I MACCHIAIOLI.Qxd

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I MACCHIAIOLI.Qxd No.2 Settembre 2009 “I MACCHIAIOLI” 1 MOSTRE CONFERENZE DISPENSE DIDATTICHE DOSSIER - STAMPA UN’INIZIATIVA NATA DAL LAVORO CONGIUNTO TRA IL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI GLI ORGANIZZATORI E I CURATORI SCIENTIFICI DELLA MOSTRA “I MACCHIAIOLI. MAESTRI DEL REALISMO ITALIANO” SONO CRISTINA ACIDINI, FRANCESCA DINI, FRANCESCA GIAMPAOLO, ANNAMARIA GIUSTI, LAURA MORI LE SCHEDE PUBBLICATE SU OF SONO A CURA DI SIMONELLA CONDEMI, FRANCESCA DINI, FRANCESCA GIAMPAOLO, SILVIA LA ROSSA, ALESSANDRA RAPISARDI FOTOGRAFIE GABINETTO FOTOGRAFICO DELLA SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL P.S.A.E E PER IL POLO MUSEALE DELLA CITTÀ DI FIRENZE ARCHIVIO FOTOGRAFICO GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI ROMA ARCHIVIO FOTOGRAFICO DIREZIONE MUSEI COMUNALI DEL COMUNE DI FIRENZE ARCHIVIO FOTOGRAFICO MUSEO CIVICO GIOVANNI FATTORI ARCHIVIO FOTOGRAFICO GALLERIA D’ARTE MODERNA. COMUNE DI VERONA ARCHIVIO FOTOGRAFICO MUSEO DON GIOVANNI VERITÀ MODIGLIANA ARCHIVIO FOTOGRAFICO FONDAZIONE CASSA DEI RISPARMI DI FORLÌ ARCHIVIO FOTOGRAFICO ENTE CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE ARCHIVE OF PIERO DINI, MONTECATINI TERME GRAFICA ED IMPAGINAZIONE FEDERICI & MOTTA SRL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI MINISTERO PER I BENIELEATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE DIREZIONE GENERALE PER LA PROMOZIONE E LA COOPERAZIONE CULTURALE PER IL PAESAGGIO, LE BELLE ARTI, L'ARCHITETTURA E L'ARTE CONTEMPORANEE FRANCESCO MARIA GRECO ROBERTO CECCHI DIRETTORE GENERALE DIRETTORE GENERALE MAURO MARSILI ANTONELLA FUSCO CAPO UFFICIO II REDAZIONE ISABELLA CIANFARANI REDAZIONE COORDINAMENTO ADRIANA ARCANGELI COORDINAMENTO GIUSEPPINA ARRU RITA BERNINI GINA GIANNOTTI PATRIZIA DE SOCIO LAURA FORESTA UFFICIO STAMPA UFFICIO STAMPA ALESSANDRO RUGGERA CRISTIANO BRUGHITTA OFFICINE INTERNAZIONALI - DISPENSA DIDATTICA SU “I MACCHIAIOLI” OFFICINE INTERNAZIONALI È UN’INIZIATIVA CHE RAPPRESENTA IL FELICE RISULTATO DELL’INCONTRO TRA CONTENUTI TRADIZIONALI STO- RICO/ARTISTICI E LE PIÙ MODERNE FORME DI COMUNICAZIONE E DIFFUSIONE DEL SAPERE E DELLA CONOSCENZA. NELLO STESSO TEMPO, È UNO DEGLI ESITI TANGIBILI RAGGIUNTI DALLA RAFFORZATA COLLABORAZIONE TRA IL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI ED IL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA ITALIANA ALL’ESTERO, SECONDO GLI INTENTI DEL MEMORANDUM FIR- MATO DAI MINISTRI FRANCO FRATTINI E SANDRO BONDI NELL’ESTATE DEL 2008. OFFICINE INTERNAZIONALI SONO VERI E PROPRI “QUADERNI DIGITALI” A CARATTERE MONOGRAFICO, SU TEMI RITENUTI DI INDUBBIO E LARGO INTERESSE, CHE VERRANNO, DI VOLTA IN VOLTA, RESI DISPONIBILI ON-LINE PER UN’UTILIZZAZIONE IMMEDIATA DA PARTE DELLA RETE ESTERA. CONCEPITI COME STRUMENTI DIDATTICI, QUESTI “QUADERNI” SI AFFIANCANO ALLO SVOLGIMENTO DI GRANDI EVENTI ARTISTICI INTERNA- ZIONALI OPPURE SI PROPONGONO DI FORNIRE SPUNTI DI RIFLESSIONE E APPROFONDIMENTO INTORNO AGLI ARGOMENTI TRATTATI, CON L’OBIETTIVO DI ESPRIMERE AL MEGLIO ED EVIDENZIARE LE COMPETENZE DI ENTRAMBI I MINISTERI, RISPETTIVAMENTE, NEL SETTORE DELLA VA- LORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E IN QUELLO DELLA PROMOZIONE CULTURALE ALL’ESTERO. LA QUALITÀ DEI TESTI – CARATTERIZZATI DA UNA STESURA ACCURATA E DALLA DOVIZIA DEI PARTICOLARI - SI ACCOMPAGNA SEMPRE ALLA COM- PRENSIBILITÀ DEL LINGUAGGIO UTILIZZATO ED ALL’AGILITÀ DELLA LETTURA, CARATTERISTICHE CHE FANNO DI QUESTI “QUADERNI” UNO STRUMENTO DIDATTICO FONDAMENTALE ANCHE PER QUANTI SI ACCOSTANO ALL’ARTE PER LA PRIMA VOLTA. LA TRADUZIONE DA PARTE DEI DOCENTI DI ITALIANO E DEGLI STUDENTI SAREBBE UN’ALTRA DELLE LORO POSSIBILI UTILIZZAZIONI DIDATTICHE, OLTRE CHE UN MODO PER DAR VITA - PARTENDO DALL’ORIGINALE - AD UN TESTO BILINGUE CHE NE ALLARGHEREBBE LA FRUIZIONE AI TANTI STRANIERI CHE AMANO LA STORIA DELL’ARTE ITALIANA MA NON POSSEGGONO ADEGUATI STRUMENTI LINGUISTICI PER POTER ACCEDERE A TESTI IN LINGUA ITALIANA. L’AUSPICIO È CHE QUESTE “OFFICINE INTERNAZIONALI” TROVINO UNA CONCRETA UTILIZZAZIONE PRESSO LA RETE ESTERA, DIVENTANDO LO STRUMENTO PER LA PRODUZIONE DI MOSTRE “LEGGERE”, PER LA REALIZZAZIONE DI CARTELLE STAMPA, PER LA REALIZZAZIONE DI SERATE TE- MATICHE E PER TUTTE QUANTE QUELLE ATTIVITÀ CHE, NEL LORO INSIEME, ESPRIMONO LA VITALITÀ QUOTIDIANA DELLE NOSTRE ISTITUZIONI CULTURALI ALL’ESTERO. ROBERTO CECCHI FRANCESCO MARIA GRECO DIRETTORE GENERALE DGPBAAC DIRETTORE GENERALE DGPCC MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI OFFICINE INTERNAZIONALI - DISPENSA DIDATTICA SU “I MACCHIAIOLI” INDICE 1. I MACCHIAIOLI: LE TECNICHE ARTISTICHE ............................................................................6 2. I LUOGHI DEI MACCHIAIOLI ..................................................................................................8 3. CURIOSANDO TRA LE OPERE – SELEZIONE TRA LE OPERE PIÙ EMBLEMATICHE ......................12 4. CONTESTO SOCIO CULTURALE LETTERARIO – PERCORSI DIDATTICI IN AULA CON I MACCHIAIOLI ............................................................................................42 5. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE ....................................................................................................48 OFFICINE INTERNAZIONALI - DISPENSA DIDATTICA SU “I MACCHIAIOLI” I MACCHIAIOLI: LE TECNICHE ARTISTICHE LA RICERCA OSTINATA DI UNA MAGGIORE ADERENZA DEL LINGUAGGIO ESPRESSIVO ALLA REALTÀ ATTRAVERSO LA SPERIMENTAZIONE EFFETTUATA CON STRUMENTI PITTORICI NUOVI, LA VOGLIA DI RIVOLUZIONARE UN PANORAMA NAZIONALE LEGATO ALL’INSEGNAMENTO DELLA PITTURA NELLE AC- CADEMIE, CHE ADDESTRAVA A DIPINGERE ALLA MANIERA DEI GRANDI MAESTRI DEL PASSATO SENZA RIVOLGERSI ALL’OSSERVAZIONE DELLA REALTÀ, SONO ALLA BASE DELLE PRIME RICERCHE DEL GRUPPO DI ARTISTI CHE TRA IL 1855 E IL 1860 IN TOSCANA INTUIRONO PRIMA DEGLI ALTRI L’IMPORTANZA DI DESCRIVERE TEMI DELLA VITA QUOTIDIANA CONTEMPORANEA E DI STUDIARE DAL VERO GLI EFFETTI DELLA LUCE SULLE COSE E SULLE PERSONE. SU QUESTE ISTANZE COMUNI A MOLTI ARTISTI A LIVELLO MONDIALE, SI INCARDINÒ LA FORTE TRADIZIONE ARTISTICA NAZIONALE ITALIANA, IN PAR- TICOLARE FIORENTINA E TOSCANA, LEGATA AL DISEGNO E ALL’EREDITÀ DEL RINASCIMENTO, E SI AGGIUNSERO I VALORI MORALI E IDEALI, NONCHÉ LE ASPIRAZIONI PATRIOTTICHE DELLE CLASSI ITALIANE PIÙ CULTURALMENTE ELEVATE. DI QUESTO GRUPPO DI ARTISTI PROGRESSISTI CHE SI RIUNIVA A FIRENZE AL CAFFÈ MICHELANGELO FACEVANO PARTE, OLTRE AI TOSCANI SIGNORINI BORRANI SERNESI FATTORI CECIONI BANTI, ANCHE GIUSEPPE ABBATI NAPOLETANO, GIOVANI BOLDINI FERRARESE, SILVESTRO LEGA ROMAGNOLO, VITO D’ANCONA PESARESE E I DUE VENETI VINCENZO CABIANCA E FEDERICO ZANDOMENEGHI. IL VERONESE CABIANCA, CHE AVEVA STUDIATO ALL’ACCADEMIA DI VENEZIA, COMINCIA A SPERIMENTARE UNA PITTURA LEGATA ALLO STUDIO DELLA LUCE, CHE SFOCIA IN UN USO MOLTO LIBERO DEI CONTRASTI LUMINOSI E AD UNA STESURA MOLTO RAPIDA DEL CO- LORE. L’UTILIZZO DELLA “MACCHIA”, NON FU QUINDI UNA INVENZIONE DEL GRUPPO DEL CAFFÈ MICHELANGELO, MA PIUTTOSTO UN RIUTILIZZO DELLA TECNICA DI GIORGIONE E TIZIANO, CHE LAVORAVANO CON STESURE RAPIDE E POCO PRECISE DEL COLORE, SENZA DISEGNO PREPARATORIO, CON- TRASTANDO I COLORI, SOVRAPPONENDO CHIARI E SCURI. ADRIANO CECIONI, TEORICO E CRITICO CON DIEGO MARTELLI DEL MOVIMENTO DEI MAC- CHIAIOLI, DEFINIVA LA PITTURA DI “MACCHIA”CAPACE DI “RENDERE LE IMPRESSIONI CHE (GLI ARTISTI) RICEVEVANO DAL VERO COL MEZZO DI MAC- CHIE DI COLORI DI CHIARI E DI SCURI”. IL MOVIMENTO DEI MACCHIAIOLI NASCE DI FATTO NEL 1856; AFFERMANDO CHE LA FORMA DELL’OGGETTO NON È CREATA DAL SUO PROFILO MA DAL RIMBALZO DELLA LUCE CHE, COLPENDOLO ARRIVA AI NOSTRI OCCHI SOTTOFORMA DI COLORE. COM- PONENDO PERCIÒ I COLORI SULLA TAVOLOZZA E RIPORTANDOLI A “MACCHIE ACCOSTATE” LE UNE ALLE ALTRE SULLA TELA, SARÀ POI L’OCCHIO DEL- L’OSSERVATORE A MESCOLARLI NELLA SUA RETINA E AD OTTENERNE GLI EFFETTI DESIDERATI. LA TECNICA MACCHIAIOLA SARÀ L’INCUBATRICE DI QUELLA 6 OFFICINE INTERNAZIONALI - DISPENSA DIDATTICA SU “I MACCHIAIOLI” PITTURA CHE DI LÌ A POCO RIVOLUZIONERÀ IL MONDO DELL’ARTE: INFATTI FREQUENTI SONO LE VISITE A PARIGI DEI COMPONENTI IL GRUPPO CHE DESTA L’ATTENZIONE DEI PIÙ GRANDI ESPONENTI DELLA PITTURA FRANCESE DEL PERIODO. I MACCHIAIOLI PREDILIGEVANO LA PITTURA DI PAESAG- GIO, POICHÉ AVEVANO LETTO L’ARTICOLO DEI FRATELLI DE GONCOURT SULL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 1855 A PARIGI, E NE AVEVANO RICAVATO CHE “IL PAESAGGIO È LA VITTORIA DELL’ARTE MODERNA”. ANCHE SU PRESSIONI DI DOMENICO MORELLI, GIOVANE PITTORE NAPOLETANO GIUNTO A FIRENZE CON LA COLONIA DEI FUORIUSCITI DAL REGNO BORBONICO E FREQUENTATORE DEL CAFFÈ, A CUI I MACCHIAIOLI RICONOSCEVANO UN PRIMATO NELLA PITTURA, LO STUDIO DEL COLORE VENEZIANO, IN ANTITESI CON LA TRADIZIONE DEL DISEGNO E DELL’ACCADEMIA FIORENTINA DI- VENNE UN IMPORTANTE CAMPO DI STUDIO PER I MACCHIAIOLI. SIGNORINI E D’ANCONA ANCHE SU INCORAGGIAMENTO DEGLI AMICI DEL CAFFÈ MICHELANGELO, SI RECARONO NEL 1856 PER TRE MESI A VENEZIA PER STUDIARE LA PITTURA TONALE. GIÀ DELACROIX SUL JOURNAL AVEVA MOSTRATO PROFONDA AMMIRAZIONE PER PAOLO CALIARI IL VERONESE, PITTORE CHE DURANTE IL NEOCLASSICISMO ERA STATO ACCUSATO DI SCARSA ADERENZA ALLA REALTÀ NELLE SUE RAPPRESENTAZIONI STORICHE, MA LA CUI CAPACITÀ NEL TRATTARE IL COLORE ERA INDUBBIA. DA QUEL VIAGGIO VENEZIANO E DALLO STUDIO DELLA PITTURA DEGLI ANTICHI MAESTRI SOPRATTUTTO SIGNORINI RICAVÒ CHE LO STUDIO DEL VERO, RESO ATTRAVERSO LA TECNICA DELLA “MACCHIA” FOSSERO IL RIVOLUZIONARIO MODELLO DA SEGUIRE, IN QUESTO IMITATO DAGLI ALTRI MAC- CHIAIOLI, CHE SI DEDICARONO AD UNA FASE DI SPERIMENTAZIONE APPLICATA SIA AI SOGGETTI (VITA QUOTIDIANA, PAESAGGIO) SIA A NUOVE ME- TODOLOGIE COME L’USO DELLO SPECCHIO NERO, CHE PERMETTEVA DI STUDIARE “LA MACCHIA” IN MODO RAVVICINATO.
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