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Prefettura – UTG di Macerata

150° Anniversario dell’Unità d’Italia Luoghi della Memoria e testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia nella provincia di Macerata Comuni della provincia di Macerata: 57 Comuni che hanno segnalato “Luoghi della Memoria” o altre significative testimonianze: 31

1861 - 2011 Comune di Apiro (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

• Due lapidi in marmo: una dedicata a , posizionata sulla colonna del loggiato a sinistra del Monumento ai Caduti della Patria in Pizza Baldini, l‟altra dedicata al generale Giuseppe Garibaldi posizionata sulla colonna a destra del monumento. Le lapidi sono parte integrante del Monumento ai Caduti, in marmo e bronzo, posto sotto il loggiato della piazza in data 1923.

• Monumento e Busto con Lapide in onore del concittadino Filippo Mariotti (1833-1911), politico e letterato, deputato e senatore del Regno d‟Italia, segretario generale al Ministero della Pubblica Istruzione, tra le cui pubblicazioni figurano “La libertà d‟insegnamento”, “La sapienza politica del conte Cavour e del principe di Bismarck” (raccolta dei discorsi più importanti dei due statisti artefici rispettivamente dell‟Unità d‟Italia e di quella della Germania.

1861 - 2011 Comune di Apiro (2)

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Porta Garibaldi (già Porta Musone): fino a prima dell‟Unificazione era chiamata Porta Musone perché rivolta verso il fiume Musone; situata nel lato Est della circonvallazione e costituisce l‟entrata principale di Apiro. Fu ricostruita completamente alla fine del XVIII sec.

Porta Cavour (già Porta del Macello e Porta Mercato) si apre lungo il lato a Sud della circonvallazione e conserva la struttura originale, con il suo inconfondibile arco ogivale in arte gotica. Fino a prima dell‟unificazione era chiamata “Porta del macello” e poi “Porta Mercato”, non è rintracciabile la data esatta della nuova intitolazione.

1861 - 2011 Comune di Apiro (fine)

Via Giuseppe Mazzini (già Via del Cassero): è una delle vie principali del centro storico. In epoca medievale formava parte della via detta “Lo Stradone” e si univa con l‟attuale corso Vittorio Emanuele III attraversando tutto il centro storico in senso longitudinale. Era chiamata anche via della Pieve. La via collega la zona più alta del centro storico, partendo dalla “Piazzetta Brunori”davanti al monastero delle monache clarisse, con piazza Baldini la principale piazza del paese.

Altro: Corso Vittorio Emanuele III

1861 - 2011 Comune di Appignano (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

LAPIDE COMMEMORATIVA DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI : è stata posta nel 1910 sulla facciata del Palazzo Comunale (in Piazza Umberto I) sopra l‟arco del loggiato a destra. Fu spostata a sinistra quando al suo posto fu murata la lapide che ricorda i caduti della I guerra mondiale (all‟incirca, nel Maggio1920).

Testimonianze nella toponomastica:

PORTA GARIBALDI (già “Porta del Macello”) lungo le mura medioevali del paese: nel Consiglio del 16 ottobre 1905 - mozione Moroni - fu deliberato di ricordare l‟Italico Risorgimento cambiando la toponomastica: da “Porta del Macello” a “Porta Garibaldi”.

1861 - 2011 Comune di Appignano (2)

PORTA CAVOUR già “Porta Nuova”: lungo le mura medioevali del paese. Nel Consiglio del 16 ottobre 1905 - mozione Moroni - fu deliberato di ricordare l‟Italico Risorgimento cambiando la toponomastica: da “Porta Nuova” a “Porta Garibaldi”.

PORTA VITTORIO EMANUELE II già “Porta della Palla”: lungo le mura medioevali del paese. Nel Consiglio del 16 ottobre 1905 - mozione Moroni - fu deliberato di ricordare l‟Italico Risorgimento cambiando la toponomastica: da “Porta della Palla” a “PortaVittorio Emanuele II”.

PIAZZA UMBERTO I : così rinominata con deliberazione nel Consiglio del 16 ottobre 1905 - mozione Moroni - per ricordare l‟Italico Risorgimento.

1861 - 2011 Comune di Appignano (fine)

Via Nicola Mei: Nicola Mei (1779-1857) è entrato nella Storia per l'insolito "merito" di essere stato in galera. Dovette infatti espiare 10 anni di carcere per aver partecipato ai moti maceratesi contro l'autorità papalina, nel 1817. Scontata la pena, nel 1831 ritornò ad Appignano. Sotto la spinta del bisogno aprì una barbieria dove pare si giocasse d'azzardo (nella prima metà dell'800 andavano di moda le carte e i dadi, divertimenti proibiti dalla legge) e fu ben presto costretto a cessare tale attività. Per interessamento del Sindaco Armaroli, aprì un caffè con l'autorizzazione del Delegato Apostolico, concessione presto revocata forse perché anche lì si praticava il gioco d'azzardo. Mei restò un sorvegliato politico della polizia papalina. Per un ulteriore interessamento del Sindaco, nel 1833 il Consiglio lo elesse distributore postale, carica di un certo prestigio in paese. Una donna era incaricata di recarsi ogni martedì a Macerata per portare e ritirare la corrispondenza che il Mei distribuiva a casa sua ai destinatari. I moti maceratesi erano stati i primi in Italia contro l'autorità centralista della Chiesa Romana, che qui, come in altre parti dell'Italia centrale, era efficacemente sintetizzata nel motto "Prima Dio, dopo il Padrone". La ribellione di Mei e dei suoi compagni era l'espressione dell'insofferenza del popolo nei confronti di chi stava in alto, troppo in alto per udire le sue lagnanze e le richieste di una vita più dignitosa. La partecipazione del Mei ai moti ha fatto di questo personaggio, agli occhi delle generazioni successive, una sorta di eroe, tanto che gli è stata dedicata una via del centro storico di Appignano.

Tre immagini in cui la tradizione locale riconosce Nicola Mei. 1 Lastra di vetro fotografico originale 2 Stampa su cartoncino 3 Disegno

1861 - 2011 Comune di Caldarola (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Lapide dedicata a Giuseppe Garibaldi : situata in Piazza Vittorio Emanuele (loggiato di Palazzo Pallotta – sede Municipio) Iscrizione

O ROMA O MORTE A G.GARIBALDI NEL PENSIERO E NELL'AZIONE LUCE E FORZA DELL'ANIMA POPOLARE I CITTADINI DI CALDAROLA V LUGLIO ======MCMVIII

Lapide dedicata a Filippo Amici: situata in Piazza Cavallotti 5, il 15 settembre 1898.

Iscrizione A FILIPPO AMICI CUI DEVE LA VITA LA SOCIETÀ OPERAIA CALDAROLESE PER MEMORIA ED ESEMPIO ______

XXV SETTEMBRE MDCCCXCVIII 1861 - 2011 Comune di Caldarola (fine)

Lapide dedicata a Giordano Bruno: situata in Piazza Vittorio Emanuele (facciata del Municipio) Iscrizione

MDC MDCCCXI GLI TANAGLIARONO LA LINGUA CHE DISSE PENSO INVECE DI CREDO LO BRUCIARONO VIVO DISPERSERO AI VENTI LE CENERI ANCORA CALDE MA LE CENERI ERANO SEME CHE DOVEVA FRUTTARE NEI SECOLI L’ESAME ABBATTÉ IL SILLABO PORTA PIA VENDICÒ CAMPO DI FIORI E GIORDANO BRUNO RIVIVE IMMORTALE NELLA SCIENZA E NELLA CIVILTÀ

1861 - 2011 Comune di Camerino (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Lapide dedicata a Garibaldi: collocata sulla Lapide dedicata a Mazzini: collocata sulla facciata del Palazzo Comunale in Piazza Caio facciata del Palazzo Comunale in Piazza Caio Mario il 2 giugno 1888, nel sesto anniversario Mario il 22 luglio 1888, da parte della società della sua morte. operaia “Mazzini”.

1861 - 2011 Comune di Camerino (fine)

Particolari della sala Vittorio Emanuele II, nel palazzo Bongiovanni, adibita a sala del Consiglio Comunale.

1861 - 2011 Comune di Civitanova Marche (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Lapide in marmo viene collocata, sotto i portici di Palazzo della Delegazione Comunale di Civitanova Marche Alta, nel 1967, nel centenario della fondazione. La Società Operaia di Mutuo Soccorso di Civitanova Marche Alta, dedicata a G. Garibaldi, si trova in vicolo dell‟Arco. Nella sede della società esiste una fitta corrispondenza tra l‟eroe dei due mondi con l‟omonima società.

1861 - 2011 Comune di Civitanova Marche (2)

Superata la prima rampa di scale del Palazzo della Delegazione Comunale di Civitanova Marche Alta, ci sono altre due lapidi, una dedicata Mazzini e l‟altra a Garibaldi. In mezzo, un busto dedicato a quest‟ultimo. Giuseppe Garibaldi ebbe forti contatti con la città di Civitanova Marche. Nella sede della società operaia “G. Garibaldi”, ubicata in vicolo dell‟Arco di Civitanova, esiste documentazione di una fitta corrispondenza tra l‟eroe dei due mondi e l‟omonima società.

1861 - 2011 Comune di Civitanova Marche (3)

Lapide in marmo dedicata ai patrioti civitanovesi Esemplare di fucile appartenente al milite della Federico Ginocchi e Costantino Bernardini: Guardia Nazionale: parte della collezione esistente collocata all‟ingresso del Palazzo della Delegazione nella “Sala delle Armi”, ultimo piano del Palazzo Comunale, in piazza della Libertà, Civitanova Alta. della Delegazione di Civitanova Alta.

Iscrizione

XX Agosto MDCCCLXXXII Ai Civitanovesi martiri della libertà nazionale COSTANTINO BERNARDINI FEDERICO GINOCCHI morto il primo li XI Febbraio MDCCCLXI sostenuto politico nelle carceri nuove di Roma il secondo lì XIII Novembre MDCCCLXII nello spedale di Santo Spirito Nota storica: per ferite riportate a “La Guardia Nazionale venne istituita a Civitanova il I concittadini riverenti 25 settembre del 1860. Il suo compito era quello di auspice la associazione operaia mantenere l‟ordine pubblico, visto l‟esiguo numero questa pietra delle guardie di pubblica sicurezza e di carabinieri. La in esempio dei presenti e dei posteri sua forza ammontava a 100 militi nella Città Alta e di Pongono 49 al Porto. Inoltre, 48 militi facevano parte della augurando alla Patria Guardia Nazionale Mobile, un battaglione che serviva figli non degeneri per tutto il circondario di Macerata, forte di 825 uomini. Col tempo, la Guardia Nazionale venne sostituita da un servizio sempre più efficiente”. (Cfr. M. A.Guarnieri, Civitanova, la storia, la vita, i giorni, pp. 365- 366, Centobuchi (AP), 1994 1861 - 2011 Comune di Civitanova Marche (4)

Lapidi dedicate a G. Mazzini e G. Garibaldi: collocate sulla Iscrizione presso Palazzo Concetti, a vernice nera, inneggiante facciata principale del Palazzo Comunale di Civitanova a Vittorio Emanuele II. L‟epigrafe, restaurata alcuni anni fa, fu Marche (Palazzo Sforza-Cesarini). realizzata con una mascherina rigida, a mo‟ di moderno normografo.

In occasione della visita che il re fece a Civitanova Marche Alta, ospite del Conte Francesco Saverio de’ Pellicani, tutti i portoni dei palazzi nobiliari della città alta furono ricoperti di scritte inneggianti a Vittorio Emanuele II re d’Italia. Di queste scritte rimangono solo poche tracce su alcuni palazzi. L’unica, restaurata alcuni anni fa, è ben visibile sopra al portone del Palazzo Concetti in Non si conosce esattamente l‟anno in cui le due lapidi vennero piazza della Libertà. collocate sulla facciata del Palazzo. Qualcuno ipotizza possano essere state poste immediatamente dopo la costituzione del Comune autonomo di Porto Civitanova, nel 1913 (fino ad allora Civitanova Marche era un solo Comune, mentre successivamente e fino alle fine della II guerra mondiale rimase divisa nel comune di Civitanova Marche Alta e Porto Civitanova. Dal dopoguerra ad oggi è tornata ad essere un unico Comune. 1861 - 2011 Comune di Civitanova Marche (5)

Scritta a vernice, in Via Oberdan, a Civitanova Alta. Nota storica: Le scritte vergate a vernice scura furono realizzate con delle mascherine rigide, presumo di cartone o di lamierino, a mo' di moderno normografo. Raffronti simili si possono fare con alcune scritte inneggianti allo stesso Pontefice documentate ad Ascoli Piceno. Sono slogan che andrebbero tutelati e valorizzati dato che di loro natura sono fragili e sono comunque soggetti da oltre un secolo e mezzo alle intemperie ed agli interventi edilizi umani; anche recentemente per esempio, in occasione di alcune ristrutturazioni private, alcune di essi sono state sbadatamente "sabbiati" forse scambiandoli per graffiti vandalici moderni o forse per deliberata damnatio memoriae scambiandoli per scritte del passato regime

Lapide presso Palazzo Frisciotti: Vittorio Emanuele II giunse a Macerata nella mattina del 9 ottobre 1860, la lasciò la mattina seguente, alla volta di Loreto, ma prima di partire donò al commissario Tegas la somma di 5.000 franchi da distribuire agli ospizi di pubblica beneficenza ed ai poveri della città. Il 10 Ottobre, provenendo da Loreto, passò per Porto Civitanova, per pernottare a Civitanova Alta, ospite di Pier Francesco Frisciotti de‟ Pellicani. Questi, a ricordo dell‟avvenimento, fece apporre una lapide, murata nel corridoio dell‟entrata della sua casa in Via Oberdan, con la seguente iscrizione: “Qui / Vittorio Emanuele II / dell’italica indipendenza / propugnatore invitto / per riconoscenza e voto dei popoli / re d’Italia sacrato / ospitò la notte del X ottobre MDCCCLX”. Nota storica: il civitanovese Pier Francesco Frisciotti Pellicani, il conte morrovallese Francesco Saverio Grisei ed il capitano Euclide Cagnaroni, di Tolentino, già inquadrati nel “Corpo dei Cacciatori delle Marche” fecero prigionieri, nei pressi di Marano, l‟attuale Cupramarittima, trecento mercenari papalini in rotta dopo la disfatta di Castelfidardo (M. A. Guarnieri, Civitanova - la storia, i giorni, Centubuchi (AP). 1861 - 2011 Comune di Civitanova Marche (6)

Lapide dedicata alla Società Operaia “G. Garibaldi”, sita sotto il colonnato del Palazzo Comunale, in piazza XX Settembre, a Civitanova Marche (Porto).

Iscrizione “Questo marmo, posto a ricordo del primo centenario della Società Operaia di mutuo soccorso “Giuseppe Garibaldi”, nel confermare la vitale e serena esistenza del sodalizio attesta che la fraternità senza aggettivi- senza preconcetti, priva di ogni riserva, è eterna, meravigliosamente indistruttibile, accompagna per mano lungo il faticoso cammino terreno gli uomini di buona volontà che in lei riversano il loro patrimonio d‟amore e di fede. Giugno 1871 – Giugno 1971 - XXIX VI MCMLXXI”

Nota storica: La Società Operaia di Porto Civitanova nasce nel 1867, assieme alla gemella della città alta, fondata quest’ultima dal marchese Giacomo Ricci. Quella esistente nella città alta, nel 1871 conta 240 soci, mentre quella del Porto, solo 60 iscritti. Non si deve dimenticare che il Porto, nel 1871, era una frazione dell’attuale Civitanova Alta, poco più di un borgo di pescatori, denominata Civitanova Marche. Il presidente ed i 17 consiglieri della Società Operaia della città alta sono definiti, secondo una nota informativa del Sindaco, inviata al Prefetto di Macerata, il 17 Settembre 1871, “liberali” moderati”, mentre il presidente ed i venti consiglieri di quella del Porto sono, di “vario colore”. La quota pagata settimanalmente da ciascuno ammonta a 10 centesimi in Città e a 15 centesimi al Porto.

1861 - 2011 Comune di Civitanova Marche (fine)

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Da un elenco allegato alla delibera di Giunta Comunale N° 13 del 10.01.2000, le vie che rimandano a personaggi, luoghi o battaglie del periodo risorgimentale sono le seguenti: Palestro, Pastrengo, Rosolino Pilo, , Porta Pia, Punta Stilo, Quarto, Teano, Villafranca, , Adua, Aspromonte, F. lli Bandiera, Bezzecca, , Calatafimi, Castelfidardo, Cefalonia, Cernaia, Crimea, Curtatone, Custoza, via dei Mille, via dei Trecento, Martiri di Belfiore, Cap. Elia, Federico Ginocchi, Flavio Gioia, Gorizia, Secondo Guidarelli, Indipendenza, Alfonso Lamarmora, Giacomo Leti, Magenta, Orlando Marchetti, Silvano Mecozzi, Mentana, , , Montebello, Monterotondo. La ricognizione della toponomastica, fatta dal Comune, con delibera di cui sopra, si ferma all‟ano 2000. Tutte le vie che convergono dentro ed attorno al Quartiere Risorgimento erano già state costruite. La costruzione del nuovo quartiere ha inizio alla fine degli anni sessanta e termina all‟inizio del 2000, per mancanza di ulteriori spazi.

1861 - 2011 Comune di Cingoli

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Piazza dell‟Unità d‟Italia

Piazzale Risorgimento

Piazza XX settembre

Corso Garibaldi

Piazza Vittorio Emanuele II

Via Cavour

1861 - 2011 Comune di Colmurano

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Piazza degli Eroi

1861 - 2011 Comune di Corridonia (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia: Lapide dedicata a Giuseppe Garibaldi (1884): collocata presso il Municipio, in PiazzaCorridoni. Iscrizione: ALL'EROICO DEI MILLE GIUSEPPE GARIBALDI VINDICE DELL'ITALICA INDIPENDENZA PROPUGATORE DI LIBERTA' NEI DUE MONDI IL CONSIGLIO CIVICO MDCCCLXXXIV

Lapide dedicata a Vittorio Emanuele II (1884): collocata presso il Municipio, in PiazzaCorridoni.. Iscrizione: AL RE INVITTO E MAGNANIMO VITTORIO EMANUELE II DATORE DI LIBERTA' E D'INDIPENDENZA ALLA PATRIA IL CONSIGLIO CIVICO MDCCCLXXXIV 1861 - 2011 Comune di Corridonia (fine)

Chiesa di San Francesco, con annesso ex convento dei Minori conventuali; prima del 1860 considerato dalla popolazione il più grande e importante edificio della Città, anche per la sua posizione centrale, con le leggi del 1866-67 fu espropriato alla Chiesa e divenne di proprietà comunale. Oggi ospita convegni, mostre ed eventi vari. Parte dell‟ex convento è occupata dalla Biblioteca Comunale e dalla Pinacoteca civica, mentre il restante spazio è riservato alle scuole medie e all‟Ufficio Anagrafe del Comune. Questo edificio monumentale è di notevole interesse storico perché rappresenta il passaggio da uno stato clericale ad uno liberale.

1861 - 2011 Comune di Fiastra

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Largo XX Settembre

Via Unità d‟Italia

1861 - 2011 Comune di Macerata (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Lapide a Vittorio Emanuele, Torre civica in Piazza della Libertà:

Lapidi risorgimentali poste sulle colonne della facciata del Palazzo Comunale:

Lapidi a Luigi Pianesi, a Pantaleone Pantaleoni e a Piero Giuliani poste nell’atrio della Facoltà di Giurisprudenza (Piaggia dell‟Università).

1861 - 2011 Comune di Macerata (2)

Lapide posta sulla facciata del Palazzo del Lapide a Napoleone Bonaparte – facciata Palazzo Governo (Piazza della Libertà): Torri (Via Garibaldi)

Lapide a Diomede Pantaleoni (Via Don Minzoni – Lapidi poste sulla facciata di Palazzo Cioci fianco abside Duomo): (Asclepi) (imbocco di Via Garibaldi):

Monumento a Mazzini in Piazza De Vico, attuale Lapide a Gioacchino Murat posta sulla facciata Piazza Cesare Battisti: del Palazzo Torri in via Garibaldi:

1861 - 2011 Comune di Macerata (fine)

Foro Annonario e Scuola Professionale Monumento a Giuseppe Garibaldi, nell’attuale Femminile (attuale facoltà di Scienze della posizione, a fianco di Palazzo Ugolini, ex Comunicazione (Via Don Minzoni) con giardino e Consorzio Agrario Prov.le di Macerata. monumento a Giuseppe Mazzini

Palazzo Torri (Via Garibaldi):

Bozzetto del monumento a Garibaldi di :

Monumento a Giuseppe Garibaldi, al centro dell’attuale Piazza Garibaldi.

1861 - 2011 Comune di Matelica (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Lapidi-monumento commemorative dedicate a Vittorio Emanuele II e a Giuseppe Garibaldi: collocate sotto il loggiato del Palazzo Municipale. Iscrizione: Iscrizione: A RE VITTORIO EMANUELE MDCCCXCVII E' MONUMENTO FINCHÈ L'IDEALE DELLE ARMI ITALIA REDENTA IN LIBERTA' SARÀ LA PACE TRA LIBERI E ROMA CAPO D'ITALIA. IL NOME DI GARIBALDI PER GRATITUDINE IMPERITURA SARÀ SEGNATO AL PADRE DELLA PATRIA SOPRA OGNI PIETRA I CITTADINI MATELICESI MATELICA MEMORE PONEVANO P. MDCCCLXXX G. BOVIO Nella parte superiore della lapide, al centro, è scolpito il volto dell’eroe dei due mondi. Sotto l’immagine, gli stemmi di Matelcia tra i quali sono inseriti un I cittadini di Matelica vollero erigere ramoscello di olivo e uno di quercia questa lapide a re Vittorio Emanuele incrociati. Nella parte inferiore, compare II, fautore dell’Unità d’Italia. Fin dal uno scudo al centro e, ai lati, armature, 1880 essa diventa il punto di lance e altre armi. riferimento per cerimonie civili, come dimostra la cronaca apparsa su La lapide è datata 1897, ricorrenza del “La provincia maceratese” del 2 15° anniversario della morte e del 90° ottobre 1895. anniversario della nascita di Garibaldi. Fu inaugurata il 10.9.1899. 1861 - 2011 Comune di Matelica (2)

Lapidi dedicate a Camillo Benso di Cavour e a Giuseppe Mazzini: collocate presso il Palazzo Municipale.

Iscrizione:

MATELICA QUESTO MARMO DEDICAVA A CAMILLO BENSO DI CAVOUR CHE SAPIENTEMENTE ASSOCIANDO PRINCIPATO E RIVOLUZIONE SEPPE AFFRETTARE IL TRIONFO DELL‟UNITA‟ D‟ITALIA CON ROMA CAPITALE.

XX SETTEMBRE MCMXI

Iscrizione:

MATELICA QUI VOLLE SCOLPITO IL NOME DI GIUSEPPE MAZZINI IL PRIMO E PIU‟ GRANDE APOSTOLO DELL‟UNITA‟ E LIBERTA‟ D‟ITALIA IMPAVIDO ASSERTORE DELL‟EMANCIPAZIONE DELLE PLEBI DELLA FRATELLANZA DI TUTTI I POPOLI

XX SETTEMBRE MCMXI 1861 - 2011 Comune di Matelica (fine)

Testimonianze nella toponomastica (fino a ricomprendere il periodo della I guerra mondiale): Corso Vittorio Emanuele, Piazza Giuseppe Garibaldi, Via Lorenzo Valerio

Con delibera del 15 Maggio 1919, vennero intitolate: Via Giacomo Venezian (già Via Campamante), Borgo Nazario Sauro (già Borgo Sant'Adriano), Via Francesco Rismondo (già Contrada Sant'Antonio),Via Guglielmo Oberdan, Viale Cesare Battisti, Via Damiano Chiesa, Via Fabio Filzi Via Giacomo Venezian , Borgo Nazario Sauro e Via Francesco Rismondo, vennero inaugurate il 21 Ottobre 1923, così come anche i i nuovi giardini,il Parco delle Rimembranze e il monumento ai caduti.

Nota storica : Giacomo Venezian nacque a nel 1861 da famiglia ebrea votata alla causa dell’Italia. Sposò la contessa matelicese Emma De Sanctis, nipote di Filippo, nella cui villa di Collepere soleva trascorrere le vacanze estive. Fu attivo fin dai più giovani anni nel movimento irredentista (a 17 anni dirige il giornale Il Martello). Arrestato, processato e liberato dopo nove mesi di carcere, lottò per ottenere la cittadinanza italiana e prestò servizio nell’esercito italiano. Venne in Italia per gli studi di giurisprudenza, a Bologna, dove si laureò. Insegnò prima come professore incaricato a Camerino, poi a Macerata; fu titolare di cattedra di diritto civile a ed infine a Bologna (1900). A Macerata, in via Crescimbeni, una lapide ricorda il luogo dove “ideò e propose nel 1888 la società Dante Alighieri”. Allo scoppio della prima guerra mondiale, nonostante l'età matura, prese parte a tutte le azioni più arrischiate, trascinando con l'esempio ufficiali e soldati. Partecipò all’assalto del “ridottino dei morti” sul Carso. Fu ucciso il 20 novembre 1915, a soli 53 anni, durante la quarta battaglia dell’Isonzo. Gli venne conferita la medaglia d’oro al valor militare alla memoria. 1861 - 2011 Comune di Montecassiano

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Fontana dei Cavalli 8 settembre 1860: Montecassiano viene occupato dai piemontesi e nell‟ottobre dello stesso anno lungo la cinta muraria sfila il corteggio di Vittorio Emanuele II. Secondo la tradizione, il sovrano abbevera il suo cavallo alla “Fontana dei cavalli”, ripristinata di recente nel sito originario a fianco della Porta Battisti.

Nota storica: 4-5 novembre 1860 - Plebiscito a seguito del quale Montecassiano entra a far parte del Regno d‟Italia. In questo periodo vengono realizzati importanti lavori pubblici relativi all‟acquedotto e all‟installazione dell‟energia elettrica; viene inoltre inaugurato, nell‟ex convento degli Osservanti, un nuovo Ospedale. Si restaurano chiese e, principalmente, quella di Santa Maria.

1861 - 2011 Comune di Montecassiano (1)

Lapidi che ricordano il 50° e il 100° anniversario dell’Unità d’Italia, collocate sulla facciata del Convento degli Agostiniani, Sede Municipale. Particolari:

Lapide apposta il 14.5.1961 per il Centenario dell‟Unità d‟Italia

Lapide apposta il 14.5.1961 per il Centenario dell’Unità d’Italia.

Lapide apposta nel 1899 in onore di Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Camillo Cavour

1861 - 2011 Comune di Montecassiano (fine)

Testimonianze nella toponomastica nel territorio di Montecassiano: Via Gioacchino Rossini Via Piazza XX Settembre Via Gustavo Perozzi Via Via Giosuè Carducci Via Giuseppe Garibaldi Viale Italia Via Camillo Cavour Via martiri della libertà Via del Risorgimento Via Via Giuseppe Mazzini Via Via Indipendenza

1861 - 2011 Comune di Montecosaro

Nel territorio del Comune non vi sono luoghi o monumenti specifici del periodo storico dell‟Unità d‟Italia ma è da segnalare, come luogo della memoria che richiama i protagonisti dell‟unificazione nazionale, il CAM – Complesso Agostiniano Montecosaro, oggi residenza municipale, sito nel centro storico, che vanta otto secoli di vita religiosa, di austere meditazioni ma anche di passioni laiche e di gestione amministrativa, che si sono avvicendate e affermate all‟interno delle sue mura. Al primo piano di tale complesso, il soffitto dipinto dell‟attuale ufficio del Sindaco, rappresenta una sorta di celebrazione del Risorgimento, attraverso la glorificazione di alcuni dei protagonisti di quegli avvenimenti, Vittorio Emanuele II, Cavour, Mazzini e Garibaldi, accostati, nella decorazione, a vedute di Montecosaro, quasi a voler rafforzare il senso di identità dei cittadini e a radicare la loro appartenenza al nuovo Stato, il Regno d‟Italia. Al centro del soffitto compare lo stemma di Montecosaro sovrastato dalle allegorie del Tempo e di tre Virtù cardinali: fortezza, giustizia e prudenza.

1861 - 2011 Comune di Montelupone (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Palazzo Emiliani già Basvecchi: antico Palazzo storico del XVIII sec. al cui interno si riunirono i primi gruppi rivoluzionari che diedero vita al periodo dei “moti ” e, successivamente, al Risorgimento Italiano. Portavoce di questo spirito di libertà fu il patriota concittadino Lodovico Pochini, che coordinò i gruppi provenienti dalle Marche e dalle vicine Emilia- ed Umbria e fu protagonista di una vicenda storica e profondamente umana: arrestato dalle truppe pontificie e rinchiuso a Castel Sant‟Angelo in Roma, venne graziato in extremis dal Papa. Tornato nel borgo natio trovò però l‟emarginazione e l‟indifferenza di quanti un tempo lo avevano sostenuto riconoscendo in lui l‟ideale alla libertà. Una lapide è stata posta sulla facciata dell‟edificio, in Via Castelfidardo, a memoria dei fatti storici.

1861 - 2011 Comune di Montelupone (2)

Lapide dedicata al ricordo di coloro che Lapide dedicata a prepararono a Montelupone, nella Lapide dedicata a congiura del 1816-1817, l’alba del Vittorio Emanuele II Risorgimento. presso il loggiato del Giuseppe Garibaldi Posta nel centenario dell’Unità d’Italia Palazzo Comunale presso il loggiato del Palazzo Comunale

1861 - 2011 Comune di Montelupone (fine)

Lapide posta presso Porta Marina dai cittadini di Montelupone nel cinquantenario dell’Unità d’Italia.

Iscrizione

QUI IL 17 SETTEMBRE 1860 LE TRUPPE PONTIFICIE SOSTARONO PRIMA DI MUOVERE ALL’ULTIMA DISFATTA ______

I CITTADINI DI MONTELUPONE CELEBRANDO IL CINQUANTENARIO DELLA PATRIA RISORTA RICORDANO NEI SEGNI IMPERITURI DEL MARMO QUELLA DATA ATTIMO DI STORIA RICCO DI SIMBOLI AMMONITORI A SIGNIFICARE CHE NELLE TERRE DELL’ITALIA LIBERA E’ PRECLUSA AD OGNI TIRANNIDE LA VIA DEL RITORNO ______

18 GIUGNO MCMXI

1861 - 2011 Comune di Monte San Martino (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Lapide dedicata a Vittorio Emanuele II Lapide dedicata a Giuseppe Garibaldi collocata sulla facciata del Palazzo Marconi, collocata sulla facciata del Palazzo Marconi, di proprietà Comunale, sito in Via Marconi. di proprietà Comunale, sito in Via Marconi

Ten.Col. Renato BRUNI Coordinatore Provinciale Associazione Nazionale Carabinieri di Macerata Piazzale B. Gigli, 26 62019 RECANATI

1861 - 2011 Comune di Monte San Martino (fine)

Testimonianze nella toponomastica:

Piazza XX Settembre (foto a lato): in questa piazza, subito dopo la I guerra mondiale, fu costruito il monumento ai caduti di tutte le guerre.

Altro: Viale della Vittoria.

1861 - 2011 Comune di Morrovalle (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Lapide dedicata a Giuseppe Garibaldi Lapide dedicata a Giuseppe Mazzini

1861 - 2011 Comune di Morrovalle (fine)

Lapide dedicata a Vittorio Emanuele II, Giuseppe Mazzini, Camillo Cavour e Giuseppe Garibaldi collocata sulla facciata del Palazzo Lapide contro il potere temporale della Chiesa Comunale, in occasione del “primo genetliaco centenario del duce eroico dei mille”

1861 - 2011 Comune di Muccia

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Via Risorgimento

Via Cavour

Via Mazzini

Via Garibaldi

1861 - 2011 Comune di Penna San Giovanni

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Piazzale Garibaldi

Via Cavour

Via XX Settembre

1861 - 2011 Comune di Petriolo

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Via Garibaldi

1861 - 2011 Comune di Pieve Torina

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Passaporto Pontificio rilasciato il 27 giugno 1825 al Sig. Pasquali Don Gino,

Testo Governo Pontificio In Nome di Sua Santità Papa Leone XII Felicemente Regnante Il Delegato… della Provincia di Macerata e Camerino

Tutte le autorità civili e militari dello stato pontificio lasceranno passare liberamente il Sig. Pasquali D. Gino nativo di Montesanto dimorante a … di professione sacerdote che si porta a Monte Brandone gli presteranno aiuto in caso di bisogno. Dato in Montesanto li 27 giugno 1825 Conservato nel Museo della Nostra Terra, Piazza Salvo D„Acquisto 1861 - 2011 Comune di Pioraco

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Piazza Giuseppe Garibaldi

Via Giuseppe Mazzini

Viale Giuseppe Verdi

1861 - 2011 Comune di Poggio San Vicino

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Borgo G. Garibaldi

1861 - 2011 Comune di Pollenza (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Ossario Cantagallo

Per la pietà di alcuni cittadini di Pollenza furono raccolte le resta di soldati caduti durante la battaglia in un ossario sul colle di Cantagallo e successivamente nei pressi di questo tumulo fu innalzata una imponente Chiesa, dedicata a Maria Ausiliatrice.

Casa Sileoni e Palazzo Torri: luoghi da cui Gioacchino Murat diresse alcune fasi della battaglia.

Casa Sileoni Palazzo Torri

1861 - 2011 Comune di Porto Recanati

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Lapide dedicata ai caduti della battaglia di Lepanto, collocata in Piazza Brancondi, il 1° Ottobre 1911, in occasione del 50° anniversario dell’Unità d’Italia e del 340° anniversario della Festa della Vittoria di Lepanto

Iscrizione: IL 7 OTTOBRE 1571 A LEPANTO NELL'ARMATA VENDICATRICE DEL MONDO CRISTIANO FURONO BEN CENTO E OTTO GLI ACCORSI DA QUESTO TERRITORIO SOVENTE BATTUTO DA INCURSIONI TURCHESCHE E NON PIU' CHE SEI RITORNARONO CON PAOLO GIGLI CAPITANO DA QUELLE ACQUE FATTE GLORIOSE DI EROISMO E DI TRIONFO.

E IL PRIMO OTTOBRE 1911 A CURA DEL CIRCOLO EDUCATIVO POPOLARE DI PORTORECANATI PIACQUE CELEBRARE INSIEME L'ANNO CINQUANTESIMO DELLA FELICEMENTE PROCLAMATA UNITA' D'ITALIA E IL CCCXL RICORSO DELLA FESTA DELLA VITTORIA QUI INCIDENDO MEMORIA DEGLI ANTICHI CONTERRANEI CHE TRA TANTI ALLORA DIVISI FRATELLI ITALIANI COMBATTERONO MORIRONO VINSERO PER LA CIVILTA' E PER LA FEDE GIUSEPPE ALBINI

1861 - 2011 Comune di Picena

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

• Sala della Giunta: decorata su iniziativa dell‟Amministrazione di Potenza Picena alcuni anni dopo il 1861; vi sono dipinti i ritratti di Cavour, Vittorio Emanuele II, della principessa poi Regina Margherita di Savoia e di Giuseppe Garibaldi.

• Teatro Comunale “Bruno Mugellini”: progettato ed iniziato in epoca pontificia, fu ultimato dopo l‟Unità d‟Italia, motivo per cui il decoratore,il pittore romano Ignazio Trinelli, dipinse sul plafone del soffitto una giovane donna (quasi sicuramente raffigurante l‟Italia) che viene incoronata; nella cornice compaiono i colori della bandiera nazionale. Le decorazioni del teatro furono realizzate dal pittore Filippo Persiani dopo l‟Unità d‟Italia. L‟antico sipario raffigura la dea Minerva ed altri personaggi e riporta cucito, nella cornice in alto, lo stemma di Casa Savoia in segno di omaggio all‟Unità d‟Italia.

Altro: 2 lapidi in marmo, una dedicata a Vittorio Emanuele II e una a Giuseppe Garibaldi, murate nella seconda metà dell‟800 sulla facciata esterna del palazzo comunale;.

1861 - 2011 Comune di Recanati (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia: Lapide commemorativa di Giovanni Falleroni: collocata nel 1901 sotto il loggiato del Palazzo Comunale sito in Piazza G. Leopardi. Iscrizione: NON GIURO A GIOVANNI FALLERONI RECANATESE CON GARIBALDI MILITE CON MAZZINI REPUBBLICANO ITALIANO COL GENIO DELLA PATRIA PRESENTI’ CHE PER SI E PER NO PARLERANNO I LIBERI SENZA GIURAMENTO

Iscrizione: COSPIRATORE E APOSTOLO RAMPOGNA ALLE TIRANNIDI DEL PASSATO MONITO ALLE VILTÁ DEL PRESENTE VITO FEDELI VITTIMA DEL PAPATO LIBERTICIDA DALLE CARCERI DI CIVITA CASTELLANA OVE MORI’ GIOVANE NEL MDCCCXXXII INVOCA IL TRIONFO DEI LIBERI PRECURSORE DELLA PATRIA E DELL'IDEA FU DEGNO DI G. LEOPARDI E A LUI PIANGENTE L'ITALIA SCHIAVA FACEVA ECO COLLA ROMANA RISPOSTA POETA NON MORIRAI TU SOLO LA "G. BRUNO" DI RECANATI AL CONCITTADINO IL XXV SETTEMBRE MCMX Lapide commemorativa di Vito Fedeli: collocata il 25 settembre 1910 sotto il loggiato del Palazzo Comunale sito in Piazza G. Leopardi. 1861 - 2011 Comune di Recanati (2)

Lapide commemorativa di Andrea Broglio D’Ajano: collocata sotto il loggiato del Palazzo Comunale, sito in Piazza G. Leopardi, nel 1879, in occasione del primo centenario della nascita di G. Leopardi, per volere dei cittadini e dell‟Associazione dei militari in congedo Iscrizione: ANDREA BROGLIO D AJANO RENATESE TOLTO ALL’OBBLIO RISPLENDE NELLA STORIA DEL VALORE ITALICO VOLONTARIO NELLA GUARDIA REALE A MILANO DAL 1808 UFFICIALE DI CAVALLERIA ALLA SPEDIZIONE DI RUSSIA DECORATO DELLA LEGIONE D’ONORE DA NAPOLEONE SUL CAMPO DI BATTAGLIA FERITO NELLA RITIRATA PRIGIONIERO IN SIBERIA MILITO’ COI MARCHIGIANI SUGUENDO GIOACCHINO MURAT PER L’INDIPENDENZA D’ITALIA CONSACRATA L’INDOMITA FIEREZZA ALLA GRECA MENTRE GUIDAVA ALL’ASSALTO DI ANATOLICO I FILELLENI IL 23 MAGGIO DELL’ANNO 1828 QUARANTESIMO SUO CADDE PER COLPO MORTALE DI CANNONE AMMIRANDOLO L’ESERCITO E IL DUCE SUPREMO I CITTADINI AUSPICE IL SODALIZIO DEI MILITARI IN CONGEDO NEL PRIMO CENTENARIO DI GIACOMO LEOPARDI VOLLERO UNITI IL POETA E IL GUERRIERO CHE AVEVANO INVOCATO L’UNO CON VERSI IMMORTALI L’ALTRO COL SANGUE IL RISORGIMENTO DELLE DUE NAZIONI MAESTRE DI CIVILTÁ

1861 - 2011 Comune di Recanati (3)

Lapide commemorativa dedicata ai recanatesi Pio Cianani, morto durante l‟assedio di Ancona del 24 maggio 1848, perpetrato da Francesi a seguito della creazione della Repubblica romana, e Ottavio Mazzoni, morto a Mantana nel 1867 nel tentativo garibaldino di conquistare Roma. La lapide fu posta sotto il loggiato del Palazzo Comunale il 25 settembre 1892, in occasione del decimo anniversario della costituzione della Società dei militari in congedo.

Lapide dedicata a i Martiri di Mentana. La lapide, posta originariamente sulla fronte occidentale della Torre civica, si trova ora sotto il loggiato del Palazzo Comunale, dove fu trasportata nel 1901. La lapide ricorda il tentativo garibaldino di conquistare Roma subito dopo l‟Unità. Le forze garibaldine contavano circa 4000 unità, tra cui 27 recanatesi, come testimoniata da una lapide posta ugualmente sotto il loggiato Comunale. Ma il 3 novembre 1867 le truppe francesi, da poco sbarcate a Civitavecchia, attaccarono presso Mentana i volontari di Garibaldi e le sconfissero dopo un lungo combattimento. Svaniva così ogni speranza di risolvere la questione romana d‟accordo col Papa e coi francesi di Napoleone III. 1861 - 2011 Comune di Recanati (4)

Lapide dedicata a Giacomo Leopardi, posta nel 1879 sotto il loggiato del Palazzo Comunale, per volere della cittadinanza, in occasione del primo centenario della nascita di G. Leopardi, il 1879,

La famiglia Leopardi, in particolare Giacomo e suo padre Monaldo, ebbe una parte importante nei moti del 1831. Il 4 Febbraio 1831, a Bologna, scoppiava una rivoluzione che sarebbe dilagata in tutto il Centro Italia, contro il dominio dello Stato Pontificio. Recanati non fu colpita dall’entusiasmo che si era manifestato in altre città romagnole, umbre e marchigiane. Il 17 febbraio, il governo del Papa era decaduto; destituito l’allora governatore in carica Filippo conte Di Colloredo, urgeva l’elezione di un comitato provvisorio che avrebbe mantenuto l’ordine locale. Recanati rimase ancora nell’indifferenza riguardo il cambiamento di governo e, nel complesso, la città rimaneva tranquilla. A Bologna, la prima città insorta, mancava il deputato che avrebbe rappresentato Recanati: infatti, alla Costituente di Bologna erano già arrivati i rappresentanti delle varie città insorte e l’unica che ancora manteneva pretesti per nominare il loro portavoce era Recanati. Le scuse cessarono nel 17 Marzo, quando fu inviato l’ordine da Bologna di incaricare il delegato, poiché era stata convocata l’assemblea nazionale per il 20 Marzo. Il giorno dopo, il Comitato provvisorio elesse all’unanimità Giacomo Leopardi. Quest’ultimo, che intanto era a Firenze, ricevette la comunicazione troppo tardi, poiché ormai Bologna era stata di nuovo occupata dalle truppe austriache e la rivoluzione avrebbe cessato di esistere. Il poeta rispondeva il 29 Marzo 1831 al comitato che ormai la rivoluzione era decaduta, e che non avrebbe potuto svolgere il suo incarico causa l’inesistenza dello stesso. Ma esprimeva comunque, in una lettera inviata al Comitato Cittadino che lo aveva eletto, gratitudine e desiderio di servire la sua patria, a qualunque costo e fatica.

1861 - 2011 Comune di Recanati (5)

Lapide “AI CADUTI PER LA PATRIA”, commemorativa del centenario dell’Unità d’Italia: collocata nel 1961 sul fianco destro della Chiesa di San Domenico, lato prospiciente Piazza G. Leopardi, e naturale proseguimento del Loggiato comunale contenente le altre lapidi risorgimentali. La lapide fu posta a seguito delle celebrazioni per festeggiare il primo centenario dell‟Unità d‟Italia. Sullo sfondo campeggia lo stemma del Comune. L‟ubicazione della lapide, vicina a quelle del periodo risorgimentale, ha voluto creare un continuum con esse a riprova della volontà di rendere il Comune un edificio a memoria e gloria dell‟Italia Unita.

Lapide commemorativa di Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini, Camillo Benso di Cavour: posta il 25 agosto 1907 sotto il loggiato del Palazzo Comunale per volontà della Società dei Militari in Congedo.

1861 - 2011 Comune di Recanati (6)

Lapide dedicata a Giuseppe Garibaldi (datata 1855): collocata n via Calcagni, di fronte al piazzale Giordani e alla chiesa di Sant‟Agostino, per volontà della Società Operaia, del Comune e delle altre società popolari.

La lapide, scritta dallo storico jesino Alcibiade Moretti, ricorda la breve sosta di Giuseppe Garibaldi a Recanati, dopo che era stato alcuni giorni a Macerata per arruolare volontari. Qualcuno sostiene che la fermata di Garibaldi fosse dovuta alla volontà di visitare i luoghi nativi del Leopardi, autore del canto "All'Italia", particolarmente amato dall‟eroe dei due mondi. La casa su cui è posta attualmente la lapide fu per molti anni un pubblico albergo con un‟osteria, mentre la stazione di posta era nelle immediate vicinanze, a Porta Marina. Qui, dunque, Garibaldi sostò per poco tempo, forse per rifocillarsi o riposare, prima di accorrere alla difesa di Roma. Una breve sosta nello stesso albergo l‟aveva fatta 30 anni prima Pietro Giordani per visitare Giacomo Leopardi; il conte Monaldo però, come seppe della sua venuta, lo tolse subito dall‟albergo e lo accolse nel suo palazzo con molta cordialità. La lapide, inaugurata ad appena tre anni dalla sua morte, testimonia il largo seguito che Garibaldi e le sue imprese ebbero a Recanati. Non pochi volontari della nostra città parteciparono alla leggendaria impresa dei Mille, entrarono a far parte del Corpo Volontari Italiani nel 1866 e furono a fianco di Garibaldi nella battaglia di Mentana l‟anno successivo. I loro nomi sono elencati nella lapide commemorativa posta sotto il loggiato comunale in piazza G. Leopardi.

1861 - 2011 Comune di Recanati (fine)

Testimonianze nella toponomastica :

1861 - 2011 Comune di San Ginesio (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Archivio Storico Comunale di San Ginesio: conserva una documentazione completa del periodo 22.09.1860 – 10.02.1861.

Lapide in marmo dedicata a Vittorio Emanuele II (1890): collocata sotto il loggiato del teatro Comunale in Piazza Alberico Gentili.

Iscrizione:

A VITTORIO EMANUELE / PER FEDE ALLA LIBERTA’ / PER VIRTU’ / D’ARMI E DI SAPIENZA POLITICA / REDENTORE D’ITALIA / E DELLA SUA NUOVA POTENZA / A EMULARE LE GRANDI NAZIONI / NELLA GARA DELLA CIVILTA’ / GLORIOSO PROMOTORE / I GINESINI / AUSPICE IL MUNICIPIO / NEL DI’ 20 LUGLIO 1890 / INAUGURANDOSI LA BANDIERA / DEI REDUCI DALLE PATRIE BATTAGLIE / E SOLDATI IN CONGEDO

1861 - 2011 Comune di San Ginesio (2)

Lapide in marmo dedicata a Giuseppe Garibaldi (1890): collocata sotto il loggiato del teatro Comunale in Piazza Alberico Gentili.

Iscrizione: A GIUSEPPE GARIBALDI / PER LA LIBERTA’ DEI POPOLI EROICO GUERRIERO / PEL RISORGIMENTO D’ITALIA / CAPITANO DELLA GIOVENTU’ AD IMPRESE / IN TUTTA LA POSTERITA’ MEMORANDE / DOPO I TRIONFI / PAGO DELLA DESERTA CAPRERA / COL PENSIERO ALLA PATRIA ALL’UMANITA’ / I GINESINI / AUSPICE IL MUNICIPIO / NEL DI’ 20 LUGLIO 1890 / INAUGURANDOSI LA BANDIERA / DEI REDUCI DALLE PATRIE BATTAGLIE / E SOLDATI IN CONGEDO

1861 - 2011 Comune di San Ginesio (3)

Lapide in marmo, riportante il risultato elettorale ottenuto a San Ginesio in occasione dei Plebisciti Generali dell‟Umbria e delle Marche per “l‟Italia Unita e Indivisibile con Vittorio Emanuele Re Costituzionale” del 4 e 5 Novembre 1860: “A San Ginesio – Elettori 1636. SI 1184. NO NESSUNO”

Lapide commemorativa della partecipazione di patrioti sanginesini nei moti carbonari del 1817 e nei moti rivoluzionari del 1830: fatta apporre nel 1989, dall‟Amministrazione comunale. Iscrizione: I CARBONARI DI SAN GINESIO / MOTO 24-6-1817 / CLEMENTINI GABRIELE / GENTILI IGNAZIO / GENTILI RAFFAELE / GERMANI DIONISIO + NEL FORTE DI PESARO / GRASSELLI BERNARDINO / LEOPARDI GIAN FILIPPO / LEOPARDI GIUSEPPE / MIGLIORELLI GIUSEPPE ANTONIO PURE RIVOLUZIONE 1831 / MOCHI ANICETO [PURE RIVOLUZIONE 1831] / MIGLIORELLI RAFFAELE // RIVOLUZIONE FEBBRAIO-MARZO 1831 / BRUTI RAFFAELE / LEOPARDI ANTONIO / MAZZABUFI RANIERO / MAZZOCCHETTI FILIPPO / MORICHELLI ILARIONE / PETRELLI RAFFAELE / L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE 1989

1861 - 2011 Comune di San Ginesio (fine)

Altro:

Volendo considerare la I Guerra Mondiale come l‟atto finale delle Guerre per l‟indipendenza e della formazione della nazione Italiana, si possono trovare a S.Ginesio altri importanti “luoghi della memoria”: • la targa monumentale dello scultore Giuseppe Guastalla,sulla torre comunale, con tutti i nomi dei caduti; • la cappella votiva dello “Stabat Mater”, nella Chiesa Collegiata, affrescata dal pittore Alfonso De Carolis; • Il Parco della Rimembranza, su progetto del pittore Guglielmo Ciarlantini, dove ogni albero si protende verso il cielo in memoria di un Caduto.

1861 - 2011 Comune di San Severino Marche (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia: Iscrizione inserita nella facciata del palazzo comunale per celebrare il 50° anniversario dell‟Unità d‟Italia e della ridonata libertà alle Marche.

Lapide con iscrizione che ricorda l‟albergo che ospitò illustri personaggi, il più famoso dei quali Massimo D‟Azeglio.

1861 - 2011 Comune di San Severino Marche (fine)

Lapide nella scalinata del palazzo comunale in ricordo del March. Dott. Carlo Luzi, deputato dal 1861 per cinque legislature, senatore del Regno d‟Italia.

Testimonianza nella toponomastica cittadina: Viale Mazzini

1861 - 2011 Comune di Tolentino (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

1. Palazzo Parisani Bezzi: ospitò, nei primi giorni del maggio 1815, il barone Federico Bianchi, comandante delle truppe austriache, che sconfisse Murat nella Battaglia di Tolentino (presso il Castello della Rancia), considerata da alcuni storici come il primo scontro per l‟indipendenza italiana.

2. Castello della Rancia: fortezza dei duchi da Varano di Camerino, realizzata tra il 1353 e il 1357 su pre- esistente costruzione dei monaci cistercensi della vicina Abbadia di Fiastra per lo stoccaggio del grano (da cui il nome per trasformazione del termine francese “grange”), fu centro di cruenti scontri tra l‟esercito di Murat e quello austriaco del barone Federico Bianchi durante la Battaglia di Tolentino.

3. Torrione di San Catervo: Quartier Generale degli austriaci il primo giorno della battaglia.

1861 - 2011 Comune di Tolentino (2)

4. ex Chiesa della Cisterna: una lapide, posta nel I centenario dell‟Unità Nazionale sulla facciata della chiesa, ricorda la fucilazione, nel 1815, di un italiano, colonnello dell‟Esercito Austriaco, reo di aver reso inoffensive le munizioni di un reggimento allo scopo di risparmiare fraterne vite.

5. Casone: Casa torre (in origine abitazione patrizia) al centro del luogo del più aspro e cruento scontro di fanteria della battaglia di Tolentino, dove si arrivò all‟utilizzo della baionetta.

1861 - 2011 Comune di Tolentino (3)

6. Casa Benadduci: nel 2° giorno della battaglia adibita ad ospedale quartier generale dell‟esercito austriaco.

7.Ossari di Salcito e del Rotondo: sorti allo scopo di dare degna sepoltura ai tanti resti umani ritrovati nei luoghi della battaglia di Tolentino, dimostrazione sia dell‟intensità della battaglia sia della sensibilità cristiana da sempre dimostrata dalla gente del luogo.

1861 - 2011 Comune di Tolentino (4)

8. Lapide, collocata sotto il loggiato del Palazzo Comunale, che ricorda il tolentinate Antonio Pierdominici, caduto durante la difesa di Roma del 1849.

9. Lapide del 1907, posta all‟esterno del Palazzo Comunale,dedicata a Giuseppe Garibaldi.

1861 - 2011 Comune di Tolentino (5)

10. Busto in marmo su piedistallo, di Giuseppe Garibaldi, con in epigrafe una dedica che lo data 1882. Collocato nel Palazzo Comunale.

11. Busto in marmo su piedistallo, di Giuseppe Mazzini, con in epigrafe una dedica che lo data 1882. Collocato nel Palazzo Comunale.

1861 - 2011 Comune di Urbisaglia

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Lapide posta in Corso Giannelli il 19 agosto 1888

Iscrizione: “Questo marmo dica alle generazioni dogali non leggenda ma istoria e come i mille prenunziarono l‟Italia Unita I CINQUECENTO la patria potente con essi NICCOLA GASPARRI Capitano Medico LUIGI ARNALDO GALANTI Tenente di Fanteria sangue urbisagliese consacrato al dovere il 26 gennaio 1887”

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Piazza Garibaldi

1861 - 2011 Comune di Visso (1)

Luoghi della memoria o testimonianze del periodo storico dell’Unità d’Italia:

Monumento - Mezzo busto raffigurante Giuseppe Rosi (1798-1891): collocato nei Giardini del Lago . Rosi, conosciuto come “poeta pastore”, mazziniano e patriota, iscritto alla Giovane Italia, partecipò attivamente ai moti del ‟48, del ‟59 e del ‟70. Fu capitano nello Stato Maggiore di Garibaldi e si distinse nel 1849 come “accesissimo militante” nelle difese della Repubblica Romana. Venne arrestato all‟indomani della caduta della Repubblica Romana e negli atti della Polizia Pontificia (21 marzo 1850) è citato come “poeta pastore”, tanto era nota la sua capacità di improvvisare versi in rima. Nel verbale dell‟interrogatorio è presente anche una citazione di un suo componimento in terza rima, 23 strofe “Oh Italia, Italia, dolce suol natio”, in lode di Pio IX; il Rosi voleva così dimostrare la sua estraneità ai fatti imputatigli e agli ambienti radicali della Repubblica Romana del ‟49 dimostrando che un tempo egli aveva riposto la sua fiducia nel Papa. Dopo l‟Unità d‟Italia, riconosciuto il suo impegno patriottico, la città di Roma collocò il suo busto di marmo sul Granicolo insieme a quello di Garibaldi e di altri eroi. Il busto è opera dello scultore Mangianello (1912).

1861 - 2011 Comune di Visso (2) particolari del monumento:

Iscrizione frontale: “AL POETA PASTORE XX Iscrizione posteriore: SETTEMBRE “VOLTURNO MDCCCLX” MCMXV”

Iscrizione lato destro: “ROMA MDCCCXLIX”

Iscrizione lato sinistro: “MENTANA MDCCCLXVII”

1861 - 2011 Comune di Visso (fine)

Testimonianze nella toponomastica cittadina:

Via Giuseppe Rosi

Piazza Garibaldi

1861 - 2011 Prefettura – UTG di Macerata

Il Prefetto di Macerata Dott. Vittorio Piscitelli

ringrazia

per collaborazione, raccolta materiale fotografico, note storiche e didascaliche: tutti i membri della Conferenza Provinciale Permanente i Sindaci dei Comuni della provincia di Macerata l’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche – Ufficio VI-Ambito Territoriale per la provincia di Macerata la Dott.ssa Maila Pentucci – Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Macerata Docenti e studenti degli Istituti Scolastici della provincia di Macerata che hanno aderito al progetto per realizzazione, grafica, adattamento testi: il Dott. Giovanni Beni – Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Macerata