“Basilicata 2012”
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PROTEZIONE CIVILE PREFETTURA PROVINCIA DI POTENZA U.T.G. DI POTENZA Esercitazione Nazionale di Protezione Civile Rischio Sismico “Basilicata 2012” 14 - 15 Dicembre 2012 Schema di documento d’impianto a livello provinciale Provincia di Potenza Schema di impianto a livello provinciale: provincia di Potenza pag. 1/64 Esercitazione Nazionale “Basilicata 2012” INDICE PREMESSA 1. INQUADRAMENTO CONOSCITIVO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI POTENZA 1.1 GEOMORFOLOGIA 1.2 GEOLOGIA 1.3 IDROGEOLOGIA 1.4 IDROGRAFIA SUPERFICIALE 1.5 ASSETTO DELLA POPOLAZIONE ED ASPETTI CARATTERISTICI 1.6 IL SISMTEMA INDUSTRIALE 1.7 SERVIZI ED INFRASTRUTTURE DI RILIEVO 1.8 IL SISTEMA SANITARIO E SOCIO-ASSISTENZIALE 1.9 LE STRUTTURE RICETTIVE 2. RETI DI COMUNICAZIONE 2.1 CARATTERISTICHE FUNZIONALI E PRESTAZIONALI DELLA RETE STRADALE 2.2 RETE FERROVIARIA 3. IL MODELLO DI PROTEZIONE CIVILE A LIVELLO PROVINCIALE 4. TIPO D’ESERCITAZIONE 4.1 OBIETTIVI 4.2 LIVELLO COMUNALE 4.3 LIVELLO INTERCOMUNALE 4.4 LIVELLO PROVINCIALE 4.5 LIVELLO REGIONALE 5. EVENTO SISMICO 5.1 L’EVENTO DI RIFERIMENTO 5.2 L’EVENTO SIMULATO 6. I LIVELLI DI COMANDO E COORDINAMENTO 6.1 IL CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI (CCS) 6.2 I CENTRI OPERATIVI MISTI (COM) 6.3 I CENTRI OPERATIVI COMUNALI (COC) 6.4 SALA OPERATIVA REGIONALE (SOR) 7. PARTECIPANTI 8. SCENARI ESERCITATIVI DI EMERGENZA ATTIVATI 8.1 EVOLUZIONE DELLO SCENARIO DI DANNO 8.2 MONITORAGGIO 8.3 VULNERABIITA’ INFRASTRUTTURE 8.4 RISCHI INDOTTI 8.5 ACCESSIBILITA’ 8.6 CENTRI COORDINAMENTO ED AREE AMMASSAMENTO SOCCORRITORI 8.7. MODELLO DI INTERVENTO SANITA’ 8.8. CRISI DI ALCUNI SERVIZI ESSENZIALI 8.9. TELECOMUNICAZIONI 8.10. LOGISTICA VOLONTARIATO 8.11 FORMAZIONE – DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA DELLA PROTEZIONE CIVILE 8.12 INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 8.13. PROVE DI EVACUAZIONE SCUOLE SUL TERRITORIO PROVINCIALE 8.14. PROVA DI EVACUAZIONE IN SCALA REALE DEL COMUNE DI POTENZA Schema di impianto a livello provinciale: provincia di Potenza pag. 2/64 Esercitazione Nazionale “Basilicata 2012” 8.15 INJETS 9. RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE DEGLI SCENARI EMERGENZIALI IPOTIZZATI ALLEGATI: 1. CRONOPROGRAMMA GENERALE DELL’IMPIANTO 2. DOCUMENTO DI IMPIANTO COMUNALE DI POTENZA Schema di impianto a livello provinciale: provincia di Potenza pag. 3/64 Esercitazione Nazionale “Basilicata 2012” PREMESSA Al fine di mettere a frutto i primi risultati della pianificazione di emergenza per il rischio sismico in Basilicata è stata valutata l’opportunità di organizzare una prima esercitazione nazionale, finalizzata a sperimentare le attivazioni ed alcuni interventi in un arco temporale di circa 4-6 ore dei giorni 14 e 15 dicembre, con il coinvolgimento della Regione Basilicata, delle 2 Province lucane e dei comuni interessati. L’attività è stata illustrata nel Comitato Operativo svoltosi a Roma il 16 novembre 2012 durante il quale le strutture e componenti del Sistema nazionale e locale della protezione civile hanno dato la loro disponibilità a partecipare all’iniziativa proposta. Scopo generale dell’esercitazione è, quindi, quello di verificare, a seguito della simulazione di un forte sisma, le suddette attivazioni come iniziale risposta operativa all’emergenza, tenendo conto delle difficoltà per la mobilità e dei tempi attivazione del sistema di coordinamento, necessario al controllo delle risorse disponibili. La maggior parte delle operazioni avverrà per “posti di comando”, per testare la funzionalità delle comunicazioni e le procedure di attivazione del coordinamento dal livello periferico a quello centrale; verranno comunque effettuate alcune azioni per verificare la risposta locale all’emergenza. Nell’impianto generale dell’esercitazione nazionale, i cui dettagli organizzativi sono descritti nel documento di impianto nazionale ed approfonditi nel presente documento di impianto provinciale, si inserisce anche l’esercitazione programmata dal comune di Potenza che interessa, in particolare, uno dei quartieri cittadini: Poggio Tre Galli. Verrà effettuata l’evacuazione di abitazioni, delle scuole presenti nell’area (nel quartiere è presente un nutrito polo scolastico composto da scuole di istruzione secondaria, di competenza provinciale, e scuole di istruzione primaria e materna, di competenza comunali), ed uffici (nelle adiacenze del quartiere è presente, in particolare, il complesso direzionale degli Uffici della regione Basilicata con disponibilità di ampi parcheggi e piazzali ove, da piano comunale di protezione civile, sono state individuate le aree di emergenza locale). In particolare, l’evacuazione delle scuole prevede che gli alunni, dopo aver lasciato l’edificio scolastico vengano condotti nelle aree di attesa individuate nel piano di emergenza comunale dove saranno accolti da volontari del comune e saranno informati sul sistema di protezione civile locale da personale del Comune, della Provincia, della Regione e dei Vigili del Fuoco. In tale aree è previsto anche il ricongiungimento familiare. Tale attività è stata concordata con i dirigenti scolastici e con le Amministrazioni comunali interessate. Le attività specifiche dell’impianto esercitativo sono descritte nel dettaglio nelle sezioni seguenti. Schema di impianto a livello provinciale: provincia di Potenza pag. 4/64 Esercitazione Nazionale “Basilicata 2012” 1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI POTENZA La provincia di Potenza ha una estensione totale di 6.548,21 kmq ed è ripartita in n.100 Comuni, compreso il Comune capoluogo. La popolazione totale residente quale risultante dall’aggiornamento del censimento dell’ISTAT dell’anno 2011 è pari a circa 378.409 (fonte ISTAT, dati provvisori della popolazione, censimento 2011), per una densità media di 57,79 abitanti/kmq. Il territorio della provincia confina con quello delle Province di Foggia, Bari, Matera, Cosenza, Salerno e Avellino. 1.1. Geomorfologia. Sotto il profilo geografico, si estende prevalentemente sui rilievi dell’Appennino Lucano, profondamente incisi dalle valli dei fiumi Bradano, Basento, Agri e Sinni. Il territorio è quasi interamente montuoso, interessato ad ovest dai rilievi dell'Appennino Lucano e ad est dalle dorsali subappenniniche degradanti verso il Mar Ionio. Nel settore settentrionale si innalza il gruppo vulcanico del Vulture, nel settore meridionale il massiccio del Pollino. Il paesaggio lucano ed in particolare quello della provincia di Potenza, presentano una notevole diversificazione di aspetti morfologici concentrati in una superficie abbastanza ristretta. I rilievi sono costituiti dalle propaggini più meridionali dell’Appennino, di formazione terziaria, dall’edificio vulcanico del Vulture, dalle colline argillose. Accanto a questi si ritrovano le pianure di fondovalle dei fiumi e la ripida costa rocciosa tirrenica del golfo di Policastro. Nella parte orientale esiste, inoltre, un lembo di altopiano calcareo in contiguità con il territorio pugliese. I principali gruppi montuosi (con altezze comprese tra 1.000 e 2.000 m s.l.m.) sono ubicati nella parte occidentale della regione e si presentano frammentati, tanto che non è possibile riconoscere una dorsale unica e continua, come invece avviene in molte regioni dell’Appennino. Il sistema orografico può, sostanzialmente, essere distinto in due unità: 1. La dorsale appenninica che si sviluppa in direzione nord ovest - sud est e che fa da spartiacque tra i bacini ionici e quelli tirrenici e dalla quale traggono origine i maggiori corsi d’acqua della regione oltre ad alcuni fiumi (il Sele e l’Ofanto) che trovano sbocco in Campania ed in Puglia. Questo tratto di Appennino lucano raggiunge le quote più alte con il monte Sirino (2.005 m) ed il monte Alpi (1.900 m); 2. Il massiccio del Pollino, che divide la Basilicata dalla Calabria e che raggiunge la massima altezza della regione con il Dolcedorme (2.271 m). All’interno della catena appenninica si distinguono diverse tipologie di formazioni litologicamente e morfologicamente omogenee fra loro. In particolare sono rilievi rocciosi e rilievi calcarei e dolomitici. I rilievi calcarei e dolomitici si distinguono in rilievi di bassa quota e rilievi di media ed alta quota. I rilievi di bassa quota caratterizzano in prevalenza la costa tirrenica; si ritrovano rilievi dalle cime arrotondate, ma anche la presenza di creste e di sommità a tavolato. Hanno versanti ripidi e, quando sono attraversati dai fiumi, presentano gole molto incise, come ci mostra la costa di Maratea con le sue pareti incombenti. I rilievi calcarei di media quota sono quelli più diffusi; quando arrivano a quote alte, come in tutte le aree sommitali della provincia, presentano cime rocciose, creste e pianori. Le aree interessate da questa formazione caratterizzano il paesaggio lungo tutto il confine occidentale: partono da Pescopagano e culminano nel Toppo di Castelgrande con i suoi 1.251 metri. Incisi e delimitati dalla valle fluviale del fiume Platano, seguono il confine regionale fino ad oltre Balvano. Più a sud si sviluppano costituendo il versante ovest della Val D’Agri. Nel territorio di Tito arrivano a 1.722 metri sul Monte Arioso e tra Pignola e Abriola culminano nel monte Forte a 1.444 metri per poi arrivare al Volturino ed infine ai 1.725 metri della Madonna di Viggiano. Ancora più a sud questi rilievi culminano con il Sirino, la Cima del monte di Papa a 2.005 metri, mentre in posizione baricentrica emerge a 1.761 metri il monte Raparo. Dalla costa tirrenica con i 1.505 metri del monte Coccovello fino al confine con la Calabria, a sud di Rotonda ed oltre, seguendo i crinali che segnano la direzione del confine regionale, attraverso le cime più alte della