Ufficio comunicazione istituzionale l’albero della legalità eisuoi frutti testimonianza , incontro , memoria maggio 2017 A cura dell’Ufficio comunicazione istituzionale del Senato Copyright Senato della Repubblica, 2017 Stampato nel mese di maggio 2017 presso il Centro riproduzione documenti del Senato La presente pubblicazione è edita dal Senato della Repubblica nell’ambito delle attività di comunicazione istituzionale. Non è destinata alla vendita e non può essere utilizzata per scopi diversi. è possibile effettuare il download da: http://www.senato.it/4574 http://www.senatoperiragazzi.it/materiali-docenti Centro di in -Form @zione e Libreria multimediale Via della Maddalena, 27 - 00186 Roma tel. 06.6706.2505 L’albero della legalità e i suoi frutti 3 Il 23 maggio 1992 la mafia, con un attentato dinamitardo in località Capaci, nei pressi di Palermo, uccise il magistrato Giovanni Falcone. Insieme a lui persero la vita la moglie Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Dopo poche settimane, il 19 luglio 1992, una carica esplosiva in via D’Amelio, sotto casa della madre, uccideva il giudice Paolo Borsellino. Nell’attentato vennero uccisi gli agenti Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Nel ventennale di quei tragici eventi per il nostro paese, il Senato ne ha fatto memoria con una serie di iniziative rivolte ai giovani. Il presente fascicolo, che sarà distribuito ai docenti e agli studenti in visita al Senato nella settimana dal 22 al 26 maggio 2017 raccoglie il discorso del Presidente Grasso in occasione della commemorazione della strage di Capaci a Palermo (23 maggio 2014), il resoconto con l’intervento in Aula del Presidente Grasso in occasione del 21° anniversario dell’assassinio del giudice Paolo 4 L’albero della legalità e i suoi frutti Borsellino e della sua scorta (19 luglio 2013), la Commemorazione dei magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e degli agenti della scorta (25 maggio 1992 - Parlamento in seduta comune) e la Commemorazione del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della scorta (21 luglio 1992 - Senato della Repubblica). Sono state altresì riportate alcune sezioni e significativi interventi dell'incontro svoltosi in Sala Koch fra studenti provenienti da varie scuole d'Italia, senatori e con l'intervento dell'attore Giulio Scarpati, il 3 maggio 2012. Infine, sono state riprodotte le prime pagine di alcuni quotidiani dei giorni successivi alle stragi di Capaci e di via D’Amelio e anche in occasione del ventennale delle stragi. Gli appuntamenti e i resoconti completi dell'iniziativa svoltasi in sala Koch, insieme a foto dell'avvenimento, sono reperibili nel sito www.senatoperiragazzi.it L’albero della legalità e i suoi frutti 5 discorso del Presidente del senato Pietro grasso il 23 maggio 2014 (22° anniversario della strage di caPaci ) (Aula bunker del carcere dell’Ucciardone di Palermo) Cara Maria*, gentili Mini - di e delle stragi. Mi riferisco stri, Autorità, cari inse - alle mogli, ai figli, agli gnanti, ragazze e ragazzi di amici, ma anche a quelli di tutta Italia, a distanza di 22 noi che si sentono ancora anni siamo in quest’Aula, oggi privati violentemente ancora una volta, per ricor - dei loro affetti e del futuro dare insieme Giovanni Fal - che avevamo immaginato cone, Paolo Borsellino, di costruire insieme. Francesca Morvillo e quegli Ogni volta che entro in agenti che di solito vengo - quest’Aula vengo assalito no liquidati nel ricordo con dai ricordi, il sorriso ironi - un unico sostantivo, le co di Giovanni quando mi “scorte”, e che proprio per - presentò per la prima volta ché portatori dei loro stessi le 400.000 pagine degli atti valori voglio nominare sin - del Maxiprocesso che dove - golarmente: Vito Schifani, vo studiare, l’affettuoso Rocco Dicillo, Antonino gesto di Paolo che mi con - Montinaro, Emanuela Loi, segnò copia dei suoi utilis - Agostino Catalano, Vincen - simi appunti per districarmi zo Li Muli, Walter Eddie tra quelle carte, mi avvolge Cosina, Claudio Traina. A l’aria pesante che opprime - questo elenco, all’elenco va Palermo durante gli anni dei morti vanno aggiunti del Maxiprocesso, i visi dei anche tutti coloro che sono mafiosi dietro queste sbar - vittime morali degli omici - re, che oggi sono sostituiti *il presidente Grasso si rivolge a Maria Falcone, sorella di Giovanni 6 L’albero della legalità e i suoi frutti dagli occhi di tanti giovani anche coloro che li aveva - che brillano di gioia e di no avversati in vita si sono speranza. Ma mi avvolge dichiarati loro fraterni anche il pensiero del soste - amici e talvolta unici eredi. gno che in quel periodo Ma l’eredità che ci hanno riscuoteva l’operato di Fal - lasciato è un patrimonio cone e Borsellino, e che comune che non possiamo ancora possiamo ritrovare disperdere, un patrimonio in questa giornata che rie - fatto di conoscenze, di cheggia le catene umane, le intuizioni, di rigoroso lenzuola bianche appese ai metodo investigativo che balconi, le cooperative di ancora oggi, a distanza di “Libera" sui terreni confi - tanti anni, deve far parte scati, l’impegno dei ragazzi del bagaglio professionale di Addiopizzo e le migliaia di ogni magistrato. Mi ha di attività quotidiane che molto colpito vedere il per tutto l’anno impegnano riconoscimento che le figu - la Fondazione Falcone con re di Falcone e Borsellino le scuole su questi temi. hanno in tutto il mondo: ho Non posso comunque visto monumenti dedicati a dimenticare che Giovanni loro in un parco di Buca - Falcone e Paolo Borsellino, rest, mi sono commosso già dopo le condanne in all’Accademia dell’FBI di primo grado del Maxipro - Quantico, dove c’è il busto cesso, cominciarono ad di Falcone sopra una essere attaccati e delegitti- colonna spezzata – a sim - mati, sia umanamente che boleggiare il lavoro inter - professionalmente. Un sus - rotto, mi hanno spiegato – seguirsi di amarezze, di e mi sono inorgoglito nel rifiuti, di polemiche, che Quartier generale dell’Fbi a solo con la loro morte si è Washington, dove su un’in - interrotto: a quel punto tera scalinata sono apposte L’albero della legalità e i suoi frutti 7 le foto di Giovanni Falcone organizzata rappresentano e le due bandiere, america - una minaccia mortale al na e italiana, sovrastano futuro delle nostre demo - intrecciate. Anche qui, crazie di fronte alla quale la oggi, sono presenti scuole comunità internazionale, e di diversi paesi europei e in special modo l’Unione una proprio di Washington, europea, non può arretrare, segno che il loro esempio restare indifferente o rasse - ha travalicato i nostri con - gnata. fini. Penso alla necessità di raf - Ora che le mafie sono forzare strumenti comuni diventate internazionali, di cooperazione e di con - dobbiamo fare in modo che trasto, a partire dall’aggres - gli strumenti legislativi e sione legale ai patrimoni repressivi del nostro ordi - illeciti, attraverso moderne namento, proprio quelli forme di confisca. Penso disegnati da loro, siano all’istituzione di una Pro - adottati da tutti gli altri cura europea, una struttura paesi. Fu proprio Giovanni che innalzerà il livello del - Falcone a intuire per primo l’azione di contrasto ai la dimensione transnazio - delitti contro gli interessi nale delle organizzazioni finanziari dell’Unione e criminali e la necessità di garantirà risultati che nes - approntare risposte condi - suno Stato da solo potrà vise a livello globale: “Non mai realizzare. E questo è importante quale forza di sarà certo uno dei temi che polizia arresti un latitante o ribadirò con più forza nel sequestri dei beni e in quale corso del prossimo semestre parte del mondo, è impor - di presidenza italiana. tante che ciò avvenga”, era Alla vigilia delle imminenti solito ripetere Falcone. I elezioni per il Parlamento fenomeni di criminalità europeo voglio invitare 8 L’albero della legalità e i suoi frutti tutti ad esercitare il proprio ne. Per combattere le mafie diritto di voto: non votare è dobbiamo colpire qualsiasi la scelta peggiore che pos - tipo di illegalità, dobbiamo siate prendere. Significa occuparci di lavoro nero, di lasciar decidere altri, signi - evasione fiscale, di corru - fica delegare ogni respon - zione, di economia cri- sabilità, non voler incidere minale: il futuro del Paese sul futuro. Il silenzio eletto - dipende dalla capacità che rale di domani servirà per avremo di riavvicinare i riflettere: domenica recate - cittadini alla politica, vi alle urne per disegnare il soprattutto i più giovani. futuro dell’Unione europea Perché dovrete essere voi a con le vostre speranze e le trasmettere nuova energia vostre aspirazioni. alle istituzioni con la cultu - Ho dedicato 43 anni di vita ra della partecipazione, professionale alla lotta della trasparenza e della contro la mafia, alla tutela responsabilità, pretendendo della legalità, alla difesa dei l’impegno di tutti i cittadini diritti fondamentali dei cit - onesti che, non dimentica - tadini. Oggi come politico, telo mai, sono molti di più come Presidente del Senato dei criminali, sono tanti, e della Repubblica, non ho insieme possono essere la cambiato obiettivi di legali - vera forza di cambiamento. tà, giustizia e ricerca della Oggi siamo qui tutti insie - verità. Il futuro del contra - me per ricordare, ma non sto alle mafie dipende dal - basta la memoria, non l’impegno della politica. bastano le celebrazioni, le Dobbiamo pensare e agire parole e i discorsi, se non strategicamente e chiudere diventano impegno comu - per sempre la stagione del - ne, l’impegno di ogni gior - l’emergenza, della superfi - no nello studio, nel lavoro, cialità, dell’approssimazio - nella vita per saper dire di L’albero della legalità e i suoi frutti 9 “no” alla prepotenza, ai mandato Falcone e Borsel - favoritismi, al compromes - lino. so, alle scorciatoie, con la A tutti i parenti delle vitti - coscienza pulita, a testa me innocenti di mafia non alta e schiena dritta. potremo certo restituire i Non potremo mai ringra - loro cari.
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