«Strangolai De Mauro Con Le Mie Mani» Dell 80 Fu Emanuele D'agostino a Uccidere Il Giornalista De «L'ora»

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

«Strangolai De Mauro Con Le Mie Mani» Dell 80 Fu Emanuele D'agostino a Uccidere Il Giornalista De «L'ora» Venerdì 26 marzo 1993 in Italia pagina 9ro I misteri di A pentito Gaspare Mutolo ha rivelato che del «commando» incaricato dell'omicidio faceva anche parte Stefano Giaconìa Plersanti Mattarella, Cosa Nostra presidente Un'altra rivelazione: un confidente del capitano Russo della Regione siciliana, fu elirninato dalla mafia perché dava notizie sul sequestrò ucciso dalla mafia II 6 gennaio «Strangolai De Mauro con le mie mani» dell 80 Fu Emanuele D'Agostino a uccidere il giornalista de «L'Ora» Sono stati Emanuele D'Agostino e Stefano Giaco­ senza vita del giornalista verrà, la quale ì corleonesi di Totò ( ) All'anagrafe il futuro don nìa, fedelissimi di Bontade, a uccidere il giornalista poi, sepolto poco distante, a Rima imposero il loro dominio Paolino fu registrato come de L'Ora Mauro De Mauro. Gaspare Mutolo ha an­ Croceverde, nella tenuta della sugli ex alleati, massacrando Francesco Paolo Bontate, ma A pentito Marchese «Favarella» di Michele Greco, gli Inzerillo, i Di Maggio, i Ba- con l'andar degli anni quel cc- che rivelato che un confidente del capitano Russo, futuro «papa» di Cosa nostra, dalamenti ì Rimi, lo stesso Ste­ inome per cause che è troppo Vincenzo Guercio, fu eliminato dalla mafia proprio che a quei tempi è, però, rite­ fano Bontade Dieci anni dopo fungo rivangare, venne in ug­ perché stava dando informazioni su quel sequestro. nuto dalla polizia un «impren­ il delitto De Mauro, D'Agostino gia ai Bontate dell'ultima gene­ «Don Vito è uomo ditore agricolo» molto più ri­ era stato, infatti, invitato per un razione, a fu tra costoro chi lo D'Agostino, ha raccontato if pentito, disse: «De Mau­ spettabile del suol cugini, allo­ «ragionamento» insieme a Gi­ mutò in Bontade, chi in Bontà» ro l'ho strangolato io con le mie mani». , ra famosi, di eiaculi! rolamo Teresi, Giuseppe Di Passato dal monarchia ai de - Perché il delitto? Mutolo sa Fresco, Salvatore ed Angelo una Bontade, Margherita, fu d'onore, cosa nostra» soltanto quello che D'Agostino Federico, dal capofamiglia di eletta alla Camera - don Paoli­ gli ha riferito «De Mauro dava Villagrazia, Leopoldo Pullara, no era di casa nei Palazzi del OIANNICIPRIANI VINCENZO VASILI fastidio perché scriveva articoli in un altro baglio della zona, ' potere II giornalista ricorda Non era solo un politico «amico degli amici», ma un pesantemente critici contro quello di propnetà di un vec­ come si compiacesse «di farsi uomo d'onore a tutti gli effetti, Vito Ciancimino, as­ •• ROMA. «Ma che cosa han­ suo lungo interrogatorio, il singoli appartenenti alla ma­ chio capomafia protagonista vedere in giro negli ambulacri no visto, se sono stato proprio «collaboratore di giustizia», Ga­ fia», detta a verbale Ed ancora, del sacco edilizio dello storico dell'alta politica locale, nel sa­ sessore e sindaco durante il sacco di Palermo Lo ha io a strangolarlo con le mie spare Mutolo, svela in questa la catena di morte non si sa­ Parco d'Orleans, Nino Sorci, lone dei viceré dell'Assemblea detto ien uno degli ulumi pentiti di mafia, Pino Mar­ mani?» se la rideva Emanuele maniera ai magistrati della rebbe fermata all'eliminazione detto >'u nccu» Insieme a To­ regionale, in quello della Giun­ chese: «Mattarella aveva forti divergenze con Cianci­ D'Agostino, uomo di fiducia rocura della Repubblica di del giornalista de «L'Ora» «E nicelo Contomo, che avrebbe ta di Governo del Palazzo delle del capo della mafia di Paler­ Palermo, Ignazio Spalluta, Vit­ connessa al delitto De Mauro - Aquile, o a Villa Igiea, o all'Ho­ mino, ed aveva iniziato un'azione di contrasto con­ mo est.. Stefano Bontade, sven­ torio Aliquo, Gioacchino Nato­ rivela Mutolo - la scomparsa dovuto essere anche lui della tel des palmes. O negli ombro­ tro le manovre in atto sui grandi appalti». La Torre fu • tolando la copia di un giorna­ li, Guido Lo Forte, Giuseppe Pi­ del gestore del bar accanto al partita, D'Agostino fiuta l'aria e si cortili del Palazzo d'Orleans, ucciso per la sua legge contro ì capitali mafiosi. le. Era il 1973, tre anni dopo la gliatone, chi sonagli esecuton cinema Massimo Non ricordo non si reca all'appuntamento dove si svolse in una torrida misteriosa sparizione del gior­ ed il mandante e come si svol­ il suo nome, ma so che era un Gli altn vengono uccisi ed i lo­ mattina il memorabile scontro nalista de «L'Ora», Mauro De se la dinamica di uno dei delit- ' confidente del capitano dei ro corpi sono fatti sparire nel­ (volò anche qualche ceffone ) Mauro. Sul quotidiano era ti più inquietanti, seppellito nel carabinieri, Giuseppe Russo, al l'acido Contomo si salverà fra Don Paolino e 11 "suo" de­ dimenticatoio dei «misteri di quale stava fornendo indica­ con una lunga latitanza e poi putato del momento, visibil­ ENRICO nomo pubblicata con grande rilievo con il «pentimento» D'Agosti­ la notizia di una segnalazione Palermo» Quella sera erano in zioni proprio sulla scomparsa mente resilo a votare in As­ M ROMA. Vito Ciancimino, il fuon dalla "corrente"» Il giornalista Mauro De Mauro assassinato dalla mafia di De Mauro» Basta controllare no, invece, si confiderà con un w semblea come il sinedrio delle della presenza del cronista in - tre, racconta Mutolo C'era, al potente assessore ai lavon Plersanti Mattarella venne un paese dell'Est Le rivelazio­ volante, uno di cui il «pentito» le collezioni dei giornali dell'e­ altro «uomo d'onore» che lo " coppole storte aveva delibera­ non ricorda il nome, che po­ poca. Tutto corrisponde si consegnerà agli assassini Po- • to» Particolare agghiacciante pubblici negli anni del sacco crivellato di colpi ù 6 gennaio ni di un mitomane, oppure di Palermo, l'uomo che tren­ uno dei tanti depistaggì? li trebbe essere, però, quella per­ trattava di Vincenzo Guercio, chi mesi più tardi, il 24 aprile De Mauro ata in questo artico­ 1980 in via Libertà, a Palermo sona indubbiamente cono­ •bionde», gestore della pe­ oppure e stato tramortito e svanito nel nulla pochi giorni 1981 sarà la volta del suo ca­ lo, inedito fino al luglio 1971, t'annl fa, durante ì congressi dava fastidio a Cosa Nostra e ai commando di Cosa nostra che sciuta dal giornalista, che da scheria Impero, dove era avve­ non può reagire Mutolo su dopo il sequestro De Mauro, po, Stefano Bontade, massa­ tra I fedelissimi di «don» Paoli­ della De siciliana, si conquista­ signon degli appalti Per il suo aveva rapito De Mauro sotto nuta qualche tempo prima questo particolare non offre lu­ altro caso di quella che pro­ no, proprio il figlio Stefano, e casa, il 16 settembre 1970 - ri­ bordo di una «Brmv» lo chiamò • una strage Tutti e tre fedelissi­ mi Si sa, però, che poco dopo crato il giorno del quaranta­ va sempre il posto alla destra omicidio è stato accusato il ter­ Invitandolo a salire, come per prio a quel tempo venne deno­ treesimo compleanno a colpi Stefano Giaconìa, che sareb­ di Giulio Andreotti, é un uomo rorista di destra Giusva Fiora­ velava compiaciuto, invece, il mi della famiglia di Stefano la «Bmw» verri abbandonata in minata «lupara bianca» bero stati rispettivamente il mafioso - l'aveva tolto di mez­ una passeggiata, mentre Mau­ Bontade, detto il «falco», o «il una stradina poco illuminata, di Kalashnikov d'onore Punto, combinato, in­ vanti -Ma - racconta Pinuzuo ro stava per rientrare a casa, mandante ed uno degli esecu­ trodotto nei piani alti di Cosa zo, trasportato a Villagrazia, sul marciapiede del viale delle barone», dominatore delle via Pietro D'Asaro, accanto ad I personaggi di questa vicen­ Prima di morire De Mauro tori della sua stessa uccisione Marchese - nessun delitto im­ borgata di Palermo est, feudo Magnolie, sotto gli occhi della borgate di Villagrazia Guada­ una grande cllnica privata, vi­ da sono quasi tutti morti È aveva consegnato all'archivio Ora Stefano Bontade riposa Nostra come un pezzo da no­ portante di politici, giornalisti, della famiglia Bontade, pro­ figlia Valeria e del genero Sal­ gna e Santa Mana de) Gesù, cino alla centrale piazza Poli­ morto il killer del giornalista, del suo giornale un ntratto - il nella tomba di famiglia nel vanta. Non solo, quindi, «polis­ media, può essere deciso sen­ prio nel baglio del potentissi­ vo Mirto Al suo fianco l'uomo confinanti con le mitiche eia­ teama Si cambia macchina, D'Agostino, è morta la sua classico •coccodnllo» - di camposanto attiguo al bel co» amico degli amici, ma «uo­ za I ok della Commissione» E mo boss, strozzato, sepolto in­ della «Brmv» aveva lo stesso culi! e Croceverde-Giardini, dunque E si prosegue verso le «spalla», Giaconìa, la famiglia •don» Paolino Bontà, il padre convento di Santa Maria di Ge­ mo d'onore», alla pan di Totò ora, secondo indiscrezioni al­ fine sotto qualche metro di ter­ competenza della «dinasty» al­ borgate orientali «Lo. portaro­ Bontade, mandante del delitto, di colui che l'avrebbe poi fatto sù, il «imiterò dei nobili» che Runa, Pippo Calo. Michele Emanuele D'Agostino che si leata dei Greco ; tn nomi, altriindagati, si ag- ' ra d'agrumeto. vanterà, poi, con il futuro «pen­ no nel baglio di proprietà di è stata sterminata. Anzi, lo assassinare Le prime righe so­ da quattro secoli domina la cit- Greco, Leoluca Bagarella. Lo giungono all'elenco del Matta­ Sono le sedia del 18 novem­ L'auto sgomma verso il cen­ Stefano Bontade», riferisce Mu­ strangolatore, per contrappas­ no magistrali «Quando Paoli­ • ta De Mauro, invece, non ha tito» dell impresa. E sul sedile tolo, che in un successivo in­ ha detto ien Giuseppe Marche­ rella bis, il processo che dovrà bre 1992. Nella sede romana postenore Stefano Giaconìa, tro con ogni probabilità il gior­ so, fu pure lui vittima della «lu­ no Bontà venne al mondo, era ancora una tomba.
Recommended publications
  • STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
    STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose.
    [Show full text]
  • Criminal Justice 7 7 1 5 1 2 5 5 0 0 0 0 CRIMINOLOGY and SECURITY STUDIES FACULTY FORCRIMINAL JUSTICE, Year XIX,Issue6,2019
    6 Year XIX Year Criminal Justice Issues Year XIX, Issue 6, 2019 Criminal Justice Issues Journal of Criminal Justice and Security DOES LOW SELF-CONTROL PREDICT JUVENILE DELINQUENCY AMONG A NATIONALLY REPRESENTATIVE SAMPLE OF BOSNIAN ADOLESCENTS? ALMIR MALJEVIĆ LISA R. MUFTIĆ Issues Criminal Justice ANEL BABIĆ ALEN DUSPARA ORGANIZED CRIME AND CORRUPTION OFFENCES IN THE FINAL VERDICTS OF BOSNIAN COURTS: WHERE IS THE LINK? SRĐAN VUJOVIĆ ANALYSIS OF THE EXISTING COMMUNITY-LEVEL CHILD PROTECTION PRACTICE IN BOSNIA AND HERZEGOVINA ELMEDIN MURATBEGOVIĆ JELENA ŠMIGOC BRKIĆ MUHAMED BUDIMLIĆ INTERNATIONAL LAW AND CYBER SECURITY SAKIB SOFTIĆ FACULTY FOR CRIMINAL JUSTICE, CRIMINOLOGY AND SECURITY STUDIES 9 7 7 1 5 1 2 5 5 0 0 0 0 Year XIX, Sarajevo 2019 Issue 6 ISSN 1512-5505 ISSN 1512-5505 Criminal Justice Issues HOW ORGANIZED IS ORGANIZED CRIME AND DRUG TRAFFICKING IN SERBIA 1 MARKO KMEZIĆ, DEJAN ATANASIJEVIĆ ORGANIZED CRIME AND DRUG TRAFFICKING IN ITALY 15 OMBRETTA INGRASCI, NANDO DALLA CHIESA CRIMINAL JUSTICE SYSTEM’S RESPONSE TO CORRUPTION – WHO IS 39 BEING PROSECUTED AND FOR WHAT? ALMIR MALJEVIĆ, SRĐAN VUJOVIĆ CRIMINAL JUSTICE SYSTEMS’ RESPONSE TO DRUG TRAFFICKING IN BOSNIA 51 AND HERZEGOVINA ALMIR MALJEVIĆ, SANDRA KOBAJICA Criminal Justice Issues Journal of Criminal Justice and Security VI Year XIV, Issue 5-6, 2016. ISSN 1512-5505 Criminal Justice Issues Journal of Criminal Justice and Security Year XIV, Issue 5-6, 2016. VII ISSN 1512-5505 Criminal Justice Issues Journal of Criminal Justice and Security Year XIV, Issue 5-6, 2016. I ISSN 1512-5505 EDITORIAL Haris HALILOVIĆ Dear reader, In this English edition of the Criminal Justice Issues – the Journal of Criminal justice and Secu- rity we are introducing you three new scientific and one review paper that discuss actual issues in the field of criminology of organized crime and drug trafficking, criminal law and justice.
    [Show full text]
  • Mafia, Decapitata La Nuova Cupola Palermo, 46 Arresti
    IL BLITZ CUPOLA 2.0 Mafia, decapitata la nuova Cupola Palermo, 46 arresti Di Riccardo Lo Verso PALERMO - Il 29 maggio 2018 alcuni boss si rendono irreperibili e violano contemporaneamente la sorveglianza speciale. È il giorno in cui da qualche parte, a Palermo o in provincia, si è riunita la commissione provinciale di Cosa nostra. Non accadeva dal 1993, anno dell'arresto di Totò Riina. A presiederla il più anziano dei capimafia in libertà, Settimo Mineo. È lui, secondo la Procura di Palermo e i carabinieri del Comando provinciale guidati dal colonnello Antonio Di Stasio, l'uomo chiave del dopo Riina. Nella notte è stato arrestato assieme ad altre 45 persone che compongono gli organigrammi di quattro mandamenti: Mineo è il capo a Pagliarelli, Gregorio Di Giovanni a Porta Nuova, Francesco Colletti a Bagheria-Villabate e Filippo Bisconti a Misilmeri-Belmonte Mezzagno. GUARDA LE FOTO GUARDA IL VIDEO GUARDA IL VIDEO CON LE INTERCETTAZIONI DEI BOSS Il resoconto del vertice della nuova Cupola è stato raccolto dai militari che hanno registrato una inequivocabile conversazione in macchina fra il boss di Villabate e il suo autista, poche ore dopo il più importante vertice della mafia degli ultimi decenni. Una leggerezza che consentito al procuratore Francesco Lo Voi, all'aggiunto Salvo De Luca, Salvatore De Luca e ai sostituti Maurizio Agnello, Bruno Brucoli, Francesca Mazzocco, Amelia Luise, Dario Scaletta, Gaspare Spedale di trovare riscontri decisivi alle ricostruzioni sulla mappa del potere sei mesi dopo la morte di Totò Riina. Mineo aveva l'anzianità e lo spessore per accollarsi il tentativo di serrare i ranghidell'organizzazione e guardate avanti, oltre la morte del padrino corleonese, la cui detenzione ha tenuto legate le mani dei boss.
    [Show full text]
  • Società E Cultura 65
    Società e Cultura Collana promossa dalla Fondazione di studi storici “Filippo Turati” diretta da Maurizio Degl’Innocenti 65 1 Manica.indd 1 19-11-2010 12:16:48 2 Manica.indd 2 19-11-2010 12:16:48 Giustina Manica 3 Manica.indd 3 19-11-2010 12:16:53 Questo volume è stato pubblicato grazie al contributo di fondi di ricerca del Dipartimento di studi sullo stato dell’Università de- gli Studi di Firenze. © Piero Lacaita Editore - Manduria-Bari-Roma - 2010 Sede legale: Manduria - Vico degli Albanesi, 4 - Tel.-Fax 099/9711124 www.lacaita.com - [email protected] 4 Manica.indd 4 19-11-2010 12:16:54 La mafia non è affatto invincibile; è un fatto uma- no e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fe- nomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze mi- gliori delle istituzioni. Giovanni Falcone La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un mo- vimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità… Paolo Borsellino 5 Manica.indd 5 19-11-2010 12:16:54 6 Manica.indd 6 19-11-2010 12:16:54 Alla mia famiglia 7 Manica.indd 7 19-11-2010 12:16:54 Leggenda Archivio centrale dello stato: Acs Archivio di stato di Palermo: Asp Public record office, Foreign office: Pro, Fo Gabinetto prefettura: Gab.
    [Show full text]
  • Finalmente Trema La Nuova Mafia
    IN ITALIA «Ecco perché Quattordici arresti eseguiti Indiziate altre 50 persone è crollato a Palermo, Roma e Napoli L'ex «chimico» di Cosa nostra la stadio Dietro il blitz le rivelazioni ha parlato anche dei politici di Palermo» Il crollo nello stadio di Palermo che il 30 maggio scorso pro­ del pentito Francesco Mannoia favoriti dai boss delle cosche vocò la morte di quattro operai e il ferimento di un quinto deceduto alcuni giorni dopo sarebbe stato causato da alcu ne carenze nelle strutture tecniche e in quelle di s curezza A questa conclusione sono pervenuta tre tecnici - Santi Rizzo Andrea Failla e Fedenco Mazzoiani - incancati dalla magi stratura di eseguire una perizia. La penzia consegnata ieri al sostituto procuratore Giuseppe Pignatone che ha sostituito il titolare dell inchiesta Giuseppe Ayala recentemente trasfe nto dal Csm La causa principale della sciagura viene ricon Finalmente trema la nuova mafia dotta dai penti alla «mancanza della coppia di aste diagona li di controvento» cosi come era stato ipotizzato nella fase iniziale deli inchiesta L indagine tecnica ha inoltre rìscon trato «carenze di progettazione esecutiva» 1 assenza di venfi ca delle condizioni di sicurezza del cantiere interessato al Marino Mannoia crollo e la mancanza di autonzzazione da parte del Genio L In manette i «corleonesi» di Totò Riina civile alla realizzazione di alcune strutture Spiava Un italo-americano attivo in Parla un nuovo grande pentito di mafia Francesco considerato il maestro di avrebbero consentito di met di chimico di cose ne venne socialisti
    [Show full text]
  • Zerohack Zer0pwn Youranonnews Yevgeniy Anikin Yes Men
    Zerohack Zer0Pwn YourAnonNews Yevgeniy Anikin Yes Men YamaTough Xtreme x-Leader xenu xen0nymous www.oem.com.mx www.nytimes.com/pages/world/asia/index.html www.informador.com.mx www.futuregov.asia www.cronica.com.mx www.asiapacificsecuritymagazine.com Worm Wolfy Withdrawal* WillyFoReal Wikileaks IRC 88.80.16.13/9999 IRC Channel WikiLeaks WiiSpellWhy whitekidney Wells Fargo weed WallRoad w0rmware Vulnerability Vladislav Khorokhorin Visa Inc. Virus Virgin Islands "Viewpointe Archive Services, LLC" Versability Verizon Venezuela Vegas Vatican City USB US Trust US Bankcorp Uruguay Uran0n unusedcrayon United Kingdom UnicormCr3w unfittoprint unelected.org UndisclosedAnon Ukraine UGNazi ua_musti_1905 U.S. Bankcorp TYLER Turkey trosec113 Trojan Horse Trojan Trivette TriCk Tribalzer0 Transnistria transaction Traitor traffic court Tradecraft Trade Secrets "Total System Services, Inc." Topiary Top Secret Tom Stracener TibitXimer Thumb Drive Thomson Reuters TheWikiBoat thepeoplescause the_infecti0n The Unknowns The UnderTaker The Syrian electronic army The Jokerhack Thailand ThaCosmo th3j35t3r testeux1 TEST Telecomix TehWongZ Teddy Bigglesworth TeaMp0isoN TeamHav0k Team Ghost Shell Team Digi7al tdl4 taxes TARP tango down Tampa Tammy Shapiro Taiwan Tabu T0x1c t0wN T.A.R.P. Syrian Electronic Army syndiv Symantec Corporation Switzerland Swingers Club SWIFT Sweden Swan SwaggSec Swagg Security "SunGard Data Systems, Inc." Stuxnet Stringer Streamroller Stole* Sterlok SteelAnne st0rm SQLi Spyware Spying Spydevilz Spy Camera Sposed Spook Spoofing Splendide
    [Show full text]
  • La Inocencia De Giulio. Andreotti No Fue Absuelto
    ZBD # 7 La inocencia de Giulio. Andreotti no fue absuelto Giulio Cavalli Actor y dramaturgo. Italia [email protected] Texto recibido el 20/10/2015, aceptado el 20/10/2015 y publicado el 30/01/2016 Reconocimiento-No comercial-Sin obras derivadas 3.0 License 89] RESUMEN: desde su espectáculo solista Kabum!... come un paio di impossibilità (2006), estrenado bajo la dirección artística de Paolo Rossi, la dramaturgia de Giulio Cavalli (Milán, 1977) se ha caracterizado por tener una fuerte orientación cívica. Dos de sus obras de ese mismo año, 2006, pueden dar cuenta de ello: (Re) Carlo (non) torna dalla battaglia di Poitiers, sobre los trágicos hechos ocurridos durante la reunión del G8 en Génova en 2001, y Linate 8 ottobre 2001: la strage, sobre el acccidente aéreo que costó la vida a 118 pesonas. Aunque posteriormente ha ampliado su teatro a otros temas, como en Bambini a dondolo (2007), un drama sobre el turismo sexual infantil, han sido sus intensos espectáculos sobre la mafia los que han acabado por darle no solo una mayor repercusión, sino también la obligación de vivir desde entonces bajo escolta policial antes las continuas amenazas y planes de asesinato por parte de la 'Ndrangheta. Entre las obras de esta temática destacan Do ut Des (2009) o la que aquí presentamos, L'innocenza di Giulio (2011), más tarde convertida en libro con el título L'innocenza di Giulio: Andreotti e la mafia (Milán: Chiarelettere, 2012). Para su último proyecto, L'amico degli eroi, sobre las conexiones con la mafia de Marcello dell'Utri, ha contado, al igual que en los anteriores, con el acompañamiento musical de Cisco Bellotti.
    [Show full text]
  • Il «Nuovo Buscetta» Accusa
    Il maxiblitz 160 mandati di cattura Rivelati anni di atrocità in tutta Italia contro killer e boss tra cui l'assassinio di 4 giovani contro le cosche Tutto è partito dalle confessioni II ruolo svolto di Antonino Calderone dagli imprenditori catanesi Il «nuovo Buscetta» accusa E dopo Buscetta e Contorno, Nenne Calderone. E glia aveva avuto un incidente specializzato nell'assistenza ai panese. Si potrebbe continua­ caro, di 15 anni. Giovanni La Il pentito ancora oggi, come allora un altro blitz. In Sicilia, in d'auto. Fu interrogato su roga­ superlatitanti. Pietro Teresi, re Calderone ha fatto i nomi e Greca, 14 anni Riccardo Ca­ toria dei giudici italiani II 18 imprenditore edile palermita­ I dati delle singole province staldi, di 15 anni. Lorenzo Pa­ tante città italiane. 160 i mandati di cattura per asso­ aprile dell'87. Dopo qualche no appartenente alla famiglia siciliane, molto spesso di sin­ ce ne aveva 14. U abbiamo ciazione maliosa firmati dall'ufficio istruzione di Pa­ sequestrati e rinchiusi in una «Vi racconto colloquio andato a vuoto, fe­ di Santa Maria del Gesù. Um­ goli paesi Famiglie che si era­ staila perché disturbavano la lermo. Cento i boss già tradotti all'Ucciardone. 45 gli ce capire al giudice istruttore berto e Gaetano Fiore, cono- no riorganizzate dopo le bufe­ tranquillità del quartiere con anziani capimafla agli arresti domiciliari, dieci le per­ Michel De Back che aveva vo­ scotissimi in città dove gesti- re giudiziarie degli anni 80. continui atti di teppismo. Fui la storia sone Irreperìbili, undici i latitanti. 62 le comunicazio­ glia di cantare.
    [Show full text]
  • Brief History of Sicilian Mafia
    For centuries, there had been banditry in southern Italy. It is not surprising when we consider that the area south of Rome was ruled for hundreds of years by foreign powers and the land was generally (mis)managed by absentee landlords. In their absence, the bandits stepped in to enforce the payment of dues or meagre profits from the peasants to the landowners, creaming a lot off the top. Stealing from the rich to give to the poor was no part of their raison d’etre. Over time, they became the landowners’ enforcers and then began to take over large tracts but it was the unification of Italy, following Garibaldi’s march through Sicily and up through southern Italy defeating and forcing the capitulation of the Spanish Bourbons, rulers of the Kingdom of the Two Sicilies, which gave them their greatest opportunity . If you have read “The Leopard” by Giuseppe di Lampedusa or seen the film, you will have recognised that the Mafia were gaining an important role in the running of Sicilian cities, towns and regions; they were gaining election as mayors and they were marrying into families of the nobility of the island. The Risorgimento whilst unifying the country also exaggerated the division between the north and the south. Sicilians often used to dispute (at least publicly) the existence of the Mafia or La Cosa Nostra (Our Thing) as the organisation names itself. They claimed that it was a northern construct. However, there is an excellent book by Gianni Riotta, “Prince of the Clouds”, which describes how the mafia, acting as a private army on behalf of the landowner against her peasants, uses force and murder to keep the poor of Sicily under control.
    [Show full text]
  • De Mauro Strangolato Dalla Mafia Un Pentito Rivelacom E Fu Ucciso Il Giornalista Scomodo
    Il cronista de «l'Ora» scomparve 23 anni fa Il movente del delitto: «Rompevicoglioni» Gaspare Mutolo ora racconta che l'ordine Adesso i giuclia n^riranno l'incHestaK fu dato dal boss Stefano Bontate Pure Mario Francese; del «Giornaledi Sicilia» Quattro i killer, tutti poi morti ammazzati fu assassinato dai sicari di Cosa Nostra De Mauro strangolato dalla mafia Un pentito rivela come fu ucciso il giornalista scomodo Sarà riaperta l'inchiesta sulla scomparsa, avvenuta "Papà non è ancora tornato", avranno fatto"... Alle nove e quel villino di campagna), tra i 23 anni fa, di Mauro De Mauro. Secondo il racconto - mi disse, e raccontò della mac­ mezzo bussarono alla porta: quattro uomini d'onore corre -•H;fcM>r.V.,M[. 55 del pentito Gaspare Mutolo, il giornalista de «l'Ora» china che ripartiva. Verso le tre quattro uomini. Il primo si fece un cenno. Tre di loro afferrano fu strangolato. Quattro killer su mandato del boss .telefonammo al giornale di Si­ avanti e salutò. "Buongiorno" k il giornalista per le braccia. Il cilia, per vedere se magari fos­ disse. "Sono il commissario : quarto gli mette una «cordicel­ Stefano Bontate. «Rompeva i coglioni». Aveva sco­ se là. Non c'era nessuno. Re- ' Boris Giuliano, della squadra la» intomo ai collo. Cosi muore perto gli intrecci del golpe Borghese? Mutolo rac­ -. starnino ad aspettarlo. Faceva- ; omicidi". Si mìsero subito a - Mauro De Mauro: strangolato Le mille piste conta che anche Mario Francese, del «Giornale di " mo l turni alla finestra». ' verbalizzare il racconto di mia • 'Allora, in Cosa Nostra, non Sicilia», fu ucciso dalla mafia («Dava fastidio»).
    [Show full text]
  • Magisterarbeit
    View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by OTHES Magisterarbeit Titel der Magisterarbeit La Cosa Nostra – Struktur, Funktionen und mediale Berichterstattung im Zuge des Maxiprozesses von Palermo (10.2.1986 – 17.12.1987) Verfasser Fabio Arienti BA angestrebter akademischer Grad Magister der Philosophie (Mag. phil.) Wien, 2009 Studienkennzahl lt. Studienblatt: A 236 349 Studienrichtung lt. Studienblatt: Italienisch Betreuer: Ao. Univ.-Prof. Dr. Robert Tanzmeister Inhaltsverzeichnis: Inhaltsverzeichnis S.1 1. Fragestellung S.3 2. Methode S.6 3. Aktueller Forschungsstand S.9 4. Entstehungs- und Entwicklungsgeschichte S.12 4.1. Etymologie S.13 4.2. Glossar S.13 4.3. Entwicklung seit dem 19. Jahrhundert S.16 4.3.1. Die Einigung Italiens S.17 4.3.2. Implementierung einer lokalen Verwaltung S.19 4.3.3. Der Erste Weltkrieg S.22 4.3.4. Faschismus S.22 4.3.5. Die Nachkriegsjahre S.23 4.3.6. Wirtschaftlicher Aufschwung S.26 4.3.7. Der Drogenhandel S.27 4.3.8. Änderungen in der öffentlichen Wahrnehmung S.29 4.3.9. Wiederbelebung und zweite Phase des Drogenhandels S.31 4.3.10. Die Machtergreifung der Mafia aus Corleone S.33 4.3.11. Dalla Chiesa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino und der Antimafia Pool S.34 4.3.12. Revolutionierung der politischen Landschaft Italiens S.36 5. Struktur und soziale Funktionen S.38 5.1. Ihre Struktur nach Giovanni Falcone S.38 5.2. Ihre Funktionen nach Raimondo Catanzaro S.46 5.2.1. Die Mafia als Vermittler zwischen unterschiedlichen sozialen Gruppen S.48 1 5.2.2.
    [Show full text]
  • Fighting the Sicilian Mafia Through Tourism | Travel | the Guardian
    Fighting the Sicilian mafia through tourism | Travel | The Guardian http://www.guardian.co.uk/travel/2008/may/17/sicily.italy/print De-mob happy After decades of Mafia rule in Sicily, locals are fighting back - and they are asking tourists to help them, by staying in B&Bs, eating in restaurants and shopping in delis that refuse to pay protection money. Stephanie Rafanelli reports Stephanie Rafanelli The Guardian, Saturday May 17 2008 The real good fellas ... Antica Foccaceria San Francesco restaurant, Palermo. Photograph: David Levene It was Sunday lunchtime in Palermo's Piazza San Francesco and the air was thick with charcoal smoke and chatter. A vendor poked an octopus as it roasted on the open grill, releasing a whiff of warm olive oil and lemon that mingled with the city's characteristic scent of brine and dust. A girl carried a tray of sweet cannoli high above her head, navigating stalls of sardine rolls and anchovies frizzling in floury pans. The crowd went about its usual business - church bells chimed and a christening party spilt out of Basilica San Francesco D'Assisi, bobbing the newly baptized bundle as they strolled. But this was no ordinary Sunday market. It was the "Free Sicily" organic food fair, part of a growing and increasingly visible movement run by young Palermitans rebelling against the mafia, or Cosa Nostra, and the stranglehold organised crime has on the Sicilian people. "Whatever you do, DON'T mention the M-A-F-I-A," my northern Italian uncle warned me before my last visit to Sicily - a dusty road trip in a clapped-out Cinquecento in 1993 just after the arrest of the boss of bosses Salvatore Totò Riina.
    [Show full text]