6 venerdì 10 maggio 2013 IL CENTROSINISTRA Pd, ipotesi Speranza Ma l’intesa non arriva

● non essere appassionato, non ora, Incontro tra esponenti e Areadem, neanche alle eventuali modifiche statu- si punta sul capogruppo ma i giovani turchi sono tarie, ma è probabile che domani sia a Roma per l’Assemblea. «Non mi candi- contrari: «Così la candidatura non è di garanzia» do» ripete a chi glielo chiede, compresi ● molti suoi parlamentari che premono All’Assemblea i manifestanti di «Occupy Pd» affinché prenda in mano il partito. Pip- po Civati e Laura Puppato già da ora MARIA ZEGARELLI «Dal momento che il nome di Speranza annunciano disobbedienza. «Il proble- ROMA nasce come un’operazione di corrente ma per me non è che Letta sia di destra - commenta però il giovane turco Mat- (anche perché d’accordo con lui ci so- «Per arrivare a fare un congresso serve teo Orfini - noi non siamo d’accordo. In no molti esponenti di sinistra) - scrive che il Pd esista ancora, noi dobbiamo un’intervista a l’Unità Bersani ha soste- Civati -. E non mi interessa che ora ci garantire questo passaggio dell’Assem- nuto che bisogna uscire dal correnti- sia un segretario di sinistra o di destra blea altrimenti il partito non c’è più». smo, giusto, peccato che poi organizzi a fare da contraltare... L’importante è , vicepresidente dell’As- una riunione con la sua corrente». che sia segretario fino al Congresso, ga- semblea insieme a , la È l’annuncio di una battaglia che i rante del Congresso e del pluralismo. spiega così la curva a gomito che i de- giovani turchi sono intenzionati a por- Per tutte e tutti». Puppato ha prepara- mocratici dovranno affrontare e supe- tare avanti fino in fondo e che molto to un documento critico verso l’allean- rare domani senza uscire di strada. Ec- probabilmente vedrà al loro fianco pa- za Pd-Pdl. «Ho sintetizzato il pensiero co perché ieri mattina la Commissione recchi . «Noi non facciamo di molto, ribadendo la centralità del di garanzia (formata da Sereni, Scalfa- storie sui nomi ma sul metodo - prose- Parlamento e la necessità di trovare rotto, Zanda, Speranza, Sassoli e gue Orfini -. Avremmo sostenuto Gian- condivisione sulle leggi anche con Sel e Amendola) si è riunita per cercare di ni Cuperlo e hanno detto che non va M5S». preparare le manovre. «Abbiamo lavo- bene. Allora perché non Claudio Marti- Ma dall’Assemblea potrebbe uscire rato e stiamo lavorando per far sì che ni o Sergio Chiamparino?». I giovani anche un candidato outsider dal mo- l’Assemblea nazionale di sabato sia un turchi vedono nella candidatura di Spe- mento che i ragazzi di Occupy Pd, anco- punto di ripartenza del Pd in questo ranza una linea chiara anche per il con- ra furibondi contro i 101 franchi tirato- momento così difficile per il Paese. gresso, un tentativo da parte di Bersani ri su Prodi, hanno annunciato la loro L’obiettivo - afferma una nota della e i suoi di riprovare la scalata con un presenza massiccia e potrebbero ri- commissione - è che l’Assemblea eleg- volto nuovo, da contrapporre a Renzi. scuotere consensi tra i delegati malpan- ga un segretario con la più ampia condi- Non a caso Pina Picierno, Areadem, a cisti (intanto salutano come positiva la visione, che porti il nostro partito al chi dà per scontato l’esito del congres- loro iniziativa alcuni deputati tra cui congresso nei termini previsti dallo Sta- so (nel caso in cui non si cambiasse lo Giuditta Pini, Fausto Raciti, Laura Coc- tuto e che ci guidi rilanciando Statuto e leadership e premiership cia, , Chiara Gribaudo, En- l`iniziativa del Pd». coincidessero) ribatte che «non è affat- zo Lattuca). Di sicuro per ora c’è l’ordi- Trovare la sintesi, prima di ogni al- to detto che a vincere sia Renzi, Speran- ne del giorno: elezione del segretario e D’Alema: voterò tra cosa, perché va bene stabilire l’ordi- za è preparatissimo e non ha nulla da convocazione del congresso. Bersani ne del giorno dei lavori, ma se non si temere da un confronto». interverrà durante il dibattito ma non arriva a sabato con una proposta in gra- Dal canto suo Speranza continua a aprirà i lavori, non si parlerà di modifi- do di unire il partito per eleggere il se- ripetere di essere «innamorato del ruo- ca dello Statuto e molto probabilmente il candidato prescelto gretario-reggente che dovrà portare al lo di capogruppo» e di avere intenzione interverrà il premier (che congresso d’autunno, allora sì che i de- di svolgere al meglio la sua funzione, in mattinata dovrebbe però essere pre- mocratici rischiano di diventare ex Pd, che «è un onore, dal momento che si sente ai funerali delle vittime di Geno- GIUSEPPE VITTORI stato deciso di creare un gruppo istitu- prima ancora che ex Dc o ex Ds. E così tratta del gruppo parlamentare più va). Sarà Luigi Zanda a presentare un zionale per scegliere un candidato di sono partiti i colloqui per capire se op- grande dopo la Dc del 1948». Per sé, documento di sostegno al governo. Dal- garanzia, che sia largamente condivi- tare per un segretario «sperimentale», dice, non chiede altro. Se dovesse di- la rosa dei nomi dei possibili candidati «Io voto sempre a favore. Ho sempre so, io ho piena fiducia in questo grup- cioè giovane, come , ventare lui segretario, infatti, dovreb- esce , «non mi candido votato i candidati proposti. Sono disci- po che sta lavorando e quindi sono fi- oppure «solido», con una dose di espe- be dimettersi da presidente dei deputa- all’Assemblea ma al congresso», dice. plinato». A margine del summit inter- ducioso che troveranno una soluzione rienza alle spalle per poter affrontare i ti Pd (ieri c’era chi faceva i nomi come Restano in campo oltre a Speranza e nazionale TheStateof theUnion, a Firen- condivisa» prossimi difficilissimi mesi. Ieri pome- possibili successori di Gianclaudio Chiti, anche su cui c’è ze, Massimo D’Alema parla con i gior- Nella conferenza stampa, D’Alema riggio ha incontrato Bressa, che ha smentito - e di Gugliel- forte pressing ma altrettanta resisten- nalisti del difficile momento del Pd, non si sottrae alle questioni che lo ri- i suoi, una cinquantina, per discutere mo Epifani) a poche settimane dal suo za del diretto interessato, e Piero Fassi- partendo dall’Assemblea congressua- guardano direttamente: «Io non sono anche di questo passaggio. «Noi dobbia- insediamento. I non esulta- no e . Per ogni candi- le che domani sceglierà il nuovo segre- in Parlamento: è l’unica vittoria che mo farci carico di guidare questa linea no sul suo nome ma neanche si metto- datura basteranno 75 firme, i delegati tario. Il presidente di Italianieuropei ha avuto Renzi», dice. Senza per que- di rinnovamento responsabile», ha no di traverso purché chi assumerà il che hanno confermato la loro presenza non è sicuro di esserci: «Sono a Barcel- sto voler riaprire una polemica con il spiegato ai suoi aggiungendo che l’asse ruolo di segretario sabato «sia una figu- sono circa 750. Ma scommettere sulla lona - spiega - ma cercherò di arrivare sindaco di Firenze, che anzi considera con Franceschini deve restare solido e ra di garanzia» e non metta ipoteche loro disponibilità a votare per il candi- in tempo per il voto finale. Il partito «una risorsa» per i democratici. «Ma che sul nome di Speranza può esserci sul congresso, stessa linea del renziano dato «unitario» potrebbe essere un az- vive un momento di particolare diffi- nelle primarie ha sbagliato perchè si è convergenza (anche con Enrico Letta). Dario Nardella. dice di zardo. coltà». Comunque, nota D’Alema, «è presentato con un programma di di- Nel circolo dei pendolari non si occupa, si sciopera

l circolo non lo possono occupa- rie di cose, fino a quando qualcuno non c’era qualcuno che sosteneva che l’agen- anche vero che le elezioni il Pd non le ha re perché sono pendolari, però IL CASO si deciderà a spiegare cosa è successo ai da Monti era la nostra». Il problema, ag- perse ma non le ha nemmeno vinte, ri- sono molto arrabbiati i 220 iscrit- circoli che per statuto, sono «le unità or- giunge, «è quello della militanza, io re- sponde che «si poteva giocare diversa- ti al Pd di Fonte Nuova, piccolo JOLANDA BUFALINI ganizzative di base attraverso cui gli sterò comunque un elettore del centrosi- mente, tornare a votare, dopo aver in- paese alle porte di Roma. E allo- ROMA iscritti partecipano alla vita del partito» nistra ma voglio sapere se ha senso dedi- chiodato Grillo alle sue responsabilità. Ira la segreteria ha deciso una for- e invece si sono trasformati in «primari- care il mio tempo libero al partito». In Grecia si è votato e lì la crisi morde ma nuova di protesta, lo sciopero dei vo- A Fonte Nuova (provincia fici». Per il segretario del circolo Giacomo più che da noi». lontari, o militanti, che dir si voglia, an- di Roma) i militanti Le domande della lettera, che saran- Marchese «il passaggio del Quirinale è Un gruppo dirigente, quello del circo- che perché, spiega il segretario Giaco- no il fil rouge dell’assemblea degli iscritti in contraddizione con la volontà lo pd alle porte di Roma, che si è speso, mo Marchese: «Noi siamo in periferia sospendono le attività convocata per il 26 maggio (alla quale dell’elettorato, che non avrebbe voluto al tempo delle primarie nazionali, per ed era tempo di lanciare un segnale». Il fino a quando non avranno sono invitati i parlamentari del Pd eletti le grandi intese». E un fatto molto grave Bersani. «Sarebbe stato - dice Marchese loro, spiegano in una lettera aperta alla risposte dai dirigenti: «Sedi nel Lazio) sono tante, a cominciare da: è avvenuto con Prodi: «Hanno votato - un bravo presidente del Consiglio e un segreteria del partito, non è uno dei cir- «Come si è passati dall’esclusione cate- contro il padre nobile del Pd per impalli- ottimo capo coalizione», però, in quelle coli «dei bei quartieri della capitale do- trasformate in primarifici» gorica di un governo con il Pdl - cioè con nare Bersani». In questo modo «il parti- primarie era in gioco anche «l’idea di ve le Tv sono sempre a caccia del mili- Berlusconi - al governo sostenuto (e ben to si è consegnato a Napolitano e alle partito rispetto a Renzi». E tuttavia, que- tante deluso». Però delusi sono anche rappresentato) dal Pdl?». larghe intese». Una resa, sostiene, sen- sti militanti che rivendicano il loro impe- loro. Per Ermanno Iannacci, responsabile za condizioni: «Ci siamo messi nella con- gno nella «partita delle regionali, nono- «Da oggi - scrivono nella lettera, man- comunicazione, il nodo da sciogliere è dizione di subire invece di esprimere stante si sostenga che le elezioni si vinco- data anche ai parlamentari del Lazio e ancora più radicale: «Che partito voglia- una linea... si poteva, per esempio, met- no nelle grandi città», guardano critica- al Pd regionale - cesseremo ogni attività mo? Sono passati cinque anni dalla na- tere al primo punto la legge elettorale, mente alle primarie: «nella competizio- di propaganda, ogni incontro pubblico, scita del Pd e ancora discutiamo su parti- definire dei tempi». Alla obiezione che ne interna si finisce per non fare sinte- ogni evento, fino a quando non avremo to liquido o solido, vocazione maggiori- anche Marini è stato impallinato dal vo- si». Separare elezione del segretario e risposte dagli organismi superiori, ri- taria o alleanze. Intanto abbiamo perso to dei franchi tiratori, il segretario del del candiadto premier? «Forse nelle con- sposte che per la verità sarebbero già due elezioni, gli elettori hanno deciso circolo risponde che «anche quello, cer- dizioni attuali sì», risponde Giacomo dovute arrivare dopo la incommentabi- che non siamo affidabili per governare. tamente, è stato un errore, però di scala Marchese, «anche se rispetto all’Euro- le vicenda dell’elezione del presidente Non c’è una questione su cui il Pd espri- diversa. È stato un errore della dirigen- pa è un’anomalia». Ermanno Iannacci: della Repubblica». Ne hanno digerite ma una posizione chiara e netta, a cui za che non ha cercato la condivisione». «Chiediamo un percorso certo fino al tante, ma non ne vogliono più sapere fi- sostituisce l’appello alla responsabilità. E alla obiezione che, se è vero che l’elet- congresso, si farà battaglia sul partito no a quando non avranno capito una se- Addirittura, in campagna elettorale torato Pd era contro le larghe intese, è che si vuole».