. Territorio di confine al centro della Sardegna

GHILARZA. A borderland in the centre of

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI GHILARZA TRAMITE L’ASSESSORATO AL TURISMO, CON QUESTA PUBBLICAZIONE INTENDE CONTRIBUIRE ALLA DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA DEL SUO TERRITORIO PER VALORIZZARNE IL PATRIMONIO STORICO CULTURALE. IL NOSTRO AUSPICIO È CHE LA SUA LETTURA POSSA SUSCITARE STIMOLO ED INTERESSE A VISITARE GHILARZA. SI RINGRAZIANO COLORO CHE A VARIO TITOLO HANNO CONTRIBUITO ALLA SUA REALIZZAZIONE.

IL SINDACO L’ASSESSORE AL TURISMO STEFANO LICHERI PALMERIO SCHIRRA

Indice Summary

IL LAGO OMODEO. DAL TIRSO IL BACINO ARTIFICIALE PIÙ GRANDE D’EUROPA ...... 3 THE OMODEO LAKE. THE BIGGEST MAN-MADE ORGONO, OSCHINI, TOMBE DI GIGANTI E DOMUS DE JANAS. HYDROGRAPHIC BASIN OF EUROPE...... 4 TESTIMONANZE DAL PASSATO ...... 10 ORGONO, OSCHINI, GIANTS TUMBS AND DOMUS DE 11 CHIESE PER UNA COMUNITÀ DI ANIME ...L’IMPRONTA JANAS.EVIDENCES FROM THE PAST ...... 10 RELIGIOSA NELLA VITA QUOTIDIANA ...... 13 11 CHURCHES FOR A SOULS’ COMMUNITY ... THE RELIGIOUS CELEBRAZIONI RELIGIOSE E FESTEGGIAMENTI CIVILI ...... 26 MARK IN EVERYDAY LIFE ...... 18 LA CURATORIA DEL GUILCIERI NEL GIUDICATO DI E RELIGIOUS AND CIVIL CELEBRATIONS ...... 27 SOTTO LA DOMINAZIONE SPAGNOLA. VITA CIVILE, ECONOMICA E THE GUILCIER CURATORIA IN THE GIUDICATO OF ARBOREA IS RELIGIOSA ...... 28 UNDER THE SPANISH DOMAIN. TESTIMONY OF CIVIL, L’ANASTILOSI DELLA CHIESA DI SAN PIETRO IN ZURI .....34 ECONOMIC AND CIVIL LIFE...... 32 THE CHURCH OF SAN PIETRO DI ZURI ANASTYLOSIS .....35 L’ANTICA ARTE DEL BASALTO ...... 36 LA “CERAMICA” DI GHILARZA. RAIMONDO USAI E THE ANCIENT ART OF BASALT WORKING ...... 38 L INDUSTRIA EDILE ’ ...... 38 THE “CERAMICA” OF GHILARZA. RAIMONDO USAI AND THE TRADIZIONE SOLIDARISTICA E ASSOCIAZIONISMO RELIGIOSO E BUILDING INDUSTRY ...... 40 CIVILE ...... 42 SOLIDARITY TRADITION AND RELIGIOUS AND CIVIL ASSOCIAZIONISMO NEL GUILCIER OGGI...... 42 ASSOCIATIONISM ...... 43 GIAMPIETRO DELOGU, ROSA SANNA DELOGU: ESEMPI DI A DIPLOMATIC FROM HILARZA IN THE WORLD THE FILANTROPIA NEL GUILCIER ...... 44 G : AMBASSADOR CORRIAS ...... 46 E IL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE....46 UN DIPLOMATICO GHILARZESE NEL MONDO: ANTONIO GRAMSCI AND THE DOCUMENTATION CENTRE ..47 L AMBASCIATORE ORRIAS ’ C ...... 47 ILLUSTRIOUS PEOPLE OF THE GUILCIER IN RELIGIOUS, PERSONAGGI ILLUSTRI DEL GUILCIER: TESTIMONIANZE DI POLITICAL AND SOCIAL LIFE ...... 48 VITA CIVILE, POLITICA E RELIGIOSA ...... 48 Ghilarza è un paese situato al centro...tra il sardo del nord della Sardegna, dei pastori e dei cavalieri selvaggi, e il sardo del Campidano, più mite e influenzato dal clima sciroccoso e dalla natura della piana con le coltivazioni di grano, uva e ortaggi...

Ambasciatore Angelino Corrias Amassador Angelino Corrias (Ghilarza 1903 - Roma 1977)

Ghilarza e Zuri (sua frazione dal 1927) sono situati nel centro Sardegna, nella media valle del Tirso in provincia di . Il territorio si estende a quota 300 metri s.l.m. per 5.348 ettari - a cavallo delle due direttrici principali che collegano a Sassari, Nuoro e Olbia (Strade statali 131 e 131DCN) - e vanta poco meno di 5.000 abitanti. Il territorio di Ghilarza è geologicamente compreso nell’altipiano basaltico di , le cui origini risalgono a circa 4 milioni di anni fa, e confina a Nord-Ovest con il Marghine, a Nord-Est con la Barbagia di Ollolai, a Ovest con il Montiferru, a Est con il Barigadu e a Sud con il Campidano di Oristano. L’area è attraversata da svariati torrenti e piccoli corsi d’acqua, appartenenti al bacino idrografico del fiume Tirso, il più grande della Sardegna, e si affaccia, con un’incantevole e suggestiva veduta, sulla sponda destra del Lago Omodeo. 2 Ghilarza è caratterizzata da un clima mite e temperato, favorito dalle catene A destra. Panoramica del Lago Omodeo dal novenario campestr e di San Serafino

Ghi larza and Zuri (it’a hamlet of Ghi larza since 1927) are located in the centre of Sardinia, in the middle Tirso Valley, ., which spans 5.348 hectares of territory, situated 300 metres above sea level between the two main roads connecting Cagliari to Sassari, Nuoro and Olbia (Strada statale 131 and 131 DCN). The territory of Ghi larza is geologically part of the basaltic plateau of Abbasanta, whose origins date back 4 mi llions years. It borders on the North West with the Marghine, the north east with the Barbagia of Ollolai, the west with the Montiferru, the east with the Barigadu and on the south with the Campidano of Oristano. The area is crossed by several streams and courses of water belonging to the drainage basin of the Tirso river (the biggest river in Sardinia). It overlooks a delightful landscape on the right bank of the Omodeo Lake. Ghi larza is characterized by a mi ld climate, protected by the hi ll range from the strength of the north-westerly wind (maestrale) regularly blowing all over Sardinia, and by its height above sea level. As well as these factors, we can add the mitigating action of the man-made lake. All these elements favour a very good info: www..ghilarza.or.it e_mail: [email protected] IL LAGO OMODEO. DAL TIRSO IL ad archi multipli dell’ing. Luigi Kambo. BACINO ARTIFICIALE PIÙ GRANDE Prima nel suo genere in Italia, la sua crea- D’EUROPA. zione aveva i l duplice scopo di regolamen- Il Lago Omodeo è i l più grande bacino arti- tare i l flusso delle acque nella media valle ficiale d’Europa con i suoi 600 mln di m3 del Tirso, per bonificare i terreni e migliora- di portata massima. Il primo invaso, della re sensibi lmente le condizioni igienico capacità di circa 400 mln di m3 fu creato sanitarie dell’area, e dall’altro lato garan- tra i l 1919 e i l 1924. Anticipando i tempi, tire l’irrigazione costante dei Campidani e può essere considerato a buon diritto un più razionale uso delle acque in favore come esempio di “project-financing” nella del miglioramento delle tecniche e delle storia d’Italia con la partecipazione di produzioni agricole. La centrale idro-elettri- capitali privati alla realizzazione di grandi ca installata all’interno dell’impianto della opere di interesse pubblico. La sua crea- vecchia diga, sfruttando i l salto delle zione, ad opera della Società Imprese acque per la produzione di energia, funse Idrauliche ed Elettriche del Tirso (in segui- inoltre da volano per l’elettrificazione della to confluita nell’ENEL), avvenne con lo Sardegna: primo passo verso la moderniz- sbarramento del Tirso all’altezza del zazione dell’economia isolana. “Passo con barca” in territorio di Ulà Tirso. Durante i l secondo conflitto mondiale, L’imponente opera nasce da una geniale poichè considerato obiettivo strategica- idea dell’ing. Angelo Omodeo – dopo mente sensibi le del regime fascista, fu approfonditi studi ed indagini sulle carat- oggetto di incursioni aeree da parte teristiche dei suoli e delle risorse idriche della flot ta inglese, fortunamente della Sardegna – e la sua realizzazione senza importanti conseguenze. avvenne sul progetto architettonico di diga

A sinistra. Veduta di Ghilarza dalla località Sa Serra (S.P. 24 - Ghilarza-San Serafino)

3 THE OMODEO LAKE. THE BIGGEST MAN- project of the dam with multiple arches MADE HYDROGRAPHIC BASIN OF was designed by the engineer Luigi EUROPE. Kambo. The Tirso dam, the first one in in its type, had a double function: to The Omodeo Lake is the biggest man- regulate the flow of the water in the made hydrographic basin of Europe and middle Tirso Valley and to drain the its maximum rate of flow is 600 mi llions 3 ground to improve hygienic and sanitary of m . The first basin (400 mi llions of conditions in the area, and also to m³ flow) was created between 1919 and guarantee a constant irrigation in the 1924. It can be considered the first Campidano and a more rational use of “project-financing”in the history of Italy, water to improve agriculture technique using private funds to realize big public and production. The hydro-electric central works. The Società Imprese Idrauliche ed installed inside the old dam system, Elettriche del Tirso (later it became part produced electrical energy exploiting the of the ENEL group) create the Omodeo drop of water. It was the first step to the Lake thanks to the Tirso dam at the height modernization of the Sardinian economy. of the Passo con barca within the During the Second World War the dam territory of Ulà Tirso. The imposing work was considered a strategic target by the was born thanks to the bri lliant idea of fascist regime and was bombed by the the engineer Angelo Omodeo who studied British air fleet, fortunately with no the characteristics of the ground and of serious consequences. the hydric resources of Sardinia. The

Diga di S. Chiara sul Tirso. Anni ‘50. Con la sua costruzione tra il 1919 e il 1924 nacque il Lago Omodeo. Oggi la struttura è quasi completamente sommersa. Negli anni ‘80 è stata infatti realizzato uno sbarramento più grande a valle, in territorio di . Di tratta della Diga Elenonorea d’Arborea.

montuose dalle quali è protetta, rispetto alla forza dei venti di mae- strale che soffiano costantemente sull’isola, e dalla sua altitudine sul livello del mare. Ad essi si aggiunge l’azione mitigatrice del lago artificiale, elementi che favoriscono un’ottima vivibilità durante tutto il corso dell’anno, limitando a poche 4 giornate durante l’inverno temperature prossime allo 0°. Nonostante la presenza dell’uomo sin da tempi remoti, si conservano ampi spazi incontaminati, ricchi di specie vegetali e faunistiche endemiche del sistema sardo-corso. Chi si inoltra nelle campagne di Ghilarza si immerge in un ambiente caratterizzato dalla macchia mediterranea: mirto, lentisco e corbezzolo accompagnati da olivi e olivastro, perastro, leccio e sugherete che in certe zone, soprattutto in prossimità dello specchio lacustre, assumono l’aspetto di veri e propri boschi. In primavera e in autunno è ancora possibile trovare i frutti spontanei del sottobosco come l’antunna, i cardi e i prelibati asparagi selvatici, che uniti alle produzioni agricole e dell’allevamento, ancora caratterizzanti l’economica locale, sono alla base della cucina tipica tradizionale. Numerose le specie animali che popolano il territorio. In prossimità del lago, tra le numerose varietà di rettili e anfibi è ancora possibile scorgere l’euprotto o tritone sardo (noto anche come gongillus), ormai in via di estinzione; il discoglosso sardo, un mix tra il rospo e la rana; la raganella sarda; la tartaruga comune (in dialetto locale tostoinu). Anche l’avifauna è ben rappre- sentata: è abbastanza comune imbattersi nell’elegante volteggiare del gheppio, rapace principe di tutto il

“Su Cantaru Ezzu” (XIX-XX secolo) liveableness all year round with only a few days when temperatures drop to 0° in winter. Ever since the human presence of far-off times, the territory preserves wide uncontaminated spaces, rich with vegetation , faunal species endemic of the Sardinian - Corsican system. If you walk through the countryside of Ghi larza, you wi ll find yourself in an environment characterized by the Mediterranean m aquis, the myrtle, the mastic tree, and the strawberry tree together with olive tree, oleaster, wi ld pear, holm oak and cork plantations that look like woods. In springtime and autumn you can sti ll find the underwood wi ld fruits like the antunna mushroom, the thistle and the delicious wi ld asparagus, that together with the agricultural and farm products characterise the local economy and the typical traditional cooking. Several animal species populate the territory. Next to the lake you can sti ll find several species of repti les and amphibians like the euprotto, also known as Sardinian newt or gongi llus, now threatened with extinction; the discoglosso sardo, an amphibian half way between a frog and a toad; the Sardinian hee frog (raganella sarda); the common turtle (tostoinu in the local dialect). The avifauna is well represented by the kestrel (gheppio), a bird of prey that can be found all over Sardinia, and also by partridges, quai ls, hen

Gli ulivi secolari e la macchia mediterranea nel Parco Comunale di Oschini. 5 Campagna di Ghilarza.

territorio regionale, oltre a pernici, quaglie, passeri e rondini. Tra i mammiferi sono diffusi in tutto il territorio l’endemica lepre sarda, il coniglio selvatico, il cinghiale sardo, le piccola volpe sarda e altri piccoli predatori, come la donnola e il furetto. Capita sovente di incontrare i simpatici ricci anche 6 nelle periferie dei centri abitati. Le caratteristiche del paesaggio e del clima favoriscono la pratica di numerose attività sportive e ricreative, come il parapendio lungo le coste del Lago Omodeo, rilassanti e stimolanti escursioni a cavallo o in bicicletta in tutto il territorio circostante. Quella del cavallo è una tradizione antica e diffusissima in tutto il territo- rio della provincia di Oristano: Ghilarza come altri centri vicini ha da sempre mantenuto viva la passione e la grande conside- razione per il nobile animale, tanto che le più importanti celebrazioni religiose, sono accompagnate da processioni a cavallo. Anche i festeggiamenti tradizionali durante particolari periodi dell’anno vedono nelle giostre equestri la loro espressione più tipica, come ad esempio durante il carnevale, in cui ogni anno si rinnova la tradizionale Cursa e’sa pudda, dove gruppi di cavalieri disposti in pariglie dimostrano la loro bravura e agilità cercando di colpire un fantoccio sospeso al centro del percorso con le sembianze di una gallina (originariamente si trattava dell’animale vivo) durante una info: www.comune.ghilarza.or.it e_mail: [email protected] sparrows and swallows. Among the mamm als, you can find, spread all over the territory, the Sardinian hare, the wi ld rabbit, the Sardinian fox and some other predators like the weasel and the ferret. Close to the vi llages you can also see hedgehogs. The landscape and climate typology favour sport and entertainment activities like paragliding along the coast of the Omodeo lake, as well as relaxing and stimulating horse riding or cycling tours in the surroundings. The province of Oristano boasts an ancient and widespread horse tradition and Ghi larza, have preserved this passion together with a large regard for this noble animal, so that the most important religious celebrations are accompanied by horse processions. You wi ll see the equestrian jousts as a typical expression of the traditional ceremonies that take place in special periods of the year. During the carnival, for example, every year it repeats the cursa a sa pudda with groups of horsemen galloping together to show their ski ll and agi lity trying to hit a puppet representing a hen (they originally used a live one) hanging from a rope in the middle of the course. It normally takes place in the m ain part of the vi llage. The important horse tradition is witnessed by the membership of Ghi larza at the regional

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Panoramica di Piazza San Palmerio. Facciata della chiesa omonima e Torre Aragonese

corsa sfrenata che si tiene in una via centrale dell’abitato. La grande tradizione del cavallo è inoltre testimoniata dall’adesione di Ghilarza al circuito regionale dell’Horse Country, un progetto di promozione territoriale regionale che punta a valorizzare le opportunità turistiche del territorio sardo con l’ausilio di questo nobile animale. Per la pratica equestre degli appassionati è presente nel territorio un galoppatoio comunale. É inoltre possibile praticare birdwatching, trekking ed esplorare le meravigliose insenature che si trovano nel perimetro del lago artificiale tramite l’ausilio di canoe e piccole imbarcazioni a basso impatto ambientale. La viabilità e il clima consentono ai naturalisti più esigenti di inoltrarsi nel territorio di Ghilarza anche a piedi. Il territorio di sta attrezzando di tutta una serie di strutture e di servizi per garantire la massima

Tel/Fax +390785.5610 www.comune.ghilarza.or.it circuit called Horse Country which aims to promote and improve the touristic opportunities of the Sardinian territory uti lising these noble animals as the main attraction. Ghi larza has its own local stables that can be used by all those who are fond of horses. Birdwatching, trekking and exploring the wonderful creeks around the lake using kajaks or small boats which have a low environmental impact, is also possible. Thanks to the good road condition and the climate the naturalists – even the most demanding ones – can easi ly walk in the territory of Ghi larza. The area is going to be equipped for several faci lities in order to guarantee the maximum of accessibi lity and assistance to visitors. There wi ll be a tourist harbour with bungalows and a restaurant near

S.P n. 24 Ghilarza - San Serafino. Nelle campagne circostanti il tracciato stradale è possibile scorgere alcuni dei numerosi monumenti nuragici presenti nel territorio.

fruibilità e assistenza ai visitatori: è infatti in corso di realizzazione un porticciolo turistico, con annesse strutture di servizio e un punto ristoro, nei pressi del novenario di San Serafino, sono in corso anche i lavori di messa in 8 sicurezza e manutenzione nell’area di Oschini nei pressi del villaggio nuragico. Per gli amanti delle esplorazioni e i camperisti a Ghilarza è presente un’area attrezzata per la sosta e il rifornimento idrico dei camper. Data la sua posizione geografica strategicamente rilevante e il clima salubre, la frequentazione dell’uomo nel territorio risale ad epoche remote: a darne testimonianza è la cospiqua presenza di monumenti e resti di epoca pre- nuragica e nuragica la cui origine è databile a partire dal Neolitico recente, epoca corrispondente in tutta l’isola, alla diffusione della cultura di San Michele di Ozieri (fine IV- inizi III millennio a.C.). A questo periodo risalgono, infatti, i monumenti funerari “a grotticella” noti nella tradizione sarda come domus de janas e molto diffusi nel territorio di Ghilarza e Zuri. Con l’avvento dell’Età del Rame e del Bronzo (a partire dalla seconda metà – fine III millennio a. C.) si diffondono le grandi costruzioni nuragiche, delle quali in territorio di Ghilarza è possibile rinvenire alcuni esempi dell’evoluzione delle tecniche costruttive in buono stato di conservazione. Un elemento sicuro e di grande importanza che fa supporre l’esistenza di villaggi organizzati sin dall’epoca della dominazione romana in Sardegna, è dato dalla “a Karalibus Turrem” strada romana che attraversando la parte meridionale del territorio del Guilcieri Particolare ingresso torre laterale Nuraghe di Oschini

Novenario campestre S. Maria di Trempu. Domus de Janas

the religious vi llage of San Serafino. Some m aintenance work is going on in the Oschini area. Camper van travellers and explorers can find in Ghi larza an equipped area where they can stop and refi ll their camper vans with water. As a result of its geographical position 9 and its healthy climate , the territory has been inhabited in by mankind since the early ages this can be seen by the presence of monuments and the remains of the pre-nuragic and nuragic period, starting with the recent Neolithic age, when all around the Island spread the culture of San Michele of Ozieri (end of IV – beginning of III mi llennium B.C.) To this period belongs the funerary monument called a grotticella, very small grottos known as domus de janas (house of fairies) in the Sardinian tradition which are widespread in all the territory of Ghi larza. With the arrival of the Copper Age and the Bronze Age (starting from the second half and unti l the end of the III mi llennium B.C). the territory started to be populated with large nuragic bui ldings. Within this area you can find some

Tel/Fax +390785.5610 www.comune.ghilarza.or.it ORGONO, OSCHINI, TOMBE DI raggiunge una costruzione GIGANTI E DOMUS DE JANAS. semidistrutta di proprietà privata TESTIMONANZE DAL PASSATO. che conserva una grande stele centinata di una Tomba dei Giganti L’abbondanza di materiale chiamata “S’Artare de su Moro”; la basaltico presente nel territorio di base della stele è ancora in situ, Ghi larza e Zuri fu uno dei fattori mentre la parte alta è stata che, insieme alla ferti lità dei luoghi spezzata e inglobata nel muro della e alla presenza di sorgenti casupola. d’acqua, ha contribuito ad attrarre La fase nuragica è ampiamente l’uomo in queste terre sin dai tempi documentata dalla presenza sul più antichi. Le prime attestazioni territorio di un gran numero di della presenza umana risalgono nuraghi, la cui posizione non è mai alla fase del Neolitico Recente e casuale ma legata alle esigenze di sono relative alla cultura di San controllo delle zone circostanti. Il Michele di Ozieri (fine IV-inizi III Nuraghe Orgono di Ghi larza ne è un mi llennio a.C.). A questo periodo si esempio: ben visibi le dal margine attestano infatti i monumenti dell’attuale S.S. 131 DCN, all’altez- funerari del tipo a grotticella detti za del sesto chi lometro. Dalla sua domus de janas. Queste costruzioni posizione, volgendo lo sguardo appaiono isolate, disposte in tutt’attorno, s’individuano i resti di coppie oppure aggregate in altri edifici nuragici, relativamente raggruppamenti di varia piccoli e diversamente conservati consistenza; i l primo caso è (nelle prossimità del nuraghe rappresentato dalle domus de Orgono si enumerano in particolar janas di Canchedda nelle modo i nuraghi Mortos di Ghi larza e prossimità del novenario della Crastu di Soddì). Madonna di Trempu. Il secondo Il Nuraghe Orgono rappresenta caso è rappresentato dalle domus nell’ambito nuragico uno dei rari di Su Ballidu, composte da pochi esempi di “nuraghe a gradone”, ambienti in genere rappresentati che raccoglie in sé sia le da un’unica cella introdotta da un caratteristiche del nuraghe piccolo padiglione d’ingresso. monotorre che del nuraghe Il terzo esempio è dato dalle tombe complesso, alcuni esperti lo indica- organizzate in gruppo e costituenti no come esempio dell’evoluzione delle necropoli nelle quali i l dal nuraghe a corridoio a quello a numero varia da tre sino anche a cupola. E’stato sottoposto a scavo più di trenta ipogei (domus de janas archeologico e ha restituito 1O di San Michele, in prossimità del numerosi reperti nuragici, punici e novenario omonimo ma romani. Un altro nuraghe di assolu- amministrativamente in territorio di ta ri levanza nel territorio di ). La tecnica isodoma, Ghi larza è i l nuraghe Oschini. ottenuta cioè con l’uti lizzo di pietre Situato all’interno di un suggestivo basaltiche perfettamente bosco di olivastri monumentali, i l squadrate in blocchi regolari è nuraghe è di impianto complesso, stata adottata per la costruzione di quadri lobato, con corridoio, rampa edifici funerari come le tombe dei d’accesso posto nella parte giganti. Esempi di questo tipo di superiore e botola dalla quale si costruzione si trovano in gran accede ad un sotterraneo. L’unica numero anche a Ghi larza. torre laterale accessibi le è quella Dirigendosi verso la periferia del posta a nord ed è visibi le dalla paese, in direzione della strada pro- parte alta della torre centrale. Nei vinciale n. 15 del Mandrolisai, pressi esisteva un insediamento di (vicino al distributore di benzina) e capanna che attualmente non è proseguendo per circa 300 mt.si più visibi le.

Nuraghe Orgono. Interni ORGONO, OSCHINI, GIANTS TUMBS AND a semi-ruined bui lding inside a private DOMUS DE JANAS. property. Inside it preserves a big central EVIDENCES FROM THE PAST. column that belonged to the giants’ tomb called S’artare de su moro. The base of the The richness of the basaltic material column is sti ll in situ, whi le the top part has together with the ferti lity and the presence of been broken and incorporated in the walls of sources of water helped to attract the human the nearby house. The nuragic period is presence in the area. The first signs of widely depicted by several nuraghes whose human presence date back to the Recent location is never accidental but is linked to Neolithic and belong to the culture of San the strategic positioning enabling the Michele in Ozieri (end of the fourth – control of the surrounding area. beginning of the third mi llennium b.C.). The Nuraghe Orgono in Ghi larza represents a To this period belongs the funerary good example: it can easi ly be viewed from monuments ( a grotticella) known as the sixth ki lometre of the SS 131 DCN domus de janas. They appear to be highway. From its position you can see some isolated bui ldings arranged in pairs or other nuraghes (some of them are smaller associated in groups. The first example is and in a different state of preservation – like represented by the domus de janas in Nuraghe Mortos in Ghi larza and Nuraghe Canchedda in the surroundings of the Crastu in Soddì). religious vi llage of Madonna di Trempu. The Nuraghe Orgono is one of the rare The second example is represented by the examples of the “a gradone” nuraghes (tier domus de janas in Su Ballidu, comprising of nuraghes): it has the characteristics of both a few rooms accessible from a single room single tower nuraghes and complex ones. with a small entry pavi lion. A third example Some scholars describe it as a good is given by the necropolis which is organised example of the evolution from the corridor in groups of three or up to thirty or more nuraghe to the tholos one. It has been hypogeum (domus de janas in San excavated and found to contain many Michele near the homonymous religious Nuragic, Phoenician and Roman remains. vi llage which is part of the territory of Another important monument is the Nuraghe Tadasuni). To bui ld the funerary monuments Oschini which is located in the middle of an known as the tombs of giants (Ghi larza has oleaster wood. It’s a complex, four turret several examples of these types of bui ldings) nuraghe. It presents a corridor, a ramp in the it has used the isodomum technique obtained upper part and a trapdoor leading to an under- by the use of carefully-laid and well-dressed ground room. The only lateral tower sti ll basaltic stones. Going towards the outskirts accessible is the northern one which can be of the vi llage, following the direction of the seen from the highest part of the keep. strada provinciale number 15 of the Nearby there was a settlement Mandrolisai (next to the petrol station) and comprising of huts. driving 300 meters ahead, you wi ll arrive at Nuraghe Oschini. Perimetro di una torre laterale 11 Ingresso di Ghilarza. Chiesa Parrocchiale Maria Vergine Immacolata. 12 Di fronte: Casa Badalotti (XIX-XX sec.).

collegava Cagliari a Porto Torres. Dagli scavi examples of these bui lding techniques condotti tra il XVIII e il XIX secolo presso il as they evolved, in a good state of nuraghe Orgono, e in seguito durante il preservation. There is a secure and rifacimento della pavimentazione della Chiesa very important element that make us romanica di San Palmerio (nel centro abitato di think of organized vi llages dating from Ghilarza), son stati rinvenuti i resti di necropoli the Rom an domination in Sardinia. We risalenti all’età romana. Testimonanze presenti are talking about the “a Kalaribus anche nei novenari campestri di Trempu, San Turrem”, the Rom an road that passed Michele e San Serafino. Alla fine dell’Impero through the southern territory of the romano seguì un periodo piuttosto confuso che Gui lcieri linking Cagliari to Porto approdò al dominio bizantino espresso Torres. From the excavation that took prevalentemente attraverso la presenza place between the thirteenth and monastica soprattutto di Benedettini e nineteenth centuries in the Nuraghe Camaldolesi, ma anche di Domenicani che oltre Orgono and as part of the restoration ad introdurre il culto religioso dei santi orientali, of the floor of San Palmerio Rom anic info: www.comune.ghilarza.or.it e_mail: [email protected] 11 CHIESE PER UNA COMUNITÀ DI subito ampliamenti e rifacimenti nei secoli ANIME ...L’IMPRONTA RELIGIOSA NELLA successivi. VITA QUOTIDIANA. Nel 1533, i ghi larzesi costruirono un’altra chiesa da adibire a parrocchiale , sita dove I l primo impatto per i l visitatore, sorge quella attuale. La vecchia chiesa era nell’addentrarsi nei centri abitati di intitolata a San Macario, testimonianza della Ghi larza, ma anche nel resto del territorio presenza dell’ordine dei Benedettini nel campestre, è costituito dall’importanza territorio, e le sue dimensioni erano simi li della religiosità nella vità quotidiana delle all’attuale impianto ad eccezione della due comunità. Elemento testimoniato larghezza, inferiore di circa un metro. Il suo dalla presenza di ben 11 chiese impianto era a navata unica con cappelle disseminate in tutto i l territorio laterali, nel lato settentrionale però, un vano comunale: 7 nel centro abitato e 4 nei risultava eccentrico dando alla chiesa “ un rispettivi novenari campestri. Elemento disegno a croce mancante di un braccio che costituisce un unicum nel panorama “ma, ad eccezione, di questo particolare, la isolano in proporzione alla densità chiesa seguiva uno schema che, importato in abitativa. La documentazione più antica Sardegna dalla Catalogna, era diffuso nel che abbiamo, riguardo le chiese di Ghi larza, risale al 1160 grazie alle schede contenute nel Condaghe di S. Maria di che parlano di un possesso vescovi le (domo; omo), ovvero una sorta di fattoria, dove i servi che vi lavoravano erano venduti o donati come oggetti; ad esempio nella citazione secondo cui i l giudice Barisone I donò degli schiavi come ex voto alla Madonna di Bonarcado con questa formula: ”Dono questi servi per la salvezza della mia anima e perché abbia bravi figli”. Il possesso in questione è chiamato nel docu- mento “Santu Paraminu” e si identifica con la chiesa di Sancti Parmezi citata, insieme a quella di S. Maria di Gi larce, nell’epistola 481 che i l Papa Onorio III scrisse nel 1224 all’arcivescovo arborense Torchitorio per restituirgli alcuni possessi che gli erano stati sottratti. Un’ altra data, storicamente suffragata da prove certe, è i l 1390, quando si Cinquecento soprattutto nella parte parla della chiesa di S.Giorgio, ubicata in una centrale e settentrionale dell’isola. delle periferie alte del paese, a cui altre Questo schema suggeriva un’unica 13 testimonanze fanno riferimento come navata con copertura lignea sorretta da originaria Chiesa Parrocchiale di Ghi larza. grandi archi, ogivali; lungo le pareti, tra Le prove certe di datazione si devono ad un un arcone e l’altro, si aprivano delle cappelle ritrovamento effettuato i l 29 dicembre 1887 coperte da volte a crociera; egualmente con durante la demolizione dell’antico altare di San volte a crociera costolonata era ricoperta Giorgio, quando fu ritrovato un astuccio metalli- l’abside. La chiesa ha subito numerosi co contenente una piccola pergamena vergata restauri e modifiche all’impianto in lingua sardo logudorese. La pergamena, che strutturale nel corso dei secoli successivi. oggi è custodita nella Parrocchia di Ghi larza, si L’ultimo dei quali, sul finire del XIX secolo, esprime in questi termini: ha profondamente stravolto l’impianto Domine a di XXX de Maiju de Mcccxx originario, ad eccezione della torre est consercrada s’altari de Sanctu Giorgi campanaria, la stessa che è possibi le et de Santus Spiritu et de Sanctu P. ammirare ancora oggi, infatti solo la et consecradulla (consecrada) Episcopo cupoletta terminale subì un rifacimento nel Hiohanni lorum corso del Settecento. Durante quest’ultimo Di culto orientale, riferito alla chiesa rifacimento è cambiata anche la sua greca, come la maggior parte delle chiese intitolazione in onore a Maria Vergine ghi larzesi dislocate nei dintorni, i l Immacolata. Oltre la chiesa parrocchiale, e monumento, edificato in epoca bizantina la già citata chiesa di San Giorgio, sono (VI-VIII secolo d.C.), conserva solo l’abside presenti all’interno del centro abitato di della primitiva costruzione, in quanto ha Ghi larza altre quattro chiese, intitolate rispettivamente a: San Palmerio, Madonna del Palmerio, da parte delle coppie sposate entro Carmelo, Santa Lucia e Sant’Antioco a cui si l’anno nel paese di Bortigali, località del aggiunge la splendida S. Pietro di Zuri, citata in Marghine, unica, oltre Ghi larza, a venerare i l un apposito approfondimento di seguito. Santo in Sardegna. La chiesa di San Palmerio fu costruita nel primo Molto suggestiva è la chiesa dedicata alla quarto del secolo XIII, su un’altra preesistente Madonna del Carmelo costruita su un di dimensioni più modeste, probabi lmente un muraglione nuragico e circondata da un’oasi martiryum, sorto su quella che si pensa essere di verde. La chiesa è metà di fedeli che la la tomba del martire Palmerio. La troviamo possono visitare ogni mercoledì dell’anno. È menzionata già nel condaghe di Santa Maria di comprovata l’importanza e antichità del rione Bonarcado (1220-1263) come chiesa di dove la chiesa sorge,cioè quello di Pantaleo, in notevole importanza dedicata a Santu Paraminu, cui si conservano tracce della presenza romana versione precedente del nome Palmerio. La con i l ritrovamento di monete e altre chiesa fu costruita da maestranze itineranti, di suppelletti li. educazione pisana, che dalla Sardegna Per quanto concerne la chiesetta di Santa Lucia, settentrionale si erano spostate verso i l nonostante sia fortemente radicato nella Campidano di Oristano, fermandosi a Ghi larza. popolazione, le origini del culto per la Santa La costruzione è formata da un’aula di m. 10.25 sici liana nella comunità ghi larzese rimangono x 5.25, chiusa ad oriente da un’abside ancora oscure, nonostante le vicende generali semicircolare. La della martire siano facciata, come i fianchi, abbastanza note: dalla in conci di basalto sua passio, racconto alternati a trachite vivace e commovente chiara, è divisa in tre della suprema scomparti da sotti li testimonianza del lesene su cui martirio, attribuibi le al s’impostano degli archi. V-VI secolo, è risaputo Sopra l’architrave l’arco che Lucia nacque a di scarico racchiude una Siracusa, dove fu croce di trachite rossa. martirizzata, Le fiancate sono probabi lmente nel 304, decorate da archetti a causa della sua fede pensi li a doppia ghiera. cristiana. Una leggenda, Nel lato sud si notano risalente al XII secolo, due fregi figurati molto narra poi che la fanciulla interessanti: Il primo fu sottoposta ad rappresenta una accecamento, ragion per persona che cui, è spesso raffigurata sembrerebbe con gli occhi in un piatto 14 inginocchiata, la seconda un guerriero ed è comunemente ritenuta patrona della vista supino con una fascia attraverso i l petto corporale. Il suo culto è attestabi le in Sici lia e privo di una gamba. Questo già a partire dal V secolo, mentre in Sardegna particolare potrebbe indicare i l Santo in memo- la sua devozione, promossa dai monaci ria del quale fu edificata la chiesa; secondo orientali, doveva essere abbastanza diffusa un’antica usanza, infatti, ai martiri erano nel XIII, come testimonia la presenza spezzate le gambe. L’8 luglio 1750, grazie alla ricorrente del nome Lukìa nei Condaghi, miracolosa visione avuta in sogno da un particolarmente in quello di Santa Maria di abitante di Ghi larza, avvenne i l sorpendente Bonarcado. Altre notizie possono essere ritrovamento della tomba che si ipotizza possa dedotte dalle chiese erette in Sardegna in appartenere al santo. La cripta fu trovata onore della santa, in molti casi attribuibi li, sotto i l pavimento della chiesa, nella stessa all’alto-medioevo. Nel corso dei secoli, ne sono direzione del bassori lievo che si vede all’interno state edificate diverse e ad oggi se contano 28, del 12° archetto, sotto i l tetto. Esso, sparse per tutta l’isola. Dalla ricostruzione delle rappresenta un uomo a mezzo busto con le vicende della chiesa a Lei dedicata in Ghi larza, braccia sollevate.Era uso, e lo è tuttora, i l pare che la chiesa fosse in precedenza dedicata distendersi per quanto possibi le all’interno a Sant’Andrea Apostolo, e, successivamente della tomba di San Palmerio, viso a terra e, in alla dedicazione del altare in suo onore, avvenu- quella posizione, chiedere con la preghiera, ta nel 1402, i l culto della santa sici liana ha grazie al Santo. coabitato, benché in “ruolo subalterno” con Un’altra tradizione che si conserva nel tempo, è quello dell’apostolo, che continuava a costituita dal pellegrinaggio alla tomba di San mantenere i l titolo della chiesa. In seguito, i l culto di Santa Lucia ha Le campagne del ghi larzese vantano numerosi completamente soppiantato quello di luoghi di culto, segno di una religiosità Sant’Andrea. Tali cambiamenti potrebbero profonda coltivata sin dai tempi antichi, e essere collegati, con l’elezione della santa materializzatasi nella costruzione di varie chie- a patrona dei muratori, che ancora oggi ne se campestri. Esse sono circondate da curano sia la festa religiosa che civi le. numerose casupole, denominate Il culto di S. Antioco ha in Ghi larza radici “muristenes”, dove ancora oggi i ghi larzesi profonde, la data 1577,riportata su una vanno ad abitare per tutta la durata delle lastra di pietra, a testimonianza diverse novene (9 giorni di preghiere e vita dell’edificazione della chiesa, risulta comunitaria). Questi santuari hanno origini essere posteriore al primitivo culto del antiche, alcuni di essi conservano i resti di Santo nelpaese,infatti, i l nome di Antioco vi llaggi e paesi scomparsi nei secoli. Secondo in Ghi larza risultava già essere allora i l più la ricostruzione storico-religiosa fatta dal diffuso. Nella storia della chiesa di S. Antioco si Canonico Licheri sui culti praticati nel registra anche una presenza francescana territorio, in origine esistevano ben sei (cappuccini) intorno al 1698, che ebbe però santuari campestri in corrispondenza di breve vita. Pare, infatti, che la fondazione del altrettanti vi llaggi dei quali la metà sarebbe convento francescano si dovesse ad un lascito andata distrutta nei secoli. Queste località si testamentario di un fedele ghi larzese, rivitalizzano durante l’anno in occasione insufficiente però, a delle ricorrenze e dei detta della autorità festeggiamenti in conventuale, a garantire onore dei Santi cui una dignitosa sono dedicati. Tale sussistenza ai frati e temporalità appare forte- perciò la stessa autorità mente connessa ai ne ordinò nel 1703 la tempi della vita agro- definitiva soppressione. pastorale che ha caratte- Nel 1832 la chiesa fu rizzato per secoli la vita affidata al gremio degli della comunità di artigiani, che in Ghi larza e Zuri. precedenza avevano in Al limite estremo dell’al- affido la chiesa della tipiano che da Ghi larza Maddalena, ormai domina la sponda impraticabi le, perché vi destra del lago Omodeo mantenessero vivo i l e le propaggini del culto della stessa Barigadu, località Santa. Purtroppo raggiungibi le l’associazione non durò percorrendo per a lungo ed i l culto della Maddalena si spense pochi km la strada provinciale n. 24, di lì a poco insieme al gremio degli artigiani. nella periferia di Ghi larza in prossimità 15 Fino al 1840 la chiesa risultava periferica del cavalcavia della SS 131 DCN, sorge rispetto al centro abitato, ed era fornita, i l novenario di S. Michele Arcangelo. La come negli attuali santuari campestri, di sua venerazione, praticata già nella Sardegna muristenes per ospitare i fedeli durante i bizantina, parrebbe provenire dalla chiesa greca. giorni delle novene ed era attorniata da Stando alla letteratura storica sull’argomento, le loggiati in due lati. Nel 1873 fu collocato al prime notizie su questo culto in Sardegna suo interno l’antico altare della chiesa risalirebbero al tempo di Papa Leone IV (850- parrocchiale. Gli interventi più importanti 854), i l quale, in una lettera all’Arcivescovo di sulla struttura architettonica della chiesa Cagliari, Giovanni, faceva esplicito riferimento avvennero, però nel 1896 quando essa fu alla consacrazione, da parte del suo predecesso- allungata includendo i loggiati, furono inoltre re Arcivescovo Arsenio, dell’altare di una chiesa costruite due cappelle laterali dedicate a S. dedicata all’Arcangelo Michele. Il novenario di Fi lippo Apostolo e a Nostra Signora della San Michele è frequentatodai ghi larzesi in tutti i Buona Morte e ne fu invertito l’ingresso da periodi dell’anno ma la ricorrenza celebrata a ovest ad est, recuperando con una gradinata conclusione della novena è fissata nell’8 i l dislivello antistante la nuova entrata. S. maggio, in ricordo dell’apparizione del Santo Antioco è festeggiato in due occasioni nella grotta di Sant’Angelo sul Monte Gargano in durante l’anno: i l secondo lunedì dopo la Puglia. Nel resto della Sardegna a partire dal XIV Santa Pasqua in cui si ricorda l’anniversario secolo la festa di S. Michele si celebra invece del Santo, ed i l primo sabato d’agosto, nel mese di settembre. La località su cui sorge i l preparato da un periodo di novena. novenario è stata frequentata dall’uomo sin dal F I U M E T I R S O

F I U M E

T

LAGO OMODEO I R S O MAPPA DEL TERRITORIO DI GHILARZA monumenti, siti di interesse naturalistico e novenari campestri

NORBELLO ESE

LE NUOR

S.P. CIRCONVALLAZIONE "CHENALE" CHIESA AREA CIRCONVALLAZIONE SODDI' MADONNA DEL CARMELO CAMPER "SU CANTARU EZZU" P

NORD VIA MONSIGNOR ZUCCA NORD AZIONE CENTRA VALLATA DI "CHENALE" P OSPEDALETTO LAGO CHIESAPALMERIO DI SAN CORSO UMBERTO I OMODEO P I CHIESA O T ER S.P. 388 MAND SAN PIETRO DI ZURI CHIESA B CHIESA PARROCCHIA UM LE SAN GIORGIO TORRE CASA O BELVEDERE RS MARIA VERGINE CO ROLISAI CIRCONVALLAZIONEARAGONESE BADALOTTI IMMACOLATA S.S 131 DIRAM COTTOLENGO "SAS VI A A V IT ITT R OR CASA E IO H EM G AN ZURI R UE CARABINI NANNIGHEDDAS" A GRAMSCIM A

N I ZURI VIA G. M. ANGIOY G

VIA S. LUCIA CHIESA S. LUCIA E

(CIRCONVALLAZIONE NORD) R A

ERI I SUD V TADASUNI ABBASANTA TO I P ONE S.P. 388 MAND AUSTIS

SORGONO SCUOLE P VIA NESSI ELEMENTARI ROLISAI P COMUNE CORSO UMBER CIRCONVALLAZI VIA AMSICORA EOTTIOSPEDALE VIA C. COLOMBO S.S. 131 "DELOGU" ORISTANO - CAGLIARI CHIESA PONTE SUL TIRSO VIA MATT MACOMER - SASSARI S. ANTIOCO SUD VIA PERDALONGA CORSO UMBERTO I

CIRCONVALLAZIONE OVEST

CIRCONVALLAZIONE LAGO OMODEO NE OVEST CIRCONVALLAZIONE SUD

CIRCONVALLAZIO F I U M LAGO E OMODEO T I R S.S 131 DIRAMAZIONE CENTRALE NUORESE S O S.S.131 CAGLIARI-ORISTANO F AMAZIONE CENTRALE NUORESE I S.S 131 DIR U M FORDONGIAN E T I S. P. 24 R S O GHILARZA - SA

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TADASUNI N SERAFINO

FORDONGIANUS NOVENARIO 16 S. MICHELE

NOVENARIO

S. MARIA DI TREMPU

NOVENARIO S. GIOVANNI

TADASUNI

NOVENARIO S. SERAFINO

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TADASUNI N SERAFINO

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S. MARIA DI TREMPU

NOVENARIO S. GIOVANNI

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NOVENARIO S. SERAFINO

ULA' TIRSO BUSACHI neolitico tra la fine del IV e gli inizi del III secolo, Signora delle Grazie (1611) o di Monserrato presenza ampiamente testimoniata dai resti (1741). Anche questo centro ha origini evidenti di Tombe di giganti e domus de janas antichissime, oltre alle numerose nei dintorni del novenario. É ormai certo, dalle emergenze pre-nuragiche e nuragiche, sono testimonianze documentali pervenuteci, che stati rinvenuti numerosi resti di epoca nella località sorgesse fino al XV secolo la romana che fanno supporre la presenza di una chiesa di Sant Miguel di Urri, vi llaggio, stazione di sosta per le truppe che percorrevano quest’ultimo, scomparso pare a causa della la citata “Karalibus Turrem”. peste. Della chiesa non è possibi le sapere Anche i l nome Trempu tradisce un’origine quale fosse l’impianto originario poichè essa fu latina derivante probabi lmente da templum i l riedificata nel 1702 e subì successivi restauri e che fa pensare ad una arcaica dedicazione ad modifiche tra i l XIX e i l XX secolo. La facciata, una divinità salutare romana. Un’altra ipotesi, restaurata di recente, conserva i tratti studiata in campo nazionale, è che i l santuario dell’impianto settecentesco. possa essere stato possesso dei Templari. Il novenario dedicato a San Giovanni Sotto l’aspetto naturalistico e storico, i l più Battista è i l più piccolo dei novenari interessante novenario di Ghi larza è senz’altro ghi larzesi, è raggiungibi le proseguendo a quello di San Serafino, dedicato all’Arcangelo percorre la provinciale 24 e subito prima di Raffaele che si festeggia i l 24 ottobre. La arrivare al novenario di S. Serafino. Le località è raggiungibi le sia percorrendo la citata celebrazioni in onore del Santo, culminano, strada provinciale n. 24 subito a ridosso del al termine del periodo di novena, i l 24 novenario di S. Giovanni, sia percorrendo la giugno. La chiesetta mostra l’impianto provinciale che collega Ghi larza a originario: vano rettangolare,e fino al Fordongianus, svoltando in direzione di Ulà secolo scorso, tetto con incannuciata, Il Tirso, strada che conduce alla vecchia Diga sul documento più antico che ne testimonia Tirso da cui ha avuto origine i l lago Omodeo. Il l’esistenza risale al XIX secolo. centro, nelle sue caratteristiche attuali risale Percorrendo per circa quattro km la provinciale al XVIII secolo e ancora oggi è oggetto di che collega Ghi larza a Fordongianus, si arriva espansione edi lizia, ma le sue origini sono al novenario di S. Maria di Trempu, la cui antichissime. Situato in un ampio anfiteatro chiesetta è dedicata a Maria Ausi liatrice. I naturale, nella parte più ad Est del territorio del festeggiamenti in onore di Maria Gui lcier, si affaccia sul lago Omodeo con una Ausi liatrice, al termine della novena, sono veduta ricca di suggestioni. Oltre alla presenza celebrati l’8 settembre. Il santuario di di resti fossi li vegetali di qualche decina di Santa Maria Trempu o ad Templum è mi lioni di anni, testimonianza delle fasi evoluti- chiamato nei documenti anche Nostra ve del territorio, i l clima mite, la presenza di

Chiesa di San Serafino. Sullo sfondo il lago Omodeo. 18 fonti che scaturiscono dalle rocce, la località è (sull’esempio di quella di S. Pietro di Zuri) stata frequentata sin dall’ epoca preistorica e, come solito sul finire del secolo XIII e XIV. La in seguito, dai Romani e dai Bizantini, questi chiesa ha subito numerosi interventi e anche ultimi artefici dell’impianto originario della riedificazioni nel corso dei secoli. La pianta chiesa e della sua intitolazione. La chiesa, attuale realizzata verso la fine del XIX secolo fu riedificata in epoca giudicale nel XIV secolo sovrasta quella giudicale e l’aggiunta di due sui pochi resti di quella bizantina dietro cappelle e la sagrestia ha inglobato i l corpo commissione della famiglia Bas-Serra, la dell’abside nella struttura della chiesa. stessa della Giudicessa Eleonora e del Dell’impianto giudicale sono rimasti parte dei Giudice Mariano IV d’Arborea raffigurato, a muri laterali, la monofora strombata, la lato del Serafino, assieme alla moglie Timbora facciata e tutte le sculture in basso ri lievo. di Roccaberti e due dignitari in un Attorno alla chiesa sorsero numerosi bassori lievo in trachite situato sull’architrave muristenes frequentati dai pellegrini che di una porta nel lato sud della chiesa. Quasi sostavano nel vi llaggio per tutta la durata certa la pianta ad aula mononavata con coper- della novena dedicata al Santo. tura lignea ed abside semicircolare di piccole Tra 1915 e i l 1914 i l vi llaggio fu abitato dagli dimensioni con al centro una monofora strom- operai ghi larzesi impegnati nei lavori di bata, originariamente coperta da volta a costruzione della Diga sul Tirso. catino. Lo spazio appariva molto allungata

Church (inside Ghi larza bui lt-up area) the remains of a necropolis were found dating back to the Rom an age. Much evidence has been found in the rural religious vi llages of Trempu, San Michele and San Serafino. After the Rom an empire followed a confused period that resulted in the Byzantine dominion with their monasteries lead by the Beneditctines, the 19 Camaldoleses and the Dominicans who introduced the religious cult of the Byzantine Saints and contributed to the introduction of new agricultural techniques and also imported new kind of cultivars. Because of them, four religious places have been bui lt in the territory of Ghi larza: San Raffaele arcangelo (San Serafino), San Michele, Santa Maria di Trempu and San Giovanni, these are are known as novenario. Surrounding each one of these

contribuirono in maniera decisiva all’insegnamento di nuove pratiche agricole e all’importazione di nuove specie di coltivazioni in tutti territorio presso le comunità con cui entrarono in contatto. Queste presenze favorirono nel territorio di Ghilarza la nascita di ben quattro centri religiosi chiamati novenari, quelli di San Raffaele Arcangelo (S. Serafino), San Michele, S. Maria di Trempu e San Giovanni, attorno ai quali furono costruiti appositi alloggi per i fedeli chiamati “cumbessias” o “muristenes”. Tutto il territorio porta la testimonianza di chiese dedicate a santi del menologio greco: San Giorgio, San Michele, San Serafino, San Sergio, San Giuliano, San Costantino, Santa Vittoria, Sant’Elena, Santa Barbara, San Macario, che hanno conservato nel tempo una costante e sempre viva devozione da parte della comunità di Ghilarza, alle quali si aggiungono le testimonianze di fede dei pellegrini provenienti da Chiesa di San Palmerio. Veduta della piazza.

tiny churches have been bui lt a number of bui ldings called cumbessias or muristenes for the faithfuls. All the churches in the territory are dedicated to the Greek menology: San Giorgio, San Michele, San Serafino, San Sergio, San Giuliano, San Costantino, Santa Vittoria, Sant’Elena, Santa 2O Barbara, San Macario. As well as all the inhabitants of Ghi larza together with all the pi lgrims coming from all over Sardiniaare are sti ll devoted to them. At the end of the IX century, Sardinia deeply changed because of an important period of political and civi l reorganisation. In this period the Giudicati were born. We do not have enough written and epigraphic documents regarding the ancient origins of the community of Ghi larza unti l the IX century A.C. when the Giudicale period started and Sardinia was

varie zone della Sardegna in occasione delle celebrazioni che si svolgono nel corso dell’anno in loro onore. La fine del secolo IX coincise con un periodo di trasformazioni e riorganizzazione civile e politica dell’isola che modificarono profondamente l’aspetto della regione, tra i quali, il più rilevante, è rappresentato dalla formazione dei Giudicati. L’assenza di adeguata documentazione, sia scritta sia epigrafica, rende piuttosto incerte le origini e le antiche vicende storiche della comunità ghilarzese, almeno sino all’affermazione del periodo giudicale intorno all’XI

info: www.comune.ghilarza.or.it e_mail: [email protected] 11 CHURCHES FOR A SOULS’ arch of the primitive bui lding as it has COMMUNITY ... THE RELIGIOUS MARK IN been widened and renovated during the cen- EVERYDAY LIFE. turies. I n 1533 the people of Ghi larza bui lt a new The visitor arriving at the bui lt-up area of church to be their Parish and located it at Ghi larza and their immediate surroundings the site of the existing one.The old church wi ll soon realize the great importance of was dedicated to San Macario, testimony of religion in the community of everyday life. The the Benedictines presence, it was more or same importance is witnessed by the presence less as big as the present one but for the of eleven churches scattered around the width which was about one metre shorter. It territory: seven of them are inside the vi llages, had a unique nave with lateral chapels. The and four more can be found at religious sites in drawing of which was cross-shaped but was the countryside. Related to the density of missing a wing on the northern side. Except population it constitutes a “unicum” (or: it is for this peculiarity, it followed a common one of a kind) on the entire Island. scheme imported from Catalonia which was The most ancient documents about the utsed very frequently during the sixteenth churches in Ghi larza date back to 1160, century in the central and northern part of the thanks to the report that we find in the Island. This was a one nave scheme with Condaghe of Santa Maria in Bonarcado wooden roofing held by large ogival arches; along (Sardinian name for a medieval notarial book – the sidewalls it had cross vaulted chapels translator’s note) narrating about a bishop’s between the large arches. Also the abse were possessions (domo; omo), a kind of farm, ribbed cross vaulted. The church has been where the servants were sold or given as a renovated on many occasions and the original present as if they were objects; For example, structure has been changed during the there is a citation which states that Barisone the centuries. The last restoration at the end of first gave away some slaves as “ex voto” to the the nineteenth century completely changed the Lady of Bonarcado with the following words: “ I original structure; the only part to survive was donate these servants to save my soul and to the bell tower that can sti ll be seen, note that have good chi ldren”. The possession mentioned the dome at the top was last repaired during in the document is called “Santu Paraminu” mea- the eighteenth century. During the most ning the church of Sancti Parmezi already mentio- recent restoration the church was dedicated ned together with the church of Santa Maria di to Maria Vergine Immacolata. Gi larce in the epistle 481 written in 1224 by the Apart from the Parish church and the Church pope Onorio the third to Torchitorio, the of San Giorgio there are four more churches in archbishop of Arborea was returned possessions the bui lt-up area of Ghi larza: San Palmerio, the previously taken away from him. Another historic Madonna del Carmelo, Santa Lucia, date that proves this is 1390, when it was sta- Sant’Antioco and in Zuri there is the wonderful ted that the church of San Giorgio, located in church of San Pietro (we wi ll talk about it the outskirts of the vi llage,was considered to later). be the original Parish Church of Ghi larza. On The church of San Palmerio was bui lt the 29th of December, in 1887 a metal box in the first quarter of the thirteenth containing a small parchment written in century over the site of the pre-existing 21 the Logudorese was one, probably this was a martyrium found during the demolition of the ancient and is thought to be the matyr’s tomb (San altar in the church of San Giorgio, the Palmerios). The church was already finding of which substantiated these dates. mentioned in the Condaghe di Santa Maria The parchment is now preserved in the Parish di Bonarcado (1220-1263) as a very Church of Ghi larza and reads: important church dedicated to Santu Paraminu, “Domine a di XXX de Maiju de Mcccxx the previous name of San Palmerio. The church est consercrada s’altari de Sanctu Giorgi was bui lt by a number of travelling workers et de Santus Spiritu et de Sanctu P. educated in Pisa moving from the north of et consecradulla(consecrada) Episcopo Hiohanni Sardinia to the Campidano of Oristano. The Lorum” structure of the church is formed by a room The Eastern cult refers to the Greek 10.25x5.25 meters, with a semicircular apse Church. Like the majority of the churches on the eastern side. The façade is divided into located in the territory of Ghi larza, the three parts by thin pi llars with arches and, like monument has been bui lt during the the side is made out of basalt and trachyte sto- Byzantine age (sixth – eighth century B.C.) nes. Above the architrave there is an arch which but at the moment it preserves only the includes a red trachyte cross. The sidewalls are

Tel/Fax +390785.5610 www.comune.ghilarza.or.it Novenario Campestre di San Michele. decorated by hanging double ring little With reference to the church located in arches. On the southern side you can see Ghi larza we know that probably at first it two very interesting friezes. The first one was dedicated to Sant’Andrea the apostle. represents a man in a kneeling position; Later Santa Lucia had an altar dedicated to the second one represents a supine warrior her, so that for a period of time both the with a stripe on his chest who is missing a saints were venerated, even if Santa Lucia leg. This last representation may refer to was of secondary importance. Later her cult the saint to whom the church is dedicated became the main one which probably as they used to break the legs of martyrs. happened when she became the Patron On the 8th of July 1750 a man from Saint of the masons who sti ll organise the Ghi larza had a vision and thanks to him the civi l and religious celebrations. hypothetic tomb of the saint has been The cult of Sant’Antioco in Ghi larza is very found. They found the crypt under the floor of ancient. The church preserves a stone with the church, in the direction of the bas-relief the date 1577 inscribed on it indicating the on the twelfth arch. It represents the torso of date that the church was bui lt. Note that the a man with his arms up. They used to lie name Antioco was already used in Ghi larza down inside the tomb of San Palmerio to during this time and means this cult was pray asking for favours and some people more ancient. In 1698 the church was used sti ll continue to do this. One more by the Franciscan Capuchin friar’s for a short tradition is the pi lgrimage made by the time only. The foundation of the Franciscan new married couples from Bortigali, a convent was due to a legacy of the faithful vi llage in the Marghine region, the only but it was not enough to guarantee a proper other place in Sardinia where San subsistence for the friars and in 1703 the Palmerio is worshipped. The church convent was soon suppressed. In 1832 the dedicated to the Madonna del Carmelo, is a church was entrusted to the artisans’ very suggestive one. It has been bui lt over corporation to keep alive the cult of Santa a Nuragic wall and it is surrounded by a Maddalena. However, the corporation had a green area. The church can be visited every very short life and as result finished the cult Wednesday of the year. The church is of Santa Maddalena. Till 1840 the church located in the suburb of San Pantaleo, appeared to be located in the outskirts of the which is very ancient and preserves the vi llage and like all the other rural churches it traces of a Roman presence (some coins had the typical muristenes around it to host and other remains). Another church is the faithful during the novenas. In 1873 dedicated to Santa Lucia. We don’t know the ancient altar of the Parish Church was exactly how the cult of the Sici lian Saint moved inside. In 1896 the church had the arrived in Ghi larza even if the fortunes of most important renovation work and was the martyr are well known, starting with extended with the arcaded loggias included her passion, moving account of her martyr- in it. At the same time two more chapels dom, which happened during the fifth- dedicated to San Fi lippo the apostle and sixth century. Lucia was born in Syracuse Nostra Signora della Buona Morte were and was made a martyr in 304 because of bui lt. The entrance changed from the West her Christian faith. to the East side. Sant’Antioco is now 23 There is a legend from the XII century which celebrated twice a year: the second detai ls that a little girl was blinded, which Monday after Easter (the anniversary of the is the reason why she is normally Saint) and the first Saturday of August after represented with a plate containing her the novena. Ghi larza countryside has eyes, she is believed to be the Patron Saint different places of worship, sign of a deep of eyesight. Her cult can be found in Sici ly and ancient religiosity shown by the large from the V century. In Sardinia her quantity of rural churches. All around them devotion, promoted by the Eastern there is a number of small houses called monks must have been already frequent muristenes where the faithful of the in the XIII century as we can often read vi llage stay during the novenas (nine days the name Lukìa in the condaghes and par- of prayer and community life). ticularly in the Condaghe of Santa Maria All these sanctuaries have ancient origins di Bonarcado. We also have more and some of them sti ll preserve the information about the saint from the chur- remains of the old vi llages which ches bui lt in Sardinia during the late disappeared during the centuries. These Middle Age. We now have 28 churches all places are revitalized during the period of over Sardinia dedicated to Santa Lucia. the celebrations in honour of the saints

Tel/Fax +390785.5610 www.comune.ghilarza.or.it whom they are dedicated. Such temporality Saint in September. is strictly linked to the agri-pastoral life The place where the sanctuary rises has and rhythm that for centuries characterized been inhabited from the Neolithic age and the dai ly life in Ghi larza. According to the between the end of the IV and the beginning

historical-religious reconstruction made of III centuries B.C. by the Canonico Licheri about the Cults Several remains of domus de Janas and practised in the area, there must have giants’ tombs can be found in the been six rural sanctuaries with vi llages, surroundings of the territory. In the same but half of them got destroyed during the place where the sanctuary is, until the XV centuries. At the extreme limit of the century rose the church of Sant Miguel di plateau, dominating the Omodeo lake and Urri, but it disappeared because of the the Barigadu region, rises the sanctuary of plague. We don’t know what the original San Michele the Archangel. It can be church looked like because it was rebui lt in reached driving along the strada provinciale 1702 and had further restoration and 24 in the outskirts of Ghi larza next to the changes between the XIX and XX centuries. flyover of the SS 131 DCN. His worship has The façade sti ll keeps the style of the XVIII already been practised in Byzantine century structure. Sardinia and it probably comes from the The sanctuary dedicated to San Giovanni Greek Church. Historical literature says Battista is the smallest of all the that this cult originated during the papacy sanctuaries in Ghi larza. It can be reached of pope Leone IV (850-854). In fact the from the strada provinciale 24 just before Pope wrote to the archbishop of Cagliari arriving to San Serafino. The Saint is referring to the consecration of the altar in calebrated on the 24th of June after the a church dedicated to the archangel Michele novenas. The structure of the tiny church is made by his predecessor Archbishop sti ll the original one: a rectangular room Arsenio. The sanctuary of San Michele is that kept the lathing roof unti l the last visited by the inhabitants of Ghi larza all century. The most ancient document which year long, even if the religious celebration is refers to the church belongs to the XIX on the 8th of May (after the novenas), to century. Driving for four ki lometres along the remember the date when the saint strada provinciale from Ghi larza to appeared in the cave of Sant’Angelo in Fordongianus, you arrive at the sanctuary of Monte in Puglia. Starting from the IV century Santa Maria di Trempu. Its church is 24 all the other vi llages in Sardinia celebrate the dedicated to Maria Ausi liatrice who is

Primavera. Festeggiamenti in onore di Sant’Isidoro. Trempu. Chiesa Campestre Santa Maria e domus de janas.

celebrated on the 8th of September. The the climate is mi ld. It has been inhabited sanctuary of Santa Maria di Trempu or “ad since the pre-historic period and later by Templum”, in some documents is also the Romans and Byzantines: the church called Nostra Signora delle Grazie (1611) or and its first dedication belong to this last “di Monserrato” (1741). It is a very ancient period. It has been rebui lt during the place and has remains from the pre- giudicale period in the XIV century over the Nuragic period and also from the Roman ruins of the Byzantine church, under the age. It probably hosted a resting area for commission of the Bas-Serra’s (the same the troops walking along the Karalibus fami ly of the Giudicessa Eleonora and the Turrem. The name Trempu comes from the Giudice Mariano IV of Arborea, represented latin templum and it allows us to think of by the side of Serafino together with his a possible archaic dedication to a Roman wife Timbora di Roccaberti and two divinity. Another hypothesis, taken from dignitaries in a bas-relief in the architrave the national studies, believes that the of the door in the southern side of the sanctuary belonged to the Templars. The church. The plan presents a unique nave most interesting sanctuary in relation to with wooden roofing and a small its natural environment and historical semicircular apse with a splayed roots is San Serafino; it is dedicated to single-lancet window. Originally it was 25 the Archangel Raffaele and is celebrated probably basin vaulted. It appears to be on the 24th of October. It can be reached very long in shape (like San Pietro di Zuri) from both the strada provinciale 24 (next according the XIII and XIV centuries style. to the sanctuary of San Giovanni) and the The church has been repeatedly renovated. provinciale that links Fordongianus to The actual plan of the church belongs to Ghi larza and then turning in the the end of the XIX century and is located direction of , following the street where the giudicale one was. The two that arrives at the Tirso dam that gave birth chapels and the sacristy absorbed the to the Omodeo lake. The bui lt-up area of the apse in the structure of the church. Of the rural vi llage belongs to the XVIII century. ancient structure remained a part of the New houses are are bui lt here, but it has side walls, the single-lancet window and the very ancient origins. It is located in the bas-reliefs. In the surroundings of the Eastern part of the Gui lcier region and church there has been bui lt the muristenes overlooks the Omodeo lake with a wonderful to host the pi lgrims arriving to the panorama. Within the territory there has sanctuary for the novenas. been found many fossi ls from 10,000 Between 1914 and 1915 the vi llage was years ago. The place is very rich with inhabited by the workers who bui lt the sources of water springing from the rocks, Tirso dam.

Tel/Fax +390785.5610 www.comune.ghilarza.or.it CELEBRAZIONI RELIGIOSE E festeggiamenti religiosi, che affiancando i FESTEGGIAMENTI CIVILI. Ministranti portano i vessi lli e l’effige della Chiesa e dei Santi. È così per la Pasqua, per Sa L’espressione comunitaria della religiosità Candelora, rievocazione della presentazione di popolare di Ghi larza si manifesta nella grande Gesù al tempio, per i festeggiamenti in onore di partecipazione che si registra ancora oggi San Palmerio, di Sant’Isidoro, patrono del durante le principali celebrazioni dell’anno lavoro nei campi, e di Sant’Antioco. In ciascun liturgico. Le intense rappresentazioni della novenario campestre appare inoltre di grande Settimana Santa, che hanno conservato nei suggestione quanto si ripete da secoli in secoli i suggestivi costumi della tradizione, occasione dei periodi di festa quando la statua aperti con le celebrazioni della Domenica delle del Santo, annunciata dal rintocco delle Palme, con la benedizione delle palme campane della chiesa a lui dedicata e intrecciate secondo l’antica tradizione accompagnata dai tradizionali gosos, è portata spagnola. I toccanti riti della lavanda dei piedi in processione dai novenanti come del Giovedì e de S’Iscravamentu del Venerdì testimonianza di fede presso tutti i Santo in cui sos Cuffrades rievocano i sacri muristenes che si ripopolano per l’occasione. avvenimenti nelle forme e con i costumi di I festeggiamenti religiosi in onore dei Santi un tempo. Al culmine delle celebrazioni la venerati nel territorio sono sempre suggestiva processione de S’Incontru nella accompagnati da ricchi calendari di eventi domenica della Pasqua tra i l Cristo Risorto, “civi li”, gare sportive, esibizioni artistiche e con i l corteo che parte dalla Chiesa di San musicali con la pertecipazione dei personaggi Palmerio e i l commovente incontro con la più noti dello spettacolo nel panorama Madonna Addolorata nella piazza della regionale e nazionale. Grande importanza è Chiesa Parrocchiale. Un elemento che sempre data ai momenti di vita comunitaria contraddistingue le principali celebrazioni che trovano la loro più alta rappresentazione religiose, e ne sottolinea la solennità, è dato nel tradizionale“Pranzo dei novenanti” dalle forme della partecipazione popolare: caratteristico in tutti i novenari del territorio l’apertura dei riti con suggestive processioni ghi larzese cui prendono parte tutti coloro a cavallo, apripista per i gruppi in costume che popolano i muristenes durante i l tradizionale che annunziano l’arrivo de Sas periodo della novena in onore del Santo. Cunfradias incaricate dell’organizzazione dei

Primavera. Festeggiamenti in onore di Sant’Isidoro.

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info: www.comune.ghilarza.or.it e_mail: [email protected] Primavera. Festeggiamenti in onore di Sant’Isidoro.

secolo d.C. All’epoca la Sardegna era divisa in quattro giudicati i quali presero ciascuno il nome della regione su cui si estesero: Calari, Arborea, Torres (), Gallura. Ogni giudicato era a sua volta diviso in curatorie. Le curatorie avevano un’estensione geografica limitata, formata da un certo numero di paesi o ville che per affinità

Torre Aragonese

RELIGIOUS AND CIVIL CELEBRATIONS effigy of the Church and the Saints. The same thing happens for the Sa The communitarian expression of the Candelora, commemorating the popular religiosity of Ghi larza is witnessed presentation of Jesus to the Temple, by the participation in the liturgic for the celebrations in honour of San celebrations. The Holy Week plays with Palmerio, Sant’Isidoro (Patron Saint 27 traditional costumes, starting with the of the agriculture) and of Palm Sunday and the woven palms Sant’Antioco. In every sanctuary there blessing, following the Spanish tradition; is a very suggestive moment when the the touching rituals of the washing of the statue of the Saint, announced by the bells feet on Thursday and of the S’Iscravamnetu in the church dedicated to him/her and on Holy Friday when the cuffrades repeat accompanied by the traditional gosos – is the sacred events following the ancient carried as a symbol of the faith, through all customs; the suggestive procession for the the muristenes by the devoted people.. S’Incontru on Easter Sunday, when the rise Together with the religious celebrations are of Christ meets Our Lady of Sorrows. The also the civi l ones: sport competitions, art procession starts from the church of San exhibitions, concerts and also the Palmerio and the meeting happens in front participation of well known people from of the Parish Church. The solemn religious show business.Community life is very celebrations are accompanied by horsemen important and during the period of the processions, folk groups in their traditional celebrations takes place the traditional costumes and Sas Cunfrarias who organise “pranzo dei novenanti”, a lunch for all the the religious celebration. The Cunfrarias people living in the muristenes of the walk next to the church officers sanctuary. (ministranti) who carry the banners and the

Tel/Fax +390785.5610 www.comune.ghilarza.or.it LA CURATORIA DEL GUILCIERI NEL GIUDICATO DI di Parte Ocier (la nuova denominazione assun- ARBOREA E SOTTO LA DOMINAZIONE ta dal Gui lcieri) esasperata dalla politica pre- SPAGNOLA. VITA CIVILE, ECONOMICA E datoria dei Baroni, chiese a ottenne dal Re RELIGIOSA. Ferdinando d’Aragona nel 1479 i l privi legio di mantenere i l suo status di vi lla libera unita Dalla documentazione pervenutaci si alla Corona sfuggendo così al processo di apprende che i l territorio di Ghi larza facesse infeudazione che subirono buona parte delle parte dell’antica curatoria del Gui lcer (con le vi lle della Sardegna. Tra le condizioni di varianti Gi lciuer, Gi lciber, Gelciver,Gelciuer, favore garantite dalla sua situazione vi era i l Gui lciver, Bi lciver, Gui lcieri), sottoposta diritto di inviare propri delegati ai lavori dei all’autorità del Giudicato di Arborea, da cui Parlamenti, convocati periodicamente dal trarrebbe le sue origini la stessa Vicerè, con funzione consultiva-legislativa, a denominazione del paese. L’importanza della Cagliari. Tra i l XIV e i l XV secolo fu edificata località è testimoniata nel Condaghe di a Ghi larza l’antica Torre che domina la piazza S.Maria di Bonarcado dal quale si apprende antistante la Chiesa di San Palmerio. che Gui larce fosse sede della curatoria Svi luppato quadrangolarmente su due piani, i giudicale e l’esercizio delle funzioni giudiziarie muri sono realizzati con grosse pietre grezze e amministrative avesse luogo nella Chiesa di basalto, lavorate grossolanamente e di S. Palmerio. In base ad alcune cementate con semplice malta. Il testimonianze scritte disponibi li pare che in paramento esterno presenta agli alcune occasioni tali funzioni angli e attorno alle aperture un siano state presenziate dal rivestimento in pietra da taglio Giudice in persona. Sotto i l squadrata in blocchi di trachite Giudicato di Arborea, come già parallelepipedi ben lavorati, accennato, fu riedificata l’antica ordinati in fi lari sovrapposti. Le chiesa di San Raffaele caratteristiche architettoniche Arcangelo, in località San degli interni richiamano alle Serafino. La chiesa doveva strutture romaniche, i l modulo servire una domo giudicale, la base è costituito da un quadrato cui piccola comunità lavorava le che inscrive quattro volte a terre dei giudici. Gli stessi giudici crociera uguali di tipo primitivo e provvidero alla sua ricostruzione di notevole spessore sostenute nel corso del XIV sec. d.C., come dagli archi trasversali e dai muri testimoniato dai particolari della laterali, impostate su un grande facciata e del fianco meridionale pi lastro centrale a sezione dell’edificio sacro, in cui sono quadrata e in blocchi di pietre scolpiti gli stemmi della famiglia trachitiche. Di interessante De Bas-Serra. Particolarmente fattura appaiono le aperture interessanti appaiono i motivi realizzate nella parte superiore iconografici: la formella dell’edificio, di tipico stampo 28 dell’Agnus Dei, lo catalano. Esse hanno luce rettangolare e stemma arborense con l’albero sono tri lobate all’intradosso, ricordando le deradicato e i l bassori lievo con la geometrie ornamentali moresche. L’arco di scena che, a detta di vari studiosi, scarico è sensibi lmente ribassato. Inseriti potrebbe essere la commemorazione della negli sguinci stanno i “fastigiadors”, tipici consacrazione dell’edificio. Con la definitiva sedi li in pietra dell’arte catalana. Non disfatta del Giudicato di Arborea in favore dei esistono notizie storicamente certe relative Catalano-Aragonesi, prima nel 1409 a all’epoca della sua costruzione, ma da Sanluri e in seguito nella battaglia di alcune tracce ed indizi contenute in Macomer del 1478, Ghi larza visse un breve e documenti d’archivio si ipotizza che l’edificio diffici le periodo di infeudazione, i l cui evento fosse stato edificato per opera dei Marchesi più tragico che si ricorda nella storia del di Oristano e con la disfatta del giudicato Gui lcieri ebbe luogo all’interno della Chiesa d’Arborea, i l passaggio al regno catalano- di San Pietro di Zuri. Il 17 luglio del 1416, i aragonese e l’unione del Gui lcier alla Corona, nobi li Valore e Bernardo de Ligia, mentre con fu adibita a carcere. Funzione che mantenne i loro scudieri cercavano di prendere sino al XX secolo. possesso delle loro nuove terre, furono Oggi l’edificio, a seguito di appositi restauri e raggiunti, all’interno dell’edificio religioso in opere di riqualificazione degli interni, al piano cui cercarono di riparare, dalla popolazione terra ospita sovente convegni e manifestazioni in rivolta e furono assassanati. La contrada info: www.comune.ghilarza.or.it e_mail: [email protected] culturali, mentre al piano superiore sono campidani, quali angurie, meloni, pomodori. organizzate esposizioni e mostre d’arte. Nel corso dell’800 e fino alla vigi lia della Per secoli la grande vallata del Tirso, ferti le creazione del lago Omodeo, in territorio di e rigogliosa, ha garantito la sopravvivenza e Zuri erano presenti alcune fornaci per la la prosperità di tutti i vi llaggi che potevano produzione di mattoni, vasi e tegole di godere dei suoi frutti. Proprio i l territorio terracotta. Ghi larza, oltre alle produzioni agri- della vecchia Zuri era considerato i l più cole, ha sempre potuto godere dei frutti ferti le di tutta la piana, probabi lmente dell’allevamento di ovini, bovini e suini, oltre perchè attraversato dal fiume e in una alla grande industriosità e operosità della posizione geografica favorevole per la sua popolazione nell’artigianato, soprattutto produzione di prodotti ortofrutticoli di pregio, della pietra, e nei commerci. Il pregio dei spesso scambiati con le popolazioni dei manufatti e delle costruzioni realizzate han

Chiese di Sant’Antioco e San Pietro di Zuri.

Veduta di Ghilarza. In primo piano la Torre Aragonese e il campanile della Chiesa Parrocchiale. Sullo sfondo il Barigadu e in lontananza la Catena del Gennargentu.

29 produttive, per tradizioni storiche, linguistiche e culturali erano legate ad un determinato territorio. Queste comunità, prima che amministrative e produttive, costituivano solide entità sociali. A capo di queste giurisdizioni vi era il curatore, che, generalmente, risiedeva nel paese più importante e dipendeva dal giudice, per il quale amministrava la giustizia. Nella villa, invece, risiedeva il majore de villa, con funzioni simili a quelle di un’attuale sindaco posto a capo del territorio facente parte del centro abitato. Guilcieri. Dal punto di vista organizzativo la vita civile ed economica di Ghilarza era scandita dalle norme della Carta de Logu promulgata dai Giudici di Arborea, il più antico e originale Codice Giuridico della storia del diritto italiano, regolante i rapporti di convivenza nell’ambito del sistema economico agro-pastorale sardo. I regnanti Catalano-Aragonesi estesero la validità del Codice a tutto il territorio isolano, al fianco dei Pregoni e dei Regolamenti emanati dall’autorità viceregia, ed esso trovò applicazione sino al passaggio dell’isola sotto la dominazione Sabauda nel XVIII secolo. Tra il ‘500 e il ‘600 la Sardegna visse un periodo di

Chiesa di San Pietro di Zuri. Particolare della facciata.

divided into four kingdoms (Giudicati) which take the name of the region where they settled: Calari, Arborea, Torres (Logudoro), Gallura. Every Giudicato was divided into curatorias. The curatorias had a limited 3O geographic territory including a certain number of vi llages having the same product affinities, historic traditions, language and culture. They were strong social entities more than administrative and productive ones. The chief of the Curatoria was the Curatore and lived in the most important vi llage of the territory and depended on the Giudice for whom he administered the justice. In the vi lla lived the Majore de Vi lla, whose rule was simi lar to the one our major has. From an organisational point of view, the civi l and economic life was ruled by the Carta De Logu, enacted by the Giudici of Arborea which is considered the most ancient and original juridical code in the Italian history of law. It regulated the relationships in the economic, agri-pastoral Sardinian system. The Catalan-Aragon regnants extended this code to the rest of the Sardinian territory, together with the Pregoni and the Rules enacted by the viceroy authority which has been followed unti l the XVIII century, when Sardinia passed under the Savoy dom ain. Between 1500 and 1600, Sardinia lived a period of economic and social crisis because of the plague and the epidemic that decimated the population. Between 1700 and 1800, Ghi larza followed the same fortunes of the Reign of Sardinia, passing in 1720 from the Spanish dom ain to the Torre Aragonese. Volte a crociera e strutture degli interni.

crisi economico-sociale legata alla diffusione di pestilenze ed epidemie che contribuirono a decimarne la popolazione. Tra ‘700 e ‘800 il territorio di Ghilarza seguì le vicende che interessarono il Regno di Sardegna fino ai successivi passaggi dalla dominazione spagnola 31 e austriaca al Regno Sabaudo nel 1720. A tale data seguì un intenso periodo di riforme sociali e amministrative che portò l’isola, nel 1847, alla fusione amministrativa perfetta con i territori di terra ferma sottoposti al dominio della famiglia Savoia, contribuendo così a porre le basi del nascituro Regno d’Italia. Tra il XIX e il XX secolo Ghilarza ha continuato a costituire il riferimento per le varie comunità e villaggi situati nell’area circostante. Con le riforme settecentesche e ottocentesche mantenne il suo status di favore divenendo sede di uno dei 53 Mandamenti in cui fu suddiviso il territorio regionale. Qui avevano sede i principali uffici periferici del governo e giudiziari, i primi embrionali servizi alla cittadinanza, come la presenza degli ambulatori di assistenza sanitaria e le farmacie. La stessa vivacità economica, sociale e culturale ha continuato a distinguere le due comunità nell’ambito del centro Sardegna a livello regionale, nazionale e per certi versi internazionale. Testimonianze dell’importanza storico-culturale di Ghilarza sono conservate presso l’Archivio Storico Comunale, uno dei più interessanti e di grande pregio, nel panorama archivistico regionale. Con la creazione del grande bacino artificiale sul Tirso, le vicende di Ghilarza e Zuri hanno subito vicende diverse e spesso in contrasto fra loro. Mentre Ghilarza ha consolidato il suo ruolo di comune guida per il territorio circostante, Zuri ha perso i suoi terreni migliori, ha subito un pesante spopolamento e da comune autonomo, è

Tel/Fax +390785.5610 www.comune.ghilarza.or.it THE GUILCIER CURATORIA IN THE GIUDICATO OF ARBOREA IS UNDER THE SPANISH DOMAIN. TESTIMONY OF CIVIL, ECONOMIC AND CIVIL LIFE. From the documents that have been obtained we know that the territory of Ghi larza were part of the Curatoria of the Gui lcier (with the variants Gi lciuer, Gi lciber, Gelciver,Gelciuer, Gui lciver, Bi lciver, Gui lcieri) under the authority of the Giudicato di Arborea. The name of the vi llage comes from the name of the curatorial. We know from the condaghe di Santa Maria di Bonarcado that Gui larce was the base of the curatoria giudicale and the administrative and judicial function was exercised inside the church of San Palmerio. It looks like the Giudice himself took part in some of these functions. Under the Giudicato of Arborea the church of San Raffaele the Archangel was rebui lt. The church was like a giudicale domus whose community used to work the land of the giudici. The Giudici themselves provided the renovation of the church in 1300 A.C. this can be seen from the façade on the southern side of the bui lding were the coat of arms of the Bas-Serra’s are carved. The iconographic patterns are particularly interesting: the agnus dei caisson; the coat of arms of Arborea with the uprooted tree and the bas-relief containing the scene commemorating the consecration of the bui lding. When the Giudicato of Arborea was defeated by the Catalan-Aragon reign – before1409 in Sanluri and after in the battle of Macomer, in 1478- Ghi larza lived a short and difficult period of enfeoffment and became known as the most tragic moment of the history of the Gui lcier that took place inside the church of San Pietro di Zuri. On the 17 of July, 1416, the nobles Valore and Bernardo de Ligia were trying to conquer new territories but they had to protect themselves by hiding inside the church, where the revolting population found and ki lled them. The quarter of Parte Ocier (the new name of Gui lcieri) tired of the predatory politics of the Barons and in 1479 requested the king Ferdinando of Aragon the privi lege of retaining the status of a free vi lla, part of the Crown. thus avoiding the process of enfeoffment suffered by the majority of Sardinian vi llas. Among the benefits secured by this new situation, there was the right to send delegates to the Parliaments, which had a consultative and legislative function and was periodically convened by the viceroy in Cagliari. The ancient tower, dominating the square in front of the church of San Palmerio in Ghi larza was bui lt between the XIV and the XV century. It is a square shaped bui lding two floors high.; its walls are bui lt with big course basalt stones, only semi dressed and cemented with mortar. The outside part of the wall 32 presents at the angles, well dressed trachyte stones superimposed in orderly fashion. The inside architectonic style is simi lar to the Romanic one; the base unit is formed by a square with four very thick primitive cross vaults held by transverse arches and lateral walls laying on a big central squared section pi llar made out of trachyte stones. The slits in the upper part of the bui lding are made in a quite interesting Catalan style. They are rectangular and trefoi l shaped at the extrados recalling the geometric Moresque decorations. The arch is considerably lowered. Inside the windows are the “fastigiadors”, typical stone seats of the Catalan art. We do not have definitive historical notes about the age of the bui lding, but hypothetically the tower was bui lt by the Marquis of Oristano and with the decline of the Giudicato of Arborea and the coming of the Catalan-Aragon age and the union of the Gui lcier to the Crown, it became a jai l and kept this function unti l the XX century. Nowadays, the tower has been renovated and the inside has been restored so that it can be used on the ground floor for cultural events, whi le the second floor hosts art exhibitions. During the centuries the wide flourishing Tirso Valley secured the prosperity of all the vi llages overlooking it. The territory of Zuri was considered the most ferti le of all the plateau thanks to the river and to the favourable geographic position for agriculture, whose products - like melons, water melons and tomatoes – were exchanged with those arriving from the Campidano. During the IX century and just before the creation of the Omodeo lake in the territory of Zuri there were ki lns producing bricks, vases and terracotta ti les. The economy of Ghi larza was based on agriculture and pig, sheep and cow farming, but also handicraft, stone dressing and commerce. The high quality of handicraft and of bui ldings secured popularity to all the artisans of Ghi larza. diventato frazione di Ghilarza, subendo a volte della marginalità che tale situazione ha comportato rispetto al comune di riferimento. La socializzazione ha sempre costituito un elemento importantissimo per i ghilarzesi: ancora oggi il caratteristico spirito comunitario e ospitale degli abitanti si manifesta nelle numerose manifestazioni religiose e civili, che vedono un imponente partecipazione anche da parte degli abitanti dei paesi vicini e delle zone circostanti. Anche l’associazionismo e lo spirito solidaristico hanno radici profonde nella tradizione della comunità di Ghilarza, le cui testimonianze risalgono al periodo giudicale e si son tramandate sino ai giorni nostri. Dalle confraternite religiose alle società operaie di assistenza e lavoro che hanno caratterizzano nel tempo l’evoluzione dell’organizzazione religiosa e civile della comunità. Nel 1852 fu fondato a Ghilarza il Circolo di Lettura, uno dei sodalizi culturali più antichi in Sardegna. Queste associazioni, sorte con finalità di Lo stemma del Giudica di diffusione e crescita culturale trovavano all’epoca loro arborea. Chiesa San serafino naturale sede nelle grandi città capoluogo quali Cagliari, Oristano, Sassari e Nuoro, luoghi di ritrovo per notabili, letterati e artististi. Allo stesso modo la Società Operaia di Mutuo Soccorso nata nella seconda metà del XIX secolo come associazione degli artigiani

Savoy Reign. After this date, there have been m any new social and administrative reforms and in 1847 Sardinia was annexed to Italy under the Savoy dom ain: the bases of the not yet born Reign of Italy. Between the XIX and XX centuries Ghi larza continued to be a very important point of reference for all the surrounding vi llages. It became one of the 53 Centro storico di Ghilarza. “mandamenti” that divided the regional Particolare 33 territory. It was the base of the most important offices of the government and the first faci lities for the inhabitants such as the m adical surgeries and chemist’s. The economic, social and cultural liveliness helped to distinguish the two vi llages in the regional, national and international area. The Counci l Historical Archive preserves many interesting documents and it can be considered one of the best in Sardinia. With the birth of the man-made lake, the fortunes of Ghi larza and Zuri followed a diverse and sometimes contrasting path. Zuri lost its best territories and started its depopulation process later becoming a hamlet of Ghi larza. Social life has always been very important in

Tel/Fax +390785.5610 www.comune.ghilarza.or.it L’ANASTILOSI DELLA CHIESA DI SAN mononavata, con tetto ligneo e PIETRO IN ZURI. paramenti in conci di media pezzatura accuratamente tagliati nella trachite Nei primi mesi del 1923, la Società rossa delle cave di Bidonì (località Imprese Idrauliche ed Elettriche del Ghiarzu), è datato al 1121 dall’epigrafe Tirso ultimava la diga sul Tirso che menziona i l Maestro Anselmo da determinando la necessità per gli Como e la Badessa committente abitanti del paese di Zuri di trasferirsi Sardinia de Lacon. La fabbrica del a monte dell’originario abitato, in S.Pietro di Zuri si colloca in un località Murreddu. L’importanza momento di intensa attività edi lizia su architettonica riconosciuta al scala monumentale, intrapresa dalla monumento e i l forte attaccamento committenza giudicale arborense della popolazione al simbolo della sua sotto Mariano II de Bas-Serra, giudice religiosità popolare, convinsero i dal 1273 all’anno della morte 1297. responsabi li della Società del Tirso ad Nell’architrave del portale di facciata intraprendere con celerità straordinaria sono raffigurati al centro S. Pietro e la per quei tempi un’operazione di Madonna col Bambino, ai lati i cinque anasti losi, unica in Sardegna, grazie apostoli, uno dei quali poggia la mano alla quale tra fine marzo del 1923 e i sulla schiena di una figura femmini le primi di luglio del 1925, la chiesa di inginocchiata, in cui può identificarsi S.Pietro fu smontata pietra per pietra e Sardinia de Lacon. Appare notevole i l ricostruita a monte nel sito attuale, ed fregio che rappresenta una serie di attorno ad essa fu costruito i l nuovo figurette che si tengono per mano, centro abitato. Fortunatamente, alcune col capo coperto da “sa nonostante la fragi lità della trachite berritta longa”, i l caratteristico impiegata nel paramento, non si ebbero copricapo del costume sardo. durante la demolizione e nel primo Secondo Carlo Aru, artefice trasporto notevoli deterioramenti. dell’analisti losi del monumento, questa L’impianto tardo-romanico ad aula

La Chiesa di San Pietro di Zuri nella sua sede originaria. La Chiesa di San Pietro di Zuri oggi.

THE CHURCH OF SAN PIETRO DI ZURI It dates from 1121, as can be read in the ANASTYLOSIS epigraph inscribed with the names of the architect Magister Anselmo da Como and During the first month of 1923, the the purchaser, the Abbess Sardinia de Società Imprese Idrauliche ed Elettriche Lacon. del Tirso was finishing the Tirso dam and The church of San Pietro was bui lt in a the inhabitants of Zuri had to move from very intense bui lding activity period, the original bui lt-up area to the location thanks to the guidance of Mariano II Bas- called Murreddu. Serra who reigned from 1273 to 1297, The architectonic importance of the when he died. monument and the devotion of the The bas-relief on the main door faithful to the symbol of the popular architrave represents San Pietro and the religion, brought the managers of the Tirso Lady with the Baby Jesus, by their sides Society to start – in really short times – are five apostles and one of them is the anastylosis (unique case in Sardinia) of leaning a hand on the back of a the church of San Pietro di Zuri. Between kneeling feminine figure that may well 35 March 1923 and the first days of July in be Sardinia de Lacon. 1925 the church was dismantled stone by There is also an interesting frieze stone and rebui lt again in the actual site. representing several figures holding their Around it the new vi llage was bui lt. hands, some of them are wearing the Fortunately, despite the fragi lity of the typical hat of the traditional Sardinian trachyte stones used, the deterioration to male costume “sa berrita longa”. these has been very small. The church According to Carlo Aru, the architect who has a late-Romanic plan with a unique followed the anastylosis, it could be the nave, wooden roofing and very well first representation of the Sardinian dressed stones made out of red trachyte dance. arriving from the quarries in Bidonì. L’ANTICA ARTE DEL BASALTO. grazie alla presenza di maestranze Pisane e alla volontà degli ordini monastici e della Il basalto è una roccia effusiva di origine chiesa di Roma che intensificarono l’attività vulcanica tra le più diffuse in Sardegna. Il suo costruttiva di chiese e monasteri, centri di impiego ha origine in età preistorica e i lavoro e preghiera. A partire dal secolo XIV e XV numerosi nuraghi e le domus de janas presenti le tendenze del gusto locale si uniranno sempre nel territorio di Ghi larza e Zuri lavorati con più alle forme catalane e sarà in quella fase questa pietra ne rappresentano ancora una forte che nasceranno le prime corporazioni di artigiani testimonianza. Fino agli anni ’50 del secolo della pietra, modellate sull’esempio degli officis scorso la pietra basaltica ha rappresentato i l barcellonesi. Gli scalpellini ghi larzesi, assimi lato materiale d’elezione per la realizzazione di l’insegnamento dell’arte catalana proporranno pavimentazioni pubbliche e per l’edi lizia abitativa; fino al XVII e XVIII secolo una commistione tra le con la diffusione sul mercato di nuovi materiali forme importate e quelle della tradizione locale. (blocchi di cemento per l’edi lizia e asfalto per le Nel periodo compreso tra la fine del XIX e i primi strade) i l suo uti lizzo si è ridotto notevolmente. decenni del 1900 a Ghi larza l’attività edi lizia è al Oggi i l basalto vive una fase nuova e un massimo del suo splendore, si costruiscono le rinnovato interesse per i l suo uso nella abitazioni più caratteristiche dello sti le edi lizio produzione di elementi urbani o come ornamento ghi larzese, con le tipiche facciate in pietra a per costruzioni pubbliche e private. Le vista, in una fase in cui gli scalpellini e i maistros caratteristiche specifiche di questo materiale de muru di Ghi larza lavoravano presso le città più hanno consentito alla popolazione ghi larzese di importanti dell’Isola, come Cagliari, Nuoro, procurarlo con faci lità nel proprio territorio e di Tempio oltre al contributo fondamentale che specializzarsi nell’arte edi lizia: la compattezza, la essi fornirono, tra gli anni ‘20 e ’30 anche per resistenza e l’estrema durezza conferiscono l’edificazione delle città di fondazione di solidità e stabi lità agli edifici, a cui si aggiunge Carbonia e di Mussolinia (oggi Arborea). Le l’estrema bellezza dell’effetto cromatico maestranze ghi larzesi, ebbero modo di mostrare conferito alle abitazioni. la loro bravura anche in ambito internazionale, L’antica arte degli scalpellini e dei magisteri lavorando alla posa del lastricato della Piazza lapidum sul territorio risale al Medioevo, ai Rossa. secoli X, XI e si consolidò dopo i l XII secolo

Casa Gramsci. Cortile interno

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Tel/Fax +390785.5610 www.comune.ghilarza.or.it Ghilarza. Centro Storico. Maestria dei muratori e degli scarpellini ghilarzesi.

THE ANCIENT ART OF BASALT WORKING coming from Pisa and thanks to the monks and the Church of Rome that intensified the bui lding The basalt is an effusive volcanic rock and it is of new churches and monasteries. very common in Sardinia. Starting from the XIV and XV centuries, the local It has been used since the pre-historic times as artistic tastes became closer to those of witnessed by the domus de janas and the Catalan styles and during these centuries were nuraghes that can be found in the territory of born the first corporations of the stone artisans Ghi larza. Unti l the 50’s of the last century, the following the example of the “offices” in basaltic stone was the most common material Barcelona. used on public flooring and houses; when new The stone masons of Ghi larza learnt materials arrived (cement blocks for bui ldings the Catalan techniques and unti l the and asphalt for the roads) it became less and XVII and XVIII centuries they kept on 37 less used. Nowadays basalt has been mixing the imported art with the local discovered again and is being used in urban, one. public and private bui ldings. In reference to the Between the end of the XIX and the first specific characteristics of this material, it can decades of the XX century, the bui lding activity easi ly be found in the territory of Ghi larza by the in Ghi larza reached its maximum splendour. inhabitants who also specialise in the bui lding The typical houses with nude basalt stones in art and basalt working. It is compact, resistant the façade were bui lt, and the masons were and extremely strong and it assures a good requested to work in the main cities of the stabi lity of bui ldings together with a particular Island: Cagliari, Nuoro, Tempio; and during the beauty due to the its dark colour. The ancient 20’s and 30’s of the last century they worked in art of stone masons and of the “magister the towns of Carbonia and Mussolinia (Arborea). lapidum” started in the Middle Age in the X, XI The stone masons from Ghi larza also worked in centuries and in the XII century it became stron- Moscow’s Red Square , showing their abi lity in ger because of the presence of a stone mason the international field.

locali: una delle prime sorte in Sardegna in un periodo di profonda crisi economico- sociale, testimonia la centralità di Ghilarza e Zuri, rispetto al panorama isolano. L’importanza culturale di Ghilarza, oltre alle testimonianze materiali di civiltà il cui valore è unanimemente riconosciuto, è confermata dalla folta schiera di personaggi LA “CERAMICA” DI GHILARZA. RAIMONDO Carbonara (Vi llasimius), dalle quali con un USAI E L’INDUSTRIA EDILE. veliero, le lastre erano portate nel porto di Cagliari dove le maestranze ghi larzesi L’attività edi lizia e tutte le lavorazioni provvedevano alla loro lavorazione. Dalle artigianali ad essa collegate, come la stesse cave furono estratti negli anni ‘50 i produzione dei manufatti in terra cotta è materiali per la posa del lastricato della Via stata per gli abitanti di Ghi larza e Zuri un Roma di Cagliari. Erano di Usai anche le cave importante risorsa economica. Essa ha di basalto di Segariu, Zuri e Ghi larza (Loc. contribuito alla crescita e alla notorietà del S’Arenarzu) nella quale nei primi anni ’60 paese in tutto i l territorio regionale, per la sorse uno dei primi impianti della Sardegna qualità e i l pregio delle sue produzioni. Per per la produzione del conglomerato oltre mezzo secolo, la prosperità economica bituminoso, utilizzato per asfaltare le strade. di Ghi larza e Zuri è stata legata allo spirito Le cave del Gui lcier occupavano, oltre le imprenditoriale del suo Capitano, i l signor maestranze di Ghi larza e Zuri, operai Raimondo Usai. Nato a Guspini nel 1898, provenienti dai vari paesi del Barigadu. cominciò la sua carriera di impresario edi le Le vicende personali del signor Usai si legano partecipando alle prime campagne coloniali alla storia della fornace di Ghi larza (meglio del Regno d’Italia agli inizi del XX secolo. nota come La Ceramica) nel 1938, anno in cui Tornato in Sardegna perchè coivolto nella diventa affittuario dello stabi limento, costruzione di alcune pi le di sostegno degli all’epoca di proprietà della famiglia Colomo. archi della Diga sul Tirso, tra i l 1918 e i l 1923 Di forma ellitica, secondo la tipologia delle entra in contatto con l’ambiente ghi larzese, c.d. Fornaci Hoffman, la Ceramica fu realizzata diventando socio del Circolo di Lettura. E nel in due tempi: la prima parte nel 1929, ad 1923/1924 si sposa con Annina Marongiu di opera della famiglia Colomo, la successiva nel Ghi larza. La perizia e la competenza 1943 consistente nel raddoppiamento del dimostrata nel suo contributo alla corpo precedente, con i l signor Usai che ne realizzazione della Diga di Ulà Tirso, furono aveva rilevato la proprietà,. L’impianto era riconosciute e apprezzate dai tecnici della strutturato in più ambienti collegati tra loro in Società Elettrica del Tirso e aprirono la strada cui circa una quarantina di addetti eseguivano per la sua affermazione come uno dei maggio- con perizia e maestria tutti i procedimenti di ri impresari e industriali della Sardegna tra gli lavorazione dell’argi lla prelevata in territorio di anni ’20 e gli anni ’60 del Novecento. I suoi Sedi lo. Ogni addetto svolgeva al suo interno interessi imprenditoriali andavano un compito definito ed era specializzato nella dall’estrazione dei materiali, alla realizzazione propria mansione. La Ceramica produceva dei manufatti e delle opere. Raimondo Usai tegole, mattoni pieni e forati per tramezzi di era infatti titolare delle cave di granito di Capo

38 L’impianto della Ceramica di Usai nella periferia di Ghilarza Opere di uno degli ultimi artigiani del basalto di Ghilarza

ottima qualità e serviva l’intero mercato della Sardegna: nel centro dell’isola si regionale. Del signor Usai si ricorda i l piglio ricordano le strade provinciali di rigido e preciso sul lavoro ma profondamente collegamento tra Abbasanta e Fordongianus, onesto e generoso con i suoi dipendenti. Chi la Fordongianus – Allai – , la ha avuto l’opportunità di conoscerlo e panoramica sul lago Omodeo che collega lavorare con lui testimonia tale generosità Tadasuni alla Diga di S. Chiara di UlàTirso, i l ricordando l’abitudine dell’impresario di primo tracciato della strada provinciale che premiare i dipendenti più meritevoli collega i l Barigadu alla Barbagia di Ollolai (la elargendo loro somme di denaro, con la più Sorradi le-Olzai ultimata di recente). Tra le assoluta discrezione, durante le sue altre opere pubbliche di ri lievo: negli ’30 periodiche ispezioni nella fabbrica. Poco partecipò alla costruzione di buona parte prima della definitiva chiusura dello della città di Carbonia, numerose vi lle stabi limento, i l signor Usai commissionò lo signori li nel centro di Cagliari, lo stesso studio di un progetto per la realizzazione di un Teatro Massimo del capoluogo regionale, di nuovo impianto per la produzione di pre- cui tra l’altro egli era socio fondatore, è opera fabbricati. Il progetto fu abbandonato data delle imprese Usai e delle maestranze l’avanzata età e le diminuite energie ghi larzesi. Successivamente partecipò alla dell’impresario. Con i l passaggio di timone costruzione del primo aeroporto di Olbia ai figli, intorno al 1980 ebbe termine anche (Vena Fiorita), nel 1955 realizzò gli l’esperienza della Ceramica di Ghi larza. argini in terra battuta della Diga di Contemporaneamente alla direzione Montepranu nei pressi di Carbonia; 39 dell’impianto di Ghi larza, che in realtà negli anni ’60 i mattatoi comunali di rivestiva per lui un ruolo secondario, Ghi larza, Abbasanta e Birori, le Raimondo Usai si dedicò assiduamente alla condotte principali dell’acquedotto sua attività di impresario edi le. Tra gli anni comunale di Ghi larza e l’edificio che ospita le ’50 e ’60 del secolo scorso realizzò buona Scuole Medie di Abbasanta. parte delle importanti opere di urbanizzazione

illustri che per nascita, per contatti e per Ghi larza and the characteristic vicende personali e familiari hanno dato communitarian, hospitable spirit of the lustro alla vita civile, religiosa e politica inhabitants is visible during the religious della Sardegna nel mondo. Tra essi and civi l celebrations with the Antonio Gramsci; l’Ambasciatore Angelino participation of all the inhabitants of Corrias; il Canonico Michele Licheri; the surrounding vi llages too. Padre Giovanni Soggiu; l’avvocato Piero The associations are in great number Soggiu, la signora Rosa Sanna Delogu, and the solidarity is deeply rooted in the fondatrice dell’orfanotrofio femminile che tradition of Ghi larza. operò a Ghilarza sino alla metà del ‘900 The first evidence of it dates back to e il cui nome è legato all’opera the giudicale period and extends to the dell’Istituto Cottolengo; il Professore present times (religious confraternities, THE “CERAMICA” OF GHILARZA. region. The personal fortunes of Mister RAIMONDO USAI AND THE BUILDING Usai are strictly linked to the history of the INDUSTRY. brick ki ln in Ghi larza which name was “La Ceramica”. It started working in 1938 in a The bui lding industry with the entire rented bui lding belonging to the Colomo artisan’s works to it correlated such as the fami ly. La Ceramica was bui lt in two clay products has always been a very separated parts. The first on, from 1929 important economy resource for Ghi larza. had an elliptic structure like the so called It helped to the growth of the vi llage thanks Hoffman ki lns. The second part doubled to the high quality of the products. For the structure and Mr. Usai became the more than half century, the economy owner of it. The structure had different prosperity in Ghi llarza has been in relation rooms and 40 people were working in it. to the entrepreneurial spirit of its They followed carefully the working Captain, Mister Raimondo Usai.He was procedures of the clay which arrived from born in Guspini in 1898 and started his Sedi lo. Every worker had his own tasks career as bui lding entrepreneur and specialised in it. “ La Ceramica” participating to the first colony campaigns produced ti les and different types of bricks of the Reign of Italy in the XX century. He and sold its products all over Sardinia. Mr. came back to Sardinia to work at the Tirso Usai was strict and precise whi le working dam. Between 1918 and 1923 he stayed but also honest and generous with his in Ghi larza and became member of the workers. The ones who knew him sti ll Reading Club. In 1923/1924 got married remember his generosity and his habit to with Annina Marongiu from Ghi larza. His discretely reward the most deserving of his carefulness and competence working at workers giving them bonuses. Just before the dam were appreciate by the the definitive closure of the factory, Mr. technicians of the Electric Society of the Usai designed a new structure to produce Tirso and he started to become one of the prefabricated houses, but he was becoming most important entrepreneurs in Sardinia old and did not continue. When he died the from the 20’s to the 60’s of the last factory passed to his sons and in 1980 the century. As entrepreneur he was interested factory closed. in quarries as well as working with During the 50’s and 60’s Raimondo Usai materials. Raimondo Usai was the owner worked in the bui lding industry: he worked of the granite quarries in Capo Carbonara at the strada provinciale linking (Vi llasimius) and from there the granite Abbasanta to Fordongianu; to the road slabs were taken by boat to the harbour of Fordongianus – Allai – Samugheo; to the Cagliari were the workers coming from scenic road overlooking the Omodeo lake Ghi larza started the manufacturing going from Tadasuni to the Tirso dam, etc. process. The same materials were used during the 30’s he worked in carbonia and 4O to pave the streets in via Roma in bui lt many vi llas and the Teatro Massimo Cagliari during the 50’s. Usai owed also in Cagliari. He also worked in the first the quarries of basalt in Segariu, Zuri Olbia airport (Vena Fiorita) and in 1955 he and Ghi larza (loc. S’Arenarzu) where was made the clay embankments for the dam born the first factory to produce of Montepranu in Carbonia; during the 60’s bituminous conglomerate used to tarmac worked at the counci l slaughterhouses in the streets. In the quarries of the Gui lcier Ghi larza, Abbasanta and Birori; he made worked not only people coming from the municipal waterworks of Ghi larza and Ghi larza but from the entire Barigadu bui lt the Secondary Schools in Abbasanta.

info: www.comune.ghilarza.or.it e_mail: [email protected] Giuseppe Brotzu, Giampietro Delogu, grazie al cui lascito si deve la nascita dell’Ospedale civile del paese, sino al più recente, e noto al pubblico televisivo, magistrato Santi Licheri. La vivacità culturale di Ghilarza è ampiamente testimoniata anche dal ricco calendario di eventi che hanno luogo nei due centri durante l’anno e che si ripetono ormai da diversi decenni come appuntamenti fissi. Tra questi, nati grazie all’impegno dell’associazionistico culturale, etnografico, sociale e sportivo e alla grande attenzione e sensibilità ad essi da sempre riservata dall’amministrazione locale, si ricordano: il Mese della Cultura, dal 1977 la finestra culturale del territorio ghilarzese aperta al mondo, che si rinnova ogni anno, con numerosi e articolati appuntamenti tra i mesi di settembre e novembre, e che vede la partecipazione di studiosi, artisti e letterati di fama nazionale e internazionale; di particolare interesse e suggestione per gli appassionati della storia e delle tradizioni umane sono inoltre gli incontri organizzati dai due gruppi folk presenti e attivissimi nel territorio di Ghilarza e Zuri: Gli incontri di musica popolare a cura del Gruppo Folk Onnigaza, e Ballu sardu e Amistade organizzato dal Gruppo Folk Su Carruzu. Gli stessi gruppi folkoristici in collaborazione con la Pro Loco di Ghilarza mantengono viva la sfilata carnascialesca del Su Carruzu a s’antiga che ogni anno apre le manifestazioni del Carnevale ghilarzese.Anche la cultura per lo sport trova nel territorio di Ghilarza luogo ideale di crescita. Sono vive e attive numerose associazioni sportive che si occupano da decenni di trasmettere e mantenere vive nelle nuove generazioni lo spirito di gruppo, di solidarietà e di lealtà

Nuraghe Oschini. Perimetro esterno workers’ societies for work and assistance, etc.). In 1852 was founded the Circolo di Lettura, a reading club, one of the most ancient clubs in Sardinia. This kind of association was normally founded in big 41 cities such as Cagliari, Oristano, Sassari and Nuoro, melting pots of culture for scholars, notables or artists. The Società Operaia di Mutuo Soccorso (Workers’ Society of Mutual Aid) was founded in the second half of the XIX century as a local artisans’ society and it was one of the first in Sardinia in a bad period of economic and social crisis. The importance of Ghi larza also depends on a great number of i llustrious characters that brought prestige to Sardinian people all over the world like Antonio Gramsci. Other i llustrious people were: the Ambassador Angelino Corrias; the Canonico Michele Licheri; Father Giovanni Soggiu; The Lawyer Piero Soggiu, Misses Rosa Sanna Delogu, who founded the feminine orphanage working unti l the end of the XX century and the Cottolengo Institute; the Professor Giuseppe Brotzu; Giampietro Delogu (Thanks to his legacy was founded the civi l hospital); and, last but not least, the well known TV man, the Judge Santi Licheri. A rich calendar of events takes place during the year in Ghi larza, to witness the liveliness of the two vi llages. Among these there is the Mese della Cultura: since 1977 it includes dif ferent events between the period from September to October. It sees the participation of well known scholars, artists and literary men of national and international importance. TRADIZIONE SOLIDARISTICA E assistenziali e caritative. Tra i l XIV e i l XV ASSOCIAZIONISMO RELIGIOSO E CIVILE. secolo, sulla base delle tradizioni spagnole, si diffusero anche nell’isola i Lo spirito associativo e solidaristico della Gremi, corporazioni di arti e mestieri che, popolazione del Gui lcier ha origini remote: oltre a tramandare i l mestiere garantivano esso può essere fatto risalire alla la mutua assistenza dei propri tradizione religiosa importata dagli ordini componenti e dei loro fami liari. Anche a monastici che si insediarono nel territorio. Ghi larza gli artigiani della pietra (muratori e Ma le prime testimonianze storiche di tale scarpellini), del ferro, i calzolai, i sarti e i tradizione risalgono al periodo spagnolo falegnami iniziarono ad organizzarsi in con la diffusione delle Confraternite Cunfradias. La tradizione solidaristica si è religiose. In merito la testimonianza più mantenuta viva e si è svi luppata in nuove antica, riferita alla Confraternita del forme nei secoli, fino a perdere in parte lo Rosario, è incisa su una campana della spirito religioso ed acqusire un definito parrocchiale che recita: “S.Giovanni ruolo civi le. Fino al XIX secolo, quando a Battista prega per noi / anno 1480 / fianco alla laicissima Società Operaia di sumptibus popoli Procuratore del rosario Mutuo Soccorso, attechirono a Ghi larza le Giovanni Battista Falcone”. Delle altre esperienze solidaristiche e umanitarie confraternite le notizie sono poche e dell’Istituto Cottolengo, grazie alle sporadiche, appare molto antica sia quella donazioni testamentarie di numerosi del Santissimo che quella di S. Croce. ghi larzesi sorsero istituti di cura e L’ultima di esse formatasi a Ghi larza è assistenza per i poveri e i malati. Ancora quella del S. Cuore nata, nel 1874, per oggi lo spirito associazionistico e opera del ghi larzese Arcivescovo Antonio solidaristico è ampiamente testimoniato Soggiu, i l quale formulò anche uno statuto, nel Ghi larzese dalla presenza di numerose che diede a tutte le confraternite, dove associazioni di cittadini, che persegono le vengono specificati i vari impegni, tra i finalità più disparate e contribuiscono quali vi è anche quello dei cosiddetti attivamente alla crescita e allo svi luppo “infermieri”, destinati ad attività

Vallata di chenale 42 L’Associazionismo nel Guilcier oggi: Cultura e Solidarietà

CASA MUSEO DI ANTONIO GRAMSCI, CLUB ALCOLISTI IN TRATTAMENTO ASSOCIAZIONE SAN GIOVANNI PRO LOCO (C.A.T.) ASSOCIAZIONE SAN MICHELE GRUPPO FOLK ONNIGAZA ASSOCIAZIONE OMODEO ASSOCIAZIONE SAN SERAFINO ASSOCIAZIONE ARCHEOLOGICA A.I.D.O. ASSOCIAZIONE BARAONDA CULTURALE “ORGONO” CARITAS PARROCCHIALE EMERGENCY ASSOCIAZIONE AMICI DELL’ARTE A.V.I.S. ASSOCIAZIONE POETAS CIRCOLO DEL CINEMA ZERO IN L.A.S.A . IMPROVVISADORES CONDOTTA CIRCOLO RICREATIVO ZURI AZIONE CATTOLICA GRUPPO FRANCESCANE CIRCOLO SCACCHISTICO GUILCER CENTRO SERVIZI SARDEGNA CASA PER LA PACE GRUPPO DI SOLIDALE / CENTRO SERV. PER IL GRUPPO FOLK SU CARRUZU VOLONTARIATOVINCENZIANO VOLONTARIATO GRUPPO DI ANIMAZIONE S.O.M.S. COMITATO DIVERSAMENTE ABILI MISSIONARIA CIRCOLO DI LETTURA A.C.L.I. CENTRO ITALIANO FEMMINILE MOVIMENTO DEI FOCOLARI ASSOCIAZIONE GIOVANNI XXIII (C.I.F.) ASSOCIAZIONE INTERGAN A.I.M.A. ASSOCIAZIONE CULTURALE PER LA ASSOCIAZIONE M. AUSILIATRICE DANZA DELL’OMODEO TREMPU L’Associazionismo sportivo nel Guilcier

UNIONE SPORTIVA GHILARZA CALCIO TAVOLO GUILCIER “MOTOCLUB AGN”

ASSOCIAZIONE SPORTIVA BASKET GRUPPO DANZE SPORTIVE “GILDO ASSOCIAZIONE SPORTIVA JUDO CLUB GHILARZA E SUSANNA” “KEN OTANI” GHILARZA

ASSOCIAZIONE SPORTIVA CIRCOLO CIRCOLO POLISPORTIVO “ GUILCIER ASSOCIAZIONE SPORTIVA BOCCIOFILO “SA TEULA” T. LA CITTÀ” DILETTANTISTICA INTERCOMUNALE

ASSOCIAZIONE SPORTIVA TENNIS ASSOCIAZIONE SPORTIVA “F& C.FOR DANCING” CLUB GHILARZA “ORIZZONTE SARDEGNA” ASSOCIAZIONE FUORISTRADISTICA ASSOCIAZIONE SPORTIVA TENNIS ASSOCIAZIONE SPORTIVA “LE CAMIONETTE DEL GUILCER”

For those keen on history and popular traditions, the two folk groups of Ghi larza organise very interesting meetings such as “Gli incontri di musica popolare” (organized by the Onnigaza folk group) and Ballu sardu e amistade (organized by the Gruppo folk Su Carruzzu). Together with the Pro Loco association they also keep alive the carnival with Su Carruzzu a S’Antiga. Sport activities find the right place too. There are many sport organizations which

Ospedaletto. Costruzione dei primi del’900.

SOLIDARITY TRADITION AND RELIGIOUS 1874 thanks to the Archbishop Antonio AND CIVIL ASSOCIATIONISM Sotgiu who wrote a statute with all the commitments including the one about The solidarity and associative spirit of the the so-called “nurses” destined for inhabitants of the Gui lcier has very ancient assistance activities. origins. It dates back to the religious Between the XIV and XV centuries, tradition imported by the monks that following the Spanish traditions in settled in the territory. Sardinia became common the art The first historic document of this Corporations to assure the passing tradition date back to to the Spanish down of the work and also the mutual 43 period with the diffusion of the religious aid among workers, artisans and their confraternities. The most ancient fami lies. document refers to the Confraternity of In Ghi larza too, the stone mason, the iron the Rosary and it is carved on a bell in artisans, the shoe makers, etc., started to the Parish Church. It reads: “S.Giovanni organize themselves in Cunfradias. Little Battista prega per noi / anno 1480 / by little the solidarity tradition lost its sumptibus popoli Procuratore del rosario religious imprint and became more civi l. Giovanni Battista Falcone”. Together with the Società Operaia del We have only a few notes about the Mutuo Soccorso, was born the other confraternities but both the Cottolengo Institute, with the opening Confraternity of the Blessed of the feminine orphanage, the first (Confraternita del Santissimo) and the nursery school and a small hospital Confraternity of the Saint Cross (l’Ospedaletto) that hosted a lot of war (Confraternita della Santa Croce) seem wounded during the first world war. to be very ancient. The youngest Ghi larza continues to have a great confraternity in Ghi larza is the number of associations with different Confraternity of the Sacred Heart aims that contribute to the civi l and (Confraternita del Sacro Cuore)born in cultural local growth.

Tel/Fax +390785.5610 www.comune.ghilarza.or.it GIAMPIETRO DELOGU, ROSA Terminata l’edificazione, tra i l 1915 e i l SANNA DELOGU: ESEMPI DI 1918 fu requisito dalle autorità mi litari FILANTROPIA NEL GUILCIER. e adibito ad ospedale mi litare per i feriti lievi e i convalescenti rimandati Nel corso del XIX secolo si svi lupparono nell’isola dalle zone di operazione. a Ghi larza diverse Opere Pie, Restituito agli usi civi li nel 1919 la sull’esempio di quanto avveniva nel signora Delogu concesse in uso un’ala contempo negli altri territori sottoposti dello stabi le alle Suore appartenenti alla al Regno Sabaudo. L’opera di tali organiz- Piccola Casa della Divina Provvidenza zazioni, esempio dello spirito (Istituto Cottolengo) di Torino che associazionistico e solidaristico, fu avevano ricevuto in gestione l’asi lo garantita nel tempo grazie ai generosi infanti le. Dopo alcuni anni di trattative lasciti testamentari di privati cittadini anche l’orfanotrofio femmini le fu ceduto ghi larzesi in favore dei servizi di in gestione alle suore dell’Istituto assistenza sociale e sanitaria alle Torinese e rimase attivo e operante sino famiglie più povere e indigenti del paese. agli ’50 del Novecento. Con la nascita del Regno d’Italia, e le Contemporaneo e parente della signora leggi di riforme del 1862, le Opere Pie Delogu, un altro personaggio caro per la sua furono aggregate anche a Ghi larza sotto generosità ai Ghi larzesi è Giampietro Delogu, la regia delle Congregazioni di Carità. grazie al cui lascito, in favore del Comune di Inizialmente i servizi all’infanzia e Ghi larza, nacque i l primo nucleo l’assistenza sanitaria erano forniti in dell’Ospedale Civi le che porta i l suo nome. Il locali di abitazioni messe a disposizione benefattore, morto nel 1935, lasciò in eredità da alcuni privati cittadini ghi larzesi. l’ampio terreno con la vi lla e le sue Verso la fine dell’800 e i primi decenni pertinenze, che ospitò i primi ambulatori del ‘900, queste embrionali forme di dell’ospedale, nonchè tutti i terreni di sua pro- assistenza assunsero una loro prietà, sparsi nel circondario, affinchè organizzazione e stabi lità grazie ad fossero venduti e con i l ricavato si alcune donazioni testamentarie garantisse la presenza costante di professori espressamente indirizzate alla e specialisti in medicina provenienti dalle realizzazione di strutture per l’esercizio due università sarde. La volontà del donatore delle attività assistenziali. Ai primi del trovò applicazione solo dopo numerose Novecento sorse così l’Ospedaletto di vicissitudini, tra le quali anche la Seconda fronte alla Chiesa di San Palmerio: Guerra Mondiale, e potè ospitare i l primi inizialmente destinato alla cura dei servizi ambulatoriali intorno al 1950. Grazie poveri, trasformato in seguito in ad altre cospique donazioni di privati, e ai ambulatorio e poi dispensario per la cura finanziamenti concessi dalle istituzioni antitubercolare, collegato al pubbliche regionali L’Ospedale Civi le G.P. Consorzio Antitubercolare Delogu di Ghi larza fu inaugurato i l 27 44 Provinciale di Cagliari. Oggi la bella dicembre 1953. Da allora l’Ospedale di costruzione in basalto è sede Ghi larza, costituisce per tutto i l territorio dell’Associazione Turistica Pro Loco. dell’Alto Oristanese un punto di riferimento Tra i l 1905 e i l 1906, si registra la vitale per la cura e la salute della nascita del primo asi lo infanti le. I popolazione. Fino a pochi anni fa l’Ospedale bambini, inizialmente ospitati in abitazio- Delogu era considerato uno dei migliori e più ni private sparse nel paese furono trasfe- efficienti centri di cura della sanità sarda per riti in seguito nei locali genti lmente con- qualità, competenza e grande umanità dei cessi alle educatrici dalla signora Rosa suoi operatori. Lo spirito solidaristico e Sanna Delogu. Nubi le ereditiera, nata a filantropico dei ghi larzesi trova un altra Ghi larza nel 1869, la signora Delogu è manifestazione nella stessa Casa di Riposo ricordata dai ghi larzesi per aver fondato (intitolata ad Angelino Licheri, uno dei suoi e diretto, per oltre mezzo secolo, benefattori) nata nel 1927 ad opera delle l’orfanotrofio femmini le. La costruzione Dame di San Vincenzo (della Carità) e a dell’edificio che ospitò le due opere tutt’oggi operante nel territorio comunale.. assistenziali ebbe inizio nel 1911.

info: www.comune.ghilarza.or.it e_mail: [email protected] GIAMPIETRO DELOGU AND ROSA Ghi larza in 1869 and was the one to SANNA DELOG: EXAMPLES OF found the orphanage for girls. PHILANTROPY IN THE GUILCIER The bui lding was started in 1911 and finished between 1915 and 1918. It During the XIX century were born in Ghi larza several Charity Works (Opera was taken by the mi litary authorities Pia) following the examples of what to be used as a mi litary hospital during the First World War. In 1919 it was happening throughout the Savoy went back to its original use and part Reign. The organizations could of the bui lding was given by Misses continue their charity works thanks to Delogu to the Nuns of the Piccola the generous legacies left by rich inha- Casa della Divina Provvidenza (the bitants of Ghi larza to help poor Cottolengo Institute) from Turin. The fami lies and in favour of social and Nuns directed the kindergarten and the sanitary assistance. When the Reign orphanage and continued to work unti l of Italy was born, Ghi larza Charity the 50’s. At the same time, a relative Works became part of the royal of Misses Delogu, Giampietro Delogu, Congregation of Charity. left a wi ll, a thanks to it was born the At first the chi ldhood faci lities and civi l Hospital which is sti ll entitled to the sanitary assistance were given in him. The benefactor, who died in private houses. Towards the end of 1935, left in heritance a large area of the XIX century and the first decades land with a vi lla that hosted the first of the XX these form of assistance surgeries of the hospital. He also left became better organised with a major all his possessions in order to be stabi lity thanks to a number of sold and use the earned money to legacies. During the first years of the pay doctors and professors coming XX century the “Ospedaletto” was born from the two Sardinian Universities of in front of the church of San Palmerio: Cagliari and Sassari. Only in 1950 the its first designation was to cure poor hospital could host the first surgeries people; later it became a surgery and and thanks to a number of private an anti-tubercular dispensary legacies and regional funds it could associated to the Consorzio be opened on the 27th of December Antitubercolare Provinciale di Cagliari. 1953. Sti ll today, the hospital Today this beautiful bui lding Delogu is very important to all the constructed with basalt blocks is the Alto Oristanese region. Unti l some base of the Tourist Association “Pro years ago it was considered one of Loco”. the most efficient Hospitals. Between 1905 and 1906 the first In 1927 the “Dame di San Vincenzo” kindergarten was born. The chi ldren (of that at first had to be looked after in the Charity) opened the Nursing private houses of the vi llage, had Home for Elderly People entitled to 45 their own rooms in a private house Angelino Licheri who was one of the donate to the educators by Misses benefactors. The Nursing Home for Rosa Sanna Delogu. She was born in Elderly People is sti ll working. che solo una sana pratica sportiva può garantire. aim is to educate the new È possibile un’ampia scelta di attività praticabili: generation to the spirit of group, judo, calcio, basket, bocce, tennis, tennis tavolo, solidarity, loyalty. You can practice danze sportive, atletica, motocross e fuoristrada. dif ferent kind of sports: judo, Sono presenti inoltre alcune palestre e una piscina football, basketball, boles, tennis, coperta attrezzata. Da alcuni anni, inoltre, durante sport dances, athletics, motocross la primavera, tra maggio e giugno, si tiene la and so on. There are several manifestazione Incontriamo lo sport, con il coinvol- gymnasiums and a swimming pool. gimento delle scuole e delle associazioni, ma aper- In spring time Ghi larza celebrate to a tutti coloro che vogliano cimentarsi in una “the month of the sport” (Il Mese delle numerose attività offerte dal ricco calendario dello Sport) with the participation di eventi. of the schools, associations and all the population. ANTONIO GRAMSCI E IL giapponese). Dalla cucina si accede poi al CENTRO DI corti le che conserva i l selciato e le aiuole DOCUMENTAZIONE delimitate da sassi e tegole, dove fioriscono ancora oggi rose e ortensie e profumano la La casa Antonio mentuccia e l’alloro. È presente una Gramsci, Centro di studi depandence, un tempo “sa domo ‘e su forru”, e di documentazione oggi adibita ad ufficio e saletta di proiezione. dell’opera gramsciana, è Nel 1965 i l PCI acquistò l’abitazione in cui i l la casa che fu trasformata politico sardo (Ales in “Centro di 22/01/1891 - Roma documentazione e ricerca 27/04/1937) visse a sull’opera gramsciana e partire dal 1898 gli anni dell’infanzia, prima di sul movimento operaio”. trasferirsi a Cagliari e successivamente a Divenuta sede Torino per compiere i suoi studi di lettere e dell’associazione “Amici intraprendere la sua mi litanza politica nelle della Casa Gramsci”, fi le del P.C.I. Sebbene nel tempo la casa abbia (grazie all’opera subito alcuni interventi che ne hanno instancabi le delle nipoti di Gramsci, Diddi e modificato la destinazione d’uso dei suoi Mimma Paulesu), con essa fu inaugurato un ambienti, tuttavia essa conserva le rapporto di collaborazione con realtà ed caratteristiche dell’abitazione ghi larzese: esperienze continentali e in particolare con l’ingresso conduce alla sala, (un tempo la ex-partigiani, sindacalisti, intellettuali, studiosi cosiddetta “camera buona”) e alla cucina e artisti, che, all’inizio degli anni Ottanta, caratterizzata dal soffitto a “cannitzada” favorirono i l restauro della casa. Attualmente tipico delle antiche case sarde e dal pozzo la casa è sede dell’associazione “Casa Museo nascosto dietro ad uno sportello a due ante; di Antonio Gramsci – centro di un grande tavolo al centro della stanza ha documentazione, ricerca e attività museali”- trasformato questo spazio domestico in un costituitasi come ONLUS nel 1999 con lo luogo di studio e di incontro. Di fronte alla scopo di favorire la migliore conoscenza del cucina si trova la biblioteca che raccoglie pensiero e dell’opera gramsciana attraverso la attualmente circa tremi la volumi riguardanti la fruizione del centro da parte dei visitatori, delle storia del movimento operaio in Sardegna e scolaresche, degli studenti universitari e dei nel mondo e i l pensiero e l’opera gramsciana, ricercatori. scritti in varie lingue (dallo spagnolo al

A DIPLOMATIC FROM GHILARZA IN THE ned a variety of awards for several WORLD: THE AMBASSADOR CORRIAS honours in Itlay (Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica, The Ambassador Angelino Corrias Gran Ufficiale, Cavaliere di Gran Croce 46 was born in Ghi larza in 1903. He dell’Ordine al Merito della Repubblica went away during his adolescence Italiana) and also 35 honours by foreign to study in Sassari first, and in Mi lan countries where he worked. Even if his later, where he achieved a degree in professional career kept him far from his Economical and Business Sciences at Island, the Ambassador always had it in the Bocconi University. Later he moved his heart and contributed to better know again to Turin where he took the second the name of Sardinia with the degree in Law. His diplomatic career industriousness of Sardinian people. starts in 1928, working in the Treaty and Because of his love for the home Acts Office of the Foreign Affairs country, his heirs decided to donate his Ministry. After a long career, spent honours, his felucca – a cocked hat – travelling around the world with and a ceremony sword to the Counci l of important rules even in difficult Ghi larza. All the honours are exhibited in situations, on the 3rd of Apri l 1964 he the halls of the Counci l Historical become Chief of Diplomatic Ceremony Archive in the Manor called “Sas of the Republic, with the title of Cortigheddas” which is located in the Ambassador. He retired in 1968. He ear- main street of the vi llage. ANTONIO GRAMSCI AND THE languages, from Spanish to Japanese. From DOCUMENTATION CENTRE the kitchen you can reach the courtyard which is divided into flowerbeds with roses, Antonio Gramsci’s house, the centre of hortensias, mint and laurel trees. There is studies and documentation about Gramsci’s also a “dependence”, once “sa domo ‘e su work is the place where the Sardinian politic forru”, today used as an office and lived his chi ldhood from 1898. Later he projection hall. In 1915 the PCI bought the moved to Cagliari first and then Turin where house which became“Centro di he studied literature at documentazione e ricerca University and started his sull’opera gramsciana e sul political work with the movimento operaio”. Communist Party (PCI). It became – thanks to Diddi and Gramsci’s house has been Mimma Paulesi, Gramsci’s renovated during the years, but nieces - the base of the it sti ll preserves the original association “The friends of characteristics: from the entry Gramsci”. The association hall you can reach the dining works together with former room (the so-called “camera partisans, intellectuals, buona”) and to the kitchen with scholars and artists, who the typical roof of the helped renovate the house traditional Sardinian houses during the 80’s. At the moment made out of canes and well it is the base of the association “Casa hidden behind a double door; a large table in Museo di Antonio Gramsci – centro di the middle of the room transforms the documentazione, ricerca e attività museali”, kitchen into a meeting and studying room. In an ONLUS association founded in 1999 to front of the kitchen there is a library improve the knowledge of Gramsci’s thought containing more than 3,000 books about the and works through the visits to the Centre by history of the workers’ movement in Sardinia visitors, school chi ldren, students, pupi ls and in the world, but also about Gramsci’s and researchers. work; some of them are written in different

UN DIPLOMATICO GHILARZESE NEL onoreficenze degli Stati esteri in cui ha presta- MONDO: L’AMBASCIATORE CORRIAS. to i l suo servizio, la cui bellezza e particolarità rimandano alla suggestione della storia che L’ambasciatore Angelino Corrias, nasce a rappresentano. Ghi larza nel 1903. Lascia i l paese ancora Nonostante la sua Carriera professionale adolescente per completare la sua istruzione, l’abbia tenuto lontano dal suo paese, prima a Sassari, poi a Mi lano, dove l’Ambasciatore ha sempre avuto nel cuore le all’Università Bocconi si laurea in scienze eco- sue origini contribuendo a far conoscere nomiche e commerciali, e a Torino dove ed apprezzare lo spirito e l’operosità dei consegue la seconda laurea in sardi e dei ghi larzesi. Tale 47 Giurisprudenza. La sua Carriera diplomatica attaccamento alla terra natia ha spinto i inizia nel 1928 all’Ufficio Trattati e Atti del suoi eredi a donare le numerose Ministero degli Esteri. Dopo una lunga e decorazioni, la feluca e la spada di cerimonia ascendente carriera, che lo porta in vari gli del Diplomatico, al Comune di Ghi larza. Il cor- angoli del mondo rivestendo ruoli di primaria redo di onoreficenze è esposto al pubblico importanza, in momenti storici cruciali per la nelle sale del Archivio Storico Comunale di storia nazionale ed europea, corona la sua Ghi larza, nella casa padronale chiamata Sas bri llante e intensa vita professionale con la Nannigheddas situata nella strada principale nomina a Capo del Cerimoniale diplomatico del paese, a testimonianza di una vita intensa della Repubblica, con i l titolo e rango di votata al servizio dello Stato. Ambasciatore, i l 3 apri le 1964, ruolo ricoperto sino al 1968, anno in cui lascia l’Amministrazione per raggiunti limiti di età. L’importanza del Diplomatico nella storia delle relazioni internazionali dell’Italia è testimoniata dalla numerosità e dalla grande varietà di alte onoreficenze di cui è stato insignito in Italia (Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica, Gran Ufficiale, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana) nonchè ben 35 ILLUSTRIOUS PEOPLE OF THE GUILCIER IN Oristano. He dedicated his life to the political RELIGIOUS, POLITICAL AND SOCIAL LIFE career joining the Partito Sardo D’Azione founded by Emilio Lussu; becoming a regional Between the XIX and XX centuries, a great counsellor in the Sardinian parliament soon number of people from Ghilarza – at the time after the Second World War. the inhabitants were less than 2,000 – The professor Giuseppe Brotzu (Cagliari 1895 – became very important in the religious, political 1976) got a degree in Medicine and Public and social life of Sardinia, Italy and in the Hygiene; during the First World War he directed World. For example, the archbishop Antonio the anti-malaria surgery in the military hospital; Sotgiu (Ghilarza 1803 – Oristano 1878) who during the 20’s he taught Hygiene and lived his life educating young people and Bacteriology in Bologna and Modena; in 1931 helping needy ones in the Seminary of he became chief of the anti-malaria campaign Oristano. He became archbishop in 1971. in Ravenna. When the Second World War was Monsignor Giovanni Sotgiu (Norbello 1883 – over, he returned to Sardinia to work as an Hingan-fu - Cina 1930) joined the Franciscans expert in the Sardinia Project whose aim was to of the Blessing Cross of the Minor Friars of eradicate malaria from the Island and was Sardinia after a degree in law and a short promoted by the UNRRA and by the Rockfeller military career. In 1922 he was sent to China Foundation to eliminate the anopheles to found a mission to help the local population. mosquito widely spreading DDT. Together with During one of his voyages he was attacked by his academic and professional career he a group of brigands and died a martyr. Pietro became regional assessor of Hygiene and Sotgiu (Ghilarza 1904 – Oristano 1980), was a Public Instruction; President of the Region and brilliant student, he also had a brilliant later became major of Cagliari. professional career as a member of the Foro di

PERSONAGGI ILLUSTRI DEL GUILCIER: armi degli aggressori. Pietro Sotgiu (Ghi larza TESTIMONIANZE DI VITA CIVILE, POLITICA E 1904 – Oristano 1980), bri llante negli studi, RELIGIOSA. una bri llante carriera professionale come membro del Foro di Oristano, si dedicò alla Tra i l XIX e i l XX secolo un gran numero di carriera politica nel Partito Sardo d’Azione personaggi originari di Ghi larza, comune di fondato da Emi lio Lussu e ricoprì importanti poco più di duemi la abitanti all’epoca, incarichi come consigliere regionale nel assumono un ruolo di primaria importanza Parlamento sardo subito dopo i l secondo nella vita religiosa, civi le, politica sia della conflitto mondiale. L’esimio professore Sardegna ma soprattutto in ambito Giuseppe Brotzu (Cagliari 1895 – 1976) nazionale ed internazionale. Per citarne laureatosi in medicina ed igiene pubblica, Arcivescovo Antonio Sotgiu alcuni: l’ durante la prima guerra mondiale assume la 48 (Ghi larza 1803 – Oristano 1878) che direzione dell’ambulatorio antimalarico dedicò la sua vita all’educazione dei presso l’ospedale mi litare, negli anni Venti è giovani e alla solidarietà verso i più docente di Igiene e di Batteriologia a bisognosi presso i l Seminario di Oristano; Bologna e Modena, nel 1931 dirige la nel 1857 fu eletto nel Parlamento Subalpino campagna antimalarica in provincia di e nel 1871 fu nominato Arcivescovo di Ravenna. Al termine del secondo conflitto Monsignor Giovanni Sotgiu Oristano. mondiale tornato in Sardegna, è tra gli (Norbello 1883 – Hingan-fu - Cina 1930), i l esperti e i fautori del Sardinia Projet: i l quale dopo la laurea in legge e una breve grandioso progetto di eradicazione della carriera mi litare entra nell’Ordine malaria dall’isola promosso dall’UNRRA e Francescano del S.S. Crocifisso dei Frati dalla Rockfeller Foundation per l’eliminazione Minori di Sardegna e nel 1922 è inviato nel della zanzara anofele portatrice della vi llaggio di Hingan Cina con i l compito di malattia attraverso l’uti lizzo su vasta scala fondare una nuova missione per aiutare e del DDT. Oltre agli incarichi accademici e sostenere la popolazione. Proprio durante professionali, in Sardegna diventa assessore un dei viaggi nei territori sotto la protezione regionale all’Igiene e alla Pubblica della missione un gruppo di briganti aggredì Istruzione, Presidente della Regione e in i l padre missionario e i suoi accompagnatori seguito è eletto sindaco di Cagliari. e i l religioso ghi larzese morì martire sotto le

info: www.comune.ghilarza.or.it e_mail: [email protected] Progetto realizzato per il Comune di Ghilarza

Testi e grafica: Irene Meloni Traduzioni: Giuseppina Demurtas Foto: Palmerio Schirra, Fabrizio Matzuzi, Nico Mameli, Associazione “Casa Museo di Antonio Gramsci”, Archivio Edizioni Iskra, Irene Meloni

Si ringraziano: geom. Franco Carrus, Tomaso Sanna, Paola Flore, Daniele Meloni, Manlio Manca

Stampa: Tipografia Ghilarzese - maggio 2008