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Attività 2010
2010 Fondazione Cassa di Risparmi Livorno - Attività 2010 - Edizione 2011 Fondazione Fondazione Cassa di Risparmi Cassa di Risparmi di Livorno di Livorno Attività 2010 Attività 2010 Edizione 2011 Edizione 2011 Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno Attività 2010 Edizione 2011 A cura di Stefania Fraddanni Debatte Editore 2 3 Maggiore COESIONE per scegliere insieme È un fatto indiscutibile, forse scontato, che nei momenti di crisi e difficoltà si debbano impiegare le risorse con l’obiettivo di intervenire sui bisogni emergenti di un territorio. Con questo impegno la nostra Fondazione, nell’anno 2010, ha rivolto particolare attenzione al mondo del volontariato e dei soggetti più deboli. Tale scelta, però, non ha fatto dimenticare le nostre responsabilità verso altre esigenze nel settore dell’arte, dell’istruzione, della sanità e della ricerca scientifica, come questa pubblicazione illustra in modo puntuale. Quest’anno, forse per la prima volta, siamo stati costretti a respingere, con rammarico, molte richieste che esprimevano progetti validi. Purtroppo, inevitabilmente, le scelte che abbiamo dovuto operare non sempre sono state percepite in modo positivo, ma il nostro compito è proprio quello di privilegiare e selezionare progetti che abbiano la capacità di portare benefici diffusi e attrarre, se possibile, ulteriori fonti di finanziamento. In questi anni, ben prima che la crisi esplodesse, avevamo più volte sottolineato come fosse necessario chiedere alle associazioni, in ogni settore, di superare le appartenenze e di intraprendere progetti comuni che aumentassero l’efficacia finale e rendessero più sostenibili i costi. Solo in pochi casi ciò è avvenuto; questa strada, invece, deve essere percorsa con maggiore impegno e determinazione e da parte nostra faremo quanto necessario per renderla praticabile. -
Pittura-Romantica-2.Pdf
Lezioni di storia dell’arte L’arte del Romanticismo L’esperienza italiana: Francesco Hayez e i Macchiaioli. Prof.ssa Annamaria Donadio Lezioni di storia dell’arte In Italia si radicò una corrente del romanticismo, il cosiddetto romanticismo storico, il cui massimo esponente è Francesco Hayez (Venezia, 10 febbraio 1791 – Milano, 21 dicembre 1882). I dipinti di Hayez tendono a rappresentare soggetti del passato, per lo più medioevale, nel tentativo di ritrarre situazioni assimilabili al suo tempo (esattamente come Alessandro Manzoni conseguì nell'Adelchi). Il suo più noto dipinto, intitolato semplicemente Il bacio (1859), rappresenta un uomo in procinto di fuggire ma capace di dedicare all'amata un bacio appassionato e sincero, identificando quindi il primato del sentimento su qualsiasi altra cosa. F. Hayez “Il bacio” – 1859 Pinacoteca di Brera - Milano Prof.ssa Annamaria Donadio Lezioni di storia dell’arte … Per la prima volta viene espresso in un quadro un bacio passionale e carico di emotività. L'uomo, mentre bacia la sua amata, appoggia la gamba sul gradino: Hayez comunica, con questo particolare, l'impressione che egli se ne stia andando, e dà più enfasi al bacio. La scelta dell'artista di celare i volti dei giovani conferisce importanza all'azione e le ombre che si possono scorgere dietro al muro, nella parte sinistra del quadro, indicano un eventuale pericolo. L'intera scena, a giudicare dagli abiti e dall'architettura, si svolge in un'ambientazione medioevale, ma in realtà è del tutto immersa nel presente. F.Hayez “Il bacio” – 1859 Pinacoteca di Brera - Milano Prof.ssa Annamaria Donadio Lezioni di storia dell’arte Hayez attraverso i colori (il bianco della sottoveste, il rosso della calzamaglia, il verde della piuma sul cappello e del risvolto del mantello e infine l'azzurro dell'abito della donna) vuole rappresentare l'alleanza avvenuta tra l'Italia e la Francia (accordi di Plombières). -
Cooperativa Agave Scuole Secondarie Di I E II Grado Il Caffè Michelangelo: Officina Di Una Nuova Arte
Dalla macchia verso la modernità Presentato da Rivolto a Cooperativa Agave Scuole secondarie di I e II grado Il caffè Michelangelo: officina di una nuova arte. Aperto in via Larga a Firenze nel 1848 vicino all'Accademia delle Belle Arti, accoglieva giovani studenti dell'Accademia ed intellettuali italiani e stranieri. I giovani ribelli Gli iscritti all'Accademia, contestavano l'educazione tradizionale e la pittura di storia antica che, nel periodo romantico, aveva trionfato con soggetti letterari e patriottici. Cercavano invece un linguaggio espressivo libero e rinnovato. Stefano Ussi, La cacciata del Duca di Atene da Firenze 1860, Galleria d'Arte Moderna, Firenze. Enrico Pollastrini I novellatori del Decameron 1855, Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno. Dagli incontri e scontri presso il Caffè Michelangelo, sarebbe presto nata una nuova via dell'arte italiana tracciata dai "progressisti", chiamati poi in senso dispregiativo Macchiaioli. I giovani dissidenti si rivolsero ai generi minori del paesaggio e della scena di genere, dipinti rigorosamente "dal vero". Serafino de Tivoli fu uno dei primi pittori toscani a partire per Parigi, dove nel 1855 si era aperta l'Esposizione Universale. Era curioso di vedere i quadri realistici dei famosi pittori di Barbizon, che tanto si avvicinavano per stile ai Macchiaioli. Serafino de Tivoli, Paesaggio con buoi 1855, Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno. Constant Troyon, La Ford 1852, Museo del Louvre, Parigi. La grande scoperta: il ton gris Cristiano Banti, anche lui di ritorno da Parigi, cominciò a parlare agli amici Macchiaioli del ton gris. Con l'aiuto di uno specchio nero, ritornato in auge con i pittori di Barbizon, si riusciva ad abbassare le gradazioni di luminosità nell'insieme, così da vedere nitidamente i contorni e il forte stacco chiaroscurale dei volumi a scapito del dettaglio. -
Mario Puccini “Van Gogh Involontario” Livorno Museo Della Città 2 Luglio - 19 Settembre 2021
Mario Puccini “Van Gogh involontario” Livorno Museo della città 2 luglio - 19 settembre 2021 ELENCO DELLE OPERE GLI ESORDI E IL MAESTRO FATTORI Giovanni Fattori, Ritratto di contadina, 1880 circa, olio su tavola, 34x31 cm, Museo Civico Giovanni Fattori Livorno Silvestro Lega, Busto di contadina, 1872-1873, olio su tavola, 40x26 cm, Gallerie degli Uffizi, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, Firenze Mario Puccini, Ave Maria, 1887 circa, olio su tela, 69x42 cm, Istituto Matteucci, Viareggio Plinio Nomellini, Ritratto di signora, 1885 circa, olio su tela, 33x16 cm, collezione privata Mario Puccini, La modella (La fidanzata), 1889-1890, olio su tela, 49,6x26,6 cm, collezione Fondazione Livorno Plinio Nomellini, Signora in nero, 1887, olio su tela, 43x20 cm, collezione Giuliano Novelli Mario Puccini, Ritratto della fidanzata all’uscita dalla chiesa, olio su tela, 31x21 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Lupo di mare, olio su tela, 38,5x26,2 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Ritratto di giovane, 1890, olio su tela applicata a cartone, 35x25 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Autoritratto con colletto bianco, 1912, olio su tela, 31x21,8 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Interno del mio studio, olio su cartone, 44x28 cm, collezione Rangoni Mario Puccini, Autoritratto, 1914, 47x33 cm, collezione privata Mario Puccini, Autoritratto in controluce, 1914, olio su tavola, 38,5x32,8 cm, collezione privata, courtesy Società di Belle Arti, Viareggio Giovanni Fattori, Nel porto, 1890-1895, olio su tavola, 19x32 cm, Museo Civico Giovanni -
Documento Già Studiato Da Andrea Greco: “Il Monumento Come Sta Nel Daguerrotipo N
1 2 3 Sede Amministrativa: Università degli Studi di Padova Dipartimento di Storia delle Arti visive e della Musica DOTTORATO DI RICERCA IN STORIA E CRITICA DEI BENI ARTISTICI, MUSICALI E DELLO SPETTACOLO CICLO XXIII Pittura e fotografia degli esordi: storia di una relazione complicata. Il caso esemplare di Domenico Bresolin. Coordinatore : Ch.ma Prof. Vittoria Romani Supervisori : Ch.ma Prof. Giuseppina Dal Canton Dottorando : (Carlo Dal Pino) 4 5 Sommario INTRODUZIONE 7 1. PITTURA E FOTOGRAFIA 11 1.1 FRANCIA 13 1.2 ITALIA 37 1.3 GIACOMO CANEVA: FOTOGRAFIA ITALIANA A ROMA 53 1.4 FIRENZE, GLI ALINARI E I MACCHIAIOLI 66 2. VENEZIA TRA ACCADEMIA E REALISMO 87 2.1 DECLINO DELL’ARTE VENEZIANA: CAMPOFORMIDO O ACCADEMIA? 89 2.2 UNA NUOVA COMMITTENZA 108 2.3 COMPARSA E AFFERMAZIONE DELLA FOTOGRAFIA A VENEZIA 127 3. UN PERCORSO ESEMPLARE: DOMENICO BRESOLIN 147 3.1 LA FORMAZIONE 149 3.2 IL VIAGGIO 160 3.3 IL RITORNO A VENEZIA: TRA PITTURA E FOTOGRAFIA 170 3.4 L’INSEGNAMENTO IN ACCADEMIA 201 ANTOLOGIA 217 BIBLIOGRAFIA 298 APPARATO FOTOGRAFICO 322 6 7 Introduzione Mi sono imbattuto nella figura di Domenico Bresolin leggendo un articolo di Italo Zannier uscito nel 1989 su un numero di Fotologia, nel quale in realtà stavo cercando tutt’altro. Ma ricordo di aver pensato fin dalle prime righe che l’argomento meritasse maggior attenzione, soprattutto dal punto di vista della storia della pittura, anche perché le mie competenze sulla fotografia degli esordi all’epoca erano pressoché nulle. In quell’intervento intitolato Domenico Bresolin, un maestro del XIX secolo, comparivano una serie di nomi collegati a questo artista, per me allora sconosciuto, che mi stupirono profondamente: John Ruskin, Leopoldo Alinari, Giacomo Caneva, Pietro Selvatico, Guglielmo Ciardi, Federico Zandomeneghi e così via. -
Elenco Delle Sezioni Con Le Vie Per La Revisione
SEZIONE N. 1 SEZIONE N. 3 EDIFICIO SCUOLA SECONDARIA I° GRADO EDIFICIO SCUOLA PRIMARIA STATALE STATALE DINO CAMPANA GIANNI RODARI VIA SALVADOR ALLENDE 23 VIA FILIPPO SASSETTI 1 Largo dei Mille Giardino Iqbal Masih Piazza Luciano Manara Piazza Amedeo Benini Via Agostino Bertani Piazza Don Giulio Cioppi Via Don Giovanni Minzoni Piazza Giacomo Matteotti Via Giuseppe Cesare Abba Piazza Guglielmo Marconi Via Goffredo Mameli Piazza Piave Via Maria Enriques Agnoletti Ponte 28 Febbraio 1921 Via Nino Bixio Via Dante Via Piero Calamandrei Via dei Rossi dal n. 1 al n. 21zz Via Rosolino Pilo Via dei Rossi dal n. 2 al n. 26bz Via Silvio Cicianesi Via Duca d’Aosta Via Ferruccio Mangani SEZIONE N. 4 Via Giuseppe Bessi dal n. 1 al n. 29zz EDIFICIO SCUOLA PRIMARIA STATALE Via Giuseppe Bessi dal n. 2 al n. 38zz DONATELLO GABBRIELLI Via Mensa Arcivescovile VIA DELLE CORBINAIE 12/1 Via Raffaello Paoli Via Roma dal n. 1 al n. 149zz Largo Antonio Banfi Via Roma dal n. 2 al n. 68zz Piazza Caduti del Lavoro Via Santa Maria a Greve Via Antonio Makarenko Via delle Corbinaie tutta la numerazione dispari SEZIONE N. 2 Via delle Selve EDIFICIO SCUOLA PRIMARIA STATALE Via di Giogoli dal n. 1 al n. 9zz DINO CAMPANA Via di Scandicci Alto VIA SALVADOR ALLENDE 23 Via Giordano Bruno Via Girolamo Savonarola Largo Fratelli Rosselli Via IV Agosto Largo Volontari del Sangue Via Sant’Antonio Piazza Antonio Gramsci Via XXV Aprile Via 78° RGT Lupi di Toscana Via Bruno Buozzi SEZIONE N. 5 Via dei Rossi dal n. -
Tesi Dottorato.Pdf
DOTTORATO DI RICERCA IN STORIA DELLE ARTI E DELLO SPETTACOLO (Curriculum Storia dell’arte) CICLO XXX COORDINATORE prof. Andrea De Marchi PERCORSI ARTISTICI TRA FIRENZE E GLI STATI UNITI, 1815-1850. NUOVE PROSPETTIVE DI RICERCA Settore Scientifico Disciplinare L-ART/03 Dottorando Tutore dr. Michele Amedei prof. Antonio Pinelli Coordinatore prof. Andrea De Marchi a. a. 2014-2015/2016-2017 A Carlo Del Bravo Intendo ringraziare, in ordine sparso, quanti hanno contribuito, in vario modo, alla riuscita di questo lavoro; sono particolarmente grato a Cinzia Maria Sicca, Giovanna De Lorenzi, Karen Lemmey, Eleanor Harvey, Cristiano Giometti, Joe Madura, Alan Wallach, William Gerdts, William Truettner, Daniele Mazzolai, Anne Evenhaugen, Alexandra Reigle, Anna Marley, Crawford Alexander Mann III, Silvestra Bietoletti, Melissa Dabakis, Michele Cohen, Amelia Goerlitz, Tiziano Antognozzi, John F. McGuigan, Jr., Mary K. McGuigan, Kent Ahrens, Liletta Fornasari, Sandro Bellesi, Ettore Spalletti, Elisa Zucchini, John Allen, Fabio Cafagna, Valeria Bruni, Enrico Sartoni, Caterina Del Vivo e Simona Pasquinucci. Indice Introduzione................................................................................................p. 1 Capitolo 1. La colonia statunitense nel Granducato di Toscana nel primo Ottocento. Parte I. Statunitensi a Firenze. I-A. Cenni storici.....................................................................................................p. 9 I-B. Giacomo Ombrosi, console degli Stati Uniti d'America a Firenze................p. 17 Parte -
Highlights from the Scottish National Gallery Edgar Degas
Art Appreciation Lecture Series 2015 Meet the Masters: Highlights from the Scottish National Gallery Edgar Degas: Portrait of Diego Martelli (1879) Anthea Callen 28/29 October 2015 Lecture summary: This lecture considers Degas’s Portrait of Diego Martelli (1879, o/c, 110.40 x 99.80 cm) within the context of a group of major portraits of friends executed by the artist during this period of the later 1870s. The lecture differentiates between the work of portraying friends and of undertaking paid commissions of non-intimates: how might economic factors influence the artist-model relationship in portraiture? The decade of the 1870s in Degas’s art is characterised as one of feverish experimentation in varied and often unconventional media, methods and composition. Looking at the technical and aesthetic problems of making a portrait, and of ‘likeness’, I examine the ways ideas of personality or character were viewed and constructed at this period, and the radicalism of Degas’s approach. Another friend portrayed by Degas at this time, the realist writer Edmond Duranty, wrote important pamphlets not only on Degas’s art (La nouvelle peinture, 1876), but also on ‘physiognomy’ (Sur le physiognomie, 1867), the ‘science’ of reading character through outward facial and bodily expression – coincident indeed with Duchene de Boulogne’s neurological research on the mechanisms of facial expression (1862), with which Degas would have been familiar. Degas’s intimacy with Duranty gave him a particular take on representing character in his portraits, indebted to Duranty’s writings and their conversations on the subject of art and physiognomy. Slide list: 1. -
I MACCHIAIOLI (Prof.Ssa M. Lisa Guarducci) La Maggiore Apertura
I MACCHIAIOLI (prof.ssa M. Lisa Guarducci) La maggiore apertura politica della Toscana rispetto al rigore poliziesco presente negli altri stati (controllo austriaco nel Lombardo-Veneto; Stato Pontificio al centro; Borboni al sud) fa sì che a Firenze, a partire dal 1855, giungano artisti da tutta Italia. Firenze è vista come nuova Atene. Dal '59 se ne vanno i Lorena; dal '60 la Toscana entra nel Regno d'Italia divenendone capitale tra il '65 e il '71. A Firenze giunge il foggiano Saverio Altamura (1826-97) che nel '55 è a Parigi per vedere l'Esposizione Universale ( e il Pavillon du Realism di Odoardo Borrani, Le cucitrici di camice rosse , 1863 Courbet): sarà lui ad offrire l'occasione del rinnovamento artistico in città. Prima significativa affermazione della maniera moderna: l'Esposizione Nazionale di Firenze del 1861. Luogo d'incontro: il Caffè Michelangiolo. Il gruppo si stringe intorno a Diego Martelli (1839-1896), vicine alle idee socialiste, scrittore e critico sostenitore dei macchiaioli ( che ricevette nella sua villa di Castiglioncello). Nel 1879 tiene a Livorno una memorabile conferenza sugli impressionisti che paragona alla baraonda del caffè Michelangiolo. Nel 1856 era stato a Firenze Degas. Fu Telemaco Signorini, pittore e teorico, a proporre l’appellativo di ‘Macchiaioli’. Il principe Antonio Demidoff apre al pubblico la propria collezione privata, ricca di opere di Ingres, Delacroix, Corot, i pittori della "scuola di Barbizon". 1856: data ufficiale di nascita della 'macchia', comunque convenzionale (conclusione: ’67 ca.). La macchia è esibita in opposizione feroce alla forma accademica ufficiale, immobilizzata e fredda. La macchia va messa in parallelo con l'impressionismo, ma è altra cosa: manca di sistematicità nella ricerca e coerenza nell'applicazione pittorica della teoria; è consistente, ha un peso, una solidità assenti nei 'trattini' impressionisti. -
Florence City Guide ®
FLORENCE CITY GUIDE ® SEPTEMBER 2019 WWW.WHEREITALIA.COM/FLORENCE The Grandof Art Gala st Kick-off for the 31 Biennial Antiques Fair SIGHTSEEING | MUSEUMS | SHOPPING | DINING | ENTERTAINMENT | MAPS Florence September 2019 VIA SESTESE 14 INSIDER TIPS 32 DINING CASTELLO SESTO the guide apertura SIGHTSEEING FIORENTINO SVINCOLO SESTO FIORENTINO V I A 20 SHOPPING S AUTOSTRADA FIRENZE-MARE E S VI VIA XXV APRILE T A E VIA DEL CHIUSO DEI PAZZI G S E In The Merchant of . DUPRÈ VIA REGINALDO GIULIANI VIA DELLE PANCHE Venice boutique you can VIA ANDREA COSTA immerse yourself in the VIA ANDREA COSTA VIA G. DUPRÈ Teatro Romano brand’s new, enveloping VIA FAENTINA VIA DE' PERFETTI RICASOLI VIA CARLO DEL GRECO Museo Bandini VIA MARINI VIA PORTIGIANI Cattedrale di San Romolo fragrance, which draws SCONI BO STRAD A PROV INCIALE 54 DEI PIAZZA PIAZZA G.GARIBALDI MINO DA FIESOLE its inspiration from a VIA MASSICINI V. LUCCHESE A VIALE XI AGOSTO LUC V VIA SANT’APPOLINAR AUTOSTRADA FIRENZE-MARE fascinating animal. I VIA S.CHIARA A E VIA SALVADOR ALLENDE F R À VIALE SAN G VIALE GAETANO PIERACCINI I VIA GI O ULI AENTINA V O CACCIN A N I N VIA F SOLANA I PONTE D A 32 FOOD&WINE VIA DELLA BADIA DEI ROCCETTINI F I NUOVO E VIA REGINALDO GIULIANI S H I A F I E VIA DELLE PANCHE O FIESOLE L ALLA CC E D PIAZZA E Aeroporto A stay at Eataly Firenze T Amerigo V I A V E T ENRICO O Vespucci PIGNONE BADIA L MATTEI VIA MANTELLINI ' A N G E VIA PRATESE L I C is the ideal solution for PIZZERIA O TOP BRANDS V I A U G O C O R S I SAN DOMENICO V. -
An Early Friend of Degas Tn Florence: a Newly-Identified Portrait Drawing of Degas by Giovanni Fattori
NORMA BROUDE An Early Friend of Degas tn Florence: A Newly-Identified Portrait Drawing of Degas by Giovanni Fattori O N 4th August r8s8, Edgar Degas arrived in Florence as the lished in 1893, a book chronicling the history of the renowned guest of his aunt and uncle Bellelli.1 Intending at first to Gaffe Michelangiolo, popular meeting-place of artists and stop only briefly on his way home to France, he subse patriots in Florence during the 185o's and early '6o's. 'Nel quently decided to stay and await the return of his aunt r855,' wrote Signorini, 'feci anch'io la mia prima comparsa al Laura, who had been called before his arrival to the bedside Michelangiolo insieme con Odoardo Borrani, e vennero con noi . .. of her ailing father in Naples. Despite the frequent and Degas e Morot [sic], Tissot e Lafenestre . .. .'8 And further on, insistent summonses issued by his own father over the next ennumerating the artists from all over the world who had months, Degas, a usually dutiful son, repeatedly put off his once gathered at the Gaffe, Signorini lists again : 'Dalla departure for home, and did not in fact leave Florence until Francia quattro giovani studenti oggi notissimi nel mondo dell'arte, the end of March r8sg, some eight months after his arrival.2 il Degas, il Morot [sic], il Tissot e Lafenestre .. .' 9 In addition, The important role which this Florentine sojourn played in the artist Baccio Maria Bacci, a late student of the Tuscan Degas's early development has long been recognized by painter Giovanni Fattori, has referred upon several -
Lo Non Finito En La Pintura Macchiaiola, Luminista Y Realista. Recursos, Materiales Y Procesos Técnicos Para Retratar Lo Imperceptible
UNIVERSIDAD COMPLUTENSE DE MADRID FACULTAD DE BELLAS ARTES TESIS DOCTORAL Lo non finito en la pintura Macchiaiola, luminista y realista. Recursos, materiales y procesos técnicos para retratar lo imperceptible MEMORIA PARA OPTAR AL GRADO DE DOCTOR PRESENTADA POR Simona Cheli Director Manuel Huerta Torrejón Madrid, 2018 © Simona Cheli, 2017 UNIVERSIDAD COMPLUTENSE DE MADRID FACULTAD DE BELLAS ARTES LO NON FINITO EN LA PINTURA MACCHIAIOLA, LUMINISTA Y REALISTA. RECURSOS, MATERIALES Y PROCESOS TÉCNICOS PARA RETRATAR LO IMPERCEPTIBLE MEMORIA PARA OPTAR AL GRADO DE DOCTORA PRESENTADA POR: Simona Cheli Director: Prof. Dr. Manuel Huertas Torrejón Madrid, 2017 2 LO NON FINITO EN LA PINTURA MACCHIAIOLA, LUMINISTA Y REALISTA. RECURSOS, MATERIALES Y PROCESOS TÉCNICOS PARA RETRATAR LO IMPERCEPTIBLE DOCTORANDA: SIMONA CHELI DIRECTOR: PROF. DR. MANUEL HUERTAS TORREJÓN Catedrático de universidad de Técnicas Pictóricas y Materiales FACULTAD DE BELLAS ARTES UNIVERSIDAD COMPLUTENSE DE MADRID 2017 3 4 Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che ‘l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna. Yo aprecio más encontrar una verdad, aunque de algo pequeño, que disputar ampliamente de grandes cuestiones sin obtener ninguna verdad. (Galileo Galilei en Pisa, 15 de Febrero 1564) 5 6 A mi familia, a Elena, a vosotros os dedico esta tesis. 7 8 Agradecimientos Deseo expresar el más profundo y sincero agradecimiento a mi director de tesis D. Manuel Huertas Torrejón que nunca ha dejado de aconsejarme de la mejor manera al mismo tiempo el que haya depositado en mí su confianza. Su apoyo ha hecho posible que este proyecto se haya llevado a cabo.