Atti Parlamentari

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Atti Parlamentari CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA XIII LEGISLATURA Doc. XXIII N. 46 COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA E DELLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI SIMILARI (istituita con legge 1o ottobre 1996, n. 509) (composta dai deputati: Lumia, Presidente, Vendola, Mancuso, Vice Pre- sidenti; Acierno, Albanese, Borghezio, Bova, Brunetti, Carrara, Crucianelli, Fumagalli, Gatto, Iacobellis, Lamacchia, Maiolo, Mantovano, Martusciello, Micciche`, Molinari, Napoli, Neri, Rizzi, Scozzari, Veltri e Veneto e dai senatori: Diana Lorenzo, Curto, Segretari; Calvi, Centaro, Cirami, De Zulueta, D’Onofrio, Erroi, Figurelli, Florino, Greco, Lombardi Satriani, Marini, Mungari, Nieddu, Novi, Papini, Pardini, Peruzzotti, Pettinato, Rigo, Russo Spena, Veraldi, Viserta Costantini, Wilde) RELAZIONE SULLA CRIMINALITA` ORGANIZZATA IN CAMPANIA (Relatore: senatore LOMBARDI SATRIANI) approvata dalla Commissione nella seduta del 24 ottobre 2000 Comunicata alle Presidenze il 25 ottobre 2000 ai sensi dell’articolo 1, legge 1o ottobre 1996, n. 509 13-PAR-INC-0046-0 STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO Camera dei Deputati — 2 — Senato della Repubblica xiii legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti Camera dei Deputati — 3 — Senato della Repubblica xiii legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti Camera dei Deputati —4— Senato della Repubblica XIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Questa relazione si e` avvalsa delle collaborazioni di molte persone che qui si intende ringraziare; in particolare per le prime due stesure il dott. Giovanni Melillo, magistrato, il dott. Gianfranco Donadio, magistrato, il dott. Roberto Sgalla, primo dirigente della polizia di stato, consulenti della Commissione; per l’ultima stesura si e` avuto il prezioso apporto del dott. Raffaele Cantone, magistrato, consulente della Commissione. Si intende ringraziare, anche, la Segreteria della medesima Commissione per l’approntamento del testo. Camera dei Deputati —5— Senato della Repubblica XIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI INDICE — INTRODUZIONE .................................................................................. Pag. 8 1. Viaggio nell’inferno ........................................................................ » 8 2. Il piano di lavoro e gli obiettivi perseguiti ................................. » 10 3. La complessita` dell’analisi ed i punti di riferimento della stessa » 10 PARTE I QUADRO GENERALE ........................................................ » 14 1. Trasformazione della criminalita` camorristica dal 1993 ai giorni nostri; cenni di carattere generale ............................................... » 14 1.1. La situazione attuale nella citta` di Napoli e nella provincia » 23 1.2. La situazione nella provincia di Caserta .............................. » 31 1.3. La situazione in provincia di Avellino e Benevento ........... » 40 1.4. La situazione in provincia di Salerno ................................... » 42 1.5. La presenza extraregionale della Camorra ........................... » 44 2. La situazione degli apparati investigativi e degli organi giudiziari » 45 3. La situazione dei latitanti e degli imputati scarcerati per decor- renza dei termini di custodia cautelare e dei boss detenuti ......... » 47 4. La situazione delle collaborazioni con la giustizia. La questione della cosiddetta « dissociazione » .................................................. » 49 5. La situazione dell’aggressione ai patrimoni mafiosi .................. » 51 6. Prime valutazioni. Tratti caratterizzanti del fenomeno ............ » 52 7. Il contesto socio-economico e quello culturale .......................... » 55 8. L’immigrazione clandestina ............................................................ » 57 Camera dei Deputati —6— Senato della Repubblica XIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI PARTE II QUADRI ANALITICI ......................................................... Pag. 59 1. Settori e ambiti specifici di attivita` ............................................. » 59 1.1 Droga ........................................................................................... » 61 1.2 Contrabbando ............................................................................. » 62 1.3 Estorsioni .................................................................................... » 65 1.4. Usura............................................................................................ » 67 1.5 Armi .............................................................................................. » 69 1.6 Rifiuti, discariche e cave .......................................................... » 69 1.7 Prostituzione ............................................................................... » 71 1.8. I lavori pubblici ........................................................................ » 72 1.9. Le truffe alle societa` assicuratrici ......................................... » 76 1.10 Le truffe allo Stato ed altri enti pubblici ........................... » 78 1.11 Altre forme emergenti di attivita` camorristica ................... » 79 2. La camorra imprenditrice .............................................................. » 80 3. Camorra, politica, pubblica amministrazione e affari ............... » 82 4. Camorra, ceto politico-amministrativo ......................................... » 83 5. Camorra, manipolazione del consenso elettorale e controllo del voto ................................................................................................... » 87 6. Lo scioglimento dei consigli comunali ......................................... » 90 7. Camorra e appartenenti a organismi istituzionali ..................... » 91 PARTE III CHE FARE ? LINEE DI INTERVENTO E MODALITA` ’ OPERATIVE ................................................................................... » 99 1. Ricognizione problematica » 99 1.1 Piu` indagini ................................................................................ » 100 2. Piu` repressione ................................................................................ » 101 3. Piu` processi » 101 4. Piu` organici delle forze dell’ordine e loro riorganizzazione .... » 101 5. Potenziamento degli organici di magistratura e loro organizza- zione ottimale .................................................................................. » 103 6. Contrastare la parcellizzazione del territorio ............................. » 104 7. Collegamento tra le istituzioni e gli organi dello Stato ............ » 104 8. Sequestri, confische e indicazioni di indirizzo di utilizzo dei beni confiscati .......................................................................................... » 105 9. Coinvolgimento della figura del Sindaco ..................................... » 110 10. Normalita` e straordinarieta` di provvedimenti anticamorra. La riorganizzazione della legislazione esistente e provvedimenti legislativi e amministrativi specifici ............................................. » 111 Camera dei Deputati —7— Senato della Repubblica XIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI 11. Snellimento burocratico e trasparenza amministrativa ........... Pag. 115 12. Riorganizzazione dell’istituto dello scioglimento dei consigli comunali e organizzazione di strutture per il funzionamento ottimale dei commissari straordinari ........................................... » 116 13. Potenziamento del tessuto economico ........................................ » 118 14. Trasformazioni culturali, diversa qualita` della vita e necesita`di un’articolata strategia pedagogica ................................................. » 119 15. Ricognizione delle strutture culturali esistenti ......................... » 123 16. Per una cultura della legalita` e del rispetto di ciascuno ....... » 125 Camera dei Deputati —8— Senato della Repubblica XIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI INTRODUZIONE 1. Viaggio nell’inferno « L’inferno dei viventi non e` qualcosa che sara`; se ce n’e` uno, e` quello che e`gia` qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo piu` . Il secondo e` rischioso e esige attenzione e appren- dimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non e` inferno e farlo durare, e dargli spazio », cosı` Italo Calvino nelle sue « citta` invisibili ». Anche il vasto universo della camorra napoletana si presenta come un inferno e, quel che piu` conta, rende inferno tutto cio` su cui si dispiega e anche in questo caso vi sono due modi per non soffrirne: accettare l’inferno magari negativizzan- dolo in maniera assoluta, senza tentare di indagarne le sue articolate ramificazioni, oppure impegnarsi in una analisi specifica dei suoi tratti caratterizzanti, dei suoi nuclei essenziali, dei suoi nodi fondamentali, perche´ l’inferno sia sempre piu` ridotto e, in prospettiva, eliminato nella sua configurazione e, ancor piu` decisivamente, nelle sue cause. E` questa seconda opzione la scelta che appare necessaria ed urgente, una scelta che non e` solo necessaria ma anche possibile per la corrispondenza e l’alimento che essa certamente ritrova nelle grandi energie del popolo di Napoli e della Campania, nelle risorse anche culturali e morali della citta` e della regione, nelle ricche esperienze di rinnovamento di tante citta` e tanti comuni.
Recommended publications
  • Sul Concetto Di “Contronome” in Gomorra Di Roberto Saviano
    ONOMÀSTICA 4 (2018): 49–62 | RECEPCIÓ 7.1.2018 | ACCEPTACIÓ 27.7.2018 Sul conceto di “contronome” in Gomorra di Roberto Saviano Giacomo Giuntoli [email protected] Abstract: Nel 2006 Mondadori pubblica Gomorra, libro di Roberto Saviano che presto diventa un caso editoriale fnendo per varcare anche i confni nazionali. Alcuni fra gli aspeti a torto meno studiati di questo romanzo sono i nomi presenti in esso e un con- ceto che merita di essere con atenzione analizzato, quello di “contronome”, cioè il soprannome che gli afliati alle cosche mafose danno ai membri di spicco. Questo è un conceto fondamentale per comprendere la rifessione onomastica che sta alla base del libro di Saviano. L*obietivo di questo saggio è spiegare questo conceto complesso atraverso alcuni esempi sia onomastici che toponomastici come quelli di Francesco Schiavone, deto “Sandokan” o di Las Vegas, una zona degradata di Napoli Nord che prende il nome dalla famosa cità americana. Parole chiave: Roberto Saviano, onomastica leteraria, toponomastica, “contronome”, soprannome, leteratura italiana On the Concept of “Countername” in Roberto Saviano’s Gomorra Abstract: In 2006 Mondadori published Gomorra, a book by Roberto Saviano that soon became a literary sensation and thanks to which the young Italian writer became fa- mous all over the world. Some of the least studied aspects of this fction are prop- er names and a concept that deserves to be carefully analyzed, that of “contronome” (countername). “Contronome” refers to the nickname that the members of the mafa gangs used to give to their most important members. Tis is a fundamental concept to understand the onomastic refection that underlies Saviano’s book.
    [Show full text]
  • Ercolano, Naples
    University of Bath PHD Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Bowkett, Chris Award date: 2017 Awarding institution: University of Bath Link to publication Alternative formats If you require this document in an alternative format, please contact: [email protected] General rights Copyright and moral rights for the publications made accessible in the public portal are retained by the authors and/or other copyright owners and it is a condition of accessing publications that users recognise and abide by the legal requirements associated with these rights. • Users may download and print one copy of any publication from the public portal for the purpose of private study or research. • You may not further distribute the material or use it for any profit-making activity or commercial gain • You may freely distribute the URL identifying the publication in the public portal ? Take down policy If you believe that this document breaches copyright please contact us providing details, and we will remove access to the work immediately and investigate your claim. Download date: 07. Oct. 2021 Civil society and the anti-pizzo movement: the case of Ercolano, Naples Christopher Bowkett A thesis submitted for the degree of Doctor of Philosophy University of Bath Department of Politics, Languages & International Studies September 2017 COPYRIGHT Attention is drawn to the fact that copyright of this thesis/portfolio rests with the author and copyright of any previously published materials included may rest with third parties. A copy of this thesis/portfolio has been supplied on condition that anyone who consults it understands that they must not copy it or use material from it except as permitted by law or with the consent of the author or other copyright owners, as applicable.
    [Show full text]
  • Donne E Potere: Nuovi Ruoli Femminili Nell’Organizzazione Camorristica
    Corso di laurea in Comunicazione e società DONNE E POTERE: NUOVI RUOLI FEMMINILI NELL’ORGANIZZAZIONE CAMORRISTICA Relatore: Prof. Fernando DALLA CHIESA Tesi di laurea di: Viola BIANCHESSI Matricola: 797010 Anno accademico 2013/2014 INDICE RINGRAZIAMENTI ……………………………….……………pag. 3 PREFAZIONE …………………………….…………..…………..pag. 5 I. DONNA E AMBIENTE SOCIALE 1.1 La camorra…………………………………………………….…..pag. 8 1.2 Società clan e famiglia…………………………………………...pag. 12 1.3 L’ambiente e la storia in cui nasce la donna camorrista…………pag. 15 1.3.1 La donna camorrista nell’Ottocento…………….….pag. 15 1.3.2 La donna camorrista oggi……………………..……pag. 17 1.4 Profili delle donne camorriste…………………………………...pag. 20 II. DONNE DI CAMORRA, COSA NOSTRA E ‘NDRANGHETA A CONFRONTO 2.1 Donne “invisibili”………………………………………….....….pag. 25 2.2 Strutture organizzative…………………………………………...pag. 26 2.3 Figure femminili a confronto…………………………………….pag. 29 2.3.1 Ruolo materno e riproduzione della cultura………..pag. 29 2.3.2 Violenza agita…………………………………….....pag.31 2.3.3 Custodi del potere maschile…………………..……pag. 34 III. DONNE E POTERE 3.1 La scalata ai vertici………………………………………………pag. 37 3.2 Capesse: casi empirici……………………………………………pag. 40 3.3 Donne “emancipate”…?............................................................... pag. 44 IV. DONNE DI CAMORRA E PENTITISMO 4.1 Collaboratori e testimoni di giustizia: l’evoluzione giuridica……pag. 47 4.1.1 Carmelina Prisco………………………….………..pag. 50 4.2 Donne che “non parlano”………………………………………...pag. 52 4.3 Le prime collaboratrici di giustizia……………………...………..pag.54 4.3.1 Anna Carrino e Angela Barra………………………pag. 55 4.3.2 Antonella Madonna………………………………...pag. 57 - 1 - CONCLUSIONI ………………………………………………….pag. 59 BIBLIOGRAFIA ………….……….....………………….……….pag. 62 SITOGRAFIA E ALTRE FONTI ……...…………………….…pag. 64 - 2 - RINGRAZIAMENTI Vorrei esprimere i miei ringraziamenti alla professoressa Gabriella Gribaudi e al Dottor Isaia Sales.
    [Show full text]
  • Commissione Parlamentare D'inchiesta
    SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATI XIV LEGISLATURA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA` ORGANIZZATA MAFIOSA O SIMILARE RESOCONTO STENOGRAFICO DELLA 73ª SEDUTA MERCOLEDI` 20 LUGLIO 2005 Presidenza del Presidente Roberto CENTARO TIPOGRAFIA DEL SENATO (320) Senato della Repubblica–2– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI INDICE Seguito della discussione del documento su Napoli PRESIDENTE: CENTARO (FI), senatore ..............Pag. 3, 6, 14 e passim BOBBIO (AN), senatore ...............46, ...., ...., e passim DALLA CHIESA (Margh-U), senatore .... 19 FLORINO (AN), senatore ..............37, 43, 57 LUMIA (DS-U), onorevole .............23, 37, 52 e passim NAPOLI Angela (AN), onorevole ........ 43 NOVI (FI), senatore .................. 14 SINISI (Margh-U), onorevole ........... 3, 6 Sull’ordine dei lavori PRESIDENTE: CENTARO (FI), senatore ..............Pag.63 LUMIA (DS-U), onorevole ............. 62 Senato della Repubblica–3– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI I lavori hanno inizio alle ore 20,35. Seguito della discussione del documento su Napoli PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca il seguito della discussione sul documento di Napoli, sospesa nella seduta del 12 luglio scorso. SINISI. Voglio anzitutto ringraziare la Commissione per avere voluto accogliere la proposta di affrontare la questione riguardante Napoli e la sua Provincia non attraverso una rituale discussione della pura documen- tazione acquisita all’esito delle audizioni, ma affrontando un dibattito, an- che con celerita`. Credo sia doveroso esprimere un ringraziamento per avere accettato questo metodo. Signor Presidente, articolero` il mio intervento in tre parti: la prima riguarda la bozza di relazione che ci e` stata presentata; la seconda con- cerne proposte integrative rispetto alla relazione; la terza parte riguarda proposte specifiche di intervento.
    [Show full text]
  • Analysis of Organized Crime: Camorra
    PREGLEDNI ČLANCI UDK 343.974(450) Prihvaćeno: 12.9.2018. Elvio Ceci, PhD* The Constantinian University, New York ANALYSIS OF ORGANIZED CRIME: CAMORRA Abstract: Organized crime is a topic that deserves special attention, not just in criminal science. In this paper, the author analyzes Italian crime organizations in their origins, features and relationships between them. These organizations have similar patterns that we will show, but the main one is the division between government and governance. After the introductory part, the author gives a review of the genesis of the crime, but also of the main functions of criminal organizations: control of the territory, monopoly of violence, propensity for mediation and offensive capability. The author also described other organizations that act on the Italian soil (Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Napolitan Camora i Apulian Sacra Coroina Unita). The central focus of the paper is on the Napolitan mafia, Camorra, and its most famous representative – Cutolo. In this part of the paper, the author describes this organization from the following aspects: origin of Camorra, Cutulo and the New Organized Camorra, The decline of the New Organized Camorra and Cutolo: the figure of leader. Key words: mafia, governance, government, Camorra, smuggling. INTRODUCTION Referring to the “culturalist trend” in contemporary criminology, for which the “criminal issue” must include what people think about crime, certain analysts study- ing this trend, such as Benigno says, “it cannot be possible face independently to cultural processes which define it”.1 Concerning the birth of criminal organizations, a key break occured in 1876 when the left party won the election and the power of the State went to a new lead- ership.
    [Show full text]
  • Nomi E Storie Delle Vittime Innocenti Delle Mafie
    Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie a cura di Marcello Scaglione e dei ragazzi del Presidio “Francesca Morvillo” di Libera Genova Realizzato in occasione della mostra “900 Nomi vittime di mafia dal 1893 ad oggi” inaugurata ad Imperia il 21 Marzo 2016 in occasione della XXI Giornata della memoria e dell’impegno - ”Ponti di memoria, luoghi di impegno”. I nomi presenti nella mostra sono quelli accertati fino all'anno 2015, ed in particolare quelli letti a Bologna durante la XX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo 2015). Il lavoro di ricerca, inizialmente limitato a quell'elenco, è stato poi implementato e aggiornato, comprendendo quindi le storie delle vittime innocenti i cui nomi sono stati letti durante la XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno (21 marzo 2016). Sarà nostro impegno e cura eseguire successivamente gli aggiornamenti necessari. Siamo inoltre disponibili a intervenire sulle singole storie, laddove dovessero essere ravvisati errori e/o imprecisioni. EMANUELE NOTABARTOLO, 01/02/1893 Nato in una famiglia aristocratica palermitana, presto rimane orfano di entrambi i genitori. Cresciuto in Sicilia, nel 1857 si trasferisce prima a Parigi, poi in Inghilterra, dove conosce Michele Amari e Mariano Stabile, due esuli siciliani che lo influenzeranno molto. Avvicinatosi all'economia e alla storia, diventa sostenitore del liberalismo conservatore (quindi vicino alla Destra storica). Dal 1862 Emanuele Notarbartolo diventa prima reggente, poi titolare, del Banco di Sicilia, al quale si dedica a tempo pieno a partire dal 1876, salvandolo dal fallimento in seguito all'Unità d'Italia. Il suo lavoro al Banco di Sicilia inizia a inimicargli molta gente.
    [Show full text]
  • Bardellino, Infatti, Viene Legalizzato E Si Lega Con Il Gruppo All'epoca
    Camera dei Deputati —33— Senato della Repubblica XIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI Bardellino, infatti, viene legalizzato e si lega con il gruppo all’epoca dominante in Sicilia facente capo a Stefano Bontade. Lo stesso Bardellino, coadiuvato dall’altro diarca del clan Mario Iovine, accresce notevolmente il suo peso quando si schiera all’interno della Nuova Famiglia con una posizione anche di preminenza, nella lotta ai cutoliani. I cutoliani che pure erano riusciti a fare proseliti nel casertano vengono completamente annientati – ad eccezione di pochi soggetti, lasciati confluire nelle fila dei casalesi (si v. il gruppo Di Girolamo di Aversa) ed ad eccezione del gruppo operante in Marcianise e zone viciniori di cui si parlera` – ed il gruppo dei casalesi acquisisce la forza sufficiente per porsi come il principale referente di tutte le organiz- zazioni delinquenziali casertane. Con Bardellino nasce una struttura di tipo confederativo; i clan anche operanti in realta` piu` distanti – si pensi a quelli dell’area mondragonese o sessana – vengono di fatto risucchiati nella struttura unitaria, che pur lasciando una sua autonomia alle singole entita`si organizza con una sorta di cupola, il cui centro e` proprio nel gruppo dei casalesi. L’organizzazione camorristica casertana ruoto`, unita e compatta, intorno alla figura di Antonio Bardellino fino alla fine del 1987. E con Bardellino che il clan opera il salto di qualita` e comincia ad intessere significativi rapporti con il mondo della locale politica e delle istitu- zioni, controllando, ad esempio, le attivita` dei comuni di Casale e di San Cipriano. Ai primi del 1988, inizio`, con l’omicidio di Domenico Iovine, all’interno di essa, un conflitto tra i gruppi egemoni facenti capo ad Antonio Bardellino e a Mario Iovine, che culmino` nell’uccisione di Bardellino, nel maggio del 1988, in Brasile, da parte di Mario Iovine.
    [Show full text]
  • L'inferno Dei Viventi Non E` Qualcosa Che Sara`
    Camera dei Deputati —8— Senato della Repubblica XIII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI INTRODUZIONE 1. Viaggio nell’inferno « L’inferno dei viventi non e` qualcosa che sara`; se ce n’e` uno, e` quello che e` gia` qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo piu` . Il secondo e` rischioso e esige attenzione e appren- dimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non e` inferno e farlo durare, e dargli spazio », cosı` Italo Calvino nelle sue « citta` invisibili ». Anche il vasto universo della camorra napoletana si presenta come un inferno e, quel che piu` conta, rende inferno tutto cio` su cui si dispiega e anche in questo caso vi sono due modi per non soffrirne: accettare l’inferno magari negativizzan- dolo in maniera assoluta, senza tentare di indagarne le sue articolate ramificazioni, oppure impegnarsi in una analisi specifica dei suoi tratti caratterizzanti, dei suoi nuclei essenziali, dei suoi nodi fondamentali, perche´ l’inferno sia sempre piu` ridotto e, in prospettiva, eliminato nella sua configurazione e, ancor piu` decisivamente, nelle sue cause. E` questa seconda opzione la scelta che appare necessaria ed urgente, una scelta che non e` solo necessaria ma anche possibile per la corrispondenza e l’alimento che essa certamente ritrova nelle grandi energie del popolo di Napoli e della Campania, nelle risorse anche culturali e morali della citta` e della regione, nelle ricche esperienze di rinnovamento di tante citta` e tanti comuni.
    [Show full text]
  • Le Cosche Tornano a Colpire. Ucciso Il Sindaco Anti-Camorra
    Questo è l'articolo scritto da Roberto Saviano dieci anni fa dopo il delitto del sindaco di Pollica Angelo Vassallo da la Repubblica del 5 settembre 2020 Le cosche tornano a colpire: ucciso il sindaco anti-camorra di ROBERTO SAVIANO DUE pistole che sparano, le pallottole che colpiscono al petto, un agguato che sembra essere anche un messaggio. Così uccidono i clan. Così hanno ucciso Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, in provincia di Salerno. Si muore quando si è soli, e lui - alla guida di una lista civica - si opponeva alle licenze edilizie, al cemento che in Cilento dilaga a scapito di una magnifica bellezza. Ma Angelo Vassallo rischia di morire per un giorno soltanto e di essere subito dimenticato. Come se fosse normale, fisiologico per un sindaco del meridione essere vittima dei clan. E invece è uno scandalo della democrazia. Del resto - si dice - è così che va nel sud, accade da decenni. «Veniamo messi sulla cartina geografica solo quando sparano. O quando si deve scegliere dove andare in vacanza», mi dice un vecchio amico cilentano. In questo caso le cose coincidono. Terra di vacanze, terra di costruzioni, terra di business edilizio che «il sindaco-pescatore» voleva evitare a tutti i costi. Questa estate è iniziata all' insegna degli slogan del governo sui risultati ottenuti nella lotta contro le mafie. Risultati sbandierati, urlati, commettendo il grave errore di contrapporre l' antimafia delle parole a quella dei fatti. Ma ci si deve rendere conto che non è possibile delegare tutto alle sole manette o al buio delle celle. Senza racconto dei fatti non c' è possibilità di mutare i fatti.
    [Show full text]
  • Il Welfare E Il Suo Doppio. Percorsi Etnografici Nelle Camorre Del Casertano
    Alessandro Colletti Il welfare e il suo doppio. Percorsi etnografici nelle camorre del casertano Ledizioni © 2016 Ledizioni LediPublishing Via Alamanni, 11 – 20141 Milano – Italy www.ledizioni.it [email protected] Alessandro Colletti, Il welfare e il suo doppio. Percorsi etnografici nelle camorre del casertano Prima edizione: febbraio 2016 ISBN Cartaceo: 978-88-6705-426-8 Copertina e progetto grafico: ufficio grafico Ledizioni I ricavi dai diritti d’autore saranno devoluti al Comitato Don Peppe Diana di Casal di Principe Indice Prefazione di Antonio La Spina 5 Introduzione 11 Metodi e fonti 17 Parte Prima. Un’analisi delle forme di egemonia delle mafie: tra controllo e assistenza 27 1. Il controllo territoriale nella storia delle camorre 29 Il riconoscimento istituzionale del potere camorrista 34 Il controllo territoriale nell’area campana 39 2. Forme organizzative e redistributive: la “cassa comune” 49 Le mafie come organizzazioni professionali 50 Il funzionamento della “cassa comune” 53 I capi cambiano, la struttura resta: dal “clan Bardellino-Iovine” al “clan dei casalesi” 63 3. La protezione sociale delle camorre casertane 73 Il clan La Torre 76 Il clan Belforte 82 I clan Schiavone e Bidognetti: alleati, federati, separati 89 Gerarchia e livelli stipendiali: il clan Schiavone 94 Forme di assistenza nei clan del casertano 101 Parte Seconda. Le politiche socio-assistenziali nella provincia di Caserta: un welfare (s)finito 113 1. Analisi delle forme di welfare pubblico: il sistema italiano 115 I territori del welfare: dallo Stato agli enti locali 118 Il livello territoriale dei servizi sociali 123 2. Zona di contatto: servizi alla persona nella provincia casertana 135 La dimensione territoriale dei servizi nella governance regionale 140 Uno sguardo alle pratiche locali di welfare nell’area casertana 143 Il welfare raccontato da chi lo dirige: le interviste ai coordinatori degli Uffici di Piano 148 3.
    [Show full text]
  • La Traduzione Di Gomorra, Dal Libro Al Film. Un'analisi Relativa a Italiano
    Faculteit Letteren & Wijsbegeerte Tjapke Van Quickenborne La traduzione di Gomorra, dal libro al film. Un’analisi relativa a italiano, francese e nederlandese. Masterproef voorgedragen tot het behalen van de graad van Master in het Vertalen 2016 Promotor Prof. Dr. Manuela Caniato Vakgroep Vertalen Tolken Communicatie ABSTRACT Questo studio analizza la traduzione di due categorie di realia, cioè i soprannomi e i titoli, nelle versioni nederlandese e francese del libro Gomorra di Roberto Saviano e nei sottotitoli nederlandesi e francesi dell’omonimo film diretto da Matteo Garrone. In questa tesi si esamina quali sono le strategie traduttive utilizzate per la resa dei soprannomi e dei titoli e con quale frequenza esse vengono impiegate. L’individuazione delle strategie traduttive è basata sulla classificazione presentata da Pedersen (2011). L’analisi è basata su un corpus che contiene tutte le frasi e le loro traduzioni in nederlandese e francese in cui sono presenti soprannomi o titoli, sia nel film che nel libro. Oltre all’analisi quantitativa delle strategie traduttive, viene fatta anche un’analisi qualitativa di alcuni esempi. L’analisi dimostra principalmente che nella sottotitolazione l’omissione viene impiegata frequentemente per rendere i soprannomi e i titoli, sia in nederlandese che in francese. Nel libro invece ci sono maggiori differenze tra le due lingue. Nel caso dei soprannomi, la ritenzione è la strategia più frequentemente utilizzata in entrambe le lingue. Questo è anche il caso in nederlandese per la resa dei titoli onorifici e professionali, mentre in francese si opta più spesso per la sostituzione. Anche la strategia della traduzione diretta viene impiegata con una frequenza abbastanza alta in entrambe le lingue per la resa dei titoli.
    [Show full text]
  • CHAPTER I – Bloody Saturday………………………………………………………………
    THE PENNSYLVANIA STATE UNIVERSITY SCHREYER HONORS COLLEGE DEPARTMENT OF JOURNALISM ITALIAN WHITE-COLLAR CRIME IN THE GLOBALIZATION ERA RICCARDO M. GHIA Spring 2010 A thesis submitted in partial fulfillment of the requirements for a baccalaureate degree in Journalism with honors in Journalism Reviewed and approved by Russell Frank Associate Professor Honors Adviser Thesis Supervisor Russ Eshleman Senior Lecturer Second Faculty Reader ABSTRACT At the beginning of the 2000s, three factories in Asti, a small Italian town, went broke and closed in quick succession. Hundreds of men were laid off. After some time, an investigation mounted by local prosecutors began to reveal what led to bankruptcy. A group of Italian and Spanish entrepreneurs organized a scheme to fraudulently bankrupt their own factories. Globalization made production more profitable where manpower and machinery are cheaper. A well-planned fraudulent bankruptcy would kill three birds with one stone: disposing of non- competitive facilities, fleecing creditors and sidestepping Italian labor laws. These managers hired a former labor union leader, Silvano Sordi, who is also a notorious “fixer.” According to the prosecutors, Sordi bribed prominent labor union leaders of the CGIL (Italian General Confederation of Labor), the major Italian labor union. My investigation shows that smaller, local scandals were part of a larger scheme that led to the divestments of relevant sectors of the Italian industry. Sordi also played a key role in many shady businesses – varying from awarding bogus university degrees to toxic waste trafficking. My research unveils an expanded, loose network that highlights the multiple connections between political, economic and criminal forces in the Italian system.
    [Show full text]