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LUGLIO Rivista fondata da AGOSTO S. Giovanni Bosco nel 1877 2019

Poster Paese che vai, Salesiano che trovi 4 n. 46) Art.1, comma 1 Aut. GIPA/ C / Padova - Spedizione n. 07/2019 in L. 27/02/200 4 n. 46) Art.1, comma 1 Aut. GIPA/ (conv. Mensile - Anno CXLIII n. 07 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 LE COSE DI DON BOSCO (Traduzione di Deborah Contratto) JOSÉ J. GÓMEZ PALACIOS La storia Nel 1844, don Bosco vide in sogno una pastorella che lo invitò a guardare al mezzodì. «Guardando, vidi un cam- po, in cui era stata seminata meliga, patate, cavoli, bar- babietole, lattughe e molti altri erbaggi. “Guarda un’altra volta” mi disse. E guardai di nuovo, e vidi una stupenda ed alta Chiesa. Un’orchestra, una musica istrumentale e Un campo vocale mi invitavano a cantar messa. Nell’interno di quel- ono un po’ infossato, ma ben irrigato e la Chiesa era una fascia bianca, in cui a caratteri cubitali di buona qualità. I primi che mi hanno stava scritto: Hic domus mea, inde gloria mea (Questa è la mia casa, di qui si espanderà la mia gloria)». calpestato, qualche migliaio di anni fa, erano cinghiali e stupidi ominidi coperti di pelliccia. Sono un pezzo del terreno un giorno che avvertii su di me il luccichio di alla base del contrafforte a nord di quella due occhi che mi fissavano con un’attenzione Sche adesso chiamano città di Torino. Sono passati particolare. Appartenevano ad un giovane prete migliaia di anni, ma io sono sempre qui. che stava dicendo: «È proprio questo il campo Non avete idea, di quante storie ho sentito. Ho vi- del sogno. È qui dove la Signora ha posato il sto la vita e la morte. Anche quella di quei soldati piede». E raccontò di una grandissima chiesa con romani che chiamano martiri, sono stato ferito molti edifici intorno e con un bel monumento da aratri, ho fatto crescere alberi ed erba, sono nel mezzo. stato tormentato da stormi di oche. Quelle che mi Come vedete, è andata proprio così. Certo non è hanno dato il nome: Valle delle oche, Valdocco. stato facile per il buon don Bosco divenire il mio Ero diventato un buon campo seminato a mais, proprietario. Prima di tutto, non aveva un centesi- patate, cavoli, barbabietole, lattughe e ottima mo da parte. Tutto quello che riusciva ad elemo- erba per mucche e conigli. Il mio destino cambiò sinare finiva in pane per i suoi ragazzi. Ma la Si- gnora non gli dava tregua: mi voleva a tutti i costi. Sempre sollecitato dalla Signora del sogno, anche se il terreno non era suo, benché non possedesse ancora il terreno sul quale edificarla, e gli mancas- se il disegno, spedì un gran numero di circolari, chiedendo il concorso e l’aiuto dei benefattori. I miei padroni non sapevano che farsene di me e mi misero in vendita, ma a patto che a comprar- lo non fosse don Bosco, che non voleva pagare il vecchio prezzo, dato che mi ero svalutato. Don Bosco però era un furbacchione e mandò a fare le trattative un amico, ma nello studio del notaio per l’ultima firma si presentò anche don Bosco. Ahia! I miei padroni si ritirarono indignati. Ci volle un intervento dall’alto per farli cedere. Ma finalmente ero di don Bosco. Ed eccomi qui. Milioni di persone passano su di me, milioni di bambini e ragazzi pregano e cantano sopra di me. Se non ci fossi io tutto questo non esisterebbe. t

2 Luglio / Agosto 2019 IL Mensile di Il BOLLETTINO SALESIANO JOSÉ J. GÓMEZ PALACIOS IL informazione e si stampa nel mondo in 66 LUGLIO Rivista fondata da AGOSTO S. Giovanni Bosco nel 1877 2019 cultura religiosa edizioni, 31 lingue diverse e edito dalla raggiunge 132 Nazioni. Poster Paese che vai, Congregazione Salesiano che trovi Salesiana di San Direttore Responsabile: Bruno Ferrero Giovanni Bosco Segreteria: Fabiana Di Bello 4 n. 46) Art.1, comma 1 Aut. GIPA/ C / Padova - Spedizione n. 07/2019 in L. 27/02/200 4 n. 46) Art.1, comma 1 Aut. GIPA/ (conv. Mensile - Anno CXLIII n. 07 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 LUGLIO-AGOSTO 2019 Redazione: ANNO CXLIII Il Bollettino Salesiano Via Marsala, 42 - 00185 Roma Numero 07 Tel./Fax 06.65612643 In copertina: La gioia, il sole, l’acqua, e-mail: [email protected] l’amicizia sono i doni più belli dell’estate. web: http://biesseonline.sdb.org Un periodo magico per i bambini e gli Hanno collaborato a questo adulti. È la dolce consolazione di una vita numero: Agenzia Ans, Pierluigi troppo spesso frenetica (Foto / Shutterstock). Cameroni, Roberto Desiderati, Emilia Di Massimo, Ángel Fernández Artime, José J. Gomez 2 LE COSE DI DON BOSCO Palacios, Piero Grosso, Carmen 4 IL MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE Laval, Cesare Lo Monaco, Alessandra Mastrodonato, 6 REPUBBLICA DEL CONGO Francesco Motto, Pino Pellegrino, 10 ITALIA Giampietro Pettenon, Gian Francesco Romano, Luigi Zonta, Moise Kean 6 Fabrizio Zubani. 12 PAPUA NUOVA GUINEA Diffusione e Amministrazione: 14 L’INVITATO Tullio Orler (Roma) Etiopia Fondazione DON BOSCO NEL MONDO ONLUS 18 LE CASE DI DON BOSCO Via Marsala, 42 - 00185 Roma San Cassiano Tel. 06.656121 - 06.65612663 e-mail: [email protected] 22 POSTER web: www.donbosconelmondo.org Il mondo salesiano CF 97210180580 24 FMA Banca Intesa Sanpaolo IBAN: IT84 Y030 6909 6061 0000 0122 971 26 TEMPO DELLO SPIRITO 10 BIC: BCITITMM Cinque lezioni di saggezza Ccp 36885028 28 I NOSTRI EROI Progetto grafico: Andrea Morando Un san Luigi tutto nostro Impaginazione: Puntografica s.r.l. - Torino 31 CINQUE PER MILLE Stampa: Mediagraf s.p.a. - Padova 32 Registrazione: Tribunale di Torino 34 COME DON BOSCO n. 403 del 16.2.1949 La certificazione 36 LA LINEA D’OMBRA PEFC™ garantisce che la materia prima per la produzione 38 LA STORIA SCONOSCIUTA DI DON BOSCO della carta deriva da foreste gestite in 40 I NOSTRI SANTI maniera sostenibile 12 secondo standard rigorosi riconosciuti a livello internazionale che tutelano 41 IL LORO RICORDO È BENEDIZIONE le foreste, l’ambiente e i lavoratori. 42 RELAX Associato alla Unione Stampa 43 LA BUONANOTTE Periodica Italiana IL MESSAGGIO DEL RETTOR MAGGIORE DON ÁNGEL FERNÁNDEZ ARTIME Tre stole, tre storie Dobbiamo ricordare il valore incalcolabile di ogni incontro meravigliose umano, breve o duraturo, profondo o rapido che sia. Ogni incontro lascia un profumo particolare e un cuore che nella nostra anima. Viviamo ogni incontro umano in modo speciale. non dimentica Come i tre che vi racconto. ari amici e lettori del Bollettino Sa- dignità e della consacrazione del sacerdote, ricorda lesiano, vi ritrovo con gioia in questo il giogo dolce di Nostro Signore, gli obblighi dello nostro appuntamento mensile sulla stato sacerdotale e simboleggia in qualche modo le rivista fondata e tanto amata da don pecore che il buon pastore porta sulle spalle. Bosco. Attraverso il Bollettino Sale- In questi mesi mi hanno donato tre stole che han- siano don Bosco voleva far conoscere no per me un significato affettivo particolare. Cil bene che si fa nelle case salesiane, soprat- tutto nelle missioni salesiane, e come La stola di una donna anonima normalmente faceva di persona, tende- La prima stola mi è stata donata durante la festa va la mano con immensa fiducia verso di Maria Ausiliatrice, il 24 maggio a Valdocco. È chi incontrava, sperando di trovare una bella stola, ricamata a mano con uno stupendo molti che lo aiutassero a realizzare filo d’oro, realizzata in centinaia di ore di lavoro. la sua missione tra i ragazzi e le fa- Una signora devota di Maria Ausiliatrice e di don miglie più povere del mondo. Bosco desiderava che la indossassi nell’Eucaristia Voglio rievocare con voi tre simpatiche e nella processione di Maria Ausiliatrice di quella storie che ho vissuto durante le mie visite sera. Era stata confezionata con sacrificio, in sem- tra i salesiani del mondo. La protagonista plicità, con tanta generosità e tanto amore per la assoluta di tutte le storie è una stola. Madonna. Ho celebrato l’Eucaristia con quella La stola è una parte dell’abbigliamento stola, e ho pregato in processione con quella stola, del sacerdote e del diacono per le celebra- e ho offerto tutta la preghiera per le migliaia e mi- zioni liturgiche. È quella striscia di tes- gliaia di persone che erano lì, e in particolare pro- suto del colore liturgico del giorno che prio per quella donna (che non conoscevo, perché il il sacerdote si mette sulle spalle e lascia dono era stato fatto in modo anonimo), il cui cuore cadere sul petto. È il distintivo della trasudava amore all’Ausiliatrice e fede nel Signore.

4 Luglio / Agosto 2019 DON ÁNGEL FERNÁNDEZ ARTIME

La stola dei giovani sotto le bombe La seconda stola l’ho ricevuta a Damasco, in Siria, un pomeriggio in cui centinaia di ragazzi e ragaz- ze erano nell’oratorio. In quel pomeriggio abbia- mo celebrato l’Eucaristia con più di cento giovani animatori universitari. Credevamo ardentemente che la pace fosse vicina e alla fine della Messa dovevamo liberare una colomba bianca per dire a tutti che si poteva esultare per la pace, ma poco lontano da noi esplosero violenti colpi di mortaio. Ebbene, quel pomeriggio, quei giovani animatori, meravigliosi, con uno sguardo profondo e una fede to in cui le ricordiamo. In questi anni ho capito realmente vissuta, mi hanno regalato una simpati- sempre più chiaramente il motivo dell’insistenza ca stola sulla quale c’è un ricamo in arabo che dice: di papa Francesco che chiede di pregare per lui. «Ricordati di noi ogni volta che celebri l’Eucaristia». Per questo voglio lasciarvi la testimonianza dell’importante valore di queste tre stole. La stola dei giovani carcerati Voglio incidere nella mia e vostra memoria il va- La terza stola l’ho ricevuta un mese fa, durante la lore incalcolabile di ogni incontro umano, breve mia visita in Brasile, nel Mato Grosso. Al termine o duraturo, profondo o rapido che sia. Ogni in- di un incontro con i giovani, un educatore mi ha contro lascia un profumo particolare nella nostra regalato una stola che riporta sul retro, scritti con anima. Dobbiamo far sì che ogni incontro umano inchiostro indelebile, i 56 nomi e cognomi dei ra- sia speciale. Così la nostra vita si arricchirà. gazzi che sono nella casa salesiana. Non sono ragaz- Le persone sono come le corde della chitarra, zi con una storia qualsiasi. Sono ragazzi condannati ognuna è una nota diversa, ma insieme possono a quello che una volta si chiamava carcere minorile, suonare armonie indimenticabili. sono ragazzi privati della libertà, a causa di qualche Voglio ricordare come la fede riesca a muovere reato e che dopo il processo sono stati affidati a noi. cuori e volontà. Lo constato dappertutto nei miei Quei ragazzi non potevano venire all’incontro, ma viaggi nel mondo salesiano. mi avevano mandato la stola con i loro nomi, chie- Ogni volta capisco meglio quello che don Bosco dendomi di non dimenticarli e promettendo che ha scritto ai ragazzi in Valdocco, quando era lon- anche loro si sarebbero ricordati di me. Posso assi- tano da loro, e li ha chiamati “ladri”. Sì, così li curarvi che ogni giorno li ricordo nell’Eucaristia. ha definiti: «Siete tutti ladri...» e poi ha aggiunto «perché mi avete rubato il cuore». Credo È bello sentire che il cuore può essere rubato in Credo intensamente nella sintonia e nella comu- un modo così amabile e pieno d’affetto, quando si nione dei cuori. Credo fortemente nella preghie- cerca solo il bene delle persone. ra, specialmente nella preghiera degli uni per gli Vi benedico tutti e vi prometto che la prossima altri. È un’espressione vera d’amore, quella di pre- volta che indosserò una di queste stole ricorderò gare per altre persone, note o sconosciute, ma che anche voi che avete condiviso con me il loro si- vengono ad abitare nei nostri cuori nel momen- gnificato profondo. n

Luglio / Agosto 2019 5 REPUBBLICA DEL CONGO GIAMPIETRO PETTENON Nel cuore «Un uomo seduto all’ombra e che vendeva bibite, vedendomi, esclama: “Don Bosco è una benedizione straordinaria dell’Africa per tutti i giovani dell’Africa”». Un salesiano in tuta I salesiani sono presenti con tre belle opere da molti anni. La prima fu a Pointe Noire, la ca- pitale commerciale del paese dotata di un gran- de porto sull’oceano e ricca di risorse petroli- fere. Ma quest’opera non riusciamo a visitarla a causa del breve tempo del nostro soggiorno. Abbiamo invece potuto conoscere le due opere presenti nella capitale politica, Brazzaville. È curioso che questa capitale africana prenda il nome da un piccolo paese del nostro Friuli Ve- nezia Giulia. Questo perché il fondatore nella seconda metà dell’Ottocento fu un nobile italia- no, naturalizzato francese – Pietro Savorgnan – esperto navigatore ed esploratore la cui famiglia era di Brazzà in provincia di Udine, che decise I bambini sono intelligenti, iamo arrivati nella Repubblica del Con- di chiamare con il nome del proprio paese questo con una voglia go. Era l’antica Colonia del Congo fran- insediamento sulla sponda del fiume Congo. sconfinata cese fino all’indipendenza del 1960. En- In Brazzaville abbiamo un bel centro di forma- di imparare. I salesiani triamo nel paese dal fiume Congo che zione professionale frequentato da 700 allievi vorrebbero separa i due paesi con il medesimo nome, che, in corsi biennali e triennali, si qualificano accogliere tutti, ma dove trovare tutte la medesima popolazione, ma divisi dalla nei settori: elettrico, meccanica d’auto, saldatu- le aule necessarie? Sstoria coloniale che ha visto sulla sponda orien- ra e tornitura, falegnameria e climatizzazione. È tale del fiume i belgi (Congo belga) e su quella stato bello incontrare un salesiano congolese in occidentale i francesi. È un piccolo paese dell’A- tuta da meccanico e con i guanti per proteggersi frica centrale con circa 6 milioni di abitanti che le mani dalle schegge di ferro. Sì, perché padre abitano soprattutto lungo il fiume e sulla sponda Marc – di 35 anni – ha conosciuto i salesiani a dell’Oceano Atlantico. Lubumbashi frequentando la scuola di specializ-

6 Luglio / Agosto 2019 più piccoli) e i più grandicelli hanno scuola dalle 13.00 alle 17.30. Non più tardi, perché siamo vi- cini all’Equatore e quindi le giornate hanno sem- pre 12 ore di luce ed altrettante di buio. Alle sei del mattino la luce annuncia il nuovo giorno e alle sei di sera il sole tramonta e subito dopo è buio, buio pesto! In questa scuola intitolata a san Carlo Lwanda, martire africano, i confratelli salesiani, un po’ ti- midamente, ci hanno chiesto di poter essere aiu- tati a costruire nuove aule per venire incontro a tutti i bambini che vogliono imparare a leggere e scrivere. Siamo entrati in una classe di alunni di 8 anni. Nello spazio in cui da noi ci stanno 20/25 bambini, erano stipati in 62! Troppo stretti per poter imparare bene... Troppi per una mae- È stato bello incontrare stra che da sola deve gestirli tutti.... Vedremo se un salesiano la Provvidenza potrà farsi avanti come solo Lei congolese in tuta sa fare per aiutare questa scuola di don Bosco a da meccanico che coordina svolgere al meglio il suo compito educativo. con passione i molti centri Portatori di speranza di formazione professionale Siamo arrivati a Kinshasa, la capitale della Re- presenti in tutto zazione in meccanica e quindi, dopo essere stato pubblica Democratica del Congo. In questa il Congo. ordinato sacerdote, i superiori lo hanno incaricato enorme città di circa dieci milioni di del coor­dinamento dei settori professionali dei abitanti, è d’obbligo, quando si par- centri di formazione presenti in tutto il Congo. la di numeri in questo paese, pre- Un bravo salesiano, accogliente, sorridente, molto mettere sempre un “circa” perché concreto ed innamorato del suo servizio pastorale sono decenni che non viene fatto che svolge con passione e dedizione verso tutti i un censimento della popolazione ragazzi e le ragazze che frequentano il centro pro- e dunque non si sa esattamente fessionale e che hanno l’opportunità di inserirsi quanti abitanti ci siano. Certo è che nel mondo del lavoro con dignità. si vede gente ovunque lungo le strade, La seconda opera salesiana presente a Brazzaville sia durante il giorno sia la notte. è una grande parrocchia con annessa una scuola Il traffico è caotico e impres- primaria (dai 6 ai 12 anni) e secondaria (dai 12 sionante in particolare in ai 18 anni) frequentata da 900 bambini, ragazzi prossimità degli incroci e giovani. Purtroppo in questa scuola non hanno stradali. I semafori più aule per accogliere tutti i ragazzi che deside- sono una rarità e le rano frequentarla. Aumentando il numero hanno precedenze un optio- sdoppiato i corsi. Ci sono quelli che frequenta- nal... chiunque si per- no le lezioni al mattino (dalle 8.00 alle 12.30 i mette di andare dove

Luglio / Agosto 2019 7 REPUBBLICA DEL CONGO

gli pare, persino imboccando i viali a più corsie in senso contrario, quando qualcuna di queste corsie è libera. Un’autentica “maledizione” sono i taxi privati – micro bus e city car – di colore giallo che, per accaparrarsi i viaggiatori, accostano continua- mente al ciglio della strada creando “tappi” spa- ventosi di auto che stanno ferme anche mezz’ora sullo stesso posto. Per fare circa dieci chilome- tri ci abbiamo impiegato due ore: estenuante! I salesiani sono presenti in questa città da trent’an- ni ed ora hanno cinque grandi opere sparse in diversi quartieri della città. Lukunga – nel 1988 – è stata la prima presenza ed ora ci sono: la par- rocchia, la scuola primaria e quella secondaria, il centro di formazione professionale ed una comu- nità per ragazzi della strada che i servizi sociali Le scuole ci inviano e che gradualmente riusciamo a rein- professionali trodurre in famiglia oppure a dar loro istruzione sono aperte anche alle ragazze. La e professionalità per inserirsi nella vita da adulti loro dignità, lo responsabili. La seconda opera è stata Kingabwa sviluppo delle loro capacità sono i – nel 1999 – nella quale abbiamo la parrocchia, la primi obiettivi dei scuola primaria e secondaria. Nel 2002 abbiamo salesiani. aperto la terza opera – Masina – con la parroc-

chia, la scuola materna, la primaria e la seconda- ria, il centro di formazione professionale. Visto il successo del sistema educativo delle scuole di don Bosco nel 2013 il Ministro dell’Educazione ci ha chiesto di prendere in gestione una parte di un complesso scolastico molto grande presente a La Gombe, anch’esso un quartiere centrale di Kinshasa. Ci troviamo quindi a coordinare una scuola tecnica superiore che si trova dentro un enorme campus educativo. Infine nel 2017 c’è stata l’ultima fondazione che, sempre a Masina vicino all’opera già presente, ha visto l’apertura di una nuova sede di coordinamento delle presenze salesiane in questa parte del Congo e del vicino Congo Brazzaville, coordinamento che noi sale- siani chiamiamo “sede ispettoriale” con annessa la casa di formazione per i giovani aspiranti alla vita salesiana. Una bella presenza di 15 giovani

8 Luglio / Agosto 2019 che vivono insieme ai salesiani per verificare se cazione e l’apprendimento degli allievi. Da noi, l’intuizione che hanno sentito nel cuore può tra- invece, i professori sono pagati dignitosamente e dursi in una vocazione per tutta la vita abbrac- soprattutto con regolarità e questo favorisce un ciando la vita religiosa nella congregazione dei inizio, il proseguimento e la conclusione regolare figli di don Bosco. dell’anno scolastico. Le nostre scuole sono molto richieste dai geni- Un giorno del nostro soggiorno l’abbiamo passato tori che desiderano una seria educazione per i visitando le opere salesiane che sono nello stato loro figli. Ovunque siamo stati, abbiamo trovato adiacente, al di là del fiume Congo, a Brazzaville. migliaia di allievi in classi che mediamente sono Al nostro rientro a Kinshasa, nel tardo pomerig- “Le nostre scuole sono composte da una cinquantina di allievi ciascu- gio sbarchiamo sulla stazione fluviale. Indosso la molto richieste na. Purtroppo il sistema scolastico statale lascia maglietta con il logo di Missioni Don Bosco ben dai genitori che desiderano una molto a desiderare perché i docenti a volte devono stampato sul davanti. Un uomo seduto all’ombra seria educazione aspettare anche dei mesi per ricevere lo stipendio. e che vendeva bibite, vedendomi, esclama: “Don per i loro figli. Evidentemente se hanno una famiglia da mante- Bosco è una benedizione straordinaria per tutti i Ovunque siamo stati abbiamo nere non possono attendere tempi così lunghi per giovani dell’Africa”. trovato migliaia ricevere il proprio compenso. Questo li stimola Migliore definizione per quello che fanno i nostri di allievi in classi che mediamente a cercare altri lavori e lavoretti che li impegna- confratelli in questo povero paese non poteva es- sono composte da no a scapito della dedizione all’insegnamento. A serci. Anch’io, che pure congolese non sono, ho una cinquantina di patirne le conseguenze sono la qualità dell’edu- gonfiato il petto carico di sano orgoglio! c allievi ciascuna”.

Luglio / Agosto 2019 9 ITALIA ROBERTO PASQUERO Moise Kean Se sul campo di cemento dell’oratorio, qualcuno gli avesse era un ragazzino detto: «Diventerai un campione e guadagnerai tanti soldi» avrebbe spalancato gli occhi e le braccia dell’oratorio come per dire: «Sarebbe bello, empre lì, accanto al ma non avverrà mai». Eppure cancelletto del campo sintetico dell’Oratorio il sogno si è avverato. “Don Bosco” di Asti, in attesa che qualcuno È ancora troppo piccolo per entrare in squadra, delle squadre di adulti ma qualche dirigente della società sportiva si Sdel lunedì sera gli dica: “Man- accorge che “ha dei numeri”. ca uno, vuoi giocare con noi”? Intanto il tempo libero, dopo la scuola, lo pas- Fiondarsi in campo e comin- sa all’oratorio del “Don Bosco” vicino allo stadio ciare a correre, correre, correre di Asti. Palla sempre tra i piedi e partitelle im- e fare goal tra la meraviglia di provvisate e, se non ci sono gli amici, gioca da chi, magari già con un po’ di solo tirando contro il muro di cinta dell’oratorio, pancetta, non riesce a tenere il stoppando il pallone, palleggiando di piede e di ritmo di questo ragazzino di 10 testa… sempre in attesa che arrivino gli altri per Foto Shutterstock.com anni scatenato. poter giocare con loro. «Tutto questo mi è stato donato Tutti lo chiamano Mosè. In realtà si chiama A volte è tardi e mamma lo viene a prendere, da Dio. In parte Moises. Chiamato e battezzato con questo nome dopo aver ricuperato l’altro figlio Giovanni al Dio e in parte la perché la mamma sognò Mosè, il grande condot- campo sportivo astigiano e dopo aver lavorato strada. La strada ti insegna a essere tiero biblico, prima di rimanere incinta. tutta la giornata come donna delle pulizie. Soldi uomo, a capire la Nasce a Vercelli, ma presto con la mamma e il in tasca non ne ha, se non quei pochi spiccioli che realtà della vita e a capire ciò che fratello Giovanni si trasferisce ad Asti e qui vive la mamma gli passa, faticosamente guadagnati. ti sta intorno, nel la sua infanzia tra i libri di scuola… con i quali Credo che, se a quei tempi, qualcuno gli avesse bene e nel male». non esagera e i campi di calcio sparsi in città. detto: “Diventerai un campione e guadagnerai Gli amici gialloverdi del “Sando” (San Domenico tanti soldi” avrebbe spalancato gli occhi e le brac- Savio) gli procurano un paio di scarpette da calcio cia come per dire: “Sarebbe bello, ma non avverrà e presso il campo di calcio dell’allora A.C. Asti si mai”. Eppure il sogno si è avverato. allena, spesso da solo, a tirare da sempre più lonta- Averlo visto nella nazionale Under 19 segnare no nelle porte piccole, abituandosi a fare goal. due reti nella finale europea contro il Portogallo

10 Luglio / Agosto 2019 ROBERTO PASQUERO

era l’inizio del compiersi di un sogno che, partito andare a scaldarmi e io non ci credevo. Appena dalle giovanili del Torino, si era concretizzato un sono entrato al posto di Mandžukić ho pensato a po’ di più nella Juventus. tutte le partite al Don Bosco giocate sull’asfalto. In quel momento ero allo Juventus Stadium con Un bel segno di croce Dybala, Cuadrado, Marchisio, Buffon... Non ho Entrando nella partita contro il Portogallo ha mai sentito un’emozione così forte in vita mia. tracciato su di sé un bel segno di croce, diverso Tutto questo mi è stato donato da Dio. In parte dai tanti che vediamo in televisione che non si Dio e in parte la strada. La strada ti insegna a sa bene che cosa siano. Poi ha allargato le mani, essere uomo, a capire la realtà della vita e a capire quasi in una preghiera. È entrato in campo e ha ciò che ti sta intorno, nel bene e nel male». segnato due volte! Riconosce che i compagni di squadra lo aiutano L’esordio in serie A nella Juve è avvenuto contro il a maturare non solo nel calcio, ma anche come Pescara il 19 novembre 2016 all’età di 16 anni e 9 uomo e non rinunciano a qualche tiratina d’orec- mesi, subentrando a Mandžukić. Tre giorni dopo chie quando si esibisce in gesti o espressioni che debutta anche in Champions League nella vittoriosa possono danneggiare la serenità di una partita. trasferta contro il Siviglia, subentrando a Pjanić: di- Certo la carriera gli sta ancora davanti e l’augurio viene così il primo calciatore nato negli anni 2000 a è che possa non soltanto essere per tanti giovani esordire in Serie A e in Champions League. un esempio come calciatore, ma soprattutto come Ma non dimentica il suo oratorio e la sua città, uomo e come cristiano. Dall’oratorio Don Bosco, il suo barbiere, le sue maestre delle elementari. dal catechismo presso la parrocchia di Santa Ma- Dopo l’esordio con il Pescara viene in oratorio e ria Nuova ha appreso la fede, l’importanza della passa la serata con gli amici di sempre. preghiera e dell’affidarsi al Signore che, con una Il campo di asfalto dell’oratorio potrebbe racconta- serie di coincidenze provvidenziali, lo ha portato re tante storie di Mosè: dalle partite dei “mondiali” a questo livello. della domenica pomeriggio tra albanesi, maroc- Dice la mamma: «Viene a Messa con me, in tra- chini, peruviani e italiani nelle quali ogni gioca- sferta legge la Bibbia, lui e Giovanni hanno il Pa- tore si tassava di 50 centesimi per la festa finale a dre Nostro tatuato lungo le braccia». base di coca cola e patatine, alle cadute e sbuccia- E Mosè ribatte: «I miei soldi sono prima di tutto Il campo da gioco ture alle ginocchia e anche qualche rissa in campo, di mamma per ricambiare le fatiche che ha fatto dell’Oratorio sotto l’occhio vigile del direttore dell’oratorio don per me». x Salesiano di Asti. Jacek Jankosz e il richiamo bonario, ma fermo del compianto don Luigi Landoni che, essendo stato missionario in Sudan, capiva molte lingue tra cui l’arabo e riusciva a mettere pace e correggere qual- che espressione non del tutto… oratoriana. «Tutto questo mi è stato donato da Dio» «La mia vita è cambiata quando a 16 anni ho esordito con la Juventus. Già da un po’ mi allenavo con la prima squadra – ricorda Kean –, a un cer- to punto contro il Pescara il mister mi chiede di

Luglio / Agosto 2019 11 PAPUA NUOVA GUINEA GIAN FRANCESCO ROMANO Salesian Lay Stephen e Matthew sono due giovani statunitensi che hanno Missioners scelto di donare un po’ della loro l programma di volontariato missionario per vita ai giovani e ai poveri giovani laici dell’Ispettoria degli Stati Uniti Est, “Salesian Lay Missioners” (slm), ha in- di Papua Nuova Guinea. viato missionari in Papua Nuova Guinea dal 1993 al 2005. Dall’anno scorso la nuova Vi- alla chiamata di Dio nella loro vita: dall’esempio sitatoria di Papua Nuova Guinea-Isole Salo- di mia madre come responsabile della Pastorale Imone (pgs) ha inteso rivitalizzare la presenza di Giovanile nella mia parrocchia, al nome stesso missionari laici e infatti per quest’anno è previsto della mia parrocchia, “Annunciazione”, l’idea di l’arrivo di un volontario laico dell’Ecuador e di scegliere la volontà di Dio come indirizzo per la due giovani degli Stati Uniti. Questi ultimi sono propria vita è sempre stata evidente; così ho cer- Stephen e Matthew, sono da poco giunti nel Pae- cato di vivere la mia vita di conseguenza».

Stephen e se che li ospiterà per diversi mesi e hanno da poco «Mi chiamo Matthew Nguyen, e anch’io ho 21 Matthew: «La concluso il corso introduttivo alla cultura locale. anni. Vengo dal Texas, Stati Uniti. Mi sono lau- nostra storia è una reato alla “St. Martin University” nel 2017. I miei storia di Dio, che ci Presentatevi brevemente, per favore. ha aperto la strada genitori sono emigrati in America quando erano per farci incontrare «Mi chiamo Stephen Stafstrom, ho 21 anni e ven- molto giovani, durante la guerra del Vietnam». i salesiani». go dalla Florida, Stati Uniti. Mi sono laureato lo scorso maggio 2018 presso l’Università del- Come hai conosciuto i salesiani? la Florida Centrale. Per tutta la mia vita Stephen: «È stato nell’autunno del 2017 che den- sono stato circondato da testimoni del “sì” tro di me si è come cristallizzata la chiamata a tra- scorrere un anno o più della mia vita in una missio- ne all’estero. Da lì la mia storia diventa una storia di Dio, che mi apre la strada per farmi incontrare i salesiani. In breve, ho parlato con il cappellano del campus universitario, il quale mi ha suggerito alcune opzioni tra i programmi più noti, tra cui appunto i “Salesians Lay Missioners”. Durante la mia ricerca sui Salesiani, ho potuto parlare con un ex volontario del programma che aveva servito in Etiopia e Ruanda e la nostra conversazione non ha fatto altro che confermarmi che il carisma salesia-

12 Luglio / Agosto 2019 no era quello in cui maggiormente mi identifica- vo. In seguito, lungo il mio cammino, ho ricevuto altre conferme da numerosi amici e conoscenti. In definitiva, è il Signore che mi ha messo in viaggio nella missione con i Salesiani». Matthew: «Quando sono andato all’Università di Saint Martin all’improvviso, mi sono trovato circondato da amici che erano infiammati dal de- siderio di diffondere la fede, chiamati a fare di più per “essere santi”. Ma ho cominciato a discernere l’essere missionario solo un paio d’anni fa, quan- do ho incontrato all’università una mia devotissi- ma, zelante amica, che era entusiasta all’idea di «Dio ha condividere la sua fede con altre persone. Qual- hanno fatto sentire l’amore totale della Trinità. I ulteriormente che tempo dopo mi disse che stava raccogliendo miei fratelli e sorelle mi hanno accolto a braccia confermato questa informazioni, tra l’altro, sui salesiani. Era da circa aperte. Non so se sono pronto, ma non ho più mia chiamata alla missione un anno che non sentivo più quel nome, e tornai paura di seguire il mio cammino». attraverso il a controllare i messaggi che avevo scambiato con sostegno, la Che cosa vuoi dire all’inizio di gentilezza e mia madre per rendermi conto che era lo stesso l’accoglienza programma di cui mi aveva scritto lei un anno quest’esperienza missionaria? della gente e della comunità prima. Mi viene da pensare che spesso le mamme Stephen: «Ora che sono arrivato in Papua Nuova salesiana». sanno che cos’è meglio per i loro figli». Guinea Dio ha ulteriormente confermato questa mia chiamata alla missione attraverso il sostegno, Che cosa ne pensi del corso la gentilezza e l’accoglienza della gente e della co- introduttivo iniziale per i nuovi munità salesiana. Il Paese è bello e ogni giorno arrivati nella Visitatoria PGS? resto affascinato da qualcosa di nuovo, unico e Stephen: «L’orientamento introduttivo di cin- meraviglioso». que giorni, guidato direttamente dal Superiore Matthew: «Se la missione è una chiamata, ho di pgs, don Alfred Maravilla, ha approfondito avuto l’opportunità di rispondere. E la Papua la nostra conoscenza della cultura e ci ha fatto Nuova Guinea a sua volta mi ha risposto con un apprezzare il modo in cui don Bosco lavora con le “ciao!” incoraggiante! Sono davvero entusiasta di tradizioni e i valori melanesiani locali». continuare il mio dialogo con il Signore nell’in- Matthew: «L’ho trovato come una boccata d’aria contro con ogni persona che mi offre accoglienza fresca che mi ha dato vita e pace in quella che e affetto. So che abbiamo molto ancora da im- sarà la mia casa per un po’ di tempo. Poter vi- parare e sono eccitato all’idea delle opportunità vere semplicemente con i miei fratelli qui mi ha che avremo quest’anno per servire e approfondire aiutato a capire che Dio era già qui e mi aspet- la nostra fede. Riconosco che potrei avere più da tava in questo luogo. Ora mi chiede solo di fare ricevere che da dare. Desidero continuare a cre- esperienza del suo amore e della sua misericordia scere nell’umiltà e comprendere più intimamente in un modo nuovo. Questi primi 5 giorni che ho il valore della comunità. Spero che il mio servizio passato imparando, camminando, condividendo i missionario aumenti la mia dipendenza da Dio e pasti e ogni momento con le persone di qui mi sviluppi le virtù della carità e dell’amore». m

Luglio / Agosto 2019 13 ETIOPIA GIUSI DONVITO

Come faranno Abel, Yonas, Un Angelo Kayla, Ahmed, o Halima, che a occhio e croce avranno sì e no 7-8 anni, ad avere un futuro, in missione se passano la vita per la strada, dormendo sui marciapiedi o in una discarica nascosti in qualche anfratto? Ci riusciranno se incontreranno un “angelo” speciale che li cerca girando con un pulmino scassato.

«Vuoi cambiare vita?» Don Angelo si alza la mattina alle 4 e fa colazione nella mensa del “Bosco Children”, dove i missionari assieme ai volontari laici accolgono ormai più di 400 ragazzi. Poi via, mette in moto ono don Angelo Re- ta, Turchia. Finalmente nel 1981 il il suo pullman da una trentina di posti gazzo o Abba Me- Rettor Maggiore don Viganò cercava e comincia un giro per la città, nelle laku, come mi chia- Salesiani per il Progetto Africa ed io zone di Kera, Mekanissa, Jemo, Kir- mano in Etiopia, e atterrai a Makallè, Etiopia, nel 1982, kos, lungo la “King Road”, a ridosso lavoro tra i ragazzi due anni prima della grande care- dell’aeroporto, per raccogliere bambi- di strada di Addis stia dell’84-85 che fece un macello di ne e bambini che vivono per strada, «SAbeba. Lasciai l’Italia per le Missioni morti. In quell’emergenza, i Salesiani costretti a cavarsela da soli al freddo nel 1960, a soli 17 anni, alla ricerca di Cesare Bullo, chiamato Bud Spencer, secco e pungente dell’altipiano. un negretto denutrito che la maestra e l’altro, Terence Hill, indovinate Randagi come sono, si nutrono con delle elementari ci aveva fatto vedere ‘chi’, organizzarono le operazioni di quello che trovano, che è sempre in un documentario sulle Missioni, nel soccorso. In quell’occasione incontrai meglio del nulla che trovano dove 1950. Dio mi fece prendere una curva quel famoso negretto denutrito che mi vivevano, in famiglie ormai disperse, molto larga per arrivare a incontrare presentò tanti altri fratellini e sorelline. nella povertà più nera, dove le “case” quel negretto in Africa: 22 anni tra Fino ad oggi non smetto di ringraziare sono solo un letto, o poco più, fra Thailandia, Hong Kong, Terra San- il Signore per il ‘dono del loro sorriso’». violenze e abusi e l’odore delle ba-

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racche di stracci e cartoni. Molti si sono stabiliti attorno alla discarica di Ring Road, a Koshe, dove nel marzo dell’anno scorso un’intera collina di rifiuti crollò sulle catapecchie, provo- cando la morte di 46 persone. «Purtroppo – confessa don Angelo – da tutto questo riusciamo a portar via soprattutto i maschi. Le bambine difficilmente si fanno coinvolgere nel programma che abbiamo chiamato ‘Come and See’ (Vieni e Vedi) perché loro, una volta raggiunti gli 11-12 anni, finiscono nell’inferno della pro- stituzione minorile, ad uso di clienti locali, ma anche di molti europei e americani, rischiando brutte malat- tie, infezioni, soprusi e gravidanze a 13, 14 anni. Sono attratte dall’idea di Randagi come sono, si nutrono con quello una ‘vita agiata’, che per loro vuol dire Parlano delle strutture per farlo. Al- che trovano, che è sempre meglio del nulla semplicemente possedere un cellula- lora don Angelo passa con il pulmi- che trovano dove vivevano, in famiglie ormai re, un vestitino, un po’ di trucco per no a prenderli. Racconta: «Quando si disperse, nella povertà più nera. sembrare più grandi». vede che il ragazzo vuole realmente Don Angelo e i suoi collaboratori li cambiare allora lo portiamo al Don loro di andare di notte per le strade incontrano sulla strada. Non danno Bosco Children. Ogni sera li ripor- a raccogliere i ragazzi, perché non loro niente, neanche una caramella. tiamo sulla strada. Alla fine di due vuole riconoscere che questo fenome- Niente. Fanno una domanda: «Vuoi mesi, vediamo se si sono staccati dalla no esiste. Per nulla scoraggiato, don cambiare vita?» ‘colla’, mastice che sniffano ed è cosa Angelo ha cambiato semplicemente terribile. Se hanno la forza di smette- orario. Assieme ai suoi collaboratori re li prendiamo come interni». gira con il pulmino in pieno giorno in mezzo al traffico caotico della cit- Il Centro Bosco Children tà a cercare questi ragazzi e ne porta «Il Bosco Children Centre» scrive ogni giorno una quindicina al Bosco Giampietro Pettenon presidente di Children, e alle ore 16.30 li rimette Missioni Don Bosco «è una struttura in strada. Quelli che con costanza convittuale e di formazione profes- fanno questo cammino progressivo sionale per i ragazzi di strada. È una di avvicinamento all’opera salesiana, bella opera, pulita e ordinata che ac- al termine dei due mesi li accoglie nel coglie una settantina di ragazzi in un convitto offrendo un percorso di tre percorso articolato ben gestito. anni nei quali, attraverso l’istruzione Ci raccontava don Angelo che il mu- (con il recupero degli anni scolastici nicipio di Addis Abeba ha vietato persi) e la formazione professionale

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nei laboratori, riesce ad avere successo e ricevere l’applauso, loro che invece con il 70% dei ragazzi di strada. quando erano in strada erano scaccia- I centri per raccogliere i ragazzi di ti, picchiati, insultati e mai guardati strada sono due: il Bosco Uno o di in faccia da nessuno. Don Bosco e il Orientamento, dove i ragazzi vengo- suo sistema educativo sono davvero no qualche giorno alla settimana per grandi e più che mai attuali in tutte sei mesi ma alla sera devono far ritor- le parti del mondo!» no sulla strada. E questo per staccarsi Don Angelo conferma: «Da quando gradualmente dalla droga, dal sesso sei anni fa abbiamo inaugurato questa irresponsabile e dal furto. Il Bosco struttura, abbiamo potuto riportare Due, dove i ragazzi stanno per tre alla normale vita sociale 396 ragazzi anni come interni, imparano un me- dal Bosco Due e 23 ragazze dal Bo- stiere o vanno a scuola fuori. sco Uno. Le ragazze di strada sono in Una cosa bella che don Angelo ci ha attesa che si apra un Centro solo per raccontato è che questi ragazzi sono loro e siamo già in procinto di farlo bravissimi attori e in poco tempo sono con l’aiuto degli Amici del Sidamo in in grado di mettere in piedi uno spet- Missione e delle fma. tacolo che cattura tutto il pubblico. I Il Don Bosco Coffee Shop & Expo, ragazzi confidano a don Angelo che anche se in piccolo, è finalmente de- Don Angelo gira con il pulmino si divertono moltissimo ad avere sul collato e a mandarlo avanti, guarda un in mezzo al traffico caotico della palco gli occhi della gente su di loro po’, sono proprio due ragazzi di strada città a cercare questi ragazzi e ne porta ogni giorno una a cui abbiamo dato piena fiducia, an- quindicina al Bosco Children. che se uno di loro era appena uscito dalla prigione e proprio lui deve aiu- pesante: migliaia di chilometri che i tare l’altro, moralmente ‘zoppicante’, nostri ragazzi, accompagnati o da un a filare diritto. Loro vendono caffè, salesiano o da un operatore sociale, tè, pizzette, dolci e leccornie varie devono macinare con mezzi pubblici preparate dai ragazzi che frequentano o con le nostre macchine per quelli il Corso di Cuochi. che abitano in posti impervi dove non «Perché volete farvi arrivano i mezzi pubblici. L’incontro del figlio con la mamma dopo anni salesiani?» di separazione è sempre molto com- La ‘fase più importante’ nel proces- movente: bisogna munirsi di abbon- so di recupero dei ragazzi di strada danti fazzolettini! Quando il ragazzo è il riallacciamento con la loro fami- di strada recupera il rapporto con la glia. Scappando da casa hanno creato propria mamma, il più è fatto. una ‘rottura’ di affetti e di relazioni. L’incontro con il padre invece non Bisogna riallacciare, suturare e gua- è sempre così roseo! Spesso il padre rire le ferite prima di reintegrare. Ci non si fa trovare alla prima visita del vogliono almeno due visite in fami- ragazzo in famiglia: le ferite del cuo- glia per la riconciliazione e quindi re sono dure da guarire e prendono il la reintegrazione. È una spesa molto loro tempo!

16 Luglio / Agosto 2019 Uno dei nostri ragazzi di strada, ve- arrestò. Pensate che questo tale inco- Salesiani a costruire a Makallè il loro nuto da una famiglia musulmana, tre raggiava i ragazzi di strada a rubare, Centro di Assistenza agli invalidi e anni fa ci aveva sorpresi invitando- promettendo loro di comperare ‘tutto’ bambini abbandonati, che ancora è ci alla cerimonia del suo Battesimo. ciò che gli avessero portato, fosse sta- funzionante. Bene, dopo aver incontrato Cristo al to anche un chiodo storto!» Quello che mi dà la gioia più grande Bosco Children, ha deciso di seguirlo «I problemi più pesanti della Regione nei miei 55 anni di vita missionaria fino in fondo abbracciando lo spirito sono l’urbanizzazione, la disoccupa- non è solo essere stato in grado di salesiano. È entrato nell’Aspirantato e zione e la voglia da parte dei giova- salvare le persone povere e indigenti, l’anno venturo, a Dio piacendo, entre- ni di scappare all’estero, pensando di soprattutto i bambini, da morte sicura rà nel Prenoviziato. E un altro ragazzo fare tanti soldi e facilmente!» durante la carestia, ma, ironicamente, di strada che abbiamo tirato fuori dalla di aver sperimentato personalmente la prigione, dove s’è conservato buono in Santa Madre Teresa tremenda sofferenza quando i banditi mezzo a tanto marciume, anche lui ha Uno dei ricordi più belli di don An- mi hanno sparato, derubato e lasciato chiesto di fare lo stesso cammino. gelo è l’amicizia con santa Madre Te- solo con una gamba rotta in mezzo al «Perché volete farvi salesiani?» chiesi resa. «Aveva una predilezione e stima nulla. Il mio gesto istintivo iniziale di loro a bruciapelo. «Ci sono ancora per noi Salesiani del Nord Etiopia. ribellione (“Perché me, Signore, se sto tanti altri ragazzi e ragazze, lì fuori, Diverse volte visitò il nostro Semi- lavorando per te?”) è stato trasformato sulla strada», risposero. «Un giorno nario e parlò accoratamente ai semi- in un’esperienza di grande pace e una vogliamo fare per loro ciò che voi ave- naristi spronandoli a essere persone gioia profonda attraverso la realizza- te fatto per noi». Basta una risposta apostoliche a servizio dei loro fratel- zione che sono stato ‘scelto per soffri- come questa per ripagare gli enormi li e sorelle più poveri. Subito dopo re con Cristo’. sacrifici e giustificare le grandi spese la grande carestia del 1984-85 volle Ricordo le parole che Madre Teresa di per salvare dalla strada questi ‘mo- unirsi a noi a Makallè nell’assistere Calcutta mi ha scritto quando ha sa- nelli buoni’. Altri cinque exallievi del le migliaia dei ‘più poveri dei poveri’, puto che mi avevano sparato: “Corag- Bosco Children poi sono entrati all’u- come era solita chiamare i ‘prediletti gio, don Angelo! Le sofferenze sono niversità e una decina hanno messo in di Cristo’. Fu così che delegò noi un segno di predilezione di Dio”!» b piedi delle piccole imprese per la lavo- razione del cuoio e del bambù. Natu- ralmente non sono tutti così. Ci sono anche quelli che ritornano a sniffare mastice, a rubare, per poi saltare il muro di cinta e ritornare sulla strada, come quello che ci ha rubato il TV Decoder con cui i ragazzi potevano godersi i tornei di calcio. Comunque, grazie a lui, abbiamo potuto arriva- re al capo mafioso che poi la polizia

L’incontro del figlio con la mamma dopo anni di separazione è sempre molto commovente. Quando il ragazzo di strada recupera il rapporto con la propria mamma, il più è fatto.

Luglio / Agosto 2019 17 LE CASE DI DON BOSCO PIERO GROSSO Al Sanca È lo slogan inventato dai ragazzi dell’Oratorio Salesiano San Cassiano di Biella. È il cuore pulsante di un quartiere nulla storico e pittoresco della città. colo permanente per i più sacri diritti. Si deci- se dunque di iniziare pratiche all’uopo presso il Molto Rev. Don Michele Rua, successore di Don ti manca! Bosco e Superiore Generale della Congregazione Salesiana». La lettera continuava accennando ad un lotto di terreno «già in parola» e terminava con una ri- chiesta di contributi per poter dare inizio alle opere salesiane in Biella. Il 17 settembre un rappresentante di commercio, Domenico Abate, scrisse a don Rua per proporgli l’acquisto di un fabbricato attiguo al «giardino» della signora Bodré, acquistato dal cavalier Poma per stabilirvi l’oratorio. Il 26 settembre la Confraternita di San Cassiano che amministrava la chiesa attigua al terreno ac- quistato dal signor Poma, preso atto delle dimis- Il Carnevale e l’Estate Ragazzi a storia della presenza salesiana a Biella, la sioni del cappellano, accolse il suggerimento del sono eventi discreta operosissima città del Piemonte, canonico Buscaglia e nominò cappellano don Rua aspettati da tutti comincia con uno scambio di lettere nel conferendogli l’incarico di «provvedere un sacer- con una crescita esponenziale di 1897: «II desiderio che da molti anni era dote». Nel mese di dicembre giunse a Biella don bambini, ragazzi e grande e sentito di avere i Salesiani a Biella Rua per rendersi conto di persona delle condizio- giovani animatori. Settimane da si fece sempre più vivo e universale, in ni dell’oratorio. I giovani che lo frequentavano a vivere in intensità Lvista dell’abbandono deplorevole in cui è lasciata quell’epoca erano già più di centocinquanta. L’at- dal mattino alla la gioventù, specialmente del ceto operaio, onde tuale chiesa, che è il centro della vita spirituale sera, con gite, piscina, laboratori questa cresce senza civile educazione, senza ri- del rione ed è parrocchia affidata ai salesiani dal e giochi. spetto alle leggi divine e umane, fatta strumento 1917, nella sua situazione artistica attuale, risale di scaltri agitatori, a disdoro della Patria e peri- agli inizi del ’600, anche se si hanno notizie molto

18 Luglio / Agosto 2019 PIERO GROSSO

sicure di un edificio preesistente del 1300. Custo- disce al suo interno uno dei tesori artistici più no- tevoli e affascinanti della città: l’altare maggiore, dedicato al Trionfo della Croce. Un po’ come Valdocco Il quartiere era lo storico Riva di Biella, definito un paese dentro la città, quello che per decenni ha ospitato chi arrivava da fuori, quello della malvi- venza e delle bettole poco raccomandabili, quello bohemien in cui si è trasformato. Un quartiere molto simile alla Valdocco di don Bosco. è percorso, nei sotterranei, da cantine più o meno Trekking estivo, musica e teatro “Qui sono nato e cresciuto – spiega il consigliere collegate, alcune ancora dotate di pozzi”. sono i distintivi comunale Paolo Robazza, nato e cresciuto nella Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’oratorio tipicamente salesiani del circoscrizione – e ho assistito in prima persona rimase sempre aperto. Una delle preoccupazioni San Cassiano. ai cambiamenti che la circoscrizione ha fatto. maggiori degli incaricati di dirigerlo durante il Anche dal punto di vista architettonico, come la periodo bellico fu quella di mettere i ragazzi al chiesa parrocchiale, il cui esterno è stato comple- sicuro dai rastrellamenti. Il direttore, don Ab- tamente rifatto”. bate, aveva eletto a nascondigli il sottopalco e la E l’oratorio salesiano ne divenne subito il cuore ghiacciaia e non furono pochi quelli che vi trova- pulsante. “Il primo spazio sorto in città – conti- rono rifugio. nua Paolo Robazza – con queste caratteristiche. Il 22 dicembre 1943, sulla piazza San Giovanni Ma tutta la piazza ha una storia da raccontare. Bosco, sette uomini furono fucilati dai Tedeschi Prima c’erano piccole abitazioni, poi abbattute per per rappresaglia: uno di loro, ferito, si finse morto lasciare spazio a una zona fruibile da tutti. Ma le e riuscì a fuggire. Si rifugiò all’oratorio, dove fu particolarità non finiscono qui. Tutto il quartiere medicato, ma se ne allontanò quasi subito per non

Luglio / Agosto 2019 19 LE CASE DI DON BOSCO

Comune e, dal 1995, anche con la nuova Pro- vincia di Biella. Per il rione Riva erano gli anni difficili dell’immigrazione di massa. Occorreva grande attenzione e capacità di accoglienza nei confronti di ragazzi molto spesso provenienti da famiglie in difficoltà. Bisognava impegnarsi nell’integrazione e nella condivisione. Nel 1996 fu inaugurata una moderna e magnifi- ca palestra, costruita con l’aiuto concreto di san Giuseppe, “il Santo dell’impossibile” tante volte invocato e l’aiuto di molti benefattori. Dopo qualche difficoltà dovuta anche al progres- sivo invecchiamento del quartiere, negli ultimi anni c’è stata una forte ripresa della vita e delle attività oratoriane, in collaborazione con il coor- dinamento del rione Riva con il quale si era e si è in ottimi rapporti: i membri che lo compongono sono quasi tutti impegnati anche in parrocchia. Il calendario di tutte le attività è cadenzato dall’anno liturgico, che da solo è già più che un

Il calendario di mettere a repentaglio la vita di tutte le persone tutte le attività è cadenzato che vi si trovavano in quel momento. dall’anno liturgico, Accanto all’oratorio e alla parrocchia, intanto che, da solo, è già più che un cresceva anche un florido Istituto scolastico. Dal catechismo. 1951 iniziò la Scuola media che durò fino al 1999. La formazione spirituale è al di La rinascita sopra di tutte le attività. Nella seconda metà degli anni settanta erano molto sentiti l’impegno sociale e una certa atten- zione alla politica, intesa in senso lato. Era nato il Comitato di Quartiere e alcuni animatori di San Cassiano entrarono a farne parte. Da allora l’oratorio ha continuato a mantenere rapporti di collaborazione con le varie realtà della pubblica amministrazione: Consiglio di Circoscrizione,

20 Luglio / Agosto 2019 catechismo. La formazione spirituale è al di sopra di tutte le attività che ad essa si adattano: in modo particolare, l’oratorio mette in rilievo i momenti più “salesiani”: il mese di don Bosco, san Dome- nico Savio, don Rua (il vero fondatore di Sanca!). Alla fine dell’estate, tutto l’oratorio parte sem- pre per un pellegrinaggio a uno dei tanti luoghi salesiani: Colle, Valdocco, Chieri, Mondonio, San Giovanni di Riva. Tutto si regge sui soliti pilastri: l’Eucaristia, la Confessione, la devozione alla Madonna, che qui è soprattutto la Madonna Nera di Oropa che dall’alto veglia sulla città di quando i ragazzi si ritrovano ad essere lasciati soli Biella. con se stessi, senza possibilità di assistenza per Il Carnevale e l’Estate Ragazzi sono momenti compiti e tempo libero, a volte affidata alla buo- aspettati da tutti con una crescita esponenziale di na volontà di nonni e nonne che fanno quel che Nel novembre scorso, più di bambini, ragazzi e giovani animatori. Settimane possono. La risposta è stata oltremodo positiva: le cento ragazzi da vivere in intensità dal mattino alla sera, con iscrizioni al doposcuola sono aumentate di anno grandi e piccini hanno passato gite, piscina, attività giochi. in anno, riempiendo così un oratorio che rischia- la giornata a La svolta si ha durante l’autunno, quando si co- va di essere letteralmente spopolato. festeggiare il compleanno mincia il doposcuola, con possibilità di accom- Così si può ben dire che “Riva è storia”, con le sue dell’oratorio: “Non pagnamento dei bambini, dalla scuola elementare antiche mura; “Riva è torrente”, con la confluenza è uno qualsiasi: all’oratorio: pranzo, gioco, attività varie e compi- delle gioiose acque del Cervo e dell’Oropa, sino quello di Sanca è speciale” dice ti, lezioni. L’idea di fondo è data dal “Guardati alle rogge che raggiungevano le fabbriche por- un bambino attorno!” del Cafasso; ci siamo accorti del biso- tandovi energia; “Riva è giovane” con i ragazzi di seconda gno delle famiglie del sostegno per il pomeriggio, cresciuti nell’oratorio all’ombra di don Bosco. l elementare.

Luglio / Agosto 2019 21 20° West 0° East 20° 40° 60° 80° 100° 120° 140° 160° 180° 160° 140° 120° 100° 80° 60° 40°

Alert A R C T IC Nord O C E A N A R C T IC d s l a n d t O C E A N I s an rai sl St O. Komsomolec I es h Axel re ar Land 80° e t e N Knud Rasmussen 80° S b Heiberg m Nordaustlandet e October a Island es Franz Josef Land ve z ll rn Revolution Island l i Ellef Sverdrup Islands E ay Bolshevik E Ringnes Spitsbergen a Z Amund em Island Borden Island Island Ringnes Longyearbyen lya n e Mackenzie Island Qaanaaq/Thule Mys Chelyushin L A P T E V S E A e s u King Island M. Zhelaniya A ian Island Prince Danmarks Havn E iber Q S S w S Patrick P a r r y Island s valbard A Ne Island ay) R Ostrov Bathurst (Nor w a Ostrov Novaya Sibir’ ly A Kotel’nyy Melville Island Island G r eenland G R EENL A N D K em T a y m y r aliv Resolute Devon Island Z Y iy Z G r ø nla n d e gsk a n n y ta Ostrov Viscount Melville Sound (Denmark) is ha a e K Bol’shoy SEA v y Stefansson B A R ENT S o Dm Lyakhovski Somerset Bylot Upernavik G Dikson itri L N Matochkin Shar u aptev St Banks Island Prince of Island l P e n insula rait Island Arctic Bay B a y f Island Wales Malyye Karmakuly EAST S I B ERI AN SEA Island Khatanga Tiksi Point Barrow B E A U F O R T Nordkapp SEA Yamal Vi c t o r i a Gulf of B a n Gyda Wrangel I. Barrow Boothia I s Jan Mayen Hammerfest SEA l a Scoresbysund/ Mys Shelagskiy De Island Peninsula Boothia n 70° (Norway) Peninsula a Lon d 70° Ittoqqortoormiit Gyda en g S Prudhoe Bay Godhavn/Qeqertarsuaq

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K Petropavlovsk- Soest Berlin Voronezh I Chita Saskatoon Rotterdam Rhin Orenburg r Kyzyl Ulan Ude Winnipeg e POLAND t Y M Kamchatski Saratov Astana y eni Irkutsk Svobodnyy r Wrocław Łódź s sey Komsomol’sk mu ds Moosonee London GERMANY Oral h a A O F Islan Calgary BELGIUM Köln na-Amure – Kharkiv n utian Regina Sept-Îles Prague la (Ural’sk) Sakhalin Ale a Brussels s i nel Wi Kiev (Khar’kov) U Semipalatinsk c Blagoveshchensk Mys Lopatka an Frankfurt b 50° C h Kraków r Qaraghandy h Vancouver Winnipeg 50° lish a ng Zarizyn m E Paris LUXEMBOURG CZECH Lviv l (Karaganda) Ust’-Kamenogorsk u O K H O T S K Island Vancouver Î. d’Anticosti S D Ulaangom u ein a (Volgograd) Sovetskaya l Channel Islands e n D Dnipropetrovs’k r ub REP. SLOVAKIA UKR AINnE Khabarovsk o München e i Thunder Bay e Strasbourg ie (Dnepropetrovsk) Choybalsan Hailar Gavan Victoria C c Newfoundland Bratislava p Ulaanbaatar a n Gulf of Brest e Wien er V pian K AZAKHS T A N Burqin Seattle Spokane Missou re ir D on o s ri w Saint John's Nantes L o LIECHTENSTEIN MOLDOVA lg C a n Karsakpay Qiqihar Bismarck Superior Québec a Saint Lawrence Budapest Chisinau¸ Donets’k a essio Atyrau¯ Aral’sk Balkhash e ake L SWITZERLAND AUSTRIA ˘ Rostovna-D pr Hegang Yuzhno- Helena n L Sault Sainte SUE nt Saint Pierre HUNGARY Cluj-Napoca Odessa D e (Gur’yev) Lake Balkhash Sakhalinsk sto Duluth ai Charlottetown Genève Bern onu Karamay ow Marie S and Miquelon SLOVENIA Astrakhan’ M O NGOL I A Harbin Yell Fredericton (France) Milan Zagreb Altay Jixi Montréal Sydney FRANCE Lyon Ljubljana TIA ROMANIA Taldyqorghan Pérouse Strai s Portland Sherbrooke OA Crimea Armavir Kzyl Orda La t nd L. Huron Ottawa Halifax Bordeaux Venice R Bucharest Aral (Taldy Kurgan) Ürümqi VIE la Billings Minneapolis Saint Paul C BOSNIA AND Belgrade Constanta¸ C Is Eugene Genoa SAN HERZEGOVINA Sea Yining Changchun Ussuriysk ril Lake Michigan Toronto Toulouse Marseille MARINO Sevastopol’ A u S Boise La Coruña Bilbao Sarajevo e Groznyy S Almaty Jilin K Nova MONACO SERBIA ub Shevchenko Turpan Yanji Sapporo Kushiro n L. Ontario León Dan P ak U N I T E D S TA MTi E S Milwaukee ITALY BLACK SEA I bi Vladivostok e sso Scotia C. Finisterre ANDORRA MONTENEGRO A Hami Go C. Blanco R u Buffalo Boston UZBEKISTAN Shenyang . r KOSOVO BULGARIA GEORGIA PLN N Bishkek i Detroit SUE Korla Great Salt O F A M ERI C A Zaragoza VATICAN Skopje Urganch Tashkent Najin Hakodate Chicago Lake Erie Corsica Fushun Cheyenne Cape Cod Oporto Barcelona CITY Bari Tirana Trabzon (Urgench) KYRGYZSTAN Hohhot Hokkaido Eureka Lake Cleveland New Rochelle Madrid E b MACEDONIA Istanbul S Anxi Omaha ro ALBANIA ARMENIA AZERBAIJAN E Farghona Baotou Zhangjiakou Anshan NORTH Salt Lake New York

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A f Cairo Suez Xigasê o Hermosillo de Tenerife An EAST r Chihuahua R L Nafu¯d INB INN NEPAL Chongqing Changsha T i i E KUWAIT Bandar-e-Bu¯ sher B PAKISTAN Nanchang n G o b El Minya a Delhi i G Tampa Orlando a A y s l IND C H I NA Guadalupe I. a u SMXLas Palmas Tindouf t u New Delhi INC l ra Canary ˆ a e Bandar-e-Abba¯ s c h FIS BHUTAN (Mexico) f L I B Y A i s t a n Lucknow m n de Gran Laayoune A L GERIA ¯ n Asyût r Agra Kathmandu a SEA Bonin o Cape Canaveral In Salah Sabha n Jodhpur Thimphu ss Guiyang f d Florida D S A UDI A R ABIA BAHRAIN A Fuzhou e Islands L C Canaria D Al Manamah Varanasi Naha s Islands Midway Gulf of (Spain) Marzuq e ¯ Hyderabad Kanpur Dimapur d a Torreón Monterrey Luxor e R Ad Damma¯m (Banares) I Islands l s EGYP T s QATAR Myitkyina Kunming t n if Miami Ghat¯ e i (Japan) N o Bir Moghreïn e E Yanbu’ Dubai Patna INGSilchar a la Minami Tori Kure Atoll Nassau F e z z a n r r N Xiamen r Taipei Is rn Western t t D al Bahr Doha Abu Dhabi Karachi Allahābād Imphāl t u Al Kufrah a ¯ S y Shima E H i MOR j Dhaka Liuzhou uk aw a Durango Ad Dakhla Sahara h Aswanˆ d UNITED INC n Ry aiia MEG Mexico Andros C Tropic of Cancer c Al Mad¯ına Ar Riya¯ d Muscat Ahmadābād Bhopal¯ INS Gejiu Guangzhou a (Japan) n THE BAHAMAS LI Tropic of Cancer 23°27' e Nanning w Is Mazatlán B 23°27' Ch Tamanrasset ARAB EMIRATES BANGLADESH MYM X i i CIN la Havana PU Fdérik g Jabalpur Jamshedpur J iang a TAIWAN n C. Falso E r S Mandalay CIN T d Turks and R E Aozou Macau s CUBA N Taoudenni Wadi Halfa E Makkah Surat Chittagong (Anisakan) Kaohsiung MEXICO Tampico Caicos Island CA go .) Hanoi Hong Kong Mérida I in .S.A Nouadhibou Nubian AJeddah N Nāgpur (U.K.) IN m a (U Tessalit (Calcutta) MYANMAR Louang- Zhanjiang Guadalajara León Guantánamo M o ol co Desert ‘ A H a w a i i O D i Ri K.) 20° Ras In Guezzam Port Sudan A INB Sittwe (BURMA) Haiphong Luzon (U.S.A.) Cayman G D o an o (U. 20° SAH A R A Dongola s phrabang Hilo r HAITI t p rt lla A T L A N T IC OC E A N le li INDIA Haikou P A C IFIC O C EAN Revillagigedo Veracruz Yucatan Islands e n s e ui Nouadhibou Bilma i i r ha M Mumbai Strait México a a i u g é al K Vientiane Vinh Laoag (Mexico) (U.K.) t HAI S H P n MAURITANIA Faya N Rub O A R ABIAN B a y o f Hawaii e A CAPE r (Bombay) Pune Hyder b d Vishakhapatnam Yangon Chiang Mai JAMAICA r Nouakchott ā ā Hainan P H ILIPPINE Puebla Port-au-Prince San Juan Basseterre SAINT KITTS AND NEVIS Kiffa M A L I é (Rangoon) MEM Kingston VERDE Séné N IG E R SEA LAOS Hue Baguio Acapulco BELIZE A n Saint John’s ANTIGUA AND BARBUDA g n B e n g a l Oaxaca a Agadez n ATE RMG Salalah¯ (Goa) Vijayawadā Ayutla Belmopan t i l l Tombouctou é S U D A NKassala Northern Mariana l e s Guadeloupe (France) POR Praia Gao Omdurman ERITREA San’a’¸ ¯ Y E M E N Panaji a INH Mawlamyine THAILAND Pakxé Da Nang FIN SEA Tuxtla HONDURAS St-Louis r T San Pedro ANT Roseau DOMINICA c Luzon Garapan Gutiérrez e Al Mukalla¯ INP (Moulmein) Islands

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ZIMBABWE MOZ Creek R New nds Iquique Horizonte Rodrigues P Martin Vaz I. i Grootfontein e MDG PortHedland e Southern Cook Vitória Trindade Martin Vaz I. Trindade o 20° b Sofala Port-Louis e Potosí a 20° u f Caledonia Bassas MADAGASCAR Tongatapu Islands r Campo Ribeirão Prêto c (Brazil) Great Sandy a á (Brazil) q Saint-Denis (France) Avarua Îles du Campos da India s Mount Isa g Grande n Bulawayo i Dampier Mackay d Nuku’alofa a u a BSP (France) Fianarantsoa Réunion n Desert Duc de Gloucester r Campinas NAMIBIA a Nouméa a b New D L sl a Niterói Swakopmund i (France) I Longreach h y PLondrina BOTSWANA m MOZAMBIQUE ne Caledonia T N Tropic of Capricorn Tropic of Capricorn e Windhoek e u Walvis Bay Messina I. Europa r Alice Springs Rockhampton b 23°27' p m Toliara a u 23°27' c t PARAGUAY s a Pitcairn C o s o Ma i Antofagasta São Paulo Rio de Janeiro Kalahari p (France) a I ÎlesGambi r v a s Salta e n e a Gaborone o i Mount Morgan l (U.K.) Carnarvon a s Santos Desert z t I r Inhambane n er PAR ZMB Tôlana¨ ro n d Henderson Island Islas Desventuradas e n g t Asunción Curitiba u Pretoria o a s French D a Pitcairn Island Easter Island/ (Chile) S. Miguel de a ç Mbabane m u Maputo a Tucumán Johannesburg M Meekatharra A U STR A L i I A Polynesia Rapa-Nui r Lüderitz C. Ste-Marie D Sala y Gómez a Brisbane (France) Posadas Florianópolis Va l SWAZILAND Quilpie Rapa (Chile) (Chile) m G Corrientes a a Great Victoria Toowoomba Santiago del y Or Kimberley Geraldton Marotiri c a BPA ange Gold Coast a Estero á u t g Desert Norfolk Island n u Maseru AUL A Springbok Bloemfontein Pietermaritzburg Lake Lismore a r (Aust.) r U Eyre Bourke La Serena a Pôrto Alegre 30° P 30° LESOTHO Durban Kalgoorlie Glen Innes g Lord Howe Kermadec Islands Córdoba Santa Fe lin CHIL E Salto Rio Grande SOUTH AFRICA Perth BrokenHill r Island (N.Z.) Paraná Northam a (Aust.) Juan Fernández PortAugusta D Viña del Mar ARN Rosario AFM East London Newcastle Ball’s Pyramid Islands Mendoza URUGUAY Valparaíso Funes Esperance Whyalla (Chile) Cape Town Port Elizabeth Augusta Sydney URU Mildura Wagga Santiago R Albany North Cape Buenos Aires ío Mossel Bay Adelaide Wagga d Montevideo pe Great e Ho as Wollongong CIL la Tristan Group ood lh La Plata Pla Cape of G gu Canberra A RGENTI NA ta (U.K.) e A Australian Bight Auckland ap Concepción C Melbourne ARS Mar del Plata Amsterdam I. Bahía Blanca (France) Geelong Hamilton Temuco Neuquén Oakleigh Valdivia i t Gisborne Saint Paul I. tra NEW AUL 40° (France) ass S C 40° B Furneaux o North Island Viedma Gough Island o Group k (U.K.) Launceston ZEALAND Puerto Montt S. Carlos de Nelson S Wellington t Bariloche r Tasmania a i Hobart Greymouth t I. Grande Chatham Islands Christchurch (N.Z.) de Chiloé

Comodoro South Island Puerto Aisén Rivadavia A T L A N T IC OC E A N West Cape Dunedin a I. Wellington i Kerguélen Is. Invercargill Bounty Islands n o (France) (N.Z.) g

a Antipodes t 50° a 50° Port aux Français Auckland Islands Islands P Falkland Islands (N.Z.) (N.Z.) Río Gallegos (U.K.) Mag Stanley Estr. de allanes McDonald Islands Campbell Island South Georgia (Austr.) Punta Arenas South Georgia (N.Z.) Tierra (U.K.) Macquarie Islands del Fuego (U.K.) (Aust.) Ushuaia

C. de Hornos ge assa e P rak D S C O T I A S E A Paese che vai, 80° 100° 120° 140° 160° 180° 160° 140° 120° 100° 80° 60° 40° Salesiano che trovi 20° West 0° East 20° 40° 60° 80° 100° 120° 140° 160° 180° 160° 140° 120° 100° 80° 60° 40°

Alert A R C T IC Nord I Salesiani sdb sono presenti in O C E A N A R C T IC d s l a n d t O C E A N I s an rai sl St O. Komsomolec I es h Axel re ar Land 80° e t e N Knud Rasmussen 80° S b Heiberg m Nordaustlandet e October a Island es Franz Josef Land ve z ll rn Revolution Island l i Ellef Sverdrup Islands E ay Bolshevik E Ringnes Spitsbergen a Z Amund em Island Borden Island Island Ringnes Longyearbyen lya n e Mackenzie Island Qaanaaq/Thule Mys Chelyushin L A P T E V S E A e s u King Island M. Zhelaniya A ian Island Prince Danmarks Havn E iber Q S S w S Patrick P a r r y Island s valbard A Ne Island Ostrov 132 Paesi Bathurst ay) R (Nor w a Ostrov Novaya Sibir’ ly A Kotel’nyy M elville Island Island G r eenland G R EENL A N D K em T a y m y r aliv Resolute Devon Island Z Y iy Z G r ø nla n d e gsk a n n y ta Ostrov Viscount Melville Sound (Denmark) is ha a e K Bol’shoy SEA v y Stefansson B A R ENT S o Dm Lyakhovski Somerset Bylot Upernavik G Dikson itri L N Matochkin Shar u aptev St Banks Island Prince of Island l P e n insula rait Island Arctic Bay B a y f Island Wales Malyye Karmakuly EAST S I B ERI AN SEA Island Khatanga Tiksi Point Barrow B E A U F O R T Nordkapp SEA Yamal Vi c t o r i a Gulf of B a n Gyda Wrangel I. Barrow Boothia I s Jan Mayen Hammerfest SEA l a Scoresbysund/ Mys Shelagskiy De Island Peninsula Boothia n 70° (Norway) Peninsula a Lon d 70° Ittoqqortoormiit Gyda en g S Prudhoe Bay Godhavn/Qeqertarsuaq

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ZIMBABWE MOZ Creek R New nds Iquique Horizonte Rodrigues P Martin Vaz I. i Grootfontein e MDG PortHedland e Southern Cook Vitória Trindade Martin Vaz I. Trindade o 20° b Sofala Port-Louis e Potosí a 20° u f Caledonia Bassas MADAGASCAR Tongatapu Islands r Campo Ribeirão Prêto c (Brazil) Great Sandy a á (Brazil) q Saint-Denis (France) Avarua Îles du Campos da India s Mount Isa g Grande n Bulawayo i Dampier Mackay d Nuku’alofa a u a BSP (France) Fianarantsoa Réunion n Desert Duc de Gloucester r Campinas NAMIBIA a Nouméa a b New D L sl a Niterói Swakopmund i (France) I Longreach h y PLondrina BOTSWANA m MOZAMBIQUE ne Caledonia T N Tropic of Capricorn Tropic of Capricorn e Windhoek e u Walvis Bay Messina I. Europa r Alice Springs Rockhampton b 23°27' p m Toliara a u 23°27' c t PARAGUAY s a Pitcairn C o s o Ma i Antofagasta São Paulo Rio de Janeiro Kalahari p (France) a I ÎlesGambi r v a s Salta e n e a Gaborone o i Mount Morgan l (U.K.) Carnarvon a s Santos Desert z t I r Inhambane n er PAR ZMB Tôlana¨ ro n d Henderson Island Islas Desventuradas e n g t Asunción Curitiba u Pretoria o a s French D a Pitcairn Island Easter Island/ (Chile) S. Miguel de a ç Mbabane m u Maputo a Tucumán Johannesburg M Meekatharra A U STR A L i I A Polynesia Rapa-Nui r Lüderitz C. 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Carlos de Nelson S Wellington t UNITED Kaliningrad ICP Bariloche r Vilnius Tasmania a i Hobart Greymouth t Belfast KINGDOM Gdańsk RUSSIA I. Grande Chatham Islands Christchurch (N.Z.) Hamburg Minsk de Chiloé Bolton PLN PLE Dublin Elb IRL e Piła Comodoro South Island Manchester NETHERLANDS PLE BELARUS Puerto Aisén Rivadavia A T L A N T IC OC E A N IRELAND West Cape Dunedin Amsterdam Berlin POLAND Warsaw Soest a GBR i Rotterdam I. Wellington Łódź n Kerguélen Is. Invercargill Bounty Islands London Rhin GERMANY PLO o (France) (N.Z.) e BEN g Brussels Wrocław a Köln GER t Antipodes Prague s–la 50° i a 50° Port aux Français Auckland Islands Islands BELGIUM Frankfurt W PLS nel Lviv Kiev P Falkland Islands (N.Z.) (N.Z.) 50° han CEP Kraków UKR lish C Río Gallegos (U.K.) Eng LUXEMBOURG Mag Stanley Paris D CZECH REP. UKRAINE str. de allanes McDonald Islands Se SLOVAKIA E Campbell Island Channel Islands ine a n South Georgia (Austr.) Strasbourg u Punta Arenas South Georgia (N.Z.) 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ALGERIA TUNISIA MLT • 1802 opere erette canonicamente Tangier Melilla (Sp.) ISI Sfax MALTA Crete MOROCCO FRB • 113 altre presenze FMA EMILIA DI MASSIMO

mezzo è la responsabile del Vides, in- sieme con le sue direttrici, suor Petra Egeling e suor Renate Schobesberger. «Dalla fondazione del vides ad oggi la real­tà è cambiata, le richieste indicano un diverso impegno di volontariato, Vado io! come scrivere un Blog. Il numero di Il numero di giovani che scelgono la spiritualità giovani che scelgono la spiritualità sale- siana come stile di vita sta aumentando salesiana come stile di vita sta aumentando e questo e questo consente al carisma di diffon- consente al carisma di diffondersi oltre i nostri dersi oltre i nostri ambienti, di raggiun- ambienti, di raggiungere chi non ha mai sentito parlare gere chi non ha mai sentito parlare del- l’“amico dei giovani”». dell’“amico dei giovani”. Anche grazie al Vides. Già da dieci anni suor Petra Egeling sta accompagnando le volontarie tede- Giubileo d’argento vissuto esperienze in grado di cam- sche con tanto slancio, e da quindici Il buffet dei dolci crea un’atmosfera di biare una vita. anni suor Renate Schobesberger svol- magia favorendo l’incontro con tan- Il clima di famiglia è la cornice che a ge la stessa missione per le volontarie ti amici, così come la possibilità che settembre ha fatto ritrovare a Monaco austriache. Ambedue le suore vogliono ogni ospite ha di poter abbellire una circa ottanta appartenenti alle due asso- incoraggiare le giovani ad assumere la borsetta gialla di stoffa o di lasciare ciazioni Vides fondate nel 1993 rispetti- propria vita come un dono e la respon- su di una tela, come ricordo, un’im- vamente in Germania da suor Monika sabilità di essere una missione per gli pronta colorata del suo pollice. C’è Rother, e in Austria da suor Friederike altri, come ricorda papa Francesco. per tutti l’opportunità di acquistare Schachenhofer, per festeggiare il giu- L’Ispettrice suor Maria Maul, nel suo i lavori fatti a mano dagli amici del bileo d’argento del volontariato. «Da discorso di ringraziamento, sostiene Congo e del Brasile, di ammirare le noi tutto è molto personale», racconta che “Vado io” è un’affermazione cardi- foto di persone che, in 25 anni, hanno Katharina Gregull, che da un anno e ne per le suore di don Bosco. «Io vado dove gli altri non vanno; faccio ciò che gli altri non fanno. Se i giovani hanno imparato ad andare, lo devono molto alla testimonianza delle Figlie di Ma- ria Ausiliatrice, all’amore con il quale li accompagnano da sempre nel loro cammino». Suor Maria è convinta che il coraggio dei volontari sia comparabi- le a quello dei missionari, i quali inco- minciarono il loro viaggio con una fede profonda e una grande fiducia in Dio.

Il coraggio dei volontari è comparabile a quello dei missionari, i quali incominciano il loro viaggio con una fede profonda e una grande fiducia in Dio.

24 Luglio / Agosto 2019 EMILIA DI MASSIMO Non solo inviare i giovani…

In rappresentanza dei Salesiani, l’I- spettore don Reinhard Gesing ha rin- graziato per l’ottima collaborazione tra le suore e i “don Bosco Volunteers”, come si chiama il servizio volontario dei Salesiani, e ha ricordato come egli interpreta la sigla Vides: “V” signifi- ca “Vision”: visione di poter inviare i giovani in paesi lontani; “I” sta per “Identità”: essa si sta intensificando attraverso le esperienze; “D” vuol raccontare la propria esperienza. Sin- Un giubileo d’argento celebrato all’insegna dell’internazionalità e dell’appartenenza indicare don Bosco e Maria Mazza- golare la testimonianza di Angela salesiana. rello; “E” significa “Evangelium”: il Flexeder, di suor Bernadeth Geiger e Vangelo che i volontari condividono di Anna Enders, in quanto apparte- con la gente per incontrare insieme nenti a tre generazioni. Angela Flexe- Tutte e tre hanno dichiarato che il vo- Gesù; la “S” sta per “Schwestern”: le der partì 25 anni fa per il Brasile e lontariato è un’esigenza che coinvolge suore che si impegnano a preparare diventò così una delle prime volonta- una vita intera, proprio come scri- i giovani, ad accompagnarli e ad ac- rie della Germania; suor Bernadeth ve l’uomo di affari Harvey Mackay: coglierli quando giungono nei paesi Geiger incominciò il suo servizio 12 «Ciò che abbiamo fatto solo per noi stessi dove svolgeranno il loro volontariato. anni fa in Cambogia; Anna Enders, muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per Don Gesing motiva la sua spiega- 6 anni fa, si recò nella Repubblica del gli altri e per il mondo resta ed è immor- zione della sigla Vides esplicitando Congo. tale». che: «Non s’inviano semplicemente i Suor Bernadeth, mediante l’esperien- Durante la celebrazione eucaristi- giovani: essi devono essere anche ben za del volontariato, ha compreso la ca altre volontarie hanno raccontato accolti. Questo è il fondamento per- sua vocazione di Figlia di Maria Au- la loro esperienza e altri giovani che ché il servizio del volontario sia for- siliatrice; Anna Enders è tornata ben hanno scelto di partire sono stati ac- mativo». tre volte nel paese dove ha svolto il colti ufficialmente. Il buffet mondia- La celebrazione del giubileo ha per- suo servizio ed ha ospitato a casa sua le, per iniziare a familiarizzare con il messo ad alcune ex-volontarie di una suora del Congo. gusto dei paesi nei quali i volontari presteranno il loro servizio, ha fatto sentire di essere cittadini del mon- do, così come il concerto eseguito da Ciò che abbiamo fatto solo per noi Martin Schlögel, volontario in Boli- via e fondatore del progetto “Xumba- stessi muore con noi. Ciò che abbiamo lu” (suono di musica). “ Un giubileo d’argento celebrato sen- fatto per gli altri e per il mondo resta za alcun dubbio all’insegna dell’in- ternazionalità e … semplicemente ed è immortale . Vides! K ” Luglio / Agosto 2019 25 TEMPO DELLO SPIRITO CARMEN LAVAL Traduzione di Marisa Patarino Cinque lezioni di saggezza Papa Francesco ha detto di Santa Teresa d’Avila che la grande mistica spagnola è “una guida a alcuni anni si moltiplica- In pratica: Esaminiamo le nostre no le opere su questa “donna emozioni quando si esprimono in sicura”. A cinquecento senza confini”, come è stata modo eccessivo (Che cosa dicono e che anni di distanza dalla sua definita. Dalla sua opera Av- cosa nascondono del mio desiderio, visi sintetizziamo cinque le- delle mie paure? Che cosa mi disturba nascita, il suo messaggio zioni di saggezza. dell’altro e che cosa richiama, in me è ancora vivo ed è fonte D e nella mia storia?). Ma facciamolo 1. RIGUARDO ALLE NOSTRE anche quando non si esprimono di ispirazione. EMOZIONI: “Non essere mai affatto (Che cosa provo in profondità? eccessivo, ma di’ con misura Come potrei dichiarare o dire a me ne. Quale relazione posso avere, se mi ciò che pensi” stesso ciò che provo?). Una volta avvicino all’altro con la convinzione Ogni incontro con l’altro, con Dio o chiarite le nostre emozioni, dobbiamo della mia superiorità e della mia ve- con chi ci è vicino, passa attraverso il ancora pensare a come esprimerle: rità? Santa Teresa considera questa nostro corpo e il nostro spirito. Siamo stabilire un contatto senza essere regola di umiltà una priorità assoluta. fatti di affetti e di emozioni; si tratta invadenti, spiegare senza rimproverare Il suo messaggio non è rivolto solo ai di provarli e poi di esprimerli in modo o salire in cattedra, domandare senza credenti cattolici: scrive “spiritualità”, corretto per farne un ponte tra noi e aggredire... La reazione dell’altro è il non “religione cattolica”. Non scrive l’altro. Solo così possono esistere lo barometro della nostra correttezza. O neppure: “fate tesoro delle verità che scambio e la condivisione. dei nostri eccessi. vi saranno comunicate”, ma “dei con- In un mondo di eccessi, com’è diventa- tenuti positivi che vi saranno detti”. to il nostro, di parole esagerate, offese 2. PER LA NOSTRA APERTURA Cioè ciò che il cuore riconosce come e derisioni, dobbiamo trovare la giusta MENTALE: “Se qualcuno giusto. È impossibile essere fanatici o misura del nostro modo di parlare. parla di argomenti spirituali, chiusi nelle proprie certezze, se si ap- Con il termine “misura” Teresa d’Avi- ascoltatelo come discepoli, plica questo consiglio. la intende parlare di “distanza”: è ciò con umiltà, e fate tesoro In pratica: Prima di criticare, con- che rende possibile la relazione. Non dei contenuti positivi che vi futare o cercare di convincere, adotta- troppo vicino, cioè inchiodati alle no- saranno detti” re una posizione di ascolto autentico, stre emozioni grezze o invadenti, né L’umiltà è al centro del messaggio di senza preconcetti o giudizi. Questo troppo lontano da esse. Si tratta di tutti i grandi mistici. Ridimensiona- permette di aprire la mente ad al- gestire con intelligenza questo con- re il proprio ego liberandolo di tutto tri modi di pensare, di arricchirsi di cetto di distanza che ci permette di ciò che ostacola l’incontro con Dio è nuove conoscenze e di creare un cli- continuare a essere noi stessi e arric- il primo passo verso di Lui. Lo stesso ma favorevole agli scambi sereni e chirci con la differenza. accade nelle nostre interazioni uma- profondi.

26 Luglio / Agosto 2019 nostre competenze. Non accontentar- L’esame di coscienza è un “classico” si dell’illusione comoda ma pericolosa della religione cattolica. Lo scopo (soprattutto nei rapporti affettivi) di di questa immersione dentro di sé Foto Shutterstock.com “sapere tutto dell’altro”; al contrario, è cercare di comprendere che cosa amare e rispettare la differenza tra noi ostacoli l’apertura del cuore e dell’a- che, in famiglia, con i nostri amici o nima, o almeno avvicinarsi a questa colleghi, rende il rapporto vivo. consapevolezza. Quali paure, quali dubbi, quali dinieghi ci impediscano 4. PER L’APERTURA DEL di avere fiducia, di andare incontro CUORE: “Prendete l’abitudine al nostro desiderio o di sostenerlo. di compiere molti gesti Questo esame di coscienza è anche d’amore: rendono l’anima un invito ad ascoltare l’inconscio in ardente e dolce” noi, le realtà difficili, dolorose, ver- Il messaggio di Teresa è chiaro: non gognose, per non nascondere nulla 3. PER VIVERE INSIEME: dobbiamo aspettare di voler “compie- che ci disturbi o ci ferisca. Tutto alla “Compiere ogni cosa come re atti d’amore” per amare. Perché? luce delle parole di Dio che sono nel- se Sua Maestà [Dio] fosse Perché se ci lasciamo trasportare sol- la Bibbia e nel Vangelo di Gesù. realmente visibile; in questo tanto dalla nostra spontaneità, l’amore In pratica: Perché faccio o ho fatto modo l’anima guadagna molto” rischia di essere il grande abbandona- questo? Dove sto andando? Queste Per Teresa Dio è l’Altro. Il radicalmen- to delle nostre vite e dei nostri cuori. due domande permettono di accedere te diverso. Per noi quest’altro è la “sede” Compiendo invece un atto di volontà, a una più profonda coscienza di sé e in cui incontriamo l’essere umano, di lo inseriamo nella nostra vita quotidia- mettono in questione il fine delle no- fronte a noi, accanto a noi. Quello che na, lo rendiamo ordinario per noi. E stre azioni. Se Gesù fosse qui adesso pensiamo di conoscere è accessibile solo questo cambia tutto. L’altro messaggio seduto accanto a me, che cosa mi di- nello scambio che possiamo avere con contenuto in questo consiglio è il dono rebbe? J lui. A condizione di riconoscere e ac- gratuito: dare prima di ricevere è la pe- cettare la sua “alterità”. Compiere ogni culiarità del cuore amorevole. cosa “come se l’Altro fosse realmente In pratica: Con l’espressione “atti d’a- visibile” significa concepire l’alterità more” Teresa d’Avila si riferiva all’at- come intelligente (ti riconosco come tenzione verso gli altri, ai piccoli gesti altro) e arricchente (tu mi porti qualco- di gentilezza, al sostegno, al conforto, sa). Vale per Dio e per tutti coloro con all’ascolto amorevole. Cominciando da cui ci incontriamo. Questa posizione è coloro che si trovano vicino a noi. Tan- la base di un vivere insieme rispettoso e ti piccoli gesti d’amore volontariamen- fecondo. Nei rapporti privati come nel- te abituali che rendono il cuore capace le relazioni sociali. di aprirsi, di amare meglio, ma anche In pratica: Accettare di essere distur- di ricevere meglio. bati, destabilizzati nelle nostre certezze e nelle nostre convinzioni. Mettere in 5. PER LA COSCIENZA DI SÉ: discussione questa difficoltà e accettare “Dedicate grande attenzione dall’altro ciò che può arricchire la no- all’esame di coscienza di ogni Foto Shutterstock.com stra conoscenza di noi stessi, oltre alle sera”

Luglio / Agosto 2019 27 I NOSTRI EROI GIOVANNA BRUNI A Oliva Gessi, il mese di giugno è il mese di san Luigi Versiglia. Un san Luigi Egli, infatti, è nato il 5 giugno 1873 in questo accogliente paesino delle colline dell’Oltrepò pavese. tutto nostro E qui lo chiamano semplicemente «Il Santo».

al 1930, scriveva ai Superiori e che ve- nivano pubblicate nel Bollettino Sale- siano di quegli anni. Prete a ventidue anni Ciò che subito ci colpisce è l’effetto del magnetismo esercitato su di lui da don Bosco e dall’ambiente sale- siano che respira a Torino Valdocco, dove all’età di dodici anni va a stu- diare con la chiara intenzione di non diventare poi prete, bensì veterinario. Infatti, zelante e assiduo chierichet- to, si indispettisce quando gli dicono: “Tu diventerai prete”. Magnetico si rivela anche un gruppo di missionari in partenza per l’Argentina, durante La casa di Oliva Gessi (Pavia) dov’è nato san Luigi Versiglia, vescovo e martire salesiano. la cerimonia di consegna delle cro- ci, l’11 marzo 1888 nella basilica di Oliva tutto ruota intorno a conterranei e il grande desiderio di Maria Ausiliatrice. Nasce così la sua lui. Ogni anniversario a lui divulgare il suo culto. vocazione, la volontà di farsi prete legato è occasione di una Tanti sono gli aspetti della sua vita e missionario, e sarà ordinato prete a celebrazione solenne e di della sua persona che incantano e at- soli ventidue anni, con dispensa con- un festeggiamento perché traggono chi ha modo di conoscerlo, cessagli in virtù della sua maturità la venerazione e l’affetto soprattutto leggendo le sue parole, spirituale, superiore all’età. Aper “il Santo” (così ci si riferisce a lui proprio come è successo a me, che per Finalmente, nel 1906 riesce a con- normalmente) sono vivi in tutti, e in caso mi sono imbattuta nelle lettere cretizzare la sua aspirazione: il Rettor tutti vi è il forte orgoglio dell’esserne che, da Missionario in Cina dal 1906 Maggiore don Michele Rua lo nomina

28 Luglio / Agosto 2019 capo della prima spedizione missiona- L’impronta del sangue piede per tema che nel delirio della febbre ria salesiana in Cina. A Macao, colo- Versiglia, pur tra disagi abbia a fuggire, e presso a lei è il babbo, nia portoghese sulla costa meridionale e difficoltà di ogni genere, riesce co- accovacciato per terra, che la contempla e della Cina, ha inizio la sua vita missio- munque a svolgere un intenso lavoro si direbbe il ritratto del dolore. Verso sul naria, con la direzione di un orfano- apostolico, anche in virtù della gran- suo capo l’acqua salutare, e la poveretta trofio per conto del vescovo monsignor de fiducia nella protezione di Maria sembra trasformarsi; si vede visibilmente Paolino de Azevedo, ma il suo operato Ausiliatrice e di don Bosco. In tutto che un influsso salutare la pervade e le dà si espanderà nei territori dell’Heng- il suo agire emergono una grande ca- un aspetto angelico. – Dunque ora sono shaun, sul Fiume delle Perle, fino a rità, la totale abnegazione di se stesso figlia di Dio? Grazie, Padre, grazie! – E quelli montuosi a nord del Kwan-tung, in favore del prossimo e il grande zelo mi prende la mano e vi stampa un bacio dando vita nel 1918 alla prima Missio- per la salvezza delle anime, in breve, lasciandovi l’impronta del sangue.” ne Salesiana completamente autonoma uno sconfinato amore per il prossimo. Monsignor Versiglia si prende cura in Cina, la Missione dello Shiu-chow, Quando scoppia la peste bubbonica anche dei lebbrosi segregati in un’isola guadagnandosi la consacrazione a Ve- corre a confortare e a battezzare i ma- intorno a Macao. Durante la guerra ci- scovo nel 1921. lati nei lazzaretti. “La prima volta che vile dà rifugio a cristiani e pagani nelle Tutto ciò a dispetto dello scenario osti- giunsi al lazzaretto, mi trovai di fronte residenze della Missione. Più di una le e gravoso che offre la Cina in quegli a uno scompartimento femminile. Vedo volta si trova a dover difendere scuole anni. Quelli del periodo missionario di una povera ragazza di circa dodici anni, e residenze dall’occupazione di truppe Versiglia, infatti, sono anni di grandi di aspetto dolce di per sé e gentile, ma militari, ma la sua astuzia e la prover- tribolazioni per la Cina, tormentata da pallida del pallor della morte; il sangue, biale tranquillità lo vedono vincente. tensioni sociali e scontri violenti, con che per la veemenza del male, rigetta di Anche da vescovo, monsignor Versiglia non un’economia molto arretrata e inde- quando in quando, le imporpora la boc- dimenticò mai la sua prima vocazione salesiana: bolita da trattati iniqui imposti dalle ca, ha una grossa e rozza catena ad un i più piccoli sono i prediletti di Dio. potenze occidentali. Alla caduta del Celeste Impero, con la proclamazione di una Repubblica incapace di gover- nare, poiché i veri detentori del potere sono potenti generali che dominano nelle diverse regioni, seguono conflitti tra le forze imperiali e i rivoluzionari repubblicani, l’imperversare della pi- rateria e la diffusione di epidemie. La situazione degenera quando il governo repubblicano stringe un’alleanza con il partito comunista cinese fondato da Mao Tse-Tung e la Russia manda il suo aiuto accompagnato da una pressante azione di propaganda bolscevica contro gli occidentali. Vengono compiuti so- prusi e devastazioni, i missionari non sono più tollerati e diventano bersaglio dello xenofobismo bolscevico.

Luglio / Agosto 2019 29 I NOSTRI EROI

Compie frequenti visite alle varie Eucaristico di Chicago (1926), quan- cristianità sparse nell’immenso terri- do racconta la sua vita missionaria torio della Missione, che richiedono incanta e tocca i cuori di molti bene- viaggi lunghi e faticosissimi, a piedi o fattori ottenendo fondi consistenti per a cavallo lungo sentieri selciati stret- la Missione. Appena prima di partire tissimi o in barca sui fiumi, e spesso per quello che si rivelerà il suo ulti- deve pernottare sull’assito delle bar- mo viaggio pastorale riesce altresì ad che pubbliche o in alloggi di fortu- inaugurare un seminario per le voca- na. “Mancanza frequente di mezzi di zioni indigene: è la realizzazione del trasporto e piogge dirotte, quindi anche suo sogno. cadute per i sentieri impraticabili, dove Il 23 febbraio 1930 parte per la visita non potevano tener fermo il piede nem- pastorale alla cristianità di Lin-chow meno i cavalli: digiuni forzati e forzate insieme al giovane missionario don Una istantanea di monsignor Versiglia. Il martirio stazioni deserte… chi può enumera- è stato il coronamento di una vita vissuta in piena Callisto Caravario, a due giovani mae- re le mille peripezie dei nostri viaggi?! e generosa santità. stri, alle loro due sorelle e ad una cate- … L’acqua gelata, in pieno febbraio, ci chista. Il 25 febbraio durante la risalita scrosciava contro i vestiti senza pietà. E farci sembrare una comitiva fantastica, del fiume di Lin-chow la loro barca non v’era un angolo in cui ripararci! Ad piovuta da un altro mondo. – Sono pro- è fermata da una decina di pirati che un tratto i cavalli s’impuntano, e non si prio nostri compatrioti quelli che cavano chiedono cinquecento dollari e tenta- va né avanti né indietro, e trascorriamo così liete armonie da quei bei cosi di oro? no di rapire le ragazze ma il Vescovo e una mezz’ora fra brividi e sospiri…” Come hanno fatto ad apprendere? – Ah! don Caravario si oppongono risoluta- Chi vive al suo fianco testimonia che Sono quegli uomini dell’occidente che li mente per proteggere la purezza delle monsignor Versiglia ha tratto affabile hanno addestrati. – Pare impossibile che giovani. I pirati allora si scagliano su e cordiale con tutti ed è circondato da soffiando in un buco così piccolo, esca un di essi, insultando la religione, e li ba- grande venerazione e profonda stima. vocione così grosso! – Questi Europei sono stonano selvaggiamente. Poi li condu- Per gli orfani il loro Lui San-fù (padre veramente Diavoli! Altri a vedere don cono in una boscaglia, li fucilano e si Luigi) ha una dedizione totale e amo- Lucas che si sbraccia a far la battuta in accaniscono sui loro corpi. revole e si comporta come un padre. E testa al suo battaglione: – Ah! quello deve Le ragazze, liberate qualche giorno loro lo ricambiano appieno e appena avere dell’ingegno per saper mettere in- dopo dall’esercito regolare, testimo- arriva gli corrono incontro e lo accol- sieme tanto rumore. Quello deve avere nieranno la serenità con cui i due gono festosamente. Con monsignor almeno dieci diavoli!”. missionari sono andati incontro alla Versiglia nascono due bande musica- morte. A tutti appare subito evidente li salesiane, a Macao e a Shiu-chow, Il giorno della ferocia che essi sono vittime della purezza e composte da orfani e allievi delle ope- La progettazione e la realizzazione di dell’odio contro la religione cattolica. re salesiane. Sempre oggetto di grande scuole, residenze, chiese, dispensari Tutti coloro che hanno vissuto a fian- curiosità da parte dei cinesi, esse go- medici e ricoveri per anziani sono il co di monsignor Versiglia ne esaltano dono di stima e prestigio, sono invita- frutto di sue doti particolari: da un le virtù cristiane e apostoliche e sono te a suonare in molte feste religiose e lato quelle di architetto, dall’altro concordi nell’affermare che il mar- civili e costituiscono un vero e proprio quelle di convincente oratore. Infatti, tirio non è altro che il coronamento strumento di evangelizzazione per la nei due viaggi che compie in Italia e di una vita tutta vissuta in Santità, simpatia che trasmettono. “I metallici in Europa (1916 e 1922) e in quello in una Santità conquistata giorno dopo strumenti mandavano lampi e note da America, in occasione del Congresso giorno. V

30 Luglio / Agosto 2019 CINQUE PER MILLE

Nel 2018 con il 5x1000 ricevuto, la Fondazione DON BOSCO NEL MONDO ha realizzato i progetti “Istruzione di qualità per i giovani vulnerabili e a rischio” a Hospet in India e “Tutela dei minori a rischio” a Kinshasa in Repubblica Democratica del Congo e a Brazzaville in Repubblica del Congo.

accomuna è l’estrema povertà e la situazione di bisogno della popolazione giovane che ha

sono esposti alle peggiori forme di violenza, di sfruttamento e di esclusione sociale. Gli obiettivi raggiunti con i due progetti ben rappresentano il carisma stesso dei Salesiani di Don Bosco: fornire accoglienza, riparo e protezio- ne, istruzione e formazione professionale adeguate e educazione integrale per salvaguar- dare il diritto al miglioramento delle proprie condizioni di vita grazie all’acquisizione di competenze e conoscenze e attraverso la consapevolezza dei propri diritti umani fonda- mentali. Con il tuo 5x1000 puoi essere insieme a noi a

...... in cui operano con amore e dedizione per accogliere, proteggere e istruire l’infanzia più vulnerabile e a rischio.

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Luglio / Agosto 2019 31 INDIA Un secolo di Cominciarono in sei. Oggi, nel subcontinente indiano, i Salesiani sono un vero miracolo di intelligenza, fede e grande miracoliualche mese fa, su un popolare cana- capacità imprenditoriale a servizio le della televisione indiana, un giovane compositore e regista musicista veniva dell’educazione e della carità. premiato per il suo centesimo film in lavorazione. Al termine del suo discorso scuola professionale e un ostello per bambini pove- ringraziò la scuola dove aveva iniziato a ri a Thanjavoor, Tamil Nadu, nel 1906. Qcoltivare la sua passione per la musica: «Grazie La Congregazione di don Bosco conta oggi più di all’incoraggiamento ricevuto alla Don Bosco, 2500 membri. I suoi servizi sono offerti attraverso sono diventato quello che sono oggi!». l’Università Don Bosco, 28 collegi, tra cui 2 scuole Oggi, il nome di don Bosco è conosciuto, e so- di ingegneria, oltre 100 scuole tecniche, una vasta prattutto stimato, nell’immensa India, grazie al rete di scuole superiori e decine di centri tecnici e fantastico lavoro che stanno compiendo i Salesia- agricoli non formali, distribuiti su tutto il territo- ni, che sono gli eredi del primo gruppo di missio- rio nazionale, che coprono l’intero spettro dello nari che giunse a Thanjavur, in India nel febbraio sviluppo sociale. La società è inoltre impegnata in In India, oggi, don del 1906 ed era composto da centri di alfabetizzazione, ricoveri per bambini di Bosco è vivo in più tre preti, un tirocinante, un strada e in interventi di riabilitazione e soccorso. Il di 2500 salesiani, che si sono coa­diutore e un aspirante. governo indiano ha riconosciuto i salesiani di don splendidamente I sei salesiani di don Bosco Bosco come il più grande fornitore non governativo organizzati in undici province iniziarono il loro di educazione tecnica del paese. Don Bosco non è e raggiungono lavoro con una solo un gruppo di prestigiose isti- centinaia di tuzioni educative perché questa migliaia di ragazzi e giovani, con una è solo la punta di un prodigiosa gamma iceberg. Don Bo- di opere.

32 Luglio / Agosto 2019 sco è vivo oggi, in più di 2500 salesiani in India, che si sono splendidamente organizzati in 11 province. Ci sono scuole in mezzo alle baraccopoli e scuole dei villaggi che si rivolgono alle fasce meno for- tunate della società globalizzata di oggi – infat- ti queste scuole sono quasi 10-15 volte di più di quelle prestigiose e conosciute! Ci sono opere realizzate appositamente per i ra- gazzi e le ragazze delle strade: centri chiamati Don Bosco Anbu Illam (casa dell’amore) nel Tamilna- parleremo la lingua del Signore du, Bosco Mane (Casa) nel Kerala, Yuvodhaya e ripeteremo i prodigi della pri- (l’Ascesa dei giovani) nel Karnataka, Navjeevan ma Pentecoste”. (New Life) in Andhra e Telangana, Ashalaya Il 24 Maggio 1922 al termine (Haven of Hope) nel Bengala Occidentale, Shelter della prima Processione Maria- in Maharashtra e numerosissimi altri. na, i pochi salesiani dell’ si inginocchiarono Un prestigioso premio per Questi centri si sono raggruppati sotto la bandiera davanti alla statua di Maria Ausiliatrice e consa- l’Università DBYaR – Don Bosco Youth at Risk, andando alla crarono le missioni dell’Assam con una fervente Salesiana dell‘Assam. ricerca di queste vite a rischio e infiammandole preghiera: “Noi consacriamo a te questa terra, le In India, sono con quell’Amore che l’Onnipotente ha per loro. sue montagne, i suoi fiumi, la sua gente e tutti gli stimatissime le scuole e DB Tech India, è un’altra iniziativa per rag- abitanti”. Pochi anni più tardi i salesiani e altri os- le università giungere i giovani che si scoraggiano, coloro che servatori descrissero le missioni dell’Assam come “il salesiane. provano avversione allo studio, coloro che non miracolo della Madonna”. possono permettersi di studiare e coloro che non E in effetti certi numeri lasciano davvero pensare hanno la possibilità di studiare ulteriormente, ad un “miracolo”. All’arrivo dei Figli spirituali di preparandoli alla vita, offrendo loro una forma- don Bosco in Assam, l’intero Nord-Est dell’In- zione professionale. dia era una Prefettura Apostolica con un piccolo numero di 5000 cattolici. Oggi quella regione Le missioni in Assam conta 15 diocesi, con una popolazione cattolica di Dopo essere giunti nel 1906 a Thanjavur, nel Ta- 1 200 000 fedeli. mil Nadu, Sud-Est del Paese, i Figli spirituali di Gran parte dei missionari ha affrontato eroica- don Bosco iniziarono una seconda fase di diffu- mente le ristrettezze; alcuni di loro hanno offerto sione in India nelle regioni del Nord-Est, a partire la loro vita. dal 1922. In quell’anno, infatti, un gruppo pionie- La santità che hanno vissuto ha dato i suoi frutti. ristico di salesiani raggiunse lo Stato di Assam, Tra queste figure alcuni sono sulla via del ricono- giungendo infine a . A guidarli c’era mon- scimento della santità: il venerabile Stefano Ferran- signor Louis Mathias. Nella solenne cerimonia do, vescovo e fondatore delle Suore Missionarie di della Spedizione Missionaria, monsignor Mathias Maria Ausiliatrice (msmhc); il servo di Dio Co- parlò delle Missioni dell’Assam usando espressio- stantino Vendrame, grande apostolo del Vangelo; il ni come “la nostra terra promessa”, “terra che non servo di Dio Oreste Marengo, vescovo e fondatore ha uguali”, la “nuova Patagonia”. Riferendosi alle di tre diocesi; e il venerabile Francesco Convertini, numerose lingue dell’India, specialmente nell’As- che fece la sua formazione nel Nord Est indiano e sam, monsignor Mathias diceva: “Noi salesiani poi venne inviato nello Stato del Bengala. j

Luglio / Agosto 2019 33 COME DON BOSCO PINO PELLEGRINO RAGIONIAMO Il picchio deve la sua salvezza al fatto di usare la testa. Vale anche per l’uomo. I goal della vita si fanno, utilizzando il cervello. Ragioniamo! È pericoloso lasciar vincere i folli! 7 Il benessere: conquista o trappola? Mettere in dubbio il valore del benessere può apparire un pensiero di chi ha il cervello a corto di ossigeno. Invece, no! Anche il benessere può (e deve!) essere sottoposto a giudizio!

ntanto, sia subito chiaro: non ab- biamo nessuna intenzione di tor- nare al pane nero, alle canottiere inzuppate di sudore dei contadini e degli operai dell’inizio del seco- lo scorso. IIl benessere ha il suo indubbio lato luminoso. Ciò non toglie che possa nascondere insidie pericolose. Per farla breve, ci limiamo a tre. ••Primo: il troppo benessere può in- debolire la volontà. Avere tutto significa non desiderare più nulla, non volere più nulla. Una vita troppo facile prepara ragazzi ammalati di ‘atonia psichica’: ragazzi senza sprint, spenti, tiepidi. Ragazzi ‘sdraiati’ come li definisce lo scrittore Michele Serra. Il più grave problema pedagogico, Immagine Shutterstock.com

34 Luglio / Agosto 2019 L’INFINITAMENTE POCO PINO PELLEGRINO • Il più grande tesoro dell’uomo è vivere di poco ed esserne soddisfatto. Perché il poco non manca mai. La perfezione dell’uomo non sta in ciò che ha, ma in ciò che è. La d’oggi, infatti, non è il bullismo, ma ricchezza di un uomo si misura da quello di cui non ha bisogno. lo spegnimento quasi totale dell’ab- • Consumiamo. Ogni giorno della nostra vita, dall’alba al tramonto, noi consumiamo: brivio di troppi nostri ragazzi. Ra- elettricità, acqua, prodotti di bellezza, detersivi, alimenti, farmaci... Compiamo un’infinità gazzi con la grinta del pesce bollito o di piccoli gesti talmente familiari che nemmeno ci accorgiamo di farli. Eppure sarebbe facilissimo, esaminandoli uno per uno, sprecare meno, intossicarsi meno (di prodotti in- della mozzarella! dustriali) e ingombrarsi meno. ••Secondo: pericolo del benessere: • I vantaggi dei negozietti. Gli ipermercati incoraggiano a iperconsumare. Nei negoziet- togliere il sapore delle cose. ti si acquista sempre con più parsimonia. Alberghi, ristoranti, negozi di quartiere: perché Avere tutto significa gustare nulla! privilegiare le multinazionali che realizzano profitti vergognosi con il nostro denaro con il quale speculano in Borsa? I piccoli punti vendita, invece, vivono direttamente grazie alla Il proverbio parla chiaro: “Il passero clientela. Servirsi unicamente da loro sarebbe un ottimo sistema per sabotare l’economia ubriaco trova amare persino le ciliegie”. attuale. Lo psicoterapeuta Paolo Crepet è sta- • Il tempo è il nostro capitale principale. Non possiamo né fermarlo, né metterlo to efficacissimo quando ha sintetizza- da parte, né comprarlo. Ciò nonostante lo sprechiamo per colpa di abitudini inutili, per conformismo o ignoranza, quando, in realtà, sono pochis- sime le cose veramente utili da fare. Organizzarsi è l’arte di gestire il proprio tempo in maniera intelligente sprecando poche energie. Immagine Shutterstock.com • Il ricettacolo della felicità. Una vita semplicissima, senza orpelli, senza retorica e senza idee superflue. Secondo me, quella semplicità di vita asso- miglia alla felicità. Noi erava- mo contenti con poco o nulla. Intorno a me, oggi vedo gente che vuole sempre di più.

to: “Troppo benessere genera il mal-esse- Non è accettabile che nel bagno vi re; genera i gaudenti scontenti: genera il sia­no otto paia di scarpe per due piedi disagio dell’agio”. soli! La situazione è così allarmante Verrebbe da dire che il piacere e la che gli stessi economisti cominciano a felicità stanno in una sottrazione, più riflettere sul nostro meccanismo per- che in un’addizione. verso che ci obbliga a ‘crescere’ all’in- ••Resta una terza ragione che giu- finito: il pianeta non ce la fa a reggere stifica la nostra critica all’attuale questi ritmi! benessere: l’ingolfamento di cose è Dobbiamo invertire rotta. ingiustizia. Non per nulla sta crescendo il nu- È ingiusto che, mediamente, nella mero dei sostenitori della ‘decresci- borsetta della donna europea vi sia ta’. Insomma, dopo tanto benessere, l’equivalente di 1400 euro di merce. È non è tempo di lanciare una vigorosa ingiusto che nelle famiglie italiane vi campagna promozionale a favore del- siano milioni di abiti che non si usano la sobrietà, non solo per problemi di e non si useranno mai più. colesterolo? x

Luglio / Agosto 2019 35 LA LINEA D’OMBRA ALESSANDRA MASTRODONATO

Soldi, potere, plastica, rumore! / Guarda quanto è piccolo il mondo, Una casa / così pieno del nostro scempio, / mentre siamo presi a consumare / tutto quello che ha valore. grande quanto Come nasce una mentalità il mondo ecologica? uella dell’ecologia rappresenta indubbia- mente una delle sfide più impegnative ed urgenti per gli uomini e le donne del ter- zo millennio, chiamati oggi a fare i conti con un’eredità pesante: quella di una Ter- Qra che porta impressi in sé, come ferite Benvenuti in questa età dove tutto è lecito, e la terra supplica pietà al nostro sguardo gelido... Soldi, potere, plastica, rumore! Benvenuti in questa età, qui si vende l’anima, e anche l’acqua supplica pietà al nostro cuore sterile... Soldi, potere, plastica, rumore! Guarda quanto è piccolo il mondo, così pieno del nostro scempio, mentre siamo presi a consumare tutto quello che ha valore. Vale la pena, vale la terra, e salvare quello che ora resta: di tanta bellezza e tanto candore, solo rumore...

36 Luglio / Agosto 2019 dolorose e sempre più difficili da rimarginare, i Mi ricordo il mare, era trasparente, segni profondi di interi decenni di sfruttamento e mi ricordo bene che non mancava niente, indiscriminato, senza alcun riguardo per il suo e mi ricordo che bastava alzare il viso fragile equilibrio e per le sue fisiologiche capacità per un sorriso... di autonoma rigenerazione delle risorse. Si trat- Soldi, potere, plastica, rumore! ta di una sfida alla quale nessuno può sottrarsi Acqua, aria, terra, fuoco... – nella misura in cui siamo tutti cittadini dello Religione, potere, guerra, dolore! stesso bellissimo e sfigurato mondo e, a prescin- Acqua, aria, terra, fuoco... dere dell’angolo di terra che abitiamo, condivi- (Giorgia, Mal di terra, 2007) diamo tutti il dovere di proteggerlo e custodirlo – , ma che interpella con particolare sollecitudi- ne i giovani adulti, che si accingono ad assumere raccordata alla mente e al cuore o, peggio ancora, una responsabilità attiva nei confronti del creato, una moda superficiale non sorretta da scelte etiche avendo sotto gli occhi gli esiti sconfortanti delle consapevoli, è indispensabile che l’ecologia venga politiche scellerate portate avanti dalle generazio- pensata e vissuta come un “valore”, come senso di ni che li hanno preceduti. Il cammino di crescita appartenenza all’ambiente-mondo che, come sem- verso l’adultità e di consapevole presa in carico bra suggerire la stessa etimologia della parola, è oi- dei molteplici compiti ad essa connessi kia, “casa” per tutti e per ciascuno. non può, dunque, prescindere dalla Una mentalità ecologica, infatti, nasce e si svilup- maturazione di una compiuta men- pa solo quando si riconosce che tra microcosmo e talità ecologica che si nutra di una macrocosmo esiste un richiamo reciproco e miste- più sensibile attenzione al tema della rioso, quando la ricerca di equilibrio interiore trova sostenibilità ambientale e della disponibi- riscontro nell’armonia del creato e nella salvaguar- lità a modificare i propri stili di vita per ridur- dia dell’integrità del mondo, quando ogni relazio- re il più possibile l’impatto negativo sull’habitat ne – con l’ambiente oltre che con gli esseri viventi naturale e preservare i delicati equilibri – è animata da sentimenti di empatia e di simpa- che lo caratterizzano. tia. È un impegno radicale, che per non ridursi a Va da sé che una simile sensibi- superficiale scelta politica, necessita di un’intima lità non si improvvisa. Affin- convinzione esistenziale; una prassi quotidiana che ché il rispetto per l’ambiente chiama in gioco l’intelligenza e il cuore e che in- non rimanga un proposito coraggia a vivere in modo attivo e costruttivo la occasionale, una dimen- propria cittadinanza, riconoscendo che lavorare sione estrinseca del vis- operosamente per la tutela dell’ambiente è molto suto quotidiano poco più che evitare di fare danni alla natura. Si tratta di una scommessa troppo importante per poterla disattendere. Attraverso essa prende forma la necessità – per i giovani adulti, ma non solo – di orientarsi ad una maggiore responsa- bilizzazione ecologica e sociale, partendo dalla consapevolezza che i piccoli gesti della quoti-

Foto Shutterstock.com dianità individuale partecipano alla formazione della qualità della vita del pianeta. y

Luglio / Agosto 2019 37 LA STORIA SCONOSCIUTA DI DON BOSCO FRANCESCO MOTTO Il Bollettino salesiano: Il primo numero del Bollettino Salesiano un’idea “fortunata” è stato pubblicato erché i Salesiani di Don ragguaglio “delle cose fatte o da far- nell’agosto 1877. Il primo Bosco hanno potuto esten- si onde ottenere… la gloria di Dio, il direttore è stato don dersi così rapidamente nel bene della Civile Società”, don Bosco mondo? È la domanda che se ne servì splendidamente per mante- Bosco. Oggi è presente fanno sovente alcuni studio- nere unità di pensiero e di azione fra i in 132 Paesi del mondo, si, coscienti dei forti limiti Cooperatori e con i Salesiani, per fare con 66 edizioni, lette Pdelle condizioni di partenza da par- pubblicità delle sue lotterie, e dei suoi te di don Bosco: modesto bagaglio libri, per spargere buone massime ai in 31 lingue. culturale, figlio di una teologia e di lettori e alle loro famiglie, per avvertire una concezione sociale con fortissimi circa la vigilanza nei riguardi del pro- ti, programmi di collegi, qualche arti- limiti, risorse umane ed economiche selitismo protestante, della corruzione colo dottrinale e sull’ultima pagina la praticamente nulle. dei costumi, della stampa irreligiosa serie d’indulgenze lucrabili nel mese. La risposta alla domanda non è sem- e immorale, a danno soprattutto dei Non mancava qualche rettifica di no- plice; in estrema sintesi si potrebbe giovani. tizie attinenti l’Opera salesiana divul- attribuire alla capacità di don Bosco Privilegiati furono le intriganti avven- gate con inesattezze da altri giornali o di attuare i suoi progetti con la sua ture a puntate della Storia dell’Orato- da privati, segno della grande atten- personalità accattivante, la grande at- rio, la lettera di gennaio ai Coopera- zione che i sdb dell’epoca avevano di tualità delle sue opere (oratori, scuole, tori, nella quale don Bosco descriveva quanto veniva divulgato su di loro. laboratori, tipografia, Cooperatori, le opere compiute nell’anno trascorso missioni…), la notevolissima diffu- e previste per l’anno in corso, le “let- I destinatari: sione dei suoi libri e soprattutto lo tere americane” dei missionari, le Cooperatori, Benefattori strategico coinvolgimento di molte relazioni di conferenze in cui ne illu- e Abbonati persone con lettere, foto, viaggi, pro- strava le precise finalità dei salesiani mozione della sua immagine di edu- al servizio alla società e alla chiesa, al Don Bosco definiva come Coopera- catore-operatore sociale-taumaturgo- di là di qualunque collegamento poli- tori Salesiani quanti (laici o membri santo. Ma strumento formidabile per tico, escluso in partenza. del clero) semplicemente si occupa- questa opera di coinvolgimento fu la Pensato anche come organo informa- vano di opere caritatevoli secondo pubblicazione del Bollettino Salesiano. tivo della Congregazione salesiana e lo spirito della Congregazione, vale perfezionatosi gradatamente, il perio- a dire: mandare i fanciulli al Cate- Il contenuto dico pubblicava profili necrologici di chismo, aiutare i Parroci a istruirli ed Pensato nel 1877 come semplice e gra- sdb, di fma e di Cooperatori insigni, assisterli in Chiesa, togliere loro di tuito bollettino di collegamento e di elenchi mensili di Cooperatori defun- mano i libri cattivi e farne loro ave-

38 Luglio / Agosto 2019 re dei buoni, allontanarli dai cattivi compagni, scegliere quei Collegi mo- ralmente sani, prendersi cura speciale delle vocazioni allo stato ecclesiasti- co o religioso. In una parola fare dei giovani “buoni Cristiani ed onesti cittadini”. E precisava “Altri sono i Cooperato- ri Salesiani, i quali sono i nostri Be- nefattori. Altri sono gli Abbonati al Bollettino come giornale. Il Bolletti- no non è che un mezzo di comunicare le opere e stringere i buoni Cristiani con uno spirito e fine solo: conseguire la maggior gloria di Dio. Se i governi vole controllo su quello che vi veniva Don Bosco intuì la forza e la modernità del “Bollettino” partendo da un foglietto intitolato non ci metteranno incaglio, il Bollet- pubblicato, soprattutto richiamando “Il Bibliofilo Cattolico” (Illustrazione di Nuno tino diverrà una potenza, non per sé, il direttore a redigerlo in modo gar- Quaresma, per cortesia del Boletim Salesiano portoghese). ma per le persone che riunirà”. bato, mai polemico, onde evitare que- Sostegno economico stioni giornalistiche: preferiva solo far conoscere in tono semplice le opere nello sviluppo dell’Opera salesiana, imprescindibile salesiane. fatta sentire come frutto della pro- Don Bosco in vari modi abbina- Il bs, inviato gratuitamente a tutti i pria preghiera e del proprio sostegno va apertamente le denominazioni di possibili benefattori, Cooperatori po- economico, l’entusiasmo per l’azione Coo­peratore e di Benefattore. I Coo- tenziali, con il semplice invito a ver- missionaria in Sudamerica, l’organiz- peratori “possono nondimeno giovare sare tre lire annue (11,00 Euro) per zazione e diffusione capillare sul ter- ai salesiani colla preghiera e coi soc- concorrere alle spese di stampa e di ritorio, il gusto (romantico) dell’epoca corsi materiali”. Il sostegno econo- spedizione, senza che fosse considera- per i resoconti offerti delle scoperte mico era uno dei “requisiti necessari” to abbonamento, raggiunse le case di di un mondo sconosciuto da parte dei per essere Cooperatore: “Le preghiere ricchi e poveri, di nobili e comuni cit- missionari pionieri (quasi “romanzi di non bastano… non solo i creditori, ma tadini, di autorità civili e religiose, di avventura”). nemmeno i nostri giovani si contenta- dotti e di persone di minima alfabe- Il bs italiano, presto seguito dall’edi- no di preghiere”. Va qui ricordato che tizzazione, cattolici o meno, in Italia o zione francese e spagnola, contribuì db seguiva una dottrina rigorosa, per all’estero. Ebbe una tiratura che passò in larga misura a fare la “fortuna” di cui l’elemosina non era soltanto atto di rapidamente da poche migliaia a deci- don Bosco. Alla prova dei fatti, rag- generosità, ma un grave dovere, uno ne di migliaia, per giungere comples- giunse complessivamente i numerosi stretto obbligo di giustizia distributiva sivamente a circa 40 000 alla morte di scopi che si proponeva: la diffusione con evidente impatto sociale. don Bosco. del bene che la Congregazione stava Fra i motivi del “successo” possia- operando, la formazione di un’opi- Diffusione ed esiti mo additare il carisma personale di nione pubblica favorevole alla Con- Don Bosco affidò presto la direzione don Bosco, la significatività ed at- gregazione, il suo finanziamento, il del bs a don Bonetti, ottimo scrittore, tualità dell’Opera salesiana, la ca- richiamo vocazionale tanto maschile ma lui stesso esercitò sempre un note- pacità di coinvolgimento dei lettori che femminile. k

Luglio / Agosto 2019 39 I NOSTRI SANTI CESAREA CURA DIBISSOLI PIERLUIGI CAMERONI postulatore generale - [email protected]

Coloro che ricevessero grazie o favori per IL SANTO DEL MESE intercessione dei nostri beati, venerabili e servi di Dio, In questi mesi di luglio-agosto preghiamo la Beata Maria sono pregati di segnalarlo a [email protected] Troncatti nel cinquantesimo della sua morte (25 agosto 1969). Ringraziano d’urgenza a causa di una polmo- Maria Troncatti nasce a Corteno Golgi (Brescia) il 16 febbraio 1883. nite totalmente asintomatica; su- Nella numerosa famiglia cresce lieta e operosa fra i campi e la cura Desidero di cuore ringraziare bito le condizioni si sono rivelate dei fratellini, in un clima caldo dell’affetto dei genitori. Mamma Margherita per una gravissime, e ne è conseguito un Assidua alla catechesi parrocchiale e ai Sacramenti, l’adolescente grande grazia concessa a una totale blocco respiratorio. Rico- Maria matura un profondo senso cristiano che la apre alla vocazio- mia parente carissima, giovane verata in rianimazione e tenuta ne religiosa. speranzosa nella maternità, a cui in vita grazie ad un’apparecchia- Per obbedienza al padre e al parroco, però, attende di essere mag- io l’avevo raccomandata: le pro- tura che le filtrava e ossigenava giorenne prima di chiedere l’ammissione all’Istituto delle Figlie di blematiche al seno che sembra- esternamente il sangue, è rima- Maria Ausiliatrice ed emette la prima professione nel 1908 a Nizza vano complesse e preoc­cupanti sta per più di una settimana tra Monferrato. sono rientrate nella normalità, la vita e la morte e le possibilità Durante la prima guerra mondiale (1915-1918) suor Maria segue dopo vari controlli. Grazie Mam- di ripresa erano stimate molto a Varazze corsi di assistenza sanitaria e lavora come infermiera ma Margherita per la tua effica- basse dai medici, che comunque crocerossina nell’ospedale militare: un’esperienza che le riuscirà ce intercessione! Desideriamo hanno operato con la massima quanto mai preziosa nel corso della sua lunga attività missionaria tanto che la tua causa di beati- competenza e professionalità, nella foresta amazzonica dell’Oriente equatoriano. ficazione proceda verso l’esito senza tralasciare alcuna possi- Partita infatti per l’Ecuador nel 1922, è mandata fra gli indigeni finale. bilità di intervento. Con parenti e shuar, dove con altre due consorelle inizia un difficile lavoro di Maria Ausilia Mastrandrea, amici e il gruppo di preghiera di evangelizzazione in mezzo a rischi di ogni genere, non esclusi quel- exallieva dell’Istituto Diano d’Alba, abbiamo da subi- li causati dagli animali della foresta e dalle insidie dei vorticosi fiu- Maria Ausiliatrice di Catania to pregato per la sua guarigione mi da attraversare a guado o su fragili “ponti” di liane, oppure sulle affidandoci all’intercessione di spalle degli indi. Macas, Sevilla Don Bosco, Sucúa sono alcuni dei Ci eravamo rivolti con fiducia monsignor Oreste Marengo e di “miracoli” tuttora fiorenti dell’azione di suor Maria Troncatti: infer- alla protezione di san Dome- Maria Ausiliatrice. miera, chirurgo e ortopedico, dentista e anestesista... Ma soprat- nico Savio quando eravamo Nel giro di pochi giorni mia co- tutto catechista ed evangelizzatrice, ricca di meravigliose risorse di in attesa della nascita di no- gnata ha cominciato a rispondere fede, di pazienza e di amore fraterno. stra figlia Natascia, e le nostre positivamente alle terapie in atto La sua opera per la promozione della donna shuar fiorisce in centi- preghiere erano state esaudite. e in breve tempo si è completa- naia di nuove famiglie cristiane, formate per la prima volta su libera Come quando aspettavamo la mente ristabilita, senza alcuna scelta personale dei giovani sposi. nascita del nostro primo nipote apparente ripercussione per la Suor Maria muore in un tragico incidente aereo a Sucúa il 25 agosto Noah, nato il 23 febbraio 2017. sua salute. Noi ringraziamo il Si- 1969, offrendo la sua vita per la riconciliazione tra i coloni e gli Esprimiamo nuovamente la no- gnore, la nostra Mamma celeste, indigeni. La sua salma riposa a Macas, nella Provincia di Morona stra gratitudine al Santo per la il nostro protettore monsignor (Ecuador). È stata beatificata il 24 novembre 2012. felice nascita della seconda ni- Marengo e le molte, davvero nu- pote Diana, la sorellina di Noah, merose persone che si sono unite Preghiera avvenuta il 25 aprile 2019, e lo nella preghiera, dimostrandoci Padre misericordioso, preghiamo di continuare ad es- vicinanza in questo momento che, per opera dello Spirito Santo sere il nostro Protettore e a ve- difficile. hai suscitato nella Beata Maria Troncatti, vergine, gliare sulla nostra famiglia. L.G. - Bereguardo una materna carità nell’annunziare Cristo ai popoli, Coniugi Pane Renato concedi a noi e D’Ignazio Maria (Torino) Ringraziamo di cuore san Gio- di essere strumenti di riconciliazione e di pace vanni Bosco e Maria Ausilia- e donaci le grazie che per sua intercessione Desidero ringraziare, a nome trice per averci accompagnato ti domandiamo. mio e della mia famiglia, il Si- nel corso della malattia. Ora, a Per Cristo nostro Signore. Amen. gnore per la grazia della guari- un anno da un delicato intervento gione di mia cognata Simona, e conseguente riabilitazione ec- avvenuta per intercessione del comi qui a scrivere: grazie don Per la pubblicazione non si tiene conto delle lettere servo di Dio monsignor Ore- Bosco Santo per averci preso per ste Marengo e di Maria Au- mano. non firmate e senza recapito. Su richiesta si potrà siliatrice. Lo scorso novembre Giovanna e Giuseppe Sonego - omettere l’indicazione del nome. mia cognata è stata ricoverata Manno (Ticino CH)

40 Luglio / Agosto 2019 IL LORO RICORDO È BENEDIZIONE CESARE BISSOLI MORAND WIRTH Traduzione di Marisa Patarino

tagna, dove nell’anno scolastico dei “Convegni sulla vita salesia- miglia Salesiana fosse anteriore 1948-1949 rimase per adempiere na”, ai quali riuscì a interessare a quella della Pia Società, dal l’incarico di assistente e di do- un buon numero di membri della momento che fin dal 1841 si era cente per gli allievi di terza media. famiglia salesiana a livello in- costituito un gruppo di sacerdoti, La sua carriera di professore di ternazionale. Il primo di questi impegnati nell’apostolato giova- teologia iniziò nel 1949 nello Convegni fu tenuto a Lione nel nile, che lo riconoscevano come Studentato Salesiano di Lione- settembre 1968, gli altri in diver- proprio superiore. Fontanières. Fu docente di apo- se città o località europee. Don Desramaut nel 1997 si tra- logetica, poi di ecclesiologia e È autore di numerose grandi ope- sferì a Tolone in una residenza cristologia. A partire dal 1950 si re. Il suo lavoro più importante è per confratelli anziani, ma con- specializzò nell’insegnamento certamente il grande volume di tinuò a lavorare e a pubblicare della storia della Chiesa, non solo 1450 pagine dedicato a don Bo- varie opere. Nel 2000 uscì il suo presso lo Studentato salesiano, sco nel suo tempo, pubblicato grande volume Le cento parole ma anche nell’Istituto Pastorale dalla Società Editrice Interna- chiave della spiritualità salesiana, Don Francis per l’insegnamento della religio- zionale di Torino nel 1996. Gra- una sintesi molto utile per chi vo- ne della Diocesi e nelle Facoltà zie alle sue ampie conoscenze e glia conoscere temi di spiritualità Desramaut cattoliche di Lione. Promosse al suo lavoro critico sulle fonti, salesiana e per i predicatori. Nel la Facoltà di Teologia di Lione e possiamo conoscere meglio la 2003-2004 pubblicò una biogra- Morto a Tolone nel 1962 pubblicò la sua tesi di personalità e la storia del grande fia di Francisque Dupont, missio- il 1° settembre 2014, dottorato dal titolo Le memorie di apostolo dei giovani. nario salesiano. a 92 anni Giovanni Battista Lemoyne. Stu- Don Aldo Giraudo ha messo in Nel 2009 è stato pubblicato il suo dio di un’opera fondamentale su- luce lo stile dell’opera compiuta ultimo libro dedicato alla Vita di Francis Alfred Henri Desramaut gli anni giovanili di San Giovanni da don Desramaut avvicinandosi don Michele Rua in occasione nacque il 17 ottobre 1922 a Bosco, che è stata considerata alla figura di don Bosco, rias- del centenario della morte del Tourcoing, in Francia, nel Dipar- il primo studio scientifico sulle sunto nelle sue parole: «Dob- primo successore di don Bosco, timento del Nord. Era il primo di fonti della storia di don Bosco. biamo ritrovare l’uomo don Bo- che è stato subito tradotto in varie sei figli. Due suoi fratelli, Michael In questo periodo fu incaricato sco. L’impresa è lingue. Secondo e Dominic, diventarono Salesiani di tenere il corso di storia della meno semplice l’espressione e sua sorella Thérèse entrò nella Chiesa moderna e contempo- di quanto possa usata da lui Congregazione delle Figlie di Ma- ranea. Nel 1969 divenne anche sembrare. Un stesso, è stato il ria Ausiliatrice. Suo padre lavora- direttore della biblioteca univer- secolo di lette- suo canto del ci- va a Lille come impiegato e sua sitaria delle Facoltà cattoliche di ratura per lo più gno, prima della madre era operaia tessile. Dopo Lione. agiografica ha patologia che gli aver frequentato le prime classi Il centro della vita di Padre Desra- avvolto la sua avrebbe impedi- elementari nella scuola libera maut è però sicuramente stato lo immagine in una to di continuare della sua parrocchia, nel 1930, studio di don Bosco e della sto- nebbia devozio- a lavorare. quando aveva otto anni, Francis ria salesiana. Lo testimonia una nista che l’ha in Alfred cominciò a frequentare la serie impressionante di studi, qualche misura scuola salesiana di Melles-lez- pubblicazioni e iniziative. Questa deformata… È Tournai, in Belgio, dove terminò passione intellettuale ed emotiva necessario risa- con successo il percorso di istru- era certamente nata in lui fin da lire ai propositi, zione secondaria nel 1938. quando era giovane. Aveva co- ai comportamenti, ai sentimenti Entrò poi nel noviziato salesiano nosciuto e letto le opere di don e alle idee di cui don Bosco era di Port-à-Binson e pronunciò i Augustin Auffray, che considerò portatore». primi voti quando aveva appena certamente più un giornalista e Don Wim Collin ha scritto che diciassette anni, il 3 settembre un divulgatore di talento che uno don Desramaut è stato una 1939. Dal 1939 al 1944, durante storico critico. Per preparare la tra le persone che nella Con- la guerra, compì gli studi di fi- sua tesi si recò più volte a Tori- gregazione Salesiana hanno losofia e il tirocinio pratico nella no, dove incontrò don Eugenio intuito meglio le intenzioni Casa salesiana di Giel. Dopo gli Ceria, di cui ammirava la cultura di don Bosco in merito alla studi di teologia, che cominciò umanistica, la conoscenza di don Famiglia Salesiana, con par- a seguire a La Guerche nel 1944 Bosco e la semplicità salesiana... ticolare attenzione ai “Sale- e terminò a Lione, fu ordinato Il suo spirito d’iniziativa e le sue siani esterni”, i Cooperatori, sacerdote il 1° luglio 1948 nella qualità organizzative si manife- uomini e donne. Riteneva Casa di Coat-an-Doch, in Bre- starono anche nella sua iniziativa che la fondazione della Fa-

Luglio / Agosto 2019 41 IL CRUCIVERBA ROBERTO DESIDERATI Scopriamo i luoghi e gli avvenimenti legati alla vita Scoprendo don Bosco del grande Santo. Definizioni ORIZZONTALI. 1. Il tipico, breve filmato da ridere del cinema muto- 6. Viaggia su rotaie in città - 10. Le tor- tillas messicane piegate su loro stesse e farcite - 15. Dispari in Halle - 16. Il cuore di Houdini! - 18. Tirarsi dietro un carico - 20. Rappresentazione, figura - 23. Il Bon … delle maniere garbate - 24. Il grido della cagnetta pariniana - 25. XXX - 26. La prima nota - 27. Cenare a metà! - 28. Drena il sangue - 29. Grossi martelli della ferriera - 32. Il dittongo di Pietro - 33. Un impor- tante concetto filosofico del pensiero cinese - 35. XXX - 37. Onde Lunghe - 39. Afferma a Berlino (i=j) - 40. Nella costellazione del Toro è un ammasso di La soluzione nel prossimo numero. stelle detto “le gallinelle” - 41. Il lago chiamato anche Lario - 43. L’opera di Verdi con “Va, pensiero…” - 46. Col- legamento logico - 48. Adesso, in bre- PADRE E MAESTRO DELLA GIOVENTÙ ve - 49. Il liceo dove si studia il greco - 50. Capitale dell’Eritrea. Il giovanissimo Domenico Savio disse, un giorno della sua breve vita, di don Bosco: “Alla sua scuola noi facciamo consistere la santità nello stare molto VERTICALI. 1. Misurano l’energia allegri e nell’adempimento perfetto dei nostri doveri”. E, infatti, nel suo instan- liberata dalle esplosioni - 2. Il regista cabile apostolato educativo don Bosco si adoperava per diffondere speranza de L’albero degli zoccoli - 3. Uno dei e sicurezza ai giovani attraverso un’atmosfera allegra e giocosa. Inoltre, per componenti di un’associazione - 4. Fi- meglio trasmettere il suo pensiero trovava anche il tempo di scrivere numerosi glio dello zio - 5. Il grasso da smaltire XXX e scrisse non perché cercava fama o per moda del tempo, ovviamente, - 7. Sposa Lucia Mondella (iniz.) - 8. Lavora nella propria bottega - 9. Scris- ma perché confidava che questa fosse la volontà divina. Le necessità del tem- se il famoso libretto rosso - 10. Trento po lo richiedevano: la mancanza di libri scritti per le persone semplici e l’au- (sigla) - 11. Le tre vocali con cui risal- mento della cattiva stampa. Inoltre, l’alfabetizzazione in Italia stava crescendo tavano alcuni annunci economici - 12. e anche le tecniche tipografiche e l’editoria si stavano sviluppando, abbassando il costo dei libri e dei Grazioso roditore che gira nella ruota - giornali e rendendo accessibili istruzione e notizie anche alle classi popolari. Gli incoraggiamenti venuti 13. È inutile chiedergli se il suo vino è dal Papa e dai vescovi, i ringraziamenti di tante persone, i consensi ricevuti e la rapida diffusione delle buono - 14. Alessandro attore comico sue pubblicazioni gli diedero conferma che stesse agendo per il verso giusto. Scriveva rivolto ai giovani ne Il principe abusivo - 17. Sono pari disagiati, ma anche per altre età e altri ceti sociali. Degne di nota sono le diverse collane pubblicate nelle fionde- 19. Unita, non separata per molti anni, che hanno avuto un successo non comune - 21. Altari pagani - 22. Testa e busto a quel tempo: Letture Cattoliche, Biblioteca della Gioven- scolpiti e sorretti da un pilastrino - 30. tù Italiana, Letture Ascetiche, Letture Drammatiche, Letture Comodità - 31. Encomio - 32. La Amene, Bibliotechina dell’Operaio. Nello scrivere si preoc- Settimana … popolare cinegiornale di cupava di essere chiaro e comprensibile alla più larga fascia una volta - 34. Organo del volo - 35. possibile di lettori. Sollecitava ad essere popolari, ad evitare Ha per capitale Vientiane - 36. Quello francesismi e termini dialettali e teneva sempre a portata di vitreo è nell’occhio - 38. Sopra il - 39. mano un vocabolario, seguendo un consiglio datogli da Sil- Per alcuni sostituiva la firma- 42. Ha vio Pellico. A gennaio del 1988 Giovanni Paolo II lo dichiarò 60 minuti - 44. Seguono la A nell’alfa- «padre e maestro della gioventù». beto - 45. Circa… abbreviato - 47. Sono doppie nel masso.

42 Luglio / Agosto 2019 LA BUONANOTTE ROBERTO DESIDERATI B.F. Disegno di Fabrizio Zubani Il latte di Dio uando errava nel deserto, Poi sparì di nuovo un giorno, Mosè incontrò nel deserto. un pastore. Passò tutta la Il giorno dopo, giornata con lui e l’aiutò a Mosè vide il pastore mungere le pecore. triste. QAll’imbrunire, Mosè vide il «Qualcosa non pastore che versava un po’ del latte va?» gli chiese. migliore in una scodella che poi «Avevi ragione depose su una pietra poco distante tu» gemette. «Dio dalla capanna dove si trovavano. è un puro spirito Mosè domandò a che cosa servisse e non vuole il mio quel latte e il pastore rispose: «È il latte!». latte di Dio». Sbalordito, Mosè Incuriosito, Mosè gli chiese di esclamò: «Do- spiegarsi. Il pastore gli disse: «Metto vresti essere sempre da parte il latte migliore e lo contento. Adesso offro a Dio». sai qualcosa di Mosè sentì il bisogno di correggere più su Dio rispetto la fede ingenua del pastore, e insi- a qualche giorno stette: «E Dio lo beve?». fa». «Certo!» rispose il pastore. «Sì» ammise il pastore. Mosè cominciò a spiegare che Dio «Ma la sola cosa che avevo per è puro spirito e quindi non può mostrargli il mio amore mi è stata bere latte. Il pastore non gli credeva tolta». Ci sono uomini che si credono e Mosè gli suggerì di nascondersi Mosè comprese. Si ritirò in solitudi- molto sapienti e deridono dietro un cespuglio per vedere se Dio ne e cominciò a pregare con tutte le la fede dei semplici e delle sarebbe veramente venuto a bere il sue forze. «vecchiette». suo latte. Nel corso della notte, Dio gli appar- Dobbiamo ricordare sempre la Il pastore si nascose appena scese la ve e gli disse: «Mosè, hai sbagliato. gioiosa preghiera di Gesù: notte. È vero che sono puro spirito, ma «Ti ringrazio, Padre, Al chiarore della luna, vide un accettavo con piacere il latte offerto Signore del Cielo e della terra. volpacchiotto arrivare dal deserto dal pastore, in segno del suo amore; Ti ringrazio trotterellando. però, dal momento che non avevo perché hai nascosto queste cose Dopo aver guardato a destra e a si- bisogno del suo latte, lo dividevo ai grandi e ai sapienti nistra, l’animale si buttò sul latte che con quel volpacchiotto che ne è e le hai fatte conoscere ai piccoli. lappò golosamente. goloso». n Sì, Padre, così tu hai voluto».

Luglio / Agosto 2019 43 ” TAXE PERÇUE tassa riscossa PADOVA c.m.p. Senza di voi

In caso di mancato recapito restituire a: non possiamo ufficio di PADOVA cmp – Il mittente si impegna a corrispon- dere la prevista tariffa. fare nulla! Nel prossimo numero PER SOSTENERE LE OPERE SALESIANE ” Notifichiamo che l’Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino, avente persona- lità giuridica per Regio Decreto 13-01-1924 n. 22, e la Fondazione Don Bosco nel mondo Il messaggio (per il sostegno in particolare delle missioni salesiane), con sede in Roma, riconosciuta con del Rettor Maggiore D.M. del 06-08-2002, possono ricevere Legati ed Eredità. Queste le formule Le case di don Bosco Se si tratta di un Legato Civitavecchia a) Di beni mobili Un oratorio “… Lascio all’Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino (o alla Fondazione pieno di fantasia Don Bosco nel mondo con sede in Roma) a titolo di legato la somma di € …………….., o titoli, ecc., per i fini istituzionali dell’Ente”. I nostri eroi b) Di beni immobili Nino Baglieri “… Lascio all’Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino (o alla Fondazione Don Bosco nel mondo con sede in Roma), a titolo di legato, l’immobile sito in… per i fini Conquistato dall’amore istituzionali dell’Ente”. Se si tratta invece di nominare erede di ogni sostanza l’uno o l’altro dei due enti Salesiani nel mondo sopraindicati Ruanda “… Annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomino mio erede universale «I giovani devono l’Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino (o la Fondazione Don Bosco avere un sogno» nel mondo con sede in Roma) lasciando a esso/a quanto mi appartiene a qualsiasi titolo, per i fini istituzionali dell’Ente”. Tempo dello spirito (Luogo e data) (firma per esteso e leggibile) N.B. Il testamento deve essere scritto per intero di mano propria dal testatore. Sette consigli INDIRIZZI per l’ascolto attivo Istituto Salesiano per le Missioni Per comunicare davvero Via Maria Ausiliatrice, 32 Il ccp che arriva con il BS 10152 Torino non è una richiesta di Tel. 011.5224247-8 denaro per l’abbonamen- Giovani e-mail: [email protected] to che è sempre stato e resta gratuito. Un fermento che cresce Fondazione Don Bosco nel mondo Vuole solo facilitare il Via Marsala, 42 È giunto il momento lettore che volesse fare 00185 Roma un’offerta. in cui i giovani Tel. 06.656121 - 06.65612663 cambieranno il mondo? e-mail: [email protected]