Archivio Giovanni Conti Inventario
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03.Spacont49.Branciforte.3A Bozza:03.Spacont47.Novarino.1A
GLI ANNI DEL NEOCENTRISMO ITALIANO E LA SOSPETTOSA SPAGNA Laura Branciforte Introduzione Le relazioni politiche, economiche e culturali tra Spagna e Italia du- rante la dittatura franchista sono state senza dubbio altalenanti e disconti- nue. La prudenza e la cordialità sono stati alcuni degli ingredienti della politica estera italiana, mentre un atteggiamento sospettoso e al tempo stesso melanconico di una sintonia e complicità perdute hanno contraddi- stinto la politica estera spagnola. In quest’articolo si descrive la percezio- ne che si ebbe in Spagna del complesso contesto politico italiano nel mo- mento del passaggio dalla prima legislatura (dall’8 maggio 1948 al 24 giugno 1953) alla seconda legislatura (dal 25 giugno 1953 all’11 giugno 1958), quando l’instabilità dei governi, terminata la lunga era degasperia- na (fatta di otto governi tra il 1946 e il 1953), lasciò spazio all’incognita del cambiamento, a un ricambio generazionale e alle premesse per la spe- rimentazione di un nuovo modello di Stato. La fine politica di De Gaspe- ri, dopo le elezioni del 7 giugno 1953, si percepì in Spagna come un mo- mento di particolare instabilità. Il ministero degli Affari Esteri spagnolo, così come la stampa, guardarono con sospetto a un’Italia la cui politica era accusata di essere “dominata” dal comunismo e da un debole cattoli- cesimo politico. Negli anni che trascorsero tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e gli anni Cinquanta, il modo in cui la Spagna guardava all’Italia si fece sempre più “sospettoso” e non privo di giudizi e condanne di tipo politico e morale. Siamo lontani dai generosi apprezzamenti spagnoli dell’imme- diato dopoguerra nei confronti dell’Italia, quando, dall’ambasciata di Spa- gna presso il Quirinale, José Antonio de Sangróniz y Castro inviava mes- saggi fiduciosi e ottimisti al ministro degli Affari Esteri Carlo Sforza ri- guardo all’immediata e auspicata normalizzazione delle relazioni, e anche “Spagna contemporanea”, 2016, n. -
Archivio Centrale Dello Stato Inventario Del Fondo Ugo La Malfa Sala Studio
Archivio centrale dello Stato Inventario del fondo Ugo La Malfa Sala Studio INVENTARIO DEL FONDO UGO LA MALFA (1910 circa – 1982) a cura di Cristina Farnetti e Francesca Garello Roma 2004-2005 Il fondo Ugo La Malfa è di proprietà della Fondazione Ugo La Malfa, via S.Anna 13 – 00186 Roma www.fondazionelamalfa.org [email protected] Depositato in Archivio centrale dello Stato dal 1981 Il riordino e l’inventariazione è stato finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali. Direzione generale per gli archivi II INDICE GENERALE INTRODUZIONE .................................................................................................V INVENTARIO DEL FONDO ............................................................................ XI SERIE I. ATTI E CORRISPONDENZA...............................................................1 SERIE II ATTIVITÀ POLITICA .........................................................................13 SOTTOSERIE 1. APPUNTI RISERVATI 50 SERIE III. CARICHE DI GOVERNO ................................................................59 SOTTOSERIE 1. GOVERNI CON ORDINAMENTO PROVVISORIO (GOVERNO PARRI E I GOVERNO DE GASPERI) 61 SOTTOSERIE 2. MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO (VI GOVERNO DE GASPERI) 63 SOTTOSERIE 3. MINISTRO PER IL COMMERCIO CON L'ESTERO (VI E VII GOVERNO DE GASPERI) 64 SOTTOSERIE 4. MINISTRO DEL BILANCIO (IV GOVERNO FANFANI) 73 SOTTOSERIE 5. MINISTRO DEL TESORO (IV GOVERNO RUMOR) 83 SOTTOSERIE 6. VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO (IV GOVERNO MORO) 103 SOTTOSERIE 7. FORMAZIONE DEL GOVERNO E VICEPRESIDENTE -
Esercitati GRATIS On-Line! N
N. Domanda A B C D 885 DA CHI ERA COMPOSTO IL SERRISTORI, RICASOLI, PERUZZI, GUERRAZZI, LAMBRUSCHINI, GOVERNO PROVVISORIO RIDOLFI, CAPPONI PUCCIONI MONTANELLI, GIORGINI, MORDINI TOSCANO PROCLAMATO L'8 MAZZONI FEBBRAIO 1849 IN SEGUITO ALLA FUGA DA FIRENZE DI LEOPOLDO II? 886 NEL MARZO 1849, DURANTE LA A NOVARA A MONCALIERI A MAGENTA A CUSTOZA SECONDA FASE DELLA PRIMA GUERRA DI INDIPENDENZA, IN QUALE LOCALITA' LE TRUPPE DEL REGNO DI SARDEGNA FURONO SCONFITTE DALLE TRUPPE AUSTRIACHE? 887 IN QUALE LOCALITA' VITTORIO A VIGNALE A VILLAFRANCA A CUSTOZA A NOVARA EMANUELE II ACCETTO' LE CONDIZIONI ARMISTIZIALI DEL FELDMARESCIALLO RADETZKY? 888 QUALE TRA I SEGUENTI FRANCESCO CARLO PISACANE SILVIO PELLICO DANIELE MANIN PERSONAGGI PRESE PARTE ALLA DOMENICO DIFESA DI ROMA NEL 1849? GUERRAZZI 889 IN SEGUITO ALLA RESA DELLA PORTARE AIUTO PORTARE AIUTO AL ATTACCARE I ASSEDIARE PIO IX REPUBBLICA ROMANA, CON ALLA DIFESA DI GOVERNO FRANCESI A A GAETA QUALE OBIETTIVO GARIBALDI, VENEZIA PROVVISORIO CIVITAVECCHIA INSIEME A 4000 UOMINI, LASCIO' TOSCANO ROMA? 890 CHI E' L'AUTORE DELL'OPUSCOLO GIUSEPPE GIUSEPPE GIUSTI GIUSEPPE FERRARI GIUSEPPE MAZZINI "LA FEDERAZIONE MONTANELLI REPUBBLICANA", PUBBLICATO A CAPOLAGO NEL 1851? 891 QUALI POTENZE INTERRUPPERO SPAGNA E PRUSSIA E RUSSIA E IMPERO FRANCIA E LE RELAZIONI DIPLOMATICHE CON PORTOGALLO AUSTRIA OTTOMANO INGHILTERRA IL REGNO DELLE DUE SICILIE NEL 1856? 892 QUALE DIPLOMATICO SABAUDO EMILIO VISCONTI LUIIG AMEDEO COSTANTINO LUIGI PRINETTI COLLABORO' IN MODO DECISIVO VENOSTA MELEGARI NIGRA CON CAVOUR NELLE TRATTATIVE -
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICEVE in UDIENZA Giovedì 16 Maggio 1963
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICEVE IN UDIENZA giovedì 16 maggio 1963 10,00 - On. Dott. Pietro CAMPILLI, Presidente dell'Istituto di Studi per lo sviluppo Economico, con l'On. Prof. Antigono DONATI, Presidente del Comitato Esecutivo, ed il Dott. Enrico de Gennaro, Direttore dell'ISVE, ed i partecipanti al corso di studi promosso dall'Istituto (40 persone circa). IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICEVE IN UDIENZA - Venerdì, 17 maggio 1963 - 12,30 - Sen. Carlos LLERES RESTREPO 19,00 - Sen. Prof. Giovanni GRONCHI, ex Presidente della Repubblica (Vetrata) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RICEVE IN UDIENZA - Sabato, 18 maggio 1963 - CONSULTAZIONI 9,30 - Sen. Cesare MERZAGORA, Presidente del Senato della Repubblica 10,15 - On. Prof. Avv. Giovanni LEONE, Presidente della Camera dei Deputati 11,00 - Sen. Avv. Giuseppe PARATORE, ex Presidente del Senato della Repubblica 11,45 - Sen. Avv. Meuccio RUINI, ex Presidente del Senato della Repubblica 12,30 - On. Dott. Giuseppe SARAGAT, ex Presidente dell'Assemblea Costituente ( Vetrata ) 17,10 - (partenza ore 17 circa) - Piazza di Siena - Disputa del "Premio delle Nazioni" del Concorso Ippico In= ternazionale (termine: ore 19 circa). PRESIDENZA DELLA. REPUBBLICA - Cerimoniale - Intervento del Presidente della Repubblica e della Signora Segni al Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena (Premio del le Nazioni) ROMA - sabato , 18 maggio 1963 ^^^^^^^^^^^^ 17,00 - circa _ (in attesa di comunicazione) - il Presidente della Repubblica e la Signora Segni lasciano la Palazzina in automobile. La vettura presidenziale è preceduta da una macchina di servizio con il Capo del Cerimoniale della Presidenza della Repubblica, il Consigliere Militare Aggiunto di servizio ed il Comandante dei Corazzieri ed e seguita da altre due vetture: la prima con il Segretario Generale della Presidenza del la Repubblica e la Signora Strano, la seconda con il Consigliere Militare, il Consigliere Diplomatico ed il Capo della Segreteria Particolare del Presidente della Repubblica. -
Italy's Atlanticism Between Foreign and Internal
UNISCI Discussion Papers, Nº 25 (January / Enero 2011) ISSN 1696-2206 ITALY’S ATLANTICISM BETWEEN FOREIGN AND INTERNAL POLITICS Massimo de Leonardis 1 Catholic University of the Sacred Heart Abstract: In spite of being a defeated country in the Second World War, Italy was a founding member of the Atlantic Alliance, because the USA highly valued her strategic importance and wished to assure her political stability. After 1955, Italy tried to advocate the Alliance’s role in the Near East and in Mediterranean Africa. The Suez crisis offered Italy the opportunity to forge closer ties with Washington at the same time appearing progressive and friendly to the Arabs in the Mediterranean, where she tried to be a protagonist vis a vis the so called neo- Atlanticism. This link with Washington was also instrumental to neutralize General De Gaulle’s ambitions of an Anglo-French-American directorate. The main issues of Italy’s Atlantic policy in the first years of “centre-left” coalitions, between 1962 and 1968, were the removal of the Jupiter missiles from Italy as a result of the Cuban missile crisis, French policy towards NATO and the EEC, Multilateral [nuclear] Force [MLF] and the revision of the Alliance’ strategy from “massive retaliation” to “flexible response”. On all these issues the Italian government was consonant with the United States. After the period of the late Sixties and Seventies when political instability, terrorism and high inflation undermined the Italian role in international relations, the decision in 1979 to accept the Euromissiles was a landmark in the history of Italian participation to NATO. -
Scelba, Mario
Scelba, Mario S. nacque a Caltagirone, in provincia di Catania, nel 1901. Sin da giovane si avvicinò al movimento cattolico, in particolare all’esponente di punta del neonato Partito popolare, don Luigi Sturzo, di cui divenne nel primo dopoguerra uno stretto collaboratore. Ostile al fascismo, come altri giovani esponenti del PPI, visse con amarezza la decisione di vari esponenti popolari di allinearsi al fascismo, nonché il cauto atteggiamento assunto dalla Chiesa cattolica nei confronti del regime. Durante gli anni della dittatura decise di rinunciare a un’attività politica aperta. Nel 1942 fu comunque uno dei primi esponenti cattolici a favorire la nascita nella clandestinità del nuovo partito che avrebbe assunto il nome di Democrazia cristiana (DC). Fin dalle prime fasi di vita della DC S. si collocò su moderate una linea moderata; le sue posizioni si rifacevano a quelle espresse da Alcide De Gasperi, tanto da essere nominato nel 1944, in occasione del primo congresso democristiano tenutosi a Napoli, vicesegretario del partito. Con la formazione del governo guidato da Ferruccio Parri, il ruolo di S. quale esponente di rilievo della DC era confermato dalla sua nomina a ministro delle Poste e Telecomunicazioni, incarico che egli mantenne nei due governi, guidati da De Gasperi tra la fine del 1945 e il 1946. In quest’ultimo anno S. veniva eletto all’Assemblea costituente e nel 1948 sarebbe divenuto deputato, restando membro dell’assemblea di Montecitorio sino al 1968 (da quell’anno fino al 1979 avrebbe ricoperto il ruolo di senatore). Nel 1947, con la fine dell’esperienza di coalizione antifascista e con l’uscita dal governo del Partito comunista italiano (PCI) e del Partito socialista italiano (PSI), De Gasperi formava un primo governo centrista, che avrebbe tra l’altro dovuto affrontare la difficile prova delle prime elezioni politiche dell’Italia repubblicana nell’aspro clima di scontro, accentuato dall’emergere della Guerra fredda. -
Tutti Gli Uomini Del Quirinale
mini dossier Tutti gli uomini del Quirinale I 12 Presidenti della Repubblica dal 1948 al 2015 Numero 1 | Gennaio 2015 Tutti gli uomini del Quirinale - I 12 Presidenti della Repubblica dal 1948 al 2015 mini dossier Sommario 3 INTRODUZIONE 5 CAPI DI STATO A CONFRONTO Le differenze nei Paesi UE • Età dei Capi di Stato Europei • Genere dei Capi di Stato Europei • Sistema istituzionale • Elezione diretta nelle Repubbliche Parlamentari 8 11 PRESIDENTI PER 12 Mandati Chi erano e cosa hanno fatto • I Presidenti delle Repubblica Italiana • Quale partito ha espresso più Presidenti • Cursus Honorum dei Presidenti della Repubblica • Gli incarichi più frequenti prima del Colle 11 IL PRESIDENTE RAPPRESEntantE DELL’uNITÀ NAZIONALE Gli scrutini necessari ed il consenso ottenuto • Elezione Presidente: i voti • Elezione Presidente: gli scrutini 14 IL PRESIDENTE E I GOVERNI Il ruolo politico del Quirinale • I Presidenti del Consiglio incaricati • Voto anticipato - i Presidenti che hanno sciolto le Camere • Il colore politico dei Presidenti e dei Governi 18 GLI atti DEI PRESIDENTI Senatori a vita, giudici, onorificenze e clemenze • Le nomine: Giudici Costituzionali e Senatori a vita • Le motivazioni dei Senatori a vita • Le clemenze concesse • Le onorificenze conferite 22 IL FUTUro DEL QUIRINALE Gli schieramenti dei grandi elettori • Elezioni Presidenziali 2013 - Chi ha votato? • Elezioni Presidenziali 2015 - Chi voterà? - Le proiezioni 25 I DISCORSI DEL PRESIDENTE Analisi testuali in 60 anni di Italia • 66 anni di discorsi - I più corti e i più lunghi • Verso un linguaggio diretto • Le tre parole più ricorrenti discorso dopo discorso • Le parole più ricorrenti in 66 discorsi di fine anno • Crisi, Giovani, Europa, Giustizia e Pace - 5 temi a confronto 2 mini dossier 24.047 i giorni di mandato totali dei 12 Presidenti 105 Introduzione scrutini totali per le elezioni dei 12 Presidenti 60 Il Presidente della Repubblica è garante della Costituzione, Capo governi nominati dello Stato italiano e rappresentante dell’unità nazionale. -
Società E Cultura 65
Società e Cultura Collana promossa dalla Fondazione di studi storici “Filippo Turati” diretta da Maurizio Degl’Innocenti 65 1 Manica.indd 1 19-11-2010 12:16:48 2 Manica.indd 2 19-11-2010 12:16:48 Giustina Manica 3 Manica.indd 3 19-11-2010 12:16:53 Questo volume è stato pubblicato grazie al contributo di fondi di ricerca del Dipartimento di studi sullo stato dell’Università de- gli Studi di Firenze. © Piero Lacaita Editore - Manduria-Bari-Roma - 2010 Sede legale: Manduria - Vico degli Albanesi, 4 - Tel.-Fax 099/9711124 www.lacaita.com - [email protected] 4 Manica.indd 4 19-11-2010 12:16:54 La mafia non è affatto invincibile; è un fatto uma- no e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fe- nomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze mi- gliori delle istituzioni. Giovanni Falcone La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un mo- vimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità… Paolo Borsellino 5 Manica.indd 5 19-11-2010 12:16:54 6 Manica.indd 6 19-11-2010 12:16:54 Alla mia famiglia 7 Manica.indd 7 19-11-2010 12:16:54 Leggenda Archivio centrale dello stato: Acs Archivio di stato di Palermo: Asp Public record office, Foreign office: Pro, Fo Gabinetto prefettura: Gab. -
Nomi E Storie Delle Vittime Innocenti Delle Mafie
Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie a cura di Marcello Scaglione e dei ragazzi del Presidio “Francesca Morvillo” di Libera Genova Realizzato in occasione della mostra “900 Nomi vittime di mafia dal 1893 ad oggi” inaugurata ad Imperia il 21 Marzo 2016 in occasione della XXI Giornata della memoria e dell’impegno - ”Ponti di memoria, luoghi di impegno”. I nomi presenti nella mostra sono quelli accertati fino all'anno 2015, ed in particolare quelli letti a Bologna durante la XX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo 2015). Il lavoro di ricerca, inizialmente limitato a quell'elenco, è stato poi implementato e aggiornato, comprendendo quindi le storie delle vittime innocenti i cui nomi sono stati letti durante la XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno (21 marzo 2016). Sarà nostro impegno e cura eseguire successivamente gli aggiornamenti necessari. Siamo inoltre disponibili a intervenire sulle singole storie, laddove dovessero essere ravvisati errori e/o imprecisioni. EMANUELE NOTABARTOLO, 01/02/1893 Nato in una famiglia aristocratica palermitana, presto rimane orfano di entrambi i genitori. Cresciuto in Sicilia, nel 1857 si trasferisce prima a Parigi, poi in Inghilterra, dove conosce Michele Amari e Mariano Stabile, due esuli siciliani che lo influenzeranno molto. Avvicinatosi all'economia e alla storia, diventa sostenitore del liberalismo conservatore (quindi vicino alla Destra storica). Dal 1862 Emanuele Notarbartolo diventa prima reggente, poi titolare, del Banco di Sicilia, al quale si dedica a tempo pieno a partire dal 1876, salvandolo dal fallimento in seguito all'Unità d'Italia. Il suo lavoro al Banco di Sicilia inizia a inimicargli molta gente. -
I Tanti Motivi Di Quest'elezione «Ho Fiducia In
PAG. io / roma - regione l'Unità / venerdì 28 settembre 1979 Luigi Petroselli è da ieri sera, dopo il dibattito e il voto del consiglio comunale, il nuovo sindaco di Roma I tanti motivi di quest'elezione «Ho fiducia in questa città Il segretario regionale del PCI, che succede a Giulio Carlo Argan, ha ricevuto viva, democratica, aperta» 39 suffragi - La seduta è durata per tutta la giornata - Falomi: una sostanziale Il discorso di saluto, dopo reiezione, del compagno Petroselli - « Si risana continuità - La posizione vecchia della DC - Gli interventi di Severi, Pala e Mammì Roma solo affrontando i problemi degli emarginati, dei giovani, degli anziani » « Petroselli 39 voti, bianche luigi Severi — capogruppo so Subito dopo l'elezione, il amicizia non fa velo al dove renti e quotidiane di resa al gli uomini, le istituzioni, la 20... *: quando il prosindaco cialista — e di Antonio Pala compagno Luigi Petrosel re che io sento oggi di ren peggio, alla prepotenza e ai società. Btnzoni legge i risultati della — capogruppo socialdemocra li. ha rivolto al consiglio dere omaggio, in qualità di veleni di quanti si adoperano Sta a noi dimostrare che la votazione e proclama sinda tico —. Continuità che certo comunale un discorso di sindaco di Roma, a Giulio di sfruttarla e di piegarla ai città è anche dei giovani e co il compagno Luigi Petro non vuol dire piatta soddisfa saluto del quale pubbli Carlo Argan come ad un cit propri fini particolari ma in selli la gente torna ad ap zione per l'esistente. In tutti per i giovani che aspirano a chiamo ampi stralci. -
1893. L'inchiesta
1893.L'INCHIESTA Film documentario 63' regia Nella Condorelli www.1893linchiesta.it facebook 1893. L'inchiesta LINK TRAILER https://www.youtube.com/watch?v=eKqS8GiA1H4&feature=youtu.be SINOSSI Ottobre 1893. Mentre i giornali pubblicano dispacci di polizia sull'agitazione promossa nelle campagne siciliane da un movimento che si è dato un nome inedito “Fasci dei Lavoratori ”, Adolfo Rossi, un giornalista veneto noto negli ambienti dell'informazione nazionale per le sue cronache schiette, decide di saperne di più. Parte per un'inchiesta nell'Isola. E' il solo cronista a farlo: il Governo considera i Fasci Siciliani “un affare di ordine pubblico”, e la stampa avalla questa tesi. In Sicilia, viaggiando per lo più a dorso di mulo, Rossi incontra i Fasci. Contano trecentomila iscritti. Nè banditi nè briganti nè cospiratori, sono contadini e zolfatari, uomini e donne laceri e affamati in lotta contro la schiavitù e la mafia dei feudi. Da tre mesi sono in sciopero, non zappano le terre dei signori, mangiano solo erba e fichi d'india. In Sicilia, nella regione più arretrata d'Italia, è esploso il primo grande sciopero contro lo sfruttamento del lavoro dell'Italia unita. In testa ai cortei stanno le donne. “... Non immaginavo di trovare rozze contadine esprimersi con tale proprietà”, annoterà il giornalista in un articolo del 16 ottobre da Piana dei Greci. Nel film l'inchiesta di Rossi si fa voce narrante, e mentre ci conduce sulle tracce di questa Sicilia sconosciuta, con un viaggio ancora a dorso di mulo negli straordinari paesaggi dell'isola, tra la gente di oggi, ne genera un'altra: l'inchiesta dell'Autrice che indaga sulle ragioni della rimozione dei Fasci Siciliani dei Lavoratori dalla Storia nazionale, sulle conseguenze che la repressione del movimento ha avuto sulle sorti della Sicilia e del Novecento italiano. -
Aldo Moro E L'apertura a Sinistra: Dalla Crisi Del Centrismo Al Centro-Sinistra
1 Dipartimento di Scienze Politiche Cattedra di Teoria e Storia dei Partiti e dei Movimenti Politici ALDO MORO E L’APERTURA A SINISTRA: DALLA CRISI DEL CENTRISMO AL CENTRO-SINISTRA ORGANICO RELATORE CANDIDATO Prof. Andrea Ungari Mirko Tursi Matr. 079232 ANNO ACCADEMICO 2017/18 2 3 INDICE INTRODUZIONE 4 CAPITOLO PRIMO LA CRISI DEL CENTRISMO E L’ASCESA DI MORO NEL PANORAMA POLITICO ITALIANO (1953-1959) 6 1.1 La presidenza del gruppo parlamentare della Dc e la prima apertura ai socialisti 6 1.2 L’elezione di Gronchi alla presidenza della RepubbliCa e la marCia di avvicinamento tra Dc e Psi 9 1.3 Le elezioni politiche del 1958 e l’elezione di Moro a segretario della DC 11 1.4 Il Congresso di Firenze e l’autonomia del partito dalle gerarchie ecclesiastiche 16 CAPITOLO SECONDO LA NASCITA DEL PRIMO GOVERNO DI CENTRO-SINISTRA ORGANICO (1960-1963) 23 2.1 L’ultimo governo di centro-destra e il passaggio al governo delle “convergenze parallele” 23 2.2 Le prime giunte di centro-sinistra e la difficile preparazione all’incontro ideologico tra cattolici e soCialisti 31 2.3 Il Congresso di Napoli ed il programma riformatore del quarto governo Fanfani 35 2.4 Le elezioni politiche del 1963 e la nascita del primo governo di centro-sinistra organico guidato da Moro 44 CAPITOLO TERZO IL DECLINO DELLA FORMULA DI CENTRO-SINISTRA (1964-1968) 53 3.1 La crisi politica del 1964 ed il tormentato avvio del II Governo Moro 53 3.2 L’elezione di Saragat alla presidenza della Repubblica e l’irreversibilità della formula di centro-sinistra 63 3.3 Il III Governo Moro e l’unificazione socialista 70 3.4 La tornata elettorale del 1968: fine dell’esperienza di centro-sinistra 76 CONCLUSIONE 83 ABSTRACT 86 BIBLIOGRAFIA 87 4 INTRODUZIONE Il periodo storiCo Che si estende dal 1953 al 1968 rappresenta un unicum all’interno della politiCa italiana e CostituisCe uno dei temi più affasCinanti della storia della Prima RepubbliCa.