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Vialattea... Sciare senza confini

Piazza Agnelli 4 - 10058 - TO Tel. 0122 799411 - Fax 0122 799460 SpA www.vialattea.it - [email protected] Codebò guarda al futuro: alla sostenibilità, alle energie rinnovabili, all’uso diligente delle risorse e al rispet- to dell’ambiente. In questo senso la nuova sede di corso Tazzoli, a Torino, è un vero e proprio laboratorio di sperimentazione, dove l’azienda ha lavorato per trasformare i temi ambientali in innovazioni reali e tangibili: impianto fotovoltaico, materiali rinnovabili, luci naturali, isola ecologica, orto pensile e tante In oltre cento anni di attività, che fanno di Codebò la più antica azienda ascensoristica presente altre iniziative, tutte all’insegna della tutela delle risorse naturali, dell’abbattimento di CO2, del risparmio in Italia, il nostro impegno non è mai cambiato: trasportare ogni giorno centinaia di migliaia di energetico e della qualità della vita di dipendenti e collaboratori. persone in totale sicurezza e assicurare i migliori servizi possibili a livello di manutenzione, assistenza Perché per noi l'ascensore non è un semplice mezzo di trasporto, un oggetto meccanico anonimo e utili- tecnica, pronto intervento e nuove installazioni. taristico, ma è il luogo del nostro quotidiano. Mantenerne nel tempo la perfetta funzionalità ed efficienza La chiarezza di questo impegno - affiancata da esperienza, qualità, efficienza e dinamismo - ci è un preciso impegno verso tutti i Clienti. Saremo felici di assistervi in questo viaggio: per quanto breve sia, ha permesso di diventare leader italiano del trasporto verticale: ascensori innanzitutto, ma anche da sempre non ci occupiamo di nient’altro. montacarichi, montavivande, servoscale e piattaforme elevatrici. Tutte soluzioni studiate su misura, attraverso l’applicazione di tecnologie all'avanguardia in campo meccanico, ingegneristico ed CODEBÒ spa elettronico, e caratterizzate dai più elevati standard di affidabilità, sicurezza e comfort. C.so Don Enrico Tazzoli, 215/6 - 10137 Torino (TO) Se il successo dell’azienda ha un grande debito con il passato e la sua tradizione familiare, oggi tel: 011 5682242 / fax: 011 5681930 / email: [email protected] / www.codebo.it Foto di copertina: Pubbli&co sommario 10 INTERVISTA A GIOVANNI BRASSO 56 LA FAMIGLIA VERGNANO Presidente della Sestrieres SpA. E L'INDISSOLUBILE LEGAME A cura di Alberto Savatteri CON LA MONTAGNA Intervista ad Enrico Vergnano. 17 ...INCREDIBILE, SONO DIECI!!! Di Rita Quarta Di Alessandro Perron Cabus Amministratore Delegato Sestrieres SpA 57 VERA ATYUSHKINA Il cuore caldo della siberiana in Alta Valle. 20 BORDIGHERA Di Paolo Blanc Il Mare incontra la Montagna. Di Giacomo Pallanca - Sindaco di Bordighera 64 ELISA VOTTERO "La mia avventura è qui". 22 LETTERE IN VIALATTEA Elisa, Donna Avventura Le mie passioni. e l'amore per la "sua" montagna. Di Giuseppe Brandi Di Rita Quarta

24 OBIETTIVO AZIENDA 68 NICOLA DUTTO Di Luisella Bourlot A cura della Redazione Direttore Generale Sestrieres SpA 72 SEMPLICEMENTE FABIO 26 MI PRESENTO ... ALESSANDRO MOSCHINI Intervista a Fabio Aru. Nuovo Direttore Tecnico Sestrieres SpA Testo e immagini di Ezio Romano

28 LA TRIBÙ DEI "NASO ALL'INSÙ" 76 VALERIA STRANEO Di Ilaria Perron Cabus "Corro per puro piacere". Di Ilaria Perron Cabus 30 CHI VA, CHI (RI) VIENE, CHI SI FA ONORE Di Luigi Ricotti 83 MOUNTAIN HOMES VIALATTEA IL MAGAZINE 7 Di Giovanna Rocca 34 I MAGNIFICI 34 ... N° 8 / 2016 - Anno IX Di Donatella Bertrand 86 IL PRESIDENTE EVELINA CHRISTILLIN PERIODICO ANNUALE DI INFORMAZIONE DELLA SESTRIERES SpA Direttore Affari Generali Sestrieres SpA PRESENTA IL MUSEO EGIZIO HANNO COLLABORATO DI TORINO Giovanni BRASSO, Alessandro PERRON CABUS, Alberto SAVATTERI, Giuseppe BRANDI, Giacomo PALLANCA, 38 UNIONE COMUNI OLIMPICI MONTANI Di Rita Quarta Luisella BOURLOT, Alessandro MOSCHINI, Ilaria PERRON CABUS, Luigi RICOTTI, Massimo BONETTI, Il Presidente Valter Marin illustra Donatella BERTRAND, Valter MARIN, Claudio TESCARI, Michele FASSINOTTI, Gianni PONCET, , il cammino dell'Unione. 92 CARLO ALBERTO CIMENTI Federico BONATO, Alessio MEDA, Luca ARGENTERO, Stefano BERRONE, Gianni GALLI - Ufficio Stampa "The Rumors", Di Rita Quarta CALA! "Il leopardo delle nevi". Enrico VERGNANO, Diana LISCI, Vera ATYUSHKINA, Francesco BARONIO, Fabio PATETTA & Giro d'Italia di Hand Bike, Federica e Diego COLOMBARI, Elisa VOTTERO, Nicola e Elena DUTTO, Fabio ARU, Ezio ROMANO, Valeria STRANEO, Di Rita Quarta Giovanna ROCCA, Federico MILESI, Deborah MODARELLI, Carlo Alberto CIMENTI, Massimo MASSARINI, 40 LA STORIA DELLA COPPA DEL MONDO Evelina CHRISTILLIN, Paola MATOSSI L'ORSA, Andrea FERRO - Glebb & Metzger s.r.l, DI SCI ALPINO FEMMINILE IN VIALATTEA 98 VIALATTEA BACKSIDE Gian Beppe GATTI, Valter BRUNO, Ufficio Stampa Sestrieres SpA, Segreteria Sestrieres SpA, Di Claudio Tescari Di Massimo Massarini CREDITS IMAGES ALBERTO CASSE, FRANCESCO BOGETTI, VIALATTEA IMAGES, ARCHIVIO FOTOGRAFICO SESTRIERES SPA, 44 MAESTRI DI SCI. INTERSKI USHUAIA 2015: 100 FEDERICO MILESI COMUNE DI SESTRIERE, TULLIO BIGORDI, COMUNE DI BORDIGHERA, EZIO ROMANO, PUBBLI&CO, "Gli italiani sono i migliori al mondo". ...ciò che non si vede... CITTA' METROPOLITANA DI TORINO, UFFICIO STAMPA AMSI. Intervista a Gianni Poncet Vice Pres. AMSI Di Paolo Blanc DIRETTORE RESPONSABILE: RITA QUARTA Di Paolo Blanc DIRETTORE REDAZIONE SESTRIERES SpA: ILARIA PERRON CABUS 112 INCONTRIAMOCI MAI ART DIRECTOR: PAOLO BLANC PROGETTO GRAFICO ED IMPAGINAZIONE : PUBBLI&CO sas 46 FEDERICO BONATO ... CI SIAMO SEMPRE EDIZIONI: PUBBLI&CO sas Il Generale di Corpo d'Armata. Squadra Montagna Croce Verde Torino. Di Rita Quarta Di Gian Beppe Gatti © è vietata la riproduzione anche parziale del materiale pubblicato TUTTI I DIRITTI RISERVATI SESTRIERES SpA | PUBBLI&CO sas

52 LUCA ARGENTERO 118 ELOGIO ALLA PATATA DI MONTAGNA INFORMAZIONI: www.vialattea.it / [email protected] / [email protected] "Ci vediamo presto in Vialattea". Di Valter Bruno WEB MAGAZINE: www.vialattea.it / Press&Multimedia

Di Rita Quarta REDAZIONE: Tel e fax 0122 832071 (Supplemento a: Notiziario In Alta Valle)

NUMERI ARRETRATI: PUBBLI&CO SAS - SESTRIERES SPA | 0122 832071 - [email protected] Benvenuti in Vialattea!!! [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ] Intervista a GIOVANNI BRASSO, Presidente della SESTRIERES SpA

così come è indispensabile conoscere i dati degli incassi della Sestrieres ed elaborare gli stessi con specifico riferimento a ciascuna delle tipologie dei prodotti commercializzati.

Perché è così importante acquisire tutti questi dati? Sono informazioni determinanti che consentono di verificare se la società si sia mossa nella giusta direzione o se sia neces- sario apportare dei correttivi “in corsa”, rispetto a quanto programmato.

E’ questo il metodo di gestione che vi ha consentito di raggiungere risultati positivi anche nella stagione scorsa? Certo, in generale abbiamo elaborato un progetto che riteniamo che fino ad oggi abbia funzionato in modo più che soddi- 10 sfacente, anche per l’ultima stagione. Vi sintetizzo nel diagramma seguente come l’area di Sestriere non sia stata penalizza- 11 ta dal difficile avvio di stagione, mentre l’area di Sauze d’Oulx ha subito una leggera riduzione di passaggi, tutto sommato però da considerare non preoccupante; diverso invece è quanto accaduto a Sansicario e a Claviere, anche se, per quanto riguarda quest’ultima località, dobbiamo rilevare che la durata della stagione è stata inferiore rispetto a quella delle altre aree sciistiche.

TOTALE PASSAGGI VIALATTEA

a cura di ALBERTO SAVATTERI

Presidente, sono passati nove anni dall’acquisto della Sestrieres ed avete ottenuto anche nell’ultima difficile stagione buoni risultati. Come si sviluppa ora la vostra strategia aziendale? Devo innanzitutto evidenziare che la strategia della società si fonda sulla conoscenza e sulla valutazione di dati che costi- tuiscono il substrato di informazioni sulla base delle quali viene elaborato e tenuto costantemente aggiornato il progetto gestionale e delineato il suo sviluppo in progress.

Quali sono i principali elementi di valutazione che assumete per determinare le strategie gestionali? Al fine di operare le proprie scelte e adottare le successive strategie la nostra società, in primo luogo, deve sapere come gli sciatori si muovono all’interno del Comprensorio e come la realizzazione di nuove piste influisca sulla modificazione dei loro spostamenti; occorre poi sapere come nel tempo si siano modificate le temperature e le precipitazioni atmosferiche,

SESTRIERES SPA SESTRIERES SPA [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ]

Quale attenzione dedicate alle note modifiche delle temperature e delle stagioni e come incidono sulla tipologia del Nel diagramma a lato è riportato l’andamento delle temperature medie (massime e minime) rilevate nelle ultime 18 stagioni prodotto che offrite? dalla centralina automatica dell’Arpa “Sestriere Colle”, riferite ai mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio (mesi signi- Ovviamente per l’attività di gestione degli impianti e delle piste da sci le condizioni atmosferiche e le temperature sono ficativi ai fini della produzione della neve). Dallo stesso diagramma, osservando l’andamento delle linee di tendenza rosse un elemento fondamentale in quanto incidono in maniera determinante sull’innevamento naturale e sulla produzione di (temperature massime) e blu (temperature minime), si può rilevare che nel mese di novembre le temperature sono in crescita neve programmata. E, il così detto “slittamento in avanti delle stagioni”, cui lei accenna, è da noi costantemente monitorato accentuata, nel mese di dicembre sono in crescita debole, nel mese di gennaio sono rimaste pressoché costanti e nel mese di e tenuto in ampia considerazione. febbraio hanno subito un significativo calo. Se quanto sopra fosse ulteriormente confermato dovremmo certamente interve- ANDAMENTO TEMPERATURE DELLE ULTIME 18 STAGIONI nire sul nostro programma di apertura degli impianti. PERCENTUALI INCIDENZA INCASSI PER TIPOLOGIA DI SKIPASS Novembre

Tot. max Novembre

Tot. min Novembre

Andamento max Novembre

Andamento min Novembre

Dicembre

Tot. max Dicembre

Tot. min Dicembre

Il diagramma che precede evidenzia che il prodotto settimanale per la stagione 2014/2015 ha avuto un importantissimo Andamento max Dicembre incremento nelle vendite che ha quasi compensato la riduzione nelle vendite degli skipass giornalieri. Il prodotto gior- 13 naliero infatti è stato penalizzato dal tardivo avvio della stagione (abbiamo perso il ponte dell’Immacolata) ma anche dal rilevante numero di weekend caratterizzati da cattive condizioni del tempo.

Andamento min Dicembre Il dato di cui sopra è anche molto importante perché sta a significare che il sistema ricettivo ha funzionato meglio; ov- viamente spero che questo trend di crescita nel tempo possa confermarsi. Anche il diagramma seguente è significativo perché confronta l’incasso medio giornaliero nei periodi topici della stagione, cosa che consente di affermare che: nel periodo di Sant’Ambrogio si possono realizzare incassi interessanti, anche se solo limitatamente ai 3 o 4 giorni festivi, ma Gennaio si corre sempre il rischio, come spesso avvenuto negli ultimi anni, di non poter nemmeno aprire la stazione (infatti nel dia-

Tot. max Gennaio gramma non compare la barra viola); gli incassi che si realizzano in ciascun giorno del periodo di Carnevale sono addirittura superiori a quelli che si realizzano in ciascun giorno del periodo natalizio; Pasqua può essere rilevante solo se cade entro i primissimi giorni di aprile (5-6 aprile); è emblematica la barra verde della stagione 2013/14 nella quale praticamente non si è incassato nulla, essendo caduta la Pasqua il 20 aprile. Tot. min Gennaio INCASSI MEDI GIORNALIERI DEI PERIODI SIGNIFICATIVI

Andamento max Gennaio

Andamento min Gennaio

Febbraio

Tot max Febbraio

Tot min Febbraio

Andamento max Febbraio

Andamento min Febbraio [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ]

Possiamo quindi affermare che la vostra particolare attenzione ai dati consente alla Sestrieres di ottenere risultati po- sitivi attraverso l'attenta amministrazione? Possiamo dire di sì. La scrupolosa applicazione del modello gestionale, basata sull’ottimizzazione delle attività aziendali e sul pragmatismo operativo (determinanti risorse in caso di condizioni complessivamente avverse) ha permesso alla Sestrieres di non accusare perdite tali da dover modificare il piano degli investimenti o da doverle recuperare negli esercizi futuri. Quanto accaduto quest’anno non deve tuttavia essere sottovalutato e dimenticato e deve essere tenuto in considerazione da tutti coloro che in qualche modo possono incidere sulle future strategie socio-politico-economiche dell’intero comparto.

Come si dovrebbero muovere in futuro i diversi soggetti che interagiscono con l'attività del Comprensorio? Le scelte e le attività di tutti dovranno sempre più uniformarsi alle mutanti condizioni e tenere conto delle molteplici pro- blematiche che interessano l’attività di gestione degli impianti e delle piste da sci. Il prevedibile continuo innalzamento della quota neve e lo slittamento in avanti dell’arrivo delle temperature fredde necessarie per la produzione della neve stessa, l’intervento sul mercato di nuovi competitor stranieri in grado di fornire prodotti turistici invernali a condizioni complessivamente migliori delle nostre, il perdurare della crisi economica del Paese, la sempre più significativa mancanza di risorse pubbliche da utilizzare a supporto del settore turistico e la possibile approvazione di norme non condivisibili e pregiudizievoli devono fare in modo che tutti gli addetti ai lavori riflettano e adottino, ciascuno per quanto di propria competenza, le più opportune iniziative. E’ inutile perseguire progetti faraonici che comportino investimenti che non sono alla portata nostra e del nostro Paese. Sono invece necessari interventi che consentano di migliorare le performances economiche del settore turistico; interventi questi ultimi che si potrebbero, tra l’altro, attuare senza costi per la collettività. Si potranno in tal modo, con intelligenza e lungimiranza, adottare iniziative le quali, non solo potranno scongiurare situa- zioni di crisi per il nostro comparto ma, anche più ottimisticamente, incrementare il PIL turistico del territorio e, conseguen- temente, l’occupazione e il gettito fiscale. Si tenga a tal proposito altresì conto che circa il 60% (dato numerico e non ponderale) delle società che gestiscono impianti di risalita in Piemonte sono direttamente o indirettamente di proprietà pubblica e che pertanto sarebbero le prime a trarre beneficio dalle iniziative alle quali mi riferisco e che sono sostenute da tempo anche dalla nostra associazione di categoria.

Quando parla di possibile approvazione di norme pregiudizievoli a cosa si riferisce? In particolare all’IMU. Si è parlato molto di questo argomento ma non credo che tutti abbiano capito il vero pericolo che costituisce il paventato assoggettamento all’IMU degli impianti di risalita che, ricordo, fanno capo al Ministero dei Trasporti come le ferrovie ed il trasporto urbano, quello marittimo ed aereo. Questa sconsiderata operazione porterebbe ad un ingentissimo aumento dei costi, anche per le stazioni di proprietà pubblica (e per talune stazioni tali costi non sarebbero neppure sostenibili) ma soprattutto potrebbe aprire un pericolosissimo scenario a proposito dell’aliquota Iva. E’ evidente 14 che se oltre al pagamento dell’IMU si portasse l’aliquota Iva sui trasporti a fune al 22%, considerandoli servizi, probabil- 15 mente tutte, o quasi tutte, le stazioni sciistiche del Paese dovrebbero chiudere i battenti, con le inevitabili conseguenze sul Foto Alberto Casse loro indotto.

Quali altre iniziative delle istituzioni sono da lei auspicate? ta in Italia, ma sarebbe soprattutto utile approfondire l’entità delle ricadute effettive che questi investimenti hanno portato E’ importante avviare al più presto a livello politico, sia nazionale che regionale, un confronto che consenta di giungere al territorio. Ben venga il finanziamento pubblico per la costruzione di nuovi impianti ma questi impianti devono essere alla previsione nei calendari scolastici della settimana festiva di Carnevale. La questione non è di poco conto in quanto il almeno in grado di sostenere le proprie spese di gestione e non rappresentare un ulteriore debito annuale da scaricare in prolungamento delle festività di Carnevale - peraltro in conformità a quanto avviene già in Veneto, in Trentino e, addirittura qualche modo, direttamente o indirettamente, sulla collettività. per 4 settimane a rotazione nelle vicine Francia, Belgio, Lussemburgo, e Inghilterra - garantirebbe un importante Ritengo pertanto molto significativo, per la sua importanza e per i suoi profili di novità, l’accordo che è stato raggiunto tra la aumento del fatturato per tutti gli operatori dei territori afferenti le società (pubbliche e private) che gestiscono impianti; Sestrieres, la Regione Piemonte e la Fondazione 20 Marzo 2006; attraverso tale intesa, nei prossimi 6 anni, sul territorio della inoltre permetterebbe di compensare i possibili cali di presenze nei periodi sia dell’Immacolata che prenatalizio, derivanti Vialattea, saranno effettuati investimenti per circa 22 milioni di euro, il 50% dei quali conferiti dalla Sestrieres stessa ed il re- dallo slittamento in avanti dell’avvio della stagione invernale di cui abbiamo parlato. stante 50% attinti dal famoso tesoretto del Post Olimpico. Questo accordo è fondamentale e spero, per il bene della nostra Regione, che tale nuova filosofia riguardante il rapporto pubblico-privato possa venire applicata anche in altre situazioni. Presidente, ritiene che le norme in materia di sicurezza sulle piste e sugli impianti siano da rivedere? Non esito a risponderle che l’ormai tanto auspicata rivisitazione della Legge 2 del 2009 della Regione Piemonte riveste Ha in mente iniziative anche di carattere strettamente commerciale e promozionale? un’importanza fondamentale per il settore della gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci. Tanti argomenti, peral- Occorre iniziare a lavorare seriamente e concretamente sulla comunicazione e sulla conquista di nuovi mercati. Il Trentino, il tro già ben trattati nella suddetta norma, alla luce dei fatti necessitano tuttavia di maggiori attenzioni ed approfondimenti. Veneto e l’Emilia insegnano che ormai la comunicazione locale sta perdendo di significato mentre sta acquistando grande In particolare deve essere meglio disciplinata proprio la materia delle responsabilità e della sicurezza. valenza commerciale la comunicazione di tipo istituzionale. A questo proposito si potrebbero creare dei consorzi pubbli- E’ del tutto evidente che sono fuori discussione le responsabilità del gestore sul perfetto funzionamento degli impianti di ri- co-privato per raccogliere le risorse necessarie per operare in modo concreto, moderno e significativo in questo settore. salita, sulla messa in sicurezza delle piste da sci, sull’informazione e sulla comunicazione relativa a norme comportamentali, di sicurezza e di legge; non possono però certamente ricadere sul gestore le questioni legate all’indisciplina degli sciatori, Più in generale e per concludere? alla volontà degli stessi di cimentarsi su percorsi superiori alle proprie capacità o raggiungere zone pericolose o fare salti Più in generale è soprattutto necessario credere che il turismo sia un’attività imprenditoriale di primissimo livello, ci sono ed acrobazie. Non può inoltre ricadere sul gestore la responsabilità legata alle mutevoli condizioni del tempo e soprattutto regioni e nazioni che vivono e vivono bene di turismo; è necessario prendere atto, seppur a malincuore, che l’Italia con alle modificazioni delle piste che nell’arco della giornata possono avvenire anche più volte, a causa delle temperature e tutto il suo patrimonio è solo al terzo posto in Europa in questa attività e non oso pensare alla posizione che il Piemonte dell’usura. In particolare per quanto riguarda il fuoripista, non potendosi recintare le montagne, la responsabilità del ge- occupa in Italia. Credo che da noi sia ancora vigente lo stereotipo che chi costruisce bottoni, forchette e pistoni sia un im- store deve finire dove inizia la libertà dell’uomo e dello sciatore. prenditore, chi porta decine di migliaia di persone a divertirsi e a spendere su un territorio sia “solo” un operatore turistico, poco più che un artigiano. Ricordo a tutti, soprattutto agli addetti ai lavori, che si possono rilocalizzare le fabbriche, si pos- Torniamo alla questione degli interventi pubblici che lei ha affermato che non devono essere faraonici ma devono sono ricollocare gli studi professionali, si possono trasferire agevolmente quasi tutte le società di marketing - il Piemonte ha essere intelligenti e lungimiranti. Si riferisce a qualche cosa di particolare? esempi di rilocalizzazione importanti - nessuno però potrà mai rilocalizzare il nostro patrimonio artistico, le nostre spiagge, A tale proposito ritengo che sia necessario ridisegnare il sistema di utilizzazione delle poche risorse pubbliche che ancora le nostre coste e le nostre montagne; questi sono beni che appartengono a noi e ai nostri figli sui quali, oggi, domani e sem- sono disponibili. pre, si potrà contare. Per questo motivo, soprattutto nel settore turistico, gli imprenditori e la politica nazionale e regionale Sarebbe certamente utile conoscere tutti gli investimenti che i diversi Enti Pubblici hanno effettuato sugli impianti di risali- hanno il dovere morale di investire.

SESTRIERES SPA SESTRIERES SPA [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ] …Incredibile, sono dieci !!!

di Alessandro PERRON CABUS Amministratore Delegato Sestrieres SpA

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L’inverno 2015/2016 è il decimo inverno consecutivo di nostra gestione di questo meraviglioso Comprensorio sciistico che è la Vialattea! Può apparire la solita frase scontata, ma sembrano veramente passati solo tre o quattro anni dalla nostra acquisizione societaria ed invece gli anni trascorsi ormai sono dieci. Ora non so cosa ci riserverà il futuro. Comunque sia, questi primi dieci anni sono stati per me una bellissima, appassionante, grandiosa avventura! Volendo fare una personalissima stima di questo decennio in Vialattea, non posso che dirmi estremamente soddisfatto. Il timore di non farcela, il pensiero frequente “del passo più lungo della gamba”, che perennemente mi ha accompagnato nei primi tempi, è scom- parso. Al suo posto, poco per volta, è subentrata la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta, la soddisfazione di vedere molte, delle tante azzardate idee iniziali, trasformarsi in realtà. Un valore aggiunto a tutto ciò, è certamente l’opportunità e la fortuna che mi sono state concesse nell’avere in questa av- ventura un “Compagno di viaggio”, che in alcuni frangenti ha dell’incredibile e dal quale molto ho imparato. Certo, le difficoltà sono state innumerevoli ed innumerevoli altre dovranno ancora essere affrontate in futuro ... ma questo, presumo, sia il filo conduttore scontato di ogni attività imprenditoriale. Ho un ricordo ancora molto lucido della prima tremenda stagione senza neve! Settimane intere di vento in quota, pochis- sime giornate ottimali per la produzione di neve programmata ... in pratica un disastro!!! Mi son detto: se il buongiorno si vede dal mattino, siamo spacciati! Di contro poi, le successive annate “ricche”, con precipitazioni di neve naturale già a inizio inverno e condizioni eccellenti per il resto della stagione. In questi casi, "parti" subito a mille ed "arrivi" a Pasqua senza accorgertene ... quasi in apnea! Abbiamo dovuto spesso prendere decisioni difficili, impopolari, il più delle volte “controcorrente” relativamente alla costru- Foto Francesco Bogetti zione di impianti nuovi e/o ricollocazione di quelli già esistenti.

SESTRIERES SPA SESTRIERES SPA [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ]

tra i più bassi a parità d’offerta) e proponendo nel contempo, ai nostri clienti un domaine skiable, che si colloca primo in Italia e tredicesimo al mondo. La mia, anzi, la nostra maggiore preoccupazione societaria attuale, è l’a- nomalia climatica. È evidente ormai quanto siano divenute quasi una costante le inversioni termiche e le calde temperature autunnali e di inizio inverno. Più del 65% delle piste della Vialattea è dotato di innevamento program- mato, ma a nulla servono purtroppo tutti i nostri “cannoni spara neve” se poi, come è successo nell’autunno appena trascorso, le temperature notturne, anche a quote superiori ai duemila metri, superavano i dieci gradi termici. È mia opinione, che occorrerà iniziare a prendere in considerazione (come già adottato da importanti stazioni francesi e svizzere) di pro- grammare l’inizio ufficiale della stagione invernale a ridosso delle festi- vità natalizie, recuperando poi il ritardo d’apertura con qualche giorno in più a fine stagione. Nel contempo (obiettivo che stiamo perseguendo da qualche anno), occorre convincere le Istituzioni di riferimento ad inserire nel calenda- rio scolastico almeno una settimana completa di vacanze nel periodo di Carnevale. Decisione che ad esempio, i cugini francesi dell’Alta Savoia, hanno preso con eccellenti risultati da circa dieci anni. In conclusione, il procrastinare l'apertura degli impianti implicherebbe sicuramente un minor spreco di energie, nonché una maggiore affluen- za di turisti dettata da un Carnevale più lungo. Queste sono due condizioni future, determinanti ed essenziali, che indubbiamente permetterebbero, non solo a noi, ma a tutto l’indotto dell’intera Alta Valle, di essere maggiormente ottimisti, acquisendo di conseguenza, una maggior propensione ad effettuare investimenti qua- lificanti nelle proprie attività imprenditoriali.

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Il Comprensorio della Vialattea, come certamente molti sapranno, deriva dall’accorpamento di circa una decina di pre- ... cedenti Società private, in concorrenza tra loro. Quindi, un piano di revisione totale dell’intera area sciabile era scontato andasse eseguito. La fatica, in questi casi, non è tanto quella del lavoro materiale vero e proprio, quanto far fronte alle critiche senza esclusio- ne di colpi che arrivano puntuali dai soliti “illuminati” di turno, i quali, ogni volta, basandosi su dati fantasiosi e documen- tazioni risibili, salgono in cattedra, giudicando le nostre scelte profondamente errate e senza cognizione di causa alcuna. Meno male che nella maggior parte dei casi, questi “tuttologhi” vengono poi sistematicamente smentiti sul campo. Nono- stante questo, sembra incredibile, alcuni di loro, ostinatamente, continuano anno dopo anno a schierarsi contro e comun- que ad ogni nostra qualsivoglia iniziativa, sebbene poi continuino a scegliere la Vialattea per le loro vacanze. A pareggio di ciò, sempre di più sono invece le persone che quotidianamente esprimono il loro consenso, approvando le strategie commerciali della società, tenendo anche in debita considerazione il “momentaccio” che comunque tutti stiamo attraversando. Molti di questi nostri frequentatori, anche se non necessariamente competenti in materia, ma con i “neuroni attivi” e ben consapevoli che i nostri principali concorrenti godono dei noti “aiuti di Stato”, riservati in esclusiva alle Regioni a Statuto Autonomo (che io definisco senza tema di smentita “concorrenza sleale”), dimostrano apprezzamento e riconoscenza per i nostri continui sforzi. Il nostro, un impegno costante volto a migliorare ulteriormente il Comprensorio, con il contenimento delle tariffe (siamo

SESTRIERES SPA SESTRIERES SPA [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ] Bordighera Il mare incontra la montagna

Si rinnova anche quest' anno il rapporto di amicizia tra la Città di Bordighera ed il Com- prensorio della Vialattea. È con grande piacere che accogliamo l’invito a raccontare la nostra Città ed il territorio a noi più prossimo, con la speranza che in queste poche righe si riesca a far incuriosire, appassionare il lettore per una terra ricca di storia, tradizioni e bellezze. Bordighera, fondata nel 1470, dopo un lungo periodo di protettorato da parte di Venti- miglia, inizia la sua storia di comunità autonoma. I primi secoli dopo la sua fondazione, videro Bordighera ed il Comprensorio Intemelio, impegnati nelle attività commerciali legate alla produzione di olio ed alla coltivazione degli agrumi esportati per i suoi diver- si utilizzi, compreso quello contro lo scorbuto per i marinai genovesi, impegnati in lun- ghe navigazioni. La produzione di olio e la coltivazione degli agrumi furono il maggiore volano economico del nostro passato. La Bordighera moderna nasce a metà dell’800, con l’arrivo delle prime comunità inglesi, dopo la pubblicazione del libro “Il Dottor An- 20 tonio”, a firma del Taggiasco Antonio Ruffini, mazziniano, esule a Londra, che descrisse i nostri luoghi e le nostre bellezze in maniera eccelsa. La particolarità di Bordighera, che ancora oggi, la rende un unicum per la nostra Provincia, è di aver mantenuto il suo aspetto di “Città giardino”, dove il verde ed il suo paesaggio sono elementi significativi del tessuto urbano. Il nostro mare, che vede ospitare importanti colonie di cetacei pro- tetti, il nostro palmeto naturale, il nostro entroterra, con le sue chiese barocche e con le sue tipicità enogastronomiche, vi aspettano, sicuri che sarete affascinati e stupiti dai luoghi che visiterete. Giacomo Pallanca Sindaco di Bordighera

VIALATTEA OLTRE LA NEVE EDITORIALE Le mie passioni di Giuseppe BRANDI

Nella vita ho diversi interessi ma poche passioni. Due. La famiglia e lo sci.

Sono un uomo felice perché, grazie ad una serie di fortunati eventi e circostanze, sono riuscito a contagiare una passione con l’altra.

Si, mia moglie e mio figlio adorano sciare. Sono il mio più grande e unico successo sciistico: la prima ormai mi segue ovunque, con qualsiasi tempo, con qualsiasi tipo di neve e – soprattutto – di ottima voglia. Il secondo, pur impegnato in studi universitari pesanti e pressanti, preferisce sci-munirsi in montagna che scimunirsi nei locali della movida. E’ bello condividere una passione, viverla e raccontarla nella quotidianità dei riti domestici.

Una passione, per me, nata sull’arco alpino occidentale (dal cuneese alla Valle d’Aosta) ma che è esplosa proprio sulle piste valsu- sine quando – universitario – salivo con i pullman della neve o con le macchinate composte da studenti squattrinati.

Il caso mi ha fatto fermare a Sauze d’Oulx. Il classico colpo di fulmine.

Dopo una nevicata durata quasi tutta la notte (30 anni orsono, più che meno) salivamo con il pullman di uno Sci Club cittadino 22 in una mattinata divenuta tersa e soleggiata ma fredda. Ricordo la piana di Oulx ricoperta di neve e le creste di confine che sbuf- favano pennacchi come tanti Vesuvio da cartolina farlocca. Affrontati i tornanti in preda all’ansia di trovare bufera, come per incanto, scesi dall’automezzo ci rendiamo conto di non avver- tire neppure un alito. Sole, neve, sci: terna secca sulla ruota di Sauze! MAISON CLATAUD SPORT Un punto di riferimento nel cuore della VIALATTeA per molti sportivi e per chi si vuole avvicinare Ad un certo punto della mattinata, in compagnia di un amico, mi ritrovo su una pista diversa dalle altre: non l’avevo mai percorsa (sarà stata la mia seconda sciata in quella località). Era costeggiata da alti larici carichi di neve che il freddo saldava sui rami in alle discipline invernali. L'esperienza decennale del nazionale PIeR LOReNzO, la passione per un silenzio scintillante e quasi magico. gli sport invernali dei figli DANIeLe e SIMONe e la competenza del personale, rendono questi Il tracciato, stretto ma non angusto, era un divertente susseguirsi di muretti e pianori, cambi di direzione mai violenti e mammel- negozi altamente referenziati per l'acquisto ed il noleggio del materiale sciistico. loni da accarezzare con gli sci. E loro, i larici, a osservarci e quasi fare il tifo come in una gara di Coppa del Mondo. Maison Clataud Sport offre un SeRVIzIO CONSeGNe e RITIRO MATeRIALe A DOMICILIO! Fu amore a prima sciata! Decisi che quella era la mia Mecca, la mia Terra Promessa. Info e prenotazioni al 333 9592619 o [email protected]

Solo qualche tempo dopo ne conobbi il nome: 29! POTeTe PROVARe e SCeGLIeRe L’ATTRezzATURA NeI NOSTRI NeGOzI eD AVeRLA COMODAMeNTe PReSSO IL VOSTRO APPARTAMeNTO O IN hOTeL! Ormai le gite di giornata in pullman sono archiviate e da oltre un quarto di secolo Sauze è la mia prima casa (prima non per la quantità di tempo trascorso, purtroppo, ma per la gioia di viverla). E la 29 è sempre lì ad attendermi. Una intelligente opera di ammodernamento l’ha dotata del necessario impianto di inneva- mento artificiale, ma la sua morfologia è salva. Le sono stati risparmiati lavori invasivi di livellamento e allargamento. La mia, la nostra 29 è rimasta una pista d’altri tempi, una pista con l’anima!

L’anima di una pista ti fa battere il cuore e per una strana alchimia ti fa sempre sciare al meglio delle tue capacità. Vi sono diverse belle piste, tecniche, soddisfacenti per il tuo essere sciatore, ma una pista con l’anima riesce a creare una empatia speciale, straordinaria. Con il tempo ne ho scoperte diverse altre nel nostro Comprensorio. Credo che tutti i frequentatori abituali della Vialattea riescano a comprendermi e a condividere le mie sensazioni. Non può essere altrimenti. SAUZE D'OULX SPORTINIA La Granpista, la Banchetta, la Kandahar, l’Olimpica, la 21 ... Dio, la 21! Ma cosa non è quella discesa quasi infinita che dalla cima Maison Clataud 1 Maison Clataud Sport del Fraiteve ti porta quasi a sbattere la faccia sullo Chaberton? Piazza Assietta 16 - Tel/Fax: 0122 850353 Tel. 339 7304148 NOLEGGIO - VENDITA NOLEGGIO - DEPOSITO L’italiano in genere è uno stratega. Di calcio, di sci, di politica, di economia (macro o micro che sia). RIPARAZIONI SCI & SNOWBOARD RIPARAZIONI SCI & SNOWBOARD Non può mancare la strategia di conduzione delle stazioni sciistiche: tutti ad immaginare impianti, tracciati, collegamenti ... io dico solo una cosa. Passatemela: meno palle e più sci! Maison Clataud 2 SESTRIERE Piazza 3 Regg. Alpini 23 Maison Clataud Sport Tel/Fax: 0122 859717 Via Pinerolo 10 - Tel. 0122 77163 OUTLET E RIPARAZIONI NOLEGGIO - RIPARAZIONI SCI & SNOWBOARD DEPOSITO SCI & SNOWBOARD www.clataud.it - [email protected] [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ] OBIETTIVO AZIENDA

24 3 novembre 2015 Piazza Affari - Milano

per raggiungere un obiettivo comune, uniti da un forte spirito di appartenenza. Proprio a questo proposito una tappa im- di Luisella BOURLOT portante e concreta del nostro percorso di crescita è rappresentata dal nuovo contratto integrativo che attribuisce a tutto Direttore Generale Sestrieres SpA il personale dell’azienda un ruolo attivo; infatti Vialattea è sicuramente piste e impianti, ma Vialattea è soprattutto uomini e donne che, grazie alla loro professionalità, dedizione e sacrificio, fanno di queste piste e di questi impianti un grande Comprensorio sciistico; con la firma del nuovo contratto integrativo noi lavoratori della Vialattea diventiamo sempre più Vialattea è sicuramente piste e impianti, ma Vialattea è soprattutto partecipi e protagonisti della vita dell'azienda. In data 16 ottobre, la Sestrieres, le RSU, l'Unione Industriale e la FILT-CGIL hanno firmato il contratto di secondo livello per il uomini e donne che, grazie alla loro professionalità, dedizione e periodo 2015-2018. Tale contratto rappresenta certamente una vera e propria rivoluzione nel mondo dei contratti di lavoro, sacrificio, fanno di queste piste e di questi impianti un nuovo modello, credo unico in Italia, di fare azienda dove i lavoratori e la proprietà sono uniti nel perseguimento di un obiettivo ambizioso: il benessere della propria azienda. un grande Comprensorio sciistico Mi preme far notare che la Sestrieres è un'azienda sana con una giusta redditività ma, come tutti sappiamo, il suo anda- mento economico non dipende solo dal mercato o dalle capacità imprenditoriali del management ma anche da fattori La Sestrieres è, ed è sempre stata, il mio orgoglio e la mia passione, sia nei momenti belli, quelli con tanta neve o con mani- ingovernabili: le condizioni meteo e di innevamento. Pertanto, nella trattativa di secondo livello, sono stati raggiunti ac- festazioni da urlo, sia nei momenti difficili quando economicamente e moralmente bisogna tener duro... cordi atti a ridurre l'impatto negativo di una brutta stagione. Infatti, in maniera del tutto innovativa e lungimirante, è stato Uno dei momenti belli è datato 3 novembre 2015, giorno nel quale la Sestrieres ha ottenuto il certificato di società Elite inserito un nuovo articolo che, con l'obiettivo di salvaguardare la sostenibilità economica della Sestrieres SpA e gli attuali dalla Borsa Italiana: un riconoscimento prestigioso ottenuto dopo un percorso durato tre anni; ora la Sestrieres, se così pos- livelli occupazionali, prevede una serie di interventi da attuare nel caso in cui i ricavi funiscioviari non raggiungessero un siamo dire, ha tutte le carte in regola per accedere allo step successivo ed eventualmente quotarsi in borsa! Sicuramente livello adeguato a sostenere i costi fissi dell'azienda e pertanto si determini lo "Stato di crisi". A seconda della gravità della un importante obiettivo centrato. Durante questo percorso la Società ha potuto valorizzare il proprio modello gestionale situazione potranno essere adottate alcune misure, fra le quali cito le più importanti: riduzione o sospensione delle inden- ed organizzativo, definire un modello di governance adeguato e confrontarsi con altre realtà imprenditoriali con progetti nità previste dal contratto, sospensione, per quanto possibile, di tutti i lavori terziarizzati, istituzione del "Prestito solidale" di crescita ambiziosi in un contesto differenziato ed internazionale; oggi ha accesso ad una selezionata community interna- da trattenersi a tutti i dipendenti, pari all'importo di una giornata di lavoro ogni mese. zionale composta da private equity, investitori istituzionali, sistema bancario, imprenditori e management di gruppi quota- Per contro il medesimo contratto da numerosi anni, integra il contratto nazionale laddove per specificità di mestiere o ti. In questi tre anni, e soprattutto nell'ultimo periodo, ogni volta che abbiamo predisposto una "presentazione" della nostra territorio quest’ultimo non arriva: ad esempio riconosce indennità per i lavoratori che di notte battono le piste, per quelli Società, dei nostri modelli gestionali, del nostro Territorio e delle prospettive di sviluppo ho sempre avuto la sensazione che che gestiscono gli impianti di innevamento, per chi effettua la revisione morse agli impianti di risalita e così via; ma la parte siamo in gamba e che possiamo esserlo ancora di più! più significativa, e soprattutto coinvolgente ed incentivante per il lavoratore, è legata al cospicuo premio che, nelle stagioni Uno degli obiettivi che mi sono prefissata con l'assunzione del nuovo incarico è proprio quello di trasmettere ai miei col- particolarmente positive, può raggiungere e superare il valore di un'intera mensilità a seconda del livello dei ricavi funiscio- leghi e di condividere prima di tutto con loro questi sentimenti, e poi, perché no, con coloro che operano e lavorano nel viari raggiunto del periodo di riferimento. In sostanza più sciatori scelgono il nostro Comprensorio, più il livello dei ricavi Comprensorio della Vialattea; credo che alla base di tutto ci sia informazione, condivisione e soprattutto la convinzione che cresce e più l'importo del premio cresce; questo fa sì che ogni lavoratore si senta maggiormente motivato e sempre più par- il nostro sia un grande territorio nel quale tutti dobbiamo credere e che tutti insieme possiamo valorizzare. te integrante dell'azienda, dedicando il suo lavoro alla soddisfazione di tutti quegli sciatori che scelgono le splendide piste della Mi piace pensare che l’azienda sia la nostra "casa" e che tutti noi, come in una vera famiglia, lavoriamo nella stessa direzione Vialattea, anche perché proprio dalla soddisfazione di un maggior numero di sciatori dipende l'orgoglio del nostro Territorio.

SESTRIERES SPA SESTRIERES SPA [ VIALATTEA - IL MAGAZINE Mi presento ... Alessandro Moschini Nuovo Direttore Tecnico Sestrieres SpA

E’ stata una bella soddisfazione avviare il processo di restyling delle nostre partenze impianti che, in base all’esperienza di quest’inverno ed al vostro gradimento, verrà progressivamente esteso a tutti gli impianti... 26 27 Approfitto dell’occasione che mi viene offerta dal Magazine per presentarmi. Anche se in tanti già mi conoscono, in quanto posso dire di aver dedicato gran parte della mia vita lavorativa proprio alla Sestrieres SpA, mi fa piacere ripercorrere le tappe che mi hanno portato a rivestire il ruolo di Direttore Tecnico. A fine giugno ho ricevuto il nuovo incarico e mi sono subito immerso, nuovamente, nel mondo delle stazioni sciistiche: il mio mondo! Ci tengo infatti a dire che il mio è “un ritorno a casa”! Ho infatti già lavorato in Vialattea fin dal lontano 1984, iniziando come addetto al controllo accessi agli impianti (in buona compagnia: insieme all’attuale Direttore Generale!!), per continuare successivamente come impiantista, snow-maker, gattista ed intraprendere poi una lunga carriera dirigenziale che mi ha portato a ricoprire il ruolo di Direttore Piste fino al termine della stagione “Olimpica” 2005/2006. Nel periodo in cui sono stato assente sono successe molte cose: è cambiata la proprietà ed è cambiato il modo di gestire la Società, ma l’entusiasmo per questo nuovo incarico mi ha permesso di entrare immediatamente in sintonia con questa nuova realtà gestionale, che condivido completamente. Ho ritrovato le persone che hanno da sempre lavorato con me ed ho avuto la soddisfazione di riscontrare da parte loro tanta professionalità e la piena collaborazione, ho quindi la fortuna di avere uno staff affiatato e di poter inoltre contare sul prezioso aiuto e la “secolare” esperienza funiscioviaria di Luigi Ricotti! Mi sono impegnato in questo primo periodo a completare, migliorare e rendere più sicure le piste, dalla “ciclabile bassa” alla “27 bis” e “La blu”, a rendere più agevole l’uscita dal tunnel Garnel verso la pista “3 rossa”, ad installare nuove reti di contenimento in alcuni tratti della pista “32 blu” e a completare ed allargare la pista “42 blu”. Non solo, abbiamo eseguito diversi lavori di manutenzione del fondo delle nostre piste, tagliando l’erba e togliendo le pietre ed abbiamo effettuato oltre 100.000 mq di inerbimenti, tutto ciò per sfruttare anche pochi centimetri di neve. E’ stata una bella soddisfazione avviare il processo di restyling delle nostre partenze impianti che, in base all’esperienza di quest’inverno ed al vostro gradimento, verrà progressivamente esteso a tutti gli impianti. Nello specifico sono state rifatte alcune recinzioni, installate una prima serie di bacheche informative e razionalizzato ed unificato l’insieme delle informa- zioni agli utenti. Fiore all’occhiello è stato il completo rifacimento del controllo accessi che, oltre a velocizzare l’ingresso all’imbarco, sarà completamente “a mani libere”! Non sarà pertanto più necessario introdurre il biglietto nel lettore. Mi sono emozionato ad accendere i cannoni non appena ha fatto freddo e a sparare tutta la neve possibile e poi, con me- todo e determinazione, mi sono ritrovato a combattere con il caldo ma grazie a tutti “i miei” abbiamo preparato le prime piste. Questo non è che l’inizio…. Da parte mia e del mio staff auguro a tutti un buon proseguo di stagione invernale, assicurandovi che ce la metteremo sempre tutta per rendere piacevoli le vostre giornate di sci. Buona stagione 2015/16! Alessandro Moschini

SESTRIERES SPA SESTRIERES SPA La tribù dei Materassi in TS10 * La massima sicurezza “Naso all’insù” in pista

di Ilaria PERRON CABUS Responsabile per l’Italia siva Sestrieres SpA clu es n per Vialattea Magazine *i SPM S.p.A.

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Via Lattea 2015_210x148,5.indd 1 04/11/15 14:50 28 Strani abitanti cominciano a trasformarsi in personaggi improbabili ... Questi personaggi superstiziosi e maniaci dei fioretti, fanno parte della famosa tribù dei "Naso all’insù"...

Ogni anno intorno al 15 novembre nei paesini del Comprensorio della Vialattea qualcosa cambia…i già strani abitanti co- minciano a trasformarsi in personaggi improbabili. C'è chi si fa crescere la barba, chi decide di non parlare più e chi comincia a sorridere in maniera compulsiva, i casi più gravi cominciano anche ad assumere farmaci calmanti ed importanti “camomil- le”. C’è poi chi la mette sullo sport e si sfinisce in imprese fino ad un mese prima impossibili o chi ancora si cimenta in strane C danze. Questi personaggi superstiziosi e maniaci dei fioretti fanno parte della famosa tribù dei "Naso all’insù". M Sono persone fino a quel momento comuni, imprenditori, commercianti, albergatori, maestri di sci, che per tutto l’anno lavorano come matti, puntigliosi, precisi ed attenti per essere pronti nel miglior modo i primi di dicembre, a svolgere il loro Y lavoro in maniera impeccabile. Ma nonostante tutti i loro sforzi economici e non, si ritrovano ogni anno, verso il 15 novem- CM bre, con il naso all’insù ad attendere l’unica cosa che non dipende da loro, ma dalla quale dipende la loro vita, la vita dei loro famigliari e tutto quanto gira intorno…Attendono la NEVE!!! MY La nostra vita è questa ed a parte le battute, qualche volta "fa davvero male", perché quando vivi e lavori in questa realtà sai CY quanta dedizione vi è dietro "all’apertura invernale". Quante le persone che hanno lavorato giorno e notte per permettere di iniziare la stagione nel migliore dei modi, quanti sforzi sono stati fatti ... sforzi che poi risultano praticamente vani. Già, CMY perché chi davvero decide le sorti di tutti noi, ha programmato che per il momento quei nasi all’insù rimarranno asciutti, K che le temperature non si abbasseranno e nulla scenderà dal cielo. Così, in quei momenti di “sconforto”, l’unica cosa da fare per non farsi prendere dal panico è osservare attentamente la "strana tribù", consapevoli che "siamo tutti sulla stessa barca”… Non posso svelarvi quale sia il mio fioretto (perché, come avrete capito, anch’io faccio parte di quei personaggi im- probabili). Posso solo augurarvi una buona stagione … speriamo di NEVE … recitandovi due righe che mi aiutano quando qualcosa non va come vorrei … la Preghiera della Serenità di Reinhold Niebuhr: «Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza»

SESTRIERES SPA DALLA REGIONE [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ] CHI VA, CHI (RI)VIENE, CHI SI FA ONORE

di Luigi RICOTTI

Ho lavorato (pardon: ho fatto quello che più mi piaceva per 55 anni) con rico- noscimenti di stima, trasmettendo a molti giovani questa passione-malattia nei confronti degli impianti a fune...

Dal verbale del Comitato di Presidenza del 17 giugno 2015: “... il Presidente ringrazia anche a nome del Consiglio di Amministrazione, il Sig. Ri- cotti che abbandona il ruolo di Coordinatore del- 30 le Direzioni... In ogni caso il Sig. Ricotti resterà in 31 azienda quale consigliere personale del Presidente e, qualora necessario, del Vice Presidente e del nuo- vo Direttore Tecnico”. Beh! Era ora, cosa se ne faceva una Società dina- mica come la Sestrieres di un vecchio rimbambi- to come me? (... nessuno me lo dice ma ci pensa- no a ricordarmelo figlie e nipoti!). Il mio bilancio è positivo, ho lavorato (pardon: ho fatto quello che più mi piaceva per 55 anni) con riconoscimenti di stima, trasmettendo a molti giovani questa passione-malattia nei confronti degli impianti a fune. Un carissimo amico mi ha scritto da poco: “Perché non parla un poco di Skyway (la nuova funivia del Monte Bianco), è qualcosa di particolare che ha avuto come coordinatore progettista e Direttore dei Lavori un suo discepolo, peraltro valsusino da sempre”. Bravo Ingegnere, un’opera tale così impo- nente e così spettacolare, che avrebbe fatto tremare i polsi a chiunque, è stata portata a compimento con difficoltà indescrivibili che solo persone con la nostra passione poteva- no affrontare e risolvere. Tutto questo merita un ben altro contesto per essere narrato. E poi in questa sede a me spetta raccontare, e mi ac- cingo a farlo con piacere, come si è trasformato il contesto direzionale della Sestrieres. Saluto innanzitutto con tristezza un amico che ha ceduto le armi. Una persona dominata dalla passione per il suo mestiere, una persona che a quattordici anni già operava sulle montagne del cuneese, che è stata Responsabile del Procedimento delle più belle Olimpiadi invernali mai disputate, una persona che per nove anni ha dato tutto quello che aveva per il suo

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lavoro alla Sestrieres, assumendosi tutte le responsabilità aver mai perso un giorno di lavoro (potremmo dire quasi legate all’apertura delle piste, degli impianti, dell’inneva- figlia d’arte). Amante dello studio, contribuiva alle spe- mento e dei lavori estivi. Una persona dal carattere non se famigliari facendo la baby sitter e, appena raggiunta facile ma che ha anteposto tutto, anche la sua salute, per l’età, parlo del 1982, viene assunta il Sabato ed alla Do- la Sestrieres. Come succede in molte situazioni arriva però menica per il controllo biglietti agli impianti dove natu- anche il momento di salutarsi ed intraprendere altre stra- ralmente toccava sempre a Lei stare fuori dalle garitte al de. Ciao Vittorio e buona fortuna! freddo (impianti Trebials e Vallonaz). Quando è passata Come saluto chi se ne è andato saluto anche chi è ritorna- alla vecchia funivia del Sises arrivava di buon ora ed in to. Con Ale ci siamo conosciuti quando la Sestrieres ha ac- attesa dell’apertura al pubblico lavava i vetri della sala quistato dall’azienda in cui lavoravo la seggiovia del Citroc d’imbarco. (il 1992); lui giovanissimo ed io avevo (solo) 52 anni e già Nella stagione 1983/84 venne assunta, sempre come oc- “simpaticamente” mi voleva regalare un salvavita Beghelli! casionale, alle casse. Abbiamo subito simpatizzato e con Lui abbiamo ancora Nell’ottobre 1984 inizia l’avventura negli uffici prima costruito la seggiovia tre posti di Sansicario, la Seggiovia come occasionale (per la sistemazione dei documenti di Sportinia, la Nuova Nube, l’Anfiteatro, il Triplex, Rafuyel, trasferiti dalla sede di Torino al Sestriere) e poi a tempo la sciovia Bourget, la seggiovia Capret la seggivia Pian del- determinato come jolly: al mattino al centralino ed a se- la Rocca. guire la registrazione delle chiusure dell’ufficio vendite, Ci siamo rivisti nel 2006 quando, con il subentro della nuo- al pomeriggio all’ufficio paghe per compilare il libro -ma va proprietà, ci furono dei naturali aggiustamenti e lui pre- tricole. Con l’arrivo di un nuovo direttore amministrativo ferì mettersi da parte. passò alla contabilità. Per nove anni è rimasto fuori dall’ambiente in rigoroso e Nonostante tutto usciva praticamente tutte le sere col rispettoso silenzio. Ora è tornato e ne siamo tutti estrema- fidanzato e futuro marito. Sempre sotto il controllo pa- mente contenti. Anche se non c’è ne bisogno, in quanto terno finalizzato però a farsi portare la cartolina per ve- conosciamo tutti le tue capacità, e per quanto possa servi- rificare eventuali ritardi della figlia (naturalmente mai re, sono sempre (nel mio piccolo) a tua disposizione. Buon verificatisi). lavoro ed auguri ad Alessandro nuovo Direttore Tecnico. A 24 anni le proposero di diventare “capo contabile” il A chi dovesse esaminare il nuovo organigramma della Se- che voleva dire che invece di uscire come tutte alle 18,00 strieres potrebbe sorgere spontanea una domanda: “ma per Lei erano le 23.00, con il fidanzato che passava a come, il Presidente sta mollando pian piano? Sta cambiando prendere due pizze ma poi veniva spedito via quale ele- il Suo concetto del tutto personale di democrazia?”. mento di disturbo! Non lo so e non lo credo, però ha finalmente concesso a A 32 anni divenne responsabile amministrativo e a 41 Di- qualcuno la nomina a Vice Presidente operativo. Congra- rettore amministrativo. Nel frattempo riuscì, la sera del 3 tulazioni Gualtiero! Nipote mio prediletto, te lo meriti e marzo 2000, ad arrivare a casa alle 19.30 lamentandosi 32 so che ne hai le capacità, fatti valere ed apprezzare. di sentirsi un po’ strana, alle 22.00 arrivò all’Ospedale di 33 “Lo Zio” ti sarà sempre vicino. Pinerolo ed alle 2.50 nacque Cesare. Esattamente 7 ore Se i fisici teorici volessero studiare il movimento caotico dopo aver timbrato il cartellino d’uscita dall’ufficio! delle particelle elementari potrebbero esaminare i neu- Nel 2006 arrivò la nuova proprietà i cui Amministratori roni del mio cervello dopo che ho parlato con Sandra; non hanno tardato ad apprezzarne le capacità e la dedi- avete presente una mitragliatrice? Non ho mai misurato zione ed a giugno del 2015 è diventata il Direttore Ge- quante parole riesce a pronunciare in un secondo. Trala- nerale della Sestrieres, azienda che ama e che considera scio il volume di lavoro che riesce a produrre in una gior- casa sua (bella forza, vive più li che a casa propria!). nata. Si occupa, tra l’altro, di “intrattenere” i rapporti con Tutto questo sempre con il massimo rispetto dei colleghi i Revisori dei Conti. Li vedo uscire alla sera barcollando e sempre senza scavalcare nessuno e soprattutto (e que- ed alcune volte non trovano nemmeno la porta di uscita. sto non lo dico io, ma il diretto interessato) senza far man- Entrò in Società nel 1991 e per due anni fece la stagionale care gli affetti al figlio ed al marito che mi ha confessato negli uffici amministrativi, passò poi con contratto a tem- (in gran segreto) che non poteva avere una compagna di po indeterminato come impiegata amministrativa; nel vita migliore! 1997 divenne capo contabile ed ora è la nuova Direttrice Complimenti Luisella (dopo tanti anni ci diamo ancora Amministrativa. Nel frattempo ha messo al mondo due del Lei) è stato un piacere ed un onore lavorare con Lei. bellissimi bambini: per la prima figlia i sensi di nausea Bene, queste sono le persone che modificano il nuovo con relative conseguenze sempre sopportate in ufficio le organigramma della Sestrieres: impedivano addirittura di ingrassare con grande preoc- - Gualtiero Brasso: Vice Presidente operativo e Direttore cupazione dei colleghi, per il secondo, al contrario diven- sportivo ne piuttosto rotondetta tanto da meritarsi una maglietta - Luisella Bourlot: Direttore Generale con su scritto “barcollo ma non mollo” e passò i successivi - Alessandro Moschini: Direttore Tecnico tre anni a non chiudere occhio la notte. E tutto questo - Sandra Stabia: Direttore Amministrativo senza perdere mai un giorno di lavoro. Cara Sandra si è meritata ampiamente la nomina, non avrò più molte oc- P.S. Lasciatemi aggiungere ancora due parole: a tutti que- casioni di farmi stordire e questo mi mancherà. sti si affianca la preziosissima Donatella Bertrand, che Adesso Vi racconto una storia ancor più esemplare di Self continua ad essere l’insostituibile Direttrice dell‘Ufficio made Woman che tutti dovremmo prendere ad esempio Vendite, l’onnipresente Direttrice del Campo Golf e ber- come insegnamento per i nostri figli e nipoti. saglio e sfogo degli umori del Presidente. Figlia di grandi lavoratori. Come potete rilevare, alla Sestrieres non ci sono proble- La mamma custode di un condominio ed il papà operaio mi di pari opportunità! alla Sestrieres, con la fortuna ed il grande merito di non

SESTRIERES SPA SESTRIERES SPA di Donatella BERTRAND Direttore Affari Generali Sestrieres SpA 34 Quest’anno ho festeggiato le nozze d’argento con la Sestrieres. Considero la Sestrieres una grande Azienda, un'importante realtà turistico economica grazie ad una organizzazione ed una struttura composta da persone sinergiche e motivate, ma soprattutto considero la Sestrieres una famiglia, anzi una grande famiglia della quale, con una punta di orgoglio, ne sono parte attiva. Sono la responsabile di un team operativo composto da trentaquattro collaboratori ai quali ho sempre cercato di trasmet- tere entusiasmo, passione, spirito di collaborazione ma soprattutto rispetto, il che ci consente di operare nell’ambito un buon rapporto interpersonale. Il nostro gruppo è quello che opera in prima linea (oggi si dice “front line”). La prima impressione che il turista può captare per quanto riguarda il Comprensorio dipende da noi dalla nostra disponibilità e dalla nostra cortesia e questi sono i principi che lo dispongono a godersi una giornata di sport e divertimento a contatto con la natura in uno dei scenari più suggestivi: la montagna. “I magnifici 34” o “i 34” come li chiamo io devono conoscere perfettamente tutte le tipologie di skipass così da indirizzare al meglio il turista e questo presuppone anche una profonda conoscenza dei luoghi, del Comprensorio e di tutto quello che lo stesso può offrire. Non è concesso loro di sbagliare sia nei confronti dell’esterno che al nostro interno: un’informazione errata può creare disagi al cliente, un’emissione errata può causare danni economici al nostro interno. “I 34” devono conoscere perfettamente almeno due lingue per poter accogliere nel migliore dei modi gli stranieri. I corsi di formazione organizzati dalla Sestrieres, oltre a mettere “i 34” nelle condizioni di poter espletare il loro lavoro secondo i canoni suddetti, sono improntati e dedicati soprattutto ai rapporti col cliente: presenza, gentilezza, pazienza (immaginate uno sciatore che parte dalla grande città: si fa una levataccia, magari il pieno di carburante, paga l’autostrada, e magari fatica anche a trovare posteggio ed infine si trova una cassiera maleducata o scontrosa!). “I 34” non sono solo impegnati nel front line, ma devono anche operare a stretto contatto con il Team Work che opera “die- tro le quinte” negli uffici della Sestrieres. Entrambi i gruppi sono coinvolti per l’assunzione di decisioni o per proporre nuove strategie commerciali. Il tutto si svolge sempre con animate discussioni ma sempre con l’intento di effettuare le scelte che (almeno si spera) risultino le migliori. A partire da quest’anno dovranno anche confrontarsi con il nuovo sistema di emissione biglietti e controllo accessi rea- lizzato dall'azienda AXESS di Bolzano. Il poter proporre un nuovo tipo di sistema di emissione biglietti e controllo accessi è il coronamento di una mia personale e professionale soddisfazione: l’investimento prodotto dalla Sestrieres valorizza il Comprensorio adeguandolo ai più moderni standard tecnologici, ma soprattutto permette di sviluppare nuovi sistemi che seguano il costante aggiornamento dei sistemi multimediali. Noi vogliamo continuare a crescere e gli strumenti a disposi- zione ci sono, sia tecnici che umani. Ci riempie inoltre di orgoglio questa dimostrazione di fiducia da parte della Società che crede in noi. Mi si consenta a questo punto un’esternazione: da tutti noi passa il 90% del fatturato dell’Azienda!

SESTRIERES SPA IPER LE BAITE PIU' CONVENIENZA IN ALTA VALLE DI SUSA

Garanzia di qualità e convenienza sono i punti di forza del rinnovato Centro Commerciale Le Baite di Oulx. Dall'accorpamento di due realtà commerciali preesistenti, CRAI e BRIKO OK, il Centro Commerciale, da Super è diventato Iper. L'Iper Le Baite accoglie oggi turisti habituè, di transito e residenti su ben 2.800 mq di ricco assortimento di articoli e prodotti. L'unico Iper dell'Alta Valle di Susa offre alla clientela grandi marchi: CRAI, BRIKO OK, UPIM, BLUKIDS e CROFF, oltre ai consolidati reparti di panetteria, gastronomia, pescheria e macelleria. Di nuova apertura il reparto libreria.

Per seguire i tempi ed offrire un servizio sempre più efficace ed accurato a vantaggio della clientela, l'Iper ha esteso gli orari di apertura: L'IPERMERCATO SARÀ APERTO DA MARTEDÌ A DOMENICA DALLE 9:00 ALLE 19:30. In bassa stagione il lunedì rimarrà l'unico giorno di chiusura.

ANCHE I NEGOZI ALL'INTERNO DEL CENTRO COMMERCIALE CAMBIANO ORARIO: SONO APERTI DALLE 9.00 ALLE 13.00 E DALLE 14.30 ALLE 19.30 DALL'INIZIO DEL 2016 L'IPER PUNTA SU TRE PRINCIPI FONDAMENTALI: - convenienza e aggressività nelle offerte commerciali: - qualità e profondità di assortimento nei reparti freschi: - inserimento di nuovi prodotti di eccellenza privilegiando quelli locali e del territorio. UN'OPPORTUNITÀ CHIARA PER FIDELIZZARSI ALL'IPER LE BAITE ... AMPIO PARCHEGGIO! Navetta Oulx - Sauze d'Oulx fino al 27 marzo 2016 con capolinea di fronte al Centro Commerciale Le Baite

LeBaite_Raddoppia_vialattea210x297.inddLeBaite_Raddoppia_vialattea210x297.indd 2 2 23/12/1523/12/15 16:14 16:14 [ VIALATTEA - IL MAGAZINE

Unione Comuni VIALATTEA - IL MAGAZINE ] Olimpici Via Lattea Il Presidente Valter Marin illustra il cammino dell'Unione ed i progetti

di Rita QUARTA

L'Unione Comuni Olimpici Via Lattea è costituita dai Comuni di Sestriere, Sauze di Cesana, Cesana Torinese, Claviere, Sauze d'Oulx e Pragelato

C’è una legge dello Stato che invita le Regioni a legiferare circa l’accorpamento dei piccoli Comuni. Nel 2012 la Regione Piemonte legifera stabilendo che in Piemonte c’è obbligo di svolgere le funzioni in forma associata per un minimo di 3000 ta, solo quest’area la passata stagione ha registrato un incremento del 30% in più di passaggi. Inoltre mentre sei anni fa abitanti. La legge dello Stato sanciva che tale accorpamento delle funzioni doveva essere per 5000 abitanti, ma le Regioni Sestriere si attestava sui 45% di passaggi in Vialattea, nella stagione 2014/2015 si ha avuto un incremento che sfiora il 60% 38 potevano deciderne le modifiche. La Regione Piemonte quindi stabilisce con la legge 11 del 2012, che l’Unione doveva di passaggi. Questo a testimonianza del fatto che il migliorare i collegamenti giova fondamentalmente a tutti. Passaggio 39 essere riferita a 3000 abitanti per la montagna ed a 5000 per quanto riguarda le aree di pianura. La proposta, partita da Se- cruciale è stata l’intesa con la Sestrieres SpA: da una parte i sindaci, conoscitori dei territori, hanno individuato le opere di striere e dalla mia persona, è stata quella di mettere insieme solo i sei comuni che coincidono con il territorio del Compren- intervento, dall'altra la società ha investito nella realizzazione di alcune importanti opere. sorio sciistico della Vialattea, questo con non poche critiche dalla Val Chisone ma anche e soprattutto dalla Valle di Susa. Importantissimo anche il raffronto con Monginevro, parte che potrebbe sicuramente diventare grande zona di espansione, In realtà la scelta di accorpamento delle funzioni è stata dettata dal fatto che questi comuni hanno stessi interessi, stessi quindi Cesana, Claviere, Colletto Verde e Monginevro, aumentando così gli interscambi sciabili. Questa è la grande scelta obiettivi e stessa economia, quindi è risultato più semplice parlarci capendosi al volo. La nostra Unione Montana è di fatto fatta da un punto di vista di investimenti strutturali. A tali modifiche sono seguite naturalmente delle richieste, come ad la prima in Piemonte a svolgere tutte le funzioni in forma associata e questo deriva dal fatto che questa Unione per noi fon- esempio quella di riavere sulle nostre montagne la Coppa del Mondo Maschile e Femminile per un lasso di tempo di cinque damentalmente vuol dire economia. Sono 334 chilometri quadrati, 4300 residenti, 6000 posti di lavoro, ciò fa capire di cosa anni, nei quali naturalmente interverremo con investimenti così come richiesti dalla FISI. Innanzitutto occorrerà potenziare parliamo, inoltre è l’area turisticamente concentrata più forte del Piemonte. Se si associa la nostra Unione Montana ed a le strutture ricettivo-alberghiere, riaprendo di fatto la sinergia e la cooperazione con Torino così come è stato durante il questa si aggiunge Bardonecchia, facciamo più del 50% dello sci piemontese, sette comuni messi insieme fanno più dei periodo olimpico. 1200 comuni del Piemonte. Altro importante argomento sul tavolo di discussione è proprio far crescere l’estate altrimenti il discorso investimenti, an- Fondamentalmente questa scelta di Unione è stata presa in considerazione soprattutto per il fatto che in Alta Valle di Susa che in ambito locale, è limitato al solo periodo invernale. Stiamo avviando due fondamentali ragionamenti: uno, cercare di il turismo è un’industria, con occupati e con gente che lavora. Compito dei Sindaci è quello di tutelare e mantenere tali incentivare chi riqualifica od investe sul proprio albergo, quindi promuovere la “quota” d’estate, due, coinvolgere non solo i posti di lavoro. Le occupazioni qui in montagna sono esattamente alla stregua del posto di lavoro del metalmeccanico, Comuni Montani Via Lattea, ma anche i comuni di Bardonecchia, Oulx, della Val Chisone e del Pinerolese, proponendo una del tessile, del chimico, che differenza c’è tra quei lavori ed i nostri? Nessuna! Inoltre in questa nostra realtà in cui solo su caratterizzazione concentrata sull’outdoor, che è fatto di trail, mountain bike e bici su strada. Con un piccolo distinguo per Sestriere si contano più di undici Sci Club, nell’Unione Montana si contano più di duemila bambini iscritti agli Sci Club e ci Sestriere, che vorremmo diventi punto di riferimento per gli allenamenti in quota di tutte le discipline sportive, con investi- sono mille maestri di sci. Insomma non bastano i residenti per coprire la richiesta di posti di lavoro, anche perché tra loro menti specifici per ogni tipologia di sport, atletica compresa. Quindi importanti progetti, tra cui lo Scenic Trail dei coniugi si devono contare gli anziani, i pensionati, bambini … insomma la FIAT a Torino di certo non occupa 6000 posti di lavoro. Tedeschi, percorso che aggancia anche il territorio francese, Langhe Roero e Cinque Terre. Come Sindaci dell’Unione abbiamo comunque voluto darci due grandi strategie, una riservata all’inverno, che è il nostro Molto importante è il discorso bicicletta su strada che rappresenta una clientela del 300% in più rispetto alla clientela della core business ed una riguardante l’estate dove puntiamo moltissimo. Per quanto concerne il periodo estivo abbiamo pecu- mountain bike. Dall’asse Piemonte-Liguria includere le realtà di casa, ossia i passi alpini, le strade bianche ed i percorsi di liarità riconducibili ad un periodo estivo inespresso, ad un’estate non sfruttata. mountain bike delle Cinque Terre Patrimonio dell’Unesco, un progetto sfruttabile ed utilizzabile 365 giorni l’anno. Per quanto concerne l’inverno, grande importanza ha avuto il famoso tesoretto olimpico e facendo gruppo e ragionando Per ritornare "in casa" puntiamo su un collegamento importantissimo: Oulx - Sauze d’Oulx - Sportinia - Col Basset - Sestriere. insieme, si sono valutate varie esigenze di sviluppo territoriale. Quando Cesana ha espresso l’intenzione di rinunciare al Se pensiamo all’asfaltatura di questo tratto ne deriverebbe un percorso ciclabile unico ed introvabile. Qualsiasi Tappa che bob, rimettendo in discussione i sei milioni di euro accantonati per quel sito, con l’aggiunta della stagione partita in ritardo arriva o ciclista che giunge dal Moncenisio, dal Monginevro, dalla Valle di Susa, dalla Val Chisone, ha a disposizione un anel- lo scorso anno soprattutto sui territori di Cesana e Claviere, si è arrivati alla conclusione e decisione unanime di valutare le lo con il Colle delle Finestre, con il Col Basset, che non esiste al mondo. Il sogno è naturalmente portare un arrivo di Tappa strategie da adottare come Comuni della “Vialattea”. Da qui è nato il progetto secondo il quale si prevede l’innalzamento al Fraiteve, Giro d’Italia o Tour de France, arrivando all’ambizione di far diventare l'Unione destinazione mondiale per il turi- delle quote delle piste e la sostituzione dei cannoni di innevamento con quelli di nuova generazione che producono, a smo in bicicletta, tant’è che lo stesso Davide Cassani CT della Nazionale Italiana di Ciclismo, ha ritenuto tale tratto il gotha parità di consumi, circa il 40% in più di neve artificiale rispetto a quelli in dotazione e datati 11 anni fa. La presa di coscienza del turismo mondiale in bici. Il progetto bici condiviso e studiato dai Comuni dell’Unione, della Valle di Susa e Chisone, di tutti è stata vincente, individuando nuove piste, il potenziamento dell’innevamento e l’alzamento delle piste. Sono stati deve essere in conclusione un progetto Piemonte-Liguria bike. A questo si sommerebbe il già conosciuto Sentiero Bordin. concordati inoltre nuovi collegamenti sciistici, come ad esempio quello strategico della pista La Croce proprio sui territori Insomma iniziative, investimenti e progetti atti a salvaguardare quei 6000 posti di lavoro dell’Unione. Inoltre l’assegnazione di Claviere e Cesana, accellerando di conseguenza tutti i collegamenti anche con la vicina Francia. Così come tutti i lavori di della bandiera di Comunità Europea dello Sport 2016 all’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea deve essere interpre- adeguamento e sistemazione eseguiti su tutte le piste. Faccio un semplicissimo esempio, con i lavori eseguiti su Banchet- tata come un punto di partenza e non un traguardo acquisito.

COMUNI OLIMPICI VIA LATTEA COMUNI OLIMPICI VIA LATTEA [ VIALATTEA - IL MAGAZINE SANSICARIO - 2005

IL CIRCUITO BIANCO "IN ROSA" A SESTRIERE IL 10 E 11 DICEMBRE 2016

L’antipasto con la Coppa Europa in programma a Sestriere il 28 e 29 gennaio 2016 La storia della Coppa del Mondo di sci alpino femminile in Vialattea

Archivio Fotografico Provincia di Torino

40 Anche Sansicario ha organizzato diverse gare tra cui le Finali del 1982 41 insieme a Montgenèvre e le prove veloci femminili di Torino 2006

delle tappe più significative disputate sulle nevi dell’Alta Valle Susa. Il massimo circuito mondiale di sci alpino, a Sestriere, esordisce fin dal suo primo anno di vita con due discese libere, il 3 marzo 1967, che vedono primeggiare due straordinari campioni transalpini, Jean Claude Killy e . La francese, però, deve condividere la prima posizione, con un’italiana, la valgardenese . Per l’azzurra, quella sarà anche l’unica vittoria e l’unico podio di una carriera caratterizzata inoltre dalla conquista di 10 titoli tricolori e dalla , Sestriere 2008 partecipazione a Mondiali e Olimpiadi, con risultati lusinghieri, quasi sempre nei quindici. Il Circo Bianco riappare quattro anni più tardi, il 17-18 dicembre 1971: gli uomini si giocano il successo in slalom che va allo di Claudio TESCARI statunitense Palmer, le donne si confrontano in discesa dove si impone un’altra grande interprete della storia dello sci, la formidabile sciatrice austriaca Anne Marie Proell, considerata una delle più grandi sciatrici polivalenti di tutti i tempi, vinci- trice di 6 Cdm generali, 1 oro e 2 argenti olimpici, 4 ori e 1 bronzo iridati. Quella di Sestriere fu la decima vittoria in ordine di Il 10 e 11 dicembre 2016 la stazione invernale di Sestriere torna ad ospitare la Coppa del Mondo di sci alpino e lo fa al fem- tempo di una carriera che durò oltre un decennio in cui si rese protagonista assoluta con 62 primi posti conquistati. Nello minile. Ai 2.035 metri del blasonato Colle di casa nostra, infatti, saranno protagoniste le donne delle discipline tecniche, che slalom prevale la francese Macchi. si sfideranno in gigante e slalom. Un evento che è molto atteso e particolarmente importante per le Magiche Montagne Nel 1982 il circuito debutta sulle nevi di Sansicario con la chicca delle Finali di Coppa del Mondo pianificate in collaborazio- Olimpiche che ripresentano una tappa del massimo circuito mondiale donne a più di otto anni di distanza dall’ultima ap- ne con la stazione transalpina di Montgenèvre. A trionfare nel gigante femminile, disputato il 25 marzo, è la rappresentante parizione, datata 9-10 febbraio 2008, quando a vincere la discesa fu quella che ancora oggi è una grandissima campionessa della Germania Ovest, Maria Epple (5 vittorie in Cdm, 1 titolo iridato). Nel gigante maschile, tenutosi il giorno prima, si “pigliatutto” ovvero Lindsey Vonn. Nel 2011 il calendario aveva assegnato a Sestriere, una tappa femminile ma, ironia della configura un podio di assi, nell’ordine: lo svizzero (1 oro olimpico, 4 ori iridati, 4 Cdm generali, 9 Cdm di sorte, le condizioni del tempo non permisero il suo svolgimento, superG e supercombinata furono annullate. specialità), l’austriaco naturalizzato lussemburghese (2 argenti olimpici, 4 ori iridati, 5 Cdm generali, 6 Cdm Per quanto riguarda gli uomini, l’assenza della Coppa del Mondo, in particolare del mitico e spettacolare slalom, dura di specialità) e lo statunitense (1 oro olimpico, 1 oro iridato, 3 Cdm generali, 3 Cdm di specialità). oramai da sette anni, tanti veramente ... quasi uno sgarbo ad una località unica al mondo, che ha ospitato manifestazioni I tre SUPER CAMPIONI andranno a caratterizzare di fatto un lungo periodo (1980-1993) portando a casa ben 12 Coppe prestigiose quali le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali 2006, le Universiadi Invernali 2007, i Mondiali di sci alpino 1997 e ben del Mondo generali su 13, pensate! Ad inserirsi nella stagione 1991-92 è solamente un altro grande sciatore elvetico, Paul 54 gare di Coppa del Mondo, tra cui le Finali 2004. A livello locale e regionale, le istituzioni a qualsiasi titolo stanno cercando Accola. in tutti i modi di riavere al più presto ciò che compete ad una località sciistica importante e popolare qual' è Sestriere, che Sempre a Sansicario, a fine dello stesso anno, il 15 dicembre 1982, va in scena una prova di discesa libera femminile. Ai in assoluto al mondo ha ospitato il maggior numero di manifestazioni di prestigio per quanto concerne lo sci alpino. A tal primi due posti si piazzano due sciatrici transalpine di media caratura, che competono solo in questa disciplina: Caroline proposito, proviamo a tracciare un quadro sintetico sul circuito di Coppa del Mondo, guardando naturalmente a Sestriere e Attia che guadagna proprio a Sansicario l’unica sua vittoria di sempre e Claudine Emonet che ottiene per la seconda volta alla Vialattea, con particolare riferimento agli appuntamenti femminili. Sottolineiamo fin da subito come non sia stata solo un podio in carriera. Sestriere ad ospitare tali eventi. A salire più volte alla ribalta, grazie a questa importante kermesse internazionale, è stata Dopo dodici lunghi anni di assenza, il meglio dello sci internazionale ritorna finalmente a Sestriere il 14 dicembre 1983 ed anche Cesana-Sansicario, che ha calcato le scene del palcoscenico mondiale, organizzando diverse gare tra cui quelle fem- a trionfare è un’azzurra, , nello slalom in cui firma il secondo successo italiano conseguito quassù dove, minili di discesa libera e supergigante di Torino 2006. Ma andiamo per ordine cercando di analizzare brevemente alcune purtroppo, le azzurre non riusciranno più nell’impresa. Tra l’altro, Ninna, com’è soprannominata la Quario, è la mamma di

COPPA DEL MONDO COPPA DEL MONDO Dalla collaborazione con lo Chef Alessandro Boglione, una stella Michelin al Castello di Grinzane, nascono 3 percorsi gastronomici per scoprire anche a tavola le meraviglie delle nostre montagne. La prima proposta è un menù di terra che valorizza le nostre carni e la selvaggina. Ad inizio secolo i mercanti piemontesi andavano a vendere i loro prodotti in Liguria. Al ritorno portavano i prodotti del mare, da questa esperienza nasce la nostra SESTRIERE - 2013 seconda proposta, il menù degustazione di pesce. Il terzo menù degustazione è dedicato a sua maestà il tartufo. Lavoriamo soltanto tartufi di Alba, lasciatevi accompagnare dallo Chef Boglione in un’esplosione di gusti e sapori ALLENAMENTO Il nostro sommellier, Nicola Loiodice vi proporrà i vini da abbinare per esaltare i gusti e rendere unica la vostra esperienza. Oltre 280 etichette nella nostra cantina. NAZIONALE FEMMINILE

Federica Brignone, l’azzurra protagonista di questo inizio di stagione e vincitrice del gigante di apertura di Söelden e inter- prete d’eccezione sempre al vertice in gigante. A dicembre 1985 ad affermarsi in superG è la tedesca occidentale Marina Kiehl (1 oro olimpico e 3 Cdm di specialità), a prevalere in slalom è l’austriaca (8 vittorie, 3 Cdm di specialità). 42 A fine novembre 1987 si replica con il superG che se lo aggiudica l’austriaca . A vincere lo speciale, invece, spunta una l’eterogenea e simpatica spagnola Fernandez Ochoa. In campo maschile inizia la prima di tante imprese di un mitico e indomabile campione, , che si accaparra sia il gigante che lo slalom e porterà in serbo ben sei vittorie a quota 2.035 metri dei Monti di Val Susa. Dopo otto anni consecutivi di gare maschili, con l’Albertone Superstar, il 18 dicembre 1994, si rivedono nuovamente in pista le donne e, questa volta, inizia una lunga serie di slalom speciali e giganti, che andrà avanti fino alle Finali del 2004. Da evidenziare i successi ottenuti dalla biondissima elvetica (1994), dalla connazionale (1996-2000), dall’emergente croata Janica Kostelic (1999), dalla statunitense Koznick (2000-2007), dalla svedese Anja Paerson (2001- 2002-2004-2005), dalle austriache Dorfmeistrer (2000), Renate Goetschl (2004-2007) e Marlies Schild (2004), dall’elvetica Styger (2004). A febbraio 2005 si svolgono invece i Test Events Olimpici, a Sansicario, dove la Paerson raddoppia aggiudi- candosi sia la discesa che il superG mentre la combinata va alla Kostelic. Successo-bis anche per la Goetschl, nel febbraio Lo Chef propone… Il Mare incontra Sua Maestà 2007, sempre a Sansicario, in superG e discesa, con la statunitense Kildow che porta a casa il suo il secondo superG. Esat- tamente un anno più tardi è la fuoriclasse Lindsey Vonn a lasciare il segno in discesa e a “chiudere” il sipario su “Sestriere in La Terra la montagna il Tartufo Bianco d’Alba rosa” insieme all’austriaca (ritiratasi nel 2015), che è prima nel superG con lo stesso tempo della svizzera La quaglia in due cotture Gamberi, fagioli bianchi Uovo a bassa temperatura (ancora in attività). Polenta bianca arrostita e cipollotto Spuma di Parmigiano, nocciole Una lunga sfilza di personaggi, campioni, beniamini con un solo rammarico, forse, in virtù delle sole due vittorie italiane e cavolo rosso alle acciughe “Tonda gentile della Langa” ottenute in campo femminile mentre in campo maschile oltre a Tomba, a vincere lassù sulle nostre Montagne, sono stati Capasanta scottata e tartufo bianco Pramotton (1986) e Fabrizio Tescari (1992). Sestriere accoglierà ancora a febbraio 2009 lo slalom gigante e la supercombi- Scaloppa di Foie gras Patanegra iberico nata maschili poi la sfortuna del 2011 con le gare femminili annullate per le condizioni meteo. Vale infine la pena ricordare Petto d’anatra affumicato e riso Venere all’arancia Baccalà, patate, polvere caffè soltanto alcuni nomi di illustri e irriducibili campioni del passato, compresi coloro che, pur non vincendo, hanno di fatto e sorbetto al frutto della passione e tartufo bianco lasciato un’impronta indelebile su queste nevi. In campo maschile, a partire da Jean Claude Killy, Henri Duvillard, Karl Fagottino di burrata Schranz, Marc Girardelli, Pirmin Zurbriggen, , , Gustav Thoeni, Pierino Gros, Paolo De Chiesa, Ravioli di capriolo con guazzetto di cozze Plin di polenta macina a pietra, Fabio De Crignis, Andreas Wenzel, Phil Mahre, Kjetil Andrè Aamodt, Christian Jagge, , Alberto Tomba, Hermann Infuso ai funghi secchi Burro di montagna e tartufo bianco Maier, Atle Skaardal, , , , , Ivica Kostelic, … In campo fem- e julienne di sedano Ombrina con crema al tandoori minile, (2 ori ai Mondiali 1997), (1 oro ai Mondiali 1997), , , Guancetta di vitella, purea Julia Mancuso, Carolina Ruiz Castillo, Tanja Poutiainen, Janica Kostelic, Daniela Ceccarelli, Maria Riesch, , Filetto di maialino Tortino al cioccolato allo scalogno e tartufo nero (3° a Sestriere nella discesa 2008), … Pistacchi, cime di rapa e scaglie Salsa allo zafferano L’appuntamento, dunque, con la Coppa del Mondo femminile, è in calendario nei giorni di cioccolato fondente e cristalli di sale Tortino di mele 10 e 11 dicembre 2016, a Sestriere, dove è passato tutto il gotha dello sci. Zabajone freddo al Calvados Per quanto riguarda la stagione in corso, un ricco antipasto: la Coppa Europa Femminile, Sable bretone e gelato all’uvetta Semifreddo al rum che andrà in scena nei giorni 28 e 29 gennaio 2016, con gigante e slalom e banane caramellate

Via Sauze 4, Sestriere | Torino | Tel. 0122.750918 COPPA DEL MONDO [ VIALATTEA - IL MAGAZINE

tore della Scuola Nazionale Sci & Snowboard Sestriere. Sono state ben 30 le nazioni che hanno preso parte a quella che vie- ne definita dai più l’Olimpiade dei Maestri di Sci: Italia, Austria, Svizzera, Usa, Argentina, Andorra, Australia, Belgio, Canada, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Cile, Gran Bretagna, Ungheria, Finlandia, Germania, Giappone, Irlanda, Olanda, Montenegro, Nuova Zelanda, Polonia, Norvegia, Repubblica Ceca, Corea del Nord, San Marino, Spagna, e Russia. Maestri di sci GIANNI PONCET Questa edizione ha visto la collaborazione dei tre organi principali nel mondo dello sci: FISI (mandataria per gli istruttori nazio- nali), l’AMSI ed il Collegio Maestri di Sci. Queste le tre entità che hanno gestito l’evento, condividendo il concetto comune che la Interski Ushuaia 2015: scuola di sci è la base, non solo per il mondo agonistico, ma è anche "finestra" turistica. Importantissima è stata la presenza del Presidente FISI Roda. L’interski, come dicevo, è stato anche un significativo volano turistico, vista la presenza di numerosi tour operator del Sud America, Brasile, Argentina. Non da poco anche la collaborazione dell’Ambasciata di Buenos Aires. Abbiamo "Gli italiani sono dimostrato le nostre competenze in tutte le discipline, siamo i migliori maestri di sci al mondo! Ho partecipato a diversi interski, come atleta, come Vice del Direttore Tecnico Bosoni e quest’anno come Vice Presidente dell’AMSI, in questi anni ho avuto modo di vedere l’evoluzione dello sci dagli anni ottanta sino ai nostri giorni. Ogni volta è stata un'emozione diversa, unica, importante anche per apprendere le tecniche delle scuole di altre nazioni, per confrontarsi e per mettere in campo le esperienze di tecniche, i migliori al mondo"! appunto, e di collettività. I nostri ragazzi si sono comportati in maniera egregia, la delegazione dell'alta valle è stata ineccepibile ed avere con noi Daniela Ceccarelli è stato veramente un gap in più. Abbiamo messo in campo tutte le discipline sciistiche, dal Il Vice Presidente AMSI Gianni Poncet fondo al telemark, dal gigante allo snowboard, il freestyle, mostrando la nostra tecnica, sia da un punto di vista agonistico, sia e l'olimpionica Daniela Ceccarelli fanno il punto della situazione per l'insegnamento rivolto ai principianti. DANIELA CECCARELLI di Paolo BLANC Per me è stato il primo interski, quindi un'esperienza unica, diversa da tutte quelle vissute fino ad ora. Alla fine del mondo ... ad Ushuaia ... non vi ero mai stata prima d'ora, nemmeno durante il mio periodo di allenamento agonistico. Mi allenavo sulle Ande, vi era bisogno di molto dislivello, ora invece le squadre tecniche vanno proprio ad Ushuaia. Tra l'altro Ushuaia è una location Interski di Ushuaia: 5-12 settembre 2015 ... Quella che viene definita l’Olimpiade dei Maestri di sci, si è rivelata un grande diversa e strana, un'estrema vicinanza al mare, vi erano addirittura tantissimi leoni marini, la parte montana presenta una piana successo per i nostri colori azzurri. L'Italia ha figurato magnificamente, accaparrandosi il primo posto nel ranking a squadre, innevata molto versatile e che ben si presta ai lavori di workshop, con particolare riferimento ai principianti ed ai bambini. Ed è mentre nelle prove individuali eccellente la seconda piazza guadagnata da Daniela Ceccarelli (Cesana) in gigante. A tener proprio con il workshop dedicato ai bambini che ci siamo differenziati, presentando tecniche innovative. Vi erano 30 nazioni e per alto il nome delle Montagne Olimpiche, oltre all’olimpionica in superG di Salt Lake City 2002, sono stati Simone Eydallin la prima volta quest'anno è stata inserita anche la gara di gigante... ehm viva (un sorrisone della Cecca ndr)!. Ci siamo esaltati ... (Sauze d’Oulx), Marco Marchisio (Sansicario-Bardonecchia), Gigi Lozzi (Ciriè-Oulx), accompagnati da Gianni Poncet, Vice in realtà accade spesso in queste occasioni. Abbiamo vinto la gara delle squadre e questo ha corredato il vero senso dell'interski, Presidente AMSI (Associazione Maestri Sci Italiani), Presidente AMSAO (Associazione Maestri di sci Alpi Occidentali) e Diret- che, ricordiamo bene, non è quello esclusivamente della gara, ma un confronto, una convention a 360°.

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Marco Marchisio

Gianluigi Lozzi

Daniela Ceccarelli Simone Eydallin MAESTRI DI SCI [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ] Il Generale di Corpo d'Armata Federico BONATO Dalla Caserma Assietta di Oulx all'Allied Force Command di Madrid

di Rita QUARTA

L'Accademia Militare di Modena, la Scuola di Appli- cazione a Torino ... anni di studio e sacrifici. Anni che formano, che si ricordano, esperienze che non si di- menticano con il passare degli anni... Il biennio modenese è un periodo particolare, molto

impegnativo sia dal punto di vista fisico che mentale, Esercitazione alle 5 Torri - Cortina d'Ampezzo che vede gli Allievi costantemente sotto osservazio- ne e sottoposti ad una continua selezione. Ma non del Battaglione “Susa”. Un’esperienza magnifica, una realtà molto diversa da quella scolastica, il primo contatto vero con la dimentichiamo che, comunque, si tratta di ragazzi “naia”, come veniva definita allora ed a contatto con tutte quelle nuove responsabilità di carattere logistico, addestrativo e diciannovenni, età che consente di superare qualsia- di gestione del personale, che sono specifiche della vita dei nostri reparti. 46 si ostacolo e di creare rapporti di amicizia molto forti La sua carriera militare è costellata di missioni e riconoscimenti. Le missioni ... l’impiego in Kosovo e poi Comandante 47 che durano poi per tutta la vita. Il successivo periodo del Regional Command Capital a Kabul, in Afghanistan dal 2007 al 2008 come era quella terra quando è arrivato e a Torino, sempre da Allievo ma già con lo status di Uf- come è cambiato quel popolo? ficiale, è caratterizzato invece da una maggiore libertà I contingenti nazionali che si sono succeduti negli anni in Afghanistan hanno svolto un ruolo fondamentale nel fornire soprattutto nella gestione del tempo personale, cosa sicurezza e nel favorire lo sviluppo economico, sociale ed istituzionale del Paese. Il cambiamento è stato evidente e credo che presuppone una oculata programmazione del …. che sia sotto gli occhi di tutti. Oggi milioni di studenti, ragazze comprese, frequentano le scuole e la maggioranza della poco tempo libero per raggiungere i risultati imposti popolazione ha accesso a strutture sanitarie. Per quel che attiene le infrastrutture, sono state riparate e potenziate diverse dalla vita universitaria unitamente alla formazione mi- dighe, ricostruite strade, e dal punto di vista della sicurezza il Paese dispone ora di Forze Armate e Forze di Polizia che sono litare, che non lascia troppo spazio alla fantasia! state addestrate ed equipaggiate con grande impegno da parte dei contingenti multinazionali e che garantiscono il con- Ma non si è fermato. Ha frequentato il Corso Superio- trollo dell’intero territorio. La Comunità internazionale, poi, sta continuando ad investire molto per la rinascita della nazione re di Stato Maggiore, addestramenti, corsi ed ancora afghana. Dal 2002, la mia prima esperienza in Afghanistan con il 3° Alpini, al 2008, il Paese ha quindi avuto grandissimi po- studio. Ci parla di questo “continuo” aggiornamento sitivi mutamenti. Certo il processo, soprattutto quello politico, non è ancora completato ma qui sono gli afgani che devono che la vita militare esige? trovare l’equilibrio e le soluzioni per raggiungere la stabilità che tutti ci auguriamo. Il continuo addestramento ed aggiornamento è alla Cosa ricorda di quella gente e cosa non dimenticherà mai? base della professione militare ed è fondamentale per E’ una cultura molto diversa e, per certi versi, molto lontana dalla nostra, non solo geograficamente. Però posso dire che è essere al passo con i tempi ed essere pronti ad assol- gente semplice, che vive con poco, in aree spesso molto isolate. Un popolo fiero e cordiale, pronto a condividere quel poco vere il proprio ruolo e a rispondere alle proprie respon- che ha con gli ospiti. La conoscenza reciproca ed il rispetto instauratosi col tempo ha consentito di lavorare efficacemente sabilità. Come molte altre realtà anche la vita militare insieme per contribuire alla sicurezza ed alla crescita del Paese e questo, la popolazione, ce lo riconosce. richiede un continuo perfezionamento: nuovi mezzi, Le missioni, appunto, tanti traguardi raggiunti grazie al nostro esercito, ma anche sofferenza talvolta... nuovi materiali, professionalizzazione sempre più L’Italia ha avuto un ruolo fondamentale nelle diverse missioni in cui sono state impiegate le nostre Forze Armate. Il soldato spinta e, di particolare rilevanza, un ambiente sempre italiano è addestrato e preparato ad operare nei diversi scenari operativi che comportano dei rischi. Dobbiamo rendere più multinazionale dove il confronto e la collaborazio- onore ai nostri uomini che sono tornati avvolti nel tricolore ed a quelli che hanno subito menomazioni che li segneranno ne tra Eserciti di diversi Paesi è sempre più frequente. per tutta la vita. Soldati, uomini e donne, che fanno il loro lavoro con grande professionalità, che si addestrano ogni giorno L’uomo, comunque, rimane l’elemento strategico per per essere pronti, orgogliosi di quello che fanno e di portare il nostro tricolore in giro per il mondo, dove la nostra profes- qualsiasi organizzazione complessa e lo è tanto più sionalità è sempre più apprezzata e riconosciuta. per l’Esercito, nel quale molto è richiesto in termini di I suoi incarichi militari l’hanno messa sempre ad un rapportarsi continuo con ragazzi giovani, a dover decidere per senso del dovere, sacrificio personale e professionalità. loro, a doverli guidare, seguire e supportare, mi permetto “aiutare”, in alcuni casi. Cosa significa avere una così grande Il suo comando ad Oulx, allora tenente. Parliamo del responsabilità? 1982... La responsabilità è l’essenza dell’essere Comandante. Comandare significa infatti avere la responsabilità di uomini, mezzi E’ stato il primo incarico in un reparto operativo al ter- e materiali. Sin dai minimi livelli ordinativi si impara a gestire, a pianificare, ad addestrare e, cosa altrettanto essenziale, a mine dei 4 anni del ciclo formativo, come Comandante conoscere i propri uomini. Negli Alpini, poi, il tutto ha un carattere particolare in quanto ”il peso dello zaino” e le difficoltà di plotone e Vice Comandante della 34^ Compagnia dell’ambiente naturale in cui si opera sono uguali per tutti, dal Comandante fino all’ultimo soldato. Ho sempre pensato che

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si comanda con la parola e con l’esempio: la condivisione della fatica e del sacrificio servono certamente a dare l’esempio, che contribuisce a sua volta a responsabilizzare il personale alle proprie dipendenze. Il rapporto umano e professionale che si crea con i propri uomini è un legame particolare. Permet- tetemi questo paragone: un Comandante deve saper essere al tempo stesso “una premurosa mamma ed un severo papà”. Il risultato che si ottiene, profes- sionalmente, è impagabile. Dapprima Sottocapo di Stato Maggiore Operativo presso il Comando delle Forze Operative Terrestri in Verona, poi Capo di Stato Maggiore del De- ployable Joint Staff Element 2 presso l’Allied Force Command di Madrid ... Grandi responsabilità che richiedono altrettanza competenza! Tutti i periodi di comando e di responsabilità che ho svolto, sia in Italia che all’estero, sono stati per me molto positivi ed altamente formativi dal punto di vista professionale. Ho avuto la possibilità di entrare in contatto e conosce- re meglio tante realtà professionali e umane diverse, caratterizzate da nuovi e sempre costruttivi rapporti di lavoro e di amicizia, che ho affrontato con 48 consapevolezza e fiducia. Consapevolezza di essere stato adeguatamente 49 preparato ed addestrato a svolgere gli incarichi assegnatimi e fiducia nella struttura in cui mi trovavo ad operare, certo della professionalità dei colleghi sia italiani che stranieri. E dal luglio 2015 Generale di Corpo d’Armata. La sua terza stella sui gradi! Certo, una grande soddisfazione! Dopo 37 anni di vita militare, l’essere ar- rivato a questo punto è per me motivo di grande orgoglio e rappresenta il raggiungimento di un traguardo importante. Ma lo è ancora di più essere stato designato quale Comandante delle Truppe Alpine, non avrei potuto sperare in un incarico migliore! Una domanda relativa a questo particolare momento storico ed ai recenti tragici eventi avvenuti in Europa e non solo. Chi meglio di Lei può espri- mere un pensiero oggettivo. Quando nel novembre del 1989 cadde il muro di Berlino tutti ritenevamo che si sarebbe aperto l’avvio di un processo globale di convivenza pacifica e che le crisi si sarebbero potute risolvere con l’uso della diplomazia e degli orga- nismi internazionali. I fatti hanno invece dimostrato che stiamo vivendo in una situazione di instabilità ed insicurezza internazionale e quindi vi è oggi, a fattor comune, la necessità di affrontare con grande razionalità e metodo il problema della sicurezza che non può limitarsi alla gestione degli eventi improvvisi. In tale ambito lo strumento militare costituisce un elemento im- prescindibile, prontamente impiegabile, del sistema nazionale posto a tutela e garanzia delle nostre libertà conquistate con il sacrificio delle generazioni passate. Consiglierebbe ad un giovane di intraprendere la carriera militare? Certamente si. Ovviamente la scelta è sempre personale, ma quando è con- sapevolmente presa, quando si è pronti a superare le difficoltà che sicura- mente si porranno di fronte… tutto diventa più facile. E’ sicuramente una vita dura e impegnativa, che forma il fisico e soprattutto tempra il carattere, ma è anche ricca di grandi soddisfazioni. Una vita fatta di addestramento e Afghanistan

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Libano. Lungo la Blu Line forte motivazione per essere preparati ad ogni possibile tipo di impiego, in Patria o all’estero, sempre con grande spirito di sacrificio e per il bene collettivo. Un gio- ROSSIGNOL DAL 1907 vane che vuole entrare nell’Esercito deve Intervista ad Alessio Meda - Direttore Generale Rossignol Italia sapere che compie una scelta che richiede profonda convinzione, volontà e serietà di Rita QUARTA e che gli imporrà, anche da un punto di vista familiare, periodi particolarmente duri. Consapevoli che si avrà si il privilegio di comandare ma che la fiducia dei propri e si parla di sci non si può non par- uomini si potrà ottenere solamente tra- lare di Rossignol, l’azienda francese fondata mite il sacrificio personale e l’esempio. Si S nel 1907 da Abel Rossignol, una delle prime sceglie di portare un’uniforme, sposando i aziende a produrre sci in materiale plastico, principi che essa esige e portando addos- leader nella produzione e commercializzazione so, ogni giorno, i valori che essa rappre- di attrezzature per sci alpino, snowboard e sci senta. nordico, così come i relativi accessori ed abbi- Ed ora qualche domanda più leggera ... gliamento. Oulx, il paese del suo primo comando, il paese dove trascorre qualche giorno di ALESSIO MEDA, Direttore Generale Rossignol riposo... Italia, fa il punto della situazione a proposito del Oulx è per me una tappa fondamentale del percorso professionale ma anche della mia vita privata, anzi, direi che le due “mondo” neve. cose si sono fuse assieme.… Non potrò mai scordare il mio periodo di comando presso la 34^ Compagnia, con i “Lupi dell’Assietta”… il mio primo Comandante di compagnia che è stato il nuovo maestro e dal quale ho imparato moltissimo. Lo sci deve essere innanzitutto divertimento, Fatica, sacrifici, impegno ma, allo stesso tempo, momenti e soddisfazioni particolari. E la soddisfazione più grande è quella deve essere inteso come piacere della neve e del- di incontrare gli Alpini di allora e vedere che, anche loro, ricordano con grande piacere quel periodo trascorso insieme. la montagna a 360°. In questi ultimi anni, dopo L’Alta Valle per me è comunque un punto di riferimento, ci torno sempre volentieri appena posso e poi, chissà, in futuro una breve regressione, la nostra azienda si è im- anche stabilmente. posta nuovamente sul territorio italiano, nono- Le montagne della Vialattea, quelle montagne che ospiteranno nuovamente, tanto per rimanere in tema..., i CASTA. stante la visibile recessione del mondo neve. A Le piste da sci ... trova un po’ di tempo per qualche discesa? differenza di altre zone nel mondo, credo che il ... Se non ce l’ho, cerco di ritagliarmelo! Montagne magnifiche, famose in tutto il mondo che hanno ospitato eventi mondiali mercato italiano dello sci abbia un fondamenta- e che sono in grado di incantare il turista sia in estate che in inverno. E tanto per restare in tema, i Campionati Sciistici delle le problema: il numero degli sciatori. Ci si rivol- 50 Truppe Alpine torneranno sulle montagne della Val di Susa anche nel 2016, l’ultima settimana di gennaio grazie alla colla- ge, infatti, quasi esclusivamente ad un pubblico 51 borazione e totale disponibilità della Sestriere SpA con il suo Presidente, del gestore degli impianti di fondo di Pragelato, “chiuso”, per così dire di nicchia. Ritengo, invece, dei Sindaci che ci hanno offerto una grande collaborazione, della Associazione Nazionale Alpini con le sue Sezioni piemon- che sia fondamentale allargare la cerchia dei pos- tesi e di tantissime altre persone. Quest’anno, grazie alla disponibilità ed amicizia con la Signora Tiziana Nasi stiamo inoltre sibili utilizzatori, andare a toccare quel mercato e cercando di creare un evento, che ci seguirà tutta la settimana, di promozione dello sport paralimpico e la contestuale quelle persone che non hanno mai calpestato la raccolta di fondi da destinare a scopi benefici. Sono certo che, analogamente a quanto avvenuto nell’edizione 2014, i nostri neve, che non si sono mai approcciate al mondo Campionati saranno un momento di condivisione di valori, di sano spirito sportivo in un contesto anche multinazionale, variegato della montagna d’inverno. Il proble- con diversi eventi collaterali, che speriamo saranno apprezzati dalla popolazione e dai turisti. ma di fondo nasce da una politica di marketing CASTA 2015 Sestriere sbagliata o non altamente incisiva. Per capirci, se noi operatori (e per operatori non intendo solo i produttori di materiale, ma estendo il campo an- che alle strutture ricettive, ai professionisti della comunicazione, ai gestori degli impianti, ai club, alle scuole sci, ecc.) non ci uniamo con azioni congiunte, ben pochi passi in avanti verranno fatti. Un’azione di marketing e di comunicazione incisiva è fondamentale per ampliare il mercato ed il flusso turistico sulle montagne italiane, ma occorre agire rapidamente, adesso che siamo ancora in tempo. Se continuiamo ad aspettare, seguitando a lavorare singo- larmente, tra qualche anno ci renderemo pesantemente conto della politica sbagliata adottata sino ad ora… e magari sarà troppo tardi. Come azienda siamo pronti ad affrontare, se necessario, i dovuti sacrifici, ad investire per crescere, ma di certo serve una regia nazionale. La politica, nella fattispecie, deve essere più presente, visto anche il peso che proprio l’indotto neve rappresenta sul pil nazionale: circa il 3%. Se non ci si muove ora, si rischia di bloccare il turismo invernale, per poi piangere quando sarà troppo tardi per porvi rimedio. Crediamo fortemente che si cresca solo mettendo da parte l’orgoglio, rinunciando ad una politica di marketing e di comunicazione ‘cantonale’, per uno scopo ed un fine più alti, di cui tutti potre- mo poi beneficiare. Secondo noi occorre puntare sui giovani, che rappresentano la vera risorsa del futuro. E qui mi collego, ad esempio, a quanto esposto dal Presidente della Sestrieres SpA Ing. Giovanni Brasso, quando sottolinea il fondamentale ‘allargamento’ delle vacanze di febbraio/carnevale anche nel calendario scolastico italiano. Questa decisione, che non solo andrebbe ad uniformare il nostro calendario scolastico a quello di altre nazioni, quali ad esempio la vicina Francia, sarà di indubbio beneficio per tutto il sistema neve. Occorre, inoltre, garantire ai giovani la pratica dello sci e degli sport invernali in genere, con “poco” investimento da parte delle famiglie, sensibilizzandoli a scoprire le bellezze che il mondo neve può offrire loro. Bisogna iniziare, insomma, a pensare ad una vera e propria rivoluzione culturale della neve.

ESERCITO ITALIANO MONDO NEVE [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ] Luca ARGENTERO ...ci vediamo presto in Vialattea...

di Rita QUARTA di Rita Quarta 52 Attore, regista, doppiatore, testimonial, modello

Luca Argentero è tante cose, ma è soprattutto un ragazzo alla mano

Il suo è stato un sì immediato alla nostra richiesta di intervista ... "perchè gli amici della Vialattea non si dimenticano"!

Notissimo ed amato non solo in Italia, piaci ad una fascia di età non categorizzata. Non sei il bello di turno che tra- monta ... la tua storia professionale lo comprova. Apparso per la prima volta al Grande Fratello edizione 2003, hai avuto sin da subito l’approvazione del pubblico per la tua faccia pulita, per la riservatezza e sobrietà torinese. Hai “approfittato” del successo senza cullarti, anzi con studio e sacrifici hai sfondato nel campo cinematografico. Come ricordi quegli inizi? Ricordo quegli anni e quei momenti della mia vita con af- fetto e grande divertimento. Tutto quello che ho fatto è stato scelto solo con il preciso intento di godermi le varie esperienze il più possibile, cercando di non prendermi mai troppo sul serio, ma con la precisa volontà di provare a fare

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le cose nel miglior modo possibile. Cinema, teatro, doppiatore. In pochi anni hai spa- ziato in questi campi espressivi collegati tra loro ma nel contempo diversi. In quale ti senti più “Luca”? Sicuramente il cinema, ormai mi sento a mio agio e stare sul set è senza dubbio la cosa che mi piace maggiormente. La tua apparizione in alcuni videoclip è stata una vera e propria interpretazione. Com’è sentirsi il fulcro “visivo” di una canzone? Ho collezionato solo piccole partecipazioni per ri- spondere alla richiesta di amici... sinceramente ... puro divertimento. Hai lavorato e lavori con grandissimi registi, inter- pretando personaggi non semplici. Come si fa a comunicare quei pensieri de “Il Grande Sogno”, come la lotta al capitalismo in un mondo, quello di oggi, basato sul capitalismo? “Diverso da Chi” ... nomination Miglior Attore Protagonista ... Chi è veramente il diverso oggi? Vedi, io interpretavo ciò che gli autori, attraverso la sceneggiatura volevano comunicare.... Gli attori, per dirla brutalmente sono solo burattini... Il diverso oggi? Il diverso è oggi chi ancora vede la diversità come un limite e non come un arricchi- mento. "Hop", "Gladiatori di Roma" ... doppiare un perso- LA SCHEDA naggio animato non è da tutti, bisogna essere cre- CINEMA dibili anche davanti al pubblico più severo, quello 2015 “Noi e la Giulia” – regia E. Leo dei bambini, appunto... 2014 “Fratelli Unici” – regia A. M. Federici È vero! In quei casi sono sempre stato affiancato da 2013 “Un boss in salotto” – regia L. Miniero / “Cha Cha Cha” – regia M. Risi / “Bianca come il latte bravissimi direttori di doppiaggio, in Italia ci sono i 54 rossa come il sangue” – regia G. Campiotti / “Il cecchino” – regia M. Placido professionisti più bravi al mondo, quindi credo che 2012 “Gladiatori a Roma” (doppiaggio) siano usciti dei buoni lavori. 2011 “E la chiamano estate” – regia P. Franchi / “Lezioni di cioccolato 2" – regia A. M. Federici / “Hop” Anna Foglietta, nell’intervista sul Vialattea Maga- (doppiaggio) zine dello scorso anno ti ha definito “il sabaudo” 2010 “La donna della mia vita” – regia L. Lucini / “Mangia, prega, ama” – regia R. Murphy / “C’è chi Luca ... vuoi risponderle? dice no” – regia G. Avellino Solo baci e calorosi abbracci posso mandare alla ro- 2009 “Oggi Sposi” – regia L. Lucini manissima Anna...una cara amica a cui voglio bene. 2008 “Il Grande Sogno” – regia M. Placido / “Diverso da chi?” – regia U. Carteni / “Solo un padre” “Poli Opposti” è uno dei tuoi ultimi film usciti nelle regia L. Lucini / “Beverly Hills Chihuahua” (doppiaggio) sale cinematografiche ... cosa bolle ancora in pen- 2007 “Lezioni di Cioccolato” – regia C. Cupellini tola? 2006 “Saturno Contro” – regia F. Ozpetek / “A Casa Nostra” – regia F. Comencini Oltre a Poli Opposti, ora sono al cinema con il film di TELEVISIONE Neri Parenti "Vacanze ai Caraibi" e poi con un’altra 2015 “Mala Vita” (cortometraggio) – regia A. Licata / “Ragion di Stato” – regia M. Pontecorvo commedia “Al Posto Tuo” a fianco di Stefano Fresi. 2013 “Pericolo Verticale” (serie di 8 puntate per Sky Uno) – prodotto e condotto da Luca Argentero Torino, la tua città, le montagne e le piste da sci 2010 “Tibero Mitri. Il Campione e la Miss” – regia A. Longoni della Vialattea, le baite in montagna ... Quanto 2007 “La Baronessa di Carini” – regia U. Marino ci pensi e cosa ti manca quando sei in giro per il 2006 “Carabinieri 6" – regia S. Martino mondo? 2005 “Carabinieri 5" – regia S. Martino Ci penso, ci penso, mi mancano moltissimo tutti i 2004 “Carabinieri 4$ – regia R. Mertes luoghi che hai detto. Raggiungo le "mie" montagne TEATRO della Vialattea ogni volta che posso. Ci sono cre- 2010/2011 “Shakespeare in love” – regia N. Scorza sciuto e non credo che questa passione si spegnerà PROGRAMMI TV mai... Quest’anno mi regalerò sicuramente un bel Grande Fratello 3 (2003) po’ di giornate sulla neve, quindi ci vediamo presto! Sky Cine News (2003-2004) Le iene (2011) Amici di Maria De Filippi (2013-2014) Pericolo verticale (2014) RICONOSCIMENTI Premio Diamanti al Cinema come miglior attore non protagonista per Saturno contro (2007)[7] David di Donatello 2009 - Candidatura come miglior attore protago- nista per Diverso da chi?[1]

CELEBRITY Enrico

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Pietro - Monviso 2004 La Famiglia VERGNANO e quell’indissolubile legame con la montagna

Pietro - Kilimangiaro 2007 altre scalate; non si diverte se le vette non superano abbondantemente i quattromila metri. E mio zio Carlo non è da meno con le sue interminabili camminate sul Mon- 56 viso, la Rognosa o la Valle d’Aosta. 57 Per tornare a noi, alla valle di Susa, al nostro splendido Comprensorio, di Rita QUARTA il brand Vergnano “accompagna” Sci Club e Scuole di Sci. Vero? Vergnano è la casa madre del Caffè Italiano, conosciuta in tutto il mondo per la fragranza e la qualità eccelsa delle sue mi- Certo, come non si può dare una mano scele. La storia dell’Azienda ha origini lontane, è una storia affascinante che inizia nel 1882, quando il nonno degli attuali a questi uomini, ai maestri di sci, ai proprietari, Domenico Vergnano, avviò l’attività aprendo una piccola drogheria nella cittadina di Chieri, ai piedi delle colline direttori di scuole e di Sci Club? Sono che circondano Torino. loro che con l’impegno costante e pro- Il negozio si specializzò ben presto nella torrefazione e vendita del caffè, delineando così la vera vocazione della famiglia fuso nel tempo fanno crescere i nostri Vergnano. Gli anni Trenta segnarono una tappa importante nella crescita dell’azienda, con l’acquisto in Kenya di una fat- ragazzi sia da un punto agonistico, toria produttrice di caffè e con l’apertura in Italia di tre magazzini, a Torino, Alba e Chieri. Ma sono gli anni Settanta, con la ma soprattutto da un punto di vista di costruzione dello stabilimento di Santena, che consolideranno definitivamente Caffè Vergnano tra i più prestigiosi torre- educazione e di rispetto nei confronti fattori italiani. Dal 2011 l’azienda ha raddoppiato lo stabilimento ed ha lanciato la linea Èspresso1882 che racchiude tutto della montagna. I maestri che mettono il gusto del vero espresso italiano alla comodità delle capsule compatibili con le macchine Nespresso. Oggi Caffè Vergnano passione e sacrificio rappresentano il rappresenta un esempio di eccellenza Made In riuscendo a coniugare la tradizione di oltre 130 anni con la tecnologia primo biglietto da visita dinanzi al turi- e l’innovazione del prodotto. sta. Bisogna essere riconoscenti a tutti Altrettanto affascinante e ricca di aneddoti è la storia che lega la Famiglia Vergnano alla montagna, un legame indissolubile loro e questo nostro affiancamento è che è cresciuto e si è rafforzato con il passare degli anni. un modo per dire grazie.

La Vialattea e le sue piste? Così Enrico Vergnano ci racconta... Abbiamo piste ed impianti magnifi- Per la nostra famiglia la montagna è sinonimo di relax, di sport, di vacanze, di lavoro talvolta. La mia famiglia ha sempre ci, coccoliamo la clientela italiana e frequentato la montagna sia d’estate che d’inverno. Mio padre Franco e mio zio Carlo, con le loro grandi camminate in Alta straniera. Certo, forse con un piccolo Valle di Susa hanno in qualche modo trasferito a tutti noi la loro passione. Era il tempo in cui in queste montagne vi erano sforzo in più, e non mi riferisco agli poco più di piccoli agglomerati di case e per lo ‘ski’ vi erano uno o due impianti di risalita. Sansicario e Sestriere sono le operatori del territorio, si riuscirebbe a mete preferite della mia famiglia e proprio qui continuiamo a trascorrere la maggior parte del tempo libero. Ne è passato portare ancor più turismo internazio- di tempo da allora, ora le località dell’Alta Valle di Susa sono diventate mete turistiche a livello internazionale. Così tanti nale. Ma lo sappiamo, è questione di passi in avanti sono stati fatti anche nel campo dell’accoglienza, nella coscienza della propria identità, nella valorizzazione mentalità o forse di gestione dell’im- dell’ambiente tout court. E poi che dire delle magnifiche piste della Vialattea. magine turistica. Qui la Sestrieres e Per la nostra famiglia la montagna va vissuta a 360°, una passione ed un legame che prevarica le frontiere. Pietro, mio cu- tutto l’indotto “neve” compiono tutto il gino, lui sì che è un intrepido. Le sue avventure vanno dalla scalata al Monte Rosa al Kilimangiaro, per non parlare di tante possibile nelle loro capacità.

MADE IN ITALY MADE IN ITALY Verbier VIALATTEA - IL MAGAZINE ] VERA ATYUSHKINA

Il cuore caldo 59 della siberiana in Alta Valle

di Paolo BLANC

CELEBRITY [ VIALATTEA - IL MAGAZINE

Vera, ex velina di Striscia la Notizia, manager, modella, fotomodella, attrice. L'abbiamo conosciuta in occasione delle tappe del Giro d'Italia di HandBike a Bardonecchia. Il sorriso e la sensibilità di Vera ci hanno subito conquistato ed ecco che raccontiamo una bella storia ...

Vera Atyushkina, come si dice in russo chapeau o com- sono potuti venire tutti da fuori Milano a causa di una plimenti? Una splendida donna, che da Striscia la Noti- nebbia quella sera veramente fittissima. Ad ogni modo zia, stagione 2004-2005, il programma con più odience è stata una festa meravigliosa proprio perché mi sono della tv italiana, abbraccia lo sport paralimpico ed il so- sentita circondata da tante persone che mi stimano, tra ciale mettendoci la faccia... Come è nato tutto ciò? le quali tanti amici che non mi hanno mai abbandonata, Ho sempre avuto attenzione per il sociale e per chi ha più neppure in quei momenti in cui ero un po’ scomparsa difficoltà nel vivere, anche perché anch’io vengo da una dalle luci dei riflettori. E’ stata l’occasione per ripartire terra non certo ricca e dove la gente semplice è più abi- alla grande con la presentazione del mio sito www.ve- tuata a condividere il poco che ha. Ho conosciuto lo sport raatyushkina.it. paralimpico proprio perché sono stata contattata per es- Panorama, Max, intervista su Men’s Healt ottobre sere la Miss Maglia Rosa del Giro d’Italia di HandBike del 2015, un servizio su un importante mensile australia- 2015. Catapultata in uno sport che provoca grandi emo- no, copertina ed editoriale per il mensile belga Virtuo- zioni, sin da subito ho sentito un grande calore ed affetto sitè Magazine, sempre legato al fashion, testimonial Sopra: Vera con Diego Colombari, vincitore della tappa di Bardo- da parte di tutti gli atleti e da parte degli organizzatori. per importantissime campagne pubblicitarie, Gucci, necchia e Maglia Rosa del Giro d'Italia HandBike 2015, categoria Posso dire che in questa esperienza ho trovato tanti rap- Vodafone..., sei stata premiata da Eva3000 quale foto- MH5. porti veri come in una grande famiglia. modella dell’anno estate 2015, ecc ecc. Un successo! Accanto: Vera ed Enzo Iacchetti testimonials entrambi del Giro Quindi Madrina all’ultimo Giro d’Italia di Handbike, Ora anche le montagne delle Olimpiadi di Torino 2006 d'Italia di HandBike. sempre presente, sempre con il tuo sorriso solare ac- ti ameranno... Come organizzi le tue giornate per tutti Sotto: Vera con un piccolo fan ed in basso a destra con Elisa Genovese, canto ai grandi atleti. Abbiamo visto proprio da loro questi impegni? modella di Oulx e "Madrina Maglia Nera" della tappa di Bardonecchia. tanto amore e tanta simpatia nei tuoi confronti. Le mie giornate sono effettivamente molto piene. Ho un Credo di essere così, spontanea e gioiosa con tutti. Nella calendario appeso in cucina dove segno tutti gli appun- Vera è stata riconfermata madrina famiglia dell'HandBike, in particolare, credo di aver solo tamenti, ma ultimamente non si riescono più a leggere 60 corrisposto tutto l’affetto ed il calore umano che ho rice- neppure i numeri dei giorni ed i nomi dei Santi! Che dire, del Giro d'Italia di HandBike 2016 vuto. sono contenta di dover gestire un'agenda così fitta di im- Il Giro d'Italia di HandBike ... Dopo Striscia la Notizia, e poi non ne parliamo più, ti sei pegni, tutti diversi e tutti professionalmente stimolanti. Il Comitato Organizzatore del Giro d’Italia di HandBike è un’Associa- rifatta innegabilmente il make up. Ora è nuovamente Ogni lavoro è un'occasione di crescita, è l’opportunità zione Sportiva Dilettantistica non a fini di lucro che ha per oggetto un successone ... Spiegaci questa evoluzione, il lavoro, i per farsi apprezzare e per avere altre proposte di lavoro la sviluppo e la diffusione del ciclismo attraverso l’esercizio di atti- sacrifici che hai dovuto compiere in questi anni. sempre più importanti. vità sportive dilettantistiche ed in particolare la formazione, la pro- Sono rimasta lontana dalla tv e dal mondo dello spettaco- Il teatro, la musica, il cinema, la televisione, dove si va mozione e l’organizzazione di gare ed ogni altra attività ciclistica in lo ma non sono scomparsa: ho fatto recitazione e teatro, ora? genere nel quadro, con le finalità e con l’osservanza delle norme e ho studiato meglio la lingua italiana e la dizione, ho fatto Non ci si può fermare, il teatro è una mia grande passio- delle direttive del CONI, della FCI e dei suoi Organi. L'HandBike diverse campagne pubblicitarie come modella o testi- ne e conto di riprendere molto presto. Ho diverse pro- Una handbike è un particolare tipo di bicicletta, che si muove trami- monial. Ho coltivato tanti altri interessi, l'amore per i miei poste, sia per la televisione che per il cinema, ma non te delle manovelle mosse grazie alle braccia umane. È quindi spesso tre gatti persiani, sono anche diventata imprenditrice nel voglio dire nulla finché non sono certa che si inizierà la usata da persone con disabilità agli arti inferiori. campo del benessere, la mia società si chiama Novinka e produzione. produciamo un sistema che aiuta le persone nei disturbi Veniamo a noi, come te la cavi con lo sci? Ti piace l’in- della respirazione nel sonno e che abbiamo chiamato il verno? Viste le tue origini siberiane è probabile che Gabbiano Salvasonno: www.salvasonno.com. tante cose ti avvicinino alla vita di montagna. Madrina del “Diamond of Fame” il 19 novembre 2015, Adoro la neve, anche se l’inverno in Siberia non è così evento benefico per la raccolta fondi per lo sport para- adorabile: fino a -50 gradi, non una temperatura che ti limpico insieme ad Annalisa Minetti e Antonio Rossi in consente di godere del paesaggio o di praticare qual- veste di Assessore allo Sport della Regione Lombardia. che sport. Tutto è così immobile a quelle temperature La tua partecipazione attiva al sociale ti rende ancora che sembra che anche i suoni, i rumori, le parole restino più "vera". Ti vedi diversa dalle altre colleghe? congelate nell’aria. Qui la neve è molto più godibile, le No, non penso di essere diversa. Ognuna ha la propria località di montagna della Vialattea sono ben attrezzate sensibilità e non mi piace far confronti in questo senso. ed accoglienti. Penso che se una collega è brava da lei posso imparare: Mi piace molto rimanere in una baita al calore e alla luce la critica se non è diretta non è utile e costruttiva. Se devo di un caminetto mentre fuori nevica! dire, mi ritengo una ragazza semplice e solare. Nel dare il Lo sci non è uno sport che pratico. In Siberia avevo inizia- mio affetto ne ricevo molto di più. to con lo sci di fondo, qui ho provato solo una volta con Il locale Just Cavalli di Milano il 26 ottobre 2015 è stato la discesa ma dico solo che non ho la stessa eleganza di "tutto per te", per la presentazione del sito www.veraa- quando mi trovo su una passerella a sfilare o su un palco. tyushkina.it. Ci racconti della serata? Conosci la Valle di Susa ed il Comprensorio sciistico Avevo invitato molti amici, più di 150. Purtroppo non della Vialattea, tra i più belli al mondo?

CELEBRITY Quest’anno ad agosto sono venuta in alta valle, a Bardonecchia, per la prima volta, in occasione di una tappa del Giro d’Italia di HandBike. Sono rima- sta incantata dalla bellezza delle montagne della valle, dei corsi d’acqua e dei boschi. Ho deciso di rimanere un po' in alta montagna, sperando che si fermasse il tempo per non dover mai abbandona- re quel paradiso! Spero di ritornarci molto presto, magari quando leggerete sarò lì, un'occasione per imparare sul serio a sciare… Sarebbero ancora tantissime le domande, ma le parole portano via lo spazio alla "fotografia", alla tua bellezza, i lettori hanno detto “basta”... Abito della stilista E’ pacifico, ti aspettiamo, estate, inverno o mezze Yvonne Paiano della Sartoria stagioni ... decidi tu! Corso De Rege di Vercelli [ VIALATTEA - IL MAGAZINE Elisa Vottero

gerita, forse mi avrebbe allontanato da quella tristezza che giorno dopo giorno mi accompagnava dopo la scomparsa della mia adorata nonnina. Comunque nulla, Elisa, Donna Avventura sono rientrata a Cesana e poi a Cuneo, dove vivo abitualmente con il mio fidanzato. Dopo nemmeno due giorni dal mio rientro in Italia, la grande sorpresa, a quel punto e l'amore per la "sua" quasi inaspettata. Sono stata richiamata, era il 20 luglio … mi avevano ‘ripescata’. E da lì a breve sarebbe iniziata la mia 'Donna Avventura'. Prima ancora della partenza abbiamo trascorso 10 giorni in alta Brianza, a Sirtori, per completare gli ultimi giorni montagna di addestramento”. Tra un racconto e l’altro scappa qualche parolina non proprio dolce e si capisce che Elisa è delusa… “A metà agosto eravamo pronte per partire … Messico, Guatemala, Costa Rica, i Ca- raibi, Haiti, la Repubblica Domenicana, Santo Domingo … Luoghi fantastici, final- mente avrei visto anche quella parte del mondo che mi mancava…! Ero felice, sicura, 64 di Rita QUARTA soddisfatta, pronta alle notti in tenda ed agli incontri con la popolazione, pronta a scoprire nuove culture e …”. Un sorso di birra, ci sta eccome… E’ proprio bella! Questa è la prima cosa che viene in mente “Ed invece, sin dal primo giorno che siamo arrivate, tutta la poesia è sfumata via, quando si incontra Elisa Vottero. niente amicizie, tra ragazze non potevamo nemmeno essere amiche, parlare poco, Sì, è così. Elisa, “Sisa” è alta, bionda, lineamenti perfetti e sguar- dovevamo sottostare a regole prefissate, orari, non potevamo scegliere cosa man- do profondo che esprime il suo animo. giare, capire insomma … Altrimenti un secco ‘non capisci niente’, non ce lo toglieva Ma per chi la conosce, la bellezza non dico che viene in secon- nessuno. Ok! La vita lì non era poi così magnifica come speravo. Ma quando le ester- do piano, ma lascia il posto alla sincerità ed alla trasparenza di ne erano finte, le visite finte, finte anche le riprese, la macchina fotografica che- ser una giovane donna di 24 anni, che non si piega, certo, davanti viva solo per scena, le parole pesanti di quell’uomo… beh non ce l’ho più fatta. Non agli ostacoli. riuscivo a far finta di nulla, non ero nelle ‘sue’ grazie, non stavo ai diktat televisivi per Elisa è la giovane della famiglia Vottero, papà Diego ne è or- l’audience …. ‘stringi le braccia che si vede di più il seno’!!! No, non ci potevo stare. Ho goglioso ed i fratelli … gelosissimi! Abbiamo voluto dedicare un bel caratterino, certo, ma prima di tutto viene la consapevolezza di quello che si è, queste pagine del Magazine a Sisa per due motivi ben precisi: ed io so bene chi sono e cosa voglio! uno è una brava maestra di sci cresciuta in Vialattea, due la sua Così dopo i primi tempi di scontro e di ‘… questa volta mi arriva un ceffone …’ ho partecipazione alla trasmissione televisiva di Rete4 “Donna preso la decisione di andar via, di rinunciare a quella che prima era una bella grande Avventura”, dove è protagonista nelle prime puntate. “avventura”. Non riesco ancora a capire se tutto il mondo della televisione è finzione, “Sono partita con infinito entusiasmo…” racconta Elisa, seduta non vorrei crederci, ma se questo è l’impatto … non mi beccano più, perché fonda- di fronte a me da Artichoke, nella ‘sua’ Cesana. Il cappello rosa mentalmente a me della televisione, della notorietà, di farmi vedere insomma, non in testa, un buon bicchiere di birra e … quegli occhioni grandi me ne frega niente”. che “ti parlano” e non le permettono di dire bugie, tanto sono Sta un po’ in silenzio Elisa, il che è abbastanza inusuale, vulcanica com’è. trasparenti dell’anima. “Vedi, eravamo arrivate a non avere più sicurezze, ogni cosa sembrava un ostacolo Non abbassa lo sguardo Elisa e continua il suo racconto. insormontabile, tutto doveva essere perfetto, come lo voleva ‘lui’. Anche fare benzina “I primi giorni trascorsi a la Thuille, in Valle d’Aosta, verso l’ini- mi metteva ansia, chiudere l’auto, spegnere le luci, andare a dormire, svegliarsi, ac- zio di luglio, per la prima selezione, sono stati veramente unici. cendere la radio e …’buongiorno da Elisa’, ‘buongiorno da Roberta’. Pensa che la più Eravamo all’incirca 100 ragazze, pochissime se si considerano grande digressione era andare a ‘rubare’ il gelato durante la notte, in silenzio, dalla i migliaia di video inviati alla Redazione di Donna Avventura. camere scendere in cucina, senza farci sorprendere, con la radiolina sempre dietro Sistemazione in tenda e due giorni di prove di destrezza e disin- …!!! Eravamo felici come delle bambine per quel piccolo tatuaggio con la penna, voltura davanti alle telecamere. Ho conosciuto tante ragazze, un tenuto nascosto per giorni. Non potevo continuare, capisci, non ero io, non mi sen- primissimo “scontro” con le telecamere, il “time” del set, le pseudo tivo bene. La cosa più bella che però mi porto dentro è il rapporto con le compagne avventure, il conoscersi, le pose fotografiche. Dopo la prima se- di avventura, si è instaurato un rapporto magnifico! Grazie a questa esperienza ho lezione sono stata mandata a casa … Un po’ di delusione a dir trovato splendide nuove amiche…”. la verità. Pensavo che quell’avventura mi avrebbe un po’ alleg-

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Sisa non voleva più stare, voleva di nuovo la sua libertà… “Pensavo che abbandonando la trasmissione avrei dato un dispiacere a mio papà, alla mia famiglia … pensavo ‘chissà cosa dice la gente’…”. In realtà abbiamo tifato tutti per Sisa quando è partita, 20 mila visualizzazioni per lei sulla pagina pubblica fb del Notiziario InAltaValle, ma abbiamo capito che qualcosa non andava quando proprio su fb è apparsa la frase ….”non è tutto oro quello che luccica…” e certo non era Elisa che non luccicava! “Quando ho deciso di lasciare la trasmissione mi sono tolta un peso enorme dalle spalle”. Una volta arrivata a casa Elisa era praticamente irreperibile… “Ho raggiunto mio fratello in vacanza, sono stata con la mia famiglia. Quanto mi è mancata, il non poterla sentire era veramente pesante, non potevamo avere il cellulare, non potevamo sentire nessuno!”. Ora Elisa è ripartita, lavora a Courchevel come richiestissima maestra di sci … “Sin da bambina ho sempre ammirato i maestri di sci, papà Diego, zio Marco. Pensavo che da grande anch’io avrei indossato quella divisa. Ho vissuto e sono cresciuta a Cesana Torinese, le piste della Vialattea la mia casa, i suoi pendii, le discese, le curve, i boschi. Un incanto. Dopo un primo anno di insegnamento come maestra di sci a Sansicario, alla Action, sentivo che dovevo fare altre esperienze, avevo ed ho le spalle coperte, sono cosciente della mia fortuna, ma dovevo cavarmela da sola. Così, quasi per caso mi offrirono un posto come maestra a Courchevel, sono lì da quattro anni e quest’anno, in un’altra scuola … sarò l’unica maestra donna! Una figata”! Così ... Elisa è a casa! Bella e sorridente come sempre! Solare come solo lei è!

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Nicola Dutto, campione in pista, campione nella vita. Il suo sito riporta in home page la frase "Si dice che la forza di una persona si vede nel momento in cui si rialza dopo una caduta" ... mai frase più vera può sintetizzare la vita di ognuno di noi? Nicola ed Elena, una coppia formidabile, sempre in giro Nicola per il mondo, ma con il cuore a Sauze e che trovano un momento per raccon- tarsi sulle pagine del Vialattea Magazine DUTTO "La forza di una persona si vede nel momento in cui si rialza dopo una caduta”

a cura della Redazione 68 69

Abbiamo avuto occasione di parlarci qualche anno fa, sempre per il Vialattea Magazine, per l’articolo sul Winter Wheels ... d’inverno, ora, a distanza di qualche anno ci rivediamo d’estate per il Trofeo KTM, sempre a Sauze d’Oulx ... sei di casa qui! Si hai ragione qui mi sento come a casa, negli anni il rapporto di collaborazione è cresciuto esponenzialmente, è bello cre- are eventi avendo a che fare con persone altamente professionali. Le montagne della valle di Susa, sebbene limitino lo sguardo al di là dei monti, sanno regalare emozioni che valicano i confini. Le tue emozioni e cosa ti trasmette la montagna? La montagna mi trasmette serenità da sempre, sia che cavalchi la moto, la mtb o un paio di sci. Le montagne sono per antonomasia una sfida, l’uomo le teme e le ama, le percorre e le scopre poco per volta. Tu di sfide nella vita nei hai affrontate. Qual’è stata la gara più impegnativa e quella che ricorderai per sempre? Sicuramente da “bipede” la Baja Montes de Cuenca in Spagna nel 2001, fu la mia prima esperienza in terra iberica a contatto con i mostri sacri della specialità, una grande emozione! Dopo l’incidente, la Baja 1000 del 2013, corsa attorno a Ensenada in Baja California, terzo gradino del podio agguantato fra i paraplegici. Cosa hai in programma per il prossimo futuro? Dall’ultima volta che ci siamo sentiti ho terminato la Coppa del Mondo Baja ed ho finito 4° assoluto con i normodotati; il prossimo anno tornerò a correre negli USA, prendendo parte a tutto il campionato “Best in the Desert”. Cosa spinge ad essere sempre i più veloci, a tagliare il traguardo, ad alzare le braccia al cielo, a sfidarsi in continuazione senza mai mollare?

Nicola e la moglie Elena Hai detto bene ”sfidarsi”, la sfida è solo con me stesso, certo, se posso ne vado ancora a prenderne qualcuno se vedo la

HOME loro polvere! Quando termino una gara sono contento perché ho raggiunto un obiettivo che mi ero posto, dopo sacrifici, allenamenti, contrattempi. È anche quello che avviene nei mesi precedenti la gara che mi piace e mi fa stare bene…però ddd l’adrenalina in gara è linfa pura…senza mai arrendermi, è la vita che facevo prima dell’incidente, è la mia educazione spor- tiva che non mi fa mollare… Ci parli dei tuoi progetti con la KTM e di quelli personali futuri? Con KTM Italia continua il legame sportivo e di amicizia che ci ha legato fino ad oggi, Angelo Crippa (AD Ktm Italy) ha credu- to in me senza compassione ed per questo lo stimerò sempre come uomo e come leader. I nostri programmi sono quelli di partecipare a tutto il Campionato BITD in California ed a due gare dello SCORE in Baja California. L’idea di confrontarmi con piloti che partecipano a quelle importanti competizioni è da sempre il mio stimolo e la base alla mia preparazione fisica… La natura in quei luoghi poi la fa da padrona e determina il ritiro insieme alle rotture dei mezzi del 60 % dei partecipanti, quindi l’asticella delle difficoltà sale. Hai una famiglia fantastica, quanto è importante per un atleta il supporto delle persone amate e quanto della loro “forza” di porti in gara? Senza Elena e le ragazze non sarei sicuramente riuscito a realizzare tutto quello che ho fatto fino ad ora, la serenità che mi trasmettono la porto in gara con me. Il tuo sito si apre con in home page una frase “Si dice che la forza di una persona si vede nel momento in cui si rialza dopo una caduta…” Credo molto in questo…e credo anche che puoi saper quanta forza di carattere hai solo nel momento in cui cadi e non hai che due possibilità, piangerti addosso o rimboccarti le maniche e lottare. PALMARES Da normodotato 2004 Campione Spagnolo Rally T.T. 2006 Campione Spagnolo Rally T.T. 2008 Campione Europeo ed Italiano Baja 2009 70 Campione Europeo ed Italiano Baja

Da paraplegico 2012 Baja Aragon 24 assoluto 2013 Baja 1000 (MEX) 3° classificato 2013 winter wheels

di PAOLO BLANC Semplicemente Fabio Aru, lo scalatore sardo dell’Astana Pro Team, ha trovato in Sestriere la base ideale per preparare i suoi successi. Nel 2015 la consacrazione con la vittoria alla FABIO! Vuelta di Spagna e un brillante secondo posto al Giro d’Italia salendo sul gradino più alto del podio nelle tappe alpine di Cervinia e Sestriere.

testo e foto di EZIO ROMANO

Fabio e la fidanzata Valentina

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“Ciao, sono Fabio Aru, il ciclista”. Con queste parole mi si presentò con una telefonata nella primavera del 2014. “Lo scorso lenarsi con le salite impegnative di Giro anno - proseguì - sono venuto ad allenarmi a Sestriere ed ora vorrei tornarci visto che mi sono trovato molto bene. Mi dareste e Tour che sono a due passi da Sestriere. una mano a trovare una sistemazione per tre settimane?”. Mi riferisco all’Isoard, al Galibier, al Mon- Un ragazzo rimasto semplice, umile come allora, anche dopo aver vinto una tappa al Giro d’Italia 2014 (classificandosi terzo ginevro, al Colle delle Finestre, al Colle assoluto), due frazioni alla Vuelta di Spagna che lo hanno candidato a diventare una stella del ciclismo su strada. Una candi- della Scala e a quello del Moncenisio e datura sbocciata nel 2015 con la vittoria di due tappe al Giro d’Italia, dove si è piazzato al secondo posto finale alle spalle di del Sestriere. Fare base a Sestriere, oltre un certo Alberto Contador. Poi la consacrazione con la splendida vittoria in rimonta alla Vuelta di Spagna 2015. ad essere logisticamente un comodo Proprio Alberto Contador, con la Maglia Rosa sulle spalle durante la conferenza stampa a Sestriere al termine della penulti- punto di partenza, rappresenta anche ma tappa del Giro d’Italia 2015 “Saint Vincent-Sestriere”, lo ha indicato come astro nascente del ciclismo moderno indican- un valore aggiunto per la preparazio- dolo come suo erede. Lui, Contador, lo ha visto reagire da campione dopo essere andato in crisi sul Mortirolo. Ha pedalato ne in quanto si soggiorna a 2.000 metri con la testa e il cuore. Un Contador che ha trovato in Aru l’unico ostacolo verso la conquista del Giro d’Italia 2015 con le due d’altitudine, una condizione atmosferi- vittorie di tappa inanellate a Cervina e a Sestriere. Contador, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha riconosciuto in ca che stimola l’organismo. Ringrazio gli Aru “un rivale più esplosivo di Nibali, un ragazzo del quale non si conoscono ancora i limiti”, dandogli un bel 10 in pagella per amici di Sestriere per l’ospitalità. L’obiet- come ha gestito questo Giro d’Italia. tivo è di ricambiare la loro fiducia con un Ma facciamo un passo indietro ad inizio stagione 2015. Altra telefonata. “Ciao, come stai? Verrei ad allenarmi per il Giro d’Italia grande Giro d’Italia!”. e poi per la Vuelta. Mi dareste una mano? Se possibile porterei anche tre miei compagni dell’Astana. Sono ragazzi eccezionali con La stagione sciistica in Vialattea si è loro mi trovo molto bene e vogliamo prepararci al meglio per gli impegni di stagione”. chiusa da poco, le piste sono anco- A meno di due settimane dal via del Giro d’Italia 2015, Fabio arriva a Sestriere insieme ai compagni di squadra Paolo Tira- ra ben innevate tanto che, prima di longo, Dario Cataldo e Diego Rosa. È visibilmente debilitato da quella che si scoprirà un’intolleranza alimentare. Ha perso presentarsi al via del Giro d’Italia, Aru diversi chili e deve riprendersi prima possibile. Inizia pedalando sui rulli al Palazzetto dello Sport. Poi riprende a scalare le si concede un pomeriggio di relax ai nostre montagne insieme ai suoi compagni. 2.035 metri d’altitudine di Sestriere. “Sono venuto ad allenarmi per la prima volta a Sestriere nel 2014 – racconta – prima del Giro d’Italia. Poi sono tornato un mese a Accetta con entusiasmo la proposta di luglio ed ancora una decina di giorni ad agosto, in preparazione per la Vuelta di Spagna. Devo dire che è un luogo perfetto per al- Vialattea per fare un giro in motoslitta

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alla scoperta delle piste. In particolare sulla mitica pista Olimpica G.A. Agnelli teatro di imprese memorabili con grandi campioni che hanno firmato prestigiosi successi in Coppa del Mondo, Mondiali di Sci ed Olimpiadi inver- nali. “È stata un’esperienza emozionante - racconta il cam- pione sardo - ho sempre visto queste piste dalla strada quando passavo in bicicletta ma non avevo mai avuto occasione di vederle da vicino. Anche il giro in motoslitta è stato divertente. In futuro spero di avere più tempo per venire durante la stagione invernale ed imparare a sciare”. Un mese dopo Fabio ricambia alla grande l’ospitalità nella penultima tappa del Giro d’Italia la “Sanit Vincent- Sestriere”. Dopo aver scalato il Colle delle Finestre si rende protagonista di un finale di frazione veramente entusiasmate. Ripresa la testa della corsa tra Usseaux e Pragelato, a due chilometri all’arrivo, ha dato fuoco alle polveri facendo il vuoto alle sue spalle. Ogni volta che si alzava sui pedali per rilanciare l’azione una folla oce- anica, assiepata oltre le transenne, rispondeva con ap- plausi sempre più intensi ed un tifo da stadio. Applausi che hanno accompagnato il giovane sardo “sestrierese d’adozione” sino alla linea del traguardo che ha tagliato a braccia levate con la grinta e l’entusiasmo che lo con- traddistinguono e che lo rendono speciale. Suo il secondo posto finale nel Giro d’Italia e la Maglia Bianca di miglior giovane. A metà luglio Fabio Aru torna ad allenarsi Sestriere con i suoi compagni. Partecipa con entusiasmo alla giornata organizzata in suo onore dal Comune e dalla Pro Loco di Sestriere incontrando i suoi tifosi domenica 19 luglio in un autentico bagno di folla. “Sestriere - ha dichiarato nell’occasione - è la mia seconda 74 casa. Volevo in qualche modo ricambiare l’affetto del pub- blico che mi ha applaudito durante il Giro d’Italia. Sono due anni che vengo qui ad allenarmi ed ho trovato una grande accoglienza da parte di tutti”. L’ultimo allenamento di rifinitura sulle strade delle Mon- tagne Olimpiche della Vialattea, prima della Vuelta di Spagna, si svolge a cavallo di ferragosto. Un momento importante condiviso con il Team Astana che porta a Se- striere la sua coppia d’assi, Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Per il “Cavaliere dei Quattro Mori” ormai si tratta di un ritorno a casa mentre è la prima volta che “Lo Squalo di Messina” si allena a Sestriere. Il Team Astana, guidato dal coach Paolo Slongo, parte- cipa ad una conferenza stampa indetta, mercoledì 12 agosto, dal Comune di Sestriere voluta per sottolineare le potenzialità di quest’area alpina in chiave di prepara- zione in quota. “L’edizione 2015 della Vuelta di Spagna si presenta assai impegnativa, ci sono tutti i big, credo manchi solo Conta- dor. Bisognerà tener d’occhio un po’ tutti. Una cosa è certa: darò il massimo!”. E’ stato bellissimo vederlo vestire la Maglia Rossa di lea- der in piazza a Madrid durante premiazione finale della Vuelta di Spagna! Fabio Aru è l’orgoglio della sua Sardegna, di Sestriere e dell’Italia intera che ha trovato in lui un ragazzo sempli- ce, capace di soffrire, piangere e gioire. Pubbli&co sas Pubbli&co Un nuovo idolo del ciclismo, dello sport. Un ragazzo di cui essere fieri! SCUOLA SCI OLIMPIONICA SESTRIERE VIA SAUZE 2 - 10058 SESTRIERE - TO TELEFONO: 0122 76116 INCONTRI IN VIALATTEA WWW.SCUOLASCIOLIMPIONICA.IT Run for life. Tutta la vita si corre ... Per “correre” non intendo emblematicamente la fatica per raggiungere un obiettivo che sia lavoro, famiglia, casa. La Corsa, quella che si perde nella notte dei tempi, che trova rappresentazioni nelle inci- sioni rupestri, nei simboli nella preistoria. Quella dei bimbi che quando corrono CORRO PER PURO PIACERE si sentono invincibili, dell’uomo, per non arrendersi dinanzi a se stesso. La Corsa che negli anni ipertecnologici, anziché obsoleta, demodèe, out, si mostra in tut- ta la sua ineluttabile forza... Correre è “lo sport”, la pratica del tempo libero per antonomasia, ogni età non ne è esclusa. Le persone che amano il podismo sono generalmente allegre, in buona salute, attive e positive, chi corre è mediamente Valeria STRANEO più felice. Così senza tanti preamboli riporto aforismi e citazioni da uomini che provengono da ogni parte del mondo, anche vissuti in altri secoli ... pensatori, La maratoneta a Sauze nell'imbrunire confida le sue emozioni... artisti, campioni.

Da quando ho imparato a camminare mi piace correre (Nietzsche) Devi imparare a correre prima di camminare (Rusty Ryan - “Oceans Thirteen”) Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze, sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni (Jesse Owens) Correre ha significato per me crescere, aprirmi agli altri, maturare (Gabriella Doria) La corsa è una ricerca della propria pace interiore, e così è una vita ben vissuta (Dean Karnazes)

Corro perchè se non lo facessi sarei pigro e spenderei il mio tempo sul divano. Corro per respi- rare l’aria fresca. Corro per esplorare. Corro per sfuggire all’ordinario, corro ... per assaporare 7476 il viaggio lungo la strada. La vita diventa un po’ più vivace, un po’ più intensa. A me questo piace (Dean Karnazes)

Alcuni trovano conforto andando in analisi da un terapeuta, altri poggiano la loro testa sul bancone del pub e si tuffano in una pinta di birra. Io ho scelto di correre: questa è la mia terapia (Dean Karnazes - “Ultra Marathon Man”)

A coloro che mi hanno chiesto “perché”? Spesso ho risposto dando una spiegazione banale [...] Avrei fatto meglio a rispondere: “prova a correre tu per 80 chilometri e troverai tu la risposta”. (Dean Karnazes - “Ultra Marathon Man”)

Cominciai a correre. Finché i muscoli non mi bruciarono e le vene non pomparono acido da batteria. Poi continuai a correre (dal film Fight Club) Se sono libero è perché continuo a correre (Jimi Endrix) Corri e fottitene dell’orgoglio (Vasco Rossi - Giocala) Amo l’atletica perché è poesia / Se la notte sogno / Sogno di essere un maratoneta (Eugenio Montale)

L’importanza non è quello che trovi alla fine di una corsa ... l’importante è quello che provi mentre corri (Prof. Martinelli - Notte prima degli esami) Il running è una filosofia di vita. Lo corri con le gambe ma lo pratichi con la testa e con il cuore (Antonello Camilotto - Pianeta Running) di Ilaria PERRON CABUS Lo Stadio è per gli spettatori. Noi running abbiamo la natura ed è molto meglio (Juha Väätäinen) Che cosa significa per te correre? La corsa è una filosofia di vita Quando corro tutti i pensieri corrono via. Superare gli altri è avere la forza, superare Come è nata questa passione? se stessi è essere forti (Confucio) Vi sembrerà strano ma trovo piacere nel fare fatica. Questa passione è innata, corro sin da bambina, anche se da poco ho raggiunto i cosiddetti “alti livelli”. In realtà corro per puro piacere. Ho iniziato con i Giochi della Gioventù, alle elementari, Correre è la più grande metafora della vita, perché ne tiri fuori quello che ci hai poi alle medie, successivamente le gare in pista e le campestri. La mia prima vera competizione è stata nel 2000 con la Turin messo dentro (Oprah Winfrey) Marathon. Per quella gara ricordo che mi allenavo per circa 70 km a settimana. Conclusi la maratona in 3h 32’. La tua specialità è quasi totalmente appannaggio delle atlete africane ... “Corro per puro piacere” sono infine le parole tranchant dell’icona del mondo running Verissimo, sono le migliori al mondo e per poter raggiungere il loro livello devo faticare davvero tanto. Certo, nel mio pic- Valeria Straneo, che abbiamo incontrato l’estate passata nel suo buen ritiro di Sauze d’Oulx. colo cerco di dare sempre il meglio. Un’affermazione la sua che suona come un inno incontrovertibile al podismo. La corsa per Che rapporto hai con loro? Valeria è infatti passione, amore, un “gesto” naturale volto alla maggiore conoscenza di se Sono abbastanza riservate ma disponibili e gentili. Quando capita l’occasione scambiamo anche due parole ... E’ innegabile, stessa, “all’idea del superamento” dei propri limiti fisici e mentali. sono forti per una serie di caratteristiche fisiche e di ambiente, vivono sugli altipiani ad un’altezza spaventosa, di conse- guenza e rispetto a tutte le atlete che corrono in pianura sono più avvantaggiate. a cura di Paolo BLANC CAMPIONI IN VIALATTEA INCONTRI IN VIALATTEA [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ]

Durante una maratona cosa pensi? In gara sono concentratissima sul percorso, in allenamento ho la testa da altre parti, magari penso a cosa comprare, fare la spesa, ai bimbi, alla mia famiglia, ma quando corro, la mia testa è solo unicamente sulla gara. Chi è la tua allenatrice? Beatrice Brossa, amica ed allenatrice. Le tue più grandi emozioni a livello agonistico? Certamente le Olimpiadi 2012. E come non ricordare i Mondiali di Mosca del 2013, un’emozione unica e la medaglia d'argento ancor di più. Un altro grande momento di felicità è stato il record italiano a Rotterdam. Ti piace il freddo? No, lo patisco particolarmente, sono fortunata visto che le competizioni più importanti sono ad agosto, con il caldo... Ecco, qui ti volevo! Brasile 2016, che cosa mi dici al riguardo? In teoria sono già in squadra .... in pratica è tutto da vedere. Questo 2015 è stato l’anno più brutto a livello agonistico, sono stata ferma 4 mesi il passato inverno per una lesione al bicipite femorale, lesione di 1 cm che ho curato grazie al dottor Chirillo. È stato un processo riabilitativo molto lungo, iniziato a gennaio, quando ho fatto l’ultima infiltra- zione, posso dire che sono guarita definitivamente a giugno. Dai, una domanda per smitizzare le grandi fatiche degli allenamenti (il piacere wow ndr) che ti attendono. Qual- che notte, quando non riesci a prendere sonno hai mai provato a contare i chilometri percorsi ... anziché le stereotipate pecore? No, ma la prossima volta proverò a contare i metri. A parte gli scherzi, hai mai pensato ai chilometri percorsi? No, eccetto una volta e lo ricordo ancora, durante la maratona di New York. Ero davvero stremata e contavo ogni singolo passo, non vedevo l’ora di arrivare alla fine. Parlaci di queste montagne. Questa è la casa dei miei suoceri, mio marito ci viene fin da quando aveva 10 anni, in montagna, a Sauze d’Oulx. Io qui ho imparato a sciare, propio sulle piste della Vialattea e sebbene sciare mi piaccia moltissimo, ho dovuto metter- lo da parte questo sport per una questione di sicurezza. Le piste sono favolose, mi sono sempre divertita da morire. Riesci a portare i bambini con te? Si qualche volta, come sempre e come in tutte le famiglie muoversi è sempre complicato. Il tuo libro “Valeria fa ‘gli’ Olimpiadi - Storia di una campionessa che non sapeva di esserlo”! Continuavano a dirmi che avrei dovuto scrivere un libro sulla mia storia ecc. Parlando con un amico e giornalista decisi di gettarmi in questa avventura ... una mega intervista di due giorni servì per scriverlo ... Si parla della carriera, del fatto che sono entrata in nazionale in età avanzata ... la mia storia è un po’ l’opposto delle altre ... Valeria fa ‘gli’ 78 Olimpiadi è nato per scherzo ed alla fine il risultato è un libro carino e leggibile. 79 Viene fuori la tua personalità! Si ..., mi avete conosciuta, sono un persona semplice. Atlete africane ok, ma qual’è il tuo rapporto con le altre italiane, visto che traspare una certa diffidenza? All’inizio, lo devo ammettere molto difficile. Erano già in squadra nazionale e poi sono arrivata io. Non ci credevo nemmeno ... Alcune ragazze pensavano “dove vive?”, pensavano che fossi una “piena di doping” ... certi risultati a 35 anni non possono essere possibili. Queste accuse, assolutamente infondate, mi hanno fatto davvero male, anche perché sono contraria a queste pratiche. Esiste ancora gente che fa uso di sostanze dopanti, ma noi siamo control- latissime. L'atletica e tutti gli sport se puliti sono bellissimi!

Lasciamo Valeria così, in questo imbrunire sauzino, la temperatura è diventata assai frizzantina, Valeria ci saluta ama- bilmente, ancora in tenuta da allenamento. A casa, Manlio, Leonardo ed Arianna la attendono per la cena.

INCONTRI IN VIALATTEA INCONTRI IN VIALATTEA LA SCHEDA______

CAMPIONESSA ITALIANA 10km nel 2011 e 2012 10000m nel 2013 Mezza Maratona nel 2012 e nel 2014 OLIMPIADI Maratona 8° classificata nel 2012 CAMPIONATI MONDIALI Maratona 2° classificata nel 2013 Mezza Maratona 8° classificata nel 2014 CAMPIONATI EUROPEI Maratona 2° classificata nel 2014 GIOCHI DEL MEDITERRANEO Mezza Maratona 1° classificata nel 2013 MARATONE New York 2014 (USA) - 2h29'23'' - 8° classificata Europei Zurigo 2014 () - 2h25'27'' - 2° classificata New York 2013 (USA) - 2h28'22'' - 5° classificata Mosca 2013 (Russia) Campionati Mondiali - 2h25'58'' - 2° classificata 78 Torino 2012 (Italia) - 2h27'04'' - 3° classificata Londra 2012 (Inghilterra) Olimpiadi - 2h25'27'' - 8° classificata Rotterdam 2012 (Olanda) - 2h23'44'' - 2° classificata Berlino 2011 (Germania) - 2h26'33'' - 8° classificata PRIMATI PERSONALI 10.000 pista: 32'15" (Bilbao, Coppa Europa 2012, 6a classificata) 10 km su strada: 32'07" (Lucca, Campionati Italiani 2011, 1a classificata) ½ maratona: 67' 46" (Roma, Campionati Italiani 2012, 4a classificata, 1a italiana) Maratona: 2h23'44" (Rotterdam 2012, 2a classificata, NR) mountain homes

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di Giovanna ROCCA

Ho trascorso una parte dei miei anni in città dove caos e vita frenetica la fanno da padrona, poi mi sono trasferita in un luogo dove natura, paesag- gi incantati e pace ti avvolgono in un'atmosfera L’Hotel Sansicario Majestic è a Sansicario (TO), 1.700 m. slm, a 8 km da unica: “LA MONTAGNA”. Sestriere, sulla Vialattea, il più bel comprensorio sciistico delle Alpi, con Montagna significa contemplare la bellezza del paesaggio che si estende davanti ai nostri occhi, 400 km di piste di ogni livello. L’hotel dispone di 150 camere, anche family, la montagna è un luogo dove regna la pace e la piscina coperta e riscaldata, palestra, centro wellness, miniclub, junior tranquillità, un luogo che offre la possibilità di club e spazio spettacoli. Offre una ricca ristorazione, cucina mamme per fare fantastiche escursioni a contatto con la na- tura, la flora, la fauna. preparare le pappe per i bimbi, animazione. 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In ogni spazio, come per l'esterno, è "d'obbligo" mantenere le tracce della cultura popolare, oggetti ed arredi che racchiudono un significato storico, che rimandano alla antica tradizione mon- tana: una vecchia madia, un vecchio utensile per filare la lana, un forcone da fieno, ecc. Una ricerca attenta dei dettagli, per fare della casa il luogo in cui si esprime in tutta libertà, la perso- nalità di chi la vive e la abita. Anche le porte hanno un ruolo fonda- mentale, sia come elemento architet- Sullo sfondo le montagne e sulle cime più alte si intravede la neve, quella neve che in inverno tutto ricopre (...) e ti proietta tonico sia come prima presentazione in un'atmosfera di grande serenità e pace. della famiglia che "vive la casa". Il pri- Il cielo azzurro, quasi se fosse dipinto, sovrasta le catene montuose, creando ancora una volta un'atmosfera piacevole e mo contatto tra il visitatore e l'abita- rilassante. zione avviene proprio tramite l'ingres- Progettare e ristrutturare le abitazioni nel rispetto delle tradizioni locali, creando interventi edilizi coerenti con gli aspetti so. Nella cultura alpina, infatti, la porta compositivi e formali dei nuclei originari del luogo, è l'elemento cardine sul quale basare gli interventi. è sempre studiata per porgere simbo- Ristrutturare vuol dire conservare gli insediamenti esistenti nel rispetto del patrimonio edilizio originario e mantenere, licamente il benvenuto. qualora sia possibile, un legame storico con la storia e la cultura locale di tali insediamenti. Queste sono le case di montagna, bel- 84 Anche una casa di recente costruzione può trasmettere l'atmosfera suggestiva di una vecchia baita di montagna, permet- le, suggestive ed accoglienti, che at- tendo di abbinare a quell'atmosfera calda e invitante, tipica delle baite, tutte le comodità di una casa moderna. traverso una progettazione attenta nel In tutti gli interventi di ristrutturazione di vecchie baite, grange o case, è d'obbligo saper riconoscere e recuperare l'anima rispetto delle tradizioni locali tornano, della costruzione, quali travi originali in legno di larice, capriate, pareti in pietra facenti parte della struttura preesistente ed a rivivere nella loro originaria bellezza. il legno, elemento fondamentale che fa da padrone, quale rivestimento di pareti, legno intervallato da intonaco, coerente con quelli esistenti e originari di un tempo ed utilizzato come finitura di pavimenti e soffitti. La strada per Menfi e Tebe passa da Torino Evelina Christillin presenta il Museo Egizio di Torino di Rita QUARTA Il Museo Egizio di Torino, dopo quello del Cairo, è il più importante Museo dedicato all’arte ed alla cultu- ra dell’Egitto antico. Molti studiosi di fama internazionale, a partire dal decifratore dei geroglifici egizi, Jean-François Champollion, dal 1824, si sono dedicati allo studio delle sue collezioni, confermando così 86 quanto scrisse lo stesso Champollion: «La strada per Menfi e Tebe passa da Torino». 8755 Il primo oggetto giunto a Torino è la Mensa Isiaca, una Tavola d’Altare in stile egizittizzante, realizzata probabilmen- te a Roma nel I secolo d.C. per un tempio di Iside ed acquistata da Carlo Emanuele I di Savoia nel 1630. Nel 1724 Vittorio Amedeo II di Savoia fonda il Museo della Regia Università di Torino, presso il palazzo dell’Università in Via Po, cui dona una piccola collezione di antichità provenienti dal Piemonte. Nel 1757, Carlo Emanuele III di Savoia, per arricchire il Museo dell’Università, incarica Vitaliano Donati, professore di botanica, di compiere un viaggio in Oriente e di acquistare in Egitto oggetti antichi, mummie e manoscritti, che potessero illustrare il significato della Tavola stessa. Gli oggetti raccolti dal Donati, tra cui tre grandi statue, giungono a Torino nel 1759 e sono esposti nel Museo della Regia Università, dove dal 1755 è collocata anche la Mensa Isiaca.

Il Regio Museo delle Antichità Egizie è formalmente fondato nel 1824, con l’acquisizione da parte di Carlo Felice di Savoia di un’ampia collezione di opere, riunita in Egitto da Bernardino Drovetti. Questi, di origini piemontesi, aveva seguito Napoleone Bonaparte durante alcune delle sue campagne militari e per i suoi meriti, l’Imperatore lo aveva nominato Console di Francia in Egitto. Drovetti, grazie alla sua amicizia con il viceré d’Egitto, Mohamed Alì, riuscì a trasportare in Europa gli oggetti raccolti. La collezione venduta dal Drovetti al sovrano Carlo Felice è costituita da 5.268 oggetti (100 statue, 170 papiri, stele, sarcofagi, mummie, bronzi, amuleti e oggetti della vita quotidiana). Giunta a Torino, la collezione, è depositata presso il palazzo dell’Accademia delle Scienze (dove si trova tutt'ora). Mentre la Collezione Drovetti è disimballata, Champollion arriva a Torino e nell’arco di qualche mese di febbrile atti- vità, ne produce un catalogo, nonostante i disaccordi circa la conservazione dei reperti con il primo direttore, Giulio Cordero di San Quintino. Nel 1832, le collezioni raccolte presso il Museo dell’Università sono trasferite nel palazzo dell’Accademia delle Scienze. Alla guida del Museo si succedono Francesco Barucchi e Pier Camillo Orcurti. Dal 1871 al 1893 il direttore è Ariodante Fabretti, che, coadiuvato da Francesco Rossi e Ridolfo Vittorio Lanzone, elabora il ca- talogo delle opere allora conservate. Nel 1894 la guida del Museo passa a Ernesto Schiaparelli, che organizza scavi in numerosi siti egiziani, tra cui Eliopoli, Giza, la Valle delle Regine a Tebe, Qau el-Kebir, Asiut, Hammamija, Ermopoli, Deir el-Medina e Gebelein, dove le missioni sono proseguite dal suo successore, Giulio Farina. L’ultima acquisizione importante del Museo è il tempietto di Ellesija, donato all’Italia dalla Repubblica Araba d’E- gitto nel 1970, per il significativo supporto tecnico e scientifico fornito durante la campagna di salvataggio dei monumenti nubiani, minacciati dalla costruzione della grande diga di Assuan.

La sede del Museo è, da quel lontano 1824, presso il palazzo che nel XVII secolo l’architetto Michelangelo Garove

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aveva costruito come scuola dei Gesuiti, noto come “Collegio dei Nobili” e che nel XVIII secolo era diventato sede dell’Accademia delle Scienze. Il 6 ottobre 2004 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha conferito in uso per trent’anni i beni del Museo ad una apposita fondazione, la Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino.

88 Dal 2012 la Presidente della Fondazione è Evelina Christillin 89 La Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, costituita ufficialmente il 6 ottobre 2004, rappresenta il primo esperimento di costituzione, da parte dello Stato, di uno strumento di gestione museale a partecipazione privata.

L'intervista al Presidente Cosa è cambiato dal Museo ottocentesco ad oggi? Dopo i grandi lavori di ristrutturazione ed ampliamento, il 1 Aprile 2015 è stato inaugurato il Museo, con una super- ficie espositiva più che raddoppiata, oltre ad una sala mostre ed aree per la didattica. Il Museo risulta suddiviso in quattro piani (tre piani fuori terra e uno sotterraneo) con un percorso di visita cronologico. E’ praticamente cambiato il modello espositivo dell’allestimento, questo grazie al grande lavoro del nostro Direttore Cristian Greco. Cristian è per così dire un grande esempio di ritorno in patria di cervelli eccellenti, è un egittologo, già docente universitario del corso “Egyptian funerary archaeology and archeology of Nubia and the Sudan” presso l’Università di Leiden, il migliore Centro di Egittologia dei Paesi Bassi, nonché curatore di una delle collezioni egizie più importanti d’Europa, ossia quella del Museo delle Antichità di Leiden. Ma non solo. Grazie al lavoro di Greco ed a quello di sette nuovi egittologi, il concetto museale è stato completamente rivisto rispetto al modello ottocentesco. Ora, vetrine ed oggetti ben visi- bili, il triplicamento dell’area espositiva che passa dai 4500 mq ai 10.000 mq, le didascalie dei reperti anche in lingua araba ed una guida multimediale in sette lingue, fanno del Museo Egizio, un chiaro esempio di ottimo connubio tra contemporaneità e tradizione. Di che epoca sono i reperti esposti? I reperti coprono un periodo che va dal Paleolitico fino all’epoca Copta, vale a dire l’epoca dei cristiani egiziani nativi, ossia dal 4000 A.C. fino al 500 D.C. Ci puoi fare una breve sinstesi delle collezioni? Del museo fanno parte molte statue, sarcofaghi e corredi funerari, mummie, papiri, amuleti, gioielli. Tra gli oggetti esposti spiccano per la loro importanza: – il Tempio Rupestre di Ellesija, fatto costruire dal Faraone Thutmose III e donato dall’Egitto all’Italia dopo che nel 1965 il Museo Egizio di Torino lo salvò dal pericolo di essere sommerso del lago Nasser. Lo Stato Italiano donò quindi poi il Tempio allo stesso Museo; – le statue delle dee Iside e Sekhmet e quella di Ramesse II; – il Papiro delle Miniere d’oro, la Mappa delle Miniere della zona nel nord-est del Sudan, sede dell’antico insediamento urbano di Berenice Pancrisia;

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Madonna in visita al Museo Egizio

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– la tomba intatta di Kha e Merit, risalente alla XVIII dinastia. Si tratta di una tomba appartenente ad una ricca coppia di sposi dove è conservato altresì il corredo funerario perfettamente intatto; – i rilievi di Djoser, faraone della III dinastia Egiziana. Di grande rilievo anche la Biblioteca che costituisce un supporto all’attività di ricerca scientifica del Museo Egizio. La consultazione dei testi è aperta a tutti. Nel 2013 il museo è stato inserito dal quotidiano britannico The Times nella classifica dei 50 migliori musei del mondo. Nel 2014, è stato l'ottavo tra i siti statali italiani più visitati, con 567.688 visitatori. Un’importanza sovrana- zionale, mondiale direi…. Si, il Museo è da qualche anno un vero e proprio gioiello della nostra città, non solo, è orgoglio nazionale. Il Museo delle Antichità Egizie di Torino, è considerato, per il valore dei suoi reperti, il più importante Museo egizio del mondo dopo quello del Cairo. Vale dunque la pena visitarlo per ammirare le testimonianze di una delle più grandi civiltà della storia dell’uomo… Parlami di Madonna, un vero coup de foudre, vero? Grande colpo d’immagine. Aver avuto Madonna come nostra visitatrice è stato un piacere enorme. Non avremmo po- tuto immaginare di averla qui ed invece siamo stati contattati proprio dal suo entourage, una richiesta che certamente non potevamo rifiutare. Era in Italia, a Torino per le tappe italiane del suo Rebel Heart Tour. Madonna è rimasta nelle nostre sale espositive per più di due ore … Carinissima anche per l’offerta che ci ha voluto fare. Sottolineo anche che nelle ore di visita della star il Museo era, come di prassi, chiuso al pubblico, non vi è stata quindi alcuna limitazioni alle visite, che sia ben chiaro! Cultura e sport. Evelina, la tua figura è l’espressione massima di questo connubio… Sport e cultura vanno di pari passo, devono andare a braccetto. Lo sport è cultura che unisce, che accomuna, non si Sestriere e la Vialattea, la Nazionale di sci femminile … può pensare di farne una nicchia. Lo sport è nella vita di tutti i giorni, quindi cultura. Prendiamo ad esempio i volontari Sestriere è la mia casa, la Valle di Susa la sento mia! Anche se sono originaria di un’altra valle …. Ho vissuto a Se- durante le Olimpiadi, un esempio di aggregazione, di identità. Pensiamo ancora agli eventi culturali che abbiamo pro- striere i primi 18 anni della mia gioventù, ho praticato da sempre lo sci, una passione profonda, un vero e proprio grammato proprio durante le Olimpiadi Invernali, un esempio di connubio sport-cultura tra i più riusciti e copiati ad amore … Capisci che essere riuscita a portare le Olimpiadi a casa ‘mia’, a casa nostra, è stata una grandissima felicità. mondo. Mi viene ancora l’esempio del Museum Juventus …” Un caro saluto a tutti gli amici della Vialattea. Ci vediamo sulle piste o ci incontreremo a passeggio ...

CAMPIONI IN VIALATTEA ECCELLENZE ECCELLENZE [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ]

CARLO ALBERTO CIMENTI CALA! Il "leopardo delle nevi" 92 93 di Rita QUARTA

Incontriamo Cala a Sestriere, negli uffici della Sestrieres, dove Massimo Bonetti ci ha accolti nell'ufficio commerciale, mettendoci a dispo- sizione una scrivania “tutta nostra”. Carlo Alberto, 40 anni, da Pragelato ... apre subito il computer, inserisce due o tre hard disk pieni zeppi di foto … Cala è appena rientrato dal Tagikistan, ex Re- pubblica Socialista Sovietica, in Asia centrale, dove ha scalato una montagna di 7000 mt, e, poi Equador con i suoi vulcani da 6000 mt, le Isole Galápagos e la foresta amazzonica. “Una vacanza”, ci dice Cala, con quelle scala- te interminabili.

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Ci racconti questa tua passione per le vette? Ho iniziato a viaggiare grazie a mio papà, lui amava girare il mondo. Sin da piccoli ci ha fatto fare dei gran bei "giri", imparando a conoscere la montagna ed a praticare tutti gli sport. Mi ricordo quei viaggi, sin dai 15 anni di età dove partivamo io, mio papà e mio fratello. Solo una borsa con dentro il necessario per lo sci, ramponi e picozza, per scalare i ghiacciai in Colorado ed ancora negli zaini pinne e maschere per poi trasferirci da un’altra parte nel mondo, in Messico o nello Yukatan per fare immersioni. Mi piace viaggiare per esplorare, conoscere i popoli, le culture, i paesi, insomma sperimentare la scoperta. Arrivo da un pas- sato semiagonistico di ciclismo e corsa. Perché Pragelato? Abbiamo passato l’intera infanzia a Sansicario, stagionali su stagionali, sciate lunghissime. Trascorsi gli anni abbiamo venduto la casa, mi sono iscritto all’Università, laureandomi in Lettere Moderne indirizzo artistico, ma come ben puoi immaginare la montagna mi manca- va. Così decisi di trovare un lavoro per guadagnare e potermi così pagare i viaggi. Avemmo l’opportunità di gestire un rifugio sulle piste da sci a Lurisia, Cuneo. Iniziando a gestire dal nulla e senza alcuna esperienza un baraccone da 200 posti self-service, bar, albergo da 20 camere. Erano gli anni 2000. Poi il posto mi stava un po’ stretto, essendo io ramingo di 94 natura. Ci arrivò quindi all’orecchio la possibilità di prendere un ristorante a Pragelato, così insieme a mio papà, che mi faceva anche un po’ da mentore negli affari, andammo a vedere quello che si chiamava e si chiama tutt’ora la “Capanna del Sole”, proprio a Pragelato, ora data in gestione. Ci piacque e da lì iniziò la mia avventura a Pragelato e qui ci vivo da più di 10 anni. Parliamo di Snowleopard, sei ufficialmente il “Leopardo delle Nevi”. Con la con- quista del Communism Peack, sei il primo italiano ad aver ottenuto il titolo di “snowleopard", “leopardo delle nevi” appunto, titolo rilasciato dalla Fede- razione alpinistica russa. Sei anche il primo alpinista in assoluto ad aver sciato sui pendii di quell’enorme montagna, ovviamente, come sempre accade, trasportando il materiale necessario, sci compresi, senza l’ausilio delle bombole d’ossigeno. Ho realizzato un sogno lungo, iniziato nell’estate 2013, concludere lo Snowleopard, appunto, l’impresa di scalare in soli due mesi le cinque montagne più alte del territorio che una volta era l’Unione Sovietica, le uniche a superare i 7.000 metri di quota. Ci avevo già tentato preceden- temente, raggiungendo la cima del Pik Lenin, del Khan Tengri e del Pik Korjenekaya e mancando la cima delle Pobeda e del Communism Pik per un soffio. Per chiudere l’impresa mancava solo una vetta, così il 22 luglio 2015 sono partito per il Tajikistan con l'obiettivo di scalare il Communism Peack (7.495), chiamata anche Pik Ismail Somoni. L’impresa non parte nel miglio- re dei modi, in quel periodo vi fu una incredibile inondazione nel sud Tajikistan. Per tale motivo il volo con l'elicottero da Djirghita (un piccolo paese a 6 ore di macchina da Dushanbe) al campo base (4200 mt) lo rimandammo il 2 agosto. Poi, dopo diversi giorni passati in quota, salendo fino a 6450 mt, il 14 agosto tornai al Campo base … Ma cosa accadde nuovamente? Presi parte ad un’operazione di

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soccorso. Ilia, un ragazzo russo era scomparso da qualche giorno. Tutti lo davano per morto e invece … eccolo ricomparso! Sono arrivato lì ed era già sulla barella. Lo abbiamo trasportato poi in mezzo a seracchi e morene. Ero felicissimo di rive- derlo tra noi.

Il 16 agosto Cala riparte dal campo base ed in quattro giorni raggiunge la vetta del Communism Peack. Il 19 agosto conquista la vetta. Impresa completata… Così con la conquista del Communism Peack, Cala è stato il primo italiano ad aver ottenuto il titolo di “snowleopard” .

Come ti prepari in vista di un nuovo progetto, di una nuova conquista? Continuo a mantenere una preparazione atletica di fondo, utilizzo e sfrutto per così dire le corse in montagna d’estate, poi quando si avvicina un progetto o una gara precisa, inizio con la preparazione per così dire seria due o tre mesi prima, fi- nalizzando l’obiettivo da raggiungere. Comunque tutti i giorni bisogna faticare...

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UPSIDE SOLIDARIETÀUPSIDE [ VIALATTEA - IL MAGAZINE Vialattea backside di Massimo MASSARINI MASSIMO MASSARINI, MEDICO DELLO SPORT, HA SCELTO QUESTO LAVORO PER PASSIONE. È STATO TEAM DOCTOR IN COPPA AMERICA E DIRETTORE MEDICO DELLA TECHNOGYM DI CUI TUTT'ORA È ADVISOR. DA OLTRE 10 ANNI DIRIGE A TORINO "VITALIA", CENTRO DI MEDICI- NA DELLO SPORT E PREVENZIONE. A LUI SI RIVOLGONO SPORTIVI IN CERCA DI MIGLIORAMENTO E PERSONE ALLA RICERCA DEL BENESSERE ATTRAVERSO IL MOVIMENTO E L'ESERCIZIO. FREQUENTA LA VIALATTEA NELLE 4 STAGIONI, COME PODISTA, CICLISTA, SCI ALPINISTA E SCIATORE. Grande conoscitore delle nostre montagne, Doc in gran segreto ci da due dritte per scoprire le discese ... ops ... le salite più belle della Vialattea. Elencare tutti i possibili itinerari per lo sci alpinistico all’interno o nelle vicinanze dello ski domain Vialattea riempirebbe un libro. Allora ecco una sintetica lista di itinerari divisi per dislivello e difficoltà. CIMA BOSCO DA THURES I facili ed assolati pendii sopra la frazione di Thures sono ideali per i neofiti ed in 700 metri di dislivello si arriva alla cima dove si trova la cappelletta eretta in memoria dell’incidente in cui cadde un elicottero una dozzina di anni fa. Il ritorno a valle è sullo stesso versante di salita e permette numerose varianti sui dolci dossi e nei boschi radi. Un’alternativa un po’ più lunga consiste nel partire dal ponte di ferro in prossimità di Rollier per salire con 1000 metri esatti di dislivello alla cima. La discesa è più ripida e richiede una maggiore dimestichezza con gli sci per cavarsela nel bosco che 98 a tratti è più fitto. PASSO SAN GIACOMO DA BESSEN HAUT Si sale dalle case della frazione sui dossi che in pieno sole puntano verso il monte Querellet. Risalendo l’ampio canale che scende dall’intaglio tra il Querellet e la Rognosa si arriva in circa 700 m. di dislivello all’intaglio di passo San Giacomo. Da qui, due alternative: scendere a valle lungo l’itinerario di salita o tuffarsi sul ripido versante nord che scende in Val Chisone arrivando a Borgata. Entrambe gli itinerari richiedono neve ben assestata. MONTE ROGNOSA Il bel triangolone della Rognosa domina con i suoi 3280 metri il Comprensorio di Sestriere. L’accesso alla cima può avvenire dalla diga del Chisonetto o dal versante di Bessen Haut. Ma c’è un alternativa più veloce per chi vuole utilizzare gli impianti per “tagliare” il dislivello e consiste nel salire con lo skilift della Motta dalla cui stazione di arrivo ci si porta con un lungo diagonale sotto il colle della Rognosa. Da qui, si mettono le pelli e si risale il ripido pendio fino al colle e poi si percorre la cresta fino in vetta. Dalla Madonnina, lo sguardo gira a 360° su tutte le montagne intorno. I percorsi per tornare a valle sono sostanzialmente tre: discesa diretta dalla punta sul canale NE, decisamente ripida e da fare con neve abbondante e assestata; discesa del crestone fino al colle e poi sulla diga del Chisonetto, fantastica con neve farinosa; discesa della cresta fino al colle e di qui, piegando a sinistra verso Bessen Haut, ideale con neve primaverile. ROCCE DEL FRAITEVE Quando nevica, la risalita del bosco, partendo dalla statale al bivio di Fenils è qualcosa di magico. I circa 1300 metri di dislivello portano alle rocce del Fraiteve, a pochi passi dall’arrivo della telecabina, ma qui non si sente il rumore della folla. La lunghissima discesa si presta a lavorare di fantasia per inventare tracce sempre nuove. Se il pericolo di valanghe è alto basta evitare l’ultima parte di salita e fermarsi sull’ampia dorsale dopo l’uscita dal bosco. GRAN ROC Quasi da ogni finestra del Sestriere si può ammirare la sagoma del Gran Roc ed i suoi pendii sono una calamita per tutti. La salita inizia da Pont Terrible ed è abbastanza ostica all’inizio con boschina fitta e poi con uno stretto traverso su una cengia che porta ad un canale ripido. Poi le difficoltà mollano e si risale su pendii sostenuti ma non troppo impegnativi. Alla fine dell’ampio vallone, le difficoltà aumentano di nuovo e spesso sono necessari i ramponi per salire l’ultimo pendio canale che porta alla cresta sommitale. Anche da questa cima ci sono due alternative: sulle tracce di salita o continuando sulla cresta per discendere a piedi i circa 50 metri del canale che a sinistra scende verso la valle Argentera. Al termine di questa breve difficoltà si apre una delle più belle discese della zona. Pendii ripidi ma sempre ben sciabili, spazi ampi, ambiente. Beh, per questa chicca bisogna affrontare 1500 metri di dislivello in condizioni a volte difficili ed è quindi una gita riservata a chi ha allenamento e tecnica adeguata ma sicuramente ne vale la pena.

ITINERARI Moncro' - foto Francesco Bogetti Federico MILESI L'ALTA VALLE DI SUSA ... CIÒ CHE NON SI VEDE ... I PARTICOLARI INTORNO A NOI

di Paolo BLANC

PORTFOLIO ARTE IN VIALATTEA [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ] ... i particolari intorno a noi ...

Ho 27 anni e da circa 7 mi sono avvicinato al mondo della fotografia. All’inizio non sapevo neanche dell'esistenza Grazie a Federico Milesi ed ai suoi scatti il Vialattea Magazine compie un delle macchine fotografiche reflex. Per pura casualità ne comprai una di seconda mano, senza immaginare che ulteriore passo verso una rappresentazione ancor più vivida e struggente quella scatola così tecnologica, in breve tempo sarebbe divenuta un tutt'uno con le mie mani e i miei occhi. Mi sono appassionato subito alla fotografia naturalistica, grazie al fatto di abitare vicino al Parco Naturale del Gran dell'Alta Valle di Susa. Sfogliando le centinaia e centinaia di immagini di Bosco di Salbertrand. L’Alta Valle Susa è un luogo fantastico, che offre paesaggi unici e luoghi ricchi di sorprese, che Federico sul portfolio Flickr (www.flickr.com/people/milesifederico) ci si trova mi hanno sempre regalato momenti di grande ispirazione. In questi anni ho cercato di condividere i miei scatti con le altre persone, realizzando anche alcune mostre personali. immersi sia nella cultura più recondita di questa terra, sia "negli aspetti" più Credo che sia importante condividere queste foto, in quanto non tutti hanno la possibilità di vedere le meraviglie stupefacenti che riguardano l'ambiente tout court, la flora, la fauna. delle nostre Alpi. Negli anni mi sono aggiornato tramite libri, riviste e internet, per apprendere nuove tecniche. In fotografia, come in altri campi, non si smette davvero mai di imparare. La ricerca teorica è stata accompagnata da Federico con la sua reflex si sofferma su ciò che gli altri non vedono, esplora tantissime ore di pratica. Per rendere i miei scatti unici, cerco sempre di trovare particolari interessanti che possano i luoghi più inconsueti, esalta i particolari, quasi, prima di lui, improponibili. colpire gli occhi di chi li guarderà. La fotografia è composta da alcuni ingredienti come immaginazione, passione, pazienza, spirito di avventura e Rapisce segni, contorni e sfumature, entra nei frammenti, negli spazi del iniziativa, senza di essi non potrà essere speciale e regalare emozioni. tempo e del presente. La Valle di Susa diventa un set inesplorato ed Pur prediligendo la fotografia naturalista, ho continuamente sperimentato altri generi: il mondo della fotografia è in continuo movimento e per questo mi sono avvicinato alla fotografia di ritratto, street e di viaggio. inaspettato, a volte anche iper realistico. Gli scatti che preferisco sono quelli che dietro hanno una storia, quelli che sono stati difficoltosi da realizzare. Prima Le immagini di Federico Milesi, colte, artistiche, uniche ci regalano di effettuare uno scatto penso bene alla composizione, alle impostazioni e a tutto il resto, ma trovo che le foto effet- tuate per casualità, quelle che ho scattato imbattendomi in situazioni casuali, siano quelle più particolari. suggestioni ed emozioni.

CAMPIONICELEBRITYARTE IN VIALATTEA IN VIALATTEA CAMPIONIARTE ININ VIALATTEAVIALATTEA MENZIONE SPECIALE "UNA CARTOLINA PER OULX" 2009

10 PREMIO “UOMO E TERRITORIO” DEL PARCO NATURALE PUBBLICAZIONE FOTOGRAFIA SU PIEMONTE PARCHI DEL GRAN BOSCO DI SALBERTRAND - 2010

10 PREMIO “SESTRIERE FILM FESTIVAL- PHOTO CONTEST” 2015 8678

Sul portale www.flickr.com/photos/ milesifederico/ 10 PREMIO 20 PREMIO (EX-AEQUO) “UNO SCATTO oltre 500.000 “UNO SCATTO PER LA FIERA PER LA FIERA FRANCA” visualizzazioni in 5 anni FRANCA” OULX – 2010 OULX - 2010

AZIENDECAMPIONI IN VIALATTEA Ricarica l'ambiente Una lunga storia all'insegna del fare, creando sempre nuove opportunità sui sistemi territoriali nella salvaguar- dia dell'ambiente. È la storia del Gruppo Metan Alpi, che al Colle garantisce calore pulito, alto comfort, basso impatto ambientale e tanti nuovi progetti per il futuro che riguardano anche la mobilità. La svolta verso la sostenibilità ambientale a Sestriere ebbe inizio nel 1989, grazie all'attività del Gruppo Metan Alpi (Sestriere e Val Chisone), presente sulle montagne olimpiche da oltre venti anni. "Abbiamo accettato la sfida di portare gas naturale da Perosa Argentina fino a Sestriere, Cesana e Bardonec- chia - spiega l'Ingegner Andrea Chiaves, Presidente del Gruppo torinese Metan Alpi - servendo anche i comuni intermedi di Roure, Fenestrelle, Usseaux, Pragelato, Sauze di Cesana, Oulx, Sauze d'Oulx, Salbertrand, attraver- sando terreni ritenuti impossibili e sostenendo oneri di investimento ritenuti non remunerativi dalle grandi Società del gas". In questi vent'anni la nostra società non ha mai mancato alle nostre promesse e non si è mai trovata in contenzioso con le Amministrazioni Comunali. Anzi, nel suo operare, ha sempre dimostrato piena disponibilità, talvolta oltre i propri impegni, ad accogliere le richieste degli 11 comuni ove ha portato il gas naturale. Ripercorrendo la storia di questa magnifica avventura imprenditoriale, l'Ingegner Chiaves sottolinea: "Nel 1991 Metan Alpi Sestriere ha lanciato la sfida di costruire un teleriscaldamento in alta montagna a Sestriere. A tale impianto sono seguiti nel 2005 quelli di Pragelato e Sansicario. In ogni iniziativa ha riscosso il pieno apprezza- mento degli utenti serviti, per l'economia e la qualità ineccepibile del servizio, per la presenza continua nell'a- rea del proprio personale (scelto tra gli abitanti del territorio) e degli uffici aperti al pubblico con continuità". E a malincuore ricorda: "Vicende spiacevoli sulla compagine societaria ci hanno costretti intorno all'anno 2000 a rinunciare a parte del bacino che avevamo già metanizzato con grandi sforzi di impegno economico e per- sonale". "Il Gruppo Metan Alpi - conclude l'Ingegner Chiaves - ha quindi i numeri, per l'esperienza maturata, la tec- nologia più avanzata, la credibilità, la capacità e la correttezza sempre ed in ogni occasione dimostrate, per proporre un piano-programma per il bacino, che vuole essere di eccellenza, per la qualità dell'aria, il risparmio di energia e la qualità e lo sviluppo dei servizi energetici". Il Gruppo Metan Alpi continua a caricare di verde l'ambiente alpino ed offrirà nuove possibilità alla vasta uten- za, anche nell'ottica di nuove tecnologie sempre mirate all'efficienza, riduzione dei costi ed inquinamento. Ufficio Stampa Metan Alpi Sestriere [ VIALATTEA - IL MAGAZINE VIALATTEA - IL MAGAZINE ] CCM Finottello QUANDO NON ESISTONO SALITE IMPOSSIBILI

Nel corso del 2015 la CCM è stata impegnata in numerose opere grazie ad una ripresa del settore degli impianti a fune: la CCM è infatti aggiudicataria di diverse commesse importanti tra cui segnaliamo la Riqualificazione del Comprensorio di Piano Battaglio (PA) dove la CCM sta realizzando una nuova seggiovia biposto ed una sciovia a fune alta, la riqualificazione del Comprensorio di Gambarie (CT) attraverso la realizzazione delle opere: sostituzione sciovia 'Ripetitore' in seggiovia biposto, sostituzione sciovia 'Nino Martino' in seggiovia biposto e scivolo estivo con bob a pattini. La CCM sta collaborando al riposizionamento di due impianti presso il Comprensorio di Ala di Stura (TO), la sciovia Olim- pica e la seggiovia Gargano. La CCM ha inoltre realizzato una nuova tipologia di prodotti nel settore degli impianti privati, nello specifico si tratta di una funivia va e vieni a due posti per il raggiungimento della spiaggia nel comune di Sori (GE), per la CCM rappresenta un nuovo settore in cui sta investendo risorse importanti. Inoltre come già accennato la CCM sta continuando la realizzazione di diversi lavori all’interno dell’opera Torre Regione Piemonte oltre diversi altre commesse minori nel settore delle costruzioni.

PIANO BATTAGLIA In località di Piano Battaglia, in una conca posta a quota 1.600 mt. circa sul massiccio delle Madonie, alle pen- SCIOVIA MUFARETTA SEGGIOVIA NINO MARTINO dici della parete nord del Monte Mu- L’impianto denominato “MUFARETTA” L’impianto denominato “NINO MARTINO” andrà a sostituire l’attuale scio- fara, in territorio di Petralia Sottana, è andrà a sostituire l’omonimo impianto in via omonima in scadenza di vita tecnica, ripercorrendo il tracciato dell’im- ubicata una stazione invernale costi- scadenza di vita tecnica, ripercorrendo pianto esistente di cui è previsto lo smantellamento. Trattasi di una seg- 108 tuita da 3 impianti di risalita ed alcune esattamente il tracciato dell’impianto esi- giovia biposto ad ammorsamento fisso caratterizzata da una stazione a piste di discesa per la pratica dello sci stente di cui è previsto lo smantellamento. valle del tipo motrice tenditrice a portale e una stazione a monte del tipo 109 alpino. L’area su cui insiste il comples- Trattasi di una sciovia a fune alta con trai- rinvio fissa. La nuova seggiovia, con veicoli biposto, viene dimensionata so degli impianti, ricade all’interno del ni monoposto di piccole dimensioni, con per una portata oraria di 900 sc/h, ed adibita al trasporto di sciatori solo Parco Regionale delle Madonie ed è stazione di rinvio fissa a monte e motrice e in salita nel periodo invernale alla velocità di 1,875 m/s.; mentre è previ- di proprietà della Azienda Regionale tenditrici a valle, ed è caratterizzato da n° sto per il trasporto di pedoni nel periodo estivo con portata oraria di 720 delle Foreste Demaniali. Gli impian- 4 sostegni di linea; l’impianto garantisce p/h alla velocità di regime di 1,5 m/s. L’impianto è dotato, inoltre, di una ti esistenti, realizzati da privati negli una portata oraria 700 sc/h alla velocità stazione intermedia che consente la sola risalita degli sciatori nel periodo anni settanta, sono stati acquisiti al massima di 2,55 m/sec. La fune traente invernale. Il suo utilizzo sarà invece interdetto nel periodo estivo. patrimonio della Regione Sicilia a se- Ø 16 mm è del tipo UNIFICATO a 114 fili L'impianto comprende le seguenti stazioni: guito della istituzione del detto Parco. + F.C. e certificata C.E. La stazione a valle • una stazione motrice tenditrice a valle; Dei tre impianti di risalita esistenti il è del tipo motrice e tenditrice con tensio- • una stazione intermedia per la sola risalita degli sciatori; campo scuola, già in stato di abban- namento idraulico; la puleggia motrice • una stazione di rinvio fissa a monte. dono ed irreparabilmente compro- Ø2200 mm è a sbalzo sovrastante l'arga- Le strutture portanti delle stazioni sono realizzate in carpenteria metallica messo all’atto della presa in consegna no. Il motore elettrico è alimentato in cor- e costituiscono supporto per i dispositivi di stazione. degli impianti da parte della Provincia rente alternata, con potenza pari a 22 kW, L’impianto è concepito per il trasporto di sciatori con sci ai piedi solo sul Regionale di Palermo, è stato sosti- 1500 g/l', azionato da un’apparecchiatura ramo di salita nel periodo invernale, e per il trasporto di pedoni, anche tuito con un nastro trasportatore per elettrica ad inverter per la gestione della eventualmente dotati di bicicletta, sia in salita che in discesa nel periodo sciatori, in atto funzionante. Gli altri velocità variabile. Il riduttore di velocità è estivo. L'uso della stazione intermedia è invece previsto solo per la risalita due impianti, denominati “Sparviero o della SEW tipo R147 (rapp. 1/66,99), ido- degli sciatori e pertanto ne sarà interdetto l'utilizzo nel periodo estivo. La Mufara” e “Scoiattolo o Mufaretta”, due neo per la potenza richiesta ed è provvisto stazione motrice e tenditrice, ubicata a valle, è del tipo a ponte con dop- sciovie a fune alta, hanno raggiunto di dispositivo antiritorno (tipo certificato pio tenditore idraulico, ed è realizzata in carpenteria metallica. Due steli in SEGGIOVIA MUFARA CE). Il tenditore, costituito da un cilindro scatolato metallici, solidali ai blocchi di fondazione, sopportano le vie di la fine della loro vita tecnica, per cui Trattasi di una seggiovia biposto ad ammorsamento fisso caratterizzata da idraulico garantisce una tensione a val- corsa su cui scorre la struttura porta argano. L'argano motore è alloggiato sono stati chiusi e debbono essere una stazione a valle del tipo motrice fissa e stazione a monte del tipo rinvio le pari a 4000daN con una tolleranza del in un'ampia sala macchine, sovrastante la puleggia motrice, opportuna- dismessi per essere sostituiti con altri e tensione. La nuova seggiovia, con veicoli biposto, viene dimensionata per +/- 10%. La stazione di rinvio a monte è mente protetta da una copertura in lamiera con ampie vetrate frontali impianti. In relazione alle caratteristi- una portata oraria di 855 sc/h, ed adibita al trasporto di soli sciatori in salita del tipo rinvio fissa, costituita da due steli che consentono una vista ottimale verso la linea. La stazione di rinvio a che del sito, all’utenza ed ad altri pro- nel periodo invernale alla velocità di 1,80 m/sec.; mentre è previsto per il tra- tubolari metallici recanti in sommità una monte è costituita da un doppio stele metallico di modeste dimensioni getti di sviluppo attualmente in ela- sporto di pedoni nel periodo estivo con portata oraria di 712 p/h alla velocità forcella metallica portante la puleggia di in larghezza, fissato tramite tirafondi al basamento in c.a. posizionato a borazione sul territorio, si è ritienuto di regime di 1,5 m/s. rinvio diametro 2200 mm. ed una traversa filo terra. Lo stele reca una flangia bullonata, idonea a recepire la forcella di sostituire lo sky-lift “Mufaretta” L’impianto, anche se non previsto dalle norme vista la velocità ridotta per scia- porta rulliere di appoggio di imbocco del- metallica portante la puleggia di rinvio Ø 4000 mm, completa di cuscinetti con una nuova sciovia a fune alta, e tori (1,80 m/sec.), è dotato di tappeto mobile alla stazione di valle per agevo- la fune nella puleggia. e perno di supporto e dell'anello guida seggiole. lo sky-lift “Mufara” con una seggiovia. lare ulteriormente il caricamento degli sciatori.

L'AZIENDA L'AZIENDA GAMBARIE SEGGIOVIA RIPETITORE La Regione Calabria ha tracciato L’impianto “RIPETITORE” andrà a sostituire l’attuale sciovia omonima in scadenza alcune linee guida per il rilancio di vita tecnica, ripercorrendo il tracciato dell’impianto esistente di cui è previsto lo 110 dell’immagine turistica del Com- smantellamento. Trattasi di una seggiovia biposto ad ammorsamento fisso caratte- prensorio di Gambarie di S. Ste- rizzata da una stazione a valle del tipo rinvio e tensione e una stazione a monte del fano in Aspromonte (RC) e per tipo motrice fissa. La nuova seggiovia, con veicoli biposto, viene dimensionata per la sua affermazione nel panora- una portata oraria di 900 sc/h, ed adibita al trasporto di sciatori solo in salita nel ma delle località sciistiche della periodo invernale alla velocità di 1,875 m/s.; mentre è previsto per il trasporto di Calabria. Gli interventi di breve pedoni nel periodo estivo con portata oraria di 720 p/h alla velocità di regime di 1,5 periodo mirano a valorizzare le m/s. L’impianto è dotato, inoltre, di una stazione intermedia che consente la sola attuali risorse del Comprenso- risalita degli sciatori nel periodo invernale. Il suo utilizzo sarà invece interdetto nel rio attraverso investimenti che periodo estivo. Verranno realizzate tre nuove garitte (una a valle, una in corrispon- possano favorire un incremento denza della stazione intermedia ed una a monte) per il ricovero del personale e sede delle presenze turistiche sia in- delle apparecchiature di comando e controllo dell’impianto. A monte, sottostante il vernali che estive. Nell’ambito locale di comando, è prevista inoltre la realizzazione di una cabina di trasformazione dei “Progetti integrati di sviluppo per l’alimentazione dell’impianto. locale” – PISL è stato finanziato il I movimenti terra e gli scavi saranno contenuti, compatibilmente con l’ubicazione progetto di “Sostituzione sciovia delle stazioni e alla morfologia del terreno, al minimo indispensabile per l’effettua- Nino Martino in seggiovia bipo- zione dei getti dei plinti delle stazioni e dei n°15 sostegni di linea, dello scavo per sto” e della “Sostituzione sciovia i cavi di comunicazione monte-valle e dei raccordi dell’impianto con le piste di di- Ripetitore in seggiovia biposto”. scesa, il tutto nel rispetto delle norme tecniche vigenti in materia di impianti a fune, Un secondo lotto verrà eseguito limitando il più possibile l’impatto ambientale. l’anno prossimo e comprenderà L'impianto comprende le seguenti stazioni: una pista per il bob. • una stazione motrice fissa a monte; • una stazione intermedia per la sola risalita degli sciatori; • una stazione di rinvio e tensione a valle. La struttura portante della stazione a monte è costituita da uno stele centrale in c.a., dotato all’estremità superiore di mensole sempre in c.a. che costituiscono il suppor- to per i dispositivi strutturali di stazione; lo stele in c.a è reso solidale ad un blocco CCM FINOTELLO di fondazione. La seggiovia è concepita per il trasporto di sciatori nel periodo inver- Via Vercelli, 10 nale e di pedoni, anche eventualmente dotati di bicicletta, nel periodo estivo; in tal modo l’impianto potrà funzionare regolarmente nelle due stagioni, permettendo il Pianezza (TO) trasporto dei turisti in quota. L’imbarco avviene in asse impianto in corrispondenza Italy +39 011 967 38 44 di appositi cancelletti cadenziatori opportunamente sincronizzati con il passaggio www.ccmfinotello.it delle seggiole.

L'AZIENDA Rubet in Valle di Lanzo. Della collaborazione tra C.A.I. e Croce Verde rimane traccia anche negli archivi del Club, che conservano memoria del- la creazione della Squadra di Soccorso Alpino. Incontriamoci mai... Questa compagine, affiatata e perfettamente equipaggiata, rimaneva di turno per una setti- mana, sempre pronta a partire ad ogni segna- ... ci siamo sempre lazione del C.A.I. 1930 Sono gli anni dello sviluppo dello sci, che si an- SOCCORSO PISTE DAL 1926 drà sempre più affermando; si sente quindi la necessità di disporre di un servizio di soccorso sulle piste. La Croce Verde risponde pronta- mente a questa esigenza, iniziando ad operare nella stazione del Sestriere. È conservata nei nostri archivi la richiesta ufficiale del “Circolo Sciatori Sestriere” per l’assistenza alla “Coppa del Re” del 1936: l’impegno richiesto era di due Militi per sei giorni consecutivi di gara, com’era già avvenuto l’anno precedente. 1947 Prima della Seconda Guerra Mondiale la Squa- dra opera a Sestriere e Sauze d’Oulx: il conflitto comporterà, come per molte altre attività, una duratura battuta d’arresto. Nel 1947, ad Acqui Terme, viene indetto un concorso tra le Pubbliche Assistenze e il Diret- tore dei Servizi dell’epoca decide di partecipar- vi con la Squadra di Montagna, recuperando le vecchie attrezzature e le divise gelosamente custodite. La manifestazione ripropone il progetto della 112 Squadra di Montagna che, sotto lo stimolo del 113 capo squadra Nicolini, finanziatore per mol- ti anni delle sue attività, riprende ad operare nelle stazioni di Sauze d’Oulx e Bardonecchia. Grazie alla genialità di Francesco Proi, aiutato da Vercelli, Rubatto e Salassa, viene allestita la prima slitta barella, vero gioiello di pratici- Squadra di Montagna Croce Verde di Torino tà, tanto da essere adottata in seguito anche dall’Esercito Italiano. di Gian Beppe GATTI A partire da questo momento l’attività della Con orgoglio vi racconto, con l’aiuto di appunti risalenti agli anni compresi Squadra di Montagna prosegue ininterrotta, tra il 1959 e il 1961, tenuti da Emilio Salassa – per oltre cinquant’anni volon- ampliando la propria presenza in molte sta- tario della nostra Associazione – la storia di questo gruppo. zioni sciistiche piemontesi (Clavière, Cesana, La Squadra di Montagna, realtà che si è consolidata fortemente negli anni, Sauze d’Oulx, Chiomonte, Frais, Bardonecchia, è stata per molto tempo unica nel suo genere tra le Pubbliche Assistenze Beaulard, Pian Gelassa, Ala di Stura, Locana, italiane e vanto della Croce Verde di Torino. L’aquila di Giaveno, Pian Neiretto, Genevris, Pionieri dell’iniziativa, che si è rivelata di grande successo, sono stati il Dot- Montoso, San Sicario, Sestriere, Prali, Crissolo), tor Enrico Caligaris e il capo squadra Francesco Proi. Motore dell’iniziativa è alcune delle quali oggi non sono più attive. Per stata la passione per la montagna di alcuni Militi delle formazioni di città, il un lungo periodo i Militi di questa formazione loro entusiasmo ha fatto da volano e riscosso notevole apprezzamento, tan- sono stati presenti anche a Cervinia. L’attività to che si giunse a formare il Gruppo Escursionistico Alpinistico Croce Verde. è stata sempre molto intensa, con la gestione Questi sono i principali eventi di cui rimane traccia, in ordine di tempo. in alcune stagioni invernali di ben dieci sta- zioni contemporaneamente. L’esame dei dati 1926 sino ad oggi raccolti attesta che, dalla stagione L'istituzione della Squadra di Montagna è sancita da una delibera del Con- 1954/1955 a quella 2014/2015, appena trascor- siglio direttivo adottata nel mese di dicembre. Il Prof. Mazzocchi e il Cav. sa, sono state effettuate oltre sessantaseimila Florio sono nominati responsabili del Gruppo. giornate di servizio e più di trentaseimila in- 1928 terventi. Il Vice Presidente Caligaris, avvalendosi dell’esperienza degli istruttori del I grandi eventi sportivi Club Alpino Italiano Accademico di Torino, il Dott. Borelli e i Signori Ravelli La Squadra di Montagna ha partecipato fatti- e Gambino, organizza il primo corso di soccorso alpino, che si tiene a Rocca vamente ai grandi eventi sportivi organizzati in

ASSISTENZA ASSISTENZA Piemonte dal 1935 ad oggi: dalla Coppa del Re ai cam- pionati italiani a tutte le gare di Coppa del Mondo di sci alpino e snow board, ai Campionati del Mondo di sci del 1997, alle manifestazioni preparatorie dei Giochi olim- pici del 2005, a tutti note come test events. Durante le Olimpiadi la nostra formazione è stata inseri- ta a pieno titolo nell’équipe di soccorso, attivandosi sia per le gare che per gli allenamenti degli atleti, con una presenza di oltre quattrocento giornate di servizio. Nel gennaio del 2007 è stata quindi la volta delle Uni- versiadi invernali, mentre nelle ultime sei edizioni di Az- zurrissimo, gara che si disputava sui 12 Km. della pista Ventina di Cervinia, il soccorso è stato garantito da 26 militi della nostra squadra per i due giorni di gara. La presenza dei volontari nella Squadra è sempre stata elevata, mantenendo dagli Anni Cinquanta ad oggi una media di oltre cinquanta Militi per stagione. Alla guida del gruppo si sono alternati come Responsabili Proi, Giaietto, Capitani, Caglia- no, Peirasso, Guidolin, Gatti, Fassina e Arato. Oggi i soccorritori effettivi sono novantasei, tutti certificati dal sistema 118 della Regione Piemonte, oltre essere certificati DAE, TFR, PHTLS e garantiscono il soccorso durante i week end, le festività e gli eventi sportivi presso le stazioni della ViaLat- tea, Bardonecchia, Prali, Montoso. I mezzi impiegati per il trasporto degli infortunati si sono continuamente evoluti: dalle slitte dei pri- mi anni, normalmente usate dai valligiani per il trasporto del legna- me, si è passati ai diversi tipi di toboga: i primi trainati per mezzo di corde, quelli attuali in metallo o vetroresina, manovrati con barre di ferro e perfettamente attrezzati. Anche i materiali per il soccorso sono molto cambiati negli ultimi quarant’anni. Alla fine degli Anni Settanta il soccorritore aveva a disposizione esclusivamente stecche di legno imbottite, bende, ce- rotti, disinfettante e poche radio che lavoravano a raggio limitato senza ponti; oggi può contare su spinali, materassi a depressione, collari cervicali, pocket mask personali con cannule, zaini con equi- paggiamento per la rianimazione, barelle a cucchiaio, DAE, sonde e radio funzionanti con l’ausilio di ponti. Nei casi di infortuni di particolare gravità può essere allertato il servizio di elisoccorso del 114 118, che mette a disposizione dei pazienti un medico rianimatore e un infermiere. La tipologia degli interventi sulle piste è mutata a causa dell’evoluzione dei materiali e delle condizioni delle piste: in passato gli incidenti erano spesso provocati da attacchi poco sicuri, scarponi bassi e poco bloccanti, scarsa cura delle piste, con neve ammucchiata, cunette e strettoie. Oggi le caratteristiche tecniche degli sci e le piste sempre battute su tracciati molto ampi, con neve compatta e spesso artificiale, offrono agli appassionati una mag- giore sicurezza ma permettono di raggiungere facilmente velocità di discesa elevate, da cui purtroppo derivano scontri tra sciatori ed altri gravi infortuni. I Militi della Squadra di Montagna della Croce Verde hanno sempre operato in completa autonomia dalle casse dell’Associazione e da contributi pubblici: i costi per la gestione (materiale sanitario, toboga, zaini, caschi, radio e sci) sono coperti da contributi degli stessi soccorritori, i quali sopportano anche l’o- nere di acquistare i loro scarponi e gli accessori personali, mentre le divise vengono reperite grazie alla generosità degli sponsor (inizial- mente la Martini & Rossi e negli ultimi venti cinque anni la Lavazza ed il Rotary Club Torino Nord). Per conservare e trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio di esperienza maturato dalla Squadra di Montagna, dalla fine del 2006 è attiva la Scuola soccorso piste “Pino Peirasso”, la cui frequentazio- ne è aperta a tutti gli appartenenti all’ANPAS Piemonte e dopo un corso di 360 ore e relativo esame finale certifica l’idoneità a svolgere il soccorso sulle piste. La scuola ha sviluppato i programmi della legge n. 2 del 2009 della Regione Piemonte con un incremento di ore per la parte sanitaria e per la parte pratica, introducendo tutti quei protocolli necessari a garantire un buon livello di intervento, tutto questo nell’ottica di formare un soccorritore sanitario il più preparato possibile, questa preparazione e garantita da continui corsi di aggiornamento e re- visioni dei protocolli.

ASSISTENZA Spazi, sole, discese ... emozioni! [ VIALATTEA - IL MAGAZINE

Dall’America meridionale la patata arrivò in Europa soltanto alcuni decen- ni dopo la sua scoperta. Inizialmente approdò in Spagna, a Siviglia, intor- no al 1560 per poi sconfinare in Portogallo una decina d’anni più tardi e quindi a Madrid alla fine del secolo. In Italia la patata arrivò nel 1564, quando Filippo II di Spagna inviò al papa Elogio alla patata un quantitativo di patate, che tuttavia vennero scambiate per tartufi e quindi assaggiate crude, con ovvio disgusto. Negli orti botanici comparve a Padova e Verona rispettivamente nel 1591 e nel 1608, mentre come pianta agricola la si poté trovare a Bologna nel 1657 e a Roma nel 1688. In Francia fu presente nell’orto botanico di Montpellier nel 1598 e nello di montagna stesso tempo come pianta agricola nel Delfinato, in Borgogna e in Alsazia, da dove passò in Svizzera, mentre a Parigi fu coltivata nell’orto botanico solo nel 1601. Vi è chi sostiene che nelle isole britanniche la patata arrivò dall’America Dapprima snobbata, poi apprezzata, del nord – in particolare dalla Virginia – nel 1586, portata da Sir Francis quindi dimenticata e ora nuovamente Drake, ma è difficile credere che la pianta possa aver resistito ad una tra- versata oceanica durata ben due anni! E’ comunque certo che nel 1596 la protagonista, nei piatti di ogni giorno come patata era presente in un orto botanico di Londra, nel 1648 a Oxford, nel 1662 nel Galles, e soltanto nel 1683 a Edimburgo, con un secolo circa di nelle ricette dei grandi chef ritardo rispetto ai Paesi mediterranei. Nell’Europa centrale e orientale la patata comparve negli orti botanici di diverse città quasi contemporaneamente: a fine ‘500 in Belgio, importata di Valter BRUNO dall’Italia, in Polonia, in Austria e Germania. Successivamente, nella prima metà del ‘600 si diffuse in Olanda, Boemia, Ungheria sino ad arrivare in Russia, ma solo un secolo più tardi. Chi ha avuto occasione di visitare EXPO 2015, oltre all’immane coda da soppor- In Europa la diffusione della coltivazione per scopi alimentari fu lenta, tare per visitare lo stand del Giappone, quello che col passare delle settimane è condizionata dalla diffidenza nei confronti di un vegetale che, crescendo diventato l’irraggiungibile oggetto del desiderio, avrà sicuramente notato l’as- sottoterra, era considerato prodotto del diavolo; nell’Encyclopédie del sembramento costante – dal mattino alla sera - al quarto stand a destra imme- 1765 si asseriva che si trattasse di “cibo flatulento”, e vi era addirittura chi diatamente dopo l’entrata. affermava che il suo consumo diffondesse la lebbra. Affacciato sul Decumano, lo stand del Belgio per soli quattro euro prometteva Non avendo ancora l’esperienza delle corrette tecniche di conservazione, – e manteneva - di esorcizzare la paura di rimanere digiuni in questo tripudio molti consumavano le patate anche dopo una esposizione prolungata alla planetario di cibarie, gustando le frites, le mitiche patate fritte tipiche del “pays luce, con i conseguenti casi di intossicazione, che non facevano certo pub- 119 noir”. Dati statistici forniti dall’organizzazione parlano di una tonnellata di frites blicità positiva al tubero. Sommando a tutto ciò il fatto che – dato il basso 118 distribuite ogni giorno, con un centinaio di chili di salse, equamente distribuiti tra costo - le patate erano l’alimento col quale venivano nutriti galeotti e sol- maionese, ketchup, salsa andalusa e salsa tartara. Giovanni Segantini, artista italiano soprannominato il “pittore dati, si capisce come la patata non potesse essere considerata, all’epoca, A fronte di tanto successo, alla patata, nella rassegna mondiale dedicata all’ali- della montagna”, nel 1885 dipinse “La raccolta delle patate” un cibo di qualità. mentazione, è stato dato poco spazio rispetto a quel che merita. Presente in vari Nell’ambito della nostra penisola, il Piemonte fu zona pioniera nella col- stand nazionali, ha dovuto condividere il cluster dedicato con i cereali e – cosa tivazione del tubero: già nel 1774, infatti, il medico piemontese Antonio gravissima – la terra d’origine della patata (e non solo, anche del mais…), vale a Campini nei suoi “Saggi di agricoltura”, citava la pataticoltura in Piemonte, dire il Perù, a EXPO non era rappresentata in alcun modo. che a quell’epoca - a suo dire - era limitata alle valli di Lanzo e di Pont. Evidentemente la patata subisce ancora gli effetti della diffidenza con cui venne Campini raccomandava di raccogliere con tempo asciutto, accorgimento accolta qualche secolo fa, quando dall’America Latina venne importata in Europa. tuttora prezioso, e di preferire terreni leggeri alluvionali, ma soprattutto La patata, pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Solanaceae, è origi- ne lodava le virtù e il sapore, che – a suo dire – ricorda quello dei funghi naria della regione delle Ande dove era coltivata nel periodo precolombiano, quando vengono arrostiti sulla brace. probabilmente più di duemila anni prima della conquista da parte degli europei. Altro piemontese benemerito nell’opera della diffusione della patata fu L’addomesticamento e la coltivazione della specie avvennero grazie alle eccezio- l’avvocato Vincenzo Virginio, valente ed illuminato agronomo. nali condizioni geografiche e climatiche che caratterizzano la zona andina, in cui Convinto delle qualità nutritive della patata, si occupò attivamente del- si formarono gli insediamenti delle popolazioni migrate dal nord. Sugli altipiani la sua diffusione nella regione, arrivando a dedicarle un ponderoso stu- delle Ande, dalla Colombia al Cile, fino ai 4600-4900 m di quota, crescono molte dio dal titolo “Trattato della coltivazione delle patate o sia pomi di terra specie di patate selvatiche, tra queste il Solanum andigenum, la patata andina, e volgarmente detti tartiffle”. Convinto della propria causa, fece un'ampia la sua varietà Solanum tuberosum, la nostra patata. sperimentazione nel suo podere di Pinerolo, portò le patate al mercato La vicenda dell’introduzione e della diffusione della patata nel nostro continente ortofrutticolo di Torino nel 1803 e provvide più volte a distribuirle gratu- è lunga, complessa e non ancora completamente chiarita. La prima segnalazione itamente, per invogliare la popolazione a consumarle. Giunse così a con- del tubero da parte di un europeo si trova nel diario del viaggio in Brasile com- sumare tutte le proprie ricchezze, riducendosi in precarie condizioni eco- piuto nel 1519 da Antonio Pigafetta. Successivamente la patata venne descritta nomiche. Qualche anno dopo, tuttavia, i suoi indubbi meriti, legati allo da Juan de Castellanos e da Pedro Cieza de León, entrambi cronisti al seguito degli spagnoli durante la conquista dell’impero Inca. Dal punto di vista botanico la pianta venne trattata per la prima volta da Gerolamo Cardano nel 1557 e in seguito da vari altri studiosi nella seconda parte del XVI secolo. La celeberrima opera di Vincent Van Gogh, anche questa datata 1885. “Ho voluto, La diffusione della patata in Europa va vista sotto due diversi aspetti: l’introdu- lavorando, far capire che questa povera gente, che alla luce di una lampada mangia zione negli orti botanici e la coltivazione negli orti familiari. Non sempre la fase patate servendosi del piatto con le mani, ha zappato essa stessa la terra dove quelle sperimentale da parte dei botanici fu immediatamente seguita dalla coltivazione patate sono cresciute”, scrisse Van Gogh del suo quadro. “Il quadro, dunque, evoca il massiva per scopi alimentari. lavoro manuale e lascia intendere che qui i contadini hanno onestamente meritato di mangiare ciò che mangiano”.

FOOD FOOD [ VIALATTEA - IL MAGAZINE Cartoccio frites e Frites belga VIALATTEA - IL MAGAZINE ] Le classiche “frites” patatine fritte specialità del Belgio, nell’altrettanto classico cartoccio sono state selezionate altre due varietà, la “rat- te”, conosciuta in Piemonte come “patata del bur” e la “vitelotte noire”, rinominata patata vio- la per il caratteristico colore di buccia e pasta. Con coltivazioni sperimentali a diverse quote nelle valli Chisone e Susa sono stati realizzati studi ed approfondimenti sulle performance agronomiche e produttive. Intanto, alla fine del 2005, l’opera di valorizza- zione della patata di montagna aveva già por- tato alla costituzione dell’Associazione dei Pro- duttori della Patata di Montagna della Provincia di Torino, con sede presso la stessa Scuola Mal- va, che nel 2010 contava una cinquantina di produttori localizzati nelle valli alpine della pro- vincia stessa. Non solo, la patata di montagna è entrata a buon diritto a far parte del paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Peccato che dal 1° gennaio 2015 questo ente sia stato sostituito dalla Città Metropolitana che, già dal nome, lascia trasparire quanto possa essere lontana dalle necessità della montagna. In ogni caso, il meritorio lavoro portato avanti da Scuo- CALHETTE DI NONNA ANNA ALLA MODA DI VILLARDAMONT sviluppo dell’agricoltura in Piemonte, gli vennero tangibilmente riconosciuti con la concessione di una pensione annua. la Malva, Provincia di Torino e da alcuni coltiva- (Pragelato) In seguito la città di Cuneo gli dedicò una piazza, Torino e Pinerolo intitolarono a suo nome una via e in quest’ultima città tori illuminati sta dando i suoi frutti, e alcune Ingredienti per 4 persone: venne posta anche una targa, in corso Torino, che così recita: “Vincenzo Virginio 1752-1830 avvocato ed agronomo, diffuse delle ricette tipiche delle alte valli, che vedono • 12 patate grosse (preferibilmente a pasta gialla) l’uso alimentare della patata appena introdotta in Piemonte dalle truppe napoleoniche dopo averne fatta ampia sperimen- la patata come ingrediente principale, sono ri- • 3 uova tazione nel suo podere di Pinerolo” tornate di gran moda e proposte nei menu dei • sale Vi fu chi giunse a definirlo “il Parmentier italiano”, paragonandolo a colui che in Francia non si limitò a perorare la causa della ristoranti più frequentati della Vialattea. Se sul • 2 cucchiai di farina patata tra i contadini, ma la portò all’attenzione del re e la promosse al ruolo di ingrediente primario nelle ricette di corte. versante valsusino la fanno da padrona le “ghi- • 1 cipolla Antoine Augustin Parmentier fu il promotore e fautore dell’ingresso della patata in cucina attraverso porta principale, an- nefle”, sul versante della Val Chisone si sente più • 1 foglia di cavolo cora oggi celebrato con la denominazione in suo onore di diversi piatti. L’agronomo francese, durante la guerra dei sette spesso parlare di “calhette”, “glara” e “pilot”. • 1 etto di pancetta normale anni, poco più che ventenne, fu prigioniero dei Prussiani, dai quali imparò ad apprezzare le patate. Rientrato in patria, nel Le calhette, in patois “la calhetto” sono polpette • olio per il soffritto 120 1786 ottenne da re Luigi XVI il permesso di una coltivazione sperimentale in un campo di circa 20 ettari alle porte di Parigi. a base di patate grattugiate a crudo, con ag- Preparazione 121 Per indurre i contadini a coltivare la patata e soprattutto a utilizzarla nell’alimentazione, usò lo stratagemma di far sorve- giunta di un soffritto di cipolla e - a seconda Pelate le patate, lavatele e asciugatele. Grattugiatele con l’apposita grat- gliare i campi in modo molto evidente, spargendo la voce che si trattava di una coltivazione speciale e preziosa destinata della zona – pancetta o salsiccia, lardo, ciccioli. tugia pragelatese in un recipiente piuttosto capiente. strizzatele in un alla corte del re, ma lasciando le coltivazioni completamente sguarnite di notte, in modo da favorirne il furto da parte dei All’amalgama si aggiungono uova e farina. Cot- canovaccio eliminando tutta l’acqua e l’amido possibile e rimettete l’im- contadini, che così erano indotti a coltivare le patate e a utilizzarle come alimento. Nel 1789 scrisse un memorabile elogio te in acqua bollente per circa un’ora (vi è chi, ma pasto nel recipiente. Mettete sul fuoco un pentolone d’acqua salata e della patata nel “Traité sur la culture et les usages des pommes de terre, de la patate et du Topinambur”. C’è da scommettere anche qui dipende dalla zona, aggiunge all’ac- portate ad ebollizione. Preparate un soffritto con olio e cipolla, aggiun- che stesse ancora assaporando il gustoso cibo quando, rivolgendosi al Parmentier, futuro ispettore generale della Sanità, qua di cottura una foglia di cavolo o un porro), gendoci solo in ultimo la pancetta tagliata a pezzetti. Versate il tutto nel Luigi XVI disse: “La Francia, un giorno, le sarà grata di aver trovato il pane per i poveri”. Molte persone infatti riuscirono a si consumano accompagnandole con salame recipiente, le uova intere e la farina, salate e mescolate il tutto con le sfamarsi grazie a questa umile ma preziosa alternativa al pane e alla pasta. cotto, mustardela, o semplicemente con un’in- mani. Preparate delle palline a forma ovoidali, passatele nella farina e Tornando al Piemonte e restando nell’ambito della nobiltà, non si può non citare Giovanni Vialardi, cuoco di Carlo Alberto salata verde. mettetele nell’acqua bollente a cuocere per circa un’ora. e poi di Vittorio Emanuele II, che nel 1854 diede alle stampe, al termine della sua esperienza presso casa Savoia, il “Trattato di cucina, Pasticceria moderna, Credenza e relativa Confettureria”, contenente oltre 2000 ricette raggruppate in 19 capitoli. Il terzo di questi ha un interessante titolo: “Cucina adatta pei bambini”. Fra le diciotto ricette dedicate all’infanzia troviamo, al numero 17, le patate fritte: incredibile preveggenza, vista la passione che i bambini di oggi, centocinquanta anni dopo, mostrano per questo piatto. La patata, dunque, da cibo dei poveri, diventa ingrediente per le ricette dei re e si afferma sulle tavole dell’intero mondo occidentale. La coltivazione si estende e si specializza, con particolare riguardo alla zona alpina, dove trova un ambiente simile a quello dov’è nata, la cordigliera andina. Il boom economico e il benessere che si diffonde nel secondo dopoguerra fa sì che la patata venga gradatamente rimos- sa dalla dieta giornaliera della famiglia italiana: il mangiar patate ricorda i periodi difficili, gli stenti, la fame. Cancellare la patata dalle abitudini alimentari è uno dei simboli della raggiunta prosperità. Con l’abbandono della montagna e la calata degli alpigiani verso attività più comode e redditizie negli stabilimenti industriali di fondovalle, la coltivazione della patata si riduce e le tipologie autoctone rischiano di scomparire per sempre. Anticipando la crisi economica, all’inizio del nuovo millennio viene ripreso il concetto del “torneremo tutti a mangiar patate …” e nei territori montani di tutta Italia, ed in particolare della provincia di Torino, accanto a varietà italiane ed estere di recente introduzione, vengono nuovamente coltivate antiche selezioni locali, che presentano qualità organolettiche di pregio, difficilmente ottenibili nelle coltivazioni intensive di pianura, anzi esaltate dall'altitudine. La scuola Malva Arnaldi, ente senza scopo di lucro che opera nel campo della conservazione della biodiversità, della divul- gazione, della sperimentazione e della formazione a servizio dell’agricoltura e dell’ambiente, con sede a Bibiana e territorio di azione il pinerolese e zone limitrofe, nei primi anni del nuovo secolo ha realizzato vari progetti di ricerca che hanno visto protagonista la patata di montagna. Si sono ricercati ecotipi locali con caratteristiche originali, identificando nella “piatlina” la varietà dotata di qualità organolettiche superiori rispetto ad altre. Ne è stato perciò avviato il recupero e la valorizzazione. Con successivi interventi il seme di piatlina è stato purificato, rafforzato e ne è iniziata la distribuzione. Successivamente

FOOD FOOD [ VIALATTEA - IL MAGAZINE

La “glara” prevede una preparazione che per la prima parte riprende quella delle calhette, ma GHINEFLE DELL’ALTA invece che confezionare le polpette, si stende VAL SUSA l’impasto in una pirofila o in una teglia di coccio Ingredienti per 8 persone da forno e si inforna a 200° C. Dopo circa un’o- • 1 kg di patate farinose ra la glara presenterà una bella crosta colorita: • 150 gr di mollica di pane di segale è il segnale che la cottura è ultimata e si può • 150 ml di latte intero fresco senz’altro passare alla degustazione. • 80 gr di farina 00 Per i “pilot” si parte ancora una volta dalle pata- • 2 uova (uno intero e un tuorlo) te grattugiate a crudo, dal soffritto di cipolla e • 30 gr.di toma piemontese stagionata pancetta. All’amalgama si aggiungono uova e grattugiata farina. Si dosa l’impasto in grosse cucchiaiate e • 200 gr di toma piemontese fresca si frigge in abbondante olio bollente. Le varian- • 2 foglie di cavolo verza ti più diffuse consistono nell’aggiungere all’a- • 20 gr di spinaci in foglie malgama il latte, mentre molte ricette che si • 50 gr di carote trovano in rete prevedono la sostituzione della • 30 gr di porro pancetta con la pasta di salsiccia o quella di sa- • 100 gr di burro di montagna lame. Quest’ultima si ritrova tra gli ingredienti • sale e pepe della ricetta dei pilot di Benedetta Parodi, che li • noce moscata ha proposti in un suo menu sulla rete televisiva Preparazione “La7” e quindi in un suo libro, portando i pilot Lessate le patate e sbucciatele ancora calde. Passatele allo schiacciapa- alla ribalta nazionale, senza peraltro citarne l’o- tate e lasciate intiepidire. Tritate finemente il cavolo verza, gli spinaci, la rigine. carota e cuocete al vapore. In una padella sciogliete una noce di burro, Champlas du Col è lo storico borgo che nel 1934 entrò a far parte, come frazione, del Comune neo costituito per I pilot si ritrovano pure in Alta Val Susa, così soffriggetevi delicatamente il porro e fatevi insaporire velocemente le Regio Decreto di Sestriere. “Prati fioriti, messi dorate che hanno per i sfondo il verde cupo degli abeti e le cime come si ritrova spesso una ricetta di sedicenti verdure cotte al vapore. Unite le verdure insaporite alle patate. a picco che la cingono … La borgata giace su un soleggiato altipiano a terrazzo o dolce declivio …”. Così ne “cajettes”, che richiamano nel nome le calhette Aggiungete la toma piemontese grattugiata, un uovo intero e un tuorlo, raccontava pregi Edoardo Quaranta nel 1913 sulla Guida Turistica delle Alti Valli di Susa. Ecco, da quei lontani della Val Chisone, ma sono altra cosa, in quanto la mollica del pane bagnata nel latte e strizzata, la farina, il sale, il pepe anni, a Champlas du Col vivono ancora vividamente cultura e tradizioni popolari, vestigia e segni della storia, le patate non vengono lavorate a crudo, ma pri- appena frantumato, una grattugiata di noce moscata. Amalgamate tutti ma lessate, e nell’amalgama non vi è traccia di gli ingredienti in modo da ottenere un composto omogeneo. Fate bolli- caratteristiche che rappresentano questo splendido borgo ancora immobile nelle suggestioni e nel tempo che corre. carne, bensì si trovano punte d’ortica, boraggi- re abbondante acqua e salatela. Champlas du Col in questo “unico” contesto, continua a suscitare emozioni e compiacimenti da parte di turisti ne e toma. Insomma, siamo di fronte a dei par- Con l’aiuto di un cucchiaio formate le ghinefle, grossi gnocchi a forma di mezzo mondo. L’Albergo del Centro, nato a fine '800, ubicato nel cuore del borgo, si pone a vera eccellenza ticolari gnocchi, senz’altro ottimi, ma che con le di uovo. Immergetele quindi nell’acqua in ebollizione leggera estraen- nell’ambito dell’ospitalità e della ristorazione, esaltando il connubio tra tradizione ed innovazione. calhette non hanno nulla da spartire. dole appena salgono in superficie. Imburrate una pirofila e adagiatevi le 122 Ma il piatto caratteristico di questa parte di ghinefle così ottenute. Cospargetele di burro fuso e di toma piemontese Maurizio, Antonella, Nicoló e Mattia valle sono senz’altro le “ghinefle”, morbidissi- tagliata in fette sottili, passatele in forno caldo per pochi minuti e servite tanto amore per la montagna, per il suo territorio, per la storia e la tradizione millenaria, la passione mi gnocchi fatti al cucchiaio, grossi come una quando il formaggio sarà completamente fuso. viscerale per lo sci e per gli sport di montagna in genere... "quenelle", impastati talvolta con l'aggiunta di un trito di verdure lessate e soffritte e conditi con toma. Un colorato scorcio estivo: ALBERGO DEL CENTRO un campo coltivato a patate di montagna circondato dai papaveri Champlas du Col (Sestriere) - via Nazionale, 17 Tel. e fax (0039) 0122 77138 - [email protected] … L’obiettivo dal 2008 ad oggi è stato quello di fidelizzare la clientela attraverso un percorso di valorizzazione dei nostri servizi sia alberghieri che ristorazione che di bar, seguendo con Federalberghi ed ASCOM il trend evolutivo del mercato nel comparto alberghiero e ristorativo. Partendo dall’esperienza famigliare ed ampliando le nostre conoscenze siamo giunti oggi, a dare forma al nostro obiettivo: entrare nel mercato in modo competitivo, ma prima di tutto con compe- tenza. Sconti e prezzi vanno equilibrati considerando che il cliente sceglie il maggior valore e non il minor prezzo. La nostra storia quindi si avvicina a tutti coloro che: * Amano la montagna come luogo di ascesa ma anche di attraversamenti; * Possiedono spiriti liberi ma sanno essere solidali; * Sanno amare la montagna dal profondo senza reticenze; * Amano la montagna e sanno che occorre essere leali con se stessi per non offenderla, pronti a soffrire per affrontarla e sufficientemente pazzi per frequentarla nonostante la fatica dell’ascesa; * Amano condividere ed essere partecipi del sapere secolare dei montanari per proiettare lo sguardo (o la conoscenza) oltre la propria frontiera, verso l’Europa ed il mondo, nella difesa del proprio patrimonio culturale; * Come noi amano la montagna, la cultura dei montanari che si manifesta attraverso secoli di ospitalità, accoglienza e di cucina, tramandate per amore e per necessità.

L'Albergo del Centro è certificato "Bollino Blu" per la ristorazione SANSICARIO ACTION VIALATTEA - IL MAGAZINE ]

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Sono trascorsi 15 anni da quando un manipolo di maestri con il sostegno di qualche amico decise di intraprendere un'av- ventura e cercare di realizzare un sogno chiamato Sansicario Action. Parafrasando i versi di una famosa canzone vi posso serenamente dire che “questi ragazzi ne hanno fatto di strada” come dimostra la nostra e vostra “ACTION GALLERY”, opera- tiva già dall'anno scorso. Continuando con il gioco delle parole posso anche affermare che “là dove c'era il nulla ora c'è una E' uno dei locali inseriti nella Top Ten di TripAdvisor di Oulx, stiamo parlando della Trattoria del Commercio di Cinzia ed Ivan. splendida realtà” che finalmente ci rappresenta e ci permetterà di offrire servizi integrati sempre più performanti e di quali- La Trattoria del Commercio è il cuore "rinato" di quello che ad Oulx fu il famoso Albergo-Ristorante Commercio, costruito tà a tutti i nostri sostenitori e allievi. Quello che ho voluto tratteggiare è solamente un piccolo pezzo di una piccola storia a davanti alla stazione ferroviaria punto di arrivo per turisti e sciatori, aperto nei primi del '900 e ristrutturato completamente noi molto cara, ma è ora di focalizzarci sul futuro, ricco di novità e di passione per il nostro lavoro. Per questo raddoppiamo, nel 2007. Un'unica grande sala, che mantiene le linee d'antan della "casa", spaziosa, luminosa, accogliente, pavimento in anzi triplichiamo, con le sinergie dell'Action Group: puntiamo a farvi vivere momenti esaltanti, in un inverno straordinario cotto e quelle volte in mattone riscoperte ... La cucina è quella casalinga, interpretata con un pizzico di innovazione. in quel piccolo angolo di paradiso sormontato dalle nostre tre stelle che così tanto ci animano. Nella cura e nella semplicità della Trattoria del Commercio, i clienti potranno degustare i piatti della tradizione piemontese, eccelsa la polenta della Pignoletto Rosso, con farine macinate a pietra, ottima la selezione di formaggi locali accompagnati Marco Vottero da salse, miele e mostarde di produzione propria. Di eccelsa bontà anche i piatti proposti nel menù. Giusto per citarne Direttore Scuola Sci Sansicario Action alcuni: le entrate ... la mocetta di vitello con composta di cipolle di Tropea, "Pes Coj" e salsa delicata alle acciughe (involtini di cavolo verza ripieni di maiale arrosto), Tartiflette ai carciofi gratinata alla crema di toma; i primi ... gnocchi di patate viola UN GRANDE RICONOSCIMENTO "Vitelotte" al Blu del Moncenisio, maltagliati al ragù di cinghiale, soupe grasse gratinata alla toma. Nei secondi ... la guan- La Scuola di Sci è stata premiata con il Trofeo "Gran Premio Giovanissimi 2015", cetta brasata al Nebbiolo con purè di patate di montagna. Le paste e il pane sono rigorosamente fatti in casa. Alta quallità qualificandosi al primo posto in Piemonte e al terzo posto nella classifica nazionale. a prezzi contenuti! Altro plus è la carne bovina piemontese certificata COALVI. La Trattoria del Commercio presenta anche Il Gran Premio Giovanissimi è la più importante competizione sportiva di sci una piacevole carta dei vini con circa 100 etichette. Nei giorni feriali la Trattoria offre un menu fisso, la cosiddetta "colazione rivolta ai giovani allievi delle Scuole Sci Italiane di età compresa tra i 9 e i 12 anni. di lavoro", con la scelta tra tre primi, tre secondi con contorno, dolce o frutta e bevande incluse, oltre ovviamente la possibi- Ogni anno coinvolge oltre 50.000 giovani sciatori lità di scegliere alla carta. La Trattoria del Commercio si presta anche a banchetti, feste private, serate a tema. che si sfidano in gare d'eccellenza a nome della propria Scuola. Aperto a Pranzo e Cena, chiuso il martedì. 125 TRATTORIA DEL COMMERCIO - Corso Montenero 65 - Oulx (TO) - Tel. (+39) 0122/830.890 - www.trattoriadelcommercio.it SCUOLA SCI SANSICARIO ACTION - Frazione S. Sicario Alto, Cesana Torinese (TO) Sansicario Action Reception +39 0122 811600 - [email protected] www.sansicarioaction.it

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Non sottraete tempo alla montagna … a Sestriere c’è la Gastro-Panetteria Il Forno. Sestriere “nacque” predestinata … a fondare il paese, nel 1934, il Senatore Giovanni Agnelli, uno dei manager pionieri RESTITUIRE IL POTERE D'ACQUISTO AI CONSUMATORI dell’industria a livello mondiale del ‘900, che la vide lunga … Sestriere nel giro di poco più di 80 anni è divenuta una meta La mission di IperNetwork è quella di restituire potere d'acquisto ai consuma- turistica assai ambita, oserei dire desiderata da parte di un turismo internazionale. L’inverno è il vero plus. La Vialattea, lo sci tori, attraverso la realizzazione e la gestione di una community di acquisto in che si innalza a massima potenza, le piste più belle al mondo, le Coppe del Mondo, i Mondiali, le Olimpiadi, ça va sans dire grado di premiare in maniera tangibile ed economicamente rilevante i consu- … Sestriere è l’eccellenza ma se il Colle è tanto, anche i servizi sono al top. E qui parlo di ristorazione: la Gastro-Panettereria matori che concentrano i propri acquisti presso le aziende partners, sia on line Il Forno di Sestriere. Il Forno è eccellenza assoluta, nei prodotti, dai produttori, nelle preparazioni dei piatti da asporto. Ogni sia sul territorio. giorno, ogni momento Deborah Falco sforna grandi teglie di pizze e focacce che in pochi minuti vengono letteralmente LA CARD “spazzolate” dai clienti … Il pane è squisito. In cucina lo chef Emiliano prosegue con amore e superba professionalità nel preparare piatti, legati sia alla tradizione sia a nuove interpretazioni gastronomiche. Emiliano e Deborah stupiscono anche Il principale strumento del proget- nella selezione esclusiva dei prodotti da banco. Giusto per citarne alcuni … I prosciutti Piotosini da Langhirano, il crudo to è la Smart people Card, la carta dell’Azienda Agricola Biologica Spannocchia da Siena e quello esclusivo “Crudo di Cuneo”, i salumi dell’Agrisalumeria Luiset fedeltà gratuita, che consente di di Ferrere (Asti). Nel banco frigo anche gli esclusivi formaggi del territorio e nazionali. Negli scaffali la pasta dei Martelli da trasformare ogni atto d'acquisto in Lari (Pisa), famiglia di pastai dal 1926 e le buonissime confetture e le marmellate artigianali della 50bio di Salsomaggiore Punti convertibili in buoni carburan- Terme. Il Forno, proprio per venire incontro a turisti, habitué e locali, presenta anche una piccola grande enoteca in grado te, buoni acquisti, voli, viaggi, vacan- soddisfare gli amanti del nettare divino. Tra le new entry i vini dell’Azienda Casanova della Spinetta di Terricciola (Pisa), ze, beni e servizi. Il sito ipernetwork. Grinzate Cavour (Langa) e Castagnole delle Langhe (Asti). E non dimentichiamo le splendide bollicine. In occasione di net è il centro commerciale online feste, ricorrenze e momenti un po’ speciali non indugiate a richiedere a Deborah ed Emiliano il servizio catering, che sarà per acquistare con la Smart people n Vialattea indimenticabile. n Vialattea Card, il sito ipervacanze.it per i ser- GASTRO-PANETTERIA IL FORNO DI SESTRIERE - Via Cesana 10 - Sestriere (To) - Tel. 0122 754373 I vizi turistici. I

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CO-MARKETING CO-MARKETING TORINO - CESANA T.se - SESTRIERE (impianti sciistici Vialattea) Orario in vigore dal 05/12/2015 - Timetable valid from 05/12/2015 L'autolinea si effettua dal 05/12/2015 al 10/04/2016 The bus is running from 05/12/2015 to 10/04/2016

6 7 8 Corsa effettuata solo Sabato, Domenica e Festivi TORINO - Autostazione 7:30 Only Saturdays , Sundays and Holidays Cesana T.se - cabinovia 9.00 La corsa viene effettuata tutti i giorni nei periodi: SESTRIERE 9:15 Daily service during:

6 7 8 Dal/From 05-12-2015 al/to 08-12-2015 SESTRIERE 17:00 Dal/From 24-12-2015 al/to 06-01-2016 Cesana T.se - cabinovia 17.15 Dal/From 06-02-2016 al/to 09-02-2016 TORINO - Autostazione 19:15 Dal/From 24-03-2016 al/to 29-03-2016 Frequenza: 6 Sabato - Saturdays INFORMAZIONI E BIGLIETTI / TICKET OFFICES 7 Domenica - Sundays TORINO - C.so V. Emanuele II, 131/H (SADEM) 8 Festivi - Holidays

INFORMAZIONI GENERALI GENERAL INFORMATION L'autolinea non si effettua il 25/12 - S. Natale No service on December 25th - Christmas Day Il servizio di trasporto è soggetto a prenotazione obbligatoria. Reservation on this service is required. The ticket can be bought L'acquisto del biglietto può essere effettuato tramite carta di credito trough credit card from the website www.sadem.it or in a ticket shop dal sito www.sadem.it oppure presso una delle rivendite sopra among those indicated above. indicate. Si ricorda ai Sigg.ri Passeggeri che il biglietto è modificabile ma non è We remind passengers that the ticket can be changed but can not be refunded. rimborsabile.              

Biglietto di A/R + Skipass Vialattea:  45,00 Daily ticket + Vialattea Skipass  45,00 Si ricorda ai sigg. passeggeri che lo skipass è un documento strettamente Please remind that the skipass is a personal document and is required to personale ed è richiesto l'inserimento di nome e cognome prima del suo be filled in with your name before use. Term and conditions on utilizzo. Pena il ritiro da parte del personale addetto al controllo. www.vialattea.it Condizioni di utilizzo su www.vialattea.it BAGAGLI LUGGAGES

Nel prezzo del biglietto e per ogni Viaggiatore è compreso il trasporto gratuito di Every passenger can bring one hand luggage, weighting not more that 10 kg un bagaglio a mano non eccedente i 10 kg e che possa essere posizionato nelle and it must be placed in the compartment above your head. In case of lack of cappelliere all’interno dell’autobus. Sci e tavole da snowboard (in numero di 1 space, it will be placed in the boot beneath. Ski and snowboards travel for free (1 per passeggero pagante) viaggiano gratuitamente. each person).

SI AVVISANO I SIGG.RI PASSEGGERI DI PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE WE WOULD LIKE TO WARN PASSENGERS TO PAY UTMOST ATTENTION TO ALLE PROPRIE VALIGIE DEPOSITATE NELLA BAGAGLIERE (SIA AL CAPOLINEA DI PERSONAL LUGGAGE PLACED INSIDE THE LUGGAGE RACK (AT THE TERMINUS PARTENZA CHE ALLE SUCCESSIVE FERMATE INTERMEDIE). AND AT INTERMEDIATE STOPS). WE KINDLY ASK CUSTOMERS TO INFORM THE SI INVITANO, INOLTRE, A COMUNICARE IMMEDIATAMENTE ALL’AUTISTA DRIVER IN CASE OF UNUSUAL SITUATIONS OR OF SUSPICIOUS-LOOKING EVENTUALI SITUAZIONI RITENUTE ANOMALE O LA PRESENZA DI PERSONE INDIVIDUALS. SOSPETTE.

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