Per I 400 Anni Di Livorno Città GIALLO NERO CIANO MAGENTA GIALLO NERO CIANO MAGENTA AMARANTO AMARANTO

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Per I 400 Anni Di Livorno Città GIALLO NERO CIANO MAGENTA GIALLO NERO CIANO MAGENTA AMARANTO AMARANTO Associazione Livornese di Storia Lettere e Arti NERO per i 400 anni di Livorno Città NERO GIALLO GIALLO MAGENTA MAGENTA CIANO CIANO AMARANTO AMARANTO vol. XIII vol. XIII 2006 2006 In copertina: Domenico Cresti detto il Passignano (Firenze, 1559-1638), L’imbarco di Maria de’ Medici a Livorno, olio su tela, 1627 ca., particolare. ISSN 1591-7770 ASSOCIAZIONE LIVORNESE DI STORIA LETTERE E ARTI Nuovi Studi Livornesi vol. XIII 2006 NUOVI STUDI LIVORNESI Federico Marri Vol. XIII (2006) Dario Matteoni Renzo Mazzanti Comitato Scientifico Giacinto Nudi Maurizio Paoletti Fabio Bertini Ugo Spadoni Luciano Castelli Stefano Villani Paolo Castignoli Furio Diaz Bruno Di Porto Comitato redazionale Duccio Filippi Paolo Castignoli (Direttore) Jean-Pierre Filippini Laura Dinelli Piero Frati Lucia FrattarelliFischer Lucia Frattarelli Fischer Maria Lia Papi Giuliana Giannini Rossi Michele Luzzati Cura editoriale Carlo Mangio Enrico Mannari Luciano Bernardini Danilo Marrara Laura Dinelli Le seguenti autorizzazioni editoriali sono state date su concessione dei rispettivi Istitu- ti ed Enti, e con divieto di ulteriore riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo: Archivio di Stato di Firenze (pp. 114, 116, 117; 193 e 195) Archivio di Stato di Livorno (pp. 23/3a, 29, 58/2, 142-143) Biblioteca Labronica F.D. Guerrazzi, Livorno (pp. 23/3b-3c, 24-25, 73, 121 e 128) Biblioteca Moreniana, Firenze (p. 59) Biblioteca Universitaria di Bologna (pp. 89, 91 e 92) Comune di Livorno, Gabinetto del Sindaco (pp. 17, 31 e 32) Museo civico G. Fattori, Livorno (pp. 19 e 27) Soprintendenza speciale per il polo museale fiorentino, Firenze (pp. 78-79) Si resta a disposizione di altri eventuali aventi diritto che non è stato possibile contattare. Referenze fotografiche: Luciano Bernardini, Livorno (pp. 19, 23/3b-3c, 27) Riccardo Saller, Livorno (pp. 17, 31, 32, 58/2, 200-201) Foto Arte, Livorno (pp. 21 e 128) Le altre fotografie provengono dagli Istituti conferenti e dagli autori. © Copyright Media Print, Livorno I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e adattamento tota- le o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilms e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i paesi. Progetto grafico: Media Print, con la consulenza di Egle Buonamici Stampato a Livorno da Media Print s.r.l (tel. 0586 403023) E-mail: [email protected] ISSN 1591-7770 Indice Luigi Donolo Per i quattrocento anni della Città Nuova . 7 Paolo Castignoli Introduzione . 9 Paolo Castignoli Gli emblemi di Livorno città: arme, sigillo e gonfalone . 13 Patrizia Urbani Due dame per un granduca. Documenti su Livorno fra ragione e sentimento . 38 Francesca Funis Sotto il segno del capricorno. I greci nella chiesa di San Jacopo in Acquaviva . 55 Leonardo Spinelli Luoghi e figure dello spettacolo livornese. Gli impresari, i principi, le accademie nel Seicento . 69 Laura Dinelli “Per commodità e diporto delli nationi forestieri”. Giuochi di palla a Livorno nel Seicento . 107 Lucia Frattarelli Fischer Percorsi di conversione di ebrei nella Livorno di fine Seicento . 139 Giuseppe Dell’Agata I riti e costumi degli Ebrei confutati del livornese Paolo Sebastiano Medici nell’opera di Sofronij Vraˇcanscki, figura centrale nella “Rinascita” culturale bulgara . 173 Maria Teresa Lazzarini Suppellettili inedite di argentieri livornesi (secoli XVII-XIX) . 181 Liana Elda Funaro “Al Gran Re Liberatore”. Intorno al monumento livornese a Vittorio Emanuele II (1892) . 217 6 Indice M. Teresa Lazzarini Il Monumento equestre a Vittorio Emanuele II di Augusto Rivolta. Note storico-artistiche . 239 M. Ludovica Nicolai, Sabrina Guazzotti, Salvatore Fazio Scheda di restauro del monumento a Vittorio Emanuele II . 248 Bibliografia livornese (a cura di Maria Lia Papi) . 251 Indici volumi precedenti . 265 Elenco Soci . 275 Per i quattrocento anni della Città Nuova Nella ricorrenza del Quattrocentesimo anniversario dell’elevazione di Livor- no al rango di Città la nostra Associazione ha voluto pubblicare in una edi- zione speciale questo XIII volume di Nuovi Studi Livornesi. È un omaggio al lungo e per molti versi straordinario percorso che Livorno ha compiuto da quel lontano 1606 attraverso tappe che l’hanno vista non solo porto com- merciale tra i primissimi del Mediterraneo, ma anche luogo di incontri di civil- tà e culture diverse. La nostra iniziativa si affianca ad altre, certamente più importanti, organizzate quest’anno dalle Istituzioni cittadine, contiamo comunque che questo nostro contributo possa essere apprezzato non solo come doveroso omaggio alla Città nell’importante ricorrenza, ma anche come un segnale dello spirito che anima la nostra Associazione nello studiare e diffon- dere la storia di Livorno, una Città che guarda con rispetto al suo passato mentre scruta fiduciosa il futuro e le sfide che l’attendono. Il volume ha per filo conduttore momenti della vita livornese nel Sei-Settecento fra “ragione e sentimento”, fra “riti e costumi” di una società animata da tante presenze stra- niere e si chiude con una nota di modernità riguardante il restauro del monu- mento a Vittorio Emanuele II, “il gran re liberatore”, che, al di là del valore commemorativo per il noto sovrano, segnala l’impegno generoso di Livorno nella costruzione della patria italiana. Quest’anno ricorre anche il Ventennale dell’Associazione Livornese di Sto- ria Lettere e Arti, tanto il tempo trascorso da quell’ormai lontano 1986 quan- do Ugo Bastogi, insieme ad alcuni amici de La Canaviglia, la fondò con scopi esclusivamente culturali avendo come obiettivo quello di promuovere la cono- scenza dei caratteri originali della città di Livorno e del suo territorio e di man- tenere vive nei cittadini le tradizioni. È stato un periodo fecondo nel corso del quale l’Associazione ha pubblicato sette volumi della rivista Studi Livornesi, tredici numeri dell’annuario Nuovi Studi Livornesi, oltre a tre volumi fuori collana che raccolgono nel loro insieme un complesso di 271 saggi attraverso i quali si può leggere una storia della Città documentata con rigore scientifi- co. Quest’opera non indifferente e per molti versi unica per completezza dei temi e profondità delle ricerche, tanto da poter reggere il confronto con ana- loghe iniziative di altre importanti città, consiste nel suo insieme in oltre 5.000 8 Luigi Donolo pagine, un complesso che non è fuori luogo definire imponente, sebbene non ancora esauriente, per scoprire le radici della Città e il suo ruolo mediterraneo e italiano. Se tutto questo è stato possibile l’Associazione lo deve ai componenti del Consiglio esecutivo, del Comitato scientifico e del Comitato di redazione pas- sati e presenti. Costoro, animati da entusiasmo e sorretti dalla loro esperien- za culturale, hanno saputo portare avanti il progetto iniziale perfezionandolo e adattandolo, quando necessario, alle diverse esigenze, mantenendo però intat- to lo spirito di servizio che aveva animato i fondatori. Il principale merito della qualità del lavoro, del suo rigore e della sua ampiezza e profondità va ai 187 studiosi che con il loro impegno hanno prodotto il risultato al quale abbiamo accennato. Tanto più pregevole il loro contributo se si pensa che tutti hanno sempre offerto il risultato delle loro lunghe e faticose ricerche in forma del tutto spontanea senza nulla chiedere: un esempio di volontariato che merita di esse- re conosciuto ed apprezzato. Alla base della fattibilità dell’opera sta anche il contributo dei Soci, uomini e donne che amano la loro Città e che desidera- no viverla con quella pienezza di sentimenti che solo la conoscenza della sto- ria può dare. Tra tutti costoro, senza voler nessuno escludere, mi è doveroso ricordare il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno che dimo- stra fiducia negli obiettivi e nella serietà dell’impegno dell’Associazione e per questo la ringraziamo. Auguri dunque per un degno futuro a Livorno e all’Associazione Livorne- se di Storia Lettere e Arti. Luigi Donolo INTRODUZIONE Il 400° anniversario di Livorno città offre l’occasione per studiare alcuni aspetti della società cosmopolita che si venne adunando entro la cerchia mura- ta cinquecentesca e contribuire alla conoscenza delle fasi attraverso le quali la città portuale raggiunse lo status di città nobile. Il titolo di città attribuito nel 1606 da Ferdinando I con una sobria ceri- monia in Fortezza Vecchia costituisce il riconoscimento dell’esistenza, sia pure in nuce, di una nuova compagine sociale, nella quale ad una élite di nego- zianti, funzionari granducali, consoli, uomini d’arme e capitani di nave di varia etnia e confessione religiosa si affiancano artigiani, esercenti, manifat- tori e ceti subalterni, a loro volta della più varia provenienza, in grado di sod- disfare la domanda di servizi sempre meglio qualificati. Come ci ricorda Patrizia Urbani, già nel 1596 il granduca aveva il presen- timento che Livorno, sua ‘dama’, mostrasse “di voler essere città”. L’altra ‘dama’, la nipote Maria, andrà sposa ad Enrico IV nel 1600, consentendo a Ferdinando I di raddoppiare le sue attenzioni verso Livorno. Si tratta di una evoluzione, dall’antica ‘terra murata’ alla città, che ha le sue radici negli anni di Cosimo, quando il principe con arte politica consu- mata veniva secondando l’insediamento di abili uomini di mare come i ragu- sei e i greci, consentendo a questi ultimi l’esercizio delle funzioni liturgiche nella chiesa S. Jacopo un po’ fuori mano, e quindi con quelle precauzioni di cui ci parla Francesca Funis a proposito di quel primo luogo di culto elleni- co nei pressi di Livorno. Nel
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