Italiano Digitale. La Rivista Della Crusca
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Italiano digitale IV, 2018/1 (gennaio-marzo) - p. II Italiano digitale, periodico trimestrale dell’Accademia della Crusca ISSN: 2532-9006 DIRETTORE RESPONSABILE Claudio Marazzini DIRETTORE TECNICO Marco Biffi COMITATO SCIENTIFICO Claudio Marazzini Aldo Menichetti Giovanna Frosini Paolo D’Achille Giuseppe Patota Marco Biffi COMITATO DI REDAZIONE Simona Cresti Lucia Francalanci Angela Frati Vera Gheno Stefania Iannizzotto Ludovica Maconi Matilde Paoli Raffaella Setti Cristina Torchia ILLUSTRAZIONI Barbara Fanini Accademia della Crusca Via di Castello, 46, 50141 Firenze FI [email protected] Italiano digitale IV, 2018/1 (gennaio-marzo) - p. III Sommario EDITORIALE Terrorista o terroristico? Umanista o umanistico? 51 Editoriale del direttore 1 Edoardo Lombardi Vallauri Marco Biffi Che stress questo (ab)uso di stressare! 54 Sara Giovine CONSULENZE LINGUISTICHE Cerchiamo di essere sempre più… obiettivi! 3 Non sempre un portiere è un portinaio 57 Paolo D’Achille Paolo D’Achille Dal mob killato al pg skillato: il gergo dei giochi di Processo allo sprocedato 60 ruolo online 6 Miriam Di Carlo Lucia Francalanci Va BENISSIMAMENTE? Forse no! 64 Su questa risposta non ci viene a piovere! 9 Valeria Leoncini Sara Giovine Ganivello: chi era costui? 66 Per favore non facciamo a capelli! 13 Matilde Paoli Miriam Di Carlo Comfort, confortevole, cofirmatario: com-, con- o co-? 71 “La Scala non ha più soprani…”? 17 Claudio Iacobini Paolo D’Achille Credo è anche plurale: non credi? 74 Chi sono gli abitanti della (o del) Costa Rica? 20 Paolo D’Achille Paolo D’Achille LA CRUSCA RISPOSE Sismico o antisismico? 22 Origine di gibigiana 77 Stefania Iannizzotto, Angela Frati Matilde Paoli Razzismo: che brutta parola! 24 Quell’odore particolare detto in Veneto freschìn 80 Paolo D’Achille Vera Gheno Complemento d’agente o di causa efficiente? 26 Chi è il balengo? 83 Veronica Boschi Barbara Fanini È irruente e sonnolento! 29 Vittorio Coletti e Valeria Leoncini PAROLE NUOVE Vengo a prenderti con il mio Ferrari... O con la mia Ma l’influencer potrebbe essere un influenzatore? 86 Ferrari? 31 Vera Gheno Anna M. Thornton Ghosting: quando il partner (e l’italiano) Stai leggendo la risposta sulla perifrasi progressiva diventa un fantasma 89 stare + gerundio del verbo stare e del verbo essere 35 Sara Giovine Raffaella Setti I bulli bulleggiano, bullano o bullizzano? 92 Ci sono solo lucani in Basilicata? 38 Matilde Paoli Paolo D’Achille Abbattere in abbattitore un pesce abbattuto 98 CYBER- 40 Miriam Di Carlo Valeria Leoncini Dressare 103 Sul genere grammaticale di euro 43 Miriam Di Carlo Rossella Varvara La cortesia di friendzonare VS la brutalità Che buriana: è arrivato il buran! 48 di rifiutare 109 Alberto Nocentini Miriam Di Carlo Si può essere un patriota con una o con due t 50 ARTICOLI Giuseppe Patota Il gergo dei giochi di ruolo online 113 Lucia Francalanci Italiano digitale IV, 2018/1 (gennaio-marzo) - p. IV “Che complemento è?” 125 La scuola digitale 138 Francesco Sabatini Rosario Coluccia Imprese lessicografiche e grammaticali Ma siamo proprio sicuri che la lingua riecheggiano tra le Dolomiti 129 della ricerca sia solo l’inglese? 142 Marco Forni Claudio Marazzini TEMI DI DISCUSSIONE NOTIZIE Il MIUR dà un calcio all’italiano 132 Notizie 151 Claudio Marazzini A cura del comitato di redazione Le parole hanno un peso. Razza, sinonimo di identità non umana 135 Lino Leonardi Riferimenti bibliografici 154 Italiano digitale IV, 2018/1 (gennaio-marzo) - p. 1 EDITORIALE | ARTICOLO GRATUITO Editoriale del direttore Marco Biffi PUBBLICATO: 31 MARZO 2018 on il quarto numero di «Italiano digitale» la sezione dedicata alle parole nuove si presenta fi- nalmente nella sua configurazione definitiva: la rivista ospiterà brevi articoli relativi a parole Cche, dopo segnalazioni o ricerche sulle banche dati a cura della redazione, si sono conquistate lo statuto di potenziale neologismo della nostra lingua. È sempre difficile definire esattamente un neologismo, distinguerlo da quelle realizzazioni effimere legate a un particolare momento contin- gente o frutto di una creazione estemporanea (o magari anche giustificata dal particolare periodo storico o culturale) basata sulle regole della morfologia derivazionale della nostra lingua; quel pro- cesso che ci permette di coniare “al volo” parole trasparenti attraverso prefissi e suffissi, senza per questo renderne necessaria una stabilizzazione nel repertorio lessicale italiano con la registrazione sul vocabolario. Lo scopo del nostro servizio di consulenza è quello di spiegare parole nuove, ma anche parole che trovano solo in tempi recenti un maggiore impiego nella lingua comune, magari provenendo da una lingua specialistica o settoriale (forse addirittura gergale), e di spiegarle in modo ragionato e articolato, per fornire un porto sicuro a chi si trovi immerso nella tempesta delle novità lessicali a cui il web e i mass media ci sottopongono continuamente. I brevi articoli sono pubblicati unicamente nella rivista, mentre sul sito web troverà successivamente posto, a cadenza regolare, una scheda lessicografica sintetica, con una struttura nuova rispetto a quella finora proposta, articolata in specifici campi accuratamente definiti, a cui l’articolo rimarrà comunque di sfondo, raggiungibile con un collegamento che permetterà a chi arriverà alle parole attraverso le schede di approfondire il tema immergendosi nel piacere di una lettura distesa e argomentata. Inaugurano la sezione rinnovata gli articoli dedicati a influencer, ghosting, bulleggiare/ bullare/ bullizzare, abbattere ‘abbassare repentina- mente la temperatura di un alimento’, dressare, friendzonare. Non deve stupire, né in negativo né in positivo, la presenza di prestiti non adattati dall’inglese: la trattazione degli anglismi, infatti, non ha il valore di un battesimo o di una certificazione. In attesa di un’eventuale stabilizzazione di queste parole nella forma in cui le presentiamo o in quella di possibili traducenti (a cui spesso accennano gli stessi autori), gli articoli – e le schede che compariranno sul sito – hanno lo scopo di lanciare una ciambella di salvataggio a chi voglia conoscere, in modo chiaro e con una trattazione scientifica, il significato di parole ormai largamente circolanti, la loro origine, la loro forza e tutto ciò che su di esse c’è da sapere. Il numero continua poi a raccogliere le risposte della consulenza linguistica dell’Accademia della Crusca del periodo gennaio-marzo 2018, con ben 25 risposte a quesiti (nel primo trimestre del 2018 i quesiti giunti alla redazione sono stati 1768; e 554 sono state le risposte date complessivamente attra- verso mail personali, rimandi al sito o con i brevi articoli comparsi sul sito e ora riuniti nella nostra rivista). Basta dare un’occhiata all’indice per rendersi contro della varietà e molteplicità dei quesiti, Cita come: Marco Biffi, Editoriale del direttore, “Italiano digitale”, IV, 2018/1, p. 1. Copyright 2018 Accademia della Crusca Tutti i diritti riservati Italiano digitale IV, 2018/1 (gennaio-marzo) - p. 2 che ben rendono conto della vitalità della nostra lingua e dell’amore che gli italiani continuano a dimostrarle. Persino in un ristorante cinese della provincia fiorentina ci si può imbattere, come mi è capitato, in un gruppo di ragazzi che si erano rivolti alla redazione per un dubbio linguistico e che si lamentavano perché non avevano avuto risposta (come capita a molti, e me ne scuso a nome della redazione, per quanto gli sforzi, con le risorse a disposizione, siano massimi). La macchina del tempo della rubrica “La Crusca rispose” con il 2018 apre un excursus sulle parole regionali, concentrandosi in prima battuta su tre settentrionalismi: gibigiana, freschin, balengo. Dopo l’avvio nel precedente numero, la sezione “Articoli” è popolata da tre contributi, dedicati al gergo dei giochi di ruolo in rete (Lucia Francalanci), all’edizione elettronica del dizionario ladino (Marco Forni) e infine alla grammatica valenziale, con la riproposizione di un prezioso articolo di Francesco Sabatini già comparso nel numero 28 della “Crusca per Voi”, ma sempre attuale e utilissi- mo come supporto teorico a molte risposte della consulenza linguistica. Molti i “Temi di discussione” del trimestre, come sempre dedicati ad argomenti di grande interesse, in certi casi strategici per una politica linguistica efficace. Lino Leonardi richiama il pubblico a una riflessione sulla parola razza a ottant’anni dall’emanazione delle leggi razziali in Italia (gli fa eco Paolo D’Achille con la sua risposta su razzismo), mentre Rosario Coluccia affronta il tema della Scuola digitale in relazione alla recente politica ministeriale per un adeguamento del sistema educativo alle nuove situazioni dell’era digitale. Il Presidente Claudio Marazzini ritorna invece in due tempi sul tormentato e insidioso rapporto con l’inglese, che viene sostituito all’italiano dai nostri ministeri con estrema superficialità: lo spunto delle due riflessioni è la decisione del MIUR di far redigere in inglese (e solo eventualmente in traduzione italiana) progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN) all’interno di un programma di finanziamento per università ed enti di ricerca italiani, indebolendo così l’italiano su due versanti fondamentali per la sua integrità come elemento di identità nazionale: quello istituzionale e ufficiale (progetti presentati a un ministero italiano devono essere in italiano, casomai con l’eventuale traduzione inglese per una comunicazione internazionale) e quello della prosa tecnico-scientifica, che non può rinunciare