I Rapporti Fra Il Regime Comunista Albanese E La Santa Sede E La Loro Influenza Sulla Politica Interna Verso La Chiesa Cattolica
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
SAPIENZA- UNIVERSITÀ DI ROMA FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE SOCIOLOGIA,COMUNICAZIONE Tesi di Dottorato in Studi Politici I rapporti fra il regime comunista albanese e la Santa Sede e la loro influenza sulla politica interna verso la chiesa cattolica Relatore Dottoranda Chiar. mo Prof.Luca Micheletta Edlira Titini XXIX ciclo – Anno Accademico 2016/2017 1 2 I toponimi albanesi usati Berat Berat Devolli Devoll Dhërmi Dhrimades Drisht Drishti Dukagjin Dukagjini Durrës Durazzo Elbasan Elbasan Fier Fieri Gjirokastër Argirocastro Gruda Gruda Hoti Hoti Kavaja Kavajë Koça Koça Korçë Koriza Lezhë Lissus, Alessio Lushnja Lushnjë Manastir Manastiri Mirditë Mirdizia Mitrovica Mitrovica Orosh Oroshi Prizren Prizren Pult Pulti Sapë Sapa Sarandë Santi Quaranta Shën Naum San Naumi 3 Shëngjin San Giovanni di Medua Shkodër Scutari Tiranë Tirana Vermosh Vermoshi Vlorë Valona Accronimi usati PC Partito comunista PCA Partito comunista albanese PLA Partito del lavoro albanese ONU Organizzazione delle Nazioni Unite URSS Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche RPS Repubblica Popolare Socialista FrA franchi albanesi UNRRA United Nations Relief and Rehabilitation Administration NATO Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord DDI Documenti Diplomatici Italiani 4 INDICE INTRODUZIONE CAPITOLO I LA POSIZIONE DELLA SANTA SEDE DI FRONTE ALL’INVASIONE FASCISTA DELL’ALBANIA 1. La Chiesa Cattolica in Albania ................................................................. 14 2. L’ attività patriottica del clero cattolico ............... .. .................................. 20 3. L’istruzione nei rapporti tra Stato e Chiesa cattolica durante il regime di Zog ................................................................................................................ 23 4. Gli sforzi per un concordato tra l’Albania e la Santa Sede........................ 28 5. L’ influenza dei patti Lateranensi sull’ atteggiamento della Santa Sede verso il regime fascista di Mussolini ............................................................... 37 6. Il silenzio di Papa Pio XII di fronte all’ invasione fascista dell’ Albania .... 40 CAPITOLO II L’ALBANIA E LA CHIESA CATTOLICA DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE NELLE OPINIONI DI MONS. LEONE NIGRIS 1. La chiesa cattolica e l’occupazione fascista dell’Albania.................. 34 2. L’attività religiosa e i rapporti con gli occupanti tedeschi ............... 66 5 3. Il coinvolgimento del clero nell’attività dei partiti politici albanesi durante la Seconda Guerra Mondiale ......................................... ... 79 CAPITOLO III IL PARTITO COMUNISTA ALBANESE E LA RELIGIONE 1. Il marxismo e la religione..................................................................... 87 2. Il Politburo del Partito Comunista albanese ....................................... 94 3. Il ruolo della religione nell’ ottica del Partito Comunista/del Lavoro albanese................................................................................................ 114 CAPITOLO IV LA CHIESA CATTOLICA DOPO L’ISTAURAZIONE DEL REGIME COMUNISTA IN ALBANIA 1. L’attività del clero cattolico dopo la liberazione dell’Albania.............. 121 2. Atteggiamento ostile della Chiesa cattolica nei confronti degli alleati comunisti dell’Albania.......................................................................... 154 3. La reazione internazionale al divieto di libertà di religione in Albania ................................................................................................................ 158 6 CAPITOLO V I RAPPORTI DEL REGIME COMUNISTA ALBANESE CON LA SANTA SEDE 1. Lo Stato della Città del Vaticano nell’ottica del governo comunista. .............................................................................................................165 1.1 Il Vaticano “potenza capitalistica”................................................... 171 1.2 Avvicinamento tra Vaticano e Islam ................................................ 173 2. L’espulsione del delegato apostolico della Santa Sede......................175 3. La politica della porta chiusa nei confronti della Santa Sede.............179 4. La Santa Sede e l’emigrazione albanese in Occidente......................210 5. La Santa Sede e gli Arbëresh............................................................. 217 6. Il pontificato di Giovanni Paolo II......................................................220 7. L’Italia tra l’Albania e la Santa Sede..................................................234 CAPITOLO VI GLI STRUMENTI DELLO STATO COMUNISTA ALBANESE PER L’ERADICAZIONE DELLA RELIGIONE 1. Il clero nella mira dal regime: le forme della persecuzione......... 241 2. La legislazione come strumento per lo sradicamento della religione .........................................................................................................263 3. L’eliminazione della base materiale e altre misure ....................... 273 4. La propaganda come strumento nella lotta contro la religione..... 279 7 INTRODUZIONE L’Albania intrattiene relazioni diplomatiche con la Santa Sede dal 7 settembre 1991. In un quarto di secolo queste relazioni hanno conosciuto due momenti centrali che corrispondono alla visita di Papa Giovanni Paolo II, il 25 aprile 1993, e alla visita di Papa Francesco il 21 settembre 2014. Il primo si recò in Albania a sostegno del processo avviato per la ricostituzione della Chiesa Cattolica, dopo 45 anni di persecuzioni da parte del regime ateo- comunista. Il secondo scelse di realizzare la prima visita europea nel piccolo paese a maggioranza musulmana con un’armonia religiosa degna di rispetto, per incoraggiarlo a preservare e incrementare questo bene inestimabile oltre a indicarlo come un buon esempio per tanti paesi. Il Papa si espresse con queste parole: “in questo tempo nel quale, da parte di gruppi estremisti, viene travisato l’autentico senso religioso e vengono distorte e strumentalizzate le differenze tra le diverse confessioni, facendone però un pericoloso fattore di scontro e di violenza, anziché occasione di dialogo aperto e rispettoso e di riflessione comune su ciò che significa credere in Dio e seguire la sua legge.” Dalla caduta del comunismo la Chiesa Cattolica ha potuto riprendere la sua normale esistenza, riannodando le fila di una lunga tradizione spezzata quando il comunismo distrusse i luoghi di culto e proclamò l’Albania primo e unico Stato ateo al mondo. Questo momento segnò la fine di un strategia articolata in diverse tappe e su diversi piani messa in atto dall’istaurazione nel 1944 del regime comunista. Parallelamente alla politica interna mirante all’eliminazione della religione si sviluppò una politca estera agressiva contro il Vaticano considerato una potenza anticomunista e reazionaria molto pericolosa per la struttura organizzativa dello Stato albanese. Il 8 potere finanziario della Chiesa e la forte influenza sulle masse dei fedeli, indussero il regime comunista a evitare ogni relazione diplomatica tra i due paesi. Dopo gli anni ’90 si è sviluppata un’ampia letteratura che ha trattato argomenti diversi legati alla storia del cattolicesimo nei territori etnici albanesi, al contributo del clero cattolico per l’ istruzione, la cultura e la causa nazionale, alle questioni oggetto del difficile rapporto tra il clero cattolico e il regime zogista, alla persecuzione senza precedenti del clero cattolico da parte del regime comunista ecc1. Questo lavoro ha come obiettivo principale la costruzione storica delle relazioni tra l’ Albania e la Santa Sede nell’ottica del regime comunista e come esse hanno influenzato la politica interna verso la religione cattolica. La scelta di tale oggetto di ricerca è motivata dalla volontà di offrire un contributo che fa luce sui rapporti tra i due paesi nel periodo della dittatura comunista (1944-1990), un tassello mancante nell’ ambito degli studi finora pubblicati sulle relazioni internazionali tra l’Albania e altri Stati vicini o lontani le cui sorti si sono intrecciate nel corso della storia. In specifico lo studio delle relazioni tra l’Albania comunista e il Vaticano in un periodo buio per il cattolicesimo nei paesi del blocco orientale, è stato mosso dall’ interesse di capire se e 1 Konferenca Ipeshkvnore e Shqipërisë, 300 vjetori i Kuvendit të Arbrit, Tiranë 2004; Hako, H. Akuzojmë fenë, Shtypshkronja Mihal Duri & 8 Nëntori, Tiranë 1968; Detyra për përhapjen e njohurive shkencore dhe luftën kundër zakoneve të këqija e paragjykimeve fetare. Shkodër 1961; Pepa, Pjetër., “Dosja e diktaturës”, Kumi, Tirane 2009; Forma të mundshme të punës kulturore masive në luftën kundër njollave fetare, Shtëpia qendrore e krijimtarisë popullore, Tiranë 1975; Noga, N., “Kisha katolike shqiptare 1944 nëntor 1990. Humbje dhe fitore”, Shtëpia botuese At Gjergj Fishta, Shkodër 1999; Shënime të Atiti Luigi Rosa, S.J., in “Nji Seminar Papnor në vorbull të përndjekjes komuniste : Shkodër 1945 – 1946”, a cura di Mario Imperatori S.I., Willy Kamsi, Qendra botuese Shoqata jezuite “Ylber”, Shkodër 2008; Pllumi Zef, Rrno vetëm për me tregue, Shtëpia botuese “55”, Tiranë 2006; Ljarja Haxhia Nertila, Kisha katolike dhe shteti komunist në Shqipëri (1944 -1990), Fishta, Lezhë, 2012; W. E. Peters Marcus, Përballjet e historisë së Kishës Katolike në Shqipëri 1919-1996, Qendra botuese Shoqata Jezuite, Tiranë 2010; Ukgjini Nikë, Kisha katolike në trevat shqiptare. Nga shek. XI deri sot, Qendra botuese Shoqata Jezuite, Tiranë 2016; Martirizimi i kishës katolike shqiptare 1944 – 1990 a cura di Simoni Zef, Çefa Kolec et al., Shkodër 1993; Simoni Zef,