ITINERARIO GRECO – ROMANO Quelli Di Cefalù, Brucato, Monte Riparato Di Caltavuturo E Terravecchia Di Cuti
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ITINERARIO GRECO – ROMANO quelli di Cefalù, Brucato, Monte Riparato di Caltavuturo e Terravecchia di Cuti. L’Itinerario Greco - Romano si snoda in tutto il territorio siciliano ed in ognuna delle sue Le rovine romane di Solunto tappe svela luoghi e monumenti, conosciuti o meno, in cui ammirare testimonianze della La città punica di Soloeis o Solus si eleva sul civiltà greca e di quella romana. promontorio del Monte Catalano. Fondata dai Cartaginesi nel IV sec. a.C., fu in seguito sotto il dominio romano. Secondo la leggenda il nome della città è legato al mostro Solunto, sconfitto da Eracle. Da vedere: le terme, i resti del Ginnasio, la casa patrizia dotata di atrio a peristilio e la Casa di Leda. Quest’ultima è una grande casa patrizia in cui è presente un affresco parietale raffigurante Leda ed il cigno. Infine il Teatro, di epoca ellenistica riadattato in epoca romana. Siti da visitare per la provincia di Palermo: Vaso greco, Museo di Agrigento www.aapit.pa.it PALERMO www.palermotourism.it www.regione.sicilia.it I resti delle Ville Romane a Palermo www.comune.termini-imerese.pa.it www.sicilyweb.com All’interno di Villa Bonanno, nella Piazza www.geocities.com Vittoria e ai margini dell’antica Paleapoli, è www.sicily4you.it possibile ammirare resti di alcune ville www.palermoweb.com romane dell’Età imperiale (I sec. d.C.). Il www.vscaglio.com complesso monumentale, scoperto nel 1864, è stato recentemente restaurato (finanziamenti POP 94–99). Oggi, dopo la demolizione di TRAPANI alcuni edifici moderni, è visibile la parte meridionale di un edificio ed è stato effettuato La zona archeologica di Segesta il restauro degli intonaci parietali e dei pavimenti in mosaico rimasti in sito. Antica rivale di Selinunte, fu fondata sul Monte Barbaro da Aegestes, re di Erice, per Il Parco Archeologico di Himera accogliere i Troiani in fuga. Secondo la leggenda, il nome di Segesta deriva invece Gli scavi di Himera sorgono tra il vallone del dalla ninfa Egesta che ospitò Enea. Fu fiume Himera e la pianura di Buonfornello. attaccata dai Cartaginesi, dai Vandali e dai L’antica città, fondata nel 648 a.C. da coloni Saraceni. Oggi a Segesta sono presenti tracce Greci calcidesi e Dori, fu in seguito distrutta significative del passato: il tempio dorico e il dai Cartaginesi ( 409 a.C.). Nel sito sono teatro. Il teatro collocabile intorno alla metà presenti gli scavi di Himera alta (resti del III sec. a.C. (in periodo ellenistico dell’abitato e santuario dedicato ad Athena) e durante la dominazione romana) appare come il tempio dorico della Vittoria. Nel Parco un ampio semicerchio con gradinate scavate Archeologico si trova l'antiquarium che nella roccia divise in settori. Ogni due anni, in conserva oltre a reperti dell’area di Himera, estate, il teatro, recentemente restaurato, Testo elaborato da Francesca M. Pergolizzi ed Eliana Marino - Progetto “Lettera”, Asse II - Misura 2.04, realizzato da MCG Manager Consulting Group soc. coop. a r.l. in partenariato con l’Aapit di Palermo e la For.Man. s.r.l. - www.culturasicilia.it ospita le rappresentazioni delle tragedie AGRIGENTO greche. Il tempio dorico, simbolo dell'archeologia siciliana e circondato da ben La zona archeologica della Valle dei 84 colonne lisce, è opera secondo gli Templi archeologi di un architetto greco. La Valle dei Templi, splendida testimonianza La Zona Archeologica di Selinunte della civiltà greca in Sicilia, sorge tra le campagne dei mandorli. Nel sito sono presenti Il nome di questa città è legato alla pianta templi in stile dorico del V secolo a.C., selinon, pianta di sedano o prezzemolo costruiti con tufi calcarei locali, e rivolti a est, selvaggio inciso sulle monete della città. in accordo con il principio per cui la statua Fondata nel 650 a.C. dagli abitanti di Megara della divinità era illuminata dal sole nascente. Hyblaea, si scontrò spesso con la città di La Valle è una zona archeologica e si estende Segesta per estendersi fino al Mar Tirreno. su una vasta area. L’itinerario consigliato Venne distrutta dai Cartaginesi una prima comprende il tempio di Zeus Olimpio volta nel 400 a.C. e poi sempre dagli stessi (Giove), il tempio di Castore e Polluce, il riconquistata nel 250 a.C., riducendola in un tempio di Eracle (Ercole), la Tomba di semplice villaggio infestato dalla malaria. Si Terone, il tempio della Concordia (l'unico distinguono l’Altopiano di Marinella sulla giunto a noi integro), il tempio di Hera collina orientale con tre templi (tempio G Lacinia (Giunone), edificato intorno al V dedicato a Zeus, Tempio F dedicato ad Atena, secolo a.C. e incendiato dai Cartaginesi nel Tempio E dedicato ad Hera), l’Acropoli sulla 406 a.C.. collina meridionale e il santuario di Malophoros. Da non dimenticare le Cave di L’insediamento agricolo romano a Cusa dove si possono ancora vedere i tamburi Comitini cilindrici utilizzati per le colonne dei templi. Nella cittadina di Comitini in seguito a degli La Villa Romana a Marsala scavi sono stati trovati resti di un antico insediamento agricolo romano (60-90 d. C): Marsala, antica Lylibeo, è una città con molte un edificio a pianta irregolare con struttura testimonianze delle dominazioni della Sicilia. incompleta la cui forma originaria, sulla base Grazie alla posizione territoriale e alle di alcune ipotesi, comprendeva nove stanze in fortificazioni di epoca cartaginese riuscì a un ambiente unico. resistere alle invasioni di Dionigi il Vecchio, Pirro e dei Romani. Di epoca romana la Villa La Zona Archeologica e l’antiquarium di Romana con i mosaici. Da non dimenticare Eraclea Minoa l’incantevole piccola isola di Mozia. All'inizio di Capo Bianco, dove si possono Siti da visitare per la provincia di Trapani: vedere le bianche dune di roccia dette "marna" ( miscela di argilla e calcare pulita www.apt.trapani.it dai fenomeni di erosione e modellata dal www.comune.marsala.org vento), si trovano i resti dell’antica città greca www.regione.sicilia.it.segesta di Eraclea Minoa. Secondo la legenda il nome www.regione.sicilia.it.selinunte Minoa è legato a Minasse, il re di Creta che www.selinunte.net inseguì Dedalo in Sicilia per aver aiutato www.sicilyweb.com Arianna e Teseo ad uscire dal labirinto. www.guidasicilia.it Grazie agli scavi condotti nell’area, sono www.sicilyweb.com/marsala emersi resti di abitazioni in mattoni crudi con parti in mosaico ed un teatro, costruito con Testo elaborato da Francesca M. Pergolizzi ed Eliana Marino - Progetto “Lettera”, Asse II - Misura 2.04, realizzato da MCG Manager Consulting Group soc. coop. a r.l. in partenariato con l’Aapit di Palermo e la For.Man. s.r.l. - www.culturasicilia.it una pietra friabile, che presenta purtroppo un CALTANISSETTA cattivo stato di conservazione. Inoltre sono state trovate una necropoli greca e una cinta La zona archeologica di Gela muraria con resti di torri e porte. Fondata dai Rodio-Cretesi nel 689 a.C., i La Villa Romana di Montallegro primi abitanti si spostarono verso l'interno ed iniziarono il processo di ellenizzazione che Il sito archeologico di Montallegro ha fornito coinvolse anche altri centri vicini (Ariaiton, resti di tegole, ceramiche, vetro e altri oggetti Maktorion e Omphake). La città raggiunse il che risalgono al IV secolo a.C., e ritrovamenti suo massimo splendore tra il VI e il V secolo delle preziose ceramiche di vernice nera del II a.C. con i tiranni Cleandro, Ippocrate e e I secolo a.C. Inoltre, nel 1980 alcuni scavi Gelone. Intorno al 280 a.C. venne distrutta dai hanno messo in luce resti di una villa romana Cartaginesi e dagli Agrigentini. Moltissimi distrutta probabilmente nel V secolo d. C. ed sono i siti archeologici sparsi intorno a Gela. oggetto di incursioni a causa della sua Indubbiamente interessante è l'Acropoli della collocazione presso la costa. Gli scavi hanno città greca, con edifici sacri, la cinta muraria anche testimoniato l'esistenza di coltivazioni del VI secolo a.C. e i resti di alcune di grano, viti, olivi e lenticchie (IV-V sec. abitazioni; a Capo Soprano la cinta muraria, d.C.). (IV secolo a.C.) e all’esterno di questa, i santuari delle divinità Demetra e Kore ed un Area Archeologica di Raffadali quartiere ellenistico (IV secolo a.C.) con bagni pubblici. La cittadina di Raffadali, fondata con licentia populandi del 1507 da Pietro Montaperto, è Siti da visitare per la provincia di circondata da una zona di rilevante interesse Caltanissetta: archeologico. Sul monte Grotticella sono state rinvenute una necropoli romano- www.aapit.cl.it bizantina e alcune tracce di costruzioni www.comune.gela.cl.it appartenenti all'antica Erbesso. Nella stessa www.sicily4you.it zona, è stato trovato un sarcofago di età romana che rappresenta il ratto di Proserpina. Tutti i reperti sono oggi conservati nel Museo ENNA Archeologico di Agrigento. La Villa del Casale di Piazza Armerina Siti da visitare per la provincia di Agrigento: Poco distante da Piazza Armerina, nella piccola valle del fiume Gela, la Villa del www.comune.agrigento Casale è uno straordinario esempio www.kalat.org dell'architettura Romana del IV secolo a.C. www.agrigento.net La struttura monumentale è costituita da sale, www.selinunte.net cortili, terme e peristili. Da ammirare i www.comitini.net magnifici pavimenti a mosaico, presenti in www.sicilia.indettaglio.it.raffadali tutte le sale. Il più famoso mosaico raffigura www.sicilia.indettaglio.it/agrigento dieci ragazze in bikini, altri mosaici raffigurano invece scene di pesca e caccia. Testo elaborato da Francesca M. Pergolizzi ed Eliana Marino - Progetto “Lettera”, Asse II - Misura 2.04, realizzato da MCG Manager Consulting Group soc. coop. a r.l. in partenariato con l’Aapit di Palermo e la For.Man.