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Uccisi I Cugini Del Pentito Calderone
VENERDÌ 11 SETTEMBRE 1992 IN ITALIA PAGINA 13 L'UNITÀ A Bari I killer della mafia hanno ammazzato Una delle vittime era parente dei Costanzo si ristruttura i fratelli Marchese, intoccabili della cosca L'altra era il vecchio capofamiglia il teatro dei clan dominanti della costa orientale Margherita legata al superlatitante di Cosa Nostra iS3b£&rrx«mèm: Da ieri il teatro Margherita di Bari (nella foto) è avvolto Gli investigatori: è l'inizio di una guerra Altri agguati in serata: un morto da teloni che ne riproducono la facciata e ravvivano nella memoria collettiva uno degli edifici più caratteri stici della città, eretto su palafitte di cemento armato al- : l'inizio del lungomare a fare da sfondo a corso Vittorio Emanuele, la cerniera fra il centro storico e i nuovi quar tieri dell'espansione ottocentesca. L'edificio, abbando nato da più di dieci anni e pesantemente degradato, è stato affidato in concessione dallo Stato al gruppo Dio- Uccisi i cugini del pentito Calderone guardi che nei prossimi 12 mesi provvedere a proprie spese (circa 400 milioni) ad evitare l'ulteriore degrado dell'immobile e alla redazione di un progetto per il re cupero e riutilizzo del teatro al quale collaboreranno ar chitetti, urbanisti, sociologi ed esperti di restauro guidati Faida a Catania, massacrati due uomini del boss Santapaola da Renzo Piano. Assassinato a Catania Salvatore Marchese, perso cusati di traffico di droga, Pa i Calderone da Rosario Grasso, «Gli acquarelli «Gli acquarelli di Adolf Hit naggio di spicco del clan Santapaola e cugino del squale Costanzo, zio della mo «sani u'bau». -
Andreotti a Processo L'amarezza Del Senatore: Un'ingiustizia
HEHEMl3MM» Si celebrera il 26 settembre. Caselli: «Legittime le nostre accuse* Andreotti a processo L'amarezza del senatore: un'ingiustizia • Ciulio Andreotti non £ peiseguitato dai cesso dei quale avrebbero comunque ialto vo- penliti. I giudici che lo accusano non sono vi- lenlieri a meno. Non e setvHo a nulla. Lex lea sionaii. Andreoni Gulio deve essere processato der dc con alle spalle mezzo secolo di rlballa a Palermo, per mafia. II piocesso Inziera il 26 politics nazionalee inlemazionate. reagisceco- Inchiesta vera settembre. alia quinta sezione. I! giudice dell'u- sl alia decisions che lo accusa di aver gesuto il dienza pteiiminare, Agostino Gristina, e gitinlo poteie favorendo anche assassini e traflicanti: ierisera, alle 17 e SO. doposei ore di camera di •Aflronto con amarezza un ingiusto processo. non un teorema consiglio, a una decisione clamorosa, per nulla Pensavo che due anni di mortificante atiesa los- scontata: respingere in teto gli argomenti dei di- sero sufficient per acquisire la verita. L'unico fensori di Andreotti. accogliere le lesl dei tre vantaggio del dibattiro pubbtco e che i lestimo- pubblci ministeri, Roberto Scarpinalo, Guido Lo ni possono essere inlerrogati e coniroinierroga- m WIPM CMJiMIOlA Forte. Gioacchino Navoli. Gli awocali difensori, ti». Per Andreotti. quelia di ieri estala. almeno in Odoardo Ascari e Franco Coppi, presentando apparenza, una giomala come le altre. Prima di I SONO DUE commenti, che ieri un'aHra memoria di 61 carlelle, awvano an chiudersi nel suo studio, ha delto: »Oggi sono hanno segulto e preceduto la cora una voMa martellato su due lasti: I'inatfida- qui per fare il senatore...*. -
STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose. -
Mafia Carini Capaci Isola Delle Femmine E Dintorni
Mafia Carini Capaci Isola delle Femmine e dintorni Comuni sciolti per mafia 25 09 09 Uploaded by isolapulita . - News videos from around the world. Figura 1 Cipriano Santo Inzerillo Gianni SIINO dichiara: DI MAGGIO Salvatore Emanuele Io l’ho conosciuto all’interno della fattoria di Bellolampo intorno alla fine degli anni ’70. I DI MAGGIO hanno avuto varie vicissitudini in negativo all’interno dell’organizzazione mafiosa, perché messi da parte. L’ho rivisto insieme ad un DI MAGGIO detto “u’ figghiu da za’ lena” che mi venne indicato come capo della famiglia di Torretta. I due vennero a raccomandare un imprenditore di Torretta al quale ho fatto aggiudicare, perché loro me lo avevano chiesto, la scuola media di Isola delle Femmine. (Ordinanza di Custodia cautelare Operazione Oldbridge N. 11059/06 R. mod. 21 D.D.A.) Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............. 1 Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............. …… Ed è un dato ormai processualmente acquisito che, fino a quando il suo capo indiscusso, Gaetano BADALAMENTI, non fu espulso da Cosa Nostra, la famiglia di Cinisi costituiva uno dei più importanti mandamenti della provincia di Palermo, ricomprendendo, oltre al circondario di Cinisi e Terrasini , anche i territori di Balestrate, Carini, Capaci e Isola delle Femmine (cfr. BUSCETTA, MARINO MANNOIA e MUTOLO, nonché DI MATTEO Mario Santo). Successivamente, il mandamento venne sciolto e la famiglia aggregata al mandamento di Partinico, mentre i territori che ne avevano fatto parte furono divisi tra lo stesso mandamento di Partinico e (dopo il 1982) il neo- mandamento di San Lorenzo , dopo la ristrutturazione seguita alla conclusione della sanguinosa guerra di mafia dei primi anni ’80. -
Società E Cultura 65
Società e Cultura Collana promossa dalla Fondazione di studi storici “Filippo Turati” diretta da Maurizio Degl’Innocenti 65 1 Manica.indd 1 19-11-2010 12:16:48 2 Manica.indd 2 19-11-2010 12:16:48 Giustina Manica 3 Manica.indd 3 19-11-2010 12:16:53 Questo volume è stato pubblicato grazie al contributo di fondi di ricerca del Dipartimento di studi sullo stato dell’Università de- gli Studi di Firenze. © Piero Lacaita Editore - Manduria-Bari-Roma - 2010 Sede legale: Manduria - Vico degli Albanesi, 4 - Tel.-Fax 099/9711124 www.lacaita.com - [email protected] 4 Manica.indd 4 19-11-2010 12:16:54 La mafia non è affatto invincibile; è un fatto uma- no e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fe- nomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze mi- gliori delle istituzioni. Giovanni Falcone La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un mo- vimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità… Paolo Borsellino 5 Manica.indd 5 19-11-2010 12:16:54 6 Manica.indd 6 19-11-2010 12:16:54 Alla mia famiglia 7 Manica.indd 7 19-11-2010 12:16:54 Leggenda Archivio centrale dello stato: Acs Archivio di stato di Palermo: Asp Public record office, Foreign office: Pro, Fo Gabinetto prefettura: Gab. -
Nomi E Storie Delle Vittime Innocenti Delle Mafie
Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie a cura di Marcello Scaglione e dei ragazzi del Presidio “Francesca Morvillo” di Libera Genova Realizzato in occasione della mostra “900 Nomi vittime di mafia dal 1893 ad oggi” inaugurata ad Imperia il 21 Marzo 2016 in occasione della XXI Giornata della memoria e dell’impegno - ”Ponti di memoria, luoghi di impegno”. I nomi presenti nella mostra sono quelli accertati fino all'anno 2015, ed in particolare quelli letti a Bologna durante la XX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo 2015). Il lavoro di ricerca, inizialmente limitato a quell'elenco, è stato poi implementato e aggiornato, comprendendo quindi le storie delle vittime innocenti i cui nomi sono stati letti durante la XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno (21 marzo 2016). Sarà nostro impegno e cura eseguire successivamente gli aggiornamenti necessari. Siamo inoltre disponibili a intervenire sulle singole storie, laddove dovessero essere ravvisati errori e/o imprecisioni. EMANUELE NOTABARTOLO, 01/02/1893 Nato in una famiglia aristocratica palermitana, presto rimane orfano di entrambi i genitori. Cresciuto in Sicilia, nel 1857 si trasferisce prima a Parigi, poi in Inghilterra, dove conosce Michele Amari e Mariano Stabile, due esuli siciliani che lo influenzeranno molto. Avvicinatosi all'economia e alla storia, diventa sostenitore del liberalismo conservatore (quindi vicino alla Destra storica). Dal 1862 Emanuele Notarbartolo diventa prima reggente, poi titolare, del Banco di Sicilia, al quale si dedica a tempo pieno a partire dal 1876, salvandolo dal fallimento in seguito all'Unità d'Italia. Il suo lavoro al Banco di Sicilia inizia a inimicargli molta gente. -
“FINE PENA: ORA” DI ELVIO FASSONE Di Davide Galliani
Rivista di Studi e Ricerche sulla Criminalità Organizzata Cross Vol.2 N°1 (2016) ISSN 2421-5635 Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata INDICE Presentazione QUESTO NUMERO di N.d.C ....................................................................................................................................................................... 1 Recensione/dibattito 1 RIFLESSIONI SPARSE SUL DELITTO DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA. A PARTIRE DALLA TERZA EDIZIONE DEL LIBRO DI GIULIANO TURONE di Fabio Basile ......................................................................................................................................................... 3 Recensione/dibattito 2 UNA QUESTIONE DI LIMITI. A PROPOSITO DI “FINE PENA: ORA” DI ELVIO FASSONE di Davide Galliani ................................................................................................................................................ 13 Dibattito LA MOBILITASION ANTIMAFIA DE 1992 di Charlotte Moge ................................................................................................................................................ 32 La ricerca 1 TRA NARCOS E STATO. LE FORME DELLA RESISTENZA CIVILE IN MESSICO di Thomas Aureliani ........................................................................................................................................... 61 La ricerca 2 A PROPOSITO DI MAFIA CAPITALE. SPUNTI PER TIPIZZARE IL FENOMENO MAFIOSO NEI SISTEMI DI COMMON LAW di Anna Sergi ........................................................................................................................................................ -
Liberarci Dalle Spine.Indd
LIBERARCI DALLE SPINE I campi di lavoro antimafia dei giovani toscani nell’agosto siciliano www.regione.toscana.it LIBERARCI DALLE SPINE I campi di lavoro antimafia dei giovani toscani nell’agosto siciliano I campi di lavoro antimafia dei giovani toscani nell’agosto siciliano LIBERARCI DALLE SPINE I campi di lavoro antimafia dei giovani toscani nell’agosto siciliano Regione Toscana Assessorato alla Cultura Direzione Generale Organizzazione e Sistema Informativo Centro documentazione cultura legalità democratica Testi di Francesca Balestri Da anni faccio parte di ARCI Nuova Associazione dove mi interesso di “Nuovi Diritti Sociali”: essere educati alla legalità è secondo noi uno dei diritti dei giovani cittadini, un diritto per noi “nuovo” di cui vari soggetti associativi e non si occupano ormai da anni attraverso metodi più o meno tradizionali come progetti e in- contri nelle scuole. L’Arci invece ha deciso di realizzare questo percorso di “educazione alla cittadinanza” attraverso l’inedito strumento dei campi di lavoro estivi, per far “toccare con mano” ai ragazzi e alle ragazze la realtà della quale si sta parlando, facendo loro conoscere una pagina importante della storia e della cultura del nostro paese e dando loro nel contempo l’opportunità di fare qualcosa di concreto e di farsi un’opinione sul delicato argomento della criminalità organizzata. Il diario racconta questi campi e i suoi tanti momenti solenni e di vita quotidiana intrecciati insieme attraver- so i miei occhi e il mio punto di vista che è certamente, per sua natura, parziale, ma che è anche il risultato di tanti scambi di opinione, battuta e attimi vissuti insieme a tutti ragazzi e alle ragazze che sono stati i diretti protagonisti di questa appassionante esperienza. -
Processo Lima
CORTE DI ASSISE - SEZIONE SECONDA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO L’anno millenovecentonovantotto il giorno quindici del mese di luglio, riunita in Camera di Consiglio e così composta: 1. Dott. Giuseppe Nobile Presidente 2. Dott. Mirella Agliastro Giudice a latere 3. Sig. Spinella Giuseppe Giudice Popolare 4. “ Cangialosi Maria “ “ 5. “ Arceri Mimma “ “ 6. “ Vitale Rosa “ “ 7. “ Urso Rosa “ “ 8. “ Rizzo Giuseppe “ “ Con l’intervento del Pubblico Ministero rappresentato dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Gioacchino Natoli, e con l’assisstenza dell’ausiliario Lidia D’Amore ha emesso la seguente SENTENZA nei procedimenti riuniti e iscritti ai N 9/94 R.G.C.A, 21/96 R.G.C.A. 12/96 R.G.C. A. CONTRO 1 1) RIINA Salvatore n. Corleone il 16.11.1930 Arrestato il 18.01.1993 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO- Detenuto per altro - Assente per rinunzia Assistito e difeso Avv. Cristoforo Fileccia Avv. Mario Grillo 2) MADONIA Francesco n. Palermo il 31.03.1924 Arrestato il 21.04.1995 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Giovanni Anania Avv. Nicolò Amato del foro di Roma 3) BRUSCA Bernardo n. San Giuseppe Jato il 09.09.1929 Arrestato il 21.10.1992 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Ernesto D’Angelo 4) BRUSCA Giovanni n. San Giuseppe Jato il 20.02.1957 Arrestato il 23.05.1996 - Scarcerato il 10.04.1998 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Luigi Li Gotti del foro di Roma Avv. -
Doc. XXIII, N. 44
CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA Doc. XXIII N. 44 COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLE MAFIE E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, ANCHE STRANIERE (istituita con legge 19 luglio 2013, n. 87) (composta dai deputati: Bindi, Presidente, Attaguile, Segretario, Bossa, Bruno Bossio, Carbone, Costantino, Dadone, Di Lello, Segretario, D’Uva, Garavini, Magorno, Manfredi, Mattiello, Naccarato, Nuti, Piccolo, Piepoli, Prestigiacomo, Sammarco, Sarti, Savino, Scopelliti, Taglialatela e Vecchio; e dai senatori: Albano, Buemi, Bulgarelli, Capacchione, Cardiello, Consiglio, De Cristofaro, Di Maggio, Esposito, Falanga, Gaetti, Vicepresidente, Giar- russo, Giovanardi, Lumia, Marinello, Mineo, Mirabelli, Molinari, Moscar- delli, Pagano, Perrone, Ricchiuti, Tomaselli, Vaccari e Zizza). IL FURTO DELLA NATIVITÀ DEL CARAVAGGIO (Relatrice: on. Rosy Bindi) Approvata dalla Commissione nella seduta del 21 febbraio 2018 Comunicata alle Presidenze il 22 febbraio 2018 ai sensi dell’articolo 1, comma 1, lett. o), della legge 19 luglio 2013, n. 87 STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO PAGINA BIANCA Camera dei Deputati —3— Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. XXIII N. 44 Camera dei Deputati —4— Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. XXIII N. 44 Camera dei Deputati —5— Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA — DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI — DOCUMENTI — DOC. XXIII N. 44 INDICE 1. Premessa .............................................................................. Pag. 7 2. Le indagini pregresse sul furto della Natività e le loro risultanze ............................................................................. » 8 3. L’inchiesta della Commissione parlamentare antimafia .. » 12 3.1. Le dichiarazioni di Gaetano Grado: “’U Caravaggiu”. » 13 3.2. Le dichiarazioni di Francesco Marino Mannoia: “Ho detto che il quadro è stato bruciato” ............. -
Bomba All'addaura
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Alle ore 07.30 del 21 giugno 1989 su una piattaforma in cemento sulla scogliera antistante la villa abitata dal giudice Giovanni Falcone in località Addaura, sul lungomare Cristoforo Colombo n.2731, gli agenti di polizia in servizio di vigilanza Lo Re, Di Maria, Lo Piccolo e Lindiri nel corso di una ricognizione rinvenivano una muta subacquea, un paio di pinne, una maschera tipo “Solana” ed una borsa sportiva contenente una cassetta metallica con numerosi candelotti di esplosivo innescato da due detonatori elettrici collegati ad un congegno elettro-meccanico comandato da una apparecchiatura radio-ricevente. Sul luogo del rinvenimento dell’esplosivo veniva chiamato ad intervenire l’artificiere dei carabinieri Francesco Tumino il quale, per impedire l’esplosione della carica radiocomandata, aveva provveduto a fare esplodere una microcarica per disarticolare il collegamento tra la sostanza esplosiva ed il meccanismo di innesco, i cui frammenti erano stati successivamente recuperati anche attraverso l’impiego di sommozzatori nello specchio di mare antistante, prima di aprire la cassetta metallica in cui era stato poi rinvenuto l’esplosivo. La particolare collocazione della carica esplosiva induceva gli inquirenti 1 immediatamente intervenuti sul luogo a ritenere che la stessa fosse diretta alla realizzazione di un attentato nei confronti del predetto magistrato, da tempo impegnato in prima linea in numerosi processi contro la criminalità organizzata e, in particolare, contro la pericolosa organizzazione mafiosa “cosa nostra”, quale esponente di punta del cd. “pool antimafia” costituito presso l’ufficio istruzione del Tribunale di Palermo dal consigliere Rocco Chinnici, ucciso pochi anni prima in un attentato realizzato con l’impiego di una auto-bomba collocata difronte all’ingresso della sua abitazione. -
LUCIANO VIOLANTE INDICE Pag
<pre> Pag. 1219 AUDIZIONE DEL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA GASPARE MUTOLO PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE INDICE pag. Audizione del collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo: Violante Luciano, Presidente .................... 1221, 1222 1223, 1224, 1225, 1226, 1227, 1228, 1229, 1230 1232, 1233, 1234, 1235, 1236, 1237, 1238, 1239 1240, 1241, 1242, 1243, 1244, 1245, 1246, 1247 1248, 1249, 1250, 1251, 1252, 1253, 1254, 1255 1256, 1257, 1258, 1259, 1260, 1261, 1262, 1263 1264, 1265, 1266, 1267, 1268, 1269, 1270, 1271 1272, 1273, 1274, 1275, 1276, 1277, 1278, 1279 1280, 1281, 1282, 1283, 1284, 1285, 1286, 1287 1288, 1289, 1290, 1291, 1292, 1293, 1294, 1295 1296, 1297, 1298, 1299, 1300, 1301, 1302, 1303 1304, 1305, 1306, 1307, 1308, 1309, 1310, 1311 1312, 1313, 1314, 1315, 1316, 1317, 1318, 1319 1320, 1321, 1322, 1323, 1324, 1325, 1326 Acciaro Giovanni Carlo ................................ 1316 Bargone Antonio ................................. 1316, 1325 Biondi Alfredo .......... 1250, 1292, 1297, 1303, 1311, 1315 1325 Borghezio Mario ................................. 1315, 1316 Pag. 1220 Boso Erminio Enzo ..................................... 1315 Brutti Massimo .................................. 1315, 1316 Buttitta Antonino ..................................... 1317 Folena Pietro ................................... 1316, 1317 Galasso Alfredo ....................................... 1316 Imposimato Ferdinando ................................. 1325 Matteoli Altero ......... 1226, 1242, 1303, 1314, 1315, 1326 Mutolo Gaspare .........