Ndrangheta Come Lobby Roccuzzo/ Scida
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Procura Generale Della Repubblica Di Palermo
Procura Generale della Repubblica di Palermo Relazione sull’amministrazione della Giustizia per l’anno giudiziario 2017 1 PREMESSA L’organico di questa Procura Generale prevede, oltre al Procuratore Generale ed all’Avvocato Generale, 15 Sostituti Procuratori. La tabella sotto riportata (tab.1) illustra la composizione del personale di magistratura della Procura Generale di Palermo al 30 giugno 2017 operando la distinzione tra magistrati in pianta organica e magistrati in effettivo servizio. Tab.1 Pianta organica numerica del Personale di magistratura Organico Vacanti Effettivi Uomini Donne % scopertura effettiva Procuratore Generale presso la Corte di 1 0 1 1 0 0% Appello Avvocato Generale di 1 0 1 0 1 0% Corte di Appello Sostituto Procuratore * Generale presso la 15 3 12 7 5 20% Corte di Appello Magistrato Distrettuale 2 1 1 1 0 50% Requirente TOTALE 19 4 15 9 6 21% L’organico attuale risulta appena sufficiente per far fronte alle molteplici esigenze dell’Ufficio che opera su un territorio molto vasto (2.120.339 abitanti), caratterizzato da una densità criminale tra le più elevate del paese, anche a causa della pervasiva e capillare presenza dell’associazione di stampo mafioso “Cosa nostra”. Al riguardo va considerato che le competenze della Procura Generale non si esauriscono nell‘espletamento delle molteplici ed impegnative attività processuali previste dal codice di rito, ma si articolano anche nella complessa gestione di una pluralità di compiti funzionali al * In data 18/10/2016 il Sost. Procuratore Generale Dr Luigi Patronaggio ha lasciato l’ufficio per ricoprire il posto di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento. -
XI° Forum Sociale Antimafia Felicia E Peppino Impastato CINISI
XI° Forum Sociale Antimafia Felicia e Peppino Impastato CINISI 5-9 maggio 2012 5 GENNAIO 1948 - 9 MAGGIO 1978 Giuseppe Impastato Rivoluzionario e Militante Comunista Assassinato dalla Mafia Democristiana LA MEMORIA NON SI CANCELLA! Anteprima Forum 25 Aprile, Giardino Inglese, Palermo Corteo e banchetto del Forum durante la festa provinciale dell’ANPI 27 Aprile, Sede Regionale dei COBAS, Palermo Ore 19.00: “Facciamo finta che… Prove tecniche di Radio Aut“ 27 aprile 1977 – 27 aprile 2012 A 35 anni di distanza, presentazione del Collettivo Radiofonico Radio Aut Con la partecipazione della vecchia redazione di Radio Aut. 30 Aprile, Casa 9 Maggio, Cinisi Dalle 16.00 alle 24.00 Inaugurazione tela “Il quarto stato dell’antimafia” di Gaetano Mosca e Sergio Sciortino Performances, murales, cantiere 9 Maggio, cena sociale, dibattiti e tanto altro. A cura del Forum Sociale Antimafia Felicia e Peppino Impastato. 1 Maggio, Portella della Ginestra-Piana degli Albanesi 1 Maggio Antimafia Apertura 11° Forum Sociale Antimafia “Felicia e Peppino Impastato Sabato 5 Maggio, Casa 9 Maggio, Cinisi Ore 9.00: Accoglienza Forum e registrazione Ore 11.00: Forum “Crisi del capitalismo tra moneta e lavoro” Coordina Alessandro D’Alessandro Approfondimenti di Lidia Undiemi Università di Palermo Alberto Lombardo Università di Palermo Luca Martinelli Operaio Dalmine di Bergamo Ore 15.00: Forum “Mafia antimafia e dintorni” Coordina Salvo Vitale Approfondimenti di Rino Giacalone Giornalista Enrico Bellavia Giornalista Stefania Pellegrini docente Università di Bologna Fernando Sgarlata Comitato Peppino Impastato Brescia Cristian Abbondanza Casa della Legalità Genova Valentina Caviglia Comitato Antirazzista COBAS Palermo Associazione Africalabria Ore 19.30: Proiezione di “Oltrepassando il mare” di Maurizio Marzolla per la Campagna SOS Rosarno di Ass. -
Scarica Il Fascicolo 2017
Ufficio comunicazione istituzionale l’albero della legalità eisuoi frutti testimonianza , incontro , memoria maggio 2017 A cura dell’Ufficio comunicazione istituzionale del Senato Copyright Senato della Repubblica, 2017 Stampato nel mese di maggio 2017 presso il Centro riproduzione documenti del Senato La presente pubblicazione è edita dal Senato della Repubblica nell’ambito delle attività di comunicazione istituzionale. Non è destinata alla vendita e non può essere utilizzata per scopi diversi. è possibile effettuare il download da: http://www.senato.it/4574 http://www.senatoperiragazzi.it/materiali-docenti Centro di in -Form @zione e Libreria multimediale Via della Maddalena, 27 - 00186 Roma tel. 06.6706.2505 L’albero della legalità e i suoi frutti 3 Il 23 maggio 1992 la mafia, con un attentato dinamitardo in località Capaci, nei pressi di Palermo, uccise il magistrato Giovanni Falcone. Insieme a lui persero la vita la moglie Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Dopo poche settimane, il 19 luglio 1992, una carica esplosiva in via D’Amelio, sotto casa della madre, uccideva il giudice Paolo Borsellino. Nell’attentato vennero uccisi gli agenti Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Nel ventennale di quei tragici eventi per il nostro paese, il Senato ne ha fatto memoria con una serie di iniziative rivolte ai giovani. Il presente fascicolo, che sarà distribuito ai docenti e agli studenti in visita al Senato nella settimana dal 22 al 26 maggio -
Senato Della Repubblica - 225 - Camera Dei Deputati
Senato della Repubblica - 225 - Camera dei deputati XIV LEGISLATURA - DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI prende, dalla viva voce del Lo Giudice e di suoi sodali, essere stata frutto di una vasta operazione di corruttela, emerge con chiarezza il ruolo di «Cosa nostra», considerato il ruolo di garante svolto nella vicenda da Ca- logero Russello, già coinvolto con il figlio ed il nipote nell'operazione «Appalti liberi» sul condizionamento mafioso dei lavori pubblici, ora ar- restato e poi condannato in primo grado per associazione mafiosa, oltre che titolare di un noto albergo agrigentino. Cosa nostra agrigentina, come anticipato, riesce ad esprimere la sua forza anche nella determinazione di candidature ed appoggi politici: aspetto gravissimo, destabilizzante ed eversivo che emerge con chiarezza sempre dalle indagini denominate, con felice richiamo storico, «Alta Mafia». Ficarra Vincenzo, arrestato per associazione mafiosa nella medesima operazione, convoca nella sua abitazione il 7 aprile 2001, l'allora asses- sore regionale ai lavori pubblici Lo Giudice Vincenzo e Manganare Ca- taldo, candidato alle elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati nelle liste di «Democrazia europea», ed ex sindaco di Canicattì. La prima conversazione, nella quale si menziona la necessità di inter- venire per risolvere quel contrasto, è quella tra Ficarra Vincenzo ed il fi- glio Diego (anche lui tratto in arresto il 29 marzo 2004 perché gravemente indiziato del delitto di cui all'articolo 416-bis del codice penale), intercet- tata il 29 novembre 2000 all'interno dell'autovettura Mercedes in uso al primo. Si apprende allora che, per organizzare l'incontro tra i due uomini politici, Ficarra Vincenzo si era rivolto a Parla Angelo (soggetto stretta- mente legato a Lo Giudice Vincenzo) e che il Lo Giudice aveva già ma- nifestato la propria disponibilità ad incontrare il «rivale». -
COLORS 86 - MAKING the NEWS World Preview at the International Journalism Festival
A behind-the-scenes look at modern journalism COLORS 86 - MAKING THE NEWS World preview at the International Journalism Festival Perugia, April 24th, 2013. COLORS Magazine will take part in the International Journalism Festival in Perugia, Italy, from April 24th to 28th with a preview of its new issue Making The News. Today, 60% of British newspaper articles are copied from press releases and wire agency dispatches. American newspaper sales have shrunk by half in the last ten years. While traditional journalism is showing signs of crisis, new ways to make news are emerging. In Waziristan, Pakistan, where foreign journalists are forbidden, local photographer Noor Behram gathers and distributes unseen images of the aftermath of American drone attacks. Largely ignored by state television, footage of Egyptian anti-government protests are broadcast by activists in a makeshift outdoor movie theatre in Tahrir Square, Cairo. And in Mexico, where 52 journalists have been killed over the past seven years, the anonymously-run, crowd-sourced Blog del Narco has become a leading source of information on gang-related murders. COLORS 86 takes a look behind the scenes of modern journalism, revealing tools and mechanisms used by old and new newsmakers: from paparazzi stakeouts to censorship, media hoaxes to photo-retouching tricks, not to mention cameras installed on drones, declarations of war via Twitter and Al Qaeda's activities on Facebook. To learn more, stop by the Raffaello room of Hotel Brufani at 11am on April 24th, where COLORS editor-in-chief Patrick Waterhouse will share his thoughts on making a magazine that, since 1991, has stood out for its striking photography and in-depth “slow journalism”. -
LE MENTI RAFFINATISSIME Di Paolo Mondani E Giorgio Mottola
1 LE MENTI RAFFINATISSIME Di Paolo Mondani e Giorgio Mottola Collaborazione Norma Ferrara, Alessia Pelagaggi e Roberto Persia Immagini Dario D’India, Alfredo Farina e Alessandro Spinnato Montaggio e grafica Giorgio Vallati GIUSEPPE LOMBARDO - PROCURATORE AGGIUNTO TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA Licio Gelli era il perno. Perché attraverso la P2 lui controllava i Servizi. GIANMARIO FERRAMONTI - EX POLITICO LEGA NORD Essere lontani da Cosa Nostra se si agisce in Sicilia è molto difficile. CONSOLATO VILLANI - COLLABORATORE DI GIUSTIZIA Dietro le stragi c'erano i servizi segreti deviati GIOACCHINO GENCHI - EX UFFICIALE POLIZIA DI STATO La principale intenzione era quella di non trovare i veri colpevoli. PIETRO RIGGIO - COLLABORATORE DI GIUSTIZIA - 19/10/2020 PROCESSO D'APPELLO TRATTATIVA STATO-MAFIA L'indicatore dei luoghi dove erano avvenute le stragi fosse stato Marcello Dell'Utri. ROBERTO TARTAGLIA – EX PM PROCESSO TRATTATIVA STATO-MAFIA Chi è che insegna a Salvatore Riina il linguaggio che abbina la cieca violenza mafiosa alla raffinata guerra psicologica di disinformazione che c’è dietro l'operazione della Fa- lange Armata? NINO DI MATTEO - MAGISTRATO PROCESSO TRATTATIVA - MEMBRO CSM È successo anche questo, scoprire che un presidente della Repubblica aveva mentito. SILVIO BERLUSCONI - EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO Io su indicazione dei miei avvocati intendo avvalermi della facoltà di non rispondere. SIGFRIDO RANUCCI IN STUDIO Buonasera, parleremo del periodo stragista che va dal 1992 al 1994, della presunta trattativa tra Stato e Mafia. Lo faremo con documenti e testimonianze inedite, tra le quali quella di Salvatore Baiardo, l’uomo che ha gestito la latitanza dei fratelli Graviano, una potente famiglia mafiosa, oggi accusata di essere l’autrice della strage di via d’Ame- lio. -
Nomi E Storie Delle Vittime Innocenti Delle Mafie
Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie a cura di Marcello Scaglione e dei ragazzi del Presidio “Francesca Morvillo” di Libera Genova Realizzato in occasione della mostra “900 Nomi vittime di mafia dal 1893 ad oggi” inaugurata ad Imperia il 21 Marzo 2016 in occasione della XXI Giornata della memoria e dell’impegno - ”Ponti di memoria, luoghi di impegno”. I nomi presenti nella mostra sono quelli accertati fino all'anno 2015, ed in particolare quelli letti a Bologna durante la XX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo 2015). Il lavoro di ricerca, inizialmente limitato a quell'elenco, è stato poi implementato e aggiornato, comprendendo quindi le storie delle vittime innocenti i cui nomi sono stati letti durante la XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno (21 marzo 2016). Sarà nostro impegno e cura eseguire successivamente gli aggiornamenti necessari. Siamo inoltre disponibili a intervenire sulle singole storie, laddove dovessero essere ravvisati errori e/o imprecisioni. EMANUELE NOTABARTOLO, 01/02/1893 Nato in una famiglia aristocratica palermitana, presto rimane orfano di entrambi i genitori. Cresciuto in Sicilia, nel 1857 si trasferisce prima a Parigi, poi in Inghilterra, dove conosce Michele Amari e Mariano Stabile, due esuli siciliani che lo influenzeranno molto. Avvicinatosi all'economia e alla storia, diventa sostenitore del liberalismo conservatore (quindi vicino alla Destra storica). Dal 1862 Emanuele Notarbartolo diventa prima reggente, poi titolare, del Banco di Sicilia, al quale si dedica a tempo pieno a partire dal 1876, salvandolo dal fallimento in seguito all'Unità d'Italia. Il suo lavoro al Banco di Sicilia inizia a inimicargli molta gente. -
Ferien Bei Der Mafia – Touristen Auf Spurensuche an Den Italienischen Küsten
Deutschlandfunk GESICHTER EUROPAS Samstag, 30. April 2016 – 11.05 – 12.00 Uhr KW 17 Ferien bei der Mafia – Touristen auf Spurensuche an den italienischen Küsten Mit Reportagen von Karl Hoffmann Musikauswahl und Regie: Babette Michel Am Mikrophon: Britta Fecke Urheberrechtlicher Hinweis Dieses Manuskript ist urheberrechtlich geschützt und darf vom Empfänger ausschließlich zu rein privaten Zwecken genutzt werden. Die Vervielfältigung, Verbreitung oder sonstige Nutzung, die über den in §§ 44a bis 63a Urheberrechtsgesetz geregelten Umfang hinausgeht, ist unzulässig. © - unkorrigiertes Exemplar – Trailer: Gesichter Europas Moderation: Er schaut nicht weg, auch wenn die Recherchen für den Journalisten manchmal lebensgefährlich sind: „Die Mafia – oder besser gesagt – die Mafiaorganisationen haben sich inzwischen in allen Wirtschaftsbereichen eingenistet. Und natürlich ist sie auch ganz besonders am Geschäft mit dem Tourismus interessiert. Ganze Ferienanlagen sind beschlagnahmt worden, die der Mafia gehörten.“ Mod: ... eine mausert sich gerade zum Vorzeigeprojekt, meint der neue Hotelmanager : „Am 1. April letzten Jahres haben wir mit dem Neuanfang begonnen. Sie können sich nicht vorstellen, in welchem Zustand das Hotel war. Die Hauskapelle war eine Rumpelkammer, der Wellnessraum ein Abstellraum. Die Tagungsräume völlig veraltet….Unser Ziel ist es, das konfiszierte Gebäude wieder zum Allgemeingut zu machen.“ Moderation: Gesichter Europas: Ferien bei der Mafia – Touristen auf Spurensuche Mit Reportagen von Karl Hoffmann Am Mikrophon begrüßt sie Britta Fecke 1 Mod Corleone – alte Hauptstadt der Mafia An den Hängen stehen die Zitronen in voller Blüte, die gewundene Straße führt durch tiefrote Mohnfelder in der Ferne liegt die Ruine eines herrschaftlichen Festungsanlage: eine ideale Landschaft für die Sommerfrische, doch nach Corleone kommen die Urlauber selten um zu bleiben. Das kleine Städtchen im Hinterland von Palermo steht noch immer im Schatten seiner Vergangenheit. -
Cross-Border Crime 1100
Eumpooo Jour d ISSN 0928-1371 00 D0mó000 po0óoy o11 oooooreh v© _ 1 Ro 0 Cross-border crime 1100 MU9W puil M~ M° WY© European Journal ISSN 0928-137 on Criminal Policy and Research Volume 1 no 3 Cross-border crime 1993 Kugler Publications Amsterdam/New York RDC, The Hague Aims and scope Advisory board The European Journal on Criminal Policy dr. H.-J. Albrecht, Germany and Research is a platform for discussion Max Planck Institute and information exchange on the crime dr. A.E. Bottoms, Great Britain problem in Europe. Every issue University of Cambridge concentrates on one central topic in the prof. dr. N.E. Courakis, Greece criminal field, incorporating different University of Athens angles and perspectives. The editorial prof. dr. J.J.M. van Dijk, The Netherlands policy is on an invitational basis. The Ministry of Justice / University of Leiden journal is at the same time policy-based dr. C. Faugeron, France and scientific, it is both informative and Cesdip plural in its approach. The journal is of prof. K. Gdnczàl, Hungary interest to researchers, policy makers and Eótvós University other parties that are involved in the dr. M. Joutsen, Finland crime problem in Europe. Heuni The European Journal on Criminal prof. dr. H.-J. Kerner, Germany Policy and Research is published by University of Tubingen Kugler Publications in cooperation with prof. dr. M. Levi, Great Britain the Research and Documentation Centre University of Wales of the Ministry of Justice in The dr. P. Mayhew, Great Britain Netherlands. The RDC is, independently Home Office from the Ministry, responsible for the prof. -
Bomba All'addaura
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Alle ore 07.30 del 21 giugno 1989 su una piattaforma in cemento sulla scogliera antistante la villa abitata dal giudice Giovanni Falcone in località Addaura, sul lungomare Cristoforo Colombo n.2731, gli agenti di polizia in servizio di vigilanza Lo Re, Di Maria, Lo Piccolo e Lindiri nel corso di una ricognizione rinvenivano una muta subacquea, un paio di pinne, una maschera tipo “Solana” ed una borsa sportiva contenente una cassetta metallica con numerosi candelotti di esplosivo innescato da due detonatori elettrici collegati ad un congegno elettro-meccanico comandato da una apparecchiatura radio-ricevente. Sul luogo del rinvenimento dell’esplosivo veniva chiamato ad intervenire l’artificiere dei carabinieri Francesco Tumino il quale, per impedire l’esplosione della carica radiocomandata, aveva provveduto a fare esplodere una microcarica per disarticolare il collegamento tra la sostanza esplosiva ed il meccanismo di innesco, i cui frammenti erano stati successivamente recuperati anche attraverso l’impiego di sommozzatori nello specchio di mare antistante, prima di aprire la cassetta metallica in cui era stato poi rinvenuto l’esplosivo. La particolare collocazione della carica esplosiva induceva gli inquirenti 1 immediatamente intervenuti sul luogo a ritenere che la stessa fosse diretta alla realizzazione di un attentato nei confronti del predetto magistrato, da tempo impegnato in prima linea in numerosi processi contro la criminalità organizzata e, in particolare, contro la pericolosa organizzazione mafiosa “cosa nostra”, quale esponente di punta del cd. “pool antimafia” costituito presso l’ufficio istruzione del Tribunale di Palermo dal consigliere Rocco Chinnici, ucciso pochi anni prima in un attentato realizzato con l’impiego di una auto-bomba collocata difronte all’ingresso della sua abitazione. -
World Press Freedom Day 2014 RWB PUBLISHES PROFILES of “100 INFORMATION HEROES”
World Press Freedom Day 2014 RWB PUBLISHES PROFILES OF “100 INFORMATION HEROES” For the first time ever, Reporters Without Borders is publishing a list of profiles of “100 information heroes” for World Press Freedom Day (3 May). Through their courageous work or activism, these “100 heroes” help to promote the freedom enshrined in article 19 of the Universal Declaration of Human Rights, the freedom to “to seek, receive and impart information and ideas through any media and regardless of frontiers.” They put their ideals in the service of the common good. They serve as examples. “World Press Freedom Day, which Reporters Without Borders helped to create, should be an occasion for paying tribute to the courage of the journalists and bloggers who constantly sacrifice their safety and sometimes their lives to their vocation,” said Reporters Without Borders secretary-general Christophe Deloire. “These ‘information heroes’ are a source of inspiration to all men and men who aspire to freedom. Without their determination and the determination of all those like them, it would be simply impossible to extend the domain of freedom. “This obviously non-exhaustive list pays homage not only to the 100 famous and less well known people on it, but also to all the professional and non-professional journalists who constantly help to shed light on the world and cover every aspect of its reality. This initiative aims to show that the fight for freedom of information requires not only active support for the victims of abuses but also the promotion of those who can serve as models.” The list of “100 information heroes” comprises women and men of almost all ages (25 to 75) and 65 nations. -
Un '77 Di Lotta Contro La Mafia
Un 77 di lotta contro la mafia - Andrea Meccia, 24.02.2017 Intervista. Il Centro di Documentazione Peppino Impastato compie 40 anni. Umberto Santino, che lo presiede insieme alla moglie Anna Puglisi, ne ripercorre la storia e il senso Il 2017 è un anno ricco di ricorrenze per la storia dell’Italia legata alla lotta contro la mafia. Una buona occasione per fare un po’ di storia e non solo retorica memoria. Il 16 gennaio, la Camera dei Deputati ha già ricordato, a 90 anni dalla nascita, Pio La Torre, il segretario del Pci siciliano ucciso nel 1982. Il 1° maggio 1947, saranno settant’anni dalla strage di Portella della Ginestra, il primo mistero dell’era repubblicana fatto di 11 morti e 27 feriti, colpiti nel dì di festa. Fa forse meno notizia, ma è un compleanno importante anche quello che si avvia a festeggiare con una serie di iniziative il «Centro di Documentazione Giuseppe Impastato» di Palermo. A presiederlo ci sono Umberto Santino e sua moglie Anna Puglisi, quarant’anni dedicati allo studio del fenomeno mafioso. Una parte della loro casa nel quartiere Libertà è la sede del Centro, il primo in Italia dedicato alla ricerca sulla mafia, nato nel 1977. I nostri studi furono la base per il «paradigma della complessità»: la mafia come organizzazione e sistema di rapporti, intreccio tra crimine, accumulazione, potere, codice culturale e consenso sociale Gli anni ‘70 siciliani odoravano anch’essi di piombo e violenza. Nel ’70 era desaparecido Mauro De Mauro, nel ’71 trucidato il giudice Scaglione, nel ’72 ucciso il giornalista Giovanni Spampinato.