ROMBC r1Direzione, redazione, ammini- Registrazione Tribunale settimanale a tutto motore strazione: Via Vittorio Veneto 7 di Milano n. 184/81 del 16-5-81 Anno 6 n. 48 (293) - 25 novembre 1986 - 40055 Villanova di Castenaso spedizione in abb. gr. H/70 (Bologna) telef. (051) 78.15.66 - ediSTART telex 222026 ROMBO - segret Edizioni tecniche sportive informazioni telef. (051) e varia attualità C'era un volta un giovane argentino che, invece di abbeverarsi alla maestà legale del papa, grande prof. di diritto poco simpa- 78.16.44. tico ai peronisti al potere, prende la via europea di un esilio fra Casella Postale 1681 - 40100 Via V. Veneto 7 - 40050 Villanova di Castenaso (BOI - tei. (051) le macchine da corsa. Ed è un simpatico pilota nella «settecen- BOLOGNA A.D. 78.15.66 tocinquanta» di quei primissimi anni 50. Due ragazze - tra altri - gli sono rivali: Maria Teresa de Filippis e Isabella Ha- skell, una americana che lui conquista. E domani sarà la sua fortuna. Perché la ricca nuova consorte potrà contribuire non poco al suo decollo da industriale di fantasia. Prima con l'estro Una copia L 2.000 (arretrati il doppio) • da piccoli team da corsa (a cominciare dalla F.3) poi nell'aren- Abbonamento annuale postale: L. go politico-economico nazionale. Con la impetuosità anche direttore responsabile 100.000; 4 Estero: via terramare L arrogante del suo carattere, sapete la fortuna che ha fatto. Fino 115 000 via aerea; Europa e Paesi del Me- Marcelle Sabbatini diterraneo L. 150.000; Africa L. 240.000; ad attingere all'acquisizione di Benelli e Guzzi e poi di Masera- Asia e Americhe L. 260.000; Australia L. ti e Innocenti, nella singolare parentesi Ford, interrotta quando 370.000. 4 Pagamenti: vaglia postale o assegno bancario da spedire a ROMBO - il suo amico lacocca venne in rotta con Henry Ford. Avrete vice direttore 40055 Castenaso (Bologna). capito che si sta parlando di Alejandro de Tomaso, le cui Pan- Marco Magri 11 prezzo di ROMBO all'estero: Australia tere omonime ebbero un momento di lustro con Casoni e Doli. Aus. 6; Austria Se. 65; Beìgio BFr. 90; Covoni ai Giri d'Italia auto. Ma nel frattempo il grande appas- Canada Doli. Can. 4,50; Danimarca Dkr. 32; sionato d'un tempo, che rivendicava alle corse tutto il buono redattore capo Germania DM. 8,50; Grecia Dr. 470; Inghil- terra Lgs. 2.40; Lussemburgo LFr. 88; Mal- dell'automobile, aveva cambiato idea. Da grande industriale Alberto Sabbatini ta Cm. 45; Olanda Hfl. 9; Principato di Mo- che ormai poteva parlare a tu per tu con l'Avvocato, lanciò naco Fr 22; Spagna Pts 375: Sud Africa anatemi contro le corse, vuoi in moto o in auto. Salvo a rispol- Rand 6,95; Svizzera SFr. 6; Canton Ticino verarle in flash pubblicitari color seppia quando si trattò di LA REDAZIONE SFr, 5; USA Doli. 3,75. rilanciare la Maserati con la biturbo. Ora la riconversione a U • Diffusione: PARRINI & C. - via indipen- denza, 11/b - ROMA - Tei. (06) 4940841 - è compiuta tutta. Dopo la confluenza dell'Alfa nella , che inviati speciali: Sede MILANO Tei. (02) 9520938 • Stam- monopolizza l'auto italiana, meno il Ridotto ormai costituito pa: SEREGNl s.p.a. Industria Grafica - via dal Gruppo De Tomaso-Gepi (e domani Chrystler?), certe vo- Leopoldo Capeteli Puecher, 2 - Paderno Dugnano (Milano) - Eugenia Zigliotto tei. (02) 910.061 - telex 335879 SAGE I • glie son tornate. Per prima quella di tornare alle corse. Che, Composizione: PROGET - via N Battaglia, come leggerete a pag. 74, si materializzano con l'operazione redazione 12 - 20127 MILANO - tei. (02) 28.4-1.272 - del concessionario romano. È logica di mercato. Un po' meno 28.71268 - 28.53.855 - 28.20.941 4 Foto- Paolo Conti liti: SELE 3 di Bonardi C. e C. s.n.c. • via logica (di competitivita) è il primo diktat Barnard in Ferrari. Cadorna, 49/51 - 20090 Vimodrone (Mila- Ma per questo andate a pag. 28 Franco Fioriteci no) - tei. (02) 250.01.45 - 250.46.20. Chiara Luciani Guido Rancati Concessionaria esclusiva per la pubblicità ^ Bussola ££J£A servizio grafico puMidtas»spa Eugenio Loy WJJ2J Pagine ^ Marco lunghetti 20149 Milano - via Emanuele Filiberto, 4 - Tei. (02) 38871 r collaboratori specializzati Corrispondenze dall'Italia: Anna Bacchi (Roma), Gian Luca Bacchi Mo- ROMBO destinazione '87: quante novità! pag. 8-12 dena (Parma), Gianfranco Bertoii (Broscia), produzione auto ed economia Maurizio Bevilacqua (Verona), Toni Campa- Giulio Mangano nale (Bari), Silvano Chiesa (Genova), Ono- PRIMA PAGINA: II dramma Renault pag. 13-14 frio Coiabelìa (Ferrara), Mario coletlt (Brin- disi), Antonio Colomba (Roma), Nedo Cop- F. 1 e «politica» sportiva: pini (Prato), Anna Maria Chiariello (Napoli), Franco Cucca (Nuora), Riccardo Rossi Ferri- per te spettatore Bonaventura Franco ni (Firenze), Giorgio Gianuzzi (Asti), Sergio Enzo Russo Gredara (Ancona), Ezio Grandi (Bergamo), La grande Scavalcata al RAG pag. 16-22 velocità e rallies: Pier Carlo Marcoccia (Piacenza), Nuccio Bilancio F.1 '86: promossi e bocciati pag 24-27 Marino (Siracusa), Gianfranco Mavaro (Pa- IL FATTO DI COPERTINA: Cura BARNARD ATTO I pag. 28-30 Cario Converso lermo), Nicola Marezzo (Cosenza), Lazzare- Fernando Petronilho no Mini (Bolzano), Carlo Morandini (Udine), Gabriele Mutti (Sanremo), Gino Papale (Ca- Marco Ragazzoni serta), Alessandro Patrizi (Livorno), Pasqua- per te protagonista Franco Tofacchi le Petrilli (Roma), ilano Piano (Asti). Sandra Parole in poker (F.1) pag. 32-37 Pizzigati (Bologna), Giorgio Rossetto (Tori- varia attualità: no!, Leonardo Todisco Grande (Arazzo), La mappa delle concentrazioni auto pag. 38-39 jader Zoffoli (Cesena). Una nuova Renault: la Nevada pag. 42-44 Marco Cuidetti Corrispondenze dall'estero: Project da corsa Aprilia pag. 46-47 Sandra Pizzigati Oan Alexandrescu (Francia), Jan Bigelow LO STRILLO: Bobby solo in F. Cart pag. 48-57 Aldo Seregni (USA) Augusto C. Bonzi (Argentina), vanni Tanta motonautica: da offshore e circuito pag. 58-64 Bronca (Canada), John Carey (Australia), Danny Cools (Belgio), Steve FeHows (Gran disegnatori d'attualità e tecnica Bretagna), Dave Fern (Gran Bretagna), Al- per te appassionato fredo Filippone (Belgio), Tasha Fulkerson Giorgio Serra (Gran Bretagna), Graham GouSd (Gran Bre- MURALE di ROMBO: Motor Show e rally d'Aosta pag. 67-73 Paolo D'Alessio tagna), Stratis Hatzipanagiotou (Grecia), Torna la Maserati e altra velocità pag. 72-76 Chiel Van Der Heyden (Olanda), Michel Hu- karting gues (Francia), Tom Hyan (Cecoslovac- Karting attualità pag. 77-79 chia), Gerhard Kuntschik (Austria). Mar MOTO: II vento del deserto e attualità corse pag. 80-84 Giulio Capello guus H. Kuuse (URSS, Estonia), Michel Liztn (Belgio), Ateksandar Maksimovtc (Jugosla- via), Akira Mase (Giappone), Laurent Mis- aviazione e spazio sbauer (Svizzera), M. Angeles Pujol Coma Le rubriche (Spagna), Andre Queiroz (Brasile), Renée Marco Tavasani Rogers (USA), Joe Saward (Gran Bre- ROMBIamoci su... pag. 4-5 tagna), Thomas Voigt (Germania Ovest), Taccuino del direttore pag. 6 motonautica Keiko Yamauchi (Giappone). - Uccelli di ROMBO (fine) pag. 23 Bruno Boglioni Servìzio fotografico: Bazaar e Canale ROMBO pag. 86-89 Carlo Nicolini Attualfoto, Bishop, Condor Camera, Coppi- Sussurri e grida pag. 90-91 ni, Ferrari, Guidetti Fotoagenzia, Paper Co- lour, Photo 4, Ragazzoni, Rempath, J.R. Caro ROMBO pag. 92-93 medicina sportiva Sainz, Vescovi. Tutte le classifiche insieme pag. 94 prof. Enzo Pretolani

_L Nove cambi di leadership in vetta al Rally d'Inghilterra: vi,

punto Kankkunen nel mondiale piloti

BATH - Verso mezzogiorno di derla come gli pare senza essere rally ha offerto altri sei minuti di potuto leggere il finale di un ro- mercoledì 19 il RAC '86 era an- penalizzato. Lo ha fatto a titolo suspence supplementare, trecen- manzo che ha preso tutti alla cora apertissimo. Timo Salonen precauzionale, per cedere a tosessanta secondi interminabili gola restituendo alla specialità seguitava ad essere in testa e qualcun altro l'wonore» di essere per chi, in una enorme almeno una parte della credibili- Markku Alen, vicinissimo, se- il primo sulla strada, timbrando spianata sperduta nella cam- tà malamente persa a Sanremo. guitava a rincorrerlo. A quell'o- solo dopo Ericsson e Kankku- pagna, era in attesa del lancista. Un gran rally insomma. Inimi- ra, dopo essersi appartato a par- nen. Da parte sua, Markku A- E quando finalmente è arrivato, tabile sul serio, palpitante fino lottare con , il pacioso len il ruolo di secondo a passare la sua macchina ha rischiato di alla fine e bugiardo, questa vol- finlandese con gli occhiali ha de- sulle fangosissime stradine fore- scomparire, circondata fin quasi ta, solo nel distacco fra i due più ciso di sfruttare alcuni minuti stali inglesi lo aveva lasciato già ad essere ingoiata da addetti ai strenui protagonisti di un conti- della mezz'ora che un regola- molto tempo prima, quando lavori che volevano sapere tutto nuo scavalcarsi che ha coinvolto mento particolarissimo come ancora non albeggiava e lui ave- e subito. In realtà non c'era più almeno quattro piloti. Ed un quello del RAC da in regalo a va dovuto far sostituire il turbo molto da sapere, la battaglia era gran vincitore, forse non neces- tutti ad ogni tappa, lasciando a alla sua Delta S4. di fatto finita una prova prima sariamente il più veloce ma di ciascuno la possibilità di spen- Così, cinque ore più tardi, appe- nel momento in cui il distacco sicuro il più abile a trovare il na fuori dal parco di Margam, il fra la prima delle Peugeot e l'u- passo più redditizio in una gara nica superstite era risali- che, nel bene e nel male, non fotocolore to fino a ventiquattro secondi. potrà mai essere come le altre. PHOTO 4 Un'inezia che pure a tutti, pro- All'addio alla squadra che un tagonisti compresi, abituati or- anno fa Io ha portato in carroz- mai a parlare solo di pochi atti- za al mondiale piloti, Timo Sa- mi, era sembrata un muro in- lonen ha confermato, esaltando- sormontabile. Solo allora però, lo, tutto quello che di lui già si dopo l'ultima delle quarantacin- sapeva. Soprattutto che resta un que puntate in programma, si è pilota sul quale contare nei mo- menti più importanti, uno sem- pre capace, anche in un anno^ Guido Rancati SCAVALCATA con una media-ritiri più alta di quella, bassissima, della sua car- riera, di portare a casa due vitto- rie in altrettanti momenti cru- ciali della stagione. Conferme anche da Alen, tena- ce ed anche stoico nel tener du- ro sopportando per quattro gior- ni i dolori costali diretta conse- guenza del suo sbattacchiare ini- ziale, ancora una volta davanti a tutti nella graduatoria dei plu- rivincitori in prova speciale e tuttavia di nuovo soltanto piaz- zato. Come in Svezia e poi al Safari, in Nuova Zelanda, Ar- gentina e quasi certamente a Sanremo se il finale non fosse stato da operetta. E sì che quas- sù più che altrove, e forse più di tutti, doveva pur avere gli stimo- li giusti per farsi riscoprire vin- cente. Invece non ha vinto, pur spuntandola contro Kankkunen - ma a fare la differenza fra loro è stato solo il tempo perso nei due rispettivi errori - non ha au- mentato neppure troppo la sue possibilità di arrivare al titolo i- ridato ed ha finito col raccoglie- re meno consensi dello stesso E- ricsson che è stato, alla grande, la sorpresa più evidente oltre che il più sfortunato protagoni- sta. No, per il più italiano dei finlan- desi questa non è proprio la mi- ior stagione... 9-r.

Sopra, la Peugeot 205 di Saìonen, vincitore con pie- no merito. Sotto, la Ford RS200 di Blomqvist ha finito con il rompere il motore La più esaltante cronaca dell'anno-rally

LA CRONACA te arrivano in 139. Con questa te ma non di farsi risucchiare re la sua rimonta. classifica: dal gruppo in una classifica di 1. Ericsson in 2.11'20"; 2. Salo- 1. tappa 1. Kankkunen in 30'31"; 2. A- nuovo corta con di nuovo sei pi- nen ed Alen a 2"; 4. Kankku- len a 4"; 3. Pond a 18"; 4. loti in sessanta secondi. E da nen a 5"; 5. Sundstrom a l'26"; Blomqvist a 19"; 5. Salonen a corta diventa cortissima mentre 6. Blomqvist a l'28"; 7. McRae Kankkunen 21"; 6. Sundstrom a 24"; 7. Eri- Kankkunen scopre che i proble- a l'38"; 8. Pond a 2'16"; 9. csson a 32"; 8. Wilson a 35"; 9. mi viaggiano in coppia come le Grundel a 2'42"; 10. Eklund a all'attacco Grundel a 52"; 10. Eklund a ciliege e deve cedere il primato 4'3". BATH - Per i britannici la do- 47". ad Alen, ora leader con 1 " su di lui, 9" su Salonen che si è dato 3. tappa menica sarà anche il «giorno del 2. tappa sole» e tuttavia nell'Avon nessu- una mossa e 13" su Ericsson. A no se ne accorge. Acqua insom- quattro prove dal fine tappa il È il turno ma, non a secchi ma ugualmen- Spunta quarto cambiamento con Salo- te fastidiosa, a bagnare i 150 nen che per un attimo affianca di Salonen partenti e le svariate migliaia di Ericsson Alen in testa prima di rilevare spettatori rigorosamente paganti da solo un primato che due pro- già assiepati nei parchi. Dopo che un RAG finalmente ve più in là, a dispetto dei di- II risveglio è in ambienlazione Infide per tradizione e scivolosis- dal volto umano ha concesso a stacchi minimi, sembra inattac- natalizia: nevica sulla Selkirk sime per la pioggia, le prove-to- tutti una notte di riposo, si rico- cabile. Invece gli ultimi 12 km Foresi dove sono in programma polino dicono in fretta che aria mincia con un paio di impegni bastano ad Ericsson per corona- le prime tre prove della giorna- tira: Blqmqvist trova appena il leggeri che non cambiano la modo di segnalarsi come il pri- classifica prima di avventurarsi Tutto quello d'importante che è successo mo leader del rally che già Kan- nelle foreste dove i 28 km della kkunen lo scavalca, deciso a da- prima speciale «seria» aumenta- re tutto subito. E deciso è anche no gli scarti. Kankkunen ha 17" ps 1: Grundel va in testa coda e perde una decina di secondi. l'avvio di Alen, fin troppo forse su Alen, 40" su Ericsson, 46" su ps 2: Alen si gira, urta un albero, danneggia la carrozzeria, rompe la scatola visto che è il primo a modificare Wilson, 52" su Sundstrom e guida e perde sui 20" come Lovell che fa un dritto. Andervang sbatte, le forme della propria macchina 55" su Salonen, ultimo dei perde pochissimi secondi ma accorcia la macchina di qualche centime- e si ritrova a dover inseguire. Lo magnifici sei raggnippati in me- tro. fa comunque con veemenza: no di un minuto. Subito dopo le 13. nella provvisoria dopo la se- cose sembrano mettersi ancora ps 5: Kankkunen ha problemi con il serbatoio che manda esalazioni nell'abita- conda prova, è 9. appena dopo, meglio per Kankkunen che do- colo e perde 10". poi 6., quindi 5. e finalmente 2. po la quinta prova della giorna- ps 6: Ad Ericsson si spegne il motore in un mini-guado e perde una quindici- al settimo dei nove impegni del- ta precede Alen - che deve co- na di secondi. Dopo la prova viene sostituito il cambio a Blomqvist ed la giornata. Con lui, pur se in minciare a preoccuparsi della ri- un semiasse ad Eriksson. modo meno efficace, risale an- monta di Ericsson, terzo a 41" che Pond che è il migliore nel davanti a Salonen che naviga a ps 8: Duez (16.) rompe il motore ed abbandona. battaglione delle Metro 6R4 in più di 1' dal leader - di 33". ps 10: Dopo la prova viene sostituito il turbo a Blomqvist. ps 12: Pond rompe cui galleggia Wilson. Scendono Quello che non hanno fatto le il differenziale posteriore e perde più di T. In ritardo anche Blomqvist invece Salonen e Sundstrom che prime due ps nella temutissima che ha forato perdendo sui 50" e Salonen che ne perde sui 30" con pagano l'handicap di una gom- Kielder Foresi lo fa la terza do- un «dritto». Toivonen fora, si ferma a cambiare la gomma e lascia per matura non sempre al top. Un- ve Kankkunen in piroetta riesce strada più di 4'. dici ore dopo il via, ad Harroga- ad evitare la spalletta di un pon- PS13: Eklund rompe una sospensione e perde 20". Llewellin esce di strada e perde altri secondi. KANKKUNEN sincero ps 14: Ancora problemi per Eklund che rompe un semiasse e perde altri 40"; Wilson rompe il differenziale anteriore ed il suo ritardo in prova sfiora sul suo drammatico ribaltamento il minuto. ps 15: Kankkunen si gira e perde una quarantina di secondi; Toivonen rifora e perde altri 7'. Wilson (sempre con il differenziale rotto) esce ed impie- «Tutta colpa mia!» ga quasi 40" per rimettere la macchina in strada. LIVERPOOL - «E' stata tutta colpa mia». ps 16: Kankkunen fora e perde un'altra decina di secondi. non cerca scuse per spiegare, apparentemente con molta cal- ps 21 Lovell (55.) sbatte e la sua macchina va a fuoco. La prova è interrotta ma, la capriola di Grizedale. «Quando mi sono accorto che dopo il passaggio di 36 macchine. stavo arrivando lungo in una sinistra subito dopo una destra che chiudeva, ho cercato di mettere la macchina di traverso. ps 23: Alen fora, perde una ventina di secondi e deve fare le due ps successi- Solo che una ruota deve aver puntato in una delle tante buche e ve (dove è vietata l'assistenza) con una gomma anteriore montata la 205 ha cominciato a rotolare: non so neppure io quanti dietro. Fora anche Sundstrom che perde sui 2'. «tonneau» abbiamo fatto, quello che so è che quando ci siamo PS26: Pond rompe il differenziale posteriore ed accumula un minuto e mezzo finalmente fermati eravamo a testa in giù appena sotto la stra- di ritardo. da. Meno male che alcuni spettatori ci hanno dato una mano a rimetterci in carreggiata». ps 27: Blomqvist (5.) rompe il motore e abbandona. Meccanicamente sana, pur se in condizioni di carrozzeria pie- tose, senza il cristallo anteriore con solo qualche brandello di ps 30: Kankkunen capota, danneggia seriamente la macchina e perde 3' e porte e cofani, la Peugeot avrebbe potuto uscire con meno 30", Ericsson tocca, non perde che qualche secondo ma danneggia la sospensione anteriore sinistra. Lasse Lampi rompe un giunto dell'albe- ritardo dalla prova se non si fossero sparsi tutt'intorno, nel suo ro di trasmissione e perde il primato in Gr. A; Brookes (29.) si ferma rotolare, i quaderni delle note di Piironen e soprattutto la tabel- con una biella rotta. la di marcia. «Ma conclude Kankkunen - non possiamo certo lamentarci di ps 31: Ericsson centra una pietra con l'anteriore destro, rompe la sospensio- come sono andate le cose. In fondo abbiamo avuto fortuna a ne e perde sul minuto. cavarcela cosi. Senza contare che già nella prova precedente avevamo rischiato di ribaltarci: la macchina si era già messa a ps 38: Harrv (12.) rompe ii motore e abbandona. coltello sulla strada (e le immagini della BBC lo hanno docu- mentato benissimo, n.d.r.) ed è ricaduta sulle ruote quando ps 43: Demuth (11.) desiste con il motore rotto. ormai ero preparato a volare...». ps 44: Anche Ericsson (3.) rompe il motore ed abbandona. CRONACA Sundstrom raggnippati in 24" sono scintille. E mentre Salonen Hanno detto (a caldo) all'arrivo 4 ta. Come è inevitabile, Mikael riprende altri 6" ad Alen, Sun- Ericsson patisce l'handicap di dover aprire la strada agli altri e dstrom scavalca in un colpo Timo Salonen: «Adesso spero di potermi finalmente riposare... Sono l'inglese dell'Austin Rover ed il contento perché penso che la mia vittoria abbia aiutato al- la leadership torna, per 9", a suo caposquadra in Peugeot che Kankkunen mentre Alen si meno un pò Kankkunen nella sua rincorsa al titolo iridato e scrolla di dosso Salonen che di non sembra preoccuparsi trop- devo dire che l'ultimo giorno mi è andato tutto bene: si primo mattino non trae un gran po dell'incalzare alle sue spalle questo rally nella sua nuova forma mi piace perché c'è abba- vantaggio dall'essere terzo sulla della Metro 6R4. Ha poi ragio- stanza tempo per dormire anche se non tutte le curve sono strada. Il campione del mondo ne lui, visto che una foratura fa segnalate per bene». uscente si sveglia al terzo im- scivolare indietro Pond. In testa pegno, vincendolo e riaffiancan- il duello è sempre accesissimo e Markku Alen: «Ero partito per vincere, ad un certo punto mi sono dosi ad Alen al terzo posto di dopo 9 prove la situazione torna trovato terzo ed alla fine sono secondo: insomma sono feli- una gara che dopo 2 ore e mez- ad essere quella della sera pri- ce ma non troppo. Dovrebbe vincere il migliore ed il migliore ma, alla fine della tappa prece- è stato Salonen». za di speciali è incredibilmente dente con 9" a dividere i due li- tutta da giocare con quattro pi- tiganti. Ancora una prova (che loti - equamente divisi fra Lan- Salonen ed Alen vincono ex-ae- Juha Kankkunen: «Ho fatto un buon rally che, a sua volta, è due cia e Peugeot - nel soffio di 18". quo) e prima del triplo, ravvici- volte migliore di quando era più lungo». Così non c'è tempo per occu- nato impegno finale, il pro- parsi della lotta pur incerta fra gramma prevede - con logica ti- Tony Pond: «Potevo finire terzo ed allora sono un pò deluso. Poi Blomqvist, McRae, Pond e picamente inglese - un lungo sono triste a vedere la fine delle macchine di Gruppo B che Grundel per il 5. posto e non ci trasferimento ed una pausa che offrono una tenuta di strada eccezionale. Spero almeno che si stupisce neppure che appena Davenport mi regali quella con cui ho corso qui...». dopo il rally cambi di nuovo pa- non serve neppure a mettere a drone tornando nelle mani di u- punto una qualsiasi tattica che no scatenato Ericsson capace di annullare in 16 km e mezzo i 12" che lo separavano da Kan- kkunen e di precederlo nella provvisoria di altri 7". E' co- munque ancora sfida sul filo dei secondi. Due prove più il là a separare i due - ancora nello stesso ordine - non ce n'è più Ha che uno, un'altra ancora e la differenza risale a 3" con Salo- debuttato nen ed Alen in «lista d'attesa» rispettivamente ad 11 ed a 16". la Ce n'è abbastanza per restare senza fiato, eppure le emozioni Sterra delle ultime battute sono ancora più violente. Al terz'ultirno im- Cosworth pegno prima dello stop di Liver- pool Kankkunen piroetta e si defila dai primissimi. In parco chiuso entrano 95 macchine- che ne usciranno in quest'ordine: 1.'Salonen in 3.24'29"; 2. Alen Ritirate coraggiose a 9"; 3. Ericsson a l'5"; 4. Kan- kkunen a 2'52"; 5. Sundstrom a BATH - Tutte e tre le macchine al via si sono fermate li trentanovenne di Abergavenny è stato anche quello nella seconda metà della terza tappa, ma il debutto dei tre che ha fatto le cose migliori arrivando ad occu- 4'23"; 6. Pond a 4'34"; 7. della Ford Sierra Cosworth - iscritta in Gr. B in attesa pare la 21. posizione in classifica generale, staccato da Grundel a 4'45"; 8. McRae a dell'omologazione in Gr. A che Ashcroft da per certa - Lampi, Carlsson ed Eriksson i tre moschettieri del 6'04"; 9. Eklund a 7'58"; 10. in una prova del mondiale non è poi stato negativo. «turismo» in questo RAG, di cinque minuti, ma fra Llewellin ali' 29". Dei piloti che l'hanno avuta fra le mani, quello che ha Mats 'Jonsson e Pentì Airikkala che erano 4. e 5. di fatto più strada è stato Phil Colfins, fermo per aver gruppo con due Vauxhall Astra GTE. E considerato perso una ruota alla 30. speciale quando già erano che l'ingegnere della Ford è tutto fuor che un fulmine 4. tappa usciti di scena sia Stoneman che Mellors, rispettiva- di guerra, a Borheam hanno di che essere abbastanza mente costretti all'abbandono alla 29. ed alla 27. pro- soddisfatti. I segni di Timo sarebbe comunque inutile: Alen un testa-coda completo di Grundel. deve dare il massimo per cerca- Testa-coda La televisione ha confermato, impie- «Bene seconda, così io vedere re di vincere, Salonen deve fare tosamente, anche lo scarsissimo peso segni di Timo», proclama soddi- tecnico di queste speciali «Mickey lo stesso per non compromette- in diretta Mouse» su stradine che concedono sfatto Markku Alen al via not- re le possibilità iridate di Kan- poco o nulla al piacere della guida ed turno dai docks di Liverpool. Le kkunen. Ed Ericsson deve am- alle doti dei piloti. Ma non è davvero due prove che aprono la tappa ministrare i tre minuti e mezzo BATH - Erano in più di diecimila, il caso di storcere il naso: per fare da non sembrano tuttavia giustifi- abbondanti che lo dividono da domenica 16, sui 3140 metri della cassa di risonanza alla specialità è care il suo ottimismo e su un provetta nel parco di Badminton, difficile far meglio. Sundstrom, sempre 4. ma vota- tutti ben allineati e coperti malgrado totale di neppure 12' Salonen to al sacrificio pro-Kankkunen. la pioggia e il vento per godersi dal porta il suo vantaggio a quota Finisce invece che il sacrificio vivo il primo impegno del RAC '86. • COMPLIMENTI. Il primo a 25" prima che Alen reagisca. più grosso lo patisce il povero Tanti, ma ben poca cosa rispetto ai gettare le braccia al collo di Ti- Ma quand9 lo fa, lo fa bene: Mikael Ericsson costretto da un milioni di appassionati che hanno mo Salonen per complimentarsi due colpetti da 2" ciascuno pri- destino beffardo ad alzare ban- potuto seguire le prime evoluzioni del suo successo inglese è stato ma del cplpaccio da 12" in 9 diera bianca. E finisce che men- dei big del rallismo mondiale como- Warmbold, responsabile della km sotto il diluvio ed eccolo a damente seduti a casa loro grazie alla Mazda e quindi suo prossimo ca- tre Kankkunen scavalca Sun- diretta della BBC. 8" dal primato con Ericsson dstrom senza sudare, Alen alza E proprio l'occhio della telecamera po. «Ricordati - gli ha sussurrato sempre saldamente 3. a 54". prudenzialmente il piede. Evi- ha messo in evidenza l'andare a pra- all'orecchio il manager tedesco - Dietro ancora, ad oltre 4' dalla dentemente anche dalle sue par- to, slalomando fra gli alberi, di Alen che un altr'anno dovrai seguita- vetta, fra Kankkunen, Pond e ti è meglio un uovo oggi... già alla terza curva e, poco più tardi, re a vincere». Ad un certo punto, La MAZDA Ericsson è andato anche in Familia In testa con la sua 54 Carlsson dopo i . Lampi ERICSSON Per tutti, fin dalle prime ricogni- racconta zioni sulle strade del Montecar- le sue lo, era la macchina da battere: le sue quattro ruote motrici «ali- delusioni mentate» da 250 cavalli ne ave- vano fatto lo spauracchio del Gruppo A. Perché una Mazda Alen contro Kankkunen Familia riuscisse invece ad im- porsi c'è voluto l'appuntamento con i parchi e le foreste del Ritirato... è bello! RAG. E neppure in Gran Bre- Mondiale tagna la macchina giapponese - BATH - Quando ha visto qualche Caramella nel vano motore pure in evidente progresso alme- di scarto della sua Delta S4 ha creduto che tutto il mondo gli cadesse no a livello di affidabilità - lo ha addosso. Poi, mentre aspettava che qualcuno lo andasse a recu- fatto con facilità. BATH - La sola cosa certa è perare, ha cominciato a pensare che in fondo non gli era poi Per riuscire ad imperla in una che il mondiale è ormai un affa- andata così male, si era dovuto fermare ma dopo essersi fatto delle tredici prove del « mundia- re in famiglia, una questione fra notare da tutti ed alla fine, quando Ninni Russo gli ha detto lito», Ingvar Carlsson ha dovuto due piloti che nella prossima che Cesare Fiorio lo aspetta lunedi a Torino, Mikael Ericsson in effetti sfruttare nel modo mi- stagione saranno Lancia. ha dovuto convenire di esser molto più contento dopo essersi gliore il tempo perso da Lasse ritirato di quanto non lo fosse prima di prendere il via. Lampi per la rottura di un giun- Il secondo posto inglese ha per- to della sua Audi Coupé Quat- messo ad Alen di scavalcare di «Ho passato spiega a gara appena finita lo svedese - una brut- tissima vigilia: sabato 15 novembre non mi aspettavo proprio di tro sul finale della terza tappa. un punto Kankkunen nella gra- A quel punto, irrimediabilmente duatoria provvisoria, ma il suo sentirmi dire che per me non c'era più nessun programma, che ero licenziato. Terribile, in un colpo solo ho perso ogni motiva- fuori gioco per il successo, Lam- vantaggio - per il gioco degli pi ha provato fino alla fine a re- scarti - è più apparente che rea- zione e non sono riuscito a chiudere occhio. Così la mia dome- nica è stata piuttosto diffìcile finche, ad Harrogate, non mi son cuperare una piazza d'onore che le. In Gran Bretagna entrambi non avrebbe certo demeritato. hanno sommato il loro settimo detto che ormai dovevo aver imparato a cavarmela su quelle strade scivolose e mi sono convinto che il giorno seguente sarei Ma contro FEriksson già iridato ed ultimo risultato stagionale e prima del via non ce l'ha fatta. quindi negli Stati Uniti potran- andato al massimo in una specie di «o la va o la spacca». A tutti i costi dovevo far vedere di essere in grado di lottare alla Jonsson, quarto con una Astra no solo migliorare parzialmente GTE che è poi la versione ingle- i rispettivi totali, uno e l'altro ri- pari con i top driver». E deve essere stato molto persuasivo con se stesso se lunedì se della Kadett GTE, ha com- nunciando al risultato peggiore pletato il poker svedese. fin qui ottenuto: Alen ai 12 sera, ad Edimburgo, era in testa alla classifica. Primo e felice. punti di un terzo posto e Kan- «Oh sì, ero davvero molto contento anche se sapevo che c'era- kkunen agli 8 di un quinto. no ancora tante curve davanti e tanti campioni dietro... Lottare Ecco allora che se Juha sarà al con loro non mi ha impressionato particolarmente ed ho sem- MASLEN traguardo, Markku per essere pre cercato di viaggiare il più possibile al centro della strada: campione dovrà assolutamente immagino che non sia facile da credere, ma posso dire che dopo vincere. l'unica volta che ho rischiato è stato quando ho rotto la sospen- sione. Ormai mi ero ricaricato ed allora ho ripreso a dare il Morgan Sempre che a Parigi non ro- massimo perché seguitavo a credere che recuperare era diffìci- vescino le decisioni prese dall'E- le, ma non impossibile». secutivo CSAI. In questo caso se Il primo obiettivo, mettersi in evidenza, lo ha centrato. Adesso il risultato del Sanremo verrà cosa si aspetta dal colloquio con Fiorio? Per quasi una dozzina di prove annullato a Kankkunen basterà «Non so proprio che cosa mi possa offrire, ma spero che qual- speciali la sorpresa è stata Rus- arrivare nei primi quattro all'O- cosa per me salti fuori. In fondo quest'anno sono passato da sel Morgan,- piuttosto abile a te- lympus per mettersi al riparo da una macchina sottosterzante come l'Audi Coupé alla Delta S4 nere il comando in un non trop- ogni sorpresa e se invece verrà che oltre ad avere più del doppio di cavalli ha un comporta- po affollato Gruppo N con la tenuta valida la classifica della Mercedes 190. Poi, al primo im- terza tappa la corona mondiale menti) sovrasterzante...». Fernando Petronilho pegno di lunghezza «normale», è già belle che assegnata al nuo- sulla berlina tedesca ha ceduto vo acquisto di Corso Marche. un semiasse ed il ventitreenne a portare il contributo di due braccia venditore d'auto usate ha dovu- • PRUDENZA. Annunci di ogni Fair-play in più a spingere, e quello di una cor- to riporre ogni sogno nel casset- tipo, poster e persine le spirito- da insostituibile per permettere al to. se vignette che avete visto su «leoncino» inglese di continuare pur EDIMBURGO - Nell'austera Gran se staccatissimo il rally. Ed otto ore E per David Maslen è diventato ROMBO: gli organizzatori del Bretagna non sono solo le tradizioni più tardi, nella capitale scozzese, il molto più facile il cammino per RAG hanno fatto davvero mol- più negative a resistere ma, fortuna- «buon Samaritano» ha chiuso l'epi- portare la sua Mazda Familia to per predicare prudenza. E tamente, sopravvive anche un certo sodio con humor: 4WD al successo. Gli è bastato tuttavia un ferito c'è scappato «fair play» in troppi altri posti irri- «In effetti quando starnimi mi sono controllare per un pò Dubert, nella prima giornata di gara, mediabilmente scomparso. fermato pensavo che 1' operazione- ottimo con la Peugeot 205 GTI Jack Harris - uno dei dottori del- Allora diventa del tutto normale che recupero di Wilson mi sarebbe costa- prima di dover abbandonare lo staff medico del rally - rima- nel bel mezzo della seconda tappa, ta 3' e non 10' come è stato in realtà. nella celebre Kielder Foresi, ad aiu- Ma una volta legata la sua Metro con la pompa dell'olio rotta, e sto ferito nella sua macchina tare Malcon Wilson a rimettere in alla mia Audi non potevo proprio più poi, con ancor meno patemi, il centrata da Louise Aitken e co- strada la sua Metro 6R4 si fermi pri- dirgli di arrangiarsi. Vuoi dire che gli connazionale Stoddart lui pure stretto al ricovero ospedaliere. ma David Llewellin e poi Chris Lord manderò la fattura a casa...». con una tutto-avanti francese. 22

\piesenta Col tris LANCIA '87 giochi fattine/ teams 35. RALLY RAG

• DATA: 16-20 novembre -11. prova del campionato mondiale marche, 12. prova del campionato mondiale piloti • ORGANIZZAZIONE: RAC USA, 31 Belgrave Square, Londra « PERCORSO: quattro taope con 45 prove spedali per 511,71 km i CONDIZIONI CLIMATICHE: pioggia per tutto lo svolgimento del rallv 4 I LEADER SUCCESSIVI: Blomqvist ps 1; Kankkunen da ps 2 a ps 15; Alen ps 16 e 17- Alen e Salonen ps 18; Salonen da ps 19 ps 21; Ericsson ps 22; Kankkunen da ps 23 a ps 25 Ericcson da ps 26 a ps 30; Salonen da ps 31 a ps 45 « MEDIA DEL VINCITORE: 95,592 kmh i ALBO D'ORO- 1985 Toivonen-Wilson (>; 1984 Vatanen-Harryman (Peugeot 205 T 16); 1983 Blomqvist-Cederberg (Audi Quattro); 1982 e 1981 Mikkola- Hertz (Audi Quattro)-1980 Toivonen-withe (Talbot Lotus) » IL PROSSIMO APPUNTAMENTO: Olympus Rallv, 5-7 dicembre iblvBiPi^B

CLASSIFICA FINALE (150 partiti - 84 arrivati) 1 Salonen-Harjanne Peugeot 205 T 16 2. Alen-Kivimaki Lancia Delta S4 3 Kankkunen-Piironen Peugeot 205 T 16 4. Sundstrom-Silander Peugeot 205 T 16 5. Crundel-Melander Austin Metro 6R4 7 Eklund-Whittock Austin Metro 6R4 Austin Metro 6R4 A - B...K 8. McRae-Crindrod 9. Llewellin-Short Austin Metro 6R4 BATH - II comunicato era già pronto da almeno un paio di giorni, 10. Carlsson-Bohlin Mazda Familia 4WD solo che per diffonderlo gli uomini della Lancia hanno atteso che sui computer della sala stampa del RAC comparissero i tempi dell'ulti- ALTRI CLASSIFICATI: . .39. Maslen-Balfour (Mazda Familia 4WD) a 1.35'46", 1. del Cr. N ma prova speciale. Così, insieme alla conferma che Markku Alen e Kiki Kivimaki saranno «italiani» per il quattordicesimo anno conse- I VINCITORI DELLE SPECIALI cutivo, è stato ufficializzato l'ingaggio di Kankkunen e Piironen, A convincere i due Juha a «passare dall'altra parte della barricata» è stato ovviamente il programma mondiale offerto loro da Fiorio e lo scarsissimo entusiasmo mostrato da Todt. ad accettare un compro- messo con il nemico in base al quale il pilota finlandese avrebbe potuto disputare la Parigi-Dakar con la Peugeot per tornare poi ai rallies con la Lancia a partire dalla Svezia. Tre Delta HF 4WD con i colori Martini saranno allora a Montecarlo affidate ad Alen, Bia- sion e Kankkunen mentre resta più che mai in piedi la possibilità che a loro si affianchino Loubet e Saby. I due francesi dovrebbero poi venir buoni in Corsica e magari al Sanremo, così cpme il recu- perabilissimo Ericsson potrebbe aggregarsi alla compagnia in Svezia, al Rac e magari al Mille Laghi. Intanto la rottura con Kankkunen («spero che sia solo un arnveder- ci ha puntualizzato Todt - e dato che non siamo così ottusi da escludere la possibilità di tornare ai rallies se la loro popolarità non Classifica subirà quel calo che pensiamo, se lo faremo Kankkunen e Salonen Mondiale saranno i primi ad essere interpellati»), ha aumentato e di molto le Marche '86 speranze - ora quasi certezza - di Andrea Zanussi di vedersi incluso Peugeot 17 20 - 10 20 20 20 14 20 nella squadra francese per la Dakar a spalleggiare Vatanen e Metha. 20 17 - 14 - 17 17 20 14 - 20 1712 Quasi definita, infine, la squadra Volkswagen per l'87. Ad Hanno- Volkswagen 9 11 12 14 ver si sono conquistati un budget sufficiente per far correre due - - - 29 macchine: una sarà per il confermato Mikael Eriksson, l'altra al 4 - 12 9 25 novantanove per cento, per Ervin Weber. - - - 10 24 Mondiale Piloti '86 - 15 - 12 - - 15 15 12 - 20 15104 Todt si allena Quattro stelle, 8 - 20 20 per la conferenza un miliardo! Biasion - - - - - 15 12 20 - - 12 - 59 Waldegard - - 20 : BATH - «Sono contento che per noi BATH - Facilità di accesso, posteg- Saby 6 :- - 20 12 - ~ 38 sia stato più facile vincere in Gran gio sorvegliato, vista eccellente. Giu- dizio: quattro stelle. Non sono le re- 33 Bretagna che partecipare in Italia», e ancora: «A Messina, l'altra setti- ferenze di un hotel ma quelle delle - - - 15 - - mana hanno preteso che togliessimo migliori prove speciali del RAC '86 le protezioni verticali dalla nostra divise quest'anno appunto in quattro macchina e Zanussi ha vinto lo stes- categorie per facilitare le scelte degli Blomqvist - - 12 "IO - - - so per cui, malgrado tutto, perseve- appassionati. Weber - 12 riamo ed in vai d'Aosta per l'ultima Ovviamente tutte e nove le speciali prova del Campionato italiano oltre della prima tappa erano prove a Mondiale piloti Cr. A Eriksson 72 punti; Stohl 58; Wittmann 32; Lampi 21; Oreille 15; Ericsson, Del Zoppo, a quella di Zanussi ci sarà anche una quattro stelle con tutti i vantaggi Kirkland, Loubet e Carlsson 13; Ragnotti, Mlllen e Coperti 11; Pettersson, Ortigao e 205 Turbo 16 per Saby». descritti ed... a pagamento. Nelle pri- Tundo 10; Fiorio 9. Con queste due frasi buttate là nel me cinque, le sole di cui è stato di- corso del rituale botta e risposta con vulgato il numero degli spettatori, i i giornalisti al termine di ogni gara paganti sono stati 96.000 che a quat- iridata, Jean Todt ha dato un piccolo tro sterline a testa hanno portato nel- anticipo di quello che sarà il tono le casse del RAC un qualcosa come •esigi la qualità! della conferenza stampa Peugeot in 800 milioni di lire. Indubbiamente programma mercoledì prossimo a un bell'affare per chi dirige le opera- Parigi per annunciare i prossimi pro- zioni, anche togliendo dal conto i grammi agonistici del «leone» fran- 130 milioni che sono andati al servi- cese. zio forestale britannico. ROMBO 24

uando fu presentata diventare una delle poche squa- Q qualche anno fa nei sa- dre da zona scudetto. In altre II bilancio F.1 '86 loni di un grande alber- parole, per usare una terminolo- go milanese l'allora squadra To- gia oramai di moda, un top- leman prometteva con lo spon- team. 4. PUNTATA sor Candy e con le gomme Pi- L'avallo a questo traguardo ,in relli di conquistare in un paio di una stagione povera di risultati anni i\ iridato. Que\\ ori- pet squadre tipo Fenati o Bra- ginaria ambizione, forse un pò bham, viene da una annata che presuntuosa, non è ancora stata vede all'attivo per ir Benetton Da centro classifica soddisfatta. Ma è certo però che Formula traguardi importanti nel 1986 il team inglese, diven- come le pole di Fabi a Zeltweg e tato nel frattempo «Benetton Monza, la prima fila di Berger a Formula», grazie alla originale Spa e a Zeltweg, e soprattutto il alla retrocessione forma di sponsorizzazione del- successo dell'austriaco, ora fer- l'industriale veneto dell'abbiglia- rarista, a Città del Messico. Cer- mento casual che, per far girare to, per i cronisti e gli storici di il suo nome nel mondo della fresca memoria, affiora in que- ADELAIDE - Esaminato - e piuttosto dettagliatamente - nelle pun- F. 1 (dopo la cantonata con 1' sta prima affermazione delle tale precedenti, sul bilancio del Mondiale F. 1 1986, il comportamen- Alfa di Ravanello) ha scelto la macchine disegnate da Rory to delle squadre da zona scudetto, vediamo adesso in sintesi il con- strada più breve, cioè diventare Byrne l'importanza fondamen- suntivo di quelle cosidette da centro classifica come Benetlon e Ligier padrone oltre che sponsor di u- tale del rendimento in altura dei e di quelle da zona retrocessione come Tyrrell, Arrows, Lola, Minar- na squadra, ha centrato un o- quattro cilindri BMW turbo, e di, Osella e Zakspeed. biettivo non meno importante: ancora di più dei radiali Pirelli,

Sotto, Alliot e Streìff. Uè la Ligier né la Tyrrell escono con onori dalla stagione appena conclusa, penalizzate entrambe da motori molto 'assetati" come i V6 Renault

HELLO 25 Bilancio F.1 '86 ROMBO

Rio, il successo finale di Città tosto innovatori e inconsueti, del Messico arriva non come re- come d'altronde forse è stata galo della fortuna, ma come lo- tutta l'esplosione industriale del gica conseguenza di un escala- self-made man trevigiano, ma è tion alle prime posizioni da indubbio - adesso che i risultati, sempre voluta, e conquistata so- e non soltanto quelli sportivi, Formula lo nella scorsa stagione anche in parlano solo a loro favore - che funzione di fattori nuovi. In pri- la strada da loro battuta per ar- ma fila l'esplosione di Gerhard rivare al vertice non er,a poi la da PLAY-OFF Berger, un ragazzo inserito a più sbagliata. forza dalla BMW a inizio sta- La certezza di essere riveriti e gione negli organici della Benet- corteggiati, non solo per i denari capaci di sopportare - a differen- ren nell'elenco delle squadre vit- ton e dimostratosi poi come una che possono immettere nel giro za di quelli dela Goodyear - toriose nei Gran Premi della sta- delle più valide speranze delle del Mondiale,ma proprio per il l'impegno prolungato di un in- gione 1986, si basano complessi- nuove leve di piloti, indipenden- potenziale tecnico ed agonistico tero Gran Premio senza necessi- vamente più che sull'exploit oc- temente dal successivo ingaggio espresso dalla dirigenza, dal pro- tà di sostituzione. Ma i galloni casionale su un rendimento glo- alla Ferrari. Poi, e soprattutto, gettista, dai piloti e dai meccani- da top-team per il Benetton bale in costante progressione. la conduzione manageriale della ci del Benetton Formula offre Formula, anche al di là di questi Infatti dal dodicesimo e sedicesi- squadra affidata da Luciano Be- oggi a Luciano Benetton, a Da- sottili distinguo che non negano mo nella griglia di partenza ri- netton al suo braccio destro Da- vide Paolini, a e a la realtà di un bilancio che vede spettivamente di Fabi e Berger vide Paolini. Certo i metodi e tutti gli altri la misura concreta il team anglo-trevigiano unico nella prima corsa, con un sesto l'approccio di Benetton e del della loro crescita nel Mondiale assieme alla Lotus ad infrangere per l'austriaco e un decimo per suo «alter ego» romagnolo al 1986. • il monopolio Williams-Mc La- l'italiano all'arrivo nella gara di mondo della F. 1 sono stati piut- Eugenio Zigliotto

reo Fabi precede Nannini ad Adelaide. Sia la Benetton Formula che la si sono ben comportate Quest'anno, ed il team Veneto è anche riuscito a vìncere un CP

I I Bilancio F.1 '86 26

La per una impresa terribilmente seria come partecipazione può essere la partecipazione ad un mondiale della Lola del di F.I. Questo indipendentemente dal con- team Haas al traccolpo economico che ai sogni e ai pro- mondiale di F.1 getti della squadra può essere derivato dalla è stata perdita dello sponsor Beatrice. episodica, e non ha lasciato un gran segno. Meglio la Zakspeed, che dopo un paio di stagioni merita di proseguire se più fumo non altro per la serietà del suo impegno che arrosto 9 avvio brasiliano con il terzo posto di Laffite e il quarto del redivivo L Arnoux, aveva alimentato ben al- tre speranze di quelle che poi alla fine del- l'anno la Ligier ha potuto concretizzare nel suo bilancio. In particolare alla crescita, evi- denziata dai risultati della Benetton, delle gomme Pirelli, il team francese non ha op- posto un altrettanto valido potenziale. Certo un freno - e non indifferente - ad una logica progressione dei risultati della prima parte della stagione della squadra francese è venuto dall'alterno rendimento dei motori Renault, dimostratisi, la Lotus insegna, co- me i più assetati fra i turbo del mondiale da

andata senza ritorno ari Haas pensava di non dover fare molta gavetta nel passaggio dalla C F.Indy, dove è un dominatore, alla F. I. Invece, dopo solo una stagione comple- ta dalle nostre parti, il team manager ameri- cano stacca dopo quello di andata per l'Eu- ropa, il biglietto di ritorno negli Usa. E lo stacca con malinconia perché questa sua comparsa nel mondo delle corse iridate di F. I, ancorché all'insegna della meteora, non ha certo lasciato il segno. Fra le testimonianze più evidenti del naufra- gio dell'avventura F. I dell'uomo del sigaro (il simbolo più esteriore e incisivo della pre- senza di Haas nel Circus), si annovera il dif- ficile periodo di nascita e di gestazione del turbo Ford, penalizzato ancora prima di es- sere adulto dalla rivoluzione regolamentare di Balestre. Ma al di là di questo facile capo di accusa a condannare la stagione della Lo- la-Force sopravviene anche una certa super- ficialità nel fare i programmi - e nel gestirli - 27 Fine bilancio F.1 '86 ROMBO

195 litri. Ma la crisi Renault non basta a non solo non ha mantenuto le promesse ma spiegare come Ligier e soprattutto Larrousse addirittura chiude con il bilancio più disa- e Tetu, i suoi alter ego sul campo di gara, stroso della sua storia, peraltro non certo ric- abbiano, man mano che la stagione avanza- ca di episodi illuminanti. va, perso il bandolo della matassa che aveva Da dove gli uomini guidati da Jackie pliver indicato nella monoposto JS 27 d'oltr'alpe abbiano iniziato questa discesa verso l'infer- punto e una delle realizzazioni più interessanti, an- no delle squadre sulla continua altalena del- che se delle più tradizionali. la stessa sopravvivenza, potrebbe anche esse- Indubbiamente il contraccolpo psicologico re facile indicarlo, visto che il calvario Ar- a capo del drammatico incidente di Laffite a rows non è l'unico nel panorama della F. 1 Brands Hatch, oltre a togliere, forse definiti- 1986. Motori turbo, sempre più costosi e atron Osella, come sempre invischiato vamente, di scena uno dei più simpatici ed soprattutto difficili da disporre e gestire, in programmi più grandi di lui alme- esperti veterani del volante, ha causato nel sponsor con la tasca sempre più cucita man P no sulla carta, giura e spergiura che team di Vichy uno sbandamento. Tuttavia mano che l'importo dei budget da gettare nel mondiale 1987 ci sarà. La certezza di nel pur variegato dettaglio delle traversie nel calderone iridato supera il cosidetto «ri- poter finalmente avere i vecchi turbo otto manifeste e incognite che hanno contras- torno» pubblicitario e via dicendo sono ri- cilindri risalenti, nonostante i segnato la stagione, il 1986 della Ligier è tornelli che tutti conoscono sulla strada di rimaneggiamenti di Tonti, ancora alla ge- comunque in passivo, con punteggi inferiori far tornare i conti con le esigenze di un team stione Chiti dell'Autodelta (Osella ha com- a quelli che si volevano e si potevano dare: di F. 1 degli anni '80. pletato l'acquisto di tutti gli esemplari esi- perlomeno per una stagione da top-team. Nel caso Arrows però questo quadro gene- stenti poco prima del G.P. di Australia) gli rale, per quanto pertinente, non basta a spie- fa da carta di credito. gare del tutto la crisi incontrata dalla squa- Basterà? Ce lo auguriamo, perché il costrut- dra nel corso del 1986. Infatti, a monte di tore torinese non può certo fare riferimento tutti gli altri problemi, è forse identificabile alla stagione 1986 della sua squadra per tro- TVRRELL anche un atteggiamento psicologico di ab- vare altro consenso presso i vecchi sponsor o bandono e di non coinvolgimento da parte altri eventuali. Infatti Ghinzani e Danner, di Oliver e dei suoi collaboratori più stretti, sostituito a metà stagione dal canedesino evidenziato nel suo piccolo dal ritardo con Berg, con l'intermezzo di Caffi a Monza, il blasone cui si è approntata la macchina nuova in sanno di persona cosa e quanto la Osella ha, sostituzione della superatissima A9. o meglio non ha, potuto mettere in campo nella stagione appena conclusa. Logicamen- ossidato te le difficoltà econqmiche hanno condizio- nato, anche oltremisura, la stagione della a certezza di una fornitura regolare e squadra torinese e nello stendere un bilancio costante di motori da parte della Re- finale non si può non tenerne conto e pensa- L nault e soprattutto l'indipendenza e- re di usare i parametri di valutazione adotta- conomica assicurata da uno sponsor come ti per gli altri team. la Data General, avevano fatto pensare ad Questo però, se giustifica parzialmente la re- inizio stagione in un rendimento complessi- merita la trocessione in serie B della Osella, non serve vo della squadra del «boscaiolo» tale, se non del tutto a inquadrare una stagione che da da riportare il blasone agli antichi splendori, serie A non è mai stata. almeno da dargli una lucidatina. promozione Dopo sedici Gran Premi il mancato conse- guimento di questo sia pur minimo traguar- do lascia intendere che anche Ken sta forse ra tutte le squadre in odore di retro- invecchiando, senza però il beneficio della cessione la Minardi, dopo il timido verve, dall'arguzia e delle risorse di grinta e T approccio del 1985, è quella che nel di intelletto di quell'altro Grande Vecchio di Campionato appena concluso ha trovato casa a* Maranello. Infatti la critica più pe- nelle fasi conclusive l'occasione per legitti- il biennio sante al team Tyrrell, al di là delle incertezze mare una sua riconferma alla serie A. Certo del motore e della scarsa esperienza dei pilo- il cammino del piccolo team romagnolo ti (anche se Brundle merita senz'altro di es- non è stato facile, anche perché nel 1986 si è della matricola sere visto in condizioni diverse) viene pro- aggiunto, al quadro complessivo di proble- prio dall'interno della squadra e si basa, sen- mi da inquadrare e possibilmente risolvere, icono che alla facoltà di ingegneria za perifrasi, sul modo di condurrà. Un siste- il salto alle dimensioni reali di team di F. I, ali' Università il più difficile sia il ma fermo ad un tempo oramai lontano, in cioè due macchine e due piloti di cui uno, D primo biennio. Per Eric Zakqwski cui Tyrrell era sinonimo di «numero uno», Andrea De Cesaris non facile da gestire per che ingegnere non è, ma ci va molto vicino e che necessita di un opera di ringiovani- gloria e carattere. se non altro per essersi sempre costruito e mento a cui però né lo stesso Ken, ne suo Tuttavia per Giancarlo Minardi e per Carlo preparato da sé i suoi motori, il primo bien- figlio Bob,troppo assimilabile a Piero Lardi Chiti, il progettista della Motori Moderni, la nio in F. 1 chiude comunque con la promo- Ferrari - un altro «figlio di papa» dimostra- politica dei piccoli passi - che in un mondo zione. Anche se tra mille difficoltà, come tosi poco all'altezza del cognome da F. I che frenetico e incapace di perdonare anche il d'altronde non avrebbe potuto non essere porta - sembrano più in grado di poter prov- più piccolo errore come quello del Circus per uno che decide di saltare il fosso e di vedere. iridato può sembrare la più controprodu- entrare nell'università della tecnica e dell'a- cente - alla fine ha sortito i suoi frutti: il gonismo dello sport dell'automobile, non so- traguardo finale del Messico e soprattutto lo con i mezzi economici limitati, ma per di l'undicesimo posto sulla griglia di partenza più con l'orgoglioso programma di farsi tut- di Adelaide. Piccola cosa, si potrà dire, se si to in casa, dalla macchina al motore. pensa alla Williams o alla Me Laren, ma di Per molti versi la storia F. 1 di Zakspeed si enorme importanza per una squadra che avvicina a quella di Giancarlo Minardi, an- ancor prima che i risultati deve trovare una che se tra i due è controversa la percentuale sua identità e una sua maturità attraverso le di orgoglio e di necessità che li ha spinti a freccia quali poi impostare programmi e traguardi. costruirsi in casa il turbo, ed è proprio sullo Certo fare capire tutto ciò a sponsor non in spunto di questa identità che crediamo che vena di beneficenza ma di tornaconti con- il bilancio della stagione 1986 della squadra spuntata creti è difficile, ma se come dice il proverbio tedesca, anche se giocata tutta in zona retro- «fatto trenta...», è facile prevedere che nel cessione, consenta la stessa conclusione rac- 1987 il team Minardi, attestato sul suo fon- colta per il team romagnolo: merita la serie I ambizione a Rio era quella di un datore, sul progettista Caliri, sulla capacità A. dignitoso campionato a centro motoristica di Chiti, e soprattutto sul talento e.z. L classifica, e sulla carta non ci sa- di un pilota come Nannini, una delle poche 4. e ultima puntata rebbe stato critico non disposto a conceder- realtà in fatto di uomini del 1986, farà an- le puntate precedenti sono state gliela. Ma al rendiconto finale la Arrows che il fatidico «trentuno». pubblicate nei numeri 45 -46 - 47 il fatto di

È cominciata così in FERRARI la cura-BARNARD Al divieto del VINO per i meccanici si è aggiunto l'incubo-SPIE

l nostro Gola Profonda, parente lontano peraltro del famoso personaggio che I permise di svelare i giochi del Waterga- te che portarono all'impeachment di Nixon. è tornato a farsi sentire. La Ferrari Corse non è ormai più in subbuglio per le sconfitte di anni amari, ma la paura corre sul filo. La paura e lo sconcerto delle decisioni che prenderà il primo e assoluto gauleiter inve- stito da in prima persona, an- che a dispetto dei pareri del socio di Grup- po. Le prime di queste decisioni sono già maturate. Cosi la scorsa settimana, dopo la generosa e simpatica presa di contatto con i giornalisti, John Barbard ha cominciato a far sentire il polso delle sue intenzioni. E, forse, non solo sue. Il curioso è che la prima decisione assoluta è appunto quella che vi avrà lasciato un pò interdetti in copertina. Quella bottiglia di Una foto storica: BERCER con la F.3 di Trivellato con cui corse nell'84 puro lambnisco locale, con tanto di bollo- divieto in una ambientazione fotografica di meccanici cavallino sconsolati, non negate- lo, incuriosisce! Eppure questo è quanto, tra lo sbalordito e l'ironico, abbiamo appreso. Il L'unica «sbronza» ammessa è primo «editto» del Grande Dittatore che go- vernerà la Ferrari in telecomando dal Sur- rey, ha reso chiaro ai meccanici destinati ai dei... giri-test per BERGER Gran Premi nell'87 che d'ora in poi è e- spressamente vietato bere alcolici, vino •compreso, nel team in trasferta! Inoltre è FIORANO - Aveva detto, prove, martedi e mercoledì, ora stia marciando spedita- tassativamente vietato che ci siano estra- arrivando alla Ferrari, che fermando i cronometri il mente. Bisognerà tra l'altro nei di qualunque tipo (e appoggio) nei boxes voleva ubriacarsi di prove a primo giorno, dopo 42 giri, produrre materiale per un della pista di Fiorano, durante le prove di Fiorano (e pare che sia l'u- sull'l'07"93 e scendendo il certo numero di motori, al- vetture e piloti. Un «niet» tassativo che ri- nico tipo di sbronza conces- giorno dopo, al termine di meno una quindicina, per guarda tutti coloro che non hanno compiti sa da qualche tempo in 66 tornate, a l'06"78, non poter affrontare la stagione. di lavoro. qua..".) ed è stato acconten- lontano dal suo record per- Per quel che riguarda il te- Di questo primo ordine di servizio, quello tato. Ancora Gerhard Ber- sonale. Il guaio è che comin- laio, Barnard ha già dato le che colpisce di più è certo quel veto di sapo- ger. la settimana scorsa, al ciava a scendere la nebbia e sue disposizioni. Ma sembra re folkloristico a vino e superalcolici. In una volante della monoposto del una pioggerellina insidiosa che non si fidi ciecamente Emilia modenese del re Lambrusco, rende cavallino, ancora per prove ha consigliato lo stop prima delle capacità del dottor Po- increduli pensare che ai meccanici targati di elettronica e telemetria del pomeriggio. Le prove stlethwaite e del suo forno di MO e Ferrari, si possa impedire di bersi an- con il modello '86, sul quale dovrebbero continuare que- Maranello, ed abbia inten- che un buon bicchiere di quel ristoratore e man mano si provano parti- sta settimana, e questa volta zione, almeno per le due frizzante vinello, che anche tutti i meccanici colari della macchina per la è atteso Michele Albereto al prime unità, di farle cuocere inglesi mostrano di apprezzare quando prossima stagione. volante. ancora alla Hercules ameri- fanno una puntata sui campi di ga- Pare, si trattasse di prove All'interno, sempre nel mas- cana, con la quale iniziò la ra dalle parti di «Pasticcino», chaperon ga- non particolarmente impor- simo segreto, si lavora so- collaborazione ai tempi del- stronomico della squadra cavallino. Si è tanti, e doveva sostenerle prattutto sul motore a 90 la McLaren. A Fiorano in portati subito a credere che Barnard, nella addirittura il collaudatore gradi e sul cambio, che do- compenso dovrebbero lavo- necessità di far capire quale è la nuova disci- Enrico Giorgio. Ma il lungo vrebbe essere finalmente un rare molto sulla aerodina- plina instaurata, sia partito dal problema modenese si è ammalato, e vero e proprio sei marce. mica della vettura, nella più banale, che peraltro si pone d'abitudine così ha squillato il telefono Sul motore sono uscite notì- nuova galleria del vento. Un nelle squadre inglesi, dove spesso (e certa- in casa Berger, per la convo- zie contrastanti: pare che la modellino in scala 1:4 sta mente più che in Italia) si alza il gomito. cazione dell'austriaco. Che nuova unità con basamento arrivando dall'Inghilterra, Non risulta che, negli annali Ferrari, in mo- pazientemente si è sottopo- in ghisa abbia avuto non po- mentre una copia rimarrà menti anche più neri, un bel sorso di lam- sto a un paio di giornate di chi problemi all'inizio, ma oltre Manica. brusco o sangiovese portato da casa sui ca- 29 ESCLUSIVO

OPERAZIONE JOHN, ATTO 1°

.--••.-.-•••••• L'ing. CARUSO è il terzo tecnico giubilato 4 Ora al repar- to corse si lavorerà tra i paraventi 4 Sarà «cotta» negli USA la nuova monoscocca e «montata» in Inghilterra la F.1 '87 + Vietato il marchio «cavallino» alla FERRARI Engi- neering di Forghieri 4 Piccinini si fa salvare da Piero Lardi ...... mion, abbia compromesso le sorti del team deschi. E il parere, il suggerimento dell'Investitore e del buon lavoro nei boxes. C'era un famo- Bisogna proprio pensare che Barnard, ex de- non può essere già di per sé condizionante? so meccanico capo della Ferrari, l'indimen- signer di lampadine prima di darsi con suc- E' con questo interrogativo che va letto ticabile Parenti, il cui naso a punta rossa e le cesso alle macchine da corsa, questi re- quello che segue e che riassume il Primo gote rubizze, facevano sin simbolo, ma sape- troscena storici non li conosca e sappia poco' Atto della nuova Dimensione Ferrari, una va risolvere sempre problemi proprio nei anche della non dilagante soccombenza ita- dimensione alla quale ci si deve sentire tutti momenti più caldi e decisivi. Salvo poi rilas- lica ai problemi dell'alcolismo, che sono ben legati, tifosi e non, nella speranza di vedere sarsi a gara conclusa. Come quella volta che altra drammatica cosa all'estero. Da noi risorgere un simbolo che è stato sin delittuo- tornò da Le Mans col camion-bisarca e ri- non c'è stato finora bisogno di tenere aperti i so per lo sport italiano lasciar cadere tanto portò indietro solo una decina delle 500 bot- pub a ore fisse, e non c'è motivo di credere in basso, pur col dare tutte le colpe ai gior- tiglie di champagne vinte da Fangio per il che nelle giovani generazioni dei meccanici nalisti (almeno sino all'ultima conferenza suo record sul giro con la Ferrari. E all'arri- di Maranello sia tanto dilagante il problema stampa del 24 settembre). vo sano e salvo a Maranello si scusò: «Ma alcolico. Sulla scia del primo editto, dunque, anche la non potevo passare la dogana con tutto quel- Di ben altra rilevanza, almeno al primo im- Grande Purga è cominciata. Quanto sarà lo champagne gratis!» patto, il tema del «repulisti». Per esso Bar- grande è ancora da capire, perché al mo- E poi non fu un fiasco di Chianti, chiesto e nard ha bisogno di qualcosa di più di una mento tre sono le teste «saltate». Di queste, trovato da Gioanin Bracco al rifornimento generica conoscenza dei problemi e dei per- poi. due si conoscevano già: cioè l'ing. Tino Ferrari di Firenze in una famosa Mille Mi- sonaggi. Deve capire da solo. E allora ci Carniglia, che era stato allontanato dal duo glia anni Cinquanta, a far soccombere Kling vuole tempo. O deve muoversi sul «si dice» Lardi-Piccinini e che è passato definitiva- e le Mercedes di fronte allo scatenato ferrari- e su rapporti precisi altrui. Se è «partito» mente nello staff degli ingegneri che collabo- sta che prendeva le curve della Futa e della subito, allora vuoi dire che ha preso infor- reranno con nella «Ferrari Raticosa «gasato» da un robusto sorso di mazioni sentendo e valutando quelli disposti Engineering» voluta da Ghidella. La nuova rosso toscano? Fece il record e il vuoto, a fornirgliene. Ma chi conta per lui sentire? società di Ricerche Avanzate alla quale è Bracco e la Ferrari vinse una Mille Miglia Avere carta bianca, vuoi dire anche rendersi stato negato da Ferrari in persona il mar- ormai "perduta contro i pesci d'argento te- libero da chi questa «carta bianca» concede. chio eavallino, in attesa di entrare nel tris di appartamenti in un nuovissimo edificio di Modena Nord, si è spostata - per volontà dell'ex pupillo di Ferrari - dalla palazzina ALBORETO a Pordenone disegnatori della pista di Fiorano, in locali provvisori dello stabilimento produzione Ferrari a Maranello. entusiasta... di tutto L'altro, che aveva già fatto pervenire le sue dimissioni da «ingegnere da campo» alla uf- PORDENONE - Michele re quei tifosi che a tutt'oggi motocross indoor, una gim- ficializzazione dell'incarico a Barnard, è An- Albereto e Fabrizio Taba- non hanno cessato di soste- kana trattoristica e la gara tonio Tomaini. Ma lui aveva contato di re- ton hanno dato lustro alla nere le vetture del «Drake» «Pit stop race», una compe- stare nel giro corse, precisamente nel Repar- seconda edizione di «Fiera- e i suoi piloti. tizione a squadre tra mecca- to che deve provvedere alla preparazione motori», la rassegna orga- Albereto ha affermato: «La nici di F. I. delle vetture. Invece, tout court, è stato spe- nizzata a Pordenone, visita- venuta di Barnard ci consen- A livello espositivo, nei pa- dito all'assistenza clienti. Quasi un incarico ta quest'anno, nei quattro tirà di recuperare quel paio diglioni «Fieramotori» pre- che lo riporta ai suoi primi anni di attività, giorni di apertura, da trenta- d'anni di ritardo che il team sentava sedici Case automo- in , dove comìncio appunto a seguire cinquemila appassionati. Ferrari accusa sotto il profi- bilistiche, e dieci delle due i clienti dello scorpione che più si impegna- Due, in particolare, sono lo dell'aereodinamica. La ruote. Esposte le F. I Benet- vano per correre. Dalle stelle di una villa dunque stati i momenti galleria del vento e tutte le ton, Brabham BMW, Ferra- resagli disponibile per farlo recedere dalle di- chiave dell'iniziativa. Il pri- altre modifiche si riveleran- ri 156, Lotus, McLaren, Mi- missioni ai tempi di Forghieri. alle «stalle» mo ha avuto quale protago- no un toccasana per il no- nardi e Osella, oltre alla di un lavoro non più certo appagante. Il ter- nista il ferrarista Michele Al- stro futuro, e poi la sua ma- Lancia endurance e alla O- zo per il quale è scattata la ghigliottina è boreto, che ha faticato non no si vede già sotto il profilo sella 2000, alle F.3000, alle l'ormai non più giovanissimo ing. Caruso, poco a destreggiarsi nell'as- organizzativo». F.3, e alle rallystiche Lancia che in Ferrari ha avuto una curiosa carriera sedio dei fans. posando per Altra attrazione della ras- Delta S4 e 037. Presenti pu- di alti e bassi. Dopo le disavventura della le foto di rito accanto alla segna pordenonese è stato il re le auto d'epoca, i mezzi vettura F.2, era finito in Fiat, da dove era «rossa di Maranello» espo- rally indoor, con formula militari, il modellismo, l'ac- tornato con tutti gli onori di Renzetti al mo- sta. suddivisa in prove e gara, cessoristica e l'aviazione, mento del famoso «no» di Forghieri a conti- Michele ha sottolineato la che ha visto l'affermazione con l'esposizione di un nuare con Piccinini (e Lardi-Ferrari). Gli alti volontà di riscatto dai risul- del campione europeo della Phantom F4 della vicina ae- e bassi del reparto motoristico, che non ha tati della passata stagione, la specialità, Tabaton. Tra le più funzionato al top, si deve pur dirlo, do- fiducia nel «nuovo acqui- altre manifestazioni collate- reobase Nato di Aviano. sto» del reparto corse, Bar- rali effettuate nel corso della po il pensionamento di Rocchi e la tragedia nard, e il desiderio di ripaga- mostra, il trial indoor, il c.m. Marcelle) Sabbatini ROMBO 30 ALFA: quale motore a LIGIER? ur dopo la tranquillizzante conferenza del dr. Tramontana ai Alfa. Si vedrà peraltro se il varo, in extremis, di quest'ultimo proget- quadri dirigenti Alfa, mentre si stringono i tempi per la crea- to facendo capo all'ex Autodelta ma con incarico allo staff Coloni - P zione della nuova società Alfa-Lancia che dovrà diventare anche sotto l'egida CSAI - dello sviluppo tecnico pratico, sarà man- operativa nel gennaio 1987, c'è preoccupazione e suspense più ad tenuto nelle sue linee totali. Arese che a Pomigliano. Si fa il TotoTeste: chi salta e chi resta? Il C'è una certa agitazione, comunque, nella cosiddetta nuova Alfa nome del dr. Tramontana è ricorrente tra i secondi, mentre invece si Corse perché pare che la notizia di ROMBO sull'acquisto «per stu- da per scontato che il responsabile amministrativo dr. Micheletta e il dio» del motore moto Yamaha 5 valvole (quello di cui parliamo responsabile stampa Rota, distaccati dallTRI-Finmeccanica all'Alfa anche nella sezione Kart) abbia suscitato echi pesanti. C'è chi non nel famoso avvicendamento che conservò Massacesi Presidente fino sapeva in alto e ha reagito a questa operazione, che nasconde l'in- all'epilogo in corso, rientreranno senz'altro nella struttura di Stato. tenzione - come scrivemmo - di recuperare il famoso progetto Chili L'ing. Alzati,che già era direttore generale della Ferrari, dopo l'espe- del motore 10 cilindri, per il quale verrebbe appunto interessante lo rienza in Lancia, non si pensa che possa mantenere l'attuale funzio- spunto della testa 5 valvole. Tutta questa ansia pare generata dal ne, anche perché con Ghidella ebbe precise divergenze, che echeg- fatto che il 4 cilindri, in gestazione per i programmi Ligier-Alfa '87, giarono in una famosa intervista su «Repubblica». Peraltro la spinta non va davvero bene. Ne esistono otto fusioni, ma tutte ormai sono sportiva che Alzati ha ridato all'ultima Alfa del recupero se non praticamente inservibili. Il motore rompe al banco appena si da altro mercantile, ha trovato eco nella dirigenza che arriverà. L'ing. potenza e in circuito, provato sulla vettura laboratorio, non avrebbe Vittorio Ghidella ha appena confermato, sia nel «Punto 7» televisi- percorso mai più di poche diecine di chilometri. Un bel problema, vo di Canale 5 che in una intervista alla «Gazzetta dello Sport», le che va subito sul piatto dei nuovi organi direttivi. L'ing. Ghidel- anticipazioni di ROMBO di due settimane fa, quando scrivemmo la non accetterebbe di ripetere, proprio nel momento d'avvio del che la Fiat avrebbe optato per un programma congiunto generale nuovo decantato «polo» di alta qualità sportiva, risultati alla manie- del Gruppo nel settore sportivo. Cioè la Ferrari in F. 1, la Lancia nei ra della Ferrari più recente. È così che sbocciano voci e idee più rallies, l'Alfa nel mondiale turismo e in un programma USA (leggi particolari. Non y'è dubbio che di uomini buoni e nuovi in giro non anche F. Indy in un secondo tempo, recuperando cioè il materiale ve ne siano molti. Già la Piaggio fa muro ad evitare che le riprenda- appena messo in naftalina dalla Ferrari). Il nuovo responsabile cu- no l'ing. Surace, che era primo responsabile progettista dell'Alfa fino mulativo anche dell'Alfa, l'ing. Ghidella, intanto ha confermato che alla famosa lite con Massacesi, e allora a chi pensare? Magari a un saranno mantenuti gli impegni presi, sia con la Ligier per un motore duo (spettacolare) come Cesare Fiorio (responsabile oggi del mar- F. 1, sia per i teams turismo, sia per la monoposto promozionale chio Abarth) e l'ing. Mauro Forghieri? Il futuro è vicino...

me un duro giro di boa. Da collegare sia ai SPIE modi con cui saranno attuate le prossime fasi della Purga, sia all'attuazione del lavoro Solo la Ferrari del mai troppo compianto ing. Bussi, sono interno telecomandato dall'Inghilterra, dove finiti tutti sulla testa di Caruso. (Perlomeno Barnard come sapete aspira a ingaggiare non pagherà gomme però sfuggirà al primo difficile avvio del qualcosa come una ventina di altri tecnici LONDRA - Sembra ormai svanita la «pau- nuovo motore). Caruso se ne andrà altrove per la sua dependance, che è destinata per- ra», per la gente della F. 1, di rimanere senza del tutto, anche se pur sempre nel giro del ciò a diventare molto di più di uno studio di pneumatici per la prossima stagione. La Gruppo, cioè alla Weber. designer. Infatti l'altra operazione messa già Goodyear ha fatto sapere che sarà ancora Invece Postlethwaite rimane. Si è inteso con in atto è quella che riguarda il sistema di presente sui campi di gara, anche se dal Barnard, del quale sarà il trait d'union di lavoro. Ora alla Gestione Sportiva Italiana 1987 i pneumatici da corsa saranno a paga- lingua inglese. Il braccio destro di Barnard a non si lavorerà più come in passato. A dare mento per quasi tutte le squadre. Diciamo Fiorano diventa però l'austriaco Brunner, permessi di visita intanto sarà solo Barnard. subito quasi tutte perché le più note, ad e- che è poi un tecnico di pretta estrazione in- E i reparti dove si costruiscono e si montano sempio la Ferrari, godranno certamente di glese. Nel reparto motori e aerodinamica re- le macchine, saranno suddivisi da paraventi, un trattamento di favore perché le vetture di stano a guidare le operazioni i francesi His e vere paratie stagne, dove ogni addetto o produzione montano di preferenza le Goo- Migeot. Insomma uno staff di completa gruppi di addetti non dovranno vedere e sa- dyear come primo equipaggiamento. Marco snazionalizzazione italica, un gruppo anglo- pere quello che fanno gli altri. Le parti finite Piccinini si è precipitato la settimana scorsa francese globale, se non fosse per il pensio- dovranno essere, in particolare per quanto a parlare col gran capo Leo Mehl, ottenen- nando ing. Renzetti e per l'addetto di pista riguarda la macchina nuova (già disegnata), do assicurazioni di questo «gentlemen's a- (del non più apprezzato Alboreto) Nardon, spedite direttamente al Gruppo di Lavoro greemenl». Tra l'allro la Ferrari ormai uti- rimasto senza speranze di dirottamento U- inglese. Perché nessuno dovrà sapere nulla lizza principalmente pneumatici Goodyear SA. del lavoro in totale. Si dovrà scoprire in Bra- per il primo equipaggiamento delle sue Tutto uno schema che fa pensare. Nel quale sile la macchina '87. Barnard, insomma, granturismo. Il colossp di Akron, che ha manca un tassello; quello di Marco Piccini- vuoi mantenere il top secret assoluto, le sue passato brutti momenti, pare che ora si stia ni, il Richelieu per il quale Enzo Ferrari a- nuove Ferrari dovranno essere più misterio- riprendendo, anche se a caro prezzo. Le vo- veva preparato abilmente la «promozione» se dell'X-15, invisibili ai... radar (non solo ci di un rastrellamento di azioni dal portafo- in FISA, alla quale peraltro ora il monsigno- giornalistici o dei rivali). Le suggestioni ka- glio del finanziere Goldsmith per un buon re-cavallino vorrebbe sottrarsi non avendo fkiane che un pò da sempre han reso invisi- 11,5 per cento, pagate ben 49 dollari e mez- digerito molto la pubblicità data al suo al- bili in certi momenti le gestioni Ferrari, di- zo l'una, hanno costretto i dirigenti in carica lontanamento. Pare che anche Piero Lardi- ventano ora persino spunto per ambienta- a offrirsi all'aquistò di altri 40 milioni di dol- Ferrari sia intervenuto a suo favore perché il zioni da John Le Carré con questo tecnico lari di azioni. padre ripensi al totale asservimenlo dello inglese, che dovrebbe ridarci un cavallino ri- D'altronde pare non ci fosse altra via d'usci- staff alle decisioni di Barnard, che dovrà ri- sanato ma che potrebbe farlo diventare to- ta. Ed è stato meglio cosi, visto che la Bri- sponderne per tre anni al Gran Vecchio sol- talmente estraneo nel futuro. Non è infatti dgestone, interpellata a proposito di una e- tanto. Insomma un Piccinini non più diret- detto che, come la buona stoffa italica un ventuale fornitura di pneumatici per la F. 1, tore sportivo, non più assoluto decisionista tempo riciclata con etichetta tutta inglese, si aveva fatto rispondere da uno degli ammini- anche alle spalle degli ingegneri con i quali conservi tutto l'eccitante buon fascino emo- stratori che per ora l'azienda nipponica era ha collabprato in questi anni, e tantomeno tivo che ha fatto grande e cara (non solo troppo piccola per pensare a un impegno «relazionista» dalle piste, ma almeno in gra- economicamente) la Ferrari. Ma questo a- del genere, che potrebbero affrontare solo do di dare un supporto all'erede Ferrari che pre un orizzonte più vasto e più largo al tra qualche anno. La Pirelli, da parte sua, si trova senza altre possibilità di incidere nel discorso. Che riprenderemo nel prossimo dopo un attimo di ripensamenti ha ribadito futuro sulle scelte agonistiche e tecniche. ROMBO. le decisioni già prese, mentre la Michelin Da questa angolazione vanno dunque «let- non è voluta entrare nella mischia. Quindi, te» le notizie della gestione Barnard in sboc- hanno collaborato a meno di ulteriori colpi di scena, quest'an- cio. Ma un'altra informazione fa capire che no tutti calzeranno gli stessi radiali america- il giro di vite allo staff, col veto alcolici, non Leopoldo Canetoli ni, e pare che, da un sondaggio preventivo, va preso solo come simbolica affermazione Eugenio Zigliotto ogni squadra dovrà mettere in bilancio al- di inedito irrigidimento disciplinare ma co- meno mezzo miliardo di lire. Riviviamo, con le dichiarazioni anche contraddittorie del poker dei protagonisti, la storia di nove mesi di mondiale F. 1

Già dall'inizio Piquet aveva capito di pensarci bene, il mondiale di protagonisti vengono fuori, rileggendo avere in Matiseli un nemico; Senna Formula 1 1986 si può conside- quello che hanno detto dopo ogni Gran pareva già rassegnato, Prost si A rare tranquillamente, a posterio- Premio, le mutazioni dei vari stati d'a- sentiva braccato. Ecco cosa ri, come una partita di poker che ha pensavano i quattro leader del nimo, anche se l'idea di fondo su come mondiale, gara per gara, dì sé e visto i quattro contendenti (Prost, andrà a finire, a ben vedere, è rimasta degli avversar! Mansell, Piquet e Senna) vincere a tur- sostanzialmente la stessa. no le varie mani finché il francese - tra Il poker «parlato» inizia a metà gen- l'altro nei film western il giocatore mes- naio, dopo le prò-prove di Rio. so meglio a carte è di solito proprio un PIQUET: «La mia macchina è attac- francese! - non riesce ad arraffare tutto cata al suolo. Il lavoro di computeriz- il piatto all'ultima mano, quella decisi- zazione dei tecnici giapponesi è incredi- va, lasciando gli altri con un palmo di fotocolor PHOTO 4 e DERBY naso. E in nove mesi di «talk-show» dei Gabriele Multi Parola per

lotvn arola

f I l^lll^r^^^- =35:

PAROLA PER PAROLA SENNA (vincitore in volata d'un soffio niente da fare». su Mansell): «Sentivo il fiato di Man- MANSELL: «Nella prima parte della •«bile. Non è il momento di fare previsio- sell alle calcagna. Avevo veramente gara ogni volta che mi avvicinavo a ni: in F. 1 tutto è possibile». paura per i consumi, e ho finito la cor- Senna la mia visiera si imbrattava del SENNA: «I nostri motori Renault sa con meno di un litro di benzina nei suo olio. Ho avuto molti problemi...». hanno bisogno di ulteriore sviluppo so- serbatoi». PIQUET (dopo una gara incolore su di prattutto per diminuire i consumi. Sen- MANSELL: «Senna è stato molto un circuito che non gli è mai andato a to la mancanza di un secondo pilota, bravo a tenermi dietro sino al traguar- genio): «Qui mi piace viverci, non cor- spero venga presto Gugelmin» (invece do, avevo in lui e Prost due avversali rerci...». sarà Dumfries). irriducibili. Ne ho potuto battere solo MANSELLL: «Nella Williams c'è uno». spazio sufficiente per me e Piquet, così Poi, faccia a faccia, i due (tra cui non come c'era l'anno scorso con Rosberg. corre buon sangue) si diranno: Mansell Senna (2.) Io ho vinto delle gare e Keke pure, e a Senna: «È l'ultima volta che mi chiu- Prost (6.) così sarà con Nelson». di la porta». E Senna di rimando: «E tu Mansell (1.) PROST: «Quest'anno devo lavorare il è l'ultima volta che mi vieni addosso». Piquet (rit.) doppio. Come campione del mondo Li dividono, sennò... devo andare a caccia di nuove vittorie per mantenere il titolo, e nello stesso Imola tempo sarò il più "cacciato" da tutti gli altri». Piquet (2.) Senna (rit.) Prost (1.) Rio Mansell (rit.) Piquet (1.) punti 9 Senna (2.) 6 Dice MANSELL, con le lacrime agli Prost (rit.) occhi: «Dedico questa vittoria a De Mansell (rit.) Angelis e ai suoi genitori. Per il mon- diale la lotta è serrata. Sarà molto av- vincente. Guai se le McLaren oggi a- vessero preso la testa: avete visto come ha rimontato Prost? Ho la macchina PROST: «Forse ho sbagliato a fermar- giusta: spero di spuntarla io, alla fi- mi così tardi a cambiare le gomme, ho ne...». rischiato, e mi è andata male». SENNA: «Per i consumi ero al limite. PIQUET tace: quel motore esploso Nelle prossime gare sarà molto difficile parla per lui... togliermi la testa (della corsa...). Il cam- SENNA: «Non avevo abbastanza po- Dice PROST, vincitore al rallentatore pionato? È molto interessante...». tenza per opporrai a Nelson. Contro di perché rimasto senza benzina all'ultimo PIQUET: «Stavo facendo una corsa lui non c'era niente da fare». giro: «Non è esaltante vincere così, a tranquilla, ha ceduto una molla valvo- PIQUET: «Ho passato Senna di po- passo d'uomo. Per il mondiale è presto la...». tenza; Ci tenevo a vincere per comin- parlarne. Debbo fare punti e vincere su PROST, in testa-coda alla Source do- ciare 'bene nel nuovo team. È molto quei circuiti dove la McLaren è supe- po il via, per una toccata con Berger, importante iniziare nel modo giusto un riore...». ha un solo punto dopo una gran rimon- nuovo rapporto di collaborazione. Non PIQUET: «II secondo posto (per po- ta e non fa commenti... è vero che i| mondiale è già finito, è chissimi secondi) mi soddisfa, eccome! appena cominciato. Devo temere so- Per il mondiale ne riparleremo a metà Montreal prattutto il mio compagno Manselll (!), stagione, se avrò 20 punti di vantaggio perché lui si sente prima guida, pilota sui miei inseguitori». Prost (2.) punti 29 inglese in squadra inglese (!!), tutti i Mansell (1.) 27 meccanici per lui (!!!)». Senna (5.) 27 PROST si chiude in un dignitoso silen- Monaco Piquet (3.) 19 zio, mentre MANSELL, buttato fuori Prost (1.) punti 22 da Senna (come ad Adelaide Tanno Senna (3.) 19 scorso) alla prima curva, impreca: Piquet (7.) 15 «Quello (Senna) deve stare attento. Pri- Mansell (4.) 9 ma o poi rischierà troppo e...».

Jerez Senna (1.) punti 15 Piquet (rit.) 9 MANSELL: «Ho preso il comando Mansell (2.) 6 della gara con facilità. I meccanici sono Prost (3.) 4 stati fantastici nel cambio gomme. Og- gi è stata veramente una battaglia di PROST: «Con questa macchina il tito- motori, il TAG non è da meno del no- lo mondiale non dovrebbe sfuggirmi. stro Honda». Lo voglio intensamente». PROST: «Ho dovuto penare per pas- SENNA: «La McLaren ha vinto gli ul- sare Senna. Il bis mondiale? Ci sono timi due mondiali, hanno i migliori pi- molte gare per dirlo, ma sin dall'inizio loti del momento e i motori migliori del campionato sono partito con l'in- del lotto. Cosa potrei mai fare io? Oggi, tento di rivincere e corro per questo». contro le McLaren non c'era proprio PIQUET: «II mondiale sarà un affare t- PAROLA PER PAROLA meglio la macchina (?!). Per il mondia- le i clienti più difficili sono Prost e •« tra squadre. Williams e McLaren da u- Mansell». na parte, ma la Lotus non è assoluta- mente esclusa». SENNA: «Con Prosi sono cose che ca- Brands Match pitano. Non c'era abbastanza spazio Mansell (1.) punti 47 per due auto, e la mia ha messo le ruo- Prost (3.) 43 te sull'erba. Ho avuto problemi di con- Senna (rit.) 36 sumo, non so cosa fare per consumare Piquet (2.) 29 di meno. È stato un problema anche passare Arnoux».

Detroit Senna (1.) punti 36 Prosi (3.) 33 Mansell (5.) 29 Piquet (rit.) 19 PIQUET: «II campionato è ancora lungo, ma mi sono accorto che io e Nigel corriamo in due team diversi. Io comunque non mollerò sino all'ulti- mo». MANSELL: «L'ho già detto, il titolo si vince a fine stagione, la lotta è anco- ra aperta. Sono contento di aver vinto davanti ai miei tifosi, corro per la ban- SENNA: «La stagione è lunga. Il pro- diera inglese». blema dei consumi si fa sentire su certi SENNA: «La macchina stava andan- circuiti. Dove non ho problemi del ge- do bene, ma sapevo che per via dei nere, se non faccio errori, vinco io, co- consumi non potevo contrastare le me è successo qui a Detroit». Williams. Guidavo con cura per finire PROST: «Macchina molto difficile da a punti, poi mi si è rotta la quarta...». guidare, pista scivolosa». PROST: «Avevo tremende vibrazioni MANSELL: «I freni surriscaldavano alle ruote, ho dovuto fare due soste al Le alternanti vicende di Piquet hanno con- terribilmente». box per cambiarle...». dizionato sia il suo mondiale che quello di PIQUET (andato a muro mentre inse- Mansell; anche se il brasiliano aveva capito guiva Senna): «Ho fatto il primo errore Hockenheim madornale della mia carriera, mi sono fatto prendere dalla foga di rimontare»i Mansell (3.) punti 51 tere gli Honda. Per battere i giapponesi Prost (6.) 44 bisogna lavorare duro (!). Tutto quello Senna (2.) 42 che abbiamo fatto finora è ormai supe- Le Castellet Piquet (1.) 38 rato». Prost (2.) punti 39 Mansell (1.) 38 Budapest Senna (rit.) 36 Piquet (3.) 23 Mansell (3.) Senna (2.) Piquet (1.) Prost (rit.)

PIQUET: «Vorrei essere nella posizio- ne di Mansell. II vero potenziale Wil- liams si vedrà sui circuiti veloci, come Zeltweg e Monza. Gli altri sono un'in- Dice MANSELL: «La pista prima di cognita». Signes era scivolosa, e ciò deve essere SENNA: «Ho finito con solo mezzo costato la gara a Senna. Non penso litro. Più di così non potevo fare». mai al mondiale, vivo gara per gara. MANSELL: «Prost è un pilota ecce- Dice PIQUET (dopo un duello con Del titolo potremo parlare solo dopo il zionale. Con Piquet vado d'accordo, sorpassi mozzafiato a Senna): «Visto il Messico». ma non siamo "vicini". Lui parla col Senna di oggi, l'unico che mi fa paura è PROST: «Ho avuto vibrazioni per tut- suo ingegnere, io col mio. Senna non Mansell». ta la gara. Per il mondiale non sono ha nessun rispetto per gli altri e nei sor- SENNA: «Né io né Nelson corriamo tranquillo. Il motore Honda ha fatto passi non è molto professionale». per farci dei favori. Ognuno cerca di progressi enormi sui consumi, e sarà PROST (rimasto senza benzina a me- tenere dietro l'altro. Il campionato non molto difficile da battere sui circuiti ve- no di cento metri dal traguardo): «II è chiuso, ci sono ancora anch'io in bal- loci. Con il loro vantaggio sui consumi computer mi ha detto che avevo anco- lo». c'è poco da fare». ra due litri quando si è spento il moto- PROST: «Ho tamponato Arnoux che SENNA: «Ho sbagliato, non mi sono re!». si è fermato di botto». accorto dell'olio a Signes dove sono ar- E Ralph HAHN, il tecnico Porsche MANSELL: «Gara terribile, faticosis- rivato troppo veloce». che cura i motori TAG, spiega: «Era- sima. Corro per fare bene in tutte le PIQUET: «Mansell è inglese, capisce vamo al limite, è l'unico modo per bat- gare, per ora non penso al titolo». .il II

e Adelaide, mi sono già state congenia- li». Messico Mansell (4.) punti 70 Monza Prost (2.) 64 Piquet (4.) 63 Mansell (2.) punti 61 Senna (3.) 55 Piquet (1.) 56 Prost (rit.) 53 Senna (rit.) 48

Dice MANSELL: «Una gran faticata per nulla, dopo una brutta partenza per il motore che è calato di colpo. A- Dice PIQUET: «Fin dal via ho fatto la desso è tutto rimandato ad Adelaide. gara su Mansell, standogli in scia con- anche se lì ho dei brutti ricordi: lo scor- sumavo poco. Di campionato è prema- so anno andai fuori strada alla prima turo parlare: ci sono ancora tre gare. In curva... (spinto da Senna!)». Portogallo le Williams vanno bene, il PIQUET: «Sono stato tradito dalla pi- Messico nessuno lo conosce e a me A- sta e dalle gomme. Spero che la fortuna delaide piace poco». mi sia amica nell'ultima gara: per vin- MANSELL: «Mi si è allentata la cin- cere il titolo ci vuole anche un pizzico tura, e nel finale una gomma davanti si di fortuna». stava pelando, e ho pensato che un se- PROST: «Tutto da rifare ad Adelaide: condo posto era buono. Il campionato sarà una bella gara». è ancora aperto anche a Prost e a Sen- na, può succedere di tutto (!)». Adelaide SENNA: «Subito dopo il via ho sentito un gran botto e ho capito che si era Prost (1.) Mansell (rit.) rotta la trasmissione. Per il titolo non è Piquet (2.) cambiato niente: Monza non era tra i Senna (rit.) dalla prima gara di avere nell'inglese un ri- circuiti adatti alla mia macchina». vale, non un compagno PROST: «Ho cambiato macchina sul- lo schieramento di partenza. Il muletto non andava bene. Ci sono ancora tre gare: finché il titolo non sarà matemati- camente assegnato ci sono anch'io in Zeltweg lotta». Mansell (rit.) punti 55 Prost (1.) 53 Estorii Senna (rit.) 48 Piquet (rit.) 47 Mansell (1.) punti 70 PROST: «II mio computer dava segna- Piquet (3.) 60 lazioni errate. Per tre anni la fortuna Prost (2.) 59 mi è stata contro, dall'82 all'84. Oggi Senna (4.) 51 mi ha dato una mano. Nel corso della stagione eravamo meno competitivi delle Williams, nelle ultime sei gare ab- biamo lavorato molto, anche se Bar- nard se n'era già andato...». MANSELL: «Quello che mi è succes- so è incredibile. Posso essere contento PROST: «Mansell è privilegiato dalle di essere ancora vivo. Se la gomma si sue quattro vittorie. Sarà una lotta ser- fosse dechappata in frenata non so co- rata, con in lizza quattro piloti, tre scu- me sarebbe andata a finire. Comunque derie e tre motori diversi. Il fatto che SENNA, ormai matematicamente fuo- non riesco ancora a capacitarmi di ave- Barnard se ne vada non conta: lo svi- ri gioco, dice: «Sono rimasto senza ben- re perso un titolo mondiale così stupi- luppo dell'auto è già stato fatto». zina all'ultimo giro, quando ero secon- damente...». PIQUET: «Niente da fare. La macchi- do, e così sono finito quarto. Vedrò di PIQUET: «Volevo vincere a tutti i co- na non andava al ritmo degli altri, e mi rifarmi nell'87...». sti, e ho fatto tutto quello che potevo. si è rotto il motore. Per me gli avversali PIQUET: «Mansell e Prost sono più Però la fortuna questa volta non è stata sono tutti uguali. Il mondiale ce lo gio- avvantaggiati di me. Chi sta meglio è dalla mia parte. Io e Nigel eravamo cheremo sino all'ultima gara». Mansell, che si può considerare già convinti di finire la stagione in bellezza, MANSELL: «Mi si è rotto il cuscinet- campione del mondo...». e invece... Comunque non è colpa dei to di un semiasse a soli otto giri dalla MANSELL: «Non penso ancora al giapponesi...». fine. Adesso, con quattro piloti in otto mondiale. Prost e Piquet sono avvezzi Un'allusione agli errori tattici commes- punti, la corsa al titolo è più interessan- a vincere titoli, Piquet poi è uno specia- si dal box Williams? te». lista dell'ultimo GP...». SENNA: «Ho poco da dire, la mia PROST: «Per il titolo ormai è una lot- Ricostruzione di corsa è durata solo cinque giri. Delle ta tra le Williams di Piquet e Mansell. Gabriele Muftì prossime piste, almeno un paio, Estorii Ormai ho pochissime probabilità... (!)». Otto diversi vincitori per 17 gare di una delle più combattute stagioni CART \

Tutto si può dire del campionato CART F.Indy '86, tranne che sia stato noioso. Le 17 gare della «series» hanno visto ben 8 di- versi vincitori, è crollata una sfilza di re- cord, sono stati introdotti nuovi motori e nuovi telai e per tutto l'arco della stagione si è parlato diffusamente dell'ingresso di nuovi ; costruttori. La stagione si è aperta a Phoenix, in Arizo- na, con la vittoria di Kevin Cogan, nuovo > Renee Rogers

-JL. ^wk

•^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^••^^^^^^^^^^^^^^^^m^H 1 diF. Indy. Ma alla fine il vincitore è RAHAt

' Rahal, Mears, Mike Andretti e Suiti- van guidano il gruppo delle Formu- la Indy entro la prima curva, a <•!£> Phoenix. Come dire, il meglio della CART '86 EST

BOBBY •scompagno di squadra di Emerson Firti- paldi nel team Marlboro di Pat Patrick. Cogan saliva così per la prima volta sul gradino più alto del podio sei anni do- po il suo debutto nella F.Indy. Veniva poi per Cogan il secondo posto proprio a Indy, al terzo appuntamento della stagione, dietro a Bobby Rà"hal, e «Ri- cochet Rabbit» cominciava davvero a sperare in bene per il futuro, ma era destino che non riuscisse più a vincere: per Cogan arrivava addirittura, a Lagu- na Seca il 19 ottobre, una multa di 5000 dollari - la più alta nella storia del campionato americano - per guida pe- ricolosa e comportamento scorretto, e infine un 6. posto nella classifica finale proprio davanti a Fittipaldi. Il brasiliano, dal canto suo, vantava due pole a Portland e a Toronto e la vittoria «bagnata» di Road America, ma i problemi del team hanno impedi- to ad entrambi di fare anche meglio. Con la partenza dell'ingegner Tony Ci- cale, specialista di aerodinamica, il fu- turo alla Patrick's appare quanto mai incerto, anche se la Marlboro continue- rà a dare il suo appoggio. A questo punto c'è chi dice che potrebbe diven- tare il team ufficiale March per F87: una designazione che quest'anno ha portato molta fortuna al team Kraco di Michael Andretti. Il figlio del campione italo-americano ha vinto a Long Beach la seconda corsa della stagione: un buon presagio per il futuro. E infatti, puntualmente, sono arrivate le vittorie di Milwaukee e della seconda Phoenix (con 126 giri in testa su 200), tre pole- positions e una serie di arrivi tra i primi 10 che lo hanno portato a soli 3 punti da Bobby Rahal alla vigilia dell'ultimo appuntamento di Miami, dove Mike ha davvero sfoderato gli artigli. Solo un In alto, la March-Cosworth del team di Mike Curb portata in gara quest'anno da Tom guasto meccanico (prima il motore ha Sneva. Qui sopra, ancora Roberto Moretto con la Lola del team Calles. Sotto, Roberto iniziato a tossicchiare, poi la trasmissio- Cuerrero con la March-Cosworth del Cotter Racing ne ha ceduto) gli ha impedito di diven- ,. tare il più giovane campione america- 'no di tutti i tempi. Ma la prossima pro- mette di essere per Michael una stagio- ne vincente. Non altrettanto spettacolare, invece, il debutto tanto annunciato della Penske Ilmor PC 15 con motore Chevy. Il 20. posto di Rick Mears è stato per la Pen- ske solo l'inizio di una stagione tor- mentata da una serie di noie al motore e al telaio. Nonostante la pole di Sanair a fine stagione (che si somma alle tre ottenute da Mears con il turbo Co- sworth), la macchina è riuscita a con- cludere solo una gara, quella di Miami in 3. posizione. Dopo estese modifiche al telaio, il motore Chevrolet aveva co- minciato ad andare bene, e i test inver- nali dovrebbero rendere la Penske-Che- vy molto competitiva nell'87. Con il motore Cosworth, Mears a fine luglio aveva fatto segnare, durante le prove di qualificazione della Michigan 500, il gi- ro più veloce ufficiale nella storia della > segue a pag 53 5. nella Can-Am, nell'81 quarto nell'IMSA // campione in cifre Carnei GT e terzo nel mondiale Endurance, in cui vince la 24 ore di Daytona. Debutta Bobby Rahal è nato a Medina, nell'Ohio, il nella PPG Indy Car World Series nell'82, 10 gennaio 1953, e abita a Dublin, sempre con il team di Jim Trueman, piazzandosi nell'Ohio. E' sposato e ha avuto una figlia, undicesimo nella sua prima Indianapolis Michaela, all'inizio di quest'anno. Ha inizia- 500. Dopo appena quattro gare in F.Indy, to a correre nel '73 con le macchine di suo vince la 500 Km di Cleveland e poi la De- padre (presidente di un'industria alimentare troit News 150 a Michigan, finendo secondo e lui stesso pilota per vent'anni), una Lotus in classifica generale. Viene nominato 7 e una Porsche 906, nello Spqrts Car Club «Rookie of thè Yeara, matricola dell'anno. of America riservati ai dilettanti. L'anno do- L'anno successivo rimane in testa per 15 giri po ha vinto il campionato nazionale SCCA a Indy, vince la 500 Km. sul circuito di Ri- nella Sport, e nel '75 la F. Atlantic e la verside ed è 5. nel campionato CART. Vin- SCCA Presidenti Cup, che premia il mi- ce inoltre, nella IMSA Carnei GT, la Lum- glior pilota dilettante dell'associazione. bermens 500 a Mid-Ohio. Nell'84 è terzo Nel '77 è giunto secondo in classifica gene- assoluto nella F.Indy, con due vittorie a rale dietro a Villeneuve, nel '78 terzo e, con Phoenix e a Laguna Seca. la pole ottenuta a Long Beach, è entrato nel E arriviamo così allo scorso anno. Ancora team Wolf di F.3, disputando inoltre due un terzo posto assoluto, con tre vittorie gare in F 1 (il GP degli Stati Uniti a Wa- (Mid Ohio, Michigan e Laguna Seca). Arri- tkins Glen e il GP del Canada). va 3. nella International Race of Cham- Nel '79 corre nel campionato F.2 e iella pions. Conquista sette pole-positions e stabi- Can-Am, finendo quinto in quest'ultima e lisce il record di qualificazione a Michigan vincendo a Laguna Seca. Nell'80 è ancora con 346,333 Kmh.

i 'attuale campione CART ha un vasto Rahal, uno che ha fatto tesoro della gavetta passato di esperienze europee, fra cui una stagione in F.2 con la Chevron. A dispetto del cartello, Bobby è un personaggio molto disponibile Ragioniere per necessità

Con quei baffi neri e gli occhiali cerchiati di metallo, sembra pro- prio un professore di storia. E, in effetti, nel '75 Bobby Rahal ha conseguito un laurea in sto- ria alla Denison University. «Sono un introverso, mi tengo tutto dentro - dice - ma è solo un modo per tenermi su, anche se a volte ha l'effetto contrario». Co- munque sia, è proprio questa in- troversone a permettergli di es- sere lucido e riflessivo nei suoi commenti, il che gli ha gua- dagnato il favore de: media, ma solo dopo anni e anni di gavetta. «In questo Paese - dice - la stampa, e in una certa misura anche il pubblico, non si accor- gono di te finché non sei al verti- ce». Sono quattro anni, comun- que, da quando fu nominato «Rookie of thè Year» nella Indy Car World Series, che Bobby ri- gli otto anni con niente al mon- ego prenda il sopravvento. In sparisce, e diventi una marionet- ceve dalla stampa tutta l'atten- do. Mi hanno fatto capire quan- corsa, questa è la premessa per ta nelle mani di altri invece di zione che si può desiderare. to sia difficile arrivare a questi un disastro, specie su un ovale fare quello che vuoi tu». Non c'è niente però - come dice livelli, e credo che se ora posso lungo». «Bobby era, ed è ancora, molto - che valga tanto migliorarmi sia grazie a quel pe- Un «ragioniere» per necessità, controllato - dice suo padre - e per un pilota americano quanto riodo». quindi. E' strano notare che più sa coordinare bene i suoi pensie- un successo a Indianapolis. E La carriera di Rahal è ormai co- o meno la stessa cosa - sviluppa- ri». Qualità che fanno molto co- dopo aver vinto a Indy il 31 stellata di quei record cui gli a- re un sistema che permetta di modo quando si corre a 200 mi- maggio di quest'anno, Rahal può mericani tengono tanto, amanti controllare le proprie emozioni - glia all'ora a pochi centimetri di confermarlo: «Vedere quella come sono delle statistiche: il pi- l'aveva detta Lauda a proposito distanza l'uno dall'altro. Ad In- bandiera a scacchi è una sensa- lota che ha fatto più punti nela del suo atteggiamento di pilota- dianapolis, ad esempio, dove ha zione incredibile: tutte le emo- seconda metà della stagione, e computer. stabilito il record della corsa, zioni della tua vita vengono a così via; non ultimo, va ricorda- «Considero le gare una profes- Rahal subito d9po aver passato galla». Ma Bobby è anche con- to il fatto di essere il primo pilo- sione, non come tutta la mia vi- Cogan ed essersi portato in testa, scio di aver tratto un grande ta ad aver guadagnato più di un ta. L'unica cosa che proprio non tornò rapidamente a controllar- vantaggio da quasi un decennio milione di dollari in appena 39 desidero diventare è un pilota al- si: «Alla curva 3 sapevo di aver in cui è stato un perfetto sco- gare. la fine della sua carriera che non vinto, e cominciavo già ad esul- nosciuto: «I dieci anni prima di Tutto questo senza emozionarsi sa più cosa fare. Il mio incubo è tare. Così, uscendo dalla 4 mi arrivare alla Indy sono stati pie- tanto. «L'emotività è nemica di di arrivare a 45 anni ed essere sono detto: OK, adesso non fare ni di frustrazioni e paure: non un pilota: più si è emotivi e me- costretto a correre per soldi». l'idiota: fai attenzione». Lo stes- sapevo mai se avrei avuto uno no di è costanti. Non bisogna Rahal è anche conscio dei peri- so autocontrollo Bobby lo di- sponsor per Tanno dopo. Ma ri- lasciarsi sopraffare dalle proprie coli della popolarità: « Devi fare mostra quando qualcosa va pensandoci, non cambierei que- emozioni, lasciare che il proprio attenzione, o la tua vita privata storto. E 53Z

Studiata appositamente per questo scopo, la Penske POIS ha fatto da cavia al nuovo motore Chevrolet. Mears l'ha usata in alternativa alla sua solita March-Cosworth

d'apertura: la Indianapolis 500. E' il ca- nato, dopo altri 5 successi parziali. so del team Budweiser-TrueSports di Alla morte di Jim Trueman, avvenuta Indy: 359,528 Kmh di media. Bobby Rahal. Nonostante i contatti a- alla yigilia di Indianapolis, correva voce Per molti teams le prime due gare della vuti con la Ferrari in inverno, è stata che il team si sarebbe sciolto alla fine stagione non sono che un preludio a un March-Cosworth che ha portato della stagione; ma il team-manager Ste- quella che è considerata la vera corsa Rahal alla vittoria a Indy e nel campio- ve Horne, nominato di recente presi- dente della TrueSports, e che possiede ora un terzo delle azioni del team, ha affermato che andrà avanti anche per il prossimo anno. Se la Ferrari arriverà mai alla Indy, lo farà molto probabil- mente proprio schierando due vetture in collaborazione con la TrueSports. A Portland si è vista sul podio una fac- cia conosciuta. Mario Andretti ha otte- nuto una delle sue due vittorie di que- st'anno (l'altra è stata a Pocono) pro- prio sul circuito dell'Oregon e proprio davanti al figlio, che ha preceduto di appena 7 centesimi di secondo: un re- cord nel suo genere. Per due volte di fila Andretti sr. ha ot- tenuti la pole, a Mid-Ohio e a Laguna Seca, ma quest'anno le Lola ed il team di Andretti non erano assolutamente in grado di competere con lo strapotere March. Dopo l'abbandono del progetto F.l, nell'87 Cari Haas avrà più tempo da dedicare alla CART, ma il team do- vrà comunque risolvere i suoi problemi interni se si vuole che Andretti sia com- petitivo il prossimo anno. A Portland c'è stato un altro esordio: quello del motore Honda nel mondo della F.Indy. La Lola di Geoff Bra- bham, con il propulsore «made in Ja- pan», ha ottenuto il 10. tempo in qua- lificazione e in gara è arrivata settima. Brabham non è ancora riuscito a vin- cere una gara sia con l'Honda che con il Cosworth, ma il motore nipponico ha dato complessivamente buona pro- Nel giro della CART si è vista parecchia gente europea, come Jean Sage della Renault qui va di affidabiità, ottenendo il suo mi- a Phoenix con Raoul Boesel. Qui sopra, contro la vincitrice Budweìser un'altra birra: la glior risultato con il quarto posto nella Miller che ha sponsorizzato Danny Sullivan Michigan 500, una gara peraltro costei- -_ 54-

BOB8Y •«lata di incidenti e di ritiri: solo otto i concorrenti all'arrivo, che ha visto la Fittipaldi non è finito: lo dimostra nella CART prima (e unica) vittoria stagionale per da dove potrebbe riapprodare alla Formula 1 Johnny Rutherford. Attualmente la Honda fornisce assistenza tecnica al team Galles e, stando a quello che i suoi motori hanno fatto quest'anno in F.l, nell'87 le cose dovrebbero andar meglio per Brabham ed i suoi. Per tor- nare alla 500 miglia, dopo quanto è «Emmo» si rilancia successo quest'anno sono sorte contro- versie all'interno della CART sulla vali- Dopo aver conquistato due titoli dità di gare così lunghe (all'infuori na- mondiali ed essere stato due volte turalmente di Indianapolis, che nessu- vicecampione del mondo di F.l, E- no si sognerebbe mai di mettere in merson Fittipaldi ha sofferto il duro discussione); e non è impossibile che in calvario della Copersucar... Disillu- un prossimo futuro le 500 miglia siano so, ha deciso di abbandonare le piste abolite. per dedicarsi interamente a Maria Dopo la vittoria di Mario Andretti a Elena e ai figli. Il suo progetto però Pocono, sembrava che «l'uomo del- non è durat9 a lungo. Tornato in l'autunno» Rahal fosse in grado di con- Brasile ha ricominciato a correre, trollare agevolmente il finale di stagio- lanciando i Super-Kart (kart con ne, con tre vittorie consecutive e una due motori e carenati). Nello stesso pole. Ma la serie positiva di Michael tempo ha cambiato la sua prima Andretti, costantemente fra i primi cin- moglie. Maria Helena (considerata que all'arrivo, ha permesso infine all'al- in Brasile la prima donna della F. I ), fiere della Kraco-March di arrivare a con la giovane e bella Teresa... ridosso di Rahal in vista dell'ultima Dopo il kart, Emerson ha firmato prova, quella di Miami. Ma Bobby era un contratto con la Fiat brasiliana e fiducioso: «Forse non vinceremo la ga- ha disputato nel 1984 il Campiona- ra - diceva prima del via - ma il cam- to brasiliano marche e piloti nel pionato sì». E aveva ragione. Con An- quale ha avuto grosse delusioni: non dretti jr. presto fuori scena, Rahal navi- è riuscito a vincere una sola gara, gava in ottava posizione e, nonostante i facendo la gioia degli oltre 90 piloti crampi allo stomaco, si aggiudicava il della categoria, la maggior parte dei titolo della CART. quali si vantava di essere stato da- Terzo in classifica generale, dietro allo vanti al bi-campione mondiale. Va- sfortunato Andretti jr., è risultato Dan- A quarantanni, Emerson Fittipaldi (detto sta parte della stampa brasiliana (in- ny Sullivan, con all'attivo due combat- «Emmo» nel giro della F.lndy) è grata e mal informata) per tutto tute vittorie a Meadowlands e a Cleve- praticamente un ragazzine se quell'anno ha rivolto aspre critiche land. Al Unser jr., figlio del campione paragonato ai Foyt, agli Unser, ai a Fittipaldi, dello scorso anno, aveva lottato per Rutherford. Sotto, eccolo in azione con la tutta' la stagione con la sua Lola che sua March-Cosworth del team Pai Nel 1985, smentendo quelli che lo non riusciva a rendere governabile; si Patrick con la quale ha portato nella definivano finito, Emerson è andato segue a pag 56 CART i colori della Mar/boro a correre nella categoria più veloce del mondo, la F.lndy, nella quale le macchine toccano quasi i 400 kmh. La sua squadra era una delle peggio- ri.- Nonostante ciò Emerson riuscì a dimostrare che il suo talento era an- cora vivo. Quest'anno, dopo aver firmato un contratto «milionario» con la Marlboro, «Emmo» ha otte- nuto delle pole position, ha fatto re- gistrare giri più veloci e non è leader del campionato solo per fattori im- ponderabili, sfortunatamente fre- quenti. Tornerà Fittipaldi in F.l? Certo E- merson darebbe nuovo entusiasmo al circus, attualmente carente nel numero di super-star. Attualmente negli Stati Uniti guadagna qualcosa come diversi milioni di dollari, è molto corteggiato dagli americani e vive del tutto felice in ponte aereo tra Miamì e San Paolo. Quale squa- dra potrebbe avere l'audacia di ri- conquistare alla F.l Fittipaldi? Andre Queiroz Un "plt stop» dì Johnny Rutherford con la sua March-Cosworth del team Murales: una quindi- cina di secondi di lavoro sincronizzato Una buona parte del fascino della 05 - Si tolgono le vecchie ruote an- Formula Indy è rappresentato, da teriori, che vengono appoggiate di sempre, dal «pit stop», la sosta (o le piatto affinchè non rimbalzino o soste, dipende dal chilometraggio rotolino nella corsia box. della gara) al box dove coloratissimi 06 - Vengono montate le nuove ed efficentissimi meccanici, la fa- ruote anteriori. 07 - In un attimo le mosa «crew», cambiano gomme e pistole ad aria bloccano i dadi cen- riempiono serbatoi in tempi piutto- trali anteriori. sto brevi. 08 - Tocca alle ruote dietro, che Considerata la velocità di efflusso vengono «attaccate» dagli stessi che del carburante, una sosta al box di hanno compiuto l'operazione da- una vettura di F.Indy dura circa vanti. 15", nel corso dei quali una «crew» 09 - L'addetto al rifornimento ha ben affiatata compie - senza errori - gli occhi puntati sul bidone trasluci- un certo numero di operazioni. Ve- do del suo collega, pronto a cessare diamole, secondo per secondo: • la pressione sulla manichetta non 01-11 pilota blocca la monoposto appena vede affluire il carburante davanti al cartello allungato nella nel bidone di recupero. corsia box dal suo caposquadra, e 10 - La ruota posteriore sinistra è spegne il motore come d'obbligo. già a terra, e l'addetto monta la Nello stesso istante, dall'interno del ruota nuova. muretto box una lunga asta con in 11 - Anche la ruota destra è già sta- cima un bicchiere esce a dissetare il ta cambiata, e le pistole ad aria so- pilota. no al lavoro. 02 - Un meccanico ha inserito l'at- 12-11 rifonimentp è completato: tacco a baionetta del tubo dell'aria quasi all'unisono i due addetti si compressa e la monoposto si è sol- staccano dalla macchina portando levata da terra sospinta dai pistoni con loro tubi e bidone di riflusso. del cric pneumatico che sono a bor- 13-1 due addetti ai pneumatici so- do. Contemporaneamente, un paio no già dietro alla macchina, pronti di addetti si lanciano sulle gomme a spingerla per avviare il motore. anteriori. 14 - II pilota ha gli occhi puntati sul 03 - Gli addetti al rifornimento suo caposquadra che gli deve dare il hanno già inserito gli attacchi rapidi segnale di partenza. nei bocchettoni della monoposto: 15 - Le operazioni sono completa- da una parte la manichetta di af- te, gli addetti al rifornimento sono flusso carburante, dall'altra il bido- ormai lontani ed il caposquadra ha ne in cui sfogherà il carburante in dato l'OK. Con un sibilo, si riapre eccesso una volta completamente l'aria compressa e la monoposto riempito il serbatoio. piomba a terra, pronta ad essere Nei vasti paddock delle piste CART, il motociclo è d obbli- 04 - Le pistole pneumatiche sono spinta e rimessa in moto. Il lavoro go per spostarsi. Ecco incrociarsi due grossi calibri come già in azione per svitare i grossi dadi della «crew» è finito, ricomincia Rick Mears e Al Unser sr. (di spalle): centrali delle ruote. quello del pilota. E 56 =

BOBBY 1% 54 nata a restare. La Ferrari e la Porsche (probabilmente con il team Shierson) 4 era piazzato più spesso di tutti tra i pri- dovrebbero fare il loro ingresso nell'88. mi 10, ma la vittoria gli era sempre Anche la Renault ha inviato osservato- sfuggita. Il successo di Miami, anche se ri ad alcune gare, oltre a collaborare ottenuto a scapito di Guerrero rimasto con gli uomini della Shierson. Inoltre, senza benzina al penultimo giro, era visto quanto sta succedendo alla Goo- ampiamente meritato. Se Doug Shier- dyear, è probabile che le Case europee son, proprietario del team, deciderà di e giapponesi produttici di pneumatici correre nell'87 ancora con la Lola, bi- comincino ad interessarsi alla Indy. sognerà rendere la macchina più ma- Oltre ai già citati Rahal, Mears, Sulli- neggevole, se si vuole che il giovane van, Unser jr. e alla coppia Andretti, Unser trovi il posto che gli spetta tra i nell'87 dovremo tener d'occhio anche suoi più famosi parenti. Brabharn, Guerrero e Raul Boesel (se Per quanto riguarda i costruttori euro- quest'ultimo riuscirà a trovare un team pei e giapponesi, la stagione 1986 ha come si deve), che potrebbero entrare rappresentato solo la punta dell'ice- nel «grande giro» berg. La Honda è più che mai intenzio- Renee Rogers Alla gara conclusiva della serie, a mami, c'era anche Eddie Cheever. È stato sfortunato. A destra, Mario Andrettì è stato una volta ancora portacolori della Lola del team Newman Haas. Sotto, Mike Andrettì non è stato fortunato: eccolo approdare (in basso! al suo box con una ruota in meno...

fotocolore BICELOW =57:

Come prevedibile, la Porsche ha dominato la stagione IMSA ma la sorpresa è stata la Chevrolet del team Hendrick

Non c'erano dubbi sul fatto Group 44. mo anno anche la BMW che Al Holbert e la Porsche Quello che è risultato sor- dovrebbe risultare un avver- avrebbero vinto il campio- prendente, e di soddisfazio- sario da non sottovalutare. nato ' IMSA Carnei GT ne, nella stagione '86 è stata Dal canto suo la Buick di 1986, come infatti è stato. la pletora di telai e gomme Phil Conte è sempre risulta- Holbert e i suoi cppiloti, De- in grado di vincere. La Cor- ta veloce, ma ha avuto il suo rek Bell e la coppia Al Unser vette, alla sua prima stagio- punto debole nell'affidabili- Jr. e Sr. hanno vinto sei delle ne completa, ha conquistato tà: né sembra che le cose 17 prove in programma. Se sei pole positions e sei re- possano andar meglio non erano Holbert e Bell a cord; tre la Buick Hawk di nell'87. La Ford Probe non vincere, sul podio salivano Phil Conte, due la Nissan e correrà più il prossimo anno Rob Dyson e Price Cobb o una la BMW, oltre alla vit- con il marchio Ford. La Be- comunque le Porsche della toria ottenuta nella sua pri- netton sponsorizzerà un Bayside Racing di Bruce Le- ma stagione IMSA. team Zakspeed che manter- ven. Solo in cinque occasio- Il successo della Corvette rà il motore Probe usato ni non è stata una Porsche Al Holbert: vittoria e ritiro. So- nell'86, mentre Jack Roush, può essere ascritto ad una se- pra, la bella Corvette CTP si è ad arrivare prima: è accadu- rie di fattori, non ultima la dimostrata molto competitiva senza problemi di fondi, a- to con la Hendrick Racing superba organizzazione di vrà un suo team indipenden- Corvette di Van der Merwe- Rick Hendrick. Quest'ulti- te, che monterà diversi mo- /Bundy, prima a Road A- mo ha conseguito un gran Engines di Livonia, Michi- tori Ford. tlanta in aprile e poi a Palm numero di successi nella gan, stentava a mettere a Comunque vadano le cose, Beach in giugno; con la stock-car e la sua abilità nel- punto il motore ad inizio il prossimo anno la IMSA a- Frod Probe di Klaus Ludwig la creazione degli organici stagione; oltre a questo, le vrà un nuovo campione: Al in maggio a Laguna Seca; ha portato la Corvette a li- difficoltà nel mantenere in Holbert infatti non correrà. con la BMW dei giovani velli tali da poter insidiare il assetto la macchina in corsa Ma a giudicare dalla molti- Davy Jones e John Andretti predominio Porsche nella avevano quasi tolto ogni tudine di nuovi piloti, mac- (nipote di Mario) a Watkins stagione '87. speranza alla Casa tedesca, chine e motori, è possibile Glen in settembre, e infine L'altra matricola dell'IMSA, che però è riuscita infine a che non solo Holbert, ma nell'ultima corsa, a Daytona la BMW, ha dovuto supera- venire a capo dei suoi pro- anche la Porsche siano de- in ottobre, con Bob Tullius e re diversi problemi nella sta- blemi; la vittoria di Watkins tronizzati nell'87. Chip Robinson su Jaguar gone di debutto: la McLaren Glen lo dimostra, e il prossi- r.r.