IERI E OGGI 150 ANNI NEL MITO

Lo stile "capri" ha sedotto artisti, intellettuali, dandy, star di Hollywood. Ha creato le mode. E fa ormai parte dell'immaginario collettivo

DI MANUELA PIANCASTELLI

In queste pagine: via Camerelle a distanza di circa un secolo. Ieri come oggi è la strada più "in" dello shopping caprese. Tra i negozi di culto che hanno qui le loro vetrine: la gioielle- ria di Pietro Capuano soprannominato Chantecler; i profumi isolani di Chartusia; i sandali fatti a mano di Gennaro Canfora. Nella foto d'epoca (1900 circa), l'insegna dello Zum Kater Hiditigeigei, per 40 anni famosissimo luogo d'incontro.

apri è una risata geologica, un ritratto firmato da dio, mare che si squama a una bava di vento d'inverno. Una dietro l'altra 'e parole di Filippo Marinetti (il creatore del futurismo aveva casa a Capri), Edwin Cerio (nume tutelare dell'iso- la, che salvò dalle speculazioni edilizie degli anni 30), Michele Prisco (tra i massimi scrittori napoletani del Dopoguerra, autore di una guida su Capri) disegna- no l'immagine dell'isola che, in tempi e modi diversi, Capri irrompe in Europa, e poi nel mondo, nell'estate del contribuirono a lanciare nel firmamento dei luoghi più 1826 quando due pittori tedeschi, August Kopisch ed Ernst esclusivi del mondo. L'isola-simbolo della fascinosa bellez- Fries, entrano per la prima volta a nuoto nella Grotta Azzur- za italica, un mito clic dura senza soluzione di continuità da ra, accompagnati con una barchetta dal notaio Giuseppe 150 anni. E che nulla, neanche i motoscafi estivi rumorosi Pagano, tra i primi albergatori dell'isola. Per Kopisch si e arroganti clic ne solcano l'acqua blu cobalto o l'esibizioni- tratta di una folgorazione: "L'acqua, simile ad una fiamma smo dei vip agostani riesce a scalfire. Perché l'immaginario cerulea, fa risplendere l'intera grotta", annota sul registro collettivo l'ha sospesa nel tempo con le sue due anime: dell'albergo, "ogni onda sembra di fuoco". Al suo ritorno in quella della bellezza graffiante della sua natura, del patria, la magia del luogo, la sua unicità, con il conseguente silenzio, delle scale faticose e infinite, dei tre che bagaglio di emozioni, si diffondono conte un tam tam. sembrano stracciare il mare. E l'altra, più viveur, della Christian Andersen ambienta a Capri il romanzo L'improv- Piazzetta popolata da personaggi del jet set internazionale, visatore e pochi anni dopo, nel 1853, Ferdinand Gregoro- che a ogni stagione la confermano ombelico del mondo, vius scriverà Die Insel Capri, che diventa la guida preferita capitale del lusso, della trasgressione, della vita libera. di politici e intellettuali. Ma saranno i paesag- A sinistra, la Marina Grande in una foto del 1924. Sopra: la Marina svedese Axel Munthe. Nel 1912 i turisti a Capri sono ben oggi. Già nel 1946 Edwin 40 mila. Luogo d'incontro è io Zum Kater Hiddigeigei di Cerio, 1875-1960, Giuseppe e Lucia Morgano in via Camerelle, il primo personaggio centrale della vita di Capri agli esordi caffè letterario di Capri, palcoscenico della dolce vita del turismo (caprese doc, isolana, a pochi passi da villa Discopoli abitata da Rilke autore di libri sull'isola e da villa Lo Studio, dove sarà ospitato dal Comune famosi all'estero, quando in esilio. Bar con cucina, bazar, rifugio, nel 1920 fu eletto sindaco promulgò regolamenti confessionale, per 40 anni la bella Lucia ha servito edilizi che salvarono Fersen e Roger Peyrefitte, Alberto Savinio ed Enrico l'isola da progetti Prampolini, Marinetti e Somerset Maugham (che poi lie speculativi), scriveva: "La parlerà nel Mangiatore dì loto), Gorky e Rilke. Nel Marina Grande no è più quella di una volta, 1938, da mercato della verdura e del pesce, la Piazzetta avrebbe fatto volentieri a diventa cuore della mondanità raffinata grazie a Raffaele meno di banchina e Vuotto, personaggio caprese dalla verve napoletana, che scogliera... Con tutti i suoi ha l'idea di sistemare alcuni tavolini all'aperto dove difetti? senza le comodità di oggi, era però bella". prenderanno il caffè Malaparte, Moravia, Ungaretti, Pratolini, Graham Greene. Nel dopoguerra l'"isola azzurra" diventa il ritrovo gisti della Scuola di Posillipo, nel terzo decennio della "Café society" (dal night club aperto a New York dell'800, a diffondere l'immagine delle sue inaudite nel 1938). Esplode la stagione d'oro del turismo interna- bellezze attraverso dipinti e disegni che all'epoca faceva- zionale, quella delle feste, delle cene in abito da sera e no le funzioni di reportage fotografici. Nonostante sia delle notti bianche. Vivere l'isola significa condividere un'isola, Capri è aperta e ospitale, e negli armi difficili un destino speciale, far parte di una casta invidiata che per gli omosessuali quelli del processo a Oscar Wilde non è alla moda ma addirittura la crea. Pucci propone i accoglie molti scrittori e artisti gay, facendo nascere in pantaloni "Capri", ma stile caprese significa anche un Europa la sua fama di tolleranza e sregolatezza. meraviglioso dolce di cioccolato e pasta di mandorle, Grazie all'hotel Quisisana, quintessenza della raffina- foulard annodati in maniera estrosa, sandali di cuoio fatti ta e calorosa ospitalità italiana, approda a inizio '900 Lui a mano, bagni a mezzanotte, il rito dell'aperitivo in turismo fatto di nobili, reali e personalità della politica e Piazzetta. È il palcoscenico ideale per la regina del dell'industria. Uno dopo l'altro, arrivano l'esule russo gossip internazionale, la temutissima giornalista ameri- Massimo Gorkij, il pittore tedesco Karl Withelm Diefen- cana Elsa Maxwell, che dal podio caprese dirige per anni bach, il conte Jacques Fersen, dandy dissoluto e cocaino- la vita mondana dell'isola dove sbarcano i Windsor e mane, lo scrittore Norman Douglas, il medico scrittore Soraya, Grace Kelly e Jackie Kennedy. Il La Piazzetta, a inizio '900 (a sinistra) e oggi (sopra). Così Giovanni Rosso: Così Grand Tour è soppiantato Giovanni Russo "Il principe Dado Ruspoli arrivava in dalla Great Hollywood, Piazzetta con le sue mise Creta Garbo prende il sole provocatorie, e faceva scandalo vestita di bianco in Piazzet- anche tra quegli intellettuali rotti a ogni stravaganza, da ta, Charlie Chaplin passeg- Alberto Moravia a Palma gia con la giovane moglie, Bucarelli". la Callas e Onassis vivono Foto d'epoca: tecnica e stili en plein air la loro tormentata love story. Chi è fuori da quel mondo, lo sogna: Peppino di Capri canta Tu luna A cavalla tra '800 e '900 vengono realizzate le prime luna tu, luna caprese, Totò è L'imperatore di Capri, uno campagne fotografiche in Italia. Leader è lo stabili- splendido Vittorio Caprioli dirige Leoni al sole, mentre mento fotografico dei Fratelli Alinari di Firenze, Jean Luc Godard gira a villa Malaparte Il disprezzo. Il insieme ad altri fotografi professionali come Brogi di Firenze e Anderson di Roma, che ritraggono luoghi e mito di Capri continua e, se possibile, si rafforza. situazioni utilizzati poi per cataloghi a uso degli Ma il turismo sta nel frattempo cambiando, e a partire studiosi o come cartoline ricordo dei viaggiatori del dagli anni 80 agli artisti si aggiungono i nuovi ricchi, Grand Tour. È grazie a questi reportage, insomma, autocelebrativi e globalizzati, che arrivano nel portic- che l'Europa conosce l'Italia e nasce il culto del Bel ciolo con barche potenti e rumorose. È un destino che Paese. Tra i repertori più classici, Capri con i suoi tanti accomuna tutta l'Italia - che qui arriva però amplificato soggetti: le marine, la piazzetta, i faraglioni, la grotta - e che fa immaginare a Raffaele La Capria di essere Azzurra. La tecnica fotografica utilizzata è, a partire l'imperatore Tiberio: "In sogno ordino che si portino al dagli anni 80 dell'800, la 'gelatina ai sali d'argento", mio cospetto tutti i proprietari di questi motoscafi. Uno emulsione fotosensibile su un supporto di vetro che, lo faccio imbrattare di nafta, un altro lo faccio seppellire soprattutto per gli stabilimenti fotografici, raggiungeva tra i rifiuti, un altro viene costretto a bere un buon preferibilmente il formato 21x27. Il procedimento fotografico e il formato del negativo, realizzato con litrozzo di benzina". grandi apparecchi fotografici (anche se l'invenzione Eppure Capri resta, a ragione, un mito. Basta andare in della macchina portatile Kodak è del 1888, per la Piazzetta di primo mattino, affacciarsi da o fotografia artistica e professionale la fotocamera era salire a piedi in cima al , dove si toccano le sempre di grande formato), consentivano una nuvole, per sentire battere - anche per un attimo solo - il maggiore nitidezza di ripresa e un maggiore dettaglio. cuore dell'universo.

Emanuela Sesti (Alinari Images Mueseum Fratelli Alinari)