Ufficio comunicazione istituzionale

l’albero della legalità eisuoi frutti testimonianza , incontro , memoria

maggio 2017 A cura dell’Ufficio comunicazione istituzionale del Senato Copyright Senato della Repubblica, 2017 Stampato nel mese di maggio 2017 presso il Centro riproduzione documenti del Senato La presente pubblicazione è edita dal Senato della Repubblica nell’ambito delle attività di comunicazione istituzionale. Non è destinata alla vendita e non può essere utilizzata per scopi diversi. è possibile effettuare il download da: http://www.senato.it/4574 http://www.senatoperiragazzi.it/materiali-docenti Centro di in -Form @zione e Libreria multimediale Via della Maddalena, 27 - 00186 Roma tel. 06.6706.2505 L’albero della legalità e i suoi frutti 3

Il 23 maggio 1992 la mafia, con un attentato dinamitardo in località Capaci, nei pressi di , uccise il magistrato . Insieme a lui persero la vita la moglie Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

Dopo poche settimane, il 19 luglio 1992, una carica esplosiva in via D’Amelio, sotto casa della madre, uccideva il giudice . Nell’attentato vennero uccisi gli agenti Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.

Nel ventennale di quei tragici eventi per il nostro paese, il Senato ne ha fatto memoria con una serie di iniziative rivolte ai giovani.

Il presente fascicolo, che sarà distribuito ai docenti e agli studenti in visita al Senato nella settimana dal 22 al 26 maggio 2017 raccoglie il discorso del Presidente Grasso in occasione della commemorazione della strage di Capaci a Palermo (23 maggio 2014), il resoconto con l’intervento in Aula del Presidente Grasso in occasione del 21° anniversario dell’assassinio del giudice Paolo 4 L’albero della legalità e i suoi frutti

Borsellino e della sua scorta (19 luglio 2013), la Commemorazione dei magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e degli agenti della scorta (25 maggio 1992 - Parlamento in seduta comune) e la Commemorazione del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della scorta (21 luglio 1992 - Senato della Repubblica).

Sono state altresì riportate alcune sezioni e significativi interventi dell'incontro svoltosi in Sala Koch fra studenti provenienti da varie scuole d'Italia, senatori e con l'intervento dell'attore Giulio Scarpati, il 3 maggio 2012.

Infine, sono state riprodotte le prime pagine di alcuni quotidiani dei giorni successivi alle stragi di Capaci e di via D’Amelio e anche in occasione del ventennale delle stragi.

Gli appuntamenti e i resoconti completi dell'iniziativa svoltasi in sala Koch, insieme a foto dell'avvenimento, sono reperibili nel sito www.senatoperiragazzi.it L’albero della legalità e i suoi frutti 5

discorso del Presidente del senato Pietro grasso il 23 maggio 2014 (22° anniversario della strage di caPaci ) (Aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo)

Cara Maria*, gentili Mini - di e delle stragi. Mi riferisco stri, Autorità, cari inse - alle mogli, ai figli, agli gnanti, ragazze e ragazzi di amici, ma anche a quelli di tutta Italia, a distanza di 22 noi che si sentono ancora anni siamo in quest’Aula, oggi privati violentemente ancora una volta, per ricor - dei loro affetti e del futuro dare insieme Giovanni Fal - che avevamo immaginato cone, Paolo Borsellino, di costruire insieme. Francesca Morvillo e quegli Ogni volta che entro in agenti che di solito vengo - quest’Aula vengo assalito no liquidati nel ricordo con dai ricordi, il sorriso ironi - un unico sostantivo, le co di Giovanni quando mi “scorte”, e che proprio per - presentò per la prima volta ché portatori dei loro stessi le 400.000 pagine degli atti valori voglio nominare sin - del Maxiprocesso che dove - golarmente: Vito Schifani, vo studiare, l’affettuoso Rocco Dicillo, Antonino gesto di Paolo che mi con - Montinaro, Emanuela Loi, segnò copia dei suoi utilis - Agostino Catalano, Vincen - simi appunti per districarmi zo Li Muli, Walter Eddie tra quelle carte, mi avvolge Cosina, Claudio Traina. A l’aria pesante che opprime - questo elenco, all’elenco va Palermo durante gli anni dei morti vanno aggiunti del Maxiprocesso, i visi dei anche tutti coloro che sono mafiosi dietro queste sbar - vittime morali degli omici - re, che oggi sono sostituiti

*il presidente Grasso si rivolge a Maria Falcone, sorella di Giovanni 6 L’albero della legalità e i suoi frutti dagli occhi di tanti giovani anche coloro che li aveva - che brillano di gioia e di no avversati in vita si sono speranza. Ma mi avvolge dichiarati loro fraterni anche il pensiero del soste - amici e talvolta unici eredi. gno che in quel periodo Ma l’eredità che ci hanno riscuoteva l’operato di Fal - lasciato è un patrimonio cone e Borsellino, e che comune che non possiamo ancora possiamo ritrovare disperdere, un patrimonio in questa giornata che rie - fatto di conoscenze, di cheggia le catene umane, le intuizioni, di rigoroso lenzuola bianche appese ai metodo investigativo che balconi, le cooperative di ancora oggi, a distanza di “Libera" sui terreni confi - tanti anni, deve far parte scati, l’impegno dei ragazzi del bagaglio professionale di Addiopizzo e le migliaia di ogni magistrato. Mi ha di attività quotidiane che molto colpito vedere il per tutto l’anno impegnano riconoscimento che le figu - la Fondazione Falcone con re di Falcone e Borsellino le scuole su questi temi. hanno in tutto il mondo: ho Non posso comunque visto monumenti dedicati a dimenticare che Giovanni loro in un parco di Buca - Falcone e Paolo Borsellino, rest, mi sono commosso già dopo le condanne in all’Accademia dell’FBI di primo grado del Maxipro - Quantico, dove c’è il busto cesso, cominciarono ad di Falcone sopra una essere attaccati e delegitti- colonna spezzata – a sim - mati, sia umanamente che boleggiare il lavoro inter - professionalmente. Un sus - rotto, mi hanno spiegato – seguirsi di amarezze, di e mi sono inorgoglito nel rifiuti, di polemiche, che Quartier generale dell’Fbi a solo con la loro morte si è Washington, dove su un’in - interrotto: a quel punto tera scalinata sono apposte L’albero della legalità e i suoi frutti 7 le foto di Giovanni Falcone organizzata rappresentano e le due bandiere, america - una minaccia mortale al na e italiana, sovrastano futuro delle nostre demo - intrecciate. Anche qui, crazie di fronte alla quale la oggi, sono presenti scuole comunità internazionale, e di diversi paesi europei e in special modo l’Unione una proprio di Washington, europea, non può arretrare, segno che il loro esempio restare indifferente o rasse - ha travalicato i nostri con - gnata. fini. Penso alla necessità di raf - Ora che le mafie sono forzare strumenti comuni diventate internazionali, di cooperazione e di con - dobbiamo fare in modo che trasto, a partire dall’aggres - gli strumenti legislativi e sione legale ai patrimoni repressivi del nostro ordi - illeciti, attraverso moderne namento, proprio quelli forme di confisca. Penso disegnati da loro, siano all’istituzione di una Pro - adottati da tutti gli altri cura europea, una struttura paesi. Fu proprio Giovanni che innalzerà il livello del - Falcone a intuire per primo l’azione di contrasto ai la dimensione transnazio - delitti contro gli interessi nale delle organizzazioni finanziari dell’Unione e criminali e la necessità di garantirà risultati che nes - approntare risposte condi - suno Stato da solo potrà vise a livello globale: “Non mai realizzare. E questo è importante quale forza di sarà certo uno dei temi che polizia arresti un latitante o ribadirò con più forza nel sequestri dei beni e in quale corso del prossimo semestre parte del mondo, è impor - di presidenza italiana. tante che ciò avvenga”, era Alla vigilia delle imminenti solito ripetere Falcone. I elezioni per il Parlamento fenomeni di criminalità europeo voglio invitare 8 L’albero della legalità e i suoi frutti tutti ad esercitare il proprio ne. Per combattere le mafie diritto di voto: non votare è dobbiamo colpire qualsiasi la scelta peggiore che pos - tipo di illegalità, dobbiamo siate prendere. Significa occuparci di lavoro nero, di lasciar decidere altri, signi - evasione fiscale, di corru - fica delegare ogni respon - zione, di economia cri- sabilità, non voler incidere minale: il futuro del Paese sul futuro. Il silenzio eletto - dipende dalla capacità che rale di domani servirà per avremo di riavvicinare i riflettere: domenica recate - cittadini alla politica, vi alle urne per disegnare il soprattutto i più giovani. futuro dell’Unione europea Perché dovrete essere voi a con le vostre speranze e le trasmettere nuova energia vostre aspirazioni. alle istituzioni con la cultu - Ho dedicato 43 anni di vita ra della partecipazione, professionale alla lotta della trasparenza e della contro la mafia, alla tutela responsabilità, pretendendo della legalità, alla difesa dei l’impegno di tutti i cittadini diritti fondamentali dei cit - onesti che, non dimentica - tadini. Oggi come politico, telo mai, sono molti di più come Presidente del Senato dei criminali, sono tanti, e della Repubblica, non ho insieme possono essere la cambiato obiettivi di legali - vera forza di cambiamento. tà, giustizia e ricerca della Oggi siamo qui tutti insie - verità. Il futuro del contra - me per ricordare, ma non sto alle mafie dipende dal - basta la memoria, non l’impegno della politica. bastano le celebrazioni, le Dobbiamo pensare e agire parole e i discorsi, se non strategicamente e chiudere diventano impegno comu - per sempre la stagione del - ne, l’impegno di ogni gior - l’emergenza, della superfi - no nello studio, nel lavoro, cialità, dell’approssimazio - nella vita per saper dire di L’albero della legalità e i suoi frutti 9

“no” alla prepotenza, ai mandato Falcone e Borsel - favoritismi, al compromes - lino. so, alle scorciatoie, con la A tutti i parenti delle vitti - coscienza pulita, a testa me innocenti di mafia non alta e schiena dritta. potremo certo restituire i Non potremo mai ringra - loro cari. Possiamo però ziare abbastanza i docenti impegnarci per dare loro il per l’impegno e la passione conforto di una società con cui, aldilà delle tante viva e vigile, che non si difficoltà, insegnano alle faccia intimorire e che sap - nuove generazioni i valori pia guardare con speranza fondanti della nostra al futuro del Paese. democrazia. La formazione Grazie Giovanni, grazie e la ricerca, come del resto Paolo. la giustizia, non possono essere considerate solo un costo, una voce passiva di bilancio, ma l’investimento più vantaggioso per un Paese, un investimento che produce opportunità, cre - scita e sviluppo. Senza che vi abbattiate, una cosa posso dirvela ragazzi: andrete incontro a sonore sconfitte, a momenti di sconforto. Non fatevi fer - mare dagli ostacoli. Andate avanti. Non perdete di vista i vostri ideali, i vostri sogni, i vostri obiettivi, i valori che ci hanno tra - 10 L’albero della legalità e i suoi frutti

intervento in aula del Presidente Pietro grasso in occasione del 21º anniversario dell ’assassinio del giudice Paolo borsellino e degli agenti della scorta Senato della Repubblica - 19 luglio 2013

PRESIDENTE. (Si leva in tutto ai figli di Paolo Bor - piedi e con lui tutta l’As - sellino, che poche settima - semblea) . Signor Presidente ne fa hanno perso la madre, del Consiglio, membri tutti Agnese, una donna che per del Governo, cari colleghi, vent’anni ha messo ogni siamo insieme in quest’Au - sua forza nel cercare e nel la a ricordare e onorare, nel difendere la verità sulla suo 21º anniversario, il tra - vita e sulla morte del mari - gico attentato di via to Paolo. d’Amelio, nel quale furono Ricordo come fosse ieri uccisi il giudice Paolo Bor - quel 19 luglio del 1992, sellino e gli uomini della quando appresi dell’ucci - scorta della Polizia di Stato sione. Agostino Catalano, Ema - Erano trascorsi poco meno nuela Loi, Eddie Walter di due mesi dalla morte di Cosina, Claudio Traina e Falcone e l’Italia perdeva Vincenzo Li Muli. nuovamente un valoroso Il mio pensiero, e sono magistrato, un fedele servi - certo il pensiero di tutti i tore dello Stato. Paolo Bor - presenti, va alle famiglie sellino ha sacrificato la sua degli uomini e delle donne vita perché la nostra fosse uccisi da quella esplo- migliore. Ha vissuto e ha sione. Un pensiero partico - lavorato per la giustizia, lare voglio rivolgere ai considerandola non solo familiari tutti, ma soprat - una professione, ma, prima L’albero della legalità e i suoi frutti 11 di tutto, una missione. andare avanti, con la sere - Oggi voglio ricordare non nità di un cittadino comu - solo il magistrato, con il ne. Il profumo della sua quale ho avuto la fortuna terra di Sicilia e il calore di lavorare, ma anche l’uo - della gente che iniziava a mo, che ho avuto il privile - venir fuori dal guscio di gio di conoscere e di omertà rappresentavano apprezzare nelle sue qualità per lui linfa vitale. In que - più intime e personali. gli anni, il lavoro di Falco - Ricordo benissimo l’anno ne e Borsellino ebbe il in cui conobbi Giovanni grande merito di creare una Falcone e Paolo Borsellino. rivoluzione culturale, di Era il 1979. Ero stato chia - smuovere gli animi e le mato a collaborare al maxi - coscienze di tutti coloro processo, e mi sentii onora - che non erano più disposti to, emozionato. Emoziona - ad accettare passivamente to perché sapevo che da la presenza della mafia. I loro avrei avevo imparato cittadini iniziarono a capire tanto. Delle numerose gior - che era necessario andare nate passate a studiare gli avanti nella lotta alla atti, non posso dimenticare mafia, senza fermarsi di l’affetto e il sostegno di fronte alle intimidazioni e Paolo, il suo entusiasmo, la alle paure. tenacia con la quale affron - La magistratura si impegnò tava ogni giorno il suo a dimostrare all’opinione lavoro, pur sapendo che pubblica che la possibilità questo – e lo sapeva – gli di cambiamento, di salvez - sarebbe costato la vita. za, era reale e concreta. Le Per me è stato un grande parole che Paolo Borsellino maestro, sempre prodigo di pronunciò ad un mese esat - suggerimenti, di chiarimen - to dalla morte di Falcone e ti; sempre motivato ad a pochi giorni dalla sua 12 L’albero della legalità e i suoi frutti sono tuttora un monito per sona portatrice di interessi tutti, a partire da noi che mafiosi, grossi o piccoli, sediamo in quest’Aula. accettando in pieno questa Parlando presso la Bibliote - gravosa e bellissima eredità ca comunale di Palermo di spirito, dimostrando a delle vittime di mafia e del noi stessi e al mondo che suo caro amico Giovanni, Falcone è vivo». disse: «Sono morti per tutti Questa è la grande eredità noi, per gli ingiusti. Abbia - di Paolo, l’eredità che ci ha mo un grande debito verso lasciato. A distanza di ven - di loro e dobbiamo pagarlo tuno anni, in Sicilia come gioiosamente, continuando in Italia, c’è certamente una la loro opera, facendo il maggiore consapevolezza nostro dovere, rispettando sociale e politica del pro - le leggi, rifiutando di trarre blema. dal sistema mafioso anche i Molti sono i successi otte - benefici che potremmo nuti nella lotta alla crimi - trarne noi personalmente, nalità organizzata, molte le anche gli aiuti, le racco - sfide ancora da affrontare. mandazioni, i posti di lavo - Questo è il compito cui tutti ro. noi siamo chiamati, questo Dobbiamo continuare la l’impegno al quale dovre - loro opera collaborando mo tener fede in nome delle con la giustizia, testimo - promesse pronunciate niando i valori in cui cre - dinanzi ai corpi martoriati diamo e in cui dobbiamo di Paolo e di Giovanni. A credere anche dentro le tutti noi, come membri di aule di giustizia, troncando questa istituzione rappre - immediatamente ogni lega - sentativa, spetta il compito me di interesse, anche quel - di promuovere le riforme li che ci sembrano più necessarie per dare al Paese innocui, con qualsiasi per - concrete alternative all’ille - L’albero della legalità e i suoi frutti 13 galità e alla sopraffazione. che accende la speranza La lotta alla mafia non può che il Parlamento possa essere solo una battaglia di fare la sua parte nella ri- ideali. Dobbiamo inter- cerca della verità ed è un venire sulle condizioni di seppur piccolo, significati - sviluppo, sulla capacità dei vo contributo alla memoria territori di attrarre investi - di Paolo. Nei giorni scorsi, menti e risorse professiona - la Camera dei deputati ha li; dobbiamo dare ai magi - approvato all’unanimità la strati gli strumenti tecnico- modifica dell’articolo 416- giuridici e le risorse per ter del codice penale sullo combattere la mafia anche scambio elettorale politico- attraverso la repressione mafioso, dando una rispo - dei reati correlati, a partire sta ai circa 275.000 cittadi - dalla corruzione, dal falso ni che hanno firmato la in bilancio, dal riciclaggio, campagna «Riparte il futu - dall’autoriciclaggio. Dob - ro», promossa da Libera e biamo sottrarre un’intera sottoscritta da deputati e generazione di ragazzi, che senatori di tutti i Gruppi non studiano e non lavora - parlamentari. no, alle lusinghe del crimi - Per dare un ulteriore segna - ne e del potere. le positivo, un ulteriore Ieri, alla vigilia di questo contributo alla memoria anniversario, il Senato ha delle vittime della mafia, approvato all’unanimità la ho provveduto ad assegna - legge istitutiva della Com - re alla Commis-sione giu - missione parlamentare stizia del Senato in sede antimafia, riconoscendo deliberante il testo appro - l’urgenza di dare subito al vato dalla Camera, in modo Parlamento un importante da riuscire, con la stessa strumento di indagine e di sensibilità e la stessa celeri - intervento. è un segnale tà dimostrata ieri, ad 14 L’albero della legalità e i suoi frutti approvare definitivamente, ne in questo giorno, nel come ci eravamo impegna - quale la memoria del sacri - ti, la modifica del 416-ter ficio di Paolo Borsellino e prima della pausa estiva. degli agenti della sua scor - Solo se sapremo dare rispo - ta torna in tutti noi. Erava - ste concrete alle sfide che la mo insieme due mesi fa a lotta alla criminalità e la Palermo, signor Presidente, ricerca della verità ci pon - insieme a tutti i ragazzi gono, potremo dire di aver delle scuole italiane che onorato la memoria di hanno partecipato alla stra - Agostino Catalano, Ema - ordinaria crociera che li ha nuela Loi, Eddie Walter portati a Palermo per ricor - Cosina, Claudio Traina, dare l’anniversario della Vincenzo Li Muli e di Paolo morte del giudice Falcone e Borsellino. Propongo perciò a ricordare, insieme a lui, un minuto di raccoglimen - tutte le vittime della mafia. to. (L’Assemblea osserva un Le parole che lei ha espres - minuto di raccoglimento) . so, signor Presidente, sono Riprendiamo i lavori. parole alle quali mi associo (Applausi) . anche per quanto riguarda LETTA, presidente del Con - l’impegno per il futuro, e in siglio dei ministri. Doman - particolare rispetto al fatto do di parlare. che il riconoscimento PRESIDENTE. Ne ha facol - importante di quel risulta - tà. to, dell’approvazione da LETTA, presidente del Con - parte della Camera della siglio dei ministri. Signor modifica dell’articolo 416- Presidente del Senato, ono - ter del codice penale, è un revoli senatori, intervengo riconoscimento che va pro - per associarmi alle sue prio in questa logica e in parole, signor Presidente; questa memoria. L’impegno parole quanto mai opportu - che lei ha qui testé confer - L’albero della legalità e i suoi frutti 15 mato, signor Presidente, che è anche l’impegno nostro per far sì che l’ap - provazione finale di quel provvedimento, arrivi entro l’estate qui in Senato credo che sia la migliore risposta, nella giornata di oggi, a questo richiamo alla memoria, che ci unisce tutti e che deve vederci tutti ancora più impegnati. 16 L’albero della legalità e i suoi frutti

commemorazione dei magistrati giovanni falcone e francesca morvillo e degli agenti della scorta . (Parlamento in seduta comune, 25 maggio 1992 - presidenza del Presidente della Camera Oscar Luigi Scalfaro)

PRESIDENTE. (Si leva in ghiera. piedi, e con lui i parlamen - Conobbi il giudice Falcone tari e i delegati regionali) . negli anni della mia Onorevoli colleghi parla - responsabilità al Ministero mentari, signori delegati dell'interno ed ebbi con lui regionali, tutti colleghi molti incontri, molte ragio - elettori del Capo dello ni di collaborazione, molti Stato, è come un tragico raccordi con il nostro impe - richiamo ad una allucinan - gno anche in campo inter - te realtà: qui un'Assemblea nazionale. che cerca da dodici giorni, Una intelligenza viva e con grande impegno, certo, ricca, una volontà ferrea ma, riconosciamolo, anche per conseguire l'obiettivo a volte con incomprensioni nella incessante lotta al o incertezze, di dare alla fenomeno mafioso, una Repubblica il suo Presiden - rara capacità di lavoro e di te; fuori di qui, l'aggressio - impegno, una memoria di ne violenta e sanguinaria eccezione nel ricordare allo Stato democratico, alle ogni episodio, ogni partico - sue istituzioni, creando lare, ogni risvolto, per sconcerto, rabbia, desola - attuarne confronti e raccor - zione, insieme a profondi di con altri episodi delit - sentimenti di umana pietà e tuosi. Un magistrato, di solidarietà che, per chi insomma, degno del suo crede, si mutano in pre - compito, ardito nella sua L’albero della legalità e i suoi frutti 17 responsabilità, inflessibile una potenza infame, chi è nella sua determinazione; travolto e assorbito da un magistrato, però, sempre un'insaziabile sete di dena - umano, attento ad ogni ro e di potere, chi vuol sentimento, ad ogni possi - sostituirsi allo Stato per bilità di ricupero, pronto ad fare ciò che vuole e, per ogni colloquio, capace dimostrare la sua arrogante quindi di ottenere fiducia potenza, giunge a delitti di anche dagli imputati e di tale infamia, non può che convincerli a collaborare considerare nemico un con la giustizia. magistrato di tale fattura. Ricordo con commozione Noi ci inchiniamo a tutte le fatti, episodi, racconti e vittime, che io desidero, confidenze umane del giu - nella solennità dell'aula, dice Falcone che radicaro - ricordare una ad una, con no in me questo convinci - la devozione profonda per i mento della sua doviziosa e morti, con l'augurio per i sensibile umanità. feriti: Giovanni Falcone e Ma un punto, evidente - Francesca Falcone, entram - mente, non gli fu perdona - bi magistrati; agente scelto to: che non cedette mai, né Antonio Montinaro, di 29 alle minacce, né alle insi - anni, coniugato, con due nuazioni, né alle lotte o alle figli; agente semplice Vito solitudini che si uniscono Schifani, di 27 anni, coniu - fatalmente ad un impegno gato; agente scelto Rocco così delicato e così rischio - Di Cillo, 30 anni, celibe. E i so. feriti: Giuseppe Costanza, Ha servito la giustizia, ha autista del dottor Falcone, onorato la toga, ha servito del Ministero di grazia e lo Stato democratico. giustizia; Gaspare Cervello, Chi ama la violenza e il agente della polizia di delitto come supporti di Stato, di 30 anni, coniuga - 18 L’albero della legalità e i suoi frutti to, con un figlio; Angelo quale sia il doloroso e trop - Corbo, agente della polizia pe volte insanguinato di Stato, 26 anni, celibe; impegno delle forze dell'or - Paolo Capuzza, agente della dine, ed a tutti esprimiamo polizia di Stato, di 32 anni, ammirazione e riconoscen - coniugato, con un figlio za. Ma mancheremmo di (tutti feriti). E i feriti civili: verità se non constatassimo Ienna Spano Pietra, che in questi tremendi epi - Mastrolia Oronzo, Ferro sodi pare sconfitto - pare -, Vincenzo, e due di nazio - dolorosamente sconfitto lo nalità austriaca, Eberanz Stato democratico, sconfit - Gabriel ed Eva Gabriel: i ta la democrazia, poiché è civili vittime occasionali di sconfitto l'uomo nei suoi una brutalità senza nome, diritti, nella sua dignità, nei senza patria! suoi valori. è pensiero di Vorremmo esser capaci di verità che dobbiamo con fare nostro il pianto, la umiltà cogliere e meditare. disperazione, il senso di Occorre che lo Stato demo - impotenza, di abbandono cratico sia forte, capace, dei familiari degli uccisi: efficace; per questo deve tutti dolori eguali, terribili, essere limpido e vero. Il che paiono senza speranza: mio non ha né l'autorità, né di fronte ai morti non c'è l'autorevolezza di un gerarchia. Il dolore e la richiamo: è esame di morte non hanno colori, coscienza e null'altro, e non hanno gradi, non comincia da me. Troppe hanno distinzioni: sono volte gli interessi di parte e tragedie dell'uomo, e basta! di partito sopravanzano e Sappiamo quale sia la quo - sopraffanno il respiro della tidiana, pericolosa fatica Repubblica, che pure costò dei magistrati, specie di lacrime e sangue. E si apro - quelli più esposti; sappiamo no alla nostra intelligenza, L’albero della legalità e i suoi frutti 19 nel nostro animo, interro - Troppe volte pare che gativi che non possono siamo totalmente presi, rimanere tali. Senza inva - assorbiti da visioni parziali, dere il campo di chi deve se non meschine; troppe investigare e far giustizia, volte il senso dello Stato, ci si domanda: ma è solo che è amore alla comunità, mafia, questa? Ma non ha alla gente, al bene comune, anche il marchio atroce ed sembra entrare in ombra di inumano del terrorismo? E fronte a piccole visioni chi ci può essere dietro ad degne di piccoli uomini. un atto di guerra così spie - Ma ho il dovere di aggiun - tato, così clamoroso, così gere: che l'elezione del evidentemente finalizzato a Capo dello Stato importi creare sgomento, a presen - discussioni, intreccio di tare lo Stato quasi inutile, a dialoghi, esperimenti, preoc- imporre paura, a intimare cupazioni nel mondo politi - silenzi, a dare segni di stra - co parlamentare, non è potenza infrenabile ed patologia, non è degenera - invincibile? E perché tutto zione di un Parlamento che ciò avviene proprio mentre solo lo scrollone di un il mondo politico appare delitto può riportare sulla debole, sconcertato, quasi retta via. No; questa valu - ferito nella fiducia, non tazione è ingiusta e non subito capace di raccogliere vera. Nulla vi è di perfetto, la voce del popolo che si è ma talune considerazioni espressa nel voto, non sono offensive per le istitu - subito capace di liberarsi zioni e ne aumentano sva - dalle miserie di una politica lutazione e discredito a più idonea ai “no" imbelli danno dello Stato, e, quin - ed orgogliosi che ai “sì" di, a danno di ogni cittadi - fatti di sacrificio per la no. gente, per la patria? Di fronte ad ogni tragedia il 20 L’albero della legalità e i suoi frutti

Parlamento rimane libero scoramento ed alla desola - nei suoi poteri, fermo nella zione: i valori dell'uomo sua dignità. Da questa tre - sono assai più forti dei mali menda tragedia, che si e delle degenerazioni, ma aggiunge a troppe altre, occorre, quei valori, viverli alziamo il capo e la mente a ad ogni costo; la forza della visioni più degne, richia - libertà è assai più potente miamo la nostra volontà a di ogni prevaricazione e di responsabilità più alte; ogni violenza; la democra - diamo al popolo italiano la zia può essere ferita, ma se percezione di un mondo ognuno crede e vive il pro - politico responsabile che prio dovere nessuna, dico sente l'urgenza di una unità nessuna, aggressione potrà di intenti e di una volontà mai aver ragione. viva e vera per servire, non La democrazia vincerà la per dominare. tremenda battaglia della Colleghi, il silenzio sia sot - prepotenza e del delitto. Sta tolineatura di questo impe - a ciascuno di noi saperne gno; le vittime del dovere e dare certezza. Grazie. (Pro - le vittime civili siano lungati, generali applausi) . richiamo. Ma reagiamo allo L’albero della legalità e i suoi frutti 21

commemorazione del giudice Paolo borsellino e degli agenti della scorta (Senato della Repubblica, 21 luglio 1992 - presidenza del Presidente del Senato Giovanni Spadolini)

(Fa il suo ingresso nella tri - mento alla memoria del buna d'onore il presidente giudice Paolo Borsellino e della Repubblica Oscar della sua scorta. Luigi Scalfaro, accompa - Domenica scorsa la barbara gnato dal Segretario gene - violenza mafiosa ha offeso rale della Presidenza della una volta di più la Sicilia, Repubblica. Vivissimi, ha scosso l'intero paese, ha generali applausi). ricordato a ciascuno di noi che la battaglia contro la PRESIDENTE. (Si leva in criminalità organizzata piedi e con lui tutta l'As - rappresenta un'emergenza semblea) . Onorevoli colle - nazionale che impone, da ghi, ringrazio il Presidente parte dello Stato, risposte della Repubblica che, al meditate, precise ed anche termine della sua odierna, dure. dolorosa visita a Palermo, Il nostro pensiero accorato interprete dei sentimenti si rivolge in questo della patria tutta per i fune - momento alle vittime di rali degli agenti della poli - questa strage inaudita, al zia di Stato trucidati nel giudice Paolo Borsellino e vile agguato di Palermo, ha ai cinque rappresentanti voluto assicurare la sua della Polizia di Stato, presenza a Palazzo Mada - l'agente Emanuela Loi, l'as - ma per il commosso, una - sistente Agostino Catalano, nime omaggio del Parla - l'assistente Eddie Walter 22 L’albero della legalità e i suoi frutti

Cosina, l'agente Vincenzo Stato laddove la logica cri - Li Muli e l'agente Claudio minale vorrebbe estirpare i Traina. La nostra solidarie - princìpi di legalità sui quali tà fraterna va alle famiglie lo Stato si regge, ci fa rivi - di questi servitori dello vere la tragedia nella quale Stato caduti in un attenta - perse la vita un altro magi - to. I sentimenti della nostra strato che in Italia e nel partecipazione al dramma mondo rappresentava un di queste ore si rivolgono a eguale simbolo di lotta coloro che sono stati feriti e coraggiosa e intransigente che si sono trovati coinvol - contro l'organizzazione ti in uno scenario di deva - mafiosa. Mi riferisco al giu - stazione e di desolazione, dice Giovanni Falcone, raggiunti dalla violenza fin colui che per tanti anni, dentro le loro case. accanto a Paolo Borsellino Alla magistratura e alle e ad altri magistrati corag - forze dell'ordine rinnovia - giosi, condusse la sua bat - mo la nostra riconoscenza taglia per affermare i prin - per l'opera condotta in cìpi irrinunciabili della condizioni quasi sempre di ragione contro i mostri obiettiva difficoltà, unita - della violenza e dell'irra - mente al cordoglio dell'in - zionalismo. tera nazione per le famiglie Falcone e Borsellino crede - del giudice e dei cinque vano nel primato della agenti trucidati, in una legge, nella civile e pacifica linea di martirologio che convivenza, nel rispetto unisce la Polizia di Stato e dell'uno per l'altro, nella l'Arma dei carabinieri a possibilità di dare alla Sici - giudici e uomini di legge. lia e all'Italia un avvenire Questo attacco portato ad europeo. un uomo, il giudice Borsel - Per questo essi sono stati lino, che rappresentava lo uccisi. L’albero della legalità e i suoi frutti 23

Assistiamo da alcune setti - autorità, ma presso altre, mane ad una spirale di atti oscure centrali di potere. di intimidazione, di torbidi La mafia non è solo un'or - messaggi trasversali, di ganizzazione che vive e azioni criminali di varia prospera per le attività ille - intensità, fino all'esplodere gali che conduce. Essa è di mostruosi assalti alla l'Antistato ed è disposta ad legalità repubblicana, usare la violenza, anche di assalti mirati e mai casuali, massa, con il proposito di con fini precisi di destabi - instillare la paura in ogni lizzazione. settore dell'opinione pub - Chi visse in prima persona blica. E questo Antistato è la sanguinosa stagione tanto più pericoloso quanto degli anni di piombo - e mi maggiori sono al suo inter - rivolgo a tanti colleghi pre - no i contraccolpi di una senti - sa che l'obiettivo del sorda lotta tra fazioni, in terrorismo era lo stesso: una fase in cui gli equilibri travolgere lo Stato demo - di forze stanno probabil - cratico nel nostro paese. E mente cambiando. ancora una volta dobbiamo Per sconfiggere questi cri - constatare, oggi come negli minali, che godono di anni del terrorismo, che grandi risorse finanziarie, l'obiettivo è quello di scuo - frutto dei loro traffici scel - tere la fiducia dei cittadini lerati, prima di tutto gli negli organi dello Stato, stupefacenti, che hanno nella democrazia e nei suoi collegamenti internazionali rappresentanti sul territo - estesi, che dispongono di rio; in primo luogo, delle mezzi sofisticati, ci vorrà forze dell'ordine, per far sì del tempo; ci vorranno non che alla fine una popola - dico mesi, ma anni. zione disperata cerchi sicu - Ma mentre noi chiediamo rezza e riparo non presso le al paese di seguire il pro - 24 L’albero della legalità e i suoi frutti prio Governo e i propri rap - Se i terroristi furono scon - presentanti in Parlamento fitti, la ragione fu una e in questa difficilissima ini - fondamentale: le istituzioni ziativa, dobbiamo prima di della Repubblica, i partiti, tutto chiedere a noi stessi di le organizzazioni dei lavo - essere coerenti: consapevo - ratori e degli imprenditori, li che il prezzo potrebbe tutti gli italiani dissero «no» essere anche la nostra vita. ai traditori della Repubbli - Un pensiero particolare ca. E fin d'ora in concordia rivolgo agli agenti di scor - di intenti noi dobbiamo ta, ricordando le alte parole essere disposti a dire un che Ugo La Malfa pronun - «no» altrettanto fermo a chi ciò alla Camera a poche ore crede di poter sostituire le dal rapimento di Aldo Moro tavole del diritto con la e dall'assassinio della sua dinamite. scorta: «Nessuno può pro - Ho manifestato il mio pen - teggere noi, anche se i cit - siero in materia a Palermo tadini che fanno il loro dopo il delitto del giudice dovere pagano la nostra Falcone, allorché mi è protezione. Ma noi con le occorso di rappresentare il nostre leggi possiamo e vertice dello Stato italiano dobbiamo proteggere tutti. nel commosso saluto al Nessuno, ripeto, può pro - magistrato assassinato teggere i reggitori dello insieme con la sua scorta, Stato, ma l'ultimo dei citta - neanche due mesi fa. Oggi dini ha diritto alla nostra come allora l'opinione pub - protezione». E questo deve blica non attende da noi essere e restare il nostro una risposta rituale: atten - impegno. de una risposta concreta. Guai a mostrarci divisi in Poche ore fa ho dato noti - queste ore tanto drammati - zia in quest'Aula delle deci - che! sioni dei Capigruppo per L’albero della legalità e i suoi frutti 25 quanto attiene all'esame del difesa della Repubblica. decreto-legge antimafia, che è un compito non facile. La entro venerdì dovrà essere civiltà giuridica si riconosce consegnato alla Camera, quando nell'emergenza, tenendo conto del maxie - accanto alle esigenze imme - mendamento presentato dal diate, sa mantenere saldo il Governo. L'impegno del Par - riferimento a quei princìpi lamento, l'impegno del giuridici consacrati nei pro - Senato sarà totale, nel pri documenti più alti. Il rispetto integrale delle diver - Parlamento dovrà dare que - se opinioni e del diritto di sta risposta: difesa dell'ordi - ciascun Gruppo di esprimere ne sociale, unita alla difesa con chiarezza le proprie di quelle libertà giuridiche riserve e di proporre tutte per cui tanti lottarono. E quelle modifiche che si sono certo che quanto il ritengono necessarie. Sono Senato farà nei prossimi certo che il Senato saprà fare giorni corrisponderà a quel - per intero il proprio dovere. la certa idea dell'Italia per Può essere questo il segnale cui si batterono Paolo Bor - che la pubblica opinione sellino, Giovanni Falcone e i attende da tutti noi: la capa - tanti martiri della Repubbli - cità del Parlamento di dare ca che con loro sono caduti risposte non retoriche, di per la difesa delle istituzioni. cogliere il senso delle richie - In segno di omaggio a que - ste dei cittadini, di dare alle ste nuove vittime della vio - vittime e ai loro familiari la lenza mafiosa e al dolore dei certezza che il loro sacrificio loro familiari, sospendo la non è stato inutile, perché la seduta per un minuto in forza del Parlamento è nelle segno di lutto. istituzioni democratiche, è nel consenso dei cittadini il baluardo supremo per la 26 L’albero della legalità e i suoi frutti

Possiamo semPre far Qualcosa cerimonia in ricordo dei 20 anni dalle stragi di mafia (Palazzo Madama, Sala Koch - 3 maggio 2012)

giulio scarpati legge l'in - stroncate sullo stesso per - tervento di Paolo borsellino corso che egli si imponeva. alla veglia per falcone a Perché non è fuggito, per - Palermo, 23 giugno 1992 ché ha accettato questa tre - menda situazione, perché Giulio SCARPATI. “Giovan - mai si è turbato, perché è ni Falcone lavorava con stato sempre pronto a perfetta coscienza che la rispondere a chiunque della forza del male, la mafia, lo speranza che era in lui? Per avrebbe un giorno ucciso. amore! La sua vita è stata Francesca Morvillo stava un atto di amore verso que - accanto al suo uomo con sta città, verso questa terra perfetta coscienza che che lo ha generato, che avrebbe condiviso la sua tanto gli piaceva. Perché sorte. Gli uomini della scor - l'amore è soprattutto ed ta proteggevano Falcone essenzialmente dare. Per con perfetta coscienza che lui, e per coloro che gli sarebbero stati partecipi siamo stati accanto in que - della sua sorte. Non poteva sta meravigliosa avventura, ignorare e non ignorava, amore verso Palermo e la Giovanni Falcone, l'estre - sua gente ha avuto e ha il mo pericolo che egli corre - significato di dare a questa va perché troppe vite di terra qualcosa, tutto ciò che suoi compagni di lavoro e era ed è possibile dare delle di suoi amici sono state nostre forze morali, intel - L’albero della legalità e i suoi frutti 27 lettuali e professionali per seguente ai dirompenti suc - rendere migliore questa cessi originati dalle dichia - città e la Patria cui essa razioni di Buscetta, mi appartiene. Qui Falcone disse: “La gente fa il tifo cominciò a lavorare in per noi". E con ciò non modo nuovo. E non solo intendeva riferirsi soltanto nelle tecniche di indagine. al conforto che l'appoggio Ma anche consapevole che morale della popolazione il lavoro dei magistrati e dà al lavoro del giudice. degli inquirenti doveva Significava soprattutto che entrare nella stessa lun - il nostro lavoro, il suo ghezza d'onda del sentire di lavoro stava smuovendo le ognuno. La lotta alla mafia coscienze, rompendo i sen - (primo problema morale da timenti di accettazione risolvere nella nostra terra della convivenza con la bellissima e disgraziata) mafia, che costituiscono la non doveva essere soltanto vera forza di essa. Questa una distaccata opera di stagione del “tifo per noi" repressione, ma un movi - sembrò durare poco, perché mento culturale e morale, ben presto sopravvennero il anche religioso, che coin - fastidio e l'insofferenza al volgesse tutti, che tutti abi - prezzo che la lotta alla tuasse a sentire la bellezza mafia, alla lotta al male, del fresco profumo di liber - doveva essere pagato dalla tà che si oppone al puzzo cittadinanza. del compromesso morale, Insofferenza alle scorte, dell'indifferenza, della con - insofferenza alle sirene, tiguità e, quindi, della com - insofferenza alle indagini, plicità. insofferenza a una lotta Ricordo la felicità di Falco - d'amore che costava però a ne, quando in un breve ciascuno, non certo i terri - periodo di entusiasmo con - bili sacrifici di Falcone, ma 28 L’albero della legalità e i suoi frutti la rinunzia a tanti piccoli o dimenticare il suo lavoro di grossi vantaggi, a tante dieci anni. E come lo fece! piccole o grandi comode Lavorò incessantemente per abitudini, a tante minime o rientrare in magistratura, consistenti situazioni fon - per fare il magistrato, indi - date sull'indifferenza, sul - pendente, come sempre lo l'omertà o sulla complicità. era stato, mentre si parlava Insofferenza che finì per male di lui, con vergogna provocare e ottenere, pur - di quelli che hanno mali - troppo, provvedimenti legi - gnato sulla sua buona con - slativi che, fondati su una dotta. Muore e tutti si ubriacatura di garantismo, accorgono quali dimensioni ostacolarono gravemente la ha questa perdita. Anche repressione di Cosa Nostra coloro che per averlo deni - e fornirono un alibi a chi, grato, ostacolato, talora dolosamente o colposa - odiato e perseguitato, mente, di lotta alla mafia hanno perso il diritto di non ha mai voluto occu - parlare! Nessuno tuttavia parsene. ha perso il diritto, anzi il In questa situazione Falco - dovere sacrosanto, di conti - ne andò via da Palermo. nuare questa lotta. Se egli è Non fuggì. Cercò di ricreare morto nella carne ma è altrove, da più vasta pro - vivo nello spirito, come la spettiva, le ottimali condi - fede ci insegna, le nostre zioni del suo lavoro. Per coscienze, se non si sono poter continuare a “dare". svegliate, debbono sve - Per poter continuare ad gliarsi. La speranza è stata “amare". Venne accusato di vivificata dal suo sacrificio, essersi troppo avvicinato al dal sacrificio della sua potere politico. Menzogna!! donna, dal sacrificio della Qualche mese di lavoro in sua scorta. Molti cittadini - un Ministero non può far ed è la prima volta - colla - L’albero della legalità e i suoi frutti 29 borano con la giustizia. Il tro le aule di giustizia; potere politico trova il troncando immediatamente coraggio di ammettere i ogni legame di interesse, suoi sbagli e cerca di cor - anche quelli che ci sembra - reggerli, almeno in parte, no innocui, con qualsiasi restituendo ai magistrati gli persona portatrice di inte - strumenti loro tolti con stu - ressi mafiosi, grossi o pic - pide scuse accademiche. coli; accettando in pieno Occorre evitare che si ritor - questa gravosa e bellissima ni di nuovo indietro. eredità di spirito; dimo - Occorre dare un senso alla strando a noi stessi e al morte di Giovanni, della mondo che Falcone è dolcissima Francesca, dei vivo!". valorosi uomini della sua scorta. Sono morti tutti per si riPortano alcuni inter - noi, per gli ingiusti. Abbia - venti svolti da studenti mo un grande debito verso Provenienti da varie scuole di loro e dobbiamo pagarlo d'i talia . gioiosamente, continuando la loro opera; facendo il l'istituto d’istruzione sta - nostro dovere; rispettando tale superiore “antonio le leggi anche quelle che ci Pesenti" di cascina (Pi) si è impongono sacrifici; rifiu - distinto per aver partecipa - tando di trarre dal sistema to al progetto “i giovani mafioso anche i benefici sentinelle della legalità" che possiamo trarne, anche promosso dalla fondazione gli aiuti, le raccomandazio - antonino caponnetto di ni, i posti di lavoro; colla - firenze, con il sostegno borando con la giustizia; della regione toscana. il testimoniando i valori in lavoro svolto dai giovani è cui crediamo, in cui dob - pubblicato ogni anno e dif - biamo credere, anche den - fuso in rete (www.giovani - 30 L’albero della legalità e i suoi frutti sentinelledellalegalita.org). crescere e di farci partecipi sono 24 le scuole della delle scelte che interessano toscana che hanno parteci - la nostra comunità; dall’al - pato lo scorso anno al pro - tra considera la scuola getto. la scuola di cascina, luogo privilegiato per for - scelta tra di esse per estra - mare cittadini maturi e zione a sorte, le rappresen - consapevoli, come sancito ta tutte. dalla Costituzione, quel libro meraviglioso che Lorenzo BARTALINI. Il pro - troppo spesso è ignorato, getto “Giovani sentinelle dimenticato, eluso, violato della legalità” della Fonda - da comportamenti e azioni zione Caponnetto è nato tre di vario tipo. Noi non anni fa e si sta diffondendo vogliamo che le nostre pro - in molte scuole toscane e poste, per quanto imperfet - italiane. Gli studenti coin - te possano essere, rimanga - volti individuano una pro - no solo sulla carta. blematica della comunità in Rischieremmo di avere dei cui vivono - ad esempio, la bei progetti sulla società diffusione del gioco d’az - che vorremmo, ma che zardo, il lavoro nero, la sarebbero inutili perché né gestione dei beni comuni - valutati né sviluppati ade - e la analizzano attraverso guatamente. Per questo incontri, interviste, ricerche motivo riteniamo fonda - e altri strumenti messi a mentale confrontarci con le disposizione, elaborano istituzioni in modo serio e delle proposte, delle solu - responsabile, in un rappor - zioni, e le presentano alle to di rispetto e lealtà reci - istituzioni locali e naziona - proca. li. Il percorso sulla legalità Da una parte, il progetto ci non si conclude con la fine ha fornito l’opportunità di dell’anno scolastico, ma un L’albero della legalità e i suoi frutti 31 gruppo di ragazzi e ragazze antimafia di Falcone e Bor - in rappresentanza di ogni sellino, che concludeva i scuola partecipa ad un suoi incontri nelle scuole campo antimafia di lavoro- dicendo: “Ragazzi godetevi studio a Corleone durante la vita, innamoratevi, siate l’estate. L’esperienza di felici, ma diventate parti - Corleone ha suscitato in giani di questa nuova resi - noi tante energie e tanto stenza di valori, di ideali. entusiasmo. Nonostante il Non abbiate mai paura di periodo limitato che vi pensare, di denunciare e di abbiamo trascorso, abbia - agire da uomini liberi e mo dato un aiuto piccolo consapevoli. Siate attenti, ma concreto a chi lavora siate vigili, siate sentinelle quotidianamente in quei di voi stessi! L’avvenire è territori, nelle cooperative nelle vostre mani. Ricorda - sociali che gestiscono i beni telo sempre!”. confiscati alle mafie. La speranza è che questo gesto il liceo artistico statale di antimafia sociale, se “giuseppe damiani almey - fatto da tante persone, aiuti da" di Palermo si è distinto a invertire la tendenza di per l'impegno a fianco del - una corruzione e di un’ille - l'associazione “addiopiz - galità che stanno dilagando zo" nella diffusione del sempre di più nel nostro consumo critico contro il Paese. pizzo. tra i progetti si Tornando nei territori nei ricordano: “non più gatto - quali abitiamo, alla fine del pardi, ma formiche", “il campo antimafia, ci rendia - fortino della legalità", lo mo conto di quanto siano spot “scacco al pizzo", la importanti le parole di rivisitazione dell'opera “la Antonino Caponnetto, il libertà guida il popolo" di giudice che coordinò il pool delacroix, “la stanza dei 32 L’albero della legalità e i suoi frutti bottoni" e “la qualità del soluzione dei problemi da consenso". uno Stato assistenzialista, abbiamo posto noi stessi Noemi RUSSOTTO. Ringra - come protagonisti, promo - zio a nome del Liceo artisti - tori di cambiamento, non co statale “Giuseppe più gattopardi ma formi - Damiani Almeyda" di che, che vanno insieme Palermo, il Presidente del verso un bene comune. Senato e gli organizzatori Le parole di Lidia Ravera - di questa giornata per l’op - “Non credere a chi ti dice portunità di essere oggi che non sei tu nella stanza qua. dei bottoni, la stanza dei Vent’anni dalle stragi: bottoni ce l’hai dentro” - ci ancora qualcosa si può hanno fatto comprendere fare. Non qualcosa, ma che non dobbiamo frenarci tanto, ancora tanto si può e dall’occuparci di qualcosa si deve fare! La scuola deve più grande di noi. Per esse - schierarsi con tenacia con - re però davvero in grado di tro ogni forma di violenza, manovrare i bottoni di di sopraffazione, di illegali - quella stanza, che è la tà, contro l’indifferenza, nostra società, abbiamo l’ignoranza, il qualunqui - cercato di capire quali fos - smo, la passività. sero i comportamenti da Il nostro progetto si è svi - adottare e quelli da abban - luppato in due parti: “La donare, abbiamo cercato di stanza dei bottoni”, al acquisire la consapevolezza primo anno, e “La qualità che ognuno di noi è un tas - del consenso”, al secondo. sello di un puzzle, che i Partendo dalla volontà di cambiamenti si misurano smontare uno stereotipo nei fatti, che i diritti li dob - diffuso, quello dei siciliani biamo pretendere come tali passivi che attendono la e non come privilegi, che il L’albero della legalità e i suoi frutti 33 sapere è potere e si accresce to, intitolato “La qualità del condividendolo. consenso”, ha mirato a col - A fianco di chi ogni giorno mare una mancanza: l’inte - pratica la legalità e trova il resse alla politica, quella coraggio di opporsi, siamo con la P maiuscola, quella cresciuti attraverso concre - che vuol dire partecipare te esperienze: gli incontri alla vita della comunità e di con il Comitato “Addiopiz - questa perseguire il bene. zo" che in Sicilia cerca di Per divenire cittadini con - svegliare le coscienze par - sapevoli dobbiamo impara - tendo dal dire no all'estor - re a scegliere i nostri rap - sione; le visite presso coo - presentanti. Diceva Libero perative sorte su terreni Grassi: “La prima cosa che confiscati alla mafia e ad controlla la mafia è il voto. altri luoghi significativi Ad una cattiva raccolta di (Capaci, , Castelvetra - voti corrisponde una catti - no); la partecipazione al va democrazia”. Per questo telegiornale "Telejato" di ci siamo interrogati sulle , unendo la nostra caratteristiche del cittadino voce a quella del giornali - elettore consapevole. Questi sta coraggioso Pino Mania - deve scegliere i propri rap - ci; la prassi di consumo cri - presentanti in base non ai tico presso commercianti e favori promessi, ma ai imprenditori che al pizzo diritti che tuteleranno, sce - hanno detto no; il sostegno glierli perché alle proposte all’iniziativa di economia affiancano precise soluzio - etica deliberata dal consi - ni dei problemi, sceglierli glio di istituto in seguito non perché sono amici ma all'impegno del “Fortino perché validi ed onesti. della legalità" istituito nella La politica fatica a trovare nostra scuola. un suo spazio specie tra noi La seconda fase del proget - giovani. Disinteresse e 34 L’albero della legalità e i suoi frutti paura di non farcela porta - valorizzare questi beni; il no noi giovani a vivere diritto al lavoro. insoddisfatti. Il progetto ci ha incoraggiati a non unir - ci al coro di sfiducia, ma ad dal febbraio 2012 la libre - indignarci di fronte all’in - ria del senato e il sito sena - tollerabile. toragazzi.it ospitano un Per migliorare la situazione albero della legalità, sul attuale, che non ci piace, quale con foglietti di carta e dobbiamo essere cittadini virtuali gli studenti possono con la C maiuscola, rispet - lasciare un messaggio. giu - tando diritti e doveri conte - lio scarpati legge alcuni nuti nella nostra Costitu - messaggi insieme a frasi di zione. giovanni falcone. Ribadiamo l'invito ad assu - mere ciascuno il proprio ruolo. A noi il compito di Giulio SCARPATI. “Falcone formarci come cittadini e Borsellino sapevano fin consapevoli, ai rappresen - dall'inizio quale sarebbe tanti delle istituzioni il stato il loro avverso desti - ruolo di tutelare i nostri no. Lo dissero più volte, si diritti, nella trasparenza e convinsero di essere «morti nella legalità: il diritto allo che camminano». Eppure, studio; il diritto alla scuola, nonostante questo, non in Sicilia mille volte offeso; abbassarono mai il capo di il diritto alla cultura; il fronte alle minacce di Cosa diritto alla difesa del pae - Nostra, non soffocarono saggio; il diritto alla tutela mai le loro parole per paura dei beni artistici; il diritto di attentati alla loro vita, alla riconsiderazione del - anzi alzarono sempre di più l’istruzione artistica come la loro voce accusando e risorsa per salvaguardare e denunciando l'illegalità del L’albero della legalità e i suoi frutti 35 sistema mafioso. Cercarono “Non si muore senza essere di smuovere le coscienze ricordati per le cose che hai dei cittadini, li invitarono a fatto, si muore quando non nascondersi per timore perdi la libertà e quando delle minacce. «Parlate non hai diritti a causa di della mafia. Parlatene alla una persona". (Luigi, Scuo - radio, in televisione, sui la media statale “Raimondo giornali. Però parlatene». Annecchino", Pozzuoli - Queste le parole di Paolo Napoli) Borsellino, perché è del - l'omertà e dell'indifferenza “Occorre compiere fino in che la mafia si nutre. La fondo il proprio dovere, mafia, in parte, è colpa qualunque sia il sacrificio nostra. Siamo noi che da sopportare, costi quel taciamo e copriamo con un che costi, perché è in ciò velo gli episodi disonesti che sta l'essenza della che ci accadono intorno. O dignità umana". (Giovanni più semplicemente, voltia - Falcone) mo lo sguardo. è la nostra indifferenza, la forza della l'istituto d'istruzione supe - mafia. Dobbiamo, con la riore statale “andrea fan - forza delle nostre parole e toni" di clusone (bergamo) con il nostro coraggio, reci - si è distinto per avere par - dere i molteplici tentacoli tecipato al progetto “Pace e di questa piovra che conti - legalità" con il lavoro dal nua a crescere e che titolo “diritti alla pace". i distrugge il nostro Paese a ragazzi hanno realizzato poco a poco, nell'ombra". una presentazione in PPt (Jacopo, Liceo “Paola Di che in sintesi illustra una Rosa", Lonato del Garda - riflessione sull’attualità e Brescia) validità dei diritti inviola - bili nella formazione di cit - 36 L’albero della legalità e i suoi frutti tadini liberi e responsabili a dall’altra parte, alla logica partire dalla dichiarazione dell’indifferenza che sono universale dei diritti umani le caratteristiche dell’omer - del 1948. tà e l’omertà è lo stagno puzzolente in cui nuotano i Sara TRUSSARDI. “La lotta mafiosi. alla mafia (primo problema Se sempre più giovani da risolvere della nostra rifiutano la cultura mafiosa terra, bellissima e disgra - lo dobbiamo soprattutto ziata) non doveva essere alla scuola, dove l’educa - soltanto una distaccata zione alla legalità è diven - opera di repressione, ma un tata parte integrante della movimento culturale e formazione dei giovani morale, anche religioso, d’Italia. Oggi, infatti, siamo che coinvolgesse tutti, che qui in tanti, in una delle tutti abituasse a sentire la aule solenni dove nascono bellezza del fresco profumo le leggi, a dimostrare il di libertà che si oppone al ruolo primario delle scuole puzzo del compromesso in questa battaglia di civil - morale, della indifferenza, tà. della contiguità e quindi Sue alleate, in questo per - della complicità" (Paolo corso, sono le istituzioni, Borsellino). gli enti, le associazioni Sono passati 20 anni dalla nazionali e territoriali: tutti sua morte e queste parole, insieme lavorano per creare il suo desiderio, un po’ a una rete con cui si rafforza fatica sembra però che si il muro che isola e toglie stiano realizzando. Succede ossigeno alla illegalità. soprattutto perché sempre Nella nostra scuola la lega - più ragazze e ragazzi lità ha due sorelle con le hanno deciso di dir basta quali condurre questa bat - alla complicità, al girarsi taglia: la libertà e la pace. L’albero della legalità e i suoi frutti 37

“La mafia è un potere che pace, invece, che la libertà opprime la società; che distende le sue ali. piega e distorce il funzio - L’Istituto “Fantoni" di Clu - namento dell'economia e sone lavora affinché le sue delle istituzioni pubbliche a studentesse e i suoi studen - vantaggio di gruppi ristret - ti possano essere giovani ti, mortificando gli interes - liberi, rispettosi delle rego - si della collettività; che le, educati a gestire e risol - pretende di trasformare i vere i conflitti con stru - cittadini in sudditi: non menti pacifici. titolari di diritti, ma percet - Grazie Fantoni, grazie tori di favori. Ecco perché scuola italiana. l'azione di contrasto della criminalità mafiosa ha il il centro studi “Parlamento valore di un vero e proprio della legalità" di Palermo processo di liberazione" dopo le stragi di capaci e (Gian Carlo Caselli). via d'amelio ha cercato di La mafia trasforma i citta - diffondere la cultura della dini in percettori di favori legalità nominando nelle al contrario la legalità è scuole di tutta l'italia gli fattore di libertà e la libertà “ambasciatori della legali - è l’unico fattore che con - tà", in modo da stabilire un sente alla legalità di trion - dialogo tra studenti di varie fare e splendere. regioni. sono oggi presenti La seconda sorella, la pace, ambasciatori di scuole è da tantissimi anni al cen - pugliesi, lombarde e sicilia - tro dei lavori, delle attività, ne. già in occasione dell'il - delle riflessioni della nostra lustrazione del progetto al scuola. Nei conflitti si attua Quirinale, i ragazzi hanno la negazione di tutti i dirit - fatto dono al Presidente ti dell’uomo, a partire dal della repubblica giorgio diritto alla vita. è solo nella napolitano della fascia tri - 38 L’albero della legalità e i suoi frutti colore ricamata dalle hanno pagato con la vita mamme del Parlamento una cultura di amore e di della legalità dell'istituto risveglio delle coscienze. E “marconi" di Paternò. così in diverse città d'Italia abbiamo costituito le Maria Donata CANTAREL - “ambasciate della vita", LA. Sono qui a nome di dialogando con tante scuo - tutto il Centro Studi “Parla - le del nostro Paese, riflet - mento della Legalità", tendo insieme sul tema movimento culturale fon - “Insieme Capaci di sveglia - dato dal nostro amico re l'aurora". Nicolò Mannino che in Siamo già stati lo scorso 23 questi anni, dopo le stragi settembre al Quirinale, per di Capaci e via D'Amelio, ci omaggiare la nostra fascia ha aiutati a comprendere del Parlamento della legali - sempre più come dai ban - tà al Presidente della chi di scuola si deve levare Repubblica, e il 10 febbraio la voce in difesa dei princi - a Montecitorio, per ricorda - pi della giustizia, della re il sacrificio dei nostri pace, della legalità, rifiu - giudici Falcone e Borselli - tando ogni logica di odio e no. di vendetta. Grazie a quan - Oggi la nostra presenza qui to svolto da Nicolò e da sta a indicare la forte moltissimi docenti. volontà di parlare al cuore In questi anni su tutto il di tutti gli italiani e dir loro territorio nazionale abbia - che la Sicilia non dimentica mo acceso una fiaccola di e che abbiamo un grande speranza per far udire il debito con tantissimi uomi - grido di libertà che parte ni che sono stati uccisi dalla Sicilia, terra martoria - ingiustamente solo perché ta da troppa criminalità, ma hanno svolto il loro lavoro, ricca di tanti figli che il loro compito di servitori L’albero della legalità e i suoi frutti 39 dello Stato. E questo debito è un fenomeno terribilmen - lo vogliamo pagare gioio - te serio e molto grave e che samente, cantando la vita e si può vincere non preten - dando sempre più voce a dendo l'eroismo da inermi noi bambini e studenti, che cittadini, ma impegnando siamo il cuore pulsante del in questa battaglia tutte le Parlamento della legalità. forze migliori delle istitu - zioni". (Giovanni Falcone) giulio scarpati legge altri messaggi lasciati dagli stu - “Giovanni e Paolo sono denti sull'albero della lega - stati uomini molto corag - lità e frasi di giovanni fal - giosi ed io li ammiro per cone. quello che hanno fatto. Vorrei che tutti gli uomini Giulio SCARPATI. “Non si fossero così come loro: il può fare di tutta l'erba un mondo sarebbe più bello!". fascio. Alcuni dei migliori (Alexandra, Scuola elemen - fili d'erba di una Sicilia tare “Elsa Morante" di considerata in notevole Roma) parte mafiosa sono rappre - sentati da Falcone e Borsel - “Credo che ognuno di noi lino. Seguiremo il loro debba essere giudicato per esempio!" (Giorgia, Liceo ciò che ha fatto. Contano le scientifico di Alcamo, Tra - azioni non le parole. Se pani) dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti “La mafia non è affatto bravi e irreprensibili". (Gio - invincibile; è un fatto vanni Falcone) umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà “Meglio un giorno da “Fal - anche una fine. Piuttosto, cone" che mille da mafio - bisogna rendersi conto che so!". (Vito, Franco, Mark, 40 L’albero della legalità e i suoi frutti

Liceo scientifico di Alcamo, disposta a rinunciare alla Trapani) propria vita pur di dare sepoltura al fratello, emer - “Possiamo sempre fare gono con forza i tratti della qualcosa: massima che libertà di pensiero, dell'au - andrebbe scolpita sullo tonomia di giudizio e della scranno di ogni magistrato coerenza delle proprie scel - e di ogni poliziotto". (Gio - te: valori fondamentali e di vanni Falcone) urgente attualità oggi. l'istituto salesiano “don Giulia LO SCRUDATO. bosco - villa ranchibile" di Creonte, re di Tebe. Cono - Palermo esprime un impe - scevo l'editto che avevi gno specifico nella forma - bandito: sapevo che avevi zione morale e civile degli proibito di seppellire il studenti. volontariato in corpo di mio fratello Poli - ambienti deprivati e social - nice, mentre per Eteocle hai mente a rischio e attività di decretato ogni onore fune - laboratorio teatrale vengo - bre. Le tue parole erano no realizzati come luoghi chiare… Ma questa legge educativi di grande effica - non è stato Zeus a darmela, cia, per acquisire una cul - né la divina Giustizia! E io tura di solidarietà e di lega - non pensavo che un uomo, lità che contrasti la cultura un mortale, avesse una mafiosa. dopo un breve forza tale da calpestare, con intervento sul progetto, i suoi editti, le leggi non sarà recitato il monologo di scritte e incrollabili degli antigone. dèi. Queste non esistono né da oggi, né da ieri, ma da Pietro VITTORIETTI. Nella sempre! figura di Antigone, che Nessuno sa da quando. Io ribellandosi al tiranno è sapevo di dover morire, L’albero della legalità e i suoi frutti 41 anche se tu non lo avessi a conclusione della cerimo - ordinato. nia, giulio scarpati legge Chiunque, come me, abbia l'intervento sul ruolo dei - vissuto in mezzo a molti giudici tenuto da rosario mali, come potrebbe non livatino tenuto a canicattì considerare la propria il 7 aprile 1984. morte un guadagno? Per me morire è un dolore da nulla! Ma se invece avessi lasciato senza una sepoltu - ra il corpo di colui che è stato generato dalla mia stessa madre, questo sì mi avrebbe addolorato! Non c'è nulla che mi piaccia nelle tue parole e non avrei ottenuto una gloria più grande che dando a mio fratello una sepoltura. Tutti costoro mi darebbero ragione se la paura non li facesse tremare. Io non sono nata per odiare, ma per amare. E se adesso ti sembra che io agisca da folle, forse sono accusata di stoltezza da uno stolto. 42 L’albero della legalità e i suoi frutti

LE PRIME PAGINE DI ALCUNI QUOTIDIANI NEI GIORNI SUCCESSIVI ALLE STRAGI DI CAPACI E DI VIA D’A MELIO L’albero della legalità e i suoi frutti 43 44 L’albero della legalità e i suoi frutti L’albero della legalità e i suoi frutti 45 46 L’albero della legalità e i suoi frutti L’albero della legalità e i suoi frutti 47

L’Unità, 23 maggio 2012 48 L’albero della legalità e i suoi frutti

La Repubblica, 20 luglio 2012 L’albero della legalità e i suoi frutti 49

L’uditorio della sala Koch

Il programma della giornata

Un momento dell’Antigone

Giulio Scarpati durante il suo intervento 50 L’albero della legalità e i suoi frutti

L’albero della legalità in Libreria con i messaggi degli studenti contatti piazza Madama - 00186 Roma 06.6706.1 www.senato.it

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www.senato.it - www.senatoperiragazzi.it n. 27 Buon compleanno Europa. 8 maggio 2017 n. 26 60° Anniversario della firma dei Trattati di Roma n. 25 Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera

n. 17 Giorno del dono n. 16 9 maggio. Buon compleanno, Europa! n. 15 23 aprile. Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore n. 14 Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera n. 13 Giorno del ricordo n. 12 Giornata per la sicurezza informatica n. 11 Giorno della memoria n. 10 Rugby & Regole n. 9 Giornata nazionale degli alberi. 21 novembre

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