Atti Parlamentari —2087 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

RESOCONTO STENOGRAFICO

34.

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 29 LUGLIO 1992

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MARIO D'ACQUISTO

INDI

DEL PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO E DEI VICEPRESIDENTI TARCISIO GITTI E SILVANO LABRIOLA

INDICE

PAG. PAG.

Disegni di legge di conversione: DALLA VIA ALESSANDRO (gruppo liberale) 2105 (Autorizzazione di relazione orale) . 2097 DE BENETTI LINO (gruppo dei verdi) . . 2102 DE PASQUALE PANCRAZIO ANTONINO (grup• Disegno di legge di conversione (Seguito po rifondazione comunista) 2131 della discussione e approvazione): DORIGO MARTINO (gruppo rifondazione Conversione in legge, con modificazio• comunista) 2143 ni, del decreto-legge 11 luglio 1992, FERRI ENRICO (gruppo PSDI) 2100 n. 333, recante misure urgenti per il FORMENTONI MARCO (gruppo lega nord) 2112 risanamento della finanza pubblica GARAVINI ANDREA SERGIO (gruppo rifon• (1287). dazione comunista) 2110 PRESIDENTE 2089, 2092, 2097, 2098, GORIA GIOVANNI, Ministro delle finanze 2126, 2100, 2102, 2103, 2105, 2106, 2108, 2110, 2128, 2133 2112, 2114, 2116, 2117, 2126, 2128, 2129, GRILLO SALVATORE (gruppo repubblica• 2130, 2131, 2132, 2133, 2136, 2137, 2139, no) .... . 2133 2141,2143 MAGRI LUCIO (gruppo rifondazione co• ALBERTINI RENATO (gruppo rifondazione munista) 2092 comunista) 2136 MANCINI VINCENZO (gruppo DC) 2129 BATTAGLIA AUGUSTO, (gruppo PDS) ... 2132 Mussi FABIO (gruppo PDS) 2090 BRUNI FRANCESCO (gruppo DC) ...... 2128 NICOLOSI RINO (gruppo DC) 2117, 2128, 2129 COSTA SILVIA (gruppo DC) 2128,2130 NONNE GIOVANNI (gruppo PSI) 2114

N.B. I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all'Assemblea non lette in aula sono pubblicati nell'Allegato A. Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati nell'Allegato B. Atti Parlamentari — 2088 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

PAG. PAG.

NOVELLI DIEGO (gruppo movimento per BIANCO GERARDO (gruppo DC) . . . 2148, 2176 la democrazia: la Rete) 2098 D'ALEMA MASSIMO (gruppo PDS) . 2144, 2162 PANNELLA MARCO (gruppo federalista eu• DE PASQUALE PANCRAZIO ANTONINO (grup• ropeo) 2097 po rifondazione comunista) . . 2160, 2182 PARIGI GASTONE (gruppo MSI-destra na• FABBRI FABIO, Sottosegretario di Stato zionale) 2139 alla Presidenza del Consiglio dei mi• PELLICANO GEROLAMO (gruppo repubbli• nistri 2152 cano) 2106, 2133 FERRI ENRICO (gruppo PSDI) 2179 PISCITELLO RINO (gruppo movimento per GORGONI GAETANO (gruppo repubblica• la democrazia: la Rete) 2130 no) 2149, 2168 RAPAGNÀ PIO (gruppo federalista euro• LABRIOLA SILVANO (gruppo PSI) 2169 peo) 2141 LA GANGA GIUSEPPE (gruppo PSI) .... 2150 SANESE NICOLAMARIA (gruppo DC) .... 2128 MAGRI LUCIO (gruppo rifondazione co• SOLAROII BRUNO (gruppo PDS) ...... 2137 munista) 2144 TATARELLA GIUSEPPE (gruppo MSI-destra MANNINO CALOGERO (gruppo DC) .... 2164 nazionale) 2108 NOVELLI DIEGO (gruppo movimento per TURCI LANFRANCO (gruppo PDS) 2116 la democrazia: la Rete) 2149 PANNELLA MARCO (gruppo federalista Missioni . 2089, 2126 europeo) 2145, 2153, 2180 Per fatto personale: PISCITELLO RINO (gruppo movimento per la democrazia: la Rete) 2161 PRESIDENTE 2089 ROCCHETTA FRANCO (gruppo lega nord) 2167 BACCIARDI GIOVANNI (gruppo rifondazio• Rossi LUIGI (gruppo lega nord) . . 2148, 2156 ne comunista) 2089 RUTELLI FRANCESCO (gruppo dei verài) . 2147, Ritiro delle dimissioni del deputato Vin• 2171 cenzo Scotti e dimissioni dei depu• SGARBI VITTORIO (gruppo liberale) .... 2178 tati Nino Cristoforo Giovanni Go• TATARELLA GIUSEPPE (gruppo MSI-destra lia, Eugenio Melandri: nazionale) 2146 PRESIDENTE 2143, 2144, 2145, 2146, VALENSISE RAFFAELE (gruppo MSI-destra 2147, 2148, 2149, 2150, 2151, 2152, 2153, nazionale) 2174 2156, 2159, 2161, 2162, 2164, 2165, 2167, 2168, 2169, 2171, 2174, 2175, 2178, 2180, Ordine del giorno della seduta di doma• 2181,2182 ni: BATITSTUZZI PAOLO (gruppo liberale) . . 2148, PRESIDENTE 2182, 2185 2165 ANGELINI PIERO MARIO (gruppo DC) ... 2184

SEDUTA PRECEDENTE N. 33 — DI MARTEDÌ 28 LUGLIO 1992 Atti Parlamentari — 2089 — Camera dei Deputati

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La seduta comincia alle 9,35. dell'articolo 46, comma 2, del regolamen• to, i deputati Andò, de Luca, Malvestio, RENATO ALBERTINI, Segretario, legge il Marianetti e Matulli sono in missione a processo verbale della seduta di ieri. decorrere dalla seduta odierna. Pertanto, i deputati complessivamente in (È approvato). missione sono sette, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A ai resoconti della Per fatto personale. seduta odierna.

GIOVANNI BACCIARDI. Chiedo di parlare per fatto personale. Ulteriori comunicazioni all'Assemblea sa• ranno pubblicate nell'allegato A ai resoconti PRESIDENTE. Ne ha facoltà. della seduta odierna.

GIOVANNI BACCIARDI. Signor Presidente, risulta dal resoconto stenografico della seduta Seguito della discussione del disegno di del 27 luglio scorso che, essendomi iscritto a legge: Conversione in legge, con modifica• parlare nella discussione sulle linee generali del zioni, del decreto-legge 11 luglio 1992, disegno di legge di conversione del decreto- n. 333, recante misure urgenti per il risa• legge recante misure urgenti per il risanamen• namento della finanza pubblica (1287). to della finanza pubblica, il Presidente di turno avrebbe preso atto della mia rinunzia ad PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il intervenire. Ora, può esservi stato un disguido seguito della discussione del disegno di leg• o un malinteso; comunque ciò non è esatto, ge: Conversione in legge, con modificazioni, perché io non mi ero neppure iscritto a parlare. del decreto-legge 11 luglio 1992, n. 333, Pertanto, le chiedo che resti agli atti que• recante misure urgenti per il risanamento sta mia precisazione. della finanza pubblica. Ricordo che nella seduta di ieri si è passati PRESIDENTE. Onorevole Bacciardi, all'esame dell'articolo unico del disegno di prendo atto della sua precisazione, che re• legge di conversione, nel testo della Com• sterà agli atti della seduta odierna. missione, sulla cui approvazione senza e- mendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi il Governo ha posto la questione Missioni. di fiducia, ed è iniziata la discussione ai sensi del comma 2 dell'articolo 116 del regola• PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi mento. Atti Parlamentari — 2090 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Ha chiesto di parlare l'onorevole Mussi. mio gruppo e come i fatti hanno purtroppo Ne ha facoltà. abbondantemente confermato. Siamo dunque arrivati sull'orlo del preci• FABIO MUSSI. Signor Presidente, onore• pizio, come si dice (anche questa è una voli colleghi, la fiducia, come si sa, in occa• espressione del Presidente del Consiglio), sioni come queste, è un bene che meno si ma il passo indietro purtroppo ancora non ha e più lo si usa! La nostra fiducia il si vede. Al momento della formazione del Governo non l'avrà, così come nelle poche Governo — i colleghi lo ricorderanno — il settimane intercorse dalla sua formazione PDS annunciò la sua opposizione non pre• non ha avuto, per esempio, quella del mer• giudiziale: se farete cose buone, dicemmo, cato. E qualcosa pure significano, proprio in potrete ricevere anche il nostro voto. Pur• questo periodo di pubblica discussione sui troppo non è buona la strada imboccata e provvedimenti economici, una lira stremata, non ci è stata data alcuna occasione. ripetutamente sotto attacco, e una Borsa Vi è, prima di tutto, un problema di inesorabilmente declinante. La fiducia vera, metodo, che diventa subito di scottante so• quella che rende forti le maggioranze in stanza politica. Ecco i primi passi del Gover• Parlamento, i Governi nel paese, il paese no: maxi-deleghe (anche se stamane, dall'in• nelle relazioni internazionali, non c'è, a pre• terno stesso del Governo, cominciano ad scindere dal voto che esprimeranno i depu• essere rimesse in discussione, ad essere re• tati del quadripartito. vocate in dubbio), decreti, posizione della È vero, sono state settimane tremende, fiducia. Viene alzato il ponte levatoio, ma il non solo per l'economia; settimane in cui ha Governo non è un castello imprendibile, continuato a dilagare la questione morale e piuttosto è una fortezza Bastiani, fragile lo Stato ha subito come non mai la sfida fragile, con una base parlamentare risicata della mafia. Fa impressione guardarsi nello ed una maggioranza divisa. La saggezza specchio dei commenti della stampa inter• richiederebbe ima linea di condotta diversa, nazionale, di tutta o quasi tutta. Ed è persino volta a raccogliere il meglio della libera cosciente l'umiliazione di chi, impegnato dialettica parlamentare, a valorizzare tutte davvero in una battaglia di riscatto e di le idee buone, a costruire un più largo rinnovamento democratico dell'Italia, apre consenso. Bisognerebbe forse anche in que• le pagina dell'ultimo numero dell'autorevole sto caso, come ad altri tempo fa ha suggerito Der Spiegel, che voglio citare, visto che in un uomo autorevole come Vittorio Foa, quest'aula si è tanto discusso di Germania e giocare la mossa del cavallo; invece, si muo• di marco negli ultimi giorni. Si legge: «Italia vono le torri. Il Governo alla fine non potrà caduta nel terzo mondo». Viene subito alla che subire lo scacco, con il rischio che anche mente l'irresponsabile apologetica sparsa a il Parlamento ed il paese vengano messi piene mani (forse è bene non dimenticarlo) sotto scacco. dai partiti dell'attuale maggioranza di Go• Non c'è intelligenza in tutto questo. Ep• verno e dagli uomini di passati esecutivi che pure, se i colleghi del Governo e dei partiti purtroppo sono entrati a far parte anche di maggioranza leggessero con un po' di della nuova compagine. attenzione gli Atti parlamentari di questi Non ricordo il giorno preciso in cui, per giorni, si accorgerebbero che nelle Commis• l'ultima volta, abbiamo sentito annunciare sioni, per esempio, si è spesso svolto un al popolo il nuovo rinascimento: ma non è lavoro proficuo e rapido. Certo, l'alluvione un giorno del secolo scorso. Il Presidente del di emendamenti ha offerto un alibi, ma è un Consiglio ha affermato ieri che bisogna ri• alibi insufficiente. scoprire la dignità dello Stato: le menzogne, Veniamo al decreto-legge n. 333. Siamo per esempio, la feriscono. Sullo stato reale di fronte ad un svolta di politica economica? dell'economia italiana si è, in tutti questi Questo certamente non si può dire. C'è di anni, semplicemente mentito, fino a ieri, più: dalla sua emanazione alla sua discussio• fino all'ultima legge finanziaria: un falso in ne in Parlamento (sono trascorsi pochi gior• atto pubblico, come dimostrò in quest'aula il ni) il decreto-legge è in larga misura evapo- Atti Parlamentari — 2091 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 rato; proprio così, letteralmente evaporato. un taglio drastico dei finanziamenti alle re• Se esaminiamo bene le cifre, la manovra gioni e agli enti locali che ne livellerà la non ha, come inizialmente annunciato, la politica, riducendoli tutti ad una stentata portata di 30 mila miliardi, ma di 23 mila; normale amministrazione; all'iniquità, an• di questi 23 mila, ben 16.400 — il 71 per cora, di un inasprimento dei contributi pre• cento — riguardano nuove entrate e ben videnziali che sortirà il magnifico risultato di 11.200 sono prelievi una tantum. Nel frat• aggravare il costo del lavoro, di accentuare tempo, l'aumento di un punto del tasso di la forbice tra retribuzione lorda e retribuzio• sconto, necessario per difendere la lira da ne netta — forbice che non ha eguali in una svalutazione che ora avrebbe il catastro• Europa —, di contribuire, insieme all'aboli• fico esito di imbarcare inflazione e di allon• zione della scala mobile (abolizione non tanarci ancora dall'Europa ha provocato giusta, così come secondo noi è sbagliato una crescita degli interessi che equivale ad sostituire eventualmente la già modesta in• un ulteriore buco nei conti dello Stato di 15 dicizzazione in vigore fino a tutto il 1991 con mila miliardi. debolissimi meccanismi di recupero), alla Ecco il grosso della manovra: si prende riduzione del salario reale, che da due mesi una congrua cifra dai salariati, dagli stipen• a questa parte è molto più lento dell'infla• diati, dai proprietari di certi beni immobili e zione. mobili, e la si deposita nelle tasche dei La riaffermata intenzione del Governo di proprietari dei titoli di Stato, percettori — difendere salari e stipendi reali appare così chi più chi meno, naturalmente — di una sempre più misteriosa, contraddetta dagli rendita. I soldi passano rapidamente sotto i atti concreti. Attenzione, onorevoli colleghi, nostri occhi e vanno ad alimentare ancora perché se si continua a colpire il mondo del quella macchina aspiratrice di risorse, dagli lavoro finirà per esaurirsi la più grande impieghi produttivi a quelli improduttivi, risorsa vera ancora a disposizione della so• che costituisce il paradosso nazionale e la cietà italiana. dannazione italiana. Questo, dunque, e il significato essenziale Tasse e tassi. Sembra un gioco di lingua, del capo I e del capo II del decreto-legge in ma rappresenta invece la sintesi più efficace discussione. La pressione fiscale, che è mol• della politica economica in vigore. O si to alta su quanti già pagano, cresce di un rompe subito questa macchina o, come si punto ed in parte grava sui più deboli; non dice da ogni parte, come affermano i mag• è una cosa saggia, con i tempi che corrono. giori osservatori nazionali e internazionali, Vi è poi il capo III, riguardante le privatiz• il nostro destino è segnato: deindustrializza• zazioni, del tutto disomogeneo rispetto ai zione, disoccupazione, declassamento eco• primi due; esso contiene norme che intro• nomico. O si innova subito il sistema o ducono cambiamenti rilevanti negli assetti questa spirale trascinerà il paese al fondo. proprietari ed industriali del paese. Il Governo è stato indotto a modificare Anche al riguardo il Governo avrebbe fatto qualcosa rispetto al testo originario: una bene a meditare sulla proposta avanzata franchigia modesta sulla prima casa, una dalla nostra parte: stralciamolo e trasformia• correzione dell'articolo relativo all'equo ca• molo in proposta di legge. Non era un modo none, qualche norma nuova sui terreni e obliquo di perder tempo, era una proposta sulla proprietà dei suoli. Lo stesso tabù rivolta a fare le cose per bene e presto. Non violato dell'imposta patrimoniale è in sé c'è dubbio che è ormai matura una nuova interessante, a patto che si ponga nel quadro combinazione tra capitale privato e pubbli• di una riforma fiscale su cui erano già assai co, che è finita la stagione delle partecipa• vaghe ed elusive le dichiarazioni program• zioni statali e dell'industria di Stato, che è matiche del Presidente Amato. venuto il tempo di uno Stato più regolatore Restano, tuttavia, invariate una debolezza che gestore. Su questo non c'erano pregiu• di fondo ed una iniquità; la debolezza è diziali. Ma non si può improvvisare così, e evidente, ed anche, se consente il ministro il Governo ha improvvisato. Barucci, l'iniquità. Mi riferisco all'iniquità di Il ministro Guarino, in Commissione, ci Atti Parlamentari — 2092 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 ha spiegato ripetutamente che il cuore stra• sulla stabilizzazione della pressione fiscale e tegico dell'operazione erano le due super- contributiva del 1992 e sulla tutela del pote• holding, nuove istituzioni di politica indu• re d'acquisto reale di salari e pensioni, non• striale, la grande assente del momento, ché su una politica tariffaria e delle imposte come è stato ripetuto autorevolmente negli dirette in grado di accompagnare il processo interventi di numerosi colleghi in questo di disinflazione. Queste generalissime indi• dibattito. Ebbene, le superholding sono spa• cazioni sono state dettagliate e formulate rite. C'è stata nella maggioranza una lotta, concretamente, articolate. Insomma, abbia• sorda o esplicita, che ha fatto cambiare mo presentato una proposta generale, alter• posizione al Governo. Benissimo, ne pren• nativa a quella del Governo, e un numero diamo atto. limitato di emendamenti significativi al de• Ma gli interrogativi su cui il PDS ha creto, che ora la posizione della questione di insistito testardamente restano tutti aperti. fiducia impedisce di discutere, In primo luogo, quello relativo alla politica In conclusione, comunque, a guardar be• industriale, perché non è chiaro, in base agli ne, qui il discorso non finirebbe ma comin• interèssi strategici del paese, dove si voglia cerebbe, perché la cosa enorme è un'altra: spingere e dove si voglia frenare, dove i la maggioranza e il Governo chiedono al privati debbano avere la posizione prevalen• Parlamento la fiducia su un provvedimento te e dove il potere pubblico voglia invece sul quale essi stessi non ne ripongono alcu• mantenere una funzione dominante e diri• na, tant'è vero che già in queste ore la gente. In secondo luogo, l'interrogativo con• discussione non è su questo provvedimento cernente i mercati finanziari, dove forse, in ma sul prossimo, non sulle decisioni di luglio mancanza di nuovi investitori istituzionali, ma su quelle di settembre, non su questi 23 di una nuova massa di investitori (colpevole mila, bensì sui prossimi 83 mila miliardi di assenza, perché non si è fatta una politica tagli e tasse! per allargare il mercato finanziario), collo• Per tutte queste ragioni il decreto-legge n. care le azioni è meno facile a farsi che a 333 non avrà il nostro voto, il Governo non dirsi. avrà la nostra fiducia e saremo anche più Vi sono, infine, il dubbio e l'obiezione determinati nella lotta per quella svolta po• relativi ai rapporti tra banca e industria. litica e programmatica che questo Governo Nell'incertezza, è saggio guardare ora parti- e questa maggioranza, come i fatti mostra• tamente, concretamente ai singoli settori e no, certamente non rappresentano (Applau• ragionare attentamente sugli statuti delle si dei deputati del gruppo del PDS). nuove società per azioni. Insomma è giusto, è saggio, e necessario portare di fronte al PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• Parlamento e discutere in tempo i percorsi, norevole Magri. Ne ha facoltà. le procedure, le tappe di un autentico pro• cesso riformatore negli assetti dell'industria Lucio MAGRI. Permettetemi di partire da italiana. una constatazione, certo maligna, ma istrut• Ieri, il ministro Barucci qui in aula ha tiva. affermato: «Nessuno ha contestato l'urgen• Il giudizio più severo sulla manovra del za». È vero, le cose si presentano con una Governo, quello che nessun abuso regola• drammaticità che impone l'urgenza. Il mi• mentare può cancellare, non è venuto da nistro Barucci ha poi affermato: «Nessuno rifondazione comunista ma dal mercato, ha fatto proposte alternative». E questo è che è, certo, giudice meno prevenuto di noi falso. Il partito democratico della sinistra ha e cui, certo, il Governo attribuisce maggiore avanzato esattamente una proposta alterna• autorità ed importanza. In due settimane: tiva, una terapia d'urto, come l'abbiamo crollo della Borsa come non si ricordava dal chiamata; una proposta (come hanno ricor• lunedì nero di Wall Street, speculazione dato i colleghi Pellicani, relatore di minoran• insistente sulla lira, che ha costretto a bru• za, e Solaroli) basata sul contenimento della ciare riserve per migliaia di miliardi e, poi• spesa pubblica ai livelli nominali attuali, ché non bastava, rialzo ripetuto del tasso di Atti Parlamentari — 2093 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 sconto, che ha portato gli interessi al livello dissesto la cui responsabilità non si può di quando l'inflazione era al 15 per cento e, attribuire né ai loro comportamenti né al automaticamente, ha già vanificato l'effetto loro tenore di vita, sia per la sua valenza dell'intera manovra sul deficit pubblico. autoritaria, vale a dire perché presuppone Mai c'era stata una risposta così rapida e non una qualsiasi riforma istituzionale, ma così drastica degli operatori economici. Ep• il sovvertimento delle basi stesse della demo• pure non avevate scherzato, anzi, avete sod• crazia italiana, cioè i partiti di massa, la disfatto non poche delle loro richieste. Tra partecipazione organizzata, lo Stato sociale maggiori entrate e minori spese avete recu• universalistico. perato quei 30 mila miliardi che il Governa• Io però non voglio ripetere, ma aggiunge• tore chiedeva e nel modo che chiedeva: re; aggiungere il fatto che quella manovra, blocco dei contratti del pubblico impiego, quella strategia, è ormai anche infondata aumento dei contributi sociali, taglio della nell'analisi e del tutto velleitaria. Infondata finanza locale. nell'analisi perché/malgrado il gran parlare Avete inoltre coperto, e poi assunto diret• della crisi, di tale crisi non fornisce affatto tamente, la scelta confindustriale di revoca una spiegazione e neppure una descrizione della scala mobile, che già ha prodotto un minimamente aggiornata. Nel migliore dei primo taglio significativo del salario reale. casi la fotografa con un ritardo di qualche Avete, deformando un provvido suggeri• anno. mento del PDS, abolito di fatto, e poi per Siamo oggi, con ogni evidenza, al paga• decreto, l'equo canone e sancito di un colpo, mento del conto di un intero decennio di sia pure confusamente, la fine del sistema politica economica, quello che ho già avuto delle partecipazioni statali. Avete, inoltre, occasione di definire «reaganismo all'italia• chiesto una delega piena per un mutamento na». Non nego affatto, badate, che sia stata strutturale dello Stato sociale, annunciando una brillante invenzione, né che abbia otte• l'elevamento dell'età pensionabile e del pe• nuto nell'immediato notevoli risultati. Per riodo lavorativo necessario per ottenere la dieci anni l'Italia è stata spesso tra i paesi pensione e su cui calcolarne l'ammontare, più dinamici sul piano dell'esportazione e annunciando restrizioni nelle prestazioni sa• della produttività industriale ed è riuscita a nitarie garantite gratuite e incentivi alla pre• contenere il conflitto sociale e a consolidare videnza integrativa e, infine, nuove imposte in molte zone il consenso politico, ma al delegate agli enti locali sulla casa e sui servizi prezzo di rinviare e accumulare contraddi• per il prossimo anno. zioni alla lunga insostenibili. Dico «reagani• Perché, allora, l'effetto non c'è stato e, smo» perché appunto qui, ben più e a diffe• anzi, se ne sta determinando uno opposto a renza che in altri paesi europei, alla stretta quello voluto? Nel dibattito in quest'aula e monetaria e creditizia che accomunò Tinte• al Senato tale interrogativo è stato del tutto ro occidente tra il 1979 e il 1982 si accom• rimosso. Fuori di qui è stata invece data la pagnò presto, come appunto negli Stati U- risposta consueta e sempre meno convin• niti, il nuovo «keynesismo conservatore», cente: la medicina, si dice, è giusta, ma non cioè una dilatazione della spesa pubblica è somministrata in dosi sufficienti e si potrà finanziata però dall'indebitamento dello Sta• farlo solo quando una drastica riforma della to a tassi crescenti. Aggiungo «all'italiana» Costituzione e del sistema elettorale, oppure perché ciò era connesso non alla spesa mi• un Governo di unità nazionale, appresteran• litare o all'indebitamento estero, bensì-al no un potere capace di vincere le resistenze sostegno del decentramento produttivo ed del Parlamento riottoso e di forze politiche ad un assistenzialismo casuale e confuso schiave del proprio elettorato. finalizzato al consenso e, infine, all'estensio• Molti miei compagni hanno già detto be• ne del debito interno contratto con le classi ne, ed abbastanza, che noi ci opponiamo a medio-alte. questa linea sia perché il suo contenuto è di L'ipotesi su cui quella politica si fondava, classe, per il fatto cioè che addossa princi• e ancora si fonda, e che tuttora viene ripro• palmente alle masse popolari il costo di un posta nonostante i fatti, era che tale ricon- Atti Parlamentari — 2094 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 versione produttiva, selettiva quanto ai set• cato la soglia oltre la quale si autoalimenta tori e alle regioni e finanziata dal debito da solo. pubblico, avrebbe aperto la strada ad una Il livello degli interessi e il costo dei settori seconda fase, caratterizzata invece dall'al• protetti hanno fatto lievitare l'inflazione ol• largamento della base produttiva interna e tre la media europea ed eroso la competiti• dall'agganciamento ad un mercato mondia• vità dell'industria esportatrice. Il cambio le in generale espansione; così, si sarebbe fisso, a quel punto, è diventato una corda al potuto via via ripianare il debito all'inizio collo dell'economia reale e la difesa della lira contratto e sostituire il lavoro all'assistenza. ha dovuto essere garantita con importazioni Quando però ben presto ci si è accorti che di capitali, e dunque pagando interessi an• il circolo virtuoso stentava a decollare e anzi cora più alti; di nuovo e più gravemente, il disavanzo lievitava oltre ogni limite, si è quindi, si presenta il circolo vizioso. ritenuto possibile aggiustare le cose con Tutto ciò è ormai evidente e riconosciuto. nuove dosi di misure fiscali parziali, di tagli Ciò che si rimuove, invece, è il fatto che non della spesa e di contenimento salariale e si torna assolutamente al punto di partenza della spesa sociale. ma, al contrario, la situazione è qualitativa• È la linea del rientro graduale, continua• mente cambiata, al punto da rendere il mente suggerita dalla Banca d'Italia con ragionamento di partenza ormai del tutto molti allarmi e successive acquiescenze, per privo di fondamento. incentivare la quale la stessa Banca d'Italia, Anzitutto è venuta meno la speranza su vedendo che non bastava, o si realizzava con cui esso poggiava, la speranza, cioè, di una ritardo, ritenne necessario e sufficiente ri• situazione dell'economia internazionale di correre in dosi crescenti all'incentivo della generale e stabile espansione, cui a certe costrizione internazionale. Prima i cambi condizioni riagganciare il treno del risana• fissi, poi la libera circolazione dei capitali, mento italiano e di una tendenza d'altra infine il solenne ed esagerato traguardo di parte autogena del mercato e delle imprese, Maastricht, cioè la riduzione del debito pub• liberate da lacci e lacciuoli, ad allargare le blico dal 100 al 60 per cento del PIL, qual• basi produttive del paese. cosa come 600 mila miliardi in poco più di Non ho qui il tempo — nè forse la com• quattro anni. Ed è, va aggiunto, una linea, petenza — di indagare se e quali ragioni un'analisi per troppo tempo subita o accet• strutturali siano alla base di questo cambia• tata da gran parte della cultura e della mento radicale di scelte e di previsioni sul• politica di sinistra. l'economia reale. Ma certamente quelli che Ora non si può dire siffatto che questo ho citato sono due dati di fatto incontrover• tentativo non sia stato compiuto, e infatti il tibili, probabilmente di medio e di lungo Governatore della Banca d'Italia ogni volta periodo, che peraltro contraddicono tutte le diceva che si era sulla buona strada. Il previsioni degli economisti ufficiali. Solo ieri salario non ha pressoché mai sopravanzato il ministro Barucci ha cominciato a ricono• la produttività, anzi in molti periodi si è scere la realtà di questa situazione, ma senza ridotto per vaste categorie operaie. La spesa trarne significative conseguenze. sociale non è cresciuta più del PIL, la pres• Basterebbe, invece, solo questo a cambiare sione fiscale è aumentata di svariati punti e tutto il quadro e a rendere evidente la dimen• alla fine si è quasi raggiunto l'agognato sione nuova della crisi italiana nei suoi aspetti traguardo del virtuale pareggio al netto degli finanziari e in quelli di economia reale. interessi. Si può anche discutere del fatto Ma consideriamo pure più direttamente e che, se perseguito con maggiore tempestivi• pedestremente il tema su cui comprensibil• tà, tale traguardo avrebbe potuto, sia pure mente si concentrano le preoccupazioni del a prezzi sociali asprissimi, se non arrestare Governo: quello del debito pubblico. Anche la crisi almeno renderla più governabile, così su questo terreno le cose sono radicalmente come avvenuto in Gran Bretagna. Ma sta di cambiate, non solo quantitativamente (an• fatto che quella strategia è fallita. Il debito che se a volte la quantità stessa diventa pubblico è uscito di controllo, ha cioè var• qualità), ma qualitativamente. Atti Parlamentari — 2095 — Camera dei Deputati

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Quali sono le novità cui mi riferisco? fici immediati in cambio di promesse per il Anzitutto la rigidità che è intervenuta, anche futuro, sia per la forza del nuovo blocco a seguito delle scelte compiute per tutt'altro sociale tra profitto e rendita, sul quale si è scopo, nel rapporto internazionale. Ormai costruito il consenso negli anni '80 ma che l'Italia ha pienamente e volutamente accele• ora costituisce un ostacolo rispetto alle stes• rato il processo di integrazione europea, se esigenze di autorazionalizzazione del si• rinunciando a qualsiasi strumento di con• stema. trattazione delle politiche economiche e di In sostanza, da qualsiasi parte la si guardi, controllo sul governo della moneta e sulla la linea del rientro graduale centrata sulle circolazione dei capitali. Ora questo diventa politiche di bilancio, sui tagli di spesa, sul un vincolo terribile per le politiche di risa• contenimento del salario, su parziali miglio• namento in una fase nella quale — badate ramenti delle tradizionali politiche fiscali, — i tassi di interesse internazionali non sono non sta più in piedi! Raschiare il fondo del solo elevati, ma superano di due o tre volte salario e dello Stato sociale è non solo odioso il tasso di sviluppo del reddito, e nella quale ma non risolutivo, anche per voi! per fronteggiare scarsità di risparmio e alta Anche se propinata in dosi tanto massicce domanda di capitali tutti i paesi si impegna• da mettere a rischio la democrazia ed ogni no in una sorta di concorrenza perversa sia possibile patto sociale, questa politica è or• sui tassi che sulle politiche fiscali. mai tracotante e velleitaria. Lo affermo — In secondo luogo, è intervenuta una nuo• badate! — senza alcun compiacimento e va rigidità nella politica delle entrate, anche tranquillità, anzi con qualche angoscia, per• sul versante interno, per molte ragioni che ché anche se qualcosa di questa dinamica non consentono discorsi generici e predica• noi avevamo previsto ed intravisto, nessuno tori: anzitutto perché ormai la pressione di noi si sente tranquillo nel farvi fronte. Da fiscale, oltre ad essere squilibrata — come questo tipo di crisi la sinistra, tanto più una sappiamo —, è mediamente vicina ai livelli sinistra divisa ed indebolita, ha più da teme• medi europei; poi perché il peso strutturale re nell'immediato che da sperare. del lavoro autonomo, ormai stabilizzato in Mi pare comunque che, stando così le Italia, rende difficile e per certi versi perico• cose, se ne dovrebbero trarre alcune conclu• loso a qualsiasi sistema fiscale ridurre oltre sioni, alcune linee di risposta, economiche e certi limiti l'evasione e l'erosione; infine, e politiche insieme, sulle quali la sinistra dov• soprattutto, perché l'indebitamento interno rebbe quanto meno cominciare a riflettere è così concentrato sul debito pubblico che con serietà e radicalità, se davvero vuole un'equa imposizione fiscale minaccia di tra• rimettere il confronto politico con i piedi per dursi subito in una crisi finanziaria dello terra. Stato per uno sciopero dei creditori. Quali sono queste conclusioni? Innanzi• Una rigidità nuova è inoltre cresciuta an• tutto, va considerato che è arrivato il mo• che sul versante della spesa, perché se è vero mento di ridiscutere, senza paraocchi, del (come è vero) che in Italia lo Stato spende processo di integrazione europea. Che l'uni• male, con sprechi e ruberie, è altrettanto ficazione europea, ridotta com'è alla sola vero non solo che per eliminare tutto ciò dimensione delle politiche monetarie, senza occorre tempo e coraggio, ma che si sono politiche economiche e strumenti per gover• ormai accumulati (penso all'istruzione, ai narla, affidata solo al mercato ed alle banche trasporti, alla sanità) ritardi tali che una centrali, stia stimolando il predominio tede• maggiore efficienza ha bisogno di investi• sco e, soprattutto, l'arbitrio del capitale'fi• menti in attrezzature e qualificazione profes• nanziario, con la conseguenza non di unifi• sionale; essa può rendere molto ma non care l'Europa ma con il rischio di garantisce risparmi immediati. determinare una divaricazione al suo inter• Infine, ma noti per ultima, va considerata no tra aree diverse e di avvitarsi in una una nuova rigidità sociale, sia per l'abisso spirale recessiva, è un fatto che lo stesso creatosi tra opinione pubblica e sistema Fondo monetario comincia a constatare, politico, che ostacola l'accettazione di sacri• come apprendiamo questa mattina. E anche Atti Parlamentari — 2096 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 chi riconosce che il processo è andato ormai un allargamento — sottolineo — che nelle tanto avanti da non poter essere impune• condizioni attuali e prevedibili non è e non mente interrotto, dovrebbe riflettere sulla sarà garantito dalle pure convenienze di necessità di rinegoziarne e governarne tempi mercato e dai soggetti in esso operanti. Per e strumenti, di mutarne rindirizzo di fondo. quale ragione? Sia perché lo sviluppo dell'in• Solo in Italia, a questo proposito, una tale dustria italiana ha oggi più che mai bisogno riflessione non è neppure sul tappeto e tutti, di interventi che la sostengano a monte e a compresa gran parte dell'opposizione di si• valle del processo produttivo, sia perché lo nistra, considerano Maastricht un punto sviluppo industriale non sarà in grado da d'onore, una bandiera da sventolare retori• solo di dare lavoro a intere regioni del paese, camente, per provincialismo e superficialità né di promuovere un duraturo progresso (o perché la si vuole usare come ricatto civile. interno!). Il ministro Barucci ha ieri riconosciuto Inoltre — ed è questa la seconda riflessio• che manovre d'urto sul puro versante del ne — è venuto il momento di prendere atto risanamento finanziario rischiano in questo della necessità di un'operazione straordina• momento di avere pericolosi e cumulativi ria di fronte al debito pubblico, straordinaria effetti depressivi. Ma lui stesso, in un'altra nel senso che deve affrontare non più sol• parte del suo discorso, ha riconosciuto che tanto i flussi di reddito, ma la ricchezza non si tratta solo di un momento passegge• patrimoniale nella sua totalità e colpire spe• ro. Questo nesso tra risanamento finanziario cificamente la sua incontenibile pretesa di e politica programmata di sviluppo econo• rendita. Alcuni anni fa vi erano economisti mico e di allargamento delle basi produttive di sinistra che, discutibilmente, definivano il è il dato centrale ed esplosivo della risposta salario come una variabile indipendente. li alla crisi. ho sempre criticati.. ! Ma resta da dimostrare Ora, si dirà che tutto ciò è l'esatto con• che la rendita possa a sua volta essere trario di quanto le forze oggi dominanti considerata tale, solo perché in essa un propongono ed impongono; anzi, l'esatto rapporto di forza sociale assume l'apparente contrario spesso anche della cultura ormai neutralità di un meccanismo di mercato. largamente introiettata in gran parte della La manovra sarebbe conseguentemente sinistra. Certamente va contro le scelte del• straordinaria anche perché in un mercato l'attuale Governo e, anzi, oltre le possibilità aperto essa non si potrebbe realizzare senza della sua maggioranza. Molto probabilmen• temporanee misure coercitive, cioè propo• te, anzi sicuramente — a mio parere —, nendo al patrimonio l'alternativa — che del va oltre anche gli intendimenti e le pos• resto è ormai nelle cose — tra vincolo accet• sibilità di ogni altra maggioranza che oggi tato ed insolvenza dello Stato, essendo ne• si componga, compresa quella dell'unità cessario assumere, anche e soprattutto su nazionale. questo terreno, la discmninante dell'equità Proprio per questo allora, non per pregiu• sociale, cioè della progressività del sacrifi• dizio o comodità, noi insistiamo sull'opposi• cio. Senza questo capitolo, la cosiddetta zione non solo come necessità, ma come politica dei redditi è per un verso inaccetta• scelta di medio periodo. Se si guarda alla bile e per altro verso inutile. Non è privo di dimensione reale della crisi italiana, ci si significato che perfino Eugenio Scalfari, che accorge che una politica alternativa possibi• verso la finanza è notoriamente prudente, le ha però bisogno, per la sua radicalità, per abbia nelle ultime settimane cominciato a gli interessi che deve colpire, per le riforme prendere atto di tale dato. che deve avviare, della costruzione di nuovi Infine, è venuto il momento di riconosce• rapporti di forza, di nuovo consenso sociale, re che una strategia di risanamento non può di nuovi soggetti e di nuovi programmi essere accettata e non ha prospettive di condivisi. Un'opposizione certo, però capa• successo se contemporaneamente, e non ce di andar oltre i confini della protesta e la successivamente, non si mette in opera una faciloneria — ora di moda — del populismo linea di allargamento della base produttiva, dilagante. Un'opposizione socialmente lar- Atti Parlamentari — 2097 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 ga, politicamente pluralistica, culturalmente zione determinatasi nelle Repubbliche di matura. Noi non pretendiamo di rappresen• Serbia e di Montenegro» (approvato dal tarla già compiutamente; pensiamo però di Senato) (1278). contribuirvi in modo determinante perché, Se non vi sono obiezioni, rimane così al di là dei nostri limiti, essa può contare stabilito. sulla forza delle cose, sui bisogni della gente, su una rabbia diffusa e sulla dimensione (Così rimane stabilito). della crisi. Se non si riesce a costruirla, tale opposizione, e a renderla, già nel prossimo Il calendario dei lavori prevede per domani autunno e di fronte alla nuova legge finan• la discussione sul seguente disegno di legge: ziaria, operante nel paese, il pericolo è gran• de, ed è grande per tutti! S. 328. — «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 giugno Pensate alle ultime settimane: c'è una 1992, n. 306, recante modifiche urgenti al miscela di avvenimenti incalzanti che ricor• nuovo codice di procedura penale e provve• dano la incubazione delle grandi minacce dimenti di contrasto alla criminalità mafio• reazionarie che hanno tragicamente segnato sa» (approvato dal Senato) (1377). il secolo; e scorciatoie fantasiose per uscirne non ve ne sono. Pertanto la II Commissione permanente Ho letto in questi giorni un'intervista di (Giustizia) si intende autorizzata sin da ora Achille Occhetto. Mi ha colpito in essa la a riferire oralmente all'Assemblea. parafrasi, forse involontaria, che vi era con• tenuta di un sonetto che ci facevano studiare a memoria a scuola: «Guido, i' vorrei che tu, Si riprende la discussione. Lapo ed io fossimo presi per incantamento e messi in un vasel...» e via dicendo. Solo i PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazio• nomi sembrano cambiare: Claudio, Giorgio, ni di voto sull'articolo unico del disegno di Leoluca e — mi scuso — non ricordo il nome legge di conversione n. 1287, nel testo della dell'onorevole Vizzini... ! Commissione, sulla cui approvazione senza È proprio a questo sogno che io non emendamenti, subemendamenti ed articoli credo: non c'è «incantamento» che possa aggiuntivi il Governo ha posto la questione tirarci, fuori dalla durezza dell'attuale crisi di fiducia. economica, e «ragionar sempre d'amore» Ha chiesto di parlare per dichiarazione di non porterà il «vasello» in acque più tran• voto l'onorevole Pannella. Ne ha facoltà. quille: occorrono idee, fatica, lotta (Applau• si dei deputati del gruppo di rifondazione MARCO PANNELLA. Signor Presidente, comunista). colleghi, accettare certi riti è possibile, ma accettarli oltre il lecito nella loro caricatura PRESIDENTE. È cosi esaurita la discus• e nel loro grottesco è una complicità alla sione ai sensi del comma 2 dell'articolo 116 quale non intendo inchinarmi nemmeno for• del regolamento. malmente. Ho già detto in questo luogo che un Parlamento nel quale le varie posizioni, il Autorizzazioni di relazione orale. lavoro che si svolge e gli atti che si compiono sono regolarmente nascosti, celati e mentiti PRESIDENTE. La III Commissione per• al paese, all'opinione pubblica ed agli eletto• manente (Esteri) ha deliberato di chiedere ri è un Parlamento che accetta di divenire l'autorizzazione a riferire oralmente all'As• una sorta di zoo triste, chiuso al pubblico, all'interno del quale la gestualità di ogni semblea sul seguente disegno di legge: bestia è bestialmente resa, credo anche sul S. 327. — «Conversione in legge del de• piano culturale e sul piano della specie, creto-legge 6 giugno 1992, n. 305, recante sempre più impossibile a ripetersi se non provvedimenti urgenti in ordine alla situa• come cammino di morte. Atti Parlamentari — 2098 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Quindi, nel chiuso di questo zoo, con la dare — come stiamo facendo — ad uno decisione da noi accettata di una RAI-TV che strumento mortale per la democrazia, come non ci consente di dare nemmeno pochi questo modo di fare informazione, parole minuti delle nostre parole in diretta e fedel• che sarebbero tradite e si muterebbero in mente al paese, in questa novità, dicevo, silenzio nella pubblicità dei nostri dibattiti. intendo affermare che per quel che riguarda Credo che il Parlamento, esigendo di par• il mio gruppo è evidentemente scontato che lare alla radio ed alla televisione, diretta• diciamo di no alla richiesta di fiducia di mente all'opinione pubblica ed in modo questo Governo, quantitativamente e quali• solenne, attraverso i propri Presidenti, potrà tativamente ombra del Governo che è neces• creare un elemento di novità e controbattere sario al nostro paese. l'antiparlamentarismo sempre più pericolo• Non ci uniamo alle proteste, a mio avviso so che viene diffuso nel paese e che rappre• ormai un tantino artefatte, di coloro che si senta, d'altra parte, il corrispettivo naturale dolgono che i Governi pongano molto spesso del cretinismo parlamentare che troppi di la questione di fiducia contro un ampio noi accettano (Applausi dei deputati dei dibattito parlamentare, per l'ottimo motivo gruppi federalista europeo e del movimento che nelle tradizioni partitocratiche di questa per la democrazia: la Rete). Camera si è accettato per lustri e decenni che si ponessero le fiducie da parte di Go• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per verni del 96 per cento di maggioranza, a dichiarazione di voto l'onorevole Novelli. Ne volte contro 1' 1 per cento di questa Assem• ha facoltà. blea. Niente scandalo: questo è il Governo che DIEGO NOVELLI. Signor Presidente, col• ci preannuncia che tra poche settimane avrà leghi, credo che nessuno di noi in quest'aula da chiedere al paese moltiplicato almeno per ed anche fuori dal Parlamento metta in sei il sacrificio che oggi già chiede. In realtà dubbio la gravità della situazione economica è un Governo latitante sul piano del dibattito e finanziaria che il paese sta attraversando, politico e nazionale e noi siamo ovviamente soprattutto con riferimento a quella spaven• contro. Gli elettori che hanno stabilito, nello tosa cifra di debito pubblico che ormai la scontro partitocratico e non democratico, la stragrande maggioranza degli italiani ha im• distribuzione di forze in questa Assemblea, parato a conoscere, ma che con ogni proba• saranno purtroppo i primi a pagare il costo bilità non sa esattamente con quanti zeri si delle loro infauste scelte, molto a lungo scriva: 1 milione 500 mila miliardi di lire. conformiste e poi, quando cessano di essere Ebbene, fra le persone comuni, in treno, tali, rabbiose ed ugualmente cieche. nei bar, negli incontri e nelle riunioni in cui Quindi, no alla fiducia a questo Governo, ancora si parla di politica, dei problemi con l'auspicio e la volontà che esso sia fatto sociali, delle questioni reali, dei pensionati, cadere e sgombri il campo molto presto. dei cassaintegrati, degli operai in produzio• Siamo convinti che sia possibile lavorare in ne con salari che non superano 1 milione questa direzione. 300 mila lire al mese, i toni più preoccupati, Signor Presidente, non consumerò il tem• a volte più esasperati, si colgono quando si po previsto per una dichiarazione di voto: parla del prossimo futuro. Che cosa accadrà anche questo è un modo per dire che non in autunno? Si parla di massicci licenzia• sono d'accordo con la nostra sostanziale menti, di riduzioni drastiche degli occupati, rassegnazione ad essere rappresentati pres• di mancanza di prospettive di occupazione so l'opinione pubblica nel modo indegno in per i giovani che si presentano per la prima cui la stampa di regime (ma soprattutto la volta sul mercato del lavoro, magari dopo RAI-TV di regime, a cui si unisce il regime dieci, dodici o diciotto anni di studi e di berlusconiano) rappresenta il nostro lavoro. sacrifici personali e delle loro famiglie. No, quindi, anche ai media di questo Non è vero che in giro vi siano soltanto regime ed alle forme attraverso le quali indifferenza, egoismo, difesa ottusa del pro• arriviamo al giudizio del paese. No ad affi• prio particolare, insensibilità per le terribili Atti Parlamentari — 2099 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 condizioni della finanza pubblica o della zione in queste nuove forme moderne di precarietà del nostro Stato. Le domande che investimento. L'Italia alle 13 si fermava, ci sentiamo rivolgere con insistenza ricor• signor Presidente, per vedere il telegiornale. rente da tutte le regioni italiane, dal Piemon• Da Roma chamavano lo studio di Milano, te alla Sicilia, sono sempre le stesse: «Sacri• per mettersi in collegamento con la mitica fici sì, ma per che cosa? Con quali garanzie? Borsa ambrosiana. Il giornalista da Roma Forse questa è la volta buona? Si fa sul serio? chiamava: «Everardo, Everardo...», Everar- Quale credibilità ha l'analisi che ci viene do da Milano rispondeva e ci diceva tutto sul presentata?» Ma soprattutto: «Quale credi• fixing, sullo yen, sulla lira sterlina, sui BOT, bilità ha la terapia che si vuole adottare?». sulle FIAT, sulle Generali, sulle Montedison. Quante volte ci siamo sentiti ripetere le Presidente, mi consenta di usare una pa• stesse cose! Chi sono gli uomini che ci rolaccia (ma credo di non essere irriverente governano? Non sono più o meno gli stessi più di tanto, visto che l'ha usata Beppe Grillo che dieci, quindici anni fa ci dicevano più o al Festival di Sanremo due anni fa e, come meno le stesse cose? Certo, l'onorevole Vito si sa, il Festival è l'evento dell'anno, soprat• Bonsignore non era sottosegretario, ma c'e• tutto quello di quest'anno, con la partecipa• rano i suoi amici di partito, di corrente. zione straordinaria di Pippo Baudo). Abbia• Quali sono le forze politiche che oggi chie• mo subito un processo di rmcogUonimento dono sacrifici al popolo italiano? Non sono collettivo, senza che ci fosse un'adeguata le stesse che da dieci, venti, trenta, quaranta reazione delle forze politiche, sociali e cul• anni sono al potere in questo paese? turali di questo paese. Soltanto dieci anni fa ci avevano fatto Oggi si parla di imposta nuova sugli im• credere che l'Italia stesse vivendo il suo mobili. Mi spiace che non sia presente l'a• secondo miracolo economico. L'attuale Pre• mico e concittadino Reviglio. Quanti discor• sidente del Consiglio sedeva nella prima fila si abbiamo fatto attorno a questo tema, sul dei banchi del Governo: era sottosegretario riordino del settore, quando era consigliere alla Presidenza, era il portavoce ufficiale del comunale di Torino e quando è stato mini• Governo Craxi. Erano gli anni dell'euforia. stro delle finanze! Quanti discorsi con il suo Rimase celebre il discorso dell' allora Presi• predecessore, Francesco Forte, per la rior• dente del Consiglio, , alla Fiera ganizzazione, l'aggiornamento del catasto, del Levante di Bari, passato alle cronache che in alcune città risale addirittura a prima politiche come il discorso del veliero. Lo della seconda guerra mondiale. Allora si ricordate? L'Italia era paragonata ad un parlava della necessità di affidare ai comuni veliero che andava con il vento in poppa. questa responsabilità per l'aggiornamento Craxi affermò: «La barca va». E nel segreto del catasto, per perseguire gli evasori fiscali. di Palazzo Chigi i maligni dissero che, sotto Quanti discorsi attorno al patrimonio pub• lo sguardo severo di uno dei tanti ritratti di blico, al demanio dello Stato (demanio della Garibaldi, Craxi si scaldava i muscoli per difesa e demanio civile)! Il piano delle per• competere con la signora Thatcher, per sta• mute è stato discusso per anni con l'allora bilire chi fosse al quinto, al sesto o al quarto ministro delle finanze Pandolfi, per arrivare posto della classifica dei paesi più industria• all'alienazione di tutti i beni non utilizzabili, lizzati del mondo. che sarebbero potuti servire, appunto attra• Erano gli anni dell'euforia della Borsa. In verso le permute, a coinvolgere direttamen• Italia eravamo diventati tutti azionisti, tutti te i comuni. presi dalla febbre dell'oro di piazza Affari. I Quanti discorsi con l'allora 'ministro For• nuovi stregoni ci avevano fatto credere che mica (non è più ministro, ma fa pur sempre pagavi uno e prendevi tre, come nei super• parte della maggioranza), dopo l'emanazio• mercati per i fustini del Dixan. I piazzisti ne della legge passata alla storia come la andavano per le case a vendere i fondi di legge «manette agli evasori», che avrebbe investimento. Migliaia di lavoratori, di pic• dovuto vedere i comuni direttamente coin• coli risparmiatori, dopo una vita di sacrificio volti, con la magistratura, per l'accertamen• investirono i loro risparmi, la loro liquida• to dell'evasione fiscale! Atti Parlamentari — 2100 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Ebbene, tutte quelle speranze che si erano italiani che con il famoso decreto di san vendute a basso costo al paese per risanare Valentino si sarebbero risolti i problemi del la sua economia, per perseguire la piaga nostro paese e molti guai sarebbero stati vergognosa dell'evasione fiscale, sono state finalmente superati. E tanti gonzi — mi sia completamente abbandonate. consentito usare questo termine un pò pe• Si calcolava allora — parlo di dodici anni sante — vi hanno creduto, compresi alcuni fa — che l'evasione ammontasse a 40 mila illustri, o presunti tali, dirigenti del movi• miliardi di lire l'anno. mento sindacale italiano. Come sono cambiati i tempi! Oggi, a L'elencazione degli esempi potrebbe con• sentire i dati della Borsa, sembra di ascoltare tinuare; esempi che spiegano la scarsa cre• un bollettino di guerra. Mi ricorda quando dibilità di questo Governo, cioè la totale ero bambino e ascoltavo il giornale radio, i mancanza di fiducia dei cittadini nei con• bollettini fascisti che dicevano che per raf• fronti delle proposte che ci vengono presen• forzare il fronte era stata evacuata Messina: tate. mi sembrano lo stesso tono e le stesse mo• Anziché andare ad un confronto — e dalità. concludo, signor Presidente — sul merito Più nessuno esalta il mercato; 6 milioni di delle questioni, come sarebbe stato neces• risparmiatori sono stati buggerati, e abbia• sario, tra maggioranza ed opposizione, per mo subito questo processo senza che vi fosse cercare di vedere assieme cosa fosse pos• — ripeto — un'adeguata reazione. sibile costruire in concreto per affrontare Restituire capacità impositiva ai comuni, la situazione drammatica, il Governo ha soprattutto, significa non fare ciò che il deciso di troncare con un voto di fiducia Governo intende fare a partire da settembre, la discussione e, con un atto che non esito scaricare cioè sui comuni l'imposizione di a definire di arroganza, pone la questione nuovi balzelli. Occorre invece affidare ai di fiducia e chiede l'immediata approva• comuni la competenza e la responsabilità zione del decreto. degli accertamenti, poiché questo è un gran• Stamane il Corriere della sera titola, ci• de fatto di democrazia. tando il Presidente del Consiglio, «Ridiamo Oggi i comuni sono al collasso, molti sono credibilità all'Italia». indebitati sino al collo per gli espropri che Così operando, signori del Governo, non hanno dovuto fare per realizzare i piani di ridate credibilità non solo a voi, ma nemme• edilizia economica popolare e non sono in no al nostro paese, per quanto si riferisce grado di pagare il costo delle aree al prezzo alla Comunità europea. In questo modo voi della speculazione. Oltre vent'anni fa il cen• continuate sulla stessa strada, con la mede• tro-sinistra si era impegnato a varare la sima politica che ci ha portato alla situazio• riforma urbanistica, ma la legge Sullo venne ne attuale. allora bloccata — come ci ricorda Pietro Per queste ragioni neghiamo la fiducia al Nenni nei suoi diari — perché si sentì un Governo. (Applausi del deputati dei gruppi «rumor di sciabole». del movimento per la democrazia: la Rete, dei verdi e federalista europeo). ' PRESIDENTE. La prego di concludere, onorevole Novelli. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Ferri. Ne DIEGO NOVELLI. Signor Presidente, vor• ha facoltà. rei che mi consentisse di parlare qualche minuto in più, giacché non chiederò la ENRICO FERRI. Signor Presidente, credo parola per dichiarazione di voto sul disegno che la breve ma intensa storia di questo di legge di conversione del decreto-legge Governo sia un po' l'espressione della storia n. 333. più lunga della nostra società civile, una Nel 1984, quando già Goria era ministro società tormentata, inquieta, caratterizzata del tesoro (poi addirittura è diventato Presi• da profonde contraddizioni e anche da una dente del Consiglio), si è fatto credere agli serie di scelte che alla fine non hanno por- Atti Parlamentari — 2101 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 tato al risultato sperato. Ciò per colpa poli• Ebbene, questo pacchetto di riforme inci• tica, circostanze, crescita comunque di una de su tre settori fondamentali: le maggiori società che non è soltanto quella italiana, ma entrate, la riduzione delle spese e i proventi anche quella europea e mondiale. La ricerca dalle cosiddette privatizzazioni (settore ini• di un equilibrio tra il nostro territorio ed uno zialmente propagandato in maniera forse più vasto naturalmente evidenzia con mag• esagerata). Diciamo che il filone più morale giore forza e maggiore crudezza alcune con• di tutti è quello della riduzione delle spese, traddizioni profonde del nostro sistema eco• perché in esso si recupera un'etica pubblica nomico. che certamente incide su diversi settori, da Siamo abituati ormai agli allarmismi, a quelli illeciti della corruzione dei pubblici vederci all'ultima posizione nella Comunità amministratori, a quelli anche leciti, ma europea, soprattutto per quanto riguarda la poco opportuni, nei quali la discrezionalità politica economica e finanziaria. Credo che amministrativa — non abbastanza definita e sia proprio questo l'aspetto che negli ultimi aggiornata alla luce di tutto quello che la tempi ha caratterizzato maggiormente, in giurisprudenza, la dottrina, l'impegno di modo negativo, il giudizio comunitario, per tutti hanno cercato di richiamare (e io credo quanto esso possa contare (ma io penso che che sul concetto di discrezionalità ci dov• debba comunque contare il giudizio di una remmo esercitare anche come parlamenta• comunità di cui abbiamo accettato di fare ri) — ha finito per allargare gli spazi ad una parte, impegnandoci a limitare un po' la spesa pubblica disorientata e disorientante, nostra sovranità nazionale). che è sfuggita di mano e che quindi bisogna Siamo di fronte ad un momento di raccor• recuperare. Naturalmente, ciò deve avveni• do necessario e indispensabile per cercare di re in modo non demagogico o appariscente, trovare, al di là delle parti, una soluzione di ma in modo reale. equilibrio. Il problema non sta tanto nel Certo che, a guardare tutte le voci che disavanzo del debito pubblico, quanto in una abbiamo evidenziato e su cui ci siamo eser• sorta di schizofrenia nella politica economi• citati a cercare di trovare un confronto più ca del nostro paese: una politica che ha efficace — e, da questo punto di vista, alcuni ceduto alle pressioni delle lobbies e delle aspetti del decreto-legge sono importanti, categorie, e per questo ha finito per non come quello della prima casa, che ha un seguire un tracciato rigoroso, che avrebbe certo valore sociale, o quello del recupero portato ad individuare i nodi del sistema ed nei settori più deboli dei lavoratori dipen• anche a risolverli in qualche modo. denti, dell'impiego pubblico e dei pensionati Ora stiamo affrontando tutti insieme un'e• — le norme più eclatanti e che possono sperienza a rischio, in presenza di una co• essere maggiormente usate per criticare il scienza rinnovata del popolo italiano — e decreto sono chiaramente quelle che riguar• questo è certamente un dato molto positivo dano i risparmiatori. —, di un'ansia di moralizzazione e di un D'altra parte, sappiamo benissimo che forte recupero dell'etica, messa a raffronto solo ponendo mano ad una riforma fiscale con la politica, e naturalmente anche con di portata non ridotta, che dovrà essere l'economia. affrontata con un impegno globale del Par• Pertanto credo sia necessario da parte lamento — se questo avrà la forza, la ca• nostra, responsabilmente, compiere uno pacità e soprattutto il coraggio di farlo sforzo di riflessione, concentrato certo in un — tale aspetto potrà essere ripreso in con• tempo molto ristretto. Ciascuno di noi infatti siderazione. avrebbe voluto poter apportare delle modifi• È solo tale consapevolezza che porta ad che a questo pacchetto di regole, impegnati• accettare alcuni risvolti di questa manovra vo sotto diversi punti di vista e che può servire economica, che certamente potrebbero es• solo come trampolino di lancio al quale sere oggetto di maggiore attenzione ed an• agganciare una serie di riforme più articola• che di maggiore critica costruttiva. Penso, te, più attente e naturalmente più conseguen- ad esempio, al settore delle locazioni che, a ziali ad un certo tipo di prospettazione. titolo personale e per la mia esperienza Atti Parlamentari — 2102 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 sull'equo canone, avrei preferito avessimo mano una operazione così importante e stralciato dal decreto-legge (Applausi del delicata e affinché essa sia veramente fina• deputato Rapagnà), per definire, dopo tanti lizzata alle prospettive nelle quali crediamo anni di attesa, una legge più organica in in buona fede. materia. Vi è in materia un disegno di legge, L'atto di fiducia che il gruppo socialdemo• elaborato da due governi precedenti, che cratico compie oggi nei confronti del Gover• giace in Parlamento e del quale si sono no prende le mosse da una proiezione di interessate tutte le forze politiche. Mi sem• fiducia forte verso un esecutivo nel quale bra che questa sia una osservazione così abbiamo creduto nel momento storico che logica e così semplice che non avrebbe nep• stiamo attraversando. Con il decreto-legge pure bisogno di commenti. di cui stiamo parlando e con quello che Credo che si debba considerare il pacchet• cominceremo a discutere domani, che si to di riforme nel suo complesso, ragionando ispirano alla stessa filosofia generale del naturalmente in termini critici e assumendo sistema, in quanto tendono a combattere un l'impegno di sviluppare le riflessioni fatte al certo tipo di discrasia del nostro ordinamen• riguardo. È importante che vi siano alcuni to, il Governo vuole recuperare una dimen• princìpi-guida sui tre filoni che ho indicato sione di maggiore equilibrio e quindi di e che siano intervenute, soprattutto nel set• maggiore pace sociale. tore delle privatizzazioni, alcune correzioni Ritengo quindi che oggi dobbiamo votare di tiro. È importante avere recuperato il la fiducia al Governo, per consentire l'ado• controllo pubblico attraverso il Ministero del zione di un sistema di regole alle quali tesoro e avere eliminato le due holding, affidare le nostre speranze e soprattutto il cercando di perseguire una maggiore traspa• nostro impegno civile per ricostruire insie• renza in un passaggio così delicato, forse il me una società più a misura d'uomo (Ap• più delicato sotto il profilo della rivoluzione plausi dei deputati del gruppo xlel PSDI). del sistema. Si tratta di un passaggio che porta ad PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per affrontare una strada di maggiore credibili• dichiarazione di voto l'onorevole De Benetti. tà, facendo sì che il Governo e lo Stato si Ne ha facoltà. occupino della programmazione e del con• trollo, ma non più della gestione. Di questo LINO DE BENETTI. Signor Presidente, ci siamo accorti tutti, visto che i grandi colleghi, signor rappresentante del Governo, ministeri di spesa non riescono più nemme• tra le assolute priorità che secondo il gruppo no a programmare e spesso finiscono per verde qualsiasi governo, dopo le elezioni del delegare la programmazione, che pure co• 5 e 6 aprile, avrebbe dovuto affrontare vi è stituisce il loro compito specifico, in un'ot• il drammatico problema del risanamento tica generale finalizzata ad affrontare in della finanza pubblica. Attendevamo quindi termini credibili il problema della ricostru• con consapevolezza — l'attesa era forte — zione del territorio. la manovra economica del Governo Amato, Vi è poi il problema della gestione, che anche se, come ho già avuto modo di affer• credo sia il punto più dolente non solo della mare, aspettarsi miracoli, per noi come per nostra pubblica amministrazione, ma in ge• il paese, sarebbe stato puramente illusorio, nerale di quella propria di ogni Stato demo• al di fuori della realtà. cratico. Con un disavanzo che ha superato i 160 I princìpi quindi, sono buoni, ma il decre• mila miliardi (sono ormai dati pubblici) oc• to-legge in esame non basta. Per questo sono correvano ed occorrono misure drastiche, stati presentati diversi ordini del giorno, ai ma anche progressive. quali mi richiamo, che impegnano, ad esem• Il paese era ed è (come ha detto il Presi• pio, il Governo a far rendere pubblici gli dente Amato, secondo me con malcelata statuti delle società per azioni. Ciò risponde prudenza) sull'orlo del baratro; ma in realtà all'esigenza di un controllo effettivo da parte è già in una fase di collasso da cui si poteva dello Stato, per evitare che gli sfugga di uscire, e forse si può uscire, ripeto, con Atti Parlamentari — 2103 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 misure drastiche, sì, progressive, ma inci• visoria. E voi avete chiesto la fiducia su una denti sulle vere cause del dissesto. Lo stato manovra tampone. di liquidazione dell'azienda Italia si può Siamo stati attenti e disponibili, abbiamo salvare solo ricorrendo a misure straordina• collaborato con pochi emendamenti signifi• rie, che responsabilizzino la parte del paese cativi, senza alcuna velleità ostruzionistica, che chiede riforme vere, che chiede equità come dimostra il numero estremamente e- fiscale, che chiede equilibrio sociale ed siguo degli stessi. Il nostro giudizio ora è che ecologico da decenni. Infatti, il deficit dello il voto di fiducia che avete chiesto in Parla• Stato, allargatosi a dismisura per la politica mento e al Parlamento è su troppo poco, su clientelare priva di rigore e di responsabili• un intervento che non incide sulle cause vere tà, incapace di tutela per i più deboli e di del disavanzo. Una manovra di risanamento resistenza agli assalti degli interessi corpo• deve incidere sulle vere cause... rativi dei ceti privilegiati, che i passati Governi hanno ininterrottamente manife• PRESIDENTE. Onorevole De Benetti, stato, rischia ancora, assieme al fenomeno prendo atto che lei non può proseguire il suo della corruzione della vita pubblica e al intervento per un guasto all'impianto di dominio della criminalità organizzata in amplificazione. vaste aree del paese, di trascinare la nostra Per cause di forza maggiore, sospendo Repubblica, signor Presidente, in una crisi pertanto brevemente la seduta. totalmente priva di vie d'uscita democrati• che. Non è certo per non perdere il consenso La seduta, sospesa alle 11, con misure impopolari che il gruppo dei è ripresa alle 11,15. verdi ha negato a questo Governo la fiducia nella fase iniziale, ma per la consapevolezza PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, per• che le forze politiche di questa risicata mag• manendo l'inconveniente tecnico, che è gioranza non hanno ancora la credibilità molto più serio di quanto si pensasse, si politica sufficiente per uscire dalla presente rende necessaria un'ulteriore sospensione situazione tragica e difficile di crisi. E allora della seduta. la manovra fiscale di risanamento della fi• Sospendo pertanto la seduta. nanza pubblica e di bilancio, sulla quale il Governo oggi chiede la fiducia, mostra sì, come ho già detto in passati interventi, La seduta, sospesa alle 11,16, elementi di ordine positivo, ma anche tanti è ripresa alle 11,35. altri che hanno il sapore del già visto, del già operato, del sostanzialmente inutile anche PRESIDENTE. Prego l'onorevole De Be• sul piano dei risultati. Il Governo dimostra, netti di riprendere l'intervento, chiedendo in altre parole, di comprendere alcune ne• scusa per le cause di forza maggiore che cessità di cambiamento, ma non ha eviden• hanno reso necessaria l'interruzione. temente la forza per portare avanti un dise• gno coerente ed efficace. UNO DE BENETTI. Stavo dicendo, signor I verdi non si sono limitati, nel dibattito Presidente, che il risanamento oggetto della su tale questione, ad addossare — o a chie• manovra finanziaria avrebbe dovuto incide• dere di addossare — responsabilità, con re sulle vere cause che hanno portato al sostenibili accuse, ai Governi passati, re• dissesto. Si risana, infatti, soltanto quando sponsabili dell'attuale dissesto. Non ci siamo gli agenti risanatori iniziano almeno ad inci• limitati a chiedere misure di riordino e di dere sui fattori che avevano determinato il riduzione della spesa pubblica, ma abbiamo drammatico squilibrio di ordine finanziario indicato anche proposte per un risanamento ed economico. a medio e a lungo termine, senza rinunciare Le cause erano molteplici e riferibili a neppure a misurarci sulla necessità di una diversi fattori. Anzitutto, all'irresponsabilità manovra cosiddetta tampone, quindi prov• ed alla incapacità dei Governi degli ultimi Atti Parlamentari — 2104 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 decenni, ai ritardi ed agli errori del sindaca• Occorreva proporre la possibilità di espro• to, agli egoismi di ima industria cresciuta a prio per i comuni con indici volti a colpire dismisura senza un equilibrio sul piano dei la rendita e a consentire il risparmio ed una parametri improntati ad un'economia eco• gestione di aree e territori comunali per ima logicamente compatibile e sostenibile. diversa qualità del vivere. Il risultato è che siamo, come eravamo, Sulle privatizzazioni, siamo d'accordo che immersi, di fronte a ciò, in consumi drogati finalmente quelle imprese pubbliche, o al• ed ingiustificabili, a sprechi immensi, al meno alcune, che sono state causa di dissesti consociativismo affaristico tra privati e pub• antieconomici, che sono state parcheggi blica amministrazione in tutti i livelli istitu• clientelari, che sono state carrozzoni, siano zionali. E, oltre a ciò, l'imprenditoria sana privatizzate; ma riteniamo che il controllo, del paese è bloccata, alcuni strati e settori reale delle imprese che producono e distri• industriali sono obsoleti e, dunque, incapaci buiscono energia per tutto il comparto ener• di stare sul mercato internazionale e di stare getico — mi riferisco all'ENI e all'ENEL — in Europa persino sulla base del trattato di debba rimanere allo Stato. Esse debbono Maastricht, che nel suo complesso registra mantenere, comunque, il carattere di socie• ancora un grave deficit democratico con tà di interesse nazionale e di esercizio di rete un'impronta più mercantilistica e monetari- pubblica per tutto il settore energetico. stica che non verso quell'unione europea Proponevamo e proponiamo il blocco del• delle regioni, degli Stati, dei cittadini. le costruzioni delle grandi opere pubbliche, Ebbene, noi qui ricordiamo i provvedi• a partire dal blocco, per almeno tre anni, menti ai quali bisognava porre mano, i prov• della realizzazione di strade e autostrade, vedimenti che bisognava cominciare a pren• opere cosiddette pubbliche, in realtà spesso dere e che noi abbiamo proposto, non a inutili e costosissime, come, ad esempio, futura memoria. Permangono alcune propo• tutto l'indotto intorno all'Expo colombiana, ste, dunque, sulle quali i verdi sono impe• vero tempio, quello sì, delle tangenti, e vera gnati, che anticipano per quella parte la causa del saccheggio del territorio. legge finanziaria per il 1993, anche se qui, Proponevamo e proponiamo la necessità naturalmente, sono indicate in riferimento di attivare tasse ecologiche che scoraggino ai contenuti del decreto-legge sul quale il emissioni inquinanti ed anche tasse sulla Governo ha posto la questione di fiducia. produzione dei rifiuti. Le ricorderò concludendo l'intervento. In• nanzitutto, l'imposta patrimoniale: final• PRESIDENTE. Onorevole De Benetti, le mente la pressione fiscale si sposta dalle faccio presente che il tempo a sua disposi• persone alle cose. Occorreva tuttavia, da un zione è scaduto; tuttavia, a causa della so• lato, che la fascia di esenzione fosse maggio• spensione della seduta dovuta ad un incon• re — noi avevamo proposto 100 milioni — veniente tecnico le concedo qualche minuto per non penalizzare specialmente i proprie• in più per poter recuperare il senso. Quindi, tari di piccole case nelle grandi città e, prosegua pure, onorevole De Benedetti, cer• dall'altro, che più alte percentuali d'imposta cando però la sintesi. — dal 5 al 10 per mille — mirassero a maggiori entrate, colpendo le seconde case LENO DE BENETTI. Sì signor Presidente, e le successive. La prima patrimoniale della anche perché questo è l'unico intervento di storia della Repubblica è stata così parzial• un deputato del gruppo verde. Proponevamo mente bruciata! e proponiamo riduzioni delle spese militari, Parliamo poi dell'equo canone: occorreva riduzioni che colpiscano gli ammodernamen• avere, da un lato, il coraggio di procedere ti costosi dell'armamento. Proponevamo e ad una forte tassazione delle case sfitte, vera proponiamo forti riduzioni della spesa sani• vergogna del paese, e, dall'altro, di tassare taria in due settori, sia sulla prevenzione sia le case disabitate che, ricordavo ancora ieri, sull'uso dei farmaci. secondo i dati dell'ultimo censimento sono Concludo, signor Presidente, anche per• oltre 5 milioni. ché credo che ben poco ormai si possa e sia Atti Parlamentari — 2105 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 utile dire relativamente alla fiducia che avete una modifica strutturale del sistema che ha chiesto su questa manovra. Vi avevamo portato l'Italia all'attuale situazione e che detto che c'era la nostra disponibilità, vi rischia di collocarla fuori dall'Europa. avevamo detto che c'era l'assunzione di Certo, nessuno, crediamo, può gioire del tutta la nostra responsabilità, vi avevamo fatto che alle impellenti esigenze delle casse detto che c'era la nostra collaborazione con dello Stato, frutto tra l'altro di discutibili pochi e significativi emendamenti; ma que• politiche economiche, si faccia fronte col• sta manovra non coglie obiettivi veri, limi• pendo le retribuzioni e i redditi dei cittadini, tandosi a raccogliere sì e no 20 mila miliardi che compiono già il loro dovere fiscale, anziché 30 mila (lo ha ricordato anche ieri anziché individuando le aree di evasione. l'onorevole La Malfa), succhiandoli alle for• Tanto meno noi liberali, che da tempo ci ze più deboli dei cittadini senza incidere battiamo affinché le risorse necessarie per sulle cause che hanno prodotto il dissesto e evitare il naufragio del paese nell'ambito quindi non va in direzione del risanamento. interno, europeo ed internazionale, siano Anche una manovra tampone avrebbe potu• reperite riducendo le spese attraverso la to iniziare con un risanamento nuovo. Allo• lotta agli sprechi e la cessione di rami secchi ra, fiducia su che cosa? La fiducia su un'at• e di beni dello Stato che, anziché fruttare tesa, come ancora l'altro giorno diceva, in ricchezza, pesano sulla finanza pubblica di• sostanza, l'onorevole Sterpa, della maggio• storcendo, nel contempo, il mercato finan• ranza? No, abbiamo bisogno di tutt'altro, ziario e tutto il sistema produttivo. non di una colletta di spiccioli tra i cittadini Ebbene, il provvedimento sul quale il Go• già supertassati, bensì di una manovra di verno ha posto la questione di fiducia, pur indirizzo economico ed ecologico per risa• agendo in buona parte ancora sul lato delle nare le malattie del paese. Su queste basì, entrate, inverte la tendenza finora seguita che non ci sono, la nostra fiducia non c'è. dando il via a passi, che ci auguriamo deci• sivi, verso traguardi che i liberali da sempre PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per considerano primari. Alludo, in primo luo• dichiarazione di voto l'onorevole Dalla Via. go, alle privatizzazioni, intese non solo come Ne ha facoltà. strumento di straordinario recupero di mez• zi finanziari, ma come rigenerazione del ALESSANDRO DALLA VIA. Signor Presiden• sistema produttivo attraverso la creazione te, onorevoli colleghi, i deputati del gruppo dei presupposti per un concreto e più vasto liberale accorderanno la fiducia al Governo sistema di mercato, nei cui meccanismi noi per due motivi fondamentali: perché ritengo• liberali crediamo. no che il provvedimento su cui essa è stata In questo senso, vediamo con favore an• posta debba necessariamente essere appro• che il superamento del regime sull'equo vato prima della pausa estiva e per evitare che canone, per riportare equilibrio nel mercato la grave situazione finanziaria ed economica della casa, pur tuttavia colpita dall'imposta del paese si deteriori ulteriormente e che, di straordinaria, modificata successivamente conseguenza, i cittadini possano essere chia• dal Governo con un discutibile emenda• mati in tempi brevi a sacrifici molto più mento. pesanti anche in termini occupazionali. Positivo è, altresì, il complesso di norme La Banca d'Italia non può essere lasciata yolte ad incidere sul contenimento delle sola a fronteggiare con provvedimenti mo• uscite degli enti locali e a mettere sotto netari le pressioni sulla lira" causate dalla controllo l'inflazione. mancanza di fiducia verso il nostro paese e Noi liberali, in conclusione, riteniamo dalla crisi strutturale del nostro sistema eco• questa legge come una positiva prima rispo• nomico. Inoltre, il gruppo liberale ritiene sta all'esigenza di riequilibrare il disavanzo che il provvedimento, pur criticabile per di bilancio. Certo, essa impone dei sacrifici; alcuni aspetti, non rappresenti il solito tam• ma riteniamo che questi siano inevitabili per pone per fronteggiare le voragini aperte nei impedire danni ancora più gravi e irrepara• conti dello Stato, ma crei le premesse per bili. Atti Parlamentari — 2106 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

È necessario ora che il Governo e il Par• lettorale, qualche autorevole ministro finan• lamento agiscano con risolutezza e tempe• ziario negava la necessità di una manovra stività, rafforzando soprattutto le misure di aggiuntiva per realizzare un aggiustamento freno alla spesa corrente, approvando rapi• dei conti pubblici nel corso di quest'anno. damente la manovra per il 1992 e la legge Ora la situazione è divenuta tale da non delega su pensioni, pubblico impiego, finan• poter essere negata. za locale e sanità. Parlando ieri alla Camera, il ministro del L'emergenza che stiamo vivendo, che mi• tesoro ha ricordato come quella italiana sia naccia la collettività nel presente — e an£or «un'economia contraddistinta da un alto più per il futuro — richiede reazioni imme• fabbisogno pubblico, un'inflazione relativa• diate, forti e consapevoli. Il gruppo liberale mente elevata» — io direi assai elevata ri• si augura che gli stessi motivi che lo induco• spetto ai nostri concorrenti — da «tassi no a votare la fiducia siano condivisi da ampi d'interesse nominali e reali molto, troppo settori responsabili di questo Parlamento elevati. Vi è qui senza dubbio» — ha prose• [Applausi dei deputati del gruppo liberale guito il ministro Barucci — «un problema — Congratulazioni). del marco tedesco». Per quanto riguarda i cambi — sono sem• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per pre parole del ministro del tesoro — «il corso dichiarazione di voto l'onorevole Pellicano. del cambio contro marco ammontava a 753 Ne ha facoltà. lire all'inizio di giugno ed è arrivato fino a 762 lire, per poi ripiegare in questi ultimi GEROLAMO PELLICANO. Signor Presiden• giorni perché (purtroppo!) il morso dei tassi te, la posizione dei repubblicani è stata di interesse ha cominciato a farsi sentire. Il illustrata ieri dall'onorevole La Malfa con un tasso di interesse ad un mese, che era del 13 intervento giustamente molto allarmato per per cento il 4 giugno, arrivato al 19,63 per la situazione attuale della finanza pubblica cento il 21 luglio, declinando poi piano e, in particolare, per la situazione molto piano ed attestandosi stamane attorno al 17 o difficile delle nostre riserve valutarie, non• per cento. La Borsa, il cui indice MIB del I ché per le conseguenze che derivano al giugno era 981, ha raggiunto ieri il mortifi• Tesoro per la necessità di emettere un volu• cante livello di 780. Il paese non può per• me mensile assai elevato di titoli del debito mettersi crisi di queste dimensioni; bisogna pubblico. creare le condizioni affinché per il futuro tali Voteremo, dunque, contro la fiducia al crisi siano evitate». Governo e ci asterremo, subito dopo, nella Sono queste le parole pronunciate ieri in votazione sul decreto economico e finanzia• aula dal ministro del tesoro, al quale vorrei rio. ricordare che la situazione pesantissima di Perché voteremo contro la fiducia? Il no• fronte alla quale si è venuto a trovare il stro voto contrario dipende dal fatto che non Governo non è dovuta ad evenuti straordinari abbiamo fiducia — onorevole Presidente, ed imprevedibili oppure ad una situazione onorevoli colleghi — in questo Governo. La piovuta sulle nostre teste dalla sera alla situazione di gravissima emergenza finanzia• mattina. Rappresenta pittosto il risultato di ria che si è determinata è il risultato di una ima politica finanziaria che non ha saputo politica economica non consapevole, o me• aggredire le questioni strutturali che afflig• glio spensierata, che si è fondata su una gono il nostro paese. costante sottovalutazione, nel corso degli Sempre ieri, il ministro delle finanze Gio• anni, delle conseguenze di una politica ina• vanni Goria, che pure in passato ha avuto deguata, di previsioni chiaramente inatten• responsabilità importanti nella gestione del• dibili contenute nei documenti di bilancio, la politica finanziaria del nostro paese, ricor• di una volontà politica di far credere agli dava che il nostro sistema tributario ha italiani che la crisi non è poi tanto grave. dovuto registrare, rispetto alle previsioni Non posso fare a meno di ricordare che, formulate per il 1992, «una minore entrata ancora qualche mese fa, nel periodo pree• per circa 11.700 miliardi». Si tratta di un Atti Parlamentari — 2107 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 dato definitivo, dopo le polemiche registra• stata in origine ipotizzata. È una manovra tesi negli ultimi mesi in ordine al gettito modesta, inadeguata e collocata a metà an• tributario dell'anno in corso. Subito dopo, il no per cercare di porre riparo, almeno in ministro Goria ha aggiunto «che per il pros• parte, ad una situazione che registra scosta• simo anno e per quelli che seguiranno il menti sensibili rispetto alle previsioni che sistema tributario si troverà nella necessità erano state formulate nel corso della sessio• di consolidare da 20 a 30 mila miliardi di ne di bilancio dell'autunno scorso. entrate straordinarie, che per la loro stessa, Alcune positive indicazioni che erano sta• natura verranno meno (...)». Come dire: te originariamente formulate (mi riferisco quest'anno erano previste entrate straordi• all'equo canone, alla sua riforma e al tenta• narie ed il gettito è stato inferiore alle previ• tivo di superarlo) sono state poi ritirate. Ieri sioni di circa 11.700 miliardi; nei prossimi sera il Governo ha annunciato alla stampa anni bisognerà recuperare questo gettito e, la manovra per i prossimi anni: si parla per in assenza di misure straordinarie, occorre• l'anno prossimo di una manovra di circa 83 rà reperire 20-30 mila miliardi di nuove mila miliardi di lire. Affinché si abbia la entrate. dimensione della portata di tale manovra, Questa la situazione di fronte alla quale ci vorrei ricordare che essa sarebbe una ma• troviamo! Credo che sia a tutti evidente la novra «doppia» a quella che era stata ipotiz• necessità di una svolta anche nella politica zata — con un successo peraltro molto economica. H problema è quello di verificare scarso — nel corso di quest'anno. se si possa avere fiducia nella capacità di Con quali strumenti, con quali regole il questo Governo di attuare almeno una svolta Governò intende conseguire tale obiettivo sufficiente ad acquisire la credibilità necessa• dopo che tanto scarsi risultati sono stati ria nei confronti del Parlamento e dell'opinio• ottenuti nel corso di quest'anno? È stato ne pubblica, per avviare quell'aggiustamento ipotizzato un percorso di privatizzazione strutturale dei conti pubblici al quale non si dell nostra impresa pubblica con un mar• è fatto ricorso da diverso tempo. Cioè, in chingegno certo complicato, forse macchi• sostanza, è possibile fare ora, in condizioni noso, ma che sicuramente avrebbe messo in aggravate e difficili, ciò che non stato fatto discussione l'attuale modo di essere dell'im• negli anni scorsi? presa pubblica tanto svincolata dal mercato Non il caso di ricordare i limiti politici di e dalle sue esigenze. Nel corso della discus• questo Governo: una maggioranza incerta, sione parlamentare, il Governo ha presenta• un programma dettato dall'emergenza, una to un emendamento che fa ritenere che quel tensione che percorre i rapporti tra i partiti percorso verrà fortemente ridimensionato. politici ed i rapporti all'interno degli stessi Vedo che c'è da parte di qualche esponente partiti. Nei due principali partiti della mag• della maggioranza un certo ottimismo sulla gioranza è in corso una discussione che possibilità che finalmente possa darsi corso riguarda le stesse segreterie. È possibile ad una politica di privatizzazione. Ma di pensare che in questa situazione il Governo privatizzazioni da tanto tempo sentiamo sia in condizione di rivolgersi agli italiani con parlare da parte del Governo e dobbiamo un programma credibile di risanamento fi• riscontrare che i risultati su tale versante nanziario? Per ora il Governo ci presenta sono molto modesti, anzi nulli. Perché que• questa manovra che dovrebbe avere una sta volta, signor Presidente, dovremmo rite• efficacia finanziaria dichiarata di 30 mila nere che saremmo in condizioni di portare miliardi di lire. È già stato più volte ripetuto alle finanze dello Stato 15 mila miliardi di nel corso del dibattito che assai difficilmente lire — quanti il Governo prevede di ottenere tale manovra può essere quantificata in una — dalle privatizzazioni? Cos'è cambiato, cifra superiore ai 20 mila miliardi. I conti visto che il solo risultato della proposta del sono presto fatti: mancheranno i 7 mila Governo, fino ad ora, è quello della trasfor• miliardi delle privatizzazioni che non po• mazione degli enti in società per azioni e la tranno — nella versione modificata — nel presentazione di un piano da qui a tre mesi corso dell'anno garantire la cifra che era per un processo di privatizzazioni? Cosa ci Atti Parlamentari — 2108 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 fa ritenere che finalmente davvero vi sia una Per non far prevalere tutti questi lati ne• volontà politica di procedere in tal senso? gativi, il Governo utilizza il vecchio sistema Dopo aver rilevato che questo Governo non della fiducia sui decreti-legge, espropriando è nelle condizioni di avere la fiducia da parte il Parlamento dal confronto con i gruppi di nostra e di conseguire risultati efficaci sul opposizione e privilegiando quello all'inter• piano del rientro dalla pesantissima situazione no della maggioranza. Voglio accogliere l'in• della finanza pubblica, vorrei aggiungere che vito dell'onorevole Pellicano, che ha fatto anche l'opposizione deve fare la sua parte. riferimento ad emendamenti tesi non ad Debbo confessare che siamo rimasti abbastan• ampliare ma a restringere la portata finan• za sconcertati dal fatto che sono stati presenta• ziaria del provvedimento. Onorevole Pellica• ti centinaia e centinaia di emendamenti da no, noi abbiamo presentato un emendamen• parte delle opposizioni che, per la verità non to che operava dei tagli ma non ci è stata dimostravano una comprensione della difficile data la possibilità di effettuare un confronto situazione finanziaria del paese, ma che, in quest'aula. invece, tendevano a ridurre la portata finanzia• Mi riferisco al problema annoso della pri• ria del provvedimento. Credo che deve essere vatizzazione de II Giorno e d^W Agenzia chiaro—mi rivolgo ai colleghi delle opposizio• Italia. Volevamo effettuare un confronto sui ni — che, se vogliamo uscire da questa tagli, ed a questo aspetto particolare ci rife• situazione di emergenza della finanza pubblica riremo nell'ambito del presente intervento. e da una condizione internazionale tanto Il Governo — ripeto — ha impedito il con• difficile, è assolutamente necessario che da frontare ed ha privilegiato quello all'interno parte dell'intero Parlamento cresca la consape• della maggioranza. La tesi Guarino sulle volezza della necessità di uno sforzo considere• superholding è stata combattuta dall'allean• vole e convinto sulla strada del risanamento. za tra le tesi di Pomicino (che ha ritenuto di Ecco perché, signor Presidente, noi re• poter definire elegantemente il decreto co• pubblicani non voteremo la fiducia a questo me ima «fetenzia»), quelle di Viscardi (che Governo: perché non abbiamo fiducia nel ha definito la superholding un «potere non Governo! Qui occorre un Governo che sia raccomandabile») e quelle della sinistra de• autorevole, credibile e che sappia presentar• mocristiana, nonché dagli interessi dei si agli italiani non soltanto chiedendo quei boiardi di Stato, minacciati di pensionamen• sacrifici che sono necessari, ma dimostran- to. Il Governo, in altre parole, ha svolto in do loro che tali sacrifici sono indirizzati sulla Commissione un confronto all'interno della strada giusta per accrescere le condizioni di maggioranza, dalla quale è stato ricattato, benessere e della qualità della vita nel nostro ed ha eluso il confronto con le opposizioni. paese. Per tale motivo, ha posto la fiducia per Siccome non riscontriamo nelle proposte evitare un dialogo con queste ultime nella del Governo e nel Governo stesso questa sede naturale, che è il Parlamento. capacità, il nostro voto non può che essere Il Governo Amato ha varato le superhol• contrario (Applausi dei deputati del gruppo ding con un decreto; poi si è cominciato a repubblicano). litigare all'interno della maggioranza sui personaggi che dovevano guidarle; infine ha PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per ritirato la proposta relativa alle superhol• dichiarazione di voto l'onorevole Tatarella. ding e ha deciso di rinviare il tutto ad un Ne ha facoltà. programma non di privatizzazioni, ma di riordino delle partecipazioni statali, elabo• GIUSEPPE TATARELLA. Signor Presidente, rando un piano a tre mesi da varare in onorevoli colleghi, questo è un fragile Go• Commissione, sentiti i ministri interessati. In verno a termine, un forte Governo di stan• altre parole, ha affidato la privatizzazione ad gata a rate e a cascata, il Governo buffo un confronto nell'ambito del Governo e non dell'indecisione; questo è il Governo Banco• esiste, in realtà, la volontà politica di priva• mat a rovescio, che preleva con decreto dai tizzare. depositi tasse e risparmi per se stesso. Questo, onorevole Amato, è proprio il tipo Atti Parlamentari — 2109 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 di Governo non europeo che lei censura. Ecco il Governo che abbiamo: è un Go• Questa mattina, sul Corriere della Sera, lei verno buffo che per la sua debolezza fa ha sostenuto «che chi gira oggi per l'Europa sognare ad Occhetto di essere centrale al ha la netta percezione che su di noi incombe posto di Craxi; addirittura risuscita Cariglia, l'onere di provare che siamo diversi da il quale sostiene che la compagine ministe• quello che per troppo tempo siamo sembra• riale va ampliata al partito repubblicano e al ti». Onorevole Amato, è questo il Governo PDS; mette in pista ufficialmente il Sole 24 diverso, il Governo europeo? ore, cioè la Confindustria, per sostenere che Le faccio due esempi, relativi al cambia• l'area dell'esecutivo deve essere allargata mento di idee suo e del professor Guarino. «quanto meno» fino al partito repubblicano. Lei ha detto , sempre sul Corriere della Sera: Dunque, un Governo buffo, debole ed inde• «All'alba, tutto da solo» — sembra il titolo ciso. di un film giallo — «ho deciso che non Questo Governo, onorevoli colleghi, non potevo mettere il sistema finanziario e l'eco• è — come dice Formica — uno schiaffo al nomia reale nelle mani di due superholding partito socialista italiano; è un problema la cui funzione economica e finanziaria mi interno al partito socialista, che non ci ri• stava diventando sempre meno chiara». guarda. In realtà, questo Governo è uno È un Governo europeo, è un Governo schiaffo ai contribuenti, ai proprietari di diverso, quello presieduto dal professor A- case, ai risparmiatori, ai pensionati. È un mato, il quale «tutto da solo» in una notte si Governo così buffo, signor Presidente, che accorge che le superholding obbedivano ad per annunciare la richiesta di fiducia all'As• una politica «non chiara». semblea utilizza per competenza funzionale E il professor Guarino, onorevoli colleghi, l'onorevole Goria, che tutto può fare nella non è da meno: dopo aver predisposto lo sua vita fuorché chiedere fiducia, poiché ai strumento delle superholding, quando in sensi dell'articolo 92 della Costituzione que• Commissione — di fronte alle tesi di Cirino sto ministro va «sfiduciato» o dal Presidente Pomicino, a quelle di Viscardi, alle resisten• della Repubblica o dal Presidente del Consi• ze del boiardi di Stato che non vogliono glio o da una richiesta parlamentare. L'ono• andare in pensione — ha dovuto cambiare revole Goria, dopo aver ricevuto una richie• idea, ha minacciato le dimissioni. Ed ecco il sta di autorizzazione a procedere dalla Governo diverso: invece di rassegnare le motivazione diversa da quella da lui antici• dimissioni, il professor Guarino ha telefona• pata a scopi difensivi in quest'aula, dovrebbe to all'onorevole Forlani, che in materia di avere la sensibilità di porre la questione di consigli per le dimissioni è l'unico compe• fiducia su se stesso, dimettendosi da mini• tente (per il rinvio e per non farle mai stro della Repubblica. dare...) (Applausi dei deputati del gruppo È un Governo diverso ed europeo, onore• del MSI-destra nazionale). Dunque, Forlani vole Amato, che chiede sacrifici e non opera ha sconsigliato Guarino di prendere decisio• tagli. Un Governo diverso ed europeo, che ni affrettate e clamorose e questo consiglio non accenna ad eliminare l'anomalia tipica• alla camomilla è stato recepito dal neo-mi• mente italiana di uno Stato «alimentarista» nistro, professor Guarino, dal tecnico, dal e, contemporaneamente, editore e tipogra• ministro diverso, dal ministro europeo che fo. Siamo l'unico paese al mondo che ha un volevamo. Così, egli ha rilasciato un'intervi• giornale finanziato dallo Stato, un'agenzia di sta al giornale Milano finanze sostenendo stampa finanziata dallo Stato, una tipografia una tesi molto particolare: dopo aver com• dello Stato — finanziata con i contributi dei battuto l'emendamento sostitutivo, ha detto cittadini — per stampare il quotidiano II che «in realtà in questo modo il processo di Giorno. privatizzazione sarà facilitato». Dunque, la Per sostenere quest'anomalia, signor Pre• modifica alla quale si opponeva è stata uti• sidente del Consiglio, onorevoli colleghi, nel• lizzata dal professor Guarino addirittura per l'attuale clima di possibile intesa fra i laici sostenere che essa si muove nella direzione alla La Malfa ed i cattolici come Segni, del processo di privatizzazione. vogliamo ricordare in quest'aula una vec- Atti Parlamentari — 2110 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 chia battaglia condotta sia dalla destra sia da ANDREA SERGIO GARAVINI. Il Governo ha un cattolico illustre, grande pensatore ed messo il bavaglio al Parlamento, che può uomo politico, Luigi Sturzo. solo ratificare decisioni legislative già prese dal Governo stesso. Sono decisioni socialmente inique — l'ab• PRESIDENTE. Onorevole Tatarella, il biamo dimostrato — ma anche economica• tempo. mente disastrose. Non vi è alcuna correzio• ne di una spesa pubblica che serve per GIUSEPPE TATARELLA. Concludo, signor comprare voti, offrire tangenti, far lucrare Presidente. Capisco bene che Sturzo non la mafia. rappresenta un argomento di attualità per C'è, invece, da parte del Governo ima molti democristiani assistiti ed assistenziali- folle dichiarazione di fallimento dell'azienda sti. Sturzo, a proposito del II Giorno, che Italia, che pagheremo con il crollo dell'oc• voleva abolire, in un articolo su II Giornale cupazione e della credibilità economica del d'Italia del 2 aprile 1958 diceva: «I partiti paese. hanno usurpato i poteri dello Stato. Lo Noi lanciamo l'allarme: ci vuole finalmen• statalismo non è potere legittimo per il bene te un'opposizione a questo disastro. È que• comune; è potere illegittimo per il partito, sto l'impegno essenziale di rifondazione co• per la fazione, per la categoria, per il grup• munista e il nostro appello a tutta la sinistra. po. A completare il quadro del frazionamen• All'indomani delle elezioni voi volete im• to di potere, dell'eccesso del potere, vengo• porre una vera e propria modifica istituzio• no, in fila con i partiti e i sindacati, anche nale. Governate per decreto al di là di ogni gli enti statali. Così l'infezione statalista si è urgenza che lo imponga e con il voto di estesa nei partiti, nei sindacati, negli enti e fiducia rendete i decreti immodificabili. Il di rimbalzo il decadimento morale che ne Parlamento è ridotto a ima macchina di consegue si estende nel paese. Il potere ratifica di decisioni già prese dal Governo. legittimo si confonde con quello illegittimo, L'esautoramento delle Assemblee legislative i limiti morali e legali cedono, la libertà non che si vuole realizzare compiutamente nella è più garantita; l'arbitrio ne prende il posto». seconda Repubblica è già concretamente Questo ha detto Sturzo nel 1958. cominciato. Ricordiamo queste parole perché sono Attenzione, che proprio così avanza la attuali anche nel 1992. Chiediamo un segna• cosiddetta partitocrazia. Conta quanto si le al ministro Guarino, alla commissione che decide fra pochi esponenti dei partiti della entro tre mesi dovrà predisporre il piano, maggioranza e magari quanto confabulato all'europeo e diverso — come lui auspica — fra questi e qualche esponente dell'opposi• Amato. Domandiamo oggi una prova: di• zione; il che viene poi raccolto dal Governo smettere II Giorno, affinché nell'anno di e tradotto in decreti che non possono essere grazia 1992 si risponda finalmente all'appel• discussi dal Parlamento. lo lanciato in Parlamento dalla destra politi• Noi denunciamo la gravità di questo fatto ca e da Sturzo, per cominciare a privatizzare in sé e per le politiche concrete che in tal ciò che non è dello Stato. modo vengono realizzate. Questo metodo Signor Presidente del Consiglio, onorevoli premia le tendenze conservatrici, l'incompe• colleghi, non vogliamo che, dopo l'abolizio• tenza e l'improvvisazione; aiuta vertigini di ne della Pravda, l'unico giornale di Stato decisionismo disastroso anche in governi esistente nel mondo sia II Giorno, a favore deboli come l'attuale Governo Amato. del Governo, della partitocrazia, del sistema Dovete imbavagliare il Parlamento, signo• (Applausi dei deputati del gruppo del MSI- ri del Governo, anzitutto per imporre misure destra nazionale — Congratulazioni). di evidente iniquità. Nessun interesse privi• legiato è in alcun modo colpito dalle vostre PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per misure. dichiarazione di voto l'onorevole Garavini. Chi per pagare non avrebbe bisogno di Ne ha facoltà. compiere sacrifici, per l'ampiezza delle sue Atti Parlamentari — 2111 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 disponibilità, non lo chiamate a pagare nul• stato fallimentare. Non si è mai visto un la. Tutti quelli che invece per pagare devono venditore così sprovveduto e incompetente. compiere sacrifici, li chiamate a pagare un Infatti, l'effetto è stato l'opposto: nessuno prezzo molto alto. Se si mettono insieme il vuole comperare queste aziende pubbliche, maxidecreto e la maxilegge-delega in discus• e le banche internazionali che le hanno sione al Senato, si vede bene che la linea finanziate nel passato adesso sono state mes• perseguita è quella di una vera a propria se in uno stato di allarme. Se dovessero — discriminazione sociale. Prendiamo il caso come alcune di loro hanno espresso l'inten• dei lavoratori: pagano su tutto, sull'occupa• zione di fare — richiedere il rientro dei zione, sul salario, sulla previdenza, sulla crediti che hanno concesso, saremmo di sanità, sul risparmio e sulla casa! Voi cam• fronte ad una minaccia addirittura per la biate quello che sembrava il criterio stesso stabilità monetaria del nostro paese! della democrazia: superare o ridurre le di• Avete talmente improvvisato le proposte scriminazioni sociali insite nell'economia, di privatizzazione, signori del Governo, che determinando parità di condizioni sociali e voi stessi avete dovuto cambiarle radical• civili nella più ampia misura possibile. State mente nel giro di pochi giorni. E intanto facendo ora esattamente l'opposto; rompete l'EFIM è fallito, l'ENI è già diventato una anche in linea di principio gli elementi es• società per azioni e TIRI ha difficoltà a farlo, senziali di un'unità sociale esaltata prima e perché se si traducesse oggi la sua formula oggi negata. Volete fare diventare regole giuridica in società per azioni in realtà dov• sociali e civili le discriminazioni insite nell'e• rebbe portare i libri in tribunale per fallimen• conomia. to. E se l'ENEL diventasse adesso una socie• Qualcuno chiama questa politica riformi• tà per azioni, voi realizzereste l'assurdo di sta, ma il suo nome è altro e opposto: è una un'azienda privata che è titolare di un mo• politica reazionaria. È anche una politica nopolio pubblico! economicamente dissennata. Il limite della Incompetenza e improvvisazione assurde, manovra sul bilancio dello Stato dal lato queste del Governo, e vuoto totale di ogni delle entrate è che sul piano della iniquità programma. Con gli interessi del debito sociale potete tirare la corda, ma solo fino pubblico che sono arrivati quasi al 14 per ad un certo punto; al di là di tale punto si cento, continuate a reiterare allarmi di ogni potrebbe andare solo con misure — che voi tipo. State incoscientemente portando l'eco• rifiutate — che colpiscano rendite e grandi nomia ad una stretta tremenda e state de• patrimoni, eliminino i privilegi fiscali, e via terminando un crollo dell'occupazione. dicendo. Le previsioni che il Fondo monetario in• Vi è anche un limite nella manovra dal ternazionale ha fatto in relazione all'applica• lato della spesa. La spesa pubblica si è zione del trattato di Maastricht sono negati• sempre più rivolta in Italia a comperare voti, ve, e particolarmente negative nell'ambito a offrire tangenti, a fare lucrare la mafia. europeo, per l'Italia. Ma voi, non solo non Voi, signori del Governo, non proponete ne avete tenuto conto, ma state facendo una alcuna correzione a tale carattere della spe• manovra disastrosa che non vi ferma sull'or• sa; vi limitate a restringere le risorse per la lo dell'abisso, e getta l'economia italiana nel sanità, la previdenza, la cultura e a scaricare baratro. E avete naturalmente bisogno, pro• le responsabilità dei tagli sugli enti locali. prio per questo, di imbavagliare il Parlamen• Avete voluto lanciare segnali e compiere to, di non farci discutere e di non farci atti disastrosi, dettati da paurose incompe• votare sugli articoli del decreto, di non farci tenze. Prendiamo il caso delle privatizzazio• sostenere i nostri emendamenti. Soltanto ni: volete gettare un'enorme quantità di così potete far valere la vostra volontà; e lo azioni su un mercato azionario la cui situa• potete anche fare per la debolezza dell'op• zione è negativa sul piano internazionale e posizione, che preferisce andare verso sogni disastrosa in Italia. Volete mettere su tale di potere lontano piuttosto che calarsi in mercato azionario aziende pubbliche che questa drammatica realtà. avete dichiarato essere sostanzialmente in Noi invece siamo qui a lanciare un aliar- Atti Parlamentari — mi- Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 me: ci vuole un'opposizione! Bisogna che si quella convergenza strutturale dell'econo• mobiliti un'opposizione sociale e politica, mia italiana con l'economia dei nostri par• prima che sia troppo tardi. Ci vuole un'op• tners europei che, postulata dal trattato di posizione per contrastare una politica che ci Maastricht, è essenziale alla permanenza in porta al disastro sociale ed economico. È Europa del sistema Italia nella sua interezza. l'appello che rivolgiamo alle forze politiche L'entità degli sforzi da compiere per rag• e al sindacato. giungere questo obiettivo era nota da tem• Noi ci battiamo quii e scenderemo in piaz• po; lo era a tutti, compresa questa classe za per questo in una grande manifestazione politica spendacciona e dissipatrice che, in• popolare e nazionale il 12 settembre. Ci tenta ai suoi traffici, fingeva di non avveder• vuole questa opposizione per sostenere i sene. Ma da ieri le cifre sono state autore• princìpi e le pratiche essenziali della demo• volmente esplicitate a Bruxelles dal Fondo crazia, per sostenere il ruolo del Parlamento monetario internazionale. In sostanza, se si e contrastare la svolta autoritaria che con• vuole porre rimedio a decenni di sprechi che segna tutto il potere a governi deboli ma hanno afflitto l'Italia ed arrestarne la caduta aggressivi, incompetenti ma reazionari, co• nel baratro del dissesto finanziario (si illude me è il Governo Amato. il Presidente del Consiglio, che pensa di Non intendiamo accettare il vostro ricat• esserne soltanto sul ciglio!), saranno neces• to. Noi riteniamo che il vostro atteggiamen• sarie politiche così restrittive da provocare to non sia nemmeno degno di un voto. Per un insostenibile aggravio della recessione già questo non parteciperemo a questo voto in atto. (Applausi dei deputati del gruppo di rifon• Tutti insieme sembrano venire al pettine i dazione comunista — Congratulazioni). nodi che i governi succedutisi in passato, dei quali l'esecutivo attuale è il coerente conti• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per nuatore, hanno pervicacemente ignorato. dichiarazione di voto l'onorevole Formenti- Quello che ci trattiene sulla soglia della ni. Ne ha facoltà. comunità dei popoli europei, meta ambitis• sima per la parte più moderna e progredita MARCO FORMENTINI. Signor Presidente, del paese e che sembra invece indifferente signori rappresentanti del Governo, colleghi per gli alfieri dell'assistenzialismo e quindi deputati, un dibattito mai entrato nel vivo, del socialismo reale, è il timore di quei strozzato dalla decisione del Governo di popoli di essere contagiati dai due mali di porre la questione di fiducia, sta giungendo cui siamo potenziali esportatori: socialmen• al termine. Di questa strozzatura non si sa te dalla criminalità organizzata ed economi• se ci si debba dolere o rallegrare. Il fatto è camente da un tasso eccessivo di inflazione che il Governo considera con tutta evidenza monetaria. più importante assicurare la propria soprav• L'Italia ha avuto a disposizione un decen• vivenza che acquisire il contributo della nio di condizioni internazionali estrema• Camera per tentare di migliorare i contenuti mente favorevoli (espansione generalizzata, del decreto. bassi costi dell'energia e delle materie pri• Per parte nostra, pur giudicando negati• me) per porre ordine nella propria economia vamente questi contenuti, anzi, pur giudi• e nelle proprie finanze. Grazie allo Stato cando negativamente il metodo stesso del centralista e alla classe politica in esso incar• susseguirsi di manovre tanto devastanti per natasi, l'occasione è andata perduta. Oggi, le finanze delle imprese e per le tasche dei la recessione che si avverte ovunque è più cittadini italiani quanto inutili ai fini del pesante da noi in ragione della fragilità del risanamento della finanza pubblica, erava• sistema; così, tutti i problemi risultano più mo disposti — e la ragionevolezza degli gravosi. emendamenti da noi presentati ne è la prova Nel nord del paese è in atto, in parallelo — a fornire un apporto costruttivo e sugge• ad un sempre più preoccupante calo di rimenti migliorativi perché almeno ci si av• competitività, un processo di deindustrializ• vicinasse ad imboccare la strada giusta verso zazione che non trova compenso, a dispetto Atti Parlamentari — 2113 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 dei conclamati propositi di sostegno pubbli• questo, inusitato nei paesi civili), pone la co alle iniziative industriali dei soliti grandi fiducia su un provvedimento di cui fin da gruppi, in uno sviluppo del Mezzogiorno. ora si annuncia il completamento — perché Anzi, la questione meridionale si aggrava un qualche minimo risultato possa essere ogni giorno: scelte sbagliate in merito ai conseguito — con una manovra settembrina settori prioritari di intervento, individuati al da oltre 80 nula miliardi, circa tre volte più di fuori delle propensioni naturali delle real• ampia, quindi, di quella attuale. tà del Mezzogiorno, la pratica dell'assisten• Nel corso del dibattito generale la lega zialismo che ha fiaccato lo spirito dell'inizia• nord è intervenuta con i suoi rappresentanti tiva imprenditoriale, e il flusso del denaro non solo per rivolgere critiche doverose, ma pubblico, intercettato dai comitati d'affari soprattutto per fornire chiare indicazioni sul politico-mafiosi, hanno impedito al sistema modo in cui finalmente affrontare alla radi• Italia nel suo complesso di valorizzare pie• ce, con serietà e determinazione, il riordino namente la splendida opportunità che lo della spesa pubblica e il rilancio dell'econo• sviluppo del Mezzogiorno avrebbe potuto mia. Il nostro atteggiamento resta costrutti• rappresentare. vo, perché responsabilmente ci preme salva• Resta il fatto che, anno dopo anno, a re l'economia italiana. Sappiamo infatti di fronte del degrado dei conti pubblici e del• essere interpreti diretti di quel mondo della l'assottigliarsi delle giacenze di cassa, i go• produzione e del lavoro di cui prima si è verni non hanno mai inteso modificare una detto e che non intende soggiacere alle pratica che sostanzialmente saldava, come tendenze terzomondiste di troppi politici salda, interessi diversi: interessi dei partiti (Applausi dei deputati del gruppo della lega politici, divenuti unicamente centri di potere nord). Ci preme che con l'economia si salvi e di corruzione, e interessi del grande capi• la stessa società italiana. Ma ci considere• tale, abituato a rischiare con i soldi pubblici. remmo degli irresponsabili se non denun• Sono interessi confluenti nel mondo delle ciassimo i rischi di una situazione nella quale rendite parassitarie, in opposizione al mon• la gente perde sempre più la fiducia nelle do della produzione e del lavoro. istituzioni, che sono andate degenerandosi. I governi, pur di mantenere intatta una Di fronte a tanto degrado, sono sempre realtà fatta di scambio tra voti e favori, più numerosi coloro che si chiedono se valga hanno evitato di affrontare i nodi strategici la pena di continuare a sopportare sacrifici della spesa ed hanno invece fatto ricorso a tanto gravosi quanto inutili, se valga la pena sempre più frequenti manovre del tipo di di tenere in piedi questo sistema (Applausi quella oggi in discussione. L'inganno di cui dei deputati del gruppo della lega nord). La la classe politica centralista è responsabile classe politica dominante ha per troppo tem• consiste nell'aver costantemente e sciente• po falsato le cifre. È facile profezia afferma• mente nascosto la verità ai cittadini. Ognuna re che la verità che prepotentemente sta delle cosiddette manovre che, al ritmo di venendo alla luce priverà definitivamente due o tre all'anno, hanno vessato i contri• questa classe politica del consenso popolare. buenti, le imprese, i piccoli proprietari, i E allora sarà doveroso andare al voto popo• lavoratori autonomi e quelli dipendenti, era• lare non più con i conti truccati, come è no tutte inadeguate già in partenza. Presen• successo in passato. È da lì che avrà final• tate come risolutive ai fini del risanamento mente inizio il necessario processo di rige• finanziario, esse in realtà servivano soltanto nerazione del sistema politico e di trasfor• a superare le difficoltà immediate e a dare mazione del sistema costituzionale in uno respiro all'erario per brevissimi periodi. Il Stato federale al cui interno ciascun popolo colmo lo si è raggiunto nell'odierna circo• avrà responsabilità diretta nel governo delle stanza. Il Governo, che disinvoltamente, e proprie risorse. non avendo forse altra scelta, ha fatto ricor• Sulla manovra la lega esprime voto con• so ad uno strumento di estrema delicatezza, trario e, con esso, esprime sfiducia al Gover• quale un'imposta patrimoniale straordinaria no che l'ha proposta (Applausi dei deputati applicata alla casa ed ai conti correnti (fatto, del gruppo della lega nord). Atti Parlamentari — In• carnerà dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per davanti al segnale di allarme lanciato dal dichiarazione di voto l'onorevole Nonne. Ne Governatore della banca centrale, il Gover• ha facoltà. no ha definito la manovra di emergenza in collegamento essenziale con le misure strut• GIO\ANNI NONNE. Signor Presidente, si• turali relative alla sanità, alla previdenza, al gnor ministro, onorevoli colleghi, i deputati pubblico impiego e alla finanza locale con• socialisti voteranno la fiducia al Governo, tenute nella legge delega in discussione nel• per diversi motivi. In primo luogo, perché l'altro ramo del Parlamento. Davanti a tanta sono pienamente consapevoli dell'importan• sollecitudine, a fronte della gravità della crisi za non solo della stabilità, ma anche dell'au• e della cogenza dei tempi, altrettanta solle• torevolezza che deve essere assicurata al citudine è richiesta, signor Presidente, alla Governo dalla sua maggioranza parlamenta• pronunzia parlamentare. E qui sta il motivo re in un momento così critico e delicato non più convincente della posizione della que• solo per le sorti dell'economia e della finanza stione di fiducia. pubblica, ma anche per il significato che la A questo punto posso anche affermare credibilità del Governo in questa fase verreb• che i socialisti non si sottrarrebbero a sacri• be ad assumere. È di tutta evidenza l'esigen• ficare qualche settimana di ferie agostane, za di una ritrovata fiducia dei cittadini, in come si va sostenendo in questi giorni da rapporto alle aspettative internazionali sia diverse parti... dei governi, sia dei mercati. Si pensi inoltre al benefico effetto che dalla rapidità e dal• SERGIO CASTELLANETA. Ve le siete già l'efficacia dell'azione di Governo potrebbe fatte, le ferie! derivare acl un paese ancora sbigottito e sgomento per l'audacia della criminalità or• GIOVANNI NONNE. ... se si fosse tutti di• ganizzata, quando lo Stato, e il Governo per sponibili a ricercare un accordo in tal senso, esso, dimostrassero, nel loro operare, di pur di approvare la manovra nel suo com• essere più forti e più decisi dell'organizza• plesso, sia nella parte di emergenza, rappre• zione criminale medesima. sentata da questo maxidecreto, che in quella Su questi argomenti, durante l'esame del più propriamente strutturale. provvedimento in Commissione, si è avuto Certo, questo provvedimento, richiede un atteggiamento, salvo rare eccezioni, re• molti sacrifici, e una volta tanto in molte sponsabile e costruttivo — io vorrei ricor• direzioni, anche se mi rendo conto che una darlo in fase appunto di dichiarazione di maggiore disponibilità di tempo avrebbe po• voto —, di cui bisogna dare atto anche alla tuto portare certamente a migliori risultati, gran parte delle forze di opposizione. sia sotto il profilo dell'efficacia che sotto Voteremo la fiducia, in secondo luogo, quello dell'equità. Ma tempo a disposizione perché tale voto vuole significare che abbia• non ve ne era. E so bene che ancora una mo condiviso la sostanza della manovra, volta i territori e le categorie più deboli anche a seguito della disponibilità dimostra• dovranno sopportare il maggior peso dei ta dal Governo medesimo in Commissione sacrifici necessari oggi per consolidare la ad apportare modifiche sul terreno di una difesa della lira, per correggere i meccanismi maggiore equità e, per quanto riguarda il fuori controllo della finanza pubblica e favo• titolo III, cioè le procedure di privatizzazio• rire quindi la ripresa dell'economia. ne, di una maggiore razionalità dell'impian• In questo senso, credo di poter porre al to generale, e quindi di una più probabile Governo una condizione, poiché tutti siamo efficacia nel conseguimento degli obiettivi. consapevoli che sulla strada dei sacrifici In seguito alla disponibilità e alla collabora• bisognerà per qualche tempo continuare: zione dimostrata dai ministri siamo convinti che quanto ancora permane di squilibrato e che vi sia stato un miglioramento del testo squilibrante in questa fase convulsa venga nel corso dell'esame parlamentare. nel prosieguo recuperato, sicché tutti i cit• Un altro motivo riguarda l'apprezzamen• tadini, in tutti i luoghi, si dispongano più di to della rapidità — un. giorno! — con cui, buon grado a dare un contributo per salvare Atti Parlamentari — 2115 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 l'economia del paese avendo certezza che intrecciata, nel lavoro parlamentare, con delle disgrazie e delle fortune di questa fase quelle sui terrificanti fatti di Palermo. L'e• tutti, davvero tutti, dovranno e potranno mozione ancora ci accompagna: quest'As• partecipare, in relazione alle possibilità, ma semblea è stata impegnata contemporanea• anche ai bisogni di ciascuno. In questo mente su tutti e due i fronti. Neppure in modo si riconquisterebbe la fiducia della questa occasione quei fatti dovranno essere gente, riducendo la frattura, troppo grande dimenticati. ormai, che in questi anni si è aperta tra il Vorrei chiedere al Governo, signor mini• paese da una parte e le istituzioni e la società stro, una prima deroga. Pur in regime di politica dall'altra. contenimento dell'impiego pubblico, non si Signor Presidente, signor ministro, questo consenta alla FIAT di offrire paternallstica• paese che oggi segue con grande partecipa• mente un posto di lavoro ai parenti dei zione le olimpiadi, che ha seguito con gran• componenti le scorte uccisi nelle stragi: non de interesse le avventure del Moro di Vene• è affar suo, non è affare dell'avvocato Agnel• zia, con altrettanta trepidazione ha seguito, li o di nessun altro Ross Perot nostrano. nelle passate settimane l'avventura della li• Deve provvedere lo Stato, anche se è ben ra. E questo è un fatto importante, che va poca cosa, anche se sarà ben poca cosa. qui sottolineato, perché significa che il paese Come può uno Stato che assume gli esuberi è ancora un corpo sano, capace di reagire di Ivrea consentire che un privato, anche anche se si operasse in modo doloroso, importante, possa occuparsi dei figli dei suoi purché giusto. servitori morti per difendere lo Stato, nelle A questo punto, signor ministro, facendo• frontiere più esposte? le grazia dell'esibizione (che è consueta in E ancora, affinché i comuni, soprattutto queste occasioni) delle grandezze macroeco• quelli piccoli del centro-sud, possano accet• nomiche, che lei per altro conosce meglio di tare con maggiore comprensione i sacrifici me, voglio solo ricordare alcuni elementi. loro imposti per il risanamento della finanza Sia in termini di stock del debito pubblico pubblica e del paese, vorrei chiedere un sia in termini di disavanzo, sia nel livello impegno: che, nonostante i tagli di spesa, se dell'inflazione sia nell'andamento dei tassi di ne autorizzi una che acquisterebbe valore interesse, siamo e saremo, anche dopo que• simbolico ed emblematico. Propongo, cioè, sto decreto, ancora molto lontani dagli im• una spesa importante per realizzare un'ope• pegni che abbiamo assunto. La dimensione ra importante in un piccolo comune della del debito è ormai un pericolo per le future Sardegna, Sestu, a sei chilometri da Caglia• generazioni e la voragine che si è aperta ri, il comune dell'agente di polizia Manuela durante un lungo quanto inconcludente an• Loi, morta con Paolo Borsellino. Un'opera no di campagna elettorale è assai preoccu• ida dedicare alla sua memoria per ricordare pante. Noi socialisti possiamo rimproverarci non solo a Palermo, ma anche lontano da una sola cosa: di non aver avuto coraggio Palermo, in un diverso contesto culturale, sufficiente quando, 15 mesi fa, eravamo i insieme con Manuela Loi, i suoi compagni, soli a chiedere lo scioglimento anticipato tutti i suoi compagni delle scorte e, con loro, delle Camere. Ma abbiamo, appunto, l'atte• Borsellino e Falcone e tutti gli altri uoniini nuante di essere stati soli e questa è l'eredità giusti che la sorte — e forse anche i nostri che ci è pervenuta da un lungo anno di errori — hanno chiamato ad un sacrificio mancanza di Governo. così grande per questo Stato. Concludendo, nell'assicurare al suo Go• Signor Presidente, concludo davvero. verno, Presidente Amato, la fiducia del grup• Non è cattiva coscienza questa, sarebbe po del PSI, vorrei chiedere alcune cose che anche, in forma parziale e simbolica, un appaiono, a prima vista, materia estranea a modo per dire che lo Stato ed il suo Parla• quella del decreto, ma che credo i colleghi mento non dimenticano e che vi sono sacri• comprenderanno, poiché la discussione sul fici e sacrifici lungo la strada del risanamen• disegno di legge di conversione di questo to del paese (Applausi dei deputati del decreto si è fortemente e drammaticamente gruppo del PSI). Atti Parlamentari — 2116 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per aula non ha consentito minimamente un dichiarazione di voto l'onorevole Turci. Ne approccio di questa portata. Eppure, è a ha facoltà. problemi di questa dimensione che dobbia• mo rapportarci. LANFRANCO TURCI. Signor Presidente, o- Proprio ieri, l'onorevole La Malfa, con un norevoli colleghi, vorrei innanzitutto sottoli• intervento davvero eccellente, ci ha dato la neare come le misure che ci apprestiamo a dimensione di tali questioni; lo stesso mini• votare non siano assolutamente in sintonia stro Barucci, nella sua replica assai breve di con quanto sta avvenendo nel paese, con lo ieri, ci ha ricordato la dimensione grave dei scenario concreto che viviamo giorno per problemi economici, la dimensione dram• giorno sul terreno sociale, finanziario, eco• matica di quelli finanziari. Bene, vorremmo nomico e anche politico-morale. Non esiste che di questo si cominciasse a discutere un confronto possibile tra queste due entità. davvero. Avremmo voluto che il contesto di La gravità dei problemi che abbiamo di discussione del provvedimento e i suoi con• fronte è assai superiore non solo alla dimen• tenuti consentissero questo approccio. Così sione quantitativa del provvedimento che non è stato, tant'è che ieri l'onorevole Goria abbiamo all'esame, ma anche — vorrei sot• ci ha detto che dobbiamo metterci alle spalle tolinearlo — alla temperie culturale e politi• rapidamente il provvedimento per pensare a ca con cui stiamo esaminando tali questioni. ben altro, a misure ben più serie e più gravi, Mi pare questo lo scarto più significativo che come quelle che in qualche modo sono l'opinione pubblica non farà certo fatica a preannunciate dai giornali di oggi. Invece, cogliere. siamo di fronte ad una piccola manovra, I deputati del gruppo del PDS hanno confusa nei suoi fini. Tutto il capitolo delle cercato di dare al dibattito un contributo fin privatizzazioni rappresenta qualcosa di inde• dall'inizio, proponendo un disegno globale cifrabile: non si riesce a capire bene quale di politica economica, assai complesso, cer• sia l'intento di politica economica, di politica to anche molto impegnativo per le sue im• industriale e finanziaria che ispira quel ca• plicazioni in termini di politica dei redditi, pitolo nelle sue varie riscritture. di politica del lavoro, quindi entrando anche Il ministro Barucci ieri ci ha detto che non in un campo della vita sociale, come quello dobbiamo temere un eccesso di vento libe• del lavoro dipendente, che è così vicino al rista nella compagine del Governo. Signor nostro insediamento elettorale e ai nostri ministro, non vorrei stupirla, ma le dirò che interessi politici di fondo. Eppure, l'abbiamo non temo affatto un'ondata liberista in que• fatto con la consapevolezza che la dimensio• sto Governo e nel suo partito. Temo, invece, ne dei problemi che zibbiamo oggi di fronte che continui la vecchia tradizione della dife• non consente di affrontarli con l'ennesima sa di tutte le congreghe e che, sotto le manovra di aggiustamento a metà d'anno proposte di privatizzazione, vi sia il disegno un autentico déja vu che il Parlamento negli di continuare a difendere assetti di potere e ultimi dieci anni ha approvato più volte. politiche economiche che ci hanno dato casi Ebbene, non è stato possibile realizzare un esemplari di malgoverno, come quello re• confronto su queste tematiche, a questo cente dell'Italsanità all'interno dell'universo livello. Il taglio del decreto-legge che è stato IRI. presentato... È una manovra piccola e fatta di improv• visazioni. La misura dei prelievi sui depositi, PRESIDENTE. Scusi, onorevole Turci, se un'ennesima una tantum, ci porrà di fronte la interrompo. ancora una volta all'esigenza di misure strut• Onorevole collega, la prego. Non è possi• turali permanenti da inventare nelle prossi• bile usare il telefonino in Assemblea. me settimane. È una manovra che, nono• Continui, onorevole Turci. stante, certo, la sua incidenza in alcuni strati sociali, per taluni aspetti determinerà la LANFRANCO TURCI. E il modo in cui si è rivolta dei contribuenti più per la perdita di dibattuto dapprima in Commissione e poi in tempo, per il disturbo burocratico, che per Atti Parlamentari — 2117 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 l'importo delle risorse che andrà a preleva• tico e morale della nostra democrazia. Si re. Guardiamo alla misura relativa alla pa• tratta di una scadenza veramente rischiosa trimoniale sugli immobili, e sulla casa in e ravvicinata, di fronte alla quale avvertiamo particolare. Potrei citare un dato: lunedì mi tutta la nostra responsabilità (Applausi dei hanno richiesto un incontro i rappresentanti deputati del gruppo del PDS). sindacali dei lavoratori dell'ufficio tecnico erariale della mia città, Modena. Già oggi è PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per necessario l'impiego di guardie di finanza dichiarazione di voto l'onorevole Nicolosi. per tenere in fila le centinaia di persone che Ne ha facoltà. tutte le mattine si presentano presso quegli uffici a chiedere notizie sugli estimi e sulle RINO NICOLOSI. Onorevole Presidente, rendite delle loro abitazioni. Vorrei dire, en signor ministro, onorevoli colleghi, il contri• passant, per dare un'idea dello stato della buto del gruppo della democrazia cristiana pubblica amministrazione sul versante delle nella sede delle Commissioni riunite bilancio finanze, che quell'ufficio ha un numero di e finanze e, successivamente, nel dibattito in addetti tre volte inferiore rispetto all'analogo aula è stato attento, propositivo, su qualche ufficio della città di Avellino. punto anche dialettico rispetto alle proposte È, dunque, una manovra piccola che ten• dei ministri competenti, ma sempre rigoro• de ancora una volta a nascondere il pattume samente ancorato alla convinzione che la sotto il tappeto; questo è il senso delle nostre manovra complessiva del Governo andasse obiezioni, per esempio, alla parte del decre• sostenuta nel suo carattere unitario e fosse to-legge relativa agli enti locali ed alla sanità. da attuare immediatamente. In verità, con quelle misure non si fa altro Oggi, su questa manovra, il Governo pone che continuare ad incrementare il deficit la questione di fiducia; noi non consideria• sommerso, che costituisce una delle tante mo tale scelta né una fuga dal confronto né mine del bilancio dello Stato e della nostra un tentativo di imbrigliare la libera espres• politica finanziaria. sione del Parlamento. La consideriamo, in• Per questo non potremo dare la nostra vece, manifestazione di una chiara volontà fiducia al provvedimento in discussione. Ci di mantenere fede con coerenza ai rigorosi sembra una partenza assai modesta, per un impegni assunti con le dichiarazioni pro• Governo nuovo che vuole inaugurare ima grammatiche; la consideriamo l'esigenza di nuova legislatura; una partenza che ricorda non snaturare l'impostazione e l'organicità più la continuazione del passato (le manovre della stessa manovra; la consideriamo, infi• di aggiustamento in corso d'anno) che non ne, manifestazione della volontà di renderla l'avvio del nuovo, di quella nuova fase di cui immediatamente praticabile, al riparo da il Presidente del Consiglio Amato ci aveva possibili ulteriori imprevisti, perché rara• parlato in occasione della presentazione del mente come in questo momento la credibi• suo Governo. lità del Governo rispetto alla platea interna Eppure, vogliamo ricordare ancora una ed esterna dipende dalla capacità di agire e volta a noi tutti che di questo c'è bisogno: di fare presto. La variabile tempo, cioè, è l'avvio di una fase nuova. Ve ne è, anzi, un decisiva per l'efficacia della manovra e per• bisogno urgente. Su questo versante, su ché gli effetti che essa produrrà aprano la questo lato della valutazione dei problemi e prospettiva di un possibile, seppure difficile, del modo di affrontarli, ci troverete presenti, superamento della crisi. in questo Parlamento e nel paese. Di questo stato di necessità mi sembra vi Noi non neghiamo la nostra fiducia per sia ampia consapevolezza nei giudizi delle settarismo, prevenzione o pregiudizio, ma forze produttive e sociali, nonché nelle forze perché vogliamo ricordare al Governo, alla politiche di maggioranza, ma anche di op• maggioranza, a noi stessi, al paese tutto che posizione. Questo ben al di là della critica vi è un bisogno davvero urgente di una espressa da dichiarazioni che mi sono sem• nuova politica, da attuare al più presto, brate più rivolte all'individuazione delle re• prima del collasso finanziario, sociale, poli• sponsabilità che capaci di avanzare proposte Atti Parlamentari — 2118 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 alternative, realisticamente praticabili nello nanziaria. Infatti, il capitolo delle privatizza• stretto margine di una manovra obbligato• zioni delinea in maniera chiara, coraggiosa riamente congiunturale, e al tempo stesso e moderna, una linea di nuova politica indu• efficaci rispetto all'obiettivo ineludibile rap• striale che non è di schizofrenica rottura con presentato dall'avvio rapido e concreto del il passato, ma che tiene realisticamente con• risanamento della finanza pubblica. to delle nuove condizioni del mercato inter• D'altra parte, l'atteggiamento del Gover• nazionale nel quale siamo chiamati ad ope• no non si può neanche considerare chiuso rare. ed anelastico, se è vero che in qualche caso, Si tratta di decisioni alle quali non pote• in Commissione, esso è ritornato sui suoi vamo sottrarci, sia per i vincoli europei sia passi, accettando una serie di emendamenti per quelli di bilancio, e che aprono anche e dimostrandosi sensibile a proposte di par• una nuova fase dell'intervento pubblico che ticolare valenza sociale, come la franchigia consentirà di rimodellare la presenza pubbli• per la prima casa, la riduzione dell'aliquota ca in economia. contributiva previdenziale per i lavoratori La manovra, inoltre, non ci sembra mera• dipendenti e la revisione dell'equo canone. mente finanziaria perché, attraverso le pro• Certo, non si è trattato, nel complesso, di spettive che si aprono con le leggi-delega e introdurre misure dirette ad acquisire facili con gli sviluppi che saranno resi necessari consensi (consideriamo questo un fatto po• dal successivo documento di programmazio• sitivo), ma di adottare misure che sfidano ne e dalla legge finanziaria, si prefigura il l'impopolarità, diverse da quelle che avreb• razionale collegamento tra gli interventi di bero potuto essere realizzate attraverso l'im• emergenza finanziaria ed i provvedimenti posizione indiretta, le quali avrebbero però strutturali, necessari a conferire all'azione determinato pericolose tensioni inflazionisti• del Governo quel carattere riformista che che. può garantire non solo l'efficacia, ma anche Invece, l'azione combinata sull'entrata, l'equità nel prelievo fiscale e nella riqualifi• sui risparmi e sulle privatizzazioni è volta a cazione in senso produttivo della spesa pub• contenere il disavanzo ed è proiettata verso blica, conferendo competitività all'econo• obiettivi compatibili con uno sviluppo non mia nazionale. inflazionistico. D'altronde, la risposta pun• Il giudizio sul percorso scelto dal Governo tuale ed efficace del ministro del tesoro in non può esaurirsi e limitarsi soltanto alla ordine al significato dell'imposta straordina• prima tappa, ma deve riferirsi all'intero trac• ria sugli immobili e sulla ricchezza patrimo• ciato delineato e, pertanto, anche alle coe• niale ha apportato al dibattito elementi di renze successive nonché, se possibile, alle evidente chiarezza, sgombrando i dubbi ri• necessarie correzioni in corso d'opera che spetto al significato che essa ha, perché è noi democratico-cristiani auspichiamo, so• stato evidenziato come l'imposta non tenda prattutto rispetto ad una serie di tutele delle certo a colpire i ceti più deboli. aree sociali e geografiche più deboli. Del resto, l'azione dei parlamentari demo• Il riferimento non può non andare all'esi• cratico-cristiani, soprattutto nella fase di e- genza, più volte sottolineata, che per le same in Commissione, ha cercato proprio di famiglie l'imponibile non sia solo riferito al muoversi in direzione di un'attenzione par• parametro del tetto del reddito, ma anche al ticolare verso le famiglie più deboli, così numero dei componenti la singola famiglia. come sollecitato dalle parti sociali, con le Per altro verso, non posso in questa sede non quali riteniamo di dovere aprire una nuova apprezzare l'esplicito riferimento che l'ono• fase di relazioni, perché le decisioni che revole Coloni ha fatto alla soppressione, a dovranno essere adottate con la legge finan• mio avviso assolutamente incostituzionale, ziaria 1993 richiederanno il massimo della del Fondo di solidarietà nazionale per la corresponsabilità. Sicilia, ex articolo 38. Questo non perché si Né, per altro verso, l'impostazione data ritenga che debbano essere garantite aree dal Governo al decreto-legge appare ottusa• protette ed assistite, in una sorta di sistema mente limitata ad una mera operazione fi• doppio, duale (nel quale sono individuabili Atti Parlamentari — llW- Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 aree della produzione e della ricchezza ed della crisi perché riparta lo sviluppo e si inverta aree della mera distribuzione), attraverso la tendenza regressiva dell'occupazione, so• l'assistenza e la diffusione della spesa pubbli• prattutto nelle aree svantaggiate del paese e ca, ma perché un paese non potrà avere un perché, ancora il Governo, forse è meglio dire comune destino se non avrà un eguale dirit• il paese, attraverso un raccordo della politica to di cittadinanza ed un confrontabile livello dei redditi con il meccanismo della concerta• di produttività del sistema nazionale. Infatti, zione, riesca ad orientare in anticipo i processi un paese è realmente moderno e capace di dell'economia sempre più esposta ai condizio• vincere la sua sfida per lo sviluppo solo se namenti delle variabili internazionsili. riesce a mettere le risorse che produce al servizio di una equilibrata crescita sociale PRESIDENTE. Onorevole Nicolosi, il improntata a criteri di equità e di giustizia. tempo a sua disposizione è scaduto. E allora l'esigenza di contenere e pro• grammare l'inflazione, di difendere la lira RINO NICOLOSI. A noi sembra che il dalle speculazioni, interne ed esterne, di Governo si sia messo seriamente su questa abbattere il disavanzo del debito pubblico, strada. Riteniamo che i provvedimenti sui deve essere coniugata oggi in Italia con altre quali pone la fiducia non squilibrino la più due frontiere aperte ed egualmente gravi: complessiva manovra economica che auspi• quella della lotta alla criminalità organizzata chiamo, anzi tendano a creare le condizioni e quella del risanamento morale del paese, a per renderla possibile. partire dal risanamento della sua classe di• Per le ragioni esposte, che hanno trovato rigente politica. Dobbiamo però avere chia• esplicita e più puntuale descrizione negli ra una cosa: che oggi il fronteggiare la crisi interventi dei colleghi Rojch, Tabacci, Colo• economica diventa una pregiudiziale dram• ni, oltre che nelle relazioni degli onorevoli matica, una conditio sine qua non anche Ferrari e Borgia, esprimiamo al Governo la per le ulteriori possibilità di successo sulle rinnovata fiducia dei deputati democristiani altre frontiere. Perché un paese inginocchia• (Applausi dei deputati del gruppo della DC). to economicamente non potrà avere la vita• lità necessaria per recuperare la credibilità PRESIDENTE. Sono così esaurite le di• morale e per battere la mafia. Non si tratta chiarazioni di voto. di un'operazione in due tempi, ma delle Avverto i colleghi che, conclusa la vota• articolazioni della stessa forte logica unita• zione per appello nominale sulla fiducia, se ria. Essa richiede una terapia d'urto — come sarà approvato l'articolo unico, la seduta ha detto il Governo —, una specie di elettro• sarà sospesa, per riprendere poi alle 15,30, shock per il paese, tenendo però in debito con l'esame degli ordini del giorno presen• conto due dati incontrovertibili. Il primo: tati, le clichiarazioni di voto e il voto finale che non tutte le parti dell'organizzazione sul disegno di legge. sociale del paese sono in condizione di resi• Avverto altresì che, dovendosi procedere stere ad input generali... nel prosieguo della seduta a votazioni quali• ficate, che avranno luogo mediante procedi• PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, vi pre• mento elettronico, decorre da questo mo• go, abbiate un po' di rispetto per l'oratore mento il termine di preavviso di venti minuti che parla! previsto dal comma 5 dell'articolo 49 del regolamento. RINO NICOLOSL ...e indiscriminati. Passiamo alla votazione per appello nomi• Il secondo: che alcuni provvedimenti, an• nale dell'articolo unico del disegno di legge che duri, sono accettabili dall'opinione pub• n. 1287, nel testo della Commissione, sulla blica se il Governo dimostrerà con la stessa cui approvazione, senza emendamenti né fermezza di sapere raggiungere anche gli articoli aggiuntivi, il Governo ha posto la obiettivi che una nuova sensibilità della stes• questione di fiducia. sa pubblica opinione reclama con forza. In Indico, dunque, la votazione per apello altre parole, occorre superare la contingenza nominale. Atti Parlamentari — 2120 — Camera dei Deputati

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Estraggo a sorteli nome del deputato dal Albertini Giuseppe quale comincerà la chiama. Alessi Alberto Aliverti Gianfranco (Segue il sorteggio) . Aloise Giuseppe Alterio Giovanni Comincerà dall'onorevole Sangalli. Vote• Altissimo Renato rà per primo, per ragioni di salute, l'onore• Amato Giuliano vole Caradonna. Angelini Piero Si faccia la chiama. Aniasi Aldo Antoci Giovanni Francesco FABIO ALBERTINI E MARIO DAL CASTEL• Armellin lino LO, Segretari, fanno la chiama. Artioli Rossella (Segue la chiama). Astone Giuseppe Astori Gianfranco PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazio• Azzolini Luciano ne ed invito i deputati segretari a procedere al computo dei voti. Babbini Paolo Baccarini Romano (I deputati segretari procedono al com• Balocchi Enzo puto dei voti). Balzamo Vincenzo Barbalace Francesco Baruffi Luigi PRESIDENZA DEL PRESIDENTE Battistuzzi Paolo GIORGIO NAPOLITANO Berni Stefano Bertoli Danilo PRESIDENTE. Comunico il risultato della Biafora Pasqualino votazione sull'articolo unico del disegno di Bianco Gerardo legge di conversione n. 1287, nel testo della Biasci Mario Commissione, sulla cui approvazione il Go• Biasutti Andriano verno ha posto la questione di fiducia: Bicocchi Giuseppe Binetti Vincenzo Presenti e votanti 564 Biondi Alfredo Maggioranza 283 Bisagno Tommaso Hanno risposto sì 318 Bodrato Guido Hanno risposto no 246 Boi Giovanni Bonsignore Vito (La Camera approva). Borgia Francesco Borgoglio Felice Si intendono pertanto respinti tutti gli Borra Gian Carlo emendamenti e gli articoli aggiuntivi presen• Borri Andrea tati. Borsano Gian Mauro Come già preannunciato, alla trattazione Botta Giuseppe degli ordini del giorno ed alla votazione finale Breda Roberta si passerà alla ripresa dei lavori che avrà luogo Bruni Francesco alle 15,30. Come i colleghi sanno, gli argo• Bruno Antonio menti all'ordine del giorno sono rilevanti. Bruno Paolo Buffoni Andrea Hanno risposto «sì»: Buttitta Antonino Abbate Fabrizio Abbruzzese Salvatore Caccia Paolo Pietro Agrusti Michelangelo Cafarelli Francesco Alaimo Gino Caldoro Stefano Atti Parlamentari — 2121 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Camber Giulio De Paoli Paolo Cancian Antonio Degennaro Giuseppe Capria Nicola Del Basso De Caro Umberto Cardinale Salvatore Del Bue Mauro Carelli Rodolfo Del Mese Paolo Cariglia Antonio Delfino Teresio Carli Luca Dell'Unto Paris Caroli Giuseppe Demitry Giuseppe Carta Clemente Di Donato Giulio Carta Giorgio Di Giuseppe Cosimo Damiano F. Casilli Cosimo Di Laura Frattura Fernando Casini Carlo Diana Lino Casini Pier Ferdinando Diglio Pasquale Castagnetti Pierluigi Castellotti Duccio Ebner Michl Casula Emidio Caveri Luciano Cecere Tiberio Facchiano Ferdinando Cellini Giuliano Farace Luigi Cerutti Giuseppe Faraguti Luciano Ciaffi Adriano Farigu Raffaele Ciampaglia Antonio Fausti Franco Ciliberti Franco Ferrari Franco Cimmino Tancredi Ferrari Marte Cirino Pomicino Paolo Ferrari Wilmo Colombo Emilio Ferrarmi Giulio Coloni Sergio Ferrauto Romano Colucci Francesco Ferri Enrico Conte Carmelo Filippini Rosa Corrao Calogero Fincato Laura Corsi Hubert Fiori Publio Cortese Michele Forlani Arnaldo Costa Raffaele Formica Rino Costa Silvia Fortunato Giuseppe Mario A. Costi Robinio Foschi Franco Cresco Angelo Gaetano Foti Luigi Cristofori Nino Fracanzani Carlo Curci Francesco Frasson Mario Cursi Cesare Fronza Crepaz Lucia Fumagalli Candii Battistina D'Aimmo Florindo D'Alia Salvatore Galbiati Domenico D'Amato Carlo Galli Giancarlo D'Andreamatteo Piero Garavaglia Mariapia D'Aquino Saverio Garesio Beppe D'Onofrio Francesco Gargani Giuseppe Dal Castello Mario Gaspari Remo Dalla Via Alessandro Gelpi Luciano De Lorenzo Francesco Giovannardi Carlo Amedeo de Luca Stefano Giraldi Maurizio De Michelis Gianni Gitti Tarcisio De Mita Ciriaco Goria Giovanni Atti Fariamentari — 2122 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Gottardo Settimo Mazzuconi Daniela Grillo Luigi Meleleo Salvatore Grippo Ugo Melillo Savino Gualco Giacomo Mensorio Cannine Mensurati Elio Iaimuzzi Francesco Paolo Michelini Alberto Intini Ugo Moioli Vigano Mariolina Iodice Antonio Morgando Gianfranco Iossa Felice Mori Gabriele Mundo Antonio La Ganga Giuseppe La Gloria Antonio Napoli Vito La Penna Girolamo Nencini Riccardo La Russa Angelo Nenna D'Antonio Anna Labriola Silvano Nicolosi Rino Lamorte Pasquale Nicotra Benedetto Vincenzo Landi Bruno Nonne Giovanni Lattanzio Vito Nucci Mauro Anna Maria Latteri Ferdinando Lauricella Salvatore Occhipinti Gianfranco Maria E. Leccisi Pino Olivo Rosario Lega Silvio Lenoci Claudio Paciullo Giovanni Lia Antonio Pagani Maurizio Loiero Agazio Pagano Santino Fortunato Lombardo Antonino Paladini Maurizio Lucarelli Luigi Pappalardo Antonio Lucchesi Giuseppe Patria Renzo Lusetti Renzo Patuelli Antonio Perani Mario Maccheroni Giacomo Penone Enzo Madaudo Dino Piermartini Gabriele Malvestio Piergiovanni Pillitteri Paolo Manca Enrico Pinza Roberto Mancini Vincenzo Piredda Matteo Manfredi Manfredo Piro Franco Marinino Calogero Pisicchio Giuseppe Manti Leone Polidoro Giovanni Marcucci Andrea Polizio Francesco Margutti Ferdinando Polverari Pierluigi Marini Franco Poti Damiano Martelli Claudio Prandini Giovanni Martucci Alfonso Principe Sandro Marzo Biagio Pujia Carmelo Massari Renato Mastella Mario Clemente Raffélli Mario Mastrantuono Raffaele Randazzo Bruno Mastranzo Pietro Ravaglioli Marco Matarrese Antonio Reina Giuseppe Mattarella Sergio Renzulli Aldo Gabriele Matulli Giuseppe Ricciuti Romeo Mazzola Angelo Riggio Vito Atti Parlamentari — 2123 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Rinaldi Luigi Tognoli Carlo Rivera Giovanni Torchio Giuseppe Rognoni Virginio Trappoli Franco Rojch Angelino Tuffi Paolo Romano Domenico Romeo Paolo Urso Salvatore Romita Pierluigi Rosini Giacomo Vairo Gaetano Rossi Alberto Varriale Salvatore Rotiroti Raffaele Viti Vincenzo Ruberti Antonio Vito Alfredo Russo Ivo Vizzini Carlo Russo Raffaele

Widmann Hans Sacconi Maurizio Salerno Gabriele Sanese Nicolamaria Zambon Bruno Sangalli Carlo Zampieri Amedeo Sanguineti Mauro Zanferrari Ambroso Gabriella Santonastaso Giuseppe Zanone Valerio Santuz Giorgio Zarro Giovanni Sanza Angelo Maria Zavettieri Saverio Sapienza Orazio Zoppi Pietro Saretta Giuseppe Sartoris Riccardo Savino Nicola Hanno risposto «no»: Savio Gastone Sbardella Vittorio Abaterusso Ernesto Scarfagna Romano Abbatangelo Massimo Scartato Guglielmo Acciaro Giancarlp Scotti Vincenzo Agostinacchio Paolo Antonio M. Segni Mariotto Aimone Prina Stefano Serra Giuseppe Alveti Giuseppe Signorile Claudio Anedda Gianfranco Silvestri Giuliano Angelini Giordano Soddu Pietro Anghinoni Uber Sollazzo Angelino Apuzzo Stefano Sorice Vincenzo Arrighini Giulio Spini Valdo Asquini Roberto Sterpa Egidio Ayala Giuseppe Maria Stornello Salvatore Susi Domenico Balocchi Maurizio - Bampo Paolo Tabacci Bruno Barbera Augusto Antonio Tancredi Antonio Bargone Antonio Tarabini Eugenio Bassolino Antonio Tassone Mario Battaglia Adolfo Tealdi Giovanna Maria Battaglia Augusto Tempestini Francesco Beebe Tarantelli Carole Jane Thaler Ausserhofer Helga Berselli Filippo Tiraboschi Angelo Bertezzolo Paolo Tiscar Raffaele Bertotti Elisabetta Atti Parlamentari — 2124 — Camera dei Deputati

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Bettin Gianfranco Farassino Gipo Bianchini Alfredo Fava Giovanni Giuseppe Claudio Biricotti Guerrieri Anna Maria Felissari lino Osvaldo Boato Marco Fini Gianfranco Bogi Giorgio Finocchiaro Fidelbo Anna Maria Bonato Mauro Flego Enzo Bonomo Giovanni Folena Pietro Bordon Willer Forleo Francesco Borghezio Mario Formenti Francesco Brambilla Giorgio Formentini Marco Buontempo Teodoro Fragassi Riccardo Butti Alessio Fredda Angelo Frontini Claudio Caccavari Rocco Francesco Calderoli Roberto Galasso Alfredo Calzolaio Valerio Galasso Giuseppe Camoirano Andriollo Maura G. Gambale Giuseppe Campatelli Vassili Gasparotto Isaia Caradonna Giulio Gasparri Maurizio Castagnetti Guglielmo Ghezzi Giorgio Castagnola Luigi Giannotti Vasco Castellaneta Sergio Giullari Francesco Castelli Roberto Giuntella Laura Celiai Marco Gnutti Vito Cervetti Giovanni Gorgoni Gaetano Cesetti Fabrizio Grassi Alda Chiaventi Massimo Grassi Ennio Ciabarri Vincenzo Grasso Tano Cicciomessere Roberto Grilli Renato Colaianni Nicola Grillo Salvatore Colucci Gaetano Guidi Galileo Cornino Domenico Conca Giorgio Impegno Berardino Conti Giulio Imposimato Ferdinando Correnti Giovanni Ingrao Chiara Costantini Luciano Innocenti Renzo Crippa Chicco lotti Leonilde

D'Alema Massimo Jannelli Eugenio Dalla Chiesa Cinti Maria S. Dalla Chiesa Nando La Russa Ignazio Benito Maria De Benetti lino Larizza Rocco De Carolis Stelio Latronico Fede De Simone Andrea Carmine Lauricella Angelo Del Pennino Antonio Lazzati Marcello Luigi Di Pietro Giovanni Leccese Vito Di Prisco Elisabetta Leoni Orsenigo Luca Dosi Fabio Lettieri Mario Dutto Mauro Lo Porto Guido Longo Franco Evangelisti Fabio Lorenzetti Pasquale Maria Rita Atti Parlamentari — 2125 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Magistroni Silvio Pellicani Giovanni Magnabosco Antonio Pellicano Gerolamo Magri Antonio Peraboni Corrado Arturo Mammì Oscar Perinei Fabio Mancina Claudia Petrini Pierluigi Mancini Gianmarco Petrocelli Edilio Mantovani Silvio Petruccioli Claudio Marenco Francesco Pioli Claudio Maroni Roberto Ernesto Piscitello Rino Mairi Germano Pivetti Irene Maria G. Martinat Ugo Pizzinato Antonio Masini Nadia Poggiolini Danilo Matteja Bruno Poli Bortone Adriana Matteoli Altero Pollastrini Modiano Barbara M. Mattioli Gianni Francesco Polli Mauro Mazzetto Mariella Pollichino Salvatore Melilla Gianni Pratesi Fulco Meo Zilio Giovanni Prevosto Nellino Metri Corrado Provera Fiorello Michielon Mauro Modigliani Enrico Rapagnà Pio Mombelli Luigi Ratto Remo Monello Paolo Ravaglia Gianni Montecchi Elena Rebecchi Aldo Mussi Fabio Recchia Vincenzo Reichlin Alfredo Nania Domenico . Rigo Mario Nardone Carmine Rinaldi Alfonsina Negri Luigi Rizzi Augusto Nicolini Renato Rocchetta Franco Novelli Diego Rodotà Stefano Nucara Francesco Ronchi Edoardo Nuccio Gaspare Ronzani Gianni Wilmer Rositani Guglielmo Occhetto Achille Rossi Luigi Oliverio Gerardo Mario Rossi Oreste Ongaro Giovanni Rutelli Francesco Orgiana Benito Orlando Leoluca Salvadori Massimo Ostinelli Gabriele Sangiorgio Maria Luisa Sanna Anna Padovan Fabio Santoro Italico Paggini Roberto Sartori Lanciotti Maria A. Paissan Mauro Sartori Marco Fabio Palermo Carlo Sbarbati Carletti Luciana Palmella Marco Scalia Massimo Parigi Gastone Senese Salvatore Parlato Antonio Serafini Anna Maria Pasetto Nicola Serra Gianna Passigli Stefano Servello Francesco Patarino Carmine Sgarbi Vittorio Pecoraro Scanio Alfonso Sitra Giancarlo Atti Parlamentari — 2126 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Solaroli Bruno dell'articolo 46, comma 2, del regolamen• Sonerò Giuseppe Carmine to, i deputati Caveri, de Luca, Pisicchio e Sospiri Nino Sacconi sono in missione a decorrere dal Stanisela Angelo pomeriggio di oggi. Strada Renato Pertanto i deputati complessivamente in missione sono otto, come risulta dall'elenco Taradash Marco depositato presso la Presidenza e che sarà Tassi Carlo pubblicato nell'allegato A ai resoconti della Tatarella Giuseppe seduta odierna. Tattarini Flavio Terzi Silvestro Testa Enrico Si riprende la discussione. Tortorella Aldo Trabacchini Quarto PRESIDENTE. Sono stati presentati gli Trantino Vincenzo ordini del giorno Nicolosi ed altri n. Tremaglia Mirko 9/1287/1, Siltàa Costa ed altri n. 9/1287/2, Trupia Abate Lalla Botta n. 9/1287/3, Bruni n. 9/1287/4, Wil- Turci Lanfranco mo Ferrari ed altri n. 9/1287/5, Sánese e Turroni Sauro Manfredi n. 9/1287/6, Vincenzo Mancini ed altri n. 9/1287/7, Pioli e Latronico n. Valensise Raffaele 9/1287/8, Pellicano ed altri n. 9/1287/9 Vannoni Mauro (vedi Vallegato A). Veltroni Valter Avverto che risultano preclusi dalla reie• Vigneri Adriana zione degli emendamenti conseguente al Violante Luciano voto di fiducia i seguenti ordini del giorno: Visani Davide Botta n. 9/1287/3, a seguito della reiezione Visentin Roberto dell'emendamento Botta 11.16 e Wilmo Fer• Vito Elio rari ed altri n. 9/1287/5 a seguito della Vozza Salvatore reiezione dell'emendamento Sánese 7.11. Avverto altresì che sono stati presentati gli Zagatti Alfredo ordini del giorno Pellicani e Violante n. 9/1287/10, Strada ed altri n. 9/1287/11, Sono in missione: Fronza Crepaz ed altri n. 9/1287/12 e Fer- rauto n. 9/1287/13 (vedi Vallegato A). Poi• Andò Salvatore ché peraltro tali ordini del giorno sono stati Culicchia Vincenzino presentati tardivamente, la Presidenza con• Marianetti Agostino sentirà che su di essi si esprima il Governo, Viscardi Michele ma non che siano posti in votazione. Prego pertanto il ministro delle finanze di PRESIDENTE. Sospendo la seduta fino esprimere il suo parere sugli ordini del gior• alle 15,30. no non preclusi.

La seduta, sospesa alle 14.20, GIO\ANNI GORIA, Ministro delle finanze. è ripresa alle 15.30. Signor Presidente, il Governo accetta come raccomandazione l'ordine del giorno Nico• losi ed altri n. 9/1287/1. PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE Per quanto riguarda l'ordine del giorno SILANO LABRIOLA. Silvia Costa ed altri, n. 9/1287/2, il Governo lo accetta con una sola notazione: qui si Missioni. tratta di dare una sorta di interpretazione estensiva del concetto di handicap, cosa che PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi ovviamente impone una qualche responsa- Atti Parlamentari — 2127 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 bilità. Se questa responsabilità è condivisa In questa sede non posso che riconferma• dal Parlamento, è chiaro che sarà un po' più re tale opinione. leggera da sopportare. Il Governo accetta come raccomandazio• Per quanto riguarda l'ordine del giorno ne anche l'ordine del giorno Pioli e Latroni- Bruni n. 9/1287/4, il Governo lo accetta co n. 9/1287/8, essendo per primo convinto come raccomandazione, poiché vi sono li• di dover esercitare le deleghe. Voglio peral• miti interpretativi che ovviamente non pos• tro anticipare che sull'esercizio delle dele• sono essere superati nemmeno con le mi• ghe medesime occorrerà un confronto par• gliori intenzioni. lamentare; avremo quindi tempo di Per quanto riguarda l'ordine del giorno discuterne. Sanese e Manfredi, n. 9/1287/6, purtroppo Il Governo accetta come raccomandazio• è impossibile per il Governo accettarlo, per ne l'ordine del giorno Pellicano ed altri n. due ragioni, sulle quali vorrei pregare gli 9/1287/9, che prevede una anticipazione in onorevoli presentatori di riflettere. Innanzi• ordine al programma di riordino delle par• tutto, devo dire che il ruolo della Corte dei tecipazioni statali di cui all'articolo 16 del conti non si è mai esplicato attraverso l'inse• decreto-legge. Il ministro del tesoro è il rimento di suoi magistrati in organi, quali il primo ad essere convinto di dover procedere collegio sindacale, che sono di diritto privati• a tale riordino quanto prima possibile; non stico: verremmo dunque a proporre un'inno• posso quindi che riconfermare questa inten• vazione oggettivamente del tutto inutile. Il zione. ruolo della Corte dei conti si esercita attra• Per quanto riguarda i restanti ordini del verso una funzione di sorveglianza, tant'è giorno, che non saranno posti in votazione, vero che, anche quando esiste il collegio l'ordine del giorno Pellicani e Violante n. sindacale (cito il caso dell'AIMA, se non altro 9/1287/10 propone di affidare alla Corte dei per esperienza diretta), accanto ad esso siede conti il controllo sulle società per azioni. Dal il consigliere delegato dalla Corte dei conti. momento che tale proposta è del tutto estra• La seconda ragione, che credo non possa nea alla modesta ma significativa filosofia sfuggire a nessuno, consiste nel fatto che, a che ha guidato la nostra iniziativa, il Gover• prescindere dall'aspetto prima ricordato, u- no non può accogliere tale ordine del giorno. na iniziativa di questo genere finirebbe per L'ordine del giorno Strada ed altri n. configurare una sorta di combinazione tra 9/1287/11 prevede una serie di comporta• pubblico e privato che non mi sembra possa menti relativi alla funzione delle società che muoversi nella direzione su cui hanno con• si costituiranno a seguito dell' approvazione cordato Governo e Parlamento attraverso il del decreto-legge. Credo che la sede di di• decreto-legge n. 333. battito su questa materia sarà il confronto Alla luce di tali ragioni, invito gli onorevoli che il ministro del tesoro avrà con il Parla• presentatori a comprendere l'impossibilità mento. per il Governo di accettare questo ordine del giorno. PRESIDENTE. Scusi, signor ministro, ma Il Governo accetta come raccomandazio• a quanto sembra è in corso ima piccola ne l'ordine del giorno Vincenzo Mancini ed riunione... abruzzese attorno all'onorevole altri n. 9/1287/7, osservando quanto segue: Gaspari! Onorevoli colleghi...! I colleghi, si applicherà con estrema correttezza e pre• onorevole ministro, sono talmente attenti cisione il mandato contenuto nel provvedi• che non sentono neppure l'invito del Presi• mento; d'altronde, il Governo non può fare dente ad ascoltare il suo intervento...! altrimenti. È in discussione una previsione, cioè il risultato del confronto tra due indici, Pio RAPAGNÀ. Una parte dell'Abruzzo sta l'incremento dei prezzi e quello delle pensio• da questa parte in silenzio! Noi stiamo zitti ni. Il ministro del lavoro ha già sottoposto al ed attenti! Parlamento la sua opinione che l'andamento degli indici non sarà tale da far scattare PRESIDENTE. Prosegua, onorevole mini• l'applicazione della norma. stro. Atti Parlamentari — 2128 — Camera dei Deputati

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GIO\ANNI GORIA, Ministro delle finanze. SILVIA COSTA. Sì, signor Presidente. Dicevo che sul contenuto dell'ordine del giorno Strada ed altri n. 9/1287/12 riferirò PRESIDENTE. L'onorevole Bruni insiste al momento del confronto sul piano di rior• per la votazione del suo ordine del giorno n. dino che il ministro del tesoro presenterà. 9/1287/4? L'ordine del giorno Fronza Crepaz ed altri n. 9/1287/12 richiama l'attenzione del Go• FRANCESCO BRUNI. No, signor Presidente, verno sul rilievo che il concetto di famiglia, non insisto. anche sotto il profilo fiscale, deve avere per le sue connessioni con le iniziative di carat• PRESIDENTE. I presentatori insistono tere assistenziale. Il Governo è il più convin• per la votazione dell'ordine del giorno Sáne• to sostenitore di questa ipotesi. Vorrei ricor• se e Manfredi n. 9/1287/6? dare che nella norma originaria di questo stesso decreto che afferiva all'equo canone, NICOLAMARIA SÁNESE. Signor Presidente, poi mutata in Commissione, il riferimento vorrei che il Governo comprendesse lo spi• era al soggetto famiglia; il Governo non può rito di questo ordine del giorno, che chiede quindi che ribadire la stessa sensibilità. solo l'applicazione di una norma costitu• L'ordine del giorno Ferrauton. 9/1287/13 zionale, vuole dare solo un indirizzo al propone di rendere pubblici, sottoponendoli Governo. L'ordine del giorno impegna l'e• ad esame parlamentare, gli statuti delle so• secutivo a provvedere affinché, per le so• cietà per azioni prima della loro presentazio• cietà per azioni in cui lo Stato detenga ne. Francamente non mi sento di esprimere partecipazioni, uno dei componenti il col• al riguardo un'opinione favorevole. Mi per• legio sindacale sia scelto tra i magistrati metto solo di notare che i problemi che della Corte dei conti. Ribadisco che si tratta l'ordine del giorno sottende non attengono di un indirizzo, di una raccomandazione. tanto agli statuti, quanto a ben altre questio• Se il Governo accettasse l'ordine del giorno ni. Lo statuto è oggettivamente un atto come raccomandazione, evidentemente non interno di una società; prevedere su di esso, insisterei per la votazione. un esame del Parlamento mi pare che sia del tutto fuori luogo, anche per non responsabi• PRESIDENTE. Chiedo al Governo se in• lizzare il Parlamento più del necessario. tenda aggiungere qualche ulteriore conside• razione. PRESIDENTE. Dopo le dichiarazioni del rappresentante del Governo, chiederò ai , Ministro delle finanze. presentatori degli ordini del giorno se insi• Signor Presidente, ho sufficiente esperienza stano per la votazione. parlamentare per aver imparato che qualche I presentatori insistono per la votazione volta la forma in cui sono redatti gli ordini dell'ordine del giorno Nicolosi ed altri n. del giorno porta ad una loro sottovalutazio• 9/1287/1? ne. Io però mi sono sempre rifiutato di sottovalutarli, e quindi di accettare impegni sapendo che poi non potrebbero avere at• RINO NICOLOSI. Sì, insisto per la votazio• tuazione. Il problema che è stato posto è ne, signor Presidente, e mi riservo di chie• stato esaminato e, per le ragioni che ho dere la parola per dichiarazione di voto. ricordato, il Governo ha ritenuto di assume• re un determinato atteggiamento. PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Nico• Se però l'onorevole Sánese (mi pare di losi, le darò la parola quando passeremo alle aver colto questo spirito nelle sue dichiara• dichiarazioni di voto sul complesso degli zioni) invita a tenere in conto l'esigenza di ordini del giorno. considerare le imprese per quello che sono, I presentatori insistono per la votazione allora ovviamente tutto cambia. Chiedo solo dell'ordine del giorno Silvia Costa ed altri n. un minuto di pazienza da parte dell'Assem• 9/1287/2? blea, perché vorrei sottolineare un aspetto Atti Parlamentari — 2129 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 che forse nel dibattito, un po' concitato, è PRESIDENTE. Onorevole Pioli, insiste sfuggito. per la votazione del suo ordine del giorno L'attuazione del decreto comporterà per n. 9/1287/8? la parte delle cosiddette privatizzazioni una vera e propria rivoluzione nel modo con cui CLAUDIO PIOLI. Sì, signor Presidente, in• lo Stato guarda alle sue proprietà, specie sisto per la votazione. nell'area produttiva. La rivoluzione consiste nel passaggio da un controllo di tipo ammi• PRESIDENTE. Sta bene. nistrativo, esercitato attraverso i vari comi• Passiamo alle dichiarazioni di voto sugli tati interministeriali, le Commissioni parla• ordini del giorno. mentari ed altro, al controllo tipico Ha chiesto di parlare per dichiarazione di dell'ambito privatistico, esercitato dall'azio• voto l'onorevole Nicolosi. Ne ha facoltà. nista di maggioranza. E non a caso il decre• to, nella sua nuova versione, sottolinea que• RINO NICOLOSI. Signor Presidente, si• sto aspetto. gnor ministro, il fatto che io insista per la Io mi permetto solo di richiamare l'atten• votazione dell'ordine del giorno zione sul fatto che il controllo dell'azionista n. 9/1287/1, di cui sono primo firmatario, è molto più pregnante di quello amministra• non vuole assolutamente significare che io tivo, perché è quello del padrone. E il Go• non apprezzi la disponibilità del Governo ad verno ha tutta l'intenzione di renderlo quan• accettare come raccomandazione l'ordine to più pregnante possibile. Se, come credo, del giorno stesso. Desidero però riferirmi a questo è lo spirito dell'ordine del giorno quella che è stata fino ad ora la normativa in dell'onorevole Sanese, tale spirito è del tutto materia. Disposizioni al riguardo erano inse• condiviso. In questi termini, l'ordine del rite infatti nella legge finanziaria con riferi• giorno può essere accettato come racco• mento al triennio 1992-1994. Vorrei ricor• mandazione. dare, come abbiamo avuto modo di chiarire in Commissione, che in quella sede, all'in• PRESIDENTE. Onorevole Sanese, dopo le terno dello stanziamento previsto per la precisazioni del Governo insiste per la vota• successiva fase della ricostruzione nell'Irpi- zione del suo ordine del giorno n. 9/1287/6? nia (che credo ammontasse a 1.400-1.600 miliardi), per volontà unanime del Parla• mento si era deciso di stornare una tronche NICOLAMARIA SANESE. Non insisto, signor di 200 miliardi per destinarli alla prosecuzio• Presidente, come avevo già preannunziato. ne della ricostruzione nel Belice. Ciò con una semplice differenziazione, che per il PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Sane• finanziamento previsto per l'Irpinia il fondo se. Siccome però lei ha fatto cenno a que• di garanzia faceva riferimento, per l'accen• stioni di ordine costituzionale, tenuto conto sione dei mutui, ai fondi dell'intervento delle ulteriori precisazioni fornite dal Gover• straordinario nel Mezzogiorno, mentre per no sull'ordine del giorno in questione, deve il Belice il riferimento era alla Cassa depositi essere chiaro che l'impegno assunto dal e prestiti. Governo risponde ad una pura valutazione Nella manovra finanziaria generale che il di opportunità politica, e non altro, non Governo intende portare avanti, soprattutto esistendo un vincolo di alcun genere. in termini di cassa, si è scelta la strada di Onorevole Vincenzo Mancini, insiste per bloccare tutti i mutui della Cassa depositi e la votazione del suo ordine del giorno, prestiti. Il nostro ordine del giorno si limita n. 9/1287/7? a chiedere al Governo — cercando quindi di impegnarlo in tal senso — di ripristinare un VINCENZO MANCINI. Non insisto, signor eguale destino per il finanziamento previsto Presidente, viste le dichiarazioni rese dal per l'Irpinia e per quello previsto per il ministro Goria, che tra l'altro ha richiamato Belice. In pratica chiediamo che nel prossi• quelle già rese dal ministro Cristofori. mo decreto-legge che sarà varato proprio Atti Parlamentari — 2130 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 per quanto riguarda l'intervento straordina• iniquità sociale, perché potrebbero essere rio nel Mezzogiorno, per l'accensione dei tenute a pagare un'imposta straordinaria sui mutui si faccia riferimento non più alla fabbricati anche associazioni senza finalità Cassa depositi e prestiti, ma appunto ai fondi di lucro che accolgono stabilmente questi relativi all'intervento straordinario nel Mez• soggetti svantaggiati. zogiorno. Chiedo, insieme ai colleghi che con me Non mi sembra che ciò costituisca, in hanno firmato l'ordine del giorno — preghe• maniera devastante, un elemento di novità rei tutti quelli che sono interessati a questo rispetto alla manovra del Governo, che ri• obiettivo di esprimere su di esso un voto mane assolutamente integra. Politicamente favorevole — un interpretazione equitativa si chiede all'esecutivo di ottemperare agli ed anche estensiva del concetto di svantag• impegni già assunti con il prossimo decreto- gio sociale. Si tratta di un principio di giu• legge, relativo all'intervento straordinario stizia, perché altrimenti tali enti senza fina• nel Mezzogiorno. lità di lucro, che accolgono i soggetti svantaggiati gratuitamente o dietro paga• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per mento di rette ad opera degli enti locali, dichiarazione di voto l'onorevole Silvia Co• sarebbero messi in posizione di svantaggio, sta. Avverto che altri due colleghi hanno anche dal punto di vista fiscale, rispetto ad preannunziato di voler intervenire per di• enti che si interessano dell'assistenza e del• chiarazione di voto. Si passerà subito dopo l'accoglienza degli handicappati. alle votazioni: e a tal proposito ricordo che Per questi motivi chiedo ai colleghi inte• il preavviso per le votazioni qualificate è già ressati a salvaguardare tale obiettivo di equi• stato dato nella fase conclusiva dalla parte tà sociale di votare a favore dell'ordine del antimeridiana della seduta. giorno di cui sono prima firmataria. Pregherei i colleghi di lasciare sgombro l'emiciclo. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per Ha facoltà di parlare, onorevole Costa. dichiarazione di votò l'onorevole Piscitello. Ne ha facoltà. SILVIA COSTA. Signor Presidente, onore• Prego nuovamente i colleghi di lasciare voli colleghi, insisto nel chiedere che si voti sgombro l'emiciclo. il mio ordine del giorno n. 9/1287/2, anche perché poco fa il ministro Goria, esprimen• RINO PISCITELLO. Intervengo sull'ordine do su di esso il suo parere, ha sollecitato, del giorno Nicolosi ed altri n. 9/1287/1, che richiedendosi una interpretazione estensiva riguarda i comuni sinistrati del Belice. del concetto di handicap, un conforto del Il movimento per la democrazia: la Rete Parlamento nell'accogliere tale esigenza. non ha alcuna ragione per non votare a Voglio spiegare molto brevemente di cosa favore di quest'ordine del giorno, ma vuole si tratti. Questo decreto introduce una nuo• con molta chiarezza e in modo netto distin• va imposta straordinaria sul valore dei fab• guersi dai firmatari dell'ordine del giorno, bricati, a qualsiasi uso destinati. Sono state firmatari che inducono in noi grossi sospetti, individuate solo alcune fattispecie di esen• perché ci fanno pensare all'appello delle zione dal pagamento della tassa, prevedendo volpi a difesa delle galline. tra queste gli edifìci destinati all'assistenza o L'ordine del giorno è stato firmato da all'accoglienza di soggetti handicappati. coloro che noi riteniamo in gran parte i A me pare che sarebbe abbastanza strano massimi responsabili del sacco perpetrato ai che non si estendesse l'esenzione anche agli danni della zona del Belice. Riteniamo, quin• edifici destinati all'assistenza o all'accoglien• di, che l'intento con cui è stato presentato za di sogetti che, ai sensi di altre leggi dello sia demagogico: fare in modo, cioè, che Stato, sono ritenuti altrettanto svantaggiati: qualcuno, a causa delle firme, non voti a mi riferisco ai minori, agli anziani, ai tossi• favore dell'ordine del giorno. Noi rifiutiamo codipendenti e alle madri nubili. Se ciò non questo intento, ma ci chiediamo dove fosse• avvenisse, si tratterebbe di una una sicura ro i firmatari quando in Commissione si Atti Parlamentari — 2131 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 presentavano gli emendamenti (anche se moto, il Belice versa ancora nelle stesse successivamente azzerati dalla posizione condizioni e le sue popolazioni vivono an• della questione di fiducia). Dove erano i cora tra le macerie. Per di più, alcune firmatari, dunque, quando si presentavano condizioni si sono aggravate a causa di gli emendamenti (Applausi del deputato ventitre anni di incuria e il patrimonio Mar eneo)? Solo il gruppo del movimento abitativo è degradato ulteriormente. In per la democrazia: la Rete ha presentato questi ventitre anni, sono stati stanziati per sulla vicenda del Belice un emendamento, il Belice, dal Governo di questo paese, nessun altro; a meno che, dandosi per scon• 2.300 miliardi. Non vogliamo fare in alcun tata la concessione della fiducia, non si sia modo paragoni, non ci interessa stabilire ritenuto che non valesse la pena di presen• paragoni con altre zone sinistrate del pae• tare un emendamento, che avrebbe comun• se. È giusto, però, individuare meccanismi que avuto un suo significato. di controllo nell'erogazione di fondi a so• Dove eravate in questi anni? Parlo dell'o• stegno delle popolazioni, meccanismi di norevole Nicolosi, dell'onorevole D'Acqui• controllo che tuttavia sono necessari anche sto, dell'onorevole Mannino, dell'onorevole in riferimento ad altre zone del paese. Non Culicchia, per fare solo alcuni esempi tra i possiamo, in ogni caso, penalizzare popola• firmatari di quest'appello. Dove eravate in zioni che soffrono da decenni per le conse• questi anni — voi, al Governo della nazione guenze di un terremoto e per una classe o della regione —, dove eravate nei ventitre politica incapace. anni in cui gli abitanti del Belice hanno Concludendo i deputati del gruppo del continuato a vivere tra le macerie delle loro movimento per la democrazia: la Rete vote• abitazioni? Non è stato solo un caso, è stata ranno a favore dell'ordine del giorno Nico• anche una scelta di Governo, attorno alla losi ed altri n. 9/1287/1, continuando, come quale si sono costruiti clientelismi e condi• hanno fatto finora, ad invitare comunque le zionamenti, anche da parte di aree della popolazioni dell'isola ad esercitare un forte criminalità, in quelle zone. Ora vi scoprite controllo e a diffidare pesantemente degli difensori: ci stiamo, lo vogliamo verificare, stessi firmatari dell'ordine del giorno (Ap• vogliamo verificare la vostra reale intenzio• plausi dei deputati dei gruppi del movimen• ne. Ma nel fare questo e nel votare a favore to per la democrazia: la Rete e dei verdi). dell'ordine del giorno, distinguendoci netta• mente dai suoi firmatari, chiediamo al Go• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per verno di predisporre nella legge finanziaria dichiarazione di voto l'onorevole De Pasqua• norme chiare e precise circa i controlli e la le. Ne ha facoltà. trasparenza delle modalità adottate per ren• dere disponibili le risorse finanziarie. Dico PANCRAZIO DE PASQUALE. Signor Presi• con grande chiarezza che non ci fidiamo dente, il gruppo di rifondazione comunista della classe politica che le dovrebbe gestire, si asterrà dalla votazione dell'ordine del soprattutto a livello regionale. giorno Nicolosi ed altri n. 9/1287/1 poiché, Consentitemi altre poche parole sulla vi• per quanto riguarda tutta l'antica operazio• cenda del Belice. ne relativa alla ricostruzione del Belice, sus• siste indubbiamente una serie di punti oscu• PRESIDENTE. Onorevole Piscitello, mi ri. Vi è stata una lunga, triste teoria di scusi, vorrei cercare di ottenere un minimo finanziamenti, senza controlli, per opere di ordine in aula da parte dei colleghi che pubbliche, da realizzarsi nel quadro della continuano ad occupare una parte dell'emi• ricostruzione dell'area del Belice. Si è svolta ciclo, nonostante il ripetuto invito della Pre• persino un'inchiesta parlamentare, il cui sidenza a lasciarlo libero! esito è rimasto insabbiato, e non è mai stato Prosegua, onorevole Piscitello. possibile sapere con precisione in che modo siano stati utilizzati tutti i finanziamenti RINO PISCITELLO. Nonostante siano tra• destinati al Belice, nonché se vi siano state scorsi ventitre anni da quel terribile terre• e quali siano state le responsabilità di coloro Atti Parlamentari — 2132 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 i quali hanno eventualmente impiegato male Avverto che è stato chiesto lo scrutinio quei soldi. nominale per tutte le votazioni. Vi sono, dunque, operazioni che non ri• Indico pertanto la votazione nominale, sultano chiare; ci sembra, quindi, indispen• mediante procedimento elettronico, sull'or• sabile che il Governo venga chiamato a dine del giorno Nicolosi ed altri n. 9/1287/1, fornire dati ottenuti attraverso un'indagine accettato dal Governo come raccomanda• da cui risulti con chiarezza in che modo zione. sono stati spesi i soldi per la ricostruzione del Belice. (Segue la votazione). Questi sono i motivi (a nostro avviso pregiudiziali) in base ai quali ci appare Dichiaro chiusa la votazione. impossibile dare la nostra adesione ad un simile ordine del giorno. Riteniamo che Comunico il risultato della votazione: successivamente, quando si potrà svolgere Presenti 426 con precisione quest'Indagine e si potranno Votanti 354 stabilire con esattezza quali opere debbano Astenuti 72 essere realizzate e in che modo la popo• Maggioranza 178 lazione debba essere mutata (cioè attraverso Hanno votato sì .... 293 quali sistemi, controlli, procedure), solo in Hanno votato no ... 61 quel caso potremo offrire la nostra colla• (La Camera approva). borazione.

Indico la votazione nominale, mediante PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per procedimento elettronico, sull'ordine del dichiarazione di voto l'onorevole Augusto giorno Silvia Costa ed altri n. 9/1287/2, Battaglia. Ne ha facoltà. accettato dal Governo.

AUGUSTO BATTAGLIA. Mi limiterò ad una (Segue la votazione). breve dichiarazione per dire che voteremo a favore dell'ordine del giorno Silvia Costa ed Dichiaro chiusa la votazione. altri n. 9/1287/2, riferito alla necessità che il Governo, in sede di circolare esplicativa, Comunico il risultato della votazione: chiarisca che quando si parla di soggetti Presenti 419 esonerati dal pagamento della patrimoniale Votanti 396 non si intendono solteinto quelli menzionati Astenuti 23 dalla legge n. 104 del 1992 (ossia gli handi• Maggioranza 199 cappati), ma anche talune categorie destina• tarie di altri servizi che si inseriscono sempre Hanno votato sì .... 362 nell'area sociale. Hanno votato no ... 34 Non accettare quest'ordine del giorno ci (La Camera approva). sembrerebbe una grave limitazione che dan• neggerebbe una serie di organizzazioni le Indico la votazione nominale, mediante quali svolgono una rilevante funzione socia• procedimento elettronico, sull'ordine del le e contribuiscono, insieme allo Stato ed giorno Pioli e Latronico n. 9/1287/8, accet• alla pubblica amministrazione, ad affrontare tato dal Governo come raccomandazione. problemi spesso drammatici che non sem• pre vengono trattati adeguatamente. (Segue la votazione). Per questi motivi, il nostro voto sarà favo• revole. Dichiaro chiusa la votazione.

PRESIDENTE. Sono così esaurite le di• Comunico il risultato della votazione: chiarazioni di voto sugli ordini del giorno. Presenti 421 Passiamo ai voti. Votanti 359 Atti Parlamentari — 2133 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Astenuti 62 Pellicano insistesse per la votazione. Ciò Maggioranza 180 perché le diverse interpretazioni, a questo Hanno votato sì .... 350 punto, non possono più prolungare la di• Hanno votato no ... 9 scussione!

(La Camera approva). GIOVANNI GORIA, Ministro delle finanze. Signor Presidente, il parere del Governo non GEROLAMO PELLICANO. Chiedo di parla• muta: l'ordine del giorno Pellicano n. re per una precisazione. 9/1287/9 è accettato come raccomandazio• ne. Vorrei solo ricordare alcune questioni PRESIDENTE. Ne ha facoltà. all'onorevole Pellicano. In primo luogo che, per quanto riguarda tutto ciò che rientra nel GEROLAMO PELLICANO. Onorevole Presi• programma di riordino, il passaggio parla• dente, poiché non ho capito il senso delle mentare è previsto dalla legge e non può in considerazioni del ministro Goria, mi trovo alcun modo essere bypassato. davvero in difficoltà ad esprimere una posi• In secondo luogo che, per quanto riguar• zione in merito all'opportunità di insistere da dismissioni o, comunque, cessioni al mer• sulla votazione del mio ordine del giorno n. cato di aziende controllate, non spetta al 9/1287/9. Noi, onorevole ministro, chiedia• Governo decidere, ma ai detentori delle mo qualcosa in più rispetto a quanto stabi• azioni. Interpretando però rindicazione co• lito dalla legge. La legge prevede un deter• me un'azione complessiva del Governo al minato periodo di tempo entro il quale il fine di favorire la collocazione sul mercato programma di riordino delle partecipazioni di azioni di società controllate anche prima statali deve essere presentato da parte del del piano di riordino, l'accoglimento, come ministro del tesoro. Noi chiediamo un impe• raccomandazione, dell'ordine del giorno gno del Governo ancor prima della presen• Pellicano n. 9/1287/9 mi sembra lo stru• tazione di questo programma, nel senso di mento più adeguato. dar corso ad atti che anticipino i contenuti del programma stesso. PRESIDENTE. Dopo le dichiarazioni del Il nostro ordine del giorno, pertanto, non Governo, i presentatori insistono per la vo• rappresenta semplicemente un richiamo al tazione dell'ordine del giorno Pellicano n. Governo affinché rispetti la legge, richiamo 9/1287/9? che sarebbe del tutto ultroneo, ma in sostan• za impegna il Governo a compiere atti che GEROLAMO PELLICANO. No, non insistia• anticipino i termini previsti nella legge stes• mo, signor Presidente. sa, come segno di un determinato indirizzo che si intende seguire. PRESIDENTE. È così esaurita la trattazio• Essendo questo il senso del nostro ordine ne degli ordini del giorno. del giorno, vorrei conoscere con esattezza Passiamo alle dichiarazioni di voto sul quale sia la posizione del Governo al ri• complesso del provvedimento. guardo. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Salvatore Grillo. Ne ha PRESIDENTE. Invito i colleghi a prestare facoltà. Seguirà la dichiarazione di voto speciale attenzione alla questione partico• dell'onorevole Albertini. larmente delicata della quale stiamo discu• tendo. SALVATORE GRILLO. Signor Presidente, o- Chiedo al ministro se voglia usare alla norevoli colleghi, cercherò brevemente di Presidenza ed alla Camera la cortesia di esprimere la posizione del gruppo repubbli• confermare se, a nome del Governo, egli cano sul merito del disegno di legge di accetti questo ordine del giorno come rac• conversione oggi all'esame della Camera, comandazione. Chiedo, inoltre, quale sareb• operando una diversificazione di prospettive be il parere nell'ipotesi in cui l'onorevole rispetto alle valutazioni politiche che hanno Atti Parlamentari — 2134 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 spinto il nostro gruppo a dire «no» alla utilizzando gli stessi parametri di riferimen• richiesta di fiducia avanzata dal Governo. to con aliquote di prelievo fortemente au• Per noi repubblicani la manovra in esame mentate. è certamente insufficiente rispetto alla crisi economica in atto, episodica in alcune sue PRESIDENTE. Onorevole Grillo, la prego parti, incerta e contraddittoria in altre. Tut• di scusarmi, ma affinché la Presidenza e tavia, ci interroghieimo su cosa in questo l'Assemblea possano ascoltarla, pregherei i paese potrebbe succedere senza l'attuale colleghi che intendono tenere conversazio• manovra. Ci sforziamo su questo punto di ni, di farlo fuori dall'aula. Mi riferisco in dare ima risposta oggettiva, il più possibile particolare ai colleghi dei gruppi dei verdi e lontana dall'interesse e dall'immagine che della Rete, ed anche a colleghi di altri gruppi come forza politica legittimamente dobbia• che conversano nei vari settori dell'aula. mo tutelare, legando cioè il nostro ruolo in Prosegua, onorevole Grillo. Parlamento, ancora una volta, a quello che riteniamo sia l'interesse del paese. Non pos• SALVATORE GRILLO. Onorevole Goria, re• siamo non rispondere in verità che certa• stiamo in attesa di una sistemazione della mente, senza questo decreto del Governo, la manovra fiscale in Italia e siamo solidali con condizione della nostra economia si sarebbe la forte protesta dei cittadini contro la con• ulteriormente aggravata. fusione e, spesso, la contraddittorietà della Vi sono alcuni aspetti psicologici in questa normativa che regola la materia. manovra che rivestono una valenza in rela• Mi ha incuriosito il ministro Goria quan• zione sia alla necessaria riduzione dei con• do, nella sua replica — forse con un linguag• sumi interni, sia soprattutto all'azione di gio scarsamente parlamentare —, ha dichia• difesa della lira, che è costata migliaia di rato di pensare ad una semplificazione miliardi di riserve alla Banca centrale. La produttiva del sistema di tassazione dell'e• nostra moneta resta soggetta ad una possi• sercito di piccoli operatori. Dalle parole del bile e forte speculazione che si amplierà ministro, attentamente rilette, non si evince sempre più, nonostante l'attuale politica dei nulla di concreto ma nasce una speranza, tassi di interesse, se a livello internazionale quella di poter affrontare senza tabù una non si diffonderà la sensazione che in Italia cosi scottante ed essenziale materia, che può si sta imboccando la strada del risanamento consentire, magari, di far emergere quella della finanza pubblica. Da tale considerazio• massa di piccoli artigiani, commercianti ed ne nasce il principale motivo che può spin• altro che operano in clandestinità e, quindi, gere una forza politica responsabile a dare sconosciuti al fisco, i quali rappresentano il massimo del proprio contributo, sacrifi• larga parte dell'evasione. cando alla difesa di una possibile idea di Molti si rifugiano nella clandestinità fisca• risanamento la naturale tentazione di caval• le perché troppo deboli, almeno all'inizio, care il malumore. per affrontare tassazione obbligatoria, albi, Signor Presidente, signor ministro, onore• previdenze, sanità, adempimenti; altri per• voli colleghi, i repubblicani, conseguenzial- ché ritengono troppo onerosa la tassazione mente, si asterranno dalla votazione finale rispetto al grado di sacrificio e di rischio che del provvedimento. un'autonoma e libera attività comporta. Ma, detto ciò, non posso non esprimere Certo, onorevole Goria, ridare cittadinan• alcune considerazioni. za a centinaia di migliaia di operatori abusivi Al ministro delle finanze, onorevole Goria, sarebbe un fatto produttivo per la finanza dirò subito che ci preoccupa una manovra dello Stato, soprattutto in prospettiva. Que• di aumento delle entrate che ancora una sti intendimenti che il ministro ci promette volta è in larga misura episodica e che per oggi non si trovano nell'attuale manovra, l'entità della stessa e per la scarsa contem• che è servita solamente, purtroppo, a fare il poranea diminuzione della spesa, non risol• solletico agli elefanti e a rendere ancora più ve il problema della finanza pubblica e, ostile verso lo Stato la reazione dei piccoli probabilmente, sarà ripetuta tra alcuni mesi risparmiatori e proprietari. Atti Parlamentari — 2135 — Camera dei Deputati

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Al ministro Barucci vorrei dire che, vi• ricerca di capitali per le privatizzazioni e ceversa, mi ha convinto di più il testo del dare tono al mercato mobiliare che è in decreto modificato dalla Cortimissione che profonda crisi. non le dichiarazioni da lui rese in sede È irrinunciabile che il Parlamento, onore• di replica. Il ministro ci ha rassicurati — vole Goria, vari in tempi brevi una nuova si fa per dire! — che non siamo alla fine normativa di garanzia operativa degli azio• dell'economia mista in Italia, ma solamente nisti, che consenta a gruppi organizzati di all'eclissi dei fondi di dotazione e che le essi un effettivo e continuativo controllo dismissioni saranno controllate — speriamo sulle società e, quindi, una verifica dell'abi• non lottizzate! — dal Parlamento. Al mi• lità e della correttezza del management È nistro del tesoro vorrei ricordare che non ora di finirla con la tutela di un capitalismo mi risulta di aver mai letto alcuno scritto di élite, cui corrisponde il sacrificio di una di autore liberale o anche socialdemocratico massa di piccoli risparmiatori senza alcuna dal quale risultassero perplessità per la fine possibilità di controllo e di stimolo. Questa di una delle vergogne del sistema economico nuova rivoluzione liberista potrebbe portare italiano. alla partecipata ed interessata presenza nei La causa di gran parte dell'infezione amr capitali di rischio di milioni di piccoli rispar• bientale che ha finito per coinvolgere larghe miatori. fasce della nostra economia nasce dalla pre• La manovra posta in essere dal Governo senza di aziende pubbliche in settori non si basa sulla affermata volontà di diminuire strategici ed al di fuori di ogni controllo di il tasso d'inflazione per utilizzare tutti i mercato. È cresciuta sotto questa mala pian• benefici indotti. In questo quadro, il presen• ta la degenerazione partitocratica; all'ombra te decreto fa riferimento ad un aspetto della di questa extraterritorialità economica, per• questione, mentre l'altro fa riferimento alle fetti imbecilli sono diventati grassi mana- leggi delega. Siamo in attenta attesa della gers, pagando un biglietto salato di viaggio seconda parte della manovra, mentre regi• su questa via sempre con i soldi pubblici e striamo la scarsa dimensione della prima. pagando in pubblicità generosa ai mass me• Restiamo convinti che questo Governo dia contributi diretti e indiretti a partiti e esprima i limiti e l'angustia non tanto della correnti, irrobustendo ed ingigantendo la sua maggioranza parlamentare, quanto del foresta di fannulloni senza futuro nella so• compito assegnatogli di inutile difesa di vec• cietà civile che i partiti lentamente hanno chi equilibri ormai venuti meno nella consi• riversato nelle istituzioni, primi tra tutte gli derazione della gran parte degli italiani. enti locali. Non uniamoci, onorevoli colleghi, al coro Noi, signor ministro del tesoro, anche se pericoloso che si allarga nelle piazze italiane restiamo come lei scettici sulla politica rea- e che cresce al vento di un qualunquismo ganiana, siamo fortemente decisi a condurre dal quale, come sempre, emergono urla la guerra di liberazione dagli enti pubblici e vaghe, tribuni improvvisati ed il facile ap• da tutto ciò che rimane fuori dalla competi• plauso della folla. Del resto, non possiamo zione del mercato, luogo dove si incontrano neppure iscriverci al partito di chi ha deciso tutte le componenti attive della società e che di sotterrare la testa nella sabbia per non ha bisogno di essere regolato e coordinato, vedere la reale gravità della condizione del ma non violentato. paese. Salutiamo con fiducia e come evento sto• rico la nascita delle società per azioni annun• PRESIDENTE. Onorevole Grillo, ha già ciate; attendiamo con ansia che il piano delle superato il tempo a sua disposizione. dismissioni ci sia presentato per rendere possibile una manovra certamente salutare. SALVATORE GRILLO. Concludo fra qualche Ma, affinché tutto ciò sia fattibile, mi sia istante, signor Presidente, anche perché so• consentito dire che è necessario che in Italia no stato più volte interrotto (Commenti). si crei un vasto azionariato popolare; solo Con la nostra azione vorremmo richiama• così noi potremo dare una risposta alla re al senso di responsabilità non solo il Atti Parlamentari — 2136 — Camera dei Deputati

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Governo, ma anche alcune forze di opposi• niale sostanzialmente priva di progressività zione, alle quali ctaediamo meno demago• che non rinuncia a colpire pesantemente la gia, meno emendamenti settoriali e maggio• prima casa, con un prelievo sui depositi re consapevolezza del fatto che in queste postali e bancari la cui titolarità appartiene ore, se in Italia peggiora la situazione, non in gran parte a piccoli risparmiatori e perfi• saranno solo il Governo e la maggioranza a no a pensionati. Sul versante della spesa, si perdere, ma si condannerà l'intero paese afferma il concetto che nessun adeguamen• (Applausi dei deputati del gruppo repubbli• to — a qualsiasi titolo — di salari, stipendi cano). e pensioni dovrà andare al di là del tasso d'inflazione, avviando così una progressiva PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per riduzione del loro reale potere d'acquisto. E dichiarazione di voto l'onorevole Renato questo, mi si consenta di aggiungere, con lo Albertini. Ne ha facoltà. stupefacente consenso delle confederazioni sindacali e di parte del partito democratico RENATO ALBERTINI. Signor Presidente, della sinistra. Ed, ancora, vi è il blocco della onorevoli colleghi, annuncio il voto contra• contrattazione del pubblico impiego e un rio del gruppo di rifondazione comunista, ulteriore devastante attacco all'autonomia e un voto che abbiamo ampiamente motivato alle finanze di regioni ed enti locali. con gli interventi di quasi tutti i nostri com• Si bloccano tutti i mutui, anche quelli per pagni nella discussione sulle linee generali. l'edilizia scolastica e per la sanità. Si riduco• Un voto contrario le cui motivazioni vengo• no di circa il 7 per cento,rispetto allo scorso no rafforzate dal comportamento della mag• anno, i trasferimenti ordinari agli enti locali. gioranza e del Governo, che hanno impedito Si bloccano tutte le assunzioni, anche quelle il confronto e la pronuncia sui singoli articoli relative al turn over. Ciò si tradurrà inevita• del provvedimento e sugli emendamenti pre• bilmente in riduzione o addirittura in non sentati, prima strozzando il dibattito in Com• erogazione di servizi pubblici e sociali essen• missione, poi ponendo la questione di fidu• ziali (asili nido, scuole materne, assistenza cia, con la conseguenza di non consentire agli anziani e cosi via), a ulteriore discapito alcun esame di merito, anche in Assemblea. di lavoratori e pensionati e non potrà non comportare imo sfascio dei bilanci degli enti PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, la Pre• locali. sidenza è decisa ad evitare che in quest'aula Nel decreto-legge si sono volute poi intro• si celebrino riti poco adatti alla solennità del durre materie assolutamente estranee alla lavoro parlamentare e legislativo. Il banco manovra finanziaria pubblica, solo per farsi del Governo deve essere tenuto libero, per• portatori degli interessi delle grandi imprese ché gli onorevoli colleghi che svolgono le e delle immobiliari. dichiarazioni di voto a nome dei propri Per quanto attiene alla mensa, vi è un gruppi parlano alla Presidenza, all'Assem• regalo di miliardi alle aziende, somme sot• blea ed al Governo. tratte ai lavoratori. Per quanto riguarda la Il Governo è tenuto, quindi, ad ascoltare casa, vi è una sostanziale cancellazione del• come tutti noi (Applausi). l'equo canone, il che addirittura peggiora il testo iniziale del decreto-legge presentato RENATO ALBERTINI. Voteremo contro dal Governo; cancellazione che lo stesso perché questo decreto è iniquo e pericoloso; ministro Goria, in un'intervista a II Sole 24 iniquo, poiché ancora una volta colpisce la Ore di ieri l'altro, se non vado errato, ha larga maggioranza dei lavoratori, dei pensio• rimarcato come importante misura a favore nati, dei piccoli risparmiatori e delle catego• della proprietà edilizia. rie più deboli. Decreto-legge, dunque, iniquo, pesante• I titoli di questa manovra sono chiari e mente iniquo, ma anche pericoloso, perché netti, sul versante delle entrate, con l'au• non configura un isolato intervento congiun• mento dei contributi a carico dei lavoratori turale. Gli stessi ministri l'hanno definito un dipendenti ed autonomi, con una patrimo• decreto-ponte verso una manovra più com- Atti Parlamentari — 2137 — Lamerá aei ueyuiuu

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 plessiva che si propone di introdurre mo• Ho richiamato, signor Presidente e onore• difiche strutturali profonde nella qualità del• voli colleghi, alcuni motivi di fondo, i prin• la spesa e delle entrate dello Stato; mo• cipali, per i quali voteremo contro questo difiche tali da incidere pesantemente nei decreto-legge e la linea politica complessiva rapporti di classe e nell'impianto dell'eco• del Governo. nomia e della società, sino a sottrarre ai Non ci troviamo di fronte ad un Governo lavoratori, alle categorie non privilegiate, piccolo piccolo come qualcuno ha afferma• ai pensionati, diritti e conquiste storiche to, fra gli altri anche Achille Occhetto. Il della sinistra italiana. Governo Amato si pone obiettivi di rivolgi• È sufficiente richiamare al riguardo le mento, esprime elementi di oggettiva peri• proposte di legge delega in materia di previ• colosità, si propone di gestire la transizione denza, di sanità, di finanza locale, di pubblico verso sbocchi apertamente reazionari, in impiego e gli obiettivi che stanno affiorando campo sociale, politico e istituzionale. in riferimento alla prossima legge finanziaria. Occorre dunque una grande iniziativa u- Un'ulteriore manovra di 83 mila miliardi nitaria di tutti i settori politici e sociali che intende muoversi, come ora il decreto-legge, intendono opporsi e lottare. Noi comunisti sostanzialmente a senso unico e con ima faremo la nostra parte in Parlamento e nel netta impronta classista, tanto che, se con paese (Applausi dei deputati del gruppo di l'attuale decreto si calcola, come ha detto rifondazione comunista). anche in quest'aula l'onorevole Pellicani, che venga sottratta ai lavoratori una somma PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per attorno al milione e mezzo, pari circa all'im• dichiarazione di voto l'onorevole Solaroli. porto di una mensilità, non è difficile dedur• Ne ha facoltà. re che un onere altrettanto pesante deriverà ai lavoratori dalle ulteriori misure che si BRUNO SOLAROLI. Signor Presidente, o- intendono adottare. norevoli colleghi, nell'esprimere le motiva• Ma i danni per questi ultimi e per il paese zioni che stanno alla base del voto negativo non si fermeranno qui. Se il Governo porterà del gruppo de! PDS nei confronti del prov• alle estreme conseguenze, come sostiene di vedimento che ci accingiamo a votare, posso essere fermamente intenzionato a fare, una limitarmi a poche e sintetiche considera• linea tutta monetarista per adeguarsi a Maa• zioni. stricht, i danni per il nostro paese potrebbe• Il nostro voto contrario trae motivo da ro diventare irreparabili. Basta leggere le ragioni molteplici e diverse. Innanzitutto previsioni catastrofiche formulate al riguar• non condividiamo la filosofia e i contenuti do dal Fondo monetario internazionale. In della manovra congiunturale, di vecchio Italia il prodotto interno lordo diminuirebbe stampo, del Governo e siamo rimasti nega• del 2 per cento nel 1993, del 2,7 nel 1994, tivamente colpiti dal metodo — che ci sem• del 3,2 nel 1995 e del 3,4 nel 1996, con bra esso stesso una scelta politica — con il incalcolabili conseguenze sul piano della re• quale l'esecutivo ha gestito l'iter del decreto- cessione e dell'occupazione. legge sul risanamento della finanza pubbli• Occorre dunque una linea del tutto alter• ca. Si è trattato di un metodo che ha con• nativa, che da una parte aggredisca le cause corso ad impedire un confronto vero ed profonde che hanno determinato la presente aperto, con tempi impossibili in Commissio• situazione (l'enorme scandalosa evasione fi• ne e poi con la scelta del voto di fiducia in scale, gli sprechi, le ruberie di massa, il Assemblea. Un metodo forse obbligato per sistema delle tangenti nella spesa pubblica, il persistere di un atteggiamento che conti• i regali massicci alle grandi imprese, le scelte nua a tenere insieme le questioni più diver• clientelari e puramente assistenzialistiche); se, dalle urgenze vere e proprie, come quelle dall'altra parte, metta in campo un progetto relative al contenimento del disavanzo pub• di sviluppo qualitativo più che quantitativo, blico per il 1992, ai grandi temi meritevoli fondato su priorità proiettate verso una nuo• — come abbiamo ripetutamente sottolinea• va frontiera ambientale e sociale. to — di approfondimenti specifici ed auto- Atti Parlamentari — 2138 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 nomi. Mi riferisco, in particolare, alla gran• metodo, perché di ben altro ha bisogno il de questione cosiddetta delle privatizzazio• nostro Parlamento per rispondere in positi• ni. Ormai non vi è decreto-legge che non vo alle grandi e drammatiche questioni aper• contenga norme in questo campo, da quello te in un paese sempre più pericolosamente il cui iter si sta concludendo, al decreto-legge demotivato. Per quanto riguarda la logica e sullo scioglimento delTEFIM, a quello sugli i contenuti del decreto, abbiamo già speso interventi in campo economico e sociale, nel tante parole e non intendo ripeterle. Con la quale si interviene sulle ferrovie e sui mono• discussione in Commissione ed in Assem• poli di Stato. E la confusione aumenta per blea, con la relazione di minoranza abbiamo la divergenza e la contraddittorietà delle dimostrato che altra era la via e che altra via norme. vi era! Le procedure previste sono difformi e Di fronte ad un Governo ancora arroccato contrastanti e portano il segno della data di sul vecchio, e quindi incapace di una svolta, emanazione dei decreti; il che significa che abbiamo allora presentato proposte di cor• la confusione è grande e che non vi è la rezione e modifiche per rendere meno ini• capacità di mettere in campo obiettivi e qua e più efficace la manovra. Ma il dialogo procedure concreti, credibili e realizzabili. ha continuato ad essere tra sordi, o meglio, Le pressioni dei vecchi potentati pubblici, il Governo ha continuato ad essere sordo. anche se sempre più disastrati e in difficoltà, Certo, questo provvedimento per alcuni a- delle grandi forze del privato e anche dei spetti è anche mutato in meglio, e quindi piccoli interessi di bottega impediscono al porta qualche modesto segno anche dell'op• Governo di decidere di proporre con chia• posizione: mi riferisco alla riduzione del rezza obiettivi, strategie e procedure. peso della patrimoniale sulla prima casa, alle Non ci rallegriamo di questa situazione; le norme in materia di espropri, al ripristino questioni in ballo sono infatti rilevanti sul dei fondi per l'università. Ma ciò è troppo piano della riforma e del ruolo dello Stato, poco per cambiare la natura e le caratteri• del rinnovamento della politica, della neces• stiche della manovra, è troppo poco per sità di nuove politiche e nuovi assetti nel affermare che è altro rispetto alla proposta settore industriale e nel campò della politica iniziale. È troppo poco per porsi all'altezza economica e sociale. di possibili rischi devastanti, dalla crisi finan• Non ci rallegriamo perché da confusione ziaria alla recessione economica preannun• nasce confusione e ciò non serve agli inte• ciata, alla crisi sociale. ressi seri del paese e alle forze che per essi Permane così una impostazione sbagliata, si battono. Le uniche che se ne avvantaggia• ingiusta ed inefficace. Si continua con le no sono le forze della disgregazione e quindi tasse e con i balzelli secondo una logica che anche quelle della riduzione di democrazia. ha prevalso nelle politiche dei governi degli E quando si viaggia al buio, non si sa cosa anni ottanta e che ha prodotto effetti deva• si vuole, non si riesce a comporre una linea stanti a livello di ingiustizie fiscali e di disa• univoca e chiara, e diventa inevitabile il vanzo dello Stato. I pesi gravano sempre sul tentativo di sottrarsi al confronto vero. lavoro e sulla produzione, sono puniti coloro Ma questo metodo è certamente servito al che pagano e sono premiati solo gli evasori; Governo per sottrarsi al diffuso malcontento vi sono nuove tasse e quasi sempre provve• presente nelle stesse fila della maggioranza. dimenti una tantum. Può darsi che con queste forzature procedu• Siamo oltre il baratro, si è detto. Abbiamo rali il Governo riesca a far passare un prov• messo insieme un sistema fiscale esoso, ini• vedimento, ma certamente non riesce a far quo, insopportabile ed anche improduttivo. vivere una politica vera e ad impegnare in Rischiamo una rivolta fiscale; d'altra parte modo diverso le forze che sentono la dram• vi è chi lavora a questo, sfruttando le inca• maticità della situazione e l'urgenza di un pacità e le politiche sbagliate del Governo. impegno nuovo e in grado di portare ad una Anche i tagli di spesa sono a senso unico svolta. e portano sempre lo stesso segno: il centra• Quindi, noi diciamo «no» anche a questo lismo. Chi paga sono le finanze dei comuni Atti Parlamentari — 2139 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 e delle regioni, ormai ridotte al disastro; su Occorre cambiare in profondità. Il nostro di loro si opera con le forbici impietose, e in voto intende avere il significato di mettere questo modo si provocano altri dissesti, altri uno stop, cercando di arrestare, di frenare disavanzi, altri colpi alla socialità e alla le vecchie politiche, per contribuire ad apri• democrazia. re ima fase nuova e costruttiva, nell'interes• Con il centralismo avete contribuito a se dell'Italia che produce, dell'Italia che squassare il paese; è aumentato il debito lavora per un paese risanato e più giusto dello Stato, sino a farsi incontenibile; si è (Applausi dei deputati del gruppo del PDS). trasferito il disastro finanziario negli organi decentrati dello Stato; si è mutilato lo Stato PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per democratico allontanandolo dai bisogni reali dichiarazione di voto l'onorevole Parigi. Ne e dalla partecipazione dei cittadini; si è ha facoltà. Seguirà l'ultima dichiarazione di ridotta la democrazia. E pensare che, anche voto, dell'onorevole Rapagnà. in questo caso, è evidente che la strada da seguire è un'altra: quella di un nuovo Stato GASTONE PARIGI. Signor Presidente, si• regionalista e autonomista, pienamente re• gnori rappresentanti del Governo, onorevoli sponsabilizzato sul versante della spesa e colleghi, il gruppo del MSI-destra nazionale dell'entrata. non nega l'urgente e massiccia necessità Anche qui siamo di fronte ad un vecchio dello Stato di ripianare, attraverso il corale vizio, ad un vecchio male nefasto, al quale concorso dei cittadini, la drammatica situa• non si sa porre rimedio. E ancora, siamo di zione delle pubbliche finanze, che trova fronte a maggiori contributi sul lavoro e riscontro solo in alcuni paesi del Sud Ame• sulla produzione, a parametri di riferimento rica. Il nostro gruppo nega invece il proprio punitivi nei confronti dei redditi dei lavora• assenso a questo provvedimento governati• tori e dei pensionati. Leggo e sento quotidia• vo, non solo per il suo contenuto iniquo, ne richieste, da parte del Governo, rivolte a bugiardo e raffazzonato, ma anche per il ricercare grandi intese con le organizzazioni modo ricattatorio con il quale è stato propo• dei lavoratori; sono intese necessarie ed sto, all'insegna cioè del «prendere o lascia• indispensabili, anche a nostro avviso, ma le re», senza la possibilità di un minimo di misure che continuate a prendere sono l'an• discussione, di esame e di analisi che, se tidoto per le intese in grado di risanare e consentite, nulla avrebbero tolto all'urgenza rilanciare lo sviluppo di questo paese sempre del decreto. più in marcia verso il disastro. Un provvedimento di pronto intervento Per quanto riguarda le privatizzazioni, può essere proposto, infatti, solo da una faccio solo un'affermazione: un passo avanti classe dirigente credibile. Ci troviamo invece e due indietro, o meglio, indietro e di traver• di fronte ad un Governo che è appendice so. Su questo piano la confusione è al colmo. pendula di un mondo politico responsabile Il nostro «no» è quindi contro una politica del più grande disastro nazionale degli ultimi vecchia; è un «no» per rendere chiara l'esi• settantanni. Voi, uomini di questa maggio• genza e la disponibilità ad una svolta. Non ranza, la guerra non l'avete perduta contro diciamo «no» con iattanza; al contrario, lo gli Stati Uniti, la Russia e il resto del mon• facciamo con grave preoccupazione. Il «tan• do... to peggio, tanto meglio» non è la nostra politica e non serve al paese. PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Parigi, Ci auguriamQ che le nuove grandi prove ma vorrei pregare i colleghi del gruppo che ci attendono, anche sul terreno del repubblicano, alcuni colleghi del gruppo del risanamento finanziario e del rinnovamento movimento per la democrazia: la Rete, ed economico e sociale del paese per far rien• altri, di proseguire la loro conversazione trare il piede che già penzola nel baratro, fuori dall'aula o di sedersi. aprano la riflessione nuova delle forze inter• ne alla maggioranza che avvertono la gravità GASTONE PARIGI. Dicevo che voi, uomini della situazione e l'urgenza di una svolta. della maggioranza, la guerra non l'avete Atti Parlamentari — 2140 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 perduta contro gli Stati Uniti, la Russia e il secolari ruberie di una nomenklatura altret• resto del mondo, ma, senza neppure com• tanto secolare e maestra in ogni sorta di batterla, contro bande criminali, mafiose o imbroglio, pur di sopravvivere al proprio camorristiche che siano, consentendo così fallimento. non ad un grande vecchio ma ad un piccolo Votiamo contro questo provvedimento pazzo di affermare che la Sicilia è meglio anche perché oltre che truffaldino è iniquo, abbandonarla al proprio destino (Commenti allorquando, con accenti di novità, ripropo• dei deputati del gruppo della lega nord — ne le stesse tangenti sui più deboli, lasciando Applausi dei deputati del gruppo del MSI- indenni i clienti più grassi e grossi e più destra nazionale)! generosi di voti e di tangenti. Voi, uomini della maggioranza, avete ar• Votiamo contro questo provvedimento recato all'economia nazionale danni mate• non solo perché truffaldino, non solo perché riali superiori a quelli provocati dalle guerre iniquo, ma anche perché è un provvedimen• del 1915-1918 e del 1940-1945 messe assie• to sciocco, nel senso clinico della parola, me, per cui occorreranno intere generazioni allorquando, in preda ad una forma di irre• per ripararli. Voi, uomini della maggioranza, sistibile cleptomania, applica senza saperlo avete avvolto l'Italia in una inestricabile rete l'imposta patrimoniale anche sui depositi di corruzione, che neppure i padri simoniaci giudiziali intestati alle procedure fallimenta• potevano immaginare e realizzare! Voi, uo• ri, sicché pioveranno i ricorsi e le dichiara• mini della maggioranza, avete staccato il zioni di nullità di tali accertamenti. Non popolo dallo Stato e avete gravemente com• conoscete neanche il diritto fallimentare, promesso l'immagine dell'Italia all'estero. pur essendo dei falliti! Non lo conoscete! Voi, uomini della maggioranza, non por• (Applusi dei deputati del gruppo del MSI- tate l'Italia a Maastricht ma la conducete a destra nazionale). Tirana o, nella migliore delle ipotesi, a Za• Aggiungo che il raddoppio indiscriminato gabria o a Lubiana! Onorevole ministro delle delle concessioni governative finisce per col• finanze, voi, uomini della maggioranza sa• pire anche la licenza di caccia, penalizzando pete che il fallito non può essere curatore né così in modo irrazionale ed inaccettabile i giudice delegato, né creditore del proprio cacciatori italiani (Applausi polemici del fallimento. Voi, invece, volete essere non deputato Apuzzo), che in pochi anni hanno solo i giudici delegati, i curatori del vostro visto triplicare i balzelli a loro carico. Ave• fallimento, ma addirittura i creditori abusivi vamo predisposto in proposito, sia detto tra che riscuotono il prezzo del riparto finale del parentesi, uno specifico emendamento volto fallimento stesso (Applausi dei deputati del ad escludere dal raddoppio appunto la licen• gruppo del MSI-destra nazionale). Una sif• za di caccia, ma il voto di fiducia ha vanifi• fatta classe dirigente non doveva permettersi cato la nostra proposta. di imporre al popolo una serie di sacrifici Votiamo contro perché questo provvedi• senza il preventivo, responsabile vaglio del mento è la conseguenza inevitabile di una Parlamento. A meno che non si voglia am• politica finanziaria inficiata dalla necessità mettere e riconoscere che il Parlamento è di difendere la lira, non al fine di sostenere del tutto inutile, ingombrante e superato una sana economia, ma allo scopo di pro• dagli eventi! cacciarsi la droga del debito pubblico, man• Noi del gruppo del MSI-destra nazionale cando la quale lo Stato, questo Stato, non voteremo contro il provvedimento di cui si avrebbe neppure le risorse per pagare gli parla, non solo per le ragioni che ho esposto, stipendi e le pensioni di agosto. ma anche perché è truffaldino, direi nel Siamo ben lontani, onorevoli colleghi, dai senso giuridico della parola. Lo dimostra lo tempi in cui uno Stato credibile e rispettato squallido capitolo delle privatizzazioni, lad• chiedeva ai suoi cittadini, agli italiani, di dove non si riconosce che l'intero mondo donare l'oro alla patria, lo otteneva e con delle partecipazioni è gravemente compro• quello superava le enormi difficoltà di quegli messo da un debito che è la sommatoria anni, e senza bisogno di ricette del ministro delle incompetenze, degli sperperi e delle delle finanze. Atti Parlamentari — 2141 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Per ottenere altrettanta fiducia, signori del anche lacrime, sofferenze e ulteriori difficol• Governo, e il responsabile concorso dei cit• tà. tadini tutti, non solo competenza, scienza, Ex ministro Marini, mi rivolgo a lei, cri• onestà, equità dovete infondere nelle leggi, stiano sociale, ex sindacalista: io penso che, ma soprattutto senso dello Stato, di quello insieme ai suoi colleghi, avrà pure avuto Stato che noi del Movimento sociale italiano modo di leggere questi telegrammi! Ebbene, intendiamo difendere sia dal malgoverno dei i pensionati chiedevano al Parlamento di potenti che dalle straccionerie di chi lo vuole emendare alcuni articoli che intervenivano frammentato per bande geopolitiche, così sulle loro pensioni bloccandole e, in partico• come i mafiosi fanno allorquando si sparti• lare, aggravando il problema della casa e scono il controllo del territorio. della qualità della vita nei quartieri delle Sono queste, in sintesi, le ragioni per cui nostre metropoli. noi intendiamo votare cotro questo provve• Io penso che il Parlamento, nella sua dimento (Applausi dei deputati del gruppo maggioranza, non sia coerente con la filoso• del MSI-destra nazionale — Congratulazio• fia dell'uomo. Pensiamo ai cristiani, pensia• ni). mo ai tanti cristiani che stanno qua dentro e che si rifanno al Vangelo: ebbene, nel PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per Vangelo non c'è scritto che bisogna fare gli dichiarazione di voto l'onorevole Rapagnà. interessi dei ricchi e dei proprietari, quanto Ne ha facoltà. piuttosto che bisogna aiutare i poveri, e non solo con le elemosine! Pio RAPAGNÀ. Signor Presidente, signori La cultura laica è molto più coerente del Governo... perchè chiede sacrifici alle classi subalterne, mentre ottiene la vittoria della proprietà e CARLO TASSI. «Signori» si fa per dire! del denaro! Signor Presidente, in Italia i cristiani di oggi, e in particolare i democri• Pio RAPAGNÀ. ... onorevoli colleghi, è la stiani hanno preferito diventare protestanti prima volta che riesco a fare una dichiara• (Applausi dei deputati dei gruppi della lega zione di voto in presenza di numerosi colle• nord e del MSI-destra nazionale) e quindi ghi parlamentari (Commenti). Per me è mi abbracciare la teoria della proprietà, la teo• onore anche parlare di fronte al Governo. ria della ricchezza, la teoria del denaro, la Vorrei comunque fare una comunicazio• teoria dell'arricchimento! (Commenti). ne nel mio intervento. Al gruppo parlamen• tare federalista europeo sono arrivati in que• PRESIDENTE. Onorevole Rapagnà, si ri• sti giorni moltissimi telegrammi. E siccome volga alla Presidenza, perché la Presidenza penso che chi ha spedito quei telegrammi si l'ascolta! volesse rivolgere a tutti coloro che nel Par• lamento avrebbero potuto capire ed ascolta• Pio RAPAGNÀ. Signor Presidente, lei co• re le sue richieste, credo che gli stessi tele• me laico è molto più coerente, perchè noi grammi siano arrivati anche a voi, onorevoli laici siamo tali anche rispetto alle sofferenze colleghi. della gente e, quindi, se dobbiamo rastrella• A mandarli sono state le associazioni di re risorse, non partiamo prima di tutto dai pensionati e di anziani circoli vari che chie• più piccoli, dalle lacrime... devano a questo Parlamento di tenere conto Noi diciamo al Governo, al signor mini• dei loro problemi. Lo hanno chiesto ai sei stro Goria: per mettere insieme questa ric• parlamentari del gruppo federalista europeo chezza dello Stato andate a raccogliere le ma ripeto — penso che lo abbiano chiesto lacrime dei cittadini che non hanno più anche a voi, agli altri gruppi, a quelli più lacrime! Vi rivolgete ai più deboli; avete grandi, a quelli — come dire? — più sociali, fatto un decreto che colpisce solo loro, e non più vicini alla sofferenza della gente, a quelli i ricchi, che non colpisce la proprietà, né gli che magari pensano che intervenire in eco• arricchimenti, né i grandi risparmi delle nomia significa solo rastrellare risorse e non banche! Atti Parlamentari — 2142 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Signor Presidente, in questa battaglia con• stiani, come possiamo oggi parlare dei tro il decreto io, come semplice parlamen• poveri bambini, dei poveri vecchi, di povere tare, ho cercato di fare il mio dovere: sono case di riposo, poveri ospedali, poveri cristi stato in aula, sono intervenuto ed ho presen• che stanno al mondo quando, adottando tato anche degli emendamenti. Colleghi par• questo provvedimento, ve la prendete pro• lamentari, vorrei dire anche all'onorevole prio con chi non si può difendere e non ha Silvia Costa, che segue gli affari sociali... voce? Ebbene, conserveremo gelosamente, (Commenti). Vorrei rivolgermi a tutti i cri• nel nostro cuore, le parole dei telegrammi stiani, a tutti i democristiani che si interes• inviati al nostro gruppo, perché sono un sano del sociale: essere sociali oggi — non appello alla giustizia che questo Parlamento dico socialisti, ma sociali — significa vera• non ha saputo accogliere, sono una richiesta mente partire dalla sofferenza dei più deboli. di aiuto dei più deboli, per i quali questo Non dico di raccogliere l'invito del Vangelo, Parlamento non ha avuto orecchie. Ex mi• che ammonisce «guai ai ricchi», ma almeno nistro Marini, tu lo sai (Vivi commenti) che di sostenere che tutti gli uomini sono uguali significa stare in mezzo ai problemi della ed hanno diritto ad avere uno spazio nella gente, lottare per il salario, per la pensione società! e per il posto di lavoro! Questo Governo Perché questo decreto è iniquo? Esso è forse è sordo... tale non dal punto di vista delle teorie eco• nomiche generali..." Signor Presidente del PRESIDENTE. Deve concludere, onore• Consiglio, lei da bravo socialista dovrebbe vole Rapagnà. capire che non è questo il socialismo! Non andiamo verso il socialismo, non andiamo Pio RAPAGNÀ. Il gruppo federalista euro• verso la distribuzione delle cose buone, ma peo, con tutto il cuore, voterà contro la verso il rastrellamento della sofferenza di conversione di questo decreto-legge, perché una parte dei cittadini per fare la ricchezza il Governo non ha saputo rispondere alle di altri! Questa mia dichiarazione è una sofferenze della gente, non ha saputo far dichiarazione d'affetto verso tutti coloro che entrare in Parlamento il cuore. L'onorevole a causa vostra dovranno sopportare ulteriori Segni propone l'elezione diretta del sindaco, sofferenze e disagi! ma il popolo direttamente non può dire Mi rivolgo al ministro della protezione niente al Parlamento. Ci hanno chiesto un civile, con il quale in questi giorni abbiamo aiuto e noi diamo sofferenza. Avremmo avuto dei contatti in relazione ai problemi dovuto dare felicità! Io avevo auspicato che concreti della gente, perché noi qui parlia• in questa Camera fossimo felici e sorridessi• mo non di parlamentari in generale (Com• mo per dare felicità agli altri, e invece siamo menti - Si grida: Bravo!) ma di uomini in impegnati in tanti problemi, in tante cose carne ed ossa... materiali: la gente soffre e noi non ce ne accorgiamo. Auguri a questo Parlamento. PRESIDENTE. Onorevole Rapagnà, lei ha Speriamo che la gente capisca che non ancora un minuto di tempo per concludere siamo stati capaci di aiutare chi ne aveva la sua dichiarazione di voto. bisogno per durezza di cuore, e non per cattiveria. Però la bontà potrà nascere anche Pio RAPAGNÀ. Signor Presidente, ho ap• nel cuore del Presidente del Consiglio, e prezzato il suo intervento contro le privatiz• fargli adottare altri provvedimenti con una zazioni, quindi penso di essere stato corretto maggiore umanità (Applausi dei deputati anche con lei. La ringrazio di avermi segna• dei gruppi federalista europeo, della lega lato che mi resta un minuto, e di non aver nord, del MSI-destra nazionale, di rifonda• detto «fuori i secondi», cioè chi non è d'ac• zione comunista, dei verdi, del movimento cordo: possiamo rimanere anche se votiamo per la democrazia: la Rete). contro, perché questo non è un match delle olimpiadi! PRESIDENTE. Indico la votazione nomi• Carissimi onorevoli democristiani e cri• nale, mediante procedimento elettronico, Atti Parlamentari — 2143 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 sul disegno di legge di conversione n. 1287 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE testé esaminato. GIORGIO NAPOLITANO

(Segue la votazione). Ritiro delle dimissioni del deputato Vin• MARCO FORMENTINI. Presidente, qui c'è cenzo Scotti e dimissioni dei deputati un voto fasullo! (Commenti - Proteste). , Giovanni Goria, Euge• nio Melandri. MARTINO DORIGO. Chiedo di parlare sulla regolarità della votazione. PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la deliberazione sulle dimissioni dei deputati PRESIDENTE. Ne ha facoltà. , Nino Cristofori, Giovanni Goria, Eugenio Melandri. MARTINO DORIGO. Una contestazione Comunico che in data 11 luglio 1992 è semplicissima. Continuiamo a trovarci di pervenuta alla Presidenza la seguente lettera fronte a soprusi messi in atto dalla maggio• dal deputato Vincenzo Scotti: ranza, che continua ad esprimere con degli «Signor Presidente, imbrogli un voto... con la presente lettera rassegno le di• GIUSEPPE SARETTA. NO, vieni a vedere! missioni da deputato eletto alla Camera il 5 aprile 1992 nella circoscrizione Napoli- MARTINO DORIGO. Nel terzo settore da Caserta. sinistra è stato espresso un voto senza che il Esprimo a lei e ai colleghi tutti i sensi della parlamentare fosse presente. È l'ennesima mia stima e riconoscenza. volta che succede. In fede Vincenzo Scotti». PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Dori• go. Dispongo che i deputati segretari com• piano gli opportuni accertamenti (I deputati In data odierna — dopo, quindi, l'iscrizio• segretari compiono gli accertamenti dispo• ne all'ordine del giorno della seduta di oggi sti dal Presidente). dalla deliberazione dell'Assemblea sulle di• Avverto che i deputati segretari non han• missioni di alcuni deputati, a cominciare, no rilevato irregolarità. secondo l'ordine cronologico, da quelle del• l'onorevole Vincenzo Scotti —, mi è perve• Comunico il risultato della votazione: nuta dallo stesso deputato la seguente ulte• riore lettera: Presenti 548 Votanti 524 «Caro Presidente, Astenuti . 24 Maggioranza 263 in data odierna ho presentato le mie di• Hanno votato sì 288 missioni da Ministro per gli affari esteri. Con Hanno votato no 236 la presente lettera ritiro pertanto (Applausi dei deputati del gruppo del MSI-destra na• (La Camera approva). zionale e del deputato Pannella) le dimissio• ni da deputato eletto il 5 aprile nella circo• Sospendo la seduta fino alle 17,20 per scrizione di Napoli-Caserta. consentire al Presidente Napolitano di assu• Con deferenti ossequi. mere la Presidenza. In fede

La seduta, sospesa alle 17,5, Vincenzo Scotti». è ripresa alle 17,20. A seguito di tale seconda lettera pervenu- Atti Parlamentari — 2144 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 tami quest'oggi, evidentemente viene meno parola ad un oratore per ciascun gruppo che la necessità di deliberare sulle dimissioni del ne faccia richiesta. deputato Vincenzo Scotti. MASSIMO D'ALEMA. Chiedo di parlare. Lucio MAGRI. Chiedo di parlare sull'ordi• ne dei lavori. PRESDIENTE. Ne ha facoltà.

MASSIMO D'ALEMA. Signor Presidente, o- PRESIDENTE. Ne ha facoltà. norevoli colleghi, mi sembra che la situazio• ne che si sta determinando è una situazione Lucio MAGRI. Signor Presidente, mi par• notevolmente nuova e grave, nel senso che rebbe abbastanza bizzarro se, dopo l'annun• noi siamo stati informati da lei, Presidente, cio (che non mi sembra puramente d'uffi• delle dimissioni del ministro degli affari este• cio) che lei ha dato all'Assemblea, ri e siamo stati informati dalla stampa che, passassimo come se niente fosse al dibattito contemporaneamente, sarebbero in corso le sulle dimissioni di cui avremmo dovuto oc• dimissioni anche del ministro per il commer• cuparci. cio estero. Non conosciamo le motivazioni Delle due l'ima: Se l'onorevole Scotti (mi• di tali dimissioni ma non vi è dubbio che ci nistro degli affari esteri di un Governo che troviamo in una situazione del tutto anoma• appena stamane ci ha chiesto la fiducia in la. Non sappiamo neppure, tra l'altro, quan• nome della drammatica situazione del pae• do tali dimissioni siano state presentate al se) si è accorto solo questa mattina che forse Presidente del Consiglio (anch'io voglio ri• era stato impulsivo nella decisione di accet• cordare che solo poco fa abbiamo votato la tare l'incarico ministeriale, pur sapendo che fiducia ad un Governo sulla cui composizio• ciò comportava l'incompatibilità, allora ci ne, quantomeno, avevamo notizie non cer• troviamo di fronte — voglio dirlo — non solo tificate e confuse). ad un giudizio sulla leggerezza di una per• Ora, la mia impressione (ma su tale argo• sona, ma sulla composizione e il peso di un mento mi soffermerò, eventualmente, nel Governo: è un fatto politico non piccolo dibattito sulle dimissioni dei parlamentari) è (Applausi); se poi — come invece credo — che in questo momento si stia scaricando le ragioni delle dimissioni del ministro degli sulle istituzioni e sul Governo del paese affari esteri (non so nemmeno se si tratti l'aprirsi di un conflitto all'interno della de• soltanto delle sue) sono legate a sopravvenu• mocrazia cristiana. La mia impressione è ti motivi politici, allora ciò renderebbe più che questo escamotage dell'incompatibilità seria la decisione dell'onorevole Scotti, ma oggi si mostri per quello che veramente è, non vi è dubbio che porrebbe un problema cioè: uno strumento atto a regolare questio• di credibilità di questo Governo e ci impor• ni interne al partito di maggioranza relativa. rebbe di sapere e di discutere a che punto Lo scaricarsi di tale conflitto sulle istituzioni siamo. e sul Governo del paese in un momento così Signor Presidente, le chiedo per lo meno grave è certamente un fatto che desta una di rinviare o sospendere la discussione di cui grandissima preoccupazione. al punto 2 all'ordine del giorno e di convo• Personalmente non credo che noi dobbia• care la Conferenza dei presidenti di gruppo mo sospendere e rinviare l'esame del secon• per valutare una situazione così allarmante, do punto all'ordine del giorno. Penso invece grave e che rischia di finire in operetta che sia utile avviare un dibattito politico: ci (Applausi dei deputati del gruppo di rifon• sono delle dimissioni da discutere, evidente• dazione comunista). mente c'è un dibattito politico! Voglio tuttavia avanzare la richiesta che il PRESIDENTE. Sul richiamo all'ordine dei Presidente del Consiglio dei ministri venga lavori dell'onorevole Lucio Magri, ai sensi immediatamente in aula a riferire sulle di• del combinato disposto degli articoli 41, missioni (Applausi dei deputati dei gruppi comma 1, e 45 del regolamento darò la del PDS, di rifondazione comunista, dei Atti Parlamentari — 2145 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 verdi, federalista europeo, del movimento dire che non si attua una gran trovata ogni per la democrazia: la Rete e repubblicano) volta che si cerca di risolvere problemi isti• e sulle ragioni di tali dimissioni. tuzionali e politici «cossighianamente», at• Chiedo pertanto che si avvìi la discussione traverso novazioni di fatto che non diventa• sulle dimissioni all'ordine del giorno con no di diritto e che distruggono quel tanto di l'intesa però che, in qualsiasi momento il diritto che esiste. Pertanto non mi felicitai Presidente del Consiglio giunga in aula, il con il collega e — se me lo consente — dibattito si'interrompa e che gli si dia la illustre e valido amico Forlani, che di quella parola. trovata e di quella soluzione era stato l'au• Voglio dire che mi sono rivolto (privata• tore. mente, perché erano in corso votazioni) in Sottolineai che ciò mi sembrava almeno questo senso al Presidente del Consiglio, un po' imprudente, il che mi sorprendeva, pregandolo inoltre di non allontanarsi, data perché indubbiamente per il segretario della la gravità della situazione che si stava per democrazia cristiana, il collega Forlani, la detérininare. prudenza è normalmente virtù e non solo Debbo dire che il Presidente del Consiglio calcolo, una virtù che lui mostra di praticare mi ha dato una risposta sconcertante, nel o di tentare di praticare. senso che mi ha detto che egli non ha Ora ci troviamo di fronte ad una situazio• ricevuto alcuna lettera di dimissioni; non ne molto semplice. Presidente, io tengo a vorrei che ci trovassimo di fronte ad un'in• che qualora vi siano altre lettere di dimissio• quietante commedia degli equivoci. Tutta• ni confermate, il dibattito si apra su di esse. via, siccome non si tratta di questioni private Non so se gli altri due colleghi abbiano ma di problemi che investono il Governo del ritirato le loro dimissioni, ma se non l'hanno paese e la rispettabilità delle istituzioni, ri• fatto credo dovremo passare — come mi tengo che non si debba sospendere questa pare di fatto il Presidente intenda fare — ad seduta ma avviare un dibattito politico sulle aprire il dibattito politico su quelle dimissio• dimissioni. ni, un dibattito politico e parlamentare che Chiedo inoltre ai rappresentanti del Go• non può non essere di grande interesse e, verno che il Presidente del Consiglio, nella dopo le settimane che sono passate, non di serata di oggi, venga a spiegare al Parlamen• grande passione, ma di grande considerazio• to e al paese se c'è un Governo, chi ne faccia ne ed impegno. parte, quali siano le questioni politiche che Resta però il fatto, signor Presidente, che hanno indotto il ministro degli esteri e — non è sicuramente sospettabile di unica pas• pare — un altro ministro a dimettersi, per• sione di parte il parlamentare che in que• chè ritengo che di questo il Parlamento st'aula, dinanzi ad una situazione credo debba essere informato subito; altrimenti assolutamente senza precedenti, viene a sa• quella di oggi sarà un'altra giornata nera per pere in via incidentale dal Presidente della questo paese e per le sue istituzioni (Applau• Camera che il Governo registra le dimissio• si dei deputati dei gruppi del PDS, di rifon• ni, ovviamente politiche, del suo ministro dazione comunista, dei verdi, federalista degli esteri e probabilmente di altri, dimo• europeo, del movimento per la democrazia: strando quello che temevamo in non pochi, la Rete e repubblicano). ma che in pochi esprimevamo: la mancanza da parte di questo Presidente del Consiglio MARCO PANNELLA Chiedo di parlare. della capacità di animare, di disciplinare e di dare vigore ad un gruppo di governo delle PRESIDENTE. Ne ha facoltà. istituzioni e delle difficoltà del nostro paese. Il modo: è impazzito all'improvviso Enzo MARCO PANNELLA. Signor Presidente, Scotti? È impazzito all'improvviso il Presi• fin dal primo momento, quando in modo dente del Consiglio? Credo che le spiegazio• vario sul nostro paese e sulle varie botteghe ni psichiatriche non appartengano alla no• politiche giunse questa notizia della «grande stra cultura, la quale troverà conferma in riforma» che era stata tentata, mi permisi di quello che accadrà. Prendo semplicemente Atti Parlamentari — 2146 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 atto di un fatto: il Governo riesce — tra una maniera parlamentare, per introdurre un fiducia e l'altra, del Senato e della Camera, discorso pirandelliano e contemporanea• fra un'obbedienza e l'altra, una disciplina e mente tragico. l'altra, una collaborazione di fatto istituzio• Pirandelliano è l'annunzio all'Assemblea, nale delle opposizioni che non hanno ecce• prima, delle dimissioni dell'onorevole Scotti duto (anzi!) nell'esprimere la loro contrarie• e, poi, del loro ritiro. Nessuno sa perché. Lo tà, lasciando corso ad un provvedimento stesso Presidente del Consiglio nei momenti contro cui abbiamo non solo riserve, ma seri del dibattito parlamentare è sempre gravissime obiezioni — a vedere in fuga, di assente: è la seconda volta che dobbiamo nuovo, il Presidente del Consiglio, esatta• registrare l'assenza del Presidente del Con• mente come ha già fatto altre due o tre volte. siglio, mentre il Parlamento aveva ed ha il Il rapporto con la Camera del nostro diritto di sapere dal capo del Governo se Presidente del Consiglio corrisponde, dal abbia accettato o meno le dimissioni del punto di vista storico, a quello del ministro ministro Scotti. per i rapporti con il Parlamento del Governo Noi abbiamo il diritto di sapere se il Craxi, che distruggeva sistematicamente — Presidente del Consiglio abbia avuto un col• ognuno ha le proprie capacità! — i rapporti loquio con il Presidente della Repubblica ai fra il Parlamento e il Governo. Abbiamo sensi dell'articolo 92 della Costituzione. Ar• sempre constatato questo fatto, sapendo ticolo 92 della Costituzione: se ci sei batti un tuttavia benissimo che per altri versi il no• colpo! Ma ora, perché abbiamo diritto di stro collega Amato ha capacità sicuramente saperlo in questo momento! notevoli, per quello che mi riguarda su Come cittadini, come politici, come espo• moltissimi argomenti sicuramente assai nenti di un'Assemblea parlamentare, abbia• maggiori delle mie; quindi, egli può essere mo il diritto di sapere cosa stia succedendo certamente prezioso al nostro paese ed al nelle ultime ore, se queste comunicazioni suo partito, ma non dal posto in cui si trova. siano l'introduzione dei lavori del consiglio Signor Presidente, in conclusione ritengo nazionale della democrazia cristiana o se che il cammino da lei indicato sia doveroso siano la conseguenza logica dell'intervista e saggio: una volta terminati gli interventi dell'onorevole Andreotti; abbiamo il diritto sull'ordine dei lavori, si proceda con il dibat• di sapere se siamo convocati per assistere ad tito sulle altre dimissioni (se ancora ve ne una faida all'interno della democrazia cri• sono). Evidentemente, però, la Camera esi• stiana, abbiamo il diritto di sapere, oggi, se ge che subito dopo il Presidente del Consi• le dirnissioni dell'onorevole Scotti siano col• glio venga a riferire: credo che su questo legate alle manovre all'interno di quel parti• nessuno potrà accusarci di volontà partigia• to per respingere o accettare le dimissioni na e di non rispetto delle prerogative della dei ininistri divenuti incompatibili per ver• maggioranza, la quale — essa per prima — detto interno; abbiamo il diritto di sapere — ha il diritto di sapere dal Presidente del oggi e non domani — il ministro degli affari Consiglio cosa sia accaduto (Applausi dei esteri Scotti si sia dimesso per una frase del deputati dei gruppi federalista europeo, dei Presidente del Consiglio Amato, secondo la verdi e del deputato Sgarbi). quale pezzi dello Stato hanno responsabilità nella lotta alla mafia; noi abbiamo il diritto GIUSEPPE TATARELLA. Chiedo di parlare. di sapere se il ministro Scotti si senta coin• volto in questo giudizio di responsabilità. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Quando sapremo tutte queste cose, signor Presidente della Camera? GIUSEPPE TATARELLA. Signor Presidente, Noi vogliamo saperle oggi, in questa sedu• era stato comunicato all'Assemblea, intorno ta, con o senza sospensione; ma noi abbia• alle ore 17, che i lavori sarebbero stati mo il diritto di introdurre un dibattito poli• sospesi per un quarto d'ora al fine di con• tico in questa sede, perché il Parlamento si sentirle di presiedere la seduta. È stato un giustifica come istituto vitale se è vitale nel mòdo felpato ed intelligente, è stata una dare risposte politiche ai cittadini. Ecco Atti Parlamentari — 2147 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 perché richiamiamo l'attenzione del Presi• nazionale, del movimento per la democra• dente e di tutta l'Assemblea sulla necessità zia: la Rete, federalista europeo). di un immediato dibattito politico, soprattut• Signor Presidente, che considerazione si to per sapere se l'assente Presidente del ha del Parlamento? Decidano essi dove se• Consiglio abbia accettato o meno le dimis• dere: se, nel momento in cui scelgono di sioni del suo dimissionario ininistro degli restare ministri, sui banchi del Governo o, esteri... nel momento in cui scelgono di restare Un'ultima notazione: che figura faccia• deputati, sui banchi del Parlamento. Ma mo, colleghi del Parlamento, a Maastricht, almeno mettano piede in quest'aula! Tanto in Europa, nel vedere un ministro degli per cominciare, mi sembra che il segretario esteri che prima presenta le dimissioni, poi della democrazia cristiana e il presidente di le ritira? Siamo veramente al decadimento, quel gruppo siano correttamente qui ad al vilipendio dello Stato, della nazione, delle ascoltare il dibattito; non so invece dove istituzioni. A ciò concorrono come sempre, siano e che cosa stiano facendo coloro che unicamente, gli uomini della maggioranza hanno provocato il dibattito stesso. (Applausi dei deputati del gruppo del MSI- Signor Presidente, sono d'accordo con destra nazionale). D'Alema e con gli altri colleghi intervenuti, Palmella e Tatarella: chiedo che il dibattito . Chiedo di parlare. abbia inizio, che attraverso motociclisti o cavalleggeri si reperiscano i tre ministri in questione e che si inviti il Presidente del PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Consiglio dei ministri a venirci a dire se questi ministri l'abbiano reso oggetto di ima FRANCESCO RUTELLI. Signor Presidente, comunicazione. si rincorrono voci circa il fatto che non solo Vorrei dire un'ultima cosa. Signor Presi• il ministro degli affari esteri, ma anche il dente, colleghi, le dimissioni dal Governo del ministro per il commercio con l'estero, si ministro degli affari esteri sono un fatto di sarebbe dimesso (sembrerebbe per telefo• gravità senza precedenti. Tra l'altro, sappia• no); circa il fatto che il Presidente del Con• mo tutti quale sia il momento internazionale siglio non sarebbe informato neppure di che viviamo e siamo chiamati a non fare queste dimissioni, mentre il Capo dello Stato alcun genere di retorica sulla situazione. le avrebbe già accolte... Vorrei però chiarire che il nostro gruppo, Signor Presidente, la Camera è convocata quando è stata avanzata dalla democrazia per discutere le dimissioni da deputato di tre cristiana la proposta dell'incompatibilità tra ministri. Mentre sono qui presenti 500 de• la carica di ministro e quella di parlamenta• putati per discutere di tali dimissioni, mi re, non si è associato alle critiche preventive risulta che i tre ministri deputati siano as• di altre formazioni politiche, presentando senti. fin dall'inizio il conto di incongruenze di Pongo al Presidente della Camera anche il natura politica a cui si voleva o si sarebbe problema di mandare motociclisti, cavalieri voluto dare una sanzione formalistico-parla- (Si ride).., mentare. Tuttavia — e vorrei essere molto chiaro FRANCESCO RUTELLI. Non vorrei usare su questo, concludendo—, amici della de• altre espressioni per invitare cortesemente i mocrazia cristiana, voi avete fatto questa tre ministri che si dimettono da deputati e scelta, che sia giusta o sbagliata. che fanno convocare 500 deputati per discu• A questo punto, tale scelta ha valicato la tere delle loro dimissioni, a venire qui, a far direzione o il consiglio nazionale della de• conoscere gli argomenti su cui si fondano le mocrazia cristiana, è approdata in Parla• loro dimissioni o quelli per cui ritirano le mento ed oggi è compito di quest'ultimo dimissioni stesse (Applausi dei deputati dei affrontarla. La raccomandazione che quindi gruppi dei verdi, del PDS, della lega nord, vorrei rivolgere, senza provocazioni né esa• di rifondazione comunista, del MSI-destra sperazioni polemiche, poiché certamente il Atti Parlamentari — 2148 — Camera dei Deputati

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momento è tutt'altro che entusiasmante ed PAOLO BATTISTUZZI. Chiedo di parlare. è difficile per tutti, è che non si venga magari tra mezz'ora, per mezzo di un mo• PRESIDENTE. Ne ha facoltà. tociclista, a portare il ritiro delle dimissioni dei due colleghi, che sono state magari PAOLO BATTISTUZZI. Signor Presidente, rimesse al consiglio nazionale della demo• avanzo semplicemente una richiesta senza crazia cristiana! entrare nel merito di una vicenda che assu• Oggi 500 deputati sono qui, il dibattito è me toni sconcertanti e sulla quale mi riservo già iniziato e deve essere portato a termine di esprimermi nel momento in cui entrere• per il rispetto che dobbiamo all'istituto par• mo in argomento. lamentare ed anche al rapporto tra quest'ul• La richiesta preliminare che vorrei rivol• timo e il Governo (Applausi dei deputati dei gerle, signor Presidente, è la seguente. Poi• gruppi dei verdi, del PDS, di rifondazione ché le dimissioni che sono per prime all'or• comunista e federalista europeo). dine del giorno di oggi sottendono una comune valutazione di natura politica, la LUIGI ROSSI. Chiedo di parlare. pregherei, anche se mi rendo conto delle esigenze procedurali, di darci, se sono a sua conoscenza e in suo possesso, valutazioni PRESIDENTE. Ne ha facoltà. complessive per quello che riguarda le di• missioni già previste all'ordine del giorno, LUIGI ROSSI. Signor Presidente, onorevoli l'eventualità che intercorrano novità, notizie colleghi, ho tra le mani un documento uffi• nuove da parte dell'altro ramo del Parla• ciale, l'ordine del giorno della seduta odier• mento: questo per poter poi iniziare un na, il quale al punto 2 reca: «Dimissioni dei dibattito di merito che ritengo molto impor• deputati Vincenzo Scotti, Nino Cristofori, tante. Giovanni Goria, Eugenio Melandri». Ebbene, debbo dire, che nel corso della GERARDO BIANCO. Chiedo di parlare. mia carriera di giornalista parlamentare, in 40 anni, un fatto coinè quello che constato PRESIDENTE. Ne ha facoltà. oggi non mi è mai accaduto (Commenti). In secondo luogo, non si può, dopo aver GERARDO BIANCO. Signor Presidente, o- chiesto la fiducia, venire a dire che il signor norevoli colleghi, non entro nel merito delle ministro Scotti non vuole più rassegnare le decisioni che sono state assunte dalla demo• dimissioni da deputato. E non sappiamo crazia cristiana, che non sono affatto frutto neanche se il punto 2 all'ordine del giorno di improvvisazione ma che nascono da un sarà discusso o meno., lungo dibattito pluriennale e da decisioni Ho già preparato il mio intervento su politiche responsabilmente assunte dagli or• questo punto e chiedo che il dibattito si gani statutari del partito. Lo farò, o lo svolga, perché questo è un oltraggio a tutto faremo, quando entreremo nel vivo del di• il Parlamento italiano (Applausi dei deputa- battito. ti del gruppo della lega nord)! Voglio solo dire che la nostra convinzione coincide con quella espressa da altri colleghi PRESIDENTE. Onorevole Rossi e onore• poc'anzi intervenuti, i quali hanno giusta• voli colleghi, desidero sottolineare che, pro• mente sottolineato come la materia di cui prio nell'ambito del punto 2 dell'ordine del stiamo discutendo non appartenga più ad un giorno si stanno svolgendo interventi sull'or• dibattito interno di partito, ma attenga ai dine dei lavori, che hainno natura incidenta• rapporti tra il Parlamento ed il Governo. le. Ciò esclude che possa esservi stato da Pertanto, siamo convinti della necessità di parte mia l'intendimento di non proseguire proseguire nell'esame del secondo punto nella trattazione di tale punto. Del resto all'ordine del giorno e delle altre dimissioni diversi colleghi che sono intervenuti hanno presentate. manifestato analogo convincimento. La decisione del collega Scotti è giunta Atti Parlamentari — 2149 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 inaspettata anche al gruppo della demo• nativo è stato, anche se a malapena, appro• crazia cristiana. Io non credo sia il caso di vato. drammatizzare: alcuni nostri amici e colle• E proprio il provvedimento sul risanamen• ghi avevano liberamente accettato un'impo• to della finanza pubblica era stato caratte• stazione politica di grande rilievo — e di rizzato dalle dichiarazioni di alcuni ministri questo gliene siamo grati — perché collegata di questo Governo, che avevano illustrato la a dibattiti culturali e politici ai quali non gravità della situazione e del momento poli• soltanto uomini come Ruffìlli hanno dato un tico ed economico che il paese sta vivendo. contributo, ma anche uomini di varia cultu• Ebbene, signor Presidente, non vi è dub• ra politica che sono appunto pervenuti alle bio che episodi come questo non possano stesse conclusioni. passare sottogamba, non possano passare Non vi è stato alcuno stravolgimento dei sotto silenzio, e nessuno può pensare e rapporti fra l'esecutivo e i partiti. Ciascun sperare che il Parlamento faccia finta che partito si comporta, nel contributo che dà nulla sia avvenuto! Sono episodi gravi che il alla formazione della maggioranza, secondo Parlamento deve conoscere e discutere; e un proprio spirito ed un proprio indirizzo. sono episodi purtroppo interni ad un partito, Noi chiariremo perché la scelta libera della come poc'anzi ha sottolineato l'onorevole democrazia cristiana ha oggi un ripensa• Bianco, al quale va la nostra stima. mento. Tuttavia, pur essendo questi episodi inter• Rispettiamo comunque questa decisione, ni ad un partito, noi non possiamo non ma riteniamo di dover proseguire nel dibat• evidenziare che essi hanno una loro riper• tito e di procedere alla votazione delle dimis• cussione sulle istituzioni. E nessuno può sioni degli altri colleghi che le hanno presen• avere la pretesa che le istituzioni, di fronte tate. a fatti di tali gravità, continuino a lavorare Naturalmente, vi è un secondo aspetto come se nulla fosse. che riguarda più direttamente il Governo: Pertanto, signor Presidente, noi chiedia• non vi è nessuna difficoltà che il Governo, mo che il Presidente del Consiglio venga in questa sera o domani (come meglio ritiene), Parlamento a chiarire il nodo della questio• venga in Parlamento a chiarire la propria ne, prima ancora che si affrontino gli altri posizione. Non ci saranno turbamenti nella argomenti all'ordine del giorno. Mi sembra compagine governativa. Il gruppo della de• che questo sia essenziale. mocrazia cristiana mantiene il proprio im• Ci affidiamo a lei, signor Presidente, per• pegno di un leale e fermo sostegno all'attua• ché chieda al Presidente del Consiglio di le Governo che sta affrontando con serietà i venire in quest'aula ad adempiere un dovere problemi, anche quando si verificano inci• rispetto al quale non avrebbe neppure dovu• denti di percorso come quelli accaduti oggi to essere sollecitato da noi. In realtà, l'ono• (Applausi dei deputati del gruppo della DC). revole Amato sarebbe dovuto immediata• mente intervenire; non ha invece avuto GAETANO GORGONI. Chiedo di parlare. questa sensibilità ed ha cosi offeso grave• mente il Parlamento, che ha il diritto di PRESIDENTE. Ne ha facoltà. conoscere le ragioni per le quali si sono verificati episodi di tale gravità (Applausi dei GAETANO GORGONI. Signor Presidente, ci deputati del gruppo repubblicano). troviamo di fronte ad una situazione gravis• sima, così come già è stato sottolineato da DIEGO NOVELLI. Chiedo di parlare. più parti. Siamo stati informati soltanto in aula delle dimissioni del ministro degli este• PRESIDENTE. Ne ha facoltà. ri, onorevole Scotti, e del ministro per il commercio con l'estero, senatore Vitalone. DIEGO NOVELLI. Signor Presidente, con• Questo poche ore dopo che il Parlamento verrà con me quando le ricordo che l'altro aveva votato la fiducia al Governo e pochi ieri, in Conferenza dei presidenti di gruppo, minuti dopo che un provvedimento gover• lei ha rivolto un richiamo al collega Palmella Atti Parlamentari — 2150 — Camera dei Deputati

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(intervenuto per il gruppo federalista euro• DIEGO NOVELLI. Mi domando se sia pos• peo) e a me (che parlavo per il gruppo del sibile scaricare sul Parlamento e sulle istitu• movimento per la democrazia: la Rete), che zioni le contraddizioni interne al partito di nella seduta precedente, in cui sono state maggioranza relativa. Sono decenni che, discusse per la prima volta le dimissioni del purtroppo, assistiamo a fenomeni di questo collega Melandri, da questi banchi avevamo genere, sia al centro che alla periferia! Tutte chiesto, forse con un tono leggermente insi• le volte che all'interno della democrazia nuante, se vi fossero altre dimissioni e per cristiana si verificano scontri tra le varie quali ragioni non fossero state regolarmente correnti e fazioni a pagarne direttamente le iscritte all'ordine del giorno. conseguenze sono le istituzioni. In quella sede lei, signor Presidente, rilevò Credo che questo comportamento debba giustamente e correttamente che il Parla• essere denunciato e fermamente respinto. mento aveva discusso le dimissioni del col• Sono abbastanza in disaccordo con chi vor• lega Melandri perché erano state le prime rebbe proseguire nella discussione delle di• ad essere presentate. In quella occasione missioni come se nulla fosse accaduto. In• abbiamo tutti convenuto che, d'ora in avan• nanzitutto, come ha richiesto il collega ti, le dimissioni non saranno più un fatto di Battistuzzi, vorrei sapere quale fine facciano ordinaria amministrazione, trattate cioè sen• le dimissioni di Cristofori e di Goria: sono za essere regolarmente iscritte con anticipo confermate o sono ritirate? all'ordine del giorno» dell'Assemblea. E ciò è Dopo di che, avuta questa informazione, parso opportuno, in questa occasione, visto io chiedo che sia sospesa la sedutale che il il carattere delle dimissioni presentate dai Presidente del Consiglio sia chiamato a ve• ministri Scotti, Cristofori e Goria. nire in quest'aula. E non posso non censu• Evidentemente siamo stati facili profeti, rare ancora una volta il comportamento, perché si conosceva da tempo la decisione che considero offensivo, del responsabile assunta dalla democrazia cristiana; non vo• dell'esecutivo nei confronti di questa Assem• glio entrare comunque nel merito della que• blea. È la seconda volta che l'onorevole stione, perché avremo occasione di discuter• Amato si presenta in aula per prendere il ne e, a differenza del collega Rossi, non ho voto che gli serve, dopo di che, appena è a scritto delle considerazioni attinenti al meri• conoscenza di circostanze particolari, come to, sul quale interverrà il collega Piscitello. quei ragazzini che vengono sorpresi con il Voglio richiamare l'attenzione dell'Assem• dito nel barattolo della marmellata, fugge. blea sull'incidente che si è determinato. Da Credo che questo sia un atteggiamento cen• tempo si parla, signor Presidente, di deterio• surabile. E la prego, signor Presidente, per ramento e di degrado delle istituzioni demo• tutelare la dignità del Parlamento, di invitare cratiche, si parla di disaffezione, di scollamen• immediatamente questa sera il Presidente to dei cittadini dalle stesse. Ebbene, credo che del Consiglio a venire a riferire se il Governo l'episodio di cui oggi siamo involontariamen• che lui presiede è ancora nella completezza te protagonisti sia un ulteriore colpo alla dei suoi ministri o se invece dobbiamo pren• credibilità delle istituzioni. Non so se apprez• dere atto che il Presidente della Repubblica zare o rimanere abbastanza sconcertato per ha già accettato le dimissioni di alcuni com• l'atteggiamento, direi di serenità e di indiffe• ponenti di questo Governo (Applausi dei renza, del segretario della democrazia cristia• deputati dei gruppi del movimento per la na: quasi si trattasse delle dimissioni dell'as• democrazia: la Rete, federalista europeo e sessore di Casoria o di Moncalieri! Siamo di dei verdi). fronte invece alle dimissioni del ministro degli esteri del Governo della Repubblica. GIUSEPPE LA GANGA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE Mi scusi, onorevole Novel• PRESIDENTE. Ne ha facoltà. li. Onorevole Reina, la prego di non voltare sistematicamente le spalle alla Presidenza. GIUSEPPE LA GANGA. Signor Presidente, Prosegua, onorevole Novelli. non possiamo che prendere atto di quanto Atti Parlamentari — 2151 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 ha detto poco fa il collega Bianco, anche se Nessuna questione, ovviamente, fu sollevata resta l'impressione di una vicenda per lo da parte mia sulle valutazioni politiche e- meno tortuosa e — consentitemi di dirlo — spresse in Assemblea in occasione della di• anche imbarazzante. scussione sulle dimissioni del collega Melan• La scelta di stabilire un principio di incom• dri, ma soltanto la doverosa precisazione patibilità che la democrazia cristiana ha che da parte della Presidenza si era seguito deciso di adottare al suo interno noi l'aveva• scrupolosamente l'ordine cronologico delle mo considerata compatibile, anzi possibile e lettere di dimissioni pervenute alla Presiden• persino condivisibile, ma se fosse stata inse• za. E quella del collega Melandri era perve• rita in un contesto di più ampie riforme e nuta in data 3 luglio. Successivamente, per soprattutto se fosse stata disciplinata. essere precisi, in date 11, 15 e 16 luglio Siamo stati facili profeti. Non essendo erano pervenute alla Presidenza le lettere di stata disciplinata, ma essendo stata .affidata dimissioni da deputato degli onorevoli Scot• alla unilateralità e alla vicenda interna di un ti, Cristofori e Goria. partito, essa è diventata un'occasione per Nella riunione della Conferenza dei presi• l'episodio che si è verificato oggi. Natural• denti di gruppo di giovedì 23 luglio noi mente possiamo benissimo accettare che convenimmo di inserire nel calendario di tale episodio sia limitato ad una decisione questa settimana e di mettere all'ordine del personale e individuale del ministro Scotti, giorno di oggi quelle tre lettere di dimissioni, ma certamente esso non può che vedere d'intesa con il Presidente del Senato, in anche noi imbarazzati, come credo tutti i considerazione del fatto che anche al Presi• colleghi. dente del Senato erano pervenute lettere di A questo punto, ritengo che convenga al dimissioni di senatori membri del Governo Presidente valutare se non sia il caso di (come quei tre deputati), sulla base di una mettere in votazione le altre dimissioni che comune — esplicita o non esplicita, ma restano all'ordine del giorno, in attesa che il notoria — motivazione. Quindi ci sembrò Governo ci chiarisca una questione su cui — altamente opportuno concertare con il Pre• devo dire la verità — credo che abbia po• sidente del Senato una discussione conte• chissime responsabilità. Senza alcuna pole• stuale. mica, non credo che si possa scaricare sul Mi è pervenuta soltanto oggi la successiva Governo una responsabilità che appartiene lettera dell'onorevole Scotti, di cui ho dato ad una vicenda politica legittima, ma fran• lettura. camente per adesso ancora non chiarita, che Dico subito che di quella lettera ciò che, riguarda la democrazia cristiana (Applausi ovviamente, interessa la Presidenza della dei deputati del gruppo del PSI). Camera è l'espressione «ritiro le dimissioni da deputato». Questo è ciò che interessa la PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, innan• Presidenza della Camera, che non può che zitutto — e non dovrei neppure dirlo — prenderne atto e, di conseguenza, non pro• dovete essere certi tutti che chi presiede cedere alla discussione e votazione delle questa Assemblea ha la sola preoccupazione dimissioni precedentemente rassegnate dal• di tutelare la dignità del Parlamento. E lo l'onorevole Scotti. farà anche in questa occasione, fra l'altro, Considero però pienamente fondata l'esi• assicurando la continuità dei nostri lavori genza, sollevata da più parti in questa di• secondo l'ordine del giorno che abbiamo scussione, di un chiarimento politico da adottato e comunicato (Applausi dei depu• parte del Governo, da parte della Presidenza tati dei gruppi del PDS, federalista europeo del Consiglio. e dei verdi). Non ho da dire nulla su ciò che ai colleglli Torno un attimo indietro, dal momento è stato riferito, o è stato comunicato per vie che si è qui richiamata una discussione brevi. Non ho da dire nulla sull'esistenza o svoltasi in quest'aula nella seduta di giovedì meno di questa lettera di dimissioni dell'o• 23 luglio, nonché una successiva riunione norevole Vincenzo Scotti da ministro degli della Conferenza dei presidenti di gruppo. esteri e, soprattutto, non ho da dire nulla Atti Parlamentari — 2152 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 sulle conseguenze che intenderà trarne il delle dimissioni degli onorevoli Cristofori Governo: questa è responsabilità esclusiva e Goria (Commenti). del Presidente del Consiglio, del Governo di Non è necessario commentare ad alta fronte al Parlamento. E io credo che si voce ogni passaggio, onorevoli colleghi... debba, nel corso di questa seduta, avere il Quanto alla presenza o meno in aula dei chiarimento necessario. deputati dimissionari, onorevole Rutelli, Ritengo però che ciò non debba significa• comprenderà bene che io non ho alcun re la rinuncia a procedere nella discussione potere di farli venire qui. Se ritengono di su questo punto all'ordine del giorno (Ap• dover essere presenti, per chiarimenti o plausi del deputato Pannello), perché — anche soltanto a scopo di ascolto, lo faran• onorevole Battistuzzi, mi pare che lei giusta• no. Credo che perverrà loro notizia dell'au• mente abbia posto il quesito — non vi è spicio o della sollecitazione che stanno ve• alcuna novità per le altre dimissioni, il cui nendo in questo momento dalla Camera. esame è iscritto all'ordine del giorno. Voi Ha chiesto di parlare il sottosegretario alla sapete che, per ultimo — perché si tratta di Presidenza del Consiglio, senatore Fabbri. una nuova lettera di dimissioni — è previsto anche l'esame delle dimissioni dell'onorevo• , Sottosegretario di Stato le Melandri. Ma io mi riferivo, ovviamente, alla Presidenza del Consiglio. Onorevole alle dimissioni degli onorevoli Cristofori e Presidente, onorevoli colleghi, desidero co• Goria, che rimangono dimissioni valide, sul• municare alla Camera, a nome del Presiden• le quali discutere e votare. Non è giunta te del Consiglio, che il Presidente, onorevole nessuna successiva lettera, né da parte del• Amato, ha testé ricevuto — dico testé rice• l'uno, né da parte dell'altro. vuto — una lettera del ministro degli affari Aggiungo, onorevoli colleghi, che al Sena• esteri, onorevole Scotti, con la quale egli to in questo momento è in corso una discus• rassegna le sue dimissioni dal Governo. sione sulle dimissioni dei senatori membri Il Presidente del Consiglio ha informato del Governo, uno dei quali, per altro, il telefonicamente il Capo dello Stato e ha senatore Vitalone, ha comunicato con lette• concordato con lui di riservarsi al riguardo ra di ritirare le dimissioni da senatore, senza le decisioni del caso. Non ho altro da comu• per altro annunciare le dimissioni da mini• nicare, per ora (Vivi commenti — Applausi stro del commercio con l'estero (Si ride — polemici dei deputati dei gruppi del PDS, di Vivi commenti — Applausi polemici dei rifondazione comunista, del MSI-destra na• deputati dei gruppi della lega nord, del zionale e del movimento per la democrazia: MSI-destra nazionale e federalista euro• la Rete). peo). Onorevoli colleghi, ho piacere che vi di• PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, pren• stendiate... do atto del chiarimento reso dal sottosegre• tario Fabbri. Abbiamo ascoltato una comu• FILIPPO BERSELLI. È la repubblica delle nicazione da parte del Governo che specifica banane! un punto su cui era stato richiesto un chia• rimento da parte dei colleghi che sono inter• GASTONE PARIGI. Tutti a Rio! È jl carne• venuti nella discussione. vale! Naturalmente, senatore Fabbri, la prego di far presente al Presidente del Consiglio PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, lascia• l'esigenza che egli riferisca al Parlamento temi concludere! sulla questione, anche dopo aver preso do• Sulle dimissioni di quattro senatori si sta verosamente contatto con il Capo dello Sta• svolgendo un dibattito, essendosi deciso di to, in maniera che non ci si trovi in una procedere ad una discussione congiunta. situazione come quella in cui ci siamo tro• Naturalmente le votazioni non possono che vati quest'oggi, ed in cui, a quanto pare, si essere distinte per ciascuno dei dimissionari. è trovato anche il Presidente del Consiglio. Noi, quindi, procederemo all'esame Lei ammetterà che la comunicazione alla Atti Parlamentari — 2153 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Camera dei deputati, incidentalmente, attra• sull'accettazione delle dimissioni avranno verso una lettera rivolta al Presidente, delle luogo a scrutinio segreto mlediante procedi• dimissioni di un autorevole membro del mento elettronico. Governo, senza che questa notizia fosse stata prima in qualche modo resa pubblica, MARCO BOATO. Facciamo una discussio• ha determinato una situazione di compren• ne unica, Presidente! sibile disagio e suscitato una sollecitazione critica, che la invito a trasmettere al Presi• PRESIDENTE. Onorevole Boato, quando dente del Consiglio. si sarà esaurita con il voto la questione delle Comunico che in data 15 luglio 1992 è dimissioni dell'onorevole Cristofori, darò la pervenuta alla Presidenza la seguente lettera parola a chi voglia intervenire sulle dimissio• dal deputato Nino Cristofori: ni dell'onorevole Goria, non considerando «Caro Presidente, esaurito il proprio discorso politico con un con la presente rassegno le dimissioni da intervento precedentemente fatto. Quindi, deputato. La mia decisione è maturata neì sta a ciascuno decidere come regolarsi. contesto della scelta politica assunta dal mio Ha chiesto di parlare l'onorevole Palmel• partito di rendere incompatibile l'incarico la. Ne ha facoltà. parlamentare con quello di componente del Consiglio dei ministri. MARCO PANNELLA. Signor Presidente, Cordiali saluti colleghi, vorrei innanzitutto evidenziare un Nino Cristofori» elemento positivo ed importante: credo che vada sottolineato con attenzione, e forse anche con gratitudine, il fatto che il segre• Per chiarezza, credo sia bene che si pro• tario della democrazia cristiana e tanti altri ceda anche alla lettura della lettera dell'ono• colleghi membri della direzione e della se• revole Goria. Poi, naturalmente, si sarà libe• gretaria della democrazia cristiana siano in ri di discutere i due documenti questo momento qui tra noi, invece che distintamente. La leggo soltanto perché se (come avrebbe potuto essere comprensibile) ne abbia notizia e non vi siano equivoci al nella sede del loro partito, per cercare di far riguardo. fronte alla situazione. Comunico che in data 16 luglio 1992 è Credo che Forlani sappia che ci tengo a pervenuta alla Presidenza la seguente lettera dire questo, non per una clausola di stile, ma del deputato Giovanni Goria: perché ritengo che da altri, in queste condi• «Carissimo Presidente, zioni, tale testimonianza di responsabilità in ossequio ad un impegno liberamente istituzionale (anche democratico-cristiana) assunto con gli organi dirigenti del mio non sarebbe venuta molto facilmente. partito circa l'incompatibilità tra il ruolo di Dopo questa premessa, colleghi, osservo ministro e quello di parlamentare, avendo che non appena appresi le decisioni assunte ritenuto di potere comunque utilmente in• dalla democrazia cristiana, reagii immedia• terpretare il mandato ricevuto dagli elettori tamente, poiché ritenevo — e lo dichiarai — nelle funzioni di membro del Governo, ras• che si trattasse di atto imprudente e assolu• segno con la presente le dimissioni da depu• tamente non giustificabile sul piano politico. tato. I fatti, onorevoli Forlani, hanno dimostra• Le sarò particolarmente grato se vorrà to — mi pare in modo inequivoco — che comunicare all'aula questa mia decisione, non vi era prudenza in quella decisione; a unitamente ad un saluto cordiale ed un meno che non si ritenga che esponenti co• sincero augurio di buon lavoro. munque molto importanti della democrazia Cordialmente cristiana siano tutti contemporaneamente Giovanni Goria» impazziti: il ministro Scotti che si dimette, Cristofori che non si dimette, Vitalone che Avverto che, ai sensi del primo comma si dimette e ritira le dimissioni. Si è creato, dell'articolo 49 del regolamento, le votazioni è chiaro, il terreno su cui questa situazione Atti Parlamentari — 2154 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 di crisi riesce a germogliare in modo e- per i propri deputati l'incompatibilità tra vidente. le funzioni di ministro e quelle di parla• Vi è anche un'altra constatazione da fare, mentare. signor Presidente: indubbiamente, questa Credo che questi siano la ratio ed il modo équipe di Governo si trova in condizioni con i quali si è proceduto. politiche — e anche umane — tali per cui il Si dice che il deputato è libero di non fare legame, la collaborazione e il dialogo essen• il ministro se non vuole accettare questa ziali tra il Presidente del Consiglio ed altri indicazione del partito; ma io sono in totale membri importanti del Governo sono prati• disaccordo. Noi dobbiamo garantire, ai giu• camente inesistenti. Si tratta di una consta• dici nel processo penale o civile, al deputato tazione, è così! (Commenti). nella vita parlamentare ed in genere all'uo• Mi rendo conto, colleghi, che vi è molto mo politico, la serenità delle rispettive deci• da discutere, e che è faticoso per tutti. sioni. Dobbiamo impedire che vengano loro Qual è, comunque, la tesi della democra• in modo tardivo suggerite regole di compor• zia cristiana e di altri? La democrazia cri• tamento che nel contratto di candidatura stiana, in un momento di difficoltà, ha pro• non erano state nemmeno immaginate e che posto un fatto nuovo, che prefigura quindi gli elettori ignoravano. coraggiosamente il punto di arrivo verso il Siamo tenuti a non avere vincolo di man• quale ci si deve dirigere. Prefigurare nell'og• dato: è il dogma della nostra situazione. Si gi quello che nel domani vogliamo conqui• dice: «Ma quel deputato ha accettato libera• stare come assètto giudirico è un buon me• mente...». No, nel nostro sistema costituzio• todo, perché anche i mezzi prefigurano i nale, collega Forlani (quello della Repubbli• fini, ed occorre non essere contraddittori e ca parlamentare, tranne due eccezioni nella acquistare questo senso di novità. situazione mondiale relative a democrazie di Credo di aver colto la buona fede di tale piccoli paesi), chi vuole essere uomo o don• procedura; così come ho sempre sottolinea• na di governo, persona di governo, tranne to la sicura buona fede, nei suoi continui, eccezioni pur configurabili, deve essere par• reiterati e gravi attentati alla Costituzione, lamentare. La nostra tradizione, la nostra del Presidente Cossiga, il quale ci diceva: «È legge scritta, quanto è accaduto mostrano indubbio che quello che io faccio non è che, tranne eccezioni, i ministri ed il Presi• previsto dalle regole scritte di oggi. Ma nella dente del Consiglio vengono espressi all'in• situazione di sfascio e di difficoltà, mi faccio terno, non solo dal Parlamento. carico, a mie spese (ed anche a spese della Del resto, conosciamo il motivo per il normalità apparente della vita del paese) di quale nel nostro paese vi sono dei sottose• anticipare comportamenti che vogliamo sia• gretari: perché nel regime monarchico, all'i• no iscritti nell'esito che dovremo dare alla nizio delle legislature unitarie, non si accet• crisi del paese». tava la presenza fisica di ministri che non Io ho ritenuto sempre che questa posizio• fossero anche parlamentari, sicché — allora ne fosse gravissima, da non condividere in necessariamente — si inventarono le funzio• nulla se non nell'elemento della buona fede. ni del sottosegretario per ragioni propria• In buona fede — si diceva — occorre atten• mente parlamentari. tare alla legge ed alla Costituzione scritta in Ora cosa abbiamo determinato? Si preten• nome di un superiore interesse. de da colleghi democratico-cristiani che ac• In questo caso la democrazia cristiana, sin cettino che, per una regola che secondo da adesso, mostra al paese che la sete di l'articolo 49 della Costituzione il partito non potere — quella che oggi viene sospettata può stabilire, quest'ultimo, mantenendo ed dall'opinione pubblica nei confronti dei par• accrescendo i propri poteri partitocratici titi della partitocrazia — se mai l'abbia (non naturali e non ortodossi), a fin di bene avuta, non ce l'ha più. A tal punto che, accentui il «proprio» della partitocrazia: fare anticipando una regola che in un assetto economia del rispetto della legalità per pre• presidenzialista della nostra forma di gover• tesi fini superiori ed il bene del paese. no probabilmente adotteremmo, stabilisce A questo riguardo debbo fare una critica Atti Parlamentari — 2155 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 gravissima ai nostri colleghi che hanno ac• sottocultura trionfante (non docente) della cettato per un momento questa richiesta del classe dirigente che voi avete installato nel loro partito. Avrei voglia di dire che io paese, in modo particolare nei mass-media, respingo le loro dimissioni, ma li voglio nel potere economico dei boiardi pubblici, cacciar via... Un parlamentare che è eletto nonché dei cosiddetti capi dell'economia anche nella speranza, nella convinzione le• privata che sono i più grandi tributari in gittima dei propri elettori che diventi sotto• genere dell'intervento spurio pubblico (detto segretario e ministro (è questo legittimo e «pubblico» nel nostro paese)! necessario), d'un tratto deve riscontrare che Quando, la democrazia cristiana ha chie• fra i 58 milioni di italiani o i 38 milioni di sto a questi colleghi chiamati al Governo di elettori la democrazia cristiana stabilisce che dimettersi da parlamentari ha fatto qualcosa non possano fare i ministri solo 700 o 800 sulla linea di Cossiga; una cosa sicuramente persone. comprensibile e decorosa, ma intollerabile Di ciò si tratta, perché la vostra norma — per noi, perché il «proprio»« della partitocra• quella che avete voluto imporre — dice che zia, dei guai che abbiamo, è sempre stato tutti possono far parte del governo, tranne i quello di aver vissuto la Costituzione mate• deputati e i senatori; se questi infatti voglio• riale, la legge materiale, e di non avere mai no farlo, devono dimettersi da parlamentari. avuto nulla di certo! Si vuole oggi presentare Ricordo che l'articolo 23 della costituzio• come un fatto nuovo il fatto che per dimo• ne francese prevede che il parlamentare strare — nella migliore delle ipotesi — che assume la carica di Governo, perde il man• noi siamo sensibili alle esigenze di innova• dato, lascia le funzioni di parlamentare, ma zione, continuando ad onorare la legge e le è sostituito in Parlamento da un deputato regole del non rispetto dell'anomalia si co• supplente eletto contemporaneamente. Nel stringono dei deputati a fare esattamente ciò sistema parlamentare (non semipresidenzia• che hanno il dovere di non fare: intendere le) lussemburghese il deputato chiamato a come vincolo di mandato l'obbedienza al ricoprire funzioni di governo che si dimette proprio partito, per cui si vedrà preclusa la dalla Camera è reiscritto di diritto, come propria attività di Governo, se si resterà primo supplente, della lista in cui è stato deputati. No, non può essere così! eletto. Anche in Svezia, pur essendovi un È su tale argomento che ci dobbiamo altro sistema parlamentare, sono previsti pronunciare adesso nell'esprimere il nostro meccanismi del tipo di quelli che ho testé parere su questa richiesta di dimissioni: se indicato. siamo d'accordo che, qui ed oggi, il parla• Signor Presidente della Camera, ciò che, mentare della Repubblica italiana, per vin• tra l'altro, mi ha preoccupato in questa colo di mandato nei confronti dei propri situazione è la tendenza ad andare incontro organi di partito, possa o debba stabilire e demagógicamente — anche se non lo si accettare che non può essere membro di un capisce — alla demagogia antiparlamentare Governo, se non dimettendosi dalla nostra che viene fatta circolare nel paese. Pensate Assemblea, io dico che questa è una dimi• che a noi parlamentari viene rimproverato nuita capitis, questa è una aggressione alle addirittura di avere una infermeria che fun• funzioni, alle prerogative e ai doveri di ogni ziona! Ora, personalmente, farò forse un po' parlamentare! Onorevoli colleghi, vi ricordo come Cyrano de Bergerac per il proprio che siete stati eletti dalla maggioranza dei naso. Io sono stato capace — come vi ho vostri elettori — nella DC dalla unanimità — dimostrato nel corso dei lustri — di dire ovviamente nella speranza che possiate di• tutto quello che noi parlamentari meritava• ventare donne e uomini di Governo! mo e qualcosa di più e di operare — magari Rompere questo contratto, innovare, esi• attraverso l'esempio — per prefigurare quel• gere che il parlamentare si sacrifichi in lo che di bene o di male ritenevo necessario. quanto tale per aver accesso, in regime Ma non tollero la parola «naso», non tollero parlamentare, al Governo della Repubblica in questo momento di demagogia antiparla• è stata a mio avviso cosa confusa, anche se mentare, questa messa sotto accusa, che è chiara, ed imprudente: infatti, fa acqua da Atti Parlamentari — 2156 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 tutti i punti di vista. Noi abbiamo questa crisi usufruisce nel nostro paese) innanzitutto a perché, per esempio, il Presidente del Con• questo collega, affinché ritiri le sue dimissio• siglio giuridicamente non doveva nulla; ma ni. Se entro la fine del dibattito questo invito nel momento in etti fa un Governo e sa che non verrà accolto, io voterò in modo con• c'è questa mina, vorrà parlare — se è capo vinto contro l'accettazione di tali dimissioni. del Governo e Presidente del Consiglio — Anche perché, colleghi, voi sapete che dal con i suoi ministri, comprendere ciò che sta 1976, senza eccezione, io ho sempre difeso per accadere, quali problemi si pongano e la cosiddetta regola di cortesia (io la chiamo possano incidere sulla realtà del Governo? di prudenza) di respingere sempre in prima Vorrà parlare di questa mancanza di sereni• battuta, per qualunque motivo siano state tà che grava, a torto o a ragione, su ministri presentate, le dimissioni. Credo che in que• e colleghi? sta norma vi sia il distillato di una secolare No, niente: ognuno va avanti per suo saggezza e quindi personalmente lo avrei già conto! Abbiamo un ministro che ci dice che fatto e lo farei e non credo occorra fare le due superholding sono il toccasana e eccezioni; queste ultime si fanno per liberar• l'altro ministro per suo conto — il Presidente si di Giovanni Negri o di me (non ce n'era del Consiglio si occupa di altro — ci dice alcun bisogno, poiché ce ne saremmo andati l'opposto; abbiamo il ministro degli esteri comunque, come è stato dimostrato da tutte che ritiene — lo sentiremo —, a torto o a le legislature repubblicane dal momento in ragione, di doversi comunque a questo pun• cui vi abbiamo preso parte e da tutti i to dimettere per restar deputato (per che consigli comunali ai quali abbiamo parteci• altro, se no?) e dà un doppio riconoscimento pato). L'ho deplorato quando, sia pure com• al suo partito. Di questo certo io non mi prensibilmente, all'inizio di questa legislatu• rallegro; ritengo che ciò sia gravissimo. ra, la collega Luciana Castellina lo chiedeva D'altra parte — ho sentito le risa —, ai compagni del PDS ed agli altri e continuo Vitalone invece ritira le dimissioni (e c'è da a deplorarlo. ridere). Da questo punto di vista, ridiamo Come vedete, in questa vicenda, dietro ad pure, ma si tratta di un tema di grande un mero atto di ^tile che chiamiamo di gravità e serietà. Vorrei rivolgermi, senza cortesia, vi sono molta saggezza ed una inutili crudeltà, a chi si chiede perché questi scelta politica di fondo che dobbiamo assu• colleghi non siano qui; in una visione luddica mere e confermare. della vita politica capisco benissimo che Credo che in questo momento, nel quale questi colleghi si trovino in difficoltà a venire sono comunque in causa grandi problemi ed qui. Tra l'altro, se adesso abbiamo la tradi• anche grossi guai, dovremmo per prudenza, zione che chi si dimette è presente in aula, seguendo e rinverdendo una tradizione, vo• ne ho qualche colpa. Nel 1977, dimettendo• tare contro le dimissioni in esame. Prean• mi effettivamente, come ho sempre fatto, nuncio, invece, che a nostro parere le altre restai in aula e presi la parola; feci qualcosa dimissioni all'ordine del giorno presentano che era senza precedenti, tranne due o tre caratteristiche diverse (Applausi). casi verificatisi nel 1947-1948. Normalmen• te, infatti, per una questione di stile che non condividevo, il collega non partecipava e PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• soprattutto magari non prendeva la parola. norevole Luigi Rossi. Ne ha facoltà. Sotto questo aspetto, quindi, rispetto pro/^ fondamente la sensibilità di colleghi che si ] LUIGI ROSSI. Signor Presidente, onorevoli trovano sicuramente in una situazione molto colleghi, in base ai suoi programmi imposta• diffìcile; non ritengo sia mancanza di rispetto ti sull'avvento del federalismo in Italia e sul del Parlamento se, animati da luddicità pro• ripristino di un'autentica sovranità popolare fonda o da quello stile che si ritiene obbliga• come base dello Stato di diritto, la lega nord torio, questi colleghi non sono qui tra noi. è favorevole ad una netta divisione delle Vorrei però rivolgere un invito (c'è Radio competenze attribuite ai tre poteri fonda• Radicale: l'unico servizio pubblico di cui si mentali, ovviamente correlati ed intercoor- Atti Parlamentari — 2157 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 dinati fra loro nel vitale circuito federalista a votare sulle dimissioni da parlamentari di e, quindi, nel supremo interesse dei cittadi• alcuni ministri tuttora in carica e che, co• ni, quali soggetti che, nella confusione arbi• munque, rimarranno titolari degli stessi di• trariamente, intenzionalmente, consapevol• casteri. Non si tiene conto del fatto che dopo mente consolidata dal centralismo il voto i dimissionari, presentatisi a scaglioni, partitocratico, non sono più soggetti, ma persa la qualifica di parlamentari, saranno oggetti indiscriminati e trasformati in gregge dei semplici cittadini. Ma vi è da chiedersi dal Palazzo. — ed è questo il punto — se la mutazione La lega nord non accetta e non accetterà da parlamentari a cittadini in qualità di mai — conviene ripeterlo una volta di più — esperti garantisca al gabinetto le stesse qua• il fatto compiuto, specialmente quando esso lifiche stabilite dalla Costituzione per la for• non solo si rivela anticostituzionale, ma ri• mazione del precedente Governo. badisce l'arroganza del potere attraverso la Qualcuno dirà che si tratta di un ragiona• formula «hic Rhodus, hic salta», di cui la mento per assurdo. Eppure, a mio parere, democrazia cristiana ha sempre fatto uso siamo adesso di fronte alla prima anomalia indiscriminato. costituzionale. Infatti, quando l'onorevole La richiesta omologazione delle dimissio• Amato compose il suo gabinetto in base ni da parlamentari dei ministri dell'attuale all'articolo 92 della Costituzione, tutti i par• Governo, che tuttavia restano in carica, a lamentari oggi dimissionari in base all'arti• mio parere su un piano strettamente costi• colo 93 della Carta giurarono nelle mani del tuzionale rappresenta ima gravissima ano• Capo dello Stato. |n quella occasione, però, malia. Vi è da chiedersi, infatti, se il Governo essi erano ancora deputati e senatori, il che attualmente in carica possa essere lo stesso potrebbe significare che adesso, con le loro di prima dopo che molti dei suoi ministri dimissioni, si annulla il valore di quel giura• hanno dato le dimissioni da parlamentari mento. Si tratta di una considerazione nien• restando comunque al loro posto. te affatto formale e neppure insignificante. Quello a cui la Camera si appresta a dar L'articok) 91... luogo non assomiglia, quindi, al rituale della solita prassi per la richiesta di dimissioni di PRESIDENTE. Mi scusi se la interrompo, uno dei suoi membri: è invece la formaliz• onorevole Rossi. Invito i colleghi «impegna• zazione, a nostro parere estremamente di• ti» a voltare le spalle e a fare capannello a scutibile, di un'importante operazione poli• prestare attenzione. tica e non soltanto politica, la quale nullifica Continui pure, onorevole Rossi. una volta di più, per la supremazia della volontà dei partiti — e della democrazia LUIGI ROSSI. L'articolo 91 stabilisce che cristiana in particolare —, le leggi e gli il Presidente della Repubblica, prima di as• itinera riguardanti la formazione del Gover• sumere le sue funzioni, deve prestare giura• no secondo quanto stabilito dagli articoli da mento di fedeltà alla Repubblica e di osser• 92 a 96 della Costituzione. vanza della Costituzione dinanzi al So bene che le mie considerazioni non Parlamento in seduta comune. muteranno l'esito di questa votazione, così Dal canto suo, l'articolo 93 sancisce: «Il come so bene che esistono già pronte dotte Presidente del Consiglio dei ministri e i opposizioni alla mia tesi. Tuttavia, la mia ministri, prima di assumere le funzioni, pre• consuetudine con gli studi giuridici, il ri• stano giuramento nelle mani del Presidente spetto istintivo per la norma giuridica, che della Repubblica». rappresenta sempre una regola di compor• Che quindi il giuramento sia un atto co• tamento, di costume, di rispetto reciproco, stituzionalmente assai rilevante è innegabile. è per me innanzitutto un problema di co• Durante i lavori della Costituente l'onorevo• scienza. L le Paolo Rossi, socialdemocratico, pur te• Quindi, il quesito che il Governo oggi ci nendo conto della profonda specificazione pone diviene in questa dimensione apparen• del messaggio cristiano nolite iurare e non temente semplicissimo. Noi siamo chiamati disconoscendo l'abuso del giuramento, rile- Atti Parlamentari — 2158 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 vò tuttavia — cito testualmente —: «Se mentare, avessero commesso atti per i quali escludessimo il giuramento di fedeltà alla sarebbe stato necessario adottare nei loro Costituzione e alla Repubblica del Capo del• confronti le procedure dell'articolo 68? lo Stato faremmo mia Costituzione anoma• A me pare, allora, che queste dimissioni la. Non esistono, che io sappia,» — aggiunse abbiano veramente mutato, sul piano costi• Rossi — «Costituzioni monarchiche e repub• tuzionale, i caratteri del primigenio Governo blicane moderne o antiche che non preve• Amato, quando si presentò alle Camere per dano questo atto formale e solenne di dichia• chiedere la fiducia. Ed ecco il terzo interro• razione di fedeltà del Capo dello Stato alla gativo che non mi sembra affatto privo di Repubblica, alla monarchia, se esiste la mo• spessore. Quando il Governo Amato ebbe la narchia, e comunque alla Costituzione ed fiducia in base all'articolo 94, le dimissioni alle leggi fondamentali che reggono lo Sta• dei ministri parlamentari non erano ancora to». intervenute. Essi, infatti, votarono come Ecco allora la prima domanda: Il giura• membri del Parlamento sia al Senato sia alla mento reso a suo tempo da questi stessi Camera. ministri, adesso non più parlamentari ma Poniamo un caso limite: se, visti i margini semplici esperti, è tuttora valido? Lo status estremamente esigui dei quali dispone la di questi ministri, allora parlamentari ed maggioranza attuale che sostiene la coalizio• oggi cittadini, agli effetti della validità di quel ne, fossero mancati durante la votazione giuramento solenne sul piano costituzionale sulla fiducia i voti dei parlamentari non più resta del tutto immutato, perchè essi conti• tali perché oggi dimissionari, non sarebbe nuano a ricoprire la carica originaria di potuto cadere il Governo? Dico questo so• ministro, oppure le dimissioni hanno mutato prattutto notando che nella DC stanno acca• tale status, tanto nella loro qualifica quanto dendo fatti stranissimi e che nel partito nel loro poteri di membri del gabinetto? sembra accentuarsi un grave processo di- Insomma, la validità di quel particolare, scrasico. Ma non è solo questo il problema; impegnativo giuramento sarebbe divenuta si tratta di vedere se, a parte la presenza ininfluente e irrilevante, se si tiene conto che degli stessi soggetti parlamentari e no nei chi lo ha prestato per rinvestitura a ministro vari dicasteri (e gli ex parlamentàri sono era allora un parlamentare e non, come molti), il Governo mantenga intatte le carat• oggi, un semplice cittadino. teristiche costituzionali che ne hanno per• Il giuramento del ministro Barucci, ad messo la costituzione e l'ottenimento della esempio, appare perfettamente costituzio• fiducia. Infatti, le dimissioni da parlamenta• nale, perchè egli lo rese nella sua qualifica re di un cospicuo numero di ministri in di esperto. Tuttavia, sempre sul piano costi• carica potrebbero configurarsi come una tuzionale, il giuramento del ministro Baruc• dimostrazione negativa a valenza politica. In ci ha un significato completamente diverso questo caso il presupposto non esiste, ma fu da quello reso dal ministro Goria e dagli altri sollevato da molti costituzionalisti — e giu• suoi colleghi dimissionari, i quali hanno stamente — quando la sinistra DC, su ordine giurato nel pieno della loro funzione parla• dell'onorevole De Mita, fece dimettere dal mentare. Non dimentichiamo che il parla• Gabinetto Andreotti i ministri della sua cor• mentare (articolo 67 dlella Costituzione) rap• rente. Anche allora assistemmo, purtroppo presenta la nazione ed esercita le sue senza conseguenze, ad una forzatura antico• funzioni senza vincolo di mandato. stituzionale. Altra anomalia: la funzione e le conse• Il fatto vero è che noi, legalizzando queste guenze dell'articolo 68, nonostante le super• dimissioni, legalizziamo contemporanea• ficiali variazioni introdotte ultimamente dal• mente una gravissima, abnorme crisi extra• la Camera, sono valide fino al momento parlamentare. Forse questa conclusione per della permanenza in carica? Cessano di esi• alcuni apparirà troppo sottile e arzigogolata stere solo dopo le dimissioni. E se — sempre se non addirittura paradossale o provocato• in tema di ipotesi — gli attuali dimissionari, ria. Il che, sulla base del ragionamento durante il periodo del loro mandato parla• giuridico, non mi sembra accettabile. Infat- Atti Parlamentari — 2159 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 ti, sempre restando rigidamente sul piano trasto tra Governo e Parlamento, tanto più della norma costituzionale, abbiamo un ali- importante se il dissenso era in grado di quid aliqui rei, ossia una sostituzione in comportare lo scioglimento delle Camere e genere fraudolenta, che si trasforma invece nuove elezioni. per imposizione dei partiti in una immediata E vi fu chi propose addirittura di esclude• restitutio in integrum, ossia dopo la frode re dal voto di fiducia i membri del Governo. l'immediata sanatoria assoluta. Infatti, Co• Mortati, dal canto suo, definì indispensabile stituzione alla mano, queste dimissioni han• la mozione di fiducia o di sfiducia anzitutto no profondamente mutato il significato co• per porre un argine alle crisi extraparlamen• stituzionale dell'investitura iniziale. tari, e quindi per porre i partiti in Parlamen• C'è da chiedersi, infatti, se la fiducia votata to davanti alle loro responsabilità (e qui ogni all'inizio dalla maggioranza a questo Gover• ulteriore commento appare inutile). no sia tuttora valida, considerate le moltepli• Tuttavia, quanto si sta consumando ades• ci perplessità finora esposte dopo la notevole so in quest'aula, se le mie considerazioni e intima mutazione che, sia pure formalmen• hanno qualche valore, non è l'unico e il solo te, le dimissioni hanno determinato. atto di arrogante supremazia dei partiti ri• C'è anche da chiedersi se, pur sempre sul spetto al Parlamento; anche il precedente rigido filo della logica costituzionale, il voto Governo, giova ripeterlo, convalidò la for• favorevole a queste dimissioni non sia effet• mula della cosiddetta lame duck, ossia del• tivamente un'eccezionale riedizione di un l'anatra zoppa, come dicono gli inglesi. In• voto di fiducia mascherato dalla consuetudi• fatti, i repubblicani uscirono ne di una collaudata prassi parlamentare frettolosamente dal Governo non durante le ispirata a fini di gran lunga diversi. consultazioni, ma addirittura al momento Proprio sui problemi connessi all'articolo del giuramento. Ed anche in quell'occasione 94 della Costituzione (fiducia e sfiducia) rimase frustrato il rispetto costituzionale. durante i lavori della Costituente si accese un Ecco perché i numeri per costituire una lungo ed accanito dibattito. Non voglio sof• maggioranza sono necessari, ma i numeri fermarmi sui particolari; desidero però sotto• non possono, non devono trasformarsi in lineare che i costituenti scrissero quel punti• strumenti per stravolgere le istituzioni e per glioso testo per confermare la continuità garantire il predominio assoluto di alcuni della presenza sempre operante all'interno partiti: «tangentopoli» docetl del Parlamento della sovranità popolare, e Ed allora, nonostante l'enfasi riformatrice non certo per legittimare i patteggiamenti a parole di questo strano, stranissimo Gover• dei partiti, ma al contrario per sollecitare, no bifido, i cui membri sono metà dentro e attraverso il dibattito, il confronto delle di• metà fuori del Parlamento, dico che tutto ciò verse opinioni e non la formalizzazione passi• può considerarsi l'ultima spiaggia del cen• va degli ordini sopravvenuti dalle segreterie tralismo partitocratico, nel quale gli uomini dei partiti insediati nella stanza dei bottoni. della stanza dei bottoni attendono il miraco• Il principio prevalente emerso durante il lo della loro immortalità, in adorazione ge• lungo dibattito tra i costituenti mi sembra nuflessa, sotto il pentacolo centralistico e possa così essere sintetizzato: la fiducia o la sollecitando lo spirito cabalistico del manua• sfiducia è deliberata su mozione motivata le Cencelli (Applausi dei deputati del gruppo con voto nominale. Tutti convenirono sulla della lega nord). inviolabilità di questa formula: Nitti, Ruini, Paolo Rossi, Mazzei, Mortati. Tutti inoltre PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, vorrei convenirono sul fatto che il documento av• rivolgere un invito, se non altro, agli undici rebbe dovuto essere una mozione ampia• deputati che hanno chiesto di parlare, affin• mente motivata. Nitti insistette sul fatto che ché si possa compiere imo sforzo di sintesi la fiducia avrebbe dovuto impegnare Gover• e di autolimitazione. Infatti, dopo quel che no e Camere sull'esecuzione di un determi• si è detto in quest'aula, noi dobbiamo con• nato programma, mentre la sfiducia avrebbe durre a conclusione la trattazione del secon• dovuto fissare esattamente i temóni del con• do punto dell'ordine del giorno. Atti Parlamentari — 2160 — Camera dei Deputati

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Pertanto, pur non potendo la Presidenza scaricano sul Governo e sul Parlamento. imporre alcun limite ai tempi degli interven• Non è certo questo il modo migliore per ti, perché essi sono stabiliti dal regolamento, introdurre innovazioni nel sistema istituzio• faccio appello ad uno sforzo di autolimita• nale! La democrazia cristiana aveva un di• zione nell'utilizzazione del tempo. sperato bisogno di accantonare, almeno per Ha chiesto di parlare l'onorevole De Pa• il momento, personaggi scomodi, compro• squale. Ne ha facoltà. mettenti, discussi, di mettere per ora da parte i Bernini, i Prandini, i Pomicino, i PANCRAZIO DE PASQUALE. Signor Pre• Gaspari, i Mannino. L'esito elettorale impo• sidente, onorevoli colleghi, le dimissioni pre• neva di fare qualcosa, e la democrazia cri• sentate da alcuni ministri membri di questa stiana l'ha fatto, ma ovviamente in un clima Camera non sono certo un fatto di routine, di sbandamento e secondo il suo costume, come gli episodi di queste ore dimostrano evitando cioè accuratamente di esprimere drammaticamente; non rientrano nella nor• un giudizio di merito su persone che restano malità di dimissiord singolarmente chieste potenti e determinanti al suo interno, sui in base ad una personale libera determi• loro comportamenti, sulle loro responsabili• nazione. tà, sui loro metodi di governo. Si tratta di ben altro; si tratta di una Si è voluta gabellare come scelta di fondo decisione politica assunta dalla democrazia una dura, sgradita necessità; si è voluta cristiana in ordine ad un problema molto accreditare ima immagine fatua di cambia• rilevante, e cioè l'incompatibilità tra mem• mento, in una situazione e in una operazione bri del Parlamento e membri del Governo. di assoluta continuità con il passato, con le Tali dimissioni assumono, dunque, un par• politiche e con le formule precedenti, non per ticolare significato in un momento in cui la ribaltare ma per conservare e salvaguardare crisi delle istituzioni è tanto acuta e l'equili• un sistema di potere in crisi. In fondo, signor brio tra i diversi poteri dello Stato tanto Presidente, anche se ha riscosso un certo precario. credito in una opinione pubblica assetata di Il clima, inoltre, è stato arroventato dal novità, questa è stata una risposta negativa, comportamento sprezzante del Governo, del mal camuffata, alla domanda di rigenerazio• Presidente del Consiglio che dovrebbe essere ne politica, di pulizia morale, di riforma dei qui — ma non c'è — a rendere conto partiti che sale con tanta forza da vasti settori dell'esplosione di una crisi così grave e scon• della vita sociale del nostro paese. certante. Ma, al di là di tutto questo, l'aspetto che Atti politici di tale portata, che producono a noi pare più inquietante e preoccupante conseguenze così dirompenti, meritano dun• non sta nei trucchi della democrazia cristia• que un giudizio politico da parte nostra, ma na, che provocano tanti guasti e per di più anche, credo, da parte di tutta l'Assemblea. si dimostrano inefficaci, ma sta nei pericoli La valenza di questo atto è multipla, ha che operazioni simili comportano o lasciano molti risvolti, tutti oscuri ed obliqui, che presagire per il sistema democratico nel suo vengono alla ribalta in modo contorto, come complesso. È questo, onorevoli colleghi, l'al• dimostrano le dimissioni presentate e poi larme che anche in questa occasione inten• ritirate dal ministro Scotti. Si dimostra con diamo lanciare. Che significato assume, og• evidenza che la decisione non scaturisce da gi, l'ipotesi di governi del tutto sganciati dal una sentita e maturata esigenza di riforma, Parlamento, che derivano la loro legittimità come ha detto in quest'aula l'onorevole non da quest'ultimo ma da altre fonti? Bianco, ma è venuta fuori all'improvviso, Decidere che nessun membro del Parla• come espediente per superare le contingenti mento possa essere membro di un governo difficoltà interne ad un partito in crisi, la significa prefigurare esecutivi di tecnici che, democrazia cristiana, in ordine alla forma• nel rapporto delle forze attuali, non possono zione del Governo. Bella riforma, signor che essere di estrazione confindustriale o Presidente! padronale; significa ipotizzare investiture di• Le difficoltà restano, si aggravano e si rette del Governo, accreditare forme plebi- Atti Parlamentari — 2161 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 scitarie di nomina governativa. Si avverte, zati e preoccupati, perché la maggioranza in sostanza, un tentativo di restringere i dimostra la sicurezza e l'incoscienza di un poteri sovrani del Parlamento. Certo, non si bambino di cinque anni alla guida di un agisce ancora frontalmente: voi procedete autovettura. Il dramma è che in questo caso per vie tortuose e senza decisioni trasparen• l'autovettura è il nostro paese. ti, determinando comunque pratiche eversi• Le dimissioni del ministro Scotti, la scelta ve nei confronti dell'ordinamento costituzio• di Vitalone ci sembrano il ripercuotersi sul nale. Pezzo a pezzo, con metodi striscianti, Parlamento di una faida interna alla demo• volete costituire dei precedenti, stabilire fatti crazia cristiana. compiuti, mettere paletti da cui partire per Vi sono, come è naturale, scelte che ge• arrivare dove volete: allo stravolgimento del nerano momenti di tensione, e le dimissioni sistema rappresentativo sancito nella nostra di alcuni ministri da parlamentari sono una Costituzione. di queste. Nonostante ciò che è successo È lo stesso spirito che si ritrova nella oggi, le dimissioni, se mantenute, aprono decretazione d'urgenza accoppiata al voto spiragli ad una riforma necessaria quanto di fiducia, nella elezione diretta del sindaco improcrastinabile: la separazione netta di e nello svuotamento dei consigli comunali. ruoli e di compiti tra l'esecutivo e il legisla• Noi ci stiamo opponendo con tutte le nostre tivo. Vi è l'esigenza naturale che i poteri di forze a una simile deriva, e quindi non controllo non vengano attribuiti anche a chi possiamo apprezzare in nessun modo queste dovrebbe essere controllato. Ma anche—mi dimissioni. La nostra contrarietà a questi sia consentito — vi è l'esigenza di non vostri atti e a quello che nella sostanza assistere più ad una sceneggiata come quella rappresentano è netta. Siamo contrari! E di alcuni giorni fa, quando, per evitare che affinché la nostra contrarietà risalti in modo la maggioranza venisse battuta, ministri e limpido, affinché la nostra opposizione sia sottosegretari al completo si sono presentati inequivocabile, noi ci asterremo. Non vo• in aula per votare e sono poi immediatamen• gliamo confondere, onorevoli colleghi, nel te fuggiti per non rispondere alle interroga• segreto dell'urna, i nostri voti né con quelli zioni sui fatti di Palermo! di chi tra di voi vuol vendere al paese come Sono passati poco più di duecento anni buona delle merce avariata, nè con quelli di da quando sono state elaborate le teorie chi tra di voi voterà contro per motivi non sulla separazione dei poteri. Tanto è servito certo nobili e per interessi particolaristici. alla democrazia cristiana per recepirle in Una notazione, infine, desidero fare a modo effettivo, con ima scelta che, con proposito delle dimissioni del ministro delle serena ingenuità, ci auguriamo non venga finanze Giovanni Goria. Accettate o respinte definitivamente contraddetta in aula attra• che siano le sue dimissioni da deputato, verso il voto segreto. Al partito socialista secondo noi il ministro Goria deve lasciare — temiamo — occorrerà per digerirle molto il Governo, perché inquisito (Applausi dei di più, ma rimaniamo comunque in paziente deputati del gruppo di rifondazione comu• attesa. nista). Il movimento per la democrazia: la Rete sostiene ormai da molto tempo che ministri PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole e sottosegretari non debbano fare parte del De Pasquale, anche per aver accolto l'esi• Parlamento, non ne debbano fare parte per genza di una certa concisione. rimarcare in modo netto la distinzione fra Ha chiesto di parlare l'onorevole Piscitel- l'esecutivo e il legislativo. Lo abbiamo per lo. Ne ha facoltà. altro proposto come una delle principali riforme istituzionali necessarie al nostro paese. Ci troviamo oggi a discuterne in PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE modo assolutamente parziale, a partire da TARCISIO GITTI. una regola interna di un partito di Governo, ma crediamo che questo possa comunque CALOGERO PISCITELLO. Siamo scandaliz• essere utile al Parlamento per avviare una Atti Parlamentari — 2162 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 riflessione e dare una forte indicazione in reale convinzione, siate coerenti fino in questo senso. fondo ed estendete l'incompatibilità anche Vogliamo quindi utilizzare questa occasio• ai vostri sottosegretari. Noi, comunque, co• ne per fare una richiesta semplice ai partiti glieremo l'occasione al volo ed accetteremo, della maggioranza: anticipate tutti una rifor• intanto, le dimissioni presentate. ma necessaria; date un segnale al paese in Abbiamo però un sospetto: il sospetto che un momento nel quale la sfiducia in chi ci voi non ci crediate fino in fondo. Vedete, io governa è altissima; (dimostrateci, o almeno sonò un deputato di prima nomina, ma sono dateci l'illusione, che non siete attaccati a malizioso da lunga data e la tensione di cui tutte le poltrone possibili, ma che sapete fare oggi quest'aula è sovraccarica, soprattutto una scelta, optando almeno per la più im• dopo le ultime notizie, sembra darmi già portante di queste; feite dimettere dal Parla• ragione. Abbiamo il sospetto che a molti di mento tutti i vostri ministri e sottosegretari voi il dito con cui voterete farà un brutto e date al Parlamento il suo giusto ruolo di scherzo e prevarrà sugli ordini di partito. legislatore e di controllore dell'attività del• Attenzione, però, il segnale che mandereste l'esecutivo. al paese sarebbe terribile: il segnale di una Questo Parlamento svolgerà le sue funzio• classe di governo imbelle di fronte ad un ni con maggiore serenità e funzionalità sen• paese già fortemente esasperato! Noi abbia• za i ministri dimissionari e lo svolgerebbe mo, però, la preoccupazione che di questo ancora meglio se anche altri abbandonasse• non vi rendiate conto e, di conseguenza, ro questi scranni per dedicarsi esclusiva• abbiate perso da tempo il senso di responsa• mente ai loro più autorevoli ruoli, sènza bilità ed il rispetto per la dignità del Parla• doversi affannare a votare quotidianamente, mento (Applausi dei deputati del gruppo del facendo da stampella al loro stesso claudi• movimento per la democrazia: la Rete). cante Governo. Tutti noi saremmo più sereni se anche PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• altri ministri rinunciassero spontaneamente norevole D'Alema. Ne ha facoltà. a questo tour de force: e non riesco a non consigliare, ad esempio, all'onorevole Andò MASSIMO D'ALEMA. Signor Presidente, o- di sottrarsi a questo stress continuo. norevoli colleglli, mi sembra del tutto evi• Non possiamo, peraltro, fare a meno di dente che stiamo discutendo dimissioni ano• notare — lo avevamo detto dall'inizio — che male rispetto ai casi di dimissioni discussi la regola interna che il partito di maggioran• nel passato in questo Parlamento. Dimissio• za relativa si è dato, per la quale il Parlamen• ni cioè che riguardano in blocco (o, meglio, to sta oggi discutendo, è probabilmente det• che riguardavano in blocco) i ministri demo• tata da un regolamento di conti interno alla cristiani, sulla base di un criterio di incom• democrazia cristiana, lanche in relazione alle patibilità stabilito dagli organismi dirigenti dimissioni più lunghe della storia del piane• di quel partito ed accolto dai ministri in ta, quelle dell'onorevole Forlani, dimissioni questione. rispetto alle quali vanno sempre più identi• Una grande riforma, mi domando io? ficandosi i tempi politici e quelli geologici. Francamente ne dubito. E non condividem• Noi vogliamo comunque prendervi sul mo l'enfasi con la quale alcuni organi di serio — anche se è diffìcile farlo, amici della stampa ed alcuni partiti accolsero la decisio• democrazia cristiana — e non soffermarci ne della democrazia cristiana. Anzitutto per• sulla domanda se questa sia una reale con• ché diffidiamo di riforme fatte con decreti vinzione o un regolamento interno di conti, di organismi dirigenti dei partiti. come ci fanno pensare, ad esempio, la di• Certo, il criterio della incompatibilità tra chiarazione di oggi del senatore Andreotti su ministri e parlamentari sta nella nostra idea la Repubblica o il ritiro delle dimissioni del di riforma istituzionale e può costituire un senatore Vitalone o le dimissioni dal Gover• elemento importante di innovazione e di no dell'onorevole Scotti. distinzione di ruoli e di funzioni tra l'esecu• Ma se è, come noi non pensiamo, una tivo ed il potere legislativo, tra chi deve Atti Parlamentari — 2163 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 indirizzare e controllare e chi ha il compito sia stata grave lo stiamo misurando in queste di eseguire e di governare. ore, nelle ore in cui non sappiamo più — Certamente, è cosa ben diversa introdurre viviamo in un clima di incertezza — quale questa innovazione in un sistema trasforma• sia la situazione del Governo; e indubbia• to, in un sistema, come noi proponiamo, mente ci troviamo anche di fronte ad una con una sola Camera legislativa, con un vicenda così anomala e curiosa che certa• Parlamento più ristretto ed autorevole, raf• mente non accrescerà il prestigio internazio• forzato nei suoi poteri di indirizzo e di nale del nostro paese. Mi domando cosa controllo, in un sistema caratterizzato da potranno capire, nei consessi internazionali, una nuova legge elettorale, che determini delle ragioni che hanno portato alle dimis• una maggioranza di Governo e getti le basi sioni del ministro degli esteri del nostro di un Governo di legislatura. Altra cosa, paese. Sempre di più, da questo punto di cioè, è definire attraverso il confronto demo• vista, la vicenda politica italiana, nei suoi cratico e le procedure di garanzia previste caratteri tortuosi, nelle sue lotte di potere, dalla Costituzione nuove regole del gioco, in ci allontana dall'Europa e ci rende un paese modo trasparente, e stabilirle prima che periferico e marginale. cominci il gioco (cioè le elezioni), rispetto Abbiamo percepito, anche in queste ore, alla decisione di un partito di introdurre, in un clima non limpido. Abbiamo avvertito modo surrettizio e unilaterale, nella nostra pressioni e sollecitazioni da vari ambienti. democrazia parlamentare un mutamento Abbiamo netta la sgradevole impressione così sostanziale. che si svolga in Parlamento, e con la parte• Vorrei anche dire che particolarmente cipazione impropria di altri partiti e gruppi, curioso è il fatto che il partito di maggioranza un episodio della battaglia politica interna relativa, la democrazia cristiana, abbia appli• alla democrazia cristiana, del congresso de• cato la norma che rischia in queste ore di mocristiano, la premessa forse di un impor• naufragare a se stesso e non ne abbia fatto un tante consiglio nazionale, l'atto che forse principio cui legare la formazione di ima può determinare un rovesciamento di mag• maggioranza e di un Governo e cioè non gioranze interne alla DC. Ma questo non ci abbia—questa sì, sarebbe stata un'innovazio• riguarda come parlamentari e come Parla• ne politica di rilevante portata! — posto tale mento; ci può interessare come uomini po• principio alla base dell'accordo di Governo, in litici, ma non è questione che possa essere qualche modo facendo sì che esso universal• regolata con un voto di questo Parlamento, mente riguardasse il Governo e fosse quindi che comunque ora si trova chiamato a rati• una scelta della maggioranza che lo sostiene. ficare o a contrastare una decisione interna Così non è stato, e allora ancor di più si della segreteria democristiana, con ciò soste• accresce il senso di confusione e l'impressio• nendo o colpendo quegli uomini o quella ne di un'operazione non trasparente, di maggioranza politica interna alla DC che ha un'operazione cioè più condizionata dalle sostenuto e voluto tale decisione. vicende interne della democrazia cristiana Una forza di opposizione avrebbe potuto che non dall'esigenza di avviare un'innova• (e potrebbe), in questa situazione, conside• zione sostanziale; un'operazione motivata rare magari il proprio vantaggio o pensare piuttosto da un'esigenza di ricambio di per• in quale modo si possa creare una difficoltà sonale politico, pure fondata, ma che non si maggiore al Governo in carica. Ritengo, poteva ottenere attraverso una chiara e lim• francamente, che non possiamo affidarci ad pida battaglia politica e che si è cercato di un ragionamento di così corto respiro. In• ottenere attraverso un escamotage e una tendiamo sfidare il Governo su ben altre normativa di carattere interno. questioni e francamente ritengo che il nostro Ora, francamente, trovo che sia stato gra• gruppo parlamentare non abbia titolo per ve scaricare sulle istituzioni e sul Governo partecipare al congresso della democrazia del paese un'operazione tendente a regolare cristiana. i rapporti fra uomini, gruppi e correnti della democrazia cristiana. E quanto questa scelta MARCO PANNELLA. Questo riguarda tut- Atti Parlamentari — 2164 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 to il Parlamento, D'Alema, non la democra• qualcosa che somiglia molto più ad una zia cristiana! resa dei conti interna alla DC che ad una riforma. Sia allora la DC a regolare i suoi MASSIMO D'ALEMA. Certamente, riguar• conti. Noi ci asterremo (Applausi dei depu• da il Parlamento. Ma ho già spiegato le tati dei gruppi del PDS e di rifondazione ragioni per le quali non ci opponiamo in comunista). linea di principio ad ima idea di incompati• bilità tra la carica di parlamentare e quella PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• di ministro. Riteniamo, tuttavia, che tale norevole Mannino. Ne ha facoltà. questione sia stata posta in modo improprio. Francamente, ritengo che in questa situa• . Signor Presidente, zione la condotta più coerente e saggia sia, ho il dovere di precisare la mia posizione di per una forza come la nostra, quella di voto e le motivazioni che la ispirano. Si astenersi dal voto. Se la democrazia cristia• tratta di un dovere che discende dal modo na avesse voluto compiere una scelta radi• coerente con cui ho affrontato, anche nelle cale, innovativa, senza scaricare responsabi• sedi di partito, la discussione su un punto lità su altri, avrebbe dovuto allora consentire molto importante, ossia quello relativo al• al Presidente del Consiglio di scegliere i l'incompatibilità tra l'incarico di Governo e ministri democristiani solo tra i non parla• il mandato parlamentare. mentari, o avrebbe dovuto assumere questa La mia dichiarazione di voto, perciò, non decisione, che oggi siamo chiamati a ratifi• si colloca in nessuna manovra che preceda care, prima delle elezioni, rendendola chiara il consiglio nazionale. In questo senso, mi (l'onorevole Bianco ha parlato del frutto di permetto di rifiutare e contestare valutazioni un dibattito pluriennale) ed esplicita ai suoi che testé sono state fatte in quest'aula. iscritti ed ai suoi elettori. Sono stato e rimango contrario al princi• Così non è stato, e si è creata una si• pio dell'incompatibilità tra incarico di Go• tuazione confusa: ci troveremo ora con mi• verno e mandato parlamentare, per una nistri democristiani non parlamentari, con ragione molto semplice: questa incompatibi• parlamentari non più ministri ed anche (se lità è propria soltanto dei Governi, o meglio le notizie verranno confermate) con il caso delle repubbliche, presidenziali e dei Gover• singolare del senatore Vitalone, senatore ni, o meglio delle repubbliche, semipresi• e ministro, in una posizione quindi di sin• denziali. È rigida e vincolante, nel mondo golare privilegio rispetto ai criteri stabiliti occidentale, nella Costituzione degli Stati dalla DC. Uniti; è rigida e vincolante nella Costituzione In questa situazione così confusa — lo della Repubblica francese. Questa incompa• ripeto — noi ci asterremo. tibilità la si rintraccia poi nella Costituzione Penso che anche altre forze di opposizione del Lussemburgo, all'interno della quale i ed altri gruppi, se non quello della DC, poteri del Granduca corrispondono in qual• avrebbero potuto o potrebbero prendere che modo a quelli del Presidente della Re• una decisione analoga. La democrazia cri• pubblica francese e, infine, nell'ambito della stiana — e, se lo vorranno, con essa i partiti Costituzione olandese. Si potrebbe allora che insieme alla DC formano una maggio• dire che, sul piano dei governi parlamentari, ranza di Governo — si assumano di fronte al l'unico sistema in cui vi sia incompatibilità paese in modo limpido la responsabilità di tra mandato parlamentare e incarico di go• accogliere o di respingere queste dimissioni verno sia quello della monarchia olandese. anomale. Orbene, la democrazia cristiana ha pre• Se di autoriforma si tratta, ebbene, la si sentato una propria proposta tendente ad faccia con la forza propria, e non con i voti introdurre il cancellierato. Nella Repubblica altrui. Noi siamo disponibili, ma a riforme federale tedesca il cancellierato non contem• discusse e costruite nel Parlamento, e a pla questa incompatibilità. E ora la si vor• regole nuove che valgano per tutti. rebbe introdurre in Italia... Credo che una In questo momento siamo di fronte a rigida separazione tra il legislativo e l'esecu- Atti Parlamentari — 2165 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 tivo postuli inevitabilmente — e l'esperienza de che lo hanno arricchito quest'oggi, la mia storica lo dimostra — il superamento della posizione sarebbe stata più radicale. Non lo forma di governo parlamentare o anche di sarà proprio perché intendo far valere una Repubblica parlamentare. posizione di principio, un convincimento Trovo molto coerente la posizione del• accompagnato dal dubbio, ma anche dalla l'amico e collega Segni — che pure non ferma fiducia sul fatto che le istituzioni condivido — quando sostiene (e lo ha fatto parlamentari siano fondamentali per la Re• anche di recente in quest'aula) che l'in• pubblica democratica italiana, per cui ogni compatibilità è una misura propedeutica, loro involuzione potrebbe essere estrema• cioè preparatoria di una procedura diversa mente pericolosa e rischiosa. Se ve ne fos• di legittimazione o del Governo o della sero state le condizioni, lo dico con fran• Repubblica. La misura della incompatibilità, chezza, avrei votato contro. Ma, poiché è fuori da un contesto organico, quale po• avvenuto quello che è avvenuto, mi asterrò trebbe essere quello del cancellierato, fuori dalla votazione (Applausi di deputati del da un contesto organico che sia integrato gruppo della DC). dalla riforma elettorale, introduce nel di• battito politico italiano un elemento assai PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• pericoloso. norevole Battistuzzi. Ne ha facoltà. Stiamo vivendo una stagione politica dif• ficile, nella quale il tema della riforma delle PAOLO BATTISTUZZI. Signor Presidente, istituzioni dovrà essere affrontato. Il Parla• onorevoli colleghi, accolgo l'invito del Pre• mento ha assunto di recente delle decisioni sidente Napolitano a concentrare in un uni• e sta per essere costituita una Commissione co intervento le valutazioni sulle dimissioni bicamerale per le riforme istituzionali. Anti• attualmente in discussione e sulle successi• cipare soluzioni, per di più parziali, può ve. Mi si consenta però di fare anche qual• rappresentare un messaggio che riscontri cosa di più: cioè di parlare anche delle aspettative di rinnovamento dell'opinione dimissioni che sono state ritirate. pubblica. Queste aspettative sono legittime Devo dire con estrema sincerità e con e devono trovare nell'azione dei partiti di• molto rammarico che l'episodio che abbia• sponibilità e prontezza. Ma possono anche mo vissuto oggi rappresenta una pagina non essere lanciati messaggi equivoci e contrad• bella della vita delle istituzioni. L'amico, dittori. ministro Scotti, si è posto — circa un mese Personalmente non immagino che i pro• fa — il quesito se Parigi valesse una messa, blemi della Repubblica italiana debbano es• e dopo un mese di frequentazione a Parigi sere risolti con una evoluzione di tipo presi• ha capito che valeva di più la messa. Prendo denziale o semipresidenziale. Sono ancora atto della grande importanza che egli attri• convinto della validità del principio della buisce al Parlamento; però non possiamo, centralità del Parlamento, anche se al fyn- nel momento stesso in cui rivendichiamo la zionamento del Parlamento vanno assicura• difesa e la valorizzazione della nostra imma• te condizioni istituzionali, regolamentari e gine sul piano internazionale, permetterci politiche che in questo momento sono ca• cadute di tono e di livello di tale importanza. renti. Non si può sostenere allora la centra• Non possiamo immaginare di riservare alla lità del Parlamento e, al tempo stesso, pre• Banca d'Italia la sola difesa dell'immagine figurarne una riduzione e una limitazione internazionale del nostro paese: stiamo già con una soluzione che, lo riconosco, va pagando pesantemente sul piano delle riser• ascritta anche al merito dell'iniziativa politi• ve finanziarie. ca del segretario della DC, ma che rischia di Detto questo, signor Presidente, vorrei lanciare un messaggio sbagliato. spendere alcune parole sulle riflessioni che Per queste ragioni, personalmente mi a- hanno spinto gli amici democristiani a pren• sterrò dalla votazione. Se quest'ultima fosse dere quella decisione, che è una decisione di avvenuta in un contesto politico sereno, partito, che non coinvolge né il Governo né nettato da quegli elementi e da quelle vicen• il Parlamento. Mi corre l'obbligo ora di Atti Parlamentari — 2166 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 spendere qualche parola sull'argomento, a- Fatte salve tutte le motivazioni che abbia• vendo ascoltato l'intervento (molto lucido mo addotto, la preoccupazione che nutriva• dal punto di vista delle valutazioni istituzio• mo era che non si procedesse in maniera nali) dell'onorevole Marinino. settoriale e parziale, ma si tenesse presente Vorrei ricordare che il mio gruppo presen• che, seppure le vicende e le soluzioni orga• tò nella scorsa legislatura — e l'abbiamo niche sono le più lunghe da percorrere, sono ripresentata nella legislatura in corso — una tuttavia quelle più funzionali. proposta di legge che prevedeva all'articolo Introdurre in termini limitati, senza un 5 l'incompatibilità della quale stiamo sostan• contesto generale che rispondesse ai requi• zialmente discutendo in questo momento. Il siti di cui parlavo, questo singolo provvedi• titolo di quella proposta di legge riguarda il mento, creava più di una preoccupazione, riassetto delle strutture di Governo, ma prin• evidenziate oggi in modo violento dai fatti di cipalmente l'elezione del Presidente della cui abbiamo appena discusso. Si teme — Repubblica e il sistema presidenziale. vorrei ancora ribadire — che l'accettazione L§ motivazioni che ci hanno spinto — delle dimissioni possa anche comportare per dopo lunghe riflessioni — a ripresentare in qualcuno l'intendere la sopravvivenza del questa legislatura quella proposta di legge Governo come personale forma di sopravvi• stanno proprio in una serie di considerazio• venza politica, e che quindi costui farebbe ni, che potrei cercare di riassumere molto di tutto, cercherebbe mediazioni e compro• brevemente in alcuni punti fondamentali. Il messi, nel momento in cui l'esecutivo avesse primo era e rimane quello di rendere eviden• invece bisogno di decisioni forti, ferme e te il distacco tra l'esecutivo e il legislativo in anche impopolari. un momento in cui grande è la confusione Non vorremmo quindi che tutto quello tra questi due poteri, soprattutto a causa che avrebbe dovuto portare ad una decisio• della decretazione d'urgenza. ne di forza e di stabilità si rivelasse — come Il secondo è quello di dare un contenuto si va rivelando — un elemento di instabilità che non sia solo effimero e che non sia e di debolezza per l'esecutivo. contingente o di facciata o — mi si consenta Noi comunque, signor Presidente, rispet• — fittizio al tanto discusso articolo 92 della tiamo le decisioni assunte dalla democrazia Costituzione, e cioè alla possibilità per il cristiana; rispettiamo le dimissioni — quelle Presidente del Consiglio di scegliere libera• di cui discutiamo — che sono state confer• mente i componenti del Governo. mate, che sono frutto di una libera scelta di Nella nostra proposta di legge vi è poi ima quei parlamentari. valutazione che parte da un'aggancio ad un sistema elettorale diverso, affidato ai com• MARCO PANNELLA. Macché libera! portamenti della politica e non tanto alle clientele o alle potenzialità delle campagne PAOLO BATTISTUZZI. Voteremo a favore elettorali. Viene inoltre previsto il principio di queste dimissioni, anche perchè non vor• della stabilità dell'esecutivo, alla quale si remmo prestarci ad un gioco che ormai può deve guardare con una prospettiva di Gover• apparire abbastanza evidente: le dimissioni no di legislatura. si presentano, vengono respinte, si rimetto• Onorevoli colleghi, se si sommano questi no all'ordine del giorno dopo un mese, addendi, la nostra proposta — che coincide magari manca il numero legale, si fanno poi con la decisione assunta dalla democra• passare un paio di altri mesi, dopo di che si zia cristiana — ha una sua validità. Quando discute di quello che succede sul piano della siamo venuti a conoscenza della direttiva stabilità e della durata dell'esecutivo... interna impartita dalla democrazia cristiana Non vorremmo che queste proroghe con• ai propri candidati a ricoprire incarichi di tinue, alle quali tra l'altro la Camera è stata Governo, abbiamo però espresso alcune ri• abituata, perché molte volte le dimissioni serve, che abbiamo formalizzato negli inter• sono state respinte per mesi e mesi, dovesse venti svolti qui in aula durante il dibattito poi coincidere con vicende interne di partito sulla fiducia. o con una crisi di Governo. Se queste sono Atti Parlamentari — 2167 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 — ) — state la decisione e le motivazioni che hanno ^ essere disturbati né Wagner né Luchino assunto liberamente alcuni parlamentari, Visconti): convulsioni ed incubi, se preferite, noi ne prendiamo atto, e da questo punto di da livida alba di un golpe strisciante, i cui vista il nostro voto sarà conseguente (Ap• cupi tamburi già risuonano in Sicilia. plausi dei deputati del gruppo liberale?— Perché Cristofori si dimette dalla Camera? Applausi polemici del deputato Pannello). Forse perché ritiene più sicuro il Governo Amato, una zattera che furtivamente si tra• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare^ sformerà poi in incrociatore Aurora, pronto norevole Rocchetta. Ne ha facoltà. ^2 a cannoneggiare questo Parlamento? Al con• trario, e forse specularmente: perché Scotti FRANCO ROCCHETTA. Onorevoli colleghi, si dimette pirandellianamente dal Governo? onorevoli rappresentanti del Governo, inten• Forse,perché non crede in quel Governo? devo inizialmente intervenire in forza del• Forse perché lo vede e lo sa già condannato l'articolo 42 del regolamento perché la mia ed in agonia? Perché preferisce lanciare il condotta viene intaccata (cito dal regola• peso della sua personalità politica e la spinta mento), la mia serenità viene scossa, la mia di impatto della sua corrente in un nuovo fiducia nelle istituzioni viene proditoriamen• gioco di società, più raffinato o forse più te aggredita dal disordine morale e mentale grossolano di tangentopoli? Forse in un nuo• riversati su quest'aula attraverso i messaggi vo braccio di ferro che qualcuno in quest'au• che il Presidente Napolitano, ambasciatore la ha poc'anzi definito Un regolamento di incolpevole, ci ha comunicato; messaggi conti all'interno della democrazia cristiana? provenienti da un manipolo di scriteriati Ma se l'ipotesi si rivelasse veritiera, il mini• scardinatoli delle istituzioni e dissanguatori stro Scotti mostrerebbe di anteporre il pia• del paese riuniti nel fatuo Governo che solo cere e l'impegno per i giochi di parte e di il ricatto del voto palese ha — non più tardi partito agli interessi del paese. Altro che di poche ore fa — gratificato di un'estrema, Miglio e la Sicilia: questa sembra piuttosto esigua boccata d'ossigeno. essere la prova che i partiti contano, per i È notorio che i topi, quelli più attenti, nostri ministri, più della Repubblica; che la lasciano la nave poco prima che questa Repubblica è già a pezzi e svenduta, senza affondi. Ma poiché autorevoli colleghi di invece essere confederale ed armonica, co• quello che per quantità — sulla qualità non me potrebbe essere e come comunque di• mi pronuncio — è il primo partito di questa venterà. Repubblica parassitata e parassitaria (e lo è Grazie a questi signori ministri, che nem• in molte province, ma non in tutte, perché meno si degnano di essere qui presenti in in molte aree non certo marginali la prima forze — affinché possiamo vederli, valutarli forza politica e morale — per quantità e. ed, al limite, parlare umanamente con loro certamente anche per qualità — è la lega: lo (ma non li vedo) — l'attuale Repubblica è posso dire giacché nessuno di noi è inquisi• già un paese nordafricano di serie C. E con to, e quindi mi sia concesso questo richiamo ciò temo di offendere i popoli nordafricani. alla qualità della nostra rappresentatività); Oppure, forse, Scotti si dimette perché ha poiché — dicevo — autorevoli colleghi della capito che a livello internazionale è nessuno democrazia cristiana stanno lasciando nelle (non come Ulisse davanti a Polifemo, ma stesse ore e negli stessi minuti, con un ritmo proprio nessuno): il che però, dopo il discre• convulso che ricorda le peggiori repubbliche dito portato dal precedente Governo e dopo delle banane e con testi e mosse da rap, più quello arrecato alla Repubblica italiana dal osceni di quelli di Mick Jagger, dei Queen o predecessore di Scotti, cioè da De Michelis, di Prince, navi diverse (alcuni il Parlamento, potrebbe già interpretarsi come un segno di altri il Governo), mi chiedo quali motivazio• ripresa... ni, quale gioco delle parti, quale complotto Allora ci ripensi, onorevole Scotti, se è in gattopardesco in salsa rumena sia sotteso a grado di farlo e se le interessa sentire la voce queste convulsioni certo degne di un crepu• di questo Parlamento. Ci ripensi, perché le scolo weimariano (non meritano però di sue dimissioni potrebbero riaprire la strada Atti Parlamentari — 2168 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 a De Michelis. Peraltro, forse non per tutti Ma dal momento che neanche la nostra questa sarebbe una iattura: il Governo Ama• Costituzione stabilisce liturgicamente l'iden• to ne guadagnerebbe in coerenza ed in omo• tità fra i due mandati (tant'è che molti sono geneità, poiché si eleverebbe il numero dei gli esempi di ministri non parlamentari in ministri inquisiti (Applausi dei deputati del questi cinquantanni di vita repubblicana), gruppo della lega nord). la nuova svolta democristiana accelera una Accolgo comunque l'invito del Presidente prassi, pur tra molte resistenze, che potreb• Napolitano e, con sobrietà, concludo. be rivelarsi benefica sul piano della tanto Il gruppo della lega nord — la forza auspicata separazione dei poteri. federale tesa, come la corda di un arco, fra Non vi è dubbio che questa decisione sia Trieste e Ventimiglia — sta lavorando giorno calata inaspettata proprio nel momento in e notte, democraticamente, con pulizia e cui si definiva la formazione del primo Go• con onestà, affinché queste squallide sceneg• verno dell'undicesima legislatura. Né va tra• giate non abbiano più a lungo a tormentare scurato il fatto, come è stato da più parti i popoli dello Stato italiano. Si dimettano i sottolineato, che tale innovazione risponda ministri incompetenti e pavidi (ma continuo a indubbie difficoltà interne della democra• a chiedermi, e non sono il solo, perché non zia cristiana, che non riesce a liberarsi dal siano qui presenti). Si dimettano tutti, e non complesso della confederazione delle cor• uno o due, in giochi alterni e speculari. Si renti. Doveva essere un modo simbolico di dimettano tutti e lascino spazio alla sete di rispondere anche ai profondi bisogni di rin• democrazia, di autonomia, di federalismo, novamento sottintesi nel voto del 5 aprile. di confederalismo, di onestà che vi è in La prontezza con cui una certa parte della Italia, dalle Alpi alla Sicilia. classe dirigente democristiana ha colto al Con pienezza di diritti e di doveri paritari, volo la palla dell'incompatibilità è il segno senza compiaciuti privilegi, verrà a mancare tangibile di una svolta che va apprezzata fino l'ossigeno alla malia ed alla partitocrazia e in fondo. tutti i popoli italiani — tutti, ciascuno con la Né si può dire, d'altra parte, che tale propria precisa individualità e dignità — scelta sia del tutto improvvisata, giacché potranno essere parte organica e vitale d'Eu• nella conferenza organizzativa di Assago la ropa (Appalusi dei deputati del gruppo della democrazia cristiana aveva scritto nelle ta• lega nord). vole canoniche tale principio di incompati• bilità; un principio, mi preme ricordare, che PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• è anche alla base dei punti qualificanti del norevole Gorgoni. Ne ha facoltà. progetto di riforma voluto dai repubblicani, che già nell'estate del 1991, in un convegno GAETANO GORGONI. Signor Presidente, romano dedicato alle istituzioni e allargato onorevoli colleghi, nonostante tutto non agli apporti di altre grandi forze nazionali, possiamo non dare un giudizio positivo su coniugarono l'ipotesi dell'incompatibilità questa nuova prassi chela leadership demo• con l'istituto del cancellierato. cristiana ha applicato nei confronti di se È evidente, quindi, la nostra priorità tem• stessa, nel senso di quel rinnovamento da porale quando indicammo questo elemento tutti auspicato, inteso a separare ed a distin• come punto di snodo importante per rifor• guere il momento legislativo da quello ese• mare il sistema istituzionale. Ma, insistere cutivo. sul diritto di primogenitura programmatica Certo, calata nel meccanismo del sistema dei repubblicani, è poca cosa rispetto ad un parlamentare questa suggestione da modello quadro politico complesso; perciò non inten• presidenziale che stabilisce, come negli Stati do siffatto insistere su tali antecedenti, poi• Uniti e nella Francia della quinta repubblica, ché quello che importa è che le forze politi• una rigida incompatibilità fra mandato par• che nazionali, a cominciare dalle maggiori, lamentare e carica ministeriale, impliche• convergano con convinzione su un simile rebbe radicali riforme del nostro sistema approccio. Quello che si è determinato oggi costituzionale. con le dimissioni dal Governo del ministro Atti Parlamentari — 2169 — Camera dei Deputati

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Scotti non ha voluto rinunciare al mandato casione: quella di respingere le dimissioni parlamentare, e con l'analogo esempio dato dei deputati la prima volta che vengano dal ministro Vitalone, che ha ritirato la poste in votazione. lettera di dimissioni da senatore, riporta il Ricordo che in tempi non recenti questa problema dell'incompatibilità al discorso ge• regola veniva giustificata con l'intento di nerale di un comportamento armonico e preservare il libero svolgimento del mandato coerente dei partiti chiamati a sorreggere parlamentare da parte dell'eletto, ponendo• una coalizione. lo quindi al riparo da prassi, vincoli o con• Non è quindi a caso che i repubblicani dizionamenti che in qualche modo ne ren• avrebbero voluto che anche altri partiti, dessero difficile la libera esplicazione o, oltre alla democrazia cristiana, si fossero addirittura, comportassero le dimissioni non comportati analogamente all'atto della for• volute da membro del Parlamento. mazione del Governo. Con l'accettazione Noi — ripeto — non troviamo in questa generalizzata del principio di incompatibilità circostanza motivi per allontanarci da tale avremmo avuto finalmente quei Governi regola; tuttavia, penso che verrei meno al svincolati dai partiti su cui insistiamo da mio dovere di esprimere lealmente alla Ca• tempo. Un segnale, un primo forte segnale mera la nostra opinione e, in particolare, la che avrebbe avuto il significato, fortemente mia personale, se tacessi gli ulteriori due emblematico, delle decisa volontà politica di motivi che seriamente ci spingono a confer• affrontare i problemi del paese con spirito mare il nostro voto contrario e che, pur nel diverso rispetto al passato. Un segnale, forse massimo rispetto delle decisioni politiche di solo un segnale, ma indispensabile per far un partito — tanto più se con noi alleato toccare con mano ai cittadini che la classe nella formazione e nel sostegno dell'attuale politica non si chiude nei suoi egoismi di Governo —, ci impongono di prendere le corporazione e di sopravvivenza per perpe• distanze nettamente dai profili istituzionali e tuare solo se stessa, insensibile alle attese politici che la decisione maturata all'interno dell'opinione pubblica e della società civile. della DC e per ragioni di partito — in sé Comprendiamo in questo momento il legittime — rischiano di avere. dramma interiore della leadership democri• Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'e• stiana, alle prese con ima crisi interna che il pisodio ancora tutto da chiarire nei suoi principio di incompatibilità ha determinato, connotati istituzionali e politici delle dimis• con le sue resistenze ed anche con i suoi sioni del ministro degli esteri — perché di riflessi, che si possono facilmente capire, pur questo ora si tratta — in qualche modo ci se non sempre giustificare, soprattutto allor• conforta ancora di più nel nostro convinci• quando queste crisi interne si riversano sulle mento. istituzioni e ne compromettono la stabilità. Prima di esporre i motivi per i quali Con questo animo accettiamo le dimissio• addizionalmente noi motiviamo il nostro ni dal Parlamento degli esponenti democri• voto contrario, voglio ricordare che dopo il stiani che, in ossequio alle direttive, al deli• 5 aprile — ma anche prima — si è fatto un berato del loro partito si piegano, volenti o gran parlare nella società politica, nel mon• nolenti, al principio dell'incompatibilità (Ap• do della cultura specializzata, nella società plausi dei deputati del gruppo repubblica• civile, della necessità di tornare alla Costitu• no). zione con un motto che mi ha ricordato il «Tornare allo Statuto» non di progressista memoria, ma di reazionaria memoria; in PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• particolare, di tornare a rispettare l'integrità norevole Labriola. Ne ha facoltà. delle attribuzioni del Presidente della Repub• blica e del Presidente del Consiglio nella SILVANO LABRIOLA. Signor Presidente, il scelta dei ministri. E quando è stata sollevata gruppo socialista ha sempre seguito in Par• tale questione, sulla quale tutti abbiamo lamento una regola di condotta che non convenuto almeno a parole, noi abbiamo avrebbe ragione di abbandonare in quest'oc• posto molta attenzione nell'individuare vin- Atti Parlamentari — 2170 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 coli, condizionamenti, ostacoli e difficoltà visione lucida della sostanza politica del che, per ragioni di partito, in qualche modo problema; ed oggi, la ricaduta negativa di riducessero sia il potere del Presidente della questo episodio ci conforta ancora di più nel Repubblica sia quello del Presidente del Con• nostro giudizio. siglio di scegliere i ministri. Mi sembra che Poi vi è un'altra questione che tocca da questa regola, soprattutto ora, misurandola vicino, onorevole Presidente, il valore mate• nella sua realtà politica e nella sua proiezio• riale della democrazia. Ho trovato degli ne effettiva non sia nel senso di un ritorno accenni, degli elementi di consonanza con alla Costituzione o di una crescita dei mar• questo tipo di preoccupazione nell'interven• gini di libero apprezzamento del Presidente to del collega Palmella, ma non soltanto della Repubblica o del Presidente del Consi• questa sera quando egli ha parlato, in un glio, ma sia seriamente tale da ridurre mag• intervento che non era da Pizia, ma era giormente questo margine di libera scelta. avvedutamente democratico, sul tema delle A tale proposito voglio ricordare che qual• prerogative parlamentari. che mese fa in quest'aula, si svolse un'ap• Onorevole Gorgoni, un ministro nominato passionata discussione promossa dall'attua• che non debba essere parlamentare può le Presidente della Repubblica — allora solò avere un connotato democratico, alla sola apprezzato e stimato membro della Camera condizione che chi lo nomina abbia un'inve• dei deputati —, il quale lamentava la pro• stitura popolare diretta. Non è un problema gressiva emarginazione del Parlamento dalle di gusto, di scuola o di pensiero costituzio• vicende dei Governi e soprattutto dalle vi• nalistico; è ima questione di democrazia cende relative alla fiducia e all'integrità dei politica. Ma il ministro che non deve essere Governi. Credo che in questi momenti vi parlamentare (e non il ministro che si trova siano state ore di amarezza per il Presidente a non essere parlamentare), quale principio della Repubblica, il quale credo abbia segui• di responsabilità politica esprime, quale rap• to, soprattutto in telescrivente, le vicende porto con la rappresentanza politica?... Sì, non di un ministro qualsiasi ma di quello che del Presidente del Consiglio se fosse eletto un tempo era il secondo ministro dopo il dal popolo, ma non del Presidente del Con• Presidente del Consiglio. Per la verità, siamo siglio espressione di un regime parlamenta• stati in buona compagnia con il Presidente re, perché altrimenti un ministro nominato della Repubblica in quest'amarezza, perché in quel modo è il frutto più partitocratico di anche noi abbiamo appreso — come ha tutti i frutti partitocratici che si possano detto il sottosegretario Fabbri — in modo immaginare! lapidario che «testé» — così ha detto — era Bisogna essere coerenti! La politica non è giunta la lettera di dimissioni del ministro la scienza in libera uscita; la politica è molto degli esteri. più rigorosa della scienza quando ha a che Queste cose vanno dette soprattutto da fare con il fenomeno della vita collettiva, chi ha sempre ritenuto — e lo rivendico della vita sociale con cui noi ci misuriamo come dimostrazione di coerenza — che è ogni giorno. pericoloso, senza porre in discussione l'equi• Ebbene, noi vediamo in questo tipo di librio complessivo del sistema, toccare l'uno regola che si è tentato, evidentemente senza o l'altro dei meccanismi costituzionali che successo, di introdurre nella nostra logica rispondono ad un equilibrio molto delicato costituzionale e politica, un obiettivo ele• ed organico, che si forma tra le forze sociali mento di attenuazione del principio di re• di un paese e che non è un'enciclopedia a sponsabilità politica; e vediamo in questo dispense che si possono sfilare per aggiorna• come anche le più buone intenzioni, le più menti successivi. oneste e leali, quando vanno in contraddi• E quando noi chiediamo — come abbia• zione con i principi della logica dei sistemi mo fatto più volte — che si affronti in modo politici, finiscano con il produrre i risultati organico la questione del nuovo statuto del che non soltanto la democrazia cristiana, ma potere — con le conseguenze che ciò com• anche l'intera Camera non possono che porta — lo chiediamo sulla base di una deplorare. Atti Parlamentari A — 2171 — Camera dei Deputati

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Infatti, è vero che non è un episodio facile PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• quello che ha dovuto vivere il partito della norevole Rutelli. Ne ha facoltà. democrazia cristiana. Ho molto apprezzato l'abilità ed anche la serena difficoltà nella FRANCESCO RUTELLI. Signor Presidente, quale si è trovato il collega Bianco quando si possono presentare le dimissioni da depu• è intervenuto nella seduta di oggi dedicata tato per motivi strettamente personali, cioè all'esame delle dimissioni di alcuni deputati; legati a vicende umane p politiche attinenti però, il dato è negativo per l'intero Parla• alla persona del deputato che, per ragioni di mento. La cosa che più mi preoccupa ora salute o anche per un'autonoma decisione non^è quella di andare a misurare di quali politica, intenda ritirarsi dall'attività parla• difficoltà siano frutto le dimissioni dell'ono• mentare. Esiste poi tutta una serie di fatti• revole Scotti, o quali difficoltà produca suc• specie di dimissioni dal Parlamento presen• cessivamente questo evento nel partito della tate in connessione a decisioni od DC. Io misuro soprattutto l'ulteriore calo di orientamenti assunti in sede di partito. attendibilità che la Camera dovrà lamentare Non vorrei che in questa sede ci si dilun• nell'opinione pubblica da domani, anche a gasse troppo, sapientemente o meno, solo causa di tale avvenimento. sulla vicenda della dichiarazione unilaterale Sono queste, signor Presidente, le altre da parte di una forza politica — la democra• due ragioni, che si aggiungono a quelle zia cristiana — di incompatibilità tra incari• tradizionali per le quali i parlamentari socia• co ministeriale e mandato parlamentare, listi hanno sempre respinto, in occasione trascurando che, sia pure a livelli completa• della prima votazione, le dimissioni da de• mente diversi, si sono presentate e si presen• putato e non le voteranno questa sera. An• tano costantemente davanti al Parlamento che se le dimissioni dell'onorevole Scotti situazioni quali l'incompatibilità tra manda• hanno fatto scomparire questo punto dal• to nazionale ed europeo. In quest'aula si l'ordine del giorno, devo dire per dovere di sono svolte numerose discussioni su dimis• onestà e franchezza di rapporto (che è sem• sioni presentate da deputati della democra• pre desiderabile, ma anche doverosa all'in• zia cristiana che si sono dimessi in ottempe• terno di una coalizione maggioritaria) che ranza ad una deliberazione del loro partito attendiamo con molto interesse di conoscere circa l'incompatibilità tra i due mandati. il seguito dell'episodio verificatosi, a comin• Nell'ambito della democrazia cristiana ab• ciare dal giudizio che ci sarà comunicato dal biamo riscontrato polemiche, anche pubbli• Presidente del Consiglio. che, perché alcuni deputati eletti al Parla• Sono convinto che la spiegazione fornita mento europeo e a quello italiano non hanno dal sottosegretario Fabbri dia una risposta ai ritenuto di dimettersi, volendo continuare problemi sollevati dai colleghi in merito alla ad onorare il mandato direttamente conferi• necessità di un'esposizione da parte del Go• to dal popolo e non volendo dunque accet• verno in quest'Assemblea sulla vicenda di cui tare la sanzione interna di partito. si parla. Il «testé» può valere in questa seduta, Si possono fare molti esempi. Uno, del ma dobbiamo conoscere ora e molto presto quale anch'io po$so — per così dire — l'opinione del Governo e le sue decisioni, fornire una parziale testimonianza assoluta• anche per non rimanere nella malinconica mente libera, riguarda le dimissioni dei par• estraneità agli eventi che oggi ha accomuna• lamentari radicali, anch'esse decise in sede to il Presidente della Repubblica, dall'alto del di partito e comunicate all'elettorato in cam• colle del Quirinale, e la Camera dei deputati, pagna elettorale. Anche qui sappiamo bene riunita qui a Montecitorio. Attendiamo quin• che probabilmente quanti avevano eletto un di di sapere qualcosa, siamo convinti che qualunque deputato radicale (anche Marco avremo notizie presto e confidiamo che sa• Palmella, per esempio, che è stato certamen• premo esaurientemente dal Governo che te il più votato e quello del quale più si cosa è accaduto, che cosa accade e che cosa conosceva la sua propensione alle dimissio• accadrà a causa di questo episodio (Applausi ni) nella stragrande maggioranza dei casi dei deputati del gruppo del PSI). non erano a conoscenza del fatto che il Atti Parlamentari — 2172 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 candidato all'elezione avesse contratto pub• collega Labriola parlare di una scelta che blicamente e liberamente un impegno ad potrebbe essere superpartitocratica. Mi ima rotazione a metà legislatura. chiedo in quale catalogo si debba iscrivere Quindi sono sempre situazioni molto com• la scelta del ministro del commercio con plesse, soprattutto se vogliamo analizzare la l'estero, il quale (da ciò che apprendiamo condizione della libertà del parlamentare in dalle agenzie di stampa, perché è questione relazione al rapporto tra il parlamentare di dominio pubblico) ha semplicemente riti• stesso ed il partito politico che l'ha eletto, rato le dimissioni da senatore, pur senza tra il parlamentare ed il partito politico in presentare le dimissioni da ministro, e si è cui comunque egli milita, indipendentemen• rimesso ad un nuovo pronunciamento del te da eventuali contratti o accordi assunti al consiglio nazionale della democrazia cristia• momento dell'elezione. na per valutare se eventualmente ripresen• Ritengo che sia assolutamente legittima, tare le dimissioni da ministro, o viceversa da checché si voglia e si possa altrettanto legit• senatore. timamente dire, la scelta di una forza politi• Alcuni colleghi hanno giustamente detto ca di porre al suo interno un orientamento che si intreccia in modo perverso una discus• unilaterale per dimissioni dal mandato par• sione interna di partito; tuttavia, questa lamentare legate all'accettazione di un inca• discussione c'è e nei fatti è già diventata rico ministeriale. Dico ciò perché indubbia• discussione istituzionale e inizio di un con• mente ci troviamo in quest'aula di fronte al fronto. Pertanto, pur non vigendo minima• caso di alcuni colleghi (il deputato Marini, mente (qui ha ragione Labriola) un regime per esempio) che, posti di fronte a tale per cui l'incompatibilità sia una scelta istitu• alternativa, l'hanno respinta, cioè hanno zionale, e trovandoci invece di fronte ad un scelto di fare il deputato e hanno scelto di capo del Governo non eletto dal popolo ma non fare il ministro. dal Parlamento, siamo in una situazione già Vi sarebbero potute essere altre situazio• oggi tanto in trasformazione da essersi pro• ni; per esempio, che questi deputati avesse• dotte per la prima volta — secondo me, in ro presentato le proprie dimissioni dopo la modo benefico — le mutazioni per cui il formalizzazione, o magari l'approvazione in Capo dello Stato non accetta, non trangugia prima lettura, di una proposta di modifica la lista dei ministri che gli danno i partiti, istituzionale che coinvolga il regime dell'in• ma applica direttamente la Costituzione, compatibilità e quindi il rapporto tra esecu• discute, sindaca, obietta, corregge, interagi• tivo e Parlamento; forse sarebbe stato più sce — come la Costituzione indica e come, corretto, visto che — se non sbaglio — la purtroppo, praticamente nessun predeces• democrazia cristiana non ha formalizzato in sore aveva fatto — con il Presidente del sede parlamentare siffatta proposta. Mi cor• Consiglio, con i partiti che gli danno la lista regga il collega Bianco (Commenti del de• dei ministri. Ci troviamo insomma di fronte putato Gerardo Bianco). L'ha formalizzata; ad una situazione particolarmente comples• ne sono lieto. sa, nella quale non appare facile, per così dire, tranciare con l'accetta im'indicazione netta. Del resto — ripeto — il Parlamento, PRESIDENZA DEL PRESIDENTE senza che venissero sollevati, se non in GIORGIO NAPOLITANO maniera incidentale, profili di legittimità, si è già trovato ad affrontare casi del genere. FRANCESCO RUTELLI. Non so se l'abbia Ricordo al riguardo le dimissioni di alcuni formalizzata prima di questa decisione; io colleghi per proclamata dichiarazione di in• sapevo che l'aveva formalizzata nella confe• compatibilità, per scelta di partito, tra man• renza organizzativa. dato italiano e mandato europeo. Comunque, anche questo è un tipo di Tra breve discuteremo, ad esempio, le orientamento del tutto legittimo, che il par• dimissioni del collega Melandri. Non so se il lamentare assume liberamente o meno, ed collega Melandri, che è anche deputato eu• è certamente discutibile. Sentivo poco fa il ropeo, quando si è presentato agli elettori Atti Parlamentari — 2173 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 abbia detto: «Guardate, io mi presento alle quanto non avevo contratto un impegno del elezioni, però sappiate che se voi mi elegge• genere. te io mi dimetto». Non so se l'abbia fatto o Come si vede, anche se con profili del se, viceversa, abbia ricevuto im'indicazione tutto diversi, casi simili si sono già verificati. dal suo partito nel senso dell'incompatibili• Mi scuso molto per questo excursus, visto tà: «Caro Melandri, ci hai dato una mano che è chiaro che il rapporto tra Parlamento nella campagna elettorale, ora scegli se e Governo è quello fondamentale su cui dimetterti o no». Il collega Melandri questo dobbiamo appuntare la nostra attenzione. E non lo ha detto nella sua lettera di dimissio• la discussione in questa sede riguarda certa• ni, e secondo me sarebbe anche interessante mente tale rapporto. Ma queste osservazio• sapere come siano andate effettivamente le ni, veramente fugaci, signor Presidente, le cose. Abbiamo avuto — ripeto — molti casi ho fatte sostanzialmente per dire che è as• del tutto legittimi di colleghi della DC che, solutamente legittimo, seppure discutibile, applicando una regola del loro partito, si che un partito adotti una propria iniziativa sono dimessi da deputati essendo stati eletti politica e proponga ai suoi appartenenti di al Parlamento europeo, e altri casi di colle• conformarvisi, liberi essi di farlo oppure no ghi che non l'hanno fatto, contestando e liberi poi alla fine, in quanto eletti dal quella scelta del partito che voleva interferi• popolo, di presentare le dimissioni oppure re nelle loro decisioni. È il caso di Formigo• no; fatto salvo che sorgerebbe un problema ni e di Michelini, se non vado errato (e che attiene al rapporto tra Parlamento e anche qui, se sbaglio, mi correggano i Governo ove si considerassero violate le colleghi della democrazia cristiana), che condizioni politiche (certamente non forma• appunto non si sono dimessi, mentre altri lo li o giuridiche) dello stesso. hanno fatto. A proposito della questione formale, deb• È molto difficile quindi in questo caso, bo anche dire che con un certo spavento considerando che siamo in una fase di forte stiamo invece seguendo i riflessi politici al• trasformazione, in itinere, dei nostri mecca• l'interno della democrazia cristiana. Con un nismi non soltanto istituzionali ed elettorali certo spavento noi osserviamo dall'esterno ma costituzionali, valutare come le diverse quello che stanno facendo in questi giorni, forze politiche si rapportino anche unilate• in queste ore, esponenti di grande rilievo ralmente a questo processo. Rifacendomi della democrazia cristiana che hanno gover• all'esperienza del partito radicale, ricordo nato per decenni. Non so se nel loro com• ad esempio che non eravamo d'accordo sul portamento politico di queste ore si possa piano formale con un tesoriere del partito riscontrare un senso di responsabilità tanto che aveva deciso di dimettersi da deputato elevato e comunque corrispondente alle ne• in quanto (questa era la motivazione) era cessità che il nostro Governo ha oggi nel appunto diventato tesoriere del partito radi• momento in cui si presenta in una situazione cale. Egli infatti aveva fatto una battaglia internazionale veramente precaria e difficile affinché gli amministratori dei partiti non per noi. avessero l'immunità parlamentare perché Concludo, signor Presidente, dicendo che avrebbero potuto abusarne per finalità ille• il gruppo dei verdi, all'interno del quale si cite. «Poiché lo chiedo agli amministratori riscontrano anche sensibilità diverse, è o- degli altri partiti» — diceva—«essendo stato rientato a respingere in questa prima vota• eletto amministratore del mio, io mi dimetto zione le dimissioni presentate dai colleghi da deputato». E così facendo investì di que• della democrazia cristiana Goria e Cristofo- sta discussione il Parlamento. Sottolineo, ri, come forma di rispetto, non solo di per altro, che la sua decisione non trovò cortesia, ed anche di invito ad ima serena riscontro in alcuni suoi successori né nella riflessione. discussione all'interno dello stesso partito Certo, in occasione di un secondo esame, radicale, in cui anch'io militavo. Anche per tutto il gruppo dei verdi le accoglierà. È quanto mi riguarda, due anni dopo, nella rimessa quindi alla valutazione di questi fattispecie, ebbi a decidere diversamente in colleghi deputati l'opportunità di una ripre- Atti Parlamentari — 2174 — Camera dei Deputati

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sentazione dopo la riflessione, che sia però sentito dall'autorevole voce del costituziona• sollecita, se quella decisione corrisponde alle lista Silvano Labriola una verità che sotto• loro motivazioni sincere. scriviamo: non vi è esempio di manifestazio• Termino, signor Presidente, con un auspi• ne partitocratica più chiaro di questo che ha cio. In questo dibattito il Governo non è legato l'accesso al posto di ministro, a quella interlocutore, perché si tratta di un dibattito nomina che, in forza dell'articolo 92 della della Camera. Il ministro Facchiano, che è Costituzione, dovrebbe essere libera e costi• sempre presente (gliene do atto) — capisco tuita dalla proposta del Presidente del Con• che vi è bisogno del ministro della protezio• siglio e dalla nomina, libera, del Capo dello ne civile in questo Governo (Applausi), per Stato, alle dimissioni da parlamentare, per• motivi che attengono più al Governo che ché abbiamo visto il partito che prevale sul non al suo mandato —, potrebbe riferire al parlamentare, addirittura sul mandato par• Presidente del Consiglio che il nostro gruppo lamentare. gradirebbe molto di apprendere gli sviluppi Si tratta di un tentativo di autoriforma che successivi di questa vicenda nella sede par• la democrazia cristiana ha fatto. Non pos• lamentare e non tramite le agenzie di stam• siamo dissentire dal principio della separa• pa. Se cioè si andrà ad una determinazione zione tra mandato parlamentare e funzioni della vicenda Scotti da parte del Presidente del Governo, ma riteniamo che questo sia del Consiglio d'intesa con il Capo dello Sta• uno degli elementi di quella riforma del to, noi gradiremmo che questa venisse im• sistema che andiamo portando avanti da mediatamente comunicata alla Camera, tanto tempo, con ministri che siano autono• senza che i parlamentari siano posti nelle mi e che facciano il loro lavoro indipenden• condizioni di dover rincorrere i telegiornali, temente dal Parlamento, ma in un quadro così come hanno dovuto rincorrere voci di riforme generali che impediscano di assi• tutt'altro che dignitose — mi sia consentito stere a manovre partitocratiche come quella — per l'intero pomeriggio (Applausi dei cui stiamo assistendo. Questo tentativo di deputati dei gruppi dei verdi e federalista riforma è fallito e ha rivelato, viceversa, la europeo). mano adunca della partitocrazia, che tor• menta i suoi uomini e che ha determinato il PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• dramma personale che investe i ministri. norevole Valensise. Ne ha facoltà. Signor Presidente, allo stato degli atti si

» pone il problema della ferita costituzionale RAFFAELE VALENSISE. Signor Presidente, rappresentata dal pesante intervento di un onorevoli colleghi, dal nostro punto di vista partito, di forma e metodo partitocratici, è veramente curioso assistere alle manovre sull'articolo 67 della Costituzione che, lad• e alle contromanovre alle quali siamo andati dove stabilisce che il parlamentare esercita assistendo dal pomeriggio di oggi fino a le sue funzioni senza vincolo di mandato, questo momento. non può essere ignorato. Costringere un Cosa è successo? La «trovata» — lo dico parlamentare a scegliere tra la continuazio• tra virgolette — della democrazia cristiana, ne dell'esercizio delle sue funzioni o il loro nel tentativo di produrre ima fuga in avanti abbandono, se vuole accedere a posti di che aveva tutto l'aspetto affascinante di una Governo, costituisce una lesione al principio «anticipazione di riforme» — anch'essa tra dell'articolo 67. Si dirà che è una scelta - virgolette —, ha funzionato, perché ha tenu• volontaria, ma io rispondo che nel diritto to a bada la ressa dei pretendenti ai posti di pubblico non esistono diritti disponibili, per• ministro, perché ha dato all'opinione pub• ché quelli connessi al funzionamento delle blica, con la complicità della stampa e dei istituzioni sono indisponibili, in quanto con• mass media, l'impressione di una democra• cepiti a favore della collettività, nell'interes• zia cristiana che intendesse rinnovarsi per se generale, nell'interesse del funzionamen• porre regole assolutamente austere. to delle istituzioni. Quindi, non possono Sta di fatto che questo tentativo di fuga in essere nelle mani degli interessati che ne avanti ha mostrato la corda. Oggi abbiamo dispongano secondo convenienze individua- Atti Parlamentari — 2175 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 li che nulla hanno a che vedere con la natura Consiglio possa venire qui al più presto a e la sostanza di tali diritti. dirci come stanno le cose. È stato sostenuto Signor Presidente, dobbiamo registrare il infatti — lo ripetiamo anche noi — che non cambiamento delle decisioni degli interessati possiamo continuare ad apprendere dalle che avevano soggiaciuto, o meglio che ave• agenzie di stampa quello che succede o vano accettato (non voglio usare un'espres• dovrebbe succedere. sione forse non appropriata) la decisione, Il Presidente del Consiglio ha indicato i l'ultimatum del partito, scegliendo di dimet• suoi ministri, proponendone la nomina a tersi da parlamentari per fare i ministri. Ci norma dell'articolo 92 della Costituzione; hanno ripensato; re melius perpensa, alcuni egli quindi avrebbe dovuto accettarli al di hanno ritirato le loro dimissioni da deputato, fuori di qualsiasi condizionamento esterno. altri hanno ritirato quelle da ministro ed è Viceversa, quei ministri sono stati talmente successo quanto abbiamo ascoltato e ci au• condizionati dall'esterno da essere indotti a guriamo di poter conoscere meglio. A cosa ribellarsi al condizionamento ricevuto e ad corrisponde questo cambiamento da parte assumere gli atteggiamenti contraddittori di degli interessati? È una manovra interna alla questo momento. Si tratta di elementi che democrazia cristiana? In questo caso, l'arti• incidono sul Governo, sulla sua stabilità e colo 67 della Costituzione è violato in misura sulla sua consistenza. ancora maggiore, perché la democrazia cri• La democrazia cristiana non è un elemen• stiana rovescia sul Parlamento una sua crisi to di secondo piano del Governo, in quanto interna, una sua manovra interna di assesta• è il partito di maggioranza relativa, che mento — si fa per dire — o di lotta, o di partecipa allo stesso Governo con gli uomini faida tra diversi gruppi per la successione che ha ritenuto di inserirvi e che quindi sono all'incerto segretario Forlani (perché è certo stati considerati dalla democrazia cristiana i che vuole dimettersi, ma non è certo quando migliori ed i più idonei alla bisogna. Il 10 farà). Gli altri pensano a creare le condi• Governo, allora, deve presentarsi qui per zioni perché al prossimo congresso vi siano parlare di questo problema politico e dire altre situazioni, vi siano altri gruppi dirigenti come stanno le cose, precisando quali inizia• ed altri rapporti di forza. Ma questo è grave, tive il Presidente del Consiglio intenda assu• è grave assistere a questo tormento, a questo mere e quali siano le prospettive. travaglio, a questa vicenda interna alla de• Siamo convinti, signor Presidente, che mocrazia cristiana, che essa scarica a piene tutte le manovre possano essere attuate. mani sulle istituzioni e sul Governo. Siamo tuttavia in presenza di eccessi parti• Poco fa, lo stesso onorevole Labriola ha tocratici. E nella malinconia degli spettacoli dovuto riconoscere che il partito socialista inaccettabili che sono sotto i nostri occhi, prende le distanze dalla democrazia cristia• siamo convinti che, a lungo andare, gli na, rifacendosi alla prassi parlamentare di spettacoli in questione e queste attività non respingere le dimissioni la prima volta che solo deteriorino le istituzioni, che possono sono presentate. Questo richiamo ad un'an• rinnovarsi e rigenerarsi attraverso opportu• tica prassi fatto dall'onorevole Labriola ha ne riforme (quelle che noi auspichiamo), ma un carattere politico che leggiamo per quello offendano la comunità nazionale e il popolo che è, cioè una sorta di presa di distanza italiano. Per questo siamo decisamente con• che, tradotta in soldoni politici, significa che trari a quello che è successo e leviamo la 11 partito socialista italiano afferma: avete nòstra protesta per quanto è accaduto, che compiuto una scelta che non rafforza il è disdicevole per le istituzioni ma è soprat• Governo e noi ce ne teniamo fuori. Questa tutto disdicevole e doloroso per il popolo è la realtà di fronte alla quale ci troviamo. italiano e per l'intera comunità nazionale Allora, signor Presidente, i ragionamenti (Applausi-dei deputati del gruppo del MSI- (che non ripeterò) svolti da altri colleglli destra nazionale). sottolineano che ci troviamo di fronte ad un problema politico che riguarda il Governo. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• Ci auguriamo pertanto che il Presidente del norevole Gerardo Bianco. Ne ha facoltà. Atti Parlamentari — 2176 — Camera dei Deputati

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GERARDO BIANCO. Signor Presidente, o- neature di grande rilievo ed ha messo in norevoli colleghi, credo che sia opportuno evidenza il rischio ed il pericolo, generato da parte nostra offrire all'Assemblea qual• dalla partitocrazia, determinato dal cumulo che rapido chiarimento. dei mandati. È questo il nocciolo della que• Ritengo che nessuno di voi possa immagi• stione! nare che un grande partito come la demo• La nostra proposta non rappresenta il crazia cristiana potesse adottare a cuor leg• risultato di quanto la testa dolorante della gero decisioni difficili senza attendersi democrazia cristiana avrebbe improvvisa• conseguenze anche laceranti; ed è proprio mente partorito, ma nasce da un dibattito quanto è accaduto. Ma se vi fosse un mini• che dura da molti anni. La nostra proposta mo di obiettività (mi riferisco a coloro che di legge in materia risale infatti alla scorsa hanno voluto ridurre un'importante scelta legislatura. Anzi, all'onorevole Rutelli, che politica ad una sorta di escamotage), pro• ha svolto un pregevole intervento, anche se prio partendo da questo dato della difficoltà la conclusione non mi è parsa conforme alla e delle lacerazioni che avrebbero potuto corretta impostazione delle sue considera• determinarsi, si dovrebbe prendere atto che zioni, e che ha sollevato qualche dubbio al la democrazia cristiana intendeva avviare riguardo, vorrei ricordare che la nostra pro• (come intendiamo fare) un processo nuovo posta di legge, che riproduce il testo di nel rapporto tra le forze politiche, nonché quella presentata nel corso della precedente tra l'esecutivo e il Parlamento. legislatura, è stata presenta in data non L'ora è tarda e mi è difficile ricostruire le sospetta, il 5 maggio 1992! diverse fasi e i vari passaggi. Non posso, Si tratta di una scelta che nasce da attente quindi, che andare per sommi capi. Ritengo, analisi e che, certo, non ha la pretesa di tuttavia, che su un punto non si possa fare risolvere tutti i problemi, onorevole Valensi- a meno di convenire: l'evoluzione storica e se, ma solo quella di cominciare a dare politica delle moderne democrazie, la com• segnali concreti. È veramente singolare — plessità che esse hanno determinato, porta• me lo consenta — che un abile parlamentare no — come peraltro scriveva ieri su un come lei proponga un ragionamento carat• importante giornale italiano un attento os• terizzato da illogicità. Lei ha sostenuto di servatore della politica del nostro paese — condividere la scelta, di considerarla giusta. ad attribuire al controllo — egli dice (e su Eppure, di fronte all'adozione da parte no• questo non siamo d'accordo) — un'impor• stra di tale scelta, lei ci considera partitocra• tanza perfino maggiore rispetto a quella tici! Dov'è la logica in questa valutazione? della partecipazione, nella difesa della de• (Commenti del deputato Valensise). Se si mocrazia e dei sistemi politici attuali. tratta di ima scelta e di una linea che ha una A cosa tende la nostra proposta, se non al sua validità, soprattutto quando venga ap• rafforzamento del controllo ed alla distinzio• plicata da un partito con sofferenza e con ne di quest'ultimo rispetto al ruolo dell'ese• difficoltà, mi pare che non possa essere cutivo? negata la positività della scelta stessa. Ecco Qualcuno — parlo dell'onorevole De Pa• perché noi siamo consapevoli di quanto squale — ha ritenuto di ridurre la nostra costi andare avanti, perché sappiamo paga• scelta, con un ragionamento moralistico, ad re certi prezzi. una mera «questioncella». Eppure, il discor• All'interno di questa scelta — consentite• so viene da lontano, da un dibattito culturale mi — vi è cultura politica ed anche analisi — sarebbe opportuno che qualcuno consul• del sistema politico italiano. C'è indubbia• tasse con maggiore attenzione gli atti! — che mente cultura politica se è vero che un peraltro è stato aperto, onorevole Labriola, grande politologo, peraltro di cultura libe- su Mondoperaio nel 1983 — qualche volta raldemocratica come Sartori, ancora lo dimenticate certe premesse! — e che si è scorso anno scriveva: «L'incompatibilità tra sviluppato fino a ieri. Tale dibattito culturale mandato parlamentare e cariche di Governo ha affrontato un problema che nella dottri• è uno dei maggiori incentivi perversi che na, soprattutto in Francia, ha avuto sottoli• producono i lunghi coltelli e la caducità dei Atti Parlamentari — 2177 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 governi, è un punto centrale di ogni rifor• regole. Ebbene, in questo modo riteniamo ma». In questo senso si esprimeva anche su di contribuire al rafforzamento della demo• Mondoperaio il professor Bettinelli. Credo crazia italiana. Onorevoli colleghi, questa è che queste cose vadano ricordate. la lezione che il Kelsen ci dava: non c'è Vi è tutta una sequenza che è possibile democrazia senza partiti! Dobbiamo però riscontrare negli scritti — non c'è nulla di liberarci dalle incrostazioni che affliggono i improvvisato! — ed è una sequenza che ha partiti: questo è lo sforzo che dobbiamo fare. una prima applicazione concreta, come ho Se mi consentite, senza nessuna pretesa e detto in precedenza. Cosa c'entra il mandato senza nessuna iattanza, vorrei ricordare che parlamentare e, direi, l'articolo della Costi• — come ci avevate richiesto, onorevoli col• tuzione in base al quale il parlamentare leghi — eravamo d'accordo sull'opportunità esercita le sue funzioni senza vincolo di che sulle dimissioni dei nostri ministri si mandato, con alcune regole interne? Non mi svolgesse un dibattito politico che consentis• dovrei soffermare su questo punto, sul quale se non solo di chiarirci le idee, ma anche di peraltro si è intrattenuto bene il collega prefigurare una forma nuova di Governo — Rutelli. È avvenuto sempre in Parlamento... ! nella linea della democrazia cristiana, che Cosa rappresentavano le dimissioni, onore• mi pare trovi ampio consenso — e una sorta vole Palmella — visto che si sta agitando —, di premessa concreta e pratica all'avvio della presentate dopo due anni e mezzo dai depu• Commissione bicamerale sulle riforme isti• tati del partito radicale se non un qualche tuzionali. Questo è il nostro sforzo, questo è vincolo, che noi abbiamo rispettato? il segno nel quale abbiamo fatto le nostre La questione è molto più ampia e generale scelte. Non c'è niente di meschino, non c'è ed attiene — se mi si consente — al discorso — come avete detto voi — nessuna notte dei sull'oligarchizzazione dei partiti che nasco• lunghi coltelli! Voi potete accusare la demo• no da una concentrazione di potere che crazia cristiana di tante cose, ma non potete combina insieme il potere politico, quello non convenire — del resto, lo avete consta• parlamentare e quello all'interno dei partiti. tato in questa sede — che c'è un elemento Signori, noi abbiamo preso le mosse da una radicale e fondante che muove la nostra grande riflessione all'interno della democra• azione politica: non abbiamo nulla da na• zia cristiana, per cominciare a rinnovare il scondere, non ci sono lunghi coltelli. Le partito, per aprire degli squarci, per creare nostre battaglie interne sono libere ed aper• un senso di servizio, com'è nella nostra te, ma sappiamo anche fare le nostre scelte tradizione, e non soltanto ima combinazione con coraggio e determinazione, come dimo• di potere. Perché non volete rispettare fino stra chiaramente quella che abbiamo fatto in fondo questo tipo di scelta? Noi non in questo caso. vogliamo imporre nulla a nessuno. Ha detto Non vi è quindi nessuna resa dei conti, l'onorevole D'Alema che sarebbe stato inte• nessun sospetto di complotto, ma soltanto ressante se la nostra proposta si fosse allar• l'intenzione di avviarci a compiere con pa• gata a tutti gli altri partiti di governo, con catezza, con serenità e — se consentite — ciò riconoscendo implicitamente la bontà con qualche amarezza, scelte che vengono della nostra scelta. L'abbiamo proposta, ma da lontano. non vogliamo imporre nulla a nessuno! Ab• Nel ringraziare i colleghi e i gruppi che biamo cercato di individuare delle regole al hanno voluto rispettare le scelte della demo• nostro interno, le abbiamo trovate e le ab• crazia cristiana, vorrei invitarli ad accogliere biamo adottate! Questo è lo spirito che ha le dimissioni dei ministri. Si tratta di un animato le nostre scelte. tentativo che ha il segno evidente della no• Onorevoli colleghi, noi riteniamo che i vità. partiti abbiano ancora una parola decisiva Naturalmente, mi permetto di dire qui, a da dire nella nostra democrazia. Sappiamo nome del gruppo democristiano, che ringra• che, se vogliamo sopravvivere come partiti, ziamo i ministri che hanno mantenuto le dobbiamo riformarci profondamente: dob• proprie dimissioni. Riteniamo che essi ab• biamo riformare le nostre prassi, le nostre biano dato un contributo, sulla loro pelle e Atti Parlamentari — 2178 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 con le loro sofferenze, ad avviare un proces• blica, accettare una privatizzazione che pro• so che credo porterà lontano (Vivi applausi venga da una parte sola, il che si definisce dei deputati del gruppo della DC — Molte partitocrazia, ma è invece un'ingerenza in• congratulazioni). debita di una sola parte di un Parlamento in una questione che riguarda non alcuni per• PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• sonali problemi di un uomo che è chiamato norevole Sgarbi. Ne ha facoltà. a fare il ministro, ma la nazione. Dobbiamo quindi rinunciare a figure, sulle quali è VITTORIO SGARBI. Signor Presidente, non possibile discutere ampiamente, ma che è posso che apprezzare il nobilissimo sacrifi• facile rinuncino al ruolo di ministro per non o cio del gruppo parlamentare democristiano perdere quello di parlamentare. e di un partito che di fronte al richiamo, così Questo avviene perchè in molti — forse sonoro ed evidente, della nazione, ha deciso nel ministro Scotti, forse nel ministro Vita- di inviare al Governo i suoi uomini peggiori, Ione (se possiamo ancora chiamarli così) — mantenendo nel partito le teste più nobili, vi è l'incertezza della duratale quindi l'ipo• più argute, più attente, alle quali ci siamo tesi che questo Governo duri sei mesi, otto abituati nel corso di questi decenni e che mesi o un anno, laddove questa legislatura, malvolentieri vediamo adesso in tempora• per quanto possa essere breve, durerà alme• neo riposo... no due o tre anni. Quindi, fintantoché — Pur non volendo né per intenzione, né per come ha indicato lo stesso onorevole Batti- volontà di contrasto essere in dissidio con il stuzzi — non ci sia la certezza che il man• mio gruppo — non comprendendo peraltro dato ministeriale abbia una durata se non le ragioni per le quali ha deciso di stare con identica, per lo meno vicina a quella del la democrazia cristiana, dalla parte delle mandato parlamentare, potrà avvenire che dimissioni dei ministri —, non posso non un ministro sia pronto ad ogni ambiguità e risultare ancora una volta in personale dis• ad ogni misura, anche volutamente facile, senso con tale gruppo, per un motivo che non impopolare, e comunque non tale da mi sembra evidente, e che è legato ad un determinare conflitto, per non perdere la elementare principio di equità. sua permanenza al Governo. Essendo questo Governo una struttura Tutto questo ci impone allora di meditare articolata nella quale entrano non soltanto sulla nobilissima proposta della democrazia la democrazia cristiana, ma anche gli altri cristiana e sul sacrificio che quel partito tre partiti della maggioranza, equità vorreb• compie, in termini non privati, ma tali da be che quanto si chiede ad un parlamentare riguardare una discussione ampia del Parla• democristiano fosse chiesto anche ad un mento, affinchè si arrivi ad una riforma parlamentare liberale, socialdemocratico o costituzionale che porti all'incompatibilità socialista. Allora, noi abbiamo tre partiti che per tutti. hanno figure nelle quali si assommano il In questo momento potremmo accogliere ruolo di parlamentare e la funzione di mini• la richiesta di dimissioni per un motivo di stro; ed un partito, al quale appartiene la puro sadismo, vale a dire semplicemente per maggioranza del ministri, che chiede ai suoi punire: laddove molti, per buona educazio• uomini di rinunciare al mandato parlamen• ne e consuetudine del Parlamento, si atten• tare. È evidente — come è stato detto da dono che le dimissioni vengano rigettate diverse parti — che si tratta di una questione almeno in prima battuta, potremmo conce• istituzionale, e che quindi questa incompa• derle immediatamente, per divertimento. tibilità, che può bensì essere accettata per il Ma credo che questa sarebbe una posizione futuro, è un fatto che riguarda tutti i ministri legata alla volontà di punire quel nobilissimo di un Governo costituito da quattro partiti, partito che ha compiuto un così alto sacrifi• e non un partito solo, e quindi una sola parte cio. del Governo stesso. Quindi, per limitare il sacrificio di quelli Perciò noi non possiamo, trattandosi del che hanno accettato di fare i ministri come Parlamento e quindi di una istituzione pub• diminuzione del loro ruolo parlamentare e Atti Parlamentari — 2179 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 non come estensione delle loro possibilità, PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o• credo sia buona norma seguire — come norevole Ferri. Ne ha facoltà. hanno detto Palmella ed altri — la prassi attuata fin qui da sempre, non approvando ENRICO FERRI. Signor Presidente, credo la richiesta di dimissioni ed iniziando ima che si debba svolgere una piccqla riflessione, riflessione al riguardo. partendo da considerazioni che in fondo Non so se si tratti di una rissa interna alla sono già nelle cose. democrazia cristiana; tuttavia noi non pos• La Camera, come era prevedibile e forse siamo legittimare alcuna guerriglia nè alcu• inevitabile, si è lasciata trascinare in una na questione che veda — come sappiamo — serie di considerazioni che forse non avreb• divise due parti della DC, l'una vicina all'o• bero dovuto avere ingresso in questo dibat• norevole Andreotti, istituzione storica della tito. Ci siamo un po' tutti lasciati trasportare Repubblica, che è contraria — come ha dall'occasione, certamente ghiotta sia dal dichiarato oggi di essere l'onorevole Marini• punto di vista giuridico sia da quello politico, no — alla distinzione delle due funzioni, di considerare le dimissioni dei ministri non l'altra — progressista, più nobile e moderna come casi singoli, ma come un pacchetto, — che ha proposto questa alternativa. testimonianza di una regola da introdurre, Abbiamo una precisa sensazione su quan• 0 comunque sulla quale discutere. to è avvenuto in questi giorni: le conseguen• A questo punto, credo che non sia facile ze della divaricazione tra la funzione parla• al momento del voto distinguere le dimissio• mentare e quella di ministro portano ad ni del singolo ministro dalla valutazione accettare che vadano a fare i ministri figure politica ed istituzionale di dimissioni provo• che hanno atteso nel corso di questi anni cate da un'affermazione di incompatibilità quel ruolo, e non quelli che hanno maturato proposta come regola di vita istituzionale da nel corso degli anni un'esperienza tale da un partito certamente considerevole, ma poterla riprodurre nel Governo. che rappresenta pur sempre da una parte Credo, allora, che la proposta vada consi• dello scenario politico. derata in termini non ipocriti ma molto È un'occasione perduta, perché ne avrem• precisamente sul piano della Costituzione, mo potuto discutere in un quadro istituzio• ma che non possa essere accettata così, nale di riforme, nel contesto di una serie di come essa è pervenuta. La proposta è stata princìpi che sono già in discussione. Non a avanzata all'ultimo momento e negli ultimi caso, nel quadro dell'esame del disegno di giorni (quando il Governo sembrava così legge sull'elezione diretta del sindaco in difficile da comporre) una parte della demo• Commissione affari costituzionali, si sta già crazia cristiana, che ha stabilito una regola discutendo il criterio dell'incompatibilità fra interna che può essere certamente valutata 1 ruoli di consigliere e di assessore comunale. come tale, ma non come norma che il Non a caso, in alcuni paesi d'Europa accan• Parlamento debba legittimare. to all'incompatibilità fra cariche di Governo Chiedo pertanto, che non soltanto gli e funzione parlamentare è stato introdotto esponenti dei partiti che non fanno parte l'istituto della supplenza, che permette al del Governo in carica, ma soprattutto alcu• ministro dimessosi dalla carica di rientrare ni esponenti della demcrazia cristiana nien• nelle assemblee legislative come parlamen• te affatto convinti — come sul piano del• tare. l'immunità parlamentare — dell'oppor• Il quadro, dunque, non può che essere tunità di separare il ruolo di parlamentare articolato ed inserito in una discussione che dalla funzione di ministro, votino segreta• solo la competente Commissione bicamerale mente affinché il parlamentare possa anco• — che ormai si accinge entrare in funzio• ra per questa legislatura essere ministro. ne — potrà e dovrà affrontare, per chiarezza Credo che ciò vada fatto non solo per gli ed anche per quella tendenziale certezza del altri partiti della coalizione, ma anche e diritto che i cittadini italiani si attendono. soprattutto per la democrazia cristiana (Ap• Poiché tutti teniamo al prestigio della plausi). Camera e dell'intero Parlamento — che Atti Parlamentari — 2180 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 sicuramente va richiamato con forza, con Della lettera di dimissioni dell'onorevole coraggio e direi anche con profondo senso Giovanni Goria ho già dato lettura. Di tale di responsabilità —, noi del gruppo social• tema si sono occupati anche alcuni colleghi democratico cerchiamo di ridurre questo intervenuti nel dibattito. Come ho già avuto episodio ad un fatto interno. Quindi, secon• modo di precisare precedentemente, tutta• do me, votare a favore o contro la richiesta via, se qualche collega intenda intervenire di dimissioni non ha grande importanza: è sulle dimissioni dell'onorevole Goria (Com• un fatto che possiamo pure lasciare alla menti) ... Onorevoli colleghi! Se qualche coscienza dei parlamentari. L'importante, collega desidera intervenire specificamente visto che il problema è stato posto ed anche sull'argomento, gli concederò senz'altro la autorevolmente, è cogliere l'occasione per parola. affrontare il problema di una riforma. Credo che attraverso le provocazioni di alcuni e MARCO PANNELLA. Chiedo di parlare soprattutto attraverso le riflessioni di altri, si (Commenti). possa costruire un sistema serio di incompa• tibilità, non più legato alle vicende personali, PRESIDENTE. Ne ha facoltà. ma rapportato ad un ruolo e ad una funzio• ne che possano effettivamente rappresenta• MARCO PANNELLA. Se ho a che fare con re l'occasione di un servizio per i cittadini. colleghi parlerò tre minuti; se i ragli mi In caso contrario, molte parole che pronun• testimoniassero altro, ne parlerei trenta. ciamo in aula o nelle strade finiranno per Ciò detto, parlo per tre minuti. Per quello non avere senso, e ci accorgeremo che che riguarda le dimissioni del ministro Go• effettivamente esercitare due funzioni diven• ria, avremmo molti motivi, molti stimoli, ta difficile e che in fondo è opportuno distin• devo dire, per mancare ai comportamenti guere i due ruoli della gestione e della pro• che riteniamo corretti e che, considerandoli grammazione, della fissazione di un certo tali, pratichiamo anche quando non ci fa indirizzo per la gestione stessa, affinchè la comodo, onorevole Bianco. funzione principale possa essere resa in mo• Riteniamo che non sia stato molto limpido do diverso all'opinione pubblica, alla socie• il comportamento del Presidente del Consi• tà. glio o del ministro Goria quando ci è stato Con queste brevi considerazioni ho illu• detto, per esempio, che le autorizzazioni a strato il pensiero del gruppo socialdemocra• procedere erano richieste per poter consen• tico. tire il proscioglimento e via dicendo. Questo è falso, ed è problema sul quale ci PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di risponderà il Presidente del Consiglio, e non parlare, passiamo ai voti. il collega Goria. Indico la votazione segreta, mediante pro• Non amiamo molto che abbiate imposto cedimento elettronico, sull'accettazione del• sul piano delle grandi nuove riforme — le dimissioni dell'onorevole Cristofori. collega Bianco — anche quella in base alla quale l'avviso di garanzia debba essere rite• (Segue la votazione). nuto avviso di colpevolezza o di messa in quarantena di cittadini italiani. Con dema• Dichiaro chiusa la votazione. gogia vile vi siete fatti fieri di ciò con altri — e noi sappiamo che la pagheremo nel corso Comunico il risultato della votazione- della storia del nostro paese — anche se Presenti 516 avete sicuramente riscosso il plauso dei de• Votanti 393 magoghi che per nostro disonore da tantis• Astenuti 123 sime parti si ascoltano. Ma avendo sentito.. Maggioranza 197 Voti favorevoli 276 Una voce. Avevi detto tre minuti! Voti contrari . 117 (La Camera approva — Applausi). MARCO PANNELLA. Più uno, collega! Atti Parlamentari — 2181 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

Abbiamo sentito a più riprese, dalla demo• Dichiaro chiusa la votazione. crazia cristiana per esempio, che la cosid• detta prassi di cortesia o di prudenza è da Comunico il risultato della votazione: rispettare, proprio in quanto costa. Infatti quando l'atto di cortesia è scontato è uno Presenti 511 stilema inutile. Votanti 391 Ho ascoltato con molta attenzione il col• Astenuti 120 lega Bianco, e devo dire che c'è uno scom• Maggioranza 196 parso in tutto il ragionamento. Mi rivolgo Voti favorevoli 252 anche a te, Silvia Costa: ti ho visto applau• Voti contrari 139 dire moltissimo quel discorso. (La Camera approva). Cari compagni (se non altro caro estinto), grazie al vostro voto di un momento fa è Comunico che in data 28 luglio 1992 è venuta meno quella prassi di cortesia che un pervenuta alla Presidenza la seguente lettera certo tipo di partiti liberaldemocratici rispet• dal deputato Eugenio Melandri: to ad altri partiti giacobini in questa Assem• blea ha in passato difeso anche quando non «Signor Presidente, faceva comodo. i colleghi di questa Camera, con un gesto Per quanto mi riguarda, dimentico tutto. di squisita cortesia, hanno respinto le dimis• Confermo le ragioni che ho esposto prima, sioni da me presentate il 3 ultimo scorso. Di ma quanto meno, rispetto al collega Goria, questo sono loro estremamente grato. dico che, collega D'Alema, non ritengo che Permane, tuttavia, la motivazione che mi si debba lasciare la democrazia cristiana a aveva spinto a dimettermi: sono anche de• sbrogliarsela da sola; non lascio la DC a putato al Parlamento europeo e non riesco sbrogliarsela da sola in nulla; non è cosa sua, ad onorare l'incarico di deputato di questa questa vicenda, e non ho voluto lasciargliela Camera conferitomi dagli elettori nelle ulti• sbrogliare. Noi siamo responsabili — chi ha me elezioni. votato e chi si è astenuto — del voto della La pregherei, quindi, quando lo ritiene Camera, e non del comportamento della opportuno, di rimettere all'ordine del giorno DC, come mi sembrava affermassi nel tuo dell'Assemblea le mie irrevocabili dimis• intervento. sioni. Le prassi si difendono quando non fa La ringrazio. comodo difenderle, e su ciò ho sempre Eugenio Melandri» trovato conforto, tranne quando si è trattato di mandare via a calci il Giovanni Negri Avverto che, ai sensi dell'articolo 49, com• ventiseienne (si alzò Oscar Luigi Scàlfaro per ma 1, del regolamento, la votazione sull'ac• protestare contro quel voto) e me. Ma—cari cettazione delle dimissioni avrà luogo a scru• amici—di questo devo dire non ve ne ho mai tinio segreto mediante procedimento portato rancore, datemene atto. Poiché la elettronico. nostra linea comune per prassi, per prudenza Nessuno chiedendo di parlare, indico la e per cortesia è quella di respingere le dimis• votazione segreta, mediante procedimento sioni, chiedo e mi auguro che vengano respin• elettronico, sull'accettazione delle dimissio• te le dimissioni del deputato Goria — ripeto ni dell'onorevole Melandri. —, con questa motivazione, e con le altre, per chi le condivide (Applausi - Commenti). (Segue la votazione). È ragione di partito, non di Stato! Dichiaro chiusa la votazione. PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, indico la votazione segreta, median• Comunico il risultato della votazione: te procedimento elettronico, sulle dimissioni Presenti 495 dell'onorevole Goria. Votanti 494 (Segue la votazione). Astenuti 1 Atti Parlamentari — 2182 — Camera dei Deputati

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Maggioranza 248 manere all'interno dell'aula dopo la chiusu• Voti favorevoli 330 ra della seduta, per il tempo che riterranno Voti contrari 164 necessario ed opportuno (Applausi dei de• putati del gruppo di rifondazione comuni• (La Camera approva). sta).

PANCRAZIO DE PASQUALE. Chiedo di par• CARLO TASSI. Basta che spengano la luce! lare sull'ordine dei lavori. (Proteste dei deputati del gruppo di rifonda• zione comunista). PRESIDENTE. Ne ha facoltà. PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, questa PANCRAZIO DE PASQUALE. Signor Presi• giornata parlamentare ed anche questa lun• dente, dopo le notizie clamorose di oggi, il ga seduta stanno per concludersi — perché nostro gruppo aveva chiesto la sospensione la Presidenza ritiene opportuno rinviare ad della discussione per consentire al Presiden• altra seduta la trattazione del terzo punto te del Consiglio di rendere, oggi stesso, le all'ordine del giorno — con la conferma sue dichiarazioni al Parlamento. Gli altri dell'impegno del Presidente della Camera a gruppi hanno ritenuto invece che la seduta garantire la disponibilità del Presidente del dovesse proseguire, e lei, signor Presidente, Consiglio dei ministri per il richiesto e ne• ha stabilito così. cessario chiarimento politico, che mi auguro Riteniamo che sarebbe stato più opportu• venga fornito alla Camera nella seduta di no accettare la nostra richiesta, perché era domani. l'unico modo per affermare con vigore il Non è stato possibile ottenere finora una diritto e la dignità del Parlamento. risposta per la ragione che l'onorevole De Il Presidente del Consiglio non è venuto Pasquale ha riferito, cioè perché il Presiden• neanche per ima dichiarazione interlocuto• te del Consiglio in questo momento è a ria e la crisi si sta svolgendo fuori di qui, colloquio con il Presidente della Repubblica; mentre l'Assemblea è riunita e i deputati credo si tratti di un colloquio la cui urgenza parlano senza un interlocutore. Ci è stato istituzionale non può essere negata da nes• detto che il Presidente del Consiglio è a suno. colloquio con il Presidente della Repubblica, Rinvio quindi ad altra seduta la trattazio• ma questo non gli avrebbe certo impedito di ne del terzo punto all'ordine del giorno, venire in Parlamento per rendere, appunto, confermando che la riunione della Confe• le sue dichiarazioni. renza dei presidenti di gruppo, nella quale Noi consideriamo tutto ciò offensivo per ci si occuperà anche di questa vicenda, è la nostra funzione e per la correttezza dei convocato per domani alle 9. rapporti tra Governo e Parlamento. Abbia• mo quindi, signor Presidente, deciso di ele• vare la nostra protesta con un atto eccezio• Ordine del giorno nale ed inusuale, anche se simbolico. Questa della seduta di domani. protesta non è certo rivolta contro di lei, perché siamo certi che la Presidenza ha fatto PRESIDENTE. Comunico l'ordine del il possibile per indurre il Presidente del giorno della seduta di domani. Consiglio ad un comportamento corretto e rispettoso verso il Parlamento. Evidente• Giovedì 30 luglio 1952, alle 15: mente non le è riuscito! Ma noi non possia• mo tollerare che la giornata parlamentare si 1. — Dichiarazione di urgenza di progetti concluda nella più piatta normalità e senza di legge. adeguate reazioni. Per questi motivi, signor Presidente, ono• 2. — Discussione delle domande di auto• revoli colleghi, i deputati del gruppo di rizzazione a procedere: rifondazione comunista hanno deciso di ri• Contro il deputato Pillitteri per concorso Atti Parlamentari — 2183 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

— ai sensi dell'articolo 110 del codice 47 (diffamazione col mezzo della stampa, penale — nel reato di cui agli articoli 81, aggravata) (Doc. IV, n. 11). capoverso, 323, secondo comma, del codice — Relatore: Del Basso De Caro. penale (abuso d'ufficio aggravato e conti• nuato). (Doc. IV n. 4). Contro il deputato Sgarbi per il reato di — Relatore: Bargone. cui agli articoli 81, capoverso, 594, quarto comma, del codice penale (ingiuria aggrava• Contro il deputato D'Amato per il reato di ta), 595, terzo comma, del codice penale cui agli articoli 81, capoverso, del codice (diffamazione aggravata), 595, terzo com• penale e 96 del decreto del Presidente della ma, del codice penale e 13 della legge 8 Repubblica 30 marzo 1957, n. 361 (violazio• febbraio 1948, n. 47 (diffamazione col mez• ne delle leggi per l'elezione della Camera dei zo della stampa, aggravata) (Doc. IV, n. 12). deputati, continuata); per concorso — ai — Relatore: Perani. sensi dell'articolo 110 del codice penale — nel reato di cui agli articoli 81, capoverso, Contro il deputato Berselli per il reato di dello stesso codice e 96 del decreto del cui agli articoli 81, capoverso, 635, secondo Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, comma, numero 3), del codice penale (dan• n. 361 (violazione delle leggi per l'elezione neggiamento continuato ed aggravato) della Camera dei deputati, continuata); per (Doc. IV, n. 13). concorso — ai sensi dell'articolo 110 del — Relatore: Perani. codice penale — nel reato di cui agli articoli Contro il deputato Ferrauto per concorso 81, capoverso, dello stesso codice e 96 del — ai sensi dell'articolo 110 del codice penale decreto del Presidente della Repubblica 30 — nel reato di cui agli articoli 81, capoverso, marzo 1957, n. 361 (violazione delle leggi 323 dello stesso codice (abuso d'ufficio con• per l'elezione della Camera dei deputati, tinuato). (Doc. IV, n. 14). continuata). (Doc IV, n. 7). Relatore: Lombardo. Relatore: Occhipinti. Contro il deputato Ferrauto per concorso Contro il deputato Cirino Pomicino per il — ai sensi dell'articolo 110 del codice penale reato di cui agli articoli 595, terzo comma, — nel reato di cui all'articolo 479 dello del codice penale, e 13 della legge 8 febbraio stesso codice (falsità ideologica commessa 1948, n. 47 (diffamazione col mezzo della dal pubblico ufficiale in atti pubblici); per stampa, aggravata) (Doc. IV, n. 8). concorso — ai sensi dell'articolo 110 del — Relatore: Buffoni. codice penale — nel reato di cui agli articoli Contro il deputato Borsano per il reato di 81, capoverso, 328 dello stesso codice (omis• cui agli articoli 216, primo comma, numeri sione di atti d'ufficio, continuata); per con• 1) e 2), 219, 223 del regio decreto 16 marzo corso — ai sensi dell'articolo 110 del codice 1942, n. 267 (fatti di bancarotta fraudolenta, penale — nel reato di cui all'articolo 323 aggravati) (Doc. IV, n. 9). dello stesso codice (abuso d'ufficio) (Doc. — Relatore: Alfredo Galasso. IV, n. 16). — Relatore: Pinza. Contro il deputato Tattarini per concorso — ai sensi dell'articolo 110 del codice penale Contro il deputato Rocchetta per il reato — nel reato di cui agli articoli 81, capoverso, di cui all'articolo 595, secondo comma, del 112, primo comma, numero 1), 323, secon• codice penale (diffamazione aggravata) do comma, dello stesso codice (abuso d'uf• (Doc. IV, n. 17). ficio, continuato ed aggravato) (Doc. IV n. — Relatore: Paissan. 10). — Relatore: Ayala. Contro il deputato Muzio per concorso — ai sensi dell'articolo 110 del codice penale Contro il deputato Fava per il reato di cui — nel reato di cui agli articoli 81, capoverso, agli articoli 595, terzo comma, del codice 595, terzo comma, dello, stesso codice e 13 penale e 13 della legge 8 febbraio 1948, n. della legge 8 febbraio 1948, n. 47 (diffama- Atti Parlamentari — 2184 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 zione col mezzo della stampa, aggravata e 5. — Seguito della discussione del dise• continuata) (Doc. IV, n. 18). gno di legge: — Relatore: Cicciomessere. Conversione in legge, con modificazioni, Contro il deputalo Delfino per il reato di del decreto-legge 1° luglio 1992, n. 324, cui all'articolo 21, terzo comma, della legge recante interventi urgenti in favore delle 10 maggio 1976, n. 319 (violazione delle zone colpite dalle eccezionali avversità at• norme per la tutela delle acque dall'inquina• mosferiche verificatesi nei mesi di ottobre e mento) (Doc. IV, n. 20). novembre 1991 e di aprile e giugno 1992, — Relatore: Finocchiaro Fidelbo. nonché disposizioni per zone terremotate (1179). Contro il deputato Ferrauto per il reato di — Relatore: Botta. cui agli articoli 81, capoverso, 323 del codice (Relazione orale). penale (abuso d'ufficio, continuato) (Doc. IV, n. 21). 6. — Discussione del disegno di legge: — Relatore: Pinza. Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, 3. — Deliberazione ai sensi dell'articolo recante modifiche urgenti al nuovo codice 96-bis, comma 3, del regolamento sui dise• di procedura penale e provvedimenti di con• gni di legge: trasto alla criminalità mafiosa (1377). — Relatore: Gargani. Conversione in legge, con modificazioni, (Relazione orale). del decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, recante modifiche urgenti al nuovo codice di procedura penale e provvedimenti di con• PIERO MARIO ANGELINI. Chiedo di par• trasto alla criminalità mafiosa (Approvato lare. dal Senato) (1377). — Relatore: Binetti. PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Conversione in legge del decreto-legge 6 PIERO MARIO ANGELINI. Signor Presiden• giugno 1992, n. 305, recante provvedimenti te, vorrei sottoporre alla sua attenzione il urgenti in ordine alla situazione determina• problema del disegno di legge di conversione tasi nelle Repubbliche di Serbia e di Monte• n. 1179, relativo ad interventi urgenti in negro (Approvato dal Senato) (1278). favore di zone colpite da eccezionali avver• — Relatore: 'Zampieri. sità atmosferiche, di cui al punto 5 dell'or• dine del giorno di cui è stato dato testé Conversione in legge del decreto-legge 18 lettura, e che da un anno il Parlamento non luglio 1992, n. 340, concernente soppressio• riesce ad approvare. Ritengo che, se il segui• ne dell'Ente partecipazioni e finanziamento to della discussione di questo provvedimen• industria manifatturiera — EFIM (1332). to non sarà anticipato, nell'ordine del giorno — Relatore: Enzo Balocchi. della seduta di domani, vi sarà ancora il rischio di non riuscire a convertire in legge 4. — Discussione del disegno di legge: quel decreto, con la conseguenza che in ottobre, a causa della mancata conversione, 5. 327. — Conversione in legge del decre• non saranno state ancora realizzate le neces• to-legge 6 giugno 1992, n. 305, recante sarie opere idrauliche in territori a rischio, provvedimenti urgenti in ordine alla situa• opere senza le quali rischierebbero di subire zione determinatasi nelle Repubbliche di danni non solo il territorio, ma anche le vite Serbia e di Montenegro (Approvato dal Se• umane. nato) (1278). Mi permetto, signor Presidente, di sotto• — Relatore: Cariglia. porre il problema alla sua attenzione; vorrei (Relazione orale). sapere se il decreto-legge in questione possa Atti Parlamentari — 2185 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992 essere inserito al primo punto dell'ordine del La seduta termina alle 21. giorno della seduta di domani.

PRESIDENTE. Onorevole Angelini, con• divido pienamente l'esigenza che sul prov• IL CONSIGLIERE CAPO vedimento da lei richiamato la Camera deli• DEL SERVIZIO STENOGRAFIA beri in tempo utile, nel corso della seduta di DOTT. VINCENZO ARISTA domani. Credo che la sua collocazione nel• l'ordine del giorno che ho testé comunicato, L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE consenta comunque l'esame del provvedi• DOTT. MARIO CORSO mento. In ogni caso, mi riservo di investire della questione la Conferenza dei presidenti Licenziato per la composizione e la stampa di gruppo convocata per domani. dal Servizio Stenografia alle 23,35. PAGINA BIANCA Atti Parlamentari —2187 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

F = voto favorevole (in votazione palese) C = voto contrario (in votazione palese) V = partecipazione al voto (in votazione segreta) A = astensione M = deputato in missione P = Presidente di turno Le votazioni annullate e quelle in cui è mancato il numero legale sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 34 votazioni. Agli elenchi è premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione. PAGINA BIANCA Atti Parlamentari — 2189 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

• •• ELENCO N. 1 (DA PÀG. 2190 A PAG. 2205) • il

Votazione Risultato OGGETTO Esito Num. Tipo Ast. Fav. Contr Magg.

1 Nom. o.d.g. 9-1287-1 72 293 61 178 Appr.

2 Nora. o.d.g. 9-1287-2 23 362 34 199 Appr.

3 Nora. o.d.g. 9-1287-8 62. 350 9 180 Appr.

4 Nom. 1287 voto finale 24 288 236 263 Appr.

5 Segr dimissioni on cristofori 123 276 117 197 Appr.

6 Segr dimissioni on. goria 120 252 139 196 Appr.

7 Segr dimissioni on. melandri 1 330 164 248 Appr. * * * Atti Parlamentari — 2190 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

1 ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7.. 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

ABATSRUSSO ERNESTO F F F C A A

ABBATANGKLO MASSIMO A F C c V V V

ABBATE FABRIZIO F F F F V V V

ABBRUZZESB SALVATORE F F F F V V V

ACCIARO GIANCARLO C A F C V V V

AGOSTINACCHIO PAOLO ANTONIO M. c V V V

AGRUSTI MICHELANGELO F F F F V V V

AIMONE PRIMA STEFANO C F F C V V V

ALAIMO GINO F F F V V

ALBERTINI GIUSEPPE F F F F

ALBERTINI RENATO A C A C A A V

ALESSI ALBERTO F F F F V V V

ALIVERTI GIANFRANCO F F F V V V

ALOISB GIUSEPPE F F F F V V V

ALTERIO GIOVANNI F F F F V V V

ALTISSIMO RENATO V V V

ALVETI GIUSEPPE C A A

AMATO GIULIANO F -

ANDO' SALVATORE M M M M M M M

ANEDDA GIANFRANCO A F A c V V V

ANGELINI GIORDANO F F F c A A V

ANGELINI PIERO F F F F V V V

ANGHINONI UBBR C F F c V V V

ANIASI ALDO F V V V

ANTOCI GIOVANNI FRANCESCO F F F F V V V

APUZZO STEFANO C V

ARMELLIN LINO F F F F V V V

ARRIGHINI GIULIO C V V V

ARTIOLI ROSSELLA F F F V V V

ASQUINI ROBERTO C F C V V V

ASTONE GIUSEPPE V V V

ASTORI GIANFRANCO F F F F V V V

AYALA GIUSEPPE MARIA F A A A V V V

AZZOLDiA ANGELO A C A C A A V

AZZOLINI LUCIANO F F F F V V V

RABBINI PAOLO F F F F V V V

BACCARINI ROMANO F F F F V V V

BACCLARDI GIOVANNI A C A C A A V Atti Parlamentari — 2191 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7-: • i Nominativi i 1 2 3 4 s 6 7

BALOCCHI ENZO F F F F V V

BALOCCHI MAURIZIO F C V V V

RAMPO PAOLO C F C V V V

BARBALAC5 FRANCESCO F F F F V V V

BARBERA AUGUSTO ANTONIO C A A V

BARGONE ANTONIO F F F C A A

BARUFFI LUIGI F V V V

BARZANTI NEDO A C A C A A V

BASSANINI FRANCO A A V

BATTAGLIA ADOLFO C A C A

BATTAGLIA AUGUSTO F F F C A A V

BATTISTUZZI PAOLO F V V V

BEEBE TARANTSLLI CAROLE JANE C A A V

BERGONZI PIERGIORGIO A C A C A A V

BERNI STEFANO A F F F V V V

BERSELLI FILIPPO A F A C V V V

BERTEZZOLO PAOLO C V V V

BERTOLI DANILO F F F F V V V

BERTOTTI ELISABETTA C F F C V V V

BETTIN GIANFRANCO F F C V V V

BIAFORA PASQUALINO F F V V V

BIANCHINI ALFREDO V V V

BIANCO ENZO A V V V

BIANCO GERARDO F F V V V

BIASCI MARIO F F F F V V V

BIASUTTI ANDRIANO F F F F V V V

BICOCCHI GIUSEPPE F F F F V V

BINETTI VINCENZO. F F F V V V

BIRICOTTI GUERRIERI ANNA MARIA C A A V

BISAGNO TOMMASO F F F F V V V

BOATO MARCO F F C V V V

BODRATO GUIDO F F F F V V V

BOGHETTA UGO A C A C A A V

BOGI GIORGIO A V V V

BOI GIOVANNI F F F V V V

BOLOGNESI MARIDA A C A C A A V

SONATO MAURO C F F C V V V

BONINO EMMA C C C V V V Atti Parlamentari — 2192 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7«: 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

BONOMO GIOVANNI A V V V

BONSIGMORB VITO F F F F V V V

BOUDON KILLER F F F C A A V

BORGHBZIO MARIO V V V

BORGOGLIO FELICE F V V V

BORRA GIAN CARLO F F F F V V V

BORRI ANDREA F F F F V V V

BORSANO GIAN MAURO F F F F V V V

BOTTA GIUSEPPE F F F F V V V

BRAMBILLA GIORGIO C V V V

BREDA ROBERTA F F F F V V V

BRUNETTI MARIO A C A C A A V

BRUNI FRANCESCO F F A F V V V

BRUNO ANTONIO F F F F

BRUNO PAOLO F

BUFFONI ANDREA F F F V V V

BUONTEMPO TEODORO A F A C V V V

BUTTI ALESSIO C V V V

BUTTITTA ANTONINO F F F F V V V

CACCAVARI ROCCO FRANCESCO F F F C A A V

CACCIA PAOLO PIETRO F F F F V V V

CAPAR FELLI FRANCESCO F F F A V V V

CALDBROLI ROBERTO C F F C V V V

CALDORO STEFANO F V V V

CALIBI EMILIA A C A C A A V

CALZOLAIO VALERIO F F F C A A V

CAMBER GIULIO F

CAMOLRANO ANDRIOLLO MAURA G. F F F C A A V

CAMPATEGLI VASSILI F F F C A A V

CANCIAN ANTONIO C F F F V V V

CAPRIA NICOLA F V V V

CAPRILI MILZIADE A A C A A V

CARCARINO ANTONIO A C A C A A V

CARDINALE SALVATORE F F F F V V V

CARELLI RODOLFO F V V V

CARIGLIA ANTONIO F •

CARLI LUCA F F F F V V V

CAROLI GIUSEPPE F F F F V V V Atti Parlamentari — 2193 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

l ELENCO. N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. I AL N. 7.. 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

CARTA CLEMENTE F F F F V V V

CARTA GIORGIO F F F F V V V

CASILLI COSIMO F F F F V V V

CASINI CARLO F F A F V V V

CASINI PIER FERDINANDO F F F F V V V

CASTAGNBTTI GUGLIELMO A A A A V V V

CAST AGHETTI PIERLUIGI F F F F V V V

CASTAGNOLA LUIGI F F F c A A V

CASTELLANETA SERGIO C F F c

CASTELLI ROBERTO C F F c V V V

CASTELLOTTI DUCCIO F F F F V V V

CASULA EMIDIO F F F F V V V

CAVERI LUCIANO M M M M M M

CECSRE TIBERIO F F F F V V V

CELLA! MARCO A F A c V V V

CELLINI GIULIANO F F F F V V V

CEROTTI GIUSEPPE F F F F V V V

CBUVETTI GIOVANNI F F c A A V

CESETTI FABRIZIO c A A V

GHIA VENTI MASSIMO F F F A A V

CIABARRI VINCENZO F c A A V

CIAFFI ADRIANO F F F F V V V

CICCIOMESSERE ROBERTO C F c c V V V

CILIBERTI FRANCO F F A F V V V

CIMMINO TANCREDI F F F F V V V

CIRINO POMICINO PAOLO F F F F V V V

COLAIANNI NICOLA F F F c A A V

COLOMBO EMILIO F

COLONI SERGIO F F F F V V 'V

COLUCCI FRANCESCO F

COLUCCI GAETANO A F A c V V V

COMINO DOMENICO C F c V V V

CONCA GIORGIO c F F c V V V

CONTE CARMELO F

CONTI GIULIO A F A c V V V

CQRRAO CALOGERO F F F F V V V

CORRENTI GIOVANNI F F F C A A V

CORSI HUBERT F V V V Atti Parlamentari — 2194 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

1 ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7.. I i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

CORTESE MICHELB F F F F

COSTA SILVIA F F F F V V V

COSTANTINI LUCIANO F F F C

COSTI ROBINIO F F

CRESCO ANGELO GAETANO F A A F V V V

CRXPPA CHICCO C F F C V V V

CRISTOFORI NINO F

CULICCHIA VINCBNZINO M M M M M M M

CURCI FRANCESCO F V V V

CURSI CESARE F F F F V V

D'ACQUISTO MARIO F F F F V V

D'AIMMO FLORINDO F V V V

DAL CASTELLO MARIO F F' F F V V V

D'ALEMA MASSIMO C A A V

D'ALIA SALVATORE F F V V V

DALLA CHIESA NANDO C V V V

DALLA CHIESA CURTI MARIA S. F F F C A A V

DALLA VIA ALESSANDRO A A A F

D'AMATO CARLO F F F F V V V

D'ANDREAMATTEO PIERO V V V

D'AQUINO SAVERIO F V V V

DB BENBTTI LINO F F C V V V

DB CAROLIS STELIO A A F A

DBGENNARO GIUSEPPE F

DEL BASSO DB CARO UMBERTO F V V V

DEL BUE MAURO F F F F V V V

DELFINO TERESIO F F F F V V

DELL'UNTO PARIS F V V V

DEL MESE PAOLO F F F F V V V

DB LORENZO FRANCESCO F

DEL PENNINO ANTONIO V V V

DB LUCA STEFANO F F F F V V V

DEMITRT GIUSEPPE F V V V

DB PAOLI PAOLO F F F F V V

DB PASQUALE PANCRAZIO ANTONINO A C A C A A V

DB SIMONE ANDREA CARMINE F F F C A A V

DIANA LINO F F F V V V

DI GIUSEPPE COSIMO DAMIANO F. F F F F V V V Atti Farlamentart — ZI^J —

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7 . I • Nrtm ì n A 1" ì ti ? • * «UIUX li CI U A v ^ • 1 2 3 4 5 6 7

DIGLIO PASQUALE F F F F V V V

DI LAURA FRATTURA FERNANDO F F F F V V V

DI MAURO GIOVANNI ROBERTO F F F F V V V

DI PIETRO GIOVANNI F F F C A A V

DI PRISCO ELISABETTA C A A V

DOLINO GIOVANNI A C A C A A V

D'ONOFRIO FRANCESCO F F F F V V V

DORIGO MARTINO A C A C A A V

DOSI FABIO C V V V

EBNER MICHL F V V V

EVANGELISTI FABIO C

PACCHIANO FERDINANDO F V V V

FARACB LUIGI F F F F V V V

FARAGUTI LUCIANO F F F F V V V

FARASSINO GIPO C F F C V V V

FARIGU RAFFAELE C C F V V V

FAUSTI FRANCO F F F F V V V

FAVA GIOVANNI GIUSEPPE CLAUDIO C V V V

FELISSARI LINO OSVALDO F F F C A A V

FERRARI FRANCO F F F F V V V

FERRARI MARTE F A F F V V V

FERRARI WILMO F F F F V V V

FERRARINI GIULIO A A F F V V V

FERRAUTO ROMANO F F F F

FERRI ENRICO F F F F V V V

FILIPPINI ROSA F V V V

FINCATO LAURA C F F F V V V

FINI GIANFRANCO C V

FINOCCHIARO FIDELBO ANNA MARIA F F F C A A V

FIORI PUBLIO F V V V

FISCHBTTI ANTONIO A C A C .A.

FLEGO ENZO C F F C V V V

POLENA PIETRO c A A V

FORLANI ARNALDO F V V V

FORLEO FRANCESCO F F F C A A V

FORMENTI FRANCESCO C F C V V V

FORMENTINI MARCO F C V V V

FORMICA RINO F V V Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7.. I i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

FORTUNATO GIUSEPPE MARIO A. F F F F V V V

FOSCHI FRANCO F F F F

FOTI LUIGI F F F F V V V

FRACANZANI CARLO F F F F V V V

FRAGASSI RICCARDO C F F C V V V

FRASSON MARIO C F F F V V V

FREDDA ANGELO F F F C A A V

FRONTINI CLAUDIO C F F V V V

FRONZA CREPAZ LUCIA F F F F V V V

FUMAGALLI CARULLI BATTISTINA F F F F V V V

GALANTE SEVERINO A C A C A A V

GALASSO ALFREDO c V V

GALASSO GIUSEPPE A V V V

GALBIATI DOMENICO F F F F V V V

GALLI GIANCARLO F F F F V V V

GAMBALE GIUSEPPE F F

GARA VAGLIA MARIAPIA F F F 7 V V

GARAVXNI ANDREA SERGIO A A V

GARESIO BEPPE F F F V V V

GARGANI GIUSEPPE F V V V

GASP ARI REMO F F F F V V V

GASPAROTTO ISAIA F C A A V

GASP ARRI MAURIZIO A C V V V

GSLPI LUCIANO F F F F V V V

GREZZI GIORGIO F F F C

GIANNOTTI VASCO F F F c A A V

GIOVANARDI CARLO AMEDEO F F F F V V V

GIRALOI MAURIZIO F F F F V V V

GITTI TARCISIO A F A F V V V

GIULIARI FRANCESCO F F C V V V

GIUMELLA LAURA F F C V V V

GNUTTI VITO C F F c V V V

GORACCI ORFEO A C A C A A V

GORGONI GAETANO A A F A V V V

GORIA GIOVANNI F F

GOTTARDO SETTIMO F V V V

GRASSI ALDA C F F C V V V

GRASSI ENNIO F F F C A A V Atti Parlamentari

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

• ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7.. • i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

GRASSO TANO F F F C

GRILLI REMATO F F F A A V

SULLO LUIGI F F F F V V V

GRILLO SALVATORE F A F A V V V

CTIPPO UGO F F F F V V V

GUALCO GIACOMO F F F F V V V

GUIDI GALILEO F F F C A A V

IANNUZZI FRANCESCO PAOLO F F F F V V V

IMPEGNO BERARDINO F F F C A A V

IMPOSIMATO FERDINANDO F F F C

INGRAO CHIARA F F F C A A V

INNOCENTI RENZO C A A V

IODICE ANTONIO F F F F V V V

IOSSA FELICE F F F F V V V

IOTTI LEONILDE C A

JANNELLI EUGENIO F F F C A A V

LABRIOLA SILVANO P P P P V V V

LA GANGA GIUSEPPE F

LA GLORIA ANTONIO F F F F V V V

LA MALFA GIORGIO A V V

LAMORTB PASQUALE F F F F V V V

LANDI BRUNO F F F F V V

LA PENNA GIROLAMO F F F F V y V

LARIZZA ROCCO F F F C A A V

LA RUSSA ANGELO F F F F V V V

LA RUSSA IGNAZIO BENITO MARIA V V V

LATRONICO FEDE C F F C V V V

LATTANZIO VITO F F F F

LATTSRI FERDINANDO F V V V

LAURICELLA ANGELO F F F C A A V

LAURICELLA SALVATORE V V •A LAZZATI MARCELLO LUIGI C F C V V V

LECCESE VITO C A A

LEGGISI PINO F F V V V

LEGA SILVIO F V V V

LENOCI CLAUDIO F F F F V

LENTO FEDERICO GUGLIELMO A C A C A A V

LEONI ORSENIGO LUCA C F F C V V V .70 camera aet uepuian

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7., I i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

LETTIERI MARIO F F F c A A V

LIA ANTONIO F F F F V V V

LOIERO ACAZIO F F F F V V V

LOMBARDO ANTONINO F F F F V V V

LONGO FRANCO c A A V

LO PORTO GUIDO c V V V

LORENZ ETTI PASQUALE MARIA RITA F F F C A A V

LUCARELLI LUIGI F F F F

LUCCHESI GIUSEPPE F V V V

LOSETTI RENZO F F F F V V V

MACCHERONI GIACOMO F F F F V V V

MACERATIMI GIULIO V V V

MADAUDO DINO F

MAGISTRONI SILVIO C F F c V V V

MAGNABOSCO ANTONIO c V V V

MAGRI ANTONIO C F F c V V V

MAGRI LUCIO A C c

MAIOLO TIZIANA A C A c A A V

MAIRA RUDI V

MALVBSTIO PIERGIOVANNI F F F F V V V

MANCA ENRICO F

MANCINA CLAUDIA C A A V

MANCINI GIANMARCO C F F C V V V

MANCINI VINCENZO F F F F V V V

MANFREDI MANFREDO F F F F V V

MANISCO LUCIO c A A V

MANNINO CALOGERO F F F F A A

MANTI LEONE F F F F V V V

MANTOVANI RAMON A C A c A A V

MANTOVANI SILVIO F F F c A A V

MARCUCCI ANDREA F V V V

MARENGO FRANCESCO F F A C V V V

MARGOTTI FERDINANDO F F F F V V V

MARIANETTI AGOSTINO M M M M M M M

MARINI FRANCO F V V

MARINO LUIGI A c A c A A V

MARONI ROBERTO ERNESTO C F F c V V V

MARRl GERMANO F F F c A A V Atti Parlamentari — 2199 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7.. • i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

MARTINA! UGO A F A C V V V

MARTUCCI ALFONSO F F F F

MARZO BIAGIO F F F F

NASINI MADIA C A A V

MASSARI RENATO F F F F

MASTELLA MARIO CLEMENTE F F F F V V V

MASTRANTOONO RAFFAELE F F F F V V V

MASTRANZO PIETRO F F F F V V V

MAT ARRESE ANTONIO F

MATTARELLA SERGIO F V V V

MATTEJA BRUNO C •F F C V V V

MATTEOLI ALTERO A F A C V V V

MATTIOLI GIANNI FRANCESCO A F c

MATULLI GIUSEPPE F F F F V V

MAZZETTO MARIELLA C F F c V V V

MAZZOLA ANGELO F F F F V V V

MAZZUCQNI DANIELA F F F F V V V

MELANDRI EUGENIO A C A C A A V

MELELEO SALVATORE F F F F V V V

MELILLA GIANNI F F F C

MELILLO SAVINO F F F F V V V

MENSORIO CARMINE F F F F V V V

MENSORATI ELIO F F F F V V V

MEO ZILIO GIOVANNI C F F C V V V

METRI CORRADO C F F C V V V

NICHELINI ALBERTO F V V V

MICHIELON MAURO C F F C V V V

MITA PIETRO A C A c A A V

MODIGLIANI ENRICO A A F A V V

MOIOLI VIGANO1 MARIOLUiA F F F F V

MOMBELLI LUIGI F F F c A A V

MONELLO PAOLO F F F c A A V

MOMTBCCHI ELENA c A A V

MORGANDO GIANFRANCO F F F F V V V

MORI GABRIELE F F F

MUSSI FABIO F F F c A A V

MUZIO ANGELO A C A c A A V

MANIA DOMENICO V V Atti Parlamentari — 2200 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

- — L

1 ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

NAPOLI VITO F F F F V V V

NARDONB CARMINE F F F C A A V

NEGRI LUIGI C F C C V V V

NENCINI RICCARDO F F F F V V V

NENNA D'ANTONIO ANNA F F F F V V V

NICOLOSI RINO F F F V V V

NICOTRA BENEDETTO VINCENZO F F F F V V V

NONNE GIOVANNI F F F F V V V

NOVELLI DIEGO C V V V

NOCARA FRANCESCO A A F A V V

NUCCI MAURO ANNA MARIA F F F F V V V

OCCHTPINTI GIANFRANCO MARIA E. F F A F

OLIVERIO GERARDO MARIO F F F C A A V

OLIVO ROSARIO F V V V

ONGARO GIOVANNI C F F C V V V

ORGIANA BENITO A A F A V V V

OSTINELLI GABRIELE C F C V V V

PACIULLO GIOVANNI F F F F V V V

PADOVAN FABIO C F F C V V V

PAGANI MAURIZIO F F F

PAGANO SANTINO FORTUNATO F V V V

FAGGINI ROBERTO A A A V V V

PAISSAN MAURO A F F C V V V

PALADINI MAURIZIO F F F F V V V

PALERMO CARLO C V V V

PANNELLA MARCO A C C V V

PAPPALARDO ANTONIO F F F F

PARIGI GASTONE A F A C V V V

PARLATO ANTONIO A A C V V V

PASETTO NICOLA C V

PASSIGLI STEFANO A A F A V V V

PATARINO CARMINE " c V V V

PATRIA RENZO F V V V

PATUELLI ANTONIO V V V

PECORARO SCANIO ALFONSO C V V V

PELLICANI GIOVANNI F F F C A A V

PELLICANO* GEROLAMO A A F A V V V

PBRABONI CORRADO ARTURO C F F C V V Atti Parlamentari — 2201 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7': 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

PBRANI MARIO F F F F V V V

PERINEI FABIO F F F C A A V

PERRONE ENZO F V V V

PETRINI PIERLUIGI C F F C V V V

PETROCELLI EDILIO F F F C A A V

PETRUCCIOLI CLAUDIO F F F C

PIERMARTINI GABRIELE F F F F V V V

PIERONI MAURIZIO F F C V V V

PILLITTERI PAOLO F F F F V V V

PINZA ROBERTO F F F F V V V

PIOLI CLAUDIO C F F C V V V

PIREDDA MATTEO F V V V

PIRO FRANCO F F F V V V

PISCITELLO RINO F F A C V V V

PISICCHIO GIUSEPPE M M M M M M M

PIVBTTI IRENE MARIA G. C V V V

PIZZINATO ANTONIO C A A V

POGGIOLINI DANILO A A F A V V V

POLI BORTONE ADRIANA A F A C V V V

POLIDORO GIOVANNI F F F F V V V

POLIZIO FRANCESCO F F F F V V V

POLLASTRINI MODIANO BARBARA M. F F F C A A V

POLLI MAURO C F F C V

POLLICHINO SALVATORE F F F c V V V

POLVERARI PIERLUIGI F F F F V V V

POTI' DAMIANO F F F F V V V

PRANDINI GIOVANNI F V V V

PRATESI FULCO F F F C V V

PREVOSTO NELLINO C A A V

PRINCIPE SANDRO F F F F V V V

PROVERÀ FIORELLO C V V V

PUJIA CARMELO F F F' F V V V

RAFFAELLI MARIO F F F F V V V

RANDAZZO BRUNO A F A F V V V

RAPAGNA* PIO A A C C V V V

RATTO REMO A A F A V V V

BAVAGLIA GIANNI A V V V

RAVAGLIOLI MARCO F F F F V V V Atti Parlamentari — 2202 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

1 ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7"- l i Nominativi l 1 2 3 4 5 6 7

REBBCCHI ALDO F F F C A A V

RRCCHTA VINCENZO F F F C A A V

REINA GIUSEPPE F F F F V V V

RENZULLI ALDO GABRIELE F V V V

RICCIUTI ROMBO F F F V V V

RIGGIO VITO V V V

RIGO MARIO C V V V

RINALDI ALFONSINA F F C A A V

RINALDI LUIGI F F F F V V V

RIVERA GIOVANNI F F F F V V V

RIZZI AUGUSTO A F F A V V V

ROCCHETTA FRANCO V V V

RODOTÀ' STEFANO C A A V

ROGNONI VIRGINIO F V V V

ROJCH ANGELINO F F F F V V V

ROMANO DOMENICO F F V V V

ROMEO PAOLO F F F F V V V

ROMITA PIERLUIGI C C F

RONCHI EDOARDO C

RONZAMI GIANNI WILMER F F F C A A V

ROSIMI GIACOMO F V V V

ROSITAMI GUGLIELMO C V V

ROSSI ALBERTO F F V V V

ROSSI LUIGI C F \j £ V V V

ROSSI ORESTE C F F e V V V

ROTIROTI RAFFAELE F F F F V V V

HUBERTI ANTONIO F V V V

RUSSO IVO F F F F V V V

RUSSO RAFFAELE F F F F V V V

RUSSO SPBNA GIOVANNI A C A C A A V

RUTELLI FRANCESCO F F F c V V V

SACCONI MAURIZIO M M M M M M M

SALERNO GABRIELE F V V V

SALVADORI MASSIMO F F F c A A V

SANRSB NICOLAMARIA F F F F V V V

SANGALLI CARLO F F F F V V V

SANGIORGIO MARIA LUISA F F F c A A V

SANGUINSTI MAURO C F F F V V V Atti Parlamentari — 2203 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7.- • i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

SANNA ANNA F F F C A A V

SANTONASTASO GIUSEPPE F V V V

SANTORO ITALICO V V V

SANTUZ GIORGIO F F F F V V V

SANZA ANGELO MARIA F F V V V

SAPIENZA ORAZIO F F F F V

SARETTA GIUSEPPE F F F F V V V

SARRITZU GIANNI A C A C A A V

SARTORI MARCO FABIO C F F C V V V

SARTORI LANCIOTTI MARIA A. F F F c A A V

SARTORIS RICCARDO F F F F V V V

SAVINO NICOLA A A A F V

SAVIO GASTONE F F F F V V V

SBARBATI CARLETTI LUCIANA A F F A V V V

SBARDELLA VITTORIO F F F F V V V

SCALIA MASSIMO F F C

SCARFAGNA ROMANO F F F F V V V

SCARTATO GUGLIELMO F F F F V V V

SEGNI MARIOTTO F

SENESE SALVATORE F F F C A A V

SERAFINI ANNA MARIA F F F C A A V

SERRA GIANNA F F F c A A V

SERRA GIUSEPPE F F F F V V V

SERVELLO FRANCESCO C V V V

SESTERO GIANOTTI MARIA GRAZIA A C A c A A V

SGARBI VITTORIO A F F A V V V

SILVESTRI GIULIANO F V V V

SITRA GIANCARLO F F F C A V V

SODDU PIETRO F F F F V V V III»

SOLARGLI BRUNO F F F C A A V

SOLLAZZO ANGELINO F F F F V V V

SORICB VINCENZO V

SORIERO GIUSEPPE CARMINE F F F C A A V

SOSPIRI NINO A F A C V

SPERANZA FRANCESCO A C A C

SPINI VALDO F V W V

STANISCIA ANGELO F F F C A A V

STERPA EGIDIO F F F F V V V Atti Parlamentari — 2204 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

l ELENCO N. 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7 * 1 i Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

STORNELLO SALVATORE F V V 7 -•

STRADA RENATO F F F C A A 7

SUSI DOMENICO F F F F V 7 7

TABACCI BRUNO F F F F V 7 7

TANCREDI ANTONIO F F F F

TARABINI EUGENIO F F F F V 7 7

TARADASH MARCO C C C C V 7 7

TASSI CARLO A F A C V 7 7

TASSONB MARIO F F F F V 7 7

TATARBLLA GIUSEPPE C V 7 7

TATTARINI FLAVIO F F F C A A 7

TEALDI GIOVANNA MARIA F F F F V 7 7

TEMPESTIMI FRANCESCO V 7 7

TERZI SILVESTRO C F F C V 7 7

TESTA ENRICO C A A 7

THALER AUSSERHOFER BELGA C F F F V 7 7

TIRABOSCHI ANGELO F F F F

TISCAR RAFFAELE F F F F V 7 7

TOGNOLI CARLO F F F F V 7 7

TORCHIO GIUSEPPE A F F F V 7 7

TORTQRELLA ALDO F F F C A

TRABACCHINI QUARTO C A A 7

TRANTINO VINCENZO A F A C 7 7 7

TRAPPOLI FRANCO F A A A

TREMAGLIA MIRKO A F A C V 7 7

TRIPODI GIROLAMO A C A C A A 7

TRUPIA ABATE LALLA F F F c A A 7

TUFFI PAOLO F F F F V 7 7

TURCI LANFRANCO F F F C A A 7

TURRONI SAURO C 7 7 7

URSO SALVATORE 7 7 7

VAIRO GAETANO F F F

VALENSISB RAFFAELE A F A c V 7 7

VANNONI MAURO F F F c A A 7

VARRIALB SALVATORE F F F F 7 7

VELTRONI VALTER F F F c

VENDOLA NICHI A C A

VTGNSRI ADRIANA F F F c A A 7 Atti Parlamentari — 2205 — Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

1 l ELENCO N. ]L DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 7 % • Nominativi i 1 2 3 4 5 6 7

VIOLANTE LUCIANO F F F C A A V

VISANI DAVIDE A A V

VISCARDI MICHELE M M M M M M M

VISENTIN ROBERTO c F F c V V V

VITI VINCENZO F V V V

VITO ALFREDO F F F F V V V

VITO ELIO c C C c V V V

VIZZINI CARLO F F A F

VOZZA SALVATORE F F F c A A V

WXDMANN HANS C F F F V V V

ZAGATTI ALFREDO F F F c A A V

ZAMBON BRUNO C F F F V V V

ZAMPIERI AMEDEO C F F F V V V

ZANFERRARI AMBROSO GABRIELLA F F F F V V V

ZANONB VALERIO F V V V

ZARRO GIOVANNI F F F F V V V

ZAVETTIBRI SAVERIO F F F F V V V

ZOPPI PIETRO F V V V

* *' * Atti Parlamentari —2206— Camera dei Deputati

XI LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 29 LUGLIO 1992

abete grafica s.p.a. Via Prenestina, 683 00155 Roma

STA 11-34 lire 3.600