Resoconto Stenografico
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Elenco Dei Governi Italiani
Elenco dei Governi Italiani Questo è un elenco dei Governi Italiani e dei relativi Presidenti del Consiglio dei Ministri. Le Istituzioni in Italia Le istituzioni della Repubblica Italiana Costituzione Parlamento o Camera dei deputati o Senato della Repubblica o Legislature Presidente della Repubblica Governo (categoria) o Consiglio dei Ministri o Presidente del Consiglio dei Ministri o Governi Magistratura Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) Consiglio di Stato Corte dei Conti Governo locale (Suddivisioni) o Regioni o Province o Comuni Corte costituzionale Unione Europea Relazioni internazionali Partiti e politici Leggi e Regolamenti parlamentari Elezioni e Calendario Referendum modifica Categorie: Politica, Diritto e Stato Portale Italia Portale Politica Indice [nascondi] 1 Regno d'Italia 2 Repubblica Italiana 3 Sigle e abbreviazioni 4 Politici con maggior numero di Governi della Repubblica Italiana 5 Voci correlate Regno d'Italia Periodo Nome del Governo Primo Ministro 23 marzo 1861 - 12 giugno 1861 Governo Cavour Camillo Benso Conte di Cavour[1] 12 giugno 1861 - 3 marzo 1862 Governo Ricasoli I Bettino Ricasoli 3 marzo 1862 - 8 dicembre 1862 Governo Rattazzi I Urbano Rattazzi 8 dicembre 1862 - 24 marzo 1863 Governo Farini Luigi Carlo Farini 24 marzo 1863 - 28 settembre 1864 Governo Minghetti I Marco Minghetti 28 settembre 1864 - 31 dicembre Governo La Marmora Alfonso La Marmora 1865 I Governo La Marmora 31 dicembre 1865 - 20 giugno 1866 Alfonso La Marmora II 20 giugno 1866 - 10 aprile 1867 Governo Ricasoli -
16-01-2020 Studi Piemontesi
dorso 32 spedizione in abbonamento postale Studi Piemontesi 45% - art. 2 comma 20/b - Legge 662/96 Filiale di Torino - n. 1 - 1° semestre 2019 Studi Piemontesi TAXE PERÇUE Tassa riscossa TORINO - CMP Vol. XLVIII - 1 - 2019 Centro Studi Piemontesi Ca dë Studi Piemontèis CENTRO STUDI PIEMONTESI CA DË STUDI PIEMONTÈIS 10121 TORINO - VIA OTTAVIO REVEL, 15 - TEL. 011/537.486 ITALIA [email protected] - www.studipiemontesi.it Studi Piemontesi I testi (su supporto informatico) I versamenti possono rassegna di lettere, storia, per pubblicazione – in italiano, essere effettuati direttamente arti e varia umanità edita dal francese, inglese o tedesco – in presso la Segreteria, oppure: Centro Studi Piemontesi. interlinea due e senza correzioni La rivista, a carattere debbono essere inviati al Intesa San Paolo CENTRO STUDI PIEMONTESI interdisciplinare, è dedicata allo Centro Studi Piemontesi. IBAN: CA DË STUDI PIEMONTÈIS studio della cultura e della civiltà subalpina, intesa entro La collaborazione è aperta agli IT84L0306909606100000116991 coordinate e tangenti studiosi. BIC: BCITITMM internazionali. Pubblica, di Il Comitato Scientifico decide Unicredit Banca norma, saggi e studi originali, sull’opportunità di pubblicare NORME REDAZIONALI risultati di ricerche e documenti gli scritti ricevuti. IBAN: MODALITÀ DI CITAZIONE riflettenti vita e civiltà del I collaboratori devono IT83H0200801046000110049932 Piemonte, rubriche e notizie BIC SWIFT: UNCRITM1BD4 Considerando l’ormai totalità dell’impiego di strumenti informatici nella stesura e nella composizione delle iniziative attività problemi attenersi alle norme redazionali della rivista, pubblicate in Banca del Piemonte dei testi, il Centro Studi Piemontesi formalizza alcuni criteri redazionali indispensabili per armonizzare pubblicazioni comunque il lavoro svolto dagli autori con le fasi di impaginazione, correzione delle bozze e stampa. -
Scotti Sbatte La Porta Della Farnesina Grandi Manovre Degli Andreottìani, Vitalone Resta Senatore
GIOVEDÌ 30 LUGLIO 1992 POLITICA INTERNA PAGINA 3 L'UNITA Sull'orlo Il titolare degli Esteri manda alle ortiche il metodo Forlani preferisce rimanere deputato e restituisce rincarico della cria Andreotti pronto per la successione, anche non immediata L'ex ministro vuole correre per la segreteria della De? •, Scotti sbatte la porta della Farnesina Grandi manovre degli andreottìani, Vitalone resta senatore Enzo Scotti non è più responsabile del dicastero de inferto direttamente al segreta- Il corretto funzionamento di di Cristofori, aveva inizialo a no i parlamentari de, che si ag Scotti, invitato quindi a restare pieno viso un sonoro ceflone. offeso, insomma, non è soltan gli Esteri e resta deputato. Claudio Vitalone conser no della De alla vigilia del con una democrazia moderna». circolare sin dalla mattina, in giravano per i corridoi tran nel governo. Il problema del Perchè non ci ha pensato pri to il governo, che ha dovuto va la carica di ministro del Commercio estero e di siglio nazionale. Un colpo da Questa la spiegazione ufficia un intrecciarsi di lettere che il quilli, salvo sbalordirsi quando l'incompatibilità sarebbe affa ma? commentava alla buvette, subire una scelta dettala da maestro, che stringe anche i le, ma le cose sono più com ministro degli Esteri hascritto a il cronista a caccia di com re intemo alla De, l'esecutivo è interpretando il pensiero di motivi di partito, ma anche senatore. Questa la risposta dei due de alla scelta dissidenti che si raccolgono in plesse, come si è visto chiara Napolitano e Amato. Al presi menti e reazioni informava un'altra cosa, avrebbe detto il molti de. -
Questionariostoria
QuestionarioStoria 1 In seguito a quale evento bellico l'esercito del Regno 7 A seguito di quale accusa fu sciolto il Partito d'Italia poté entrare in Roma nel 1870? Socialista Italiano nel 1894? A) Alla sconfitta dei Francesi a Sedan A) L'accusa di aver appoggiato i Fasci siciliani B) Alla sconfitta dei Prussiani a Verdun B) L'accusa di spionaggio a favore della Seconda Internazionale socialista C) Alla sconfitta degli Austriaci a Sadowa C) L'accusa di voler attentare alla vita del sovrano D) Alla sconfitta dei Francesi a Lipsia D) L' accusa di aver attentato alla vita di Umberto I 2 Come reagì il governo Rudinì alle agitazioni popolari del 1898? 8 Tra quali nazioni l'irredentismo italiano fu causa di rapporti diplomatici tesi? A) Cercò alleanze in parlamento A) L'Italia e la Polonia B) Fece importanti concessioni ai dimostranti B) L'Italia e la Grecia C) Rassegnò le dimissioni C) L'Italia e l'Impero ottomano D) Si affidò all'esercito D) L'Italia e l'Austria - Ungheria 3 Nel 1884 il governo Depretis abolì un'imposta invisa alla popolazione. Quale? 9 In quale anno morì Camillo Cavour? A) La tassa sul macinato A) Nel 1865 B) La tassa doganale regionale B) Nel 1875 C) La tassa comunale di utilizzo delle acque pubbliche C) Nel 1861 D) La tassa sulla prima casa D) Nel 1871 4 Quali direttive di politica estera adottò Antonio 10 Nel 1861 espugnò, dopo un assedio, la fortezza di Rudinì nel marzo del 1896, quando fu incaricato di Gaeta, ultima roccaforte dei Borbone; condusse nella sostituire Francesco Crispi alla guida dell'Esecutivo? Terza guerra d'indipendenza le truppe dell'esercito che operavano sul basso Po. -
Gli Anni Di Craxi
GLI ANNI DI CRAXI AA.Craxi_Crollo_parte.1.indd.Craxi_Crollo_parte.1.indd 1 223/11/123/11/12 116.556.55 AA.Craxi_Crollo_parte.1.indd.Craxi_Crollo_parte.1.indd 2 223/11/123/11/12 116.556.55 Il crollo Il PSI nella crisi della prima Repubblica a cura di Gennaro Acquaviva e Luigi Covatta Marsilio AA.Craxi_Crollo_parte.1.indd.Craxi_Crollo_parte.1.indd 3 223/11/123/11/12 116.556.55 © 2012 by Marsilio Editori® s.p.a. in Venezia Prima edizione: novembre 2012 ISBN 978-88-317-1415 www.marsilioeditori.it Realizzazione editoriale: in.pagina s.r.l., Venezia-Mestre AA.Craxi_Crollo_parte.1.indd.Craxi_Crollo_parte.1.indd 4 223/11/123/11/12 116.556.55 INDICE 9 Nota di Gennaro Acquaviva 11 Introduzione di Gennaro Acquaviva e Luigi Covatta parte i la dissoluzione del gruppo dirigente del psi 19 Nota metodologica di Livio Karrer, Alessandro Marucci e Luigi Scoppola Iacopini interviste 27 Carlo Tognoli 61 Giorgio Benvenuto 99 Giulio Di Donato 141 Giuseppe La Ganga 187 Salvo Andò 229 Claudio Signorile 269 Claudio Martelli 321 Gianni De Michelis 5 AA.Craxi_Crollo_parte.1.indd.Craxi_Crollo_parte.1.indd 5 223/11/123/11/12 116.556.55 indice 361 Ugo Intini 393 Carmelo Conte 429 Valdo Spini 465 Rino Formica 487 Giuliano Amato 521 Luigi Covatta 547 Fabio Fabbri 573 Fabrizio Cicchitto 615 Gennaro Acquaviva 653 Cenni biografi ci degli intervistati parte ii il psi nella crisi della prima repubblica 661 L’irresistibile ascesa e la drammatica caduta di Bettino Craxi di Piero Craveri 685 Il psi, Craxi e la politica estera italiana di Ennio Di Nolfo 713 Il caso Giustizia: -
«Ce Clima Da Fascismo E Tu Taci, Ciriaco...»
SABATO l'Unità 2 AGOSTO 1986 xw L>- ! OGGI r> m «* e» 1 E5*#»S\ rfu* Vi.* A 5# Si Rognoni alla Giustizia, Donat Cattin alla Sanità, Formica al Commercio estero Dott. Carli. UAJ chele i^ >*•*£ Chi entra e chi esce dal governo sembra Lafo^copia: Cinque i nuovi ministri e venti i confermati di questa ritoccata modesta Se ne vanno Martinazzoli, Lagorio e Altissimo proposta? ROMA — Sono in tutto tutti i cambiamenti. I nuo ROGNONI A proposito di un ventiquattro gli uomini del vi ministri sono: Virginio intervento dell'ex Craxl-bis. Molte le confer Rognoni (De), Rino Formi governatore su Pei, E il posto me (20) e pochi i cambia ca (Psi). Carlo Donat Cattin Iniziò nel '78 menti. Entrano nel governo (De), Fabio Fabbri (Psi) e «Unità» e problemi cinque nuovi ministri, Francesco De Lorenzo (Pll). sostituendo Cossiga dell'economia ili quattro ne escono e tre si I ministri usciti sono: Mar spostano. C'è un uomo in tinazzoli (De), Altissimo Le quotazioni di Borsa (Pll), Lagorio (Psi) e Carta Lascia il posto di capogruppo democristiano alla Camera e farà più rispetto al recente pas il ministro di Grazia e Giustizia in sostituzione del suo amico di suWUnità fanno proprio sato perché il dicastero per (De). Degan è stato spostato partito Mino Martinazzoli. Rognoni, 62 anni, è il meno demitia- notizia. Ne aveva scritto in le Politiche comunitarie è dalla Sanità alla Marina no degli uomini della sinistra de e anche nell'ultimo congresso prima pagina il »Financlal stato tenuto sino a prima mercantile, Zanone dal del partito ha preso le distanze dal segretario. -
Guide to the Council of the European Union : 1993
General Secretariat of the Council GUIDE TO THE COUNCIL OF THE EUROPEAN UNION 1993 General Secretariat of the Council GUIDE TO THE COUNCIL OF THE EUROPEAN UNION Brussels, 1993 Notice to the reader This publication is produced by the General Secretariat of the Council. For any information and/or amendment please contact: Mr BUCCARELLA General Secretariat of the Council Rue de la Loi 170 B-1048 BRUSSELS Tel. 02/234 65 89 Fax 02/234 83 75 Cataloguing data can be found at the end of this publication. Luxembourg: Office for Official Publications of the European Communities, 1994 ISBN 92-824-1091-9 © ECSC-EEC-EAEC, Brussels · Luxembourg, 1994 Printed in Italy Contents Page Council of the European Union 7 Presidency of the Council 9 Conference of the Representatives of the Governments of the Member States 11 List of Representatives of the Governments of the Member States who regularly take part in Council meetings 13 Belgium 15 Denmark 16 Germany 18 Greece 21 Spain 24 France 25 Ireland 27 Italy 30 Luxembourg 34 Netherlands 35 Portugal 37 United Kingdom 39 Permanent Representatives Committee 45 Coreper II 46 Coreper I 48 Article 113 Committee 51 Special Committee on Agriculture 51 Standing Committee on Employment 51 Budget Committee 51 Scientific and Technical Research Committee (CREST) 52 Education Committee 52 3 Page Committee on Cultural Affairs 52 Select Committee on Cooperation Agreements between Member States and Third Countries 53 Energy Committee 53 Standing Committee on Uranium Enrichment (Copenur) 54 Working parties 54 Permanent Representations -
Martedì 19 Luglio 1983
II PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICEVE IN UDIENZA - martedì 19 luglio 1983 - 12,00 - Sen. Prof. Amintore FANFANI, Presidente del Consiglio dei Ministri: per la conferma delle dimissioni del suo 5° Gabinetto. 16,15 - (Studio alla Palazzina) - Proiezione del documentario "Giornata del Presidente della Repubblica per gli italiani all'estero" di Carlo Lizzani. 17,30 - Incontro con i componenti del Comitato Direttivo ed alcuni esponenti della Camera Nazionale dell'Alua Mo- da Italiana (30 persone). Il PRESIDENTE DELIA REPUBBLICA RICEVE IN UDIENZA - mercoledì 20 luglio 1983 - CONSULTAZIONI (Studio alla Vetrata) 9,15- Sen. Dott. Giuseppe SARAGAT, [presso l'abitazione- ex Presidente della Repubblica partenza da Piazza Tre- vi: ore 8,55). 10,00 - Sen. Prof. Giovanni LEONE, ex Presidente della Repubblica 10,30 - On. Prof.ssa Nilde IOTTI, Presidente della Camera dei Deputati 11,00 - Sen. Prof. Francesco COSSIGA, Presidente del Senato della Repubblica Sen. Dott. Antonio BISAGLIA, Presidente del Gruppo Parlamentare della D.C. del Senato della Repubblica On. Prof. Virginio ROGNONI, 17,00 - Presidente del Gruppo Parlamentare della D.C. della Camera dei Deputati On. Dott. Luigi Ciriaco DE MITA, Segretario della D.C. On. Dott. Flaminio PICCOLI, Presidente della D.C. - 2 Sen. Ing. Gerardo CHIAROMONTE, Presidente del Gruppo Parlamentare del P.C.I. del Senato della Repubblica On. Dott. Giorgio NAPOLITANO, 17,45 - Presidente del Gruppo Parlamentare del P.C.I. della Camera dei Deputati On. Entico BERLINGUER, Segretario del P.C.I. Sen. Avv. Fabio FABBRI, Presidente del Gruppo Parlamentare del P.S.I. del Senato della Repubblica On. Dott. Salvatore FORMICA, 18,30 - Presidente del Gruppo Parlamentare del P.S.I. -
Fondo Aldo Viglione 1940 Circa - 1990
FONDAZIONE GIOVANNI GORIA Fondo Aldo Viglione 1940 circa - 1990 Inventario 2007 A cura di Silvana Barbalato e Cristina Zuccaro ALDO VIGLIONE circa 1940 - 1990 La documentazione eccede i limiti biografici in quanto sono conservate alcune lettere tra Wilma Viglione e l'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini per la creazione di un fondo Aldo Viglione Storia. Aldo Viglione nacque a Morozzo, in Provincia di Cuneo, nel 1923. Giovanissimo partecipò alla Resistenza in Valle Pesio e divenne partigiano. Nell'immediato dopoguerra, laureatosi in Legge, iniziò la professione di avvocato, affiancandola all'attività politica. Eletto consigliere comunale di Boves e consigliere provinciale di Cuneo per il Psi, Viglione - con l'istituzione delle Regioni nel 1970 - fu eletto consigliere socialista della Regione Piemonte e nel 1973 assunse la presidenza dell'Assemblea regionale. Nella seconda (1975-1980) e nella terza legislatura (dal 1983 al 1985) fu eletto Presidente della Giunta regionale; nel 1985 fu di nuovo eletto Presidente del Consiglio regionale, restando in carica fino al giorno della sua scomparsa nel 1988. Modalità di acquisizione. La documentazione che costituisce il fondo Viglione è stata donata alla Fondazione Goria nel marzo del 2007 dalla moglie Wilma. Contenuto. Nel fondo è conservata documentazione varia che testimonia alcuni momenti dell'impegno politico di Aldo Viglione, in qualità di Consigliere e Presidente della Regione Piemonte, e alcuni periodici della Regione Piemonte. Infine, materiale vario relativo alla scomparsa di Viglione (messaggi di solidarietà e cordoglio e fasce funerarie). Sono conservate alcune lettere indirizzate alla signora Viglione relative alla costituzione di un fondo Viglione presso l'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino. -
Giovanni Goria, Beniamino Andreatta, Andrea Borri
ATTI DEL CONVEGNO Giovanni GORIA, BENIAMINO ANDReatta, ANDREA BORRI Equilibrio di bilancio e sviluppo nella gestione della cosa pubblica Parma, 27 novembre 2009 Aula Magna dell’Università degli Studi di Parma Sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica con il patrocinio di con il contributo di INDICE INTRODUZIONE Bernardo Borri Marco Goria Filippo Andreatta PRIMA paRTE Mario Sarcinelli «GIOVANNI GORIA, I DILEMMI DELLA FINANZA PUBBLICA» Giovanni Verga «BENIAMINO ANDREATTA, ECONOMISTA E UOMO DI GOVERNO: BILANCIO PUBBLICO E POLITICA MACROECONOMICA» Alfredo Alessandrini «IL VALORE DELLA BUONA AMMINISTRAZIONE PER LA CRESCITA DEL TERRITORIO NELL’esperienza di ANDREA BORRI» SECONDA paRTE Tito Boeri Francesco Daveri Franco Mosconi CONCLUSIONI Romano Prodi SCHEDE Andrea Borri Giovanni Goria Beniamino Andreatta La Fondazione Andrea Borri La Fondazione Giovanni Goria 3 INTRODUZIONE Bernardo Borri Presidente Fondazione Andrea Borri Buon pomeriggio a tutti. A nome mio personale, della mia famiglia e in rappresentanza della Fondazione Borri voglio ringraziare tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo convegno, in primo luo- go l’Università nella persona del MagnificoR ettore che ci ha ospitato in questo bellissimo ambiente. Ringra- zio tutti gli enti pubblici, tutti i soggetti privati e pubblici che hanno dato il patrocinio e hanno collaborato a vario titolo per la realizzazione di questo pomeriggio. Un saluto e ringraziamento a tutti i relatori che hanno accolto il nostro invito e fanno sì che l’incontro di oggi possa considerarsi di altissimo livello scientifico. Un ringraziamento anche a tutte le Autorità presenti in aula e a tutto il pubblico numeroso, come sempre devo dire quando la Fondazione Borri organizza degli eventi, e questo ci consola e ci dà lo stimolo per continuare in questo modo. -
Storia CNESC
1. PER UNA STORIA DELLA CNESC di Diego Cipriani* In assenza di una “storia degli enti di servizio civile” che in Italia hanno permesso di scrivere una pagina importante dell’impegno dei cittadini sui temi della nonviolenza e della solidarietà, realizzando quella “difesa della Patria” sancita nella Carta Costituzionale sessant’anni fa, queste pagine provano a ricostruire, in maniera ragionata, una cronologia delle attività principali della Consulta (poi: Conferenza) Nazionale degli Enti per il Servizio Civile che quasi sempre coincidono con la storia stessa dell’obiezione di coscienza e del servizio civile nel nostro Paese. Lungi dal pretendersi esaustiva (soprattutto per gli ultimi anni), questa nota vuol essere un primo contributo alla ricostruzione di un percorso che alcuni tra i maggiori enti di servizio civile nel nostro Paese hanno ‘caparbiamente’ fatto insieme, in questi vent’anni, nonostante le numerose difficoltà e le fatiche che esso ha comportato. Il documento che può considerarsi fondativo della Consulta Nazionale degli Enti per il Servizio Civile (C.N.E.S.C.) è datato 2 giugno 1988 ed è il “Documento Programmatico” che riporta, in calce, la firma dei responsabili degli otto enti convenzionati che danno vita alla Consulta: Giovanni Ascani per le Acli-Enaip, Rino Serri per l’Arci, Giuseppe Pasini per la Caritas Italiana, Carlo Mitra per il Cenasca- Cisl, Angelo Cavagna per il Cesc, Luigi Bosoni per le Ispettorie Salesiane, Vittorio Machella per Italia Nostra e Fulco Pratesi per il Wwf. In realtà il Documento Programmatico è da considerarsi come “primo passo impegnativo verso la costituzione formale della Consulta”, da attuarsi a seguito dell’elaborazione di un apposito Regolamento e, tuttavia, sin da subito la Cnesc si presenta all’esterno come un organismo già organizzato e pienamente funzionante. -
MEMORIA E PROGETTI 2004 - 2019 15 Anni Di Attività
PERCORSI DI APPROFONDIMENTO INCONTRI BORSE DI RICERCA PUBBLICAZIONI ARCHIVIO STORICO BIBLIOTECA MEMORIA E PROGETTI 2004 - 2019 15 anni di attività www.fondazionegoria.it Senato della Repubblica, 28 luglio 1987 Giovanni Goria presenta il suo governo A 44 anni, è il più giovane Presidente del Consiglio della storia della Repubblica Italiana fino al 2014 Parlamentare italiano Presidente Commissione Politica Parlamento Europeo Ministro del Tesoro Ministro dell’Agricoltura Ministro delle Finanze Ministro del Mezzogiorno Presidente del Consiglio dei Ministri MISSIONE La Fondazione Giovanni Goria non ha scopo di lucro. Persegue obiettivi di pubblica utilità nella ricerca, nella divulgazione formativa, educativa e culturale con particolare attenzione ai temi che furono al centro dell’impegno di Giovanni Goria, Parlamentare italiano ed europeo, Ministro e Presidente del Consiglio. Promuove ricerche, approfondimenti, incontri e dibattiti. 1 3 4 5 2 7 8 6 10 11 9 1.Juan Carlos di Borbone 2.Ted Kennedy 3.Michail Gorbacëv 4.Margaret Thatcher< 5. Carlo Azeglio Ciampi 6.Ronald Reagan 7.François Mitterrand 8. George Bush 9. Sergio Mattarella 10. Giovanni Paolo II 11.Giovanni Agnelli La Fondazione Giovanni Goria ha tra le sue L’ ARCHIVIO finalità il recupero, l’acquisizione, la descrizione e la valorizzazione di fondi archivistici sulla storia politico economica. L’archivio storico della Fondazione Giovanni Goria ha ottenuto nel luglio 2013 il riconoscimento di interesse storico particolarmente rilevante ai sensi del decreto legislativo n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). Giovanni Goria I FONDI Cassa di Risparmio di Asti e fondi aggregati (tra cui il Monte di Pietà) Comitato Prov. Democrazia Cristiana di Asti Comitato Prov.