www.isiciliani.it ottobre 2012

A che serve essere vivi, Ise non c’èSiciliani il coraggio di lottare?giovani Sicilia: la gente non vota più. I poteri reali - spesso mafiosi - senza opposizione nel palazzo. Governo gattopardo eletto dal 15% Lontanissimi i tempi di Pio La Torre. Intanto in Calabria le donne fondano la loro prima tv.

E’ il primo segnale vero del dopo-berlusconi. ROCCELLA JONICA/ Mentre la politica “FIMMINA TV” si recita, di Michela Mancini nel mondo reale accadono tante piccole cose L’altra politica NAPOLI/ LA GUERRA DEI CATTIVI RAGAZZI CIANCIO: ADDIO IMPERO MAZZEO/ IL CASO BOTTARI INTERVISTE: BASILIO RIZZO CASTANO/'NDRANGHETA CELESTE GIACALONE/ TRAP MIRONE/ ICASO MANCA RICORDO DI GIOVANNI SPAMPINATO PERIFERIE UN ALBERO PER LEA CAVALLI/ LA QUALUNQUE AL NORD SPARTA’/ NO MUOS MAZZEO/ GENERAZIONI DI PACE SATIRA/“MAMMA!” JACK DANIEL CASELLI/ IL DNA DI TANGENTOPOLI DALLA CHIESA/ ‘NDRANGHETA COME LOBBY ebook ROCCUZZO/ SCIDA’, SALVI: A CHI FANNO PAURA omaggio www.isiciliani.it

facciamo rete

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I Sicilianigiovani – pag. 2 www.isiciliani.it

Immaginate una sala di un cinema con 161 poltrone dove siedono ragazzi, giovani, anziani, adulti, bambini e neonati. Chiudete gli occhi e nel momento in cui li riaprite davanti a voi “Noi su quelle 161 poltrone occupate da ragazzi, giovani, anziani, adulti, bambini e neonati ci sono solo corpi dilaniati, volti tumefatti, brandelli fumanti, addomi spappolati, crani sfondati, materia celebrare diventata un tutt'uno con il piombo sciolto dei siamo proiettili esplosi. E' una raffigurazione raccapricciante. E' vero. Dà una stretta allo stomaco e guasta i bei propositi che avevate prima di imbattervi in quest'articolo. Mi rendo conto. Scusatemi, di più” davvero. Non vi sto raccontando la trama di un film dell'orrore certo che no. Sono i corpi straziati dai killer che ho visto in tanti anni di cronaca nera. Quei 161 morti accatastati nel cinema, sono morti veri. Sono le vittime innocenti della in quarant'anni di mattanza per le strade di Napoli. Sono le vite umane strappate con immane violenza ai loro affetti dai clan straccioni. Sono le storie dei giusti colpiti dalla barbarie cieca dei gruppi di fuoco che nei decenni si sono affrontati per conquistare per conto dei loro capi, la leadership criminale. E' “normale” che tutto questo continui ad accadere nella capitale del Mezzogiorno d'Italia, in un paese occidentale tra i soci fondatori dell'Unione Europea? E' accettabile che per altri quarant'anni non si fermi questa carneficina? Le cifre sono cifre. Dentro quel numero “161” ci sono nomi e cognomi, sogni, intelligenze, desideri, amori, speranze, sentimenti, idealità. Dentro quel numero ci sono altri lutti: un padre, una madre, una moglie, un figlio, un fratello, una sorella, una fidanzata, un amico che non abbracceranno più.Dopo la resistenza al nazifascismo, le vittime innocenti della criminalità in “tempi di pace” rappresentano il più alto tributo di sangue versato dal dopo guerra ad oggi. Dopo Pasquale Romano, il 30enne trucidato sotto casa della fidanzata - in una desolata strada di Marianella alla periferia nord di Napoli – a chi toccherà? Alla fine si resta spiazzati, folgorati, commossi di fronte alle parole dei familiari di Pasquale che in punta di dolore ti suggeriscono la risposta che cercavi: “Il mondo non può più girare al contrario. Non bisogna avere paura dei camorristi. Sono loro che devono avere paura di noi. Noi dobbiamo continuare a uscire per la strada a testa alta. Sono loro che si devono nascondere. Noi siamo di più”.

I Siciliani giovani (Arnaldo Capezzuto)

* Sottoscrivi per i Siciliani Giovani: IT 28B 05018 04600 000000148119 Associazione Culturale Siciliani Giovani/ Banca Etica I Sicilianigiovani – pag. 3 www.isiciliani.it

II SicilianiSicilianigiovanigiovani OTTOBRE 2012 numero nove

Questo numero "Noi siamo di più" I Siciliani 3 Il Dna di Tangentopoli di Gian Carlo Caselli 6 La 'ndrangheta lobby fra le lobby di Nando dalla Chiesa 7 Scidà, Salvi: a chi fanno paura di Antonio Roccuzzo 8 Lettera al presidente Napolitano di Giambattista Scidà 9 Comincia ora di Riccardo Orioles 10 Italie E' nata la tv delle donne di Michela Mancini 12 E intanto, Telejunior... di Nicola Capizzi e Michela Mancini 13 Dal boia chi molla all'arraffa-arraffa di Dario Costantino 16 Rewind-Forward di Francesco Feola 17 Mafie / Quando cominciò tutto di Antonio Mazzeo 20 Napoli/ La guerra dei cattivi ragazzi di Antonio DiCostanzo 22 Dell’Utri/ Si stringe il cerchio di Arnaldo Capezzuto 24 / Mafia e antimafia di Rino Giacalone 26 Nord e Sud / Ciancio addio di Claudia Campese, Salvo Catalano 28 Interviste/ Basilio Rizzo di Paolo Fior 30 Cetto La Qualunque al nord di Giulio Cavalli 32 Sistema Contrada e la mafia grigia di Pino Finocchiaro 33

Milano e la 'ndrangheta Celeste di Ester Castano 34 Riina Jr fra libri e belle ragazze di Salvo Ognibene 37 Dossier/ Il caso Manca di Luciano Mirone 38 Mafia Spa di Aaron Pettinari 42

I FILI DELLA RETE La settimana scorsa a Napoli (scel- ta non casuale) abbiamo aperto la Abbiamo qualche difficoltà a coordinare le iniziative che ar- campagna per l'andata in edicola del giornale. La riprenderemo a Bolo- rivano dalle varie città, e che tendono a superare le nostre ca- gna, al “festival” (dal 27al 30) di pacità di risposta. Poco male: non siamo una redazione cen- tralizzata ma una rete, perciò la maggior parte delle decisioni Diecieventicinque, che festeggia un possono essere tranquillamente prese dai vari gruppi locali, anno e che dall'inizio fa parte, molto che non sono diramazioni di un centro ma testate e soggetti brillantemente, della nostra rete. So- autonomi. Nodi di rete appunto, il cui coordinamento non è af- spettiamo che vogliano emulare i fidato a una improbabile disciplina ma al senso di responsabil- loro amici di Modica (il Clandestin- ità e di condivisione di ciascuno. o), col loro Festival del Giornalismo Finora ha funzionato, e non c'è niente di strano, perché è il estivo, ormai nazionale. modello (vincente) di internet e non quello (obsoleto) delle Stringe il cuore pensare fra quale vecchie aziende, imprese e (persino) partiti. povertà e con che sacrifici tutti que- Bisognerà vedere adesso se funzionerà nella fase seconda, sti ragazzi, al nord e al sud, portino quella più propriamente “industriale”, che si aprirà con l'anda- avanti quest'impresa di tutti, questa ta in edicola del prodotto stampato. Quando? Da dicembre, se rete. E con quale allegria, e con che vogliamo (le condizioni tecniche ci sono), o da subito dopo (se felicità di risultati. Davvero, è un i test preliminari dureranno qualche giorno in più). mondo nuovo. L'edicola, di per sè, non è importante: la forza di questo Un giornale precario, organizzato da precari, scritto da pre- giornale, come di ogni altro giornale vero, è oramai prevalen- cari, in una generazione spietatamente condannata al precaria- temente nella rete; la carta è in più. Ma per noi è importante to. Ma che non hanno domato, che ancora ha speranze e ricor- sentimentalmente (e dunque “politicamente”): la parola “I Si- di, e che probabilmente alla fine vincerà. “Voi avete portato ciliani” è una bandiera, e s'ha da vedere dappertutto. alla rovina l'Italia – disse quel tale – ma noi la ricostruiremo”. * I Sicilianigiovani – pag. 4 www.isiciliani.it

DA' UNA MANO: I Siciliani giovani, Banca Etica, IT 28 B 05018 04600 000000148119 SOMMARIO

DISEGNI DI MAURO BIANI

Sistema Contrada e la mafia grigia di Pino Finocchiaro 33 Milano e la 'ndrangheta Celeste di Ester Castano 34 Riina Jr fra libri e belle ragazze di Salvo Ognibene 37 Dossier/ Il caso Manca di Luciano Mirone 38 Mafia Spa di Aaron Pettinari 42 Per Giovanni Spampinato “Compagno cronista" di Attilio Occhipinti 45 Appunti di viaggio di Giulio Pitroso 46 Satira "Mamma!" a cura di Gubitosa, Kanjano e Biani 49 Libri Napoli a piena voce di Napoli Monitor 53 Graphic journalism Lorenza Lanzino di Celeste Costantino, Marina Comandini 54 Italia Non tutte le antimafie. portano in paradiso di Salvo Vitale 56 La fine della politica di Pietro Orsatti 58 Storie/ Satripan cadupàn... di Jack Daniel 60 Fotoreportage Storia Quartieri dall’alto di Mara Trovato 61 Placido Rizzotto di Elio Camilleri 79 Sindacato Politica Cara Camusso... di Gabriele Centineo 65 Un'aspirina contro la polmonite di Riccardo De Gennaro 80 Tecnologie Al mercato delle belle idee di Giovanni Abbagnato 81 Crowdfunding e bitcoin di Fabio Vita 66 Società civile Italia Un albero per Lea 82 Quale Provincia di Francesco Appari, Giacomo Di Girolamo 68 Giornalismo di Valentina Sgambetterra e Martina Mazzeo 83 Come ti sfrutto il pubblicista di Carmelo Catania 70 Da Niscemi a Ravenna di Sara Spartà 84 Petrolio di Enrica Frasca, Francesco Ruta e Giorgio Ruta 72 Generazioni di pace di Antonio Mazzeo 86 Periferie di Domenico Pisciotta e Giovanni Caruso 74 Immagine Tre città del Sud di Attilio Occhipinti 76 La lettrice di Fabio D'Urso e Luciano Bruno 87 Musica Il filo Triste, solitario y surreal di Antonello Oliva 78 Di chi è la colpa di 88

Un ebook in omaggio con questo numero Il drammatico “J'accuse” dell'antimafia catanese

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I Sicilianigiovani – pag. 5 www.isiciliani.it

Corruzione e anticorruzione Il Dna di Tangentopoli di Gian Carlo Caselli

C’è una forte tendenza a collocare la meno di una legge contro la corruzione. processi, fra cui alcuni “celebri”, come data di nascita della corruzione, in Ita- Per superare i ricatti e i veti incro- quello Penati o quello Ruby-Berlusco- lia, al 1992. Vent’anni fa, quando ciati delle diverse componenti della ni). l’inchiesta di “Mani pulite” fece esplo- “maggioranza”, il governo Monti è sta- dere lo scandalo di una corruzione così to costretto a mettere la fiducia al Se- La nuova norma è incorrente radicata nella politica, nell’amministra- nato su di un progetto che ora andrà zione e nell’imprenditoria da costrin- alla Camera per la seconda lettura. In- Tanto premesso, è evidente che la gerci a coniare una nuova parola ( cor- tanto però risulta evidente che il testo nuova norma è incoerente: mentre si ruzione “sistemica”) per poterne votato al Senato per alcuni decisivi pro- dice di voler combattere la corruzione, delineare l’ampiezza e le implicazioni. fili costituisce - incredibile ma vero ! – di fatto la si favorisce. Tanto più che un sostanziale arretramento. mentre si abbassa la prescrizione, nella Prima di “Mani Pulite” Oggi esiste un solo reato di concus- concussione per “induzione” è punita sione. Nella nuova legge la conclusione anche la “vittima”, che perciò sarà por- Ma anche prima di Tangentopoli ci si sdoppia, essendo previste la concus- tata a starsene zitta per una inevitabile sono stati, in Italia, gravissimi scandali sione per “costrizione” e quella per “in- solidarietà con il concussore. E dire che ricollegabili a fenomeni di corruzione duzione”. Per la prima le vecchie pene l’Europa da sempre ci rimprovera dura- diffusa: Italcasse, fondi neri IRI, Loc- sono leggermente aumentate e la pre- mente per le troppe prescrizioni. kheed, babane e petroli, Teardo, Zampi- scrizione rimane di 15 anni. Per la se- conda invece sono previste pene dai 3 ni, Longo e Nicolazzi. E il falso in bilancio? Dunque, la corruzione è una triste agli 8 anni che comportano una prescri- zione ridotta a 10 anni. realtà del nostro Paese, si potrebbe dire Che almeno si abbia il pudore di non da sempre. Ma ancor più triste è dire – in questo caso – che è l’Europa a Di fatto cancellati molti processi un’altra realtà: la costante assenza di chiedercelo. Cosi come avrebbe poco a robusti e significativi interventi di che fare col pudore negare che si è per- contrasto della corruzione dilagante – Ora, statisticamente la concussione sa una grande occasione per reintrodur- sia prima sia dopo Tangentopoli – sul per “induzione” è di gran lunga la più re nel nostro sistema una norma di ci- piano legislativo come su quello dei frequente, per cui c’è il rischio – quasi viltà, quella che punisce il falso in bi- controlli (amministrativi e sociali, cioè la certezza – che in futuro si lavori a lancio: posto che esso serve a costituire dell’informazione). E così, nel terzo vuoto, mentre per il passato (essendo la quei fondi neri che sono appunto l’anti- millennio, nell’anno di grazia 2012, sia- nuova norma retroattiva) potrebbero ri- camera della corruzione. mo ancora a discutere se dotarci o sultare di fatto cancellati moltissimi

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Società incivile La 'ndrangheta lobby fra le lobby di Nando dalla Chiesa

Domenico Zambetti, assessore tù di un’investitura naturale, di un vin- pubblica è stata presa a picconate alla Casa della giunta Formigoni, è colo associativo o di fiducia, perché si dall’uomo che guida da vent’anni il stato eletto alla Regione Lombardia sa che dalle istituzioni il proprio rap- centrodestra dalle sue ville brianzole, con migliaia di voti della ‘ndrangheta. presentante vittorioso non potrà che dove il governatore ne ha fatto un or- Un bel pacchetto: 4000, pare. E’ aiutare gli “amici” in tutte le forme pello del tutto subalterno alla fame di uno dei rarissimi casi fin qui accertati necessarie e possibili. potere del pianeta ciellino, dove la si- di compravendita dei voti, a far data nistra ha avuto il suo baricentro in Fi- dal 1992, l’anno in cui venne introdot- I candidati “normali” lippo Penati, il terreno è diventato fer- to l’articolo 416 ter (il voto di scam- tile per questo tipo di scambi.

bio mafioso). Insomma, un’autentica Dunque Zambetti non è un mafio- La ‘ndrangheta è diventata lobby mosca bianca nel nostro infinito mu- so. E questo per un verso alleggerisce tra le lobby, come l’unione dei com- seo degli orrori. il cuore. Per altro verso però genera mercianti, come l’Azione Cattolica, una preoccupazione ancora maggiore. come le cooperative. I voti comprati Perché vuol dire che alla ‘ndran- gheta possono rivolgersi anche i can- E anche la mafia ora è “normale” Però se ha comprato i voti, se ha didati normali, solo un tantino o tanto dovuto scucire cinquanta euro per spregiudicati, in cerca di voti comun- Dove tutto o quasi è stato ridotto a ogni crocetta sul suo nome, vuol dire que. Che la ‘ndrangheta è diventata un scambio tra privati, sanità inclusa, i che l’assessore non era organico alle interlocutore possibile (e interessato) clan sono diventati parte normale del cosche. di molti, che sta sul mercato e lì può gioco: quello politico o quello degli Quando si è organici, infatti, i voti trovare clienti a iosa. Dipende dalla affari, che sotto Formigoni sono di- si ricevono senza mercanteggiarli. Il moralità pubblica. E questo diventa il ventati praticamente la stessa cosa. rapporto del candidato con l’organiz- tema. E’ con questa sconvolgente novi- zazione è tale che lo si sostiene in vir- In una regione dove la moralità tà, finalmente diventata fatto evidente, che la Lombardia è chiamata a fare i conti. Se almeno una volta vorrà tirare la testa fuori dalla sabbia.

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Giustizia/ Nella città dei Cavalieri Scidà, Salvi: a chi fanno paura?

Catania. “Questa Procura non s'ha da fare|”. Don Rodrigo, don Abbondio, l'Azzeccagarbugli, l'Inno- minato, e - sullo sfondo - i bravi di Antonio Roccuzzo

La saggezza (e l’eleganza) spesso e Scidà morisse non senza aver invocato dia, per rendersene conto. da decenni non abita più nei Palazzi di una scelta “estranea” a Catania per quella Siccome, da ex-cronista di giudiziaria giustizia. A Catania, men che meno. Il poltrona, abbia fatto la scelta di Salvi an- anche a Roma, ne sono stato testimone di- giudice Giambattista Scidà saggiamen- che in ossequio di quello esprit de loi: retto, ecco un breve riepilogo dei processi te sosteneva: “Poiché ho scelto di fare il mettere al vertice dell’ufficio della pubbli- curati da Salvi (certo molto lontano da magistrato, devo dare ogni giorno ca accusa (di cui Catania ha grande biso- Catania). Nel 1987, pm del processo sulla l’esempio di moralità e di coerenza alla gno, dopo decenni di distrazioni e inazio- morte di : fu Salvi a far ria- mia comunità”. E citando Piero Cala- ne) un uomo che è - e appare – del tutto prire il processo dopo un’archiviazione mandrei ricordava uno dei principi del- “estraneo” al contesto. per suicidio decisa dalla Cassazione. la legalità costituzionale: “La giustizia Fu la mafia e non i suoi debiti a suicida- deve essere e apparire un potere sepa- “Nec prope, nec procul” re il banchiere dell’Ambrosiano sotto il rato dagli altri due, poiché ha il compi- ponte dei Black Frairs di Londra, fu Salvi to di controllarli entrambi”. Un magistrato vicino alla giustizia e a chiedere e ottenere l’arresto di Pippo lontano dalle relazioni localistiche. “Nec Calò (il banchiere dei corleonesi) e di Fla- Ecco, cito Titta Scidà, ma penso alla prope, nec procul”, dicevano i latini e si vio Carboni (faccendiere della P2) per storia di Giovanni Salvi e della corsa (ria- riferivano alla necessità di stare alla giusta quel delitto politico-economico-mafioso. perta?) al vertice della Procura della Re- distanza dal fuoco. Giovanni Salvi, in fon- pubblica di Catania. La questione, un po’ do, è questo: né vicino a Catania, né lon- Le indagini sul boss Pippo Calè grottescamente, è nuovamente nelle mani tano dalla fedeltà alla legge. Ce n’era, ce del Csm e in quelle del Consiglio di Stato: n’è e ce ne sarà ancora tanto bisogno. Fu Salvi, insieme alla procura di Paler- Giovanni Tinebra e Giuseppe Gennaro Per questo, chi pensa – come me - che mo, a raccogliere le testimonianze del hanno fatto ricorso, rivendicato il maggio- un procuratore “forestiero” come Salvi sia boss Francesco Di Carlo che ricostruì la re diritto di essere procuratori e rimesso in una garanzia in più di indipendenza e au- morte di Calvi e che mise a fuoco il ruolo discussione la scelta di 12 mesi fa. tonomia per il diritto a Catania, spera che di Michele Sindona in quel contesto di Vedremo l’esito finale, detto che quel - nonostante i ricorsi - Salvi debba rima- alta mafia. E quella ricostruzione è so- Palazzo non ha certamente bisogno di cor- nere al suo posto. Nel suo curriculum, non pravvissuta al terzo grado di giudizio. E si e ricorsi, di liti e pretese dopo decenni troverete mai neanche una traccia di pre- fu il pm romano Giovanni Salvi che, inda- di rimozioni, scandali e teste sotto la sab- sunte relazioni pericolose con potenti, fac- gando sugli affari di Pippo Calò, scoprì bia. Ma secondo me, Scidà aveva ragione cendieri, potenti. L’unico – nella rosa – a gli scenari criminali dello scandalo Ital- e quando usava quelle parole descriveva e poterlo fare. casse, uno dei primi nel suo genere sco- fustigava, per contrasto, la tradizionale Ma la scelta era ed è giusta per una ra- perto in Italia: Salvi scoprì che c’erano “non estraneità” del potere giudiziario alla gione anche professionale. Nel loro ricor- fondi di Pippo Calò (dunque della mafia) politica e all’economia deviate a Catania. so, accolto, Tinebra e Gennaro esibiscono e del suo socio romano Domenico Bal- Dei tre concorrenti, Salvi è l’unico “estra- i loro curriculum ed eccepiscono a Salvi ducci negli affari dell’Italcasse: Calò e neo” a Catania. una “minore esperienza” in materia di ma- Balducci avrebbero garantito, attraverso E mi piace immaginare che, indiscusso fia. Insomma: Salvi è inesperto di indagi- una loro società, le spericolate operazioni curriculum a parte, la maggioranza del ni sulla mafia. Ma è così? bancarie di imprenditori come il costrutto- Csm un anno esatto fa, poco prima che No, non è così. Basta digitare Wikipe- re Caltagirone e la Sir di Rovelli.

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E fu infine il pm Salvi a scoprire che la MEMORIA/ UN ANNO FA ratore estraneo a Catania, ma sorvolano romanissima aveva sui comportamenti del magistrato locale. interessi in appalti proprio a due passi da LETTERA APERTA Lo aiutano con il loro silenzio, mentre si Catania, nel porto di Siracusa. Salvi è sta- AL PRESIDENTE mascherano da fautori di una nomina di- to il pm in molti grandi processi sui miste- NAPOLITANO versa. Sono i suoi amici più preziosi. ri d’Italia: il memoriale Moro e il delitto La distruzione della legalità avviene, da Pecorelli ma anche tutti i processi sul ter- di Giambattista Scidà questo stesso lato e da altri, in CSM, nelle rorismo nero: i Nar, Avanguardia naziona- Commissioni, e nel plenum. le, Ordine nuovo. E spesso, in quelle tra- Fra pochi giorni il CSM potrebbe nomi- Si asside a Capo dell'assemblea l'on. me di terrore neofascista, sono affiorate nare il Procuratore della Repubblica di Vietti, che avrebbe ragione di decisamen- piccole figure di camorristi, mafiosi, fac- Catania. Chiunque vinca la gara, la scon- te astenersene. Componente del consesso cendieri e banchieri. fitta della legalità sarà certa. Essa si è in altra consiliatura egli volle essermi ne- consumata presso il Ministero della Giu- mico, con aperta ingiustizia, nell'interesse La banda della Magliana e la Sicilia stizia, allorché il Ministro ha dato consen- di altri: dapprima (anno 2000) per repri- so per ciascuno dei tre magistrati proposti mere le mie istanze di verità, a proposito Ecco, Salvi è un magistrato competente dalla Commissione V, pur essendo a co- dello scandalo giudiziario di viale Africa, in materia di mafia, molto competente. E’ noscenza di fatti che non solo imponeva- e impedire che il magistrato, gestore di stato anche pm nell’aula del processo sul- no rifiuto, per uno dei tre, ma davano ra- quel processo, e lui pure eletto al CSM, la strage di Ustica ed è stato il primo pub- gione di ritenere l'incompatibilità di costui per quello stesso quadriennio, ne venisse blico accusatore del mondo a ottenere con l'ambiente catanese e con la stessa pregiudicato; e poi (2001) per riparare l'o- una condanna sull’operazione Condor. Ri- funzione che in atto egli vi esercita. dierno aspirante Procuratore dalla mia cordate? Il regime di Pinochet sopprimeva Riporto in appendice il testo tempesti- giusta accusa davanti alla Commissione i suoi oppositori precipitandoli da aerei, vamente sottoposto al Ministro, eliminan- Antimafia (seduta del 7-12-2000: ....ha desaparecidos. Salvi ha ottenuto la con- done solo il cognome del magistrato. acquistato casa da un mafioso....): I fatti danna di Manuel Contreras Sepulveda, Com'è chiarissimo, si tratta di fatti , di esso avv. Vietti, in tali circostanze, capo degli 007 di Pinochet, per quei delit- ognuno dei quali è legato a tutti i prece- sono consacrati del processo verbale di ti. denti, da strettissima relazione: essi sono seduta plenaria del CSM, del giorno 22 Uno che di Catania non sa nulla potreb- un tutto omogeneo, compatto, che nel suo marzo 2001. Come può egli assere arbi- be obiettare: perché questa difesa di insieme, rivela tremenda rilevanza. tro, ora, non fosse altro che dirigendo la Salvi? Perché “nec prope, nec procul”. Chi si limita ad accennare a qualcuno discussione, tra le ragioni fatte valere dai Dunque, al di là di carte bollate e sentenze dei fatti, senza evocarli tutti, si procura miei scritti e gli opposti interessi di quel amministrative, la domanda va fatta ai ca- l'apparenza del coraggioso, mentre evita magistrato? tanesi: ma voi affidereste la pubblica ac- di condursi davvero secondo coraggio, Ella sa tutto, Signor Presidente della cusa della vostra città a un magistrato così come la situazione richiede. Repubblica, anche da una mia lettera re- gentiluomo e così “incompetente” in ma- C'è poi chi agisce in malafede. Tra quel- cente. Non posso credere che voglia con- teria di mafia? li che hanno dato e danno mano alla rotta sentire, restando ancora indifferente, allo della legalità, sono proprio coloro che si scempio in corso. sbracciano, ostentatamente, per un Procu- (“Ucuntu”, 21 ottobre 2011)

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Politica Comincia ora

La campagna elettorale per le prossime elezioni. Con un “partito” da costruire al posto delle vec- chie tribù di Riccardo Orioles

“Chi è?”. “La politica!”. “Mi arrendo!”. moderato), si guardano bene dal parlarne tutti i politici ladri presenti passati e futu- I siciliani non votano. Non votavano sotto troppo, compresi quelli che erano tanto ri. Ma ha avuto l'accortezza di comprarsi, i romani, non sotto gli arabi, poi sono arri- incazzati da arrivare a nuoto. contestualmente, giornali tv e ogni altro vati i normanni, gli aragonesi, gli spagno- Vince A di destra, o vince B di centrosi- mezzo di comunicazione, così la gente se li, gli austriaci, i borboni, e nessuno di tut- nistra? Che importa: si accorderanno alla l'è presa coi ladri di serie B e C ignorando ti questi signori ha mai preteso di far vota- svelta, tutt'e due sono stati - o sono - ami- completamente quelli di serie A che le ru- re i siciliani. Ci hanno provato i piemonte- ci di Lombardo. Meglio il programma A o bavano figli e futuro. si, ma per modo di dire (uno ogni dieci), il programma B? Che importa: sono tutt'e l'ha levato subito Mussolini, poi sono arri- due bellissimi, lavoro ai disoccupati e Un Lombardo-bis con altro nome vati gli americani e finalmente ci hanno prosperità a tutta l'isola; nessun fatto votare tutti quanti (ma meglio per i governante siciliano, in tremila anni, ha Non c'è molto altro da dire, di queste mafiosi, e assolutamente non per i com- mai promesso meno di questo. elezioni. Il trionfo del kitsch (“Sono il munisti), si può dire per forza. nuovo Giuseppe Fava!” è arrivare a dire Per dire che qui in Sicilia (come in Ve- Sempre colpa di Federico secondo? un imbecille), del vecchio “cambiare tutto neto del resto, o negli Stati nel Papa) non per non cambiare niente”. è che di votare abbiamo tutta 'sta gran vo- Ma cos'è: siamo noi siciliani che siamo Tecnicamente, adesso ci sarà un Lom- glia. Ci viene più facile ribellarci, o me- fessi, sicilitudine storica, colpa di spagno- bardo-bis con altro nome, sostenuto dallo glio ancora (che porta meno rischi) prote- li o arabi o di Federico secondo? No, no: i schieramento delle primarie palermitane stare sotto un balcone e poi tornare a casa furbissimi milanesi ci hanno messo niente (Lumia, Crocetta, Sonia Alfano) e perciò bofonchiando. Unica eccezione, non dap- a farsi fregare da quelli di Lega e cadrega, nominalmente antimafioso: viva Falcone, pertutto e per poco tempo, i comunisti (La peggio che i catanesi con Scapagnini; e onore ai caduti, e accordi con l'Udc del Torre, Rizzotto) e, per meno ancora, qual- nella capitale, dove pure dovrebbero aver- post-Cuffaro. “Ma hanno giurato di non che cattolico onesto e qualche prete. ne viste tante, il Marcio su Roma è stato rubare più!” obiettano i “rinnovatori”, sor- molto più facile dell'omonima marcia. ridendo. D'altronde, a tanti loro elettori, Chi comanda davvero Ma allora? Siamo diventati fessi tutti non è che gliene freghi poi tanto. gl'italiani in una volta, così d'un tratto? Va bene: e noi “di sinistra” (qualunque Non c'è da allarmarsi troppo, signori Ecco, temo di sì. La politica non c'è più, cosa voglia dire oggi questa parola, che miei. Tanto, chi comanda davvero, è o almeno non è più dove l'avevano messa originariamente indicava i gentiluomini un'altra cosa. Si chiama potere mafioso, e i vecchi nostri, al tempo che si lavorava, seduti alla sinistra dell'onorevole speaker non prevede elezioni. I principali politici, si faceva politica e si votava davvero. La dei Comuni)? La sinistra, nei singoli e nel compresi i più rivoluzionari (ma tutti era- casta, i politici? Mah. complesso, avrebbe potuto fare anche al- no rivoluzionari, qui, a giudicare dai car- La casta s'è presa le fabbriche e se l'è tre cazzate oltre quelle che ha fatto, ma telli: Che Guevara sarebbe stato preso per portate in Cina, rubandoci molto più di sinceramente non saprei dire quali.

giorni. La donna - è il concetto che sta alle spalle di questi casi - è L'altra metà d'Italia proprietà privata, e per tutelare la proprietà si può ammazzare. La CARMELA E LE ALTRE società lo tollera, l’educazione collettiva è scarsa. Aspettiamo la “...Carmela Petrucci, 17 anni, uccisa...” (dalle cronache) vittima numero centotrentadue? Anna Bucca Un altro femminicidio, un’altra vita di giovane donna frantumata a * * * coltellate per l’incapacità di un uomo di accetta la fine di una storia. Io uomo condanno gli uomini. La loro stupidità, il loro “esser pa- E’ cosi che è morta a 17 anni Carmela Petrucci, uccisa dall’ex fi- droni”, la loro violenza da deboli che vogliono nascondere la debo- danzato della sorella Lucia, a sua volta ferita da numerose coltellate. lezza. “Le donne non hanno anima - nei secoli i padroni maschi Dalle dichiarazioni di questi è emerge la volontà di uccidere: è uscito hanno detto - non devono alzare la testa, guardare avanti”. L’assas- di casa armato e con l’idea precisa di “far pagare” una scelta cui non sino di Carmela è solo uno dei tanti. si rassegnava. Poi l’aggressione, Carmela che col proprio corpo fa Io, uomo, ora grido agli altri uomini: “Adesso basta! Non lasciamo schermo alla sorella e, morendo, la salva così. questa ribellione solo alle donne, alle nostre compagne. Contro il Carmela è la 101esima donna uccisa da un uomo dall’inizio del femminicidio, facciamo anche noialtri la nostra parte”. 2012. Non è un fenomeno non isolato. Quasi un assassinio ogni due Giovanni Caruso I Sicilianigiovani – pag. 10 www.isiciliani.it “Antimafia “politica” e non emozionale

La prima, il tribalismo selvaggio: ogni Un volantino tribù per sé, ciascuna per i fatti suoi. La seconda, l'assenza di lotta sociale e cioè – Sosteniamo qui ed ora – di antimafia “politica” e non emozionale. La terza, la totale e categorica i Siciliani giovani disattenzione a quella che nobilmente si "A che serve essere vivi, se non c'è chiama la “società civile” e che in realtà il coraggio di lottare?” siamo noi poveracci che ogni giorno lot- tiamo, senza tante etichette, sulla strada. Vi ricordate l’anno scorso, quando Santoro vi chiese i soldi per il suo “servizio Nessuno s'è accorto, ad esempio, dei ra- pubblico”? Dieci euro per sostenere il progetto. In centomila risposero, una grande gazzi di Modica o degli universitari di Bo- dimostrazione di affetto e di sostegno sicuramente. Lo sapevate che ora Servizio logna. Eppure erano là, una classe diri- Pubblico va in onda su La7? E i soldi che avevate dato per creare quel progetto au- tonomo? Vi sono stati restituiti? gente bell'e formata, il primo interlocutore Noi adesso vi chiediamo di sostenerci, promettendo di non passare a La7. di ogni rinnovamento. I movimenti per l'acqua, o per la pace, o contro il ponte, E’ passato un anno da quando dal Festival del Clandestino abbiamo annunciato non sono “entrati in politica” che assai ru- ai microfoni di Telejato la rinascita de I Siciliani. Non abbiamo più rifatto un gior- dimentalmente, e nessuno li ha aiutati a nale, abbiamo fatto I Siciliani giovani, che poi, forse, lo eravamo già. farlo. Le donne si sono viste alla fine I Siciliani sono un gruppo sparso per l'Italia, Diecieventicinque a Bologna, come invitato povero (la Marano), quello Stampo antimafioso a Milano, Telejato, Il Clandestino, Napoli Monitor, La Dome- chiamato tanto per non essere tredici a ta- nica, e potrei continuare. I Siciliani sono un patrimonio comune, sono ragazzi e ra- vola. Tenori tanti, ma niente orchestra. gazze sparsi un po' in tutta Italia, sono anche professionisti e giornalisti come Mazzeo, Capezzuto, Giacalone, Finocchiaro, Salvo Vitale, Pino Maniaci. Dovremo fare da soli I Siciliani siamo noi giovani, che almeno qui non rappresentiamo il futuro, sia- mo il presente e lo viviamo da protagonisti con a fianco degli ottimi maestri. Ab- Grillini e Grillo (brav'uomo, ma turisti- biamo provato a mettere insieme il vecchio e il nuovo, passato e futuro, vivendo co: “Problemi della Sicilia? Il traffico...”) insieme in questo presente. sono un segnale, non la soluzione. Ahimè, I Siciliani giovani dallo scorso dicembre hanno faticato e lavorato, e quello che non ci sono salvatori supremi. Nessuno abbiamo fatto l'avete visto, ci siamo anche beccati le denunce e le intimidazioni. verrà a tirarci fuori da noi stessi. Dovremo Siamo nati perché Giambattista Scidà ci ha ridato l'idea, perchè Giancarlo Casel- fare da soli. Senza illusioni e palingenesi, li e Nando Dalla Chiesa si sono imbarcati con noi, su questa barca che vuole attra- giorno per giorno e faticosamente. versare e raccontare la Sicilia e l'Italia, insieme, facendo rete, perseverando quella Essere qui nel duemila quello che fu, nel pubblica verità che ci ha insegnato il Direttore de “I Siciliani”, Pippo Fava. dopoguerra, la generazione dell'occupazio- ne delle terre. Partire dai “movimenti” (ac- I Siciliani giovani però si fa anche con tutti voi. qua, pace, precariato, antimafia) per for- Usciremo, probabilmente, in edicola come mensile fra un mese, esattamente mare a poco a poco un “partito”; o, meglio dopo trent'anni dai "vecchi” Siciliani. Noi ci stiamo provando a fare tutto ciò ma abbiamo bisogno di voi. Tanti piccoli aiuti fanno un grande aiuto. Adesso vi chie- ancora, una rete. diamo un contributo per sostenerci promettendovi che come sempre andremo Sarà un lavoro lungo, e alla fine non avanti, navigando su questo mare in tempesta, rimanendo liberi, senza padroni alle verrà fuori un partito nel senso tradizional- spalle e di certo non daremo via la baracca come qualcuno, passando a La7. e (e anche grillino) del termine, ma Salvo Ognibene un'altra cosa, profondamente diversa come www.diecieventicinque.it cent'anni fa differivano, rispetto ai vecchi circoli radicali, le prime leghe bracciantili Per dare una mano: IBAN: IT 28 B 05018 04600 000000148119 o i primi fasci dei lavoratori. (Banca Etica/ “Associazione Culturale I Siciliani Giovani”) Non osiamo nemmeno immaginare che Oppure Conto corrente postale n. C/C 001008725614 nomi, che strutture, avrà fra cinque anni (“Associazione Culturale I Siciliani Giovani, via Cordai 47, Catania”) tutto questo. Ma qualcosa del genere ci sarà, oppure noi siciliani saremo sempre minorenni.

Le leggi-bavaglio

Noi siamo qui, e lavoriamo per questo. E' un lavoro difficile, perché le leggi-bava- glio ci renderanno sempre più difficile fare il nostro mestiere. Aiutateci a farlo.

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Informazione e giornalismo/ Altri modelli Strane antenne crescono E' nata la tv delle donne “Fimmina Tv”

«Ho lavorato per quindici anni scriven- «Non volevo creare solo una televisione Nel posto più abbando- do di nera e giudiziaria. Nella Locride, le ma un nucleo di persone che stanno insie- notizie che contano sono queste: i morti me. Donne che ho incontrato nell’arco nato d'Italia, nella Lo- ammazzati. Poi ad un certo punto mi sono della mia vita e che ho portato con me. Mi cride in Calabria, un chiesta se questo fosse davvero l’unico danno tanto sia da un punto di vista uma- modo per raccontare questo territorio. no che professionale. Certo i problemi gruppo di donne ha de- Possiamo inventarcelo un modo nuovo? ». sono tanti, ma stiamo cercando di superar- E se lo sono inventato davvero questo li. È meraviglioso: quando una di noi è ciso di prendere la pa- modo nuovo di raccontare, partendo dalle depressa, l’altra la tira su e viceversa. È donne. Le donne di questa Calabria anco- un continuo reciproco. Ma stare insieme è rola. Come? Facendosi ra troppo sconosciuta per chi viene da così bello, che se ne sono accorti anche i la sua tv. “Non solo fuori: luoghi pieni di storie, ma spesso nostri mariti, e i padri delle più giovani». così silenziosi. E sbaglia chi interpreta contro la mafia. Abbia- quel silenzio come omertà. E' solo segno Donna racconta donna mo molte altre cose da di una strana fierezza. La Calabria è una terra cocciuta, e i boschi della Locride «Credo che alla fine - continua a vulca- dire” sono boschi fitti dove puoi perdere anche neggiare Raffaella - quando fai qualcosa il nome. Per generazioni le donne hanno di buono la maggior parte delle persone scelto quel silenzio. La Calabria è una ter- finisce per emularti. Certo, non puoi spe- ra strana, così quieta in superficie, così rare che lo facciano tutti. Ma se facendo impetuosa dentro. questo lavoro avremo spinto anche una di Michela Mancini Raffaella è una donna luminosa, inna- sola ragazza a sviluppare il suo senso cri- morata di suo marito, una roccia che l’ha tico, beh, allora potremo dire di aver fatto sempre sostenuta. È una giornalista con qualcosa». un'innata attitudine al viaggio. È andata in Nel mondo del giornalismo italiano i giro per tutta Europa, ma non è solo que- vertici della piramide sono garantiti al sto. L’amore per il viaggio è qualcosa di sesso maschile. Un esempio: le donne di- «Sai che nella Locride erano frequen- più profondo: la scoperta del nuovo, rigenti in Rai sono solo il 4%. Molti pe- ti i matronimici? Insomma qui erano le dell’inesplorato. I viaggi nelle storie degli riodici destinati ad un pubblico femminile donne a dare il nome ai figli». Nomina- altri. sono gestiti da uomini. Raffaella non ci re le cose non significa anche crearle? «Nella mia esperienza ho capito che le sta, non perché sia femminista, ma perché donne sono quelle che vogliono raccon- le sembra sciocco. Fimmina tv è un’emittente con un solo tare, che si vogliono identificare in altre «Una donna sa raccontare una donna. È mese di vita, è nata in Calabria, nella Lo- storie. Non si tratta di vivere altre vite, ma una verità inattaccabile. E poi quel gior- cride, a Roccella Jonica per la precisione. di trovare coraggio in quello che racconta- nalismo lì è marketing. Non siamo un og- Ha debuttato il primo settembre su canale no gli altri. Se vivi solo il tuo dramma, le getto commerciale, non veniteci a dire 684 del digitale terrestre. Quello che la tue esperienze, ti senti sola al mondo. quello che ci deve piacere. Noi non com- rende speciale si intuisce dal nome. No, Condividendo, ascoltando, riesci a trovare battiamo una battaglia femminista. Loro non è una televisione destinata ad un pub- la forza che prima ti mancava». hanno un percorso storico molto impor- blico femminile. Fimmina tv non esclude La squadra è composta da quindici gior- tante alle spalle, ma noi non combattiamo nessuno, ma a farla – questa televisione – naliste dai ventidue ai quarant'anni, ma in nome di un ideale. La nostra unica de- sono giornaliste donne. Quasi tutte alme- anche gli uomini danno una mano. Ci nuncia è quella contro le discriminazioni, no. L’idea è stata di Raffaella Rinaldis, sono tecnici, registi, montatori e un croni- quella femminile è solo un simbolo, ma ora direttrice. Ha una voce chiara, sottile. sta, Antonio Falcone, che si occupa di ci- noi le combattiamo tutte». Nata a Chivasso, vicino Torino, si è tra- nema e cultura. Ma Fimmina tv non è solo E se discriminare significa lasciare che sferita in Calabria a sei anni, e lì è diven- una televisione, né solo un modo onesto il pregiudizio annulli l’incontro con la di- tata giornalista. di fare informazione. versità, allora, il primo pregiudizio che

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“Donne emancipate nel cuore della Locride: e che c'è di strano?

queste donne vogliono combattere è quel- A Milano forse, ci sarebbe stata meno lo sulla propria terra sorpresa davanti a una faccenda come E INTANTO «Locride sinonimo di ndrangheta. Vero? questa. Chi viene dal nord si stupisce di No. Non va bene. Vogliamo trasformarla, trovare donne emancipate nel cuore della IN SICILIA questa parola. Locride significa Magna Locride, come se davvero questa terra E' IL MOMENTO Graecia, culturauna natura meravigliosa. fosse rimasta al medioevo. Raffaella vuol Il nostro territorio storicamente è stato ca- raccontare questo territorio, anche per sfa- DI TELEJUNIOR ratterizzato dal matriarcato. Qui non tare certi miti. Non sarà un tv solo anti- c’erano i patronimici, ma i matronimici: mafia. di Michela Mancini SicilianiG. era la donna a dare il nome». «Parleremo di tutto, perché è tutto un e Nicola Capizzi Telejunior territorio che dobbiamo raccontare. Il fat- “La verità è che ci piace ascoltare” to che in Calabria ci siamo moltissimi co- muni sciolti per mafia è un fatto gravissi- «Pronto, Franci? Siete atterrati? Non Ernesto De Martino, in Mondo Magico, mo che non esitiamo a denunciare. Ma passate da Trapani, venite direttamente racconta che quando nasceva una donna non è l’unico fatto grave. Nella Locride qui a . È successo un macello, l’acqua del parto veniva buttata nel cami- c’è un forte fenomeno di prostituzione, stanno bruciando le antenne. Non ce la no. Quando veniva partorito un uomo, molte ragazze sono sparite. Nessuno ne sa facciamo da soli». l’acqua veniva buttata fuori casa. È affida- più nulla. Ecco, queste sono notizie su cui «Va bene, passiamo da casa a Trapani a to all’uomo “il fuori”, alla donna viene non si può tacere». prendere la macchina e le lenzuola e arri- consegnata la cura dell’interiorità. Questo Raffaella parla spedita, non si ferma viamo. Un’ora al massimo e siamo lì». a noi donne ha consegnato un bel fardello: mai. Racconta sorridendo: «Ho registrato Quando è suonato il citofono, un’ora proiettate all’interno, sensibili, emotive. la testata della tv l’otto marzo. È stata dopo, nella redazione di Telejato non si La modernità ha preso l’acqua del nostro una pura combinazione: i documenti del capiva niente. Era il 29 settembre, quella parto e l’ha buttata fuori casa insieme a consiglio dell’Ordine non arrivavano mai, mattina un incendio a Monte Bonifato quella degli uomini. Eppure ancora ci e poi sono arrivati proprio quella mattina. aveva bruciato le apparecchiature che tra- rimproverano di essere troppo inclini Ho chiamato la cancelleria per sapere se il smettevano il segnale della televisione. all’introspezione. tribunale quel pomeriggio fosse aperto: Appena ci siamo accorti di non poter an- La verità è che ci piace ascoltare, ci pia- “Si, vieni” mi hanno risposto le impiega- dare in onda, Gianni, il figlio di Pino, è ce creare calore. Raffaella ha creato un te. Hanno tenuto aperti gli uffici apposta salito in macchina per raggiungere la po- luogo, ha chiamato le sue colleghe più per farmi registrare. Chiamala sorellanza: stazione in fiamme. Caricandosi una parte giovani ad esercitare il mestiere. «C’è an- una strana energia che permette che ogni delle attrezzature sulle spalle è riuscito a che una signora di cinquant’anni nella donna condivida la gioia dell’altra». sottrarle al rogo. Le ha portate in redazio- squadra. Ha cominciato ora, a fare la gior- ne in tarda serata, il danno era enorme; nalista». abbiamo scrostato plastica abbrustolita per ore. Scheda le di giornalisti che non hanno figli (il 43,77%), quasi esclusivamente i GIORNALISMO E SERVIZIO PUBBLICO colleghi maschi hanno dichiarato di avere più di un figlio, a testimonianza che riuscire a conciliare lavoro e famiglia per una donna giornalista risulta Secondo un sondaggio realizzato per la prima volta nella storia della ancora molto difficile. In totale il personale giornalistico della Rai è di Rai sui propri giornalisti - i cui risultati sono stati presentati al convegno 1.656 unità di cui 1.097 uomini e solo 559 donne. “Immagine femminile e ruolo del servizio pubblico” organizzato dalla Tra i dirigenti (direttori, capiredattori, capiservizio e rispettivi vice) solo il Commissione Pari Opportunità dell’Usigrai l’8 marzo scorso – la situazio- 4% sono donne e nel ruolo di direttore sono solamente due, Bianca Ber- ne del nostro Paese è tutt’altro che rassicurante. linguer al Tg3 e Barbara Scaramucci a Rai Teche. Il massimo livello rag- Il dato che emerge di più è quello sull’età: la Rai infatti risulta essere giungibile per le giornaliste sembra essere quello di caposervizio. un’azienda vecchia, la somma dei giornalisti tra i 40 e i 65 anni corrispon- de all’82,99% dell’intero campione mentre quelli tra meno di 30 anni fino I numeri delle donne: ai 40 rappresentano solo il 16,99%. Altro dato sensibile è l’alta percentua- http://giulia.globalist.it/Detail_News_Display?ID=9062

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La redazione di Telejato e quella di Fimmina Tv .

Scheda Sul fronte del chi da o fa le notizie risulta che nel 54% dei casi i telegiornali sono condotti da donne e l’Italia presenta un dato curioso CHI FA NOTIZIE con il suo 58% si colloca infatti ben 4 punti sopra la media. Per quanto IN EUROPA? riguarda poi la centralità femminile nelle notizie le donne sono raramen- La ricerca dell’Osservatorio europeo sulle rappresentazioni di genere te messe al centro, solo l’8% delle notizie è focalizzato su di loro. A fare (OERG), nato all’interno dell’Osservatorio di Pavia, dal titolo: “Chi fa notizia sono soprattutto gli uomini, tranne nella cronaca nera, ma a dare notizia in Europa?”, ha considerato i dati relativi ai telegiornali in prima le notizie come conduttrici e giornaliste sono le donne. Le donne sono serata delle due principali tv, una pubblica e una privata, di cinque paesi poco presenti nell’informazione politica, soprattutto in Italia e Inghilterra europei: Italia (Tg1 e Tg5), Francia (France 2 e Tf1), Germania (Ard e (11% in entrambi i casi). Si distingue invece la Francia dove le notizie di Rtl), Inghilterra (Bbc1 e Itv1) e Spagna (Tve e Telecinco). politica nei tg includono maggiormente le donne. Si nota poi una forte di- La ricerca ha indagato tre ambiti in particolare: chi fa notizia nei tg, cotomia fra i ruoli “comuni” più rappresentati dalle donne e i ruoli cioè le persone di cui si parla e quelle intervistate, chi dà e fa le notizie, “autorevoli” rappresentati dagli uomini, l’Italia sotto questo punto vista quindi conduttori, giornalisti e corrispondenti, infine ha studiato come registra la maggiore segmentazione, tra gli esperti intervistati nei tg sono confezionate le notizie in una prospettiva di genere. Fra i tg che italiani solo il 10% è di sesso femminile (contro il 90% del sesso danno maggiore visibilità all’universo femminile ci sono Francia e opposto), mentre ben il 66% delle opinioni popolari è dato da donne. Spagna, il nostro Paese si attesta invece all’ultimo posto con la quota di presenza femminile più bassa di tutti i tg, inoltre le donne sono presenti La presenza femminile nell'informazione secondo l’ultimo rappor- come rappresentanti della gente comune e raramente ricoprono ruoli to Who Makes the News del Global Media Monitoring Report: autorevoli, come per esempio quello dell’esperto. Mediamente le donne http://www.whomakesthenews.org/images/stories/websi- fanno notizia come vittime due volte più degli uomini (12% contro il 7%). te/gmmp_reports/2010/gmmp_2010_preliminary.pdf

I Sicilianigiovani – pag. 14 www.isiciliani.it “Niente retorica e buoni senti- menti.Il nostro è Scheda il giornalismo TELEJUNIOR, TELEJATO del lavorare” Telejato è una televisione comunitaria a conduzione familiare, attiva sul territorio di Partinico da oltre dieci anni. Con il passaggio al digitale la piccola emittente di Pino Mania- ci rischiava di chiudere i battenti. Una legge contenuta nella finanziaria 2011, firmata dal governo Berlusconi, impone regole molto re- strittive per le televisioni comunitarie e a Te- lejato non potevano essere assegnate le fre- quenze. Grazie a un lavoro di squadra e alla crea- I giorni seguenti sono trascorsi tra paura riso, le ho fatto una carezza, ma già zione di un consorzio, la tv antimafia vince la di non farcela a sistemare tutto entro il 4 russava. sua battaglia: al momento dello switch off (inaugurazione della nuova sede e di I ragazzi arrivati da Quarrata, in provin- può continuare a trasmettere e i canali a sua Telejunior), costanti incursioni di cia di Pistoia, non hanno esitato un mo- disposizione sono diventati sei. Carabinieri e Polizia, e corse in aeroporto mento a mettersi al lavoro: Valentina, Tra questi c'è Telejunior, il canale dei gio- di Gianni. Ogni giorno arrivavano in Arianna e Assunta armate di santa vani, una scuola di giornalismo e un posto media tre, quattro persone da tutta Italia. pazienza hanno rimesso a nuovo la reda- dove s'impara a fare informazione vera. No- Tutti lasciavamo le nostre città per andare zione, appendendo quadri, ordinando cas- nostante un incendio abbia distrutto il ripeti- a Partinico, per esserci all’inaugurazione. setti e archivi. Rossano, l’unico uomo to- tore di Monte Bonifato, Telejato non si ferma: scano, a cui è toccato sopportare un eser- la nuova sede viene inaugurata e, grazie alla Dopo l'incendio tutto è cambiato cito di donne a Borgetto, ha provato a te- bravura dei tecnici, il segnale ora raggiunge- nerci svegli durante la notte, ma ha saputo rà anche , Messina, Trapani e Pa- Ma dopo l’incendio tutto è cambiato. farsi perdonare. «Ti prendo un bicchiere lermo. Adesso eravamo davvero una squadra, di spumante, lo vuoi? E un pezzo di Giulia Paltrinieri, Telejunior perché sentivamo la responsabilità di torta?» ripeteva alle nostre facce stanche il giorno dell’inaugurazione. Quando sono arrivati Francesca e quella redazione. Non era più partecipa- Nicola abbiamo tirato un sospiro di zione esterna, ma fatica e resistenza. Non Lo spirito del mestiere sollievo. Quelle facce – diciamo se- nelle parole, ma negli occhi stanchi di Fa- mifresche – comunicavano ottimismo; bio, che non si erano mai visti. Nei sorrisi non rimaneva che dividersi il lavoro. spezzati di Letizia, nella forza di Giulia, Una giornata di festa che rimarrà nella In tarda serata, nonostante la febbre negli abbracci di Francesca, negli occhi storia, anche se la nostra storia – quella di alta, è arrivato Salvo Intravaglia, il nostro lucidi di Eleonora. Eravamo lì non perché Telejunior – l’hanno costruita i giorni di tecnico. Salvo è innamorato di Telejato. facessimo parte di qualcosa: noi eravamo lavoro e di preparazione. Giorni densi, Quella sera è riuscito a fare miracoli, re- qualcosa. giorni pieni di entusiasmo, ma anche di cuperando pezzi che credevamo inutiliz- Nel viaggio da Bologna, Eleonora – rabbia, di impotenza. Dietro la nuova sede zabili. Le attrezzature salvate sono state piccola, ossuta, con due occhi enormi spa- di Telejato ci sono anni di sacrifici della montate sul terrazzo della redazione stes- lancati sul mondo – aveva perso il cellula- famiglia Maniaci. Dietro quel 4 ottobre, sa. C’era un vento bollente, l’unico odore re. Arrivata a Partinico se n’era pratica- una festa ineccepibile per gli ospiti, c’era- che sentivamo era quello della puzza di mente dimenticata. Il mondo esterno era no le mani di Gianni e la dedizione di Ni- bruciato. Il segnale su Partinico è tornato lontano, c’era una battaglia da combattere cola, la passione che nessuno di noi ha le- all’una di notte. Ci siamo messi a fare il e un’urgenza che ti faceva scordare la sinato. telegiornale. La mattina non era potuto fame. Il sonno no, quello mai. Ce ne siamo resi conto tutti, anche se andare in onda, dovevamo dare un segnal- non ce lo siamo detti per pudore, che il e preciso: non ci riuscite a fermare. “Il futuro è sempre così incerto...” giornalismo è un’altra cosa. Non è suffi- Quella notte, seduti per terra su uno dei ciente scrivere i pezzi, fare i servizi, cer- balconi della redazione, non riuscivano a A Borgetto, nella casa in cui la Prote- care le notizie. Il giornalismo per noi di dire molto. Francesca era venuta una sola zione Civile ci ospitava, non riuscivamo a Telejunior ha poco a che fare con la reto- volta, eppure sembrava fosse lì da sempre. chiacchierare molto. La sigaretta notturna rica dei buoni sentimenti che la stanchez- Sofia osservava silenziosa. Nicola, instan- sulla panchina c’era sempre, per non za spazza via con facilità. Il giornalismo cabile come sempre, ha cercato di estorce- smentire le tradizioni: «Ho fatto un paio era scrostare le attrezzature e sperare in re sorrisi, e come sempre c’è riuscito. d’esami all’università, sono andati bene», silenzio che l’ennesimo tentativo di zittir- Puzza di bruciato, sapore di caffè, mozzi- «Col mio ragazzo..? Crisi nera. Il futuro è ci non andasse a buon fine. Così è stato: coni di sigarette, occhi semichiusi: siamo sempre così incerto che....». Sbadigli, ten- adesso il segnale raggiungerà Trapani, Pa- andati a dormire come zombi. La nostra tativi di discorsi. «Forse è meglio andare a lermo, Messina ed Agrigento. Nel frat- resistenza non sarà mai come quella iPino dormire, domani...». Eleonora ci provava, tempo quello che è accaduto ci ha inse- e famiglia, è inutile, questione di dna. ma si addormentava parlando. Le ho sor- gnato una cosa: lo spirito del mestiere. Speriamo di tenerlo a mente.

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Reggio Calabria Dal boia chi molla all'arraffa-arraffa Un uomo di potere, convinto erede di quattro anni per corruzione elettorale Storia della nuova de- quella storia, che esaurita la rivolta, si è aggravata dal metodo mafioso. Si sgretola stra reggina invaghita del contropotere mafioso. E ha così l’integrità pubblica del modello rinunciato alla “rivoluzione”, preferendo Reggio, morto nella solitudine del suicidio gli appalti. di Orsola Fallara, lasciata sola al suo di Dario Costantini Scopelliti diventa sindaco di Reggio destino, vittima sacrificale di un sistema dopo l’esperienza che aveva regalato più che per reggere ha abbandonato la sua speranze alla città: l’amministrazione di commercialista. 14 luglio 1970: i moti di Reggio Cala- Italo Falcomatà, primo e ultimo sindaco bria. Da lì ricomincia la storia della de- dalla sinistra reggina. La città ricorda an- Come attraverseremo il caos? stra eversiva reggina, che ha portato i cora quegli anni: il riscatto delle periferie, Del modello Reggio restano la disoccu- fascisti nei palazzi di governo, ripuliti la lotta contro l’arroganza mafiosa, la cura pazione giovanile sopra il 30 per cento, i dall’immagine giovane del leader Giu- del territorio. servizi inesistenti, l’industrializzazione seppe Scopelliti.Quella vicenda ha la- Morto Falcomatà, Reggio ha pianto. Ma realizzata a singhiozzo nel consumo pa- sciato un segno tangibile, con cui la città la sinistra non ha retto il colpo, e il Comu- dronale della forza lavoro, sospesa fra in- non ha ancora fatto i conti. ne è finito in mano ai Boia chi molla. determinatezza ed oppressione, oggetto della speculazione mafiosa. La scelta del capoluogo a Catanzaro, le E intanto la Reggio perbene... La marginalità politica ha portato ad un promesse politico-industriali, l’università senso profondo di abbandono. Da qui na- a Cosenza, mettevano in un angolo Reg- La Reggio perbene ha continuato a fare i sce la sfida più alta che deve cogliere la si- gio. I boia chi molla hanno guidato l’onda soldi schierandosi al fianco del giovane nistra: riprendere in mano la missione di del dissenso, giocando un ruolo che è rampante abituato al potere. È stata confi- cambiamento reale, perché quel sentimen- sconfinato oltre la protesta. nata al suo lungomare, ai concerti di Mtv, to non trascenda nell’ostilità della dispera- “Questa è la nostra rivolta – dicevva Rtl 102.5, ale modelle sul corso. Il palco- zione.Al capolinea dei poteri egemonici si Ciccio Franco - il primo passo per la rivo- scenico migliore per nascondere una città ingenera incredulità, seguita dal caos e da luzione nazionale”. Si capisce cosa bale- che non ce la fa ad arrivare a fine mese. Le un nuovo ordine che si ricrea. Lo spirito nava fra le capocce nere, che assaltavano aziende partecipate che non pagano gli sti- col quale si attraversa la fase caotica, il la prefettura, inneggiavano alla violenza, pendi, le casse integrazioni, i buchi milio- senso di rivolta che attraversa le fasce so- tentavano invano di isolare la regione, a nari, la sanità ridotta in frantumi. ciali più colpite, sarà la premessa sulla furia di bombe sui treni, dalle mobilitazio- Quest’anno nelle vetrine delle librerie quale si costruirà il futuro. ni degli operai del sindacato. un volantino comunicava alle famiglie che i cedolini per i libri di testo non sarebbero Una storia da far valere La deleggitimazione dello Stato stati ammessi perché mai rimborsati. Intanto il Comune comprava al doppio Reggio Calabria ha una storia che può far valere. La storia di Italo Falcomatà, dei La rivolta antisistema missina coincide- del prezzo di mercato Italcitrus, promuo- sindaci che hanno riscattato le periferie, ri- ba, in tutto o in parte, con la delegittima- veva Massimo Pascale segretario del sin- valutato il lavoro, la bellezza di una terra zione dello Stato voluta dalla ‘ndrangheta. daco e Luigi Tuccio assessore, entrambi affranta. È la reazione dei metalmeccanici Da lì nasce il legame stretto fra la destra parenti di Pasquale Condello, cugino di Trentin alle rivolte fasciste, di quella eversiva e le cosche reggine. dell’altro Pasquale: il Supremo. E apriva strofa di Giovanna Marini, la più bella, E' questo il retroterra su in cui cresce la una join venture legata alla Tegano, che dà alla gente di Reggio la dignità di figura di Scopelliti: militante del Fronte stilava una corsia preferenziale per gli ap- esserci, di contare: “E alla sera Reggio era della gioventù (di cui diventa segretario palti a favore delle aziende amiche. trasformata, pareva una giornata di merca- nazionale), idolatra di Almirante, presi- L’elenco continua con l’arresto di impor- to, quanti abbracci e quanta commozione: dente del consiglio regionale e assessore al tanti sostenitors di Scopelliti Governatore, gli operai hanno dato una dimostrazione”. lavoro. in primis Santi Zappalà, già condannato a

I Sicilianigiovani – pag. 16 www.isiciliani.it accadrà ieri REWIND FORWARD accadde domani a cura di Francesco Feola

Dodicimila Dopo Gheddafi I pratesi faranno MINATORI LICENZIATI (E BERLUSCONI) UNO NUOVO LA PACE CON LA CINA? Il 5 ottobre il primo produttore mon- Il 15 ottobre in Libia Ali Zeidan vie- Mercoledì 9 novembre a Prato, nella diale di platino, Amplats, annuncia il ne eletto primo ministro. Oppositore di Sala del Consiglio provinciale, in via licenziamento di 12.000 dei 28.000 mi- Gheddafi fin dal 1980, quando disertò Ricasoli 25, verrà presentato il VII natori che da giorni hanno proclamato abbandonando l’ambasciata libica in Rapporto Immigrazione Oltre la “pra- uno sciopero selvaggio a Rustenburg, India, Ali Zeidan dovrà riuscire a for- tesità”. Identità e appartenenze nella nel nord del Sudafrica. Nei giorni se- mare un nuovo governo, impresa non città multiculturale. guenti gli scontri fuori alle miniere riuscita al suo predecessore, Mustafa www.pratomigranti.it continueranno, facendo alcuni morti Abu Chagour. tra i minatori. Bombe, soldati E RELIGIONI: MIX SBAGLIATO La Sapienza Il 16 ottobre l’esercito nigeriano an- PROVA A MEDIARE nuncia di aver ucciso a Maiduguri 24 Scade il 26 novembre il termine per membri del gruppo islamista Boko Ha- partecipare al master di primo livello ram colpevoli di aver fatto esplodere in “Mediazione interculturale per la sa- alcune bombe. L’obiettivo dell’orga- lute”, organizzato dal dipartimento di nizzazione è quello di imporre la sha- Scienze medico chirurgiche dell’Uni- ria, ovvero la legge islamica, nel paese. versità la Sapienza di Roma. Lo scopo è formare persone che operino I giudici nell’assistenza a persone e comunità migranti, rom e sinta. SCIOPERANO PER LA GIUSTIZIA www.romamultietnica.it/it/news/ma- Il 6 ottobre 800 magistrati marocchi- ster/item/9287-master-in-mediazione- ni partecipano ad un sit-in davanti alla interculturale-per-la-salute.html Corte di cassazione di Rabat chiedendo maggiore autonomia, la fine della cor- ruzione nel sistema giudiziario, e mi- gliori condizioni, sia salariali che lavo- rative

In senso inverso ROMA E IL TEATRO STRANO Domenica 4 novembre comincia a Roma, in via Vaiano 7-15, il Laborato- rio teatrale multietnico promosso dall’associazione Aniwe/Per tutti con Insensinverso. Il laboratorio si svolge- rà da novembre fino ad aprile 2013. www.romamultietnica.it/it/news/teatro/ item/9223-laboratorio-teatrale-mul- tietnico.html

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Messina/ Il caso Bottari L'omicidio eccellente da cui cominciò tutto Poco dopo le 21 del 15 gennaio 1998, Da quella clinica il gastroenterologo si Fanno presto a passa- il professore Bottari si era messo alla era allontanato per raggiungere la propria guida della propria auto, un’Audi 100 di abitazione la sera che venne assassinato. re, quindici anni. E colore nero a trazione integrale. Per trovare una spiegazione o un indi- chi se lo ricorda più Giunto all’incrocio tra il viale Regina zio, la polizia indagò a 360 gradi sulla Elena e il torrente Annunziata, nella zona vita e le relazioni umane e professionali com'era, Messina, pri- residenziale a nord della città, l’auto della vittima. Scartata la pista dell’omici- rallentò, forse per il rosso del semaforo, dio d’onore che avrebbe potuto fare le ma del secondo terre- forse per lo squillo del cellulare. Bottari fortune dei rotocalchi rosa, si puntò il era tallonato da un pezzo ma non si dito sugli inevitabili contrasti nel mondo moto - quello mafioso? accorse di nulla. Superato il semaforo, la accademico e sulle gelosie di qualche sua Audi venne raggiunta e affiancata da collega in competizione per una cattedra. una moto. Scattò l’agguato. Era scoppiata da poco l’inchiesta sulle megaforniture di farmaci e apparecchia- di Antonio Mazzeo Pallettoni calibro 45 ture in campo sanitario, amici e colleghi del Bottari c’erano implicati fino al collo, Uno dei killer imbracciava una lupara ma anche questa pista si arenò per con pallettoni calibro 45, quelli usati per l’assenza di plausibili riscontri. la caccia al cinghiale. Erano rivestiti di Poi ci s’indirizzò inutilmente sugli rame. Rinforzati, indeformabili, per non appalti per la ristrutturazione e l’amplia- dare scampo alla vittima. Poggiata mento del policlinico che avevano fo- l’arma sul finestrino della fiancata destra, mentato appetiti di avvoltoi e sciacalli. fu fatto esplodere il caricatore. I proiettili devastarono la testa del professionista, Le ipotesi di depistaggio che si accasciò agonizzante sul volante. L’auto finì contro un marciapiede del S’ipotizzò persino che il gastroentero- lungo stradone della Panoramica. logo fosse stato vittima di una vendetta Il prossimo 15 gennaio saranno tra- Titolare della cattedra di diagnostica e trasversale, magari per uno sgarbo com- scorsi già quindici anni da quella ma- chirurgia endoscopica dell’Università e messo dal potente congiunto. ledetta sera in cui fu assassinato a docente di numerose scuole di specializ- O che si fosse trattato di un tragico e Messina il professore Matteo Bottari, zazione della facoltà di Medicina, Matteo imperdonabile “errore di persona”: lo stimato gastroenterologo del policlini- Bottari svolgeva l’attività chirurgica an- suggeriva qualche cronista locale e co universitario. Tre lustri, un tempo che presso cliniche private della città di l’allora direttore amministrativo del immenso. Un delitto efferato che stordì Messina e della Calabria. La sua non era policlinico Salvatore Leonardi, ex una città permeata di silenzi, omertà, però una vita confinata tra le aule univer- presidente della provincia ed ex sindaco luoghi comuni. A partire da quello di sitarie e le sale operatorie. di Messina. “Un delitto di mafia, ma essere esente da qualsivoglia condizio- Genero dell’ex rettore dell’Ateneo Gu- anche di soldi, tanti soldi e di affari”, namento della criminalità organizzata. glielmo Stagno d’Alcontres, antiche radi- spiegò l’allora superprocuratore ci nobiliari nella penisola iberica, Bottari antimafia Pierluigi Vigna, consentendo I silenzi, le omertà e i luoghi comuni frequentava i circoli esclusivi della bor- così che si accendessero finalmente i ri- persistono come allora. E al povero pro- ghesia peloritana. Vantava pure un’affi- flettori dei media nazionali sulla città fessore Bottari continua ad essere negata liazione dal 1990 alla prestigiosa loggia babba, quella che in tanti credevano esse- memoria e giustizia. Perché Messina ha “Giordano Bruno” del Grande Oriente re l’isola felice risparmiata dall’occupa- metabolizzato il sangue e ha scelto di d’Italia, quella frequentata dai docenti di zione mafiosa. Dopo una lunga indagine continuare a vivere sotto il dominio della punta dell’ateneo, compreso il futuro ret- della Commissione parlamentare antima- borghesia mafiosa. E perché gli inquiren- tore Diego Cuzzocrea. Ed era membro fia, il suo vicepresidente, l’on. Nichi ti è come se avessero gettato la spugna, del Rotary Club di Taormina insieme Vendola l’etichettò invece come la “città sconfitti, dopo aver brancolato quindici all’imprenditore Dino Cuzzocrea, il fra- verminaio”. anni nel buio senza riuscire ad individua- tello di Diego, anch’egli massone e con- Oggi a quel delitto la stramaggioranza re i moventi, i mandanti, neanche titolare della clinica privata “Cappellani” dei messinesi non ci pensa più e l’impu- l’ombra dei prezzolati angeli della morte presso cui il Bottari stesso operava da nità non turba i sogni di amministratori e del professionista. quattro mesi, due pomeriggi la settimana. pubblici funzionari.

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Tutti, tranne il comandante del Corpo prestava servizio presso l’Ufficio dema- la sicurezza della navigazione nello di polizia municipale, Calogero Ferlisi, nio della Capitaneria di porto di Messina Stretto, corridoio marittimo superaffolla- che alla sera del 15 gennaio di quindici con l’incarico di responsabile della se- to e ad alto rischio di collisione. Erano anni fa ci pensa spesso e con zione demanio-contenzioso. stati avviati controlli a tappeto sulle atti- inquietudine. “Forse ero io, quel giorno, Il reparto di Ferlisi si caratterizzò allo- vità degli stabilimenti balneari e sulla lo- la vittima designata dalla criminalità ra per l’instancabile e rilevantissima atti- calizzazione dell’inceneritore di san Ra- mafiosa”, afferma Ferlisi. Pure lui teme vità repressiva, concretizzatasi in parti- nieri (oggi dismesso) all’interno delle che Matteo Bottari sia scomparso per un colare con la demolizione e il sequestro strutture superstiti della cittadella-fortez- errore di persona. La sua persona. di casupole, piscine, esercizi commercia- za del seicento, nella centralissima zona li, ristoranti, alberghi, ecc., insistenti sul falcata di Messina. La battaglia di Calogero Ferlisi demanio marittimo. A riprova della serietà dell’impegno Nella sua relazione sull’attività di poli- nel contrasto alle illegalità, la Capitane- Nell’ottobre 2010, Calogero Ferlisi ha zia giudiziaria svolta dall’1 luglio 1998 ria di porto aveva pure istituito una se- deciso di presentare un esposto al procu- al 30 giugno 2009, la Capitaneria di por- zione “ambiente” con compiti di tutela e ratore della Repubblica e al prefetto di to di Messina segnalava di aver comuni- valorizzazione della fascia costiera e ave- Messina per esporre i propri dubbi e ti- cato 192 notizie di reato per “violazione va firmato un protocollo d’intesa con mori, quelle oggettive “coincidenze” che di norme in materia di demanio maritti- l’associazione Legambiente per una col- lo legherebbero all’efferato delitto in cui mo, polizia dei porti, sicurezza della na- laborazione nel controllo ambientale. Messina perse la sua equivoca innocen- vigazione, pesca e inquinamento I provvedimenti emessi della Capitane- za. C’era innanzitutto la sua sorprendente marino”. ria generarono un introito record, per gli somiglianza fisica con il professore Bot- indennizzi, di circa 5 miliardi di vecchie tari e il possesso, al tempo, di un’auto- 704 verbali per violazioni lire, prelevati in parte dalle tasche della vettura Audi 100 di colore scuro, lo stes- Messina bene, professionisti, imprendito- so modello cioè di quella in cui viaggia- Erano stati sottoscritti 704 verbali di ri e persino elementi di spicco della cri- va il professionista quando fu raggiunto accertamento per violazioni amministra- minalità mafiosa. dai killer. E nel gennaio 1998 erano ap- tive e ordinato il sequestro di 129 aree Tra i manufatti attenzionati ci fu pure, pena cinque le Audi 100 circolanti in tut- con relativi manufatti abusivi, 11 auto- in contrada Marmora-Rodia, la megavilla ta la città. mezzi impiegati per discariche abusive, di 2.085 metri quadri con tanto di parco, Il comandante del corpo di polizia mu- 56 reti ed attrezzature di pesca e piscina olimpionica e campi da tennis di nicipale ha raccontato agli inquirenti che un’imbarcazione da diporto. Nonostante proprietà di Michelangelo Alfano, ritenu- in quei mesi era solito percorrere quoti- l’esito favorevole delle operazioni, la Ca- to sino al suo misterioso “suicidio”, nel dianamente il tragitto compreso tra la pitaneria lamentava tuttavia “la non tem- 2005, come l’“anello di congiunzione tra propria abitazione e quella della madre pestiva collaborazione” degli organi tec- Cosa Nostra e la mafia messinese”. ubicata sulla Panoramica. Qualche tempo nici preposti all’elaborazione della docu- prima del delitto, inoltre, la sua autovet- mentazione tecnica necessaria per Ferlisi contro Riina tura era stata danneggiata ad opera di l’appalto dei lavori di demolizione ordi- ignoti dopo essere stata parcheggiata sot- nati. Nell’immobile si sarebbe nascosto per to casa. “Il possibile scambio di persona Il reparto diretto da Calogero Ferlisi, qualche tempo il superboss Totò Riina e da parte degli assassini potrebbe essere nello specifico, si era messo in luce per dopo la recente confisca è entrato a far stato facilitato dal fatto che il luogo del l’azione di monitoraggio degli scarichi parte del patrimonio comunale. Fu lo delitto era poco illuminato e la visibilità abusivi, per la mappatura di alcune chiu- stesso Calogero Ferlisi a guidare, nel era ulteriormente ridotta a causa di un sure abusive sull’accesso al mare e per le 1998, i militari che effettuarono il sopral- acquazzone”, ha ricordato Ferlisi. “La indagini sulle occupazioni abusive nelle luogo alla villa che ricadeva in parte sul vittima stava inoltre utilizzando un cellu- spiagge della zona di Mortelle-Tono, tra demanio marittimo. lare che potrebbe avergli coperto parzial- le più belle dal punto di vista paesaggi- “Ci fece entrare il buttafuori dalla mente il volto”. stico. spiaggia e ci accolsero quasi gentilmen- Come pubblico ufficiale, la criminalità Per occupazione abusiva di suolo de- te”, ricorda il comandante dei vigili. “Al- organizzata aveva più di un buon motivo maniale era stata denunciata perfino fano era con alcuni suoi familiari e amici per decidere di liberarsi di lui con la vio- l’Enel ed erano state aperte indagini nella sauna. Ci ricevette lì, nella sauna lenza. Nel gennaio 1998, Ferlisi aveva 39 sull’utilizzo dei padiglioni della Fiera di stessa, ma noi eravamo in divisa. An- anni (10 in più di Bottari), era capitano Messina per le feste private di facoltosi dammo via madidi di sudore ma seque- di corvetta della Marina militare e cittadini e sulle violazioni alle norme sul- strammo la parte della villa abusiva”.

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Durante la campagna anti-abusivismo, luglio 2011 il Giudice per le indagini Messina, per sua stessa ammissione, Calogero Ferlisi ricorda pure di aver mo- preliminari di Lecco aveva messo un aveva fatto emergere ipotesi di nitorato gli immobili di proprietà del pre- punto alla querelle emettendo la sentenza incompatibilità ambientale”. Tutelare. Da sidente di sezione del Tribunale civile di di proscioglimento nei confronti degli in- cosa e da chi? Questo il governo non lo Messina, Giuseppe Savoca, del costrutto- vestigatori, ma la Cassazione l’ha annul- ha spiegato, come non ha spiegato le re Salvatore Siracusano e dell’ex sottose- lata rinviando il fascicolo al Gip. ragioni di una supposta incompatibilità gretario al Tesoro, on. Santino Pagano. I A rendere ancora più complessa la vi- ambientale del Ferlisi. Che però a tre vennero successivamente indagati (e cenda è quanto avvenuto un anno e mez- Messina c’è rimasto sino ad oggi in prosciolti) nell’ambito dell’inchiesta zo dopo il delitto Bottari. Il 30 settembre qualità di comandante del Corpo di Gioco d’azzardo su una presunta associa- 1999, Calogero Ferlisi fu improvvisa- polizia municipale. zione mafiosa internazionale dedita al mente trasferito da parte del comando “Ci siamo incrociati con il Ferlisi in traffico di armi e riciclaggio di denaro generale delle Capitanerie di porto alla occasione della campagna di Legambien- sporco. Capitaneria di Crotone. Dopo essersi inu- te Messina contro le chiusure abusive de- tilmente opposto all’anomalo provvedi- gli accessi in spiaggia nella zona di Torre Fra Savoca e Siracusano mento, il successivo 2 ottobre Ferlisi de- Faro-Mortelle”, ricorda Daniele Ialacqua, cise di rassegnare le proprie dimissioni animatore della Rete No Ponte ed ex pre- “Trovandomi a leggere sulla stampa al- dal corpo militare. Lo scalpore fu enor- sidente del circolo ambientalista. “La Ca- cuni passi dell’ordinanza di custodia cau- me e ci furono attestati di solidarietà da pitaneria era già intervenuta in passato, telare emessa dai magistrati - racconta parte di associazioni e forze politiche pe- nel quadro di una serie d’interventi con- Ferlisi - mi sono imbattuto su un’inter- loritane. Il 7 ottobre 1999 fu presentata tro l’abusivismo costiero, ma grazie a cettazione ambientale, avvenuta in un bar un’interrogazione da parte del sen. Gio- Ferlisi l’azione questa volta fu più incisi- del centro di Messina nell’estate del vanni Russo Spena (Prc). va, arrivando a mettere in discussione an- 2001, in cui il dottore Savoca e il costrut- che la legittimità di una serie di ville di tore Siracusano si soffermavano Il trasferimento di Ferlisi vip. sull’omicidio Bottari. Per gli interlocuto- La notizia del suo inopportuno e so- ri si sarebbe potuto trattare di un errore “Lo spostamento senza preavviso (di spetto trasferimento d’ufficio in Calabria, nell’individuazione della vittima. Proprio norma trascorrono quattro mesi) desta in piena ed efficace azione repressiva ciò che penso e temo di più”. sconcerto per i tempi e i modi con i quali delle varie illegalità perpetrate a danno Ma, dopo che gli ha sparato gli ha det- si è mosso il comando generale delle ca- del demanio marittimo, ci spinse ad una to: ma non credete che avete sbagliato pitanerie di porto”, scrisse il parlamenta- dura presa di posizione nei confronti dei vittima, direbbe il Siracusano nell’inter- re. “Si coglie il capo sezione nel pieno di vertici marittimi e a dar vita ad una cam- cettazione. Loro erano andati ad ammaz- un attacco senza precedenti contro l’ille- pagna di solidarietà con sit-in, comunica- zarlo a domicilio - onestamente visto che galità che da decenni ha invaso e detur- ti stampa e l’invio di lettere di protesta al non c’era nessuna possibilità di scelta, pato il patrimonio demaniale del Messi- Ministero. A tal riguardo ricordo che ina- loro non sono andati, la replica di Savo- nese. Chiediamo pertanto di sapere quali spettatamente quest’ultimo ci rispose re- ca. Ci sono i figli di Bottari. Gli ferisco- reali motivi abbiano spinto ad agire il spingendo le nostre accuse e adducendo no un figlio. Si sono accorti di una mac- Ministero della difesa, su cui gravano le- motivazioni al trasferimento che sorpre- china della Polizia. Poi le voci si acca- gittimi sospetti di aver voluto bloccare sero lo stesso Ferlisi quando lo vallano. No, se ne è accorto lui, spiega l’opera moralizzatrice, altamente merito- mettemmo al corrente della risposta”. un “altro soggetto non individuabile”, ria, del Ferlisi”. come scrivono gli inquirenti. Poi è anco- L’11 ottobre del 2001 fu il deputato le- Perché l'hanno allontanato? ra Siracusano: Lui gli ha detto c’è ne an- ghista Dario Galli a presentare diamo sul sicuro. Allora hanno deciso un’interrogazione al ministro delle infra- Le vere ragioni di quell’allontanamen- che gli conveniva di farlo quando stava strutture e dei trasporti. La risposta, scrit- to restano ancora ignote. E altrettanto fuori, in mezzo alla strada. Ora è Lui che ta, arrivò il 4 marzo successivo con la ignote e inspiegabili, restano le ragioni comanda. firma del sottosegretario Nino Sospiri. che hanno spinto Cosa nostra ad uccide- Per la cronaca, il magistrato e il co- “Le motivazioni che hanno indotto il re, selvaggiamente, uno dei più quotati struttore hanno contestato la veridicità comando generale delle capitanerie di docenti dell’ateneo peloritano. delle trascrizioni, accusando gli uomini porto ad adottare il provvedimento di della Direzione investigativa antimafia di trasferimento sono state dettate dalla Ha collaborato all’inchiesta averne manipolato il contenuto. Dopo necessità di tutelare l’ufficiale, atteso che Enrico Di Giacomo. una serie di perizie e controperizie, nel la presenza dello stesso nella sede di

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S C A F F A L E

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Scampia/ La mattanza La guerra dei “cattivi ragazzi”

La nuova strategia Già 44 omicidi: perife- ria nord come il Far L’obiettivo è quello di ricacciare il clan che ha guidato la rivolta contro Paolo di West. Per le strade a Lauro, alias Ciruzzo ‘o milionario, nei comuni di Melito, Mugnano e Casavato- caccia di “nemici” da re. In pratica i Girati vogliono strappare Scampia e Secondigliano a quelli che uccidere. Chi sono i di nuovo a Melito, i killer ammazzano fino al 2011 sono stati i leader degli scis- Fortunato Scognamiglio. “girati”. Chi ha orga- sionisti, ovvero, vogliono prendersi il più nizzato le stragi grande market della droga d’Europa. Ad accelerare l’inizio della nuova Agguati eccellenti guerra, sostengono gli inquirenti, sono le scarcerazioni di Arcangelo Abete e Gio- Il 9 in un’auto bruciata erano stati tro- di Antonio Di Costanzo vanni Esposito detto ’O Muort che torna- vati i corpi carbonizzati di Raffaele Stan- chi, “Lello bastone” e del suo autista ladomenicasettimanale.it no su “piazza” proprio quando il gruppo Amato-Pagano è colpito dall’arresto del Luigi Mondò. Si tratta di un duplice omicidio eccel- Vecchi boss spodestati. Mire espan- boss Carmine Amato, nipote di Raffaele lente che determinerà altre tragiche con- sionistiche e “cattivi ragazzi” che vo- detto a Vicchiariella, con le redini delle seguenze. Il conflitto si chiude con un al- gliono più potere, più soldi. Ecco la famiglie finite nelle mani del solo Mario tro caduto importante: Biagio Biancolel- nuova guerra di Scampia. Una guerra Riccio. la, figlio di Francesco, detto Ciccio ’o che parte all’inizio del 2011 quando Manaco, esattore degli Amato-Pagano comincia la nuova scissione. O meglio, I rapporti di forza per le estorsioni nel settore degli appalti quando avviene la scissione negli scis- pubblici e privati nei comuni di Melito e sionisti. Arcangelo Abete, 43 anni, per una se- Mugnano, di cui il figlio aveva preso il rie di “congiunture favorevoli”, come so- posto. Biancolella cade sotto i colpi dei stiene la Procura, gode impropriamente La scissione sicari il 9 maggio in via Cesare Pavese a di una situazione di libertà proprio in una Mugnano. fase di riassestamento dei rapporti di for- Nel cartello criminale che si era ribel- Dopo questo colpo gli Amato-Pagano za all’interno della compagine scissioni- lato ai Di Lauro si apre una frattura. Il sono costretti a lasciare Napoli e rifugiar- sta, finalizzata a ridurre il potere crimi- clan guidato dalle famiglie Amato-Paga- si nei soli comuni a Nord. Per gli Abete- nale degli Amato-Pagano, durante la qua- no, capaci di aggregare i vari gruppi Abbinante è la svolta. Ormai hanno in le emergono i gruppi Abete-Abbinante, scontenti dei Di Lauro e scatenare la fai- mano il mercato della cocaina (con un capaci di saldare in alleanza anche i Not- da del 2004, inizia a scricchiolare. volume di affari che va dagli otto ai do- turmo e gli Aprea di Barra e lanciare così Nasce un nuovo consorzio del sangue, dici milioni di euro ogni due mesi) e la sfida a chi è rimasto fedele a Riccio. formato dagli Abete-Abbinante con gli sono sicuri di poter conquistare tutte le All’inizio di gennaio 2012 la faida in alleati Notturno e Aprea. Famiglie legate vecchie piazze un tempo controllate dai sedici giorni conta cinque morti: il 5 a anche da solidi legami di parentela che Di Lauro, accaparrandosi anche i proven- Giugliano, via San Vito, viene ucciso decidono di ribellarsi alla dittatura degli ti che derivano dalla vendita di eroina, Rosario Tripicchio; l’11 a Melito tocca a Amato-Pagano. Nascono così i cosiddetti hashish e marijuana. “Girati”. Patrizio Serrao e il 16 dello stesso mese,

I Sicilianigiovani – pag.22 Nella loro avanzata gli Abete-Abbinan- Un’alleanza quasi naturale consideran- le anche perché quelli della Vianella te non hanno fatto i conti, però, con i do anche i rapporti di alcuni personaggi possono contare su un commando di “cattivi ragazzi” della cosiddetta “Via- di primo piano della Vanella Grassi con i fuoco di giovanissimi pronti a tutto. nella Grassi”, il complesso di case simile Di Lauro, come Antonio Mennetta. a un fortino che sorge in via Vanella Nel marzo del 2007, con il duplice Il punto di non ritorno Grassi, alle spalle di corso Secondiglia- omicidio Giuseppe Pica e Francesco Car- no. dillo, all’epoca referenti sul territorio del L'episodio eclatante che dà vita alla Tra i vecchi boss di Scampia e i giova- clan Di Lauro, il gruppo della Vianella terza faida, uno scontro che per la ferocia ni armati di Secondigliano iniziano le capeggiato da Salvatore Petriccione (coa- ricorda quello iniziato nel 2004, è pro- prime frizioni. Un’escalation continua diuvato dai nipoti Fabio Magnetti, Rosa- prio l’omicidio di Raffaele Stanchi, alias con episodi eclatanti come quando due rio Guarinio e Antonio Mennetta e da nu- Lello ‘o bastone, contabile e gestore del- giovani vengono salvati dalla polizia merosi killer come Salvatore Frate), che la Piazza di spaccio del Lotto P (le cosid- mentre sono stati sequestrati e legati durante la faida del 2004-2005 costitui- dette case dei puffi), per conto degli all’interno di un’auto. vano l’originario gruppo di fuoco di Amato-Pagano. Questo agguato, eccel- Marco Di Lauro, passa con gli scissioni- L’offensiva di quelli della Vianella se- sti. La decisione non viene condivisa condo gli inquirenti, inoltre, nasconde- subito da Antonio Mennetta, che in rebbe la regia occulta del clan Di Lauro quel periodo era detenuto. ridimensionato dalla prima faida eppure, Durante il periodo di detenzione, co- a giudizio degli inquirenti, ancora piena- munque, Mennetta non interrompe i mente operativo intorno alla leadership suoi rapporti con il gruppo di apparte- di Marco Di Lauro, 31 anni, latitante da nenza, pur manifestando grandi per- quando ne aveva 24, figlio del padrino plessità per la scelta operata dallo zio e “Ciruzzo ' o milionario” che è detenuto dagli altri affiliati di aderire al cartello dal 16 settembre del 2005. scissionista.

Il gruppo Vanella Grassi Il tessitore Marco Di Lauro

Il gruppo della Vanella Grassi, rileva la Con la sua scarcerazione, nel dicem- Procura negli atti dell’inchiesta che alla bre del 2010, torna sul territorio un per- fine di luglio ha ricostruito le più recenti sonaggio ritenuto dagli inquirenti di pri- lente, assesta un colpo al cuore del clan dinamiche criminali di Scampia, “appare mo piano, in passato fortemente legato a segnando il momento di maggiore con- il migliore alleato possibile del clan Di Cosimo e Marco Di Lauro, che riprende trapposizione nel cartello scissionista, Lauro”, con l’obiettivo di richiamare alla il proprio ruolo all’interno del clan, so- ma allo stesso tempo determina l’allonta- base e ricompattare anche “transfughi dal prattutto nel settore del mercato degli namento definitivo della compagine della cartello scissionista, ma già in passato af- stupefacenti, con chiare aspirazioni Vianella Grassi, aprendo un terzo fronte. filiati al clan Di Lauro e comunque pron- espansionistiche, cercando di trarre van- “Lello ’o bastone” viene ucciso in quanto ti a ridisegnare e rinegoziare gli assetti taggio dalla situazione di indebolimento non vuole pagare una partita di droga ac- criminali del territorio”. della cosca Amato-Pagano. Considerato quistata proprio da quelli della Vanella questo scenario lo scontro con gli Abete- Grassi. Abbinante e i loro alleati è conseguenzia-

I Sicilianigiovani – pag. 23 stare alla dittatura dei nuovi padroni, quelli Abete-Abbinante, che con gli alleati Notturno-Aprea hanno strappato Scampia ai potenti Amato-Pagano. Esplode uno scontro durissimo che è an- cora in corso con agguati, sparatorie, conflitti a fuoco con le forze dell’ordine. Gruppi armati girano a caccia di nemici da colpire. Due gli episodi più eclatanti: il 23 agosto sulla spiaggia di Terracina viene ammazzato Gaetano Marino, detto “moncherino”, fratello di Gennaro “Mc Key”.

Per le strade a caccia di “nemici”

Pochi giorni dopo in un bar di via Roma verso Scampia, di fronte al carcere uno di quelli che ne ha viste tante e ha di Secondigliano, con tre colpi alla nuca Gli hanno tagliato la mano destra superato indenne le altre faide. Forse si viene freddato Raffaele Abete, fratello sente intoccabile e commette un grave del capoclan Arcangelo, detenuto, e zio Il 9 gennaio del 2012 in un’auto carbo- errore: sottovalutare i “cattivi ragazzi” del ventenne Mariano Abete, latitante. nizzata vengono trovati due cadaveri. della Vanella Grassi, ai quali decide di I cattivi ragazzi della Vianella a suon Uccisi a colpi di arma da fuoco. A una non pagare una partita di droga ritenen- di piombo riescono a conquistare parte delle due vittime i killer hanno tagliato la do, scrive la Procura, che un’azione del della piazza di spaccio del Lotto P e la mano destra. genere non avrebbe avuto alcuna conse- Vela Celeste. L’uomo torturato, mutilato e ucciso in- guenza per il loro “scarso rilievo crimi- A Scampia è guerra. Come nel 2004. sieme con il suo autista non è un perso- nale”. Lo Stato reagisce la periferia Nord viene naggio qualunque ma rispondeva al Stanchi viene sequestrato insieme al blindata da polizia e carabinieri, ma la nome di Raffaele Stanchi, “contabile e suo autista, Luigi Mondò, e ucciso con guerra non si ferma. Commando armati gestore della piazza di spaccio del Lotto lui dopo il macabro taglio della mano de- girano per le strade a caccia di nemici. P per conto degli Amato-Pagano”, lo de- stra: quella con cui avrebbe dovuto ver- Basta solo essere identificato come indi- finiscono i pm del pool anticamorra Ste- sare il denaro per la partita di droga. viduo vicino al gruppo avversario per di- fania Castaldi, Maurizio De Marco e L’omicidio di Stanchi ha due conse- ventare un obiettivo. Per vedersi disegna- Vincenza Marra. Amante della bella vita, guenze: rappresenta “il momento di mag- re sulla schiena un mirino. Stanchi aveva gestito per anni il fiume di giore contrapposizione tra i gruppi del denaro garantito dalle “Case dei Puffi, cartello scissionista” e segna, a giudizio http://www.centoautori.it/index.php/cen- una delle piazze di spaccio più redditizi della Procura, “l’allontanamento definiti- tonews/949-scampia-la-guerra-dei- di Scampia. vo della compagine della cosiddetta Va- girati-e-dei-cattivi-ragazzi-della-vinella Il “contabile” è un camorrista esperto, nella Grassi”. I cattivi ragazzi non intendono sotto-

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Saccheggio della Biblioteca dei Girolamini Libri a Dell'Utri si stringe il cerchio

mente a Dell'Utri. E' stato un regalo, un direttore della Biblioteca e hanno calato i Da Firenze spuntano gesto d'affetto”. Secondo De Caro in un loro assi: un'altra conversazione. E' del nuove intercettazioni solo caso il parlamentare avrebbe saputo 29 marzo. “Massimo fai il prezzo” dice della provenienza di un testo dalla Bi- Dell'Utri. E De Caro: “La prossima blioteca dei Girolamini e riguarda la rile- settimana sono solo nel convento, tutto il gatura Carnevari. Ma De Caro sostiene convento per me. Se vuole dottore...da di Arnaldo Capezzuto che il libro fu consegnato al fondatore di solo...sono solo, ho le chiavi perché i www.ladomenicasettimanale.it Forza Italia e del Pdl solo per “far padri vanno via”. verificare da un esperto di fiducia La domanda sorge spontanea ma per- l'originalità della rilegatura”. I magistrati ché invitare Dell'Utri senza la presenza non sembrano credere ai racconti dell'ex di altre persone? Il mistero resta. Dubbi e Si allarga lo scandalo dei libri anti- perplessità che sono rimaste tali anche chi trafugati dalla biblioteca di Girola- dopo l'interrogatorio dello stesso senato- mini a Napoli. Dalla Procura di Firen- Amicizia di interessi re Marcello Dell'Utri che in gran segreto ze giungono una serie di intercettazio- A NAPOLI OLTRE ALLE DOSI ascoltato dai magistrati della Procura di ni telefoniche dove emergono contatti SI SPACCIANO LIBRI RARI Napoli (Michele Fini, Antonella Serio tra De Caro e Dell'Utri. I due si telefo- De Caro, l'esecutore coordinati dal procuratore aggiunto Gio- nano di continuo e parlano principal- vanni Melillo) ha fatto scena muta ed è mente di affari e testi antichi. L'inchie- A Napoli oltre alla droga adesso si andato via. Le indagini proseguono. sta continua... spacciano testi rari. All'appello mancano precisamente duemila e duecento “Dottore le ho trovato il 'De rebus ge- volumi molti dati all'estero: Germania, Nel mirino degli investigatori stis' di Carafa che è uno dei più rari” dice Spagna, Usa, Australia presso case Massimo De Caro, direttore della Biblio- d'asta o collezioni private. Marino Dell'Utri, condannato per mafia e teca dei Girolamini di Napoli, parlando Massimo De Caro, direttore della sott'inchiesta dalle procure di mezza Ita- biblioteca dei Girolamini- in carcere dal con il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri lia è nel mirino degli investigatori. La 23 maggio - è considerato uomo di sua passione senza freno per i testi rari e che gli risponde “Del Carafa, si, non ce Dell'Utri. La sponda del senatore gli ha preziosi è sospetta. Forse è un bibiofilo lo abbiamo”. La telefonata è intercettata consentito – attraverso l'intercessione il 22 febbraio scorso dalla procura di Fi- anche dell'ex capogabinetto del Mibac per necessità. renze in un altro filone d'indagine. Salvo Nastasi – ad esempio di diventare Un mercato quello dei testi antichi che consulente prima del ministro Galan e si può trasformare in una buona copertu- Libri antichi trafugati poi del tecnico Ornaghi e tanto altro. ra per chi vuole imbastire operazioni e Tra le mani dell'amico dell'ex premier movimenti finanziari. è spuntata Questa dei libri è una strana storia, De Caro agli arresti dal 23 maggio per “stranamente” una rara edizione di un l'ennesima quando c'è di mezzo lo scandalo dei libri antichi trafugati dal- libro di Gian Battista Vico made in Dell'Utri, il grande burattinaio. Silvio la Biblioteca dei Girolamini interrogato . Ma ci sono altri punti di contatto Berlusconi in cui compare come vittima dai pm ha confermato di aver consegnato tra De Caro e Dell'Utri entrambi sono di una ipotetica estorsione operata dallo a Dell'Utri, appassionato bibliofilo, tre indagati dalla Procura di Firenze per stesso Dell'Utri alla domanda del procu- testi di Girolamini. Per non mettere nei corruzione. “Sfruttando il suo ruolo ratore aggiunto di Antonio In- guai il senatore del Pdl De Caro però ai istituzionale - si legge negli atti - il se- groia di perché ha versato in dodici anni magistrati sottolinea che “Escludo cate- natore avrebbe favorito alcuni imprenditori del settore energetico la somma di 40 milioni di euro al senato- goricamente che il parlamentare fosse a ricevendo da tali soggetti - per il tramite re, l'ex premier ha affermato: “Marcello è conoscenza della loro provenienza illeci- di De Caro - somme consistenti di un mio amico e un collaboratore prezioso ta. denaro apparentemente giustificate ho dato quei soldi perché lui ha solo due Il 'De rebus gestis' l'ho dato personal- dall'acquisto di un documento antico”. filoni di spesa: famiglia e libri antichi”.

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Trapani Mafia e antimafia I volti della mia città Come succede a Ciccio Genna che gior- una poltrona e legato ai respiratori per po- Conosciamo i mafiosi no per giorno abita al Borgo, una volta tere continuare a vivere, cacciato da Tra- cuore della mafia delle campagne, e dove pani nel 2003, ha ancora il volto di tanti trapanesi, vecchi e riceve saluti e distribuisce consigli. ragazzi, studentesse e studenti, che hanno nuovi. E chi li ha com- Oggi la mafia di Matteo Messina Dena- capito quanto grave sia la situazione che ro è fatta anche da insospettabili, persone hanno deciso di dedicare ore di studio alla battuti e li combatte... apparentemente al di sopra di ogni sospet- legalità, smentendo il neo sindaco di Tra- to, che si muovono tra la politica e l’eco- pani, un generale dei carabinieri, Vito Da- nomia, e fanno tanta campagna elettorale miano, che aveva detto di non gradire mo- di Rino Giacalone in questi giorni. tlo che di mafia si parlasse a scuola, e in- La mafia a Trapani non ha colore politi- vece questi studenti hanno detto di volere co, te la ritrovi distribuita in modo tra- capire il male che la mafia ha seminato in sversale, da sinistra a destra, anche perché questa terra, e conoscere così quali strade Nel tempo a Trapani i visi dei boss qui non c’è poi una sinistra, tranne rare non dovranno mai percorrere. sono stati quelli di Totò Minore, Fran- eccezioni, così “chiacchierona” contro i Vorremmo conoscere adesso i volti di cesco Messina Denaro, i campieri di- mafiosi e i corrotti, spesso guarda e non chi, a sentire qualcuno, ha fatto antimafia ventati latifondisti, Vincenzo Virga e parla. per fare carriera, che così ha ottenuto la- Francesco Pace, i boss diventati im- voro, guadagni, spesso ce li hanno indicati prenditori, Mariano Agate e Francesco Montalto, Cassarà, Rostagno... come “professionisti dell’antimafia” che Messina, l’imprenditore ed il muratore era la stessa cosa che tanti anni addietro diventati mammasantissima da quando Conosciamo i volti dell’antimafia che veniva pronunciata nei confronti di due furono ammessi a sedere alla tavola del ha avuto e ha il volto di Gian Giacomo giudici dilaniati dal tritolo mafioso. corleonese Totò Riina, Vito ed Andrea Ciaccio Montalto, magistrato, ucciso nel Anche Falcone e Borsellino venivano Mangiaracina, anche loro mazaresi, che 1983, di Ninni Cassarà, capo della Mobi- chiamati professionisti dell’antimafia, ad- potevano permettersi (Andrea) di in- le, ucciso nel 1985, di Mauro Rostagno, ditati, indicati, così alla fine sono finiti contrare a quattr’occhi il ministro degli giornalista, ucciso nel 1988, di Giuseppe ben posti al centro del mirino che i mafio- Esteri , il senatore a Montalto, agente penitenziario, ucciso nel si tenevano acceso attendendo il momento vita le cui accuse di mafiosità sono state 1995, di Alberto Giacomelli, giudice, uc- buono per premere i loto timer: lo hanno prescritte (ciòè non più perseguibili ciso nel 1988, di Rino Germanà, poliziot- fatto, a Capaci, il 23 maggio del 1992, in perché il tempo a disposizione dato ai to, commissario a Mazara, sfuggito ai si- via D’Amelio a Palermo il 19 luglio dello giudici per pronunciare la condanna è cari di mafia nel 1992, di Carlo Palermo, stesso anno. risultato scaduto quando Andreotti finì magistrato, scampato all’autobomba di Anni prima lo avevano fatto a Pizzolun- davanti ai giudici di Palermo). Pizzolungo nel 1985, di Margherita Asta, go, il 2 aprile 1985, quando cercarono di attivista di Libera, figlia e sorella delle uccidere il pm Carlo Palermo e fecero a Oggi la mafia è quella di Matteo Messi- vittime della strage di Pizzolungo, di Giu- pezzetti una mamma ed i suoi due figlio- na Denaro erede di Francesco, il “patriar- seppe Linares, ex capo della squadra Mo- letti. Nel 1983 stessa cosa, autobomba im- ca” del Belice, capo di una Cosa nostra bile e oggi dirigente della divisione Anti- bottita di tritolo, per , il che dalla mafia delle armi e delle bombe è crimine della Questura di Trapani da dove capo dell’ufficio istruzione di Palermo. ora diventata “sommersa” ma per questo dà la “caccia” ai tesori e alle casseforti Anche loro venivano guardati come pro- non meno percepibile. Ma è anche la ma- della nuova mafia, di Andrea Tarondo, fessionisti dell’antimafia. fia di imprenditori mai punciuti e che usa- magistrato della Procura di Trapani, che no le imprese come un mafioso potrebbe ha alzato tanto il livello di contrasto con- Benvenuti a Trapani bene usare un’arma. Ci sono gli imprendi- tro i mafiosi e i colletti bianchi, andando tori che pagano la “quota associativa a anche a riaprire armadi che si pensavano Una lunga premessa per dire “benvenuti Cosa nostra”, che si informano come deb- fossero stati chiusi per sempre come quel- a Trapani”. La città della vela e del sale, si bono comportarsi se prendono un appalto li sulla Gladio trapanese, da meritare una legge all’ingresso della città sui cartelli fuori da Trapani, come avrebbe fatto Vito cimice collocata dentro la sua auto da turistici, dove nel 2005 si è sperimentato, Tarantolo al quale sono stati appena se- qualche manina di un qualche 007, non è prima di attuarlo altrove, il sistema “pro- questrai beni oltre 30 milioni di euro, o è stato lavoro di qualche mafiosetto ma da tezione civile” e “grandi eventi” per fare la mafia degli imprenditori che scontati la specialiasti. svolgere le gare internazionali della Cop- pena sono tornati liberi e ricevono ogni L’antimafia ha il volto sofferente di un pa America, dove il denaro scorreva a fiu- giorno l’omaggio della gente. ex prefetto, Fulvio Sodano, inchiodato su mi e la mafia si ingrassava.

I Sicilianigiovani – pag. 26 www.isiciliani.it “...Non solo non si è dimesso, ma ha firmato un protocollo col ministro dell'Interno Cancellieri...” La città che in 20 giorni ha messo una in associazione mafiosa; ma Matteo ha funziona da tempo: nel 1988 quando am- targa su una strada dedicandola ai “grandi anche impersonato i due volti della mafia, mazzarono Mauro Rostagno, il capo ma- eventi” per celebrare i fasti della vela quella violenta, militare, di Totò Riina e fia di Mazara Mariano Agate interpellato mondiale e che invece ha impiegato quella di Bernardo Provenzano che ha da altri “picciotti” disse che Rostagno decenni, vent’anni, per dedicare una via, saputo infiltrarsi dentro i gangli “era stato ucciso per questione di corna”, una piazza, alle vittime di Cosa nostra. istituzionali, ritenendo migliore “scendere mentre invece l’ordine di morte era partito D’altra parte Trapani è la città dove i a patti con lo Stato”. da un giardino di agrumi nelle campagne sindaci andavano dicendo che la mafia di dove Francesco Messina non esisteva mentre Cosa nostra piazzava La stessa mafia raccontata da Rostagno Denaro aveva convocato chi doveva occu- autobombe e ammazzava magistrati, e parsi di “fare stare per sempre zitto quella oggi ci sono sindaci che dicono che di A Trapani la mafia resta quella che nel camurria di giornalista”. A oltre 20 anni mafia non bisogna parlarne o che l’anti- 1988 veniva raccontata da Mauro da quel delitto oggi in Corte di Assise a mafia è peggio della mafia, o ancora ci di- Rostagno, forte e inviolabile, protetta da Trapani si stanno processando i mafiosi cono che la mafia è sconfitta mentre loro insospettabili alleati, e così quando invece che uccisero Rostagno, e quella voce che stessi vengono condannati per favoreggia- del solito boss le indagini colpiscono il questi era stato ucciso “per questione di mento a imprenditori mafiosi, come è suc- colletto bianco, il professionista, il corna” sfacciatamente è entrata anche in cesso al primo cittadino di Valderice Ca- politico, spesso arrivano gli attacchi, “il questa aula di giustizia, e il boss Mariano millo Iovino, che condannato non si è di- terzo livello qui non deve toccarsi. E così Agate, che Rostagno in tv sbeffeggiava, messo, ma nemmeno c’è stato chi ha mol- succede che a Trapani c’è chi dice che è sarà certamente contento. to insistito perché lo facesse, e con la fac- l’antimafia che produce la mafia o ancora Non viviamo in una terra normale pur- cia tosta giorni addietro è salito in prefet- c’è chi volendo per forza smentire troppo e ce ne accorgiamo ogni giorno di tura per firmare assieme al ministro sostiene che ci sono notizie gonfiate più. In una terra dove ogni giorno do- dell’Interno Cancellieri un protocollo di messe apposta in giro. vremmo ricordare che la mafia è merda, legalità contro la mafia e la corruzione. Poi le stesse persone le ritrovi a come diceva fino a 30 anni addietro a Ci- celebrare dimenticando nisi Peppino Impastato contando i 100 La città di Cosa Nostra e massoneria che Borsellino ci ha detto che una passi che dividevano la sua casa da quella sentenza di assoluzione non significa per di don Tano Badalamenti, prima che una Benvenuti a Trapani quindi, la città forza non colpevolezza e se il reato penale bomba lo facesse saltare in aria. Anche dove Cosa nostra e massoneria hanno ani- non è stato possibile provare tra le pagine Peppino era un professionista dell’antima- mato le stanze del potere segreto ma quel- di queste sentenze spesso ci sono elementi fia, e anche lui ha avuto il suo bel tritolo. lo era, ed è, il vero potere, pubblicamente che dovrebbero provocare le condanne Magari lo fanno a Trapani, lo facciamo, riconosciuto; la città cassaforte di Cosa morali, l’espulsione dall’impegno politico ma spesso tanti lo fanno per fare scena, nostra, dove si è annidato, è cresciuto, il per esempio. spettacolo, spente le luci si torna al solito potere economico dei boss che non porta- Nelle aule del Tribunale di Trapani si è andazzo. no più coppole e lupare ma indossano le spesso ascoltata la storia di una mafia che grisaglie proprie dei manager; la città è stato tanto sfrontata, che ha avuto, ed Angileri che sta con Crocetta dove sono cresciute a dismisura banche e ha, tanti di quegli appoggi e di quelle finanziarie dinanzi ad una povertà incredi- complicità, da potere autonegare la sua E così nessuno si stupisce se Doriana bile, alla disoccupazione crescente. esistenza. Il capo mandamento Francesco Licata, medico di Campobello di Mazara, Qui la mafia si è sommersa da tempo Pace, condannato a 20 anni, in un proces- la nipote di un grande imprenditore, Car- secondo una precisa strategia, perché così so dove nessuno ha pensato di costituirsi melo Patti, al quale lo Stato vuole confi- è diventata impresa, ha fatto diventare parte civile, intercettato è stato sentito scare 5 miliardi di euro di beni, perché si legale il proprio sistema illegale, qui la dire che la mafia lo ha rovinato, poi però ritiene che quel denaro serva al super lati- mafia “vive” mentre la gente è costretta a ha continuato quel discorso quel giorno e tante Matteo Messina Denaro, oggi candi- “sopravvivere” e spesso di questo i negli altri ancora, parlando di appalti da data alle elezioni regionali, ogni giorno cittadini non si rendono conto. Per pilotare, di cemento da vendere, di prefetti spenda fior di denaro per conquistare il disattenzione, per complicità, per quieto e poliziotti da far mandare via da Trapani. sostegno della gente, o ancora ti ritrovi vivere. Benvenuti a Trapani. E quello che il boss andava dicendo trova- con Crocetta che sostiene il rinnovamento Trapani è tante cose, rappresenta lo zoc- va negli stessi momenti riscontro nei sa- antimafia della Sicilia soggetti come un colo duro della mafia e non solo perché lotti e nei bar, era la prova che la mafia provinciale, Matteo Angileri, qui si nasconde l’ultimo dei grandi latitan- era capace, e lo è ancora, di fare tam tam che fino a qualche giorno addietro andava ti di Cosa Nostra, Matteo Messina Dena- di ciò che pensa e pretende che a pensarlo sostenendo che quasi era tutto inventato ro, 50 anni e dal 1993 ricercato per delitti siano tutti in questa città. Un giorno quello che si diceva su Trapani e se la e stragi, cresciuto seguendo l’esempio del l’allora capo della Mobile, Giuseppe Li- prendeva con Michele Santoro per via di padre, il patriarca della mafia belicina, nares, si sentì dire da un noto avvocato quel reportage dove si raccontava la storia Francesco Messina Denaro, campiere di che questi aveva saputo il suo trasferi- di quel prefetto che aveva sfidato il potere grandi latifondisti, come la famiglia D’Alì mento da Trapani era questioni di giorni. mafioso e politico della città. Benvenuti a di Trapani, Tonino è senatore dal 1994, e Si era creato un tam tam e le parole del- Trapani. oggi è sotto processo per concorso esterno la mafia erano così circolate. Il sistema

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Poteri Mario Ciancio fine di un impero?

Il giudice di Catania Dopo quasi trent’anni di apparente im- anche alcuni esponenti criminali e munità, infatti, Ciancio è stato iscritto nel presunti tali. A occuparsi della costruzione non ha accolto la ri- registro degli indagati nel marzo del 2009 sarà la ditta dei fratelli Basilotta, chiesta di archiviazione con l’accusa di concorso esterno in asso- considerata dai magistrati vicina a Cosa ciazione mafiosa. Nostra e oggi tra le carte del processo avanzata dalla Procura L’ultima novità sta nella decisione del Iblis e del suo stralcio sui Lombardo. etnea gip Luigi Barone che qualche settimana fa Nell’indagine etnea non mancano episo- non ha accolto la richiesta di archiviazion- di e racconti che hanno fatto un pezzo del- e per l'accusa di concorso esterno in asso- la storia dell’informazione a Catania. Dal- ciazione mafiosa avanzata dalla Procura la mancata pubblicazione, da parte de La di Claudia Campese etnea nel maggio scorso. Sicilia, dei necrologi del giornalista Giu- e Salvo Catalano seppe Fava e del commissario di Polizia www.Ctzen.it E ora, imputazione coatta? Beppe Montana – uccisi dalla mafia ri- spettivamente nel 1984 e ’85 – agli scritti, Adesso si dovrà attendere la nuova privi di contestualizzazione sui personag- gi, riguardanti Angelo Ercolano, incensu- Adesso l’uomo più potente di Catania udienza, già fissata da Barone, in cui le rato nipote del boss Pippo Ercolano, e potrebbe affrontare per la prima volta strade possibili sono tre: l’archiviazione, Vincenzo Santapaola, figlio del boss etneo un vero processo con l’accusa di con- ulteriori indagini sull’editore e i suoi pre- Nitto. corso esterno in associazione mafiosa. sunti rapporti oppure un’imputazione Ma gli elementi a disposizione della Nel frattempo ha annunciato un piano coatta e l’inizio di un processo. Resta il Procura etnea risalgono anche a più in là di tagli nelle sue due emittenti televisive fatto che la Procura è stata smentita per la nel tempo. Come quando il boss Pippo Er- del 50 per cento dei lavoratori, che han- quarta volta in poco tempo. colano, che non aveva gradito un articolo no bloccato per una settimana tutte le Dopo i fratelli Raffaele e Angelo Lom- de La Sicilia in cui lo si definiva mafioso, trasmissioni. bardo e il senatore Fli Nino Strano, sta- volta è toccato all’ottantenne imprendi- andò a fare una scenata in redazione. Non è un periodo fortunato per l’uomo tore-editore. La scenata del boss in redazione più potente di Catania. Mario Ciancio Quattro accuse di concorso esterno in Sanfilippo, editore del quotidiano mono- associazione mafiosa, quattro richieste di polista cittadino La Sicilia e imprenditore archiviazione, quattro rifiuti da parte dello Ciancio, non presente, avrebbe saputo, nel settore dell’edilizia, negli ultimi mesi stesso giudice per le indagini preliminari: racconta il collaboratore di giustizia An- ha annunciato, in nome della crisi, tagli Luigi Barone. gelo Siino che accompagnava il boss. E del 50 per cento dei lavoratori nelle sue Al centro dell’indagine c’è la costruzio- sarebbe stato lo stesso editore-direttore, al due televisioni. ne del centro commerciale La Rinascente- chiuso del suo ufficio e in presenza di Er- Ma ad impensierire maggiormente l’ex Auchan vicino all’aeroporto Fontanarossa colano, a sgridare il cronista responsabile presidente della federazione degli editori di Catania. «Al quale era tra gli altri inte- secondo quanto riportato in diverse ordi- italiani è l’indagine sul suo conto dei ma- ressato anche Mario Ciancio», spiegano i nanze del processo Orsa Maggiore firmate gistrati catanesi. magistrati. E, tra gli altri, ipotizzavano, dal gip Antonino Ferrara.

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“E alla fine licenziare quelli che non servono più”

xxxx Un atteggiamento che ha fatto definire il sostituto procuratore Amedeo Bertone, via la procedura di mobilità». l’editore etneo da Siino come un uomo temendo un tentativo di screditare il pen- Uno dei criteri per l’assegnazione dei «a disposizione» di Cosa Nostra. tito e depistare le indagini: «Chi finanziamenti è il numero di dipendenti a All’attenzione dei magistrati, infine, pubblicava sapeva perfettamente, per tempo indeterminato all’interno anche alcuni articoli de La Sicilia pubbli- essere stato avvertito proprio da noi, che dell’azienda. «Dopo aver ottenuto le mi- cati durante le indagini per l’omicidio del si trattava di cose false». gliori frequenze e i lauti contributi – de- giornalista Giuseppe Fava. Come rico- nunciano – i lavoratori non servono più, struiva un dossier de I Siciliani Nuovi, Il tifo per Crocetta quindi possono essere licenziati». era il 1994 e il quotidiano etneo informa- Il 12 ottobre i lavoratori hanno occupa- va che il Maurizio Avola si era Nell’attesa Ciancio, che tifa per il can- to la sala di registrazione delle tv, bloc- autoaccusato non solo di aver ucciso il didato di Pd e Udc Rosario Crocetta in cando le trasmissioni per una settimana. cronista catanese, ma anche il generale vista delle elezioni regionali del 28 otto- La rete è stata costretta a mandare in Carlo Alberto Dalla Chiesa. bre e vende a ottantamila euro una pagi- onda in tutta la regione solo telefilm. Troppo giovane e alle prime armi per il na di pubblicità elettorale sul suo giorna- Tuttavia, a breve, Telecolor potrebbe secondo omicidio, avvertiva il le, ha annunciato tagli dei lavoratori di avere sei lavoratori in più. O meglio, di quotidiano etneo, avanzando velati dubbi più del 50 per cento: 28 dipendenti su 58 ritorno. La Corte d’Appello di Catania sulla sua credibilità. Ma Avola non aveva all’emittente Antenna Sicilia. Mentre nel secondo grado del processo ha deciso mai parlato di Dalla Chiesa, sottolineava nell’altra tv, Telecolor sono 24 su 40 i la- il reintegro dei sei giornalisti, Fabio SCHEDA voratori a rischio. Cameraman, registi, Albanese, Giuseppe La Venia, Nicola Sa- MARIO CIANCIO montatori. Ad essere fatta fuori sarebbe voca, Katia Scapellato, Alfio Sciacca e Classe 1932, Mario Ciancio Sanfilppo è diret- l’intera linea di produzione. «È come se Walter Rizzo, licenziati nel 2006 – senza tore ed editore del quotidiano etneo La Sici- Marchionne volesse fare le Fiat senza giusta causa – da Ciancio. lia. Insieme alla figlia Angela siede nel consi- glio di amministrazione dell'agenzia di stam- motore», sintetizza il regista Guido Pi- pa Ansa, di cui è stato anche vicepresidente. stone. «È successo tutto all’improvviso, “C'è un giudice a Catania!” Ex presidente della federazione degli editori non ci hanno avvertito né fatto vedere i italiani Fieg ha partecipazioni in diversi gior- documenti». «C’è un giudice a Catania! Non solo nali dell'isola e del Sud Italia, in tv e radio sia locali che nazionali, possiede lo stabilimento Secondo la Cgil il mancato preavviso perché ci restituisce il posto di lavoro ma tipografico dove vengono stampati i quotidia- ha una ragione chiara: le presunte irrego- anche perché ci ripaga di anni di isola- ni nazionali per la Sicilia e Reggio Calabria e larità nella richiesta di contributi al Core- mento», hanno voluto comunicare tutti l'agenzia di pubblicità Publikompass. Tra i com, il comitato regionale per le comuni- insieme. A loro spetteranno tutte le suoi interessi imprenditoriali, oltre all'editoria, anche il settore dell'edilizia. Con la sua ditta cazioni, per l’assegnazione delle mensilità non ricevute. Un’altra tegola, Cisa – dalle iniziali dei suoi due cognomi – si frequenze del digitale terrestre. «Il primo che secondo i sindacati potrebbe è occupato di diverse costruzioni cittadine, agosto viene pubblicata la graduatoria aggirarsi sul milione e mezzo di euro, per anche pubbliche. Come il recente progetto di del Corecom per ricevere i contributi – l’anziano Mario Ciancio il cui impero due parcheggi catanesi in project financing fi- niti sotto sequestro da parte della magistratu- spiegano dal sindacato – al primo posto rischia seriamente di crollare. ra. L'accusa è di presunte irregolarità com- in Sicilia si piazza Antenna Sicilia, al se- messe in fase di assegnazione dei lavori dal- condo Telecolor. Il 2 agosto Ciancio av- la giunta comunale allora guidata dal sindaco etneo Umberto Scapagnini.

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Interviste/ Basilio Rizzo Parla la Milano onesta: resistere e continuare a lottare

E dopo Formigoni? E Non i suoi sodali del Pdl che nel siste- Questa domanda l'abbiamo girata a Ba- ma di potere formigoniano si sono trovati silio Rizzo, decano e presidente del consi- l'Expo? E Monti? E i come i topi nel formaggio e ora - nono- glio comunale di Milano, fiero oppositore grandi affari? E il Siste- stante tutto - sono costretti ad andare sino di un certo modo di fare politica anche a in fondo anche a costo di andare a fondo; sinistra, attento osservatore di ciò che si ma? Non sono ottimi- non la Lega che in tutti questi anni si è muove in profondità, sotto la superficie stiche, le risposte della preoccupata solo di trattare sul prezzo e della politica lombarda. che ora che si vorrebbe smarcare, non coscienza storica della può. A patti col Sistema Formigoni Milano “non da bere” La posta in gioco è alta: la Lombardia è una delle regioni più ricche d'Europa e gli "Anche se dovessimo vincere le interessi nella Sanità, nelle infrastrutture e elezioni, temo che in Regione succederà di Paolo Fior nel cosidetto privato-sociale valgono mol- come a Milano: Formigoni non ci sarà più ti miliardi di euro. Formigoni in questo ma l'armatura del suo sistema di potere quindicennio ha governato con abilità, fa- non sarà facile da smantellare. cendo in modo che tutti avessero la loro Dopo un quindicennio di potere in- C'è paura di confrontarsi con questo si- fetta di torta: appalti, poltrone, posti di contrastato in Lombardia, Roberto stema di potere e anziché provare a scar- sottogoverno, favori. Un gioco a includere Formigoni è arrivato al capolinea ma dinarlo è stata fatta la sccelta, più facile, e forse non è un caso se la sinistra in tutti non cade: tratta da posizioni di forza la di venirci a patti. questi anni non ha mai provato a proporsi sua successione, i nuovi equilibri di po- L'esperienza di oggi mi fa dire che lo come reale alternativa e non ha mai tere della Regione, sceglie la data del spoil system non è una cretinata: in Co- espresso veri candidati, capaci di voto e ha un peso determinante nella mune, all'urbanistica, abbiamo un asses- contendere davvero la guida della Regio- formazione delle alleanze nell'area poli- sore di grande capacità, ma l'assessorato è ne alla destra. tica del centrodestra. ancora per quattro quinti ciellino. E i diri- genti che erano veri e propri terminali del- “Comunione & Fatturazione”... Nell'ultimo anno la sua giunta ha perso la Compagnia delle Opere in Comune e un pezzo dopo l'altro sotto i colpi delle in- sono andati via perché la cosa era talmen- chieste giudiziarie e lui stesso è indagato Ora il governatore è accerchiato e le in- te palese che non potevano restare, ce li per i suoi rapporti con l'imprenditore e chieste hanno iniziato a toccare anche la siamo ritrovati pari pari nella società amico Daccò, ma nessuno osa dare la Compagnia delle Opere, il braccio econo- Expo, in posizioni altrettanto importanti. spallata finale. mico di quella che a Milano da decenni L'Expo è stato a mio modo di vedere il Non l'opposizione che per quindici anni viene scherzosamente (ma non tanto) momento nel quale si è dimostrato che ci non ha fatto opposizione e che oggi - chiamata Comunione & Fatturazione, ma si arrendeva al potere formigoniano anco- dopo lo scandalo dell'assessore alla Casa a sinistra come a destra si respira un'aria ra prima di provare a combatterlo: con la finito in manette per voto di scambio con pesante, che sa di ricatto. Finita l'era For- scusa che non potevamo fare a meno di la 'ndrangheta - finge di fare la voce gros- migoni, la Lombardia potrà finalmente loro altrimenti avremmo perso l'Expo, ab- sa chiedendone le dimissioni, ché tanto uscire dalla palude affaristico-criminale in biamo finito con l'accettare tutto". non costa nulla. cui è sprofondata?

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“Usciremo mai dalla palude?”

Basilio Rizzo

poterlo fare, ma non è che dia garanzie... è potere pubblico visibile, nel quale il lui che ha guidato le operazioni sulle rapporto tra amministrato e ammin- Un bagno di sangue economico aziende comunali. istratori è legittimato e trasparente, con un - Perché, riusciremo a farlo l'Expo? - Nel caso della vendita di Sea, la qualcosa di opaco, non controllabile. società degli aeroporti, è stato anche Il disegno messo in atto dal governo "Su questo ci sono pochi dubbi, anche scavalcato il consiglio comunale. Un precedente e adesso portato avanti da se certamente non ha più quasi nulla del modo di agire che non ci si sarebbe Monti è quello di sottrare risorse e poteri progetto originario. Dalle serre dei popoli, aspettati dall'amministrazione Pisapia al controllo pubblico diretto, costituendo dei produttori, si è ritarato tutto sul settore Non solo è stato scavalcato il consiglio, quelle che qualcuno già chiama "piccole corporate, sulle aziende. D'altra parte lo è stato fatto di peggio. Non si può dire a Iri". sapevamo tutti che sarebbe andata a finire dicembre (e farci votare) che il Comune Un pubblico che in realtà non è pubblic- così, perché tutti capivano che quell'impo- mantiene la maggioranza e poi a distanza o, perché è controllato da lobby di potere, stazione non avrebbe retto all'impatto dei di cinque-sei mesi cambiare idea senza dove le cose si decidono nel chiuso delle conti. neanche consultarci, senza nemmeno dire stanze, in assenza di controlli. Ma malgrado il progetto sia stato snatu- "siamo disperati, abbiamo bisogno di sol- Il Fondo F2i è dappertutto, sta com- rato, la mia impressione è che nel 2016 di, non possiamo che fare così". In realtà prando tutto: il sistema dei trasporti, le in- l'eredità dell'Expo sarà un bagno di san- con la quotazione è stata scelta una strada frastrutture. Se dopo Sea dovessimo ven- gue dal punto di vista economico. che non farà entrare un euro nelle casse dere la Serravalle chi comprerebbe? F2i Noi, unico caso al mondo, per l'Expo del Comune. certamente. E Metroweb, azienda un tem- abbiamo comperato le aree dai privati e lo po pubblica, a chi è andata con i suoi chi- abbiamo fatto a un prezzo talmente eleva- I poteri delle Fondazioni lometri di fibra ottica? A F2i. to che per rientrare saremo costretti a fare quello che avevamo detto di non voler - Ma anche la prima decisione, quella Fuori dal controllo dei cittadini fare: un'operazione speculativa immobi- di vendere il 30% al fondo F2i di Gam- liare. E andrà a finire così. berale, ha destato molti interrogativi... Quindi il vero disegno che io vedo e l'attacco alle Regioni cui stiamo assistend- Titoletto Secondo me c'è un disegno preciso, un o in questi ultimi mesi consiste in un raf- tentativo dei poteri reali - non quelli le- forzamento del potere centrale dello stato - Insomma, in Regione è difficile im- gittimati, ma quelli che passano dalle attraverso strumenti che sono al di fuori maginare una svolta. Fondazioni, cioè da camere oscure e non del controllo dei cittadini. palesi. Il governo si serve di questi gruppi Così vogliono fare con la grande Mul- Se chiudo gli occhi e penso a un candi- di potere per sottrarre risorse e controllo tiutility del Nord, azienda nella quale vo- dato non è che ne vedo uno che sul campo agli enti locali. gliono fondere molte delle ex municipa- è stato capace di fare chissà che cosa, ma Da questo punto di vista l'operazione lizzate dell'energia. adesso ci sarà la corsa a candidarsi perché Sea è paradigmatica: tu per un verso deci- - Usciremo mai dalla palude? per la prima volta in molti pensano che si di di privatizzare, ma in realtà cedi quote Bisogna resistere e continuare a lottare. possa vincere. a un fondo come F2i che è "pubblico", nel C'è già Tabacci pronto: ha la grinta per senso che è controllato dalla Cassa depositi e prestiti. In pratica sostituisci un

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Italia Cetto La Qualunque in salsa calabropadana

La privatizzazione della responsabilità partorisce tanti piccoli Zambetti che agiscono indisturbati e si garantiscono l'autopreservazione di Giulio Cavalli

Dunque alla fine anche nella celeste succederà ancora per un bel po’. in nome della Santa Sicurezza: essere (e per niente celestiale) Lombardia Ora l’allarme rosso dell’antimafia fat- solidali in Lombardia - ci dicono- è un un politico decide di comprare i voti ta tutta e solo di sdegno ha suonato a atto irresponsabile che mette a rischio la dalla ‘ndrangheta come in quelle sto- tutto volume e anche le casalinghe più sicurezza della nostra famiglia e dei rie minuscole a cui ci ostiniamo ad lontane si sono svegliate di soprassalto nostri figli. abituarci appena sotto Roma. per gridare allo scandalo e alla vergo- Non è un caso che il reato di associa- gna. E come sempre è scivolato via il zione a delinquere e di mafia (il 416 e il Mica un politico qualsiasi questa vol- punto, il centro del discorso, il cuore 416 bis c.p.) sia formalmente un reato ta: l’assessore alla casa Domenico Zam- per una chiave di lettura collettiva dav- di egoismo che pascola tra le fratture betti decide di acquistare 4000 preferen- vero. della infrastrutture solidali che vengono ze al modico prezzo di 200.000 euro (a Il sistema culturale e politico Lom- a mancare: un sentiero in penombra proposito, un pessimo affare, caro Zam- bardo è la culla migliore per le mafie dove si incontrano i politici spericolati, betti!) per garantirsi un posto in Giunta per una storia che arriva da lontano e ha gli imprenditori poco etici e ovviamente che ovviamente arriva. Domenico Zam- un nome preciso: il federalismo della i soldati delle mafie per convergere in- betti, assessore alla casa della Giunta responsabilità. sieme a loro. Formigoni quater con lo slogan “la for- Una Lombardia in cui la retorica le- za della competenza”. ghista e formigoniana ha inculcato il di- Un sentiero in penombra ritto ad occuparsi della propria sfera Lo sgretolamento del formigonismo personale con egoismo iperprotettivo La privatizzazione della responsabili- occupandosi solo dopo del benessere e tà partorisce tanti piccoli Zambetti che Sembra Cetto La Qualunque in salsa dei diritti degli altri: in Lombardia si sta possono agire indisturbati nei coni calabropadana e invece è l’ultima scena tranquilli se il proprio paesotto appare d’ombra per garantirsi l’autopreserva- dello sgretolamento del formigonismo tranquillo, se il proprio quartiere scorre zione tra i quadri dirigenziali a disposi- nella sua petulante multiformità di rivo- tranquillo e se il proprio condominio in- zione per codardi, servi e faccendieri. li che abbeverano lobby da diciassette fonde tranquillità. Cosa succede quindi in Lombardia? anni. Succede che qualcuno ha esagerato ed è Non importa che fossimo in molti a Lo sgretolamento della solidarietà cascato tra le maglie di una legge che gridare da anni che la ‘ndrangheta fosse consente pochissimi margini di mano- l’interlocutore privilegiato delle campa- Come se questi ultimi vent’anni aves- vra nel voto di scambio. Ma intorno, gne elettorali in Lombardia, forse non sero eroso lentamente il dovere della tutto intorno, ci sono gli altri che sono conta che quattro scassaminchia ripetes- solidarietà lasciandolo all’angolo, anzi, stati bravi ad essere inopportuni senza sero petulanti che non si voleva vedere peggio, considerandolo un vezzo demo- cadere nel reato. E questi sono il male ciò che era successo e sta succedendo e cratico che non ci possiamo permettere peggiore.

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Contrada Scoprì la mafia grigia e si alleò con lei

"Spero che qualcuno si dubbio delle accuse, poi, dal maggio Ninni Cassarà e Beppe Montana che in- 2007, nella certezza della condanna in seguono sin in Svizzera l'odore dei soldi ravveda e si penta del via definitiva sancita dalla corte di Cas- di Cosa Nostra portando all'arresto di male fatto a me e alle sazione. Per gli ermellini, è un uomo del- . Tutti e tre muo- lo stato al servizio della mafia militare e iono uccisi dalla mano nera della mafia istituzioni", dice Bru- di quella stessa zona grigia di cui Contra- militare, sopravvive il commissario Sa- no Contrada pochi mi- da parla in un rapporto del 1982 dopo verio Montalbano, destinato a compiti di l'uccisione del segretario del Pci, Pio La routine dopo avere incrociato più volte e nuti dopo la scarcera- Torre. disdegnato i consigli autorevoli del colle- zione notificatagli nella Bruno Contrada rivendica i risultati di ga Bruno Contrada. quelle indagini ma i magistrati di primo sua abitazione paler- grado e la cassazione non la pensano allo “Mica sono stato assolto” mitana dalla polizia pe- stesso modo. Già nel 1979 Bruno Con- trada avrebbe agevolato l'espatrio da Pa- Quando Contrada parla di qualcuno nitenziaria. Il fine pena lermo del mafioso americano John Gam- che avrebbe danneggiato non solo lui ma di Bruno Contrada è bino sul quale indagava il capo della mo- le stesse istituzioni, il riferimento è chia- stato anticipato di tre bile, Boris Giuliano, ucciso pochi mesi ro. Dietro gli agenti della Criminalpol prima. Un'indagine che porta al finto se- che bussano alla porta di Contrada alla mesi questro del banchiere Michele Sindona e vigilia di Natale del '92 ci sono Gianni all'omicidio a Milano dell'avvocato Mi- De Gennaro, allora dirigente generale chele Ambrosoli. della Polizia, in procinto di assumere la Le accuse di concorso esterno contro direzione della DIA e Antonio di Pino Finocchiaro Bruno Contrada non si basano solo sulle Manganelli, a quel tempo già insediato al testimonianze dei pentiti. L'inchiesta ri- vertice dello Sco, il Servizio centrale vela il suo interessamento per il rinnovo operativo della PS. L'ex capo della poli- del porto di pistola per Alessandro Vanni zia e l'attuale, furono i veri registi Calvello principe di San Vincenzo espo- dell'inchiesta tesa a fare piazza pulita dei L'ex funzionario del Sisde tra domi- nente di quel gotha della borghesia ma- colletti bianchi fiancheggiatori che con la ciliari e carcere ha trascorso dieci anni fiosa siciliana che Contrada rivendica di loro connivenza avevano consentito alla in detenzione per concorso esterno in aver svelato e combattuto. mafia militare di crescere indisturbata e associazione mafiosa. Adesso Bruno Contrada, per i giudici di Palermo con- uccidere decine di dirigenti, funzionari e Contrada è un uomo libero. fermati dai revisori di Roma, favorì la agenti a Palermo. Tra loro gli uomini e la fuga e l'espatrio nell'84 di Oliviero To- donna di scorta a Falcone e Borsellino. Si conclude così la ventennale vicenda gnoli indagato per riciclaggio di denaro Contrada nel suo appartamento di via giudiziaria e detentiva dello 007 arrestato di origine mafiosa. Maiorana ammette la sorpresa per il cla- dai suoi stessi colleghi della Polizia di Insomma, Bruno Contrada conosce, more mediatico. "Non capisco perché ci Stato il 24 dicembre del '92. In piena sta- frequenta e favorisce la mafia grigia. In- siano tutti 'sti giornalisti sotto casa, mica gione delle stragi. vece, rende difficili gli ultimi giorni di sono stato assolto. E' finita la mia pena”. Vent'anni di autentica pena, prima nel vita dei suoi colleghi Boris Giuliano,

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Lombardia La 'ndrangheta celeste A Magenta, Cuggiono, Santo Stefano Costantino e Silvia Stella Fagnani. Il messaggio è chiaro: Ticino, Bareggio, Cornaredo, Marcallo Il primo è titolare di un negozio di la 'ndrangheta nel Sud Con Casone, Sedriano gli stessi edifici in compravendita dell'oro, settore prediletto cui in questi anni i partiti hanno gestito il del riciclaggio della criminalità organiz- Ovest milanese è di bene comune e pianificato la cementific- zata di stampo mafioso, e secondo l'accu- casa. E non si tratta di azione del territorio sono stati gli scenari sa avrebbe stretti legami con le cosche dei succulenti banchetti fra insospettabili della 'ndrangheta; il secondo è un chirur- un tentativo d'infiltra- amministratori locali, imprenditori dai go con studio nei pressi di Pavia e con il zione, di un occasiona- cognomi lombardissimi e i Mancuso, i pallino dell'edilizia, meglio conosciuto in Morabito, i Barbaro e Papalia. paese come il “faccendiere del sindaco”. le attacco delle cosche Calice di vino in mano, un brindisi ai cittadini che in campagna elettorale han- “Io certi nomi non li conosco” no scelto di essere rappresentati dal “più onesto di tutti”, il ”più pulito di tutti”, in Se c'è di mezzo la 'ndrangheta perchè di Ester Castano cambio di ordine, sicurezza, pulizia delle www.stampoantimafioso.it nessuno ha denunciato? “Io certi nomi strade, il nuovo palazzetto dello sport per non li conosco e non li voglio nemmeno i bambini, la festa in piazza l'ultima do- sentire nominare", dice il vicesindaco menica del mese per i nonni. Il tutto Adelio Pivetta durante le perquisizioni all'interno di una fitta rete di complicità dei Carabinieri negli uffici comunali. innocenti: do ut des, dare per avere. Fino a pochi giorni prima dell'arresto Niente di più semplice e ancestrale. del suo superiore, l'undici ottobre, di- Ed è in questo stato di cecità che le fa- chiarava che i problemi del paese si sa- Dal blitz della notte fra il dieci e miglie della 'ndrangheta hanno ridotto rebbero risolti con installazioni di auto- l'undici ottobre, e dall'ultima indagine molti lombardi, a una “massa mafiosa”. velox e messa al bando della prostituzio- della magistratura, la presenza mafio- La criminalità organizzata avanza mentre ne, gettando discredito su chi faceva in- sa qui è emersa in tutta la sua solidità. il Nord si culla nel rassicurante sogno del vece notare che quattro auto incendiate L'indagine che ha portato in carcere folklore padano. nel parcheggio del Comune e sei colpi politici e affaristi dell'hinterland di d'arma da fuoco contro un'auto parcheg- Milano, fra cui l'assessore regionale La famiglia Di Grillo-Mancuso giata di fronte al bar gestito da imprendi- Pdl Domenico Zambetti, ha alzato il si- tori di slot-machine non sono fatti tanto pario su di un palco da troppo tempo Il caso di Sedriano è emblematico. normali. ignorato o almeno sottovalutato. Il sindaco Alfredo Celeste è stato arre- Era stato un cittadino a trovare i bosso- stato per aver favorito l'affermarsi della li, li ha raccolti e se li è messi in tasca, ed Gli uomini delle cosche calabresi non famiglia 'ndranghetista “Di Grillo-Man- è toccato ai giornalisti avvertire la Poli- hanno più la necessità di bussare alle cuso” sul territorio dell'Alto Milanese. zia Locale. In quel caso l'Amministrazio- porte delle amministrazioni locali, non Amicizie e favori sembrano legare il ne Comunale cercò di non rendere pub- devono più chiedere il permesso per par- primo cittadino accusato di corruzione a blica questa storia, tappando la bocca alla tecipare ai consigli comunali presentan- faccendieri ed imprenditori dal basso stampa locale con minacce di denuncia dosi con il sorriso sul volto e le mazzette profilo etico sin dalla sua candidatura nel per molestie. Sedriano come Palermo, in tasca: rappresentano ormai una realtà 2009: secondo la magistratura non è un anche qui a detta del sindaco e del suo ben radicata, istituzionalizzata. caso che Eugenio Costantino e Silvio vice il problema fino a ieri sembrava es- Perchè sono loro, gli esponenti dei clan Marco Scalambra, entrambi arrestati nel sere il traffico.Al centro della bufera giu- di Vibo Valentia, Gioia Tauro e Reggio corso della medesima operazione, siano diziaria il Bennet, nuovo shopping mall Calabria, ad aver edificato i palazzi co- rispettivamente padre e marito della con- inaugurato lo scorso inverno dalla giunta munali lombardi. Sono i padroni di casa. sigliere comunali di maggioranza Teresa Celeste.

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“Permessi speciali e gestione dell'appalto”

Secondo la Procura il sindaco sarebbe L’estro artistico della Consigliera Re- querela per diffamazione, le lettere in re- intervenuto in favore di Costantino con gionale, infatti, non andò a genio a tutti, dazione sono arrivate una dopo l'altra an- una serie di raccomandazioni fra cui per- tanto che un centinaio di cittadini di ogni che agli edicolanti del territorio che han- messi speciali per l'apertura di un locale- partito politico e fascia d'età manifestaro- no venduto il giornale con l'articolo in gelateria all'interno del centro commer- no in corteo davanti all'auditorium in cui questione ed affisso la locandina. ciale e la gestione dell'appalto per la ma- si svolgeva l'evento. In tale circostanza, Del resto Celeste nei tribunali non si nutenzione del verde pubblico di Sedria- una suora e una maestra di scuola ele- trova poi così male. Consigliere ininter- no, oltre che per la piattaforma ecologica mentare, entrambe recatesi a Sedriano rottamente dal 1985 e sindaco per la pri- e smaltimento rifiuti. per protestare contro la Minetti, furono ma volta nell'88, all'inizio della sua car- Il sindaco inoltre in occasione del Pia- oggetto di percosse verbali e fisiche da riera amministrativa sedrianese viene no d'intervento integrato Villa Colombo- parte proprio dello stesso Silvio Marco coinvolto in prima persona nel cosiddetto Ex Serre avrebbe ceduto alle pressioni Scalambra che oggi è in cella. In “scandalo della delibera falsa”. In base urbanistiche di Silvio Marco Scalambra, quell'occasione su richiesta di Celeste all'indagine della magistratura, negli anni marito della prorompente consigliera costui obbligò la religiosa a salire sul '80 il pubblico ministero chiese nei suoi Fagnani già al centro dei pettegolezzi palco per dare una parvenza religiosa confronti una condanna di dieci mesi. Al sedrianesi per una presunta liaison con il all'evento, intimando all'insegnante di tempo Celeste fu assolto, non perchè non primo cittadino. Influente sui voleri della andarsene. persistesse la colpa, ma per il ritiro della Giunta, il medico chirurgo sarebbe denuncia da parte dell'accusa. l'anello che lega Celeste a Costantino, La lettera ai carabinieri Il tutto venne archiviato, e adesso in avendo introdotto l'amico imprenditore paese della vicenda giudiziaria rimane dell'oro nella politica sedrianese per Pochi giorni dopo questo atto di prepo- solo qualche rancore fra il primo cittadi- trarre vantaggio nella gestione delle tenza le due donne scrissero una lettera no e alcuni suoi ex collaboratori di giun- proprie cooperative a sfondo sociale. al Maresciallo dei Carabinieri. La lettera ta. Altro che amministrazione comunale finisce. nelle mani del pacifista Antonio Ma al professor Alfredo Celeste, tra i inquinata: all'indomani dell'ordinanza di Oldani, esponente della sezione locale fondatori del Popolo della Libertà, le custodia cautelare, le relazioni fra le co- dell'Anpi ed ex assessore alla cultura, voci di paese poco importano. Neanche sche e il duo Costantino-Scalambra, le che informa immediatamente dell’acca- quella, rilasciata da un avversario politi- consigliere di maggioranza e il sindaco duto gli organi di stampa. co suo coetaneo, che lo dipinge come un sono talmente chiare che la cittadinanza Venuto a conoscenza della lettera, te- mangiadonne: "I pregi di Celeste? Di ca- chiede che il Consiglio Comunale sia stimonianza scritta della prepotenza del rattere sessuale: volgarmente parlando si sciolto per mafia. sindaco e dei suoi fedelissimi, Celeste è scopato un sacco di donne". “Omnia Ma non è la prima volta che Alfredo chiede al suo amico avvocato, tale Gior- munda mundis”, scrisse San Paolo. Celeste salta agli onori della cronaca. gio Bonamassa, di valutare se in quella Curioso l'avvenimento che nel maggio lettera ci fossero i presupposti di querela. Il primo cittadino 2011 lo vede coinvolto in prima persona Questo favore - la lettura di un foglio nell'organizzazione di un convegno sulla formato A4, ndr - costa alla cittadinanza Ex socialista, attuale vicecoordinatore creatività femminile. Come madrina del- ben 7.020 euro. "Il lavoro ha una sua di- del Pdl provinciale e professore di reli- la serata invita Nicole Minetti, indagata gnità e in quanto tale dev'essere retribui- gione, un appuntamento in Comune con nel processo Rubygate per induzione e to", dichiarò nell'ottobre 2011 il sindaco. Alfredo Celeste non lascia indifferenti. favoreggiamento della prostituzione. La storia e la frase furono immediata- Sia per l'arredo, fra cui una Madonna alta “Vieni anche tu e porta un po’ di mente riportate su Altomilanese, settima- un metro posizionata di fianco alla scri- gente”, avrebbe chiesto telefonicamente nale indipendente con sede a Magenta di- vania, fra le delibere e la foto di Giorgio Celeste a Costantino, “ci saranno dei retto da Ersilio Mattioni. Per aver pubbli- Napolitano; sia per il modo di fare acco- contestatori e dobbiamo essere più di cato tale articolo cronista e direttore ri- gliente che contraddistingue il primo cit- loro”. sponderanno in sede legale: minacciati di tadino di Sedriano.

I Sicilianigiovani – pag. 35 www.isiciliani.it

Informazione in Italia la querela. Nel suo articolo Ester dice anche che “Quaresima IL SINDACO il legale incaricato è “un amico del sindaco”. Per questa affermazione Ester Castano è stata que- obbligatoria E LA GIORNALISTA relata per diffamazione e gli edicolanti sono stati diffidati per iscritto a non esporre la locandina del e intanto Una coraggiosa giornalista di 21 anni, Ester settimanale Altomilanese. Un altro motivo di fri- Castano, è stata bersagliata per un anno dalle zione risale ad aprile 2012, quando nella tranquil- lui mangiava querele per diffamazione e dalle diffide di Antonio la Sedriano fanno sensazione sei colpi di pistola Celeste (Pdl), sindaco di Sedriano (Milano), arre- esplosi contro un’auto parcheggiata vicino a un con la 'ndrangheta” stato martedì 10 ottobre e messo agli arresti do- locale collegato al giro delle slot machines. “E’ miciliari per i suoi rapporti ravvicinati con il pre- una intimidazione?”. Ester Castano osò rivolgere sunto boss della ‘ndrangheta Eugenio Costanti- questa domanda al sindaco Antonio Celeste, a Uomo galante e dotato di grande auto- no, anch’egli arrestato nell’ambito dell’inchiesta margine della manifestazione del 25 aprile. Per per voto di scambio che ha portato in carcere questo fatto il 14 giugno scorso i carabinieri stima, Celeste non nega una visita nel l’assessore alla Casa della Regione Lombardia, l’hanno convocata in caserma e le hanno letto e suo ufficio proprio a nessuno. Purchè Domenico Zampetti del Pdl. notificato un esposto del sindaco che la accusa quel “qualcuno” non abbia idee politiche La cronista scrive sul settimanale Altomilane- di molestie e la diffida a non entrare mai più in a lui contrapposte o gli dia filo da torce- se di Magenta. Di fronte a certi avvenimenti ha contatto con lui. Ma questa è solo una delle tan- fatto le domande giuste. Il primo cittadino si e’ te diffide che il primo cittadino ha fatto notificare re. In tal caso, con una velocità disar- mostrato offeso e l’ha accusata di molestarlo con alla giovane cronista. mante, il sindaco Celeste si sveste dai le sue domande; l’ha querelata e l’ha diffidata ri- Ester ne parla con ironia. “Il comandante dei panni di cavaliere complimentoso e in- petutamente; le ha intimato attraverso i carabi- carabinieri – dice – ormai mi conosce bene, per- dossa il volto dell'indifferenza. Di fronte nieri di non avvicinarsi fisicamente a lui e - sem- ché molte volte, dopo aver letto i miei articoli, il agli avversari attua la tecnica del muti- pre per loro tramite - le ha “consigliato” di trasfe- sindaco mi ha fatto chiamare in caserma. La sce- rirsi altrove. Negli ultimi mesi, ogni volta che pub- netta si è ripetuta sempre uguale: arrivo, entro smo e, nei casi più critici, sfodera l'arma blicava un articolo, Ester è stata convocata in ca- nell’ufficio, il comandante mi riferisce che il sinda- segreta: la denuncia per diffamazione. serma dai carabinieri che le hanno notificato una co gli ha chiesto di dirmi che devo smetterla di Classe '53, pugliese, Alfredo Celeste nuova diffida. scrivere articoli su Sedriano e mi consiglia di nasce a Fasano, paese di francescani, let- Questa vicenda paradossale di una palese, svolgere altrove il mio lavoro. Mi fa leggere la let- continuata azione intimidatoria nei confronti di chi tera di diffida e poi ci salutiamo. Purtroppo non terati e giacobini. Paladino della cristia- ha il compito specifico di informare i cittadini, fa posso avere copia quelle pagine piene di falsità nità, nel 2009 inizia il suo mandato di- vedere quanto sia faticoso e per nulla pacifico, in nei miei confronti”. In una di queste occasioni chiarando che non celebrerà alcun matri- Italia, fare la cronaca locale rispettando i canoni Ester Castano è stata accusata di aver istigato monio civile: l'unione fra la coppia, per il del giornalismo. I guai di Ester sono cominciati con un articolo un incendiario che ha dato fuoco primo cittadino, è valida solo davanti a proprio perché ha cercato di chiarire alcuni strani ad alcune auto parcheggiate dietro il Palazzo Co- aspetti dell’episodio per cui il primo cittadino è fi- munale semplicemente perché, dopo aver chie- Dio. nito agli arresti: la contestatissima pubblica mani- sto informazioni alla Polizia Municipale, aveva festazione all’auditorium di Sedriano, a maggio espresso dubbi sull’efficacia del servizio antin- Niente carne al venerdì del 2011, con ospite d’onore la consigliera regio- cendio della scuola. “Da allora – dice Ester – il vi- nale Nicole Minetti, madrina di un concorso di cesindaco mi ha proibito di parlare con i vigili”. creatività femminile promosso dal sindaco. Come fa a lavorare un cronista in queste con- Per Celeste, laureato in teologia nel In quel periodo la Minetti era nell’occhio del ci- dizioni? Ester abbozza un sorriso: “E’ dura per- 2006 a Lugano, la moralità è cosa seria. clone per lo scandalo delle “Olgettine”. Il sindaco ché ci sono anche altri problemi. Il primo è il pre- Tanto da condurre in prima persona una sapeva bene che la manifestazione sarebbe sta- cariato. La cronaca la scrivo gratis per Stam- ta contestata e ciò lo preoccupava. Perciò la sera poantimafioso.it di cui sono redattrice. Prima di crociata contro le “bocche di rosa” che prima, come rivela l’ordinanza di custodia caute- lavorare per Altomilanese e per la Prealpina ho sviano tanti mariti della piccola cittadina lare della Procura di Milano, chiamò al telefono il fatto giornalismo per una web tv locale: dopo do- ad ovest di Milano dai propri obblighi presunto boss della ‘ndrangheta Eugenio Co- dici mesi di lavoro e 36 servizi video per i quali coniugali. stantino pregandolo vivamente di partecipare e di avevo fatto anche le riprese sono stata ‘espulsa’ E poi quella fissazione per la cristianità portare con sé un certo numero di persone per dalla redazione e liquidata con un assegno di 20 far fronte ad eventuali contestatori. L’indomani fra euro e gli insulti del direttore. E’ dura, ma io conti- obbligata: la scorsa primavera impose il il centinaio di contestatori di ogni orientamento nuo perché ho una passione insana per il giorna- “menù quaresimale” ai bambini della politico radunato davanti all’auditorium con stri- lismo. Sono anche una studentessa di lettere po- scuola materna ed elementare. Niente scioni e cartelli, c’erano una suora e una maestra vera ma molto molto contenta di ciò che fa”. carne al venerdì fino alla domenica di elementare che, malamente strattonate dall’ener- - Cosa hai provato quando hai saputo che il Pasqua. E intanto lui se la faceva da anni gico servizio d’ordine, furono costrette a entrare sindaco che ti diffidava continuamente è stato ar- all’auditorium e a salire sul palco. La suora e la restato? con la 'ndrangheta. maestra denunciarono la violenza ai carabinieri “E’ difficile dirlo. Sono contenta di aver fiutato con una lettera che qualche mese dopo fu pubbli- giusto e di non aver mollato la presa. E’ una pic- cata dal presidente del Comitato Pace del Ma- cola grande soddisfazione. E meno male che a gentino, Antonio Oldani. darmi coraggio c’è stato Nando Dalla Chiesa e ci Quella lettera fece clamore. Il sindaco reagì siete stati voi di Ossigeno. Questo non mi ha fat- annunciando una querela. Ester Castano entra to sentire sola. Mi ha permesso di continuare a in scena perché, dopo la pubblicazione della let- fare il mio lavoro con la serenità e la determina- tera della suora, va a intervistare il sindaco e rife- zione di sempre”. risce che il Comune ha stanziato 7020 (settemila- Alberto Spampinato venti) euro per incaricare un legale di presentare www.ossigenoinformazione.it

I Sicilianigiovani – pag. 36 www.isiciliani.it

Veneto Riina jr a Padova fra libri e belle ragazze

Il figlio del “boss dei Il probabile motivo dell'abbandono Il profilo basso che quest'ultimo aveva della città di è da ricercare nel- mantenuto per un breve periodo, forse il boss”: un giovane che la comparsa della famiglia Inzerillo "gli tempo necessario per conficcare in pro- vuol rifarsi una vita o scappati" che dall'America ritornavano fondità le radici nel terreno padovano, si nella terra natia, così il trasferimento del- è dissipato in breve tempo perché lusso e il rampollo viziato di la sorella maggiore Maria Concetta a San bella vita sono vizi difficile da sradicare. un clan? Scriverà – Pancrazio Salentino, vicino Mesagne, e C’è chi dice di averlo visto alla guida dice - un libro. E nel di "Salvuccio" in terra veneta, andato via di una BMW di grossa cilindrata, pur da Corleone perché non essere all'altezza non avendo la patente, alle feste in locali frattempo? del padre. che contano, indossando abiti firmati e in Il suo arrivo a Padova non passa certo compagnia di belle donne che sembra inosservato provocando non poche pole- facciano la fila per lui. E' così che oggi di Salvo Ognibene miche. va in giro il "nullatenente" Riina. Sembra infatti che nonostante i divieti www.diecieventicinque.it “Una vita normale” imposti, le frequentazioni le amicizie del carcere di Via due Palazzi continuano in- Nel giorno del suo arrivo, accompa- disturbate nonostante l’apparente buon gnato dalla madre Ninetta Bagarella e comportamento del rampollo di casa Rii- dall'Avv. Francesca Casarotto, aveva di- na, le firme in caserma sono puntuali nel chiarato «Sono felice di essere a Padova, rispetto del codice giuridico che regola- spero di essere messo nelle condizioni di menta la sua condizione di sorvegliato fare una vita normale da giovane uomo». speciale. Di fronte alle accuse di chi temeva che Giuseppe Salvatore Riina, terzogeni- la sua sola presenza fosse bastata ad atti- “Papà mi ha insegnato” to del boss di Corleone, giunge a Pado- rare a Padova la criminalità organizzata, va lo scorso 14 aprile 2012, portando come se il territorio padano fosse un pic- "Papà mi ha insegnato a rispettare gli con se il fardello di una fedina penale colo paradiso senza infiltrazioni mafiose, altri - aggiunge - perché non è l'uomo de- tutt'altro che nitida. aveva poi assicurato: «Sono venuto qui scritto dalle cronache giornalistiche o per lavorare e continuare gli studi, visto dalle sentenze, ma un padre affettuoso, Condannato per associazione mafiosa, che sono iscritto all'Università di Pado- pieno di attenzioni e di principi. viene scarcerato il 29 febbraio 2008 per va.». Non sono il boss prepotente e sbruffo- decorrenza dei termini. Il 2 ottobre 2011, Il figlio del , in terra stra- ne che hanno dipinto. Sono un uomo che dopo aver scontato completamente la niera, viene accolto dalla signora Tina vuole riappropriarsi della sua vita. Anche pena, pari a 8 anni e 10 mesi, viene rila- Ciccarelli, responsabile della Onlus che se mi chiamo Riina". E annuncia che pri- sciato sotto prevenzione con obbligo di avrebbe dovuto seguire il rampollo di ma o poi scriverà un libro. dimora a Corleone e successivamente casa Riina e accompagnarlo nel percorso Certo che, tra Università, lavoro e belle trasferito nella città del Santo. rieducativo. ragazze, il tempo faticherà a trovarlo.

I Sicilianigiovani – pag. 37 www.isiciliani.it “SUICIDATO” DA PROVENZANO? DOSSIER “SIGNOR GIUDICE, NON ARCHIVI LA MORTE DI ATTILIO MANCA!” tempo all’interno del Palazzo di giustizia di biano trascorso un pezzo della loro latitanza Appello al Gip di Viterbo Palermo comincia a fare capolino l’idea che a Barcellona Pozzo di Gotto, o magari di sa- sul caso Attilio Manca, il davvero la morte di Attilio Manca potrebbe pere per quale ragione un altro super boss – essere collegata con l’intervento alla prostata Gerlando Alberti junior, sì, Signor Gip, quel- giovane urologo ucciso che nel 2003 l’urologo siciliano avrebbe ese- lo che ha ammazzato la povera Graziella misteriosamente in un guito segretamente a Marsiglia al boss Ber- Campagna, una ragazzina di diciassette anni contesto mafioso a Viterbo nardo Provenzano (celatosi per l’occasione che ha avuto il torto di scoprire la vera iden- col falso nome di Gaspare Troia), e alla suc- tità di Alberti – sia stato tenuto nascosto per cessiva assistenza che il chirurgo avrebbe diverso tempo in quella zona, godendo delle fornito nel Lazio (e forse non solo nel Lazio) incredibili protezioni di alti magistrati della di Luciano Mirone allo stesso boss. Procura di Messina, che per decenni hanno Infatti ultimamente sta emergendo una cir- insabbiato le indagini? Signor Giudice, costanza clamorosa: che Bernardo Provenza- Ora, Egregio Gip, un fatto resta un fatto, Lei tra poco dovrà decidere se archiviare no, dopo l’intervento a Marsiglia, abbia tra- ma tanti fatti diventano un contesto. E un de- buona parte dell’indagine sulla misteriosa scorso una parte del periodo post operatorio litto, perfino secondo un mediocre scrittore morte di Attilio Manca, l’urologo di Barcel- proprio nel viterbese, tra Bagnoregio e Civi- di libri gialli, va sempre inserito nel suo con- lona Pozzo di Gotto (Messina) trovato cada- tella D’Agliano. testo. O no? vere a Viterbo il 12 febbraio 2004. E siamo Un’ipotesi che i magistrati della Procura “Inoculazione volontaria”… certi che deciderà secondo coscienza, anche laziale, in conferenza stampa, liquidano con nel braccio sbagliato perché Lei, in questi otto anni, più che re- una risata: “Tramontata l’ipotesi Marsiglia, Ma procediamo con ordine. spingere per ben tre volte la richiesta di ar- esce fuori l’ipotesi del Lazio”. Secondo il procuratore Pazienti e il sosti- chiviazione che la Procura di Viterbo Le ha A parte il fatto che l’ipotesi Marsiglia non tuto Petroselli, Attilio Manca sarebbe morto inoltrato, onestamente non avrebbe potuto è mai tramontata, quella del Lazio è affiorata per overdose di eroina mediante “inoculazio- fare. Adesso siamo alla quarta richiesta: non solo alcuni mesi fa. Le due ipotesi non si ne volontaria”, mischiata ad un quantitativo di archiviazione del caso, ma di archiviazio- escludono, semmai si integrano. di alcol e di tranquillanti. ne della parola “mafia”, di legittimazione Certo, Egregio Gip, non ci sono prove che “Inoculazione volontaria”, proprio così. della parola “droga”, di legittimazione di un dimostrino che Attilio Manca abbia davvero Dov’è la prova della “volontarietà” assunto molto discutibile portato avanti dalla operato Provenzano, ma Lei ci insegna che dell’azione? Non c’è. O meglio, non l’abbia- Procura di Viterbo con una ostinazione de- le prove non cadono dal cielo, vanno cercate mo vista. gna di miglior causa: ovvero che Attilio con pazienza, partendo dagli elementi di cui Anche perché c’è un problema grosso Manca sia morto per eroina, malgrado la si è in possesso. quanto una casa: il fatto che Attilio Manca la montagna di dubbi che sommerge questa L’arresto di Cattafi droga se la sarebbe “inoculata” nel braccio tesi. Ora, Signor Gip, si dà il caso che nelle ul- sbagliato, quello sinistro, dato che era un In pratica la Procura Le chiede di archivia- time settimane sia stato confermato (con un mancino puro. Orbene: dopo quasi un decen- re la posizione dei quattro barcellonesi inda- arresto clamoroso) ciò che la famiglia Man- nio, anche il “mancinismo puro” della vitti- gati (un paio dei quali invischiati a vario ti- ca e pochi altri antimafiosi siciliani ripetono ma è stato messo in discussione dalla Procu- tolo con Cosa nostra) e di rinviare a giudizio da anni: che l’avvocato Rosario Cattafi, po- ra di Viterbo, malgrado le tante conferme (di una pusher romana che avrebbe fornito ad tentissimo boss di Barcellona Pozzo di Got- colleghi, di dipendenti dell’Asl, di amici, di Attilio la dose mortale di eroina. to, potrebbe avere avuto un ruolo di primo familiari) dell’”uso esclusivo della mano si- Non sappiamo cosa succederà: se un’ulte- piano nelle stragi del ’92 (soprattutto in nistra da parte della vittima”. riore ombra si addenserà su questa vicenda o quella di Capaci, in cui persero la vita il giu- Ascolti in conferenza stampa cosa dicono se le indagini prenderanno direzioni diverse. dice , la moglie Francesca il Procuratore e il Sostituto: siccome Attilio Non vogliamo prevedere nulla. Morvillo e gli agenti della scorta), nella Trat- Manca era un chirurgo, doveva per forza sa- Il problema semmai è a monte, nell’inda- tativa fra Stato e mafia, nonché in alcune pere utilizzare entrambe le mani. Secondo gine condotta dalla Procura laziale in modo operazioni finanziarie che hanno visto come quale principio scientifico? così anomalo da considerare eufemismo per- protagonista Cosa nostra. E allora, Egregio Gip, consenta di rico- fino la parola “superficialità”. Sì, perché da tempo si ripete che Cattafi è struire la scena della morte, sia perché è giu- Mi permetto di invitarLa, Egregio Gip, il trait d’union fra i boss, i servizi segreti de- sto partire dai fatti, sia perché coloro che qualora non lo avesse ancora fatto, a guarda- viati, la politica affaristico-mafiosa e certi leggono questa storia per la prima volta pos- re (e soprattutto ad ascoltare) la conferenza magistrati non proprio rispettosi dello Stato sano comprenderla bene. stampa che il procuratore capo di Viterbo, di diritto. Insomma un potente più potente La scena della morte Alberto Pazienti, e il sostituto procuratore degli stessi Riina e Provenzano. Attilio Manca – in quel periodo in servizio Renzo Petroselli (titolare dell’inchiesta), Potrebbe uscire assolto o condannato, all’ospedale “Belcolle” di Viterbo – viene hanno tenuto in occasione dell’ultima richie- l’avvocato Cattafi, ma una sentenza non trovato cadavere sul letto del suo apparta- sta di archiviazione. cambierebbe di una virgola una verità ormai mento la mattina del 12 febbraio 2004 con Una conferenza-stampa molto istruttiva, incontrovertibile: i suoi legami con quelle due buchi al braccio sinistro e – secondo la perché dagli stessi magistrati viene confer- entità. Per caso è mai venuto in mente a famiglia – con il setto nasale deviato, il volto mato, seppure indirettamente, quanto questo qualcuno di codesta Procura di sapere per tumefatto, una serie di ecchimosi in tutto il caso sia viziato da carenze investigative gra- quale ragione due mafiosi del calibro di Nit- corpo, e un testicolo gonfio. Sotto il letto vi, specie se si tiene conto che da qualche to Santapaola e dello stesso Provenzano ab- una pozza di sangue.

I Sicilianigiovani – pag. 84 www.isiciliani.it “SUICIDATO” DA PROVENZANO? DOSSIER IL CASO ATTILIO MANCA

Nell’appartamento un caldo asfissiante movente della droga. Tutto cambiò nel giro escludere che il medico fosse dato che i regolatori dei termosifoni sono po- di qualche ora. venuto a capo di quella sizionati al massimo da molte ore (non si sa Ma c’è da chiedersi: perché il prof. Riz- inconfessabile rete di complicità? da chi, tenuto conto che Attilio li regolava a zotto diede quel “consiglio bonario” ai Man- Anche perché, a quanto pare, alcune setti- temperature normali). ca? Solo per un alto senso di umanità? Può mane prima di morire, il medico potrebbe A qualche metro di distanza (nel bagno e darsi. Ma perché portò avanti una tesi inve- avere confidato certe notizie alla persona in cucina) vengono rinvenute due siringhe rosimile come quella del telecomando? Per- sbagliata. Che non è di Viterbo, ma di Bar- con tappo salva ago ancora inserito, un pezzo ché durante l’autopsia stazionava assieme ad cellona. Cosa risponde in proposito la Procu- del parquet del pavimento divelto, un peso Ugo Manca (cugino della vittima e perno di ra di Viterbo? Che il giovane medico era un da ginnastica rotto, la camicia e la cravatta questa storia; ora vedremo perché) dietro la drogato e che i quattro barcellonesi indagati della vittima poggiate su una sedia. Non ven- porta della moglie, mentre questa eseguiva vanno prosciolti perché, a loro dire, “non gono trovati i pantaloni, i boxer, i calzini, le l’esame autoptico sul corpo di Attilio? Per- c’entrano niente con questa storia”. Eppure scarpe e la giacca di Attilio, né vengono rin- ché la sollecitava a concludere in fretta c’è quell’impronta palmare di Ugo Manca, venuti lacci emostatici e cucchiai sciogli l’autopsia? Perché diceva alla moglie che dalla quale si sarebbe potuti partire. Invece eroina. Sul tavolo del soggiorno vengono c’era l’esigenza immediata di consegnare il Ugo Manca dà la sua versione e viene tran- trovati anche degli attrezzi chirurgici che, corpo alla famiglia Manca se la famiglia quillamente creduto. Ugo Manca è il perno – secondo gli stessi familiari e gli amici più Manca, come sostiene, non aveva fatto alcu- non l’unico ovviamente – attorno al quale stretti della vittima, non erano mai stati visti na premura? Perché nelle ore immediata- ruota l’intera indagine. Perché? nell’appartamento. mente successive teneva i contatti con la ma- Il perno Ugo Manca L’autopsia, condotta dalla dottoressa Dani- dre di Ugo Manca, che da Barcellona forniva Condannato in primo grado nel processo la Ranaletta, moglie del primario di Attilio, e riceveva notizie? A che titolo? “Mare nostrum” per traffico di stupefacenti, ha escluso sia le ecchimosi sul corpo, sia il Gli stessi segreti di Alfano? ma assolto in appello, Ugo Manca nelle ore setto nasale deviato, il volto tumefatto e le Dai rilievi effettuati dalla Polizia scientifi- immediatamente successive alla morte del labbra gonfie. Una tesi che trova completa- ca, nell’alloggio di Attilio sono state rilevate cugino, dalla Sicilia si precipita a Viterbo per mente d’accordo la Procura di Viterbo. cinque impronte, una del cugino Ugo Manca, chiedere al magistrato titolare dell’indagine – Secondo la famiglia Manca, invece, il me- e altre quattro non appartenenti a persone che a nome dei genitori e del fratello di Attilio, dico del 118, intervenuto dopo la scoperta la vittima era solita frequentare. Dunque, in che però hanno categoricamente smentito – il del cadavere, avrebbe riscontrato questi par- quell’appartamento, delle persone estranee dissequestro dell’appartamento. Perché? ticolari e li avrebbe inseriti nel referto. all’ambiente del medico, a parte il cugino, Nientemeno che per rivestire la salma. È Come si vede, si tratta di due tesi del tutto avrebbero lasciato le loro tracce nelle ultime un’ipotesi credibile? contrapposte, che dovrebbero essere chiarite ore di vita dell’urologo. A chi appartengono? Nel frattempo la madre di Ugo – secondo dalle foto del volto (mai pubblicate dai gior- Non si sa neanche questo. la testimonianza dei familiari di Attilio – ol- nali e su internet). Da tempo vengono condotte delle inchieste tre a tenere i contatti con il prof. Rizzotto, si Il giallo delle foto giornalistiche su questo caso. Da queste sono affretta a chiamare un alto magistrato roma- Attualmente poche persone possiedono le emersi dei fatti incontestabili. no (ripetiamo: a che titolo? Per un’amicizia foto del volto di Attilio da morto: probabil- 1) Attilio Manca, malgrado i suoi 34 anni, pregressa o per l’interessamento di qualche mente soltanto i magistrati di Viterbo, i legali era un luminare della chirurgia alla prostata, collega siciliano?) affinché questi possa in- dei Manca e i legali dei cinque attuali im- essendosi specializzato a Parigi, patria del si- tercedere presso la Procura di Viterbo per il putati. Dei familiari del medico, l’unico ad stema laparoscopico, tecnica rivoluzionaria e dissequestro in tempi rapidi della casa. Alla averle viste è il fratello Gianluca (chiamato meno invasiva del tradizionale intervento. 2) fine l’appartamento non viene dissequestrato pure a riconoscere il cadavere). Gianluca as- Francesco Pastoia, braccio destro di Bernar- per la ferma opposizione del fratello e dei serisce che si tratta di immagini raccapric- do Provenzano, poco prima di impiccarsi nel genitori di Attilio. cianti, talmente raccapriccianti da averne carcere di Modena (altra coincidenza...), dis- Ma è su quell’impronta lasciata sulla mat- chiesto la non diffusione per evitare un ulte- se che il boss era stato operato e assistito da tonella del bagno – in un luogo dove, secon- riore trauma ai genitori. un medico siciliano. do gli esperti più autorevoli, le tracce digitali Per evitare un trauma a Gino e ad Angela 3) La città di Attilio, Barcellona Pozzo di tendono a distruggersi nel giro di qualche ora Manca, precipitatisi a Viterbo dopo il deces- Gotto, non è una cittadina come tante, ma il per la presenza di vapore acqueo – che Ugo so del figlio, fu consigliato bonariamente di centro di una strategia dell’eversione che nel Manca avrebbe dovuto dare spiegazioni più non vedere la salma di Attilio. A dare il “con- ’92 portò il boss Giuseppe Gullotti (mandan- plausibili. siglio bonario” fu il primario del reparto di te del delitto del giornalista Beppe Alfano) a Lui, Ugo, dice che è stato davvero in quel- Urologia dell’ospedale “Belcolle”, il prof. recapitare direttamente a la casa, ma circa due mesi prima, quando si è Rizzotto, colui che, secondo i Manca, in (Corleonese come Bernardo Provenzano) il recato a Viterbo per sottoporsi a un banalis- quelle prime ore spiegò loro che il figlio si telecomando della strage di Capaci. simo intervento di varicocele. Chi è il chirur- era fracassato la faccia andando a sbattere 4) Nello stesso periodo, sia Provenzano go che lo opera? Attilio Manca. Incredibile. contro il telecomando poggiato su una super- che il potente boss catanese Nitto Santapaola Lo stesso Attilio Manca che oggi (quando ficie morbida come il piumone. Peccato che trascorrevano la loro latitanza proprio lì, a non può più difendersi perché è morto) nelle dalle foto riprese da dietro (queste sì, diffuse Barcellona Pozzo di Gotto. Protetti da chi? aule di giustizia e nelle interviste viene accu- e visibili) si veda il corpo di Attilio riverso 5) Il giornalista Beppe Alfano era stato sato dal cugino Ugo di essere stato un eroi- sul letto, col telecomando sotto il braccio. ucciso perché aveva scoperto l’appartamento nomane, capace di usare tutt’e due le mani In ogni caso, dal consiglio di Rizzotto si dove veniva nascosto Santapaola. per drogarsi. E allora in questa storia ci sono deduce – a prescindere dalle foto – che il E allora, tenuto conto di questo contesto, delle cose che non tornano. volto di Attilio non doveva essere proprio chi può escludere che Attilio Manca - se Ugo rischia gli organi genitali a causa di normale. La stessa Polizia di Viterbo, in davvero ha operato Provenzano - potrebbe un cugino drogato? Un intervento di quelle prime ore, a dire dei familiari avere scoperto gli stessi segreti di cui era ve- varicocele si fa su quella parte del corpo. È dell’urologo, aveva sollevato seri dubbi sul nuto a conoscenza Beppe Alfano? Chi può un alibi convincente?

I Sicilianigiovani – pag. 85 www.isiciliani.it “SUICIDATO” DA PROVENZANO? DOSSIER IL CASO ATTILIO MANCA

Perché rischiare tanto, se un intervento del gatori laziali. Vuoi mettere queste testimonianze genere Ugo può farlo agevolmente all’ospe- Ma quel che appare paradossale è che non con quelle dei barcellonesi? Non dale di Sant’Agata di Militello, dove presta si sa neppure chi siano gli altri barcellonesi scherziamo. Ora ci arriviamo ai barcellonesi. servizio come dipendente amministrativo, o (ripetiamo: solo barcellonesi?) che Ugo Quindi Attilio Manca era un eroinomane di Barcellona, o di Patti o di tanti altri noso- Manca avrebbe portato a Viterbo per farsi ma non tanto, o meglio, era eroinomane solo comi vicini? Ugo si fa duemila chilometri operare. Magari i magistrati della Procura lo in certi momenti. In che senso? Beh… Qui per recarsi a Viterbo per un’operazione così sanno, ma per riservatezza non lo dicono. onestamente le contraddizioni sono tali e tan- semplice? Anche questa versione non sembra Eppure in conferenza stampa hanno dato la te che si fa fatica a venirne fuori. per niente convincente. sensazione di annaspare. Riavvolgiamo il nastro… Nei primi anni le Eppure, Signor Gip, sa cosa hanno detto in Perché se dovesse risultare che Ugo era il carte processuali ci dicono che l’urologo è conferenza stampa i procuratori di Viterbo a punto di riferimento delle operazioni e delle morto per suicidio da overdose. Adesso ci di- proposito di Ugo Manca? Testuale: “Manca cure cui si sottoponeva un determinato mon- cono che è morto per overdose senza suici- Ugo era in ottimi rapporti con il cugino Man- do, il quadro potrebbe cambiare notevolmen- dio. ca Attilio. Manca Ugo era di casa a Viterbo, te. C’entra Provenzano con quel mondo bar- Nell’ultima trance dell’indagine la parola in quanto punto di riferimento dei barcellon- cellonese con il quale era in stretto contatto? “suicidio” misteriosamente scompare, resta esi che dovevano farsi operare all’ospedale Ma ipotizziamo pure che Provenzano non solo la parola drogato. Dunque Attilio Man- ‘Belcolle”. È un aspetto che apre scenari in- c’entri assolutamente nulla con questa storia. ca, secondo i magistrati, è sì un drogato, ma quietanti e che, in sostanza, conferma che ci Ipotizziamo che si tratti di semplici “controllato”, nel senso che non può fare a troviamo di fronte a un caso che presenta congetture. Resta quel mondo poco scrutato meno del buco, ma vi ricorre ogni tanto, ma- troppe stranezze. dai magistrati laziali, collegato con Viterbo gari il giorno prima di fare un delicato inter- La prostata dell’estortore attraverso la figura di Ugo Manca, che po- vento chirurgico, tanto per tenersi in forma. Se da un lato la Procura laziale è portata a trebbe avere avuto l’esigenza di rivolgersi a Infatti, come previsto dal programma del re- giustificare l’impronta palmare lasciata da un grande medico originario della stessa città parto di Urologia dell’ospedale “Belcolle”, Ugo Manca attraverso la storia dell’”assidua per risolvere “privatamente” certi problemi Attilio doveva operare la mattina del 12 feb- frequentazione tra cugini”, dall’altro emerge di salute, stando lontano dai riflettori braio, quando è stato trovato morto. una circostanza inedita e oscura sul ruolo dell’isola. Ipotesi? Può darsi. Ma la storia Però siccome è medico sa benissimo che avuto da questo personaggio equivoco. della mafia è piena di casi del genere. Che quell’intruglio micidiale di eroina, di alcol e Sì, perché un conto è dire che Ugo contat- proprio per questo non vanno mai sottovalu- di tranquillanti può portarlo alla morte, ma tava telefonicamente il cugino per mandare tati. siccome lo sballo è sballo, più cose ci mette qualche barcellonese ad operarsi a Viterbo. L’improvvisa comparsa degli attrezzi per dentro più si assicura l’effetto psichedelico. Un altro è dire che lui a Viterbo “era di casa” le operazioni chirurgiche trovati a casa di At- E così mentre l’intruglio mortale circola nel- per intercedere presso l’ospedale (solo con tilio è casuale? Non lo sappiamo. Se è casua- le sue vene, gli salta in mente una cosa che Attilio o con qualche altro medico?) per le le deve essere spiegato concretamente per- può cambiare la sua vita: rimettere i tappi ne- cure alle quali dovevano sottoporsi i barcel- ché. Se è legata a qualcosa di inconfessabile, gli aghi delle siringhe. Strafatto si precipita lonesi. in quell’appartamento, la sera dell’11 febbra- in cucina e poi nel bagno, barcolla ma deve E qui entra in gioco un altro personaggio io 2004 – nelle ore che hanno preceduto la portare a termine la missione, senza ovviam- appartenente al mondo della mafia barcello- morte di Attilio – potrebbe essere accaduto di ente lasciare impronte sulle siringhe, poi tor- nese. Anche lui – poco tempo prima – si reca tutto. Anche perché, a parte la circostanza del na in camera da letto, crolla sul piumone e si nella città laziale per farsi operare da Attilio: volto sfigurato e del testicolo gonfio – che la fracassa il viso sbattendolo sul telecomando. si chiama Angelo Porcino, è stato condanna- Procura laziale smentisce – c’è da chiarire la Il sangue per terra è causato da edema pol- to per estorsione, ed è uno dei quattro barcel- circostanza del parquet divelto, del peso da monare scatenatosi per l’overdose, mica per- lonesi indagati per i quali la Procura laziale ginnastica rotto, di alcuni indumenti della ché è stato pestato. Questa la tesi ufficiale. ha chiesto l’archiviazione. vittima stranamente introvabili, e tanto altro Quando viene ritrovato morto, nel suo A quanto pare ai magistrati di Viterbo non che adesso vedremo. braccio vengono rinvenuti due buchi (gli uni- risulta neanche che Porcino – ufficialmente Un eroinomane… controllato ci in tutto il corpo). Su questo la Procura so- titolare di una sala giochi – abbia un cellula- Il giovane medico, secondo Pazienti e Pe- stiene una tesi per noi del tutto nuova: che re. Dunque non si sa se questo tizio parli al troselli, si faceva di eroina ma non era un sarebbero stati praticati in tempi diversi. Ce telefono e con chi, se faccia uso tossicodipendente. Si drogava, a loro dire, ne sarebbe uno recente e uno più vecchio. dell'apparecchio di altri (eventualmente di solo in certi momenti, magari quando era de- Questo secondo Pazienti e Petroselli dimo- chi), quali sono i contenuti dei suoi presunti presso, ma l’eroina riusciva a tenerla sotto strerebbe tre cose: che Attilio si drogava, che colloqui telefonici soprattutto nel periodo in controllo, senza subirne dipendenza. L’eroi- quella sera non era la prima volta che si dro- cui si è recato a Viterbo, e cosa abbia fatto na? Sotto controllo? Senza subirne gava, e che era un drogato “controllato”. Ele- realmente nella città laziale nei giorni della dipendenza? mentare, Watson. sua degenza. Non si sa praticamente nulla. Si I familiari smentiscono categoricamente Lo scandalo delle impronte digitali sa solo che ha contattato Attilio – autonoma- che Attilio si drogasse, qualche spinello al I magistrati non hanno spiegato per quale mente o per mezzo di Ugo? – per un inter- tempo del liceo, poi basta. La madre sostiene ragione – malgrado le ripetute richieste della vento alla prostata (lo stesso, guarda caso, al che beveva un bicchiere di vino ogni tanto, a famiglia Manca e dell’avvocato Repici – per quale si è sottoposto Provenzano). tavola nei fine settimana, ma mai alla vigilia ben otto anni si sono rifiutati di rilevare le Non sappiamo se Porcino c’entri qualcosa di un intervento chirurgico, in sala operatoria impronte digitali sulle due siringhe. in questa vicenda, però sia in lui che in Ugo voleva essere lucido. I genitori, si sa, sono In conferenza stampa hanno dichiarato che Manca si riassumono due incredibili obnubilati da dolore, quindi sono portati a siccome le siringhe erano troppo piccole (im- paradigmi: l’appartenenza a un mondo che si raccontare balle, non lo fanno per male… maginiamo delle normali siringhe da insulin- spinge fino a Viterbo per farsi curare da un certo. E i colleghi, e il personale a: sono proprio così piccole?), la Procura non medico bravissimo (ma “drogato”), e il modo dell’ospedale “Belcolle”, e gli amici di Viter- ha ritenuto di ordinare il rilevamento delle di condurre le indagini da parte degli investi- bo? Anche loro raccontano un sacco di balle. impronte perché non si sarebbe trovato nulla.

I Sicilianigiovani – pag. 86 www.isiciliani.it “SUICIDATO” DA PROVENZANO? DOSSIER IL CASO ATTILIO MANCA

È possibile una cosa del genere con i Candeloro Nania (cugino dell’ex ministro), variegate entità e parecchia gente sofisticati mezzi scientifici di cui dispongono con l’ex presidente della Provincia di Messi- recatasi dai magistrati a le Forze di polizia? na Giuseppe Buzzanca, e con tanti altri auto- testimoniare contro quel “drogato di Attilio Soltanto poco tempo fa, dopo una precisa revoli personaggi. Manca”. Significa qualcosa o pensiamo che i richiesta del Gip, le analisi sulle siringhe Per la Procura di Viterbo, Barcellona non contesti non contino nulla? sono state fatte. Su una non è stato trovato torna alla ribalta per questo. Torna alla ribal- Le telefonate scomparse nulla, sull’altra una labile traccia non ta per le presunte pratiche a base di droga da Ma ipotizziamo pure, Signor Gip, che assolutamente comparabile a un’impronta, parte di Attilio e del “gruppo” barcellonese Attilio fosse davvero un drogato. Questo quindi da non considerare valida come pro- presente nel Lazio. Tutto qui. spiega a tutti i costi una morte per overdose? va. Dalle analisi effettuate non è stato accer- Ai magistrati di Viterbo sfuggono eviden- Questo significa che i magistrati non abbiano tato né che Attilio si sia drogato, né che altri temente dei tasselli importanti per completa- il dovere di indagare a trecentosessanta gra- lo abbiano drogato forzatamente per simulare re il mosaico. Eppure tante volte è stato scrit- di? Questo significa non considerare anche una morte per overdose. Non esiste alcuna to – e i procuratori sicuramente lo hanno let- l’ipotesi dell’omicidio, magari tenendo conto prova sia nell’un senso che nell’altro. Però i to – che in quella cittadina della lontana Sici- che la scena del presunto delitto potrebbe es- magistrati affermano che in una delle sue si- lia esiste un circolo paramassonico denomin- sere stata camuffata? ringhe è stata rinvenuta una minuscola trac- ato “Corda fratres”, che occupa un intero pri- Anche ammesso che Attilio fosse stato un cia di eroina. mo piano di un palazzo del centro. drogato, non sarebbe stata utile una maggiore L'esame salta fuori otto anni dopo Chi non è di Barcellona pensa al classico prudenza sulla dinamica della morte, dato E così per la prima volta abbiamo sentito circolo di paese, dove si gioca a carambola o che diversi elementi ci portano a ritenere che parlare di esame tricologico. I giudici hanno a carte, si legge il giornale, si conversa ama- quella sera, nella casa di Attilio Manca, po- garbatamente spiegato che trattasi di analisi bilmente di corna e di politica, si organizza- trebbe esserci stato uno scontro violento? sul capello della vittima per accertare se que- no dotte conferenze di letteratura e di arte. Non è detto che sia così, ma non può esse- sta abbia assunto degli stupefacenti. Ebbene: La “Corda fratres” è anche questo, ma è re escluso a priori. Eppure la Procura di Vi- ci è stato detto che sì, anche nei capelli di At- molto altro. Pur essendo frequentata anche terbo lo ha escluso dicendo “Non ci sono ele- tilio sono state trovate delle tracce di da gente perbene, è un centro di potere dove menti”. Li ha cercati? stupefacenti. Ecco la prova “inconfutabile”. i boss Gullotti e Cattafi convivono alla luce Fin dall’inizio si è sposata la tesi della A parte il fatto che non è stato specificato del sole col magistrato Cassata e con l’ex mi- morte per overdose “volontaria”, e non ci si è di quali stupefacenti si tratta, non si com- nistro Nania, con il cugino sindaco e col pre- spostati di un millimetro. prende perché questo esame tricologico sia sidente della Provincia. Un livello superiore, Restano poi da chiarire i gialli di almeno saltato fuori dopo otto anni, senza che alla che bypassa il livello medio delle persone due telefonate intercorse fra Attilio e la sua famiglia Manca sia stato notificato nulla, e perbene e decide il destino della città. famiglia, che secondo il legale dei Manca senza che le sia stata data la possibilità di no- Altro che un circolo di paese... non risultano nei tabulati telefonici. minare un perito di parte. Non c’è giovane di Barcellona che, conse- Il giallo delle due telefonate Però siccome nella siringa è stata trovata guita la laurea, non si iscriva alla “Corda fra- La prima telefonata proviene dalla Francia eroina, siccome “è provato” che “Manca At- tres”. Sicuramente per prestigio, ma anche nello stesso periodo in cui viene operato Pro- tilio si sia inoculato volontariamente l’eroina per “sistemarsi” professionalmente attraverso venzano. In quel caso Attilio dice alla madre nel braccio sinistro”, siccome i vicini di casa le potenti aderenze di cui dispongono i per- che deve assistere a un intervento. A quale? non hanno sentito rumori, Manca Attilio è sonaggi più in vista. Non si sa. morto drogato. Stop. Come si spiega che il magistrato Franco Il procuratore Pazienti ha affermato che Le indagini sul procuratore Cassata Cassata, vero animatore del Circolo – pur dai controlli effettuati, il dottor Manca in La droga, secondo i magistrati laziali, sa- essendo da anni oggetto di durissime interro- quel periodo risultava in servizio al “Belcol- rebbe stata una pusher romana a fornirgliela, gazioni parlamentari, di inchieste giudiziarie le”. Come se con un aereo non fosse facile l’unica persona, tra i cinque indagati, su cui e giornalistiche, pur essendo chiacchierato raggiungere la Francia in poche ore anche la Procura chiede il rinvio a giudizio. per le sue amicizie discutibili – diventa Pro- nei fine settimana o nei giorni liberi. Evidentemente ci saranno prove inoppu- curatore generale di Messina? Solo oggi, La seconda telefonata riguarda l’ultimo gnabili per affermare con sicurezza un messo sotto inchiesta dalla Procura di Reg- colloquio fra Attilio e la madre, intercorso il assunto del genere, In conferenza stampa è gio Calabria con accuse gravissime, al Csm giorno prima del ritrovamento del cadavere. stato detto che la pusher capitolina riforniva si parla di un suo trasferimento per incompa- Il medico – chissà da quale luogo e in quale di stupefacenti il “gruppo” barcellonese pre- tibilità ambientale. Solo oggi, cioè quando situazione, ma sicuramente provato – avreb- sente nel Lazio. Il “gruppo barcellonese”. Di Cassata è alla soglia della pensione. be lanciato dei messaggi in codice in cui cui Attilio avrebbe fatto parte. Formato da Come si spiega il fatto che diverse testi- avrebbe cercato di dire di cercare la verità chi? monianze rese all’Autorità giudiziaria contro proprio a Barcellona Pozzo di Gotto. Ecco allora che Barcellona torna alla ribal- Attilio Manca provengano dall’ambiente del- Congetture anche queste, certo, ma ci chie- ta, non come epicentro di una criminalità or- la “Corda fratres” fortemente intossicato da diamo se è vero che nei tabulati quelle due ganizzata che ha contatti non solo con il “go- certi condizionamenti? Testimonianze che telefonate non risultano. I procuratori hanno tha” di Cosa nostra siciliana, della ‘ndran- cozzano con quelle di Viterbo, che paiono di detto che quelle telefonate non ci sono mai gheta calabrese e della camorra campana, ma segno completamente opposto. state. Ne prendiamo atto. con altissimi magistrati come il procuratore Quei rapporti “altolocati” Quel che appare certo è che ci troviamo di generale di Messina Franco Antonio Cassata E qui per dovere di cronaca bisogna dire fronte a tanti, troppi, “buchi neri” che Lei, – residente da sempre a Barcellona, ricadente che i rapporti “altolocati” intessuti all’interno Egregio signo Giudice per le indagini nello stesso Distretto giudiziario messinese – di quel sodalizio non si fermano qui. C’è preliminari, è chiamato a chiarire attraverso oggi sotto inchiesta per concorso esterno in l’amicizia stretta fra Ugo Manca (e la sua fa- un compito che si prospetta assai delicato. associazione mafiosa; con un ex ministro miglia) con il giudice Cassata, l’amicizia Buon lavoro. come Domenico Nania (oggi vice presidente stretta fra Ugo Manca (e la sua famiglia) con del Senato), con l’ex sindaco di Barcellona Rosario Cattafi, l’amicizia stretta fra queste

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Mafia Spa Puzza di droga la nuova economia

Un esempio di certe operazioni finan- Quanto incide la crisi fi- Il nuovo salto di qualità ziare viene fornito da una recente inchie- nanziaria globale nelle Nella seconda metà del 2008, quando sta di due economisti colombiani, Ale- le banche si trovavano ad affrontare pe- jandro Gaviria e Daniel Mejiia dell'Uni- casse del crimine orga- santi problematiche di liquidità, le orga- versità di Bogotà: il 97,4% degli introiti provenienti dal narcotraffico in Colom- nizzato? Secondo recenti nizzazioni criminali mondiali, da sempre dedite al riciclaggio di denaro, sono en- bia viene puntualmente riciclato da cir- indagini, il mondo della trate in maniera più preponderante nel cuiti bancari di Usa ed Europa. E non è mondo della finanza passando dalla porta una cifra da poco: si parla di 352 miliardi finanza sarebbe sempre principale grazie alla fornitura di un di dollari. Ma se per le banche il vantaggio è più collegato con le ma- enorme flusso di capitali. E se questo “quadro” era già concreto e reale ancor prettamente commerciale, per la crimina- fie e i cartelli dei narcos prima del crack Lehman, che ha dato il lità è doppio. Da una parte la connivenza via alla crisi economica globale, a mag- del sistema bancario permette alle mafie gior ragione oggi, che ci troviamo in una di ripulire i propri guadagni illeciti, di Aaron Pettinari situazione peggiore, è evidente come le dall'altra la crisi offre grandissime occa- www.antimafiaduemila.com banche del mondo vengono attratte dal sioni per aumentare il bacino dei propri denaro facile del crimine. affari, specie nel campo dell'usura o del La casistica è davvero vasta. Si può mercato nero. pensare alla Wachovia Bank, che ha let- Secondo lo scrittore e giornalista vene- Uno schema logico che profetica- zuelano Moisés Naím: “Fino a pochi mente era già stato individuato da teralmente “chiuso più di un occhio” sul- le transazioni di denaro legate alla guerra anni fa le mafie avevano molta influenza Giovanni Falcone. Nel novembre 1990, su alcuni personaggi all’interno dei go- in una conferenza tenutasi presso il della droga in Messico. O ancora di HSBC, che ha fatto fronte a 700 milioni verni, ora sono i governi stessi a prende- Bundeskriminalamt di Wiesbaden re il controllo delle reti illegali interna- (RFT) segnalava come l'apertura delle di dollari in sanzioni per aver favorito il riciclaggio di denaro di signori della dro- zionali”. frontiere all'interno della Comunità Secondo Naìm esempi concreti a ri- Europea avrebbe necessariamente fa- ga messicani, terroristi internazionali e banche iraniane (sottoposte a embargo). guardo “vengono dati dall'ex giudice su- vorito l'espansione della mafia e della premo Eladio Aponte, che in Venezuela criminalità organizzata con i sistemi sta fornendo prove che dirigenti mafiosi. Banche e mafia governativi di primo piano sono anche i capi di importanti bande criminali inter- Da quel momento in poi, infatti, il si- Secondo le stime delle Nazioni Unite, nazionali. Per non parlare dell’Afghani- stema economico è stato profondamente il riciclaggio di denaro sporco nel 2009 stan, dove il fratello del presidente, il go- deregolarizzato, seguendo le regole della ammonterebbe ad un volume di 1600 mi- vernatore di Kandahar Ahmed Wali Kar- globalizzazione economica, basata su liardi di dollari, di cui oltre un terzo risa- zai, assassinato nel 2011, era stato ripetu- consumismo, operazioni finanziarie spre- lirebbe a forme di crimine organizzato. tamente accusato di essere coinvolto nel giudicate e privatizzazione. Ed è su que- Nel febbraio 2012, in una recente se- traffico d’oppio, la principale attività sto sistema che le mafie transnazionali duta del congresso USA sul crimine or- economica del Paese”. hanno tratto una crescita esponenziale ganizzato, il capo della Sezione Riciclag- del proprio guadagno. E con la crisi eco- gio del Dipartimento di Giustizia degli In Italia... nomica le possibilità si sono allargate ul- Stati Uniti, Jennifer Shasky Calvery ha teriormente. ricordato come: “Le banche negli Stati Le mafie, di fatto, sono le uniche “im- Uniti sono usate per accogliere grandi Ovviamente neanche l'Italia è immune prese” ad avere enormi disponibilità di quantità di capitali illeciti occultati nei dall'incidenza delle criminalità organiz- denaro (proventi dei traffici illeciti ndr) miliardi di dollari che vengono trasferiti zate. Secondo l'ultimo rapporto di Sos da poter investire in ogni settore. tra banca e banca ogni giorno”. Impresa “Mafia spa” fattura oltre 100 miliardi di euro all’anno, il 7% del Pil.

I Sicilianigiovani – pag. 42 www.isiciliani.it

“Duecentotrenta gruppi operativi della 'ndrangheta in Germania”

Secondo l'associazione “Le imprese glia in questo modo diventa più difficile strati, passando dal Sudamerica alla Gre- italiane subiscono 1.300 reati al giorno, perché si tratta di sconfiggere la corru- cia, anche da un'indagine dall'antimafia 50 all’ora, un reato al minuto ed è sem- zione che con la mafia è una faccia della milanese nel 2011, che portò all'arresto pre più difficile distinguere tra economia stessa medaglia. Speriamo che il Parla- di 11 persone, al sequestro di 117 chili di legale e non”. Il motivo? “Le imprese (e mento nazionale riesca ad approvare su- cocaina, 48 di hashish. Non solo. Secon- non solo) sono attratte da capitali mafiosi bito la legge anticorruzione”. do altri dati nel Paese ellenico, venendo a e quindi possono diventare complici. Un appello lanciato anche dal fondato- mancare i canali di prestito ufficiali a Proprio grazie alla connivenza con il re di Libera don Ciotti: “Nessuno sconto, causa della crisi, sempre più persone ri- mondo politico e amministrativo e di nessuna mediazione è possibile nella lot- corrono ai prestiti illegali, rivolgendosi professionisti compiacenti le mafie si ta alla corruzione, così come nella lotta agli strozzini. Un mercato nero di prestiti sono insediate nel Centro e Nord Italia. al riciclaggio e alle mafie. La conven- illegali che produrrebbe un giro d'affari Controllano la quasi totalità del mercato zione di Strasburgo parla chiaro: la cor- di circa 5 miliardi di euro all'anno. del gioco d’azzardo, anche lecito, dello ruzione deve essere sradicata. Quindi il Un'attività che pare sia quadruplicata smaltimento dei rifiuti, specialmente Ddl sulla corruzione in discussione al dall'inizio della crisi nel 2009. quelli tossici e nocivi, del ciclo delle co- Parlamento non deve essere svuotato da struzioni fino ad arrivare a nuovi settori”. mediazioni che ne mortificano i contenu- Mafie italiane in Germania Grazie alla liquidità di cui dispongono, ti. Deve diventare il trampolino di lancio senza il bisogno di accedere al regolare di una vera lotta alla corruzione che ogni Non si può poi dimenticare la Germa- credito bancario (anche se non sono da anno si mangia ben più di quel 3% del nia. Sono passati poco più di cinque anni, escludere aiuti da banche “amiche” ndr), Pil italiano, cioè di quei 60 miliardi di da quando il 15 agosto 2007 a Duisburg , le mafie non risentono della crisi ed anzi Euro denunciati dalla Corte dei Conti”. sei persone vennero trovate assassinate la sfruttano aprendo nuove strade. Anche il resto d'Europa non è immune davanti al ristorante “da Bruno”. Era alla presenza delle mafie. Spagna e Gre- l’ultimo atto della “faida di San Luca”, Imprenditori tentati cia sono divenuti i nuovi “Stati porta” tra i clan di 'Ndrangheta Nirta-Strangio e per le rotte della cocaina in Europa tanto Pelle Vottari, iniziata nel 1991. Non è improbabile che imprenditori che la “capitale” della Catalogna, Barcel- Le indagini di questi anni hanno dimo- onesti ma in difficoltà, a cui le banche lona, viene definita come “la nuova Mar- strato il radicamento delle organizzazioni hanno chiuso i rubinetti del credito, pos- siglia”. E' li che 'ndranghetisti, narcos criminali italiane nella Bundesrepublik. sano rivolgersi alla criminalità organiz- colombiani e messicani si incontrano per Nel 2009 il Bundeskriminalamt, la poli- zata per sopravvivere, tanto che il racket quella che ormai è una joint-venture zia criminale tedesca, ha dichiarato che dell’usura legato alle cosche, già oggi della cocaina con ricavi da capogiro esistevano in Germania 230 n’drine con sufficientemente diffuso, potrebbe dive- (mille euro per ogni euro investito nel 1800 affiliati. nire la nuova fonte di liquidità per gli im- sistema produttivo ndr). Un dato importante, e indicativo di prenditori. E ciò ovviamente distrugger- Proprio la 'Ndrangheta, sostituendosi a come lo Stato tedesco oggi sia divenuto ebbe ancora di più la nostra economia. Cosa nostra come broker internazionale punto nevralgico di contatto e di "intelli- A rendere ancor più grave la situazione dei traffici di droga, rappresenta uno dei gence" tra le varie mafie internazionali in nel nostro Paese è poi il meccanismo di massimi esempi di nuova “holding crimi- Europa. Ad attirare i criminali più che la integrazione che si è avviato non solo tra nale”. Un'organizzazione talmente poten- posizione centrale all'interno del conti- le varie mafie (Cosa nostra, 'Ndrangheta te da gestire direttamente l’importazione nente Europeo sono le stesse leggi tede- e Camorra) ma anche con il sistema cri- della cocaina verso l’Europa , utilizzando sche, troppo deboli e inefficaci e i metodi minale della corruzione politica. rotte sempre più sicure che coinvolgono d'indagine limitati in materia di organiz- “Con il sistema di corruzione così dif- America, Africa ed Europa, grazie ai rap- zazione criminale. fuso in tutto il Pese è stato introdotto un porti con le mafie di numerosi paesi. Non Nella Repubblica Federale, come in nuovo modo per convivere con la mafia è un caso che la 'Ndrangheta sia inserita tutti paesi Ue eccetto l’Italia, non è rico- – ha ricordato ancora una volta il procu- nella black list delle organizzazioni terro- nosciuto infatti il reato di associazione ratore aggiunto di Palermo Antonio In- ristiche dal governo degli Stati Uniti. mafiosa né sono previste norme sul car- groia al Festival della Legalità - La batta- Traffici internazionali di droga dimo- cere duro per i mafiosi.

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“Alcune banche hanno superato la crisi con i finanziamenti delle mafie”

Come se non bastasse, le leggi sul rici- e internazionale - diceva nel 1990 - Ciò claggio di denaro, compreso quello claggio sono più blande rispetto al nostro significa soprattutto l’abolizione dei co- attraverso il sistema finanziario”. Rifor- Paese (secondo un’indagine Ocse sul siddetti paradisi fiscali, che fino ad oggi me importanti quanto necessarie. tema, in Germania nel 2011 sono stati hanno reso vani i tentativi, anche i più Non a caso Antonio Ingroia ha detto sì “recuperati” 170 milioni di euro contro decisi, di alcuni Paesi per identificare i al lavoro in Guatemala dove le Nazioni 1,3 miliardi dell’Italia), dato che per que- flussi di denaro provenienti da attività il- Unite gli hanno chiesto di dirigere una sto reato è prevista l’”inversione lecite. Questa è una lotta in cui si devono Commissione internazionale contro dell’onere della prova”, ovvero chi fa un sentire impegnati tutti i componenti della l’impunità. investimento non è obbligato a provare comunità internazionale, perché dall’esi- Il procuratore aggiunto, spiegando le che i soldi provengano da una fonte puli- to di questa lotta dipende se la criminali- proprie motivazioni, ha ribadito: “è fon- ta. A ciò si aggiungono i limiti d'indagine tà organizzata potrà essere distrutta o al- damentale potenziare l’azione di contra- per gli inquirenti con l'impossibilità di meno ridimensionata entro limiti in cui sto su scala transnazionale. L’Italia, che effettuare intercettazioni in luoghi pub- non rappresenti più una seria minaccia suo malgrado ha esportato la mafia, ora blici o appartamenti privati. per la società”. Ed è in questa direzione deve portare all’estero anche l’antimafia che cerca di muoversi la nuova commis- sotto il profilo organizzativo e strategico. Il contrasto internazionale sione antimafia europea che ha come In Guatemala la Commissione contro presidente l'europarlamentare italiana l'impunità in Guatemala ha diverse fun- Mettendo insieme tutti questi dati si Sonia Alfano. zioni: la prima è legislativa, con supporto evince come i capitali mafiosi stanno “Di recente, la ’Ndrangheta ha riciclato di conoscenza per nuove leggi, l'altra è traendo profitto dalla crisi economica eu- 28 milioni di euro in poche ore, acqui- giudiziaria poiché a causa della grande ropea e, più in generale, dalla crisi eco- stando un intero quartiere in Belgio” - ha corruzione in quel paese vi sono poche nomica dell’Occidente, per infiltrare in raccontato la presidente del Crim. condanne e molte assoluzioni”. maniera capillare l’economia legale. Ep- “Il parlamento europeo - ha continuato pure tali capitali non sono solo l’effetto - vuole conoscere il modello Italia di lot- Una sfida internazionale della crisi globale, ma anche e soprattut- ta alla mafia, che tanti risultati ha dato to la causa, perché presenti nei flussi sul fronte del contrasto all’ala militare “In questo quadro – ha aggiunto Ingro- economici sin dalle origini di questa cri- delle organizzazioni criminali e per que- ia - avendo io partecipato (per attività di si. Nel dicembre 2009, il responsabile sto dopo aver visitato la Serbia sarà pre- investigazione e convegnistica) a numer- dell’Ufficio Droga e Crimine dell’Onu, sto in Italia a Palermo, Roma e Milano osi incontri in Guatemala mi è stato of- Antonio Maria Costa, rivelò di avere le per ascoltare non solo magistrati e inve- ferto, dal capo di questo organismo che prove che i guadagni delle organizzazio- stigatori, ma anche rappresentanti del si- poi è l'ex governatore generale del Costa ni criminali fossero l’unico capitale stema bancario e del mondo imprendito- Rica, l'incarico di guidare l'unità di inve- d’investimento liquido che alcune ban- riale. Ma le audizioni sono mirate anche stigazione. con me collaborano una qua- che avevano avuto a disposizione duran- a capire perché l’Italia sia in ritardo sulla rantina tra magistrati e poliziotti prove- te la crisi del 2008 proprio per evitare il legislazione riguardante il riciclaggio e la nienti da tutto il mondo. Per me è una collasso. corruzione. Ad esempio, continua a non sfida affascinante. Vent'anni fa Giovanni Una soluzione ad una problematica essere previsto il reato di Falcone per primo capì che bisognava ri- così globale è chiaro che non può essere autoriciclaggio”. lanciare la sfida sul piano nazionale. Io trovata solo dall'inasprimento delle leggi Tra gli obiettivi fissati dalla Alfano an- credo che sia arrivato il momento di pun- di un singolo Paese ma deve essere af- che quello “di predisporre un piano di tare al livello internazionale con un'azio- frontato in una maniera globale così contrasto a livello europeo, con la previ- ne che va pensata, coordinata e attuata. come ha sempre chiesto Giovanni Falco- sione di un testo unico antimafia, che Bisogna contare su organismi stabili in ne. permetta in tutti i paesi dell’Unione Eu- cui ci si incontra e ci si confronta. Tanto “Persiste dunque la necessità di un cor- ropea di punire la partecipazione ad or- in America quanto nell’Est, europeo e rispondente adeguamento della legisla- ganizzazioni mafiose, di aggredire i pa- asiatico”. zione internazionale e della realizzazione trimoni criminali e di contrastare effica- di una costante ed efficace collaborazion- cemente i fenomeni corruttivi e il rici-

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Memoria/ Giovanni Spampinato Il compagno cronista Un mestiere così Nella Sicilia degli anni Settanta, fra mafia e strategie della tensione di Attilio Occhipinti

Sei pallottole e Giovanni Spampinato «Negli ultimi anni Novanta, quando ho archiviata, quella della Busso Sebastiano muore. Ragusa, la notte del 27 ottobre cominciato a occuparmi del caso, si tratta- S.r.l. nei confronti di Claudio Conti (Le- 1972, perde un giovane giornalista, fatto va di una storia dimenticata, rimossa, te- gambiente), Giulio Pitroso e il direttore fuori perché faceva bene il suo lavoro, nuta in vita solo dal ricordo che custodi- della testata La Verità. A questo proposito che, secondo alcuni, coincide col ficcare il vano dei fatti alcuni amici e compagni del Giulio Pitroso: «La reazione dei miei co- naso in faccende poco chiare. Troppo sco- giovane ucciso. Lungo quei sentieri mi noscenti alla querela è stata più vicina a modo in questo caso, soprattutto dopo che sono trovato quindi a “incontrarlo” e a un coro di 'telavevodetto', rispetto a un aveva documentato l’alleanza fra gruppi confrontarmi con la sua esperienza, con il minimo accenno di vicinanza, termometro neofascisti e criminalità organizzata. Era suo punto di vista». del fatto che la mentalità comune - senza corrispondente de L’Ora e dell'Unità ai L’esempio di Carlo Ruta è utile per ana- voler troppo generalizzare - di Ragusa tempi della “strategia della tensione”. lizzare altre sotie simili, dove un tipo di vive ancora in un senso di forzato perbe- Sono trascorsi quarant’anni da quella narrazione scomoda (tipicamente, nismo, per cui non ci si deve mai esporre notte e i Ragusani non sembrano ricordare l'inchiesta, trova ostacoli che rendono tor- apertamente». molto la figura di Giovanni Spampinato. tuoso il cammino verso la cosiddetta real- Forse siamo difronte ad un cambio di Che il giornalismo d’inchiesta, quello tà dei fatti. tendenza, poiché in passato si era solito che narra il marcio, quello che denuncia la ferire fisicamente gli “impiccioni”, men- corruzione e inchioda i criminali, sia peri- Il “Clandestino” e gli altri tre in questo presente sembra ferir di più coloso è risaputo. Non si rischia solo di la notifica del tribunale. Senza dimentica- essere ammazzati. Ma anche di essere di- «L'anno scorso abbiamo documentato il re gli espliciti atti intimidatori come quel- menticati, che poi è come morire. Li chia- degrado in cui versava una parte lo subito dal giornalista modicano Saro mano i rischi del mestiere. dell'ospedale di Modica: quadri elettrici Cannizzaro, collaboratore del Giornale di «Questo atteggiamento di fiducia nel con l'acqua sotto, tubi rotti, rifiuti di ogni Sicilia, al quale fu bruciato il portone di proprio mestiere, di giornalista che tiene sorta. Abbiamo pubblicato un video e un casa nel settembre del 2011 oppure l’epi- gli occhi bene aperti, credo sia il primo articolo. La risposta non è stata "Prov- sodio che ha visto coinvolta Pinella Dra- insegnamento che possono trarre dalla sua vediamo subito" ma "Vi quereliamo go, giornalista sciclitana anche lei collab- breve esperienza di vita i giovani di per procurato allarme e violazione di oratrice del Giornale di Sicilia, cui ignoti oggi»: questa è l’eredità di Spampinato domicilio". Ovviamente non c'era nessun hanno incollato con della colla attack il secondo Carlo Ruta, giornalista d’inchie- cartello che vietava l'accesso. Comunque lucchetto della cappella in cui riposa il de- sta, autore di “Morte a Ragusa” (2004), alla fine, anche dopo le proteste di molti, funto marito. che fa luce sulla storia del cronista. la querela non è stata presentata. Non ave- In provincia c'è pure ScicliPress, carta- Lo stesso Ruta è stato al centro di una va senso. La cosa bella di questa storia è ceo mensile, nato nel 2008. Ne parlano vicenda che l’ha visto coinvolto, suo mal- che quei settori che abbiamo visitato sono Bartolo Lorefice e Paolo Cirica: «Gio- grado, con l’accusa di stampa clandestina. stati puliti subito dopo. Quindi avevamo vanni Spampinato vive e cammina con Per questo è stato condannato nel 2008, ragione», dice Giorgio Ruta de Il Clande- le gambe dei giovani iblei impegnati nel ma assolto dalla Corte suprema di Cassa- stino, mensile cartaceo di Modica nato nel mondo del giornalismo (tesserati e non) zione nel 2012, in quanto la presunta 2006. e che, da free lance, danno dignità e lustro “clandestinità” di cui era stato accusato «E’ vero che oggi per minacciare un ad una categoria che, dalle nostre parti, ha non può essere estesa ad un blog su inter- giornalista si usa di più l'arma della quere- proprio bisogno di nuova linfa. Penso al net. Da ricordare anche l’episodio in la che quella dell'aggressione fisica. A nostro ScicliPress, ma anche agli amici de cui, una notte, gli viene rubata la mac- volte esistono querele che hanno soltanto Il Clandestino, di Generazione Zero e ai china con dentro le copie di “Morte a lo scopo di intimidire, niente di più», con- singoli disseminati in giro per la provin- Ragusa”, che il giorno dopo sarebbero tinua Giorgio Ruta. cia: Roberto Sammito a Scicli, Andrea state distribuite. Una querela è stata invece recentemente Sessa e Andrea Gentile a Vittoria.

I Sicilianigiovani – pag. 45 www.isiciliani.it “Un bel premio. Alla memoria” Crediamo che Spampinato sarebbe APPUNTI DI VIAGGIO orgoglioso del nostro impegno per una informazione con la schiena dritta». DI UN 21 MARZO Il mosaico del giornalismo ibleo nel di Giulio Pitroso 2011 si è arricchito di un altro tassello, Generazione Zero, quotidiano online im- La pelle del bus era blu. I bagagli ripo- pegnato nella realizzazione d’inchieste le- savano nel suo ventre e noi sulle sue sco- gate all’ambiente e alle precarie condizio- mode poltrone. Saremmo potuti andare ni dei siti archeologici, con un occhio di con il viaggio organizzato, ma il nostro riguardo verso i giovani, gli immigrati, i programma non poteva prevederlo. precari. L’Unione degli Studenti (UdS), cui face- vamo parte, imbastiva un coordinamento I giovani cronisti di ora nazionale di un giorno dopo la manifesta- zione, approfittando anche dei rimborsi Al giornalismo ragusano di nuova gene- per le spese di viaggio di Libera. Così, a razione dobbiamo accostare la tradizione ridosso di quel 21 marzo 2010, XV gior- incarnata da Sicilia Libertaria, il mensile nata memoria e impegno in ricordo delle anarchico, giunto al suo trentaquattresimo vittime delle mafie, partivamo verso anno di vita, diretto da Pippo Gurrieri. Un sce poco Giovanni Spampinato. Qui ne Milano: manco a dirlo, tutto il carico del esempio di giornalismo militante che ha ne parlano poco e, magari, male. Perché nostro bistrattato idealismo ci faceva sem- fatto e continua a far parlare di sé anche “l”hanno ammazzato per un fatto di brare questa storia di quasi picari una ro- oltre lo stretto di Messina. antipatia”, perché “era un giornalista mantica avventura. L’eredità e il ricordo di Giovanni Spam- azzardato”, perché “le chiacchiere non Piero, allora coordinatore della sezione pinato vivono nel lavoro dei giovani gior- costano un centesimo”. Intanto nel 2007 il dell’UdS Ragusa, andava allo scientifico, nalisti ragusani che scrivono fino a consu- Presidente della Repubblica, Giorgio all’ultimo anno. Era l’incarnazione dello marsi le dita, denunciando la corruzione e Napolitano, ha insignito Spampinato del stereotipo di Sinistra: i dreadlocks raccolti l’indecenza di certi ambienti dall’aria premio Saint Vincent per il giornalismo in una fascia, vari e lunghi discorsi in ta- malsana. Eppure, tra la gente, lo si cono- alla memoria. Alla memoria, appunto. sca, pretese di ragionevole cambiamento. Eravamo solo in due a partire, anche per Scheda via della fifa matta di essere bocciati che GIOVANNI SPAMPINATO hanno gli studenti al secondo quadrime- stre. Raccolto nella paura ben più concre- Città: Ragusa ta del freddo nordico, m’ero equipaggiato Mestiere: Studente di Filosofia/Giornalista per l’Unità, L’Ora, Dialogo di eskimo in poliestere, diffidenza alle Specialità: strategia della tensione, rapporti tra criminalità e neofascismo, archeomafie Assassinio: operato da Roberto Campria, sulla base di una presunta persecuzione nei sale da barba, gigantesco zaino militare suoi confronti da parte del cronista. Figlio dell’allora presidente del tribunale di Ragusa, modello “Grande Guerra”, con sacco a Campria sarà condannato a 21 in primo grado, a 14 in appello, ma ne sconterà solo 8. pelo annesso; Piero optava per una sobria Campria era stato sospettato dal giornalista dell’omicidio dell’ingegnere Tumino, come giacca a vento e uno zainetto reduce delle lui vicino all’estrema destra e coinvolto nell’antiquariato. medie. Eravamo due profughi. Riconoscimenti: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha consegnato alla Alle tre del pomeriggio, la corriera par- memoria il Premio Saint-Vincent nel 2007. tì. Ci lasciammo alle spalle le livide pietre La quinta edizione del “Master in giornalismo investigativo e analisi delle fonti do- cumentarie” di Milano, promosso dall’Associazione Giornalismo Investigativo, è stato di Ragusa, l’insistente attitudine alla piog- intitolato alla memoria del giornalista siciliano Giovanni Spampinato nel 2011. gia del suo cielo, la massa indifferente dei La sala stampa della Provincia di Ragusa è stata intitolata a Giovanni Spampinato. Sul concittadini. Quest’ultima, nostra cono- suo utilizzo si è aperta una ragionevole polemica, che ha visto addirittura documentare scente stretta, s’era palesata quando i me- la scomparsa della targa commemorativa della sala stessa. gafoni della protesta gracchiavano contro Sospetti: non sono mai state aperte indagini sulla responsabilità di eventuali mandanti, Gelmini, Fioroni e Moratti, in piazze se- ma è chiaro che diverse ipotesi, ben documentate nell’opera dello storico Carlo Ruta spingerebbero verso una rianalisi del caso. Nel n.9 de “La Verità”, giornale d’inchiesta mivuote o mal riempite. Era successo, diretto da Gianni Bonina, (che sul caso ha scritto un libro, recentemente rielaborato in “Il all’ombra dell’imperiale aquila, sull’asfal- fiele e le furie”), lo stesso parla delle possibilità di riapertura del caso che sarebbero to a forma di M di uno spazio che i più state costruite negli anni Zero; nel numero 10, l’allora Procuratore Fera replica ad alcuni vecchi chiamano ancora “piazza Impero” passaggi dell’articolo. L’opera di Luciano Mirone ne “Gli Insabbiati” e “C’erano dei cani, o di fronte alla lastra dei caduti per mano ma molto seri” di Alberto Spampinato fanno molto riflettere sul caso. A distanza di qua- del fascismo, di faccia alla cattedrale, in rant’anni si potrebbe cominciare a parlare di mandanti e di reti occulte, che avrebbero avuto l’interesse di eliminare questo giovane cronista. piazza San Giovanni. (g.p.)

I Sicilianigiovani – pag. 46 www.isiciliani.it “Un giornalista curioso”

D’altro canto, Ragusa era stata una ca- La stazione di Catania ci si palesò come va. «Dove siete diretti?». Manifestazione pitale del manganello nero, ai tempi una cartolina dall’Inferno: dei signori ar- nazionale antimafia. «No Mafia Day?». dell’ascesa del duce, vuoi la mancanza di roganti dicevano agli autisti dove mettere Non sapevamo che fosse e loro sapeva- latifondo, vuoi lo scarso radicamento ma- la macchina, una vecchia orinava disin- no della nostra. Imbarazzante silenzio. fioso. Era come il nord. Di questo si è volta quasi in mezzo alla gente e ovunque Avevano un accento che profumava di sempre vantata la gente di qui, di essere regnava una disperata calma apparente, soppressata. Eravamo da qualche parte in diversa dagli altri isolani. Isola nell’iso- interrotta dagli annunci di una voce-robot. Calabria; l’aria del mattino era splendida. la. L’attesa fu immensa. Terminò, quando co- «Arrivederci». minciò il buon senso. «Ma sei sicuro che partiva alle sette?» chiesi io. Quando Ragusa esportava fasci Da qualche parte in Calabria Non abbiamo mai avuto talento per i dettagli, anche per quelli essenziali. Il Poiché non è auspicabile cominciare il nostro treno era già passato qualche ora Molti Siciliani pensano che la Calabria percorso su rotaia dagli Iblei e volendo prima, come diceva la scritta tatuata sui sia una terra di disperazione e miseria. noi viaggiare a bassi costi, la nostra prima biglietti, che Piero teneva in borsa. Sembra il colmo. La peggiore maledizio- tappa fu la stazione ferroviaria di Catania. La cosa ci costò qualche decina di euro ne dei Siciliani è, infatti, quella di credersi Negli anni della strategia della tensione, e qualche ora. Partimmo di sera. Le di- i migliori al mondo. Per questo ci interro- Ragusa arrivò ad esportare ed importare scussioni inquiete, cui non si poteva tro- ghiamo spesso del perché qualcuno non neofascisti, in un triangolo speciale con vare una fine, mentre il treno ci cullava valorizzi veramente la nostra terra. Quan- Siracusa e Catania. Quest’ultima oggi si con il suo verso cadenzato, il senso do qualcuno arriva dal mare, sia egli di raggiunge dal capoluogo ibleo in circa d’angoscia di una gioventù che si sa già Washington o di Roma, e impone il suo due ore, a fronte di un centinaio di chilo- senza futuro ci prepararono a un sonno sfruttamento, noi pensiamo che sia il no- metri: le migliorie al percorso sono state profondo, che consumammo sulle brutte stro salvatore, mentre lui s’impone anche segnate da una lotta politica tra Vito Bon- poltrone di uno scompartimento vuoto. su chi vive una storia altrui, come la chia- signore, cugino di Firrarello (Pdl), e Raf- Al mattino, ci svegliarono due poliziotti mava Carlo Levi. faele Lombardo. con un cane. Il nostro aspetto non ci aiuta-

Scheda Qualcuno del settore, pessimista, ci dice del progetto "L'ora di Spampinato", quindi L'ARTE RICORDA che gli artisti sono autoreferenziali, non anche mio, togliere la sabbia che in questi interessa loro fare certi discorsi, neppure pochi decenni si è venuta a creare intorno GIOVANNI SPAMPINATO fuori dai cd. a questa faccenda, sabbia che ha impedito a moltissime persone- specie Canzone Teatro della mia generazione- di venire a “Questa è la triste storia di Giovanni “L’Ora di Spampinato” è un lavoro portato conoscenza della storia e della vita di Spampinato,/cronista del ragusano che avanti da Danilo Schininà e Vincenzo Ca- Giovanni Spampinato, e di tutto il suo cercava la verità./Da solo andò /fino in scone, finanziato anche attraverso libere impegno politico e professionale» dice fondo, ma poi venne ammazzato/dal figlio sottoscrizioni. Il prodotto verrà presentato Giovanni Arezzo, giovane attore ibleo già di un magistrato e dai silenzi di una città” in via definitiva nel quarantennale della diplomato alla “Silvio D’Amico”. fa il pezzo del pozzallese Filippo Susino, morte del giornalista, il 27 ottobre 2012. “Lone Wolf”. A tutt’oggi, è l’unica canzone Danilo Schininà, insieme a Roberto Ros- Cinema che perviene sul tema, a quarant’anni dal- si, è anche autore de “Il caso Spampina- C'è una sceneggiatura mai tradotta in pel- la morte del giornalista. to. Inchiesta drammaturgica”. licola, “Il caso Spampinato – morte di un «La storia di Spampinato io l'ho conosciu- «Per me dar voce a Spampinato ha una giornalista curioso”, che ha ricevuto una ta tanti anni fa tramite un libro di Carlo doppia importanza. Da un lato, mi riempie menzione speciale al Premio Mattator. Ruta. Mi sono subito appassionato del di orgoglio e di responsabilità interpretar- «La sceneggiatura su Spampinato, nono- suo personaggio e mi sono documentato e- anche se solo vocalmente- un person- stante abbia avuto un riconoscimento im- più approfonditamente... E dopo circa 2/3 aggio realmente esistito, che ha vissuto le portante a livello nazionale, a Ragusa è anni mi sono deciso a dedicargli una can- strade e le piazze che vivo anche io ogni stata ignorata anche da chi avrebbe potu- zone!» dice il ventinovenne, ex bassista giorno, un giovane curioso e brillante to avervi interesse. La sceneggiatura è degli Skaramanzia. «Lui era nominato da come anche io spero e sogno di essere stata anche sottoposta alla Rai tramite tutti "lupu solitariu" perché conduceva le che ha inevitabilmente scritto una pagina uno sceneggiatore televisivo che faceva indagini sempre da solo... Era una perso- importante di storia della nostra città, por- parte della giuria del concorso per sce- na diffidente.... Per questo Lone Wolf tando la gente del tempo ad interrogarsi neggiature Mattador 2011» dice Frances- (dall'inglese "lupo solitario")». I più, però, su cose che stavano un po' più in basso co Greco, uno degli autori. di Giovanni Spampinato non sanno nulla. della superficie. Dall'altro lato, è compito (g.p.)

I Sicilianigiovani – pag. 47 www.isiciliani.it “Un vecchio titolo di giornale”

E chi solleva dei dubbi? Si pensi al giornalista che sospettò dei legami tra un imprenditore greco, un certo Mephalo- poulos, venuto a spendere grana a Sira- cusa, e il regime dei Colonnelli: finì am- mazzato e la sua città si distrasse dalla sua scomoda memoria. Nella città imperiale di Roma, cam- biammo treno. Da lì fu tutto svelto. Le mie speranze di arrivare in tempo, si fece- ro, però, tenui. La piana, un po’ imbron- ciata, ci scorreva accanto, attraverso i fi- nestroni. Cielo grigio. Nonostante la fama dei treni nordici, non recuperammo. Fummo a Milano che tutto era già finito. Non ci restò, allora, che dirigerci verso il coordinamento UdS. A Rogheredo, in stazione, aspettavamo un treno, quando ci accorgemmo che, intorno a noi, altri ragazzi aspettavano il mezzo con la stessa aria da naufraghi.

Col naso rotto dai nazisti

C’erano un diciassettenne genovese biondo, una ragazzina vestita da scout, ac- compagnata da un fidanzato alto e barbu- to. Non fu difficile riconoscersi e parlarsi. Difficile fu, invece, mandar giù il boccone amaro delle cose che dicevano i compa- gni: come se un impero crollasse in mano ai barbari. A Padova un adolescente con il «Vegetariano?» chiese la ragazzetta con Le avrebbe capito bene, le nostre angosce. naso rotto dai nazisti, a Genova la scom- il mestolo in mano. No, grazie. Qua e là, i All'amica Angela Fais scriveva così: parsa progressiva del sindacato, a Ragusa meridionali imbastivano cori e altre go- “Come vedi va tutto bene. Con Giaco- la cronica difficoltà di ricambio con nuo- liardate. Mentre affondavo la forchetta, mo si lavora alla perfezione, certo resta ve leve e, su tutto, l’aria di divisione e entrò uno scout con un’icona dall’aspetto sempre il problema economico, il lavoro conflitto tra gruppi di tutta la penisola. familiare, in bianco e nero. mi assorbe molto e rende poco. Ieri Nino Arrivati a destinazione, in un paesino G. mi ha accennato alla possibilità di una della Pianura Padana, trovammo ragazzi “Era di Ragusa”, dissi mia utilizzazione a Catania, sempre come da tutta Italia che stavano già discutendo, collaboratore. Dovremmo parlarne con divisi in gruppi di lavoro. Molti erano i Era la foto di Giovanni Spampinato, un più precisione. Certo che, in un modo o generali, i capi e vicecapi di questo eserci- giornalista di Ragusa, ucciso tanti anni fa nell'altro, debbo trovare una sistemazione to, che si rivelava, in realtà, friabile. C’era per aver fatto bene il suo lavoro. «Era di che mi consenta un minimo di indipen- chi contestava la Cgil, chi temeva gli au- Ragusa» dissi al ragazzo, che, dopo aver- denza economica. E questo, stando a Ra- tonomi; tutti volevano “incidere su deter- mi spiegato di come il suo gruppo lo ave- gusa, non credo sia possibile. Tra l'altro, minate tematiche che stanno a monte”. va “adottato” per la manifestazione, ac- ho la ragazza che studia a Roma, e il fatto Fumanti sigarette a margine delle riu- colse con nordico e partecipe distacco il di vederci solo nelle feste crea problemi. nioni, mentre qualcuno rischiava di inna- mio goffo orgoglio. Comunque, non so proprio cosa farò”. morarsi. Esclusi i capi, nessuno superava i Nel tempo lontano - ma non troppo -, in * * * vent’anni. In serata fu allestita una mensa cui Ragusa viveva una quotidiana violen- E noi che oggi non ci troviamo in con- dagli scout locali, che, con cortesia e di- za politica, connessa al crimine, Giovanni dizioni diverse, ci permettiamo di pensare sciplina, ci servirono della buona pasta ri- Spampinato era un ragazzo di 26 anni, che è come se avessero fatto violenza mestata in un pentolone. uno studente, un giornalista, di Sinistra. pure a noi.

I Sicilianigiovani – pag. 48 i libri di

Kanjano e Carlo Gubitosa la mia terra la difendo un ragazzo, una protesta, una scelta di vita

Introduzione di Don Luigi Ciotti Prefazione di Riccardo Orioles Con un ricordo di Andrea Camilleri

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a rabbia e la speranza di un ragaz- zione che ha scosso la città di Agrigento al grido di zo innamorato della sua terra. Un “Viva il Pool Antimafia!” viaggio nel cuore della Sicilia per Con l’aiuto degli amici e dei familiari di Giuseppe, riscoprire la storia di Giuseppe, il Carlo Gubitosa e Kanjano hanno scoperto gli scrit- ventenne di ti, le esperienze e il grande amore per la terra di che ha affrontato “il pregiudicato Sicilia di questo ragazzo, che ha lasciato una eredi- Sgarbi” con una telecamera, due tà culturale preziosa prima di morire a 22 anni per amici e un pacco di volantini. un incidente sul lavoro. Un racconto a fumetti che Ventidue anni, pastore per vocazione, produttore di non cede alle tentazioni del sentimentalismo e della Lformaggi per mestiere, cittadino indignato per pas- commemorazione sterile, per restituire al lettore sione. Il volto di Giuseppe Gatì è salito agli onori tutta la bellezza di una intensa storia di vita che ha delle cronache nel dicembre 2008 per la contesta- molto da insegnarci.

I SicilianiSicili igiovanigiov ni – pag.p g 49 Quante lotte, e quante volte coi denti stretti e i pugni in tasca ti sei “arraggiato” contro lo schifo che ti circondava.Non so se da qualche parte hai visto quello che hai lasciato (...)

– pag. 50impaginato.indd 30 17/10/12 13:49 vivo in campagna, ed ogni giorno che passa, mi innamoro sempre più delle mie caprette.

ho deciso di rimanere qui, in questa terra bellissima e maledetta, vivendo onestamente, rifiutando il compromesso e l’illegalità. non ho voluto lasciare tutto, come hanno fatto e continuano a fare in tanti. io voglio vedere crescere i miei figli tra il candore dei mandorli in fiore e sotto l’ombra degli ulivi.

impaginato.indd 21 17/10/12 – 13:49 pag. 51 gli autori

Kanjano Carlo Gubitosa Al secolo Giuliano Cangiano, è un cantastorie per Giornalista per mestiere, ingegnere per necessità, bambini e per adulti. Da una quindicina d’anni naviga fumettista per passione. Scopre il potere della scrit- tra la satira, il fumetto e il racconto per l’infanzia: ciò tura satirica e del fumetto sulle pagine del quoti- che conta è raccontare, il mezzo adatto cerca sem- diano Liberazione, dove ha tenuto a battesimo l’in- pre di trovarlo. Laureato in Filosofia con una tesi su serto di satira “Paparazzin” assieme a Mauro Biani, Andrea Pazienza, ha lavorato come autore satirico celebrandone anche il funerale. Per ripicca, assieme per L’Erroneo, , Emme (L’Unità), Paparazzin ad un gruppo di satiri, giornalisti e fumettari ribelli (Liberazione), Il Male e L’Antitempo. Ha pubblicato, ha fondato nel 2009 la rivista di giornalismo a fu- con Gianluca Ferro, “L’estate di Michele” per Sergio metti Mamma! (www.mamma.am). Ha collaborato Staino e “Jano&Drilla” per DedíA Edizioni. Collabo- con molte testate italiane di satira come Il Male, ra con parecchie riviste online e su carta ed è diret- Emme, Il Misfatto. tore editoriale di “Mamma!”, rivista di giornalismo a fumetti e satira. Si guadagna da vivere col design di cose che non indossa e facendo l’illustratore. le altre novità NEL MONDO DI TOM TOMORROW il pinguino il pazzo mondo a Sparky ci guida attraverso le nevrosi della società sta- stelle e strisce tunitense con editoriali che parlano di guerre, inganni manuale a fumetti per capire gli stati uniti governativi, manipolazioni mediatiche, turbocapitali- Formato 20x20, 96 pagine a colori smo, estremismo politico e fanatismo religioso. Un ge- ISBN 9788897194040 nere di racconto nato sugli “alt-weeklies”, i settimanali 15 euro www.mamma.am/tomtomorrow di informazione alternativa statunitensi.

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I SicilianiSicili igiovani – pag.p 53 www.isiciliani.it

Testimonianze Napoli a piena voce

Un libro collettivo di Napoli Monitor

Napoli a piena voce è un libro col- lettivo. In primo luogo perché scritto a più mani: quelle di chi lavora nella redazione di Napoli Monitor, per far si che il giornale possa arrivare ogni mese in edicola, e ogni giorno pro- porre dei nuovi contenuti sul sito in- ternet. In secondo luogo perché rac- coglie le voci di decine di persone, che raccontano la città attraverso le vite e le esperienze di chi la abita.

Raccontare la città

“Ogni due anni la redazione lavora a un libro che approfondisce i temi del mensile, prendendo più tempo per l’indagine e più spazio per la scrittura. Quello che avete tra le mani è il terzo della serie, un po’ diverso dai primi due, pensati come raccolte di reportage con un filo conduttore comune. Stavolta volevamo un libro più omo- geneo, in cui l’impronta di ogni autore risultasse più leggera e la composizione dei singoli tasselli rendesse subito chia- ro, e se possibile rafforzasse il disegno Terkel era appena scomparso, all’età complessivo. di novantasei anni, ma per fortuna esi- Grazie a un articolo di Sandro Portelli steva un’antologia in italiano, piena di sul Manifesto, avevamo scoperto i libri bellissime interviste tratte dai suoi libri Napoli a piena voce di Louis ‘Studs’ Terkel, maestro della sui grandi temi della storia degli Stati Autoritratti metropolitani di Luca Rossomando storia orale statunitense e conduttore per Uniti. Ci trovammo delle somiglianze con Marco Borrone, Andrea Bottalico, Ales- sandra Cutolo, Salvatore De Rosa, Carola quarant’anni di un programma di con il nostro modo di raccogliere storie Pagani, Salvatore Porcaro, Riccardo Rosa, interviste alla radio. L’articolo di Por- e decidemmo di lavorare a questo libro Viola Sarnelli, Davide Schiavon telli gli rendeva omaggio. tenendo in mente il suo modello”. Bruno Mondadori Editore

I Sicilianigiovani – pag. 53 www.isiciliani.it

Roberta Lanzino Una storia di violenza, morte e 'ndrangheta

Tratto dalla grafic novel Roberta Lanzino (Ragazza) di Celeste Costantino e Marina Comandini

In libreria e online dal 26 ottobre

I Sicilianigiovani – pag. 54 www.isiciliani.it

Roberta Lanzino ha 19 anni, vive con la sua famiglia a Rende (provincia di Cosenza), è una studentessa universitaria al primo anno, studia Scienze economiche, è bella e ha un Sì della Piaggio di colore blu. È il 26 luglio del 1988 e Roberta, proprio con il suo motorino, va verso la casa al mare. I suoi genitori Franco e Matilde sarebbero partiti pochi minuti dopo a bordo della "Giulietta" di famiglia. Roberta quella mattina indossa dei jeans blu, una maglietta rosa salmone e gli occhiali da sole. Per questioni di sicurezza Roberta imbocca una strada secondaria. Purtroppo perde l'orientamento, si smarrisce. Due uomini con una Fiat 131 le stanno alle calcagna e al momento giusto le tagliano la strada, la violentano, la colpiscono senza pietà al collo e alla testa con un coltello, conficcandole poi in gola una spallina per strozzare le urla. Muore soffocata, Roberta. Il suo corpo viene ritrovato alle 6.30 del mattino dopo. Le indagini partono subito ma la verità arriverà soltanto nel 2007.

I Sicilianigiovani – pag. 55 www.isiciliani.it

Società civile Non tutte le antimafie portano in paradiso Il bilancio 2010 (sul sito) a pareggio è di papa Benedetto si sia distinto per avere Cosa vuol dire fare an- 3.047.710: la maggior parte delle entrate è espresso un chiaro anatema come quello alla voce “Istituzioni”, riferendosi certa- gridato dal suo predecessore Wojtila nella timafia senza esserne mente a progetti finanziati di educazione Valle dei templi, nel 1993. dei “professionisti”? alla legalità nelle scuole. Il costo dei pro- - L’antimafia di parata. E' la più prati- dotti biologici (che sembrerebbe a prima cata: ormai è d’obbligo come minimo par- vista incompatibile col mercato) media- tecipare, per l’anniversario della morte mente risulta molto alto perché compren- della vittima, a una messa in memoria, cui de il sostegno alle coop che agiscono in sono invitati gli uomini in divisa, i paren- di Salvo Vitale territorio difficile per portare avanti il pro- ti, qualche giornalista con telecamera, le getto rivoluzionario di un’economia che autorità, compreso il sindaco, e altri rap- Anni fa, a Barcellona Pozzo di Gotto, può fare a meno della protezione mafiosa. presentanti istituzionali. Per i rappresen- Marco Travaglio ebbe a dire: “Magari tanti delle forze dell’ordine la parata può ce ne fossero tanti professionisti “Turismo civile e responsabile”? anche essere esteriorizzata con il trombet- dell’antimafia!” Ma si rivolgeva a chi Una sottovoce a questo tipo di antima- tiere che suona il "silenzio", mentre tutti dell’antimafia ha fatto una professione fia è quella che Telejato ha chiamato tacciono, assumono una faccia triste, e i di vita, una scelta ideologica e non un “l’antimafia in pizzeria”, suscitando le ire militari presenti si schierano con la mano mestiere. Le categorie dell’antimafia di Giovanni Impastato che ogni anno or- destra aperta a taglio sulla fronte per il sa- nate in questi ultimi anni sono tantissi- ganizza, in uno spazio continuo alla sua luto militare. Ultimamente, prima con me: proviamo a individuarne qualcuna: pizzeria, alcune iniziative fatte di relazio- Rita Atria e poi con Rostagno, sta venen- ni su temi specifici. Come poi ha precisa- do in uso una piccola cerimonia laica al - L’antimafia di mestiere. C’è chi con la to lo stesso Pino Maniaci, “Il problema cimitero, davanti alla tomba del caduto. In sigla dell’antimafia ci lavora, dà lavoro e economico, ci rendiamo conto, vuole an- altri casi si dà luogo a un capannello per vuole anche esprimere il principio che che il suo spazio: anche se con i compagni scoprire una lapide o una targa di intesta- un’imprenditoria libera dalle catene della di Peppino non è mai successo, nessuno si zione di una strada, oppure a un corteo: mafia è possibile. E’ il caso di prendersela scandalizza se qualcuno dà un contributo quello che ha avuto continuità e partecipa- con questi? Il riferimentoriguarda le due per la gestione o per le iniziative. Ma se zione numerosa, e contenuti, è quello che maggiori associazioni antimafia, Addio tutto questo diventa un “tour di turismo ogni 9 maggio si snoda da Terrasini a Ci- e Libera. Nel sito di Addio Pizzo civile e responsabile”, con apposito pac- nisi per ricordare Peppino Impastato. troviamo vera e propria agenzia di viaggi chetto di viaggio, pullman, luoghi da visi- per realizzare una forma di turismo civile L'antimafia dei convegni tare e contributo da versare, si va un po' o impegnato, con visite guidate nei “luo- oltre il fare antimafia e basta”. Strettamente collegata è "l’antimafia ghi” dell’antimafia, pullman, soste per i - L’antimafia religiosa. E' praticata in dei convegni", con relatori più o meno im- pasti e per gli acquisti, alberghi. Una parte gran parte da scout che trovano una strut- portanti latori di testimonianze personali, minima della quota è offerta, come contri- tura, spesso religiosa, dove poter dormire, oppure esperti che si dilungano in dotte buto, ai titolari delle strutture visitate (per mangiare, pregare, e girano varie situazio- relazioni bla-bla, con linguaggio incom- esempio il museo della Legalità di Cor- ni per apprendere qualcosa su realtà che prensibile e certamente non rapportato ai leone o la Casa Memoria di ). spesso non conoscono se non per sentito livelli di preparazione di chi ascolta; il Turisti a parte, esiste anche un progetto dire. I riferimenti obbligati sono le figure tutto con biglietto, albergo e pranzo pre- di Addio Pizzo sulle visite guidate delle di don Puglisi o di don Diana, martiri: va pagati, preceduto da un manifesto, da una scolaresche a Palermo: i prezzi variano da bene se si ha l’accortezza di distinguere locandina e dall’indispensabile presenza sette a dieci euro a testa, a seconda del tra una Chiesa che non ha mai preso le di- dell’operatore televisivo, con relativa in- numero e dell’itinerario. Per esempio, stanze dalla mafia, o si è lasciata inquinar- tervista. Difficile constatare che, chi esca cento alunni che pagano sette euro a testa e,e una chiesa militante dove singoli preti dopo avere ascoltato, possa anche avere (pullman esclusi), frutteranno 700 euro (don Ciotti, don Gallo ecc.) hanno preso interiorizzato qualcosa che lo porti ad che, solo per pagare le prestazioni di una forti posizioni di condanna e di distanza. operare con più coscienza su questo diffi- guida, sembrano troppi. Su Libera si Qualche difficoltà nasce dall’attribuzione, cile terreno. Per non parlare delle mega- possono fare infinite altre illazioni, fatta dall’Espresso di “Papa antimafia” a parate organizzate in occasione del 23 giustificabili nel momento che ormai si Ratzinger, per il solo fatto di avere maggio, per ricordare Falcone, con nolo tratta di una struttura che coinvolge circa espresso parere favorevole alla richiesta di navi, distribuzione di magliette, borset- duemila associazioni che non è facile di beatificazione di padre Puglisi. E’ te, berrettini ed altri gadget e allegri schia- tenere sotto controllo. davvero troppo poco e non pare che finora mazzi, il tutto con spese alte.

I Sicilianigiovani – pag. 56 www.isiciliani.it “Il metodo è quello di Danilo Dolci: abituare la gente ad acquistare un modo di pensare autonomo”

- L’antimafia scolastica. Da alcuni anni La prima ha a disposizione i grandi mezzi i piani dell’offerta formativa prevedono e le grandi testate: è quella che costruisce progetti di “educazione alla legalità”, ap- eroi, che nasconde criminali politici o ne provati dal Collegio dei docenti e finan- addita solo alcuni al pubblico ludibrio, in ziati, in parte con le magre risorse delle rapporto alle indagini dei magistrati e scuole, in parte con i fondi regionali delle forze dell’ordine o in relazione alle (POR), nazionali (PON) o europei (FER- scelte dello schieramento politico per cui ST). Si tratta di presentare articolati pro- lavora il giornalista. In questo contesto getti con formulari precisi, dettagliato uti- tutto sembra in ordine, pare che i lizzo delle somme, da giustificare al cen- principali mafiosi siano stati arrestati e tesimo, e che in parte vengono distribuite di lavoro, da coordinare con i contenuti che la mafia stia finendo; non si parla, se tra ore da pagare ai docenti e non docenti,, della disciplina che si insegna, in linea non di straforo dei fili che legano spese per l’intervento di eventuali relatori con quanto portato avanti dagli altri do- onorevoli e camorristi, impresari e forze e formatori, spese per pubblicizzare centi. E, a parte la buona volontà di po- istituzionali corrotte. Insomma, il solito l’evento, spese per la costruzione di un chissimi, moltissimi preferiscono non oc- mondo dorato dove basta individuare “prodotto”, da allegare alle note giustifi- cuparsi della questione. In ogni caso, an- qualche responsabile alla Cuffaro, cui far cative. che queste forme spesso improvvisate del pagare tutto, affinchè tutto resti per com’è “fare antimafia” vanno incoraggiate e sempre stato. “A scuola non si parla di mafia” messe in atto, perché, diceva Sciascia, “Per sconfiggere la mafia ci vorrebbe un L'informazione dei volantini Negli interventi finali la scuola assicura esercito di maestri”. un pubblico, quello degli studenti, felici di L’altra antimafia mediatica è quella che uscire per qualche ora dalla loro aula e L'antimafia sociale si serve dei volantini, del retro bianco dei curiosi di ascoltare qualcosa di diverso: manifesti per scrivere un messaggio, di sui docenti ci sarebbe da fare un discorso - L’antimafia sociale. La definizione è qualche scalcagnata radio, come lo era a parte, considerato che alcuni ap- nata a Cinisi, con il Forum Sociale Anti- Radio Aut, e di qualche altra scalcagnata profittano di questi momenti per "evade- mafia, nel 2001, e si riferisce alla scelta emittente televisiva com’è Telejato. Il me- re", magari andare a fare la spesa o siste- militante di essere costantemente presenti todo è quello di Danilo Dolci: abituare la mare il registro, altri, ma solo per far cre- in tutti i momenti di lotta che nascono sul gente ad acquistare un modo di pensare dere che lavorano, sporgono forti lamen- territorio, di appoggiarli, di considerarli autonomo, a rendersi conto che si trova in tele al preside, perché vengono sottratte come momenti di costruzione di una “re- un insieme di situazioni che li usa come loro “ore di lezione”, altri ancora sparano sistenza” al sistema mafioso, sull’esempio vittime, come consumatori, come elettori, giudizi feroci, come: ”I ragazzi sono stan- di quella che era la lotta di resistenza al come destinatari finali di progetti costruiti chi di sentir parlare di mafia”, oppure: “E’ nazifascismo. E’ una scelta d’impegno e non per essere al servizio della comunità stato tutto un momento di indottrinazione di sacrifici, perchè implica dedizione, ma per autoaffermazione e arricchimento. politica di sinistra”. Oppure, ma questo convinzione e lavoro sociale, oltre che po- Vent’anni di berlusconismo hanno fatto il l'ha detto anche il sindaco di Trapani, che litico. Si tratta di dare una precisa direzio- deserto e creato generazioni di giornalisti "a scuola non bisogna parlare di mafia, ne, alla propria vita e a quella delle leccaculo, mentre si studiano nuovi per non mettere paura agli studenti, ma persone con cui lavori, attraverso la de- meccanismi di controllo, soprattutto sulla meglio parlare di altro, di gastronomia per nuncia, la manifestazione, se è necessario pubblicazione delle intercettazioni. esempio". l’occupazione: come con la partecipazio- ne alle lotte degli operai della Fiat di Ter- Carcere e diffamazione Molti preferiscono non occuparsene mini, ai No-Tav in Val d’Aosta, al neonato movimento No Muos contro le antenne C’è voluto il caso del ventilato carcere Non ci occuperemo di costoro, ma del Usa a Niscemi, ecc. Anche la costante per Sallusti per porre all’attenzione un fatto che non basta e non può bastare una presenza nelle scuole o nelle associazioni problema vecchio, la diffamazione a conferenza a formare sensibilità e co- che organizzano momenti d’impegno civi- mezzo stampa e le sue conseguenze scienze antimafia. Anche l’articolazione le è un passaggio di questa antimafia mili- penali. Il tutto con l’avvertenza che dei singoli progetti, rivolti per lo più a tante. spesso si tratta di persone insospettabili e un’utenza di una ventina di ragazzi, non che sbattere i loro visi in prima pagina serve, se produce qualche cartellone, L'informazione ufficiale può provocare imprevedibili reazioni. qualche coretto con l’immancabile “I cen- * * * to passi” dei Modena o “Pensa” di Fabri- - L’antimafia informativa. Come al Nota: questo articolo rimane aperto ad zio Moro, o ancora qualche filmato con solito c’è un’informazione di massa, eventuali contributi di quanti credono immagini prese da Internet. Tali progetti “ufficiale”, di ciò che è consentito dire, e all’esistenza di un’antimafia “militante” e hanno qualche possibilità di risultato se un’informazione periferica, ristretta, di quanti sono rimasti delusi da altre anti- diventano patrimonio e obiettivo di tutti i difficile da diffondere, priva di mezzi, ma mafie. docenti, momento centrale dei loro piani ricca d’impegno, che stenta a farsi spazio.

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Italia La fine della politica

La modernità e il labo- all’interno delle tante Bocconi e Luis e soldi spesi, delle tasse, delle metastasi dei cda di aziende e fondazioni per aver- dei comitati d’affari, degli sprechi e del ratorio per ciechi di ne un’idea), diventa ancor più nauseante. clientelismo di massa. Le parentopoli Saramago Nostalgia (quasi) dell’arrogante ma oscene messe in atto dal centro destra alto e spietato intervento in correo di nella Capitale non sono esclusiva del giù Craxi alla Camera dei deputati nel ’92. orrido sistema del potere di Alemanno Nostalgia, obbligatoria, se andiamo a ma anche dello speculare potere di Pietro Orsatti guardare gli atteggiamenti arroganti e la porchettaro della Polverini. finta indignazione di quella sorta di at- tempata comparsa di uno spettacolo di “Annamo a magnà, ce n'è per tutti” Lady Gaga che si è incatenata alla pol- Ritorna alla memoria quell’incredibile trona di governatore della Lombardia al Apro, inevitabilmente, con lo sber- siparietto tamarro della pajata e polenta secolo Roberto Formigoni o dello svacco leffo anche demagogico. Non è possibi- in piazza Monte Citorio con l’apoteosi di coatto di quell’ultrà da curva Nord che ci le astenersi. Il ministro Cancellieri ha menti bisunti, schizzi di sugo, rutti e ghi- ha propinato in un mix devastante di vit- recentemente paragonato l’attuale cri- gni compiacenti che videro protagonisti i timismo e decisionismo da talk show di si di legalità e credibilità del sistema Bossi e i Maroni, i Polverini e gli Ale- gossip Renata Polverini nel Lazio. politico (dal livello nazionale a quello manno. regionale) “una nuova Tangentopoli”. Dita unte e grasse esposte davanti al Da prassi illecita a cultura tempio del potere legislativo: “annamo a Ritorno con la memoria a quel biennio magnà, ce n’è per tutti”, il messaggio per E proprio partendo da queste due re- 92/93 e devo ammettere che, se ci si li- nulla nascosto. “Se magna”. E hanno ma- gioni diventa evidente la continuità e il mita non solo al piano del malaffare e gnato. Nel nome del federalismo e del legame storico e strategico fra l’attuale della corruzione, in realtà il paragone è decentramento, della modernità mediati- crisi e quella emersa nel ’92 con l’arresto fin troppo minimalista. La crisi economi- ca che si è auto-lobotomizzata per non di Mario Chiesa. Un’evoluzione/ degene- ca e finanziaria di oggi è di gran lunga vedere come in meno di 4 anni i bilanci razione progressivamente trasformatasi peggiore di quella già molto pesante del della politica nelle Regioni si moltipli- da prassi illecita a cultura. ’92, come il livello di distruzione siste- cassero a dismisura. E deflagra, nello scoperchiamento del- matica del sistema industriale e produtti- Modernità oleosa come una piastra per la cloaca politico/affaristica, una delle vo del paese realizzato in questi arrostire salsicce in una sagra di paese, più oscene truffe mediatiche che ci siano vent’anni. come quelle che piacevano tanto al buli- state propinate in questi vent’anni: la Senza contare lo sbracamento sconcio mico Fiorito. Che andava a tirare moneti- bontà del decentramento e del federali- del livello culturale e “ideologico” della ne a Craxi e poi si bonificava sui propri smo come panacea contro gli effetti de- classe dirigente italica, che quando cerca conti privati i soldi che sottraeva come generativi della prima Repubblica. di assumere un carattere austero, come fosse una moderna e distorta versione di Un decentramento e un federalismo quello che ci spaccia l’attuale “tecnicità” Robin Hood ai bilanci già enormemente che hanno al contrario prodotto la cresci- presunta panacea morale (basti vedere gonfiati e grondanti vergogna del suo ta esponenziale dei doppi incarichi, dei quali siano i criteri etici di selezione gruppo consiliare.

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“Sì, signor ministro. Il manicomio”

Modernità che ha risucchiato tutti, non in comodato gratuito le anime e i corpi re ai ciechi propriamente detti, e un'altra solo gli ingozzanti tifosi di Berlusconi. del giornalismo italiano. ai sospetti, oltre a un corpo centrale che Tutti. Una modernità che vuole sangue e A vedere come stiamo andando alle fungerà, per così dire, da terra-di-nessu- lacrime da coccodrillo da sparare in tele- prossime e sempre più sconcertanti ele- no, attraverso cui coloro che siano diven- visione e sui social network per assolvere zioni politiche e alle tante elezioni ammi- tati ciechi passeranno per andare a rag- la maggioranza del popolo della politica nistrative regionali e locali che ci rovine- giungere coloro che lo erano già”. politicata da destra a sinistra e offrire i ranno addosso nei prossimi mesi non si E’ l’assenza di idee ancor prima di di- mostri più grotteschi dell’ubriacatura può certo essere ottimisti. E ancor meno gnità che lascia disarmati. Come se la ca- collettiva. pensare che si stia prospettando chissà duta del potere per l’abuso delle proprie Modernità che si riduce in banalità di quale rivoluzione. Non confondiamo un prerogative alla fine non alimentasse il 160 caratteri e, per fare esempi compren- presunto scatto d’orgoglio con un peto. rinnovamento delle persone e del senso sibili, slogan da accidi sindaci toscani di comunità ma la continuità del potere che si autodefiniscono il nuovo, i censo- La continuità del potere stesso. Ormai il manicomio è perfetta- ri, i rottamatori, per offrire una pappa di mente costruito. E perfettamente organiz- slogan e banalità ben impacchettati al Dopo aver ascoltato la dichiarazione zato. pubblico per nascondere la fame non sa- disarmante e disarmata (e profondamente L’unica speranza che rimane, per sabo- zia di chi è stato marginalizzato dal tavo- minimalista) del ministro Cancellieri mi tare la perfezione del meccanismo, è che lo del grande banchetto. è tornato in mente un brano di Saramago, in questo momento di traballamento si Modernità che è inventarsi un movi- che sarebbe stata una perfetta surreale ri- inseriscano come spine nel monolite del mento di plastica condito da banalità e sposta a quella ministeriali parole: “Sì, potere persone che impediscano l’omo- controllo orwelliano affarucoli editoriali signor ministro, il manicomio, E allora geneità del flusso di scambio e malaffare. e piacionerie narcisistiche come quello vada per il manicomio, Del resto, sotto Creando dei piccoli cortocircuiti che ri- delle Cinque stelle che appena si avvici- tutti i punti di vista, è quello che presenta sveglino quel poco di sinistra che ha an- na alla realtà si schianta sulla propria in- migliori condizioni, perché non solo è cora senso chiamare tale in questo Paese. consistenza paranoide. Modernità che è il circondato da un muro per tutto il suo pe- Microscopiche speranze. A volte, temo, sistema informativo di questo paese che rimetro, ma ha anche il vantaggio di es- solo illusioni senili. è passato dal vendere le penne a mettere sere costituito da due ali, una da destina-

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Storie Satripan cadupàn saleim

Si svegliò nel cuore della notte, l’anziano dajackdaniel.blogspot.it/ pensionato... di Jack Daniel

Si svegliò nel cuore della notte, Uscì in strada e, faticosamente si gio, una cosa tipo santrito». l’anziano pensionato, inquieto come recò in un quartiere piuttosto distante. «E perché quello parla così?». «Sarà s’era addormentato. Era sdraiato Lì arrivato vide un bar alquanto affol- un vecchio professore fuori di testa», sul divano, davanti al televisore an- lato e, quindi, promettente. e scrollando le spalle, ritornarono ai cora acceso ma ormai muto. Per Il suo programma consisteva nell’ pii esercizi di devozione. qualche momento si sentì smarrito: ordinare un normale caffè al banco, perché non era nel suo letto? aprire casualmente il giornale testé ac- Il silenzio regnò sovrano... quistato e lasciar cadere un qualunque Ma poi, a poco a poco, i ricordi af- commento su una qualche misura go- Il pensionato, convinto non solo di fiorarono: la sera prima, il suo deside- vernativa. parlar chiaro, ma anche di esprimere rio di cambiamento, di ribellione, che opinioni non certo banali, vedendo l’aveva spinto a raggiungere quella “Forse parla in santrito” scorrere su uno schermo appollaiato in vecchia sezione di partito vicino casa. alto, a fianco del bancone, le im- Salvo scoprire che, nel frattempo, era Da quello, immaginava, si sarebbe magini di ministri, politici e aspiranti diventata ben altro. Segni dei tempi, innescata un’accesa discussione. Una salvatori della Patria, talvolta un po’ era finita l’epoca dei partiti di massa, fiammella sulla benzina. Ordinò il caf- buffi e comici, si profuse in una lunga era iniziata quella dei contatti perso- fè con gesto sicuro, aprì quindi il gior- e acuta analisi che avrebbe messo in nali, ancorché non sempre intimi. nale e, battendo le nocche sulla foto di guardia chiunque dal soffermarsi su un qualsivoglia ricco professionista, particolari di poco conto (oserei dire “Ricominciare dai bar” temporaneamente ministro “Pape sa- sovrastrutturali) come piccole ruberie tan, pape satan aleppe” si trovò a o scandali, per concentrarsi, invece, E quindi doveva cambiare tattica e commentare. sulle ben più pregnanti dinamiche so- strategia e la mattina dopo, di «Come, scusi?» chiese il barista. ciali ed economiche del sistema occi- buon’ora, avrebbe iniziato la sua per- «Satripan cadupan saleim» proseguì dentale e che concluse con «Rotales sonale opera di mobilitazione. l’anziano pensionato. minca, toride gelu». Si guardò quindi Rinfrancato, quando ormai albeg- «Non capisco.». attorno soddisfatto, certo di aver su- giava, guadagnò il letto, accompagna- E quindi chiarì meglio il concetto, e scitato unanime e interessato consen- to da un “finalmente” della curiosa vi- aggiunse una pertinente citazione let- so. cina che quasi stava cedendo al sonno. teraria, «Rin manavé bilian sutù». Il silenzio regnò sovrano, seppur “Bisogna ricominciare dai bar”, si Seduti al tavolino, quattro studenti, perplesso. ripromise: aveva individuato in quei in adorazione dell’ultimo Iphone, ad- Solo dopo un po’ fu rotto dal barista centri spontanei di aggregazione il dirittura distolsero per un attimo gli che, aprendogli i palmi delle mani da- luogo privilegiato per ripartire, per occhi dal loro idolo. vanti agli occhi (uno col pollice ripie- coagulare un movimento. E l’illumi- «Ma che lingua parla, quello?». gato) «Sono novanta centesimi. No- nismo, poi, non era forse nato nei Caf- «Mai sentita». «Secondo me è una lin- vanta. Anderstend? Nainti.». fè? gua antica.». «Come il latino?». «Peg-

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Periferie Quartieri DALL'ALTO

Agglomerati grigi, case su case, mancanza di spazi verdi, scheletri di cemento incompiuti, assenza di luoghi di aggregazione sociale che non siano biliardi e circoli per anziani gestiti da una fatiscente presenza politica. All'essere umano che vi abita tutto sembra, o diventa col tempo, tragicamente normale. Perché vengono progettati così certi quartieri periferici? A quale scopo? di Mara Trovato

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Dovrebbe cominciare tutto da qui. Il cambiamento, la rinascita, la speranza di un futuro migliore. Parole sentite e risentite, slogan elettorali a scadenza periodica. Parole che non fanno più presa, non destano interesse perché qui, nella periferia catanese, il tempo si è fermato. Politicamente e socialmente tutto deve restare così com'è, e quel preciso ordine di cose tramandato meccanicamente da generazione in generazione.

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Forse chi vive in questi quartieri il mondo dall'alto lo deve guardare con occhi grigi. Grigi di agglomerati di cemento, sporchi, trascurati, spenti come vecchi ed inutili bastioni dove tanta gente viene ammassata. Un pullulare di energie che è meglio sedare e convincere che non esiste alternativa migliore.

I Sicilianigiovani – pag. 63 www.isiciliani.it

"Visto così dall'alto, uno sale qua sopra e potrebbe anche pensare che la natura vince sempre, che è ancora più forte dell'uomo e invece non è così! In fondo tutte le cose, anche le peggiori, una volta fatte poi si trovano una logica, una giustificazione per il solo fatto di esistere. I balconcini, la gente ci va a abitare e ci mette le tendine, i gerani, la televisione e dopo un po' tutto fa parte del paesaggio, c'è, esiste, nessuno si ricorda più di com'era prima, non ci vuole niente a distruggere la bellezza…E allora invece della lotta politica, la coscienza di classe, tutte le manifestazioni e 'ste fissarie, bisognerebbe ricordare alla gente cos'è la bellezza, aiutarla a riconoscerla, a difenderla" Peppino Impastato

I Sicilianigiovani – pag. 64 www.isiciliani.it Primo maggio 1890 Sindacato “Cara compagna Camusso...”

Ricordiamo l'esito infelice di Faraone a analiticamente acuti, ma non ha mai Lettera aperta dalla Si- Palermo nonostante il visibile appoggio mosso un muscolo per interrompere cilia alla segretaria del- della SLC. Un caso di familismo sindaca- quell'esperienza. Solo tu, in un'intervista le che articola la più vasta categoria del alla Sicilia, quando già incombeva sul la più antica organizza- familismo amorale. Presidente l'inchiesta Iblis, hai dato una Ora il problema è questo: posto che la valutazione moderatamente ottimista: zione sindacale CGIL ha dichiarato l'incompatibilità tra avevamo sorvolato pensando "viene dal cariche sindacali e mandato elettorale, e continente, non sa di che cosa parla, cu conseguentemente l'indisponibilità delle sapi chi ci 'ncucchiaru". strutture nella competizione, cosa deve in- Ora comunque, se Crocetta ti sta bene, di Gabriele Centineo tendersi per struttura? La/il Segretaria/o è bene! una struttura. Ognuno porta su di sé la croce delle È naturalmente del tutto legittimo che la proprie responsabilità. compagna Camusso si batta per le sue Cara compagna, ho appreso, nel cor- idee, ma è del tutto inopportuno che entri L'idea di solidarietà so di una riunione alla CGIL, che sare- così pesantemente in campo. Il problema sti venuta domenica 14 ottobre all'hotel è ulteriormente complicato dalla natura Ma se non possiamo convenire su que- Excelsior di Catania. della coalizione che viene a sostenere e sto giudizio, almeno possiamo condivide- che è in assoluta continuità con la deva- re valutazioni, diciamo, di natura estetica: Per un momento ho collegato l'evento stante esperienza Lombardo e dalla mani- Crocetta è impresentabile. alla drammatica crisi del lavoro che domi- festa volontà, al di là della concorrenza Nelle sue lunghe dichiarazioni alla na le nostre comunità ed alla necessità di elettorale, di ricongiungersi, nel governo, stampa, nelle decine e decine di pagine a preparare la manifestazione del 20, pre- delle due frazioni in cui si sono divisi i pagamento sui quotidiani e settimanali, il messa, forse, di uno sciopero generale. lombardiani: Crocetta e Micciché. suo è un linguaggio violento verso gli av- Un'azione di lotta molte volte promessa, E che di unità, sotto l'egida della Con- versari, o, più semplicemente, verso quelli deliberata, minacciata e sempre rinviata in findustria Sicilia, si tratti è mostrato dal che non condividono il suo percorso. A ossequio alla politica di unità nazionale reciproco riferimento alla manifestazione questi spettano o gli appellativi di checche che, Monti duce, il PD persegue ed impo- interclassista, di unità sicilianista, del 1° isteriche o di terroristi (Renato Curcio sa- ne. marzo, unica originale iniziativa del sin- rebbe l'unico più a sinistra di lui). Una grave ingenuità la mia. dacato siciliano. Naturalmente, verso le donne, il tono è Si tratta soltanto di una manifestazione più leggero. Così Giovanna Marano è sol- elettorale di sostegno alla Segretaria Ge- Il disastro Lombardo tanto "scema" e comunque si può sanare nerale della CGIL Sicilia ed al suo candi- la gaffe inviandole un cesto di rose. Il dato presidente Rosario Crocetta; ammet- Che l'esperienza Lombardo sia stata di- peggiore maschilismo siculo. Ci saremmo terai che si tratta di una scelta pesante, al- sastrosa ci è stato detto chiaramente dalla aspettati da te, da Mariella Maggio, un sia cuni dicono sconcertante. Certo, nel tem- Corte dei Conti, dalla UE, da tutti. È faci- pur timido distinguo. Ad una prestigiosa po non sono mancate iniziative simili. Ba- le, è ragionevole, chiunque lo capisce, ma dirigente sindacale, così come ad ogni sterà ricordare, alle ultime amministrative, è una semplicità che è difficile da fare. compagna/o è dovuta quella solidarietà il tonfo della segretaria di Agrigento e, Così è stato per il PD siciliano che, dopo che costituisce il filo che dovrebbe unirci prima ancora, di Italo Tripi. Non sappia- lacerazioni interne, ha minacciato, a di- nella CGIL. Al di là del vincolo associati- mo se analoga sorte colpirà Mariella Mag- missioni di Lombardo già annunziate, una vo avrebbe dovuto muoverti quella forte gio. mozione di sfiducia, ma non ha avuto il solidarietà di genere che pure, con forza, e Il problema vero è che è in atto da anni, coraggio di presentarla. Come diceva don più volte, hai evocato anche in occasione in forma pubblica o sotterranea, la tenden- Abbondio, non c'è nulla da fare: se uno il dello SNOQ. za a trasformare la CGIL in un comitato coraggio non ce l'ha non se lo può dare. Per questo non verrò ad ascoltarti. Rac- elettorale del PD e che questa tendenza è È stato difficile trovare nella CGIL sici- coglierò firme per i referendum 8x18 che tanto più grande quanto minore è l'inse- liana qualcuno che abbia dato un giudizio tu così irragionevolmente osteggi. diamento sociale delle due organizzazioni. positivo su Lombardo. Mariella Maggio Con immenso rammarico ha sempre dosato i suoi commenti, spesso Un vecchio compagno della CGIL

I Sicilianigiovani – pag. 65 www.isiciliani.it La moneta elettronica Trend, tecnologia, applicazioni, mercati Tutto sul bitcoin (in tempo reale) Pianeta Crowdfunding e bitcoin: oggi sposi?

Il mondo del crowd- Un altro esempio illustre è quello fran- LINK DEL MESE cese del Louvre, quando il museo parigi- http://it.wikipedia.org/wiki/Crowd_funding founding, la raccolta di no sviluppò la campagna “Tous Mécé- http://www.scientificamerican.com/article.cfm? nès” (Tutti Mecenati) per raccogliere fra id=3-years-in-bitcoin-digital-money-gains- fondi “collettiva” in migliaia di amanti dell'arte i fondi (non momentum http://arstechnica.com/tech-policy/2012/10/78- pochi) necessari a rilevare da un rete, comincia a incro- percent-of-bitcoin-currency-stashed-under- collezionista privato Le tre Grazie, il ciarsi con quello della digital-mattress-study-finds/? capolavoro rinascimentale “Le tre &utm_medium=twitter&utm_source=twitterfeed moneta elettronica. grazie” di Cranach. Che ne verrà fuori? Una serie eterogenea di servizi no i nostri lettori) che si tratta di un og- getto elettronico basata su un sistema di computer che calcola le transazioni e Btcjam è tutto questo, e anche ti più. l’immissione di nuova moneta. di Fabio Vita Qui incontri - ad esempio – il tizio che si Attorno a questo ci sono entità piccole bitcoin-italia.blogspot.com è rotto gli occhiali e ha bisogno di acqui- e grandi che forniscono una serie etero- starne un altro paio subito, prima del genea di servizi (fra loro, il famigerato ventisette, ma non vuole indebitarsi con Silk Road, una specie di Ebay accessibi- una finanziaria; o quello che deve pagare le via Tor e che accetta solo pagamenti con urgenza bollette, tassse universitarie, in bitcoin): Mt.Gox, il più grande cam- cure mediche. Altri casi di crowdfunding biavalute in bitcoin del pianeta, e poi il riguardano invece non tanto l'utente co- trader cinese Btcchina il russo Btc-e, mune quanto quello “specializzato” e ha ecc. Molto attivo Spendbitcoin.com, col bisogno di raccogliere fondi per creare quale si può usare la moneta elettronica Btcjam è un servizio di microcredito nuovi servizi (per esempio siti basati sul per acquistare beni o servizi anche su attivo da meno di un mese. Con esso è bitcoin) o macchinari (ad esempio com- Amazon. possibile chiedere bitcoin in prestito e puter per “minare” bitcoin). Il mondo del bitcoin, da un certo pun- stabilire i tempi di restituzione. Non è Del bitcoin, la moneta su cui si appog- to di vista, comincia così ad avvicinarsi esattamente Kickstarter - il più famo- gia il Btcjam, sappiamo da tempo (alme- a quello del microcredito, il complesso so servizio di “crowdfunding”, da cro- wd, folla e funding, finanziamento - ma qualcosa di complementare, su una piattaforma monetaria del tutto indipendente.

Il crowdfunding è stato portato alla notorietà dalla prima campagna eletorale di Barak Obama, quando una parte delle donazioni (non dalle corporation venne raccolto fra gli elettori con questo mez- zo.

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“Un'economia senza banche piglia-tutto”

DA “SCIENTIFIC AMERICAN” si stanno spendendo per rendere tutto NEL TERZO ANNO, più user friendly: passare da una mone- ta di nicchia per tecnofili a una valuta sistema ideato (e in parte realizzato) LA MONETA DIGITALE che compete col denaro a tutti i livelli dal Nobel Muhammad Yunus: un BITCOIN ACQUISTA SLANCIO Immaginate di spedire denaro con la meccanismo di piccoli e piccolissimi stessa facilità di una email: questo non prestiti destinati ad imprenditori trop- sarebbe stati possibile prima di bitcoin. Molti piccoli cambiavalute online sono po poveri per ottenere credito dai cir- cuiti bancari tradizionali, e in grado La rete di scambio della valuta digitale stati attaccati con successo dagli hacker ora include più di 1.000 commercianti e rubando bitcoin per centinaia di migliaia quindi di rivitalizzare economia altri- almeno decine di migliaia di utenti indi- di dollari; il più grande cambiavalute ha menti troppo deboli per un qualsiasi pendenti, come si cerca di risolvere gli aggiornato i suoi sistemi di sicurezza decollo. ostacoli che si frappongono alla parteci- permettendo l’uso di una chiavetta tipo Questo implica un'indipendenza di quella delle banche; e richiede un docu- pazione fatto dal circuito bancario ufficiale, i mento di riconoscimento per poter ope- Conchiglie, strisce di pelle, gigante- cui interessi non sempre coincidono schi dischi di pietra, rettangoli decorati di rare con quelli dei piccoli utilizzatori. carta. Tutti loro hanno qualcosa in comu- Il team di sviluppo sta cercando di im- ne: una volta, le persone li hanno usati plementare un sistema di scambio già Un'indipendenza che il bitcoin cerca come moneta [currency]. Nel 2009 nel protocollo bitcoin, nel meccanismo di raggiungere per altra via, puntando quando Bitcoin prende vita, uno e zero alla base del programma. sus una rottura delle dipendenze ancor sono aggiunti alla lista. E come ogni Nessuno sa realmente come i governi più a monte, nel momento stesso dell reagiranno se bitcoin guadagna diffusio- nuovo formato [format] che li ha prece- aformazione della moneta. duti, questa moneta [currency] digitale ne, ma molti considerano i cambiavalute

ha cambiato alcune delle caratteristiche come l’obiettivo più facile per chi vuole base del concetto di moneta, compreso regolamentare Bitcoin. Decentralizzando Come pagheremo Newsweek? chi la controlla e come e dove viene i cambiavalute può render questo lavoro praticamente impossibile spesa Newsweek lascia la carta: il fatto Oggi i pionieri di Bitcoin forniscono al- Sono pochi i negozianti che usano che il secondo periodico tradizional- cuni indizi circa i vantaggi di una valuta solo Bitcoin. Molti – per esempio, un digitale decentralizzata e anonima. Per centro massaggi a Vancouver, un nego- mente più venduto – dopo Time – ne- esempio, venditori indipendenti per rice- zio di chitarre nel New Hampshire e 18 gli Stati Uniti abbandoni il cartaceo e vere pagamenti online direttamente dai utenti su Etsy, una specie di Ebay, ven- si affidi interamente a smartphone, ta- clienti, WikiLeaks lo utilizza per schivare dono prodotti fatti in casa come miele, blet e computer forse non c'entra col cioccolata, vestiario – hanno Bitcoin i blocchi finanziari [da parte di Paypal, bitcoin, e forse sì. Mossa disperata come opzione oltre ai pagamenti tradi- banche e gestori di carte di credito] e il perché il cartaceo non vendeva più? mercato nero Silk Road dove, acceden- zionali. do attraverso Tor, vengono vendute dro- Quando finalizzano la vendita in Bit- Successo (in termini di utenti paganti) ghe e farmaci in Bitcoin. Ma non tutto coin sanno che la transazione non può della versione online? Chissà. Di certo funziona bene. Al sistema manca un essere invertita; chi vende non ha la pre- c'è che, fra un anno o due, una parte di modo rapido per permettere alle perso- occupazione di aver accettato una carta questi accessi verrà pagata in bitcoin, ne di scambiare i soldi contanti in Bit- di credito rubata. Usando Bitcoin chi o in altra moneta analoga, e non in vende può ricevere pagamenti da ogni coin. dollari, yen o euro. Questo apre una Nonostante il numero dei negozi e parte del mondo, immediatamente, sen- prospettiva. servizi che usano Bitcoin sia in crescita, za rischio di frode. non è ancora possibile trovare molti po- Al termine del suo intervento, Garzik sti dove spenderli. Nella conferenza di mobilitato per la moneta ha chiesto mol- questo mese a Londra, il team di svilup- ta pazienza per un lungo periodo. po bitcoin e molti creatori di applicazioni "Quanto tempo ci è voluto per creare l'euro, implementare l'euro, distribuire ampiamente la moneta, i registratori di

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Istituzioni Questa Provincia s'è abolita da sè

Enti inutili e spreconi, Un’ora prima di dimettersi, Turano il lombardiano Francesco Giuseppe Fri- mette mano al portafoglio (della Provin- cano. Si occuperà di supporto, coordina- le province? Ma no! cia) ed elargisce contributi a go-go per mento e società partecipate, per un com- Basta guardare quella circa 880 mila euro. Associazioni cultu- penso annuo di 52 mila euro. Fricano è rali, sportive, di tutti i tipi. “Ci sono enti stato indagato per concorso esterno in di Trapani... che non hanno un soldo, noi li avevamo associazione mafiosa per la vicenda e li abbiamo spesi”, si difende. Poco relativa alla costruzione del centro male se così si è prosciugato il fondo di commerciale di Villabate. Ma la sua di Francesco Appari riserva per finanziare progetti ed eventi posizione è stata archiviata. E' stato e Giacomo Di Girolamo con pochi partecipanti, altri mai esistiti. invece condannato in appello a due anni www.marsala.it Come la famosissima “sagra della cassa- per bancarotta fraudolenta. tella”. Che strana Provincia quella di Trapani. Si parla tanto di legalità e trasparenza, e Contributi a go-go poi rischia il forfait dai processi di mafia che si celebrano nel territorio. Ci sono Ma queste non sono state le ultime e quelli contro Matteo Messina Denaro e i uniche prebende della Provincia di Tra- suoi fiancheggiatori. C’è quello, sentitis- pani. E’ un ente che da sempre ha finan- simo, sull’omicidio di Mauro Rostagno. Ci sono dentro pure le province, nel ziato sagre ed eventi a volte andati total- E altri sui piromani che periodicamente pentolone degli enti spendaccioni che mente deserti. Il tutto in nome dello svi- devastano le riserve naturali. La Provin- di questi tempi fanno tanto parlare di luppo del territorio e del turismo. Eppure cia Regionale di Trapani rischia di non sé. Inoltre molte di quelle adocchiate se ne sono accorti tutti adesso, soprattut- essere più parte civile in questi processi. sono in via d’estinzione, secondo i pro- to i consiglieri di opposizione. Funziona Oppure, se lo sarà anche in quelli futuri, grammi del governo Monti. Enti inutili così. Le opposizioni sono ritardatarie per lo farà con un’apposita delibera, indivi- e spreconi. Fuori controllo. natura. Chiedono al commissario straor- duando - a caro prezzo - un professioni- dinario Luciana Giammanco di controlla- sta esterno. Ma come? Proprio come la Provincia regionale di re le delibere. “Tutto regolare”, dice. Ma Trapani, che nei piani del governo do- una volta scoppiato il bubbone degli 880 Ma non ne hanno, avvocati? vrebbe essere tra quelle da depennare. mila euro last-minute, lo stesso Ufficio Mimmo Turano, ex presidente della Pro- legale della Provincia prende in mano le Non ci sono i legali alla Provincia di vincia dimessosi per puntare al comodis- carte ed esamina centesimo per centesi- Trapani? Si, ci sono. C’è anche un diri- simo scranno dell’Assemblea regionale mo i contributi. L’Ufficio smentisce il gente degli affari legali, ma con uno de- siciliana, aveva anche provato ad “annet- commissario straordinario: “Le delibere gli ultimi provvedimenti dell’ex Presi- tere” la città di Menfi, in provincia di sono irregolari”. Fa niente. dente Mimmo Turano, lo scorso Luglio, Agrigento, per rientrare nei parametri e Anche perché la Giammanco, poco sono stati privati di qualsiasi potere di salvare tutto. Ha anche promesso un as- dopo, si è apprestata a nominare un con- rappresentanza dell’ente. Insomma, sessorato ad un menfitano. Niente da sulente esterno: l'ex sindaco di , l’avvocatura, in Provincia, è come se non fare.

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“Osservatori, assessorati, e tutto per la legalità...”

esistesse più. Viene depennata la coper- in questa campagna elettorale - dicono i legato all’Ufficio legale della Provincia. Honoré Daumier, 1850 tura in ambito penale dalla lista degli af- ben informati - sta però sponsorizzando a E neanche all’Assessorato alla legalità e fari di cui si possono occupare gli avvo- Castelvetrano proprio Turano. trasparenza. Ha anche un soprintendente cati della Provincia. Casus belli è stata la L’ex Presidente si difende dicendo che l’Osservatorio, e pagato anche profuma- richiesta degli avvocati di avere pagati i contro di lui “è in atto una squallida ma- tamente: 35 mila euro l’anno. È l’avvo- rimborsi per le spese effettuate per segui- scalzonata politica che ferisce per la stru- cato Salvatore Ciavarino. re le cause per conto dell’Ente. A dare mentalità con cui è orchestrata ma che Al Soprintendente dell'Osservatorio manforte a Turano ci pensa la Corte dei per fortuna non può cambiare le carte in sono demandate la verifica delle condi- Conti (“agli avvocati non spetta alcun tavola. Pensavo di essere difeso e non di zioni di legalità e trasparenza delle pro- rimborso”) subito smentita dal Giudice essere isolato”. cedure d'appalto nonché quella di “fatti del Lavoro. Un gran bel pasticcio. Con il concetto ed evenienze negative” che riguardano All’ufficio legale della Provincia sono di legalità la Provincia di Trapani ha gli amministratori e i burocrati e l’Ente stati tolti, in quattro anni, 8 impiegati su sempre singhiozzato. Tempo fa esisteva “eventualmente rappresentati anche attra- 16, tagliati tutti i compensi e perfino il l’assessorato alla legalità e trasparenza. verso esposti anonimi”. Una parola. Ma rimborso delle spese vive sostenute per L’assessore incaricato era Baldassare dell’attività dell’osservatorio non si sa raggiungere le sedi giudiziarie e fare le Lauria, avvocato penalista. nulla. Eppure di “evenienze negative” ce udienze. Tra i suoi clienti di spicco Lauria ave- ne sarebbero parecchie. va Vito Roberto Palazzolo, il tesoriere di La trasparenza non traspare... Cosa nostra. In un altro processo di ma- L'Osservatorio non osserva fia ha difeso anche il consigliere provin- Non è un caso che la Giunta provincia- ciale Piero Pellerito, poi condannato a 6 L’osservatorio, dati alla mano, non ha le, quando decide di fare la guerra agli anni in primo grado per falso e soppres- mai prodotto un richiamo all’amministra- avvocati della Provincia, e di non pagare sione di atto pubblico, adesso sorvegliato zione, un controllo, un’istanza. Non è in- i compensi che il Giudice del Lavoro speciale. tervenuto né sugli amministratori né sui dice che invece gli spettano, dà l’incarico Non è mafioso Pellerito, ma da infer- loro atti. Tra questi, neanche i gli 880 all’avvocato Girolamo Signorello, avvo- miere avrebbe fatto falsificare un referto mila euro di contributi hanno minima- cato di Castelvetrano, per fornire tutti i medico per un dipendente di un’azienda mente solleticato l’Osservatorio. pareri necessari contro la “temeraria pre- in odor di mafia. "Se non era per Pitrinu Oppure il rinnovo del contratto di affit- tesa” degli avvocati della Provincia ri- eravamo arruvinati" dicono due mafiosi to che la Provincia ha fatto del terreno di correnti. intercettati al telefono. Nessun problema. sua proprietà, il Feudo Rinazzo: sono Lo stesso Signorello (che è stato, tra le La Provincia di Trapani ha anche un 225 ettari, dati in concessione per 20 altre cose, anche assessore ai lavori pub- Osservatorio sulla legalità. Chissà scappi anni ad un prezzo non proprio di merca- blici a Castelvetrano) verrà poi nominato qualcosa. È stato istituito nel 2010 pro- to: solo 10.000 euro l’anno. E sul Feudo a fine Agosto da Turano presidente della prio su iniziativa di Turano, per zittire insiste la richiesta di concessione per la Megaservice, il carrozzone della Provin- chi puntava il dito sulle vicende poco costruzione di un parco eolico. Niente. cia. Signorello, da sempre vicino al Sin- chiare che coinvolgevano l’Ente. Di spese pazze, di vuoti etici e di legalità daco di Castelvetrano, Gianni Pompeo, Un osservatorio che, però, non ha mai la Provincia ci campa. Fin quando non osservato. Tant’è che non è stato mai col- scompare.

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Precari Come ti sfrutto il pubblicista

Molto spesso però, questo desiderio si nome di fantasia attribuito dalla redazio- L’iscrizione all’albo tramuta in sfruttamento da parte delle te- ne). pubblicisti spesso co- state, illudendo chi scrive con la storiella «Pezzi scritti e non pagati, in barba alla dell’iscrizione all’Albo dei pubblicisti, legge. Retribuzione certificata da parte stringe l’aspirante gior- essendo oggi abbastanza difficile trovare dell’editore, dichiarando il falso». in Italia una testata che retribuisca un «Ho accettato di pagarmi da sola i con- nalista ai soprusi di ragazzo senza esperienza per una tributi scrivendo per un blog online – ag- editori senza scrupoli. collaborazione. giunge Franca (altro nome di fantasia, al- tro racconto di vita reale) – . Il direttore Tante testate dichiara- Disposti a tutto... mi rilascia le ritenute d’acconto e io gli restituisco i soldi in contanti. Ovviamente no il falso, fingendo di non ho nessuna retribuzione: di fatto, Succede così che l’aspirante pubblicista pago in tasse circa 160 euro ogni sei mesi pagare gli articoli, altre risponda ad offerte di collaborazioni a ti- e in più lavoro gratuitamente». tolo gratuito, con testate telematiche e/o fanno addirittura sbor- cartacee, per l’attribuzione del tesserino”, sare agli aspiranti pub- un controsenso, considerato che docu- ...pur di diventare pubblicisti mentare l’avvenuta retribuzione per il la- blicisti le ritenute voro giornalistico svolto, costituisce re- Maria Ausilia Boemi, segretaria provin- quisito indispensabile per conseguirlo. ciale di Assostampa Catania, nella relazio- d’acconto Sono così frequenti i casi in cui l'aspi- ne annuale 2012 parla di «aspiranti pub- rante lavora gratuitamente e si paga di ta- blicisti – quindi non ancora in possesso di Carmelo Catania sca propria i contributi, falsificando la do- del tesserino – che leggono i telegiornali, cumentazione fiscale pur di dimostrare colleghi o aspiranti tali che non vengono una collaborazione retribuita con una te- pagati e che firmano buste paga false. E ci stata. sono anche aspiranti colleghi che si paga- Ma ci sono in giro anche millantatori e no da soli le ritenute d’acconto per potere strani personaggi che cercano di attrarre poi conquistare il tesserino (questo peral- giovani aspiranti giornalisti, promettendo tro, non avviene solo nelle televisioni)». loro l’iscrizione all’albo in cambio di de- È il sogno nel cassetto di tanti giova- naro, dietro la partecipazione a fantomati- Il miraggio ni: curiosare, chiedere, capire il più ci corsi non riconosciuti dall’Ordine dei possibile per poi raccontare agli altri giornalisti e dalla Federazione della Stam- Franco Zanghì, giornalista di Patti nel ciò che si è compreso. Quella del gior- pa. messinese, raccontando il mese scorso sul nalista è una professione cui molti aspi- suo TG6 una confusa – per le contraddit- rano. Ma come lo si diventa? Centinaia di testimonianze torie dichiarazione dei protagonisti – sto- ria di «vertenze di natura economica» tra La legge n. 69/1963, istitutiva Basta googlare un po’ per leggere centi- il rappresentante del comitato di redazio- dell'Ordine dei giornalisti, prevede l’iscri- naia di testimonianze. Nel 2010 è stata an- ne di una piccola testata locale online e il zione in appositi Albi. I giornalisti vengo- che pubblicata un’inchiesta sul fenomeno suo editore/direttore responsabile ha com- no suddivisi in due elenchi: professionisti dello sfruttamento degli aspiranti pubbli- mentato: «Del fatto abbiamo ritenuto do- e pubblicisti e quest'ultima rappresente- cisti sulla testata online Repubblica degli veroso chiedere un parere all'Ordine dei rebbe in teoria la strada più semplice. stagisti, che ha raccolto le testimonianze Giornalisti della Sicilia [...]. Ma purtroppo Ma chi è il “pubblicista” e in cosa si di due giovani costretti a falsificare le ri- molti editori – anche di grandi giornali – differenzia dal “professionista”? cevute fiscali pur di ottenere il tesserino sfruttano giovani e meno giovani aspiranti «Sono pubblicisti – dice la legge 69 – “rosso”. giornalisti con miraggio del "Tesserino da coloro che svolgono attività giornalistica «La mia storia non è molto diversa da Giornalista"». non occasionale e retribuita anche se eser- quella di tanti altri», racconta “Carlo” (un citano altre professioni o impieghi».

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“Il vero problema dei giovani giornalisti? Lo sfruttamento”

Una pratica diffusa ma illegale Secondo l’avvocato Gianfranco Garan- piano teorico è possibile costruire una cini, esperto di diritto giornalistico, infat- documentazione fittizia per una iscrizio- “Comprare” il tesserino pur essendo ti: «Un atto del genere costituisce truffa e ne all’albo dei pubblicisti. diventata una cosa “normale”, è illegale falso ideologico a un ente pubblico, ai Vittorio Roidi, sostenendo nel suo libro e prevede serie conseguenze per chi fal- sensi degli articoli 640 e seguenti e 479 e Cattive notizie che «Come tutte le cose sifica i documenti fiscali necessari seguenti del codice penale». che invecchiano (l’Odg) non va buttato, all’iscrizione all'albo dei pubblicisti. ma sostituito con un organismo moder- no» ne auspicava una profonda riforma. Dalla truffa all'evasione fiscale Scheda Con il dpr di riforma delle professioni il governo Monti ci aveva pure provato ma PER DIVENTARE Le testate, usufruendo di un vantaggio in pratica non è cambiato nulla. PUBBLICISTI: economico diretto dallo sfruttamento dei I REQUISITI collaboratori, commettono un complesso di reati che può spaziare dalla truffa Il tesserino non fa il giornalista all’evasione fiscale. In Sicilia tra spese di segreteria, costi Ma anche gli aspiranti giornalisti sono Nella maggior parte dei Paesi europei per marche da bollo, tasse per conces- «correi» e, in quanto tali, teoricamente non esiste un Ordine dei Giornalisti. Ad sione governativa e altri pagamenti si andrebbero incontro a pene di tipo eco- esempio, in Gran Bretagna non è mai sta- arriva a sborsare 582,62 euro per pre- nomico e detentivo, anche se in pratica è to istituito alcun organismo di natura sentare le domande di iscrizione difficile si finisca in galera per reati del pubblica in rappresentanza dei giornali- genere, ma si può comunque arrivare a sti, e la formazione universitaria specifi- all’albo dei pubblicisti. sanzioni pecuniarie molto elevate. ca non è richiesta per l’esercizio della Il calcolo si basa su quanto riportato Ovviamente la domanda di iscrizione professione. Così come in Irlanda, Ger- nella modulistica ufficiale e nelle istru- all’albo dei pubblicisti è destinata ad es- mania, Austria, Norvegia, Olanda, Gre- zioni reperibili nel sito dell'Ordine. sere respinta mandando in fumo due anni cia, Svezia, Francia e Finlandia. Per esse- Per dimostrare la non occasionalità di lavoro non retribuito. re considerati giornalisti è necessario, semplicemente, essere assunti e scrivere della collaborazione vengono richiesti per una testata. Gli Ordini che dovrebbero vigilare... almeno 90 articoli scritti e pubblicati Storie, queste e tante altre ancora sco- nell’arco dell’ultimo biennio, se questi nosciute, che evidenziano come il vero vengono pubblicati su quotidiani (60 su Il reato di truffa è perseguibile dietro problema per un giovane che vorrebbe querela di parte. Gli Ordini, in quanto periodici), emittenti televisive, radiofo- avvicinarsi al giornalismo, l’attività teo- pubblici ufficiali, avrebbero l’obbligo di ricamente “retribuita” in pratica si tradu- niche o siti internet regolarmente regi- fare esposto in tal senso. ce in sfruttamento intellettuale, alimenta- strati presso la cancelleria del Tribunale È difficile, però, trovare le prove con- to dal miraggio del raggiungimento competente come testate giornalistiche, crete di questo fenomeno, salvo nei raris- dell’agognato tesserino che comunque dovranno presentare almeno 90 servizi simi casi in cui vi sia una denuncia speci- non rappresenta una certificazione di o articoli effettivamente andati in onda fica. qualità, né un riconoscimento di tipo me- Impossibile, di fatto, un'azione preven- o pubblicati on line. Una retribuzione ritocratico. tiva perché gli stessi Ordini non conosco- C’è spesso ignoranza e presunzione fra minima nel biennio di non meno no la situazione degli aspiranti fino al coloro che per grazia ricevuta e immeri- di1000 euro da attestare con modelli momento della presentazione della do- tatamente hanno ottenuto l’iscrizione F24 rilasciati al massimo per ogni anno manda. all’Albo dei pubblicisti e non conoscono, di attività e non cumulativi. Gli unici controlli vengono effettuati né rispettano l’etica professionale. solo sulla documentazione fiscale e sul

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Petrolio/ Minardo e Prestigiacomo: le mani sull'oro nero

Petrolio al largo di Poz- La Leonis, colosso galleggiante da 110 “oggetto” di interrogazioni parlamentari mila tonnellate ricavato dalla trasforma- che sollevavano un conflitto d’interessi. Il zallo. E subito, i “soliti zione dell’ex petroliera Leonis in FSO compito del Ministro era infatti quello di noti”... (Floating Storage Offloading), è ormeg- vigilare sull’operato di colossi petroliferi giata a circa 2 miglia dalla piattaforma clienti delle aziende di famiglia. Vega ed è ad essa collegata tramite con- Del CEM, consorzio formato da alcune dotte sottomarine. tra le maggiori imprese siciliane di pro- di Enrica Frasca Caccia, gettazione, costruzione e montaggio indu- Francesco Ruta Il consorzio CEM striale, fa infatti parte la Coemi Spa, im- e Giorgio Ruta presa di famiglia dei Prestigiacomo nata www.ilclandestino.info La nave è adibita alla ricezione del nel 1974 a Priolo, che oggi vanta, tra gli greggio estratto, al suo pretrattamento, e altri, clienti come Eni, Erg, Esso, Enel, infine al trasferimento sulle petroliere che Siemens. L’amministratore delegato è trasportano il greggio verso gli impianti di Maria Prestigiacomo, sorella dell’ex Mi- raffinazione. nistro. Ad aggiudicarsi la gara d’appalto indet- ta da Edison, il Consorzio CEM (Con- I padroni della Fincoe struction, Erection and Maintenance), che dopo aver acquistato Leonis dalla Fratelli Ma non finisce qui: la Coemi è control- D’Amico Armatori Spa, ha eseguito i la- lata dalla Holding Fincoe Srl che ne pos- vori per la trasformazione della petroliera siede il 99%. A detenere gran parte delle in FSO e ne è divenuto noleggiatore. quote Fincoe proprio la famiglia della Prestigiacomo, con un 9,7% intestato al Oltre 100 milioni di euro padre Giuseppe, un 21,5% alla sorella Si discute di un possibile allargamen- Maria Pia e un altro 21,5% a Stefania fino to della piattaforma petrolifera Vega a Un’operazione da oltre 110 milioni di al 2009, quando la quota è passata alla largo di Pozzallo. E tra i soliti noti euro, di cui 80 anticipati da Eni ed Edison madre. dell’imprenditoria siciliana c’è chi si in cambio di un contratto di noleggio a Ma la Leonis riserva altre sorprese. Tra frega le mani odorando il petrolio. Si lungo termine e 34, destinati all’acquisi- i “noti” che hanno fiutato l’affare figurano fiutano affari da centinaia di milioni di zione dell’unità navale e alla copertura dei famosi personaggi dell’imprenditoria nel- euro. lavori di trasformazione in FSO, versati la nostra provincia. dal gruppo UniCredit. Il “Progetto Leonis” è la punta di dia- Nel caso delle piattaforme Vega l’affare Terminati i lavori di conversione, nel mante della Tea Shipping Srl, una società per l'imprenditoria locale si chiama “Leo- 2009 la Leonis è stata rimorchiata dai di gestione marittima e navale con sede nis”. Si tratta della nave appoggio messa cantieri di Augusta sino al sito della con- legale a Milano e sedi operative a Milano in funzione nel 2009 in seguito alla di- nessione con la piattaforma Vega. e Pozzallo, che si occupa dell’unità navale smissione della Vega Oil, protagonista di Già nel periodo dell’inaugurazione, av- in questione. Amministratore unico di una vicenda approdata in questi mesi in venuta nel 2008, l’allora Ministro questa società è Raimondo Minardo, fi- tribunale. dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo era glio del più famoso Saro.

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“Fino all'ultima goccia...”

SCHEDA/ LA TRIVELLA quarantuno istanze per permessi di ri- All'interno della società figura anche cerca nel territorio italiano attualmente Marco La Pira, socio in un'altra azienda “MARI SPIRTUSIATU in valutazione, solo tre facciano capo a E SODDI NENTI” compagnie italiane (Eni ed Enel). impegnata nel settore marittimo insieme a Ad oggi i permessi di ricerca petroli- Riccardo Radenza, imprenditore nel fera già rilasciati nel mare italiano sono settore alimentare e Giorgio Zaccaria, 19, di cui ben 11 nel canale di Sicilia figlio dell’imprenditore edile Giuseppe. per un totale di 6815 kmq di superficie È di nuovo febbre dell’oro. Ma sta- marina. Oltre ai permessi già rilasciati, volta è nero e lo scenario è il Canale di pendono sul Canale di Sicilia 18 richie- Ex assessore Udc Sicilia. A riaprire la corsa è il Piano ste di permessi di ricerca per oltre 5mila Energetico redatto dal Ministro per Svi- kmq, di cui la metà in corso di Altro socio della Tea Shipping è luppo Economico, Corrado Passera, che valutazione ambientale: è il caso della intende portare la produzione di petro- piattaforma Vega B. Massimo La Pira, ex assessore dell’Udc e lio, che attualmente copre solo il 10% Sul tavolo del Ministro, da fine lu- del Pdl a Pozzallo, coinvolto ed assolto glio, anche la richiesta presentata da del fabbisogno nazionale, alla copertura nell'inchiesta Modica Bene. Edison per realizzare l’impianto di per- del 20% della domanda. Sebbene il settore petrolifero sia desti- Una strategia che chiude le porte alle forazione Vega B all’interno della con- energie alternative e le spalanca ai si- cessione petrolifera C.C6.EO. Un altro nato ad esaurirsi nel giro di pochi anni, gnori del petrolio con un susseguirsi di impianto di estrazione dovrebbe quindi pare proprio che esso consenta ancora ai sorgere a circa 6 Km a ovest della Vega richieste, concessioni e permessi per signori del petrolio di fare affari. Se il rad- A, la piattaforma appartenente a Edison esplorare e bucare altro fondale marino; doppio del campo Vega dovesse essere un decreto che fa ripartire tutti i proce- per il 60% e ad Eni per il 40%, attual- dimenti per la ricerca e l’estrazione di mente attiva a una distanza di12 miglia approvato, la Leonis continuerebbe la sua petrolio che erano stati bloccati nel dalla costa pozzallese. La più grande attività anche per la nuova piattaforma, piattaforma off shore italiana, realizzata 2010 dopo l’incidente a una piattaforma che sarà collegata alla prima. che ha devastato il Golfo del Messico. nel 1984 e attivata tre anni dopo, produ- Il programma piace molto alle grandi ce olio greggio e gas naturale da venti società d’estrazione perché contiene la pozzi. Non più di sette anni proposta di abolizione del limite di 12 Il suo raddoppio metterebbe in produ- miglia dalla costa entro il quale non si zione la seconda sacca petrolifera che Così, mentre dal Ministero dello Svi- possono impiantare trivelle. fa parte della medesima concessione. Ma a cantare vittoria sono per lo più E mentre la procedura per la realizza- luppo economico fanno sapere che lo sce- le società petrolifere estere, le quali de- zione della Vega B approda al Ministero nario di sviluppo in Italia non supera i set- dell’Ambiente in attesa di VIA, alcuni finiscono l’Italia “il miglior Paese in te anni per l’estrazione di gas e i quattor- cui avviare l’attività di estrazione”. Il dati non sono certamente incoraggianti. dici per l’olio greggio, i nomi che contano motivo di tanto entusiasmo è il regime Nonostante il bilancio di 25 anni di fiscale a totale svantaggio dello Stato, attività della Vega A sia di quasi 60 mi- continuano a investire sull’oro nero. Fino che prevede royalties per l’estrazione di lioni di barili di petrolio prodotti, i pro- all’ultima goccia. idrocarburi in territorio italiano del 4% fitti dello Stato Italiano rasentano la per il petrolio e del 7% per il gas a fron- nullità. te di una media mondiale dei quasi Secondo un calcolo approssimativo la l’80%. Vega A ha prodotto, dalla sola estrazio- Inoltre una franchigia fa sì che i de- ne di greggio, circa 500 milioni di euro, tentori delle concessioni versino la per- versando allo Stato neanche 5 milioni. centuale solo in caso di estrazione di al- Nessuna percentuale invece sui gas meno 300 mila barili l’anno. Nessun li- naturali, che Edison ed Eni hanno “ac- mite infine, per il rimpatrio degli utili. curatamente” estratto entro franchigia. Non c’è da stupirsi quindi se delle Mari spirtusiatu e soddi nenti. Enrica Frasca Caccia

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Periferie “Puliamo i quartieri dal degrado e dalla cattiva politica”

fanno quella macchina e quelle cassette Catania. Negli antichi della frutta? Cos'è un deposito? e storici quartieri degli «Si lo sappiamo, abbiamo fatto le de- nunce ed è venuta la polizia. Hanno co- Angeli Custodi e San minciato con questo schifo quelli della Cristoforo, discariche frutta. Lo utilizzano come magazzino e la frutta marcia, la munnizza e tutte cose le e aree abbandonate buttano qua. Lo abbiamo detto ai fruttiv- endoli. È venuta la polizia e hanno chiu- proliferano con il si- so i cancelli, e pensavano che la lenzio complice di un situazione si fosse risolta. Ma appena la polizia ha furiatu l'angolo, chiddi rapenu Comune indifferente, regolarmente e questo posto la stanno che non dà risposte utilizzando anche come garage. Mettono macchine. Hanno fatto quello In tale contesto di degrado, i fruttiven- che hanno voluto questi della frutta». di Domenico Pisciotta doli di via Marano si sono impadroniti - Ma oltre all'immondizia e alla frutta dell'unica costruzione coperta, all'interno gettano anche materiale di risulta e Giovanni Caruso del cantiere, destinandola a deposito del- dell'edilizia? la frutta e garage. Il proprietario di un «Si, si si si si, vengono con i camion e immobile confinante ha, invece, allestito scaricano regolarmente... L'altro giorno è un balconcino sul tetto del "deposito dei venuto il presidente della Municipalità e fruttivendoli". ha minacciato di chiudere il cancello con Il Comune ha dichiarato che la messa un catenaccio a costo di non far usare più in sicurezza del cantiere spetta alla pro- la piscina se non si mette tutto in sicurez- DISCARICA prietà dello stesso. L'Acqua Marcia, alla za. Io abito qua sopra e mi vedo ogni nostra redazione, ha affermato che, nel giorno questi "spettacoli". Stu fetu e sta DI VIA ZURRIA più breve tempo, vi provvederà. (QUARTIERE ANGELI CUSTODI) munnizza chiamunu i muschi di settem- Mentre eseguivamo il sopralluogo, un bre che mi parunu kiu spacciati di abitante del quartiere ci ha detto: l'autri... ». È compreso tra Via Zurria, Via Cristo- «Questa situazione dura da più di due foro Colombo e Via Marano. Si tratta * * * anni. Ora ci sono topi, muschitti e gatti». Lo stato del cantiere è balzato, dopo dell'ennesima costruzione iniziata e mai - In effetti la recinzione non è sicura… finita. Doveva diventare un parcheggio anni, agli onori della cronaca dopo alla «Siccome io sono un po' malandrina denuncia dell'On. Licandro. É scorag- multipiano. I lavori sono fermi da anni, a sai che farei: io sti cosi i pigghiassi e li causa di un contenzioso tra le ditte, inca- giante che la politica si accorga dell'esi- butterei tutte là sotto». stenza dei quartieri popolari solo ricate della realizzazione, e una control- - Ma non è pericoloso per i bambini lata di Acqua Marcia S.P.A., il cui ex all'approssimarsi delle elezioni,e nella che giocano? E per le macchine che pas- fattispecie uomini di sinistra che se ne presidente, Francesco Bellavista Caltagi- sano? Avete fatto la domanda al Comune rone, è sottoposto alla misura della cu- servono come strumento di propaganda per mettere in sicurezza? contro stodia cautela in carcere perché imputato «Abbiamo fatto tutto, e non fanno per truffa aggravata ai danni dello Stato, l'Amministrazione Comunale. Lungi niente». dal difendere l'operato di un'Amministra- nell'ambito dell'inchiesta sul porto turi- - E' vero il Sindaco ha detto che non è stico di Imperia. Lo spettacolo offerto zione che tanto non ha fatto per la città, di competenza del comune. pretendiamo una politica che realmente agli abitanti è imbarazzante. Nel cantiere «Allura è inutile che andiamo al Co- si scarica, illegalmente, materiale di ri- urli, si batta, s'incateni e chiuda cancelli, mune». per 365 giorni l'anno, per garantire l'inte- sulta dell'edilizia e alcuni abitanti vi get- - Sotto il manufatto di cemento che ci tano ogni sorta di rifiuto. resse comune.

I Sicilianigiovani – pag. 74 www.isiciliani.it “Per appaltare, per agevolare imprese ed aziende e ordini professionali”

AREA VERDE ATTREZZATA enormi siringhe utilizzate per dopare i Chiaramente chi ci governa dà la colpa DI VIA DE LORENZO cavalli sfruttati per le corse clandestine, di tutto questo agli abitanti: “Sono igno- tagliata l’erbaccia e cancellata un’oscena ranti, sporchi, non si meritano niente!”. (QUARTIERE SAN CRISTOFORO) svastica e croce celtica dalle pareti del Secondo noi questi luoghi sono stati pro- parco e infine piantato qualche pianta gettati da una richiesta clientelare che Dalla mano di Melissa la piccola luma- qua e là. Tutto questo fra i nitriti dei ca- viene dalla cattiva politica per appaltare, ca viene posata su quello che doveva es- valli che sono rinchiusi nelle stalle abusi- per agevolare imprese ed aziende e ordi- sere un prato. ve a pochi metri dal parco. ni professionali. Sarebbe stato un bel prato, tanto da in- Ma leggiamo cosa hanno risposto alle Le gettate di cemento che i nostri ar- vitarti a sdraiarti odorando i profumi del- nostre domande alcuni abitanti della chitetti chiamano “giardini minerali” e la campagna. Il ritratto appena descritto zona. tutto questo giro di affari poco trasparen- potrebbe farci pensare che ci troviamo in Sig. G: «Iu staiu cà da 3000 anni!... e ti solo per un consenso elettorale e in più aperta campagna o sulla nostra chi ci mannu ca’ i me figghi a’ jucari… nella fattispecie per il “Piano integrato bellissima Etna, e invece no, ci troviamo sta schizzannu lei?» San Cristoforo Sud” si è disatteso il Pia- nell’”area verde attrezzata” di via De Lo- - Ma se fosse curato li manderebbe? no originale imposto dalla Comunità Eu- renzo nel quartiere di San Cristoforo, Ca- Sig. G.: «cettu fussi n’autra cosa!». ropea. tania. - E in questo caso gliel’avrebbe detto Persino Piazza don Bonomo di fronte In questo luogo qualche anno fa il co- a quelli delle stalle abusive di andare via all’oratorio è stata vandalizzata e abban- mune di Catania progettò nell’ambito del da qua donata a se stessa, così come via delle Piano integrato per San Cristoforo Sud Sig. G.: «A’ cu i’ ssicuta chisti cà? Pi Salette che doveva essere area pedonale un’”area verde attrezzata” con parco gio- non parrari di chiddi ca trasunu chi moti e lo è stata solo per due mesi. chi e addirittura degli avveneristici pan- pi fari motocross». Anche se per piazza Don Bonomo il nelli solari che servivano all’automante- - Lei non sapeva di questo posto? Lo presidente della I municipalità, Carmelo nimento energetico. Ma come ormai è di conosceva? Coppolino, c’informa che il consiglio di abitudine tutto ciò che viene progettato, Netturbino sig. A: «Cettu… ju nascii quartiere ha dato disposizione affinché si appaltato e costruito con i soldi pubblici cca!» pulissero i muri della piazza. Nello stesso sistematicamente viene abbandonato, un - I suoi colleghi non sanno che do- giorno a pochi passi da dove i cittadini po da per tutto nella città ma soprattutto vrebbero venirea pulire anche qui? pulivano e risistemavano l’”area verde nei quartieri popolari e così anche a San Netturbino sig. A: «Ora c’è il coordi- attrezzata”, il personale e i volontari Cristoforo. natore, parli con lui!» montavano gazebi e fronzoli vari per ren- Piazza don Puglisi, Piazza don Bono- - E il coordinatore non sa di questa dere “più bello che mai quel luogo” e mo e l’”area verde attrezzata” di via De situazione magari qualcuno avrà detto agli spaccia- Lorenzo, dove il 29 settembre Legam- Netturbino sig. A: «Cettu… non lo so, tori della zona: “pa sta sira e dumani non biente ha scelto per la giornata “Puliamo penso di si…» dovete venire, ni vieni a’ truvari u’ sinda- il mondo” e per la prima volta il nostro * * * cu!”. quartiere. Perché non riusciamo a tenere pulito Infatti il pomeriggio del 29 arriva il I volontari di Legambiente, il GAPA, e un bene comune? Perché chi dovrebbe sindaco di Catania, i rappresentanti della una classe della scuola elementare Cesa- controllare e pulire abbandona all’illega- Provincia le ACLI, i rappresentanti re Battisti accompagnata da un insegnan- lità, allo spaccio e al vandalismo? Perché dell’Ateneo catanese e i parroci delle te, un netturbino del comune di Catania, gli abitanti devono avere paura di portare chiese della I municipalità per inaugurare gli abitanti della zona e perfino il parroco a giocare i loro figli in questo luogo? Op- la fiera dell’artigianato promossa dai sa- di San Cristoforo don Ezio, si sono at- pure a godere il piacere di una bella gior- lesiani e dalla “Fondazione per il Sud”, trezzati di guanti, sacchetti, scope, zappe nata all’aria aperta? Perché è questo ma tutto con un sapore, visto il periodo, e zappette per pulire un luogo del tutto quello che succede nelle piazze e in que- di campagna elettorale. Dobbiamo pensa- abbandonato e vandalizzato. Così con le sto parco a San Cristoforo. Eppure se an- re che anche fra le piazze “ci sono figli e carriole si sono tolte panchine e tavoli di- date sul sito del comune di Catania sem- figliastri”. velti, una grande quantità di plastica, brano dei luoghi magnifici.

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Giovani Tre città del Sud

Giovanni: I problemi che maggiormen- ne di una città perché a quelli c'è rime- Un ragazzo di Napoli, te affliggono il posto in cui vivo sono ri- dio. Il vero problema è far capire ai Pa- uno di Palermo e uno conducibili alla mala gestione dello lermitani che loro meritano una grande smaltimento rifiuti e all'abusivismo edili- città in cui vivere e di conseguenza affi- della provincia di Mes- zio che devasta intere zone collinari che dargli delle responsabilità. sina. Come si vive in rischiano di crollare al primo nubifragio (l'alluvione di Scaletta insegna). Le giun- Però crescono le associazioni questi tre posti? Che te dei paesi circostanti sono comandate spazio hanno i giovani? ormai da anni dagli stessi figuri (il mio I giovani rappresentano una parte paese non cambia sindaco da 15 anni) attiva all'interno della tua comunità? Che responsabilità ha che fanno il gioco delle tre carte (sale X, Giovanni: Proviamo ad avere peso poi sale il vice di X, e poi di nuovo X); la politica? Ed ecco le all'interno delle comunità, ma in verità se sale l'opposizione il gioco è lo stesso. non ne abbiamo. loro risposte Vincenzo: Disoccupazione, criminalità Vincenzo: I giovani rappresentano il organizzata, clientelismo e corruzione futuro, la speranza. Sappiamo che il no- politica, mancanza di integrazione etnica stro Paese, governato da un’oligarchia e sociale, tessuto sociale sconnesso, in- gerontocratica (“la casta”), non investe di Attilio Occhipinti sufficienza dei servizi pubblici. affatto sul capitale giovanile, come ma- www.generazionezero.org gari fanno altre nazioni (si pensi alla Apatici perché abbandonati Germania o agli Stati Uniti). Anche nella realtà napoletana, i giovani non trovano Esistono intere fasce sociali che vivo- spazio. no in zone di marginalità, abbandonate Giuseppe: I giovani a poco a poco si dallo Stato; privi talvolta di quei diritti stanno svegliando, stanno cominciando civili che dovrebbero essere garantiti e ad indignarsi e a svolgere il loro ruolo at- questo non fa altro che influenzare nega- tivo di cittadini. Parliamo ancora di una tivamente la mentalità, l’aspetto “cultu- bassa percentuale ma sempre più ragazzi rale” e sociale delle persone. Il degrado cominciano a non accettare l'idea che le lo si percepisce a livello culturale, cioè di cose non si possano cambiare solo per- Di dove sei? mentalità. ché non siamo abituati a vederle diversa- Giovanni: sono di Nizza di Sicilia, Questi ritardi non sono imputabili ad mente. Sono nate tante associazioni gio- Provincia di Messina, versante jonico. una mentalità “criminale” del mezzogior- vanili in questi ultimi anni, segno che il Vincenzo: Sono di Afragola, una città no; semmai è vero il contrario: sono i ri- desiderio di cambiamento e di partecipa- che si trova nella periferia nord di Napo- tardi sociali del mezzogiorno che in- zione a poco a poco va aumentando. li. fluenzano negativamente la cultura di Giuseppe: sono nato a Roma ma cre- queste zone. Il problema numero uno al- Come trascorrono le giornate i ra- sciuto a Palermo. lora è l’apatia, il disinteresse, il credere gazzi? Ci sono degli spazi sociali o che quest’emorragia non possa essere strutture adeguate dove incontrarsi? Se dovessi pensare ai problemi più sanata con la propria volontà. Giovanni: A spasso sul lungomare o gravi che caratterizzano il posto in cui Giuseppe: In assoluto penso che i pro- nei bar, alcuni punti di raccolta esistono, vivi, quali sarebbero i primi che ti ven- blemi più gravi di Palermo non siano come il PuntoGiovani a Nizza, ma l'ina- gono in mente? quelli legati alla normale amministrazio- deguatezza della sede e la incostanza di

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“Diritti? Ormai, dalla politica sono scomparsi”

parecchi componenti avvelena i progetti dal più popolare a quello più residenzia- che alcuni problemi, anche nelle nostre e la volontà di agire. le, delle volte sia mosso più dalla paura realtà meridionali, potessero essere risol- Vincenzo: Parecchi progetti finanziati di essere rifiutato dal gruppo che dalla te con la violenza; imponendo dall’alto dall’Unione Europea sono finalizzati a voglia di farne parte. Bisogna ritornare con forza quei (presunti) diritti. “togliere i ragazza dalla strada” occupan- negli oratori, negli spazi comuni, nelle Non si risolvono problemi con l’eserci- doli in attività pomeridiane con docenti. strade e far vedere uno spirito di aggre- to, quando quello stesso governo è legato Indipendentemente dai risultati, o da gazione differente. Partire da questo per talvolta a doppio filo con chi ha generato come poi vengono effettivamente ammi- sensibilizzare i ragazzi al rispetto delle questi problemi. Bisognerebbe creare nistrati questi fondi; credo che ciò sia in- regole, dell'altro, alla bellezza dello stare quella dimensione sociale di partecipa- dicativo: il fatto che gran parte della gio- insieme consapevoli che non si tratta zione dal basso, riuscire a garantire quei ventù trascorra le proprie ore, per la stra- solo di ragazzi, ma anche di cittadini. diritti che sono ormai scomparsi da, aumenta il rischio di essere assoldati dall’agenda politica (si parla ancora di negli eserciti della criminalità organizza- Che idea ti sei fatto della situazione una questione meridionale?). ta; o comunque il rischio di seguire un politica del tuo paese? Sono necessari Ecco, sì i cambiamenti sono necessari: percorso delinquenziale. dei cambiamenti? ma qui e adesso. Non cambiamenti indi- Nella mia città con gli anni quegli spa- Giovanni: Ripeto: sono anni che abbia- viduali: io sogno che si riesca finalmente zi di incontro e dialogo (che possono an- mo lo stesso sindaco, che uno stinco di a trovare un senso collettivo di trasfor- che essere il cinema, il teatro, il partito) santo non è, ma che possiede un alto mazione proprio nelle zone degradate, e vanno sempre diminuendo, lasciando la consenso popolare grazie alla propria abbandonate dallo Stato. gioventù abbandonata a se stessa, offren- professione (medico generale). Siamo do spesso alternative che alla lunga non nell'Immobilità più nera. Ovvio che ser- Uscire da dietro il monitor sempre hanno effetti positivi: per esem- vono dei cambiamenti, ma dovrebbero pio i vari centri-scommessa, che negli ul- essere mentali e supportati da un'espe- Giuseppe: Palermo ha innumerevoli timi anni sono spuntati come funghi. rienza traumatica. problemi, veniamo da una amministra- Vincenzo: Sciascia una volta disse che zione oggettivamente fallimentare che ha Centri-scommessa come funghi la Sicilia poteva essere considerata come fatto scendere la qualità della vita ai gra- una sorta di microcosmo del paese Italia. dini più bassi di sopportazione. E' diffici- Giuseppe: Palermo è una città molto Potrei dire lo stesso: le contraddizioni, i le vivere in una città che offre pratica- grande e sicuramente gli spazi dove in- ritardi di Napoli e provincia sono una mente nulla, pochi servizi e poche oppor- contrarsi non mancano, tranne in qualche metafora (accentuata) dei problemi italia- tunità; una città che per molto tempo ha quartiere periferico dove si fa fatica an- ni. visto tristemente l'interesse del singolo che a trovare un’aiuola. C’è scarsa partecipazione sociale alla prevalere su quello della collettività. Senza voler generalizzare, nella maggio- vita pubblica. Questo ovviamente vale Credo però che per poter cambiare le ranza dei casi a far la differenza però è la anche a livello nazionale, dove privilegi cose sia necessario sporcarsi le mani, non modalità di aggregazione. e interessi personali dettano l’agenda dei si può sognare il cambiamento da dietro Noto sempre di più che il modo di sta- vari governi che si alternano. Credo che un monitor o stando fermi. Tocca sbrac- re insieme, senza distinzione di quartiere, l’errore fondamentale di un certo modo ciarsi e darsi da fare a tutti i livelli, dal di far politica, sia stato quello di pensare politico al cittadino, ognuno deve fare il proprio dovere fino in fondo assumendo- si le proprie responsabilità. Non è neces- sario fare cose straordinarie, basta l'impegno profondo nel proprio campo di competenza.

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Musica Triste, solitario y surreal

critici, discografici e melomani a rivedere furono allora le compagnie telefoniche, Che sfiga, per una pa- certe consolidate posizioni che della che non sapendo più che cazzo inventarsi lazzina di tre piani di- concreta e impegnata leggerezza facevano sostituirono prima tutte le suonerie con ragion d’essere. nuove suonerie tristi, e inondarono poi gli ventata rifugio di bar- Il contributo più tangibile l’hanno dato utenti di sms a pagamento con notizie che però come al solito gli artisti, Gianna ne favorivano lo stato d’animo. Nel breve boni, collassare pro- Nannini ospite da Fazio ha detto la sua, termine in realtà un po’ tutta l’economia prio l'11 settembre. Ligabue ha subito lanciato il singolo “Al- ne trasse giovamento, furono ristampate le lora chi siamo da dove veniamo e perché opere complete di Leopardi, Corazzini, Manco due parole in ogni tanto siamo tristi?”, Mina ha rinver- Tenco, Ciampi, Cohen, De Oliveira, non dito il vecchio hit “Ma cos’è questa tri- quelle di Lolli, ma andarono pure quelle a cronaca. Niente stezza qua” e Mogol ha dichiarato ruba. all’Ansa che se non fosse stato per lui Lu- Una tristezza dolce e conciliante di Antonello Oliva cio avrebbe fatto solo canzonette allegre. Purtroppo anche di queste cose se n’è La tristezza sembrava riportare l’uomo parlato poco perché, quando si dice sfiga, alle sue origini, forse lo riavvicinava E del gene della tristezza, presentato nel frattempo c’è stato il patatrac di quel addirittura a Dio si diceva, quel Dio che alla comunità scientifica lo stesso gior- tizio della Regione Lazio, della Polverini lo aveva sfrattato un giorno da quel giar- no del bosone di Higgs, ne vogliamo e di tutti quei contributi variamente im- dino condannandolo a riguadagnarselo, e parlare? piegati, ragion per cui giornali e tg adesso paradossalmente, più la si guardava in si mettevano a perdere tempo con le me- Bene, a quanto sostengono John O’Hara faccia la tristezza, più essa appariva dolce nate sulla tristezza di Pupo e la Nannini. e conciliante, e si comprese allora, come e Paul Gillespie, i due biologi genetisti Dove invece la cosa ha avuto esiti più neozelandesi autori della scoperta, si trat- se prima non ce ne fosse mai stata l’occa- diffusi è stato sul web, dove dai siti con- sione, perché l’uomo aveva inventato la terebbe di un gene tra i più remoti e isolati giunti di Warner e Universal è stato an- del nostro codice, talmente elusivo e mi- poesia, e aveva composto opere come il nunciato per Natale l’uscita del cofanetto Requiem in re min. K 626, Crescent, Ade- sterioso da essere sempre sfuggito a ogni “Non solo triste – Greatest Hits”, mentre rilevamento e tale da consentire comunq- le H, Nostalghia, Trilogia della città di K. soprattutto nei social forum si è sviluppa- Ma durò poco, perché passata quella do- ue al momento solo ipotesi, pur se non va un dibattito, spesso conciso e sintetico, prive di fondatezza. menica il lunedì mattina si venne a sapere a volte inutile, in ogni caso interessante. che la notizia era inventata, e la storia del Secondo i due scienziati, questo gene Insomma, vuoi per una cosa vuoi per potrebbe avere tra le altre funzioni quella gene della tristezza solo una bufala. un’altra, alla fine quella che sembrava una Di O’Hara e Gillespie nessuna traccia, di conservatore di una forma arcaica di notizia destinata per la sfiga di prima a memoria risalente a epoche in cui le for- inventati anche loro, come ogni altra cosa passare inosservata, ha finito per essere in questa pagina. Pura fantasia. Le borse a me di vita esistenti erano forse ancora di ospitata perfino sulle pagine di questo solo livello molecolare. E in tanta sempli- ogni modo reagirono male lo stesso, e si giornale (che notoriamente si occupa di rischiò molto, ma alla fine, come in tutte cità, dicono gli studiosi, è presumibile che altro), e se ciò non bastasse, per figurare regnasse ancora un equilibrio le belle storie, trionfò il buon senso, e così nell’agenda della Commissione Sviluppo la tristezza venne nuovamente bandita, i difficilmente riscontrabile dopo. Economico del Parlamento Europeo, che Molto affascinante, e per quanto sostenitori attoniti dispersi, le fabbriche di nel frattempo aveva intanto provveduto a maionese riaperte, e in men che non si oscurata dal bosone (nessun giornale ne raccomandare ai Paesi membri di prestare ha parlato), la notizia ha comunque desta- dica, con un gran sospiro di sollievo di all’argomento la massima attenzione e di tutti, che a qualcuno sembrò però un sin- to molto interesse in ambito scientifico, e considerarlo prioritario in un’ottica di non meno, per quello che riguarda questa ghiozzo, la musica tornò a essere quella di immediata strategia di cassa. prima, ma ancora più leggera. rubrica, in quello musicale, costringendo I più solerti a rispondere all’invito

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Storia Placido Rizzotto

imparato durante la guerra partigiana dal che il blocco agrario-mafioso non inten- Teoria e prassi piano della teoria al piano della realtà deva assolutamente concedere alle coope- effettiva. rative. di una rivoluzione Spiegò che se con il lavoro si produce La determinazione di Placido Rizzotto ricchezza, in buona sostanza essa è acqui- nella lotta per la terra scardinava alla radi- sita dal proprietario dei mezzi di produ- ce quella che si riteneva quasi una legge zione cioè, nel caso di Corleone dal pro- di natura: i ricchi sopra e i poveri sotto, i di Elio Camilleri prietario del latifondo. Fece capire, inol- potenti a comandare e i deboli ad ubbidi- tre, che se, oltre al proprietario, c’era an- re, i mafiosi a sfruttare e i contadini ad es- che il gabelloto cui conferire una certa sere sfruttati. Morto ammazzato n. 35 nell’elenco quantità di ricchezza, bisognava lavorare Allora cominciarono gli avvertimenti dei sindacalisti, degli animatori e degli ancora di più, concludendo che era oppor- più ultimativi, i consigli più perentori: organizzatori del movimento contadi- tuno togliere di mezzo il gabelloto e non ci voleva molto a capire che la situa- no; dopo Placido Rizzotto ne sarebbero l’intermediazione parassitaria, assumere zione stava progressivamente precipitan- caduti altri in quella feroce persecuzio- direttamente la gestione della terra isti- do e che il vuoto intorno a Placido stava ne contro le sinistre pianificata dal tuendo cooperative, utilizzando gli stru- inesorabilmente crescendo. blocco agrario-mafioso protetto dagli menti legislativi necessari. La sera del 10 marzo Placido Rizzotto apparati di polizia, deliberata “politica- fu portato fuori dal paese per un “ragiona- mente” dalla DC e dai suoi alleati an- La gestione della terre mento”, durante il tragitto vide materializ- che americani. zarsi quel vuoto, quell’isolamento che Così aveva cominciato, giusto a Corleo- nelle ultime settimane si era creato intor- Lo scoppio della guerra lo portò sui ne Bernardino Verro e, dopo di lui, Alongi no alla sua lotta per la terra e la giustizia. monti della Carnia e avvertì sempre più e gli altri per l’applicazione dei decreti La strada era deserta, le finestre chiuse e profondamente l’assurdità della guerra, la Falcioni e Visocchi dopo la prima guerra Placido all’improvviso si sentì solo, si sua stessa condizione di burattino capora- mondiale, e tutti quelli che già si stavano svincolò dalla presa e per un attimo non le e poi di burattino caporal maggiore e, impegnando a costo anche della vita, per sentì la pistola pressata sul fianco. Tentò infine, di burattino sergente nelle mani di l’applicazione dei decreti Gullo sulla con- la fuga, ma fu subito bloccato da altri un dittatore che aveva già perso la guerra cessione alle cooperative delle terre incol- complici, urlò, fu coperto, immobilizzato ancora prima di cominciarla. te o mal coltivate e per la divisione 60 a e buttato dentro un’automobile. Dopo l’8 settembre ritenne di liberare 40 tra proprietario e contadino del prodot- Criscione, Collura, Liggio ed altri lo l’Italia dai fascisti e dai tedeschi. Passò to della terra. avrebbero portato con una macchina in dalla guerra di Mussolini alla guerra di A Corleone Placido sentiva soprattutto contrada Malvello e lì lo uccisero, dopo Resistenza, lasciò l’esercito del Duce ed l’amicizia ed il calore della maggioranza atroci torture. Solo successivamente il entrò nelle Brigate Garibaldi. delle persone, di tutta quella gente che lo corpo sarebbe stato buttato nella foiba a Placido ad un maturo e convinto senti- aveva pure eletto Presidente dell’associa- Rocca Busambra, in contrada Casale. mento antifascista accompagnò una pro- zione della Madonna della Rocca. Certo I familiari di Placido riconobbero i re- gressiva adesione ai contenuti del marxi- c’erano pure i gabelloti tra questi Luciano perti mostrati loro e ciò determinò la de- smo. Se era vero che la storia è storia del- Liggio ed il dottor Michele Navarra, il nuncia per Criscione, Collura e Liggio la lotta tra una classe dominante e una do- capo della mafia, il barone Cammarata, il latitante di sequestro ed assassinio di Pla- minata, se è vero che da sempre le classi cavaliere Paternostro, il commendatore cido Rizzotto. dominanti erano state battute da quelle Bentivegna e gli altri latifondisti e, ovvia- Il 3 dicembre 1952 in Corte d’Assise a dominate allora anche i contadini, i brac- mente, la schiera dei fiancheggiatori, servi Palermo i tre furono assolti per insuffi- cianti e i mezzadri di Corleone avrebbero ubbidienti senza parola, capaci solo di cienza di prove, la sentenza fu confermata potuto vincere. Corleone divenne la pros- eseguire ordini, anche i più abietti, come in Appello l’11 luglio 1959 ed in Cassa- sima trincea dove Placido avrebbe com- vedremo. zione il 28 maggio 1961. battuto, una volta tornato a casa. Lo straordinario risultato elettorale per Soltanto qualche mese fa è stato possi- Il 25 aprile 1945 lasciò i suoi compagni la Costituente fu bissato nelle elezioni del bile celebrare i funerali di Placido Rizzot- delle Brigate Garibaldi ed intraprese il 6 ottobre nell’elezione del Consiglio Co- to e vale la pena ricordare che il nipote ha lungo viaggio del ritorno verso la campa- munale e completato il 20 aprile del 1947 chiesto di riscrivere la storia di questa ter- gna per lavorare come prima con suo nelle elezioni della prima Assemblea re- ra, di farla conoscere. Questo articolo è un padre. Intraprese la fondamentale gionale. ciò dette impulso ad un’impetuo- piccolo contributo. operazione di trasferire ciò che aveva sa ripresa delle occupazioni dei latifondi

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Politica Un'aspirina contro la polmonite

Decreto anticorruzio- Croazia, la 67esima economia mondiale), eppure il nostro governo “tecnico” vara Non è un segreto che per costringere il ne? Buone intenzioni, una legge che ancora una volta va Pdl a rimuovere le barricate il provvedi- ma risultati aleatori. incontro ai problemi dell’ex presidente mento ha dovuto tenere conto dei diktat del consiglio Berlusconi, accorciandogli di questo partito: il governo Monti, il Ecco perché i tempi di prescrizione nel processo “governo degli onesti”, avrebbe potuto e Ruby, e interviene soltanto sui punti più dovuto osare di più: il momento, a ridos- marginali del fenomeno. so della campagna elettorale, non poteva di Riccardo De Gennaro È vero, la guardasigilli Paola Severino essere più favorevole. ha annunciato che per gli aspetti più im- portanti (ripristino del falso in bilancio, La cena del “rottamatore” incandidabilità dei condannati in primo grado per reati gravi, autoriciclaggio, Il problema è che, nel tourbillon susci- voto di scambio…) si provvederà più tato dagli annunci di chi si candiderà e avanti. chi non si candiderà, non si vede una possibilità reale di cambiamento del ceto Un primo passo o un paradosso? dirigente, come dimostra peraltro la cena del “rottamatore” Renzi con la crema Ma questa non è altro che una promes- dell’alta finanza, organizzata peraltro da Una legge si giudica dalla sua effica- sa: i tempi di durata della legislatura un business man la cui holding ha sede cia una volta che è entrata in vigore, sono tali che la responsabilità di condur- alle isole Cayman. Come ha scritto il so- ma non è difficile prevedere fin d’ora re in porto le norme anticorruzione più ciologo Tonino Perna su il Manifesto, “la che il ddl anticorruzione del governo incisive starà al prossimo esecutivo, che crisi verticale dei partiti, delle ideologie, Monti, approvato dal Senato con il sarà di natura politica, quindi poco inte- porta a selezionare nel modo peggiore la voto di fiducia e che attende la Came- ressato alla questione, come tutti i gover- classe politica” e “i partiti sono ormai di- ra, avrà la forza di un’aspirina contro ni precedenti. ventati delle strutture autoreferenziali di la polmonite. Qualcuno l’ha definito un primo passo, potere, di lobby e di affari”. Se si voglio- mai operato prima. Altri, viceversa, han- no cambiare le cose è necessario un con- C’è un Paese che sta affogando nella no sottolineato il paradosso di una legge trollo popolare e diretto sulla pubblica corruzione, uno dei più corrotti del mon- contro la corruzione votata da un Parla- amministrazione. Il disegno di legge del do (nel 2001 eravamo al 29° posto su 91 mento nel quale siedono numerosi cor- governo Monti istituisce la figura del Paesi esaminati nella classifica interna- rotti o aspiranti tali: il Senato ha appro- “commissario anticorruzione”, che potrà zionale per grado di corruzione, nel 2010 vato la proposta non grazie a una volontà avvalersi nel suo operato delle forze del- siamo scesi addirittura al 67°), un Paese di lotta alla corruzione, ma semplicemen- la Guardia di Finanza. Ma, se l’intero si- dove – come ha ricordato anche il Fi- te per rifare un po’ il trucco alla politica stema è corrotto, chi garantirà della sua nancial Times – la corruzione drena 60 di fronte all’elettorato dopo i casi Fiorito incorruttibilità? milioni all’anno dalle casse della pubbli- e Regione Lombardia. ca amministrazione (pari al Pil della

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Società civile Al mercato delle belle idee rante i quali un movimento invitava la interni ed esterni dell’Area dei Cantieri , In Sicilia si fa “la cosa città a riappropriarsi dei Cantieri per le metteva in sinergia, positivamente inno- numerose opportunità che essi possono vativa, valori, relazioni e capacità di pro- giusta” nei “Cantieri dare, dalle produzioni culturali in campo gettare futuro. Questo in una logica di re- che vogliamo”... cinematografico, teatrale e di varia sponsabilità etica all’interno di un siste- espressione artistica, alla fruizione ma di economia alternativa a quelli do- organizzata a disposizione del quartiere minanti, la cui crisi, ormai evidentemente circostante e, più diffusamente dell’intera strutturale, mostra tutti i suoi aspetti di collettività. profonda e irresponsabile disumanità. di Giovanni Abbagnato Già da qualche mese i Cantieri ospita- E’ stato questo “Fa la cosa giusta sici- no manifestazioni interessanti, ma rima- liana”, la prima del centro-sud. Un modo ne in corso il dialogo, in piena autonomia per interpretare un’esperienza fieristica delle parti, tra la nuova amministrazione del Nord del Paese, attraverso la specifi- La bella notizia, una volta tanto, è e il Comitato “ i Cantieri che cità di una Regione come la Sicilia di che i Cantieri Culturali della Zisa di vogliamo”per provare a caratterizzare grandi complessità, ma anche di straordi- Palermo, dopo l’abbandono nel grigio l’utilizzo, sempre più efficace dell’Area. narie potenzialità. Una Sicilia che vuole decennio delle amministrazioni Cam- Ciò in una rigorosa logica di “bene co- mostrare un volto diverso dagli stereotipi marata, tornano a vivere grazie mune”che escluda una gestione esclusi- correnti, ma a partire dalla sua capacità all’azione determinata di un movimen- vamente centralizzata nelle istituzioni, d’innovazione in tutti i campi. to di persone, associazioni, centri so- come anche affidamenti a lungo termine Questo è stato dimostrato dalla presen- ciali e altre realtà cittadine. che creino privilegi e impongano una za tra le strutture e i viali dei Cantieri - e fruizione passiva alternativa alla libera prima ancora tra le pagine di una Guida Il motivo che ha determinato tanti a espressione della città in tutta la sua ca- ai consumi responsabili e alle buone pra- scrollarsi una rassegnazione da troppo pacità di esprimere cultura e socialità. tiche, edita dal Comitato organizzatore tempo portata avanti nasceva dalla indi- nel 2011 - di un mondo, vasto e motivato gnazione e la conseguente volontà di rea- La logica del bene comune delle produzioni e dei servizi compatibili gire alla sostanziale privatizzazione dello e responsabili, dell’associazionismo e, spazio – uno dei più vasti ed interessanti Ma i progetti significativi sono, oltre più in generale, dell’impegno sociale ed esempi di archeologia industriale in Eu- antimafioso. ropa già votato alla cultura e alla sociali- che realizzati, anche nobilitati dalle prati- che. In questo senso, il fine settimana dal Una grande festa, ma anche un modo tà - che la vecchia Giunta, ormai disfatta, per veicolare progetti e innovazione per- stava realizzando con un colpo di coda, 19 al 21 ottobre 2012 ha rappresentato uno spartiacque importante nella nuova ché chi l’ha detto che edificare una nuo- tanto indegno quanto illegittimo. va società basata sul rispetto dei diritti e Questo tentativo di sottrarre alla città fruizione dei Cantieri. Questo perché in questi giorni, in cui delle libertà delle persone e dell’ambien- un’area simbolo, di particolare importan- te, sia un fatto da affidare a consessi eli- za simbolica e socio-culturale, è stato l’estate non si rassegnava a lasciare il passo all’autunno, ha aperto i suoi bat- tari e seriosi? In questi giorni dai Cantieri neutralizzato grazie ad una mobilitazione culturali di Palermo parte verso tutti i ter- collettiva sintetizzata negli slogan simbo- tenti a Palermo e alla Sicilia, una manife- stazione importante come “Fa la cosa ritori della Sicilia il messaggio che ognu- lo: “apriamo i Cantieri” e“i Cantieri che no, ogni giorno e nel proprio piccolo - vogliamo”. giusta Sicilia”. Una mostra–mercato sui consumi criti- provando a vivere meglio sul piano am- Un movimento che ha prodotto una bientale, sociale ed alimentare - ha la vertenzialità fatta di resistenza civile, ma ci e gli stili di vita sostenibili e responsa- bili che, oltre a fare rivivere il maestoso possibilità, per se e per gli altri, di “fare anche di progettazione partecipata, di or- la cosa giusta”. ganizzazione di eventi e di tanto altro du- capannone delle “tre navate”e altri spazi

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• ore 14.30 ritrovo sotto l’Arco della Pace • ci spostiamo insieme nel parco Sempione per il momento commemorativo • a seguire iniziative proposte dai ragazzi di Libera in occasione dell’evento • premiazione dei vincitori del concorso fotografico “Indifferenza”

Tre anni fa CONCORSO FOTOGRAFICO -il 24 novembre 2009- scompariva “ L’INDIFFERENZA” all’Arco della Pace la testimone di  Concorso fotografico aperto a tutti dal tema “L’INDIFFERENZA”. Si partecipa giustizia con un’unica immagine jpg. È’ consentita la manipolazione digitale Lea Garofalo. dell’immagine. Quest’anno, nello  Le fotografie potranno essere inviate al seguente indirizzo mail, stesso giorno e nello [email protected], dal 9 ottobre al 4 novembre 2012 e stesso luogo, potranno essere votate alla pagina FACEBOOK, “Concorso fotografico l’indifferenza” dal 5 al 18 novembre2012. il presidio giovani  La foto inviata dovrà essere accompagnata da nome, cognome, indirizzo mail Libera Milano vuole e numero telefonico. Le foto prive di questi requisiti non saranno caricate su coinvolgere la facebook per essere votate. cittadinanza nel  La foto più votata, alla mezzanotte del 19 novembre 2012, vincerà il “premio ricordo di una realtà del pubblico”, mentre le tre vincitrici saranno scelte da una Commissione da non dimenticare. composta da due ragazzi del Presidio Giovani e una Laureanda dell’ Per questo abbiamo Accademia delle Belle Arti di Brera. I vincitori verranno contattati via mail deciso di piantare un entro il 20 novembre. La premiazione si terrà nel pomeriggio del 24 novembre albero alla presenza del Presidente della Commissione antimafia di Milano David come simbolo vivo Gentili ( sulla pagina facebook verranno comunicati luogo e orario della nella città di Milano premiazione)  e presenza concreta I premi consistono in: primo classificato (“ a cena con Libera” : prodotti e vini di LiberaTerra) , secondo classificato (“ a colazione con Libera” : prodotti di della sua memoria. LiberaTerra), terzo classificato (felpa di Libera), “premio del pubblico” (maglietta di Libera). Le foto vincitrici verranno inoltre pubblicate on-line su “Stampoantimafioso” e “I Siciliani”. Regolamento completo alla pagina facebook “Concorso fotografico ’indifferenza.” Seguiteci su Facebook! “Le radici del domani - Un albero per Lea”

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Mafia e media Lezione di giornalismo

Il meccanismo collaudato è il seguen- lità prima il controllo del territorio e solo Il famoso giornale in- te: il clan individua la vittima e comincia a seguire il profitto. tervista il mafioso. a minacciarla in un crescendo di azioni Vogliamo aggiungere una riflessione finalizzate a spaventare sia l’imprendito- sull’opportunità e sulle suggestioni di Analisi e commento re che i suoi cari; progressivamente, le questo articolo. A partire dal titolo, con il minacce aumentano d’intensità: scattano riferimento al Padrino, l’impressione è i primi avvertimenti, le prime ritorsioni. che tutta l’intervista, volente o nolente, di Valentina Sgambetterra Forse salterà una gru o un capannone strizzi l’occhio allo stereotipo, al luogo e Martina Mazzeo prenderà fuoco. comune. www.stampoantimafioso.it A questo punto, ossia dopo aver creato La presentazione confezionata per il il problema, il boss si rivolge all’impren- boss – «in casa sua fu trovato un vero ar- ditore offrendogli protezione da quelle senale» – alimenta il mito dell’eroe onni- Arrestano due dei tre fratelli Gia- violenze da lui stesso perpetrate: in prati- potente, nonostante la sentenza di con- cobbe a Pessano con Bornago, nel mi- ca propone la soluzione, in un pericoloso danna che, anzi, sembra indossata come lanese. Il Giorno (www.ilgiorno.it) ne incrocio di domanda e offerta. Oppure una medaglia al valore, un riconoscimen- fa la cronaca, sotto forma di intervista. sarà l’imprenditore stesso a rivolgersi al to di prestigio. A parlare è il padre, Salvatore Giacob- boss locale, di cui la fama è nota, in cam- E' pericolosa la fascinazione be, boss della ‘ndrangheta condannato bio di una “vita tranquilla” e della possi- esercitabile da una simile figura, special- a vent’anni per associazione mafiosa. bilità di portare avanti la propria attività mente in tempi in cui un’aggressiva pre- rassegnandosi ad inserire il pizzo tra i carietà, materiale ed esistenziale, rischia Vale la pena di leggere. Magari con costi strutturali della sua impresa. di rinvigorire la presa di un principio ti- qualche osservazione di tipo scientifico, Rispetto agli appalti la questione è ana- picamente mafioso: la ricerca della via per chiarire alcune delle dichiarazioni loga ed anche più complessa. Offrire un più breve al massimo risultato con il mi- dell’intervistato; e anche con qualche ri- appalto alla mafia può costituire il tragi- nimo sforzo. flessione sulle suggestioni che ne muo- co epilogo per un imprenditore pesante- Tanto mafiose sono le risposte del vono sulle sue (gravi anche se involonta- mente vessato. L’alternativa potrebbe es- boss, quanto pressappochiste le domande rie) implicazioni. sere quella di cercare altri segmenti di della giornalista. Al primo fa comodo Spicca il riferimento alla spontaneità mercato, in altri territori, con costi talvol- una pagina di giornale in cui gloriarsi dei con cui gli imprenditori si rivolgerebbero ta insostenibili. suoi pregi di "uomo d’onore", e alla se- ad un boss della criminalità organizzata conda interessi lo scoop, la notizia ad per ricevere protezione o offrire appalti. “La mafia? Ma in fondo...” ogni costo. Certo, esistono anche imprenditorii che Sembra di leggere un’intervista a una ammiccano alla mafia vedendo, o cre- Un secondo spunto di riflessione nasce star chiamata a giustificare pubblica- dendo di vedere (la mafia non fa mai nul- a seguito del tentativo, niente affatto ve- mente le bravate del figlio scapestrato a la gratis), in tali rapporti, l’opportunità di lato, di sminuire la portata del fenomeno cui, insomma, “è giovane e gli si perdona affari e profitti in una convergenza di in- mafioso al Nord. «Limitiamoci alle infil- tutto"... Non è difficile immaginarsi il teressi. trazioni» dice Giacobbe. Ma l’obiettivo ghigno fiero di Salvatore Giacobbe, giac- Tuttavia, come insegna il sociologo primo per la mafia, e in particolare per la ca cravatta e niente coppola in testa, Rocco Sciarrone, bisogna distinguere ‘ndrangheta, è proprio il controllo del mentre risponde alle domande. differenti tipologie di imprenditori decli- territorio anche a scapito del profitto. La E poi, davanti ad un’asserzione della nate sulla base di una valutazione ‘ndrangheta si è diffusa nel Nord attra- portata di «non si sputa nel piatto dove si quanti/qualitativa del grado di coinvolgi- verso la strategia della colonizzazione mangia», tradotto: “sono orgogliosamen- mento dell’imprenditore con l’ambiente che ha portato ad una presenza ramificata te un mafioso”, perché la giornalista sce- mafioso. E’ un fatto che com’è vero che e capillare di cellule, poi divenute vere e glie di dare a Giacobbe un’altra occasio- esistono imprenditori collusi o addirittura proprie colonie di ‘ndrangheta, in molte ne di celebrità ricordando che è stato ci- mafiosi, altrettanto vero è che ad una cer- aree del Paese e fuori dal Paese. tato in un libro? ta fetta dell’imprenditoria, specialmente «Non rubano ai poveri i grandi boss», Sarebbe sufficiente agire con un po’ piccola e media, la protezione viene of- ci vuol far credere Giacobbe. Ma non più di scrupolo, porre a se stessi qualche ferta o, per meglio dire, imposta dal boss spiega che l’estorsione, il pizzo, la prote- interrogativo in più e già la mafia farebbe che controlla la zona. zione sono metodi che hanno come fina- i conti con un altro giornalismo.

I Sicilianigiovani – pag. 83 www.isiciliani.it Pacifisti Da Niscemi a Ravenna

FOTO DI ALESSANDRO ROMEO

Ma sta cambiando media ma la solidarietà crescente dei cit- ba sostituirsi alla politica. Dichiara inac- tadini – l’impegno del piccolo gruppo di cettabili le responsabilità della Regione qualcosa, in questo ragazzi che ha dato il via a tutto questo. Sicilia auspicando un maggiore interesse Paese? Al Nord, al Erano appena cinque, all’inizio. Ora sfi- e rivisitazione di tutti gli atti e le proce- lano in folla, e sono cinquemila. Siamo a dure relative al Muos. Sud? Forse sì poca distanza da Comiso, la terra che negli anni di Pio La Torre lottava contro Ai cancelli della CMC gli stessi obiettivi e contro gli stessi di Sara Spartà soggetti. Una sfida lunga trent’anni, che C’è voglia di chiarezza e di trasparen- www.diecieventicinque.it dalla base di Comiso si sposta a Niscemi za. E se da un lato impera la gioia dei ma che ha gli stessi simboli, gli stessi Comitati, dall’altro lato tutti lamentano colori, la stessa Sicilia che ha voglia di come l’interessamento dei politici coinci- riscatto. da con l’avvicinarsi delle elezioni regio- nali. Semplice coincidenza o reale inte- Una sfida lunga trnt'anni resse, questo sarà il tempo a dirlo. Nel “Niscemi batte Obama” titola il frattempo i ragazzi non si fermano e con “Manifesto” del 7 ottobre. Il giorno la Si rivendica la libertà di questi territori gioia, colori, sorrisi e determinazione manifestazione nazionale No MUOS dalle pretese dei militari americani e si continuano la marcia per la sensibilizza- davanti alla base della Us Navy di Ni- festeggia la notizia del sequestro preven- zione e la protesta che salpa verso il scemi aveva fatto parlare tutta Italia. tivo dell’intera area disposto dalla Procu- “continente”. Più di cinquemila persone sono arriva- ra di Caltagirone. Il provvedimento, A Ravenna il 13 ottobre hanno manife- te da tutte le città e paesi della Sicilia emesso dal Gip a seguito di indagini ini- stato di fronte ai cancelli della CMC per protestare non solo contro la base, ziate nel luglio 2011, è basato sul divieto (l’antica Cooperativa Muratori e Cemen- ma anche contro tutte le altre ferite assoluto di edificabilità di quell’area e tieri, ora lontana dagli ideali di solidarie- imposte alla dignità del territorio e sulla violazione di varie prescrizioni fis- tà originari) per la salvaguardia della ter- alla salute dei cittadini. sate dal decreto istitutivo della stessa e ra e per la rivendicazione dell’etica nel dell’ambiente circostante. Il Muos infatti lavoro nelle imprese e nelle cooperative Dai No Tav ai No Ponte, dalle donne di sorge all’interno di una Riserva Naturale come questa, che è general contractor di No dal Molin ai No Radar sardi, hanno Orientata, sito d’interesse comunitario. tutte le più grandi opere d’Italia, dal pon- sfilato tutti insieme per dire basta alla Rita Borsellino ha definito ambigua la te sullo stretto di Messina al Tav in Val di militarizzazione del territorio e per pro- risposta ricevuta dal Parlamento Europeo Susa. muovere i valori della pace e della vita. a seguito della sua interrogazione sul Abbiamo manifestato anche per denun- In testa al corteo c’era il Sindaco di Ni- caso Muos. “Ambigua – ha precisato - ciare le collusioni con la mafia che molte scemi Francesco La Rosa e al suo fianco perché i documenti forniti per lo stesso imprese di questo circuito di appalti e su- Rita Borsellino. E poi, solidali e decisi, i risultano essere in regola.” E si dispiace bappalti intrecciano e che restano ancora sindaci di vari comuni della zona. del fatto, che denuncia come riprovevole, in ombra. Afine mese è prevista una ma- Un corteo lungo quattro anni: è da tan- che la magistratura ancora una volta deb- nifestazione anche a Roma. to che dura – fra il silenzio dei grandi

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I Sicilianigiovani – pag. 85 www.isiciliani.it

Ieri contro i missili, oggi contro il Muos Da Comiso a Niscemi Generazioni di pace Chi l'ha detto che i giovani non s'impegnano più? La folla colorata e pacifica di Niscemi, i comitati che sorgono dappertutto, sono un segnale preciso. Che i politici ignorano di Antonio Mazzeo

Come ritrovarsi a vent’anni. Con le l’attacco allo Stato da parte dello Stato economica in difesa dei Beni Comuni, stesse energie, l’ingenuità di ritenere il con le bombe e gli artificieri di Cosa no- per l’affermazione dell’uguaglianza e la mondo diviso in buoni e cattivi, noi i stra e dell’eversione neofascista. Quella promozione dei diritti. buoni, loro i cattivi. Con il sorriso dipin- Sicilia che non ha diritto di cittadinanza Oggi siamo più maturi di trent’anni fa, to nel volto, gli occhi luminosi. E belli. I nei consigli comunali e alla Regione ma quando ritenevamo impossibili nuove colori, poi, sono ancora gli stessi. che non si china al passaggio del potente. guerre e ci nutrivamo dei miti del Pro- L’azzurro del cielo siciliano in ottobre e Quella Sicilia che ripudia le armi e la gresso e della mobilità sociale. Sappiamo le campagne che dopo l’arida estate tor- guerra, s’indigna per le carcerazioni e gli che la riconversione a uso collettivo delle nano a macchiarsi di verde. E quelli abusi sui migranti e i richiedenti asilo, basi di guerra non è un assunto etico ma dell’iride, il ponte della rinnovata allean- che difende i territori dai saccheggi, le è la scelta obbligata per assicurare la so- za tra l’Uomo e l’Eterno. La natura. La colate di cemento, le perforazioni. pravvivenza a figli e nipoti. Bandire le speranza di pace. armi è l’ultima opzione per garantirci Noi che abbiamo ormai i capelli grigi Precari, cassintegrati... pane e lavoro. Opporci al MUOS è ri- abbiamo sentito di rivivere l’ansia, le prenderci la Vita. gioie, l’allegria festosa di quando circon- Giovani e studenti, i disoccupati e i Di fronte al muro di gomma e falsità davamo con i nostri corpi il filo spinato precari per tutte le stagioni, i cassintegra- innalzato dagli strateghi del Pentagono e di quella che sarebbe diventata la base ti di Termini Imerese, quelli che nelle dai servi sciocchi dei Monti boys, forse della morte atomica, a Comiso, campagne e nelle serre la cassa integra- saremo costretti a distenderci supini sulle trent’anni fa. zione non la vedranno mai. Le madri, le viuzze di contrada Ulmo e rendere inagi- bambine, tantissime donne ed essere bile e inoperativa l’enorme ordigno elet- Nel cuore della Sicilia donna in Sicilia è due volte più duro che tromagnetico made in U.S.A. che avvele- esserlo altrove. Il popolo dei No Muos na da oltre vent’anni i figli della terra di Stavolta però siamo a Niscemi, nel incarna l’utopia dell’esserci e contare, Niscemi. cuore dell’ultima sughereta di Sicilia. A del non delegare diritti e speranze. destra le querce plurisecolari, a sinistra la Un popolo che ringrazia quei magistra- Dobbiamo provarci. Insieme selva di antenne di una delle stazioni di ti in prima linea per la verità sulle Stragi telecomunicazioni militari più grandi del e la Trattativa e quelli che han sfidato lo Dovremo assumerci le nostre responsa- mondo. Zio Sam, mettendogli in catene a Nisce- bilità sino all’ultimo. Rischiando di offri- Sabato 6 ottobre, alla prima manifesta- mi la mostruosa creatura generatrice re le nostre persone alla cieca e ottusa re- zione nazionale contro l’Eco MUOStro dell’apocalisse. Ma che sa bene che con- pressione dei corpi dello Stato. Ma è in che - nelle intenzioni di Washington - do- tro la Mafia e il MUOS non si vince nel- gioco il senso stesso della storia umana, vrà condurre sciami di droni ad invadere le aule giudiziarie, perché è lotta politica, con le sue mille contraddizioni ma con il e disseminare il lutto nel pianeta, abbia- di piazza, nei quartieri, un confronto- suo valore unico, supremo. Dovremo mo ritrovato l’Altra Sicilia, quella che scontro sociale. Un conflitto per il cam- provarci. Insieme. In quest’ultimo autun- non vedevamo dalle lunghe marce contro biamento e la trasformazione delle rela- no senza il MUOS e i suoi satelliti nello i missili Cruise e i tragici cortei dopo zioni umane e sociali, per la giustizia spazio.

I Sicilianigiovani – pag. 86 www.isiciliani.it Foto di Domenico Pisciotta L'immagine La lettrice

“ ...A Catania non comanda la mafia, perciò dimenticatevi del tutto dei morti in nome della giustizia sulla città, ammazzati con l'indifferenza di ogni giorno dimenticati in nome dell'ordine che ci controlla nella coscienza individuale ed in quella collettiva.

E voi dimenticatevi i nomi dei martiri di questa ingiustizia chiamata caso Catania. Statevene quieti nelle vostre case, e lasciateli in silenzio nella terra di questa città, perchè come i vivi possano vivere nell'oblio della memoria... “

Fabio D'Urso e Luciano Bruno

I Sicilianigiovani – pag. 87 www.isiciliani.it

IL FILO Di chi è la colpa di Giuseppe Fava

“I siciliani hanno espresso una classe politica di I siciliani hanno espresso una classe gran lunga inferiore alle loro capacità umane e politica di gran lunga inferiore alle loro capacità umane e alle necessità alle necessità storiche” storiche.

Il tuo voto ad un uomo così Da trent’anni abbiamo l’autonomia regionale, una macchina costituziona- Amico mio, chissà quante volte tu le per risolvere la nostra tragedia di hai dato il tuo voto, ad un uomo poli- popolo, risolvere i nostri problemi so- tico così, cioè corrotto, ignorante e ciali, costruire le strade, le scuole, gli stupido, sol perché una volta insedia- ospedali, le case, le dighe, portare ac- to al posto di potere egli ti poteva ga- qua nel cuore della terra arida, co- rantire una raccomandazione, la pro- struire fattorie, allevamenti, sovven- mozione ad un concorso, l’assunzione zionare le industrie utili, proteggere i di un tuo parente, una licenza edilizia monumenti, il mare, le coste, realiz- di sgarro. zare alberghi, impianti sportivi, ______musei, teatri. Siamo invece immobili, La Fondazione Fava La truffa civile La fondazione nasce nel 2002 per mantenere quasi putrefatti dentro i nostri proble- vivi la memoria e l’esempio di Giuseppe Fava, mi; l’Europa, cioè il livello di civiltà con la raccolta e l’archiviazione di tutti i suoi scritti, la ripubblicazione dei suoi principali libri, europea si allontana sempre di più. Così facendo tu e milioni di altri l'educazione antimafia nelle scuole, la promo- cittadini italiani avete riempito i par- zione di attività culturali che coinvolgano i gio- vani sollecitandoli a raccontare. Il sito permette L'Europa s'allontana sempre più lamenti e le assemblee regionali e co- la consultazione gratuita di tutti gli articoli di Giuseppe Fava sui Siciliani. munali degli uomini peggiori, spiri- Per consultare gli archivi fotografico e teatrale, tualmente più laidi, più disponibili o altri testi, o acquistare i libri Nella realtà non poteva essere altri- della Fondazione, scrivere a alla truffa civile, più dannosi alla so- [email protected] menti: molti politici ai quali i siciliani cietà. [email protected] hanno delegato l’amministrazione ______Di tutto quello che accade oggi in Il sito “I Siciliani di Giuseppe Fava” della autonomia, erano privi di cultu- Pubblica tesi su Giuseppe Fava e i Siciliani, da questa nazione, la prima e maggiore quelle di Luca Salici e Rocco Rossitto, che ne ra tecnica, altri accecati dall’interesse colpa è tua. sono i curatori. E' un archivio, anzi un deposito personale e quindi disponibili alla operativo, della prima generazione dei Siciliani. (I Siciliani, febbraio 1983) Senza retorica, senza celebra- corruzione, altri ancora infine senza zioni, semplicemente uno stru- mento di lavoro. Serio, concreto ingegno, né fantasia, né inventiva, e utile: nel nostro stile. cioè praticamente stupidi.

I Sicilianigiovani – pag. 88 www.isiciliani.it

II SicilianiSicilianigiovanigiovani Rivista di politica, attualità e cultura

Fatta da: Giovanni Abbagnato, Francesco Appari, Lorenzo Baldo, Nando Benigno, Mauro Biani, Lello Bonaccorso, Luciano Bruno, Anna Bucca, Elio Camilleri, Claudia Campese, Arnaldo Capezzuto, Giovanni Caruso, Gian Carlo Caselli, Ester Castano, Carmelo Catania, Giulio Cavalli, Gabriele Centineo, Antonio Cimino, Giancarla Codrignani, Marina Comandini, Celeste Costantino, Fabio D’Urso, Nando dalla Chiesa, Jack Daniel, Riccardo De Gennaro, Giacomo Di Girolamo, Rosa Maria Di Natale, Francesco Feola, Norma Ferrara, Paolo Fior, Luigi Fonderico, Rino Giacalone, Carlo Gubitosa, Diego Gutkowski, Filomena Indaco, Margherita Ingoglia, Kanjano, Sabina Longhitano, Michela Mancini, Michela Mancini, Antonio Mazzeo, Martina Mazzeo, Emanuele Midoli, Luciano Mirone, Attilio Occhipinti, Salvo Ognibene, Antonello Oliva, Pietro Orsatti, Salvo Perrotta, Giulio Petrelli, Aaron Pettinari, Giuseppe Pipitone, Antonio Roccuzzo, Giorgio Ruta, Luca Salici, Valentina Sgambettara, Mario Spada, Sara Spartà, Mara Trovato, Fabio Vita, Salvo Vitale, Chiara Zappalà

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I Sicilianigiovani – pag. 89 I Sicilianigiovani Una piccola www.isiciliani.it

Giambattista Scidà e Gian Carlo Caselli sono stati fra i primissimi promotori della rinascita dei Siciliani.

Lo spirito di un giornale

"Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili. pretende il funzionamento dei servizi sociali. tiene continuamente allerta le forze dell'ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo". Giuseppe Fava I Sicilianigiovani libertà

www.isiciliani.it SOTTOSCRIVI PER I SICILIANI GIOVANI IT 28 B 05018 04600 000000148119 Associazione I Siciliani Giovani/ Banca Etica I Sicilianigiovani Cronache

I Siciliani giovani ­ rivista di politica, attualità e cultura Catania, Giacomo Di Girolamo, Francesco Appari, Leandro Perrotta, fatta da: Gian Carlo Caselli, Nando dalla Chiesa, Antonio Roccuzzo, Giulio Pitroso, Giorgio Ruta, Carlo Gubitosa, Mauro Biani, Kanjano, Giovanni Caruso, Margherita Ingoglia, Norma Ferrara, Michela Luca Ferrara, Luca Salici, Jack Daniel, Anna Bucca, Grazia Bucca, Mancini, Sara Spartà, Francesco Feola, Luca Rossomando, Lorenzo Luciano Bruno, Antonello Oliva, Elio Camilleri, Fabio Vita, Diego Baldo, Aaron Pettinari. Salvo Ognibene, Beniamino Piscopo, Giulio Gutkowski, Giovanni Abbagnato, Pietro Orsatti, Roberto Rossi, Bruna Cavalli, Paolo Fior, Arnaldo Capezzuto, Pino Finocchiaro, Luciano Iacopino, Nerina Platania, Nadia Furnari, Riccardo De Gennaro, Fabio Mirone, Rino Giacalone, Ester Castano, Antonio Mazzeo, Carmelo D'Urso, Sabina Longhitano, Salvo Vitale. www.isiciliani.it SOTTOSCRIVI IT 28 B 05018 04600 000000148119 Associazione I Siciliani Giovani/ Banca Etica dalla vita com'èI Sicilianigiovani

[email protected] Webmaster: Max Guglielmino. Net engineering: Carlo Gubitosa. Art director: Luca Salici. Coordinamento: Giovanni Caruso e Massimiliano Nicosia. Segreteria di redazione: Riccardo Orioles. Progetto grafico di Luca Salici Gli ebook dei Siciliani I Siciliani giovani sono stati fra i primissimi in Italia ad adottare le tecnologie Issuu, a usare tecniche di impaginazione alternative, a trasferire in rete e su Pdf i prodotti giornalistici tradizionali. Niente di strano, perché già trent'anni fa i Siciliani di Giuseppe Fava furono fra i primi in Italia ad adottare ­ ad esempio ­ la fotocomposizione fin dal desk redazionale. Gli ebook dei Siciliani giovani, che affiancano il giornale, si collocano su questa strada ed affrontano con competenza e fiducia il nuovo mercato editoriale (tablet, smartphone, ecc.), che fra i primi in Italia hanno saputo individuare.

I Siciliani giovani/ Reg.Trib.Catania n.23/2011 del 20/09/2011 / Dir.responsabile Riccardo Orioles/ Associazione culturale I Siciliani giovani, via Cordai 47, Catania / 30 agosto 2012 www.isiciliani.it I Sicilianigiovani Chi sostiene i Siciliani Ai lettori 1984 Caro lettore, sono in tanti, oggi, ad accusare la Sicilia di essere mafiosa: noi, che combattiamo la mafia in prima fila, diciamo invece che essa è una terra ricca di tradizioni, storia, civiltà e cultura, tiranneggiata dalla mafia ma non rassegnata ad essa. Questo, però, bisogna dimostrarlo con i fatti: è un preciso dovere di tutti noi siciliani, prima che di chiunque altro; di fronte ad esso noi non ci siamo tirati indietro. Se sei siciliano, ti chiediamo francamente di aiutarci, non con le parole ma coi fatti. Abbiamo bisogno di lettori, di abbonamenti, di solidarietà. Perciò ti abbiamo mandato questa lettera: tu sai che dietro di essa non ci sono oscure manovre e misteriosi centri di potere, ma semplicemente dei siciliani che lottano per la loro terra. Se non sei siciliano, siamo del tuo stesso Paese: la mafia, che oggi attacca noi, domani travolgerà anche te. Abbiamo bisogno di sostegno, le nostre sole forze non bastano. Perciò chiediamo la solidarietà di tutti i siciliani onesti e di tutti coloro che vogliono lottare insieme a loro. Se non l'avremo, andremo avanti lo stesso: ma sarà tutto più difficile. I Siciliani Ai lettori 2012 Quando abbiamo deciso di continuare il percorso, mai interrotto, dei Siciliani, pensavamo che questa avventura doveva essere di tutti voi. Voi che ci avete letto, approvato o criticato e che avete condiviso con noi un giornalismo di verità, un giornalismo giovane sulle orme di Giuseppe Fava. In questi primi otto mesi, altrettanti numeri dei Siciliani giovani sono usciti in rete e i risultati ci lasciano soddisfatti, al punto di decidere di uscire entro l'anno anche su carta e nel formato che fu originariamente dei Siciliani. Ci siamo inoltre costituiti in una associazione culturale "I Siciliani giovani", che accoglierà tutti i Una pagina dei Siciliani del 1993 componenti delle varie redazioni e testate sparse da nord a sud, e chi vorrà affiancarli. Nel 1986, e di nuovo nel 1996, i Siciliani Pensiamo che questo percorso collettivo vada dovettero chiudere per mancanza di sostenuto economicamente partendo dal basso, pubblicità, nonostante il successo di partendo da voi. Basterà contribuire con quello che pubblico e il buon andamento delle potrete, utilizzando i mezzi che vi proporremo nel vendite. I redattori lavoravano gratis, ma nostro sito. gli imprenditori non sostennero in alcuna Tutto sarà trasparente e rendicontato, e per essere maniera il giornale che pure si batteva per liberare anche coerenti col nostro percorso abbiamo deciso di loro dalla stretta mafiosa. appoggiarci alla "Banca Etica Popolare", che con i suoi Non è una pagina onorevole, nella storia dell'imprenditoria principi di economia equa e sostenibile ci garantisce siciliana. trasparenza e legalità.

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I Siciliani giovani che cos'è I Siciliani giovani è un giornale, è un pezzo di storia, ma è anche diciotto testate di base ­ da Milano a

Modica, da Catania a Roma, da Napoli a Bologna, a facciamo rete! Trapani, a Palermo ­ che hanno deciso di lavorare insieme per costituire una rete. Non solo inchieste e denunce, ma anche il racconto quotidiano di un Paese giovane, fatto da giovani, vissuto in prima persona dai protagonisti dell'Italia di domani. Fuori dai palazzi. In rete, e per le strade.

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1982-2012 "A che serve essere vivi, se non c'è SOTTOSCRIVI!il coraggio di lottare?" IT 28Associazione B 05018 culturale 04600 I Siciliani Giovani/ 000000148119 Banca Etica/ IBAN:

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