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Anno XXXVI – n. 1 – Giugno 2014

Bollettino Parrocchiale semestrale Parrocchia di Santa Maria Assunta 33043 (Ud)

interiore che pervade tutta la vita. Tutto questo ci comunicano le parole dell’apostolo Paolo (2Cor 5,14) che forse, dette in questi termi- “L'amore di Cristo ci spin- ni, possono sembrare qualcosa ge”. Queste parole dell’ aposto- pace fino a che non riposi in di spiritualistico, intimo, che lo Paolo sono determinanti per Te» ed ancora quando parla riguarda unicamente me stes- la vita del cristiano: infatti della divina chiamata dice:«Tu so. In realtà non è così: la cari- quell’ “urget nos” potrebbe es- eri dentro di me, io stavo al di tà-amore fa diventare la vita sere tradotto anche con “ci tor- fuori [...] Tu eri con me, ed io del cristiano missione, vale a menta”, “ci costringe”, “ci ob- non ero con Te [...] dire esigenza di farsi prossimo bliga” oppure “reclama a noi”. Mi chiamasti, gridasti, e vin- per testimoniare ciò che vive L’amore di Cristo, accolto nella cesti la mia sordità; folgorasti alla comunità e agli altri. C’è propria vita, cambia il mio mo- il tuo splendore e mettesti in questa duplice realtà della te- do di esistere: esso mi solleci- fuga la mia cecità, esalasti il stimonianza: comunità e altri. ta, mi sospinge, reclama da me tuo profumo, lo aspirai ed ane- qualcosa di importante. lo a Te; ti degustai, ed L’amore di Cristo stravolge la ora ho fame e sete; mi vita interiore dell’uomo, ma toccasti, ed ora brucio anche la mia vita relazionale. di desiderio per la tua Il tormento di questo amore pace». investe tutta la persona senza Solo così riscopro la lasciare fuori alcun ambito del- gioia del credere: en- la sua vita: la sua intimità, la trando in uno stato di sua famiglia, il suo lavoro, in- dialogo che ha Dio co- somma la sua vocazione qua- me interlocutore princi- lunque essa sia. pale e ripensando la E tutto parte dal cuore: è lì mia esistenza nei termi- che avviene l’incontro, è lì che ni di abbandono, di affi- scopri l’amore di Cristo, è lì damento: la gioia nasce che inizia un dialogo profondo dall'incontro ritrovato, con il Signore. Ed è lì che na- dall'unione uomo-Dio, sce la fede in lui, quella fede che ha la sua massima che non è sentimento, ma rela- realizzazione in Cristo zione vera e profonda con il nel mistero della sua mio Dio. Così S. Agostino nelle incarnazione. sue Confessioni dice a Dio stes- Di conseguenza il so parlando di quest'uomo che comunicare la fede ri- anela a quell'Amore: «Tu lo sponde all'esigenza di sproni, affinché gusti la gioia far conoscere a tutti di lodarti, poiché ci hai creati quest’esperienza-incontro per Te e il nostro cuore non ha Chiesa di S. Francesco: Madonna con Bambino.

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L’amore-carità si vive nella diversi da me o che voglio te- Questa è la strada che una comunità perché è lì il luogo nere lontano quasi separati comunità cristiana è chiamata privilegiato della presenza del dalla mia vita, ma coloro che a percorrere: difficile, arduo, Signore: “dove due o tre sono vivono in altri contesti cultura- utopico? Ma se non c’è in me il riuniti nel mio nome, io sono in li, religiosi, economici o morali. desiderio di mettermi in gioco, mezzo a loro” (Mt 18,20). Ac- Se vivo una vera esperienza di di avventura, di rischio non coglienza, disponibilità, servi- comunità non sarò mai chiuso posso sperare in qualcosa di zio, correzione fraterna, pre- agli altri, non li sentirò mai co- grande per la mia e la vita dei ghiera , attenzione me realtà estranea alla mia vita, miei fratelli; rimango fermo a all’altro e alla sua esistenza anzi, allenato all’accoglienza, li lamentarmi per questo mondo con tutte le sue problematiche, sentirò fratelli nel nome di quel- sempre più chiuso nel suo egoi- sono questi gli impegni che la carità-amore che è nel pro- smo e per niente propenso ad fanno sì che il mio incontro/ fondo del mio cuore. Sì, perché aprirsi alla “civiltà dell’amore”. dialogo con Dio non resti la “caritas Christi” diventa la “Io sono la via, la verità e la “sentimento” ma diventi vita, fonte della solidarietà, della vita”: non c’è altra strada che testimonianza. La mia comuni- condivisione con i poveri, ci possa dare speranza e futu- tà è la prima palestra per la dell’attenzione agli esclusi per ro! mia fede: un luogo dove sono motivi sociali o morali. È don Livio parroco chiamato a relazionarmi con gli l’amore di Cristo che fa sì che altri, a confrontarmi, a stare la mia carità sia non semplice con il bello e con il brutto, con filantropia, che tacita la mia chi mi è simpatico come con coscienza di fronte alle ingiusti- chi non lo è, con il santo come zie, ma vera condivisione e vero con il peccatore. E in questa amore all’altro. palestra mi alleno ad andare incontro agli “altri”, che non sono coloro che io considero

Raggi di Vita N. 1 - Giugno 2014 Editore: Parrocchia di S. Maria Assunta Vicolo Nicoletti, 2 33043 CIVIDALE del FRIULI Tel/fax 0432 731144 e-mail [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Udine n. 25 del 01.06.06

Direttore responsabile: Franco Fornasaro Impaginazione Puzzo, Carlino Stampa: tip. Tomadini – Udine

Comitato di redazione Livio Carlino, Loris Della Pietra, Mariagrazia Laurino, Adolfo Londero, Stefano Puzzo. Chiesa di San Giovanni

Hanno collaborato a questo numero: Maria Grazia Masala, Francesca Maria in Xenodochio Cassina, Matteo Cozzarolo, Renzo A cura della Sovrintendenza del FVG Zanon, Aurelio Blasotti. Per le foto: F.B. Uno Express, si stanno portando a temine i lavori Foto Marcuzzi. di restauro di questa chiesa che da decenni è chiusa. Nelle foto possia-

Eventuali liberi contributi per il bollettino mo vedere il presbiterio, la ricolloca- si possono fare mediante bonifico zione delle tele di Palma il Giovane bancario Codice IBAN nel soffitto e un particolare del cibo- IT 63 N 05484 63740 025570006683 rio dell’altare. Ringraziando la So- Grazie a quanti sostengono questo vrintendenza per l’intervento siamo bollettino nell’affrontare fiduciosi che prima della fine le spese di stampa. dell’estate la chiesa possa essere riaperta. 2 - Raggi di Vita

Il dinamismo della Croce nella liturgia medievale

Riflessione in vista della imminente grande mostra su “Il Crocifisso di Cividale” che inizierà il 12 luglio prossimo in Palazzo de Nordis.

L’epoca, contrassegnata in Friu- e, al contempo, porta con sé il quo- li dalla presenza di documenti di tidiano per accedere a Colui che da indubbio valore storico e di eccezio- quel legno ha portato pace e per- nale pregio artistico quali il Crocifis- dono; muovendosi di luogo in luogo, so del Duomo di Cividale, attesta, in una sorta di percorso orante, pur in un quadro liturgico ormai forte- compie autentici “riti di passaggio”, mente marcato dall’individualismo e dal della vita al sempre sor- dallo sviluppo della pietà di stampo prendente di Dio e del suo mistero devozionale, l’importanza del culto e organizza lo spazio in chiave sim- della Croce. Un culto celebrato e, bolica. dunque, detto da parole e gesti, Tale centralità della Croce natu- Crucis al quale corrispondeva, al tempi e spazi, condivisi dalla comu- ralmente trova la sua origine nella mattino di Pasqua, l’elevatio della nità cristiana. Un culto dove la Cro- prassi cultuale e nella ricchezza di medesima. Questo rito intendeva ce stessa non è elemento a sé parole, azioni, canti, movimenti e imitare la sepoltura di Cristo e la stante, ma totalmente coinvolto silenzi, con e attorno alla Croce, sua risurrezione grazie anche nell’azione. soprattutto nella solenne circo- all’abbinamento della Croce al Cor- Innanzitutto, a cavallo tra XII e stanza del Venerdì Santo della Pas- po eucaristico del Signore. Asso- XIII secolo, la Croce domina lo spa- sione del Signore. È proprio ciando la memoria dell’evento alla zio liturgico. L’immagine del Croci- quest’epoca a sviluppare notevol- sua imitazione, in un certo qual fisso troneggia, ripiegato nella mor- mente il rito dell’adorazione della modo il fedele era come presente te e al contempo solenne nella po- Croce con una forte valorizzazione all’evento stesso. L’obiettivo di imi- stura regale, sopra la trave dei linguaggi simbolici e del coinvol- tare la narrazione evangelica e di dell’arco trionfale o tra l’altare e gimento del corpo: processioni, restituire la plasticità dell’evento l’inizio della navata: ad accogliere i dinamiche di velamento e svela- portò all’incontro fortunato tra fedeli in un unico abbraccio di sal- mento, genuflessioni e canti. l’elemento musicale e un vistoso vezza, infatti, si erge il grande Cro- L’azione realizza l’incontro tra la apparato di regia messo in atto da cifisso. Avanzando verso la Croce, salvezza che pende dal Legno membri del clero, pueri chorales e l’uomo medievale lascia dietro di sé («Ecce lignum Crucis, in quo salus altri attori coinvolti. Le note di regia mundi pependit») e il popolo, asse- minuziosamente riportate nei tato di vita e di salvezza. La croce Processionali di e Cividale avanza solenne in mezzo al popolo lasciano intendere che le azioni e viene mostrata in un gioco sottile compiute sulla Croce (prelievo, di non vedere e vedere, mostrare e velazione, processione, sepoltura, riconoscere negli atti corporei dello chiusura nel sepolcro, custodia, sguardo e della genuflessione. Sim- innalzamento) sono la dimo- bolicamente si attua un strazione, da collocare natural- “abbraccio” di riconciliazione tra il mente in un determinato contesto Crocifisso e i credenti, i quali orien- cultuale e culturale, del darsi del tano lo sguardo e i passi verso mistero pasquale in quanto l’icona gloriosa e dolorosa della realmente “vissuto”, “sperimen- Passione d’amore. Anche la tradi- tato”, “situato” nello spazio liturgico zione cividalese, arricchita dal cele- e nella drammaticità di un rito ad bre Planctus Mariae et aliorum in hoc. Parasceven, possedeva uno sche- Accanto al rito solenne del ma rituale particolarmente ricco e Venerdì Santo, ben presto la incorniciava l’ostensione della Cro- tradizione cristiana si arricchisce ce con una serie di movimenti e di due celebrazioni annuali in onore arresti, di ripetizioni di gesti e di della santa Croce: l’Invenzione (3 testi cantati, di interventi modulati maggio), e l’Esaltazione (14 nell’alternanza tra celebrante e settembre). In occidente, dove già fedeli o celebrante e coro. si celebrava una festa Nell’ambito dei riti della Settima- dell’Invenzione dal VI secolo, la na Santa merita un’attenzione del festa dell’Esaltazione comincia ad Chiesa di S. Francesco: Crocifissione tutto singolare il rito della depositio essere celebrata nel VII secolo, nel Raggi di Vita - 3

evidente di una cristallizzazione dei testi liturgici rispetto al mutare del sentire religioso, ma anche di una persistente convinzione di fede per la quale l’evento Il Filosof Socrate al veve une fe- della Croce, carico di mine di non Santippe, un pôc ru- dolore e compendio spiose. dei dolori dell’umanità, Une dì viodint che l’om nol vigni- è pur sempre l’avveni- ve a mangjâ ma al continuave a mento portatore di vita e di speranza. fevelâ cui siei scuelârs, dopo velu Questo rapido clamât une, dôs, trê voltis, cun vôs sguardo al fenomeno rabiose e cjape un seglot di aghe e della Croce nel culto la bute daprûf di Socrate. medievale può essere Il Filosof dut bagnât, cence scom- un incentivo anche ponisi, dreçantsi viers i siei scue- per noi affinché lârs ai dîs: l’affetto nei confronti “Vêso viodût, tant al à tontonât del grande Crocifisso chê al à plovût!”. del nostro Duomo non In chescj mês, cence tonâ e je vi- sia soltanto legato a gnude ju, no dome in Friûl, tante di ricordi personali o alla bellezza in sé del chê ploie, di imbombâ ducj i terens manufatto, ma anche al pont che in te zone des risultivis della tradizione di fede (Friûl di Mieç) tantis cantinis a son che lo ha voluto e lo plenis di aghe di risultive. giorno dedicato ai santi Cornelio e ha voluto come co-protagonista, Forsit il Dominediu cu la bon- Cipriano, semplicemente con il insieme alle assemblee di fede che dance di ploie che nus à mandât, al gesto dell’ostensione della Croce si sono avvicendate nel tempo, delle à volût fâ concorence cu lis “Cjasis nella basilica vaticana. Tale celebrazioni liturgiche. Non soltanto de Aghe” che l’an passât a son sta- omaggio alla Croce si diffonde in un riferimento per la pietà dis screadis in tai Comuns dal ambito europeo e ha come personale, ma soggetto con il comprensori gjestît dal acuedot caratteristica l’innanzamento del fedele di un incontro di salvezza “Poiana”, ven a stai i Comuns di Legno, una vera e propria come soltanto i riti riescono a “exaltatio”: esso non è soltanto consentire. È questo il potere delle Buri, Cividât, Cuar di Rosacis, Man- mostrato, ma soprattutto innalzato, azioni liturgiche: fare in modo che zan, Muimans, Pavie, Pradaman, portato in alto, quale vessillo ogni croce diventi “quella” Croce, Premariâs, Remanzâs, Sant Zuan vittorioso e segno glorioso del ogni Venerdì santo “quel” Venerdì di dal Nadison, Sant Pieri e Trivi- trionfo di Cristo che prelude al suo dolore e di gloria nel quale Cristo si gnan. ritorno escatologico. La Croce è è immolato per noi. È questo il La struture des “cjasis de aghe”, esibita alla visione di tutti quale dinamismo che ha suscitato nei dutis compagnis, e je dotade di un vessillo glorioso del Figlio di Dio al cuori e nelle bocche dei fedeli implant par distribuî, a paiament, suo ritorno alla fine dei tempi, come medievali, e lo può fare ancora ora, dôs cualitâts di aghe: chê gasade e si legge in un’orazione riportata in l’invocazione piena di fiducia: «Ave chê refrigjerade. E je une aghe ca ti un libro liturgico aquileiese: «Nel Crux, spes unica!». fâs vignì la voie di bevile cence sêt! ricevere i doni della salvezza eterna noi ti preghiamo, Signore, Dio no- don Loris (continua a pagina 6) stro: concedi che venerando in ter- ra la gloria del legno della vita, quan- do in cielo brillerà la Croce del tuo Figlio, possiamo essere introdotti assieme a lui nella gioia eterna». Questo ed altri frammenti attesta- no come, in un’epoca segnata dal passaggio dalla celebrazione del Cristo vincitore sulla Croce alla contemplazione delle sue sofferenze, i testi liturgici delle feste della Croce mantengono un’intonazione gloriosa. Segno

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È doveroso fermare il tempo Gli anni di studi Il bacio delle mani al neo sacerdote che sta correndo in quest’anno teologici hanno visto domini 2014 perché vogliamo far l’attuale Mons. Bac- balzare agli occhi dei cividalesi la cino impegnarsi con figura del Canonico Mons. Bruno ogni tipo di lavoro Baccino. durante le vacanze Quest’anno Mons. Baccino ce- estive, pur di non lebra 60 anni di consacrazione reli- gravare economica- giosa, una data non da poco! mente sulla famiglia. Pare, e lo conferma l’interessato, I suoi impegni in che la vocazione religiosa sia stata questi anni sono insita nella sua persona già da sempre stati molte- bambino. A sei anni oltre a fre- plici e svolti dal semi- quentare la prima elementare si narista Baccino con impegna a servire la Santa Messa solerzia ed assoluta diligenza. minati. Si trasferisce da Udine ad presso il monastero delle suore Terminato il liceo, Bruno Bacci- Osoppo unitamente ai suoi genitori Orsoline in Cividale. no svolge un anno di propedeutica ed in quegli anni ha la possibilità di Mentre Bruno Baccino frequen- con incontri di catechesi in varie organizzare con i giovani osovani ta la V^ elementare esprime alla parrocchie di Udine, ma ciò non lo numerose attività tra le quali il tea- madre il suo desiderio di farsi sa- distoglie dal proseguire con risul- tro per gli emigranti che rientrava- cerdote. La famiglia non ostacola tati eccellenti gli studi. no in patria per le vacanze natali- l’annunciato percorso di vita del Durante i primi anni del corso di zie. figlio Bruno, ma la madre gli evi- teologia, Bruno Baccino assiste i Colta l’occasione di far visita al denzia che forse è un ambiente un ragazzi delle classi II^ e IV^ ginna- fratello, emigrato in Alsazia, Don po’ litigioso! sio a Castellerio; proseguendo gli Bruno si prodiga per portare con- Bruno Baccino inizia il suo per- studi di teologia, viene incaricato di forto e far visita anche alle molte corso verso la consacrazione al seguire i chierici della III^ liceo. famiglie di friulani emigrati sia in sacerdozio all’età di 13 anni en- Per prepararsi alla consacrazio- Francia che in Svizzera. trando in seminario, era l’anno ne religiosa Bruno Baccino, non Lasciata la parrocchia di Osop- 1940. Il suo cammino religioso è in contento dei suoi numerosi impe- po, Don Bruno si occupa tra il 1960 parallelo con il periodo della guerra gni di studio e di vicinanza ai gio- ed il 1964 della parrocchia di Zu- e con la rinascita post bellica. vani, durante l’ultimo anno del cor- gliano e nel contempo si impegna In questi anni non sono mancati so di teologia si rende disponibile anche nell’Azione Cattolica. Suc- i grandi sacrifici contingenti al peri- per insegnare nella scuola ele- cessivamente studia e acquisisce il odo storico in cui si stava vivendo mentare di Udine. patentino di guida turistica specia- e gli impegni civili e religiosi del Il giorno 6 dicembre 1953 il se- lizzata nei pellegrinaggi in luoghi seminarista. minarista Bruno Baccino viene or- religiosi all’estero. Certamente no- dinato diacono. La consacrazione nostante gli impegni, nessuno si sacerdotale avviene il 4 luglio 1954 lamentò della scarsa disponibilità da parte di Mons. Giuseppe Noga- di Don Bruno nella cure dei suoi ra. Don Bruno celebra la sua prima parrocchiani. Santa Messa l’11 luglio 1954 pres- Nel 1964 rientra in terra natia e so il Monastero delle Suore Orsoli- grazie allo sguardo benevolo della ne e come padrino per questa ce- Madonna di Castelmonte, Don lebrazione ha Mons. Comelli. Bruno riprende le energie necessa- Inizia il suo apostolato presso la rie per impegnarsi ancora di più parrocchia di San Giuseppe a Udi- verso la sua gente, ma soprattutto ne dove si impegna oltre che alla verso i ragazzi. cura delle anime, all’insegnamento Nel contempo gli viene asse- del catechismo, alla condivisione gnata la parrocchia di Sanguarzo con i giovani delle vacanze estive, (casa sua) e grazie alla sua asso- durante le quali si prodiga nel con- luta disponibilità si trova ad aiutare fronto e nelle discussioni dei temi anche la parrocchia di Purgessimo, religiosi. che gli viene ufficialmente asse- Mons. Bruno con i suoi genitori nel A dire di Don Baccino, gli anni gnata nel 1973. giorno della prima S. Messa tra il 1955/1960 sono stati i più illu- Dopo i primi anni di apostolato

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indietro nella vita di Don Bruno, oggi, invece, sono chiuse in altri poiché lo stesso scopre la sua ve- luoghi. Inoltre, si è prodigato molto na letteraria già mentre preparava affinché il Presepio delle suore Or- i commenti alla liturgia, ma essa soline, le cui statuine settecente- viene messa a frutto per il piacere sche sono opera delle suore bene- letterario dei cittadini e parrocchia- dettine, rimanga nella disponibilità ni solo con la pubblicazione della della cittadinanza. storia dell’Istituto Magistrale. Oggi Mons. Baccino prosegue Nel 1993 oltre alla parrocchia di instancabilmente la sua attività di Sanguarzo e Purgessimo, viene pastore delle anime ed alla parola assegnata a Don Bruno anche unisce anche gli sguardi per rim- quella di Carraria. proverare talvolta i fanciulli della Il parroco, a questo punto privi- sua comunità. È e sarà, ci auguria- legia la cura delle anime all’ inse- mo ancora per molto tempo, il gnamento nella scuola, seppur a “grillo parlante” di tutte quelle per- malincuore. sone che in lui cercano consiglio e Gli impegni di Mons. Baccino conforto. Grazie Mons. Bruno! sono comunque sempre rimasti Maria Grazia M. numerosi ed assolti perfettamente. Egli ha continuato ad essere il Domenica 6 luglio celebre- punto di riferimento delle tre par- remo il Giubileo Sacerdotale di rocchie cividalesi, impegnandosi e coinvolgendo in tutte le attività reli- mons. Bruno nella solenne giose, ludiche e turistiche i parroc- Messa delle ore 19.00. chiani ed anche altri cividalesi che ne apprezzavano la cultura, la vo- glia di fare e soprattutto la disponi- (continua da pagina 4) bilità. La costruzion des cjasis, su no- I pellegrinaggi religiosi hanno menadis, e à volût memorâ il cente- visto Don Bruno accompagnare nari di costituzion dal Consorzi par numerosi “italiani” nei luoghi sacri l’acuedot “Poiana” (2013), tal ri- della nostra fede con dovizia di cuart des fontanis ca jerin su lis pla- informazioni non solo sulla vita di cis dai Paîs, dulà ca si cjatave tante Cristo, ma anche sull’arte e sulla storia dei luoghi visitati. int, no dome par furnîsi di aghe, ma egli inizia ad insegnare religione Nel 1994 Don Bruno Baccino vie- ancje par disberdeâ la lenghe, par presso l’Istituto magistrale a San ne nominato canonico dell’Insigne cognossi lis novitâts dal Paîs, savè i Pietro al Natisone. Collegiata di Cividale e poi Decano. presis dai nemâi e dai prodots agri- Oltre all’insegnamento in quegli La vita del canonico Baccino cui e vie indenant. Sot sere si com- anni ricopre anche l’incarico di Vi- Mons. Bruno è costellata anche di pagnavin lis bestiis a bevi, si lavave ce Preside dell’Istituto Magistrale, numerose pubblicazioni storico- la verdure o si resentave la blancja- che mantiene poi per 23 anni. religiose su personaggi e luoghi rie, si jemplavin i cjaldîrs di aghe Ma come sempre il suo sguardo della nostra città. Tutte le pubblica- par puartâle in cjase pe smondeade paterno è rivolto soprattutto ai ra- zioni del canonico Mons. Baccino di Pasche, sul lavadôr de fontane, si gazzi, con i quali organizza delle hanno trovato posto nelle nostre netavin i imprescj de cusine. gite e con l’occasione elargisce librerie, esse sono ricche di parti- Dal sigûr e fâs maravee viodi une consigli e raccoglie confidenze più colari storici e religiosi, poiché le fontane tai timps indaûr e une stru- o meno dolorose da elaborare in- opere del nostro canonico sono il ture de “Cjase de Aghe” di vuê. sieme ai giovani che spesso vive- risultato di ricerche certosine ed è Ma come le aghe e côr e nissun al vano in famiglie molto difficili. un piacere leggerle. pues lavâsi dôs voltis in chê stesse Nel 1976 Don Bruno organizza È doveroso ricordare come aghe, cussì ancje lis consuetudinis il centenario di fondazione Mons. Baccino si sia prestato atti- de nestre vite si trasformin daûr dal dell’Istituto scolastico di San Pietro vamente con le istituzioni pubbli- progrès e secont i timps gnûfs. al Natisone e con tale occasione si che e religiose affinché le suore Par chel cirin di vê une fregul di scopre la vena letteraria di Don Orsoline non chiudessero il mona- fiducie ancje in te detule che dîs: Bruno. Infatti quest’ultimo proprio stero, trasferendo tutte le opere e “PARSORE DAL NÛL AL E’ SIMPRI per commemorare quest’evento, gli oggetti religiosi altrove ed impe- SEREN!” scrive la storia della scuola. dendo così il piacere dei turisti di Pasche maiôr 2014 A onor del vero bisogna andare soddisfare la vista di opere che Dolfo dai Londars

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Inserto giovanile raccolto e coordinato da Stefano Puzzo

DALLA REDAZIONE Un altro anno di animazione è trascorso tra le mura del Centro San - sco. Per i più piccoli è stata l’occasione di incominciare un nuovo percorso e di costruire nuovi legami; per i più grandi, invece, l’opportunità di rinsaldare i vecchi rapporti proseguendo insieme lungo quel cammino iniziato molti anni prima. Due esperienze queste, sicuramente diverse, ma con lo stesso compagno di viaggio che, sappiamo, camminerà sempre al nostro fianco condividendo il percorso, le tappe, le fatiche, le conquiste, di un cammino caratterizzato dalla progressiva scoperta della propria fede. Ora è tempo d’estate e quindi di campeggi. L’augurio che facciamo ai nostri giovani è quello di continuare a fare esperienza nel Signore, continuando a seguire quel solco che Egli ha tracciato sulla loro strada, anche nella spensie- ratezza e nella leggerezza della nuova stagione. Questa che ci viene offerta è un’altra occasione per avvicinarci a lui, per vedere e sentire quelle cose che nemmeno lontanamente ci immaginiamo, continuando a stupirci della sua Pa- rola. Stefano Puzzo

L’ ultimo fine settimana di gennaio di quest’anno noi del Dopo la sveglia mattutina, che ha messo a dura prova gruppo animatori della Parrocchia ( i “M.A.T- “Mission soprattutto noi animatrici, abituate a chiacchierare fino Animation Team”) ci siamo concessi un ritiro a tarda notte, ci siamo immersi nel clima giusto per spirituale di due giorni nella casa-vacanze foraniale di ascoltare l’esortazione apostolica ’Evangelii Gaudium’ di Coccau. Papa Francesco. Questo momento di condivisione è servito a “ricaricare Papa Bergoglio ci propone di riflettere su alcuni punti le batterie” di ognuno di noi per affrontare con critici che dovremmo superare per vivere serenamente maggiore entusiasmo e grinta la seconda parte e al meglio il nostro apostolato fra i ragazzi: dell’anno catechistico.  l’essere troppo individualisti ed un po’egoisti, non La nostra “avventura” è iniziata con una pizza tutti riuscire ad essere costanti nell’impegno e a volte assieme a Tarvisio, per scaldare gli animi e riempire gli viverlo con poco fervore e gioia, non avere slancio stomaci prima delle preghiere e delle riflessioni serali nel proporsi o nell’impegnarsi in esperienze che proposte da Don Loris, dalla catechista e tutto fare Silvia “tolgono” una parte del nostro tempo libero ed e dagli animatori “veterani” Francesco e Paolo. avere una scarsa motivazione nell’educare e nel trasmettere la parola di Gesù;  dovremmo invece avere maggior fiducia nei nostri talenti e quindi procedere anche quando ci sentiamo fragili, magari sostenuti dal “Don” o dagli animatori più esperti, infatti si legge nella lettera di San Paolo apostolo ai Romani (12, 1-21): “Abbiamo doni diversi..chi dona lo faccia con semplicità; chi presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia”. Capita di essere chiusi nei nostri interessi singoli e di gruppo e non ci curiamo degli altri, cerchiamo gli errori altrui senza farci un esame di coscienza. Capita di “farsi guerra a vicenda” ma Gesù ha detto: “Da questo sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,35). Abbiamo lavorato su questi temi nei vari gruppi

E per iniziare...pizza!!! Raggi di Vita - 7

cercando di individuare i punti critici ma anche quelli di mestoli e padelle e per finire il gruppo delle forza che sono tantissimi e sui quali si fonda il nostro “superbarzellette”. stare insieme, perciò sappiamo di dover migliorare ma Quest’attività fuori dagli schemi ci ha fatto capire che si al tempo stesso sappiamo di possedere come gruppo può lavorare assieme con allegria soprattutto quando tante potenzialità che cercheremo di sviluppare per tutti danno qualcosa del proprio, ciascuno secondo le creare un ambiente parrocchiale sempre più sue capacità, divertendosi e creando quella gioia che propositivo e ricco di nuove idee. lascia dentro di sè la voglia di continuare così per tanto Dal confronto sono emerse proposte di vario genere tempo perché come dice una villotta popolare: “E la come: organizzare incontri informali tra di noi per vivere ligrie e je dai zovins.” il piacere di stare bene assieme; promuovere incontri di Francesca Maria Cassina formazione per ribadire l’importanza e le caratteristiche del ruolo dell’animatore parrocchiale soffermandoci su argomenti legati alla nostra responsabilità come il ribadire che si è animatori sempre e non solo durante gli incontri con i ragazzi e perciò cercare di dare sempre il buon esempio. Coccau Animatori 2014 non è stato solamente un momento per crescere e rafforzare il nostro “sì” a Gesù e al gruppo dei M.A.T. ma è stata l’occasione per riscoprire anche l’ “animato” che c’è in noi. Ciò è avvenuto grazie all’attività del “Rubricone”, un momento di “Cabaret” spettacolare dove ci siamo trasformati in ragazzini e abbiamo presentato ad una giuria degna di “The voice” o “X factor” sketch di ogni tipo: i messicani col sombrero “ohi ghe pasa?”, le veline, la band “trollface” e la loro sigla iniziale realizzata con chitarra accompagnata da coperchi per le pentole, Foto di gruppo sulla neve!!!

NOTIZIE IN BREVE  25-26 Gennaio 2014 A Coccau, gli animatori della parrocchia si sono riuniti per l’annuale ritiro spirituale.

 Sabato 10 Maggio 2014 A Vernasso, biciclettata e pomeriggio di giochi e divertimento per i bambini delle elementari ed i giovani delle medie.

APPUNTAMENTI IMPORTANTI… ...GIRONZOLATE CON NOI  Venerdì 06 Giugno 2014 Ore 20.30 in Cattedrale a Udine, Veglia di Pentecoste presieduta dall’Arcivescovo Mons. Andrea Bruno MAZZOCATO.

 22-27 Giugno 2014 Presso la casa estiva di Porzus, campeggio parrocchiale per i ragazzi delle superiori.

 27 luglio-02 Agosto 2014 Presso la casa estiva di Coccau, campeggio parrocchiale per i bambini delle elementari. Vigilia dell’Epifania. Benedizione dell’acqua, del sale e della frutta secondo l’antica Tradizione della  10-16 Agosto 2014 Chiesa di Aquileia. Sempre impeccabile il servizio Presso la casa estiva di Coccau, campeggio parrocchiale per del ministranti alle nostre celebrazioni. i giovani delle medie.

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 

Il mese di Maggio, oltre a rappresentare l'ultimo mese Dopo aver organizzato la giornata, non restava che di fatica per tutti gli studenti, porta con sé anche sperare nel bel tempo, e così è stato! Giunto l'atteso un'aria tipicamente estiva; proprio per questo noi sabato 10 Maggio tutti eravamo pronti a pedalare, animatori delle classi medie ed elementari ci siamo compresi alcuni volenterosi genitori! Percorso il ritrovati per organizzare una biciclettata. Il programma tranquillo tragitto che portava a Vernasso, non restava della giornata prevedeva lo spostamento in bici sino a che divertirsi con un bel gioco: l'attività scelta per Vernasso, in particolare nella zona dove si tiene l'occasione si chiamava "Alce Rossa", ovvero una sfida l'annuale festa sul Natisone, lo svolgimento del gioco a squadre dove ciascun componente per ottenere con a seguire la merenda, ed infine il rientro in Centro punti deve possedere un grado militare più alto dello San Francesco. sfidante (i gradi naturalmente, scritti su un foglietto,

Pronti per la partenza!!! Foto di gruppo per i prodi ciclisti!!!

vengono distribuiti e cambiati dagli animatori dopo ogni duello). Al termine del gioco sia per i vincitori che per gli sconfitti c'è stata la merenda che in una giornata così calda non poteva che essere un gelato. Ricaricate le batterie e saliti tutti in sella non restava che tornare in Centro San Francesco. Insomma, possiamo dire che la giornata è stata davvero ben spesa!

Matteo Cozzarolo

La giusta ricompensa dopo la fatica!!! Udite udite… Habemus Doctorem I nostri complimenti vanno a Zanone Roberto che il 25 Marzo 2014, presso l´Università degli Studi di Udine, ha conseguito la laurea in Ingegneria Gestionale, discutendo la tesi dal titolo: “Applicazione di tecniche Lean al magazzino prodotti finiti in un contesto di Agile Logistics. Il progetto magazzino prodotto finito in Electrolux Professional”.

Raggi di Vita - 9

INTERVISTA AI RAGAZZI NEO CRESIMATI Qualche giorno dopo la Cresima dei nostri 22 ragazzi ci siamo trovati per riflettere sul percorso fatto insieme. Così è nata questa intervista.

Qual è il momento che più vi è rimasto impresso nel cammino di questi due anni di preparazione alla Cre- sima? Mattia Magnelli: Ricordo l’uscita alla chiesa di San Donato vicino a lasiz. E’ stato un momento molto importante per la vita del nostro gruppo perchè ci siamo dati fiducia a vicenda e ci siamo aiutati durante il cammino. Teniamo conto che il nostro gruppo si raduna negli incontri parrocchiali. Io credo che il gruppo si costruisca attorno alla fiducia.

Chi si sente cresciuto e arricchito? Chi si sente arricchito dalla fede? Davide Qualizza: credo che il percorso di questi due anni sia stato particolarmente prezioso: mi sento cresciuto a livello di impegno nella Chiesa, mi sento cresciuto perché partecipo attivamente a tutte le attività. Prima non mi interessavano ed ero ben distante dalla parrocchia, non mi interessava più di tanto, ora sì. Alessandro Novelli: Dopo la prima comunione mi ero allontanato dal catechismo. Questi 2 anni sono stati utili per me; pro- verò a continuare ad impegnarmi in questo senso. Arianna Roverano: Mi è piaciuto molto quando siamo andati in casa di riposo, a me piace aiutare gli altri ed è stato molto bello.

Vi sentite cresciuti nella fede? Cosa vuol dire per voi credere? Pietro Piussi : E’ un po’ difficile dare una definizione di fede. Secondo me significa fidarsi di Dio, essere consci del fatto che Dio c’è. Oggi per non essere definito “ casa e chiesa” un giovane non va più a messa anche se magari lo vorrebbe. Infatti non andare in chiesa è una moda. Poi ci sono quelli che se gli chiedi “vai in chiesa?” ti rispondono che ci vanno perché sono obbligati dai genitori, ma in realtà ci tengono in prima persona e si vergognano. La scelta deve essere fatta fino in fondo e partecipare a tutte le attività e non solo il sabato. Non è giusto e non è pensabile che uno venga qualche volta agli incontri e poi a ricevere il crisma senza esserne pienamente consapevole. Enrico Mastroianni: aver fede è saper che c’è qualcuno che risponde di noi, che ha cura di noi. Simone Bledigh: credere in Dio oggi vuol dire essere ritenuti un po’ “sfigati”, ma in realtà vuol dire scegliere una strada e proseguire per quella. Elisa Toscani: imparare a credere è un percorso che ti porta non a un premio, ma a dei traguardi personali che ti eri già prefissato. Natalie Macorig:Il traguardo della cresima indica il fatto di aver maturato nella fiducia in Dio.

Qual è il momento della cresima che vi ha colpito di più? Enrico Mastroianni: mi ha particolarmente colpito l’omelia. Soprattutto mi è piaciuta la differenza tra il pellegrino e il di- sperso.Chi è il cresimato? E’ un pellegrino perché ha una meta e cioè Gesù.

In merito al vostro futuro cristiano come intendete porvi? Enrico: Voglio impegnarmi in parrocchia per trasmettere la mia fede ai giovani come gli animatori hanno fatto con me.

La nostra discussione è poi continuata sul futuro. Soprattutto è emersa la difficoltà a guardare con un certo margine di sicu- rezza il proprio avvenire da credenti. È difficile “mettere la mano sul fuoco” sul futuro delle proprie scelte di vita. Un punto fondamentale della nostra discussione è stato che se la fede non è innanzitutto passione e se non coinvolge tutta l’esistenza difficilmente rimane in vita. Il rischio di una fede “mordi e fuggi” è quanto mai in agguato nel nostro tempo. Ai ragazzi che abbiamo accompagnato davanti al Vescovo per la Confermazione auguriamo proprio questo: di non rimanere in panchina nei grandi momenti della vita personale e comunitaria, di non appisolarsi di fronte alle scelte soltanto per- ché sono impegnative, ma di essere parte attiva della comunità civile e di quella cristiana, di fare in modo che il Vangelo di Gesù non sia una parente- si adolescenziale, ma il cuore di un grande cammi- no. Don Loris, Alberto Contento, Francesco Zanone e Paolo Zanon 10 - Raggi di Vita

La situazione economica della Parrocchia al 31 dicembre 2013

no un ulteriore risparmio energetico. Nel corso dell’anno sono stati completati i lavori di restauro della facciata della Chiesa di S. Biagio, lavori che hanno comportato una spesa di circa 30.000 euro a fronte dei quali è stato concesso un contributo regionale incassato solo in parte, mentre una seconda parte sarà incassata nel corrente eserci- zio. Altri interventi sugli arredi e fabbricati hanno ri- guardato: il restauro delle porte di ingresso e del ban- co sotto l’organo, i cui costi sono stati coperti da un contributo della locale associazione del Rotary Club, e la riparazione dell’impianto di riscaldamento del Centro S. Francesco per quasi € 5.000. Il CPAE è ora fortemente impegnato nei lavori di ristrutturazione della casa canonica che dovrebbero iniziare a breve. Sono di fatto state completate le atti- vità di progettazione, di rilascio delle necessarie auto- rizzazioni e l’assegnazione dei lavori dopo attenta valutazione delle offerte pervenute. I costi di ristruttu- razione sono in parte coperti da un finanziamento concesso dalla Regione.

LA FRATERNITÀ OFS “San Francesco d’Assisi” di Cividale del Friuli

compie 100 anni

Cividale del Friuli vanta una Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici lunga storia france- lo scorso mese di aprile ha esaminato ed approvato il scana. I figli del rendiconto finanziario ed economico della Parrocchia poverello di Assisi chiuso al 31 dicembre 2013. approdarono fin dal La situazione finanziaria di fine anno risulta suffi- 1246 nella città du- cientemente equilibrata e non desta le preoccupazioni cale. Il loro primo del passato, non registrando più la pesante situazione insediamento fu a di debiti presente alcuni anni fa. Ciò grazie alla gene- Borgo di Ponte rosità di alcuni offerenti, agli introiti derivanti (l’attuale sede del dall’eredità di mons. Paolo Caucig, alla oculata ge- Convitto Naziona- stione delle risorse disponibili ed alla costante atten- le), fino a quando lo zione sul contenimento dei costi. lasciarono alle mo- Fra i costi, la voce più consistente permane quella nache clarisse, per relativa ai consumi di gas ed energia elettrica e riscal- trasferirsi nel 1285 damento nonostante alcuni interventi effettuati sugli a ridosso del fiume impianti per migliorarne l’efficienza. In tale ambito si Natisone. Qui nel è recentemente provveduto a sostituire alcuni corpi 1296, col permesso illuminanti del duomo con fari a led che permetteran- del patriarca Rai- Chiesa di S. Francesco: mondo della Torre, i Storie di S. Francesco. Raggi di Vita - 11

frati minori iniziarono a costruire la grande chiesa di San Fran- cesco e l’attiguo convento, che fu sede anche del noviziato. Cronaca e attività Accanto ai frati minori e alle clarisse anche i cappuccini arriva- rono a Cividale. A loro fu affidata nel 1615 la cura della chiesa parrocchiali di San Pietro ai Volti, fuori le mura, presso l’omonima porta d’ingresso occidentale. Accanto alla chiesa costruirono il convento, che copriva un GENNAIO 2014 terreno che andava fino alla vecchia stazione ferroviaria e che 1 Gennaio: Giornata mondiale per la pace; per molti anni fu sede dell’oratorio parrocchiale. all’inizio delle SS. Messe viene invocato lo Spirito Alterne vicende portarono all’estinzione a Cividale del Pri- Santo con il canto del Veni Creator. mo Ordine francescano (i frati) e del Secondo Ordine (le claris- 5 Gennaio: ore 15 in Duomo benedizione se), mentre il Terzo Ordine Francescano (TOF, questa era la dell’acqua, del sale e della frutta secondo la sigla con cui erano riconosciuti i francescani secolari fino al Vaticano II) continuò a sopravvivere fino ad arrivare ai nostri tradizione aquileiese. giorni. A dare man forte alla spiritualità francescana secolare 6 Gennaio: alle ore 10.30 Messa detta ‘dello nei tempi moderni fu papa Leone XIII, che con la Costituzione Spadone’. A seguire corteo storico. Apostolica “Misericors Dei Filius” del 30 maggio 1883 appro- 10 Gennaio: alle ore 20.30 riunione della vò e aggiornò la loro Regola e lo additò come molto utile anche Consulta di pastorale giovanile della Forania di ai sacerdoti diocesani. Cividale del Friuli presso il Centro San A Cividale all’inizio del secolo scorso abbiamo testimonian- ze d’iscritti alla “Congregazione del TOF”, assistiti con fedeltà Francesco . dall’arciprete, coadiuvato dai Canonici dell’Insigne Collegiata, 14 Gennaio: alle ore 20.30 iniziano gli incontri di come il maestro di cappella don Vittorio Zuliani, con il patroci- preparazione al matrimonio per i giovani della nio dei frati cappuccini del convento in Via Ronchi a Udine. Forania presso il Centro San Francesco. Ma la caratteristica fondamentale dell’intera famiglia france- 19 Gennaio: presso la Sala degli archi la scana, composta da frati, monache e laici, è vivere in comunità parrocchiale, trovatasi in convivio, ha “fraternità”. Ebbene la fraternità francescana secolare cividale- se sorse ufficialmente il 24 maggio 1914. festeggiato, in anticipo di un giorno, i sessant’ Ecco il testo del documento d’erezione, conservato gelosa- anni di mons. Livio, pregando il Signore che mente nell’archivio della fraternità: «Anno Domini 1914 Mense continui a guidarlo ed a proteggerlo al servizio maj Die 24. Infrascriptus ego P. Uldericus a Rodigio Min. della comunità cividalese. Cappuccinus visitator erexi Congregationem Tertii Ordinis sub 25-26 Gennaio: si svolge a Coccau il ritiro per gli invocatione et patrocinio S. Patris Francisci assisiensis in loco animatori della nostra Parrocchia. Cividalis testibus Fanna Celestino, Di Croce Maria Bacchetti e Rossi Giovanni presentibus. In quorum fidem cum testibus 25 Gennaio: in occasione della memoria di San subscripsi». (Traduzione: Nell’anno del Signore 1914, nel mese Sebastiano, il gruppo arcieri partecipa alla di maggio, il giorno 24 io sottoscritto P. Ulderico da Rovigo, Messa delle ore 19.00. minore cappuccino, visitatore, ho eretto la Congregazione del 26 Gennaio: in occasione della giornata dei Terzo Ordine sotto l’invocazione e il patrocinio del Santo Padre malati di lebbra, l’O.F.S. organizza una vendita Francesco di Assisi a Cividale con la presenza dei testimoni benefica in fondo alla Chiesa per raccogliere le Fanna Celestino, Di Croce Maria Bacchetti e Rossi Giovanni). offerte in loro favore. Sono stati raccolti euro Una data gelosamente e orgogliosamente ricordata ogni anno. 1.900,00. Da allora a oggi gli iscritti furono 273. Con fedeltà hanno coltivato una profonda formazione cristiana e spirituale nei loro 31 Gennaio: alle ore 20.30 presso la chiesa della incontri mensili, dando la loro generosa disponibilità agli aiuti Salette a Rualis si svolge la Veglia dei giovani più svariati nelle necessità della parrocchia, dalla catechesi, della nostra Forania e di quella di S.Pietro al all’assistenza degli infermi, alle missioni, alle pulizie della Natisone. FEBBRAIO 2014 2 Febbraio: si celebra in tutta Italia la “Giornata per la Vita”; dalla vendita delle primule sono stati raccolti € 1.050,00 devoluti al CdV. 3 Febbraio: Sante Messe nella Chiesa di Borgo Brossana (quella della sera animata dal coro “Foraboschi”), celebrate in onore di S. Biagio con la Benedizione della gola; alle ore 15.00 Canto dei Vesperi. Rendiconto delle raccolte per le adozioni a L’OFS di Cividale oggi 12 - Raggi di Vita

chiesa… dando una testimonianza vera di servizio e di preghiera. Cronaca e attività Adesso la fraternità è composta di ventinove persone, tra le quali cinque molto anziani, ma anche tre nuovi professi, che segnano an- parrocchiali cora in città la fecondità dell’Ordine Francescano Secolare. OFS: questo è, infatti, il nome nuovo dopo il Vaticano II, distanza nel 2013: entrate € 18.273,00; uscite sancito dalla Regola rinnovata, approvata da Paolo VI con lettera € 312,00 per le Missioni, € 7.800,00 per le apostolica “Seraphicus Patriarca” il 24 giugno 1978. A onorare questo glorioso centenario, che tanto lustro dà alla adozioni, € 2.400,00 sostegno aiuto medico, fede della comunità cristiana di Santa Maria Assunta, c’era pure € 6.104,00 malati Burulì, € 1.300,00 sostegno l’arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato. E nel scolastico, € 200,00 malati AIDS, spese € 54.00; corso dell’anno è prevista la pubblicazione di un libro che rac- rimanenza in cassa € 54,00. Grazie a tutti per la conti la vita di questa fraternità; ricordi le persone e gli avveni- generosità. menti, gli assistenti spirituali, i visitatori, i molteplici luoghi di 11 Febbraio: nella memoria della Beata Vergine raduno… (a proposito come sarebbe bello che questo centenario di Lourdes, si celebra la ventiduesima Giornata regalasse alla fraternità OFS di Cividale una sede fissa, dove mondiale del malato che ha come tema: trovarsi liberamente come una famiglia!). “…anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli”. Un centenario francescano non solitario. C’è un secondo cen- (1Gv 3,16). tenario che dà lustro alla storia francescana di Cividale ed è la presenza dei frati cappuccini a Castelmonte: presenza fortemente 14 Febbraio: in memoria di S. Valentino le Sante voluta e caldeggiata dall’arciprete mons. Liva Valentino. Messe vengono celebrate nella Chiesa di San Auguri allora da parte di tutti e grazie. Ad multos annos. Silvestro in Borgo S. Domenico, dove, alla sera, ai P. Aurelio Blasotti assistente regionale fidanzati presenti viene riservata una speciale benedizione. Alle ore 15.00 Canto dei Vesperi e benedizione del pane. 20 Febbraio: a Remanzacco prende avvio il corso foraniale di preparazione alla Cresima riservato Nella logica della Triplice Alleanza e della Triplice Intesa, secondo agli adulti. la quale si poteva stare abbastanza certi che una grande guerra non si sarebbe scatenata per i problemi posti dal colonialismo imperante (e il 23 Febbraio: un saluto ai ragazzi e volontari del decennio precedente al 1914 l’aveva ampiamente dimostrato con le DUM (Dinsi une Man) che partecipano alla mini-crisi sostenute dal Kaiser Guglielmo II), assumeva, invece, agli nostra S.Messa domenicale; questa istituzione è inizi del secolo XX, sempre più un’accentuata importanza l’estremità una associazione di volontariato che si impegna periferica e sud-orientale dell’Europa, in particolare la regione balcani- nell’organizzazione e gestione di soggiorni estivi ca e la sua geopolitica, nata sulle spoglie del grande malato, vale a dire marini che vedono la partecipazione di disabili e l’Impero turco. Da decenni si trascinavano sul tavolo comune delle trattative euro- volontari. pee le problematiche lasciate insolute dalle paci precedenti, acuite dai MARZO 2014 fatti più recenti, e non suscettibili di essere facilmente risolte per via diplomatica normale, o attraverso conferenze ad hoc, così come in 4 Marzo: Carnevale dei bambini in piazza Paolo passato si era proceduto: un esempio era stato il Congresso di Berlino Diacono alle ore 14.30. del 1878 che aveva provato a mediare, raggiungendo pure qualche in- 5 Marzo: Mercoledì delle Ceneri. Inizia il tempo negabile successo, le varie richieste complessive provenienti dalle grandi potenze in gioco e dalle singole espressività locali . liturgico della Quaresima: alle SS. Messe Ma non c’era più una figura così prestigiosa e capace di intercettare vengono imposte le Ceneri. le varie esigenze politiche e culturali come il cancelliere Bismark: ora, 6 Marzo: in questo tempo liturgico vengono nel 1914, tali figure si chiamavano Berchtold, Bethmann-Hollweg, proposti alla nostra comunità tre mercoledì (12- Giels o Szogeni e tanti altri... Così, nel gioco ad incastri politico ed economico che si era venuto a 19-26 marzo) di riflessione e preghiere creare all’alba del nuovo secolo l’-Ungheria era diventata la sull’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” grande potenza più vicina e impegnata a mantenere un ruolo egemone di Papa Francesco. nell’area balcanica; ma del- 12 Marzo: primo incontro nella sala degli archi la Duplice Monarchia di Francesco Giuseppe, ormai alle ore 20.30 dal titolo “La gioia del Vangelo”. venerando e preda di beghe 19 Marzo: secondo incontro alle ore 20.30 dal continue che scoppiavano titolo “La trasformazione missionaria della all’interno dei suoi collabo- Chiesa”. ratori, militari e non, tutto si può immaginare meno che 26 Marzo: terzo ed ultimo incontro dal titolo ci si preparasse ad una “Nella crisi dell’impegno comunitario”, alle ore guerra globale; tutt’al più, 20.30 presso la sala degli archi. nonostante l’alleanza, uno dei possibili bersagli era

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stata ed era l’Italia. Invece, proprio dai Balcani, scoppiò la crisi e fu proprio il mondo asburgico, il mosaico europeo delle nazionalità per antonomasia, variegato all’ennesima potenza e tenuto insieme da un Cronaca e attività collante quasi scaduto, a farne un casus belli. Ma c’era di più: senza che nessuno lo proclamasse a voce alta, esi- parrocchiali steva, a mio parere, nell’uno e nell’altro gruppo di riferimento, Tripli- ce Intesa e Triplice Alleanza, una potente valvola di sicurezza, che APRILE 2014 doveva funzionare permanentemente, assumendo in determinate situa- zioni e con la più grande efficacia la difesa della pace, nello status quo 1 Aprile: prendono avvio gli incontri foraniali e oltre lo status quo. Questa valvola di sicurezza all’interno della Tri- riservati non solo ai lettori ma anche a coloro plice Alleanza si chiamava Italia (in particolare con la figura di Gio- che desiderano approfondire la conoscenza vanni Giolitti); all’interno della Triplice Intesa, si chiamava Inghilterra, dell’uso liturgico. Alle ore 20.30 presso il Centro le quali, da tempo coltivavano S. Francesco incontro sul tema: “Il valore anche dei rapporti divenuti cor- diali, rispettivamente anche con la teologico della proclamazione liturgica della Francia e con l’Austria-Ungheria; Parola di Dio” . Relatore don Loris. solo un eventuale inserimento 6 Aprile: come è tradizione, la quinta Domenica della Germania guglielmina nelle di Quaresima, in cui si legge il brano del Vangelo dispute che sopraggiungevano incessantemente, quasi a getto riguardante Lazzaro, S. Messa alle ore 9.30 nella continuo , e che alla lunga avreb- Chiesa di S. Lazzaro nell’omonima via. bero interessato anche il vecchio 7 Aprile: secondo incontro per i lettori sul tema: continente, poteva minare “Aspetti pratici ”. Relatore Antonella Zoff. l’equilibrio raggiunto. Di colpo, però, molti fili delle 13 Aprile: presso la Chiesa di S. Pietro alle ore relazioni volutamente pacifiche si 10.15 benedizione delle Palme e processione erano rotti: l’annessione imperiale verso il Duomo. S. Messa con la lettura della della Bosnia-Erzegovina, il con- Passione di Cristo. flitto italo-turco per la Tripolitania che aveva dimostrato ulteriormente l’indebolimento di una forza militare di prestigio come quella della Alle ore 16.00 nella Cappella feriale del Duomo, Turchia, la formazione della Lega balcanica, sostenuta dalla Russia, inizia la Solenne Adorazione Eucaristica che l’avanzata irresistibile della Serbia, da considerarsi ormai vera potenza continua Lunedì e Martedì . di una certa geografia localizzata, i sommovimenti centrifughi bulgari, albanesi e montenegrini erano diventati tanti tasselli di rischi sempre Alle ore 19.00 in Duomo: Pasqua delle meno controllabili e metabolizzati, ognuno dei quali contribuì a scardi- associazioni successivo brindisi augurale in nare il sistema delle alleanze. Centro S. Francesco. Alcuni quadri su cui riflettere. Il primo: a partire dall’ottobre 1913, al termine delle turbolenze 17 Aprile: alle ore 22.30 nella Chiesa di Faedis, avvenute in seguito alle due guerre locali contro la Turchia, vi era nei Veglia eucaristica del Giovedì santo a cura dei Balcani una situazione tesa, che portava ad un mutamento dello status giovani delle Foranie di Cividale e San Pietro al quo e l’Austria-Ungheria ne fu risucchiata dentro in maniera irresistibi- Natisone. le e irreversibile. Paradossalmente, se non voleva soccombere, doveva difendersi. 18 aprile: Venerdì santo. Alla sera il tempo ci ha Il secondo: la situazione della dinastia, colpita da orrende tragedie e permesso di fare la Via Crucis da via Zuccola. dall’ira del destino, non era tale da assicurare la successione. Il maturo 19 Aprile: Sabato Santo: recita delle Lodi alle ore Kronprinz, Francesco Ferdinando, aveva avuto, dalla moglie morgana- 9.00 con la tradizionale benedizione dei cibi tica, figli impossibilitati a succedergli, esclusi per la tradizionale pram- matica da ogni diritto dinastico. Quindi l’attività politica di questo prin- pasquali. Ore 20,45 Solenne Veglia Pasquale col cipe, inviso allo stesso Imperatore, era rivolta alla realizzazione pazien- Battesimo di un bambino. te e graduale di un sogno ambizioso: quello di creare uno Stato nuovo, 20 Aprile: S. Pasqua di Resurrezione. in cui tutte le nazionalità e non solo la tedesca e la magiara, ma la na- zionalità slava anzitutto, ottenessero il loro riconoscimento, con la pie- 21 Aprile: alle ore 9.30 S. Messa della parrocchia na autonomia com’era accaduto con l’unione austro-magiara. presso la locale Casa di riposo con il Coro Il terzo: fino a questo punto, l ’Austria-Ungheria non era ancora “Antonio Foraboschi”. uno stato in pieno sfacelo, il mosaico delle nazionalità ostili, una con l’altra, costrette a convivere in un odioso regime di polizia (a parte il 25 Aprile: tradizionale pellegrinaggio a contenzioso degli irredentismi reciproci italo-slavi); l’Austria-Ungheria Castelmonte per la nostra città; partenza a piedi era ancora una Stato molto solido, bene amministrato, potentemente da Carraria alle ore 8.30; S. Messa in santuario armato, la cui dinastia costituiva per gran parte della popolazione - non alle ore 11.30 animata dal Coro “A. Foraboschi”. solo tedesca - una garanzia di unità multietnica. Persino i socialisti, o Poi pranzo sul piazzale con tutti i partecipanti. austro-marxisti dell’epoca, di cui si stupivano i socialisti occidentali, agognavano non tanto, o solo, all’Internazionale dei lavoratori di tutto 27 Aprile: terzo incontro per i lettori presso il il mondo, ma per lo meno all’Internazionale dei popoli, tedeschi, boe- Centro S. Francesco alle ore 20.30 dal titolo “La mi, slovacchi, magiari, italiani e slavi, alla ricerca dunque di poter otte- struttura del lezionario”. nere la conquista di una possibile libertà maggiore e un raggiungi-

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mento di migliorie economiche (elementi per cui lottavano anche in maniera democratica, secondo la lezione adleriana) e quindi le basi di Cronaca e attività un forte organismo sociale realmente percettibile. E si potrebbe continuare… parrocchiali Anche con un’analisi sintetica e il ricordo di alcuni protagonisti operanti a livello del comprensorio cividalese: mons. Ivan Trinko, insi- MAGGIO 2014 gne slavista e filosofo; Giuseppe Brosadola, autorevole guida cattolica, avvocato e sostenitore prima delle idee progressiste murriane, poi di- Ogni sera, da lunedì a venerdì, alle ore 20.30 fensore di una politica moderata che riteneva percorribile; mons. Luigi recita del Rosario: Faidutti, originario di Scrutto di san Leonardo e Capitano Generale prima settimana: S. Biagio con l’O.F.S. nell’Isontino, che si fece promotore di numerose iniziative a favore dei Vincenziani e Caritas; più deboli e che nel giro di pochi anni riuscì a dar vita ad un centinaio seconda settima: in S.Pietro ai Volti con i di organismi, cooperative, casse di mutuo soccorso, forni rurali e tipo- grafie; Francesco Musoni, geografo e speleologo, liberal-nazionale, bambini del catechismo e famiglie; per un periodo pure sindaco di San Pietro al Natisone, propugnatore di terza settimana: in S. Silvestro con i giovani e iniziative a favore delle Valli, cominciando con la costruzione di una ragazzi del gruppo Cresima; rete viaria più moderna. quarta settimana: in Duomo con tutta la Uno dei motivi trainanti di quel periodo era la possibile realizzazio- comunità. ne di un tronco ferroviario (mai attuato) in grado di collegare la città ducale ed il Friuli con Most na Soci, Jesenice in e Assling in 3 Maggio: tradizionale raccolta di indumenti Austria. E’ chiaro che il progetto venne cassato anche per motivi mili- usati organizzata dalla Caritas diocesana. tari. 4 Maggio: 39 fanciulli della nostra comunità Tornando alla Storia più generale si può affermare, a mio parere, che i fatti di Sarajevo minarono le fondamenta del complicato puzzle centro- ricevono il Sacramento della Prima Comunione, europeo e si innestarono negli schematismi di un’Internazionale bor- una di loro anche il Battesimo. ghese, che si contrapponeva all’Internazionale proletaria e che inneg- 5 Maggio: quarto incontro per i lettori dal titolo giava alla guerra totale per promuovere, piaccia o non piaccia, nuove “Aspetti pratici”. conquiste commerciali e altri sbocchi del mercato (in cui si sarebbero inseriti l’anno successivo anche elementi provenienti dal capitalismo 9 Maggio: si ricorda la Dedicazione del nostro italiano). duomo avvenuta il 9 maggio 1529 da parte di Infine, non ci si deve lasciar ingannare dagli slogans dei nazionali- Daniele De Rubeis, Vescovo di Caorle e canonico smi, del tipo “la guerra igiene dei popoli” e simili, che erano soltanto di Cividale. retorica ed espressione pseudoletteraria ed artistica, aspetti ultimi di interessi ben precisi dei gruppi lobbistici del tempo, già in marcia verso 10 Maggio: hanno celebrato oggi la loro prima le più teatrali esibizioni imperialistiche. Non si trattava di filosofia, né Confessione i bambini di terza elementare. di letteratura, ma di offensiva e difensiva sociale, in seguito definita lotta di classe. 13 Maggio: alle ore 20.30 presso il Centro S. E così, quasi senza avere una progettazione, almeno di medio perio- Francesco prende avvio il secondo Corso di do, ci si avviò verso quella che Benedetto XV avrebbe chiamato giusta- preparazione al matrimonio. mente l’“inutile strage”. Franco Fornasaro 17 Maggio: 22 ragazzi della nostra comunità ricevono il Sacramento della Confermazione dal Mons. Pietro Brollo, Arcivescovo emerito di Udine. 22 Maggio: nella memoria di S. Rita da , le SS. Messe vengono celebrate nella chiesa di S. Pietro ai Volti con la tradizionale benedizione delle rose. 24 Maggio: nel primo centenario della fondazione canonica dell’O.F.M., nel Duomo di Cividale l’Arcivescovo di Udine mons. Andrea Bruno Mazzocato celebra la S. Messa alle ore 10.30.

A giugno dovrebbero iniziare i lavori di straordinaria manutenzione della casa Canonica finanzia- ti in gran parte dalla Regione Friuli Venezia Giulia. L’abitazione dei Sacerdoti, per un anno, è sta- ta trasferita nelle aule di dottrina al primo piano. Il numero telefonico è sempre lo stesso. Un grazie a coloro che hanno collaborato al trasloco dell’abitazione.

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17. MUNER Maria RAZZA (90) 18. CUDICIO Rosina (94) BATTESIMI 2013 19. BIER Elsa FACCHIN (93) 20. CELEGHIN Danilo (92) 28. VISINTIN Lorenzo 21. TUGOTTO Nadir MANTOVANI (101) 2014 22. ZANUTTIGH Rina IACOLUTTI (83) 1. BELLIN Gabriele Luigi 23. MULLONI Pia LIVA (99) 2. ORECCHIA Sebastiano 24. BORTOLOSSI Carino (74) 3. CAUSERO Vittoria Italia 25. ROMANO Italo (86) 4. CANTARUTTI Filippo 26. TOMAT Leopolda ALLETTO (82) 5. ATCUMAH Antonia Amenze 27. PELIZZO Giovanni (78) 6. ATCUMAH Curtis Ruben 28. BRAIDOTTI Luigi (92) 7. ATCUMAH Diego Damian 29. TRUSGNICH Deira MUSCARIELLO (102) 30. BORGNOLO Rosina (85) DEFUNTI 2013 62. QUERCIOLI Guido (56) MATRIMONI 2013 63. BREGANT Claudio (77) 6. BERTOLUTTI Luca con PALOMBA Jessica 64. IELLINA Giuseppina (73) (31.12.2013) 65. CASSINA Rolando (72) 2014 66. CASSINA Franco (63) 1. BELLIN Marco con AGOSTO Tatiana 2014 (11.01.2014) 1. ANDRIOLO Lucia TEMPORINI (90) 2. CAUSERO Giuliano con ZAMPARUTTI 2. CAUSERO Antonietta VIDUSSI (88) Cristina (15.03.2014) 3. TIGNONSINI Giuseppe (85) 3. ZAMPARUTTI Luca con BUIATTI Desirée 4. MANISCALCO Giuseppe (91) (10.05.2014) 5. ORICHUIA Dina (96) 4. ZAINA Alessandro con PLET Stefania 6. CASTAGNAVIZ Graziano (76) (24.05.14) 7. DELL'ANESE Dina ZATTI (81) 8. SANTAMARIA Nicola (68) 9. PELIZZO Luciano (Titti) (77) Visita alla no- stra città del 10. LAURINO Mario (83) card. Betori 11. GUS Gianni (63) Giuseppe di 12. FABBRO Caterina CRUCIL (93) Firenze con 13. BORIN Giovanna (93) alcuni giovani 14. CANNAROZZO Giuseppa GUELI (94) sacerdoti 15. MARCUZZI Cora SCALETTARIS (91) 16. RIO Rosa PICCARO (Rosetta) (94)

Prima Comunione: 4 maggio 2014 I 60 anni del Parroco con la “tortona” offerta da Berto. 16 - Raggi di Vita