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Primapagina V NOTIZiE periodicoilla di informazione dibattito e cultura del Comune di Villa Santina anno 21, numero 1 APRILE 2015 Serracchiani: la Regione coordinerà gli eventi del Quarantennale del terremoto Ho partecipato assieme al vicesin- daco Roberto Cimenti all’incon- tro dal titolo “ La memoria di un even- to”, organizzato a Venzone l’11 Aprile dall’Associazio- ne Comuni terremotati, Sindaci della Ricostruzione del Friuli, l’Isti- tuto centrale per il catalogo e la documentazione del Ministero dei Beni culturali. Incontro programmato per presenta- re un libro-raccolta di documenta- zione fotografica sui giorni del sisma del 6 maggio 1976 per la prima volta offerta dagli Archivi dell’Istituto Gli effetti del terremoto del 1976: via Roma distrutta centrale e realizzata dal Gabinetto fotografico nazionale e per iniziare ad organizzare il prossimo quaran- tennale del Terremoto. L’appuntamento è iniziato alle 9.30 con i Sindaci dei 137 comuni terre- motati e con la Presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani al fine di ritrovare ed attuare i valori che furono alla base della ricostruzione fisica e morale dal terremoto del 1976, per accettare le sfide sempre più comples- se che oggi siamo chiamati ad affrontare, per costruire un pezzo del nostro futuro percorso. Nel contempo, ha ricordato la presi- dente, “traghettare quelle storie e quel vissuto alle nuove generazioni, che non Si ricostruiscono le scuole elementari e medie hanno un ricordo diretto di quei tragici fatti di distruzione e di morte perchè che, come da più parti è stato osser- (quel 6 maggio 1976 una scossa di siano preparati ad un evento di questo vato nell’odierno incontro. 6,4 gradi Richter si accanì sulle pro- genere”, in un territorio che deve con- A quasi un anno dal quarantennale vince di Udine e Pordenone, causan- vivere con le manifestazioni sismi- del terremoto che sconvolse il Friuli continua a pag. 2 segue da pag. 1 menti dei cittadini delle tendopoli, ha annotato il presidente della Provin- cia di Udine Pietro Fontanini. Nel- l’intento di coagulare tutti i protago- nisti di quell’epoca di solidarietà, la Presidente Serracchiani ha quindi annunciato che sarà costituito uno specifico Comitato tecnico-scientifi- co con la collaborazione di tutti que- sti soggetti e un parallelo Comitato operativo per organizzare gli eventi che saranno promossi dal e sul terri- torio. Sono poi intervenuti diversi Sindaci di quel periodo e nei loro occhi si vedeva ancora, nitida, un’ombra di dolore atroce, che, però, in un lampo lasciava il posto all’or- goglio per aver partecipato, da pro- tagonisti, a un enorme piano di rina- scita che il mondo avrebbe poi cono- Inaugurazione Centro residenziale per anziani: il Sindaco Sergio Giatti con le autorità americane. sciuto come il modello Friuli. È presente anche l’ambasciatore in Italia Maxwell M. Rabb (al centro) Si è trattato di un dibattito molto do quasi 1.000 morti, 2.600 feriti, stro del Lavoro. sentito, in cui le varie voci hanno distruggendo 18.000 edifici, colpen- Dobbiamo essere una classe dirigente, trovato la sintesi probabilmente do quasi 300 fabbriche) la Regione e erede di quei sindaci e di quegli ammini- quando è stato pronunciato il nome l’Associazione dei Comuni terremo- stratori regionali che guidarono in modo dello storico presidente di allora, tati e dei sindaci della Ricostruzione encomiabile quella fase, pronta a racco- Antonio Comelli (era presente in hanno coralmente preso l’impegno - ha gliere il loro testimone: quella ricostruzione aula il figlio Gianfranco), in onore sottolineato la Serracchiani - in con- infatti è ancora ricordata come un’espe- del quale è scattato un applauso comitanza anche con i 70 anni della rienza e un modello assolutamente positi- spontaneo. Chissà se oggi a distanza Repubblica, non solo di ricordare quei vi, anche perché fu il frutto di una colla- di quarant’anni saremmo capaci di fatti e di commemorare chi non c’è più borazione sapiente tra le istituzioni, tra il tanto? ma soprattutto di far riemergere il model- Governo centrale, la Regione e gli Enti Nei miei pensieri un ricordo di lo Friuli, quell’esperienza straordinaria locali del territorio, uscendo a testa alta da quanto è stato fatto a Villa Santina di un’opera di ricostruzione sociale ed eco- una situazione così difficile e drammatica, è venuto naturale, a Sergio Giatti, nomica che parlava di crescita, ancora ha affermato Serracchiani. Sindaco indimenticabile ma anche a senza eguali a livello nazionale. Perché La specialità della nostra ricostruzione, tutti gli assessori, consiglieri e dipen- non solo di ricostruzione, bensì di all’insegna del decentramento, come ha denti comunali che hanno dedicato ricostruzione e sviluppo si parlò nel rilevato Franceschino Barazzuti, pre- il loro tempo e messo il loro massi- maggio di 39 anni fa, quando il sidente onorario dell’Associazione mo impegno ad organizzare la rico- Governo Moro emanò il primo dei Sindaci del terremoto, senza ad struzione. decreto legge per intervenire nel esempio dimenticare il ruolo svolto A tutti loro il nostro più sincero Friuli terremotato, come oggi ha dalla Chiesa friulana e quei modelli di grazie. ricordato Mario Toros, allora mini- democrazia diretta che furono i coordina- Romano Polonia Panorama di Villa Santina oggi dalla cascata Radime Panorama con la zona industriale (da Facebook foto di Domeniìco Giatti) (da Facebook foto di Mauro Cimenti) 2 Nel ricordo della Grande Guerra Santina (che fu collocato nei pressi dell’attuale Centro sociale, presumi- bilmente con struttura in legno) a servizio delle operazioni di guerra e pensò di dotarlo di un acquedotto razionale e stabile, di cui potesse usufruire in seguito la popolazione che al momento aveva a disposizio- ne mezzi precari di approvvigiona- mento. Andò a scovare la sorgente dell’acqua nell’alto rio Plera in un ambiente selvaggio ed impraticabi- le. Le caratteristiche di questo luogo sono condensate nel nome che la genialità della fantasia popolare gli ha attribuito e tutt’ora vigente: il “Malinfier” che non può essere che interpretato come un “Inferno” peggiorato. Il generale Cadorna all’inaugurazione del Ponte della Madonna nel 1917 Il posto è costituito da un ampio Grande Guerra è sinonimo di Alpini no) aveva realizzato proprio in que- semicerchio o addentratura nella ed agli Alpini, qui a Villa Santina, è sto luogo un loro illustre conterra- montagna e sottostante il Lovinzo- legato anche il triste evento del ter- neo cui Villa Santina pure deve rico- la, con pareti ripide e profonde e remoto del 1976 il cui ricordo, per noscenza: il generale degli alpini su un punto di queste, gli alpini o coloro che lo vissero, non può esse- Clemente Lequio, nato il gli operai dell’epoca, o tutti assie- re disgiunto dal quello del genero- 25.11.1857 a Pinerolo, ove anche me, con immaginabile difficoltà e so aiuto materiale e morale avuto riposa. E ancor meno il generale grande perizia “attaccarono” il dagli Alpini in congedo. Lequio poteva immaginare che ses- manufatto della “presa” alla roccia, In “Villa Notizie” troviamo soventi sant’anni dopo si fossero ritrovati così come si incolla un francobollo richiami su quel periodo, che sono proprio qui gli alpini della sua terra sulla busta per la lettera, e come tut- da intendersi come atti dovuti alla impegnati nuovamente in opere di t’ora esiste. conservazione della memoria e della sostegno alla popolazione carnica. Per incanalare l’acqua verso valle, il gratitudine per quanto la comunità Sono queste inverosi- ha avuto in quei difficili momenti. mili coincidenze che È noto che l’Associazione Naziona- costituiscono il le Alpini, ad iniziativa del presiden- lungo filo che unisce te dell’epoca Franco Bertagnolli l’epica storia degli (che è qui ricordato col cippo posto alpini, temprata e raf- in suo onore in via Divisione Julia), forzata dalla sofferen- istituì 11 cantieri di lavoro in Friuli ze delle guerre. in soccorso alla popolazione colpita Il generale Lequio, fu dal terremoto e il cantiere n. 5 fu comandante della allocato a Villa Santina. Qui afflui- zona della Carnia già rono i volontari alpini in congedo prima dell’inizio della dalle sezioni del Piemonte fra le Grande Guerra e si quali anche quella di Pinerolo, con meritò dalla gente di Il bypass dell’acquedotto la direzione del maresciallo Giusep- qui l’affettuoso appellativo “il primo tratto – a livello – fu supera- pe Rosatelli della sezione di Torino nostro generale” per i numerosi to con gallerie e canalette affiancate che si misero subito all’opera. interventi a beneficio della popola- alla montagna , facendo poi scen- Ma senz’acqua non si impianta can- zione e del territorio effettuati nel dere l’acqua sulle pendici della tiere: e subito l’acqua fu. Questi medesimo tempo in cui provvedeva montagna in una tubatura che ottimi alpini piemontesi non avreb- all’apprestamento delle opere di attraversa il Tagliamento passando bero potuto immaginare però - e difesa, perciò a Tolmezzo c’è una via nella “pancia” del ponte (della perciò merita qui ricordare - di esse- a lui dedicata. Intravvide, il gen. Madonna del Ponte) facendola re allacciati all’acquedotto che ses- Lequio, la necessità della costruzio- quindi arrivare a servizio della sant’anni prima (cento anni orso- ne di un ospedale militare a Villa continua a pag. 4 3 segue da pag. 3 La porta d’accesso in galleria La strada per Verzegnis piana di Villa Santina ed Invillino. La foto qui riprodotta (foto Luca stato distrutto a causa dei successivi Il primo tratto appena accennato, Cossa-tratta dalla monografia: I pas- sfavorevoli eventi bellici. La ritirata intaccato dall’usura del tempo, saggi del Tagliamento), scattata a di Caporetto è dell’ottobre 1917, venne definitivamente compromes- Invillino il 6 luglio 1917, località quindi pochi mesi di vita per il so dal terremoto del 1976, ma lo si Madonna del Ponte, ritrae “ il gene- ponte che fu ricostruito negli anni può tutt’ora vedere anche se inope- rale Cadorna all’inaugurazione del seguenti senza tempi obbligati e rante.