Processo Omicidio Francese
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Piersanti Mattarella
Piersanti Mattarella Piersanti Mattarella nacque a Castellammare del Golfo il 24 maggio 1935. Secondogenito di Bernardo Mattarella, uomo politico della Democrazia Cristiana e fratello di Sergio, 12° Presidente della Repubblica Italiana. Piersanti si trasferì a Roma con la famiglia nel 1948. Studiò al San Leone Magno, retto dai Fratelli maristi, e militò nell’Azione cattolica mostrandosi battagliero sostenitore della dottrina sociale della Chiesa che si andava affermando. Si laureò a pieni voti in Giurisprudenza alla Sapienza con una tesi in economia politica, sui problemi dell’integrazione economica europea. Tornò in Sicilia nel 1958 per sposarsi. Divenne assistente ordinario di diritto privato all'Università di Palermo. Ebbe due figli: Bernardo e Maria. Entrò nella Dc tra il 1962 e il 1963 e nel novembre del 1964 si candidò nella relativa lista alle elezioni comunali di Palermo ottenendo più di undicimila preferenze, divenendo consigliere comunale nel pieno dello scandalo del “Sacco di Palermo”. Erano, infatti, gli anni della crisi della Dc in Sicilia, c’era una spaccatura, si stavano affermando Lima e Ciancimino e si preparava il tempo in cui una colata di cemento avrebbe spazzato via le ville liberty di Palermo. Nel 1967 entrò nell’Assemblea Regionale. In politica adottò uno stile tutto suo: parlò di trasparenza, proponendo di ridurre gli incarichi (taglio degli assessorati da dodici ad otto e delle commissioni legislative da sette a cinque e per l'ufficio di presidenza la nomina di soli due vice, un segretario ed un questore) e battendosi per la rotazione delle persone nei centri di potere con dei limiti temporali, in modo da evitare il radicarsi di consorterie pericolose. -
Ndrangheta Come Lobby Roccuzzo/ Scida
www.isiciliani.it ottobre 2012 A che serve essere vivi, Ise non c’èSiciliani il coraggio di lottare?giovani Sicilia: la gente non vota più. I poteri reali - spesso mafiosi - senza opposizione nel palazzo. Governo gattopardo eletto dal 15% Lontanissimi i tempi di Pio La Torre. Intanto in Calabria le donne fondano la loro prima tv. E’ il primo segnale vero del dopo-berlusconi. ROCCELLA JONICA/ Mentre la politica “FIMMINA TV” si recita, di Michela Mancini nel mondo reale accadono tante piccole cose L’altra politica NAPOLI/ LA GUERRA DEI CATTIVI RAGAZZI CIANCIO: ADDIO IMPERO MAZZEO/ IL CASO BOTTARI INTERVISTE: BASILIO RIZZO CASTANO/'NDRANGHETA CELESTE GIACALONE/ TRAP MIRONE/ ICASO MANCA RICORDO DI GIOVANNI SPAMPINATO PERIFERIE UN ALBERO PER LEA CAVALLI/ LA QUALUNQUE AL NORD SPARTA’/ NO MUOS MAZZEO/ GENERAZIONI DI PACE SATIRA/“MAMMA!” JACK DANIEL CASELLI/ IL DNA DI TANGENTOPOLI DALLA CHIESA/ ‘NDRANGHETA COME LOBBY ebook ROCCUZZO/ SCIDA’, SALVI: A CHI FANNO PAURA omaggio www.isiciliani.it facciamo rete http://www.marsala.it/ I Sicilianigiovani – pag. 2 www.isiciliani.it Immaginate una sala di un cinema con 161 poltrone dove siedono ragazzi, giovani, anziani, adulti, bambini e neonati. Chiudete gli occhi e nel momento in cui li riaprite davanti a voi “Noi su quelle 161 poltrone occupate da ragazzi, giovani, anziani, adulti, bambini e neonati ci sono solo corpi dilaniati, volti tumefatti, brandelli fumanti, addomi spappolati, crani sfondati, materia celebrare diventata un tutt'uno con il piombo sciolto dei siamo proiettili esplosi. E' una raffigurazione raccapricciante. E' vero. Dà una stretta allo stomaco e guasta i bei propositi che avevate prima di imbattervi in quest'articolo. -
1 8Lf1mfl\Ffjg2 025?2
025?2 l TRIBUNALE DI PALERMO ! SEZIONE I DELLA CORTE DI ASSISE • TRASCRIZIONE DELLA BOBINA N. 04 DEL 12/05/1992 CORTE DI ASSISE DI 1 8lf1Mfl\ffJg2 Depositato in Cancelleria oggi '.....• _______________ IL COLLABORATORE 01 CANCELLERIA Il Perito Quattrocchi Marilena r ~~-~"-A9 e:eL- 025?3 ,~, P.M. Poi lei, sempre ~n questo interrogatorio, dice: "Anche la vicenda di Galati mi e stata riferita da Angelo Izzo il quale mi disse che un poliziotto si era recato ~n Inghilterra • per indurre la vedova Mattarella a riconoscere, quali autori dell'omicidio del marito, tale Prestifilippo e il Galati. Di quest'ultimo io sapevo solo quello che è pubblicato sui giornali e cioè che si trattava di un uomo che aveva fatto arrestare Michele Greco", qual'è la verità? Lo sapeva lei o gliel'aveva detto Angelo • Izzo? GIUSEPPE PELLEGRITI Ma guardi, Izzo non poteva mai dirmi una cosa del genere. lo ho detto" questo perchè, appunto, avevo sentito il fatto che Izzo aveva avuto dei contatti con questo Lopuzzo e di conseguenza 1 02544 • mi sono afferrato a quelle cianfelle ed ho scaricato tutto su Izzo. P.M. Cioè ha incolpato Izzo perchè aveva sentito da una conversazione fatta dai Giudici che lo interrogavano che Izzo aveva imbeccato • Lopuzzo. Quindi lei ha ritenuto a questo punto di potere scaricare su Izzo tutte le cose che aveva detto lei, sia quelle vere, sia quelle false. GIUSEPPE PELLEGRITI • Perfettamente. P.M. Poi lei dice anche, sempre in questo interrogatorio, spontaneamente J;'erchè evidentemente non le fu chiesto dai Giudici presenti: ••Angelo Izzo mi ha detto che dopo il mio interrogatorio da parte del dottor 2 02545 Mancuso, egli era stato chiamato da quest'ultimo (cioè dal P.M. -
Un Tesoro Nella Spazzatura Il Business Dei Rifiuti in Sicilia Antonio Di Giovanni
Settimanale di politica, cultura ed economia realizzato dal Centro di Studi e iniziative culturali “Pio La Torre”. Anno 1 - Numero 7- Palermo 15 novembre 2007 IlIl businessbusiness deidei rifiuti rifiuti inin SiciliaSicilia Lo Piccolo e gli amici politici Vito Lo Monaco 'arresto di Lo Piccolo e compagni è stato un colpo ben chi denuncia il racket subito e per sanzionare chi invece assestato ad uno dei gruppi più agguerriti ,feroci e non lo fa , magari con il ritiro delle concessioni , delle Lambiziosi di Cosa Nostra. licenze , con la cancellazione o sospensione dagli albi pro- La cattura è frutto ,come hanno spiegato gli inquirenti e fessionali . gli investigatori, di lunghe , costanti e metodiche azioni di Nella contabilità sequestrata ai Lo Piccolo ci saranno i ricerca dei latitanti,supportate dagli ausili tecnologici. Tutti nomi di coloro che sono stati estorti: le vittime si faranno sono consapevoli che bisogna approfittare del momento avanti prima che siano chiamati dagli inquirenti ? di indebolimento di una delle cosche più potenti per indi- Vedremo. viduare e recidere i collegamenti di Cosa Nostra con il Con la cattura dei Lo Piccolo siamo ancora a quel gruppo mondo dell'economia , delle istituzioni e della politica . di criminali che hanno schiacciato i telecomandi a Capaci Chi li ha protetti in questi lunghi anni di latitanza ? In quali e in via D'Amelio . Di quel gruppo rimane quasi integro il circuiti finanziari sono finiti i milioni di euro estorti al comando della cosca trapanese.Ma dei nuovi affiliati (se popolo palermitano e siciliano con- ce ne sono) alla società segreta di dizionando lo sviluppo della Sicilia? Cosa Nostra ancora non ci è dato I tempi sono maturi perchè queste sapere alcunché. -
STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose. -
14 Gennaio 1998
PRESIDENTE: Ci siamo? Buongiorno. Bagarella è presente? IMPUTATO Bagarella: (voce fuori microfono) Presente. PRESIDENTE: Avvocato Ceolan, avvocato Cianferoni; presenti entrambi. Barranca Giuseppe. SEGR. D’UDIENZA: (voce fuori microfono) Rinunciante. PRESIDENTE: Avvocato Barone e avvocato Cianferoni, che è presente. Benigno Salvatore. SEGR. D’UDIENZA: (voce fuori microfono) Rinunciante. PRESIDENTE: Avvocato Farina e avvocato Maffei, è sostituito dall’avvocato Cianferoni. Brusca Giovanni: lo sentiremo fra poco. Avvocato Li Gotti e avvocato Falciani… C’è qualcuno dei due? Ah, l’ho vista. Grazie, mi scusi. E’ presente l’avvocato Falciani. Calabrè Gioacchino. IMPUTATO Calabrè: (voce fuori microfono) Presente. AVVOCATO Li Gotti: E’ presente l’avvocato Li Gotti, Presidente. PRESIDENTE: C’è? (voce fuori microfono) PRESIDENTE: Dunque… chi abbiamo chiamato? Calabrè Gioacchino? IMPUTATO Calabrè: (voce fuori microfono) Presente. PRESIDENTE: Avvocato Gandolfi, Fiorentini e Cianferoni, che è presente. Cannella Cristoforo. SEGR. D’UDIENZA: (voce fuori microfono) E’ rinunciante. PRESIDENTE: Avvocato Di Peri e avvocato Rocchi… C’è l’avvocato Rocchi, sostituito dall’avvocato Gramigni. Carra Pietro: libero, assente. Avvocato Cosmai e avvocato Batacchi… AVVOCATO: E’ presente. PRESIDENTE: E’ presente. Di Natale Emanuele: contumace. Avvocato Gentile, Di Russo, Falciani, che è presente. Ferro Giuseppe: rinunciante. Avvocato Miniati Paoli, sostituito dall’avvocato Falciani. Ferro Vincenzo: libero, assente. Avvocato Traversi e avvocato Gennai… AVVOCATO: (voce fuori microfono) E’ presente l’avvocato Traversi. AVVOCATO Traversi: (voce fuori microfono) Sì, presente. PRESIDENTE: Ah, mi scusi. AVVOCATO Traversi: Eccomi, Presidente. PRESIDENTE: E’ presente l’avvocato Traversi. Frabetti Aldo. IMPUTATO Frabetti: (voce fuori microfono) Presente. PRESIDENTE: Avvocato Monaco, Usai, Roggero, sostituiti dall’avvocato Cianferoni. Giacalone Luigi. SEGR. D’UDIENZA: (voce fuori microfono) Rinunciante. -
Mafia Carini Capaci Isola Delle Femmine E Dintorni
Mafia Carini Capaci Isola delle Femmine e dintorni Comuni sciolti per mafia 25 09 09 Uploaded by isolapulita . - News videos from around the world. Figura 1 Cipriano Santo Inzerillo Gianni SIINO dichiara: DI MAGGIO Salvatore Emanuele Io l’ho conosciuto all’interno della fattoria di Bellolampo intorno alla fine degli anni ’70. I DI MAGGIO hanno avuto varie vicissitudini in negativo all’interno dell’organizzazione mafiosa, perché messi da parte. L’ho rivisto insieme ad un DI MAGGIO detto “u’ figghiu da za’ lena” che mi venne indicato come capo della famiglia di Torretta. I due vennero a raccomandare un imprenditore di Torretta al quale ho fatto aggiudicare, perché loro me lo avevano chiesto, la scuola media di Isola delle Femmine. (Ordinanza di Custodia cautelare Operazione Oldbridge N. 11059/06 R. mod. 21 D.D.A.) Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............. 1 Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............. …… Ed è un dato ormai processualmente acquisito che, fino a quando il suo capo indiscusso, Gaetano BADALAMENTI, non fu espulso da Cosa Nostra, la famiglia di Cinisi costituiva uno dei più importanti mandamenti della provincia di Palermo, ricomprendendo, oltre al circondario di Cinisi e Terrasini , anche i territori di Balestrate, Carini, Capaci e Isola delle Femmine (cfr. BUSCETTA, MARINO MANNOIA e MUTOLO, nonché DI MATTEO Mario Santo). Successivamente, il mandamento venne sciolto e la famiglia aggregata al mandamento di Partinico, mentre i territori che ne avevano fatto parte furono divisi tra lo stesso mandamento di Partinico e (dopo il 1982) il neo- mandamento di San Lorenzo , dopo la ristrutturazione seguita alla conclusione della sanguinosa guerra di mafia dei primi anni ’80. -
Ius Novum 3-08.Indd
Ius Novum 3 2008 ISSN 1897-5577 WARSZAWA 2008 KOLEGIUM REDAKCYJNE Marek Chmaj, Teresa Gardocka (przewodnicząca), Bogudar Kordasiewicz, Maria Kruk-Jarosz, Franciszek Longchamps de Bérier, Andrzej Marek, Jerzy Menkes, Henryk Olszewski, Jacek Sobczak (zastępca przewodniczącego) REDAKCJA Ryszard A. Stefański (redaktor naczelny), Andrzej Szlęzak (zastępca redaktora naczelnego), Jacek Kosonoga (sekretarz redakcji) Copyright © by Wyższa Szkoła Handlu i Prawa im. Ryszarda Łazarskiego w Warszawie Warszawa 2008 ISSN 1897-5577 Oficyna Wydawnicza Wyższej Szkoły Handlu i Prawa im. Ryszarda Łazarskiego 02-662 Warszawa, ul. Świeradowska 43 tel. 0-22 54 35 450, 0-22 54 35 410 www.lazarski.pl [email protected] Opracowanie komputerowe, druk i oprawa: Dom Wydawniczy ELIPSA ul. Infl ancka 15/198, 00-189 Warszawa tel./fax 0-22 635 03 01, 0-22 635 17 85, e-mail: [email protected], www.elipsa.pl SPIS TREŚCI ARTYKUŁ Y Dr Zbigniew Ję drzejewski, UW System i topika w nauce o przestępstwie . 5 Dr Ryszard Szał owski, Wyższa Szkoła Humanistyczno-Ekonomiczna w Łodzi Zakres przedmiotowy tajemnicy państwowej . 22 Mgr Adrianna Mię kina, Zabójstwo w środowisku mafijnym . 38 Dr hab. R yszard Stefań s k i, prof. WSHiP Zasady bezpieczeństwa w ruchu w doktrynie i orzecznictwie. Część II. 53 Dr Maria Sobczak, UAM Wolność sumienia i wyznania, jej gwarancje w systemie prawnym Rady Europy oraz w orzecznictwie Europejskiego Trybunału Praw Człowieka w Strasburgu . 87 Mgr Aleksandra Gliszczyń s k a, Instytut Nauk Prawnych PAN Zalecenia Europejskiej Komisji przeciwko Rasizmowi i Nietolerancji w zakresie walki z antysemityzmem oraz ich realizacja przez Polskę . 117 Dr Przemysł aw Szustakiewicz, adiunkt WSHiP Najwyższa Izba Kontroli – czwarta władza czy organ Sejmu . -
Società E Cultura 65
Società e Cultura Collana promossa dalla Fondazione di studi storici “Filippo Turati” diretta da Maurizio Degl’Innocenti 65 1 Manica.indd 1 19-11-2010 12:16:48 2 Manica.indd 2 19-11-2010 12:16:48 Giustina Manica 3 Manica.indd 3 19-11-2010 12:16:53 Questo volume è stato pubblicato grazie al contributo di fondi di ricerca del Dipartimento di studi sullo stato dell’Università de- gli Studi di Firenze. © Piero Lacaita Editore - Manduria-Bari-Roma - 2010 Sede legale: Manduria - Vico degli Albanesi, 4 - Tel.-Fax 099/9711124 www.lacaita.com - [email protected] 4 Manica.indd 4 19-11-2010 12:16:54 La mafia non è affatto invincibile; è un fatto uma- no e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fe- nomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze mi- gliori delle istituzioni. Giovanni Falcone La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un mo- vimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità… Paolo Borsellino 5 Manica.indd 5 19-11-2010 12:16:54 6 Manica.indd 6 19-11-2010 12:16:54 Alla mia famiglia 7 Manica.indd 7 19-11-2010 12:16:54 Leggenda Archivio centrale dello stato: Acs Archivio di stato di Palermo: Asp Public record office, Foreign office: Pro, Fo Gabinetto prefettura: Gab. -
LE MENTI RAFFINATISSIME Di Paolo Mondani E Giorgio Mottola
1 LE MENTI RAFFINATISSIME Di Paolo Mondani e Giorgio Mottola Collaborazione Norma Ferrara, Alessia Pelagaggi e Roberto Persia Immagini Dario D’India, Alfredo Farina e Alessandro Spinnato Montaggio e grafica Giorgio Vallati GIUSEPPE LOMBARDO - PROCURATORE AGGIUNTO TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA Licio Gelli era il perno. Perché attraverso la P2 lui controllava i Servizi. GIANMARIO FERRAMONTI - EX POLITICO LEGA NORD Essere lontani da Cosa Nostra se si agisce in Sicilia è molto difficile. CONSOLATO VILLANI - COLLABORATORE DI GIUSTIZIA Dietro le stragi c'erano i servizi segreti deviati GIOACCHINO GENCHI - EX UFFICIALE POLIZIA DI STATO La principale intenzione era quella di non trovare i veri colpevoli. PIETRO RIGGIO - COLLABORATORE DI GIUSTIZIA - 19/10/2020 PROCESSO D'APPELLO TRATTATIVA STATO-MAFIA L'indicatore dei luoghi dove erano avvenute le stragi fosse stato Marcello Dell'Utri. ROBERTO TARTAGLIA – EX PM PROCESSO TRATTATIVA STATO-MAFIA Chi è che insegna a Salvatore Riina il linguaggio che abbina la cieca violenza mafiosa alla raffinata guerra psicologica di disinformazione che c’è dietro l'operazione della Fa- lange Armata? NINO DI MATTEO - MAGISTRATO PROCESSO TRATTATIVA - MEMBRO CSM È successo anche questo, scoprire che un presidente della Repubblica aveva mentito. SILVIO BERLUSCONI - EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Io su indicazione dei miei avvocati intendo avvalermi della facoltà di non rispondere. SIGFRIDO RANUCCI IN STUDIO Buonasera, parleremo del periodo stragista che va dal 1992 al 1994, della presunta trattativa tra Stato e Mafia. Lo faremo con documenti e testimonianze inedite, tra le quali quella di Salvatore Baiardo, l’uomo che ha gestito la latitanza dei fratelli Graviano, una potente famiglia mafiosa, oggi accusata di essere l’autrice della strage di via d’Ame- lio. -
Nomi E Storie Delle Vittime Innocenti Delle Mafie
Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie a cura di Marcello Scaglione e dei ragazzi del Presidio “Francesca Morvillo” di Libera Genova Realizzato in occasione della mostra “900 Nomi vittime di mafia dal 1893 ad oggi” inaugurata ad Imperia il 21 Marzo 2016 in occasione della XXI Giornata della memoria e dell’impegno - ”Ponti di memoria, luoghi di impegno”. I nomi presenti nella mostra sono quelli accertati fino all'anno 2015, ed in particolare quelli letti a Bologna durante la XX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo 2015). Il lavoro di ricerca, inizialmente limitato a quell'elenco, è stato poi implementato e aggiornato, comprendendo quindi le storie delle vittime innocenti i cui nomi sono stati letti durante la XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno (21 marzo 2016). Sarà nostro impegno e cura eseguire successivamente gli aggiornamenti necessari. Siamo inoltre disponibili a intervenire sulle singole storie, laddove dovessero essere ravvisati errori e/o imprecisioni. EMANUELE NOTABARTOLO, 01/02/1893 Nato in una famiglia aristocratica palermitana, presto rimane orfano di entrambi i genitori. Cresciuto in Sicilia, nel 1857 si trasferisce prima a Parigi, poi in Inghilterra, dove conosce Michele Amari e Mariano Stabile, due esuli siciliani che lo influenzeranno molto. Avvicinatosi all'economia e alla storia, diventa sostenitore del liberalismo conservatore (quindi vicino alla Destra storica). Dal 1862 Emanuele Notarbartolo diventa prima reggente, poi titolare, del Banco di Sicilia, al quale si dedica a tempo pieno a partire dal 1876, salvandolo dal fallimento in seguito all'Unità d'Italia. Il suo lavoro al Banco di Sicilia inizia a inimicargli molta gente. -
Intervento Di Destra Sostenuto Dal Gruppo Senatoriale Della DC
Quotidiano / Anno XLVII / N. 200 (8ft;g,i5Bl ) Venarcfi 23 luglio 1971 / L 90 * ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO Si incrina U fronte padronale nelle campagne II presidente del «Comando della rivoluzione » catturato dai libici a Bengasi LONDRA — II colonnello En-Nur (a sinistra) ed il maggiore Hamadallah fotografati a Londra A Foggia prima vittoria prima della partenza dell'aereo che le autorita libiche hanho fa Mo atterrare a Bengasi dei braccianti in lotta SUDAN: NUOVO COLPO MILITARE Gli agrari costretti a firmare il contralto NUMEIRIRIPRENDE IL POTERE Appello del leader Sudanese alia « caccia al comunista » - Sanguinosi scontri Una grande manifestazione ha suggellato un mese di battaglia - Romeo: notevole contributo al piu vasto movimento per le riforme e il rinnovamento del Mezzogiorno - A Ban e nelle altre province nei punti nevralgici della capitale - II maggiore El Atta e i suoi compagni sono pugliesi il padronato continua a respingere le rivendicazioni dei lavoratori - leri giornata nazionale stati arrestati - Stato d'emergenza e coprifuoco proclamati in tutto il paese dei mezzadri per la trasformazione del contratto in affitto - Scioperi generali a Salerno e Livorno KHARTUM, M. leri il padronato agrario ha II colonnello Giafar El Numeiri, deposto due giorni fa da un colpo di stato diretto dal maggiore El Atta, •ubito la prima sconfltta. es- e tomato oggi a capo del Sudan in seguito ad un contro-colpc guidato da un gruppo di ufficiali dei re- sendo stato costretto ad accet- parti corazzati sudanesi. Dopo una serie di contraddittorie dichiarazioni rilasciate alia radio, mentre in- tare gran parte delle riven- torno al palazzo presidenziale di Khartum ed in altri quartieri unita dell'esercito fedeli al maggiore El Atta ed a Numeiri dicazioni dei lavoratori per il si scontravano in rapx'i ma sanguinosi combattimenti, nella tarda serata lo stesso Numeiri si recava ai microfoni di « Radio contratto provinciale di Fog Omdurman » per leggere un proclama.