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Catalogo n° 109

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Autografi e manoscritti

Orario di apertura

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Indice

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Letteratura 5

Musica 22

Arte 34

Scienze 38

Storia moderna e contemporanea 42

Risorgimento 55

Fascismo 61

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9. Jean Cocteau

4 Letteratura

1. Giovanni Arpino (Pola 1927 - Torino 1987) Lettera autografa firmata, su cart. post. ill. s.d. (ma 1972 ca.) dello scrittore e giornalista vincitore del Premio Strega nel 1964 con il romanzo L'ombra delle colline, con cui risponde alle critiche mossegli su Randagio è l'eroe, con cui vinse il Premio Campiello nel 1972. "Non sono un tifoso - anzi - quindi ce la metto tutta per capire scrivere e usare un briciolo di ironia necessaria. Ma il mio 'Randagio' non è barocco e tantomeno barocchista...". € 100

2. Elena Bacaloglu (Bucarest 1878 - ivi 1947) Interessante lettera autografa firmata - della scrittrice e giornalista rumena diretta all'Avvocato Giuseppe Leti. In data 12 luglio 1918 la scrittrice, con tono concitato, fa riferimento alla situazione del proprio paese e all'impegno assunto dalla rivista Latina Gens. "Siamo di fronte non solo a delle meschine rivalità personali ma anche a delle gare antipatiche fra un'associazione e altra...Io non so adoperare i mezzi vili, fare la spia e rubare il lavoro altrui o le altrui idee, per scopi utilitari e personali mascherate da idealità o falso patriottismo. Secondo mi addolora perché proprio si tratta ora di ciò che mi sta tanto a cuore: la mia Patria. Ma il mio paese, come gli altri, ha anch'esso i suoi politicanti e sfruttatori...Dobbiamo lavorare credo, ora, indirettamente. E la mia idea è di premere voi, subito, come Presidente, attraverso i governanti e il mondo politico a chi avete già parlato per contrapporre alla Lega Patriottica la volontà officiale, accanto alla nostra, per rispetto anche di chi iniziò e s'impegnò prima come la Latina Gens, per questa manifestazione e questa bandiera. Tanto più che sono anch'io una romena col prestigio del mio lavoro e del mio patriottismo, che da un significato preciso". "Per chiarire la situazione e far rispettare il nostro diritto di iniziativa e anche dare una lezione meritata a chi cerca di monopolizzare il movimento irredente romeno attuale...". La missiva è datata al 12 luglio 1918. Poco tempo prima, 7 maggio 1918, la fu costretta a concludere con le Potenze centrali il Trattato di pace di Bucarest le cui gravose condizioni inducevano peraltro il Parlamento rumeno a non autorizzare la ratifica. Dopo la definitiva sconfitta delle Potenze Centrali da parte dell'Intesa, la Romania annetteva unilateralmente il Banato e la Transilvania. Le Potenze Alleate non riconoscevano tale annessione, ritenendo che la pace separata conclusa dalla Romania in violazione del Trattato di alleanza del 1916 la privasse del diritto alle cessioni territoriali previste da quest'ultimo; esse tuttavia, ammettevano la Romania alla Conferenza della pace, che avrebbe definitivamente regolato la questione dell'assetto territoriale rumeno. E' unita una lettera autografa firmata in lingua francese su cart. post. dat. Roma 12 ottobre 1916. € 240

3. Riccardo Bacchelli (Bologna 1891 - Monza 1985) Due interessanti lettere autografe firmate dell'autore de Il mulino del Po, entrambe dirette ad Anita Colombo. A. Roma, Alb. Quirinale, 5 feb. 1950. Su alcune sue opere teatrali. "Mi pare d'intendere che Le abbiano detto che l'Alba non avrebbe avuto una rappresentazione efficace. Non è vero. Fu rappresentato, nell'insieme, molto bene, né credo che Cervi, nella parte di Etzeluis sarebbe stato molto migliore di Santuccio, mentre la Pagnani sarebbe certo riuscita inferiore alla Brignone (che nell'ultima scena era eccellente). E quanto a Ricci, per me è sempre stato un cattivo attore e adesso è un vero cane presuntuoso. Il Picc.[olo] Teatro, di fatto, riesce a dare rappresentazioni che danno uno stile. Ciò si vede, per es. quando si confronti, come ho fatto io ier sera, l'Assassinio nella Cattedrale di Eliot, messo in scena dal Picc.[olo] Teatro, colla deplorevole rappresentazione che ne dà Rugg.[ero] Ruggeri. Deplorevole appunto per mancanza di stile e di vita organica, sicché anche la bravura personale di lui riesce una sorta di vano, superfluo e stucchevole virtuosismo...". Due pagine in-8. B. Milano, 25 dic. 1950. Comunica che il suo nuovo editore sarà Rizzoli. "Rusca la aspetta per essere messa al corrente della situazione contrattuale e di tutti quei dati che possono servire a stabilire un piano per il riscatto delle giacenze presso Ceschina e presso Garzanti; e per l'edizione, varia e complessa, delle mie opere da parte del Rizzoli. Egli, in massima, s'impegna a farla, e a comunicarla al più

5 presto possibile. Intanto si impegna a darmi 300.000 lire mensili per due anni, durante i quali pubblicherà le cose mie nuove e avvierà la riedizione delle vecchie secondo i criteri che Lei conosce. Alla fine dei due anni vedremo se l'esperimento sarà stato di reciproca soddisfazione...". Due pagine in-4, inch. verde. € 300

3. Riccardo Bacchelli

4. Antonio Barolini (Vicenza 1910 - Roma 1971) Componimento autografo firmato e datato tit. 'Preghiera' dello scrittore, poeta e giornalista, tratto da una selle sue opere piu ̀ note, le Elegie di Croton (1959). Incipit: "Qui o la,̀ Signore/Non so dove mi dirai di posare/Ma e ̀ tutto un ponte/Sopra il mare/E non ci sono due lingue e due isole...". Dedica autografa firmata in calce. € 150

5. Giovanni Borelli (Pavullo nel Frignano 1867 - Fontevivo 1932) Lettera autografa firmata datata Milano -Hotel Como- 7 dicembre 1923 del giornalista, redattore-capo del 'Corriere della Sera', noto critico musicale e teatrale, diretta ad Angelo Scandiani, direttore generale del Teatro alla Scala con il quale si complimenta. La lettera è in relazione all’allestimento del Tristano con la regia di Adolphe Appia:"Gli spettacoli sono realmente allestiti in forma incomparabile, completa. Bisognerà 6 lasciare una traccia duratura. Mi propongo anche di riscriverne anche giornalisticamente e (...) per divulgare la causa nazionale della Scala...". Una pagina in-4. € 120

6. Mario Buzzichini (Lodi 1897 – Milano 1970) Carteggio costituito da quattro lettere autografe firmate, risalenti alla quarta e quinta decade del '900, del giornalista e romanziere specie per l’infanzia (Bazar di Primavera; 1923; Avventure, dice Piero, 1926; Matteo Pesavento, 1931) su questioni letterarie. Un passo a titolo di esempio: "Avrai veduto il mio libro che Vallecchi ha già licenziato: a questo proposito se ti capitasse di vedere Tonelli - so che è tuo intimo amico - procura d'invogliarlo almeno a leggerlo e io ti serberò eterna riconoscenza...". Per un totale di 4 pp. di vario formato, alcune delle quali su carta intestata. € 150

7. Achille Campanile (Roma 1899 - Lariano 1977) Lettera autografa firmata, datata Roma 20 dic. XII dello scrittore e drammaturgo, redattore capo della celebre rivista 'La Tribuna'. Autore del volume Centocinquanta la gallina canta (1924) e di molta letteratura umoristica. Auguri di Natale. Una pagina in-4, carta int. 'Marc'Aurelio'. € 150

8. Maxime du Camp (Parigi 1822 - Baden Baden 1894) Bella lettera autografa firmata a un “Cher Monsieur”, una pagina in-8 su carta azzurrina, dat. 24 décembre 1866, in accompagnamento de “mon travail sur la justice révolutionnaire”, in manoscritto (“malgré ma mauvaise écriture”): evidentemente uno degli scritti che andrà a confluire, a partire dal 1878, nella grande silloge in quattro volumi Les Convulsions de Paris. Pioniere della fotografia e militante liberale (militò come volontario sotto Garibaldi, nel 1860) oltre che scrittore, du Camp fu segnato nel ’48 dai moti di Parigi, che variamente interpretò nella sua opera. € 250

9. Jean Cocteau (Maisons-Laffitte 1889 - Milly-la-Forêt 1963) Bella lettera autografa firmata, una pagina in-4 dat. 9 octobre 1961. Si profonde in lodi a un libro dal “titre parfait”, “Opération terreur” (Coup de grosse caisse, Paris, Gallimard, Série noire no 665, 1961, trad. Jane Fillion (1898-1992), traduzione francese di “Operation Terror” di Mildred e Gordon Gordon celebri autori americani di libri gialli: “c’est un livre extraordinaire et chaque ligne on ligote du commencement à la fin”. “ma certitude que la vraie littérature ne lege pas qu’on l’imaginé”. € 500

10. Edmondo De Amicis (Oneglia 1846 - Bordighera 1908) Grande, bellissimo ritratto fotografico (cm 22 x 16,5) applicato su foglio in-4, con dedica autografa firmata dell'autore di Cuore a Paolo Mantegazza. € 400

11. Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938) Lettera autografa firmata “Gabriel” dat. venerdì (senza anno, probabilmente il 1893) del Vate, diretta al grande amico Pasquale Masciantonio che proprio nel ’93 ospitò il poeta presso di lui e permise la stesura del Trionfo della morte. Proprio in quel periodo D’Annunzio pubblicava il Poema paradisiaco a cui fa cenno la lettera: “Caro Pascal, al solito! credo che sarà meglio che aspettiate la mia visita, e potremo allora occuparci dei poemi. In questo momento non sono solo e non so quando potrò essere libero…”. Una pagina in-8, leggermente brunita. € 400

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11. Gabriele D’Annunzio

8 12. Gabriele D'Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938) Firma autografa del Vate, su programma a stampa del concerto di Arturo Toscanini tenutosi a Fiume nel 1920 in omaggio ai legionari di Gabriele D'Annunzio che avevano occupato militarmente la città. Fiume d'Italia. Grande Concerto. Orchestra Arturo Toscanini. Programma: Antonio Vivaldi (1662 - 1740). Concerto in la minore per orchestra d'archi, trascritto da Sam Franko. L.Van Beethoven. Sinfonia V in do minore Op. 67. Leone Sinigaglia. "Piemonte". Suite sopra temi popolari. Op. 36. a) Per campi e boschi. b) Carnevale piemontese. Claude Debussy (1862 - 1918) "Iberia" Images per orchestra n° 2. Par le rues e par les chemins - Le parfum de la nuit - Le matin d'un jour de fete. Ottorino Respighi. Fontane di Roma. Poema sinfonico. R. Wagner. L'incantesimo del Venerdì Santo (dal "Parsifal"). Giuseppe Verdi. I Vesperi siciliani. Sinfonia. Due pagine in-4 corredate da illustrazioni inch. rosso. Lievi strappi al margine superiore. € 800

12. Gabriele D’Annunzio

9 13. Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 – Gardone Riviera 1938) Firma autografa su rara cartolina postale del Vate riproducente una celebre lettera auografa del poeta. € 240

14. Francesco De Sanctis (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883) Interessante lettera autografa firmata datata San Giorgio a Cremano 22 Agosto 1882 dell'autore della fondamentale opera tit. Storia della letteratura italiana diretta al collega Luigi Capaldo nella quale lo prega di impegnarsi a risolvere un conflitto sociale scoppiato nel comune irpino di Lacedonia. "Il nostro amico Cerchione è venuto da me, e mi ha recato infinito dolore ciò che mi ha detto de' disordini avvenuti in Lacedonia. Il mio primo pensiero è stato di scrivere a te, e gli l'ho detto, ed egli ne ha mostrato piacere. Tu che ami tanto Lacedonia, farai il possibile per conciliare le cose. La posizione è difficile, perché bisogna far onore agl'impegni presi per le opere pubbliche e per il debito di Doria. In questi casi gravi è bene che tutti i buoni cittadini si uniscano e operino d'accordo insieme col Sindaco, che in questo momento ha una grave responsabilità, e ha bisogno di aiuto e di concorso. Questo è il mio parere. E mettiamo da parte inchieste, commissarii regii, e altra ira di Dio, che tornerebbe a disonore del paese, e farebbe ridere i nemici...". Tre pagine in-8, su bifolio, fioriture, strappi alla piega centrale, lievi restauri ai margini. De Sanctis, impegnato in politica nella sua terra natale (si era infatti candidato alle elezioni amministrative del 1875) aveva pubblicato nel 1876 un volume tit. 'Un viaggio elettorale', opera nella quale documentò le condizioni sociali, politiche e culturali dell'Irpinia post-unitaria. € 300

14. Francesco De Sanctis

15. Carlotta Ferrari (Lodi 1830 - ivi 1907) Bell'insieme composto da due lettere autografe firmate della poetessa e compositrice dirette al librettista Felice Romani e undici pagine autografe di componimenti. A. Dat. Torino, 23 giugno 10 1861 e Lodi, 27 settembre 1866. Si duole amaramente per la partenza dell’amatissimo professore di letteratura. Nell’assenza si occupa di poesia e gli manda un componimento con preghiera di giudicarlo. Accenna alla morte di Cavour, che fu “un colpo di fulmine per tutti ed io cercai di trasfondere in esso componimento la sensazione che ne ricevetti”. Al momento la sua condizione è delle più disperate ed anche una sola parola del cavaliere può rialzare la sua anima abbattuta, non immeritevole della sua bontà. Si raccomanda al cavaliere Romani per un concerto a Milano, di cui ha estremo bisogno, “Milano è l’unica città che potrebbe offrirmi delle risorse”. Prega la sua bontà di procurarle l’appoggio delle sorelle, che potrebbero giovarle moltissimo per la loro posizione, per la loro artistica influenza e per le innumerevoli conoscenze e relazioni. B. Numerosi componimenti poetici, sonetti, madrigali e ottave (1862-63). I versi alcuni propri, altri di Gaspara Stampa, esprime con dolenti note le pene d’amore in tono convenzionale e tipico della rimeria amorosa petrarchesca. Da un’ottava: “oh un sol istante, un solo chiamarlo mio / tal fia gioia da farne il ciel geloso!…”. € 250

15. Carlotta Ferrari

16. Antonio Fogazzaro (Vicenza 1842 - ivi 1911) Lettera autografa firmata, dat. Vicenza 26 aprile 1899, una pagina in-16, ad un “Commendatore” stretto collaboratore del Sindaco di Torino Severino Casana che lo aveva invitato a tenere una conferenza in città. Con “novissimo rammarico” si vede costretto a “rinunciare a un così grande onore”: “gl’impegni già troppo gravi che tengo me lo impongono(…)esprimo il voto che io possa, in qualche modo, l’anno venturo rendere omaggio alla sua cara città”. € 150 11

17. Luciano Folgore (Roma 1888 - ivi 1966) Lettera autografa firmata, su cartolina postale ill. viaggiata, senza ind. di data (timbro post. 1950) del poeta romano, diretta al basso Nicola Rossi-Lemeni (1920-1991). "Ho saputo dei tuoi formidabili successi. Te ne auguro altri ancora più grandi per il 1950. Ho saputo anche che hai incontrato un serafino. Sarebbe stato meglio che tu avessi incontrato un angelo. Coi serafini è molto difficile trovare il paradiso...". € 100

18. Luciano Folgore (Roma 1888 - ivi 1966) Lettera autografa firmata, su cartolina postale ill. (senza data) diretta ad un amico. "Sono lieto che mi abbiate ascoltato attraverso la radio. Non dimentico gli amici lontani e quando parlo al microfono penso che la mia voce porti un po' d'aria di Roma e di letizia a coloro che sono al di là dei monti...". € 100

19. Luciano Folgore (Roma 1888 - ivi 1966) Lettera autografa firmata, su cartolina postale ill. viaggiata, dat. Perugia 1948, diretta al basso Nicola Rossi-Lemeni (1920-1991). "Ho letto con grande interesse il tuo articolo su Kovancina e Amore dei tre re. Grazie del pensiero. Ho saputo anche dei tuoi vivissimi successi. Ne sono più che lieto....". € 100

20. Luciano Folgore (Roma 1888 - ivi 1966) Breve omponimento autografo firmato a matita. "Erbette rare/Al canto d'Assia Rossi l'avvenire/sopra una strada grande come il mare". Su cart. cm 17x7,5. € 70

21. Renato Fucini (Monterotondo Marittimo 1843 - Empoli 1921) Lettera autografa firmata, su cart. post. dat. 22.11.1909 dello scrittore toscano noto con lo pseudonimo di Neri Tanfucio, diretta a Pilade Pollazzi, direttore della 'Scena Illustrata'. "Sarò qua in campagna assai distante da Firenze, e non potrei ora soddisfare il suo desiderio. Tornerò in città nella seconda metà di gennaio, e allora, se a lei non dispiace ricordarmi la cosa, potrò sottopormi alla tremenda operazione...". € 150

12 22. Théophile Gautier (Tarbes 1811 - Neully 1872) Lettera autografa firmata dat. ce mardi 4 février (senza ind. di anno) dello scrittore e critico francese autore di Le Capitain Fracasse (1861 - 1863) nella quale invita un amico a cena. "Mon vieux, Voulez vous venir ce soir à la maison rue de ravarin 14. Il y aura de la brioche de la musique et de gaupes le tout de bonne qualité...". Una pagina in-8. € 250

22. Theophile Gautier

23. Bice Giachetti Sorteni (sec. XX) Fogli di lavoro autografi della nota germanista traduttrice di vari romanzi, tra cui La montagna incantata di Thomas Mann. Si tratta di quattordici pagine, dense di cancellature, rifacimenti e cassature, della traduzione di Süss l'Ebreo (tit. originale Jud Süss) celebre romanzo di Lion Feuchwanger pubblicato nel 1925, da cui fu tratto il film antisemita del 1940. € 150

13 24. Salvatore di Giacomo (Napoli 1860 - ivi 1934) Lettera autografa firmata, su cartolina postale ill. viaggiata dat. 9 ag.[osto] 1929 diretta alla poetessa Lidia Positano. "La ringrazio del dono delle sue liriche. Io già la conosco e ammiro. E ora sottoscrivo sinceramente alle parole che Ada Negri le rivolge". Al verso, una veduta del Vesuvio. € 150

24. Salvatore di Giacomo

25. Alfredo Giuliani (Monbaroccio 1924 - ivi 2007) Due lettere autografe firmate del poeta, traduttore e critico letterario appartenente al Gruppo 63, dirette al giovane regista Massimo Manuelli. La prima datata 11.4.1964: “Sono lieto che Urotropio l’abbia interessata, se lei ritiene di sceglierla e di poterla mettere in scena, per me va bene. Tuttavia, non credo ci sia alcuna differenza nel linguaggio teatrale delle due pièces. Quanto alla Povera Juliet, a Palermo è stata rappresentata come un happening, ma resta il fatto che non è un happening nel senso tecnico della parola. E’ una partitura i cui effetti possono variare ad libitum del regista, ma le note sono quelle e vanno rispettate…”. “Nel volume Gruppo 63 che sta per uscire c’è una nota sullo spettacolo di Palermo…”. Due pagine in-4. La seconda lettera datt. firmata, (senza ind. di data) una pagina in-4. “le spedirò presto il testo della pièce rappresentata a Palermo. Altra piccola commedia è pubblicata nel fasc. 2 della riveista Marcatré. Purtroppo io non ho conservato i testi degli altri, ma posso dirle che alcuni appariranno presto nel volume dedicato al Gruppo ’63 presso Feltrinelli (Balestrini e io stiamo curando il libro che è già in bozze…”. Accluse buste. € 200

14 26. Ferdinand Gregorovius (Neidenburg 1821 - Monaco di Baviera 1891) Bella lettera autografa firmata dat. Monaco 21 VII (18)84 dell'autore dei Wanderjahre in Italien (resoconti dei suoi viaggi in Italia fra il 1856 e il 1877) e di alcuni importanti saggi sulla storia d'Italia, tra cui la Geschicte der Stadt Rom im Mittelalter, diretta al letterato orvietano Luigi Fumi, nella quale lo ringrazia per avergli donato "un volume così magnifico qual è il Codice Diplomatico d'Orvieto, testé venuto alla luce". "Lei con questo lavoro monumentale ha reso un servizio segnalato alla sua propria patria, la celebre Orvieto, e poi alla storia del Medio Evo italiano in generale...". Tre pagine e 1/2 in-8. € 200

26. Ferdinand Gregorovius

27. Klabund (pseud. di Alfred Henschke, Crossen an der Oder 1890 - Davos 1928) Lettera autografa firmata, dat. 9.VI.1924 dello scrittore, poeta e drammaturgo tedesco diretta ad Angelo Scandiani, direttore generale del Teatro alla Scala. "Come rappresentante di diversi giornali importanti della Germania (...) il sottoscritto si pregia di domandarle una tessera di stampa per una rappresentazione del 'Nerone'...". Su cart. viaggiata vergata a matita. € 150

28. Alphonse de Lamartine (Macon 1790 - Parigi 1869) Bella lettera autografa firmata, di contenuto musicale, dat. Parigi 25 juillet 1861 dello scrittore e uomo politico francese, nella quale ringrazia il corrispondente per "votre bel hommage et votre obligeante 15 lettre". Tramite Pavel Kizelev, l’ambasciatore russo a Parigi, Lamartine ha ricevuto in dono lo spartito di una “Melodie” a lui dedicata da un musicista non menzionato nella lettera. Due pagine in-8. € 200

29. Mario Luzi (Castello di Firenze 1914 - Firenze 2005) Bella lettera autografa firmata dat. 24 genn. 1996 dell'illustre poeta fiorentino autore di Primizie del deserto (1952) diretta allo scrittore, giornalista e critico d'arte Giorgio Segato. Nella prima parte commenta un verso scritto da quest'ultimo. "Caro Segato, 'Non è facile essere amici'. Non voglio assecondarle sulle belle ma amare e melancoliche riflessioni, tuttavia non posso che condividere la sentenza del suo verso, di quel verso, intendo dire, di quella bella poesia. Ricordo il nostro incontro padovano...". In seguito si scusa per non aver dato sue notizie per lungo tempo. "Ma vorrei che mettesse piede in questo marasma di libri e carte in cui vivo da anni, causa la ristrettezza dello spazio, per essere certo della sua indulgenza. Non intenderò certo e non desidero proprio 'nega(re) l'espandersi cosmico dell'armonia'...". Una pagina in-8. € 150

30. Prosper Merimée (Paris 1803 - Cannes 1870) Lettera autografa firmata, 10 aôut (s.a.) dello scrittore, drammaturgo e uomo politico francese autore del racconto Carmen (1845) a cui il compositore Georges Bizet si ispirò per l'omonima opera, nella quale prende accordi per un incontro. "vous m'obligeriez infiniment en restant chez vous jusqu'à 1 heure...". Una pagina in-8. Una pagina in-8, su carta int. 'Cabinet du Ministre de l'intérieur'. € 150

31. Antonio Mezzanotte (Perugia 1786 - ivi 1857) Lettera autografa firmata, datata Perugia 13 Xbre 1844 del letterato, professore di Lettere Greche presso l'università di Perugia, autore della celebre traduzione delle Odi di Pindaro (Pisa 1819-20) e intimo di Vincenzo Monti, diretta al Marchese Francesco Albergati Capacelli di Bologna, nella quale gli scrive a proposito di una "Balletta di libri" che gli ha inviato. "E' tornato il mercante di olio Sig. Luigi Pagani che la consegnò in Forlì il dì 8 del corrente ad un vetturale che andava a Bologna. La Balletta deve essere giunta al più tre giorni dopo, e però Ella l'avrà già ricevuta. Siccome io non vedeva sua risposta alle altra mia lettera supposi che forse non fosse in Bologna...". Una pagina e 1/2 in-8, ind. aut., timbri post. e traccia di sig. alla quarta. Unito: ritratto calcografico del Mezzanotte (cm 15 x 11). Gaspare Sensi dis. D. Marchetti inc. € 150

32. Giuseppe Gasparo Mezzofanti (Bologna 1774 - Roma 1849) Bella lettera autografa firmata, datata Roma 3 aprile 1844 del Cardinale e illustre linguista bolognese, celebre poliglotta che fu definito da Lord Byron 'un mostro delle lingue' (pare che parlasse correttamente 38 lingue) diretta al sacerdote bolognese Giovan Battista Respighi, in cui rammenta con riconoscenza i giorni passati insieme, di quando era ancora un novizio. "Si ricordi bene di me, suo più antico figlio spirituale, nelle sue orazioni. Ah quanto mi sono care e sempre al mio spirito presenti le sue istruzioni, i suoi consigli, coi quali mi diresse con tanta carità sino dai miei anni teneri! Non verrà mai meno la mia riconoscenza e con essa il mio fervido pregare che il Signore la compensi, anzi, le ricolmi di abbondanti grazie e favori. Mi rammento ancora il coraggio che Ella mi faceva nella mia gioventù quando io era minacciato nella vista...". Due pagine in-8. Ind. aut., timbri post. e sig. in cer. rossa alla quarta. € 150

33. Lady Morgan, Lady Sidney Owenson (Dublino 1781 - 1859) Importante lettera autografa firmata dat. ce Juin 1823 della scrittrice irlandese autrice di molti celebri romanzi, meglio conosciuta come Lady Morgan, il cui lavoro di maggior successo è The Wild Irish Girl (1806). La lettera è indirizzata ad Antoine-Jean Gros, grande pittore neoclassico noto tra l’altro per aver dipinto le battaglie che videro protagonista Napoleone Bonaparte. La lettera presenta al Gros il libro che la scrittrice ha appena terminato sulla vita di Salvator Rosa. “Je mets au pied du plus grand Peintre de la France actuelle les Memoires du plus grand Peintre Napolitain de son siècle…Tous (…) 16 mon cher Baron, comme un ouvrege ecrite avec du zele quoique avec tres peur de (…) bien digne de son sujet, bien digne aussi du lecteur illustre qui je cherche…”. Firmato Sidney Morgan. Una pagina in-8. Il libro “The life and times of Salvator Rosa”, pubblicato da Henry Colburn, fu pubblicato a Londra nel 1823. € 250

33. Lady Morgan

34. Ada Negri (Lodi 1870 - Milano 1945) Lettera autografa firmata: Milano, 21-3-1906. Scrive al direttore della rivista 'Arte e Vita'. "Un recente e doloroso lutto mi tenne per varie settimane lontana da Milano. Manderò domani il mio ritratto, manderò quando mi sarà possibile qualche verso. Ho ammirato l'ultimo numero di Arte e Vita, e in esso il profilo così schietto e ben fatto (vostro forse?) della mia geniale amica Clarice Tartufari. Molto ha fatto l'Arte per questa forte Donna, e molto farà...". Una pag. in-8, carta listata a lutto. € 120

35. Enrico Panzacchi (Ozzano dell'Emilia 1840 - Bologna 1904) Illustre letterato, critico musicale e critico d'arte, fu membro, assieme a Carducci e Guerrini, del triumvirato bolognese. Componimento poetico autografo firmato tit. Serenata. Incipit: "O mie dolci canzoni/In mi bemolle ed in re natural/I primi goccioloni/Ecco, ci versa addosso il temporal!...". Una pagina in-4. € 200

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36. Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922 - Roma 1975) Lettera autografa del poeta, regista e giornalista italiano diretta all'editore Rolando Pieraccini. La lettera accompagna una fotografia del poeta (cm 7,3 x 10,7). Una pag. in-8. Incl. busta viaggiata con ind. datt. e timbro postale datato 9.11.66. € 400

36. Pier Paolo Pasolini

18 37. Luigi Pirandello (Girgenti 1867 - Roma 1936) Firma autografa su cartolina fotografica raffigurante un ritratto dell’autore de Il fu Mattia Pascal. Restauro. € 350

37. Luigi Pirandello

38. Pitigrilli (pseud. di Dino Segre, Saluzzo 1893 - Torino 1975) Lettera aut. firmata, su cart. post. ill. senza data (timbro post. 22.7.1933) del narratore autore di Cocaina (1920). "Grazie delle cordiali parole, le stringo le mani con infinita riconoscenza....". € 100

39. Ettore Romagnoli (Roma 1871 - 1938) Carteggio di cinque lettere autografe firmate (dat. 1914-18) indirizzate all’Avvocato Giuseppe Leti di cui tre su cart. postali viaggiate dell’illustre grecista italiano, Professore di Lingua e letteratura greca nelle università di Milano e di Roma. Corrispondenza di carattere personale e sugli accordi in merito alle conferenze. “Dunque ho preparato la conferenza Sull’Italianità della cultura e quasi terminata l’altra per la Casa dei Classivi…”. € 200

40. Edmond Rostand (Marsiglia 1868 - Parigi 1918) Lettera autografa firmata, Cambo, Basses-Pyrénées (senza ind. di data cronica) dello scrittore e drammaturgo francese autore di Cyrano de Bergerac (1897) diretta alla redazione della rivista fiorentina 'Scena Illustrata'. "Je vous remercie beaucoup de votre aimable lettre. Mais je ne puis rien vous envoyer pour votre delicieuse Revue car je suis encore en convalescence et ne puis pas du tout travailler en ce moment...". Una pagina in-8 obl., su catra int. € 200

19 41. Bonaventura Tecchi (Bagnoregio 1896 - Roma 1968) Due lettere datt. con firma autografa, entrambe datate al 1961 dello scrittore autore del volume di racconti 'Storie di bestie' (1958) dirette al pittore fiorentino Primo Conti (1900 - 1988) al quale chiede, in qualità di presidente della Cassa Scrittori, il dono di un dipinto "che noi custodiremo alle pareti della nostre sede in Roma". Due pagine in-4. Acclusa, lettera autografa firmata di Primo Conti, in cui aderisce "con gioia". Due pagine in-8 obl. € 150

42. Elena Vacarescu (Bucarest 1864 - Parigi 1947) Bella lettera autografa firmata (senza ind. di data) della scrittrice franco-rumena, poetessa e romanziera, membro dell’Académie Française, su questioni letterarie. “Voici de moi sur l’autre page une biographie complète…”. “…des vers inédits en franéais de notre grand Alexandre…”. Una pagina in-8. € 150

43. (Verga) Filippo Meda (Milano 1869 - ivi 1939) Lettera autografa firmata dat. 29/11/(1)903 del giornalista e uomo politico, direttore dell’ ‘Osservatorio Cattolico’ e de ‘L’Italia’, Ministro delle Finanze del Regno d’Italia durante la Prima Guerra Mondiale e fra i fondatori dell’Università del Sacro Cuore, indirizzata a Giovanni Verga (1840 - 1922) nella quale chiede all’amico alcune informazioni biografiche riguardanti Silvio Pellico. “Tu che sei competente. Mi puoi dire dove sorgesse precisamente l’antico carcere di Santa Margherita in cui fu rinchiuso Silvio Pellico?” “E’ possibile determinare la posizione della camera assegnata al Pellico?...”. Due pagine in-8, carta int. ‘L’Osservatore Cattolico’. € 200

44. Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo 1921 - Conegliano 2011) Lettera autografa firmata, su cart. post. viaggiata dat. al 1983 del poeta autore di Filò (1976) diretta allo scrittore, giornalista e critico d'arte Giorgio Segato. "Leggo con piacere la tua poesiola padovana e ti ringrazio degli auguri che ricambio di cuore". € 100

45. Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo 1921 - Conegliano 2011) Lettera autografa firmata, su cart. post. viaggiata dat. 20/5/1970, diretta all'amico e collega Giorgio Segato, nella quale lo esorta a non rassegnare le dimissioni da una carica che ricopre. "Ti ringrazio del ciclostilato inviatomi, che ho trovato molto duro, ma inevitabilmente vero, e da sottoscrivere, specie nella parte finale. Ma quelle dimissioni non si possono dare...". "Ma forse c'è un ago minimo che nel buio continua a pungere, come nella pretesa di brillare...". € 200

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54. Umberto Giordano

21 Musica

46. (Vincenzo Bellini) (Catania 1801 - Puteaux 1835) Interessante lettera ms. dat. Catania 17 Sett.bre 1878, con firme autografe dei fratelli dell’illustre musicista autore de La Sonnambula, nella quale ringraziano Giuseppe Giuliano, direttore del Circolo Letterario e Artistico Teatrale Bellini di Catania “per aver indetto un concorso musicale in occasione del secondo anniversario del richiamo in patria delle ceneri del nostro fratello…”. Una pagina in-4, su carta azzurra. Strappo al margine destro, piegature. Inchiostro blu sbiadito (specie nella parte centrale) non compromette la leggibilità del testo. Firme in calce ad inchiostro nero. € 200

47. Giuseppe Borgatti (Cento 1871 - Reno di Leggiuno 1950) Ritratto fotografico (cm 13 x 9,5) con dedica autografa firmata dat. 29.8.1904 del rinomato tenore, primo interprete in Italia nella Salomè di Richard Strauss, immortalato in abiti di scena. Fotografia Montabone - Milano. € 150

48. Ferruccio Busoni (Empoli 1866 - Berlino 1924) Fotografia (applicata su cartoncino) raffigurante un ritratto giovanile del rinomato pianista, compositore e direttore d’orchestra empolese naturalizzato tedesco. Bella dedica autografa firmata dat. ottobre 1913. € 350

48. Ferruccio Busoni 22

49. Maria Callas (New York 1923 - Parigi 1977) Di famiglia greca (si chiamava Maria Kalògeropulos) si formò artisticamente ad Atene, per poi affermarsi in Italia e negli Stati Uniti come uno dei soprano più acclamati di tutto il mondo. Bellissimo, grande ritratto fotografico (cm 29,5 x 23,5) del soprano in abiti di scena. € 180

50. Juanita Caracciolo (Ravenna 1888 - Milano 1924) Lettera autografa firmata, su cart. fotografica viaggiata, datata 5 maggio 1922 del celebre soprano, grande interprete dell'opera verista, diretta ad Anita Colombo, segretario generale dell'Ente Autonomo Teatro alla Scala. "Mi è tanto dispiaciuto di essere partita senza stringerle la mano, così di qui le mando il mio pensiero...". Al verso, il ritratto fotografico della cantante. € 150

51. Isidoro Fagoaga (Vera de Bidasoa 1895 - San Sebastian 1976) Lettera autografa firmata datata 30.III.1930 del tenore spagnolo, grande interprete wagneriano. "Spero vorranno annunziare che il Sigmund di dopodomani lo riprendo io, nevvero?...". Una pagina in-8, carta int. 'Albergo Agnello & Duomo - Milano'. € 100

52. Sergio Failoni ( 1890 - Sopron 1948) Bella lettera autografa firmata datata 2 novembre 1934 dell'illustre direttore d'orchestra che scoprì Maria Callas, grande interprete wagneriano, nella quale traccia un interessante profilo di Arturo Toscanini, del quale fu sostituto nel 1920-21 al Teatro alla Scala. "Toscanini esercita un'autocritica così severa che non credo possano interessargli gli apprezzamenti degli altri, ma le mando la traduzione di un articolo perché penso possa far piacere agli amici. Del resto è ben raro che i critici scrivano qualche cosa cha valga la pena d'esser letto. La critica intesa in un certo senso è una delle attività più serie del pensiero. Quando Taine, Saint Beuve o Rolland parlano di Shakespeare o di Michelangelo ecc. possono ripercorrere risalendo fino alle prime sorgenti dell'ispirazione tutto il cammino oscuro che dal primo germe arriva alla realizzazione. Ma nella fauna giornalistica questa specie è rara; Cesari era l'unico in Italia (secondo me) e naturalmente è morto. Ero al settimo cielo o in qualche altro che non esiste nelle gerarchie paradisiache a Budapest, essendo ammesso, nonostante i miei demeriti, nella riunione toscaniniana dove sembravano prolungarsi tutte le suggestioni poetiche create dalla IX sinfonia e dal suo evocatore...". Quattro pagine in-4. € 200

53. Gianandrea Gavazzeni (Bergamo 1909 - ivi 1996) Lettera datt. firmata, Bergamo via Porta dipinta 5, 23 aprile 1984, del compositore, direttore d'orchestra e musicologo. "Ho trovato alla Scala il volumetto di scritti di Suo padre e la Sua lettera. Molto graditi entrambi. La ringrazio vivamente. Leggerò presto. Ma già a una prima scorsa tra le pagine e i temi di esse, ho avvertito l'alta spiritualità che vi è contenuta. mi ha fatto piacere incontrarla. Nella mia infanzia bergamasca e poi più avanti il nome dei Cavezzali mi fu sempre familiare, per l'amicizia che legava i miei genitori a tutti loro, e per la comune passione musicale...". Una pagina in-8. Accluse: due lettere datt. della Commissione dell'orchestra del Teatro alla Scala. € 150

54. Umberto Giordano (Foggia 1867 - Milano 1948) Raro e splendido grande ritratto fotografico del compositore (cm 20,5 x 13,5) applicato su cart., con dedica autografa firmata dat. Roma 28.1.1906. Fotografia Montabone - Milano. € 350

55. Ferdinand Hiller (Francoforte sul Meno 1811 - Colonia 1885) Lettera autografa firmata (senza data) del compositore, direttore d'orchestra e critico musicale, fondatore e direttore del conservatorio di Colonia, diretta a Monsieur Defilippi, nella quale lo prega di riservare un palco a teatro "qui serait destinée à Mad. De Rock, laquelle part après-demain...". Una pagina in-8. € 250

56. Maria Labia (Verona 1880 - Malcesine 1953) Lettera autografa firmata, dat. Berlino 20 ott. (senza anno, ma 1907 come si evince dal contesto) del rinomato soprano, grande interprete pucciniana, su questioni musicali. "Vi mando un paio di articoli sul Tiefland la nuova opera di d'Albert, che come avrete forse già sentito, ha avuto un successo assolutamente colossale. Vi sono pregi di ispirazione e di orchestrazione incontestabili e il dramma è 23 interessantissimo. Spero che avrete ricevuto anche i miei articoli di Carmen e spero vorrete farli tradurre e pubblicarli con questi sul vostro pregiato giornale...". "Ho visto qui Tito Ricordi che mi ha raccomandato molto i suoi spartiti. Era qui per Butterfly che ha avuto un discreto successo e bellissimo per il direttore d'orchestra...". Quattro pagine in-8. € 120

57. Gian Francesco Malipiero (Venezia 1882 - Treviso 1973) Lettera autografa firmata dat. Roma 23.11.1917 del prolifico compositore autore della Sinfonia dello Zodiaco (1951) nella quale informa il corrispondente, che poiché non riesce a contattare il Sig. Notari a Milano, potrebbe "farlo per mezzo del fratello". "Guardi se può accomodare le cose. Scusi la libertà ma è un'idea che mi viene ora e che non mi pare cattiva. Per mezzo del fratello potrei dare molti avvertimenti...". Due pagine in-8, carta int. € 150

58. Gian Francesco Malipiero (Venezia 1882 - Treviso 1973) Lettera autografa firmata datata Asolo (Treviso) 6 VII 1932 nella quale dopo aver comunicato ad una corrispondente l'indirizzo del compositore Manuel De Falla: "Alhambra, Granada (Spagna)", la informa che "per l'opera mia Pantea tutto è stato fatto da Casella...". Una pagina in-4. € 180

58. Gian Francesco Malipiero

24 59. Luigi Mancinelli (Orvieto 1848 - Roma 1921) Due lettere autografe firmate (risp. datate al 1908 e al 1909) del violoncellista, direttore d'orchestra e compositore, direttore del Teatro Comunale di Bologna, autore di opere liriche (Isora di Provenza, 1884; Ero e Leandro, 1896) e musica strumentale (Scene veneziane, 1889) dirette al noto tenore Vittore Deliliers (1849 - 1932). Nella prima missiva lo informa che al momento non ha ottenuto alcuna risposta in merito ad una "scrittura" per il direttore d'orchestra siciliano Francesco Spetrino. "Questo silenzio e qesta indifferenza dell'impresa, in una cosa che m'interessa tanto, è assolutamente inesplicabile. La signora Palazzo mi ha scritto da Lisbona che suo marito ha rifiutato la seconda offerta che gli venne fatta, sentendosi offeso per non essere stato accettato, quando io lo proposi. Inoltre io sono certo che Palazzo non accetterebbe per delicatezza, avendo egli stesso scritto a mio nome a Spetrino offrendogli l'affare del Colon, che egli non poté combinare per l'opposizione fattagli dal Ducci...". Due pagine in-8 obl., inch. rosso. Nella seconda lo informa di non aver ancora avuto la possibilità di "parlare del tuo affare a Bernabei che mi aveva annunciato una tua visita a Genova per jeri domenica". (...). "Intanto ti prevengo che conservo le ricevute in perfetta regola tanto della prima quota mediazione (£ 2000) pagata prima della mia partenza per Genova, quanto delle altre che mi vennero ritenute nella quindicina a Buenos Aires...". Due pagine in-8 obl., inch. rosso. € 200

59. Luigi Mancinelli

60. Luigi Mancinelli (Orvieto 1848 - Roma 1921) Lunga, interessante lettera autografa firmata dat. 3 agosto 1908 diretta al collega Guido Alberto Fano (1875 - 1961) riguardante l'organizzazione di una stagione teatrale a Lisbona da tenersi nella primavera dell'anno seguente. "Caro Fano, vengo a confermarle quanto le telegrafai, cioè che 'accetterei il contratto di Lisbona alla condizione di riservarmi la scelta d'accordo con l'impresa dell'altro direttore, dei maestri sostituto e del coro, degli artisti, delle masse corali e orchestrali e delle opere'...". (...)"Ed ora signor Fano mi permetta di parteciparle le mie idee circa il repertorio da fissarsi e gli artisti da scritturarsi. Affinché la stagione di Lisbona riesca bene finanziariamente è necessario incassare un

25 forte abbonamento come realizzò sempre Pacini durante la sua gestione e per ottenere questo risultato occorre assolutamente presentare un programma del maggior interesse tanto per la scelta delle opere come per quella degli artisti. In quanto al repertorio non bisogna trascurare le vecchie opere come 'Rigoletto, Traviata, Barbiere ecc. che piacciono molto se sono ben cantate. Per queste opere io proporrei la Frances Alda che lei deve aver sentito alla Scala l'inverno scorso: oltre queste opere il pubblico accetta sempre volentieri il repertorio moderno come Tosca, Cavalleria, Pagliacci, Bohème, Fedora, Adriana, Butterfly ecc. Come opere drammatiche vedrei volentieri incluse nel programma 'Don Carlos, Mefistofele, Ballo in maschera Guglielmo Tell'. Come novità proporrei 'Siegfried' di Wagner, Adriana di Massenet. Desidererei pure che Brito ripetesse la mia operea 'Paolo e Francesca' che la stagione scorsa piacque molto, malgrado venisse rappresentata in momento di grande tristezza pel pubblico del San Carlos in causa dell'assassinio del Re e del Principe: sono certo che la mia opera eseguita nella stagione ventura in un ambiente tranquillo dalla Farneti e da un buon Paolo piacerebbe anche di più. Ed ora ecco la lista degli artisti, quasi tutti nuovi per Lisbona, che io propongo e fra i quali Brito potrà fare la sua scelta. Soprani lirici: Farneti, Frances Alda, o Clasenti (già bene accetta a Lisbona). Soprani drammatici...". Per un totale di dodici pagine in-8, inch. rosso. Unita: bozza di contratto (autografa firmata) relativa ad una collaborazione con il teatro Colon di Buenos Aires dal 24 giugno al 9 luglio 1908. Due pagine in-8, inch. rosso. € 200

60. Luigi Mancinelli

61. Gino Marinuzzi (Palermo 1882 - Milano 1945) Lettera autografa firmata dat. Merano 1.8.1931 del direttore d'orchestra e compositore autore di Palla de' Mozzi (1932) in cui scrive alla corrispondente su certi accordi presi con il Teatro alla Scala. "So della prossima riunione del nuovo Consiglio, ma forse nelle prime sedute non si parlerà del repertorio Scaligero. In ogni modo son certo che a suo tempo Ella si occuperà di quanto è stato fra noi stabilito ed anzi l'avverto che. per semplificare la cosa, ho scritto ufficialmente al Podestà Duca Visconti di Modrone offrendo la primizie del mio lavoro...". Due pagine in-8 obl., su carta int. 'Teatro Reale dell'opera - Direzione Artistica'. € 100 26

62. Igor Markevitch (1912 - 1983) Lettera autografa firmata dat. 15 mai 1969 del grande direttore d’orchestra diretta al Conte Franco Zaffrani nella quale invita l’amico a passare un soggiorno nella sua villa di St. Lazare in costa azzurra. “St. Cezaire est un village que tu animerai, et j’y ai une maison avec de gros murs, pleine de silence et de paix. Bien qu’à 40 minutes seulement de l’aéreoport de Nice, je me sens à plusieurs siecles de la Cote d’Azur, de son bruits et de ses starlets. viens me voir! Tu seras le bienvenu et tu retouveras qui parle le meme langue que toi…”. Una pagina in-4, carta int. ‘Igor Markevitch’. Acclusa busta viaggiata con ind. aut. € 150

63. Giovanni Martinelli (Montagnana 1885 - New York 1969) Ritratto fotografico (cm 21,5 x 16) con dedica autografa firmata del rinomato tenore, grande interprete pucciniano, protagonista di una fortunata carriera negli Stati uniti nella prima metà del '900. € 150 64. Pietro Mascagni (Livorno 1863 - Roma 1945) Ritratto fotografico (cm 21,5 x 16) con dedica autografa firmata datata al 1930 del compositore autore di Cavalleria. Fotografia Casa Editrice Ballerini & Fratini - Firenze. € 150

27 65. Pietro Mascagni (Livorno 1863 - Roma 1945) Due belle lettere autografe firmate dell'autore di Cavalleria Rusticana, entrambe dirette ad Anita Colombo, segretario generale del Teatro alla Scala. A. Roma, 30 aprile 1931. "La famiglia scaligera, in questo caso composta di tutti i bravi collaboratori che tanto contribuirono alla preparazione magnifica della mia opera 'Le Maschere' mi inviò il suo saluto affettuoso dopo l'andata in scena de 'Le Maschere' a Roma. Quel saluto mi giunse altrettanto gradito, e fu di grande conforto alla mia fatica. Ora desidero che Ella, sempre cortese, si renda interprete presso i buoni e preziosi collaboratori scaligeri, che con tanto amore e valore mi aiutarono, del mio sentimento di vivissima riconoscenza per il saluto caro inviatomi...". Due pagine in-8, su carta int. 'Hotel Plaza - Rome'. B. Roma 1 luglio 1931. "Delle cose della Scala io non ho saputo più nulla: si capisce che io non ho più mosso un passo, qui, a Roma. Nel mio cuore formo i voti fervidi ed affettuosi perché Ella sia conservata a quel Teatro, al quale ha dato tutta la sua anima e tutta la sua vita...". Due pagine in-8, carta int. 'Reale Accademia d'Italia'. € 300

65. Pietro Mascagni

28 66. Adelina Patti (Madrid 1843 - Craig-y-Nos 1919) Ritratto fotografico (cm 8,5 x 5,5) con dedica autografa firmata dat. Moscou 21 février - 5 mars 1871 della celebre soprano, star della lirica fra i secoli XIX e XX. Fotografia Bergamasco - St. Petersbourg. € 300

66. Adelina Patti

67. Riccardo Pick-Mangiagalli (Strakonice 1882 - Milano 1949) Lettera autografa firmata, dat. Como 3 maggio 1921 del pianista e compositore boemo naturalizzato italiano diretta ad un amico. "Fammi il favore e prenotami per domenica (per l'ultima dei 'Maestri Cantori') due poltrone. Naturalmente a pagamento. Verrà a ritirarle con un mio biglietto da visita un signore inglese che si chiama Nilson Smith...". Due pagine in-4. Strappo alla piega centrale. € 80

68. Ildebrando Pizzetti (Parma 1880 - Roma 1968) Lettera autografa firmata dat. Noceto Parmense 3 ott. 1901 del rinomato compositore e musicologo autore di Vanna Lupa (1949) nella quale prega il direttore di un giornale di voler pubblicare alcuni suoi articoli. "Come vedrà, sono articoli su le tendenze musicali odierne e su l'insegnamento de la composizione che ora s'impartisce nei nostri conservatori. Mi pare che ci sia bisogno d'aprir gli orecchi...". Una pagina e 1/2 in-8, su bifolio. € 120

69. Ildebrando Pizzetti (Parma 1880 - Roma 1968) Tre lettere autografe firmate del compositore parmense autore di Debora e Jaele (1922). A. Milano 23 gennaio 1915, su cart. post. viaggiata. Diretta a Carlo Nucci, in cui ringrazia "lei e i suoi valorosi compagni delle cure amorose e totalizzanti poste ad eseguire il mio Quartetto...". B. Roma 20 maggio 1942 XX. Informa la corrispondente che si interesserà ad una questione relativa la Società degli Autori, di cui fa parte. Due pagine in-8 obl., su carta int. 'Reale Accademia d'Italia'. C. Senza 29 indicazione di data. "Una recita inaspettata (annunciatami stamani) mi occuperà tutto il pomeriggio. La prego di scusarmi se oggi non potrò darle la lezione...". € 250

70. Ildebrando Pizzetti (Parma 1880 - Roma 1968) Lettera autografa firmata, dat. Milano 16.IX.1922 dell'autore di Debora e Jaele (1922) diretta ad Anita Colombo, segretario generale dell'Ente Autonomo Teatro alla Scala. "Ahimè! Che giornata! Cominciata da un'ora, e già mi pare troppo lunga. Gente, gente, gente. Parenti, amici, conoscenti, tutti qui...tutti fuor che quella con la quale -Dio lo sa- vorrei poter essere. Volevo venir io stesso stamani alla Scala a ritirare i biglietti per le poltrone. Ma rimango chiuso in camera. E verrò soltanto alle 12.30, per le prove. La prego di volermi mandar qui i biglietti...". Una pagina in-4, su carta int. listata di nero. € 100

71. Amilcare Ponchielli (Paderno Fasolaro 1834 - Milano 1886) Lettera autografa firmata, 22 agosto 1876 dell'autore de La Gioconda (prima rappresentazione: Teatro alla Scala, 8 aprile 1876). Nella prima parte si scusa per non aver risposto tempestivamente ad una missiva di quest'ultimo a causa di una "irritazione intestinale che finalmente jeri per fortuna scomparve...". In seguito scrive su questioni musicali. "Mi rammento di aver aderito all'invito ch'Ella mi fece d'assistere come collaudatore all'inaugurazione del nuovo organo di S.Marco, e abbenché negli ultimi di Agosto io mi trovi impegnato a Cremona per la messa in scena dei Lituani, pure vedrò di non mancare e di trovarmi costì nel giorno indicatomi. Mi fa spavento per altro una cosa sola; ed è che qualcuno mi pregasse di suonare l'organo. Francamente le dico ch'io mi rifiuto, poiché manco affatto di pratica, dello strumento, e quel che più d'esercizio. Ond'è che è meglio non se ne parli, ameno che si trattasse di suonare un semplice ripieno...". Ponchielli inaugurò nel 1876 l’organo di San Marco a Milano, rimodernato da Nicola Balbiani. Due pagine in-8. € 700

71. Amilcare Ponchielli

30 72. Licinio Refice (Patrica 1883 - Rio de Janeiro 1954) Lettera autografa firmata, senza ind. di data, del noto compositore di musica sacra, diretta ad Anita Colombo, segretario del generale dell'Ente Autonomo Teatro alla Scala, nella quale la prega di potergli procurare un contratto con il Teatro di San Remo per la rappresentazione di una sua opera. "Il Teatro di San Remo costituisce oggi, l'aspirazione di ogni buon musicista. I suoi criteri di puro eclettismo, di coraggiosa arditezza, di universalità, lo mettono in primo piano tra i teatri italiani! Penso con sicurezza, signorina, che qualcuno dei miei lavori potrebbe trovarvi posto, non indegnamente! Non voglio parlarle della rappresentazione sacra Cecilia, che col M. Panizza si era discussa insieme per La Scala, né del Trittico Francescano, forse troppo vasto! Ma del piccolo episodio evangelico 'La Samaritana'. Breve (mezz'ora), facile, e - mi pare - di molto interesse artistico! Pensi: la prima esecuzione di questo lavoro sarà data: ottobre in Germania (Aquisgrana) in occasione del Festival Internazionale di musica religiosa, e cantato in tedesco!! Mica in Italia...! Forma di oratorio, ma suscettibile di quadri scenici meravigliosi!...". Due pagine in-4, inch. blu. € 150

73. Ottorino Respighi (Bologna 1879 - Roma 1936) Grande ritratto fotografico (cm 22 x 16) del compositore e musicologo autore della Trilogia romana. Fotografia Becker & Maass, Berlin. Dedica autografa firmata "Al quartetto Terraneo, Pinerolo settembre 1931.". € 300

73. Ottorino Respighi

31 74. Tommaso Salvini (Milano 1829 - Firenze 1915) Ritratto fotografico (cm 16 x 11) con dedica autografa firmata e datata (7 genn. 900) del grande attore tragico e patriota che partecipò alla difesa della Repubblica romana nel 1849. Fotografia Schemboche - Firenze. € 100

75. Giuseppe Sickel (Sorbolo 1849 - Milano 1924) Ritratto fotografico (cm 21 x 15,5) con dedica autografa firmata datata al 1890 del noto attore comico. Fotografia Montabone - Napoli. € 100

76. Riccardo Stracciari (Casalecchio di Reno 1875 - Roma 1955) Lettera autografa firmata, dat. 21/9/1927 del noto baritono, grande interprete verdiano e donizettiano, su questioni professionali. "Fui a Milano nell'Agosto passato per cantare nuovi dischi alla Columbia e passai due volte alla Scala per vederti ma tu eri assente. Ora sono qui a Bologna per fare tre recite di Barbiere a Casalecchio di Reno a beneficenza del mio paese nativo...". Tre pagine in-8, su carta int. 'Hotel Stella d'Italia'. € 120

77. Vittorio Maria Vanzo (Padova 1862 - Milano 1945) Tre lettere autografe firmate, tutte risalenti al 1931, del direttore d'orchestra, pianista e compositore che diresse la prima italiana della Walkiria di Wagner nel 1891, dirette Anita Colombo, segretario generale dell'Ente Autonomo Teatro alla Scala, su questioni professionali. Un passo a titolo di esempio: "Le mie figliole s'uniscono a me per inviarle i nostri più vivi ringraziamenti per l'interessante serata offertaci con tanta cortesia. E' la terza volta che assisto ad una esecuzione del Nerone e la mia impressione primiera non ha subito alcun mutamento. Lei, cara signorina, sta facendo sforzi titanici e compie opera preziosa, davvero ammirevole, per eludere, superare le gravi difficoltà che incombono sul nostro Teatro Lirico italiano, e su quello di tutto il mondo...". Per un totale di 6 pagine in-8. Accluse buste. € 150

78. Ermanno Wolf-Ferrari (Venezia 1876 - ivi 1948) Bella lettera autografa firmata, datata Torino 14 Feb 1928 dell'autore di Sly (1927) diretta ad Anita Colombo, segretario generale dell'Ente Autonomo Teatro alla Scala, nella quale smentisce alcune dichiarazioni apparse in un'intervista rilasciata ad un giornale. "Forzano mi assicurò prima di partire che Ella rimase male per quella stupida intervista che sa e mi incitava a che Le scrivessi. Io l'avrei già fatto prima se non fossi stato troppo convinto che Ella, conoscendomi tanto, non mi potesse credere 'malignetto'. Certo non imparerei a cinquant'anni a cambiar carattere, le pare? Ero tanto più convinto che appunto Lei non poteva confondermi con altri, in quanto che io ebbi sempre la fortuna di essere meglio compreso dalle donne che dai miei colleghi di sesso; tanto che se dovessi un giorno ritornare al mondo e mi dicessero che non vi sono che maschi, io non mi scomoderei a tornarvi. Insomma a quel benedetto signore che poi si divertì a spifferare sul giornale le bizzarrie che sa (e che io ancora non conosco verbalmente perché non ho mai letto l'intervista) io non dissi cose che non avessi potuto dire in presenza di Lei e di tutta la Scala; e son sicuro che sarebbero stati loro i primi, se mai, a sorridere. Perché altro è una bonaria arguzia veneziana, altro è il malignare di un'anima acida...". Una pagina in-4. € 240

79. Riccardo Zandonai (Rovereto 1883 - Pesaro 1944) Cartolina fotografica raffigurante un ritratto del compositore. Dedica autografa firmata dat. Palermo, primavera 1940 con citazione musicale autografa tratta dall'opera Francesca da Rimini (tre battute dall'atto terzo - "Nemica ebbi la luce!"). € 150

80. Giovanni Zenatello (Verona 1876 - New York 1949) Lettera autografa firmata, dat. venerdì 2 dic. 1922 del celebre tenore e impresario che creò il personaggio di Pinkerton nella prima assoluta di Madama Butterfly (Teatro alla Scala, 17 febbraio 1904). "Possiamo avere due posticini in qualsiasi modesto sedile per l'Otello di domenica mattina? Siamo di passaggio a Milano solo fino a dopo domani sera e difficilmente torneremo fino a gennaio, perciò gradiremo questa gentilezza! Del resto credo che Otello Zenatello ne abbia il diritto, e sua moglie anche...". Due pagine in-8, su carta int. "Hotel Agnello& Duomo - Milano". € 150

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87. Erté

33 Arte

81. Lorenzo Bartolini (Savignano di Prato 1777 - Firenze 1850) Due importanti lettere autografe firmate (entrambe datate al 1825) del celebre scultore autore de La fiducia in Dio (Museo Poldi Pezzoli, 1835) scultore ufficiale della famiglia Bonaparte, per cui realizzò una vasta serie di ritratti, busti e statue, indirizzate ad Eugène Le Bon, nella quale chiede notizie circa il progetto di una statua da realizzare. "Pour savoir si la pensée du monument a été agreée pour le Prince; vuelliez je vous prie m'en dire un mot...". Due pagine in-8, firmate 'Bartolini Statuaire'. indirizzo aut., timbri post. e sig. cer. rossa alla quarta. Lac. al margine destro di una missiva lede parte del testo. € 280

82. Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato 1859 - La Loggia 1933) Lettera autografa firmata datata Torino 15.VIII.1916 dell'illustre scultore, fra i principali esponenti del simbolismo italiano, nella quale chiede ad un'amica di poter aiutare un suo collaboratore che ha un figlio al fronte. "Un vecchio lavoratore del marmo del mio studio a cui voglio bene ha perduto nella guerra due dei suoi tre figli. E il terzo è fin dall'inizio della guerra al Fronte, e per miracolo vive ancora! Questi, per una recente e non grave malattia è ancora in questi giorni al deposito di convalescenza (...) a Verona: e io ho operato di ottenere ch'egli fosse mandato a Torino almeno per qualche tempo, ma non riesco a nulla...". Quattro pagine in-8. Unito: biglietto autografo firmato. "Eccole il biglietto per Ruffini. Finora non ho avuta la telefonata...ducale...". € 120

83. Anton Giulio Bragaglia (Frosinone 1890 - Roma 1960) Lettera autografa firmata, su cart. post. viaggiata datata 14-XI-1930 (come da timbro postale) del regista e scrittore di teatro, fondatore del Teatro degli indipendenti a Roma (1926) dove faceva rappresentare lavori d'avanguardia, indirizzata alla redazione della Scena Illustrata, in occasione dell'anniversario della fondazione della rivista. "La Scena Illustrata è, certo, la più organizzata rivista italiana e Pilade Pollazzi il più attivo dei Direttori. Segno che l'attivismo moderno non è una scoperta del Novecento...". Ind. aut. al verso. € 200

83. Anton Giulio Bragaglia 34

84. Giovanni Brancaccio (Pozzuoli 1903 - Napoli 1975) Bella lettera autografa firmata, datata Napoli 25 sett. 1968 del noto pittore e incisore, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Napoli dal 1951 al 1971. "In merito al Suo desiderio di avere una mia piccola opera, la informo che non ho tele più piccole di cm 30x40 il cui valore o meglio - prezzo - è di £ 300.000...". Due pagine in-8 obl., carta int. Unita busta viaggiata. € 150

85. Pietro Canonica (Moncalieri 1869 - Roma 1959) Bellissima e lunga lettera autografa firmata, datata 18 Apr. 1907 dell’illustre scultore, autore della statua della Regina Vittoria a Buckingham Palace, diretta ad un’amica. Scrive da Venezia, dove sta lavorando alla sistemazione di alcune opere per un’esposizione. “Fui a Bormio per brevissimo tempo, poi qui dove rimango chiuso tutto il giorno all’esposizione per collocare certe opere che meglio sarebbe buttarle nella laguna…”. “Venezia è sempre la maga fatata che riempie l’anima di infiniti desideri inappagabili e di sogni in cui l’anima si abbandona mollemente e fatalmente senza tregua…”. Quattro pagine in-8, su carta int. ‘Grand Hotel d’Italie’. € 180

86. Marcello Dudovich (Trieste 1878 - Milano 1962) Locandina a stampa colorata a mano (pouchoir) e firmato in calce dal celebre decoratore e cartellonista giuliano, caposcuola dell’Art Déco: Il goloso (cm 31 x 24). € 200

87. Erté (Pseud. di Romain de Tirtoff, San Pietroburgo 1892 - Parigi 1990) Lettera autografa firmata datata 19-5-1971 del famoso pittore e scultore francese di origine russa, fra i massimi esponenti dell’Art Déco. “Votre charmante lettre, après de longs voyages m’est pervenue à Mallorca où je suis en ce moment. Je vous en remercie beaucoup et vous envoie avec plausi la photo signée…”. Una pagina in-8, su carta azzurrina intestata ,inch. blu. € 500

88. Federico Fellini (Rimini 1920 - Roma 1993) Bella fotografia (cm 24 x 18) con dedica autografa firmata dal celebre regista, probabilmente sul set de La dolce vita (si intravede sullo sfondo la scalinata di Trinità de' Monti). La dedica è disegnata in un fumetto: "Daniluccio mi senti? Ti voglio tanto bene. Federico". Danilo Donati (1926 - 2001) fu il celebre coreografo/scenografo di Fellini. € 400

88. Federico Fellini

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89. Leonor Fini (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996) Lettera autografa firmata datata ce 10 gen. (timbro postale 1983) della pittrice, scenografa e costumista argentina di origini italiane, diretta ad un amico, nella quale lo informa sui prossimi impegni professionali, tra cui un incarico per le illustrazioni di un "libro su bellissime vampire, roman non inglese dell'800". "E' probabile una mia grande mostra al museo di Ferrara in aprile...". Due pagine in- 8 obl. acclusa busta viaggiata. € 180

90. Ermanno Leinardi (Pontedera 1933) Disegno a matita, corredato da una dedica autografa firmata dat. Gennaio 1972 dell’artista, raffigurante uno sciame delle sue famose ‘O’. “le O, fuggite dalla terra, precipitosamente dopo l’elezione del presidente Leone”. Su foglio in-4. € 200

91. Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922 - Roma 1975) Insieme di 4 fotografie di scena originali di Porcile, a colori (cm 24 x 18 ca.). Porcile, film realizzato da Pasolini nel 1969, è articolato in due episodi. Le fotografie sono tratte dall'episodio del Cannibale. € 200

92. Pier Paolo Pasolini (Bologna 1922 - Roma 1975) Insieme di 4 fotografie di scena originali di Salò o Le 120 giornate di Sodoma (cm 24 x 18 ca.). Le fotografie ritraggono il regista nel backstage, assieme ai suoi truccatori e costumisti, durante la preparazione degli attori. Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), l'ultimo film scritto e diretto da Pasolini, è considerato una delle opere più controverse e più scioccanti nella storia del cinema. € 200

93. Fausto Pirandello (Roma 1899 - ivi 1975) Lettera autografa firmata, datata Roma 24 febbraio 1968 del pittore, figlio di Luigi Pirandello, nella quale informa il corrispondente circa "i prezzi dei numeri del catalogo", riferendosi alla mostra che era in corso in quei giorni alla “Nuova Pesa” di Roma. "Variano dalle 200 alle 350 mila lire e anche più, secondo le varie grandezze dei pastelli...". Una pagina in-4, acclusa busta. € 150

94. Orfeo Tamburi (Jesi 1910 - Parigi 1994) Lettera autografa firmata datata Paris 7.7.1975 del pittore marchigiano, nella quale ringrazia il corrispondente, un redattore de 'Il Resto del Carlino' "per l'omaggio che tanto gentilmente ha voluto farmi...". Una pagina in-8. € 100

95. Mario Tozzi (Fossombrone 1895 - Saint-Jean-du-Gard 1979) Due lettere indirizzate al celebre collezionista torinese Achille Tomasinelli. A. Lettera autografa firmata, datata 14 ott. 1968 del rinomato pittore, fondatore nel 1926 del Groupe des Sept (con Campigli, De Chirico, Savinio, Severini ed altri) nella quale informa il corrispondente di aver ricevuto "il suo assegno di Lit. 150000 e la ringrazio...". Una pagina in-8. Unita busta viaggiata. B. Lettera autografa firmata, datata 28 sett. 1968, relativa ad una trattativa per la vendita di un suo quadro. "Non rammento più il prezzo speciale che le ho fatto. 350-300.000? Se si tratta di quest'ultima cifra non posso proprio scendere oltre. Vuol dire che le regalerò una litografia. Per il modo di pagamento metà subito e il resto fra un mese, siamo d'accordo. Il dipinto sarà certamente di Suo gradimento: una testa con sfondo di sapore metafisico: un Tozzi al cento per cento...". Una pagina in- 8. Unita busta viaggiata. € 150

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101. Girolamo Fattori

37 Scienze

96. Italo Archetti (Peschiera Maraglio 1913 - Roma 1998) Lettera autografa firmata, dat. 1/26/1950 dell'illustre medico e virologo, pioniere della disciplina della virologia nell'Istituto Superiore di Sanità di Roma, ricercatore di fama internazionale attivo nei programmi di immunizzazione contro la poliomielite, indirizzata ad un collega, nella quale lo informa sulle attività di ricerca che sta conducendo con profitto a New York. "Con il prossimo marzo passerò al reparto virus neurotropi, pur continuando a frequentare il lab. del Prof. Harsfall, dove vorrei terminare i lavori incominciati. Con il Dr. Olitsky vorrei imparare specie i metodi di diagnostica usati nelle ricerche in questo campo assolutamente nuovo per me...". Due pagine in-8, carta int. 'The Rockefeller Institute Hospital - New York'. € 150

97. Giuseppe Basso (Chivasso 1842 - Torino 1895) Interessante ms. autografo (senza data) tit. Sopra qualche problema di termometrica del fisico e matematico, professore presso l'università di Torino, socio dell'Accademia delle Scienze del capoluogo piemontese, noto studioso della teoria della diffrazione della luce. Alcuni passi a titolo di esempio. "In moltissime operazioni industriali, come eziandio in varie ricerche puramente scientifiche, può interessare la conoscenza di temperatura di corpi o di ambienti riscaldatissimi, in circostanze nelle quali non si potrebbero applicare i mezzi termometrici ordinarii. La determinazione della temperatura nelle fornaci ad es. in cui si fanno i molteplici lavori di fabbricazione delle stoviglie, di vetri, degli smalti, ecc...". "Ecco, come saggio, i risultati di alcune esperienze colle quali ho determinata la temperatura della fiamma ad alcool ottenuta con una lampada a doppia corrente...". Otto pagine in-8, su carta azzurrina, contenenti tabelle e calcoli matematici. € 300

97. Giuseppe Basso 38 98. Antonio Bertoloni (Sarzana 1775 - Bologna 1868) Lettera autografa firmata datata Bologna 2 decembre 1824 dell'illustre botanico, micologo, professore nell'università di Bologna dal 1815, autore della monumentale opera tit. Flora Italica (raccolta in 10 volumi compilati nell'arco di oltre 20 anni) indirizzata al patriota e uomo politico mazziniano Pasquale Berghini (1798 - 1881) circa l'invio di una campionatura di funghi. "Avete fatto ogni bene di non mandarmi per via di spedizione la cassatta dei funghi, giacché tra la spesa di spedizione e di dazio sarebbe costata assaissimo. Vi ringrazio di cuore di quest'attenzione, e se vi capita una discreta occasione, abbiate la compiacenza di drizzare la detta cassetta a Castelfranco al Nobil Uomo il Sig. Bernanrdo Zacchia Governatore di Castelfranco...". Una pagina in-8, ind. e timbri post. alla quarta. € 200

99. Francesco Brioschi (Milano 1824 - ivi 1897) Bella lettera autografa firmata dat. Milano 6 gennaio (senza data) del matematico e uomo politico, rettore dell'università di Pavia e fondatore dell'Istituto Tecnico Superiore (in seguito ribattezzato Politecnico di Milano) nella quale chiede la collaborazione di un collega per avviare una campagna stampa contro il nuovo disegno di legge relativo ai programmi ministeriali riguardanti gli istituti tecnici d'Italia. "La deputazione provinciale di Milano ho nominato una commissione la quale, allo scopo di poter apprezzare l'opportunità della applicazione dei programmi ministeriali all'Istituto tecnico prenda in esame i programmi medesimi etc. Da una corrispondenza alla Perseveranza mi pare che il vostro istituto non volesse sapere dei nuovi programmi, come probabilmente accadrà qui. Ora, essendo io in questa commissione, col preside dell'istituto, ed un membro della deputazione provinciale, desidererei sapere quali siano le vostre intenzioni e vedere come d'accordo opporci alla tirannia del Prof. Serra il quale è ormai potente al ministero d'industria e commercio non avendo a fare che con ministri e segretari imbecilli...". Due pagine in-8. € 200

100. Giuseppe Croce-Spinelli (1845 - 1875) Lettera autografa firmata dell'aeronauta francese - morto a 29 anni in un incidente aereo - diretta a Monsieur Bouyon in data Paris, 30 marzo 1871, una pag. in-8, in francese. € 100

101. (Galilei) Girolamo Fattori (Modena 1738 - 1812) Interessante lettera autografa firmata del canonico, segretario del Tiraboschi, indirizzata al celebre scienziato, anatomista e chirurgo piemontese Vincenzo Malacarne (1744-1816). Modena 24 giugno 1811. Una pagina in-4. “Veneratissimo Signor Professore…ho ricevuto la gentilissima sua dei primi di maggio ed il regalo delle dissertazioni, ch’Ella ha avuto la bontà di favorirmi…non posso abbastanza spiegarle il mio contento in vedere che Uomini d’alto merito alzino la voce e si facciano intendere su i mal fidati sistemi di certi dottori d’Oltremonti, che dietro alle loro libertine opinioni traggono la servil greggia dei loro ammiratori. Mi rallegro che l’Eredità del nostro buon Galileo, a cui pare, abbiano costantemente rinunziato altre Nazioni, sia tutta e propria di noi Italiani. Ella poi segue così dappresso quest’immortale Maestro, e di più contraddice al Sig. Galileo con tanta buona grazia che se in altre parti eguaglia, supera in questa certamente quel sommo scrittore talvolta un po’ caustico ed impaziente…”. € 400

102. Gian Alessandro Majocchi (1795 - 1854) Lettera autografa firmata dat. Serravalle di Scrivia 28 agosto 1848 dell‘illustre fisico. Scrive al Conte di Petitti di Roreto al quale chiede di poter essere impiegato in Piemonte come professore di fisica poiché, a causa di alcuni suoi scritti patriottici è dovuto fuggire da Milano onde evitare le persecuzioni del governo austriaco. “Ella forse si ricorderà di me, avendo avuto l‘occasione di ritrovarmi più volte seco lei ai nostri Congressi Scientifici. Professore di fisica e meccanica nel R. Liceo di Milano, durante gli ultimi sconvolgimenti politici io presi a sostenere nei (…) fogli la felice idea d‘un forte Regno nel nord della Penisola e la necessità della confederazione degli stati italiani, e pubblicai inoltre parecchi altri articoli l‘obbrobrioso straniero, che purtroppo gravita ancora in questa nostra Italia (…) Profugo in un regno, di cui per voto spontaneo dei popoli la Lombardia fa parte, io desidererei essere occupato in questa capitale…”. Due pagine in-4. Indirizzo autografo e timbri postali alla quarta. € 200

39 103. Antonio Orsini (Ascoli Piceno 1788 - ivi 1870) Bella, lunga lettera autografa firmata, datata Ascoli li 25 di 8bre del 1856 dell'illustre naturalista e patriota che legò il suo nome ad una specie di rettile (vipera ursinii), difensore della Repubblica Romana e senatore del Regno d'Italia (1861), diretta ad un collega, su questioni scientifiche. "In seguito vedrai quante noje ti darò per aver piante, giacché in giornata si sta costruendo due magnifiche stufe ed una gigantesca serra; potrai dirigere il tutto in S.Benedetto al nobiluomo S.Secondo Moretti, coll'indirizzo al S. Conte Emidio Orsini (Villa di Centobuchi). Ricevei a dovere quanto consegnasti al pesciarolo, e te ne ringrazio vivamente; a Pecchioli scriverò appena avrò ultimate le cose del mio Gabinetto, che mi toglie tutte le ore del giorno con avere a che fare con una folla di artigiani infami, che lavorano per l'eternità, e ti dico il vero, che se avessi saputo di dover stare carcerato tre mesi continui per aver due sale di aq.to al mio Gabinetto, e rinnovare tutte le porte, far bussole, e nuove finestre, certamente che avrei rinunciato tutto, e me ne sarei stato come per l'avanti, certo che oggi è divenuto questo locale una magnifica Galleria, ma oh Dio i sudori, e le pene!!! Avrai a sazietà molluschi terrestri, fluviabili, e lacustri...". Una pagina e 1/2 in-4 fittamente vergata. € 150

104. Benedetto Puccinelli (Coreglia 1808 - Lucca 1850) Illustre scienziato, direttore dell'Orto Botanico di Lucca dal 1830 al 1850, professore di chimica, botanica e agricoltura nel Liceo lucchese, diffuse le camelie e le azalee in tutta la Lucchesia. Bellissima, lunga lettera autografa firmata, datata Viareggio 14 Luglio 1844 diretta ad un amico e collega, su questioni scientifiche. "Voi avete desiderato conoscere come io la pensi intorno a quelle analisi di terra palustre, di cui m'inviaste copia fino nel giorno nove corrente; ed io voglio contentarvi. Però sarò breve, perché giudicherò fare mal uso del tempo se molto ne impiegassi nella circostanza...". "Non parlerò delle teorie che si pongono innanzi per spiegare la formazione dell'humus, non dell'opinione che una certa acidità del medesimo sia cagione di una più lenta decomposizione delle sostanze da cui risulta; perché chiunque conosce il modo di agire degli acidi nelle sostanze organiche, e come queste si decompongono fuori di terra, vede chiaramente la falsità delle medesime. Non dirò che a torto si fa provenire l'humus dalla putrefazione delle sostanze animali, perché il fatto dimostra il contrario...". Quattro pagine in-4, fittamente vergate, piegatura al margine inferiore. € 180

105. Ascanio Sobrero (Casale Monferrato 1812 - Torino 1888) Documento in parte a stampa e in parte manoscritto, con firma autografa dell’illustre medico e chimico inventore della nitroglicerina. Torino 19 gennaio 1883. In qualità di Segretario della classe delle scienze fisiche e matematiche dell’Accademia Reale delle Scienze di Torino ringrazia ufficialmente il Signor Giraud per un volume donato da quest’ultimo all’istituzione torinese. Una pagina in-4, su bifolio, carta int. ‘Accademia Reale delle Scienze di Torino’. Accluse due lettere autografe firmate del bisnonno (omonimo) vissuto nel XVIII sec. e alcuni ritagli di giornale relativi alla figura del Sobrero. € 300

106. Atto Tigri (Pistoia 1813 - Firenze 1875) Interessante lettera autografa firmata, dat. Pistoja li 25 8bre 1856 dell'illustre medico pistoiese, professore di anatomia umana e comparata all'università di Siena, autore di importanti studi sulla milza, tra i quali Nuova disposizione dell'apparecchio vascolare sanguigno della milza umana (1847) e Della funzione della milza (1849) nella quale ringrazia il corrispondente per avergli procurato una "memoria" dello zoologo e naturalista Emilio Cornalia (1824 - 1882) concernente uno studio su una varietà di bruco. "Veduta la memoria ho appreso che non mi era ingannato giudicando conforme allo scritto del Prof. milanese, quanto fu riprodotto nel 1855 nel Bullettino dell'Accademia. Infatti in essa memoria trovato concepita la 3a conclusione (pag 38) nel modo seguente. "3a: la possibilità della filatura, da parecchi negata, è parimenti certa; il bozzolo si lascia filare alla caldaja come quello del baco da seta, avendo esso, pure, il suo filo continuo. Dopo questa asserzione sulla continuità del filo, si potrebbe giustamente rilevare essersi l'A. trovato in contraddizione a pag. 23. allorché dichiara lo scopo che spinge il bruco a risalire nell'apertura del bozzolo...". Quattro pagine in-8. € 100

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132. (Antichità Picene) Giuseppe Colucci

41 Storia moderna e contemporanea

107. Giuseppe Bonaparte (Corte 1768 - Firenze 1844) Lettera autografa firmata (senza data, 1815 ca.) del Re di Napoli dal 1806 al 1808, in seguito Re di Spagna dal 1808 al 1813, fratello maggiore di Napoleone Bonaparte, circa alcuni trasferimenti di denaro. "J'ai l'honneur de vous prévenir que j'ai fourni sur vous en faveur de M. Guillard six mandats s'eyant en tout a la somme de douze cent dollars que je vous prie de faire acquitter au debt de mon compte...". Una p. in-8 obl. firmata 'Joseph Le C.te de Survilliers'. € 200

107. Giuseppe Bonaparte

108. (Borbone) Filippo III di Borbone Spagna (Madrid 1578 - ivi 1621) Lettera firmata, datata Valladolid a 25 de Mayo 1604 del diretta al Viceré di Napoli Conde de Benavente primo n[uest]ro Visrrey lugart.[enient]e y Capitan General del Reyno de Nap.[oles] nella quale ordina che venga corrisposta una pensione di 1500 scudi al Duca di Parma. "Se me ha referido que el Conservador de mi sello Real en este Reyno le ha puesto impedimento en la pension de quinze mill escudos de que le hize merced, consignados en este dicho Reyno, pretendiendo no admitirle ni tratarle como persona de la sangre Real...". Una pagina in-4, su bifolio, controfirmato da funzionari. Lievi fori di tarlo non ledono il testo. € 250

109. (Borbone) Maria Isabella di Borbone (Madrid 1789 - Portici 1848) Lettera autografa firmata dat. Napoli 5 (gennaio) del 1846 nella quale ringrazia il Cavalier Benedetto Trompeo di Genova per gli auguri ricevuti per il "Santo Natale e Novello anno". "Mi da una consolazione nelle nuove riguardanti la sua venerata Sig.ra e mia amatissima cognata. Spero in Dio che adesso avendo superato quel male della salivazione soverchia si potrà trovare bene...". Infine lo

42 informa sul proprio stato di salute: "Io non ci sono a causa di aver sofferto un (...) attacco della gola...". Due pagine in-8, carta int. carta int. Acclusa busta con sig. cer. rossa. € 150

110. Maria Isabella di Borbone

110. (Borbone) Maria Isabella di Borbone (Madrid 1789 - Portici 1848) Lettera autografa firmata dat. Napoli li 21 7bre 1845 diretta al Cavalier Benedetto Trompeo di Genova. "Eccovi la mia lettera per la Regina di Sardegna mia cognata...". Una p. in-8, ind. aut. e sig. cer. rossa. € 150

111. (Borbone) Maria Isabella di Borbone (Madrid 1789 - Portici 1848) Lettera autografa firmata dat. Napoli addi 23 aprile 1844 diretta a al Cavalier Benedetto Trompeo. Nella prima parte esprime il proprio sollievo per i miglioramenti della cognata (la Regina di Sardegna): "ringrazio il Sommo Iddio che ho appreso avanti la guarigione...". In seguito, informandolo sul proprio stato di salute, ringrazia per aver ricevuto un opuscolo pubblicato da quest'ultimo. "Ho ricevuto quelli esemplari di una vostra lettera stampata in Pisa (...) Io, a Dio mercé godo buona salute, fuorché quei piccoli mali di nervi e qualche dolore reumatico che mi gira, ma a' ginocchi è perenne...". Due pagine in-8, carta int. Unita busta con ind. aut. e sig. cer. nera. € 150

43 112. (Verbania 1850 - Bordighera 1928) Generale del Regio Esercito Italiano, nominato Capo di Stato Maggiore nel 1914, mantenne molto rigidamente la disciplina nelle truppe dell'esercito italiano al fronte. Dopo la disfatta di Caporetto (24 - 26 ottobre 1917) fu rimosso dal comando e sostituito con il Generale . Grande ritratto fotografico (cm 23 x 17) con dedica autografa firmata dat. Roma 25/11 1925. "Al Grand'Uff. Alighiero Felici Combattente sul Sabotino...". € 150

112. Luigi Cadorna

113. Giovanni Cattaneo (Milano 1865 - Arcisate 1944) Lettera autografa firmata dat. 24. XII 1929 VIII del Generale del Regio Esercito Italiano, Capo di Stato Maggiore durante la prima guerra mondiale, nominato senatore nel 1928, diretta ad Angelo Scandiani, direttore generale del Teatro alla Scala, nella quale lo ringrazia per aver dato la possibilità "agli alti ufficiali del presidio di Milano di godere per turno di alcuni spettacoli della Scala...". Due pagine in-8, su carta int. 'Senato del Regno'. € 70

114. Mario De Bernardi (Venosa 1893 - Roma 1959) Ritratto fotografico (cm 21,5 x 15,5) del pilota dell'aeronautica italiana campione di acrobazia aerea, in divisa da ufficiale. Dedica autografa firmata. € 150

44 115. (Pieve Tesino - Borgo Valsugana 1954) Ritratto fotografico (cm 22,5 x 17 - applicato su cartoncino) del grande statista, Presidente del Consiglio dal 1945 al 1953. Firma autografa al margine inf. Fotografia Ghitta Carell - Roma. € 300

115. Alcide De Gasperi

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116. Francesco De Pinedo

116. Francesco De Pinedo (Napoli 1890 - New York 1933) Grande ritratto fotografico (cm 22 x 15,5 - applicato su passepartout) dell'aviatore passato alla storia per le sue imprese transoceaniche con l'idrovolante (celebre il raid dall'Italia a Melbourne nel 1926) immortalato in divisa da ufficiale. Dedica autografa firmata dat. Roma luglio 1927. € 200

46 117. Armando Diaz (Napoli 1861 - Roma 1928), (Grazzano Monferrato - ivi 1956) e Scipione Scipioni (Citerna 1867 - Roma 1940) Bellissima, grande fotografia (cm 36 x 26) con firme autografe dei tre Generali del Regio Esercito durante la prima guerra mondiale, immortalati in uniforme. Straordinaria istantanea raffigurante alcuni fra i massimi protagonisti dalla grande guerra. € 250

118. Luigi Facta (Pinerolo 1861 - ivi 1930) Ritratto fotografico (cm 15 x 11) con dedica autografa firmata dat. Genova 2 marzo 1922 del Presidente del Consiglio del Regno d'Italia all'epoca della marcia su Roma. € 150

119. Giovanni Giolitti (Mondovì 1842 - Cavour 1928) Lettera datt. con firma autografa dat. Roma 14 maggio 1913 del Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno d'Italia, leader della Sinistra Storica, diretta alla Signora Vincenza Marsengo Bastia Morelli. "Mi sono interessato presso il Ministro Guardiasigilli in favore del giudice aggiunto avv. Alessio Clemente e le trasmetto l'unita risposta pervenutami in proposito...". Una pagina in-8, su carta int. E' acclusa la suaccennata missiva datt. con firma aut. del Guardiasigilli, onorevole Camillo Finocchiaro Aprile. € 100

120. Giovanni Giolitti (Mondovì 1842 - Cavour 1928) Lettera firmata, dat. Roma 8 giugno 1889, diretta all'avvocato Pansa di Cuneo, scritta all'epoca in cui ricopriva l'incarico di ministro del Tesoro. "Riservandomi di trasmetterle la risposta che attendo dal Ministro di Agricoltura Industria e Commercio relativa alla domanda fatta da codesto Comizio Agrario, le comunico quella del Sottosegretario di Stato per la Guerra, dispiacente che essa non corrisponda ai suoi desideri...". Una pagina in-8, carta int. 'Il ministro del Tesoro'. Unita busta viaggiata. € 100

47 121. Diego Mexìa Felipez de Guzman (1580 - Milano 1655) Bozza autografa di un importante documento dat. 25 Maggio 1638 (destinato alle stampe) del Marchese di Leganes, Governatore di Milano dal 1635 al 1641, relativo alla guerra contro i Francesi per il predominio sull'Italia settentrionale, con particolari riferimenti alla situazione del Ducato di Savoia, che è minacciato dalle truppe francesi che hanno occupato proditoriamente alcune importanti piazzeforti. Riportiamo un passo a titolo di esempio: "Ben si raccorderanno tutti li suditi e naturali delle Provincie di Piemonte e Savoia che dopo la pace di Ratisbona dell'anno 1630 essequita per li trattati di Cherasco l'anno 1631, nel quale s'obligò il Re di Francia di cavare la sua soldatescha e gente dalle piazze, che occupava nel Piemonte senza riguardo di commettere una così chiara et evidente contravventione alla d.a pace, obligò con minacce e violenza il Sig. Duca Vittorio Amadeo a consignarle la Piazza di Pinarolo, soto vari pretesti di vendite e cambii con altre Piazze, che non hanno havuto alcun effetto, per non esserci mai stata altra intentione che di dare colore ad una tanta ingiustitia...". "Pertanto volendo Sua Maestà continuar questa Real protettione, che sempre ha tenuto della Casa di Savoia, e conoscendo che humanamente non c'è altro rimedio per liberare li suoi Prencipi, et sudditi dalla lagrimevole oppressione nella qual si trovano, che occupar Piazze e posti nel Piemonte non con fine che habbino da restare a Sua Maestà Cattolica, ma ben s' da scaciare da questa Provincia li Francesi...". Fascicolo costituito da dodici pp. in-4. € 600

121. Diego Mexìa Felipez de Guzman

48 122. Thomas Hussey (County Meath, Irlanda 1746 - 1803) Lettera autografa firmata del vescovo e diplomatico irlandese, noto per aver preso parte agli accordi segreti nel tentativo di concordare un trattato di pace tra Spagna e Gran Bretagna durante la Guerra d'Indipendenza americana. Hussey fu Vescovo della Diocesi cattolica di Waterford e Lismore dal 1797 fino alla sua morte e fu grande amico di Edmund Burke e del Dr. Johnson. La missiva, datata Londres ce 8 sep.re 1785 è diretta ad uno studioso, membro dell’Accademia Reale di Berlino. Due pp. in-8 in francese. Indirizzo autografo alla quarta. Approfitta del soggiorno berlinese di Monsieur Stapleton per recapitargli la lettera. "C'est une raison de plus pour qu'il puisse meriter votre amitié, puisque c’est par son canal que nous nous renouvellons notre correspondence. De mon coté, elle ne tombera plus. Donnez moi, seulemnet signe de vie, et vous entendez tout ce que je puis vous fournier de ce Pais ci…”. Alla figura di Hussey si ispirò il drammaturgo inglese Richard Cumberland (1732- 1811) per il personaggio di Padre O'Sullivan nella commedia The Walloons (1782). € 350

122. Thomas Hussey

123. Balzarino Litta Biumi (Milano 1832 – New York 1880) Carteggio costituito da undici lettere autografe firmate (relative al biennio 1861-62) dal diplomatico milanese figlio di Pompeo Litta (autore del rinomato 'Le famiglie celebri italiane') primo segretario della legazione italiana presso il governo degli Stati Uniti, relative all'opera del padre. "Io vado raccogliendo libri di storia patria allo scopo di rendere completa la Biblioteca dell'amatissimo mio padre, a me legata per testamento, e che è tanto preziosa da contare diecimila volumi riguardanti unicamente la storia dell'Italia...". "Scrissi da questa mia villeggiatura ove mi trovo per qualche settimana perché le si spedisse l'esemplare della famiglia Pazzi...". Per un totale di 18 pagine in-8.

49 Acclusi: minuta autografa (due pagine in-8) e tre copie di foglio a stampa (In-Folio) su velina del Catalogo delle Famiglie Celebri Italiane, con relativi prezzi. € 300

123. Balzarino Litta Biumi

124. Luigi Luzzatti (Venezia 1841 - Roma 1927) Lettera autografa firmata, s.a. dell'illustre giurista ed economista, Presidente del consiglio dei ministri del Regno d'Italia dal 1910 al 1911. "Ti aspetto al mio ufficio questa mattina dalle 9 alle 11...". Una pagina in- 8, su carta int. 'Ministero d'agricoltura, industria e commercio'. € 70

125. (Firenze 1841 - Monsummano Terme 1928) Lettera autografa firmata dat. Pisa 16 maggio 1874 dell’uomo politico e scrittore, Governatore dell’ dal 1897 al 1907, su questioni letterarie. "Ti mando lo scritto che mi domandi. Alcune delle cose dette quivi intorno alla (...) dell'arte didattica sono enunciate anche nella Rassegna dell'esposizione di Milano. Ti ringrazio della intenzione che hai; non tanto per me quanto perché io penso che a voler far stampare quelli che io reputo principi giustissimi, fuori dei quali la letteratura non avrà salute, occorre combattere: e bisogna i combattenti siano della tua pasta: coraggiosi, retti, eruditi...". Una pagina in-8, margini leggermente sciupati. € 100

126. Tommaso Ruffo di Bagnara (Napoli 1663 - Roma 1753) Rara lettera firmata dat. Roma 14 8bre 1747 dell'ecclesiastico, creato Cardinale da Clemente XI nel 1706, diretta a Ippolito Rossi di San Secondo, vescovo di Senigallia dal 1746 al 1776, celebre collezionista d'arte (la sua collezione è conservata attualmente presso il Museo Nazionale di Napoli). "Al prudente arbitrio e coscienza di V.S. rimette questa S. Congr.e l'anness'istanza di Gio. Ant. di Simone Fortunato, che desidera accasarsi costì. Quand'Ella vi concorra, né vi trovi alcun legittimo impedimento, dovrà comminargli le solite pene stabilite contro i poligami...". Una pagina in-4, su bifolio. Ind. ms. a sig. in cera sotto carta alla quarta. € 200

50 127. Serva di Dio - Maria Clotilde di Savoia (Torino 1843 - Moncalieri 1911) Lettera autografa firmata dat. Parigi 16 Maggio 1876 della figlia primogenita di Vittorio Emanuele II e di Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena, consorte del Generale Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte (1822 - 1891) cugino dell'Imperatore Luigi Napoleone, nota per la sua profonda devozione e per le opere di carità cristiana, tanto da essere appellata 'La Santa di Moncalieri', diretta ad un Signor Canonico. "Unisco a queste poche righe una stampina di pro-memoria per il venturo mese del Cuore di Gesù. Perché a nio tutti in quel bel mes, quest'anno avrò anche sua sorella nella mia testa...". Una pagina in-8, su carta int. con le iniziali 'MC' in rilievo. Unita: importante copia della celebre lettera inviata da Maria Clotilde al padre Vittorio Emanuele II, di mano di Clotilde Rey Sella (1835 - 1915) moglie dell'uomo politico e più volte ministro Quintino Sella (1827 - 1984), risalente al 25 agosto del 1870, durante i drammatici giorni che precedettero la caduta dell'Impero francese. "Carissimo Papà mio, ricevetti questa mattina la sua lettera del 22 sera, per mezzo del M. Spinola. Grazie dela lettera e dei suoi consigli: proprio l'assicuro che le cose non sono al punto che lei crede, mio marito pure: piuttosto vanno meglio. Il M. Spinola, lui medesimo, è piuttosto stupito di trovarle così. L'assicuro che non è il momento per me di partire; capisco che la sua affezione per me lo consigli, ma sia convinto, carò Papà,che non ne siamo lì. La mia partenza farebbe il più pessimo e deplorevole effetto; non glielo nascondo: so cosa si dice e si pensa qui. Non ho la menoma paura: non capisco nemmeno ch'io possa aver paura. Di che ? e perchè ? Il mio dovere è di rimanere qui, tanto che lo potrò: dovrei io restarci e morirci; non si può fuggire davanti al pericolo...". Sette pagine in-4. € 400

127. Maria Clotilde di Savoia

51 128. (Savoia) Maria Letizia Bonaparte di Savoia (Parigi 1866 - Moncalieri 1926) Lettera firmata dat. 2 luglio 1914 della Duchessa d'Aosta che durante la prima guerra mondiale trasformò il castello di Moncalieri in ospedale per mutilati di guerra. In qualità di Presidente del comitato per la crociata contro la tubercolosi ringrazia la corrispondente per il "valido contributo ch'Ella ebbe a portare nella Festa del fiore...". Due pagine in-8, carta int. 'Crociata contro la tubercolosi'. € 150

129. (Savoia) Carlo Emanuele I di Savoia (Rivoli 1562 - Savigliano 1630) Lettera firmata, datata Da Torino alli XVII di Decembre MDLXXX, indirizzata a papa Gregorio XIII (1502 - 1585), nella quale lo prega di concedere alcuni benefici ad un aristocratico a cui è legato da profonda amicizia. "Bascio i piedi della S.tà V. della grazia ch'ella si è degnata di fare dell'Abbatia al figliuolo del S. Barone Fondrato a mie preghiere; stimandola tanto, come se toccasse il proprio interesse mio, per l'amore che io porto al Barone. Et perche egli procura a tutti l'occasioni, di meritare da me ogni giorno più; torno a supplicare la Beat.ne V. humilmente che quando venisse il caso della morte di Mons. [...] di Cremona, il che Dio non voglia, la si degni di favorire & me...". Una pagina in- 4, su bifolio. Lacuna al margine destro lede parte di testo. Ind. ms. e traccia di sig. alla quarta. € 450

129. Carlo Emanuele I di Savoia

52 Lettera autografa firmata dat. San Giorgio di Nogaro 23 IV 1916 della Duchessa d’Aosta, consorte di Emanuele Filiberto di Savoia (1869 - 1931) diretta al Conte Bali Lambertenghi nella quale gli comunica di volersi recare “ai tetti dove giacciono stanchi ma non domi i giovani soldati d’Italia che videro la bella morte da vicino e non la paventarono”. “E quale compagno più degno nella mia missione di carità in guerra, io potrei avere di un Cavaliere di quel venerando Ordine che nacque prima ancora che Goffredo si recasse con l’Esercito Crociato in Terra Santa e fondò chiese e luoghi di ricovero in Palestina in Fenicia a Cipro a Rodi a Candia ed in Sicilia, mai stanco di combattere per la Fede e mai stanco di soccorrere i dolenti?...”. Quattro pagine in-4. Acclusa busta con indirizzo autografo. € 150

131. (Savoia) Maria Teresa d'Asburgo-Este Savoia (Milano 1773 - Ginevra 1832) Lettera autografa firmata, dat. Li 4 Xbre 1814 della Regina consorte del Re di Sardegna (avendo sposato Vittorio Emanuele I) diretta al Cavalier Lomellini, "Reggente la Segreteria di Stato, di Guerra e di Gabinetto" circa alcuni provvedimenti di natura fiscale riguardanti il "progetto formato dalla giunta di Sanità per la nuova sistemazione delle Tariffe". "Di far sentire alla Giunta, che vidde con sommo ben giusto stupore, che in questi tempi infelici abbin cercato di diminuire i diritti spettanti in parte all'Erario Regio; e che perciò vuole che si continui a pagare i 9 Reali come pel passato; ma solo pel valore di £ 20000...". Una pagina in-8, vergata su di una colonna. Ind. aut. alla quarta. € 150

132. (Antichità Picene) Giuseppe Colucci (Macerata 1752 - Fermo 1809) Ampia e interessante raccolta di lettere e documenti autografi relativi alla storia del territorio marchigiano e in particolare piceno. L'insieme è costituito da oltre 120 pezzi, riferiti in gran parte al canonico e storico Giuseppe Colucci, che dopo gli studi con i gesuiti e la laurea in Giurisprudenza si dedicò (dal 1776) alle ricerche storico-archeologiche nell'area del Piceno, avviando la pubblicazione della sua opera più conosciuta, le celebri "Antichità Picene". La poderosa pubblicazione fu ammirata da Pio VI che lo sostenne nella continuazione del progetto editoriale e scientifico di raccogliere le memorie e le documentazioni sulle diverse città delle Marche. L'insieme, che comprende interessanti aneddoti sulle Antichità Picene, comprende: A. Raccolta di nove ms. autografi relativi alla compilazione e alla pubblicazione delle Antichità Picene, tra cui una distinta autografa umiliata alla Santità di Pio VI delle quote di associazione alla suddetta opera, una nota autografa delle spese occorrenti per la stampa di ogni tomo delle Antichità Picene, ed alcune minute autografe. B. Insieme di 38 pezzi tra lettere e documenti indirizzati alla famiglia Colucci da diversi corrispondenti. C. Nove lunghe lettere indirizzate a Nicola Antonio Colucci nell'ultimo decennio del XVIII sec. € 2000

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135. Luigi Cibrario

54 Risorgimento

133. Benedetto Cairoli (Pavia 1825 - Napoli 1889) Carteggio costituito da tre lettere autografe firmate (di cui una incompleta) del celebre statista. A. Lettera autografa firmata Roma 25 (…) 1872. Quattro pagine in-8. B. Roma 2 maggio 1872. Quattro pagine in-8, (più alcuni frammenti, presenta ampie mancanze). C. Roma 20 maggio 1872. Quattro pagine in-8. Le missive riguardano Laura, fanciulla con cui ebbe una relazione tormentata, prima di sposarsi con Elena Sizzo nel 1873 (due sono dirette all’amata e una ad un Commendatore); a puro titolo di esempio ne riportiamo alcuni passi. “Ma che ho fatto per meritar che tu non degnassi neppure rispondere (…) alla mia ultima lettera? perché questo (…) silenzio?...” “Non è possibile che mi tratti in tal modo per tuo proprio impulso mentre poi quanto io orribilmente ci soffra. Dilla una volta per sempre questa amara verità…” “…l’uomo che più di tutti, prima di tutti ti ha amata, all’uomo che ti ama sempre, al padre di tuo figlio…”. Le missive sono danneggiate da numerosi strappi e presentano ampi interventi di restauro con evidenti tracce di colla e nastro adesivo. € 250

133. Benedetto Cairoli

134. Felice Cavallotti (Milano 1842 - Roma 1898) Insieme di due interessanti lettere autografe firmate circa le attività del comitato marchigiano dirette all'Avvocato Giuseppe Leti del poeta, drammaturgo e politico italiano, arruolatosi nella spedizione 55 Medici, che partì di rincalzo ai Mille, battendosi a Milazzo e al Volturno (1860); più tardi partecipò alla guerra del 1866, sempre nelle schiere garibaldine. La serie clamorosa delle polemiche e dei duelli, cui era costretto dalla veemenza delle sue critiche, si concluse tragicamente nel duello con F. Macola, direttore della Gazzetta di Venezia. A. Nella lettera datata Piacenza 22 ott. 92 fa riferimento allo scultore romano Ettore Massoni (1845-1929) che nel 1904 sarebbe divenuto Gran Maestro, imprimendo al Grande Oriente d'Italia un più netto orientamento di carattere radicale e anticlericale. "Per quanto riguarda il Comitato centrale Ella si indirizzi pure liberamente a mio nome all'amico Ettore Ferrari, e se egli fosse assente...parli direttamente con Giulio Norsa segretario del Comitato e gli dia per me tutte le informazioni che crede del caso". Tre pagine in-8. B. Dagnente 29 ott. 92. Circa le lezioni del Comitato marchigiano afferma "L'astensione per qual si vogliamotivo, non ha nelle presenti circostanze giustificazione: si tratta ora di numero di voti contro un nemico formidabile ed ogni voto sottratto alla democrazia rappresenta un dovere mancato". Tre pagine in-8 su carta int. 'Camera dei Deputati'. Lieve lac. al margine. € 250

135. Luigi Cibrario (Torino 1802 - Trobiolo 1870) Importante documento a stampa, datato 21 agosto 1853, con ampie note autografe ai margini redatte dell'uomo politico piemontese, all'epoca ministro della Pubblica Istruzione del Regno di Sardegna. Si tratta dell'abbozzo della pubblicazione del Regolamento per l'istituzione delle scuole magistrali in Piemonte. "E' approvato l'annesso Regolamento delle Scuole pe' Maestri, delle scuole elementari e speciali". Per un totale di 70 pp. in-8, contenenti i titoli ed articoli del Regolamento, i programmi per le scuole magistrali e per le scuole elementari fino alla classe quarta, nonché le tabelle di riferimento per la valutazione dei fanciulli. € 500

136. Alessandro Gavazzi (Bologna 1809 - Roma 1889) Lettera autografa firmata datata 18 nov. 1849 del predicatore e patriota risorgimentale amico fraterno di Ugo Bassi, cappellano garibaldino impegnato nella difesa della Repubblica Romana del 1849, nella quale scrive al corrispondente che è costretto a fuggire da Roma poiché incalzato dalla polizia papalina. "La tua lettera giunge in tempo per impedire per ora la mia partenza per Londra...". "Io capiterò poscia, prima della fine di Novembre, e resterò, o a Pistoja o a Firenze...". Due pagine in-8. € 300

136. Alessandro Gavazzi 56 137. Enrico Mayer (Livorno 1802 - ivi 1877) Pedagogista e patriota, fondò nel 1829 la Scuola di Mutuo Insegnamento di Livorno. A Firenze entrò in contatto con gli intellettuali più in vista della città e collaborò all'Antologia di Viesseux firmando i suoi articoli con lo pseudonimo di Ellenofilo. Lettera autografa firmata, dat. Pisa 12 Aprile 1870, diretta al giurista e letterato Carlo Lozzi, con il quale si complimenta per la pubblicazione di un volume. "Le sono grato pel dono che Le è piaciuto farmi delle sue osservazioni sull'"Ozio in Italia". Aureo libro che verrà spero meditato da molti e spargerà seme di generosi propositi nella crescente generazione. Godo in pensare che quei virili eccitamenti sieno usciti dalla mia nativa città nella quale fino a tempi assai prossimi l'operosità commerciale e industriale si era manifestata fra gli stranieri più assai che fra i cittadini: i quali (ove se ne eccettino le costruzioni navali) si limitavano all'esercizio di arti non regolate dalla scienza...". Una pagina in-8. € 150

138. Giuseppe Mazzini

138. Giuseppe Mazzini (Genova 1805 - Pisa 1872) Importante e bella lettera politica autografa firmata in inglese datata Saturday (senza anno, ma ascrivibile alla fine del 1851 nei giorni della visita a Londra del patriota ungherese Lajos Kossuth e probabilmente indirizzata a Thornton Hunt), da Brompton, ove si trovava in esilio dopo gli eventi della Repubblica Romana: “My dear Sir, I was out of town when your last note comes and I received it when it was too late for its object…” Chiude, nel poscritto, con alcune informazioni circa l’organizzazione di una ‘Society’ “will be in a few days in full operation…”. Tre pagine in-16, su carta azzurrina. € 500

57 139. Giovanni Ruffini (Genova 1807 - Taggia 1881) Lettera autografa firmata dat. Taggia 24 sett. 1878 dello scrittore e patriota, membro della Giovine Italia, autore di romanzi di soggetto risorgimentale nonché del libretto per l'opera Don Pasquale di Gaetano Donizetti (1843) nella quale comunica al corrispondente che non riuscendo a dormire non potrà lavorare ad una traduzione come richiestogli. Sono 4 mesi che non piove; questa ostinata siccità crea e mantiene nelle parti componenti l'aria uno squilibrio, che, non mi lascia dormire...". "Se Ella desidera ch'io dia così una scorsa alla traduzione, infine se ella ci tiene, lo farò, ma non ne vedo il sugo. Di correzioni non può esser questione per più ragioni. Primo, perché non ve ne sarà bisogno, secondo perché quando ve ne fosse, a me mancherebbe il fluido nervoso per trovare il da sostituirvi. Una pagina del Pickwick vale tutto il mio bagaglio letterario. Dickens divide con Shakespeare il privilegio d'esser citato universalmente...". 3 pp. e 1/2 in-16. € 200

140. Aurelio Saffi (Forlì 1819 - ivi 1890) Interessante lettera autografa firmata dat. Bologna 3 decembre 1895 di uno dei membri del triumvirato (assieme a Mazzini e Armellini) della Repubblica romana del 1849, su un'iniziativa editoriale riguardante Giuseppe Mazzini, di cui Saffi colse l'eredità politica repubblicana. "Inserisco in appendice al Proemio del vol. XV degli scritti di G. Mazzini la vostra scultoria narrazione dell'eccidio di Casa Aiani, dopo averla citata, come opera vostra nel proemio stesso; e vi appongo questo titolo: "Pergamena commemorativa dei Martiri del Filatoio Aiani, unita, entro tubo di cristallo, alle cassette contenenti i venerati avanzi dei valorosi caduti e deposte dalla pietà dei superstiti nella cripta scavata all'uopo sulla piccola collina che fronteggia l'entrata del cimitero del Campo Varano, il 25 ottobre 1885". Perché il documento esca, nel volume, esattamente conforme al testo originale, vi acchiudo lo stampato in cui fu riprodotto, pregando di volere rimandarmelo, il più presto possibile, corretto in ogni sua parte, modificando a vostro grado, ond'io possa valermi delle vostre correzioni nella revisione prossima delle bozze di stampa. La copia del Diritto, di cui intendevo far uso e che avevo accuratamente posta nel baule partendo da Forlì, m'è andata smarrita, non so per quale malìa, fra libri e carte qui in Bologna; onde ho dovuto servirmi del'acchiusa stampa. Ma la vostra revisione riparerà a tutto...". Due pagine in-16. Macchie di umidità agli angoli. € 200

140. Aurelio Saffi 58

141. Quintino Sella (Mosso 1827 - Biella 1884) Lettera autografa firmata dat. giovedì (senza anno) del ministro delle Finanze del Regno d'Italia (sua la celebre frase 'economia fino all'osso' per raggiungere il pareggio di bilancio) nella quale informa il corrispondente di essere "pronto" a fare quanto richiesto nella prossima seduta relativa ai "lavori della Commissione". Una pagina in-16, carta int. 'Camera dei Deputati'. € 100

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151. (Mussolini) Giuseppe Bastianini

60 Fascismo

142. Giuseppe Bastianini (Perugia 1899 - Milano 1961) Disegno firmato (carboncino e biacca su cartoncino grigio - cm 44,4 x 29,5 - opera di Cesare Musacchio (n. Roma 1883 - m. post 1937) raffigurante un ritratto del politico fascista sottosegretario agli Esteri nel 1936, del quale è presente la firma autografa (con lo stesso carboncino utilizzato da Musacchio) in calce al ritratto. € 200

143. Junio Valerio Borghese (Roma 1906 - Cadice 1974) Lettera dattiloscritta con firma autografa, datata 1.3.1944.XXII del Comandante della X Flottiglia MAS diretta ad un ufficio amministrativo e relativa all’arruolamento di Aldo Lazzerini nella X MAS. “Si restituisce il vostro foglio n. 100 in data 19/2/1944, completato dei dati richiesti, informando che lo stesso è stato arruolato l’11/11944, ed attualmente presta servizio presso questo comando…”. Una pagina in-8, carta int. ‘Comando X Flottiglia Mas’. € 200

144. (Casale Monferrato 1880 - Frascati 1943) Fascismo Minuta dattiloscritta con correzioni ms. dat. 1927-V del generale e uomo politico, capo dell'ufficio operazioni del Comando Supremo che preparò il piano per la decisiva battaglia di Vittorio durante il primo conflitto mondiale, diretta ad , vice segretario nazionale del Partito Fascista, circa alcune richieste che quest'ultimo aveva avanzato in favore dei decorati dell'Ordine Militare di Savoia. "La proposta di modificazione all'attuale nastrino fu già inoltrata a questo Ministero dal Consiglio dell'Ordine, in seguito a deliberazione presa nella sua ultima riunione; ma per ragioni varie di opportunità, anche in relazione ai nastrini di altre ricompense militari, non si ritenne di poterla accogliere. Per quanto, invece, si riferisce a facilitazioni di carattere economico, sono lieto di comunicarti che, d'accordo col ministero delle Comunicazioni, è in corso di studio - e non ha scarsa probabilità di successo - la possibilità di promuovere in favore dei decorati dell'Ordine Militare di Savoia la concessione di sensibili riduzioni nelle tariffe per viaggi sulle strade ferrate...". Due pp. in-8, fori di filza. € 150

145. Carlo Delcroix (Firenze 1896 - Roma 1977) Disegno firmato (carboncino e biacca su cartoncino beige - cm 48 x 32,5 - opera di Cesare Musacchio (n. Roma 1883 - m. post 1937) raffigurante un ritratto del deputato fascista ed eroe di guerra del quale è presente la firma autografa (vergata con lo stesso carboncino utilizzato da Musacchio) in calce al ritratto. € 200

146. Roberto Farinacci (Isernia 1892 - Vimercate 1945) Minuta autografa (senza ind. di data) del gerarca fascista, (soprannominato il Ras di Cremona) relativa ad un intervento sul libero commercio. “Debbo però dichiarare che pochi hanno compreso lo spirito della mia (…): non intendo io ostacolare il libero commercio, ma bensì assicurare agli effetti fiscali assicurare all’erario quei proventi che alcuni cercano di eludere…”. Due pagine in-8, dense di cassature e rifacimenti, carta int. ‘Hotel Bristol Rome’. Note di altra mano al verso. € 120

61 147. (Farinacci) Jole Foà (Vercelli 1890 - Auschwitz 1945) Importante lettera autografa firmata (senza indicazione di data) della segretaria personale del gerarca fascista Roberto Farinacci, deportata ad Auschwitz nel dicembre 1943 in quanto ebrea, nella quale chiede di essere ricevuta per un colloquio che fino al quel momento le è stato negato. “Scusi se le rubo ancora un po’ di tempo, ma questa volta non mi deve dire di no. Vi è qualcosa che non riesco a comprendere e che mi fa molto male e mi avvilisce anche di più di quanto già non lo sia. Solo per me dunque non ha un attimo di tempo? Perché? Cosa ho fatto, di cosa ancora mi si è incolpata? Non mi vuole dunque sinceramente parlare? Perché? La mia coscienza è molto pulita, non temo nulla, sono ancora quella di ieri, ma lei non mi deve scartare e se vi è una ragione che la riguardi voglia come per il passato essere sincero…”. Due pagine in-8. € 120

148. (Venezia 1876 - Roma 1970) Disegno firmato (carboncino e biacca su cartoncino grigio - cm 48 x 33 - opera di Cesare Musacchio (n. Roma 1883 - m. post 1937) raffigurante un ritratto dell'uomo politico fascista, più volte ministro, , del quale è presente la firma autografa (con lo stesso carboncino utilizzato da Musacchio) in calce al ritratto. € 200

149. Ezio Maria Gray (Novara 1895 –Roma 1969) Insieme di tre lettere (le prime due interamente autografe firmate, la terza datt. con firma e correzioni autografe) del politico fascista, Presidente dell’Istituto Luce e nel dopoguerra membro di spicco dell’ MSI, tutte indirizzate all’On. Giuseppe Pella. A. 29/7, (senza ind. di anno). “Oggi da un ritaglio di giornale apprendo il vostro lutto…”. Una pagina in-8, carta int. ‘Senato della Repubblica’. B. Roma Natale 1966. Augurandogli Buon Natale esprime il proprio apprezzamento per l’uomo politico. “Grazie a Dio siamo dello stesso…partito morale che non richiede tessera…”. Due pagine in-8, carta int. ‘Senato della Repubblica’. C. 21 novembre sera (senza ind. di anno). Ringraziandolo per la disponibilità e il riguardo con cui tiene in considerazione l’MSI, promette di ricambiare in sede parlamentare. “Ho apprezzato e registrato nella memoria il di Lei rilievo circa la CISNAL. Realmente, fino al di Lei avvento al potere il MSI non aveva mai sognato tale trattamento di giustizia per la sua organizzazione sindacale. Ed è giusto che i miei amici se ne ricordino nella valutazione complessiva della di Lei politica…”. Allega un datt. sull’ “affare Barile”. “Per quel ramo e per quell’incarico il Barile è proprio l’uomo designato avendo fatto di tale problema l’oggetto di tutta la sua vita…”. € 300

150. () (Frosinone 1882 - Roma 1955) Lunga lettera datt. con firma autografa del letterato e giornalista Mario Ravenna (autore del "Diario di un legionario in A.O.I ", 1935 - 37) diretta al “Maresciallo d’Italia Rodolfo Graziani” a cui invia il dattiloscritto inedito della “Mozione votata nel Congresso tenuto a Milano il giorno 8 giugno 1952” (di quattro pagine in-4 con correzioni autografe a penna verde di Graziani). In qualità di Segretario del Comitato promotore del Convegno Sociale Repubblicano ha il piacere di inviare a Graziani “la mozione politica, ancora inedita, votata dai presenti e firmata da autorevoli esponenti del Movimento, allo scopo di richiamare la Direzione Nazionale agli originari postulati programmatici contro ogni deviazionismo in atto”. Una pagina in- 4, consistenti lacerazioni ai margini. € 250

151. (Mussolini) Giuseppe Bastianini (Perugia 1899 - Milano 1961) Importante lettera autografa firmata, datata 9 novembre 1943 - XXI del gerarca fascista, tra i principali organizzatori della marcia su Roma, vicesegretario del Partito, governatore della Dalmazia dal 1941 al 1943, diretta a (1883 - 1945) nella quale, - alcune settimane dopo la seduta del Gran Consiglio del Fascismo nella quale fu deciso l'arresto del (24 luglio 1943) - contesta le accuse mossegli come 'traditore' per aver votato a favore della destituzione di quest'ultimo. Riportiamo alcuni passi a titolo di esempio. "Nell'imminenza del processo contro i diciannove del Gran Consiglio cosiddetti 'traditori', io affido alla buona sorte questa mia lettera che vorrei pervenisse nelle Vostre mani. Unico fra quei diciannove, io mi trovo nella situazione di poter scegliere quelli che dovranno essere i miei giudici...". "No Duce, non sono un traditore! Respingo questa accusa infamante, alla quale preferisco quella di 'criminale', che mi viene dal nemico per avere io mantenuto con pieno senso di giustizia e di umanità l'impero della legge italiana nel territorio annesso della Dalmazia! Se un plotone di esecuzione dovrà privare me della vita e i miei figli del padre loro, sia sullo straniero che ricada in tale delitto e sia il nemico d'Italia a raccoglierne l'eredità di odio! L'Italia è stata ed è in cima 62 dei miei pensieri: son vissuto e vivo di Lei, ho combattuto per Lei da soldato e da fascista, ho cercato di farle onore in terra straniera, ne ho tenuto alto il nome, Le ho procurato amici e non le ho accresciuto le inimicizie, e, prostrata e disfatta com'è oggi, pure sento che risorgerà e risalirà in alto in alto e non affogherà nell'ingiustizia e nel sangue...". Cinque pagine in-4 fittamente vergate. Bastianini verrà condannato a morte in contumacia nel processo di Verona ma riuscì a salvarsi dapprima nascondendosi in Toscana e in seguito in Svizzera fino alla fine della guerra. Accluso datt. con la trascrizione della missiva. € 1000

152. (Mussolini) Emilio De Bono (Cassano d'Adda 1866 - Verona 1944) Interessante, lunga lettera autografa firmata datata Cassano d'Adda 24 agosto 1922 del Generale del Regio Esercito Italiano durante la prima guerra mondiale e nella guerra d'Etiopia, membro del Gran Consiglio del Fascismo, indirizzata a Benito Mussolini, alcune settimane prima della marcia su Roma. Nella prima parte della missiva lo informa circa una questione relativa alle prime fasi di una trattativa diplomatica intavolata nel 1919 dal Generale, tra l'Italia ed alcuni rappresentanti della regione della Carinzia, non andata a buon fine - secondo il suo giudizio - per la negligenza di alcuni alti funzionari del ministero degli esteri italiano. "In relazione al suo articolo 'Seipel' del n° odierno del 'Popolo', trovo di circostanza riferirle una notizia di cui Ella terrà il conto che crede. Nel 1919 io, come Com.te del XXII C.A. fui mandato con buona parte delle truppe da me dipendenti in Carinzia per la protezione della ferrovia Villach - St. Veit. Là, benché avessi ordine assoluto "di non fare della politica" ebbi naturalmente occasione di fare conoscenza e stringere cordiali relazioni con le personalità più in vista e più fattive della regione. La mia, la nostra opera, fu colà molto apprezzata ed io ne ebbi attestazioni d'ogni genere, specie allorché il plebiscito risultò favorevole alle popolazioni tedesche della Carinzia. Allorché gli Jugoslavi si mostrarono più audaci e prepotenti nella zone 13 da essi occupata - verso l'agosto e il settembre 1919 - il timore di dover cadere sotto l'odiato dominio del Regno S.H.S. indusse alcuni alcuni fra i reggitori del governo risiedenti allora a S.Veit, a farmi le seguenti proposte: la Carinzia, ben volentieri si avvicinerebbe all'Italia e con essa stringerebbe relazioni sulle basi seguenti: a) libertà religiosa, di istruzione e culturale in genere. b)autonomia amministrativa. c) governo politico locale. d) unione doganale con l'Italia. e) (occorrendo) anche rappresentanza diplomatica per la Carinzia tenuta dal Regno d'Italia. Io scrissi che non avevo veste ufficiale (...). Il Cottafavi andò a Roma; S.E. Tittoni era a Parigi. Si presentò quindi a Sforza, il quale trovò...che non avevamo bisogno di prenderci altri grattacapi! Il Cottafavi pensò allora di andare a Parigi per far presente la cosa al Ministro, ma nessuno volle somministrargli i fondi pel modesto viaggio...". Infine gli propone di diventare un collaboratore del giornale diretto dal futuro Duce. "ben volentieri io avrei fatto il collaboratore militare del 'Popolo d'Italia' firmando i miei articoli, e gratuitamente, s'intende (...) se mi crede adatto per questo, eccomi qua!...". Quattro pagine in-4 fittamente vergate. Segni di archiviazione a matita rossa. € 500

153. (Mussolini) Gustavo Fara (Orta San Giulio 1859 - Nervi 1936) Lettera autografa firmata dat. Nervi 29 Giugno 1922 del generale e uomo politico, commendatore dell'ordine militare di Savoia, veterano della prima guerra mondiale e in seguito promotore del primo fascio di combattimento a Nervi (1921) indirizzata a Benito Mussolini, alcuni mesi prima della marcia su Roma, nella quale lo ringrazia sentitamente per un articolo "così lusinghiero" pubblicato sul 'Popolo d'Italia', giornale fondato e diretto dal futuro Duce. "Nella speranza di avere un giorno il piacere di conoscerla personalmente e di poterle ripetere a voce questi sinceri sensi della mia gratitudine, prego gradire il mio cordiale saluto di novella recluta fascista, ma anche di vecchio combattente che, entrato nel Partito, vi porta lui pure la sua salda fede nei destini della Patria, che il Partito Fascista ha salvato (...) dalla invadente sozzura anti-nazionale, anti-italiana, la quale minacciava di travolgere la Patria nostra uscita allora appunto vittoriosa per virtù del suo Popolo in armi, dalla più grande e cruenta guerra che la storia ricorda. Certamente il fascismo contribuirà in avvenire a rendere l'Italia più grande, più forte, e rispettata nel mondo...". Quattro pagine in-8. € 400

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152. (Mussolini) Emilio De Bono

64 154. Benito Mussolini (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra 1945) Importante manoscritto autografo firmato (Muss. all'ultima pagina) dell'articolo tit. 'Dopo il congresso di Verona', pubblicato sul 'Popolo d'Italia' il 27 agosto 1922 (cfr. R. De Felice, Mussolini il fascista. La conquista del potere, Torino, Einaudi, 1966, p. 236). Interessante la storia del titolo, qui esemplato (oltre che nella definitiva, apposta da redattore a matita, così come l'indicazione per il proto, tutto su 3 colonne) in due forme diversamente polemiche: lo sprezzante Shanzer l'inglese e il più 'gridato' Il delittuoso nullismo di Schanzer. Carl Schanzer era allora ministro degli esteri austriaco, e la sua posizione favorevole al ressemblement dell'Europa continentale sulle posizioni 'atlantiche' degli inglesi destava lo sdegno del nazionalista e fascista, prossimo Duce. L'articolo è importante, oltre che per le pieghe retoriche di grande sottigliezza che Mussolini si sforza sempre di adottare quando scrive di politica estera, perché mostra evidente l'interesse mussoliniano per l'Austria. Di lì a qualche anno infatti, il Duce stringerà un'alleanza con Dollfuss che solo Hitler riuscirà a infrangere con l'Anschluss. Sette pagine in-4 fittamente vergate, al verso di carta intestata 'Grand Hotel Isotta Genova', dense di cassature e rifacimenti. € 1700

154. Benito Mussolini

155. (Firenze 1903 - Dongo 1945) Due lettere datt. con firma autografa, risp. dat. al 1932 e al 1938 del giornalista e uomo politico, ministro della cultura popolare, segretario del Partito Fascista Repubblicano e fondatore delle Brigate Nere (1944). Nella prima missiva si complimenta con il corrispondente un volume scritto da quest'ultimo; nella seconda ringrazia per gli auguri ricevuti "in occasione della nascita del mio piccolo

65 Vanni". Due pagine in-8, su carta int. Sono uniti: un telegramma e due biglietti da visita, più quattro lettere datt. indirizzate a Pavolini. € 180

156. Amedeo di Savoia Aosta (Torino 1898 - Nairobi 1942) Ritratto fotografico (cm 16,5 x 11) con dedica autografa firmata dat. al 1927 dell'Eroe dell'Amba Alagi, Vicere ́ d'Etiopia dal 1937 al 1941, immortalato in divisa da ufficiale del Regio Esercito Italiano. € 250

156. Amedeo di Savoia Aosta

157. Pietro Tacchi Venturi (San Severino Marche, 1861 - 1956) Insieme composto da due lettere - Roma 1-II-’34 e 7-IX-1955 di uno dei più eminenti gesuiti del tempo - già grande tessitore della ‘conciliazione’ fra Papato e Italia fascista - e autorevole intellettuale cattolico. In particolare la seconda, diretta alla sorella, è di grande e affettuosa intensità. È acclusa una lettera datt. con linea autografa firmata diretta al cognato Pino. Su bigl. in-16 obl. int. ‘Collegio S. Francesco Saverio per le missioni estere’. € 150

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