Verso Le Elezioni Del 7 Maggio
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Aprile 1972 731. Elezioni politiche 1972 VERSO LE ELEZIONI DEL 7 MAGGIO La crisi di governo che si era aperta il/5 gennaio 1972 corr le dimissiorri del Presidente del Consiglio, on. Emilio Colombo .., i è formalmerrte corrclu.wt ron In formazione tlel gabinetto presieduto dall'un. Giulio Andreotti, composto di .-oli esponenti dc Oì. Ma, presentatosi al Senato per il voto di fiducin, il n uovo Go verno è stato battuto il 26 febbraio 1Y72 con 15/J voti contrari e 151 11 favore WC+ PLll. Il Presidente della ReprtiJblica, Giovanni Lemte, co11 stutata l'impossibilità del Parlamento rli esprimere untt nwggiorrr rr za in grado di sostenere wt governo, decretò, il 2/J fe bbraio 1972, lo scioglimento delle Camere, imlicendo le elezioni generali CO li un anno di a11ticipo rispetto alla 11ormale scll(/enza. In queste 110te cerchiamo di esaminare le ragioni per le quali st e giunti a questa decisione, di deli11eare le caratteri.,tiche della situazione polit ica del Paese in questa ~·igi li a elettorale e d i prospettare le eventuali co11 seguenze clte potreb bero d eri vare dall'esito delle eleziu11 i. In questo stesso fascicolo pubblichiamo due alt.ri articoli che si r ife ri.~co ao al tema (/elle elezio11i: il primo prospetta alcu11 e esigenze di un programma (li go verno, con prevalente riferime11to ai suoi aspetti eco11 omici; l'altro prese11ta dati e gmfiri coll cemellti le elezioni politiche svolt e.~ i dal 1946 al 196/J. LO SCIOGLIMENTO ANTICIPATO DEL PARLAMENTO l. Lo scioglimento anticipato delle Camere è un istituto previs to dalla Costituzione (2). Tuttavia, la formale correttezza costituzionale della decisione del Presidente della Repubblica non esime dal compi· to di analizzare le ragioni politiche che hanno condotto alla decisio ne stessa. Il) La comp osizione del governo Andreottl, entrato In carica il 19 febbraio 1972, è la seguente: Presid. Consiglio: GIULIO ANDREOTT I - Ministri senza portato· glio: CARLO Russo \Ministro per i rapporti col Parlamento e Presidente della delegaz ione italiana all'ONU). EuGENIO GATTO (attuazione delle Regioni). GIULIO CArATI (interventi straord inari nel Mezzogiorno e nelle zone depresse del Centro Nord), FIORENTINO SuLLO (ricerca scientifica e tecnologica). REMO GASPARI (rifar· ma burocratica) - Affari Esteri: ALDO Mono - Interno: MARIANO RUMOR - Grazia e Giustizia: Guroo GoNELLA - Bilancio e Programmazione economica: P AOLO EMI LIO TAVIANI - Finanze: GIUSEPPE PELLA - Tesoro: EMILIO COLOMBO - Difesa: FRAN CO RESTIVO - Pubblica Istruzione: RICCARDO MISASI - Lavori Pubblici: MARIO FER RARI-AGGRADI - Agricoltm·a c Foreste: LORENZO NATALI - 7'rasporti e Aviazione ci vile: OSCAR Lumi ScALFARO - Poste e Telecomunicazioni: GIACINTO Bosco - In dustria, Commercio e tlrtigianato: SILVIO GAVA - Lavoro e Previd enza Sociale: CARLO OONAT CATTIN - Commercio con /"Estero: CAMILLO RIPAMONTI - Mm·ina Mercantile: GENNARO CASSIANI - Partecipazioni Statali: FLAMINIO PICCOLI - Sa nità: ATHOS VALSECCHI - T·ttrismo e Spettacolo: GIOVANNI BATTISTA SCAGLIA. Per la comp osizion e del gov erni italiani succedutlsl dal 25 luglio 1943 fino al governo Andreottl escluso, cfr . Aggiornamenti Sociali, (sett.-ott.) 1970. pp. 573 ss., rubr. 756. (2) L'art. 88 della Costituzione recita: « lt Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse. - Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato ». -229- Dall'entrata in vigore della Costituzione repubblicana (l• gennaio 1948) non era mai accaduto che una legislatura venisse interrotta, per decreto del Presidente della Repubblica, prima della sua normale sca denza (3). Tutte le precedenti legislature repubblicane conobbero certamen te notevoli difficoltà, causate dalle tensioni e dai conflitti esistenti tra i partiti di governo: le numerose crisi ministeriali, succedutesi alla media di 4 o 5 nell'arco di ogni quinquennio (4), ne sono un segno inequivocabile. A ogni modo si era sempre riusciti a portare regolar mente a termine le legislature. La conclusione anticipata della presente legislatura riveste, dun que, in rapporto alla regolarità con cui terminarono quelle preceden ti, un carattere di eccezionalità. E ciò lascia fondatamente supporre che debbano considerar si eccezionali anche i fatti e le ragioni che hanno condotto a tale esito. ' 2. {:u ltima legislatura, iniziatasi con le elezioni del 19 maggio 1968, aveva visto nuovamente riunificati, sotto l'unico simbolo PSU (Parti to Socialista Unitario), i due partiti socialisti (il PSI e il PSDI) che erano nati dalla scissione avvenuta nel 1947, per iniziativa dell'on. Sa ragat, il quale non aveva voluto accettare l'alleanza frontista del PSI col PCI. La riun ificazione (avvenuta nel 1966) (5) era sembrata il na turale sbocco della politica di centro-sinistra che, preparata nei pri mi anni del '60, aveva assunto una configurazione organica con la di retta partecipazione del PSI al governo, insieme con il PSDI, il PRI e la DC, all'indomani delle elezioni politiche del 1963. Inseriti entrambi nell'area governativa, i due partiti socialisti o almeno i loro vertici e i loro leader (Nenni e Saragat) giudicarono che fossero maturi i tem pi per riunificarsi, nella presupposizione che esistessero nel Paese le condizioni per il consolidarsi di un grande partito socialista demo cratico, in grado di esercitare una efficace concorrenza nei confronti del PCI e di rappresentare un'alternativa di potere alla DC, sulla si nistra. 3. I risultati delle elezioni politiche del 19 maggio 1968 (6) fece ro registrare un lieve incremento del PCI e della DC e furono meno (3) Mette conto di precisare che, nel 1959 c. ne; 1958, venn e sciolto con l'an ticipo di un anno Il Senato, la cui durata. In base &.ll'art. 60 della Costituzione, era, In quel tempo, di sei a nni, anzlchè di ctnque come per la Camera." Lo scioglimento fu motivato dall'opportunità di far coincidere le elezioni del due rami del Parlamento. Tale coincidenza venne In seguito fissata con la legge costituzionale n. 2, del 9 febbraio 1963, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale !l 12 febbraio 1963. p . 755, che modificò l'art. 60 della Costituzione, Il quale, at tualmente, recita: « La Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per 5 anni. La durata di ciascuna Camem non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra ». (4) SI veda la durata del governi repubblicani In Aggiornamenti Sociali. (sett.-ott.) 1970, pp. 573 ss., rubr. 756. (5) Cfr. Cronaca della unificazione socialista, e Unificazione socialista, In Ag giornamenti Sociali, rispettivamente (novembre) 1966, pp. 709 ss., e (dicembre) 1966, pp. 723 ss., rubr. 722. · (6). Per una valutazione del risultati elettorali del Hl maggio 1968, cfr. A. -230- Aprile 1972 731. Elezioni ,!)ollllche 1972 2 favorevoli al Partito Socialista Unitario di quanto i suoi massimi e sponenti si attendevano, avendo essi sottovalutato, forse, gli effetti erosivi che avrebbe potuto causare il PSIUP. che Ci'a sorto per scissione dal PSI, nel 1964 (7), proprio perchè il PSI era .entrato a far parte del governo. Il senso di frustrazione seguìto a quella che fu sentita come una sconfitta elettorale cominciò a generare forti tensioni all'interno del Partito Socialista Unitario e tra questo e gli altri partiti della coali zione di centro-sinistra. La legislat11r.a si avviò faticosamente con la formazione di un governo monocolore democristiano, presieduto dal l'an. Leone, il cui scopo era quello di gestire la normale amministra zione in attesa che i partiti del centro-sinistra trovassero un'intesa po litica e programmatica e riprendessero, quindi, a collaborare nel go verno. Ciò avvenne nel dicembre dello stesso anno 1968, dopo che era no già trascorsi quasi sette mesi dalle elezioni, e dopo che, alla fine di ottobre di quell'anno, si era svolto il Congresso del PSI-PSDI uni ficati, congresso che, mentre avrebbe dovuto dare una struttura or ganizzativa alla ricomposta unità, rivelò fratture e tensioni di tale in tensità da apparire significativi presagi di una situazione destinata a diventare insostenibile (8). 4. In realtà il 4 luglio 1969, al termine di una drammatica seduta del Comitato Centrale, i socialisti democratici della corrente di Ta nassi decisero di uscire dal partito unificato e di ricostituire una for mazione autonoma la quale successivamente riprese la denominazione di PSDI (Partito Socialista Democratico Italiano) (9). Primi effetti della nuova scissione furono la caduta del governo quadripartito presieduto dall'on. Rumor e l'apertura di una crisi du rante la quale, com'era prevedibile, si dovette prendere atto dell'im possibilità di riportare subito i due partiti socialisti del centro-sinistra (PSI c PSDI) a collaborare direttamente nel governo, per cui ci si vide costretti a far ricorso a una nuova formazione monocolore de mocristiana, presieduta dall'on. Rumor. Mentre il potere esecutivo era così instabile e debole, nel Paese veniva aumentando la tensione causata, · da un lato, dalle agitazioni sindacali in vista del rinnovo dei contratti di lavoro e, dall'altro, dal fenomeno della contestazione giovanile esplosa nelle università, prima, e nella scuola media poi. Nello stesso tempo si avevano le prime av visaglie di atti di terrorismo perpetrati da gruppuscoli di estrema de stra e di estrema sinistra. MACCHI, L e elezioni del 19 maggio, ln Aggiornamenti Sociali, (giugno) 1968, pp. 397 ss., rubr. 731. (7) Sulla scissione che ha dato vita al PSIUP, cfr. A. MACCHI, L'attuale mo mento polttico,