanno inol- del capo incaricato di dare esecuzione agli tre favorito la maggiore facilità di mimetiz- ordini altrui, o del semplice killer. zazione e l'assenza di collaudati strumenti di Ma resta il fatto che nella sua vicenda si difesa sociale, che i mafiosi hanno trovato riassumono tutte e tre le fasi della mafia: nelle nuove sedi. dalla fase agricola a quella della sua ramifi- Accanto a queste, un altro fattore della cazione nelle regioni d'Italia diverse dalla ramificazione territoriale della mafia è stata Sicilia. Seguire Leggio da Corleone a Mi- la frequenza con cui i presunti mafiosi sono lano significa percorrere, con un uomo, il stati inviati al soggiorno obbligato nelle re- cammino che ha fatto la mafia negli ultimi gioni dell'Italia continentale e specialmente venticinque anni e mettersi quindi in condi- in quelle settentrionali. zione di capire meglio le differenze e i carat- teri tipici che connotano i diversi periodi. Dalla tavola che segue risulta il numero In questo senso, non può essere ad esem- delle persone sottoposte all'obbligo del sog- pio senza significato che la prima latitanza giorno obbligato, nelle varie regioni e provin- di Leggio e la sua fuga dalla clinica romana ce italiane, per il periodo dal 1961 al 1972. Senato della Repubblica — 289 — Camera dei Deputati

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TABELLA 1. — NUMERO DEI SOGGIORNANTI OBBLIGATI, NELLE REGIONI E NELLE PROVINCE, PER IL PERIODO 1961-1972 Numero delle persone sottoposte a sorveglianza con obbligo dì soggiorno, censile secondo i Comuni scelti come luogo di dimora

(La rilevazione si riferisce ai dati relativi agli aggregati regionali e provinciali per il peuodo 1961-1972)

REGIONE PROVINCE REGIONE PROVINCE

PIEMONTE Torino 54 UMBRIA Terni 2 288 = 11,19% Cuneo 63 57 = 2,08% Perugia 55 Asti 36 Alessandria 54 MARCHE Ancona 52 156 = 6,09% Ascoli Piceno 34 LOMBARDIA Milano 48 372 = 15,05% Bergamo 61 Macerata 38 Brescia 51 Pesaro 32 Como 44 Cremona 36 LAZIO Prosinone 36 Mantova 34 154 = 6,07% Latina 25 Pavia 48 Rieti 13 Sondrio 21 Roma 40 Varese 29 Viterbo 40 VENETO Belluno 14 143 = 5,2% Padova 25 ABRUZZI Chieti 39 Rovigo 22 160 = 6,13% Aquila 48 . Treviso 17 Pescara 39 Venezia 17 Teramo 34 Verona 21 Vicenza 27 MOLISE Campobasso 28 37 = 1,12% FRIULI-VENEZIA GIU- Udine 29 Isernia 9 LIA Perdanone 15 44 = 1,19% CAMPANIA Avellino 34 154 = 6,07% Salerno 30 LIGURIA Genova 14 66 = 2,17% Imperia 17 Caserta 31 La Spezia 23 Napoli 38 Savona 12 Benevento 21 EMILIA ROMAGNA Piacenza 31 246 = 10,1% PUGLIA Foggia 31 Parma 35 212 = 8,16% Reggio Emilia 26 Bari 65 Modena 19 Brindisi 29 Bologna 45 Tarante 21 Ravenna 20 Lecce 66 Ferrara 21 Forlì 49 BASILICATA Potenza 39 72 = 2,23% Matera 33 TOSCANA Massa Carrara 20 228 = 9,08% Lucca 14 Cosenza 20 Pistola 13 21 = 0,81% Catanzaro 1 Livorno 28 Pisa 25 SICILIA 14 Firenze 40 20 = 0,8% Trapani 6 Arezzo 30 Siena 34 SARDEGNA Sassari 11 Grosseto 24 11 = 0,41%

19. PROSPETTO relativo alla situazione dell'assegnazione al soggiorno obbligato dal 1961 al 1972, in dazione alla distanza dai comuni di soggiorno ai C/} C» rispettivi capoluoghi di provincia (escluse le isole di: Asinara, Lampedusa, Linosa, Pantelleria e Ventotene) 3

Su Numero dei soggiornanti obbligati negli anni dal 1961 al 1972 Ci Distanze dai comuni di soggiorno obbli- TOTALE % gato ai rispettivi capoluoghi di provincia 1961 1962 1963 1964 1965 1966 1967 1968 1969 1970 1971 1972 i

H C

In Comuni distanti: fino a 10 chilometri .... 1 1 7 2 5 17 12 15 26 24 22 132 5,47 da 10 a 15 » .... — 1 2 5 2 10 23 18 28 37 20 21 167 6,92 da 15 a 20 » .... 1 2 4 6 7 23 31 28 35 46 35 23 241 9,98 t/5 da 20 a 25 » .... 1 4 8 7 14 35 21 26 30 58 46 25 275 1139 M da 25 a 30 » .... 3 1 15 5 15 24 41 33 27 56 38 29 287 11,88 O da 30 a 35 » .... 3 3 14 5 14 31 30 24 21 44 44 34 267 11,06 da 35 a 40 » .... — 12 12 7 29 27 16 25 46 23 18 215 8,90 da 40 a 45 » .... 1 4 9 5 8 22 14 19 21 19 20 21 163 6,75 da 45 a 50 » .... 2 6 1 5 12 10 12 12 19 18 17 114 4,72 — 2 6 5 4 12 17 14 9 24 16 14 123 5,09 da 50 a 55 » .... — da 55 a 60 » .... 2 2 5 3 2 12 13 12 14 11 9 12 97 4,02 iPd da 60 a 65 » .... 2 1 2 2 10 7 10 10 9 8 5 66 2,73 da 65 a 70 » .... 1 1 5 1 9 8 9 3 9 9 2 57 2,36 M da 70 a 75 » .... 1 2 2 6 9 10 2 3 10 11 3 59 2,44 a73 1 — 1 1 3 6 5 2 4 7 6 7 43 1,78 da 75 a 80 » .... — da 80 a 85 » .... _ 1 _ 2 2 2 3 — 6 2 2 20 0,83 N£ — — 20 h-i da 85 a 90 » .... 1 2 3 5 3 2 3 1 0,83 O da 90 a 95 » .... 1 1 1 1 3 3 2 2 3 17 0,70 da 95 a 100 » .... — __ 1 — 1 2 2 — 2 4 12 0,50 — — — 1 — 2 — — — 3 6 0,25 da 100 a 105 » .... — — — — a da 105 a 110 » .... — 1 _ — 3 5 1 2 12 0,50 o — — — — — 2 1 — 1 — — 1 5 0,21 o da 110 a 115 » .... — — — — C da 115 a 120 » .... — — — — — — — 1 1 0,04 — — — — — — — — — — — — — g da 120 a 125 » .... — — — m da 125 a 130 » .... 1 — 1 — 1 — — — — — — 3 0,12 — — — — — 1 — — 1 2 0,08 H da 130 a 135 » .... — — — da 135 a 140 » .... — — — 1 2 — 2 — — — 5 0,21 — — — — 1 — — — — 1 0,04 o, da 140 a 145 » .... — — — co da 145 a 150 » .... — — — 1 — 1 — 1 — 1 4 0,16 r*. — — — — — — oltre 150 » .... — — ^— — 1 — — 1 0,04 — — — — — cto) TOTALE .... 18 25 90 73 98 265 292 251 266 435 334 268 2.415 100,00 S » Senato della Repubblica — 291 — Camera dei Deputati

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Come si vede, nel periodo suddetto, il mag- appunto perché dimoravano in comuni vi- gior numero delle persone sottoposte alla cini alle grandi città, non hanno trovato in sorveglianza speciale con obbligo 'di' sog- pratica nessuna difficoltà a sottrarsi ai con- giorno furono inviate nelle regioni setten- trolli della Polizia e a mantenere legami e trionali, soprattutto in Lombardia, Piemonte, rapporti con le zone mafiose di provenienza, Emilia e Toscana, mentre delle regioni meri- secondo quanto risulta in modo non dubbio dionali soltanto la Puglia figura utilizzata, dal fatto che in molti delitti avvenuti al in misura apprezzabile, come luogo di sog- Nord, e tra gli altri in alcuni sequestri di giorno per i confinati. Le cifre della tabella persona, risultano implicati noti personaggi sono comprensive anche di coloro che ven- che vivono in Sicilia. nero sottoposti alla misura di prevenzione, La mafia al Nord, peraltro, ha anche sa- per motivi diversi dal sospetto di apparte- puto crearsi solidi collegamenti con gli am- nenza alla mafia, ma i rapporti in percen- bienti della malavita locale, strumentaliz- tuale esistenti tra le varie regioni e provin- zandone spesso gli esponenti più giovani e cie non dovrebbero subire sostanziali varia- più sprovveduti. In parecchi casi, comun- zioni, se riferite soltanto ai presunti mafiosi. que, d mafiosi hanno operalo con gruppi di Analogamente, si desume dall'altro pro- delinquenti locali, adottandone in parte i spetto, pubblicato alla pagina precedente, metodi e le iniziative spesso improntate a che, sempre nel periodo dal 1961 al 1972 e una violenza spieiata e senza quartiere. soprattutto negli ultimi animi', i presunti ma- Infine i richiami e le suggestioni delle gran- fiosi furono prevadentenien/te inviati in comu- di città e di una società più ricca di quella 1 ni che per ilo più distavamo pochi chilometri , d'origine hanno fatto il resto e i mafiosi spesso meno di 10 o 20, dai capoluoghi delle immigrati nell'Italia settentrionale (di pro- rispettive provincie. pria volontà o perché confinati) hanno finito Le cifre dei due prospetti documentano col proporsi nuove prospettive e traguardi meglio di lunghi discorsi come durante un più ambiziosi rispetto a quelli del passato, decennio un numero notevole di mafiosi sia appunto aperti alla loro iniziativa dalla di- stato trasferito dalla Sicilia in popolosi co- versità del tessuto sociale del Settentrione muni dell'Italia continentale, spesso vicinis- d'Italia nei confronti di quello della società simi a grandi città, come Milano, Torino, isolana, in cui fino allora la mafia si era Roma. Il fenomeno, nei tempi più recenti, si limitata ad operare. è andato contraendo, e attualmente, ad esem- Ed è stato proprio in questa realtà che si pio, sono pochissimi i mafiosi costretti a è inserita attivamente e in posizione emi- soggiornare in Lombardia, ma la situazione nente la presenza di Leggio, il quale ha così rimane tuttavia allarmante, anche per d gua- finito col trovare, anche al Nord, le persone sti che si sono ormai irrimediabilmente pro- e le occasioni adatte per evitare l'arresto dotti. e per continuare, pur nella latitanza, la sua In realtà, è avvenuto che i mafiosi, trasfe- attività delittuosa. riti coattivamente al Nord o comunque nelle Non si può negare, di fronte a tutto il coa- regioni continentali, non sono affatto ri- cervo dei fatti e degli avvenimenti somma- masti isolati, né sono stati messi in condi- riamente ricordati in questa parte della rela- zione di ricevere un benefico influsso dal zione, che negli ultimi anni i mafiosi siano diverso ambiente sociale e culturale, in cui usciti dalla Sicilia, di propria iniziativa o erano obbligati a vivere; al contrario essi per forza delle circostanze, nel tentativo di sono riusciti, almeno di norma, da una parte trapiantarsi nelle regioni deH'Italia conti- a stabilire saldi rapporti con gli immigrati nentale e in primo luogo nelle aree indu- meridionali, ciò tanto più che costoro si sono striali del Nord. Viene fatto di pensare, in spesso sentiti, se non respinti, certo accolti presenza di questo tentativo, al fenomeno con poco favore dalle comunità locali, e dal- parallelo costituito dall'emigrazione della l'altra a raggiungere in questi ambienti una mafia negli Stati Uniti d'America, e ciò an- posizione di egemonia da sfruttare poi per che per l'analogia che presenta con la società fini illeciti. In genere, (inoltre, i soggiornanti, americana dei primi decenni del secolo l'at- Senato della Repubblica — 292 — Camera dei Deputati

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tuale società industrializzata dell'Italia set- fornirgli le braccia di una delinquenza gre- tentrionale. È lecito invece dubitare che la garia; i pubblici poteri, infine, tendono a sot- mafia si sia trapiantata nell'Italia continen- tolineare, con vigore sempre maggiore, non tale con tutti i suoi caratteri tradizionali. solo la lo;ro estraneità, ma la loro decisa Si è detto nei capitoli precedenti che ciò che opposizione alle manovre e alle insidie ma- caratterizza la mafia e la distingue dalla co- fiose: ne sono una dimostrazione convin- mune delinquenza sono in fondo due ele- cente e confortante l'impegno ed anche l'ef- menti: da un lato l'intreccio inconfessabile ficacia con cui Polizia e Magistratura nel- dei rapporti tra il potere mafioso e quello l'Italia continentale, come del resto in Sici- pubblico, dall'altro l'acccttazione, più o me- lia, hanno affrontato, negli ultimi tempi, i no intensa, della 'mafia da parte dell'ambiente più gravi delitti di stampo mafioso. È possi- sociale e quindi parallelamente l'attitudine sibile dedurre da tutto ciò che, se molti sono della 'mafia ad esercitare un vero e proprio i mafiosi che vivono ed operano nell'Italia potere, con un certo grado di consenso dei continentale, è perlomeno dubbio ohe essi consociati. siano riusciti ad impiantarvi la mafia nel Qualcuno degli episodi, accaduti recente- senso tradizionale della parola. mente in Italia, come quelli che ebbero a È tuttavia evidente che la mancanza di protagonista Frank Coppola, indubbiamente pronti interventi statali che stronchino alle documenta un cedimento dell'apparato pub- radici di fenomeno e il ritardo nel mettere blico di fronte alla mafia, non diverso da in moto un processo profondo di rinnova- quello -tante volte registrate in Sicilia. Ma mento delle strutture economiche, sociali e ciò che certamente i mafiosi non sono riu- politiche potrebbero creare uno spazio an- sciti a stabilire nell'Italia continentale è un che nell'Italia continentale all'intermediazio- rapporto con l'ambiente locale, che sia in ne mafiosa, favorire, come già certi episodi qualche modo assimilabile a quello che la denunziano, l'estensione delle collusioni e mafia ha avuto, in passato e in. una certa mi- delle connivenze dei poteri pubblici con i ma- sura ha tuttora con ile popolazioni siciliane, fiosi emigrati' dalla Sicilia e infime modificare specialmente delle campagne. il rapporto oggi esistente tra l'ambiente lo- Al contrario il tentativo di trapianto della cale e il costume mafioso. Per ora, la man- mafia ha provocato forti e istintive reazioni canza d'un adeguato terreno di cultura ha di rigetto nelle comunità dell'Italia continen- rappresentato un os,tacolo al tentativo d'in- tale. In queste regioni, la società circostante nesto della mafia, ma non è detto che la ai mafiosi non si tumula nel silenzio e non situazione non possa modificarsi. Bisogna accetta la presenza di quella che resta in tenerne il debito conto, per 'trovare gli op- sostanza un'organizzazione criminale. Gli portuni rimedi ad un fenomeno che, quali stessi immigrati meridionali, mano a mano che siano attualmente i suoi caratteri, ap- che si inseriscono nel nuovo ambiente so- pare comunque particolarmente preoccu- ciale, rifiutano con forza l'egemonia del capo pante, per la sua estensione e per la sua mafioso e comunque non sono disposti a intensità.