POLITICA INTERNA PAGINA 3 L'UNITA

Gava: «Segni I socialisti propongono una rosa di candidati in proprio a Palazzo Chigi? Martelli: «Non mangeremo un piatto preconfezionato» Di sardi II dissenso di Signorile. Bossi vede il segretario delJPds: ce ne sono troppi»

«La Lega potrebbe anche votare il leader riformista... » «La tessera è una sola», ha affermato l'altra sera Antonio Ga­ va (nella foto), nel corso di una cena di parlamentan di " Azione popolare. Cosi facendo il neo senatore de si è espji- : citamente rivolto contro «il trasversalismo», riferendosi al » collega di partito Mano Segni. «Dobbiamo essere fedeli al ; partito costi quel che costì», ha poi aggiunto. «Potremo an-1 che votare per Segni presidente del Consiglio se è il partilo a ' deciderlo. Ma non sulla base di autocandidature. Franca- ' Craxi schiera il Psi: no a Napolitano mente però vi devo dire che di sardi ne abbiamo avuti fin ' troppi», ha concluso Gava suscitando l'ilarità dei presenti. • ' Il leader Mario Segni ha incontrato ieri il presidente della Re- • dei referendum pubblica. Il colloquio, di ol­ Va a vuoto l'incontro con Occhietto, ancora gelo a sinistra da Cossiga tre un'ora, si èsvoltonel*po- • meriggio al Quinnale. Il de- Non c'è il disgelo a sinistra. II Psi, oggi, non vota Na­ datura di analogo prestigio» sul governo fino alla riunione magari ammenda dei peccati. della candidatura di Napolita­ esplicita, tra De e Pds. Hanno i Oggi riunione • putato de ha illustrato a Cos- ; politano. «Non è un veto», dice Craxi a Occhietto. Ma (quella di Andreotti?), ha già della Direzione che terremo il Abbiamo qualche difficoltà a no in una candidatura comu­ voti per ottenere il risultato di del «patto» siga i contenuti, gli scopi ', blocca la proposta con una rosa di candidati socia­ fatto accantonare alla De il no­ 27 o il 28 aprile». Né si scanda­ subire imposizioni di questo ti­ ne per poi affrontare, i due Mancino e Napolitano». Appe­ della riunione degli aderenti ' me di . Un'a­ lizza più di tanto dell'annuncio - po». Spara anche tra le propne partiti insieme, la trattativa con na più cauto, ma sfuggente al «Patto Segni», riunione convocata per questo pomeriggio listi per riaprire la trattativa. Scelta sbagliata per Si­ zione di disturbo, per comin­ craxiano della «rosa» sociali­ file: «Ho bisogno di sapere se la De sulla presidenza del Se­ sulla questione di fondo del- nel romano hotel Parco dei principi. All'incontro partecipe- • gnorile. Martelli invece gijstifica: «Se uno dice: ti ciare E poi? Prima o poi, 6 la sta: «Prendo atto che non è sta­ su una posizione che è assolu­ nato. Ma il segretario non ha l'aulonomacandidaturadi Na­ convinzione di Craxi, si tornerà to pronunciato un no su Napo­ tamente coerente e lineare il osato. E Martelli se la prende politano, è Garavini: «Se c'è un ranno i 165 parlamentari eletti che hanno firmato il patto per i propongo questo, ma non intendo darti niente, £ a trattare quell'accordo com­ litano». Anche per il segretario partito è unito...». E fin qui il con Occhetto: «Aveva cento accordo complessivo delle for­ la riforma elettorale, I comitati locali, i responsabili delle or- | molto difficile». Paradossalmente nome e metodo plessivo persosi per strada e del .Pds l'incontro è stato bersaglio è chiaramente Si­ modi, non uno, di presentare ze politiche e democratiche,; ganizzazioni aderenti, i garanti e i membri della presidenza . vanno bene a Bossi: «Dopo la prima votazione...». nel quale il segretario sociali­ «estremamente franco». Anzi, gnorile, il leader della sinistra Napolitano in modo convin­ noi ci riserviamo di valutare se del comitato. L'assemblea è stata convocata per mettere a i sta si gioca ti proprio futuro po­ aggiunge: «Come al solito», b che in mattinata gli aveva scrit­ cente». E anche lui taglia corto: le soluzioni proposte ci paiono punto le modalità operative da seguire nella legislatura che , litico e personale. «Non c'è an­ spiega: «È ora di finirla con la to una lettera Derchjedereli di «Non abbiamo veti ma il Psi rnrrplte *HÌ armltahili „ Para-. si anr*» oppi -.-'.< PASQUALE CASCELLA cora il tavolo e non ci sono doccia scozzese del gelo e di­ sostenere la candidatura di ' non è la truppa ausiliaria, ag­ dosso per paradosso è invece * neppure le sedie», sbotta il lea­ sgelo. Siamo due forze che, a Napolitano al di fuori di ogni giuntiva di nessuno. Questo se Umberto Bossi, il leader delle ' Presidenze I parlamentari Verdi chiedo­ •I ROMA. Incontrarsi e dirsi... dire che non c'è niente. C'è la der socialista di fronte ai suoi. seconda dei casi, possono trattativa, con «un atto lungimi­ lo possono togliere dalla testa Leghe che vuole scongelare i . no candidature trasparenti « arrivederci. esce candidatura di Giorgio Napoli­ Occhetto, invece, ha presen­ avere momenti di incontro o rante» motivato da un «giudizio sia la De sia il Pds. Se ci pre­ suoi voti (magari in cambio di : Camere per le presidenze delle due un paio di vicepresidenze) e dall'incontro con Achille Oc- tano a presidente della Came­ tato la candidatura di Napoli­ no, e deve essere considerato sull'uomo politico e sul suo sentano un piatto preconfezio­ : I Verdi chiedono Camere. Per garantire, - si i chetto. nel -campo neutro» de! ra, formalizzata dal Pds. E deve tano senza trattative o, meglio, fisiologico e normale. L'impor­ ruolo nelle istituzioni». La ri­ nato, noi diciamo: "No grazie, che proprio Craxi l'altro giorno legge in un comunicato-«il ' gruppo socialdemocratico, ed essere ben imbarazzante per il senza mercanteggiamenti. tante è dire chiaramente quali sposta è nell'anatema. Ma il non lo mangiamo"». Nega «so­ ha legittimato, ad «aprire» alla ; trasparenza massimo di democrazia, tra- ostenta rigidità, freddezza, di­ Psi non votare quest'oggi il lea­ Una logica ostica per il leader sono le intenzioni, poi ciascu- segretario socialista ha un altro spetti», Martelli, ma rivela co­ candidatura di Napolitano. - •• _ sparenza e autorevolezza in stacco: -È stato uno scambio di der riformista del Pds. Ma cosi socialista: «SI, va bene, ma do­ novalutaconattenzione». . richiamo all'ordine: «Voglio munque il timore socialista di Nell'incontro con Occhetto ap- ' idee certamente utile. Abbia­ vuole Craxi. Il Psi alla Camera po...». Occhetto ha avuto un Craxi, però, ai suoi offre una anche sapere se c'è una mag­ trovarsi stretto in una morsa. prezza, infatti, «sia il metodo ™^~~™~™*"^~* un momento cost importan­ mo parlato con molta fran­ voterà uno dei tre petali della bel spiegare che il Pds non ha valutazione drammatizzante. gioranza del partito e dei grup­ , invece, i suoi so­ sia l'indicazione». Dice Bossi: te per la vita del Paese e di fronte alla chiara bocciatura della I chezza...». Si ficca nell'ascen­ rosa di nomi decisa, non si sa alcuna intenzione di parteci­ Non sbatte la porta su Napoli­ pi parlamentari che non ten­ spetti li sbatte sul tavolo: «Il Pds «Non abbiamo detto che an­ nomenklatura politica da parte dell'elettorato», 1 Verdi chie­ sore, sale al quinto piano dove bene da chi (o si sa fin troppo pare a una mera operazione di tano: «La nostra posizione è tenna». E qui il bersaglio non vuol far da solo? Allora presen­ diamo e votiamo, abbiamo dono che le candidature per le due presidenze sfuggano al­ è atteso dai nuovi parlamentar, bene), al termine della riunio­ allargamento della vecchia assolutamente costruttiva, pos­ può che essere Martelli. Il qua­ ti un candidato di qua e uno di detlj che l'uomo ha le caratte­ la logica delle lottizzazioni, in caso contrario proporranno incrocia Martelli che lo interro­ ne del gruppo: , Sil­ maggioranza. Craxi è sembra­ siamo e potremo avere natu­ le, prontamente, si copre: «Mi • là, anche al Senato dove ha ristiche che servono. Se non lo due nomi di sicuro prestigio e rappresentativi della migliore \ vano Labriola e Gianni De Mi- to prenderne atto, ma ha insi­ ralmente delle preferenze per­ debbo chiedere, prima che me un'altra figura di prestigio co­ vota nessuno, non saremo cer­ ga con lo sguardo su come è chclis. Una scelta di bandiera, società italiana: quello di Pina Grassi per il Senato e di Fulco andata, e scuote la testa: «Ma­ stito, accennando pure all'esi­ sonali e politiche, ma non sia­ lo chieda qualcun altro, se non me Lama, cosi discutiamo me­ to noi a sostenerlo. Ma se tro­ Pratesi per la Camera.. i . - . , „„•• :',...• •• per ora. Messa 11. di traverso, genza di «pensare a un altro ti­ mo portati a porre veti o pre­ ho sbagliato completamente glio. Ma se non ha un candida­ verà forze e voti, la Lega da un r le, proprio male...». , • - per ostacolare il decollo im­ Non è stato, anche se Craxi po di governo». Un po' poco, giudiziali... Siamo disponibili diagnosi: se, cioè, il Pds vuole to là, allora la cosa mi puzza». • certo punto in avanti non ne­ mediato della candidatura di gherà il voto». *• .-.«^ Ipri Gualtieri Libero Gualtieri e Antonio e Occhetto hanno lasciato fuo­ Napolitano. Cosi come l'an­ anche se deve essergli costato per raggiungere le intese possi­ si riunificarsi ma con Rifonda- Paradossalmente, chi condi­ Del Pennino sono stati con­ ri della porta gli ultimi screzi, nuncio del voto socialista per tanto. Ma tant'è, Occhetto ha si bili, ragionevoli, motivate ed zione comunista di Garavini e vide i sospetti socialisti? I co­ Oggi, dunque, voto al buio. ' e Del Pennino accettato il confronto sulle equilibrate». Ma poi comincia Cossutta e con la Rete» di Or­ munisti Armando Cossuta e •Tutti i giochi sono aperti. Il ; fermati presidenti rispettiva­ rincontro del disgelo a sinistra. la conferma del repubblicano confermati' mente del gruppo pri al Se­ Martelli e sconsolato: «Si pote­ alla presi­ •difficoltà» del momento politi­ a sparare: «Vogliamo percorre­ lando Cascio». Nò Martelli mo­ Sergio Garavini, che Craxi in­ campionato è aperto, direbbe : va ripartire da tre. dai tre partiti ' denza del Senato, con la sub­ co, ma continuando a tenere re la strada del confronto a si­ stra tentennamenti sulla linea. . contra per 80 minuti. Dice il Pazzarella», scherza Occhetto. capigruppo nato e alla Camera. La deci­ dell'Intemazionale, e inve- , dola argomentazione che «si «nettamente separate le cari­ nistra, ma i socialisti non pos­ Qualche socialista sperava che presidente di < Rifondazione: E prevede «una fase di manfri­ sione è stata presa ieri po- ce...». Si blocca, il vice presi- ' può accettare solo una candi­ che istituzionali». Lo dice chia­ sono inserirsi in una indistinta Craxi prendesse l'iniziativa di - «Mi pare di intravedere un ac­ na, come per l'elezione del meriggio nel corso di una dente del Consiglio, prima di ro e tondo: «Non apro bocca unità della sinistra, facendo proporre la trasformazione cordo, un'intesa più o meno presidente della Repubblica». """"^""•^^^^^—^™ riunione svoltasi nella sede della direzione nazionale repubblicana, presente il segreta­ rio . Lo stesso La Malfa ha poi ribadito la po­ : sizione del partito incentrata sul no deciso a trattative che . Si gioca al buio, questa mattina, per l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, ma alcuni parlamentari sono già in corsa confondano cariche istituzionali e maggioranze di governo. ' Da Gava a Mancino, da Spadolini a Andreotti. La proposta Napolitano e la «rosa» del Psi con Aniasi, De Michelis e Labriola E a sostenere governi se non nel caso che siano svincolati • dai partiti. -••..•. ... . , , • «*„„.. . Enzo Bianco: I voti del Patto referendano possono essere determinan­ «I referendari . ti per il varo del nuovo go­ Carta d'identità di 8 candidati ai blocchi di partenza decisivi _ verno. Lo sostiene il neode­ putato repubblicflino7èxYih- ' perii governò» ' 4*co di Catania Enzo Bian- Otto candidati per le presidenza della Camera e del nell'87, il candidato col mag­ De. Pai, giugno.SL.ha. guidato della Bolognina, anche se do- , co. «Siamo circa .USO,- sCjSia- ' Senato. Sono i nomi più accreditati di una lista che, gior numero di preferenze. uh governo lino al , pò il congresso di Rimini, l'a- • ^~™™~™"™™""~*™""^" mo coesi» ha detto Bianco-' però, continua a crescere, con candidature di ban­ 225.374. Difficile dire, comun­ novembre 82. Questa «inclina­ . rea «riformista» ha teso a diffe- possiamo essere decisi vi. Per esempio- ha continuato - l'i­ que, se la sua popolarità fra gli zione» al governo, Spadolini . letiziarsi dalle posizioni del se­ potesi di un governo a guida Craxi basato sulle vecchie stra­ diera e di «facciata». Da Mancino a Gava, da Napoli­ elettori di Napoli e Caserta sia l'ha in qualche modo mante­ gretario. • - tegie è un'ipotesi non tanto peregrina. Ma se i referendari tano alla «rosa» suggerita dal partito socialista, bre­ rimasta intatta. Stavolta, alla nuta anche in quest'ultimo pe­ Ir.fine, non resta da dire che . prima prova con la preferenza fossero coesi di fatto quel governo non avrebbe una maggio- ' vissimi profili dei candidati più accreditati. In «corsa» riodo. Insomma, non è un mi­ delta «rosa» proposta dai socia- ' ranza parlamentare. Scilo nella De - ha concluso Bianco' • i • unica, Gava ha optato per il stero che Spadolini non abbia listi. Il primo nome è Aldo ; qualcuno ci mette anche , che pro­ Senato. Avvocato, dottore in condiviso la scelta di opposi­ Aniasi. Ha 71 anni, un passato -" "pattisti" sono alcune decine». , , babilmente, però, punta più in alto. • legge, ha 72 anni. Impossibile zione di La Malfa. di comandante partigiano nel— anche solo provare a sintetiz­ Da Palazzo Madama a Mon­ la divisione «Garibaldi-Redi», Rifondazione Lucio Magri è stato confer­ zare i suoi incarichi. È «ex» di tecitorio. Ed è proprio per la per il quale è stato decorato. .; Magri e Libertini mato capogruppo del Parti­ tante cose: nel '61. divenne presidenza della Camera, che ' , La sua carriera politica, però, è ; to della Rifondazione comu­ STEFANO BOCCONETTI presidente di un'improbabile lega ta indissolubilmente alle • capigruppo nista. Come Lucio Libertini •Unione Enti Locali41 .Napoli» il Pds ha espresso la sua candi­ •• ROMA Candidati di «fac­ De a Palazzo Madama. Avelli­ datura: . - vicende di Milano. Dove, per • al Senato, Magri è stato elet­ e poi via via presidente della quasi un decennio (dal '67 al to all'unanimità dai presenti: ciata», di bandiera. Che servo­ nese, «fedelissimo» di De Mita. Regione, ministro delle Poste. 11 dirigente del neonato partito no solo per (ri) allacciare i Come il «suo» presidente, ha della sinistra è uno dei leader 76) è stato primo cittadino. •' una trentina di deputati sui contatti tra le segreterie. Ma mosso I primi passi nella cor­ Finanze, Interni. Tante cari­ L'aluo nome suggerito da via che, ma oggi è soprattutto lea­ che meglio conosce l'istituzio­ del Corso è quello di Silvano - 35 eletti del gruppo, che do­ anche candidati «veri». Sui rente «di base». Nato come uo­ ne: è stato eletto 9 volte. La pri­ mani presenterà la prima proposta di legge sulla proroga quali si prova a costruire al­ mo di «apparato» (ha guidato der del «Grande centro». Gui­ Labriola. È uno dei candidati «" da, insomma, il «partito di ma volta • nel '53, avvenne ' più giovani: appena 57 anni. ' della scala mobile. leanze. Sono ormai quasi due , la potente organizzazione del­ quando aveva solo 28 anni: e settimane che circolano «voci» la Campania) si è mosso bene maggioranza» nel parlamenti­ Dottore in giurisprudenza, e ti- •.. sui Presidenti delle due Came­ no intemo. _ •• allora ottenne 42 mila voti. , tolare di una cattedra di diritto > Alla buvette Brutta sorpresa per i senato­ anche nelle istituzioni. Tanto • Sempre in casa De nasce Giovanissimo, insomma, era re, ma solo ieri l'elenco ha pre­ che a 40 anni è diventato presi- ! . pubblico, è popolarissimo fra "• ri. Da oggi i prezzi della bu­ so forma. S'è arricchito di altri un'altra candidatura. È niente­ già un dirigente riconosciuto: il «popolo socialista» della To- del Senato vette di palazzo Madama so­ . dente della Regione. Da allora, iscrittosi all'università di Napo­ nomi, autorevoli, ma si è an­ dall'accesa difesa dell'autono­ meno che quella di Giulio An­ ' Nicola Mancino , scana. È qui, infatti, nel colle- . il caffè aumenta no aumentati. Il caffè, per che «allungato» a dismisura. E mia regionalista (tipo: «Non dreotti. Ma non sembra una li, nel 42 già faceva parte dei ' gio di Pisa, che nel 76. quando . esempio, passa da 500 a 700 fino a tarda ora, le agenzie di transigerò se la burocrazia vo- proposta «vera». Non fosse al­ gruppi antifascisti studente­ ancora non aveva incarichi di ' a 700 lire lire, mentre le paste da 600 a stampa hanno continuato ad ' lesse ipotecare le funzioni del­ tro perchè Andreotti sembra schi. Nel '45, la sua adesione al partito, che fu eletto, racco- " •aggiornare» la lista, accre­ puntare ancora più in alto. In mezzo secolo fa: perchè An­ solo relativamente agli incari­ Pei. Ha costruito il «partito nuo­ gliendo quasi 20.000 voti. L'ul- • 900, i cornetti e i maritozzi le regioni», come disse in ^-^^———»•••••— da 500 a 700 lire. Lievitano scendo cosi l'impressione che , un'intervista del 71) fino alle sintonia con l'ipotetico grafico dreotti già al suo esordio in po­ chi) , ma anche conferme. La vo» nel dopoguerra, è stato tra i ' timii «proposta» del garofano 6 • molte «indiscrezioni» servano della sua carriera politica. Rap­ litica, nel '47, si insediò in un prima, è quella di Giovanni sostcniton del nuovo partito di ' Gianni De Micheli». L'attuale ' anche i prezzi degli spuntini di mezzogiorno, per non dire ^ polemicissime battute ariti- ufficio e vi mise radici. Allora si Spadolini. Il settantasettenne solo da schermo. In ogni caso ," -Cossiga di tre mesi (a, Manci­ presentata da una «linea», co­ Occhetto. Giorgio Napolitano, ministro degli Esteri (52 anni. * dei tramezzini che quasi raddoppiano: da 1000 a 1800 lire. esiste una «rosa» più attendibi­ stantemente in crescita. A lui, trattava della scrivania del sot­ professore fiorentino, infatti, infatti, che ha preso un po' il veneziano, professore di chi- ' Non è da meno, in questa revisioneprezzi , il ristorante, ripu­ le. Da chi è composta? Per la no s'è sempre «dichiarato» si deve anche un neologismo: tosegretario alla Presidenza. nell'ultima legislatura ha occu­ coerente: esponente della sini- pato lo scranno più alto di Pa­ testimone da Giorgio Amendo- • mica a Padova) ha colleziona­ lito e restaurato in queste settimane di chiusura del Senato.. ' carica di Presidente del Sena­ «andreottiano». Che indica l'i­ Carica che mantenne 7 anni: la, è stato il leader indiscusso to tanti ministeri: il primo fu to, in corsa, c'è anche Nicola . stra De. Altro candidato, di cui namovibilità dalla stanza dei passarono 4 governi De Ga- lazzo Madama. Giovanni Spa­ s'è parlato insistentemente è dolini, comunque, ha già inse­ della componente «riformista» quello delle partecipazioni sta- : Mancino. Sessantun anni, fi­ bottoni. Parola nuova, ma che speri, passò Pella. Ma lui restò : tali. Quello che ha mantenuto ' no a ieri è stato capogruppo . Un nome le­ sempre al suo posto. -• rito il suo nome nella storia: è dell'allora Pei. E da quella pò- QREQORIOPANE gato ad un record: è stato, poteva essere usata anche Nomi nuovi • (ovviamente stato il primo Presidente non sizione ha condiviso la «svolta» più a lungo è stato il Lavoro.. MsiePli Il giornale vaticano invita a non dimenticare «corresponsabilità e incoerenze» Amedeo d'Aosta si candida «Diciamo no «Sarei un ottimo presidente- a queste L'«Osservatore» attaccaGoria e Martinazzoli deDa^epubblica: proposte» «Nessuno è fuori dalla nomenklatura» meno monarchico di Cossiga» •V ROMA. Anche il segreta­ Dura presa di posizione della Chiesa contro i «ri­ assetti dei gruppi parlamenta­ termine "nomenklatura" - scri­ ca dei cattolici, è molto tempo M ROMA. Tra tante candì- ; to vicino a Vittorio Emanue­ rio liberale e belli» della Democrazia cristiana che hanno di­ ri, «si sono detti polemicamen­ ve infatti il quotidiano della che la Chiesa manda alla De '. dature e autocandldature - le. E positiva è anche la valu- . quello del Msi te contrari a votazioni che defi­ Santa Sede - a certe persone un messaggio chiaro: «siate tutte più o meno incerte - si è . fazione di Sergio Boschero, si sono incontrati ieri sera, re­ chiarato di non essere disponibili a votare un pre­ niscono di "nomenklatura"». sembra piacere in modo parti- . uniti». Per esempio, gli strali ' aggiunta anche quella di" presidente nazionale del mo­ gistrando significativi accordi sidente del gruppo «di nomenklatura». In una no­ La nota dcll'Osserua/ore si rife­ colare, anche se dimenticano dell'OssenxMo/t' si erano ap­ Amedeo D'Aosta, avanzata vimento monarchico «Feri», in materia di riforme istituzio­ ta, L'Osservatore romano interviene nella discus­ risce, evidentemente, a quei di aver ricoperto posti di vera puntati, durante l'ultimo Con­ in un'intervista pubblicata , per il quale, però, Amedeo di nali e sulle nomine parlamen­ sione interna alla De invitando la sinistra a un'«au- democristiani (Goria, Fracan- "nomenklatura", chi come siglio nazionale della De, con­ dal Secolo XIX Il cugino del "• Savoia ; avrebbe „-, qualche tari. Liberali e missini sono Zani, Anselmi, Mastella, D'O­ presidente del Consiglio, chi tro chi si batteva per le dimis- , principe Vittorio Emanuele . chance solo se si arrivasse in uniti nel dire «no» all'ipotesi di toriflessione» che non dimentichi «corresponsabi­ nofrio, Rognoni) che hanno come capogruppo alla Came­ sioni di Forlani, elogiando, in- - punta in alto, alla poltrona ,. Italia all'elezione diretta, del eleggere il democratico di si­ lità e incoerenze». fatto sapere di non essere di­ ra». Al contrario, secondo il vece, gli interventi che, come , del Quirinale . «Potrei essere presidente della Repubblica. . nistra Giorgio Napolitano alla sponibili a «votare -sono paro­ Vaticano, «sarebbe coerente quello di , •'. un ottimo presidente della '' La Repubblica Presidenziale ! Camera e il democristiano Ni­ le di , unitosi fare un'autoriflessione di que­ battevano sul tasto della corre­ ManoAgnes Repubblica», ha dichiarato il entra nei disegni monarchici ' cola Mancino al Senato. Altis­ al gruppo dei "ribelli" della si­ sto tipo, invece di ergersi a giu­ sponsabilità e dell'unità inter­ duca, dicendosi deci:» a' per puntare ad una sorta di simo è «preoccupato dell'ulte­ FRANCA CHIAROMONTE nistra (ma non solo) De, di­ dici anche di cronisti che con na al partito. Insomma, in un < «porsi come alternativa in - «rivalsa storica»? Boschero ci­ riore svilupparsi di fenomeni versamente a quanto aveva fat­ discrezione erano intervenuti quadro politico definito «nebu- • questo momento, perchè le ta alcuni illustri precedenti •• ROMA. «La Chiesa non scuola di formazione all'impe­ to in occasione del Consiglio loso e preoccupante», in un porto coerente, diretto tra poli­ cose sono molto difficili». Per : di democrazia consociativa», può rinunciare alla propria gno sociale e politico), L'Os­ nazionale democristiano - un nel dibattito». «Non è con que­ quadro che sembra non offrire tica e fede, per evitare che la verità, non avendo ancora ' storici: «Luigi Napoleone di­ Fini parla addirittura di un missione pubblica, non può ri­ servatore romano, nel frattem­ presidente di gruppo di no­ sto pseudo-stile - conclude la alcuna certezza, il Vaticano questa venga ridotta a «fatto 50 anni, quest'anno Amedeo ' ventò prima presidente della «colpo di stato strisciante mes­ dursi a fatto pnvato», ha affer­ po, decideva di entrare nel vi­ menklatura». «In quel caso - nota - che si fa novità in politi­ guarda con sospetto a ogni pnvato». Insomma, il ripristino D'Aosta non è ancora eleggi­ Repubblica e poi Imperatore so in opera dal gruppo Oc- mato ieri il cardinal Ruini. E vo dello scontro politico in atto aveva aggiunto ieri il ministro ca. E tanto meno con il tentati­ ipotesi di cambiamento nella . della «valenza pubblica del bile alla massima cariai del- ' dei francesi...Zog fu eletto chetto-De Mita-Gava». Il Pli mentre la relazione del presi­ nella Democrazia cristiana. per le Riforme istituzionali - vo di volersi ricreare un'imma­ Icacdcrship nella Democrazia • Cristianesimo», • ritenuta da lo Stato italiano, ma ha detto perima presidente della Re­ lancia quindi la candidatura dente della Conferenza epi­ noi non lo voteremo. Magari gine dimenticando correspon­ cristiana e sembra temere, per monsignor Ruini necessaria al­ di voler compiere un «son­ pubblica e poi Re d'Alba­ di , che non sa­ Di più: il giornale del Vatica­ sabilità e incoerenze di vario nia...». Ma i propositi di rivin- ' scopale è stata letta in un con­ no ha deciso dì «non rinuncia­ perderemo, ma potremo mu­ la prima volta, che, in questo _ la sopravvivenza stessa del­ daggio preventivo». La «bou­ rebbe «di partito». Fini afferma testo, diciamo cosi, non diret­ tare il quadro di riferimento». genere». . , . ' - • partito, prevalgano quegli uo- ' l'Europa, in Italia passa, secon­ tade» del duca ha immedia­ cita e le origini monarchiche : di preferire Spadolini a Manci­ re» a dire la sua sui futuri assetti mini meno legati alla Chiesa in tamente suscitato consensi ' non sembrano condizionare ' tamente politico (un incontro intemi del partito di maggio­ La polemica dell'Osseruo/o- Non è la prima volta che do il Vaticano, attraverso la no. Pli e Msi si sono ritrovati sul tema «Il sinodo dei vescovi quanto tale e più lontani da porla stretta della mediazione tra i monarchici. «E un'idea * troppo il duca Amedeo: «Sa­ d'accordo anche sulla modifi­ ranza relativa e di segnalare il re sembra rivolta, in particola­ L'Osservatore romano usa toni quei movimenti che, come Co­ da apprezzare», ha dichiara­ rei sicuramente meno mo­ europei e il ruolo dell'Europa», dissenso della Santa Sede ver­ re, contro e Mi­ tanto aspri nei confronti della assicurata • finora dall'attuale ca dell'articolo 138 della Co­ organizzato, in provincia di munione e Liberazione, sotto­ gruppo dirigente della Demo­ to Carlo D'Amelio, «ministro •' narchico di Cossiga», ha af­ stituzione. ; . . so quegli esponenti della De no Martinazzoli, ai quali ricor­ sinistra De In coerenza con I lineano la necessità di un rap- della rea! casa», da anni mol­ fermato. ,i. i Reggio Emilia, dalla locale che. sulla questione dei futuri da il loro passato politico: «Il ripetuti appelli all'unità politi­ crazia cristiana. ,,..,. . -