Ottobre 2016 TARIFFA R.O.C.: “POSTE ITALIANE S.P.A. SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB BOLOGNA” Testimoni10 VIA SCIPIONE DAL FERRO, 4 - 40138 BOLOGNA MENSILE DI INFORMAZIONE SPIRITUALITÀ E VITA CONSACRATA

In questo numero

VITA DELLA CHIESA L’Eucaristia 5 sorgente della missione

LA CHIESA NEL MONDO XI Assemblea delle Chiese 7 in Medio Oriente

ECUMENISMO Convegno ecumenico a Bose: 10 “Martirio e comunione”

VITA DELLA CHIESA 90° Giornata missionaria: 13 la missione oggi

LA CHIESA NEL MONDO Quarta lettera circolare ai consacrati/e La Chiesa cattolica in Turchia: 15 intervista a mons. Bizzeti

LA CHIESA NEL MONDO “ANNUNCIATE” 19 Nel nordest dell’, missione in piena fioritura

La Congregazione dei religiosi, in coda all’anno della vita VITA DEGLI ISTITUTI CMIS: nel cuore del mondo consacrata, invia ai religiosi e alla religiose una quarta 22 con il cuore di Dio lettera. Il tema è quello dell’annuncio del Vangelo che VITA CONSACRATA l’identità profetica dei consacrati è chiamata a rinnovare LCWR ad Atlanta: il nuovo 24 orizzonte delle religiose senza rinchiudersi nei problemi e nei limiti del momento. PROFILI E TESTIMONI Annalena Tonelli 26 a 13 anni dalla sua uccisione

nnunciate. Ai consacrati e alimentato le numerose esperienze PASTORALE alla consacrate, testimoni dell’anno della vita consacrata (con- 29 La misericordia Adel Vangelo tra le genti (Lev, vegni ecumenici, dei formatori, dei nelle relazioni sociali Città del Vaticano – Roma, 2016): è giovani, di tutte le forme della vita PROFILI E TESTIMONI il titolo della quarta e ultima lettera consacrata). Olga, Lucia, Bernardetta: circolare che la Congregazione per 32 missionarie per sempre gli istituti di vita consacrata e le so- Testi VOCE DELLO SPIRITO cietà di vita apostolica ha pubblicato —e dinamiche in settembre. Programmata per l’an- 38 Evangelo ed ecumenismo no della vita consacrata (30 novem- Le lettere precedenti, a partire dal bre 2014 – 2 febbraio 2016) è uscita 2014, portano i titoli: Rallegratevi SPECIALE Per una vita consacrata in settembre. Bisogna risalire alla (Testimoni 6/2014 p. 16), Scrutate 39 “senza mura” stagione del card. Edoardo Franci- (Testimoni 11/2014 p. 5), Contempla- sco Pironio (1976-1984) per trovare te (Testimoni 1/2016 p. 13). Si può ac- NOVITÀ LIBRARIA una stagione così attiva e propulsiva cennare così alla prima lettera: Varcare la porta 46 della misericordia da parte della Congregazione roma- «Questa è la bellezza della consacra- na che, nei suoi elementi migliori, ha zione: è la gioia, la gioia»: sono le pa-

Testimoni 10/2016 1 ATTUALITÀ role di papa Francesco ai novizi e se- Croce introduce alla contemplazio- porto con la dimensione trascenden- minaristi nel luglio del 2013. Non c’è ne, non come territorio finale ed te e l’esperienza religiosa. Enfatizza- santità nella tristezza. La gioia non è esclusivo di percorsi riservati a po- no la domanda di una razionalità de- inutile ornamento, ma è esigenza e chi, ma come compito di ogni seque- gli affetti e di una direzione di senso fondamento della vita umana. Nel- la che trova particolare urgenza e ri- e richiedono occhi limpidi e disponi- l’affanno di ogni giorno, ogni uomo conoscibilità nella vita religiosa. bilità di cuore da parte dei consacra- e ogni donna tende a giungere e a di- Ad una considerazione di sintesi le ti per individuare cammini, recuperi morare nella gioia con la totalità del- quattro lettere partecipano di una e aperture per le nuove generazioni. l’essere. La seconda è l’invito a scru- triplice dinamica. La prima è la cre- La prima parte va sotto il titolo: Fi- tare l’orizzonte, ad entrare in un di- scita di qualità delle stesse: dalla re- no ai confini della terra. «La missio- verso ordine di valori, cogliendo un censione di citazioni nel magistero di ne, prolungamento di quella del senso nuovo e differente della realtà. Francesco (Rallegratevi) fino a for- Maestro, è il fondamento della no- Non c’è maggiore libertà di quella di me più strutturate di comunicazione, stra vocazione di consacrati e consa- lasciarsi portare dallo Spirito, rinun- tanto da diventare testi di formazio- crate. Fondatori e fondatrici hanno ciando a calcolare e controllare tut- ne. La seconda è di tipo circolare: ascoltato, riconosciuto e accolto, co- to. La terza, accompagnata dal Can- dalla gioiosa riscoperta della chia- me direttamente rivolto a loro l’im- tico dei Cantici e dagli scritti mistici mata alla sequela consacrata all’im- perativo di Gesù: Andate ed annun- di Teresa d’Avila e Giovanni della pegno per capire i segni dei tempi, ciate (Mc 16,15). La vita consacrata dalla dimensione spirituale e mistica in tutte le sue forme, nelle sue varie al compito evangelizzante. La terza stagioni e nei differenti contesti, si è lega i testi con altri interventi come messa in cammino per riempire la quello della Congregazione per la terra del Vangelo di Cristo, ponen- Testimoni dottrina della fede sui movimenti dosi alle avanguardie della missione, Mensile di informazione (Iuvenescit Ecclesia) in cui il rappor- perseverando con cuore risoluto (cf. spiritualità e vita consacrata to fra carismi e istituzione viene de- At 11,23), fervente e creativo» (n. Ottobre 2016 – anno XXXIX (70) clinato a partire dal deposito della 13). È un compito da svolgere nello tradizione religiosa. Il mondo della stile di Cristo (entrare nella dinami- DIRETTORE RESPONSABILE: p. Lorenzo Prezzi vita consacrata è uscito dal cono ca del vedere, commuoversi e agire), CO-DIRETTORE: d’ombra di questi decenni per diven- nella connessione fra azione e con- p. Antonio Dall’Osto tare, nonostante le sue evidenti diffi- templazione, illuminati dalla Parola, REDAZIONE: coltà, marginalità e fatiche, un riferi- messaggeri di lieti annunci. «La ca- p. Enzo Brena, sr. Anna Maria Gellini, sr. Francesca Balocco, Mario Chiaro, mento importante per la riflessione ratteristica di ogni vita missionaria è p. Marcello Matté e la pratica ecclesiale. la gioia interiore che viene dalla fe-

DIREZIONE E REDAZIONE: La struttura del testo è scandita da de. In un mondo angosciato e op- Centro Editoriale Dehoniano s.p.a. un prologo e da tre capitoli: fino ai presso da tanti problemi, che tende via Scipione Dal Ferro, 4 – 40138 Bologna Tel. 051 3941511 – Fax 051 3941399 confini della terra; Chiesa in uscita; al pessimismo, l’annunciatore della e-mail: [email protected] fuori dalla porta. Con alcune provo- buona novella deve essere un uomo cazioni finali. A sua volta, ogni capi- che ha trovato in Cristo la vera spe- ABBONAMENTI: Tel. 051 3941255 – Fax 051 3941299 tolo ha alcune pagine di ascolto e ranza» (Redemptoris missio, 91). www.dehoniane.it commento di un testo biblico, segui- «Nella vita religiosa la vita fraterna e-mail: [email protected] te da elementi di riflessione e di pro- in comunità, vissuta nella semplicità Per la pubblicità sulla rivista contattare getto per ordini e congregazioni. e nella gioia, è la prima e fondamen- Ufficio commerciale CED – EDB e-mail: [email protected] Agli 800mila religiosi e religiose di tale struttura di evangelizzazione» Tel. 051 3941206 – Fax 051 3941299 diritto pontificio e ai 700mila consa- (n. 29). Solo l’unità rende perseve- Quote di abbonamenti 2016: crati di diritto diocesano (raccolti in ranti, favorisce la preghiera e il di- ordinario ...... € 40,00 una copia...... € 5,00 3.700 famiglie carismatiche) arriva stacco dai beni materiali. Apre al Via aerea: una alimentazione spirituale e teolo- vento dello Spirito. Europa ...... € 63,50 Resto del mondo ...... € 71,00 gica che nasce dentro la vita consa- La seconda parte, dal titolo Chiesa in c.c.p. 264408 intestato a: crata e si propone con l’equilibrio e uscita, sviluppa il racconto di At 13,5 Centro Editoriale Dehoniano la complessità di un servizio univer- – 14,28, là dove si narra il distacco di Stampa: - Ferrara sale. Paolo da Barnaba e l’apertura verso Reg. Trib. Bologna n. 3379 del 19-12-68 Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane s.p.a. - Sped. in A.P. Troade, la Macedonia e il mondo D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) greco-romano. «L’avventura somi- art. 1, comma 1, DCB Bologna” L’imperativo Con approvazione ecclesiastica —e lo stile glia per molti versi alle situazioni de- associato gli ultimi decenni. La riforma e il rin- all’unione stampa periodica italiana Il prologo colloca la vita consacrata novamento promossi e ispirati dal L’editore è a disposizione degli aventi diritto che non nel contesto della contemporaneità. concilio Vaticano II hanno dato spa- è stato possibile contattare, nonché per eventuali e involontarie inesattezze e/o omissioni nella citazione La frantumazione del principio di zio a esperienze di grande valore e delle fonti iconografiche riprodotte nella rivista. universalità e la moltiplicazione del- realizzato, per quasi tutte le famiglie Questo numero è stato consegnato alle poste il 6-10-2016 le visioni di vita modificano il rap- religiose, nuove modalità di presen-

2 Testimoni 10/2016 ATTUALITÀ

sono diventati simboli e mediazioni di novità, solo in seguito compresi; una sfida ad uscire dagli schemi, un esercizio di fede e di comunione sen- za garanzia né risorse definite. È sta- to un passaggio alla maturità con sa- pienza umana, ma anche con parre- sia e audacia, che hanno permesso di aprire strade nuove al Vangelo in al- tra cultura e con altri protagonisti» (n. 61). Per questo è necessario capire ciò che la condizione di secolarità e di disincanto del mondo ci sta chieden- do. «La secolarità, fenomeno com- plesso e contraddittorio, è estranea e contrapposta alla fede cristiana, o, al za, incontri con culture e geografie dimenticando Dio e i valori essen- contrario, conseguente alla sua es- prima sconosciute» (n. 34). L’entu- ziali dell’esistenza» (n. 50). «La senza? La Chiesa riconosce l’entità siasmo e lo stupore iniziali hanno la- realtà è più importante dell’idea» secolare del mondo affidato da Dio sciato il passo al disagio e al proble- perché l’idea cade spesso nel sofisma alla responsabilità dell’uomo. Nel ma delle differenze e della verifica e nel distacco rispetto ai vissuti. «Ci contempo vive in aperta solidarietà sul campo. È diventato chiaro a tut- lasciamo affascinare dalla novità dei con esso non per sacralizzarlo: per ti che protagonista della missione progetti, dalle iniziative e dimenti- essere seme di santificazione. Vivere non sono i nostri progetti o le nostre chiamo che il cambiamento più im- il mondo, pertanto, è un archetipo su tradizioni, ma lo Spirito che illumina portante dipende da noi e dalla no- cui coniugare la missione profetica le menti e infonde amore nei cuori. stra volontà e capacità di realizzar- della Chiesa» (n. 64). Ogni gesto di evangelizzazione è le- lo» (n. 51). «Il tutto è superiore alla Nella rinnovata responsabilità del- gato alla Chiesa ed è testimonianza parte» perché siamo chiamati ad al- l’annuncio la vita consacrata deve della sua fecondità. «Più della diaco- largare lo sguardo e riconoscere il fare i conti con le nuove generazioni nia e delle opere apostoliche, la mis- bene più grande. e la loro cultura digitale, alla ricerca sione attraversa tutte le dimensioni «La nostra missione è spazio di crea- delle domande vere e non supposte della nostra vita di speciale consa- tività prodotto dall’incontro del cari- o inventate della realtà umana d’og- crazione, chiamata a diventare mis- sma con la storia. Un carisma che si gi, valorizzando la realtà intercultu- sione, annuncio della novità del Re- autoesclude dal confronto ecclesiale rale che abita spesso le nostre comu- gno di Dio, riconoscimento e profe- e dalla storia, limitandosi a un circui- nità. L’occhio è chiamato a vedere le zia della sua silenziosa presenza fra to chiuso, rischia di trasformare la periferie e il cuore a immergersi in noi» (n. 41). comunità in uno spazio per soli ini- esse: «Accettare il rischio di nuovi ziati di presunta forte identità. In destinatari (del Vangelo), non scelti Pastorale ordinaria realtà si autocondanna ad una iden- a proprio comodo, ma esplorando, —e oltre tità debole che guarda a se stessa con audacia e compassione, con ge- senza orizzonte» (n. 53). Non vi è nialità sempre rinnovata le nuove Al contributo per il rinnovamento identità senza creatività, senza il rin- periferie» (n. 76). Il cammino coi po- della pastorale ordinaria si aggiun- novamento della motivazione, senza veri garantisce un umanesimo inte- gono le «nuove proposte e iniziative che la comunità o la congregazione grale e solidale, è vincolato a un agi- missionarie da mettere in atto con non avverta il tempo dell’indecisio- re non violento, al contesto della fa- creatività e audacia» (n. 47). Guida- ne come superabile con la disponibi- miglia oggi e ai rinnovati compiti ti in questo dai quattro principi del- lità di tutti. educativi. Le nuove frontiere sono l’Evangelii gaudium che vengono ri- geografiche, culturali, sociali, esi- presi e adattati alla vita consacrata. Periferie stenziali, richiedono capacità di ac- «Il tempo è superiore allo spazio» —e audacia coglienza e cordiale apertura al dia- perché i processi di annuncio richie- logo ecumenico e interreligioso. Sa- dono una paziente attesa, senza La terza parte, Fuori della porta, pro- pendo che non ci verrà risparmiata preoccuparsi di garantirsi spazi di segue nella meditazione del libro de- la tribolazione e che la lotta col ma- potere. «L’unità prevale sul conflit- gli Atti (16,1-40) nell’avvio della pri- le si rinnova ogni giorno. Ma la spe- to» perché i conflitti vanno accettati ma comunità di Filippi: la predica- ranza è più forte. Essa è generativa e senza esserne intrappolati, sapendo zione alle donne, l’ospitalità di Lidia, aderisce con letizia a ciò che lo Spi- di essere chiamati «a curare le ferite l’esperienza della prigione, il battesi- rito sta compiendo oggi. prodotte da una mentalità globaliz- mo del carceriere e della sua fami- zata che mette al centro il consumo, glia. «Le difficoltà, i rischi, le ferite Lorenzo Prezzi

Testimoni 10/2016 3 ESERCIZI SPIRITUALI PER RELIGIOSE E CONSACRATE

ᮣ 13-18 nov: mons. Carlo Ghidelli “Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre”

SEDE: Eremo SS. Pietro e Paolo – 25040 Bienno (BS); tel. 036.440081 Una preghiera ruspante fax 036.4406616; www.eremodibienno.it Col trascorrere del tempo, si tende a ripassare mentalmente il tempo passato, specie in quei giorni in cui il tempo sembra non passare mai. ᮣ 13-19 nov: p. Giuseppe Paderni, Il tempo futuro si accorcia e i progetti diminuiscono. Il tempo passato si scj “Esercizi spirituali” allunga e aumentano i ricordi, dai più diversi colori e risonanze. SEDE: Casa Incontri cristiani, Via È allora che dovresti prendere in mano la tua corona del rosario, per ridare Faleggia, 6 – 22070 Capiago Intimiano (CO); tel.031.460484 – vita nuova ai tuoi ricordi, connettendoli con una rete che da virtuali li riporti fax 031.561163; e-mail: alla realtà. [email protected] – Ecco emergere dal limbo del tempo quella persona che è stata tanto [email protected] – www.dehonianicapiago.it importante nella tua vita, ma che tu non hai saputo ringraziare adeguatamente. Quell’Ave che stai dicendo andrà a dire grazie, quasi una riparazione tardiva, ma tanto più gradita perché quel “grazie” è affidato a ᮣ 13-20 nov: fr. Luca Fallica osb “La tenerezza di Dio ci crea e ci Colei che lo saprà dire assai meglio di te. rigenera come segno della sua Poi si affaccia quella situazione che tu non vorresti ricordare, per la tristezza misericordia” (Sal 145,9)

che ha prodotto e che non cessa di amareggiarti. In compagnia di Maria tu SEDE: Centro Mater Divinae ripensi serenamente alle tue responsabilità e alle sofferenze provate e Gratiae, Via S.Emiliano, 30 – 25127 Brescia (BS); tel. provocate, chiedendole di pregare “per noi peccatori”, perché 030.3847210/212; e-mail: sappiamo perdonare e chiedere perdono. [email protected] – E così per tutte le altre persone e fatti che passano davanti a te come un www.materdivinaegratiae.it filmato registrato o in corso. E tu puoi fare, quasi inavvertitamente, una lectio a partire dai tuoi ricordi e ᮣ 14-18 nov: mons. Giuseppe dalla tua vita passata e presente. Busani “Nella tua misericordia a Quel fatto, che si presenta improvvisamente alla memoria, mentre tu preghi, tutti sei venuto incontro” lungi dall’essere necessariamente una distrazione, può provocare una SEDE: Eremo di Lecceto Casa di Spiritualità “Card. Elia Dalla riflessione amara e una valutazione severa di fronte al tuo Creatore, Costa”, Via S.Salvadore, 54 – ma venendo pregato con Maria, viene avvolto quasi spontaneamente in un 50055 Malmantile (FI); tel. clima di speranza, di fiducia e di abbandono filiale. 055.878053 – fax 055.8729930; e-mail: [email protected] Questa potrebbe essere considerata da alcuni una preghiera “ruspante”, terra terra. ᮣ La tua corona è tuttavia in grado di connettere il passato con il 20-26 nov: p. Massimiliano Preseglio, C.P. “Ritorna, Signore, presente, per purificarlo, ravvivarlo e pacificarlo. libera la mia vita, salvami per la Consuma la tua corona per non lasciarti consumare dal tuo passato. tua misericordia” (Sal 6)

Scorri i suoi grani, per riscattare i tuoi giorni opachi! SEDE: Casa Esercizi Spirituali “Ss. Proietta il tuo presente in quel futuro dove Lei regna sovranamente Giovanni e Paolo” Passionisti, Piazza SS. Giovanni e Paolo, 13 – misericordiosa! 00184 ROMA; tel. 06.772711– fax E troverai pace. 06.77271367; e-mail: Piergiordano Cabra [email protected] – www.esercizidelcelio.org

ᮣ 27 nov-3 dic: p. Gabriele Il nostro cuore può racchiudere in queste decine Cingolani, C.P. “La Vergine del Rosario tutti i fatti che compongono la vita Maria riflesso della misericordia dell’individuo, della famiglia, della nazione, della del Padre” Chiesa e dell’umanità. Vicende personali e vicende SEDE: Casa Esercizi Spirituali “Ss. Giovanni e Paolo” Passionisti, del prossimo e, in modo particolare, di coloro che Piazza SS. Giovanni e Paolo, 13 – ci sono più vicini, che ci stanno più a cuore. Così 00184 ROMA; tel. 06.772711 – fax 06.77271367; e-mail: la semplice preghiera del Rosario batte il ritmo [email protected] – della vita umana. www.esercizidelcelio.org. Giovanni Paolo II

4 Testimoni 10/2016 VITA DELLA CHIESA La bellezza —di essere Chiesa Dunque, il Congresso eucaristico na- zionale a Genova è stato un grande ed intenso evento, durante il quale è stato possibile gustare la bellezza di essere Chiesa attraverso una molte- plicità di avvenimenti, liturgici, cul- turali, ludici e artistici. Ma il Cardi- nale di Genova nella lettera di acco- glienza rivolta ai delegati ha ricorda- to: “I giorni del Congresso non siano un programma da svolgere, ma un evento da vivere: l’incontro con Ge- sù Risorto, presente nel sacramento del suo Corpo e del suo Sangue. Vor- remmo che fosse la testimonianza di un corale atto di fede che ci porta al XXVI Congresso eucaristico nazionale cuore della vita cristiana e della Chiesa, sorgente della missione e di ogni misericordia”. È stato possibile L’EUCARISTIA SORGENTE vivere nella comunione, al di là del- le diverse età e condizioni sociali, la gioia della memoria di quell’Ultima DELLA MISSIONE Cena, sorgente della nostra salvezza e mistero e sacramento pasquale in Abbiamo colto l’eco di un Dio che nella sua misericordia atto, che conduce nella fede all’in- incontra ogni uomo e tutto l’uomo, che dal suo esempio contro con il Signore della vita nello è spinto ad uscire per realizzare nella storia la chiamata Spirito dell’Amore. Il Congresso eucaristico è stato an- degli uomini, nonostante il peccato, a vivere la comunione che una grande celebrazione pubbli- e l’alleanza divina nel coraggio della missione. ca davanti alla città, davanti all’Italia intera, che ha condotto tutti ad inter- rogarsi sulla propria testimonianza e sul proprio coraggio di annunciare la fede in Cristo morto e risorto, non al 15 al 18 settembre 2016 si che è la sorgente e la ragione teolo- solo con le parole ma anche con le è celebrato a Genova il 26° gica della Chiesa, assemblea di colo- opere di carità. Ma quest’evento è DCongresso Eucaristico Na- ro che sono stati perdonati e riconci- stato anche un annuncio verso colo- zionale che ha avuto come tema: liati nel mistero pasquale di Cristo, ro che hanno abbandonato la prati- “L’Eucaristia sorgente della missio- ed è la fonte del nostro radunarci co- ca della fede, verso coloro che pro- ne. Nella tua misericordia a tutti sei me assemblea eucaristica, ci spinge fessano il proprio agnosticismo e in- venuto incontro”. Il tema, che era ad uscire, a prendere l’iniziativa di differenza verso ogni forma di reli- già di per sé di grande significato invitare tutti al banchetto dell’A- gione e di fede per riaffermare che i teologico e di fede, si è aperto anche gnello. cristiani trovano nell’alleanza e nel- alla bellezza dell’Anno Giubilare Abbiamo vissuto, come si legge nel la compagnia del Signore risorto, della Misericordia che stiamo cele- Doc. preparatorio, l’esperienza di un presente per la fede nel sacramento brando. Dio che “esce da se stesso per salva- del pane e del vino e nella carne dei Vivere questo Congresso è stato co- re l’uomo e nell’Eucaristia fa di noi fratelli, la forza per cambiare la sto- me lasciarsi afferrare dal mistero af- Chiesa in uscita”, che guarda in alto ria, per lottare nel dialogo e nella fascinante dell’Eucaristia, che è “in- senza mai perdere di vista i proble- collaborazione con tutti gli uomini di sieme contemplativo e operoso, vis- mi dell’oggi, anzi da questo sguardo buona volontà contro il male e co- suto nel raccoglimento della celebra- in alto attinge forza e speranza per struire una società fondata sul bene, zione ed espresso nell’apertura ver- affrontarli e viverli. È stato un gran- sulla verità e sulla bellezza. so il mondo” (Doc. Teologico prepa- de confluire di tutto il popolo di Dio ratorio, Introduzione). In esso si è (Vescovi, presbiteri, religiosi, diaconi Genova, icona voluto far vivere a tutto il popolo di e laici), che ha manifestato la propria —della Chiesa in uscita Dio l’esperienza di una “Chiesa in fede e la propria comunione con Dio uscita”. Infatti la stessa misericordia, e con i fratelli. Anche per queste ragioni è stata si-

Testimoni 10/2016 5 VITA DELLA CHIESA gnificativa la scelta di Genova come spirituale. I delegati delle tante dio- navi alla fonda e da giochi d’acqua. sede del Congresso eucaristico. La cesi italiane hanno vissuto e celebra- Molto solenne è stata anche la pro- sua storia, il suo porto, che la proiet- to venerdì 16 settembre la misericor- cessione che si è snodata, al termine ta sul mare e lungo le grandi rotte dia e il perdono di Dio nella visita e dell’adorazione, dal Porto Antico al- della navigazione nel Mediterraneo nella preghiera vissuta da circa 400 la Cattedrale. Tutti i partecipanti al- e verso i nuovi mondi, ne hanno fat- delegati in luoghi dove quotidiana- la processione nell’Anno giubilare to una vera e propria icona della mente si fa il bene nella diocesi di della Misericordia hanno potuto al- “Chiesa in uscita”. Queste parole so- Genova il servizio silenzioso e ope- la fine della processione passare at- no state sottolineate dal cardinale roso della carità. traverso la Porta Santa per sottoli- Bagnasco nella S. Messa di apertura Sabato 17 settembre è stato il giorno neare la relazione stretta tra l’even- del Congresso in Piazza Matteotti. della riflessione sull’Eucaristia attra- to giubilare e il XXVI° Congresso L’Eucaristia è stata la forza generan- verso le Catechesi che si sono svolte eucaristico. te, nella storia della Chiesa che è in in varie chiese della città, guidate da Infine, il momento più solenne è sta- Genova, per essere “città accoglien- alcuni vescovi su alcuni temi legati ai ta la Celebrazione Eucaristica della te”, “cantiere operoso”, “porta aper- domenica 18 settembre mattina, pre- ta” proprio come l’Eucaristia, in cui sieduta dal cardinal Bagnasco, invia- Dio “ci accoglie con il suo mistero, to speciale del Papa e Presidente ci ospita al suo banchetto, ci nu- della CEI nonché arcivescovo di tre con il pane di vita, ma an- Genova, concelebrata dai ve- che ci invia con il fuoco del- scovi e dai sacerdoti presenti, lo Spirito a lavorare nella in comunione con migliaia e fucina del mondo, ci apre migliaia di fedeli, tra cui i a nuovi cammini del Van- bambini che hanno rice- gelo, ci spinge al largo” vuto la Prima Comunio- (Doc. Preparatorio). Ab- ne in questo anno. I Cro- biamo veramente colto cifissi delle moltissime in questi giorni l’eco di Confraternite liguri han- un Dio che nella sua mi- no fatto da corona, da- sericordia incontra ogni vanti al mare, a questa uomo e tutto l’uomo, che suggestiva celebrazione dal suo esempio è spinto ad eucaristica conclusiva. La uscire per realizzare nella raccolta è stata offerta per le storia la chiamata degli uomi- necessità e i bisogni di coloro ni, nonostante il peccato, a vive- che hanno vissuto l’ultimo terre- re la comunione e l’alleanza divina moto di agosto. Le parole dell’ome- nel coraggio della missione. In que- lia del cardinale sono state attente a sta navigazione verso i mari aperti la sottolineare come il mistero eucari- Chiesa che è in Genova si è affidata cinque verbi che hanno caratterizza- stico parla a tutte le categorie e a tut- alla Madonna della Guardia, tanto to il Convegno pastorale della Chie- te le persone che vivono nel tempo amata dai genovesi, perché da Lei sa in Italia e che si svolto a Firenze a e, soprattutto, ai cristiani sono un’in- tutta la Chiesa sia protetta e stimo- metà del decennio, come verifica del dicazione sul come stare in modo lata. piano pastorale 2010-2020: “L’Euca- nuovo nel mondo plasmati da Cristo. ristia e la via dell’uscire” (Mons. Infatti l’eucaristia è per tutti. Alcune novità Borghetti e Mons. Brambilla); —rispetto al passato “L’Eucaristia e la via del trasfigura- Molti gli eventi re” (Mons. Tanasini e Mons. Suetta); —collaterali Il Congresso eucaristico nazionale “L’Eucaristia e la via dell’annuncia- che si è svolto quest’anno a Genova re” ( Mons. Viola e Mons. Galanti- Moltissimi sono stati anche gli even- ha presentato alcune novità rispetto no); “L’Eucaristia e la via dell’abita- ti collaterali che hanno arricchito ai Congressi precedenti. Anzitutto la re”(Mons. Palletti e Mons. Lupi). questo Congresso: ogni giornata è durata. Non più una settimana ma Alla fede conosciuta ha fatto eco la stata aperta dalla celebrazione del- quattro giorni, dal giovedì alla do- fede contemplata e pregata nell’ado- l’eucaristia e si è conclusa con l’ado- menica, di cui i primi due sono stati razione solenne sempre sabato 17 razione notturna presso la storica vissuti contemporaneamente in tutte settembre alle ore 16.45 che si è te- chiesa di S. Matteo. Un concerto per le altre diocesi italiane: la celebrazio- nuta nell’ambiente affascinante del le delegazioni è stato offerto dal Tea- ne dell’apertura e la giornata peni- Porto Antico con il SS. Sacramento tro Carlo Felice , la cui orchestra ha tenziale sotto il segno della miseri- posto su una motovedetta della suonato anche durante l’adorazione cordia, sia quella nel Sacramento del Guardia Costiera che a Lampedusa eucaristica, per accompagnare i can- perdono sia quella donata attraverso ha compiuto numerosi salvataggi di ti della Schola Cantorum con diret- le Opere di Misericordia corporale e migranti, salutato dalle sirene delle tore il Maestro Marco Frisina. Que-

6 Testimoni 10/2016 LA CHIESA NEL MONDO sta orchestra ha anche accompagna- to, nella celebrazione della S. Messa, i settecento cantori della diocesi di Genova e i Cantori Gregoriani di Cremona. La Serata Giovani di sabato 17 ha animato con una grande veglia una piazza Matteotti gremitissima non solo di giovani ma di fedeli di ogni età; anche la storia e l’arte hanno avuto la loro parte attraverso l’orga- nizzazione di “Percorsi Storico-Reli- giosi” offerti ai delegati accompa- gnati da guide turistiche e da volon- tari; è stata l’occasione per far gusta- re anche le bellezze della città e il suo grande patrimonio di fede con- servato nelle chiese e nelle strade. XI Assemblea del Consiglio delle Chiese del M. O. Una lunga —preparazione Per organizzare tutto questo gran- CRISTIANI dioso evento è stata necessaria una lunga preparazione sotto la guida di IN ESTINZIONE? un Comitato nazionale e di un Co- mitato Diocesano Preparatorio, pre- Al Summit di Amman hanno preso parte tra gli altri il sieduto dal Vicario generale di Ge- nova, mons. Marco Doldi. Sono sta- Patriarca greco ortodosso di Antiochia, Yohanna X; il te coinvolte parrocchie, vicariati, Patriarca caldeo, Louis Raphael I; il Patriarca latino congregazioni religiose, aggregazio- ni laicali e fedeli laici: questa colla- emerito di Gerusalemme, Fouad Twal: il Patriarca siro borazione operosa è già un grosso cattolico, Ignace Youssif III; il Patriarca greco melkita, risultato del Congresso stesso. Sono Gregoire III, e il Patriarca copto ortodosso, Tawadros II. stati preparati anche sussidi pastora- li che hanno avuto grande successo perfino fuori diocesi per il loro con- tenuto. 500 sono stati i volontari coinvolti el prossimo futuro vi sarà è un dato di fatto. Per capire il pre- per lo svolgimento ordinato e pun- ancora una presenza cristia- sente, occorre tuttavia paragonare tuale di tutte le iniziative, 700 i can- Nna significativa in Medio l’attualità con il recente passato. tori diocesani, 400 i delegati per i Oriente, oppure, a causa delle guer- L’Oeuvre de l’Orient e l’Internatio- luoghi della misericordia, più di 900 re incombenti e delle violenze (del- nal Religious Freedom Report ripor- i delegati delle diocesi italiane. An- l’Isis/Daesh, ma non solo), la culla tavano, per il 2011, le seguenti per- che le istituzioni locali hanno fattiva- del Cristianesimo sarà praticamente centuali di presenza cristiana, rispet- mente collaborato. Sono solo nume- svuotata di una comunità bimillena- to alla popolazione, in vari paesi me- ri, ma danno la misura della bellezza ria? Questa, nella sua crudezza, la diorientali: Libano 36%, Egitto 7- e della grandezza di quanto si è svol- domanda inquietante che da qualche 10%, Siria 4%, Iraq 2%, Israele 2%, to. Il resto che è nei cuori non può anno si fanno i leader delle Chiese, e Territori palestinesi 1,2%, Iran essere misurato, ma sicuramente che serpeggiava anche tra i parteci- 0,2%, Turchia 0,1% [cf. Irénikon porterà frutti nella Chiesa italiana. panti alla XI Assemblea del Consi- 1/2016]. Sono cifre, ovviamente, da Le parole finali del cardinale di Ge- glio delle Chiese del Medio Oriente variare oggi al ribasso, e comunque nova alla fine dell’omelia della S. riunitosi ad Amman, in Giordania, da non assolutizzare; d’altronde, pri- Messa conclusiva riassumono in mo- dal 6 all’8 settembre. ma del 2011 (nel marzo di quell’an- do incisivo e sintetico l’esperienza no iniziò la guerra civile in Siria, con del Congresso eucaristico nazionale: Emorragia le conseguenze spaventose che tutti “La nostra gioia è grande e si chiama —di cristiani conosciamo), a Damasco vari re- Gesù”. sponsabili valutavano i cristiani nel Che vi sia un’emorragia dei cristiani paese tra l’8 e il 10%. Aggiungo – al- don Gianfranco Calabrese autoctoni in quella cruciale regione tro quadro – che fonti cristiane da

Testimoni 10/2016 7 LA CHIESA NEL MONDO me interpellate in aprile a Teheran, opera di evangelizzazione. Anche il sotto un cielo blu-cobalto, e con il mi hanno detto che, in Iran, gli arme- loro status è assai differente, a secon- deserto poco lontano, ci rendemmo ni – la seconda religione della Re- da del paese in cui vivono; prendia- conto di una stridente contro-testi- pubblica islamica, a invalicabile di- mo, ad esempio, Arabia saudita e monianza cristiana in terra islamica. stanza dalla prima, la soverchiante Oman. musulmana – erano sui 150mila, e i Nel primo paese oggi lavorano circa La tragica conseguenza cattolici alcune poche migliaia; sa- due milioni e mezzo di donne e uo- —delle guerre rebbero poi in crescita gruppi prote- mini cristiani, provenienti soprattut- stanti, soprattutto evangelical (diffi- to da Medio Oriente, Pakistan, In- Se le presenze “straniere” non fanno cili da quantificare, non essendo for- dia, Vietnam, Indonesia, Etiopia. realmente crescere, e in modo dura- malmente riconosciuti). Non hanno però diritto ad avere, uf- turo, la presenza dei cristiani, a farla ficialmente, nemmeno una chiesa diminuire irreparabilmente, negli ul- Un aumento (una flagrante violazione della li- timissimi anni, sono state e sono le —grazie ai lavoratori bertà religiosa che l’Occidente, biso- guerre in atto e le violenze efferate, gnoso del petrolio saudita, ipocrita- in particolare quelle compiute dal Si deve però notare che, in questi ul- mente tollera): il regime di Riyadh, cosiddetto “Califfato” legato all’I- timissimi anni, in alcuni paesi medio- da parte sua, sostiene che nella terra sis/Daesh nei territori da lui control- rientali la presenza cristiana è molto del profeta Muhammad non possa- lati, il nord della Siria e dell’Iraq: le aumentata. Non però per un’ondata no essere ammessi culti non musul- vittime più numerose sono musul- di conversioni di musulmani al Cri- mani. Varie testimonianze attestano mani sciiti, o sunniti “non allineati”; stianesimo – scelta proibitissima, però che nel paese vi è un certo nu- ma sono state tante, e in percentuale dalla legge e/o dal costume sociale, e mero (60.000?) di sauditi convertiti- più devastanti rispetto all’esiguo nu- che può essere punita perfino con la si al Cristianesimo; ma è una presen- mero delle loro comunità, le vittime morte – ma per l’arrivo di molti la- za-ombra, perché quelle persone cristiane e yazide. Inoltre, la guerra voratori cristiani, donne e uomini, le non possono proclamare la loro nuo- civile in Siria, e i sanguinosi scontri une impegnate nel lavoro domestico va fede: essendo considerate “apo- tra sciiti e sunniti in Iraq, diretta- o come badanti, e gli altri nell’agri- state”, rischierebbero moltissimo. mente o indirettamente hanno dis- coltura e nell’edilizia. Sono presenze solto molte comunità. Quanti hanno corpose, ma stagionali, e quasi delle Situazione diversa salvato la vita, rifugiandosi in alcune “isole”, perché non possono fare —nell’Oman poche zone (relativamente) sicure, nella piana di Ninive in Iraq, o tro- Ben diversa la situazione in Oman. vando scampo in Turchia e in Liba- Qui gli autoctoni sono 2,3 milioni di no, o anche in Europa occidentale, PAPA FRANCESCO abitanti, formalmente tutti musul- forse non torneranno più a casa. mani, e i lavoratori stranieri, uomini Comunità millenarie sono state sfa- e donne, 1,7 milioni. Anche nel sulta- sciate, villaggi cristiani (ma anche La Chiesa nato è vietatissimo a un musulmano yazidi) rasi al suolo, templi antichis- farsi cristiano; tuttavia, agli stranieri simi demoliti. Si calcola che in Iraq cristiani – beninteso: sempre che non fino a quattro-cinque anni fa vi fos- è donna facciano proselitismo – è concessa li- sero, nell’insieme, 1,6 milioni di cri- bertà di culto. Per favorirla, il sulta- stiani; ora, ne sono rimasti tre o Scritti, discorsi, omelie no Sayed Qabus ibn Said ha regala- quattrocentomila. E – altro quadro – to un’ampia collina, al centro della nei territori palestinesi, la pur già capitale, Masqat, ove, anche con il piccola presenza cristiana si riduce l rapporto di papa Francesco con le contributo dello Stato, tutte le mag- sempre più (si veda a Betlemme!) Idonne appare del tutto alieno da an- giori Chiese cristiane – la cattolica, perché l’irrisolto conflitto israelo- tichi pregiudizi e da moderni conformi- l’ortodossa, la copta, l’anglicana, una palestinese rende aspra la vita, e dif- comunità indiana – hanno potuto co- ficile trovare lavoro: perciò molte fa- smi, ma fondato su una forte attitudine struire, l’uno vicino all’altro, il loro miglie cristiane palestinesi, se posso- empatica. I doni e le peculiarità proprie tempio. La notte di Pasqua del 2014 no, emigrano, cercando fortuna in del femminile sono un elemento essen- settemila cristiani convennero in Qatar, nel Kuwait e in Occidente. quella “cittadella cristiana”: ben ri- Nella Striscia di Gaza vivono 1,7 mi- ziale del ministero della misericordia, che cordo l’impressione che fece a me, e lioni di palestinesi, massicciamente per Francesco è il compito più urgente. al gruppo che era con me, vedere musulmani sunniti; vi è però anche quella folla variopinta, e sentire can- una piccola comunità cristiana, for- «CAMMINI DI CHIESA» pp. 128 - € 9,50 tare, in varie lingue, “Cristo è risor- mata in prevalenza da ortodossi le- to”. Purtroppo, però, in ciascuna gati al patriarcato di Gerusalemme. chiesa ogni Chiesa celebrò per con- I cattolici sono duecento; ma, mi di- to suo la Risurrezione di Cristo, sen- ceva ancora quattro anni fa il loro za riuscire a farlo con le altre. Là, parroco, “ogni settimana va via una

8 Testimoni 10/2016 LA CHIESA NEL MONDO famiglia, e nessuno la sostituirà”. Anche il Libano, il pae- se più “cristiano” del Medio Oriente, rischia di essere travolto dalle conseguenza della guerra civile in Siria. Infatti, grande poco più dell’Umbria, e con 4,2 milioni di abitanti, esso si è visto arrivare 1,2 milioni di profughi si- riani: un aumento che altera le componenti politico-religiose della sua società, innescando pericolose conseguenze. Il Paese – Stato, John Kerry, e il ministro degli si subite, sono state più volte gridate nato nel contesto della seconda esteri russo, Serghei Lavrov, hanno dalle Chiese al mondo. Si è distinto, guerra mondiale – è infatti retto da raggiunto un accordo per favorire in nell’alzare vigorosa la voce, il pa- un “patto nazionale” che prevede Siria una tregua almeno tra le con- triarcato di Mosca; lo ha fatto, in giu- una spartizione del potere su base trapposte parti combattenti legate a gno, a Creta, anche il “Santo e Gran- religiosa: il presidente della repub- Washington o al Cremlino: andata in de Concilio ortodosso”. Lo ha fatto blica deve essere maronita (cattolici vigore due giorni dopo, reggerà? più volte la Santa Sede. Benedetto di rito antiocheno), il premier un mu- Molte sono le speranze, ma tanti an- XVI nel 2010 convocò un Sinodo de- sulmano sunnita, il presidente del che i dubbi, data l’estrema comples- dicato alla Chiesa in Medio Oriente parlamento uno sciita. Ma il mondo sità dei problemi da dipanare, e le di- e, nel settembre di due anni dopo, politico maronita è diviso, al suo in- vergenti prospettive strategiche di andò a Beirut per firmare, là, l’esor- terno, sulla candidatura da proporre, Barack Obama e di Vladimir Putin tazione apostolica post-sinodale sul- e divisi sono i musulmani. Conse- sul futuro del regime degli Assad. l’argomento. Da parte sua, papa guenza: da trenta mesi la repubblica Francesco nell’ottobre (2-4) del 2014 è senza il suo capo; sono caduti nel Gli interrogativi ha convocato tutti i nunzi apostolici vuoto anche gli appelli del patriarca —aperti dei Paesi mediorientali per riflettere, maronita, cardinale Boutros Bécha- con i capi della Curia romana re- ra Rai, a trovare un accordo, prima Il summit cristiano di Amman era sponsabili, a vario titolo, di quella re- che il Libano precipiti nel caos. ben consapevole di un dato: il gior- gione, su “La situazione dei cristiani E in Siria? A Maalula, vicino al con- no che sia debellato l’Isis/Daesh, in Medio Oriente”. fine con il Libano, la gente parlava tacciano le armi e si avvii una risiste- L’esito dell’incontro era così riassun- ancora l’aramaico: ed ascoltare là, in mazione di Siria ed Iraq (mutatis to: “Grave preoccupazione desta l’o- un’antichissima chiesa, ragazzi reci- mutandis, la questione riguarda tutti perato di alcuni gruppi estremisti, in tare il “Padre Nostro” nella lingua di i paesi mediorientali!), l’avvenire dei particolare del cosiddetto ‘Stato isla- Gesù era un’emozione indicibile. cristiani dipenderà, infine, da gover- mico’, le cui violenze e abusi non Ora la guerra fratricida (ma con ni sostanzialmente in mano – Israele possono lasciare indifferenti. Non si mandanti “esterni”) che sta deva- a parte – a musulmani. Perciò, nel può tacere, né la comunità interna- stando la Siria ha scardinato le co- comunicato finale dei lavori ha af- zionale può rimanere inerte, di fron- munità cristiane della cittadina e di- fermato: le Chiese e le comunità cri- te al massacro di persone soltanto a strutto molti loro edifici. A Dama- stiane del Medio Oriente apprezza- causa della loro appartenenza reli- sco, poi, risiedono il patriarca orto- no e seguono con ottimismo le ini- giosa ed etnica, di fronte alla decapi- dosso di Antiochia, Johannes X, e il ziative di istituzioni e leader musul- tazione e crocifissione di esseri uma- patriarca melkita (greco-cattolico), mani della regione “che si sono im- ni nelle piazze pubbliche, di fronte Gregorios III. Più volte ho visitato le pegnati nel rifiuto dell’estremismo e all’esodo di migliaia di persone, alla loro residenze che, sembra, stiano della violenza, hanno affermato il ri- distruzione dei luoghi di culto. I par- ancora in piedi: ma che ne è delle lo- spetto della diversità e riconosciuto tecipanti all’incontro hanno ribadito ro comunità sparse in villaggi cancel- il ruolo della componente cristiana che è lecito fermare l’aggressore in- lati dalla guerra? E il problema si come fattore originale e fondamen- giusto, sempre nel rispetto del dirit- impone anche per le città: così, se nel tale della civiltà araba e dell’intera to internazionale. Tuttavia… il pro- 2011 vi erano 270 famiglie melkite regione, invocando che tale fattore blema va affrontato a partire dalle ad Homs, oggi sono 70. sia preservato”. cause che ne sono all’origine e ven- La sorte tragica dei cristiani in Me- gono sfruttate dall’ideologia fonda- Il 10 settembre scorso il Segretario di dio Oriente, e le persecuzioni da es- mentalista”.

Testimoni 10/2016 9 LA CHIESA NEL MONDO ECUMENISMO Non ci si può —rassegnare E, sull’esodo forzato dei cristiani: “Non ci si può rassegnare a pensare il Medio Oriente senza i cristiani, che da duemila anni vi confessano il nome di Gesù. Essi vogliono conti- nuare a contribuire al bene della so- cietà, inseriti quali cittadini a pieno titolo nella vita sociale, culturale e religiosa delle nazioni a cui appar- tengono. In esse svolgono un ruolo fondamentale come artefici di pace, di riconciliazione e di sviluppo”. Poi, il 20 dello stesso mese di otto- bre, Bergoglio convocava un conci- storo ordinario pubblico per ap- profondire lo stesso tema. Il cardina- Convegno di spiritualità ortodossa a Bose le segretario di Stato, Pietro Parolin, allora, ribadendo le conclusioni del vertice di inizio ottobre, si diceva MARTIRIO estremamente preoccupato “per le atrocità inaudite perpetrate da più parti nella Regione, ma in particola- E COMUNIONE re dai fondamentalisti del gruppo denominatosi ‘Stato Islamico’”. Co- I rappresentanti di tutte le Chiese ortodosse, di quelle me superare questa situazione, e al- della Riforma, della Chiesa cattolica, cristiani d’Oriente e tre ancora? “La pace in Medio Oriente – proseguiva il porporato – d’Occidente, si sono raccolti insieme, nella condivisione va cercata non con scelte unilaterali della preghiera e dello studio, per riflettere sul significato imposte con la forza, ma tramite il del martirio cristiano, quale via che apre alla comunione e dialogo che porti ad una soluzione ‘regionale’ e comprensiva, la quale interrompe la catena dell’odio. non deve trascurare gli interessi di nessuna delle parti. In particolare, è stata rilevata la necessità e l’urgenza di favorire una soluzione politica, ora che tu vivi, il com- vegno di spiritualità ortodossa, Mar- giusta e duratura, al conflitto israelo- pito che adempi, l’uo- tirio e comunione (Bose 7-10 settem- palestinese come un contributo deci- “L’mo che incontri in bre 2016). In un tempo segnato da sivo per la pace nella Regione e per questo momento sono i più impor- sanguinosi conflitti, in cui la via della la stabilizzazione dell’area intera”. tanti della tua vita”, scriveva Paul pace è contraddetta e la dignità uma- Infine, “per quanto riguarda la situa- Evdokimov nelle Età della vita spiri- na annullata, in cui i cristiani sono an- zione in generale nei Paesi a maggio- tuale. Il desiderio di offrire un tem- cora emarginati e perseguitati per la ranza musulmana, c’è un problema po opportuno per l’incontro, uno loro fede in molti paesi, i rappresen- di fondo che è il rapporto e il nesso spazio di ascolto reciproco, è l’intui- tanti di tutte le Chiese ortodosse, del- inscindibile tra religione e politica, zione che sta all’origine dei Conve- le Chiese della Riforma, della Chiesa cioè la mancanza di separazione tra gni ecumenici internazionali di spiri- cattolica, cristiani d’Oriente e d’Occi- religione e Stato, tra l’ambito religio- tualità ortodossa, che la Comunità dente, hanno voluto raccogliersi in- so e quello civile, legame che rende monastica di Bose organizza dal sieme, nella condivisione della pre- difficile la vita delle minoranze non 1993 in collaborazione con le Chiese ghiera e dello studio, per riflettere sul musulmane e in particolare quella ortodosse. significato del martirio cristiano, qua- cristiana. Sarebbe importante perciò Tre beatitudini evangeliche hanno le via che apre alla comunione e in- contribuire a far maturare l’idea del- scandito il tema degli ultimi conve- terrompe la catena dell’odio. la distinzione tra questi due ambiti gni: “Beati gli operatori di pace” nel mondo musulmano”. (2014), “Beati i misericordiosi” Intima connessione E torna la domanda: nel prossimo (2015); e infine “Beati voi, quando vi —tra martirio e comunione futuro vi sarà una significativa pre- perseguiteranno per causa mia” è la senza cristiana in Medio Oriente? parola risuonata quest’anno durante I messaggi inviati al convegno dai Luigi Sandri la ventiquattresima edizione del con- capi delle Chiese hanno messo in lu-

10 Testimoni 10/2016 ECUMENISMO ce l’intima connessione tra martirio morte e terrore, il “martire”, il con- to ecumenico”), e il cardinale Kurt e comunione, nel suo fondamento vegno di Bose ha voluto accostare il Koch, Presidente del Pontificio con- cristologico: solo l’amore fino all’e- termine di “comunione”: il martirio siglio per la promozione dell’unità stremo vissuto da Gesù sulla croce è è una testimonianza di amore in vi- dei cristiani (“Testimonianza comu- la ragione del dono della vita da par- sta della comunione, anche a prezzo ne, speranza di unità”). te del martire. Il patriarca Bartolo- del dono della vita. Chi è il martire? La parola greca meo di Costantinopoli ha ricordato Certo, la storia del secondo millen- martys indica il testimone che depo- che “la chiesa ortodossa è stata nio del cristianesimo è anche una ne dinanzi al giudice. “Il Nuovo Te- profondamente segnata dal senso storia d’incoerenza, di contraddizio- stamento – ha ricordato Enzo Bian- del martirio e della sofferenza, parti- ne all’unità voluta dal Signore per i chi nel discorso introduttivo – chia- colarmente in Asia Minore, in Rus- credenti in Lui: i cristiani, infatti, si ma Gesù martys, il ‘testimone’ di Dio sia e più recentemente in Medio sono divisi, si sono anche combattu- per eccellenza, fedele fino alla mor- Oriente e in Nord Africa”, ma che ti, sono arrivati a farsi delle guerre. te”. Egli testimonia l’amore del Pa- da questa prova nasce un’umile vo- L’ecumenismo è il cammino inverso, dre, e la sua testimonianza definitiva lontà di comunione, perché “la co- che cerca di ritrovare quell’unità che è quella resa sulla croce, quando per- munione è la giustificazione e la ra- vuole il Signore. C’è un ecumenismo dona i suoi torturatori. Il martirio di gione del martirio”. della teologia, ma c’è un ecumeni- Gesù, il Cristo, il suo sangue versato Il metropolita Ilarion di Volokolam- smo più diretto: è quello dei martiri. per tutti sulla croce (cf. Ef. 2,13-14), sk, presidente del dipartimento per Il sangue da loro versato per causa più eloquente di quello di Abele (cf. le relazioni esterne del Eb 12,24), testimone patriarcato di Mosca, del suo amore infinita- nel suo messaggio in- mente misericordioso viato a nome del pa- (cf. Gv 13,1), sigillato triarca Kirill di Mosca, dal dono dello Spirito ha notato come la per- santo (cf. Gv 14,15- secuzione e il martirio 17.26), dona la pace e stiano nell’orizzonte la comunione del Re- della sequela cristiana gno dei cieli. (cf. Gv 15, 18.20; 16, È stata soprattutto la 2.3; 15,27). Ma questa prolusione di Sua sofferenza è anche un Beatitudine Youhan- pressante appello alla na X, patriarca di An- riconciliazione e all’u- tiochia e di tutto l’O- nità dei cristiani: “… riente, a far risuonare questi martiri del no- la voce delle comunità stro tempo, apparte- cristiane perseguitate nenti a varie Chiese, oggi in Medio Orien- ma uniti da una comu- te: “Insultati, benedi- ne sofferenza, sono un pegno dell’u- di Cristo si è mischiato: hanno già ciamo; perseguitati, sopportiamo; ca- nità dei cristiani” (Dichiarazione co- dato una testimonianza unita nella lunniati, confortiamo… (1Cor 4,9- mune di Papa Francesco e del Pa- fede. È avvenuto molte volte nel se- 13). Forse in queste parole dell’Apo- triarca Kirill di Mosca e di tutta la colo scorso, nella Russia del Gulag, stolo Paolo si trova l’espressione mi- Russia n. 12). A queste voci si è uni- nei campi di sterminio nazisti, ma gliore dell’attuale situazione della ta quella di papa Francesco, che nel anche nei nostri giorni, come i ven- Chiesa di Antiochia e la sua conti- suo messaggio pervenuto per il tra- tuno martiri copti, sgozzati dallo Sta- nua lotta per rendere testimonianza mite del cardinale Pietro Parolin, Se- to Islamico, quali agnelli afoni sulle al suo Signore”. Dopo il dialogo del- gretario di Stato di Sua Santità, au- rive del mare, insieme con altri lavo- la carità, che ha contraddistinto le spica che “la riflessione sul martirio, ratori, anch’essi uccisi perché cristia- due grandi stagioni del cammino di quale preziosa eredità evangelica ni. ritrovata fraternità tra Chiesa catto- che accomuna tutte le Chiese, ci di- Su questo misterioso legame tra lica e Chiesa ortodossa, dal Vaticano sponga a considerare la via privile- martirio e il desiderio dello Spirito II all’inizio del dialogo teologico bi- giata dell’ecumenismo del sangue santo che spinge le chiese verso la laterale, il patriarca Youhanna ha in- che precede ogni contrasto e raffor- comunione visibile, hanno voluto ri- vitato a “un ecumenismo della con- za il cammino verso l’unità”. flettere i relatori riuniti a Bose, tra i versione”, quello indicato dai marti- quali erano presenti l’arcivescovo ri, tra i quali ha ricordato anche “pa- Chi è il martire? Job (Getcha) di Telmessos, rappre- dre Jacques Hamel morto in Francia, — sentante del Patriarcato di Costanti- ucciso tra l’altare e il santuario (Mt A una parola abusata, preda della nopoli presso il Consiglio ecumenico 35,23) come dice la Scrittura”. Il pa- propaganda e della retorica, diventa- delle chiese (“La testimonianza e il triarca ha concluso con un vibrante ta paradossalmente sinonimo di servizio di comunione del Patriarca- appello: “Sì, fratelli. Noi ad Antio-

Testimoni 10/2016 11 ECUMENISMO chia, nonostante l’insopportabile sto: lo Spirito della verità … darà dolore che viviamo, nonostante testimonianza [martyrései] di me le grandi persecuzioni, nonostan- (Gv 15,26). La testimonianza di te i rapimenti, lo sradicamento, la Cristo alla verità è la testimo- privazione degli elementi basila- nianza … sul Dio che esiste come ri per una vita decente, amiamo comunione di Persone”. ancora i fratelli e quando li in- Se questo è il fondamento teolo- contriamo … scorgiamo un volto gico del martirio, il teologo orto- di speranza e la testimonianza re- dosso americano Aristotle Papa- sa a Colui che ha vinto la soffe- nikolaou, del Fordham’s Ortho- renza e la morte e che ci ha dona- dox Christian Studies Center, ha to la luce della sua risurrezione”. insistito sulla dimensione politica del martirio cristiano, mettendo Testimoniare in guardia dalle mistificazioni: —la verità “L’autoaffermazione non è mar- tirio, soprattutto quando porta “Beati voi, quando mentendo, di- avanti una politica di divisione. ranno ogni male di voi a causa La politica del ‘noi’ contro di ‘lo- mia” (Mt 5,11). ro’, la politica che crea frontiere Nella storia il martirio è stato una menticanza è il far memoria e il ren- e muri, la politica della demonizza- forza contro la menzogna e l’oblio: dere grazie: l’offerta della vita del zione … non è la politica del marti- menzogna nei regimi totalitari (Kon- martire ha una dimensione eucaristi- rio; è la politica dell’anti-comunio- stantin Sigov, Lidija Golovkova, Ki- ca. “Sono frumento di Dio, macinato ne”. C’è un grande dono che i marti- rill Kaleda hanno esaminato il deli- dai denti delle fiere, per diventare ri fanno al mondo, ha concluso Papa- cato lavoro di recuperare la memo- pane puro di Cristo”, scriveva ai Ro- nikolaou, ed è “che non ci può esse- ria dei martiri nello spazio post-so- mani Ignazio di Antiochia. “Non c’è re alcuna comunione senza martirio. vietico); menzogna oggi sulle vere vita cristiana senza amore sacrifica- Gli attentati suicidi provocano solo cause della guerra che devasta il Me- le”, commenta nel suo intervento il ulteriori divisioni e conflitti, perché dio Oriente. teologo greco Athanasios Papatha- un attentato suicida in nome della Ciò che si oppone all’oblio e alla di- nasiou: “Come l’evangelista Giovan- fede è autoaffermazione e, quindi, ni, per descrivere la relazione di Cri- non è martirio”; il mondo ha invece sto con i credenti, ha utilizzato l’im- bisogno “di una politica del martirio; magine della vite e dei tralci (cf. Gv di una morte (si spera più spirituale CLAUDIO MONGE 15,1-5), Ignazio utilizza l’immagine che fisica) che sia il risultato di un di- dei rami che spuntano dalla croce”. re la verità di fronte all’altro”, per- Il martire testimonia la verità dell’a- ché “solo attraverso il martirio l’a- more di Dio, perché è Dio stesso che more vincerà la paura”. Taizé ha dato testimonianza di sé nella sto- Il convegno ha così fatto emergere le ria: e questa auto-testimonianza di- potenzialità di comunione e gli oriz- La speranza condivisa vina nella storia “trova il suo culmi- zonti ecumenici del martirio cristia- ne insuperabile nell’incarnazione di no, sollevando anche domande im- Gesù Cristo”. Della dimensione tri- portanti: che cosa dicono oggi i mar- rère Roger è stato ucciso mentre nitaria e pneumatica, nello Spirito, tiri alle chiese e al mondo? Quando «F pregava: l’ultima ed estrema del martirio cristiano, ha parlato l’ar- sarà possibile un martirologio comu- testimonianza di un uomo di Dio che chimandrita Panteleimon Manous- ne? Il martirio dei discepoli di Cri- sakis (College of the Holy Cross di sto, dai tempi apostolici fino ai nostri ha segnato la mia vita come quella Worcester). “L’auto-testimonianza giorni, non testimonia forse che lo di migliaia di giovani e meno giovani di Cristo non si riduce a una vuota Spirito santo, nonostante le divisioni in tutto il mondo». L’autore, domeni- tautologia auto-referenziale (cf. Gv della Chiesa, non abbandona coloro 5,31), ma segue una struttura ‘peri- che confessano Gesù come il Signo- cano, racconta la propria esperienza coretica’: egli rivela se stesso solo re della storia, del mondo e della lo- di due anni accanto al fondatore nella misura in cui rivela il Padre: ro vita? Il grido dei martiri si fa an- Padre ho rivelato il tuo nome a colo- cora sentire (Ap 6,10), e si unisce a della comunità ecumenica di Taizé. ro che mi hai dato (Gv 17,6). Da par- quello dello Spirito e della Sposa: te sua, il Padre rende testimonianza “Vieni, Signore Gesù” (Ap 22,20). Il «LAPISLAZZULI» pp. 136 - € 14,50 al Figlio (Gv 5,37), e chi crede nel Fi- sangue dei martiri testimonia già glio di Dio, ha in sé questa testimo- dell’Una Sancta. nianza [martyría] (1Gv 5,10). È infi- ne lo Spirito santo che rende testi- Adalberto Mainardi monianza alla testimonianza di Cri- monaco di Bose

12 Testimoni 10/2016 VITA DELLA CHIESA quindi si sente spinta interiormente «ad ‘annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo’ (Misericordiae vultus, 12) e di pro- clamarla in ogni angolo della terra, fino a raggiungere ogni donna, uo- mo, anziano, giovane e bambino». Questo è ciò che la Giornata missio- naria mondiale si prefigge e che do- vrebbe diventare un po’ alla volta impegno non occasionale di ogni battezzato. Infatti, nel presentare la missione ad gentes il Papa afferma che tutti i battezzati, ministri ordina- ti e laici, religiosi e religiose, di ogni tipo di vita consacrata, devono sen- Giornata mondiale missionaria e la missione oggi tirsene investiti, ma fa un accenno non convenzionale alla presenza femminile nella missione dicendo che «le donne, laiche o consacrate, e «UN’IMMENSA oggi anche non poche famiglie, rea- lizzano la loro vocazione missionaria OPERA DI MISERICORDIA» in svariate forme: dall’annuncio di- retto del Vangelo al servizio caritati- Il Papa afferma che il Giubileo straordinario della vo». La presenza della donna e delle famiglie completando l’azione evan- Misericordia offre una luce particolare anche alla Giornata gelizzatrice e sacramentale dei mis- missionaria mondiale del 2016, e ci invita a guardare alla sionari, può comprendere con più fa- cilità i problemi della gente e affron- missione ad gentes come a una grande, immensa opera di tarli «in modo opportuno e talvolta misericordia sia spirituale che materiale. inedito … con una spiccata attenzio- ne alle persone più che alle strutture e mettendo in gioco ogni risorsa umana e spirituale nel costruire ar- a Giornata missionaria mon- Lo scopo della Giornata missionaria monia, relazioni, pace, solidarietà, diale cade quest’anno nel cor- mondiale anche quest’anno è di ri- dialogo, collaborazione e fraternità». Lso del Giubileo della miseri- cordare a tutti un dovere spesso di- cordia e il Papa ricorda a tutti noi che menticato o disatteso, che dovrebbe Per una cultura la missione ad gentes è un modo mol- invece essere sentito come un biso- —della misericordia to concreto di vivere quella miseri- gno del cuore e un’urgenza della fe- cordia che abbiamo ricevuto da Dio. de: quello di `uscire dalle nostre co- Nel Messaggio il Papa mette inoltre Si tratta di un impegno importante munità, come discepoli missionari, l’accento sull’importanza dell’educa- della nostra vita cristiana ancor più all’incontro dei nostri fratelli e sorel- zione in vista di far nascere e cresce- necessario in un tempo, come il no- le che attendono un segno dell’amo- re una «cultura della misericordia» stro, di insicurezza, crisi e guerre. re di Dio, della sua misericordia. Per di cui il mondo attuale ha estremo questo ciascuno è chiamato a mette- bisogno. La missione ha sempre cu- Uscire re a disposizione della missione i rato l’attività educativa con l’impe- —all’incontro propri doni, i carismi, la creatività, la gno del vignaiolo misericordioso del saggezza e l’esperienza accumulata Vangelo (cfr Lc 13,7-9; Gv 15,1), che Nel suo messaggio per la Giornata per portare «il messaggio della tene- sa attendere con pazienza i frutti do- missionaria mondiale del prossimo rezza e della compassione di Dio al- po anni di lenta formazione. Oggi 23 ottobre 2016, il Papa afferma che l’intera famiglia umana». Sono anco- più che mai quest’opera formativa è «il Giubileo Straordinario della Mi- ra troppi quelli che, vicino o lontano diventata urgente. sericordia, che la Chiesa sta vivendo, da noi, non l’hanno ancora ricevuto! «Auspico - prosegue il Papa - che il offre una luce particolare anche alla Accogliendo il comando di Gesù, la popolo santo di Dio eserciti il servi- Giornata Missionaria Mondiale del Chiesa si preoccupa e si prende cura zio materno della misericordia, che 2016: ci invita a guardare alla missio- di quanti non conoscono il Vangelo. tanto aiuta a incontrare e amare il ne `ad gentes come una grande, im- Sente in sé il desiderio di Dio che Signore i popoli che ancora non lo mensa opera di misericordia sia spi- tutti siano salvi e giungano a fare conoscono», ricordando che la fede rituale che materiale». esperienza dell’amore del Signore e è dono di Dio e non frutto di prose-

Testimoni 10/2016 13 VITA DELLA CHIESA

giamo perché ne ne e della missione con il ritmo sa- siano contagiati. nante della prossimità. C’è proprio il Abbiamo bisogno fuoco dello Spirito Santo che ci por- di quella «passione ta a farci ‘prossimi’ degli altri: delle per Dio e per il persone che soffrono, dei bisognosi; mondo» di cui il di tante miserie umane, di tanti pro- Papa ha parlato ai blemi; dei rifugiati, dei profughi, di religiosi nella sua quelli che soffrono. Quel fuoco che Lettera ai religiosi viene dal cuore». del 2014, in cui Questo fuoco che viene dal cuore è chiedeva di «vivere la passione di cui c’è bisogno e noi il presente con pas- missionari sappiamo per esperienza sione». Francesco che solo grazie ad esso «il Vangelo chiede ai religiosi del perdono e della misericordia può di lasciarsi prende- portare gioia e riconciliazione, giu- re dall’amore per stizia e pace. La Parola di Gesù «An- Cristo e per l’uo- date dunque e fate discepoli tutti i po- mo d’oggi sull’e- poli» (Mt 28,19-20) non ha perduto sempio di Paolo: nulla della sua attualità, anzi! Ma de- litismo, [che] cresce però grazie alla «L’amore di Cristo ci avvolge, ci ve essere accolta da cuori che siano fede e alla carità degli evangelizzato- coinvolge e travolge», secondo una appassionati per Gesù e per il Van- ri che sono testimoni di Cristo». Nel- bella traduzione del «Caritas Christi gelo, pronti ad abbandonare le spon- l’andare per le vie del mondo, ai di- urget nos» (2Cor 5,14). de della vita facile e comoda per ad- scepoli di Gesù si chiede «quell’a- In un recente Angelus (14 agosto dentraci nel mare del mondo ad an- more che non misura, ma che piutto- 2016) il Papa ha detto: «La Chiesa nunciare la misericordia e la tene- sto tende ad avere verso tutti la stes- non ha bisogno di burocrati e di dili- rezza di Dio per ogni persona uma- sa misura del Signore». genti funzionari, ma di missionari na. Non c’è modo migliore di vivere Questo è il messaggio della Giorna- appassionati, divorati dall’ardore di la consacrazione religiosa. ta missionaria mondiale che la Chie- portare a tutti la consolante parola sa non si stanca di proclamare, per- di Gesù e la sua grazia. Questo è il Gabriele Ferrari s.x. ché «ogni popolo e cultura ha diritto fuoco dello Spirito Santo». E ancora: di ricevere il messaggio di salvezza «Nell’adempimento della sua mis- che è dono di Dio per tutti». Ciò è sione nel mondo la Chiesa – cioè tut- tanto più necessario, dice Papa Fran- ti noi Chiesa – ha bisogno dell’aiuto GIANFRANCO RAVASI cesco «se consideriamo quante in- dello Spirito Santo per non lasciarsi giustizie, guerre, crisi umanitarie og- frenare dalla paura e dal calcolo, per gi attendono una soluzione». E non abituarsi a camminare entro i quanto bisogno c’è di far entrare nel confini sicuri». Sono atteggiamenti Il mistero mondo attuale la logica della miseri- che porterebbero la Chiesa a essere cordia e di seminarla nei cuori di co- una «Chiesa funzionale, che non ri- loro che incontriamo. schia mai». C’è bisogno invece del di Dio «coraggio apostolico che lo Spirito I consacrati/e Santo accende in noi come un fuoco —e il fervore apostolico [che] ci aiuta a superare i muri e le arduo parlare di Dio. Sempre e, in barriere, ci rende creativi e ci sprona Èparticolare, nelle Scritture. Ed è an- All’arrivo della Giornata missiona- a metterci in movimento per cammi- cora più arduo se questo parlare riguar- ria, le persone consacrate sentono ri- nare anche su strade inesplorate o suonare il proprio carisma che si sin- scomode, offrendo speranza a quan- da ciò che Dio ha rivelato di sé: il suo es- tonizza immediatamente sulla mis- ti incontriamo». sere Trinità. Il tema si snoda nell’Antico sione. Molti religiosi e religiose vivo- Testamento attraverso le categorie di Pa- no nella missione ad gentes e tutti Con il fuoco sentono che si tratta di impegno che —dello Spirito rola, Sapienza e Spirito, e trova la sua li riguarda da vicino. Tuttavia non realizzazione nel Nuovo tramite i van- basta entrare nella missione e impe- Secondo il Papa oggi più che mai c’è geli e la teologia di san Paolo. gnarvisi con creatività e con solleci- bisogno «di sacerdoti, di consacrati e tudine, neppure basta mettere in pie- di fedeli laici, con lo sguardo attento «LAPISLAZZULI» pp. 80 - € 8,50 di delle opere belle e ben fatte a fa- dell’apostolo, per commuoversi e so- vore dei poveri. C’è bisogno di ali- stare dinanzi ai disagi e alle povertà mentare in noi il fervore apostolico materiali e spirituali, caratterizzando che attragga coloro ai quali ci rivol- così il cammino dell’evangelizzazio-

14 Testimoni 10/2016 LA CHIESA NEL MONDO rilasciato ai lavoratori) e non ci fos- se una discriminazione di fatto, sa- rebbe interessante vedere quanti cri- stiani uscirebbero allo scoperto. La situazione della chiesa quindi è mol- to stimolante, perché è quella di una minoranza insignificante che deve ogni giorno giustificare – prima di tutto a se stessa – il senso della sua presenza. Il mio compito, come quel- lo di ogni vescovo, consiste nell’esse- re punto di riferimento del gregge e particolarmente degli operatori pa- storali. Sei anni senza vescovo hanno determinato una chiesa impoverita nello slancio pastorale e nel coordi- namento. Inoltre rappresento la chie- sa cattolica e quindi il Papa: tocca a I cristiani in Turchia me aiutare la chiesa locale a metter- si in piena sintonia con la chiesa ma- dre di Roma. Anche dal punto di vi- DAI SEGNI DI EFFICIENZA sta ecumenico, poi, ci sono momenti significativi da vivere con gli altri pa- AI SEGNI DI VITA stori delle chiese sorelle. Come è stato accolto dalle autorità Dobbiamo comprendere che la qualità delle nostre politiche e religiose? E dai semplici relazioni dipende essenzialmente dalla qualità delle nostre credenti? Francamente non avrei potuto desi- comunicazioni. Siamo abituati a comunicare a livelli derare di meglio! Devo dire che le superficiali e mascherati, guidati spesso dalla paura del autorità locali sono molto gentili e giudizio altrui, da immagini di perfezione. anche preoccupate della incolumità del vescovo, per cui abbiamo un ser- vizio di vigilanza inviato dal Comu- ne. Adesso intendo affrontare alcune questioni di fondo circa le proprietà a Chiesa cattolica di rito lati- tistiche ufficiali circa i cristiani in ecclesiali e verificherò la reale dispo- no in Turchia è composta di Turchia sono molto lacunose, per va- nibilità a riconoscere i nostri diritti. Ltre circoscrizioni ecclesiasti- ri motivi. Anzitutto si basano per lo Bisogna anche dire che qui nel sud che: l’Arcidiocesi di Smirne con oltre più sul numero dei battezzati regi- da sempre c’è tolleranza e conviven- 1.300 fedeli, il Vicariato apostolico di strati e su chi frequenta le Messe. In za tra credenze diverse; un po’ diver- Istanbul con 15mila fedeli e il Vica- secondo luogo, qui i cristiani pratica- so è sulla costa del mar Nero, dove, riato apostolico dell’Anatolia con cir- no un ecumenismo di fatto avanzato: non a caso, fu ucciso don Santoro. Le ca 1.500 fedeli. Quest’ultimo, dal no- frequentano con facilità anche le comunità cristiane mi hanno accolto vembre scorso, è retto dal gesuita chiese e le liturgie delle altre confes- in modo assai caloroso e comprensi- fiorentino mons. Paolo Bizzeti Nel sioni cristiane, perché per loro l’es- vo: davvero mi sono sentito amato. suo ambito operano nove sacerdoti, senziale è essere cristiani, le specifi- Mi dispiace di non potermi ancora due religiosi, tre religiose, una consa- che e le differenze vengono dopo. esprimere nella loro lingua, ma il lin- crata laica e una coppia di sposi Fi- Terzo fattore, ci sono molti cristiani guaggio dei gesti, delle attenzioni, dei donum. divenuti musulmani per motivi di dei segni è stato molto affettuoso da convenienza, ma che in casa o nel se- ambo le parti. Qui si ha ancora il Mons. Paolo Bizzeti, lei è conosciuto greto continuano a professare la fe- senso e il valore della trasmissione per la speciale passione che mette nel de cristiana. Se fosse garantita una apostolica. Sono chiese che hanno guidare credenti e non sui passi di vera libertà religiosa, cioè se fosse un forte senso della tradizione: sen- Pietro e Paolo nella terra dove è fio- consentito, ad esempio, costruire tono il legame che attraversa i seco- rita la Chiesa degli Atti degli Aposto- chiese; aprire stazioni radio e case li e congiunge direttamente alla li: potrebbe descriverci in breve cosa editrici; circolare liberamente (sacer- chiesa apostolica e a Gesù. Bisogna caratterizza il compito del Vicariato doti e religiosi stranieri devono otte- comprendere che qui il cristianesimo apostolico dell’Anatolia? nere un permesso di soggiorno; il vi- vive ininterrottamente da venti seco- Vorrei dire per cominciare che le sta- sto annuale è il medesimo di quello li, anche attraversando persecuzioni

Testimoni 10/2016 15 LA CHIESA NEL MONDO e difficoltà, così come splendori e musulmani a volte poco rappresen- in Occidente. E così via. Soltanto re- successi inimmaginabili. Tutto que- tativi della base, mentre qui c’è il cuperando una reale conoscenza di sto dà una grande forza interiore. È dialogo interreligioso reale, sur le questi luoghi, del loro contesto, pos- per questo che sarebbe un errore im- terrain – come direbbero i francesi. siamo maturare un cristianesimo che perdonabile perdere i contatti con Meno idilliaco ma molto utile: da sia davvero cattolico, altrimenti sarà queste comunità, sebbene così mo- quando sono qui sono costretto ad romano, russo, armeno, ecc. Certo, la deste dal punto di vista numerico. andare più a fondo nella mia fede. Turchia è un paese al 99% musulma- Credo farebbe bene a molti fedeli, no e quanto ho affermato sembra so- Quale importanza ha questa terra per religiosi e non, che spesso vivono di lo una storia finita: eppure, è solo ri- l’occidente impegnato in una nuova “rendita”, accontentandosi di slo- flettendo sulla complessa storia del evangelizzazione? Quali doni dello gan. L’islam è l’altro con cui necessa- cristianesimo in questa regione che Spirito possono venire dallo scambio riamente confrontarsi: che posto oc- possiamo evitare i suoi errori e pre- tra le chiese di antica data e le nuove? cupa nella nostra concezione della vedere le nostre sfide future. Il cri- Per i motivi già detti, la chiesa di storia della salvezza? Quali sono i stianesimo si è troppo occidentaliz- Anatolia vive in una situazione che veri punti di divergenza nella conce- zato, così come un tempo divenne pone domande radicali, che del resto zione della fede e nell’esercizio quo- troppo bizantino. Bisogna ripartire stanno ormai ponendosi in molte tidiano del vivere? Credere in Dio, da Antiochia, e non fermarsi solo a parti del mondo cattolico: finito il essere attenti ai poveri, pregare, fre- Gerusalemme. tempo in cui il cristianesimo era quentare un luogo di culto, essere maggioranza diffusa e culturalmente convinti di essere nella fede più au- La Turchia moderna è una zona stra- importante, almeno in Occidente, tentica … sono tutte cose che non tegica per le relazioni politico-sociali come ritornare alle sfide che le pri- bastano per comprendere la vita cri- tra Europa e Medio Oriente: annun- me generazioni vinsero, ovvero alla stiana e nemmeno quella di un buon ciare in questo contesto significa ri- “prima evangelizzazione”, all’an- musulmano. Qui ci sono musulmani schiare di impantanare il vangelo nuncio kerygmatico a persone di al- che pregano la Madonna più di noi e nella diplomazia? tre religioni? Inoltre, il confronto rispettano Gesù Cristo più di tanti Per i veri cristiani di ogni epoca ci con l’islam, nelle sue molteplici for- “cristiani anagrafici” in Italia. Eppu- sono due tentazioni fondamentali: me, è ormai necessario dovunque: in re c’è un abisso tra noi e loro: ma chiudersi nella propria cittadella o Europa si fanno i convegni e i dibat- quale è reale, quale è culturale, qua- fare alleanze con il Cesare di turno; titi, spesso piuttosto astratti e con le è convenzionale? Qui nel Vicaria- chiudersi nello “spirituale” o appog- to, per quanto comprendo, a nessun giare una parte politica perdendo la cristiano salta in mente di lasciare la propria vocazione profetica. Io cre- sua fede a favore dell’islam: potrà ta- do che i cristiani possono svolgere AMEDEO CENCINI cere la sua fede per motivi di neces- un ruolo importante anche a livello sità, ma non si sognerà mai di pensa- internazionale in un luogo strategico re che, siccome sono fedi monoteiste come questo, da sempre spazio di in- Ladrone e riconoscono Abramo come pa- trecci culturali, religiosi, politici. La triarca, appartengono alla stessa ca- sfida è la formazione di un laicato graziato tegoria. che non sia solo fedele fino al marti- rio, ma anche preparato cultural- Dal prete penitente Lei è autore di studi biblici e di ap- mente, abituato a leggere la Bibbia al prete confessore profondimenti sulla presenza cristia- accanto ai quotidiani, per così dire. na in Turchia: come pensa di amplia- Mi sembra insomma che si debba re questa spiritualità e questa coscien- mettere in pratica il Concilio Vatica- ivendicando il primato dell’espe- za nel mondo cristiano occidentale? no II che mi pare arrivato più nelle R rienza del proprio peccato, papa Per me è una certezza che la Parola cose esterne che nell’assetto e nelle non può essere separata da una ter- priorità ecclesiali. Anche i sacerdoti, Francesco chiama in causa la figura del ra specifica e da un popolo preciso. I essendo tutti stranieri, devono avere prete penitente e quella del prete con- territori della Turchia hanno un po- come priorità l’edificazione di una fessore. Su questi terreni si gioca oggi sto di rilievo già nell’Antico Testa- chiesa locale, diocesana, turca, più mento, tanto più nel Nuovo: gli Atti che curare l’interesse del proprio or- il senso profondo dell’identità dei sa- degli Apostoli si svolgono per lo più dine religioso. Vescovi provenienti cerdoti e la stessa riforma del clero che nel territorio dell’attuale Turchia, da ordini religiosi e che hanno come prefigura quella dell’intera Chiesa. così come sono qui le città dell’Apo- collaboratori solo presbiteri religio- calisse. Qui si sono svolti i primi set- si non mi sembra sia nello spirito del «PSICOLOGIA E FORMAZIONE» pp. 208 - € 18,00 te fondamentali concili ecumenici Concilio e risponda alle urgenze del che hanno determinato il nostro tempo odierno. Credo. In Cappadocia si è sviluppa- www.dehoniane.it to quel monachesimo da cui ha attin- Come può la Chiesa parlare a favore to s. Benedetto e che è dilagato poi dei diritti umani, della situazione dei

16 Testimoni 10/2016 LA CHIESA NEL MONDO

so le sue comunità? Intuisco questo: i cristiani del Medio Oriente hanno bisogno di essere vi- sitati, valorizzati e che la loro vita sia condivisa dalle chiese occidentali. Non bastano gli aiuti materiali, pur necessari. La cosa più dolorosa per i rifugiati cristiani dell’Iraq e della Si- ria è sentirsi dimenticati da tutti; è constatare che i fratelli e le sorelle d’Occidente stanno alla finestra a guardare quello che succede nei lo- ro paesi. Si fanno tante dichiarazioni di principio in Europa, ma non ci si mobilita per la pace, non si smette di vendere armi, si continua a sostene- re regimi iniqui, si fanno affari con profughi, delle minoranze religiose… che pochi applicano) è l’unica strada chi finanzia il terrorismo, si chiudo- senza apparire schierata? Si sa, per possibile. Ma il dialogo e la non vio- no le porte a chi scappa dal terrore. esempio, che nel suo territorio, a lenza, il rispetto e il pluralismo, han- Io posso fare pochissimo, per mille Iskenderun, esistono campi profughi no un prezzo alto da pagare: i cristia- ragioni – l’età, l’ignoranza del turco, siriani. ni, seguendo le orme del loro Mae- ecc. – ma ho deciso di venire e stare. La Chiesa ha il dovere di ricordare a stro e Signore, devono essere pronti Credo sia questo che nella storia del se stessa prima, e poi a tutti, che ogni a morire per non rinnegare la libertà cristianesimo è stato fecondo: anda- uomo, donna, bambino, anziano in e la verità. Io credo che per questo le re e stare. I grandi Padri del mona- stato di necessità è un dono per chi religiose e i religiosi debbano essere chesimo orientale, i grandi santi del- lo riceve. Una società incapace di in prima linea in questo paese, per le chiese semitiche, andavano e sta- compassione, di accoglienza del de- essere davvero testimoni di Colui vano: un anno, due, cinque. Chi in bole, di valorizzazione dello stranie- che ha vinto la morte grazie a un Egitto, chi in Palestina, chi in Siria, ro non ha futuro. Sono discorsi sco- amore libero e rivolto a tutti. Penso chi in Cappadocia. Poi tornavano ar- modi, anche in Italia, ma la storia in- inoltre che sia urgente una presenza ricchiti e portavano ventate di novità segna indiscutibilmente che solo il monastica, perché anche questa ter- nelle loro comunità. Oggi, con la fa- meticciato e la gestione sapiente del- ra necessita di persone che testimo- cilità di muoversi e tenendo conto la complessità generano la pace e il nino il primato di Dio in una vita che la Turchia è un paese in forte svi- benessere. semplice e laboriosa. In Medio luppo – pur con grandi differenze re- Oriente monaci e monache sono ri- gionali – dove si trova tutto, perché Quali sono i suoi rapporti con i lea- spettate perché la gente del popolo non venire e stare per un periodo? ders islamici e in generale come pen- ha il senso di Dio, più che in Italia, Perché i cristiani di qui devono veni- sa di gettare ponti di dialogo e di fra- per certi aspetti. Io non credo si deb- re in Italia o in Europa per forma- ternità in un momento di radicalizza- ba fare proselitismo: si deve invece zione, studio, fare esperienza e non zione di una parte dell’islam stesso? testimoniare il modo nuovo di vive- deve avvenire anche viceversa? In- La radicalizzazione di una parte del- re che ha portato il Vangelo e che su- vece di stare tanto tempo in novizia- l’islam, sostenuta per scopi di potere scita sempre interrogativi presso chi ti o juniorati asfittici o frequentare e appoggiata dai grandi mercanti di è disponibile. Allora potremo ri- corsi di formazione o di aggiorna- armi e da governi di tipo imperiali- spondere a chi ci chiede ragione del- mento che spesso lasciano il tempo sta, è un problema serio che riguar- la nostra speranza, come dice l’apo- che trovano, perché non venire qual- da tutti. Non si vince con i proclami stolo Pietro. I ponti si costruiscono che mese in una di queste chiese, vi- populisti di certi partiti o innalzando anzitutto all’interno della comunità sitare i luoghi, conoscere la vita del- muri. Proprio il Medio Oriente inse- cristiana, ancor prima che con i lea- le comunità, aiutare nel quotidiano gna che per secoli si è potuto vivere ders islamici. Le chiese cristiane qui queste realtà ecclesiali? Credo che in pace, pur ciascuno nel proprio am- si sono divise, combattute o ignorate molti farebbero più progressi spiri- bito, sotto una autorità centrale a cui per secoli: questa è la prima causa tuali e culturali misurandosi sul cam- premeva la convivenza dei popoli, del tracollo del cristianesimo. Per- po in contesti dinamici come questi, anche per motivi economici ed ege- tanto, si deve ricominciare dalle no- una volta terminata la formazione di monici. Oggi ci sono leaders islamici stre comunità, se vogliamo sperare base, piuttosto che restare chiusi nel che accettano il pluralismo e altri che siano lievito, sale, luce del mon- loro mondo latino, in cui spesso ci si che sognano ancora una qualche for- do, come ci insegna il Vangelo. ferma ai particolari e alla forma, per- ma di califfato, magari camuffato. Il dendo però di vista l’essenziale. dialogo e il rispetto reale (non quel- Quali sono i gesti di incoraggiamen- lo scritto su qualche “costituzione” to che possiamo esprimere oggi ver- a cura di Mario Chiaro

Testimoni 10/2016 17 LA CHIESA NEL MONDO

La Turchia e gli interrogativi aperti

ugli sviluppi dell’attuale situazione in Turchia, ri- tutto per rientrare in Sprendiamo da Radio Vaticana la breve intervista ri- quelle condizioni che lasciata il 21 luglio scorso a Fabio Colagrande da Pa- sono diventate sempre dre Claudio Monge, piemontese, domenicano e teologo più incomprensibili e delle religioni, che vive da 14 anni in Turchia. A Istan- impalpabili anche per bul è parroco nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. certi versi, con un rin- A suo avviso, quanto sta accadendo nel Paese è una evo- carare la dose anche di luzione di ciò che si era visto negli ultimi tempi. richieste in nome dei diritti umani, della li- A me sembra una semplice impennata, in termini di bertà e così via. Questa proporzioni, rispetto ad una politica che il potere tur- Unione Europea, dopo co sta applicando sistematicamente da oltre due anni. che per 15 anni ha te- Basta avere un minimo di memoria storica. La svolta nuto in scacco la Turchia, se si vanno a vedere le rispo- è stata il famoso scandalo per corruzione che falciò ste, e di fatto implicitamente ha orientato questa pro- uno degli esecutivi del governo, nel dicembre del 2013, gressiva deriva del potere, qualche mese fa cosa fa? In e che interessò palesemente i membri della famiglia nome della tutela dei diritti umani, letteralmente ap- del presidente stesso e di molti ministri. All’epoca - palta la gestione del dramma dell’immigrazione alla qualcuno deve averlo dimenticato – furono rimossi più Turchia stessa, con questa enorme promessa in termi- di 500 funzionari di polizia – tra cui il capo delle forze ni finanziari, in un accordo che, a mio modo di vedere, dell’ordine di Istanbul – accusati di aver partecipato ad non solo è contraddittorio rispetto a quello che si è un’inchiesta della magistratura su presunte corruzioni detto per anni, ma è semplicemente “sconcio” e che, tra e concessioni di permessi, anche per costruzioni su l’altro, per me avrà un effetto boomerang anche nei aree tutelate, che riguardava fra l’altro l’operato dello prossimi mesi e nei prossimi anni per la stessa Unione stesso ministro di allora. È iniziato allora un processo Europea. Io direi che in Turchia anche i moderati – di distruzione sistematica dello stato di diritto in Tur- chiamiamoli ancora europeisti – sempre meno nume- chia, quindi la fine dell’indipendenza della magistratu- rosi, da tempo credo abbiano smesso di guardare al ra e poi anche dell’informazione e della stampa che so- Nord del Mediterraneo con una qualche speranza. Og- no due pilastri della democrazia. Chi si dice particolar- gi direi che la frustrazione e la delusione sono cresciu- mente preoccupato oggi è perché o ha dormito finora te a dismisura, pronte purtroppo anche eventualmen- o ha fatto finta di non vedere. te ad essere trasformate in rancore esplosivo dall’at- tuale leadership populista del Paese. Come considera le reazioni che si sono avute dall’Unio- ne Europea e dagli Stati Uniti a questa nuova svolta au- È uno scenario, quello turco, secondo lei, che potrebbe toritaria di Erdogan? peggiorare la situazione delle minoranze nel Paese, co- Mi paiono ancora una volta l’esempio plastico della me quella cristiana? drammatica crisi di una politica internazionale che ha Io non credo che questa sia una chiave di lettura per- perso non solo credibilità, ma anche qualsiasi fonda- tinente in questo momento. Cosa voglio dire? Il pro- mento etico oltre che visione di futuro. Quello che, a blema non è tanto la posizione delle minoranze religio- mio modo di vedere, erroneamente si definisce ancora se in questo momento in Turchia, ma la possibilità di Unione Europea, ma che è un’accozzaglia di Stati im- esprimere un’opinione che sia anche eventualmente prigionati nei loro egoismi nazionali, ha – penso – da dissenziente rispetto al potere forte. In altre parole, io tempo perso la bussola dell’ideale di un’Europa delle credo che il problema maggiore della Turchia attuale nazioni dalle politiche inclusive, che quindi aveva lo non sia tanto l’appartenere eventualmente, ad esem- spessore morale per fare un discorso credibile rispetto pio, a una minoranza cristiana, in un Paese dove effet- anche a certe derive che – ripeto – non ci sono da og- tivamente attualmente si gioca in modo anche perico- gi in Paesi come la Turchia. Quando sento dire in que- loso con la manipolazione religiosa del politico, in sen- sti giorni “se la Turchia dovesse votare la reintroduzio- so islamico, ma credo che il problema più grosso sia ne della pena di morte, saremmo costretti a riconside- quello di essere genericamente associati a quel mondo rare la sua candidatura all’Unione Europea”, mi viene “straniero” fatto in questo momento di nemici della quasi da ridere. Bisogna considerare un lungo proces- nazione turca tout court. Quindi – lo sappiamo bene – so – gli ultimi due decenni, soprattutto gli ultimi 15 an- quando si gioca la polarizzazione delle posizioni, se tu ni del potere dell’Akp e del governo dell’attuale pre- non sei con me, sei necessariamente contro di me, ma sidente Erdogan – e tenere presente una parabola mol- non tanto per il fatto che sei cristiano ma per il fatto to complessa, che nei primi anni è stata caratterizzata, che la pensi diversamente. a mio modo di vedere, da un processo sincero di avvi- cinamento all’Unione Europea. La Turchia ha fatto di 

18 Testimoni 10/2016 LA CHIESA NEL MONDO , nel distretto orientale dei monti Khasi, subito dopo che gli in- glesi avevano scelto questo centro come capitale della nuova provincia dell’. In questa regione, i pre- sbiteriani anglicani avevano già sta- bilito una forte comunità cristiana, e non fu facile per i padri Salvatoriani porre le basi della futura chiesa cat- tolica nel Nordest. Ma, scrive mons. Thomas, vi si dedicarono con gene- roso impegno e con immensa sa- pienza pastorale. Crearono delle parrocchie, eressero delle strutture pastorali e diffusero anche varie pubblicazioni. Oltre ai progressi registrati nei mon- ti Khasi, la loro opera conobbe un Nel Nordest dell’India grande incremento anche tra gli Adi- vasi delle pianure dell’Assam, emi- grati da queste parti dalle regioni dello Jharkhand, Chhattisgarh e UNA MISSIONE Orissa, e venuti per la coltivazione del tè nella valle del Brahmaputra. IN PIENA FIORITURA Tra questi arrivati c’erano anche dei cattolici evangelizzati dal p. Con- Nel Nordest dell’India, in soli 150 anni si è sviluppata una stant Lievens sj e dai suoi colleghi. Il salvatoriano p. Rudolf Fontaine al- missione fiorente, grazie al contributo dei laici, catechisti, lacciò con loro dei contatti ed essi a volontari e in particolare delle donne. Dove non c’era loro volta divennero preziosi stru- menti per la diffusione della fede tra niente, oggi sorgono 15 diocesi e tutta una serie di la loro gente sparsa nella vallata. istituzioni, tra cui anche una università cattolica. La prima —guerra mondiale uando si parla della Chiesa sco nel febbraio 2014 amministrato- L’opera dei Salvatoriani, scrive cattolica in India, in genere re apostolico della diocesi di Jowai – mons. Thomas, conobbe un progres- Qsi pensa alle comunità del al cui centro sorge la cattedrale di so impressionante e tutto sembrava Kerala, le cui lontane origini risalgo- Santa Teresa del Bambino Gesù – favorevole, quando scoppiò la prima no all’Apostolo s. Tommaso, o alle dopo essere stato vescovo di Dibru- guerra mondiale che interruppe tut- altre evangelizzate da san Francesco garh per 11 anni e arcivescovo di te le loro iniziative. L’India, essendo Saverio. È meno conosciuta invece per 20 anni, fino al suo ri- una colonia inglese, chiese ai missio- la missione che si è sviluppata più di tiro avvenuto il 18 gennaio 2102.1 nari salvatoriani tedeschi di lasciare recente nel Nordest dell’India, nella il paese e di tornare a casa loro. Ro- regione dell’Assam ai confini con il Alcuni ma non ebbe allora altra alternativa Bhutan, il Tibet e il Myanmar e che —cenni storici che chiedere ai gesuiti belgi che la- ha, a dir poco, del prodigioso e meri- voravano nella vicina provincia del ta di essere raccontata. È interessan- I primi a portare il messaggio del Bengala di farsi carico per un certo te rilevare il dinamismo con cui è Vangelo in questa regione furono tempo di quella missione. E nono- cresciuta e che ricorda il fervore del- due coraggiosi missionari gesuiti, stante fossero del tutto insufficienti, la comunità degli Atti degli Aposto- Cabral e Cancella, che attraversaro- compirono un grande lavoro e la co- li. È una missione infatti che si è evo- no l’Assam nel 1626, mentre erano munità cristiana continuò a crescere. luta con la partecipazione attiva di in viaggio verso il Tibet e il Nepal. Nel 1922 le missioni dell’Assam, Ma- tanta gente, non solo dei missionari, Ma di essi rimasero poche tracce. nipur e Bhutan furono affidate ai sa- ma dei laici in particolare, delle don- La vera storia della missione nel lesiani di don Bosco, sotto la guida di ne, degli studenti, dei catechisti e dei nordest inizia molto più tardi con i mons. Louis Mathias. La comunità volontari. Come racconta l’arc. padri Salvatoriani tedeschi, i quali, cattolica, che allora contava circa mons. Thomas Menamparampil, sa- guidati dal p. Otto Hoppenmuller, 5.000 fedeli, conobbe un altro perio- lesiano, nominato dal papa France- intrapresero la loro opera nel 1890 a do di espansione con la creazione di

Testimoni 10/2016 19 LA CHIESA NEL MONDO parrocchie a Dibrugarh, , Tu- ra e nella zona di Shillong, divenute poi diocesi. Nel 1934 il vescovo Mathias fu trasferito a Madras, e al suo posto fu designato come vesco- vo di Shillong p. . Sotto la sua guida si moltiplicarono le istituzioni educative, furono aper- te case di formazione e l’attività co- nobbe un altro grande progresso fi- no a quando lo scoppio della secon- da guerra mondiale provocò un ral- lentamento delle iniziative apostoli- che. Un nuovo periodo —di espansione no, ma fiorirono anche numerose vo- crescita iniziale della Chiesa in que- La crescita della Chiesa dopo la fine cazioni, mentre invece diminuivano ste zone è quindi dovuta agli sforzi della seconda guerra mondiale e la in altre parti del paese. Giunsero an- dei laici, mentre il clero cooperava proclamazione dell’indipendenza che nuove congregazioni alla ricerca solo da lontano. dell’India, scrive mons. Thomas, fu di vocazioni, accrescendo così la for- Esemplare è nei tempi più recenti la fenomenale. L’aspetto più interes- za del contingente missionario. storia di Arunachal, una zona confi- sante fu l’aumento dei soggetti pa- Molto presto furono create nuove nante col Bhutan e il Tibet. Mentre storali attivi, compreso il clero venu- diocesi. Oggi ne esistono 15 nel nord - negli anni 1970 c’erano a mala pen- to da altre parti dell’India, o dalla re- est dell’India con una popolazione na alcune dozzine di cattolici, oggi gione stessa, e l’arrivo di membri di cattolica che raggiunge quasi i due sono sorte due diocesi con circa 300 varie congregazioni religiose ma- milioni di fedeli. Oltre all’università mila fedeli. Il miracolo, come lo de- schili e femminili. Col passare degli cattolica, furono aperti numerosi finisce mons. Thomas, è opera di gio- anni non solo i cristiani aumentaro- colleges, seminari, case di formazio- vani studenti che si erano formati ne, centri professionali e di consu- nelle istituzioni cattoliche dove ave- lenza, case per disabili, e si sviluppa- vano esperimentato prima in se stes- rono varie attività sociali per venire si la forza del vangelo. Le prime me- GÉRARD ROSSÉ in aiuto alle persone socialmente di- morie di questa giovane Chiesa furo- seredate, alle donne analfabete, ai no tuttavia dolorose. Negli anni bambini di strada ecc. 1970/80 si verificarono delle violen- La risurrezione Mons. Thomas commenta: «Una re- ze: Bibbie bruciate, chiese distrutte, gione considerata in altri tempi mar- fedeli percossi. Poi poco alla volta la di Gesù ginale rispetto alle altre comunità situazione cambiò e avvenne che dei cristiane dell’India, oggi emerge co- persecutori si convertirono divenen- me un centro di formazione, di qua- do essi stessi promotori della fede. a fede in Gesù risorto è origine sto- lificazione, di studi, di pubblicazioni, L rica e fondamento del cristianesimo. di ricerca e riflessione teologica. E ci Il ruolo sono già giovani missionari del nord - delle donne Ciò nondimeno, la risurrezione è rimasta — est dell’India che operano in terre un po’ marginale in ambito teologico e lontane come il Perù, lo Swaziland, Non possiamo inoltre dimenticare, solo grazie agli studi storico-biblici del la Tunisia e la Mongolia. scrive mons. Thomas, l’importante ruolo delle donne nella diffusione ’900 ha ritrovato centralità. Il tema si è Il grande del vangelo. Una delle comunità del così liberato di alcune ipoteche del pas- —impegno dei laici Nordest dell’India, la tribù Khasi, ha sato che poggiavano tutto il peso salvi- una tradizione matriarcale. Secondo Ma l’aspetto più impressionante fu il le loro usanze, la parte maggiore del- fico sulla morte di Gesù. grande impegno dei laici. Per esem- l’eredità della famiglia spetta alla fi- pio, fino al 1933 il distretto dei mon- glia più giovane e non al figlio mag- «NUOVI SAGGI TEOLOGICI» pp. 88 - € 10,00 ti Garo era precluso alla Chiesa cat- giore come in altre comunità. Le tolica. In ognuna di queste aree la donne di questa comunità sono note comunità poté crescere dall’esterno per la loro intraprendenza nel cam- attraverso studenti che la evangeliz- po amministrativo e la loro versati- www.dehoniane.it zarono e l’impegno di alcuni leader lità anche in altri campi: in questo laici pieni di creatività apostolica. La caso, nell’annuncio missionario. Lo

20 Testimoni 10/2016 LA CHIESA NEL MONDO zelo si diffuse così da una comunità queste iniziative sono promosse da controproducente. I nostri opposito- all’altra e, in breve tempo, le donne persone in possesso di un’adeguata ri cercano proprio questo: polarizza- anche di altre tribù divennero delle formazione e hanno frequentato del- re le comunità in modo che ad ogni evangelizzatrici come insegnanti nel- le scuole cattoliche, allora l’impatto piccola provocazione i più forti pos- le scuole, animatrici in parrocchia e è ancora maggiore. E avvengono dei sano impartire una memorabile le- educatrici di fede in famiglia. veri miracoli». zione ai più deboli. È più saggio in- L’inculturazione tra i diversi gruppi vece tessere delle relazioni con la Le missioni del Nordest dell’India, etnici del nordest promossa dai mis- gente che la pensa diversamente. sottolinea mons. Thomas, hanno avu- sionari ha cooperato notevolmente a Recentemente alcuni radicali di de- to la fortuna di avere dei missionari rendere intelligibile e accettabile la stra hanno criticato Madre Teresa di alto profilo e delle guide di ecce- fede alle varie comunità. Prima an- usando un linguaggio pesante, e so- zionale competenza. Tra questi il ve- cora che il concetto di “inculturazio- no stati proprio i nostri amici indù a scovo Oreste Marengo, missionario ne” fosse ampiamente accettato, i difenderla in maniera più decisa di salesiano italiano, scomparso a 94 missionari attribuirono ad essa una quanto avrebbe fatto ogni suo am- anni, fondatore di tre diocesi: Dibru- grande importanza. Ed essa non si- miratore cristiano. Cose del genere gar, Tezpur e Tura. Parlava corrente- gnificò solamente un adattamento di sono avvenute più volte in India. Noi mente 16 lingue e sapeva come inse- alcuni elementi esteriori della cultu- dobbiamo accogliere la buona vo- rirsi con grande facilità in tutte le co- ra locale alla vita della Chiesa e alla lontà che esiste nella comunità di munità indigene. liturgia, ma anche accettare e pro- maggioranza, e non compiere cose Un’altra figura eminente fu l’arc. muovere vedute, atteggiamenti, si- che potrebbero solo infastidire le au- Hubert D’Rosario. Come vescovo di stemi di valori, stili di relazioni e mo- torità con forme esagerate di lamen- Dibrugarh lavorò con grande impe- delli di organizzazione, fatta eccezio- tele... ma cercare di coltivare un at- gno alla erezione delle due diocesi di ne degli elementi chiaramente in teggiamento di simpatia verso tutti e Imphal e Kohima, e come arcivesco- contrasto con il Vangelo. La gente di gettare dei ponti. vo di Shillong lanciò le diocesi di Tu- cominciò così a vedere nel messag- ra, Diphu e Guwahati. Sotto la sua gio di Gesù una fonte di progresso, A.D. guida le missioni del Nordest si ar- di miglioramento personale e collet- ricchirono di teologi, colleges, centri tivo, anziché un sistema dottrinale pastorali e sociali di diversa natura e estraneo e una fredda struttura lega- 1. The flourishing missions, in World Mission, di pubblicazioni di vario genere. listica. giugno 2016. «Il Gesù che annunciamo nella Visite ai villaggi evangelizzazione, afferma mons. e alle famiglie Thomas, non è venuto a demolire e — CHRISTOPH THEOBALD a distruggere il bene che c’è in una Una forma di apostolato molto effi- persona o nella sua cultura e nelle cace è anche oggi la visita alle fami- sue tradizioni. Gesù è venuto a per- Il compito glie. Oltre ai preti e catechisti che de- fezionare tutto ciò che c’è di buono dicano molto loro tempo a recarsi in ciascuna persona o comunità e a nei villaggi, c’è anche un gruppo di portare a compimento ogni aspira- del testimone suore dedite in forma permanente a zione presente in una cultura o ci- Dispersione e futuro questo tipo di apostolato. Si può di- viltà». del cristianesimo re, sottolinea mons. Thomas, che gran parte del successo missionario La situazione oggi nella regione è dovuto a questo ge- nell’Assam— uale futuro è riservato alla tradi- nere di ministero. zione cristiana nei Paesi dell’Occi- Ma anche i catechisti e i volontari Rispondendo a una domanda, mons. Q hanno avuto un ruolo centrale. «Non Thomas ha affermato che la situazio- dente europeo? Attento ai movimenti mi riferisco solamente, sottolinea ne in Assam è sostanzialmente tran- sotterranei che stanno producendo una mons. Thomas, a coloro che sono quilla. Non esiste un clima di perse- mutazione radicale, il teologo azzarda sponsorizzati dalla Chiesa, ma anche cuzione salvo qualche tensione isola- agli innumerevoli volontari che de- ta. Ciò non significa che non ci siano una difficile scommessa: occorre incorag- dicano parte del loro tempo all’an- delle forze anticristiane, che hanno giare il processo di ricezione del Vaticano nuncio del Vangelo e al rafforzamen- la loro base il più delle volte in altre II spingendosi verso una configurazione to della fede. Sono persone che non regioni, e che cercano di diffondere diversa e «testimoniale». chiedono alcuna ricompensa, con- il malcontento contro la crescita cri- tenti solo di poter lavorare per il Re- stiana.... Ma – ha precisato – mi sen- «LAMPI» pp. 48 - € 5,50 gno di Dio. Esercitano il loro aposto- to a disagio nel parlare di allarmi- lato nelle case, nei mercati, nelle smo nelle nostre comunità cristiane, strade dei villaggi, negli uffici posta- e creare un clima di tensione e met- www.dehoniane.it li, viaggiando attraverso i monti. E se tendole sulla difensiva. Sarebbe solo

Testimoni 10/2016 21 VITA DEGLI ISTITUTI Accanto agli altri —in mezzo agli altri I temi che hanno accompagnato i lavori assembleari ruotavano intor- no al binomio identità e consacra- zione. La nostra identità è la piena secola- rità, intesa come piena consapevo- lezza di stare, nella ordinarietà del- la vita, nel mondo, luogo specifico di responsabilità cristiana. Si tratta di una secolarità vissuta ac- canto agli altri uomini, in mezzo agli uomini del proprio tempo, nella ri- cerca continua della sintesi tra ade- sione totale a Dio nella intimità con Lui, nella radicalità della consacra- Assemblea CMIS 2016 zione, e la completa partecipazione alle ansie, alle angosce e ai dolori del mondo. Proprio in questa ricerca di sintesi, NEL CUORE DEL MONDO i consacrati degli Istituti Secolari, con la propria esistenza, aprono, e CON IL CUORE DI DIO possono aprire varchi di speranza e di fiducia, per gli uomini di questo Sono stati 140 i responsabili o delegati provenienti da tempo. Realizzano così quella profezia di tutto il mondo per vivere un momento non solo una presenza significativa, proietta- aggregativo, ma anche programmatico, in seno alla fase ta verso un ottimismo universale, di elettiva per il rinnovo del Consiglio esecutivo e il una presenza che rimanda a Cristo, Salvatore dell’umanità. Consiglio di presidenza della CMIS. Si è trattato di un Considerata la “secolarità” come la forte momento di comunione e di scambio. caratteristica peculiare, emerge, poi, di conseguenza, l’urgenza, quella di sempre, di un forte impegno nella formazione, che deve essere orien- o slogan che ha accompagna- te momento di comunione e di scam- tata a educare i propri membri, a vi- to l’Assemblea della Confe- bio in un clima di gioiosa condivisio- vere in mezzo agli altri come il seme Lrenza Mondiale degli Istituti ne. o il lievito che fa fermentare la mas- Secolari riuniti a Roma nei giorni I lavori sono stati aperti dal Prefetto sa, in un divenire continuo, sempre 21-25 agosto scorso, estratto da una della Congregazione per la vita con- nuovo e sempre sorprendente. espressione di papa Francesco, ha sacrata, il card. João Braz de Aviz e, Per questo i responsabili e i forma- tracciato il filo conduttore dei lavo- in qualche modo conclusi, con la par- tori, convenuti da tutto il mondo, ri- ri. Significativamente e sintetica- tecipazione all’udienza papale in tengono importante porre partico- mente racchiude anche il segreto di piazza San Pietro mercoledì 24 ago- larmente attenzione a questo aspet- questa consacrazione nuova nella sto. to della formazione dei membri, Chiesa: “Siete nel cuore del mondo È stata una Assemblea molto parte- proprio in questo momento anche col cuore di Dio”. cipata, vivace, segno di una vitalità di profondo e radicale cambiamen- Si sono riuniti, secondo una periodi- forte che ha sempre contraddistinto to epocale. cità quadriennale oltre 140 respon- gli Istituti Secolari. L’incalzare degli avvenimenti stori- sabili o delegati provenienti da tutto Si tratta, infatti, di una realtà di vita ci, le mutate condizioni economi- il mondo, per vivere un momento consacrata abbastanza giovane, la cui che, la varietà dei contesti culturali, non solo aggregativo, ma anche pro- approvazione risale al 1947 con la co- la tipologia diversa delle persone, in grammatico, in seno alla fase eletti- stituzione Provida Mater di Pio XII. realtà figli di questo nostro tempo, va per il rinnovo del Consiglio ese- Attualmente sono oltre 240 gli Isti- richiedono infatti, un rinnovato im- cutivo e il Consiglio di presidenza tuti diffusi nei cinque continenti, con pegno metodologico e contenutisti- della CMIS (Conferenza Mondiale un numero che si aggira intorno ai co, sempre in “ala avanzata”, da “al- degli Istituti Secolari). 40 mila membri, uomini e donne, pinisti dello spirito”, come diceva Come sempre, si è trattato di un for- compresi anche diversi sacerdoti. Paolo VI.

22 Testimoni 10/2016 VITA DEGLI ISTITUTI

ESERCIZI SPIRITUALI l’equilibrio, un atteggiamento che PER SACERDOTI, RELIGIOSI aiuti a trovare Dio in tutte le cose», E DIACONI a “saldare” il cielo alla terra. La “frammentarietà e la precarietà del nostro tempo” ci spingono ad es- ᮣ 7-11 nov: p. Luciano sere creativi nel cercare “nuove solu- Manicardi, monaco di Bose “Seguire Gesù nella sua zioni, inventare risposte inedite e più umanità” adeguate alle nuove situazioni che si SEDE: Monastero di Bose, frazione presentano”, “a mettersi in gioco Bose, 6 – 13887 Magnano (BI); per nella realtà del mondo di oggi”. prenotarsi: tel. 015.679185 Tante le riflessioni e i contributi; im- pegnativa la ricerca “su vasti oriz- ᮣ 13-20 nov: fr. Luca Fallica osb zonti”, pressante l’impegno a “im- “La tenerezza di Dio ci crea e ci Il messaggio mettere nel mondo la logica di Dio”. rigenera come segno della sua —inviato dal Papa misericordia” (Sal 145,9) Stimoli SEDE: Centro Mater Divinae Nel messaggio inviato ai partecipan- per un nuovo slancio Gratiae, Via S.Emiliano, 30 – — 25127 Brescia (BS); tel. ti, il santo Padre, papa Francesco, at- 030.3847210/212 – e-mail: traverso il Segretario di Stato, il Sono questi gli stimoli affidati ai re- [email protected] – card. Pietro Parolin, ribadendo che sponsabili e ai formatori: occorre im- www.materdivinaegratiae.it consacrazione e laicità sono sullo primere uno slancio nuovo, per ritro- stesso piano, ha invitato a realizzare vare incisività e audacia di presenza ᮣ 14-18 nov: p. Guglielmo Spirito, questa “sintesi rinnovata”: «Non si è e di operatività. OFM conv “I Misteri della vita prima laici e poi consacrati, ma nem- E sono gli stessi che vengono affida- nuova. Esercizi ignaziani alla meno prima consacrati e poi laici, si ti al nuovo Consiglio della CMIS con luce del Vangelo di Giovanni” è contemporaneamente laici consa- la sua nuova Presidente, la polacca SEDE: Casa Esercizi Spirituali “Domus Laetitiae”, Viale Giovanni crati». Jolanta Szpilarewicz. XXIII, 2 – 06081 Assisi (PG); tel. Da ciò deriva una cosa importantis- Il Consiglio, con i membri rappre- 075.812792 fax 075.815184; e-mail: sima: la necessità di «un discerni- sentativi di vari continenti, è chiama- [email protected] – mento continuo, che aiuti a operare to ad individuare e a proporre per- www.domuslaetitiaeassisi.it corsi nuovi e condivisibili in ogni realtà geografica per rispondere alle ᮣ 20-25 nov: mons. Dante sfide del nostro tempo e alle richie- Lafranconi “Il sacerdote: uomo GILBERTO BORGHI ste essenziali degli uomini e delle della misericordia” donne, dovunque vivano, in Europa SEDE: Casa Incontri cristiani, Via Faleggia, 6 – 22070 Capiago Un Dio come in Asia, in Africa come in Intimiano (CO); tel.031.460484 – America del Nord e del Sud, in Nuo- fax 031.561163; e-mail: va Zelanda come nelle Filippine. [email protected] – fuori mercato [email protected] – Vale la regola evangelica del piccolo www.dehonianicapiago.it La fede al tempo di Facebook seme che poi cresce, diventa albero e fa ombra e dà ristoro a quanti sono in ricerca di un po’ di frescura. ᮣ 21-25 nov: mons. Antonio Di a generazione di Facebook cerca nel- Sono così oggi gli istituti secolari, fa- Donna “Esercizi spirituali” centi parte di quella Chiesa in uscita SEDE: Getsemani di Paestum Oblati L la fede un’esperienza diretta di rela- di S. Giuseppe, Via Getsemani,6 – che tanto piace a papa Francesco, co- zione capace di coinvolgere ed emozio- 84047 Capaccio (SA); tel sì come ebbe a dire agli Istituti italia- 0828.725019 fax 0828.723546; nare. Si passa dal credere in Dio al cre- ni il 10 maggio 2014: e-mail: [email protected] – www.getsemanidipaestum.org dere nel mistero di Dio, dalla dogmatica «Poveri tra i poveri, ma con il cuore alla mistica, dalla teologia alla poesia. ardente. Mai fermi, sempre in cammino. ᮣ 11-19 dic: p. Bernardino Prella, Segno e conseguenza di quella valoriz- Insieme ed inviati, anche quando sie- op “Vita consacrata: vita zazione delle emozioni e dei sentimenti te soli, nascosta con Cristo in Dio” perché la consacrazione fa di voi una SEDE: Comunità di Preghiera che si intravede nella vita di tutti. “Mater Ecclesiae”, Via della Pineta scintilla viva di Chiesa. Sacchetti, 502, – 00168 ROMA; tel Sempre in cammino con quella virtù e fax 06.3017936; e-mail: «ITINERARI» pp. 216 - € 16,00 che è una virtù pellegrina: la gioia! [email protected] – www.centromaterecclesiae.it …. E non dimenticate: siate rivolu- zionari!». www.dehoniane.it Marisa Parato

Testimoni 10/2016 23 VITA CONSACRATA

Assemblea annuale della LCWR ad Atlanta qualcosa di nuovo». Il problema, però, è sempre il medesimo: qual è il cambiamento che può essere effica- NUOVO ORIZZONTE ce oggi? Bando alle preoccupazioni DELLE RELIGIOSE —paralizzanti Basta impantanarsi in strategie locali a corto raggio. Forse Una pista l’ha indicata sr. Allen fa- cendo riferimento ai saggi di Anne nel giro di una o due generazioni anche regole e m. Butler, «Attraverso le frontiere di regolamenti potrebbero sembrare obsoleti ai nostri Dio. Suore cattoliche in America successori, e magari una nuova trasformazione sarà 1850-1920» (2012) e di Tilley W. Ter- rence, «Reinventare la tradizione cat- necessaria, ma intanto noi dobbiamo agire oggi e inventare tolica» (2011). La loro tesi era: la tra- una nuova tradizione. dizione può essere reinventata nel tempo a seconda delle diverse circo- stanze e questo è esattamente ciò che ha fatto, per così dire, la fortuna delle religiose americane. Si è dimo- ome si può leggere la profon- sto scorso sul tema «Abbracciando il strato efficace l’aver condiviso la vi- da trasformazione della vita Mistero: vivere il cambiamento». ta della gente, dalle miniere alle fer- Cconsacrata in atto in questi Nel 1971, al momento della sua co- rovie, nelle praterie desolate, sulle anni e come aiutare i religiosi/e ad stituzione nella forma attuale, la montagne o nel deserto. I carismi dei affrontare le sfide del contesto mu- LCWR comprendeva le superiore in fondatori, inizialmente solo europei, tato? Quali opportunità e prospetti- rappresentanza di oltre 150 mila sono sopravvissuti, ma completa- ve per il futuro? Sono le questioni suore degli Stati Uniti. In quegli an- mente modificati: si sono lasciati al- che attraversano ordini e congrega- ni nel Paese il numero totale delle le spalle tutto quanto era ormai lon- zioni in ogni continente, anche se la religiose ammontava a 181 mila, nel tano, e passato, proprio perché “in- situazione dei paesi occidentali ma- 1995 erano calate a 107 mila, dieci carnati” nel presente della nuova vi- nifesta ogni giorno di più la diffi- anni più tardi, nel 2005 erano 72 mi- ta di frontiera. coltà, soprattutto dei numeri, che poi la e lo scorso anno, 2015, 49 mila (di Si avverte qui l’eco di quanto scrive significa persone e possibilità o me- queste 39 mila afferiscono alla anche il teologo Jurgen Moltmann no di continuare la missione loro af- LCWR). sulla speranza del popolo d’Israele: fidata dai fondatori. Ma, forse, po- Nell’arco di 20 anni (1995-2015) le quando tutto sembra perduto, è Dio trebbe anche non essere un proble- religiose sono passate da 107 a 49 stesso che offre strade nuove, quello ma, bensì un’opportunità. mila e le proiezioni per il prossimo che lui definisce «l’orizzonte di atte- Ne hanno parlato ad Atlanta, in decennio parlano che scenderanno a sa». Non si tratta di un ottimismo di Georgia, le circa 800 superiore mag- 29 mila. «Stiamo letteralmente eva- maniera o di utopia, ma di essere giori degli Stati Uniti aderenti alla porando!», ha scherzato la presiden- pronti a riconoscere le nuove pro- Leadership Conference of Women te, suor Marcia Allen che aggiunge- spettive che si schiudono, perché Religious (LCWR) in occasione del- va: «I carismi indubbiamente sono aver fede significa sapere che sem- l’Assemblea annuale dal 9 al 13 ago- ancora validi, ma sono chiamati a pre si apriranno.

24 Testimoni 10/2016 VITA CONSACRATA

Le religiose pensano di essere anco- to dopo il Concilio. Cristo ci ha pro- re da parte della polizia, dal degrado ra di una qualche utilità per i loro posto una strada irresistibile da se- ambientale all’escalation planetaria fratelli di oggi? Se la risposta è posi- guire, una strada basata sull’amore e del terrorismo. Il futuro è incerto, co- tiva le suore non restino paralizzate la misericordia che conduce alla co- me un «sentiero nascosto dalla neb- se i conventi non sono zeppi di nuo- struzione di un mondo più giusto e bia», un cammino irto di difficoltà, vi membri giovani. inclusivo. Poniamoci in ascolto di ma la vita religiosa è un camminare C’è una questione che ormai deve quanto ci chiede qui oggi: il Regno di insieme, giovani e anziani, condivi- essere superata: in questi ultimi anni Dio è già sulla terra. Svegliamoci e dendo gioie e dolori, confidando sono state compiute analisi e son- mettiamo a disposizione le nostre quotidianamente nell’aiuto di Dio daggi, fusioni e riconversioni, chiusu- mani e i nostri cuori per renderlo vi- cui si è offerta la propria vita. re e partenze, sono stati chiamati sibile ai nostri fratelli!». esperti per un aiuto che, in fin dei Bandite, per così dire, le preoccupa- Coscienza critica conti, significava far sì che il carisma zioni pratiche che hanno paralizzato —per il mondo fosse in grado di “passare” alla pros- capitoli e incontri negli scorsi anni (e sima generazione. Si cercava una ga- la LCWR ha avuto anche la sua In questo contesto le religiose posso- ranzia di sopravvivenza: un lavoro “questione romana”) le suore torni- no assumere anche il ruolo fonda- snervante che ha preso troppe ener- no alla loro missione di preghiera e mentale di coscienza critica per gli gie. Forse è arrivato il tempo di vol- azione, a seconda del carisma dei eventi del mondo (già ai primi d’a- tar pagina e guardare a un nuovo fondatori. Pregare per le tante soli- gosto 5.671 suore avevano firmato orizzonte. Era esattamente questo tudini e le miserie degli uomini d’og- un appello per i candidati alla Presi- l’augurio di suor Sharon Holland – gi, pregare per la risoluzione dei con- denza degli Stati Uniti perché non la presidente che aveva “traghetta- flitti e la fine di tante violenze è un dimentichino i valori fondamentali to” la LCWR oltre la palude della seme gettato che porterà frutto. sanciti dalla Costituzione). Sulla controversia con il Vaticano – nel «L’atteggiamento contemplativo stessa lunghezza d’onda, suor Liz corso dell’assemblea dell’anno scor- quotidiano significa sintonizzarsi Sweeney ha sottolineato il contribu- so: «Andiamo avanti!». consapevolmente fornendo l’ener- to determinante per la formazione «Basta impantanarsi in strategie lo- gia per la trasformazione del mondo, delle coscienze nella direzione di cali a corto raggio, spostando perso- come il lievito che si espande nel si- una maggior inclusività e misericor- ne col solo obiettivo di garantire lenzio e trasforma la pasta». dia nel sociale e sr. Margaret Whea- qualcosa che una volta c’era, ma che Le religiose americane sembrano tley, condividendo la sua esperienza evidentemente oggi non serve più. quindi avviate verso nuovi orizzonti: Forse nel giro di una o due genera- lontane dalle preoccupazioni di zioni anche regole e regolamenti po- chiusure o vendite di strutture, sono PRIMO MAZZOLARI trebbero sembrare obsoleti ai nostri pronte a tornare alle origini dei loro successori, e magari una nuova tra- carismi per interrogarsi nella pre- sformazione si renderà ancora ne- ghiera su quali cambiamenti siano Diario. V cessaria, ma intanto noi dobbiamo necessari nel mondo contempora- agire oggi e inventare una nuova tra- neo per abbracciare la sofferenza e il (25.4.1945 – 31.12.1950) dizione». dolore, per accogliere ogni persona A CURA DI GIORGIO VECCHIO in particolare i poveri e gli emargi- Tornare alle origini nati della società. «Il regno di Dio ha —della vita religiosa la precedenza su tutto ciò che sia- na ricostruzione biografica che fa mo» concludeva suor Farrel chie- U ampio ricorso a brani originali di don Non sono arrivate ricette risolutive dendo una sorta di «purificazione» nel corso dell’Assemblea, ma un interiore per aprirsi con umiltà al Mazzolari, spesso inediti: corrispondenza, orientamento chiaro sì: accantonate mistero della vita, delle persone e appunti, manoscritti, tracce di discorsi e le questioni pratiche, l’orizzonte che del creato. omelie, articoli a stampa. I testi danno si apre è quello di un ritorno all’es- Le persone consacrate sono lievito senziale della scelta di una vita con- per l’avvento del Regno all’interno spazio al Mazzolari parroco, conferenzie- sacrata, in altre parole innanzitutto dei propri ordini e congregazioni e re, amico e consigliere spirituale, osser- la preghiera e la condivisione con poi lievito anche per la Chiesa e il vatore attento delle più varie realtà con- l’umanità vicina e lontana. Suor Pat mondo intero. La testimonianza, se Farrel, presidente emerita e già mis- autentica, parla da sola e i frutti ar- temporanee. sionaria in America Latina, l’ha indi- riveranno, anche se nessuno sa im- cato con l’entusiasmo del momento maginare quali. pp. 448 - € 30,00 della professione. «Approfondire la Come dire il campo che si apre è va- dimensione contemplativa della vita stissimo: dalla preoccupante campa- religiosa ci condurrà alle origini del gna per le prossime elezioni presi- movimento delle religiose avviato denziali agli interrogativi che nasco- www.dehoniane.it ancora negli anni ’50 e poi sviluppa- no dalle uccisioni dei ragazzi di colo-

Testimoni 10/2016 25 VITA CONSACRATA PROFILI E TESTIMONI personale di religiosa in mezzo ai sofferenti, richiamava il valore della Annalena Tonelli: a 13 anni dalla sua uccisione prossimità con quanti sono nel dolo- re e nella disperazione: la fondamen- tale testimonianza di una presenza d’amore quando tutto sembra per- I POVERI SUA EREDITÀ duto. Nel corso dell’Assemblea le partecipanti sono state invitate poi PER SEMPRE all’impegno di ritagliarsi quotidiana- mente spazi di silenzio nella preghie- I poveri sono stati parte essenziale della sua vita. Per i ra personale e comunitaria, nono- stante gli orari e i ritmi imposti dal- «brandelli di umanità» ha dato tutto, fino al martirio. In la missione (in un paese come gli silenzio ha vissuto intensamente con determinazione e Stati Uniti dove le distanze da per- correre spesso sono massacranti). mitezza, comprensione e tolleranza, coraggiosa nei Diverse anche le risoluzioni appro- momenti difficili e audace nell’amore. vate, tra le quali spicca l’impegno per contrastare ogni forma di discri- minazione, a partire da quella del co- lore della pelle; per abolire la schia- l 5 ottobre 2003 moriva vitù moderna che lacera il tessuto Annalena Tonelli, uccisa a sociale; per garantire il diritto di cit- Isangue freddo nella sua tadinanza agli immigrati; per pro- «amata Somalia»: due colpi di muovere la giustizia economica, la pistola sulla porta di casa, atti- custodia del creato e la protezione gua all’ospedale da lei fonda- della biosfera. Significativo dell’at- to, e due giovani sicari che tuale contesto si è rivelato il conferi- scappano nella notte, perden- mento dell’Outstanding Leadership dosi come ombre nella cittadi- Award, il tradizionale premio attri- na di Borama, nell’estremo buito dal direttivo della LCWR: l’e- nord-ovest del Somaliland, in- dizione 2016 è stata assegnata a Jani- cuneato tra Etiopia e Gibuti. ce Bader delle Suore del Preziosissi- Quegli occhi di un azzurro mo Sangue per il suo lavoro come profondo in un volto incorni- direttore esecutivo dell’Ufficio na- ciato dal suo scialle insepara- zionale per i religiosi in pensione. bile, portato – diceva lei – «per Suor Maria Pellegrino delle Suore di rispetto delle donne di lag- San Giuseppe di Baden, in Pennsyl- giù», si chiudevano sotto gli vania, ha assunto la carica di presi- occhi dei suoi poveri, «sua ere- dente LCWR per 2016-2017, mentre dità per sempre».1 la Conferenza ha votato suor Teresa Maya, leader della Congregazione Coraggiosa nella verità delle suore della carità del Verbo a —e audace nell’amore Sant’Antonio in Texas, come suo presidente eletto. A distanza di 13 anni dalla sua ucci- nalena era spesso mal sopportata da «Che le vostre giornate insieme pos- sione, le EDB pubblicano la raccol- “religiosi” e autorità locali per la sua sano rivelarsi cariche di frutti» ave- ta delle sue lettere,2 curata da Enza «carità cristiana» al servizio dei mu- va scritto loro mons. Josè Carballo, Laporta e Maria Teresa Battistini, da sulmani ed era pure additata nei ser- segretario della Congregazione vati- cui traspare la straordinaria gran- moni alla moschea, come un perico- cana. Chissà se ne immaginava le dezza di questa donna consacrata: lo di conversione. E là, a Borama, già conclusioni: le suore degli Stati Uni- spinta da un amore incoercibile, ha nell’ottobre del 2002 qualcuno at- ti hanno deciso di vivere la loro vita affrontato ogni genere di pericoli e taccò a sassate l’ospedale, per prote- di consacrate, costi quello che costi, minacce pur di servire i poveri in ter- sta contro la sua campagna contro le senza restare impantanate nelle re lontane e venire in loro soccor- mutilazioni genitali femminili. Ma preoccupazioni del calo delle voca- so. E di minacce, come si può coglie- era stata anche tante volte legata e zioni o della chiusura dei conventi. re dalle sue lettere, Annalena ne ha picchiata dai banditi, quando ancora Con la stessa fede di Chiara d’Assi- ricevute tante in 33 anni di attività si occupava del dispensario per la tu- si, Caterina da Siena e tante altre che umanitaria in terra d’Africa. Tenace bercolosi a Marka, in Somalia, a sud le hanno precedute. e coraggiosa, per di più donna e oc- di Mogadiscio, da dove se ne era do- cidentale, in un Paese musulmano vuta andare «perché erano troppe le Maria Teresa Pontara Pederiva dalle tradizioni forti e radicate, An- pressioni dei signori della guerra».

26 Testimoni 10/2016 PROFILI E TESTIMONI

Nonostante tutto, Annalena ha sem- scuote la Chiesa. Nel 1962 Annalena 1969 parte per l’Africa grazie alle at- pre avuto il coraggio di denunciare ritorna a Forlì e per sei anni si pren- tività del Comitato per la lotta contro atrocità, ingiustizie, soprusi: «la du- de a cuore situazioni di povertà loca- la fame del mondo. Inizialmente la- rezza di questa gente che ha perdu- li. Coinvolge le sorelle e diversi gio- vora come insegnante in una scuola a to ogni valore, che pensa solo a ruba- vani del Movimento laureati cattoli- Wajir, nell’estremo nord-est del re, che è assolutamente indifferente ci e della FUCI di cui lei diventa pre- Kenya, e approfondisce le sue cono- davanti alla vita e alla morte, che pa- sidente e con loro si dedica agli ulti- scenze mediche per curare la tuber- re senza sentimenti…, per cui non è mi della città, poveri, sofferenti, ab- colosi e la lebbra. Già nel 1976 Anna- possibile uno scambio vero, amico, bandonati, non amati. Aiuta mamma lena è responsabile di un progetto pi- pulito, puro, diritto con nessuno di Bettina nella creazione dell’opera lota dell’Organizzazione Mondiale loro, nessuno! Terribile!...3 «Qui vige Don Pippo che si occupa di «ragaz- della Sanità per la cura della tuberco- il sopruso, il ricatto, l’abuso di pote- ze svantaggiate e rifiutate dalle loro losi, ma accoglie anche ciechi, sordo- re sempre. Persone come me che famiglie». S’interessa dell’assistenza muti, disabili fisici e mentali. A Wajir non si piegano mai a nessun tipo di alle famiglie che abitano nel «Caser- Annalena è raggiunta da altre sei sopruso né di ricatto, non possono mone›› di Via Romanello, «la bidon- donne, tutte, sia pure in maniera e in assolutamente sopravvivere a costo ville della mia città», “luogo malfa- misura diverse, appassionate di Dio e di dover pagare con la vita. Sì, anco- mato” di emarginazione, violenza, dei poveri. «Quando perdevamo o ra una volta, due volte, dieci forse di miseria… un ambiente in cui è bene stavamo per perdere il senso del no- più volte, sono viva solo perché Dio andare almeno due per volta. Anna- stro servizio e la capacità di amare, l’ha permesso. Ma per quanto tempo lena spesso va da sola, anche di se- potevamo ritrovare i beni perduti so- ancora?... Sono stanca di queste si- ra… e conquista a sé prima il rispet- lo ai piedi del Signore. Per questo, tuazioni, di queste persecuzioni, di to poi l’affetto di quelle persone. Per avevamo costruito un eremo e là an- questa gente che parla della mia aiutarle economicamente organizza davamo per un giorno, o più giorni o morte come se fosse naturale, “nor- in città perfino un concerto con per periodi anche lunghi di silen- male” come dicono loro, perché so- Gianni Morandi. Coordina una pre- zio… Là ritrovavamo equilibrio, no persona troppo scomoda. Sono senza di mamme volontarie per i quiete, lungimiranza, saggezza, spe- stanca di questa strana cosa che è la bambini del brefotrofio, «una istitu- ranza, forza per combattere la batta- creatura umana, di questa barriera zione per bambini non voluti, nati glia di ogni giorno». Nel 1984, a se- di incomunicabilità in cui viviamo fuori dal matrimonio». S’interessa ai guito di lotte politico-tribali, l’eserci- tutti e in cui tutti moriamo, di questo problemi del Terzo Mondo promuo- to del Kenya compie azioni repressi- mistero di invidia, gelosia, rivalità, vendone la conoscenza anche attra- incapacità di perdono che è l’uomo... verso film, cineforum e conferenze. ma mai mai stanca degli ammalati, Nelle parrocchie della Diocesi uno del servizio che rimane e credo sarà dei film più proiettati era “Maria del LUCIO ANNEO SENECA sempre per me il privilegio della mia villaggio delle formiche”. Prepara la vita. Quante volte mi sono ritrovata conferenza di Raoul Follerau, sui improvvisamente come traumatizza- malati di lebbra, per sensibilizzare la La dieta ta, stupefatta, incantata per questa cittadinanza. Organizza il primo vita straordinaria che il Signore mi campo di Chiffonniers al quale par- del saggio ha donato da vivere, certo non vita tecipa anche l’Abbé Pierre. Nel 1963 facile, in molti sensi dura, durissima, fonda il «Comitato per la lotta con- Testo latino a fronte eppure così bella, così dono».4 tro la fame nel mondo», ancora oggi attivo. S’interessa anche del carcere n diverse occasioni Seneca fornisce Passione per il Vangelo minorile. Frequenta il gruppo di pre- e per l’umanità ferita ghiera di don Arturo Femicelli pres- I dettagli sulle proprie abitudini ali- — 5 so la chiesa del Miracolo. Nel ‘67, mentari. Se i suoi contemporanei predi- Nata a Forlì il 2 aprile 1943, secondo- nella sua ricerca di radicalità evan- ligono tavole ricche, il filosofo opta per genita di cinque figli, Annalena fre- gelica, pone con mamma Chiara a quenta la scuola elementare «Meloz- Lagrimone (PR) la prima pietra per la frugalità, ritenendo il cibo occasione zo degli Ambrogi», poi le medie la costruzione del monastero delle per esercitare la virtù. Il che presenta va- «Giovanni Pascoli» e infine il liceo clarisse francescane «Regina Mun- classico «G.B. Morgagni». Si iscrive di». ri punti di contatto con i precetti della alla facoltà di legge a Bologna poi tradizione ascetica e monastica cristiana. parte con l’American Field Service Da Forlì per Boston. L’incontro coi poveri del —all’Africa «LAMPI - SEZ. LAMPI D’AUTORE» pp. 56 - € 6,80 ghetto di Harlem a New York, fa emergere in lei una particolare sen- Durante il servizio ai poveri della sua sibilità per quelli che poi chiamerà «i città, Annalena matura un forte desi- brandelli di umanità». Sono gli anni derio di partire per l’India, ma la fa- www.dehoniane.it del Concilio: un grande fermento miglia non glielo permette. Così nel

Testimoni 10/2016 27 PROFILI E TESTIMONI ve sulle tribù somale intorno a Wajir. Il 10 febbraio inizia il massacro di Wagalla. Annalena è coinvolta nel recupero dei corpi e nella cura dei fe- riti. Viene più volte richiamata dalla polizia e fatta bersaglio di diversi at- tentati. Riesce comunque a mandare a Nairobi, alle ambasciate straniere, fotografie di morti e feriti e con l’aiu- to di amici a fermare l’eccidio che mirava allo sterminio della tribù dei Degodia. Il 5 agosto 1985 viene espulsa dal Kenya come «persona non gradita». Lascia in silenzio il Paese; non solle- va proteste per le calunnie e le de- nunce a suo carico nel timore di ri- percussioni negative sui «figli» (i suoi poveri e ammalati) lasciati a Wajir. Quel deserto, quella frater- nità, quell’eremo, quei somali dalla fede luminosa, quali mai più ritro- Intanto la Somalia è là come là sono sen (istituito nel 1954) per la sua de- verà altrove, saranno la struggente i poveri del mondo, mia eredità per dizione alle comunità somale. Anna- nostalgia per il resto dei suoi giorni. sempre. A loro tornerò se Dio vorrà lena utilizzerà i 100mila dollari del Per alcuni mesi rientra in Italia e si anche fisicamente. Perché loro sono premio per la sua gente e per la sua ritira in varie comunità monastiche: parte essenziale del mio essere. An- équipe: «… 75 persone che lavorano Monteveglio (BO), Cerbaiolo (AR), che ora sono tutti con me ed io li con me, tutti somali e loro, come i pa- Montevecchio di Romagna, S.Barna- chiamo per nome ad uno ad uno ed zienti, hanno tanto bisogno di aiuto. ba di Gamogna sull’Appennino ro- insieme abitiamo la stessa casa e la È una vita dura, ma bellissima, vera- magnolo. Alla fine dell’86 Annalena cosa meravigliosa dell’eremo è che mente bellissima». In luglio si verifi- va in Somalia, prima a Mogadiscio, le pareti si dilatano all’infinito e cano nuove manifestazioni di ostilità, poi a Marka e infine a Borama, nel quello che era impossibile a Marka, minacce, persecuzioni e calunnie Somaliland. Nelle lettere dalla So- diventa possibile qui perché tutti, contro Annalena che definirà come malia, Annalena condivide con fami- proprio tutti, possono entrare e c’è «un movimento folle di rifiuto della liari e amici le drammatiche vicende sempre posto per altri e per altri an- verità, della giustizia, della compas- di un popolo dilaniato dalla guerra cora…».7 sione». Alla fine di settembre 2003 civile. Nel marzo del 1994 a Mogadi- Dopo l’uccisione della dott.ssa Fu- accoglie con gratitudine Ahmed e scio vengono uccisi la giornalista Ila- magalli, Annalena interrompe la vi- Dahaba Noor da Wajir, ultimo incon- ria Alpi e il suo operatore Miran ta eremitica per partire di nuovo. tro con i volti amati del suo deserto. Hrovatin. In luglio Annalena conse- Dopo brevi viaggi in India, Etiopia e Ma là Annalena tornerà pochi gior- gna la gestione dell’ospedale alla Sudan per verificare una nuova pos- ni dopo, quando le sue ceneri ver- Caritas italiana che invia la dott.ssa sibilità di missione, decide di stabilir- ranno sparse, come lei aveva espres- Graziella Fumagalli che verrà uccisa si a Borama, nel Somaliland, dove samente chiesto,9 nell’eremo di nell’ottobre del ’95. avvia un programma di cura per la Wajir «sulla sabbia del deserto più Tbc e per gli ammalati di AIDS. La amato del mondo». Dall’eremo di Castagnolo sua intensa attività è appesantita da —a Wajir per sempre numerose minacce, polemiche e ti- Eredità umana mori di contagio per la popolazione. —e spirituale «Bisogna fare silenzio se si vuole di- Nel marzo del 2003, in una solenne ventare operatori di pace, non vio- manifestazione pubblica, le tradizio- Quello che colpiva in Annalena era lenti, miti, mansueti, capaci di mise- nali «circumcisers» (le donne che l’apparente semplicità con cui af- ricordia, di compassione, di infinita praticano l’infibulazione e la circon- frontava i problemi e il suo affidarsi benevolenza6…» cisione) rinunciano pubblicamente alla Provvidenza per risolvere situa- Tornando in Italia nel luglio ’95, An- al loro lavoro con una dichiarazione zioni quasi sempre disperate: la sere- nalena si ritira nei diversi eremi che di «rinuncia per amore di Allah» e nità di chi ha la consapevolezza delle le offrono un’ospitalità anonima, di- Annalena dà loro un impiego o una sue scarse risorse, ma la sicurezza di screta e di radicale isolamento: Cer- somma in denaro per iniziare un’al- poter contare su quel Dio amico che baiolo, Campello sul Clitunno, Ca- tra attività. per primo ha pagato il prezzo più al- stagnolo di Civitella. «Se Dio vorrà, Il 25 giugno a Ginevra, l`UNHCR8 le to per amore degli uomini. Annalena rimarrò in eremo almeno un anno. consegna il prestigioso premio Nan- traeva la forza per le sue iniziative da

28 Testimoni 10/2016 PASTORALE un lungo sostare davanti al Signore. Già negli anni della sua giovinezza, a Forlì, trovava il tempo per la medita- zione e la contemplazione presso al- cuni monasteri di clausura della città. Il bisogno di silenzio e di preghiera sarà sempre una nota ricorrente nel- la sua vita. Così come una nota parti- colare della sua figura sarà spesso uno sguardo triste di chi ha visto tan- te sofferenze, ma anche quell’indi- menticabile sorriso dolce che pure nei momenti difficili dava sicurezza e coraggio a chi le era vicino. Annalena ha operato libera da con- dizionamenti di enti e organizzazio- ni, facendosi carico anche della sof- ferenza di non potere rispondere a tutti i bisogni dei suoi poveri. Ha vis- Secondo lo stile di Dio nella Bibbia suto libera dalla schiavitù dei diffusi modelli sociali. Libera da pregiudizi, ha rifiutato ogni forma di violenza e LA MISERICORDIA NELLE ricercato costantemente il dialogo anche con l’Islam. Quando qualcuno la chiamava ‘mis- RELAZIONI SOCIALI sionaria laica’, disapprovava: «io non sono né missionaria né laica, io sono Non c’è misericordia senza relazione, senza il vedere semplicemente una cristiana, intera- l’altro e il suo bisogno, la sua impotenza, la sua debolezza mente consacrata a Dio e ai poveri». «Io impazzisco per i brandelli di e senza assumere il carico del soccorso prima ancora di umanità ferita, più sono feriti, più so- occuparsi delle responsabilità. La misericordia anima il no maltrattati, più di nessun conto patto sociale. agli occhi del mondo, più io li amo. Questo non è un merito, è una esi- genza della mia natura»… «Spero che questo mio seme una volta mor- l papa Francesco ha spesso riflet- tenza, la sua debolezza e senza assu- to, marcirà e darà frutto, il solo frut- tuto sulla grande importanza del- mere il carico del soccorso prima an- to che conta: amore, tenerezza, com- Ila misericordia nelle relazioni so- cora di occuparsi delle responsabi- prensione, tolleranza, assenza di ciali, invitando tutti a fare altrettanto. lità. La misericordia anima il patto paura, audacia nell’amore».10 Quella che viene più spesso intesa sociale. come una specie di commozione tipi- Del resto il kèrigma stesso: «possie- Anna Maria Gellini ca degli animi sensibili, è, in verità, un de un contenuto ineludibilmente so- fondamentale criterio per tutte le re- ciale: nel cuore stesso del Vangelo vi lazioni sociali. «Usiamo l’espressio- sono la vita comunitaria e l’impegno 1. Lettera ai benefattori da Campello, giugno ne: Opere di misericordia perché con gli altri» dice Papa Francesco.2 1995 2. Annalena Tonelli Lettere dalla Somalia consapevoli del fatto che, se fosse La più antica Confraternita della 1985-1995 EDB, 2016 racchiusa solo nella sfera del pensie- Misericordia nacque a Firenze nel 3. Lettera alla mamma da Marka, dicembre ro o del puro sentimento, la miseri- 1244 per curare il trasporto e l’assi- 1992 4. Lettera all’amica Linda da Marka, settem- cordia sarebbe vana», dice, in un suo stenza dei malati, quanto basta per bre 1993 magnifico libretto, Piero Stefani.1 dire che: «la misericordia ha più vol- 5. Durante un incendio nel 1428, rimase inte- gra una xilografia della Madonna con Bam- Sì, basti semplicemente pensare alle ti (…) un conto è essere di fronte al- bino, poi denominata “Madonna del Fuo- opere di misericordia cosiddette la colpa, altro è essere di fronte al- co”, tuttora patrona della città di Forlì. “corporali” per avere il primo e prin- l’impotenza (…)». Nelle opere di 6. Lettera a un’amica da Campello, luglio 1995 cipale impatto con la sostanza della misericordia corporali «l’urgenza sta 7. Lettera ai benefattori da Campello, giugno misericordia: si tratta di visioni che nel soccorrere», appunto.3 Dar da 1995 diventano azioni, di volontà che si mangiare agli affamati, da bere agli 8. L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati trasformano in interventi reali e con- assetati, vestire gli ignudi e alloggiare 9. Lettera a Maria Teresa da Campello, mag- creti. Per questo non c’è misericor- i pellegrini; curarsi degli ammalati, gio 1995 10. Lettera a p. Giorgio da Mogadiscio, novem- dia senza relazione, senza il vedere occuparsi dei carcerati, seppellire i bre 1991 l’altro e il suo bisogno, la sua impo- morti, sono opere di assoluto impat-

Testimoni 10/2016 29 PASTORALE to sociale. Un elenco di azioni che di impegno educativo, perché i ragaz- gioia di Gerusalemme (Ger 30/31). sono alla base non solo delle politi- zi e i giovani possano emendarsi da E avvenne che quando i cadaveri de- che del welfare, ma, prima ancora, ogni forma di deleteria “ignoranza”. gli ebrei venivano lasciati insepolti e delle carte dei diritti umani e civili, gettati sulla superficie della terra, delle cure primarie che tutte le isti- L’impatto sociale della esposti al ludibrio delle iene e degli tuzioni, i governi nazionali, ma an- —misericordia nella Bibbia uccelli, nella valle descritta da Eze- che gli organismi internazionali, chiele, venne la mano di Dio a ordi- hanno – o dovrebbero avere – in Lo stile di Dio nella Bibbia è quello nare al profeta non più di dare se- ogni ordine del giorno e in ogni Con- di chiedere all’uomo quanto Egli per poltura a quelle ossa aride, piuttosto ferenza, nei Meeting, G8, G20, ecc. primo ha fatto e fa. Quando, ad l’energia spirituale della rinascita: Della fame nel mondo si occupa un esempio, il Dio di Mosè invita Israe- “Ecco, io faccio entrare in voi lo Spi- gigante come la FAO, solo per citare le ad ascoltare la sua voce, nello She- rito e rivivrete” (Ez 37,5). la sigla più nota; della sete e dell’ac- ma’, (“Ascolta Israele”, cf Dt 6,4ss), Per tutte queste opere di misericor- qua si parla in ogni dove: dalle cro- Egli stesso ha già ascoltato per pri- dia, Dio è riconosciuto e adorato co- nache di guerra alle stime della sic- mo la voce del suo popolo nella me: “Giusto” e fedele al suo popolo, cità dovuta ai disastri che i Paesi ric- schiavitù dell’Egitto. Essi “gridaro- nel Primo Testamento. Sarà solo chi portano sull’equilibrio ecologico quando avrà a che fare col peccato terrestre. Dei carcerati si occupa di Israele che, allora: “egli si alza anche l’ONU e sulla sepoltura di dal trono della giustizia per seder- tutti i morti – dei giusti e degli em- si su quello della misericordia”.5 pi! – veglia, tra l’altro e tra gli al- A imitazione del Padre, anche il tri, Amnesty International. Poteri Figlio di Dio, dà da mangiare agli pubblici e privati servizi di volon- affamati, prima di chiedere a sua tariato non fanno altro che “mise- volta da mangiare; dà da bere agli ricordia”! Per non parlare dell’“al- assetati, prima di chiedere a sua loggiare i pellegrini”, che oggi si volta da bere. Nel grande affresco traduce in: accoglienza agli immi- della moltiplicazione dei pani, si grati, ospitalità ai profughi, ponti celebra il grande banchetto della contro i muri, destra vs sinistra, fame umana che trova soddisfazio- egoismo sociale e spirito di condi- ne nella condivisione di Gesù e de- visione, temi che costituiscono il gli Apostoli. A questi ultimi, che nodo più aspro e intricato delle at- gli dicono di congedare la folla per tuali politiche mondiali. la cena, Gesù risponde: “Voi stessi Di tutto questo sommovimento Ge- date loro da mangiare” (Mc 6,37). sù, nel Vangelo di Matteo, parla nel no” ed Egli “ascoltò” il loro grido, è Quelli restarono sorpresi non solo suo ultimo discorso e dice: su queste scritto nel libro dell’Esodo (cf Es perché avevano solo cinque pani e azioni sarete tutti voi giudicati! (cf 2,23-24). In seguito, una volta usciti quella folla era di cinquemila perso- Mt 25,31-46). Altro che sentimenti, o dal grembo dei Faraoni, avvenne che ne, ma perché non si ritenevano in forme facoltative di generosità: le gli Israeliti fossero assetati e affama- dovere di dar da mangiare agli affa- opere di misericordia sono il metro ti nel deserto e anche qui Dio ebbe mati. Non capivano come la fame di su cui ogni cristiano verrà a parago- cura di loro e diede loro l’acqua dal- quegli sconosciuti fosse una cosa che ne, cioè posto dinanzi alla sua inelu- la roccia e fece scendere dal cielo il li riguardasse. Gesù annuncia loro dibile responsabilità davanti a Dio! pane della manna (cf Es 15/16). Nel che dinanzi a una folla affamata c’è Come se non bastasse, la tradizione libro di Genesi si racconta che Ada- un’unica contingenza: offrire ciò che cattolica aggiunge un secondo elenco mo ed Eva uscissero nudi dall’Eden, si può! Domani, poi, si procederà ad di tali opere che chiama “di miseri- quando Dio li vide e se ne diede altre cose, a organizzare, a protesta- cordia spirituale”: “Consigliare i dub- pensiero, confezionando, per vestirli, re, a denunciare le eventuali ragioni biosi, insegnare agli ignoranti, ammo- delle “tuniche di pelle” (cf Gn 3,21); di quella mancanza di bene prima- nire i peccatori, consolare gli afflitti, e quando gli Ebrei furono forestieri rio. La misericordia è un “pronto perdonare le offese, sopportare pa- nella terra di Canaan, o in quella soccorso”; viene prima e dopo la zientemente le persone moleste, pre- d’Egitto, Dio gli fece avere una buo- “giustizia”. gare Dio per i vivi e per i morti”. Si na accoglienza da parte di quei po- Questi comportamenti “divini” tratta di opere che coinvolgono la vi- poli, al punto che essi vi restarono in istruiscono i cristiani sulle loro più ta dell’anima, ma in un orizzonte in pace per molti anni. Quando, poi, gli elementari responsabilità: che ogni cui questa è un tutt’uno col corpo.4 Israeliti si ammalarono di lebbra, il creatura al mondo abbia da mangia- Per fare un esempio: l’“insegnare agli Signore li guarì (cf Nm 12,15); quan- re e da bere, da vestire e una terra e ignoranti” chiede un doppio impe- do furono tenuti prigionieri nell’esi- una casa dove abitare. Nei paesi po- gno sociale: quello intra-ecclesiale lio babilonese, Dio li liberò facendo- veri del mondo significa ancora lotta- della conoscenza della fede e quello li ritornare nella terra promessa “ai re e impegnarsi in ogni modo per tro- civile della scuola e di ogni altro tipo nostri padri”, e gustare di nuovo la vare acqua e cibo; in quelli ricchi

30 Testimoni 10/2016 PASTORALE

ESERCIZI SPIRITUALI vuol dire promuovere e realizzare gnificò l’essere riaccolto nella sua fa- PER TUTTI l’accoglienza, agire con creatività e miglia, il ritrovare un nome, la lingua scienza per il lavoro, l’istruzione e e le parole per dialogare con tutti; la l’integrazione, la salute e i diritti per dignità di un vestito e di una casa, al ᮣ 28-30 ott: p. Elia Citterio “Vita tutti. “Opere” in cui il cristiano è posto delle catene con cui era stato spirituale cristiana: una sosta per capire” doppiamente chiamato in causa: co- condannato alle dimore dei morti. SEDE: Casa Incontri cristiani, Via me cittadino e come credente. Que- La libertà è tornare in vita! Faleggia, 6 – 22070 Capiago ste opere sono, infatti, atti di umanità Intimiano (CO); tel. 031.460484 – e doveri sociali e civili; inoltre, per il Le viscere di misericordia fax 031.561163; e-mail: cristiano, una carezza attesa dal Si- di Paolo [email protected] – — [email protected] – gnore stesso, un bicchiere di “acqua www.dehonianicapiago.it fresca” per le sue labbra assetate: Un grande discepolo di Gesù in que- “Tutto quello che avete fatto a uno st’opera di misericordia fu Paolo. ᮣ 31 ott-6 nov: don Pierrick Rio solo di questi miei fratelli più picco- C’è una lettera che è la più breve di “In Cristo tutti riceveranno la li, l’avete fatto a me” (Mt 25,40). tutte (appena 25 versetti!); qualcuno vita” (1 Cor 15,22)

la chiama “biglietto”, tanto è piccola SEDE: Foyer de Charité “Marthe Misericordia e confidenziale. Si tratta della Lette- Robin”, Via Padre Mariano da e libertà ra a Filemone che Paolo scrive di suo Torino, 3 – 01037 Ronciglione (VT); — tel. 0761.625057 – fax 0761.625057; pugno quando si trova prigioniero e-mail: Una delle emergenze sociali più im- ad Efeso. L’esperienza del carcere gli [email protected] – plicate con la misericordia – dopo fa comprendere l’impotenza in cui www.foyer-ronciglione.it quelle della fame e alla sete – è la vive lo schiavo. Forse per questo lotta per la libertà di ogni persona, a scrive al suo amico Filemone queste ᮣ 6-12 nov: Sara Staffuzza ed cominciare dai più deboli, dagli stupende righe, supplicandolo di equipe del Centro Aletti “1° esclusi, dai reietti. La misericordia riaccogliere il suo “schiavo” Onèsi- Settimana ignaziana” trova, in questo ambito, un vastissi- mo, fuggito da casa sua, tempo pri- SEDE: Casa Esercizi Spirituali “Domus Laetitiae”, Viale Giovanni mo campo di “battaglia”. Si pensi al- ma. Ma: “non più come schiavo, ma XXIII, 2 – 06081 Assisi (PG); tel. la schiavitù che ancor oggi affligge molto più che schiavo, come fratello 075.812792 – fax 075.815184; tantissime creature. Si pensi alla carissimo” (Fm 16). e-mail: “tratta” che Papa Francesco non Nella comunità cristiana: “non c’è [email protected] – www.domuslaetitiaeassisi.it smette mai di denunciare, special- più Giudeo, né greco, schiavo né libe- mente quando è fatta sulla carne dei ro” (Gal 3,28) e ogni creatura ha la ᮣ bambini, o delle giovani donne; dei piena dignità dinanzi e dentro il Cor- 7-14 nov: don Leonardo Biancalani “La spiritualità della migranti, o delle creature delle fave- po di Cristo. “Accogli Onesimo come Lettera di Giacomo” las, dei cui organi si fa illecito e libe- me stesso” – chiede Paolo a Filèmo- SEDE: Comunità di Preghiera ro commercio, facilitato dal fatto ne – e “se ti ha offeso in qualcosa e ti “Mater Ecclesiae”, Via della Pineta che i loro nomi non appaiano in nes- deve qualcosa, mettilo sul mio conto Sacchetti, 502, – 00168 ROMA; tel sun ufficio anagrafico. (…) pagherò io” (Fm 17-18). e fax 06.3017936; e-mail: [email protected] – Anche su questo fronte, la Parola Nella comunione di carne e spirito in www.centromaterecclesiae.it mette dinanzi a noi l’esempio di Ge- cui vive la Chiesa, Corpo mistico di sù. Anch’Egli un giorno si trovò da- Cristo, tutti acquistano una sacra li- ᮣ 13-20 nov: fr. Luca Fallica osb vanti a un uomo che i suoi concitta- bertà: quella di essere membra gli “La tenerezza di Dio ci crea e ci dini avevano isolato fuori le mura uni degli altri. E Onèsimo, lo schia- rigenera come segno della sua della sua città, l’avevano denudato e vo, tra tanti membri metaforici che misericordia” (Sal 145,9) legato, costringendolo ad abitare formano le Chiese di Paolo, lui, dice SEDE: Centro Mater Divinae nelle tombe, urlando di notte e di l’Apostolo, è: “le mie viscere” (Fm Gratiae, Via S.Emiliano, 30 – giorno come un essere bruto (cf Lc 12): il mio grembo di vita, la mia spe- 25127 Brescia (BS); tel. 030.3847210/212; e-mail: 8,26-39). Quest’uomo era schiavo ranza, la mia stessa libertà, la “mise- [email protected] – persino di se stesso e nella sua pove- ricordia” di Dio che in me ha preso www.materdivinaegratiae.it ra mente avevano fatto casa una le- carne. gione di demoni. Neppure la parola ᮣ Rosanna Virgili 18-20 nov: p. Paolo Calabrese, sapeva usare più, visto che era solo e OCD “Testimoni della selvaggio in luoghi deserti da ogni misericordia del Padre: S.Teresa Benedetta della Croce” piede umano. Gesù lo vede e lo libe- 1. P. STEFANI, Le donnole del Rabbi. Com- ra dalla sua schiavitù, semplicemen- passione e misericordia nell’ebraismo, EDB, SEDE: Monastero S.Croce, Via te reintroducendolo nella società da Bologna 2016, 5. S.Croce, 30 – 19030 Bocca di 2. EG 177. Magra (SP); tel. 0187.60911 – fax cui era stato escluso. L’esclusione dal 3. P. STEFANI, I volti della misericordia, Ca- 0187.6091333; e-mail: consesso sociale è, infatti, la madre rocci, Roma 2015,14-15. [email protected] – 4. Cf. B.UBERTI,R.VIRGILI, Amare anima e www.monasterosantacroce.it di ogni schiavitù. corpo, Centro Ambrosiano, Milano 2015. La libertà per l’uomo di Gerasa si- 5. Talmud babilonese, ‘Avodah Zarah 3b.

Testimoni 10/2016 31 PROFILI E TESTIMONI doti, religiosi e fedeli laici che, in tut- to il mondo, si dedicano all’annuncio del Vangelo con grande amore e fe- deltà, non di rado anche a costo del- la vita. La loro esemplare testimo- nianza ci ricorda che la Chiesa non ha bisogno di burocrati e di diligen- ti funzionari, ma di missionari appas- sionati, divorati dall’ardore di porta- re a tutti la consolante parola di Ge- sù e la sua grazia. Questo è il fuoco dello Spirito Santo». Le tre suore saveriane non erano certo delle burocrati, ma persone ap- passionate e divorate dall’ardore missionario. Portavano nel cuore un fuoco d’amore, la cui scintilla era scoccata quando ancora erano mol- Le tre suore saveriane uccise in Burundi to giovani, in famiglia. Per racconta- re le loro vicende bisogna ripartire proprio da qui. Sia Olga, sia Lucia e MISSIONARIE Bernardetta sono cresciute in fami- glie numerose, laboriose, profonda- mente cristiane. Erano ragazze serie, PER SEMPRE allegre e impegnate. Un giorno è sta- to chiesto a Olga: “Che cosa ti ha fat- Erano innamorate di Gesù e avevano nel cuore la to felice nella vita?”. «La mia fami- passione per l’Africa. Hanno saputo armonizzare insieme i glia», ha risposto. La sua era compo- sta di dodici fratelli, otto maschi e loro impegni missionari con una profonda vita spirituale, quattro femmine. In casa c’era sem- fatta di preghiera e di fedeltà alla loro consacrazione. pre posto per la carità. Non c’era po- Diverse per provenienza e temperamento, il Signore le ha vero che passasse senza ricevere un po’ di farina o di patate, di latte o al- unite nel medesimo martirio. tro cibo. Anche Lucia proveniva da una fami- glia numerosa. Trascorse, dicono le testimonianze, una giovinezza alle- l 7 settembre scorso si sono ste tre missionarie, innamorate del- gra. Frequentava l’oratorio e parte- compiuti due anni dalla tragica l’Africa, e racconta sulla base di nu- cipava alla iniziative della parroc- Iuccisione delle tre suore save- merose testimonianze e soprattutto chia. riane in Burundi: Olga Raschetti, dei loro appunti, trovati dopo l’as- Lo stesso si può dire di Bernardet- Lucia Pulici, Bernardetta Boggian. sassinio, il sorgere della loro voca- ta. Già da bambina era buona e fa- Era domenica, una giornata che do- zione missionaria in età giovanile, le ceva la carità a tutti, a tutti dava una veva essere doppiamente gioiosa: loro attività in terra di missione, la carezza, testimonia di lei una sua perché giorno del Signore e perché loro vita spirituale, il desiderio di do- compaesana diventata poi anche lei era presente in comunità sr. Merce- nare tutta la loro esistenza a Dio. suora. des Murgia, responsabile delle Mis- Descrive, inoltre, i tratti della loro In un clima così sereno e laborioso sionarie saveriane del Congo e del personalità, diverse l’una dall’altra, sbocciò presto in ciascuna di esse il Burundi, venuta ad accogliere nel ma cementate dallo stesso ardore desiderio di diventare missionarie. pomeriggio due suore, Marie Duku- missionario, vissuto fiduciosamente Olga si sentì attratta dall’istituto del- ze e Anna Oppo, con una giovane nella quotidianità, in mezzo spesso a le saveriane. Fu accolta e il 2 luglio italiana che veniva per continuare tanti pericoli. 1960. Sei anni dopo, nel 1966, nella la sua formazione missionaria in Leggendo queste pagine è venuto domanda di essere ammessa alla Congo. Invece è stato un giorno tra- spontaneo pensare a ciò che il Papa professione perpetua, scrisse così al- gico, di lutto, di dolore e costerna- aveva detto all’Angelus il 14 agosto la Madre Celestina Bottego, fonda- zione. scorso, memoria liturgica di p. Mas- trice, nel 1945, delle Missionarie sa- La casa editrice EMI ha pubblicato similano Kolbe, morto nel lager na- veriane: «Spero di essere accolta, af- ora, un libro a cura della saveriana zista di Auschwitz nel 1941: «In que- finché tutta la mia vita sia a disposi- Teresina Caffi, intitolato Va’, dona la sto momento, penso e con ammira- zione di Dio e delle missioni nelle vita! che raccoglie le vicende di que- zione soprattutto ai numerosi sacer- mani dei superiori».

32 Testimoni 10/2016 PROFILI E TESTIMONI

La stessa gioia fu quella di Lucia. sciarmi condizionare dagli altri, Entrò anche lei tra le saveriane accettarmi così come sono... vigi- nello stesso anno. Ripensando a lare, pregare... quel momento, più tardi, nell’ot- L’obbedienza la condurrà poi in tobre 2013, ultimo della sua vita, Burundi. Tra i suoi numerosi pen- scriverà: «Fin dall’inizio della mia sieri spirituali troviamo scritto: vocazione, il mio “sì” è stato a «O Signore, Dio di bontà, ricevi i Dio, a Gesù. Dopo aver sentito il miei limiti e trasformali in umiltà. suo amore personale per me, Ricevi le mie paure e trasforma- giunto fino alla croce, mi è sem- le in fiducia. Ricevi la mia soffe- brato che la risposta più adatta renza e trasformala in crescita ». fosse la consacrazione e che il Aveva anche trascritto alcuni luogo per viverla fosse la vita stralci del testamento di Madre missionaria». Teresa di Calcutta: «Tutto quello Anche Bernardetta si sentì ani- che ti chiedo è che ti abbandoni a mata dallo stesso desiderio di di- me completamente. Io farò il re- ventare missionaria. In una lette- sto...». Le piacevano tanto anche ra al suo parroco, don Camillo Za- spettosi. Mi dissi: sono arrivata nel le parole del canto “Ecce venio ad te ramella, confidava: «Il pensiero che più bel paese del mondo». Erano an- che dice: “Ecco, vengo a te, dolcissi- nel mondo due miliardi e mezzo di ni difficili. Il paese era in preda a mo Signore, che ho amato, che ho miei fratelli non potevano amare convulsioni politiche, sfociate poi in cercato, che ho sempre scelto, dolcis- Gesù perché non lo conoscevano e una guerra. Olga vive la sua missio- simo Signore”. quindi erano in pericolo di perder- ne passando da una comunità all’al- Tutte le testimonianze concordano si, ritornava nella mia mente, dando- tra, ma dovrà anche fare i conti con nell’affermare che Olga era una per- mi un’inquietudine, un tormento». problemi di salute che ogni tanto sona di profonda vita di preghiera. Nel 1961 entrò tra le saveriane. l’obbligheranno a tornare in Italia C’era una canzone che amava canta- Quando nel 1965 emise i primi voti, per curarsi. Ma il suo cuore era sem- re spesso negli ultimi tempi, perché nell’immaginetta ricordo scrisse: pre laggiù, tanto che la gente diceva: sentiva che corrispondeva ai suoi «Gesù, mi hai chiamato, ecco, vengo. “Olga ha il mal d’Africa”. sentimenti più profondi: “Ho udito Sono tua», e sul retro: «Nella sempli- Nel 1992 la troviamo a Uvira, sulle il Signore che diceva: “Chi man- cità del mio cuore ho offerto lieta- sponde del lago Tanganika, dove mente tutto». svolge attività catechistica. «A Uvira Diverse come carattere e tempera- – si legge in una testimonianza – Ol- mento, una volta giunte in Africa, le ga era la mamma di tutti i bambini GIANFRANCO RAVASI loro vite si intrecciano pur vivendo della catechesi, seguiva tutti i percor- a volte in comunità separate ed eser- si di preparazione ai sacramenti. La citando un apostolato anch’esso di- si vedeva sempre in motorino, anche Miserere verso: Olga avrà come campo apo- sotto il sole cocente, sempre sorri- stolico soprattutto la catechesi; Lu- dente. Si fermava spesso per strada Il più celebre salmo cia opererà come ostetrica, mentre per chiedere: “come va”? Al suo ri- penitenziale Bernardetta sarà chiamata ad assu- torno in comunità, raccontava degli mere vari incarichi a nome dell’Isti- innumerevoli incontri e del suo lavo- tuto e aveva a cuore soprattutto i po- ro con i catechisti». «La ricordo, dice l Salmo 51 è uno dei principali com- veri e i sofferenti. Si ritroveranno poi un’altra testimonianza, che andava insieme in Burundi dove la comune col suo motorino dai catechisti nei Iponimenti del Salterio, di cui costi- passione per le missioni e l’amore luoghi di catechesi: al pomeriggio tuisce il più celebre testo penitenziale. per l’Africa si compiranno con il andava a trovare le famiglie dei versamento del loro sangue. bambini che avevano abbandonato il Amato visceralmente da Lutero, che gli catechismo». dedicherà pagine altissime e indimen- Olga Era una vera catechista. Ma aveva ticabili, è stato lo specchio della coscien- — una grande cura anche della sua for- Il sogno che Olga aveva fin da bam- mazione spirituale. Si era tracciata za di Dostoevskij e il testo ispiratore bina di partire un giorno per l’Afri- un programma di vita che fosse per artisti come Rouault e compositori ca si realizzò nel 1968. Il Congo fu il conforme al disegno di Dio e al suo come Donizetti e Bach. suo primo amore. «L’impatto con amore: fedeltà a questo amore, im- questo paese – scrisse – fu per me parare ad ascoltare, rispetto per tut- «LAPISLAZZULI» pp. 144 - € 11,50 emozionante... Provai una grandissi- ti soprattutto per i poveri e i vecchi, ma gioia nell’incontro con tantissimi dominio di me stessa, non giudicare, bambini, radiosi, con donne dal por- saper tacere; povera per farmi libe- tamento signorile, con uomini ri- ra, distacco, libera dentro, non la-

Testimoni 10/2016 33 PROFILI E TESTIMONI derò?”. Ho detto al Signore con sostiene con la sua grazia, misericor- gioia: “ Se vuoi, manda me”. “Va’, dia e amore. Sono serena e vivo con parla al mio popolo; va’, pasci il mio serenità il mio quotidiano». gregge; va’, dona la vita». E Olga ha Dopo una delle sue pause in Italia donato veramente fino in fondo la per motivi di salute, ritorna in Afri- sua vita.. ca. Prima di partire, annota: «Negli avvenimenti gioiosi e tristi, ho sem- Lucia pre cercato di restare fedele alla mis- — sione per restar fedele alla mia con- Lucia entra tra le saveriane nel 1964. sacrazione. Adesso sto tornando in È infermiera professionale. La sua Burundi, con un fisico debole e limi- prima destinazione è il Brasile dove tato, credo però di poter dire che lo esercita l’attività in un ospedale-ma- slancio e il desiderio di essere fedele ternità. Madre Celestina Bottego le all’amore di Gesù per me concretiz- scrive per dirle: «Godo nel sentire zandolo nella missione è sempre vi- che ti sei innamorata delle mamme e vo. La missione mi aiuta a dirgli nel- dei neonati». la debolezza: “Gesù, guarda, è il ge- Verso la fine del 1982 la troviamo in sto d’amore per te”». Africa, a Uvira, nella provincia con- Lucia era affascinata dalla bellezza, golese del Kivu e quindi nella comu- era un donna di preghiera, appassio- nità di Nakaliza, dove vive un mo- nata di Dio, innamorata di Gesù e mento di particolare sofferenza. Al- aperta al dono dello Spirito Santo cune persone l’accusarono presso le che chiamava “il dolce ospite delle autorità di lasciar morire i bambini ammirazione e di stupore di fronte nostre anime!». «La missione – leg- della loro tribù. Subisce anche un in- alla vita». giamo nel libro dell’EMI – non era terrogatorio ingiustificato. Intanto il Signore la sta perfezionan- qualcosa di aggiunto a questa ric- In un appunto scrive: «Ho sempre do interiormente. Durante un corso chezza interiore, ma ne era il frutto. esercitato il lavoro di ostetrica con di esercizi spirituali a Bukavu, medi- Lucia cercava di conformarsi a Ge- tanta passione. La nascita di un bim- ta sulla triplice domanda di Gesù a sù, chiedeva luce e forza per servire bo mi ha sempre riempito di grande Pietro, “mi ami tu?”, la sente come ogni giorno i suoi fratelli e sorelle rivolta a sé e scrive in uno delle sue più piccoli, e la grazia di diffondere note: «Mi viene voglia di dire a Ge- la misericordia di cui si sentiva av- SERGIO ROTASPERTI sù: “Ma Gesù, sono già 32 anni che volta». sono nella vita religiosa (...). A te mi sono donata con tutta me stessa. (...) Bernardetta «Sorgente Vorrei che tu mi spiegassi un poco di — più, e invece non aggiungi altro e Anche Bernardetta aveva la missio- continui a dirmi: “Lucia, voglio en- ne nel cuore. Entra tra le saveriane di vita trare nella tua vita”. Vorrei dirti con nel 1961 e terminati gli anni della tutto il cuore, con tutta la mia anima formazione, nel 1970 giunge alla me- è la bocca e con tutte le mie forze: Vieni,vieni, ta tanto attesa: il Congo, ad Uvira. vieni Signore...». Trova una situazione politica diffici- del giusto» Lucia ebbe a soffrire anche per la le. Capita anche a lei di essere chia- sua salute, per problemi cardiaci, che mata in tribunale per tutta una serie l’obbligarono a rientrare in Italia di false accuse. In una situazione del l libro dei Proverbi contiene una notevole per curarsi, così da poter tornare di genere era stata tentata persino di Iricchezza di immagini e metafore. Lo stu- nuovo in Africa. In un appunto scri- partire, ma per fortuna ebbe il soste- dio ne analizza alcune, a partire da quattro ve: «Io vivo nella fede del Figlio di gno delle sue sorelle. «In questo Dio, che mi ha amato e ha dato se tempo – fa sapere– siamo state spa- categorie semantiche: il corpo, la natura, il stesso per me». E in un altro: «Toc- ventate dai ribelli i quali sono passa- tessuto urbano, gli animali. Alcune riflessio- chiamo con mano che veramente la ti nei villaggi vicino a noi bruciando, ni ermeneutiche conducono all’utilizzo della nostra vita è nelle Sue mani». uccidendo, rubando. (...) anche noi metafora nel libro dei Proverbi e al suo valo- Nel 2007 è destinata alla comunità di abbiamo sempre pronto il nostro fa- re nella teologia biblica. Kamenge, in Burundi. La salute è gottino per scappare se disgraziata- sempre più precaria. «Non ho più le mente arrivassero». «STUDI BIBLICI» pp. 328 - € 28,00 energie – osserva – per fare tutto ciò A Bernardetta furono affidati vari che prima facevo, in un’attività che incarichi, tra cui quello di consiglie- mi appassionava tanto». Prosegue ra generale, di formatrice e di supe- intanto il suo cammino spirituale. riora di comunità, per cui fu costret- Scrive: «Il Signore mi sta vicino e mi ta a viaggiare spesso, anche fuori

34 Testimoni 10/2016 PROFILI E TESTIMONI

po ricchi di fede, di umanità e pur nella loro indigenza mi insegnano molte cose... Mi accorgo che sono stati i poveri a suscitare in me questa voglia di amare». «Ecco, sono tua», aveva detto un giorno al Signore, consegnandogli senza riserve tutta la sua esistenza, fino alla fine.

«Olga, Lucia, Bernardetta» – conclu- de il libro dell’EMI: «Tre storie di- verse, per radici, formazione, caratte- re, vicende personali, accomunate da uno stesso fuoco che le ha portate a lasciare le loro case e i loro paesi per cominciare una vita diversa da come avevano inizialmente sognato, ma dell’Africa, ma il suo cuore era sem- Nel 2007 si trova in Burundi, a Ka- che avevano scoperto come loro pre lì vicino alla sua gente. In una menge, dove sarà nominata direttri- modalità per dire “sì “alla chiamata nota del 1997, dall’Italia dove si tro- ce della comunità. La situazione del- del Signore». vava per seguire alcuni corsi di ag- le gente è di estrema povertà, aggra- Ora riposano insieme per sempre in giornamento teologico, mentre in vata dalla disoccupazione, l’Aids, quella terra che avevano tanto Congo infuriava la bufera, spiega a l’alcolismo, la sparizione di persone amato. Sono come tre semi caduti in coloro che le chiedevano perché vo- non gradite. A Bujumbura si nota terra che l’Africa ha accolto nel suo lesse tornare laggiù: «Torno tra la anche una massiccia presenza di grembo fecondo dove continueran- mia gente. In quest’ultimo tempo il bambini e adolescenti di strada... ma no a generare nuova vita. Com’era popolo ha tanto sofferto e soffre an- – sottolinea – «noi missionari dob- nel loro desiderio, essere missiona- cora. Desidero essere lì per farmi vi- biamo essere segno, testimonianza rie per sempre. cina a chi è ferito nel corpo e nello dell’ Amore che Dio ha verso ogni spirito...». Nonostante le tante diffi- popolo, in qualsiasi attività che mi A. Dall’Osto coltà, sottolinea: «non ci scoraggia- viene affidata. Attraverso le relazio- mo»... E aggiunge: «L’aiuto vero lo ni quotidiane (un saluto, un interes- attingiamo soprattutto dalla pre- samento per la loro famiglia) devo ghiera. Al mattino l’invocazione che porre dei gesti che esprimono l’amo- PIERRE DUMOULIN inizia la preghiera di Lode: “O Dio re di Dio». Nel 2013, un anno prima vieni a salvarmi, Signore vieni presto di essere assassinata, annota: «La Giovanni in mio aiuto!”. Questa supplica ti Provvidenza mi ha fatto dono di in- viene veramente dal profondo del contrarmi con diversi popoli e cultu- Il vangelo dei Segni cuore e ti ritorna spontanea durante re, di vedere panorami stupendi. Ho il vangelo dell’Ora il giorno...». conosciuto persone meravigliose, A guidarla nella sua vita missionaria cristiani e credenti di altre religioni: sono due valori, come lei stessa con- volti che sfilano davanti a me come fesserà: «la fede e l’attaccamento a una sequenza, facendomi rivivere lo l Vangelo di Giovanni viene tradizio- Cristo con una vita di preghiera; la stupore di avere incontrato i semi nalmente interpretato a partire da due stima e il rispetto verso questo popo- del Vangelo già presenti». I lo e ogni gruppo umano: avere uno Bernardetta era piena di umanità, temi teologici: quello dei Segni delle fe- sguardo di ottimismo verso questo era semplice e possedeva una gran- ste d’Israele, che struttura in modo par- popolo, saper discernere in esso i se- de capacità di ascolto. Era una per- gni del Regno. Quando vivo questi sona misericordiosa, di riconciliazio- ticolare la prima parte, e quello dell’«Ora valori, essi mi aiutano a vivere la ne e soprattutto di preghiera. Cerca- di Gesù», che caratterizza la teologia missione con gioia e discernimento». va sempre il lato positivo in ogni si- Nel 2000 la guerra infuria ancora nel tuazione. Possedeva anche una spic- della seconda parte. paese. «Per grazia del Signore che è cata vena umoristica. Diceva scher- qui con noi, scrive a una sua amica, zando: «Non bisogna prendere trop- «LETTURA PASTORALE DELLA BIBBIA» ci si riprende abbastanza in fretta. po sul serio la vita». Avvertiva una pp. 128 - € 15,00 Tocchiamo con mano che il Signore grande passione per i poveri e per le ogni giorno ci prepara il coraggio e persone in difficoltà. Diceva: «Io mi la serenità sufficienti per accogliere sento privilegiata a essere qui accan- e vivere ciò che il giorno dopo la to a questi fratelli sofferenti e pove- www.dehoniane.it Provvidenza ci prepara». ri in tutti i sensi, ma nello stesso tem-

Testimoni 10/2016 35 brevibrevi daldal mondomondo Brasile* Mongolia*

Assemblea generale della Conferenza dei Ordinato il primo sacerdote nativo Religiosi Sono trascorsi 24 anni Lo scorso mese di da quando il Vangelo è luglio, dall’11 al 15, la tornato ad essere Conferenza dei religiosi annunciato in del Brasile ha tenuto Mongolia, dopo la l’assemblea generale triste epoca del regime sul tema, tratto dal comunista che aveva versetto di Isaia: “Ecco bandito dal paese ogni io faccio una cosa forma di religione, e nuova”. Vi hanno partecipato oltre 500 religiosi per ora la piccola comunità riflettere, in particolare, sulla vita religiosa e consacrata cattolica di appena “nel processo di trasformazione”. Al termine dei lavori 1.500 fedeli, ha avuto la gioia di vedere la prima è stato diffuso un messaggio conclusivo in cui viene ordinazione sacerdotale di uno dei suoi membri. Il neo ribadita “la necessità di una profonda riforma” per sacerdote si chiama p. Joseph Enkh. La cerimonia ha tradurre “il cuore pulsante del Vangelo nel avuto luogo domenica 28 agosto a Ulaanbaatar, capitale discernimento dei segni dei tempi”. della repubblica della Mongolia. Vi hanno preso parte Quattro i punti principali particolarmente sottolineati. anche le autorità civili, il sindaco e il governatore e Anzitutto “il dialogo come via di evangelizzazione. «È numerosi non cristiani e non battezzati. urgente – si legge nel messaggio – una riforma Il rito, celebrato in lingua mongola, è stato presieduto profonda, allo scopo di continuare ad essere segno e dal missionario filippino e Prefetto Apostolico profezia nel mondo di oggi, camminando insieme, Venceslao Padilla, con la partecipazione di un centinaio testimoniando la verità con la carità e scegliendo il di sacerdoti venuti dalla Corea – un paese legato con dialogo come via di evangelizzazione”. È ribadita inoltre particolari vincoli missionari alla Mongolia – oltre a tre l’urgenza di suscitare “una vita consacrata e religiosa vescovi e il Nunzio Apostolico che ha portato con sé che testimoni la gioia e la libertà del Vangelo, un messaggio del papa Francesco. considerando la complessità del mondo di oggi”. E Parlando a Vatican Insider di questo avvenimento, ancora, la necessità di “tornare al primato del Vangelo, Pardilla non stava più in sé dalla gioia: «È una speciale incoraggiare una vita religiosa ‘in uscita’, rilanciare la benedizione di Dio che visita il suo popolo» – ha vicinanza e l’incontro con le nuove generazioni, dichiarato. «È un dono alla piccola Chiesa della ribadire l’opzione preferenziale per i poveri e Mongolia, ma anche a tutta la Chiesa universale e al promuovere un’ecologia integrale. paese stesso che non è cristiano». In Mongolia, paese In secondo luogo, riscoprire l’importanza del silenzio vastissimo di circa un milione e mezzo di kmq e una mistico. Il ritorno al primato del Vangelo, si afferma, popolazione di circa tre milioni di abitanti, il 53% sono “dovrebbe favorire la riscoperta dell’importanza del buddisti, il 38% senza religione o atei, il 3% musulmano. silenzio e dell’ascolto mistico della Parola di Dio, con il La chiesa cattolica conta sulla presenza di 70 mistero di Cristo come fonte di ispirazione di una vita missionari, di cui 20 uomini e 30 suore, di 21 paesi consacrata che punti alla missione e non sia diversi e 12 congregazioni. Si tratta di un vero mosaico ossessionata dalla sopravvivenza”. di etnie, colori e linguaggi. In terzo luogo, l’opzione preferenziale per i poveri ed i Nel paese, la Chiesa gestisce 6 parrocchie e 5 stazioni bisognosi, mediante “un impegno profetico che vada al missionarie senza sacerdote. Inoltre promuove opere di là dei propri confini”. La Conferenza ribadisce che sociali, caritative e umanitarie, come per esempio due ciò dovrebbe accadere attraverso la solidarietà e il centri per bambini di strada, case per anziani e centri riavvicinamento ad uno stile di vita semplice ed giovanili, kindergarten e alcune scuole primarie, oltre a austero, l’impegno “nelle cause sociali, nella lotta per la due compagnie agricole che promuovono programmi di difesa dei diritti, della dignità e della vita di tutti, sviluppo per le comunità rurali. È presente anche nelle promuovendo la partecipazione politica e ponendosi a periferie delle città, vicina agli emarginati, ai poveri e ai fianco dei gruppi umani più vulnerabili, come i migranti, sofferenti. Tutto questo in un paese che è alle prese i rifugiati, le vittime della tratta”. con gravi problemi quali un diffuso alcolismo, la Infine, l’importanza di una ecologia integrale. Traendo violenza, la mancanza di servizi sociali pubblici e ispirazione dall’ Enciclica di Papa Francesco “Laudato si’ un’estrema povertà. ”, la Conferenza sottolinea come l’ecologia integrale «In questo vasto paese, ha affermato Padilla, la sete di nasca “dalla passione per la cura della casa comune, spiritualità, nonostante la triste eredità lasciata nell’ottica di una spiritualità che accresca una sobrietà dall’ateismo che ha regnato durante il periodo felice”. In tal modo, si potrà ritrovare “la presenza e sovietico, non è ancora spenta. «La gente continua ad l’azione di Dio in tutte le creature”. avere un implicito desiderio di Dio, ed è incuriosita

36 Testimoni 10/2016 brevibrevi daldal mondomondo dalla vita di coloro che sono credenti. A chi chiede grande entusiasmo. Memorabile è stata l’accoglienza al informazioni, noi diciamo “Vieni e vedi”. Coloro che papa Francesco nel gennaio 2015, quando quasi 7 desiderano diventare cristiani iniziano un cammino milioni di persone hanno partecipato alla sua messa a catecumenale di due anni». Manila. Mai nella storia era avvenuto qualcosa del «Noi, ha concluso, predichiamo con i fatti, proclamiamo genere per la visita di un papa. il Vangelo con il nostro esempio quotidiano I cattolici di Zamboanga, dove vive p. D’Ambra, sull’esempio di san Francesco d’Assisi». nutrono una speciale devozione alla Vergine del Pilar, Joeph Enks era stato ordinato diacono l’11 dicembre portata nel paese dagli spagnoli e tuttora molto viva. 2014 a Daejeon (Sud Corea) dove aveva ricevuto la «La Vergine del Pilar, ha dichiarato p. D’Ambra, è sua formazione. Tornato in Mongolia nel gennaio 2016 profondamente venerata dai fedeli che la pregano aveva svolto un servizio pastorale in varie parrocchie. perché non li abbandoni mai e adesso, più ancora, di Ora ritornerà nella steppa, tra la popolazione cristiana, fronte a questa minaccia della violenza mondiale». a proclamare il Vangelo. La popolazione di Zamboanga ha vissuto in prima persona l’odio e il terrore nel 2013 quando il Fronte Nazionale di liberazione Moro (MNLF) ha attaccato e bruciato un’ampia zona della città, uccidendo una Filippine* quantità di persone. I responsabili di questo eccidio appartenevano a un ramo del gruppo terroristico Terrorismo musulmano nel sud del paese jihadista Abu Sayyaf, molto attivo nelle isole meridionali Cresce la violenza nel sud delle Filippine. Lo ha del paese. Ad esso vengono attribuiti numerosi attacchi dichiarato p. Sebastiano D’Ambra in un colloquio terroristici, compreso quello dello scorso giugno in cui telefonico con la Fondazione pontificia di aiuto alla fu decapitato un turista canadese. Chiesa che soffre, organismo che ha lo scopo di aiutare i cattolici e gli altri cristiani perseguitati. Padre Sebastiano è un missionario del PIME, di origine siciliana, nelle Filippine da circa 40 anni. È il fondatore India* del Movimento per il dialogo, Silsilah, – termine arabo che significa letteralmente “catena”, “legame” – con Giornata dei martiri sede a Zamboanga, il cui scopo è di promuovere il La Chiesa dello Stato di Orissa, in India centrorientale, dialogo e la pace tra i cristiani e i musulmani. ha celebrato il 30 agosto scorso la “Giornata dei Un tempo – ha affermato il padre – le Filippine erano Martiri”, per ricordare il sacrificio delle 101 persone un luogo da sogno per il dialogo interreligioso, dove che hanno perso la vita durante i massacri anticristiani esisteva una piena armonia. Per decenni, infatti, tra le del 2007 e del 2008, organizzati dai gruppi radicali e religioni si è vissuto in un clima di vera fraternità. Ma paramilitari indù. La Conferenza dei vescovi dell’Orissa, ora la situazione è completamente cambiata. Nel sud inoltre, ha da tempo incaricato una speciale équipe di del paese c’è una continua minaccia, soprattutto preti e ricercatori per documentare il massacro e, con nell’isola di Jolo (nell’arcipelago di Sulu): rapimenti, la diocesi di Cuttack-Bhubaneswar, per avviare il violenza, persecuzioni... processo diocesano per dichiarare il martirio. Dietro a questa situazione, ha aggiunto, si nascondono Noi crediamo, ha dichiarato mons. Machado, vescovo interessi geopolitici e militari. Si tratta di uno scenario della diocesi di Vasai nello stato federale del complesso. Più volte egli ha esortato i capi musulmani Maharashtra, nel centro occidentale dell’India, in a non comportarsi come “se niente stesse accadendo”, un’intervista a Radio Vaticana, che questi martiri sono ma a mobilitarsi e a denunciare la pericolosa morti per testimoniare la fede a Kandhamal. Hanno situazione che la gente sta vivendo. Ma, ha sottolineato sofferto molto ma non hanno mai pensato di «se ne stanno con le braccia conserte; hanno paura abbandonare la fede; malgrado tutto hanno dato la delle rappresaglie e preferiscono tacere», benché la loro vita per testimoniarla. situazione sia allarmante non solo per i cristiani, ma Dobbiamo dire – ha aggiunto – che la situazione non anche per i musulmani moderati». è così in tutta l’India. È un caso specifico. Oggi non Secondo p. Sebastiano, l’islam sta crescendo a passi da possiamo dire che i cristiani sono perseguitati gigante in alcune aree delle Filippine: «nell’Isola di dappertutto; questo non sarebbe vero. E dobbiamo Mindanao, un tempo l’80% della popolazione era aggiungere che non tutti sono contro di noi. Molti cristiana. Attualmente lo è solo il 60% e l’altro 40% è indù, ad esempio, hanno collaborato e aiutato la Chiesa musulmana. I cristiani vivono nella paura, non ardiscono e i cristiani in questa sofferenza. La Chiesa continua a parlare chiaro o andare alla messa, nonostante la tendere la mano del dialogo per fare il bene comune, presenza dell’esercito. Molti se ne stanno andando». per evangelizzare. La Chiesa chiede sempre giustizia, Tuttavia, nonostante questo quadro così fosco, i misericordia per portare la speranza a coloro che Filippini continuano ad avere una fede profonda, le hanno perso tutto questo. chiese sono sempre quasi piene e le maggiori festività religiose, come la Settimana Santa, sono celebrate con a cura di Antonio Dall’Osto

Testimoni 10/2016 37 VOCE DELLO SPIRITO

EVANGELO ED ECUMENISMO

Se noi conoscessimo il dono dell’evangelo (cf. Gv 4,10), re, nel nostro vivere o meno l’evangelo. Chi di noi po- la potenza dell’evangelo (cf. Rm 1, 16), dovremmo sem- trebbe dire che qualcuno ama di più o di meno il Signo- Splicemente ascoltarlo e adorarlo; dovremmo far diven- re in base alla chiesa di appartenenza? tare nostra carne e nostro sangue il mistero del Cristo Non abbiamo mai detto, e abbiamo sempre impedito trasfigurato di cui Dio ci ha voluti partecipi. Ma di che altri lo dicessero, che siamo qui a vivere come mo- fronte a questa verità sta la miseria di ciascuno di noi e naci per uno scopo ecumenico. Eventualmente una ta- delle nostre chiese, incapaci di essere all’altezza di que- le affermazione può risuonare in bocca a quanti vo- sto mistero luminoso. Cer- gliono avere uno scopo per chiamo dunque di metterci giustificare la loro vita reli- di fronte all’evangelo, di giosa. Noi no, noi siamo fronte al Signore, affinché qui per vivere l’evangelo, e ci giudichi nella sua miseri- sappiamo che nel vivere cordia e compassione. l’evangelo è essenziale l’e- Spesso in questi ultimi an- cumenismo. L’ecumenismo ni, quando avvengono de- non è un’opzione tra le al- gli eventi di grazia nel tre, non è una scelta che si cammino del dialogo tra le può assumere a un certo chiese, si scopre e si am- punto del cammino. Ripe- mette che nel nostro passa- to, noi vogliamo essere so- to c’è più comunione che lo dei discepoli di Cristo. divisione. Eppure a quale Se ci siamo uniti è per dare prezzo la divisione ha sfi- al Signore delle nostre vite gurato il corpo di Cristo... Certo, oggi giungiamo a ri- una testimonianza comune, è perché lo stesso amore ci conoscere che quando ci siamo separati è perché in unisce a Cristo: questo valeva negli anni in cui l’ecume- realtà non ci eravamo ascoltati e capiti, ma non possia- nismo era per le chiese una grande scoperta; valeva nel- mo dimenticare quanto la divisione sia costata in termi- l’ora in cui l’ecumenismo sembrava non essere più di ni di odio e di violenza nella vita delle chiese e dei cri- moda nelle chiese e tra le chiese; vale oggi, in un mo- stiani, oltre che in termini di contro testimonianza nei mento in cui pare che si stia assistendo a un risveglio confronti del mondo. del cammino ecumenico; varrà anche quando dovesse L’evangelo ci chiama alla comunione, al riconoscimen- tornare l’inverno ecumenico. to reciproco tra chiese che per secoli hanno cammina- L’ecumenismo è per noi un impegno che discende ieri, to in opposizione l’una all’altra. Proprio per questo oggi e sempre dall’evangelo, dalle parole di Gesù: “[Pa- vorrei dire che è giunta l’ora in cui i cristiani di diver- dre,] prego anche per quelli che crederanno in me me- se confessioni facciano dei passi concreti per mostrare diante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; che è possibile amare lo stesso Signore e credere in lui. come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in La nostra povera comunità cosa ha dimostrato in que- noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv sti quasi trent’anni, da quando un fratello pastore del- 17,20-21). E accanto a questa preghiera vi è un’altra pa- la chiesa riformata di Neuchâtel ha cominciato a vive- rola di Gesù che mostra l’unica possibile eloquenza e re con noi? Cosa mostra la presenza, ormai da nove an- visibilità evangelica dei cristiani nel mondo: “Da que- ni, di una sorella della chiesa riformata di Francia che sto tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amo- oggi fa la sua professione monastica definitiva? Una re gli uni per gli altri” (Gv 13,35). cosa semplice, elementare: noi tutti vogliamo seguire lo stesso Signore e se in comunità esistono delle differen- Enzo Bianchi ze, esse non consistono nell’appartenenza di alcuni di da Il mantello di Elia. noi alla chiesa cattolica, di altri alle chiese riformate, ma Un’eredità per il futuro. nel nostro corrispondere o meno alla grazia del Signo- Edizioni Qiqajon, Magnano (BI) 2012

38 Testimoni 10/2016 SPECIALE Testimoni

DIMENSIONE MISSIONARIA DELLA VC Per una VC senza mura e barriere Da oltre cinquant’anni viene proclamato lo slogan “vino nuovo in otri nuovi” ma, come ha detto il Papa, «vi siete proposti di discernere se gli otri che lo contengono sono adeguati a contenere questo vino nuovo?». È il momento di chiederci perché il nostro annuncio e la nostra testimonianza non sono più attrattivi.

giunto il momento di «far sorgere altri luoghi do- non pochi indizi che sembrano offrire auspici di un’epo- ve si viva la logica del dono, della fraternità, del- ca migliore per la Chiesa e per l’umanità».2 Èl’accoglienza della diversità»,1 che ci permettano È il momento di radicali purificazioni che nascono dal di sentirci viandanti con coloro che camminano e cerca- chiederci: perché il nostro annuncio e la nostra testimo- tori con coloro che cercano. nianza non sono più attrattivi? Il calo vertiginoso dell’in- Il punto di partenza è nella consapevolezza che non si teresse viene a dire che non bastano le sue tradizionali può più affrontare il futuro in dispersione; che nessuna forme espressive e che attualmente il concetto e la pras- vocazione basta da sola; che è tempo di riscoprire legami si di “separazione”, “superiorità”, “offerta di servizi sa- e dinamiche solidali tra membra dell’unico corpo. cri o profani”, non convince più; come non persuade un Oggi la forza comunicativa della vita religiosa passa at- gruppo di eletti chiusi in una particolare nicchia di Chie- traverso la fine degli spazi chiusi; attraverso il conoscersi sa che trova mille motivi per tenersi alla larga dalle feri- per accogliersi e l’accogliersi per collaborare. te e dai problemi della gente, per non lasciarsi coinvol- Le seguenti riflessioni trovano grande spazio e approfon- gere. «Così si diventa narcisisti – disse mons. Galantino dite valutazioni nel recente libro delle edizioni EDB, –- povera gente che cammina su una china pericolosa, «Servitori della cultura dell’incontro» di Rino Cozza csj. con la conseguenza di auto-condannarsi ad essere sem- pre meno significativi».3 Oggi siamo consapevoli che il tempo in cui viviamo ha Eppure in questo tempo in cui le comunità religiose per- segnato un grande turbamento per la vita religiosa, do- dono forza e significanza e per le opere si è innescato vuto soprattutto al fatto di «non aver saputo scorgere i l’effetto “domino”, tutto questo può essere letto come

Testimoni 10/2016 39 SPECIALE Testimoni una grazia, un’ora in cui Dio chiama a «scrutare il cielo sere dati secondo quelle modalità concettuali fisse che per riconoscere i segni forieri di benedizioni per le no- hanno portato alla de-storicizzazione del messaggio stes- stre aridità».4 so. È fuori della storia, ad esempio, lo sguardo sui “voti” È questo ciò che il Papa sta facendo vedere, che il clima ristretto a prospettive morali ed ascetiche individuali, culturale del postmoderno è favorevole alla riscoperta colte dalla maggior parte della gente come disinvestitu- del Vangelo e dell’approccio sapienziale, per cui ogni ra delle proprie possibilità umane piuttosto che come «carisma, per vivere ed essere fecondo, non va conserva- espressione, attraverso la sovrabbondanza di trasparen- to come una bottiglia di acqua distillata, va fatto frutti- za evangelica, di una sollecitazione rivolta a tutti a vive- ficare con coraggio, mettendolo a confronto con la realtà re il Vangelo in forma chiara e forte secondo il sogno di presente, con le culture, con la storia». Se questo non ac- Cristo. Nella vita consacrata i “voti” non sono in funzio- cade, «se siete diventati distratti, o peggio ancora non co- ne di una strategia di salvezza solo per se stessi, ma per noscete questo mondo contemporaneo ma conoscete e far diventare compagni e compagne della storia degli uo- frequentate solo il mondo che vi fa più comodo o che più mini e delle donne del mondo. vi alletta, allora è urgente una conversione!».5 Secondo questa prospettiva, allora la povertà si qualifica nel considerare i poveri parte della propria vita per sen- «Per rimanere fedeli bisogna tire con loro, per sceglierli e partecipare alle loro diffi- “uscire”… dai propri “recinti” »6 coltà, collaborando nella soluzione di situazioni di biso- gno, a nome e nella forza del Signore. Povertà e compro- Con queste espressioni il Papa invita a non concentrar- mettersi con coloro che hanno perso il lavoro, la casa, gli si unicamente su se stessi o sulla propria perfezione, affetti. Dire “obbedienza” inoltre è affermare la capacità- prendendo così le distanze da coloro (scribi e farisei) che dovere di “ascoltare” umilmente tutti e anche tutto. conoscevano tutto il contenuto dell’amore di Dio ma In riferimento al celibato, il Papa parlando ai consacra- non sapevano tradurlo sul piano dell’esistenza perché ti/e in formazione e ai seminaristi disse:8 «Per favore non vittime di pratiche senza vita, di conformismi esteriori, siate zitelli e zitelle», intendendo così richiamare l’atten- finendo con l’essere mercanti di un parlare vuoto. zione sul fatto che il celibato e nubilato evangelici devo- Può esserci di aiuto la domanda che Francesco suggeri- no trovare il loro significato e ragion d’essere non tanto sce: «ci lasciamo inquietare dalle necessità della gente o nella rinuncia, ma soprattutto nella fecondità e nella ge- rimaniamo chiusi in noi stessi, nelle nostre comunità, che neratività di quanto può nascere da cuori che osano l’a- molte volte sono per noi comunità-comodità?».7 more senza contraccambio, da persone che amano sen- La vita religiosa è chiamata a una modalità di essere cri- za possedere. stiani dentro la vita degli uomini, con l’impegno di dare al Vangelo, nella sua essenzialità, la pienezza di credibi- lità attraverso parabole di vita vissuta in cui le persone Quali sono altri “recinti” entro cui tornino a contare più dei principi astratti, e la fede sia nel corso della storia la vita religiosa più che una dottrina. Si tratta allora di costruire comu- si è rinchiusa? nità la cui prima caratteristica, in quanto missionarie, Ci sono innanzitutto dei “recinti mentali” dati da lonta- non sia quella di innalzare una società nella società, or- ne ortodossie i cui contorni teologici ed etici risultano ganizzata ai fini dell’ “osservanza”, ma comunità in cui oggi oltre misura sfuocati. È anche per questo che «le sia possibile restare figli/e del proprio tempo, della so- nostre certezze possono diventare un muro, un carcere cietà e della cultura in cui si è immersi, per far emerge- che imprigiona lo Spirito Santo».9 In questo caso l’ “usci- re nella propria esistenza il modo d’essere di ogni vita ta” consisterà nel «saper lasciare le vie di quelle epoche cristiana, preferendo alla conservazione la proiezione in cui il pensiero era chiuso, rigido, istruttivo-ascetico in- verso il mondo e i suoi problemi, perché le risposte del vece che mistico».10 Signore sono sempre all’interno di un “qui, ora”. L’irrigidimento dogmatico su cui la vita religiosa si è co- “Fuori” «per non essere vista come struita disomogenea rispetto alla società, l’ha resa inca- una condizione a parte» pace a suscitare nelle nuove generazioni il desiderio di essa, portandosi così ad essere avvicendata nel compito È questo quello che in vario modo va dicendo papa di generare all’evangelismo dalle nuove forme che nel Francesco: la vita religiosa «non è stata vista come una frattempo sono sorte. condizione a parte, propria di una categoria di cristiani Non attraggono più quei modelli di pensiero che fatica- ma come punto di riferimento per tutti i battezzati, per no a muoversi in armonia con le aspirazioni profonde cui nel voto non deve emergere solo ciò che i consacra- delle persone, perché improntati talvolta a conoscenze ti/e possono vivere ma deve rimandare chiaramente in teorico-dottrinali del mondo platonico o stoico, tenute modo diretto a quello che è il senso di ogni vita cristia- assieme da documenti, dichiarazioni, teorie, tendenzial- na». Vale a dire che il messaggio evangelico della vita re- mente omologanti di cui si è soltanto ricettori, silenzio- ligiosa non è in ciò che la distingue ma nella intensità si esecutori. rappresentativa di un dato valore. Oggigiorno, far consi- Il pericolo conseguente – detto con parole forti dalla stere la vita evangelica in alcuni elementi di diversità teologa Antonietta Potente – è di portarci ad essere rappresenta un impoverimento della più ampia prospet- «semplici cultori o cultrici di tradizioni inutili, quasi de- tiva evangelica. In ogni caso questi non possono più es- gli attori da teatro; oppure illusi “messia” di un avveni-

40 Testimoni 10/2016 SPECIALE Te s t i moni re puramente inventato a immagine e somiglianza di il “popolo di Dio”, concetto biblico, diventato autoco- quello che abbiamo sempre fatto e già capito. È chiaro scienza conduttrice della Chiesa, a partire dalla riaffer- che in questo modo non possiamo parlare di vita e, tan- mata dignità comune del battesimo.13 L’“uscire” cui sia- to meno, della sua insita religiosità».11 mo invitati contribuirà ad avere una “visione” della con- sacrazione maggiormente propositiva rispetto all’attua- Altro “recinto” entro cui la vita religiosa si è rinchiusa, le, che non riduca il proprio spazio al mondo attorno a sé sta nel credere che basti tenere le porte aperte. Ma que- ma faccia piuttosto intravvedere la vocazione ad essere sto non basta. Uscire significa che non è sufficiente una fratello e sorella con i fratelli e sorelle, cercatori con chi modalità di presenza rivolta a fare missione in casa pro- cerca, compagni di strada, passando dall’essere esperti pria, al cui fine sono stati creati strumenti, servizi, strut- nel predicare ad esperti dell’ascoltare, condividere, dialo- ture: così che a ben guardare sono gli altri a dover veni- gare attraverso una particolare, concreta prossimità al- re da noi. «È necessario invece essere una Chiesa che l’uomo contemporaneo che porta ad abbandonare quel- trova nuove strade; che è capace di uscire da se stessa e le posizioni elitarie che in passato esercitava. andare “verso”12 con scelte evangelicamente più efficaci e nel contempo umanamente più significative, perché na- Altra chiusura è una spiritualità te dalla capacità (carisma) di guardare il mondo con oc- fuori dai percorsi dell’umanità più chi diversi, da parte di persone che coltivino e attivino autentica anche quelle dimensioni fondamentali dell’umano che da millenni chiamiamo dono, gratuità, reciprocità, solida- “Recinto chiuso” è quella spiritualità che parte dal pre- rietà, condivisione». Ma per riuscirci, la vita religiosa de- supposto che essa sia qualcosa di privato o intimista in ve imparare a non aver paura di prendere le distanze da funzione di sé o dei propri interiori interessi, A dirlo è l’e- se stessa investendo nel restituire alla gente della strada sortazione apostolica Evangelii gaudium: «La vita spiri- il Vangelo che le appartiene, attraverso il vivere in prima tuale si confonde con alcuni momenti religiosi che offro- persona quello stile che comunica la possibilità di una vi- no un certo sollievo ma che non alimentano l’incontro ta diversa, alternativa agli idoli che non danno vita. Quin- con gli altri, l’impegno nel mondo, la passione per l’evan- di il compito della vita religiosa, non consisterà nel gesti- gelizzazione».14 Si è espresso così papa Francesco nel ri- re, ma nell’essere segno di una comunione diversa, fatta cordare che la spiritualità è altra cosa rispetto al cliché di di rapporti umani diversi, segno del primato dell’ascolto altri tempi, simbolo di una santità da fenomeni speciali, da della Parola rispetto ad altro. Il problema sta nella ri- penitenze eroiche, da scelte straordinarie ed eccezionali. comprensione della funzione della vita religiosa dentro Spirituali sono invece – scrive B.Secondin – «quelle for-

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Testimoni 10/2016 41 SPECIALE Testimoni me di vita che a partire dal Vangelo sanno inventare della manifestazione del divino. Se Gesù si è incarnato nuovi spazi di ospitalità dei nuovi temi della vita: della per narrare Dio con la sua pratica di umanità scegliendo felicità, della libertà, della corporeità, della sensibilità, quali segni messianici i segni del suo cuore espressi non della volontà. Una spiritualità in armonia con la vita, con gesti da imprenditore, ma da innamorato21 allora i espressa con categorie appropriate alla mentalità seco- consacrati, hanno da esprimere trasparentemente l’atti- larizzata con modelli evangelici che interpellino l’uomo tudine ad annunciare la storia della salvezza come la sal- del postmoderno piuttosto che sche- vezza dell’uomo, di tutto l’uomo, at- mi di spiritualità poveri di origina- ta a comprovare l’entrata della vita lità, sovraccarichi di forme devozio- L’ostacolo alla divina nel vivere in pienezza la di- nali alla deriva, diffidenti verso la testimonianza non è dato mensione umana. Per questo tra- società e le sue correnti spirituali. dall’essere peccatori, ma guardo – è detto nella lettera ai con- Una spiritualità che «sappia anche sacrati “Rallegratevi” – «siamo invi- indicare alcune delle virtù sociali dal non sentirsi davvero tati a impegnarci a destrutturare mo- più urgenti: verità, responsabilità, li- appassionati e vitali delli senza vita per narrare l’umano bertà, dignità umana, pace, sobrietà, nell’incontro con l’altro. sognato da Cristo mai assolutamen- solidarietà, diritti umani, recipro- te rivelato nei linguaggi e nei mo- cità, legalità, tolleranza, cultura del- di».22 la speranza e della vita».15 La santità sarà allora data da È tempo dunque di prendere le distanze da ciò che fa per- un modello di spiritualità, mutuata da Gesù, che si fa at- cepire i religiosi e le religiose come credenti senza emo- tenta a cogliere le inquietudini dell’uomo. zioni, votati alla sofferenza piuttosto che alla festa e alla Oggi la spiritualità per riacquistare la capacità feconda- gioia. Certamente non ci sono grandi realizzazioni umane tiva, non può prescindere dal reinterpretarsi attraverso senza fatica, dedizione, sacrificio, come non ci sono mai l’espressione di alcune irrinunciabili istanze di umanità, stati dei santi senza la partecipazione alla croce di Gesù non estranee al Vangelo. Se dopo il Concilio, alla vita re- con l’accettazione del sacrificio, ma altra cosa è credere ligiosa è venuto meno lo status di élite evangelica, ora che questo vada ricercato, senza dargli il giusto posto e non può essere disatteso l’invito della Costituzione pa- avere un rapporto adeguato con questa realtà misteriosa storale sulla Chiesa, Gaudium et Spes a essere «testimo- di cui Cristo stesso nel Gethsemani ha avuto paura. ni della nascita di un nuovo umanesimo in cui l’uomo si definisce anzitutto per la sua responsabilità verso i fra- Cosa dovrebbe vedere chi si avvicina telli e verso la storia».16 Vale a dire che non può ora ve- a un religioso? nirle meno il chiarore di un umano attratto dalla grazia di Cristo, non solo con l’annuncio di una salvezza nell’al- Dall’intero Vangelo traspare che Cristo è venuto perché dilà, ma nel renderla presente nell’oggi attraverso storie imparassimo relazioni che valorizzino l’umano: «la cul- vissute, in grado di far suscitare domande e d’interpella- tura dell’incontro e della relazione questo è il modo cri- re altri in riferimento alla trascendenza.17 stiano di promuovere il bene comune, la gioia di vive- A dirlo oggi è la forza di uno stile fatto di volti umani da re».23 Il Papa lo dice così: «l’ostacolo alla testimonianza guardare con il cuore: qui è riposta la sacralità dell’attua- non è dato dall’essere peccatori, ma dal non sentirsi dav- le agire pontificio. Uno sguardo – dice il papa – che sia vero appassionati e vitali nell’incontro con l’altro».24 Al- un tu a tu: «Io riesco a guardare le singole persone, una lora nel religioso e nella religiosa dovrebbe vedersi una alla volta, a entrare in contatto in maniera personale con persona dal cui modo di vivere traspaia che credere non chi ho davanti».18 Ebbe anche a dire: «Ho visto che è sta- è farsi imbrigliare l’umanità, la vitalità, la bellezza, la ta ripresa dai giornali la telefonata che ho fatto a un ra- spontaneità ma semmai farla esplodere in pienezza, per- gazzo che mi aveva scritto […] per me questo è stato un ché la qualità della nostra vita dipende dalla qualità del- atto di fecondità. Mi sono reso conto che quel ragazzo le relazioni. Y.Congar lasciò scritto: «Per la Chiesa come ha riconosciuto un padre; […] il padre non può dire “me per ciascuno di noi, la salute non consiste soltanto nel- ne infischio”. Questa fecondità mi fa tanto bene». «Di- l’essere se stessi ma nel realizzare la verità della propria versamente si è incapaci di fecondità, incapaci di dare vi- relazione con gli altri». ta perché non si è né padri né madri».19 Da qui l’appello Dal Concilio in poi, «paradigma della Vita Religiosa è la ai consacrati perché abbiano «la ferialità degli uomini e spiritualità di comunione che si alimenta della mistica delle donne di oggi, condividendone gioie e dolori, e a dell’incontro» per fare spazio a relazioni che danno sa- essere persone capaci di riscaldare il cuore delle perso- pore alla vita, per dire a ogni creatura un desiderio di ne, di camminare nella notte con loro, di saper dialoga- amore che solo Dio potrà soddisfare. «In ogni caso è da re e anche di scendere nella loro notte, nel loro buio sen- combattere l’immagine della vita religiosa come rifugio za perdersi».20 e consolazione davanti ad un mondo esterno difficile e Tutto ciò viene a dire quello che è necessario alla vita re- complesso».25 Un segno sicuro, chiaro che la vita religio- ligiosa per poter essere presente nella nuova esperienza sa è chiamata a dare oggi è quello di una spiritualità de- storica che stiamo vivendo. clinata con l’autentica umanità attraverso una vera e sa- È questa la cristologia cui ispirarci: dire che Dio si è fat- na “vita di fraternità”. Una vita “sana” perché la malat- to uomo significa dire che la dimensione divina non pre- tia della fraternità ha una forza da distruggere anche la scinde dalla dimensione umana ma anzi questa è il luogo relazione con Dio. Oggi nella vita religiosa non si sta as-

42 Testimoni 10/2016 SPECIALE Te s t i moni sieme per farsi dei meriti o per rendere maggiormente «non giocata sulla perfezione ma che, come ha insegna- produttivo il lavoro apostolico, ma per arrivare ad ama- to Gesù, ci sia di aiuto a gestire l’imperfezione; una co- re e sentirsi amati. Questo dire rivela il sentire di avere munità che non ci giudichi se non avremo raggiunto l’i- un significato per gli altri e viceversa rendersi conto che deale, ma se avremo camminato nella buona direzione gli altri hanno un significato per me. senza arrenderci».26 A tal fine sono necessarie relazioni vere, buone, interes- È solo una fraternità pensata su queste basi nuove, in santi, che possano sviluppare gusto. Alle volte il perico- spazi nuovi, in contesti culturali completamente nuovi, lo dei nostri tessuti comunitari è di non sapere di nien- con linguaggi che devono essere, necessariamente nuo- te, e presentano una dinamica relazionale con Cristo e vi, quella che è in grado di «generare comunità che re- con gli altri così debole che non fa venir voglia di nulla; spirino e lascino respirare il profumo liberante e conso- sembra di avere a che fare soltanto con qualcosa di or- lante del Vangelo, profondamente attraversate dall’inte- ganizzativo e amministrativo, con tensioni sul nulla, piut- resse verso il regno piuttosto che all’autopromozione e tosto che con spazi di umanità serena, che trasmetta la all’autoconservazione».27 Una fraternità inoltre che con voglia di incontro, di frequentazione, di sintonia. la vita racconti Dio al di fuori, e lo renda desiderabile. Le recenti forme discepolari vengono a dire che la visi- Perché questo possa accadere – dice il Papa – «ci è ri- bilità convincente è data dalla potente umile testimo- chiesto di umanizzare le nostre comunità, curare l’ami- nianza di vita che parla all’uomo d’oggi attraverso for- cizia tra voi, la vita di famiglia, l’amore tra voi. E che il me di vita fraterna che respirano e lasciano respirare il monastero non sia un purgatorio, ma sia una famiglia».28 profumo liberante e consolante del Vangelo. È siffatto segno, identitario della vita religiosa, proposto Questi sono i presupposti che permettono la costruzio- con evidenza, ciò che è in grado di aiutare la Chiesa e la ne di una comunità di fede che vede donne e uomini ca- società, nel far circolare la linfa della fraternità a parti- paci di uscire da sé, per sentirsi ognuno servo con servi, re dalla Parola di Dio letta in un fecondo rapporto tra libero con liberi, attenti al riconoscersi dai volti e non testo e contesto sociale, culturale, ecclesiale. dalle maschere. Oggi non si è più disponibili per una finta comunione, È il momento di «guardare al mondo per cui non è più concepibile una comunità religiosa, non come una minaccia ma come al unita solo sul piano formale, giuridico, e occupazionale, proprio chiostro».29 priva di una reale, fraterna comunicazione interpersona- le. Si è invece disponibili per una fraternità in cui ognu- Nell’Enciclica Ecclesiam suam di Paolo VI, ci sono varie no si fa dono e gioisce del dono dell’altro. Una fraternità espressioni che dicono il rovesciamento di quella origi- GRANDI MISTICI

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Testimoni 10/2016 43 SPECIALE Testimoni naria prospettiva di vita religiosa che vedeva nella fuga stata fondata per la “comunione”, dunque non è una isti- dal mondo la sua ragion d’essere. In particolare viene tuzione che vive in sé e per sé. Allora è altrettanto vero detto: «Non si salva il mondo dal di fuori, occorre, come che la vita religiosa non è in funzione dei propri interes- Colui che si è fatto uomo, immedesimarsi, in certa misu- si, nemmeno di quelli spirituali, (perfezione e salvezza), ra, nelle forme di vita di coloro a cui si vuole portare il ma è nata da una relazione che riempie la vita, quella messaggio di Cristo; occorre condividere, senza porre di- con Cristo, che deve creare a sua volta capacità di esse- stanza di privilegi, o diaframma di linguaggio incom- re «uomini e donne di Dio la cui misura sta nel saperlo prensibile, se si vuole essere ascoltati e compresi».30 portare a tutti come il dono più prezioso per l’uomo».31 In un tempo in cui la Chiesa si sta ri- Per la Chiesa come per ciascuno di configurando secondo uno stile di noi, la salute – scrisse Y.Congar – generosa accoglienza degli altri Occorre condividere, non consiste soltanto nell’essere se mondi o di altri modi di stare nel senza porre distanza di stessi ma nel realizzare la verità del- mondo, la vita religiosa per essere a privilegi, o diaframma la propria relazione con gli altri. È misura della Chiesa, deve farsi «ca- proprio la qualità di queste ad aver pace di incontrare la gente nella loro di linguaggio bisogno di una intensificazione di lu- strada», nelle loro case e non solo incomprensibile, se si ce a partire dal credere che non so- nelle proprie istituzioni. vuole essere ascoltati no le idee o i libri, ma gli incontri che Il noto teologo Marie-Dominique e compresi. cambiano la vita, per cui se cambia- Chenu osservava che soltanto ac- mo poco è perché non sappiamo in- cettando a fondo l’evidenza del contrare. mondo, le sue dimensioni, la sua È stata la mancanza di relazioni a far unità, la sua storia; soltanto credendo profondamente ad perdere alla vita religiosa il suo ancoraggio alla cultura esso si potrà, dall’interno, ricollocare e far riapparire Dio della gente che, per il forte tasso di sufficienza, si è por- ed il Cristo. Dunque chiamati non a lottare contro il tata pian piano ad essere imbalsamata. Se oggi si trova mondo ma contro la propria mondanità. impoverita, deve trovarne la causa nel non essere stata Da qui l’ urgenza di prendere atto che nella vita religio- fecondata dalla sana “contaminazione” delle relazioni sa, ad aver bisogno di un supplemento di luce è proprio intensamente umane e dai contatti con i diversi. Oggi la la qualità delle “relazioni”, perché non portino ad esse- speranza di futuro e l’esemplarità dell’esserci, nascono e re funzionalmente in mezzo agli altri rimanendo soli, e rinascono dai luoghi promiscui del vivere, dall’incontro in quanto soli più propensi alla stagnazione che alla ge- di umanità intere, dall’essere nutriti dai tanti cibi del vil- neratività. La Chiesa è un corpo comunicativo essendo laggio globale. Quando smettiamo di incontrarci e di ab- bracciarci, soprattutto con i poveri smettiamo di essere generativi. Se in questi sessant’anni la vita religiosa non NANDO PAGNONCELLI ha fatto passi avanti è stato perché ha continuato a ri- spondere agli interrogativi del tempo con impennate identitarie. Diceva già il noto teologo conciliare Yves Congar: «la sua arcaica rigidità rischia di impedirci di es- Dare i numeri sere in mezzo agli uomini come essi stessi e il Vangelo ci Le percezioni sbagliate sulla realtà sociale chiedono di esservi. […] La conseguenza è che non in- contriamo più la gente là dove maggiormente è se stes- sa, dove si esprime liberamente, dove sperimenta le sue sofferenze e le sue gioie più reali, dove incontriamo i ve- a discussione pubblica italiana rischia ri problemi. Rischiamo di vivere in mezzo a loro separa- Ldi partire da una somma di percezio- ti da un alone di finzione».32 ni clamorosamente sbagliate: questo può fare comodo alla politica per cavalcare il Come deve essere l’incontro consenso, e ai media per aumentare l’au- per dire relazione evangelica dience. Un’indagine condotta in 33 Paesi su oltre 25 mila individui consente di mi- La relazione vera non è un movimento unidirezionale di surare le percezioni dei cittadini su aspet- elargizione, e non è solo guardarsi più benevolmente ma ti sociali, demografici ed economici. sta nel parlarsi, nel comunicare il proprio pensiero e nel contempo comprendere quale sia il vero pensare altrui, pp. 104 - € 10,00 per poi guardare insieme la società, il futuro, i problemi. DELLO STESSO AUTORE Michel De Certeau definiva il cristiano «l’uomo del fac- Le mutazioni del Signor Rossi cia a faccia», intendendo dire che bisogna prendersi in Gli italiani tra mito e realtà pp. 216 - € 16,00 carico lo sguardo altrui perché «possiamo amare solo chi incontriamo».33 Il Dio che Gesù ci comunica è pieno di prossimità com- passionevole, vicinanza solidale, conforto, e lo fa stando in mezzo alla gente e insegnando una sensibilità, un mo-

44 Testimoni 10/2016 SPECIALE Te s t i moni do di essere e di sentire ricco di misericordia quale atto Per fare questo servono persone capaci di interpretare di amore incondizionato fatto di attenzione, ascolto, per- la nuova stagione sociale ed ecclesiale, non fermandosi dono, guarigione, incoraggiamento, fiducia, superamen- soltanto alle prassi e alle conoscenze che finora le han- to dei pregiudizi, tabù, separazioni. no orientate, ma persone capaci di transitare a mondi «L’incontro misericordioso con l’altro – dice il Papa – possibili, in cui la preoccupazione non sia quella di riag- non è intellettuale o astratto, bensì è contatto con la sua giustare ciò che non può essere più aggiustato, (è questa carne e la sua sofferenza». C’è qui l’invito a stare nel bi- la fatica di Sisifo che sta logorando la vita religiosa) ma sogno delle persone, condividendone la situazione per il di vedere quali siano i tessuti culturali che si devono ab- fatto che «in forza dell’amore di Dio che avete incontra- bandonare perché ci stanno ferendo. Diversamente c’è to e conosciuto, siete capaci di vicinanza,[…] tanto vici- il rischio che la Chiesa si abitui, un po’ per volta, all’as- ni da toccare la carne dell’altro, le sue ferite e le sue at- senza della vita religiosa: se certi orientamenti, quelli da tese, le sue domande e i suoi bisogni, con quella tenerez- cui oggi si è facilmente tentati, sono proposti quali “ca- za che è espressione di una cura che cancella ogni distan- rismi”, allora sono i “carismi” a non venire sentiti essen- za».34 L’immagine suggestiva che il papa ha proposto è ziali. quella di essere impregnati dell’ “odore” degli uomini d’oggi. Il che significa mettersi in gioco, sporcarsi le ma- Rino Cozza csj ni, toccare in profondità la miseria umana. Tutto ciò vie- ne a dire che non possiamo incontrare l’altro solo furti- vamente, per un utile ma necessariamente breve scam- bio funzionale, ma solo investendo la vita nel farsi pros- 1. Francesco, Lettera apostolica a tutti i consacrati in occasione dell’an- simo per prendersene cura, parola che nella sua radice no della VC 21 11.14 n.2 2. Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita latina rimanda a scaldare il cuore facendone vibrare le apostolica, Scrutate, LEV, 2014, n.5. corde. Allora la vita del consacrato non può essere prin- 3. N.Galantino, Missione nella Chiesa e vita consacrata, Tivoli, cipalmente legata a prescrizioni e abitudini, ma a quelle 05.11,2014. 4. Ib. n.1. parole nelle quali Gesù ha messo tutta la forza del suo 5. Udienza ai responsabili degli Istituti Secolari, 10.05.2014. racconto: la compassione e la misericordia. 6. Limes. Editoriale, n.2 2013, 10 Bergoglio prima di entrare in concla- ve. La crisi di fede e di fiducia nei confronti della Chiesa, pa- 7. Ib. 63. pa Ratzinger sperava forse di guarirla con ricette intel- 8. Francesco, incontro seminaristi, novizi/e Roma 6 luglio 2013. lettuali, ad esempio riconiugando fede e ragione; per pa- 9. intervista con card Bergoglio a cura di A.Tornielli. 10. Il papa ai religiosi, in Civiltà cattolica ai Generali il 29 novembre pa Francesco invece la crisi della Chiesa può essere vin- 2013 ta dalla capacità di accogliere l’umanità dell’altro. Senza 11. A.Potente, E’ vita ed è religiosa, Paoline, Milano 2015, 26. questa scelta preferenziale è difficile ripensare la fede, 12. A.Spadaro, Intervista a papa Francesco, La Civiltà Cattolica 164 (164), 462 avendo la fede cristiana il suo elemento cardine proprio 13. A.Melloni, Quel che resta di Dio Einaudi 2013, p 104. nelle relazioni vere, buone, sane, interessanti, quelle che 14. Francesco, Evangelii gaudium, Esortazione Apostolica, n.78. 15. B.Secondin, Inquieti desideri di spiritualità, EDB, Bologna 2012, 142. possono sviluppare ragione di vita. 16. Costituzione pastorale sulla Chiesa,Gaudium et Spes n.55. 1965. Se si chiedesse a papa Francesco: chi è Dio per te, penso 17. M.I.Angelini in M.Vergottini, Perle del Concilio, EDB, Bologna 2012, che non direbbe che Dio è il perfettissimo, l’onnipoten- 355. 18. S.Marta, Intervista di p.Spadaro a papa Francesco, 19 agosto 2014. te ecc.: questo lo dicono tutte le religioni; probabilmen- 19. S.Marta, Intervista di p.Spadaro a papa Francesco, 19 agosto 2014. te rispecchiandosi nel Cristo del Vangelo, lui direbbe: 20. S.Marta, Intervista di p.Spadaro a papa Francesco, 19 agosto 2014. Dio è “abbraccio”,35 facendoci intendere quanto le ra- 21. L.Manicardi in M.Vergottini, Perle del Concilio, EDB, Bologna 2012 ,411. gioni del cuore siano le condizioni perché l’umano in- 22. Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita contri il divino e che la relazione ha bisogno di essere apostolica, Rallegratevi, LEV, 2014,n.12. 23. Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita aiutata dagli affetti i quali non si possono togliere dalla apostolica, Rallegratevi, ed. Vaticana 2014, 56. persona umana, perché sono integrati nella vita.36 24. E.Ronchi – M.Marcolini, Una fede nuda, ed. Romena, Pratovecchio (AR) 2014, 19. 25. A.Spadaro, Svegliate il mondo, in Civiltà Cattolica 165 (2014/1),10. È possibile rimettersi in gioco 26. Francesco nella II domenica di Pasqua: omelia dal vangelo della di- purché … vina misericordia. 27. A. Matteo, Come forestieri, Rubbettino, Soveria Mannelli 2008, p.54. 28. Francesco: raccomandazione alle Clarisse, Assisi 4.10.2013. Da oltre cinquant’anni viene proclamato lo slogan “vino 29. Carballo, Incontro della vita consacrata del Nord-est ad Aquileia nuovo in otri nuovi” ma ciò che è mancato, almeno quan- 2.6.2015. 30. Paolo VI, Ecclesiam suam, n.59. to basta, è il domandarci quello che il Papa ha così 31. G.Ferretti, Essere cristiani oggi, Elledici Leuman-To, 2011, 87. espresso: «vi siete proposti di discernere se gli otri che lo 32. Y.Congar, Per una chiesa serva e povera, Qiqajon, Magnano (Bi) contengono, rappresentati dalle forme istituzionali pre- 2014, 143. 33. Il Papa durante la messa celebrata giovedì 6 novembre, nella cappel- senti oggi nella vita consacrata, sono adeguati a conte- la della Casa santa Marta. nere questo vino nuovo?».37 L’inadempienza risulta dal- 34. Udienza ai responsabili degli Istituti Secolari, 10.05.2014. 35. Omelia di papa Francesco all’Eucarestia nella basilica Lateranense l’ulteriore sua proposta di «non aver paura di lasciare gli il 07.04.2013. otri vecchi non rispondenti a quanto Dio ci chiede per 36. J.Braz de Aviz, Dalle periferie del mondo al Vaticano, Città Nuova, far avanzare il suo regno; le strutture che ci danno falsa Roma 2014, p. 117. 37. Francesco Plenaria della Congregazione degli Istituti di Vita Cons. protezione e che condizionano il dinamismo della ca- 27.11.14. rità». 38 38. Ib.

Testimoni 10/2016 45 NOVITÀ LIBRARIE lI perdono non è una bacchetta magica VARCARE LA PORTA Tim Guénard è un testimone vivente della riconciliazione: «C’è il perdono del volere e quello del potere: si vuol DELLA MISERICORDIA perdonare ma non si può. Quando si può, allorché la testa e il cuore final- iuseppe Sovernigo, psicologo e comunque sempre ci precede, richie- mente finiscono per essere d’accordo, Gpsicoterapeuta, propone con il de l’adesione libera e attiva della per- rimane il ricordo, le cose dolorose che suo libro alcune riflessioni arricchite sona. tornano a galla, che turbano e riattiz- da esercitazioni spirituali e dinamiche zano l’odio. È il perdono della memo- psico-pedagogiche: l’obiettivo è aiuta- Un cammino da percorrere ria. Non è il più facile. Richiede mol- re cammini formativi orientati a gene- Il testo è articolato in otto capitoli in- to tempo. Per dieci anni tutte le mat- rare persone riconciliate, capaci a lo- tegrati da dodici tavole molto inte- tine ho chiesto a Martine [mia mo- ro volta di riconciliare. «Lasciarsi ri- ressanti anche da un punto di vista glie]: “Mi ami?”. Non riuscivo a cre- conciliare non è frutto di un processo didattico-pedagogico. Il tema della ri- dere al suo amore. La mia guarigione automatico o immediato. La persona conciliazione viene sviluppato da va- si è compiuta con il tempo. Il passato interessata è chiamata a collaborare rie angolature: Gesù Riconciliatore; il si risveglia con un suono, una parola, fattivamente per rimuovere gli osta- dono della riconciliazione da parte di un odore, un rumore, un gesto, un luo- coli esterni o interni presenti e facili- Dio; la divisione e l’allontanamento go intravisto. Basta un niente perché tare i fattori favorevoli». E questo a li- dal Padre; la riconciliazione inceppa- i ricordi riaffiorino. Mi sconvolgono, velli che sono spesso oltre la consape- ta; la coscienza della propria miseria mi graffiano. Mi rammentano che so- volezza che se ne ha. morale e spirituale; il rientro in se no sempre sensibile. Sto sempre male. stessi e il coraggio del primo passo; Forse non sarò mai totalmente in pa- Un obiettivo da perseguire l’incontro con il Padre che perdona e ce. Senz’altro dovrò ripetere conti- Essere persone di pace e di riconcilia- i segni di una nuova identità; infine, nuamente il perdono. È il “settanta zione è possibile a chi è adulto in Gesù che si fa porta di misericordia volte sette” di cui parla Gesù? umanità e nella fede. Operare come per Simone il Fariseo e la peccatrice Perdonare non vuol dire dimenticare. riconciliatori non è né facile né imme- perdonata. È accettare di vivere in pace con l’of- diato. La condizione primaria per po- Ciascun capitolo si apre con un brano fesa. Difficile quando la ferita ha attra- ter essere e agire da riconciliatori ef- biblico. Dopo un commento teologi- versato tutto l’essere fino a marcare il ficaci è quella di essere anzitutto per- co-pastorale, seguono alcuni ap- corpo come un tatuaggio mortale. Re- sone riconciliate con se stesse, con profondimenti sul piano antropologi- centemente ho dovuto subire un’ope- Dio, con gli altri, con la vita. co, con riferimenti precisi alla perso- razione alle gambe: le botte di mio pa- A partire da se stessi, «le aree non ri- na chiamata a vivere la riconciliazio- dre hanno provocato dei danni fisici ir- conciliate interne della persona si ri- ne. Al termine di ogni capitolo sono reparabili. Il dolore si risveglia spesso: flettono pure sugli altri a livello proposti alcuni esercizi personali per e con esso il ricordo. Per perdonare bi- proiettivo e interpretativo. Influenza- una verifica interiore, per un’appro- sogna ricordare. Non nascondere la fe- no il contatto con le persone e le co- priazione dei contenuti e per favorire rita, sotterrarla, ma al contrario met- se, la percezione della realtà, con la un cammino di formazione e di con- terla a nudo, sotto la luce. Una ferita correlativa reazione alle varie realtà». sapevolezza. Sono pure proposte pi- nascosta s’infetta e rilascia il suo vele- A partire da Dio, la sua parola rima- ste di approfondimento come stru- no. Occorre che sia curata, ascoltata, ne fondante e illuminante: «Se uno è menti per una efficace condivisione di per poter diventare fonte di vita. Sono in Cristo è una creatura nuova...» (Ef gruppo. testimone del fatto che non esiste feri- 2,15; Rm 6,4): «questo dice che è in ta che non possa essere lentamente ci- gioco la nostra libertà responsabile, la catrizzata con l’amore». nostra scelta di vita. Niente c’è di au- tomatico. Siamo coinvolti in prima Dai fatti ai significati persona come collaboratori in prima «In vista di uno sguardo promovente, linea, pena il non portare frutti di vi- di una buona riconciliazione, occorre ta, la sterilità, le mani vuote a due li- imparare a passare dai fatti ai signifi- velli: come persone e come collabora- cati per la concreta persona o gruppo. tori di Gesù». Quello che accade è momento di gra- L’azione di Dio misericordioso, che zia, non incidente di percorso. Non è qualcosa che non avrebbe dovuto succedere, ma forse qualcosa che pro- Giuseppe Sovernigo prio doveva succedere, che va bene Varcare la porta della misericordia sia successo, perché spalanca una EDB, Bologna 2016, pp. 224, € 20,00 nuova comprensione di sé e di Dio che vuol dire qualcosa e lo fa così, at- traverso quello che capita nella vita». Anna Maria Gellini

46 Testimoni 10/2016 NOVITÀ LIBRARIE

Papa Francesco Umberto Fontana Perdonare le offese Voti perpetui? EDB, Bologna 2016, pp. 88, € 8,00 EDB, Bologna 2016, pp. 144, € 16,50

Il perdono è un seme, è una carezza di L’A. presenta Dio. «Il perdono è l’espressione più alta un interessante del dono» - riconosce papa Francesco. Il studio e ap- perdono è un sovrappiù d’amore. Dopo profondimento aver fatto l’esperienza del perdono divi- riguardo ai lega- no come di un’aggiunta alla spontaneità mi di consacra- con cui egli ama, non possiamo tenerci zione religiosa per noi questo «sovrappiù d’amore» ma nella società di dobbiamo, a nostra volta, trasmetterlo, oggi. Umberto «spenderlo» nel mondo, trasformandoci ve. Il verbo «perdonare» non può avere Fontana, psicoa- in artefici del perdono. Papa Francesco un significato astratto, ma solo reale e nalista jughiano, usa un’espressione simile, ma molto più concreto; perciò con il prossimo, nell’am- psicologo e psi- pregnante e sicuramente più efficace: biente familiare, lavorativo e sociale, coterapeuta, è egli parla infatti di diventare «artigiani l’invito costante del Papa è quello a stato docente di Psicologia dinamica, del perdono», di rendersi operatori di «perdonarsi gli uni gli altri», ripristinan- Psicologia proiettiva e Tecniche diagno- misericordia e di riconciliazione nel do così una reciprocità e una simmetria stiche della personalità all’Ist. Universi- mondo nel quale quotidianamente si vi- tra l’agire di Dio e l’agire dell’uomo. tario Salesiano di Venezia. Ha inoltre in- segnato Relazioni pastorali al San Ber- nardino di Verona e al Laurentianum di Venezia. Piero Stefani Le Istituzioni di vita consacrata presen- Le donnole del Rabbi tano come porta di ingresso solo e sem- EDB, Bologna 2016, pp. 64, € 7,50 pre «legami perpetui»: i voti di obbe- dienza, povertà, castità, parti inalienabi- li del carisma di fondazione. E, in un con- «Opere di misericordia»: usiamo l’e- testo sociale «liquido» e mutevole, pro- spressione perché consapevoli del fatto pongono un impegno per tutto l’arco che se fosse racchiusa solo nella sfera del della vita. Ma in che modo possono far- pensiero o del puro sentimento, la mise- lo oggi, davanti ai giovani che si avvici- ricordia sarebbe vana. A mutare l’oriz- nano alle persone consacrate e ai con- zonte è infatti proprio l’atto d’andare venti? Fontana cerca una risposta inda- concretamente incontro all’altro. È con gando su alcune dinamiche che si pre- l’agire, e non già con il sentire, che si di- sentano in modo nuovo nella vita consa- viene prossimo a colui che prima ci era crata, in particolare il rapporto tra obbe- estraneo. Non a caso, agli antipodi della dienza e creatività personale, tra povertà misericordia si colloca non tanto l’atto flessione sulla misericordia si sviluppa e prestazione lavorativa, tra castità e sfe- violento o aggressivo, quanto l’omissio- attorno al racconto del grande Rabbi ra affettiva. Sviluppa così una riflessione ne. L’antitesi al comportamento del buon Ye hudah che soffrì per tredici anni per ad ampio spettro sulla situazione attua- samaritano, ci indica il vangelo, è il pas- non aver avuto compassione di un vitel- le di chi si inserisce nella vita consacrata sare oltre del sacerdote e del levita e non lo condotto al macello. Ma poi fu risana- e fa i primi passi verso la professione. La già la brutale e certamente ingiustificabi- to perché, citando un salmo sulla miseri- riflessione nasce dall’esperienza e viene le violenza esercitata dai briganti. La ri- cordia, salvò delle piccole donnole. proposta da due angolature diverse e complementari: come viene sentita oggi una chiamata alla vita di perfezione dai Aimone Gelardi giovani che provengono da una società Ed è subito sera dove i valori tradizionali sono scarsa- mente sentiti; e come le istituzioni di vi- EDB, Bologna 2016, pp. 112, € 9,00 ta consacrata propongono oggi gli ideali del loro carisma che, nei secoli o nei de- P. Gelardi, docente di teologia morale ed cenni del passato, è stato oggetto di en- etica filosofica, propone in modo grade- tusiasmo e ha dato vita a comunità reli- vole e stimolante una riflessione sulla giose vive. vecchiaia. Da stagione normale dell’esi- Il testo sviluppa il percorso di riflessione stenza, la vecchiaia è divenuta problema su cinque punti fondanti: il senso della da spiegare, risolvere e giustificare nelle chiamata nella VC nel fidarsi per sempre sue molteplici sfaccettature. Un’età del- di Dio, il senso antropologico di un lega- la vita che la “dittatura della giovinezza” me, la tradizione di consacrazione nella e la mitologia dell’autosufficienza e del Chiesa, la dinamica dei voti religiosi, la benessere confinano tra i pesi per la so- sentimento di crescente inutilità e insi- formazione a impegni perpetui. La par- cietà, le famiglie e le istituzioni. gnificanza. Eppure è anche «un’arte» da te conclusiva propone alcune linee per La vecchiaia è una stagione spesso attra- apprendere e da scoprire, un tempo del- una ristrutturazione spirituale personale versata dalla debolezza, dall’infermità, la vita che ha ancora molto da dire a tut- e comunitaria. dalla solitudine, accompagnata da un ti, giovani compresi.

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