Massacrato in Cella a Colpi in Testa

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Massacrato in Cella a Colpi in Testa Palermo: Vincenzo Puccio ucciso Erano stati imputati per Tomicidio Trentin a Palermo con una piastra per cucinare del capitano dei carabinieri Basile «Contro Cosa nostra Poche ore più tardi in un cimitero Gli inquirenti inallarme iniziativa nazionale ammazzato il fratello minore «È l'inizio di una nuova guerra di mafia» di Cgil, Cisl e Uil» • PALERMO II sindacato la­ terrorismo, patrimonio di tutta vora al fianco, delle forze di la nazione». progresso che si sono battute Fra gli intervenuti al conve­ e si battono contro la mafia. gno c'era anche Alfredo Ga­ Lo ha detto ieri a Palermo lasso, ex componente del Massacrato in cella a colpi in testa Bruno Trentini a conclusióne Csm e coordinatore della del convegno «Lo Stato demo­ commissione giustizia della cratico contro la màfia», orga­ Cgil. «I pool antimafia -ha se­ Delitto all'Ucciardone, altamente rituale, simboli­ nizzato dalla;Cgil, durante il gnalato * costituiscono anco- co. Viene giustiziato in cella Vincenzo Puccio (44 quale è stata presentata una ' ra un'eccezione, e quelli esi­ anni), che storie di mafia ne conosceva parec­ La Cassazione proposta di lègge che prevede stenti, come a Palermo, sono chie. Assassinato quasi contemporaneamente, an­ la «istituzionalizzazióne» dei stati praticamente smantellati che il (rateilo, Pietro Puccio (36 anni), fra tombe pool antimafia. L'impegno e messi in condizione dì non sindacale culminerà ih una operare». Galasso ha sottoli­ gentilizie e cappelle di super boss. È l'inizio di li salvò due volte grande iniziativa nazionale neato l'esigenza di difendere i una nuova guerra di mafia? Gli investigatori non unitaria di Cgil, Cisl e Uil. nascondono il pessimismo. pool dai rischi «di delegittima­ dall'ergastolo «La mafia - ha détto ancora zione e destrutturazione», e di Trentin - è arroccata, e lo è assicurare «una più marcata DALLA NOSTRA REDAZIONE anche per rispondere all'im­ •I PALERMO. Erano sporchi presero l'ergàstolo. La Cassa­ autonomia e responsabilità SAVINO LODATO pegno delle forze democrati­ collettiva dei magistrati che ne di terra, sudati e senza fiato. I zione annullò la sentenza il 23 che, prime fra tutte quelle del­ •i PALERMO. Uno lo hanno e sorridente - ha chiuso i suoi carabinieri che li avevano in­ febbraio 1987. Motivazione: fanno parte*, il legale ha poi seguiti per tulla la notte li tro­ la magistratura». A quest'ulti­ contestato alcune affermazio­ avvolto in una coperta e poi lo giorni in maniera tanto racca­ un errore di-data nel decreto ma, e al lavora del pool anti­ hanno colpito alla cieca con pricciante. Proprio quel Puc­ varono nella campagne di relativo all'estrazione dei giu­ ni del presidente della prima Monreale, a poche ore dall'o­ mafia, che -ha messo a nudo una piastra di ghisa per arro­ cio che Curii Giardina aveva dici popolari. Il secondo pro­ il re mafioso», è andato l'inco­ sezione penale della Cassa­ stire bistecche. L'altro lo han­ assolto.'al termine di una fret­ micidio del capitalo ; Basile. cesso d'appello fu presieduto zione, Corrado Carnevale: «Il no. massacrato a fucilate e tolosa camera di consiglio, Non avevano alibi ma al pri­ raggiamento e l'elogio del se­ mo processo si salvarono con da Antonino Saetta: ancora gretario della Cgil. tOra biso­ giudice - ha detto Galasso - colpi di pistola calibro 38. dall'accusa di avere assassina­ questa scusa: abbiamo tra­ ergastolo. Il 26 settembre non può essere neutrale, ed e Scenario del primo delitto una to (maggio '80) il capitano scorsi Saetta e il figlio furono gna alzare il tiro -? ha detto scorso la notte con .donne Trentin - colpendo le specie suo preciso dovere combatte­ cella delta settima sezione dei rarabinieri di Monreale, sposate, non costringeteci a uccisi in un agguato di mafia. dell'Ucciardone. Scenario del Emanuele Basile. Condannato selezionate del sistema mafio­ re la mafia». metterle nei guai. In appello, Il 7 marzo '89 la prima sezio­ Galasso ha valutato negati­ secondo, il cimitero dei Rotoli, all'ergastolo in altri due pro­ dopo una perizia sulla terra ne della Cassazione ha annul­ so che sono riemerse all'indo­ dove tanti boss riposano in cessi, Puccio aveva beneficia­ che avevano nelle scarpe, lato per la seconda volta la mani della grande offensiva vamente anche ta proposta, pace. Del clan Puccio ieri to di ben due sentenze della identica a quella che era nel­ sentenza di condanna per i delle forze democratiche. avanzata dall'Alto commissa­ mattina non è rimasto più nul­ Cassazione che lo avevano l'auto dei killer di Basile, si tre killer. Dobbiamo accrescere il coor­ rio Sica, di una «superprocu­ la. La polizia sta ora interni- scagionato. Ed era previsto un dinamento è la specializzazio­ ra», paventando il pericolo di Bando l'ultimo superstite, An­ sesto processo per quel delit­ ne delle energie coinvolte in •una forma di controllo dell'e­ tonio Puccio, di 52 anni. Il ba­ to. Alle 6 di ieri mattina, il «ca­ questa battaglia, Dobbiamo rometro del clima tra le co­ so» Puccio è stato però defini­ pi recenti, Puccio aveva chie­ gato per vicende di mafia. settore). Forse aspettava qual­ secutivo sul pubblico ministe­ sche ormai segna tempeste in tivamente archiviato dai suoi sto alla direzione del carcere Puccio, ma anche Vincenzo cuno, era alla guida combattere la gerarchizzazio- ro». Giuliano Cazzola, segreta­ arrivo. Se certe ricostruzioni tre compagni di cella. Ci sono di cambiare cella. All'Ucciar­ Madonia e Armando Bonan­ della sua auto, con radio a ne in atto dentro gli apparati rio confederate della Cgil, ha hanno ancora un senso non è testimonianze schiaccianti. done i detenuti sono suddivisi no, un terzetto criminale che tutto volume. Erano appena dello Stato e la magistratura, e rilevato che «la lotta alla mafia per gruppi dì appartenenza. aveva fatto parlare di sé all'ini­ passate le sette del mattino. opporci allo smantellamento consentito uccidere impune­ Giuseppe e Antonio Mar­ e più in generale alla crimina­ mente due Puccio In una volta Che nel passato Puccio fos­ zio degli anni Ottanta. La not­ Appena mezz'ora prima il della tecnica di collegamento lità organizzata non riguarda chese, cugini (e nipoti di quel te infatti in cui venne ucciso il conto era stato regolato al­ sola. Gli avvocati che difendo­ se stato espressione dell'ala tra le conoscenze dei magi­ soltanto la Sicilia o la società Filippo Marchese che scioglie­ militare dei corleonesi è un capitano Basile i tre vennero l'Ucciardone. Due killer, giunti no imputati nei processemi a va i cadaveri dei «nemici» con strati professionalizzati in que­ meridionale, come ritiene una Cosa Nostra non sono dispo­ elemento accertato. Una re­ colti praticamente sul fatto, in motocicletta, non gli hanno ste inchieste». L'altro fronte l'acido muriatico nella came­ mentre vagavano per le cam­ dato neanche il tempo di certa cattiva coscienza nel nibili per affrontare l'argo­ cente frattura in seno al grup­ dèlta battaglia, secondo Tren­ ra della morte) si sono acca­ po aveva reso adesso impossi­ pagne di Monreale. In dibatti­ scendere dall'auto. paese». Cazzola ha rinnovato mento. E dietro quanto sta ac­ niti con quella piastra pesante tin, è l'efficienza e la traspa­ cadendo si intravede l'ombra bile la convivenza? Molto pro­ mento non fecero una piega: Alla Squadra mobile il diri­ a Cisl e Uil e «alle forze demo­ di almeno cinque chili. En­ babilmente. Legato tradizio­ •Eravamo reduci da un conve­ gente Arnaldo La Barbera e il renza nella amministrazione e cratiche e progressiste* l'esor­ sinistra di Totò Riina. firn- trambi ergastolani non hanno nella spesa pubblica. «La lotta nalmente al boss Michele Gre­ gno amoroso». La Corte (mol­ suo vice Guido Longo, non tazione ad una «grande Inizia­ mostrato esitazione eseguen­ antimafia - ha concluso - de­ rendibile latitante che guida co, ormai in disgrazia, Puccio to discreta) preferì non inda­ nascondono che la duplice tiva per il risanamento politico do una sentenza certamente gare, e assolse tutti. I tre, però esecuzione potrà provocare ve diventare, come hi contro il i truppe dei corleonesi». sarebbe cosi caduto come ne­ e morale del paese e del Sud». E commissionata dall'esterno gli ultimi mesi a Palermo sono erano inquieti e nei tre paesini da un momento all'altro vio­ •Queste sentenze di mafia - del penitenziario. Corsi e ri­ .osserva un ufficiale dei carabi­ caduti tanti affiliati al gruppo della Sardegna dove avrebbe­ lenti contraccolpi nella defini­ corsi: proprio un loro parente, del «papa» di Cosa Nostra. Il ro dovuto scontare la pena zione di assetti ancora in mo­ nieri - sono molto più elo­ Pietro Marchese, nell'81 era quenti di quelle della Cassa­ gioco delle parentele sembre­ del soggiorno obbligato, di­ vimento. Sono propensi a rite­ stato assassinato alla vigilia rebbe suffragare bene questa mostrarono di starci stretti. E nere che la «stella» di Michele La criminalità nel 1988 zione, anche se altrettanto de­ della pnma guerra di mafia finitive». tesi. una Greco sia tramontata per sem­ con 33 coltellate nella settima bella mattina, nonostante un pre, Privilegiano la pista di Ironia della sorte, spiacevo­ sezione dell' Ucciardone. Me­ I due Marchese, infatti, so­ verdetto davvero benevolo, una spietata operazione-boni­ Relazione del Viminale lissima coincidenza: è toccato no chiaro il ruolo di un terzo no cognati di Leoluca Baga- scomparvero. Li aiutò, met­ fica messa in atto dai corleo­ a'Curii Qlardlna, procuratore detenuto, Giovanni Di Gaeta­ rella (corleonese «dòc», dete­ tendo a disposizione un mo­ nesi contro gli occasionali al­ capo a Palermo, recarsi ieri no (condannato a otto anni), nuto in Sardegna), a sua volta toscafo, il giovane Pietro Puc­ leati di un tempo. Osserva La «Br e "neri" ancora attivi mattina nel carcere dell'Uc­ che comunque rischia l'incri­ cognato di Totò Riina, che ne cio.
Recommended publications
  • STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
    STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose.
    [Show full text]
  • Mafia Carini Capaci Isola Delle Femmine E Dintorni
    Mafia Carini Capaci Isola delle Femmine e dintorni Comuni sciolti per mafia 25 09 09 Uploaded by isolapulita . - News videos from around the world. Figura 1 Cipriano Santo Inzerillo Gianni SIINO dichiara: DI MAGGIO Salvatore Emanuele Io l’ho conosciuto all’interno della fattoria di Bellolampo intorno alla fine degli anni ’70. I DI MAGGIO hanno avuto varie vicissitudini in negativo all’interno dell’organizzazione mafiosa, perché messi da parte. L’ho rivisto insieme ad un DI MAGGIO detto “u’ figghiu da za’ lena” che mi venne indicato come capo della famiglia di Torretta. I due vennero a raccomandare un imprenditore di Torretta al quale ho fatto aggiudicare, perché loro me lo avevano chiesto, la scuola media di Isola delle Femmine. (Ordinanza di Custodia cautelare Operazione Oldbridge N. 11059/06 R. mod. 21 D.D.A.) Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............. 1 Copacabana Di Trapani Isola delle Femmine ............. …… Ed è un dato ormai processualmente acquisito che, fino a quando il suo capo indiscusso, Gaetano BADALAMENTI, non fu espulso da Cosa Nostra, la famiglia di Cinisi costituiva uno dei più importanti mandamenti della provincia di Palermo, ricomprendendo, oltre al circondario di Cinisi e Terrasini , anche i territori di Balestrate, Carini, Capaci e Isola delle Femmine (cfr. BUSCETTA, MARINO MANNOIA e MUTOLO, nonché DI MATTEO Mario Santo). Successivamente, il mandamento venne sciolto e la famiglia aggregata al mandamento di Partinico, mentre i territori che ne avevano fatto parte furono divisi tra lo stesso mandamento di Partinico e (dopo il 1982) il neo- mandamento di San Lorenzo , dopo la ristrutturazione seguita alla conclusione della sanguinosa guerra di mafia dei primi anni ’80.
    [Show full text]
  • Ius Novum 3-08.Indd
    Ius Novum 3 2008 ISSN 1897-5577 WARSZAWA 2008 KOLEGIUM REDAKCYJNE Marek Chmaj, Teresa Gardocka (przewodnicząca), Bogudar Kordasiewicz, Maria Kruk-Jarosz, Franciszek Longchamps de Bérier, Andrzej Marek, Jerzy Menkes, Henryk Olszewski, Jacek Sobczak (zastępca przewodniczącego) REDAKCJA Ryszard A. Stefański (redaktor naczelny), Andrzej Szlęzak (zastępca redaktora naczelnego), Jacek Kosonoga (sekretarz redakcji) Copyright © by Wyższa Szkoła Handlu i Prawa im. Ryszarda Łazarskiego w Warszawie Warszawa 2008 ISSN 1897-5577 Oficyna Wydawnicza Wyższej Szkoły Handlu i Prawa im. Ryszarda Łazarskiego 02-662 Warszawa, ul. Świeradowska 43 tel. 0-22 54 35 450, 0-22 54 35 410 www.lazarski.pl [email protected] Opracowanie komputerowe, druk i oprawa: Dom Wydawniczy ELIPSA ul. Infl ancka 15/198, 00-189 Warszawa tel./fax 0-22 635 03 01, 0-22 635 17 85, e-mail: [email protected], www.elipsa.pl SPIS TREŚCI ARTYKUŁ Y Dr Zbigniew Ję drzejewski, UW System i topika w nauce o przestępstwie . 5 Dr Ryszard Szał owski, Wyższa Szkoła Humanistyczno-Ekonomiczna w Łodzi Zakres przedmiotowy tajemnicy państwowej . 22 Mgr Adrianna Mię kina, Zabójstwo w środowisku mafijnym . 38 Dr hab. R yszard Stefań s k i, prof. WSHiP Zasady bezpieczeństwa w ruchu w doktrynie i orzecznictwie. Część II. 53 Dr Maria Sobczak, UAM Wolność sumienia i wyznania, jej gwarancje w systemie prawnym Rady Europy oraz w orzecznictwie Europejskiego Trybunału Praw Człowieka w Strasburgu . 87 Mgr Aleksandra Gliszczyń s k a, Instytut Nauk Prawnych PAN Zalecenia Europejskiej Komisji przeciwko Rasizmowi i Nietolerancji w zakresie walki z antysemityzmem oraz ich realizacja przez Polskę . 117 Dr Przemysł aw Szustakiewicz, adiunkt WSHiP Najwyższa Izba Kontroli – czwarta władza czy organ Sejmu .
    [Show full text]
  • Società E Cultura 65
    Società e Cultura Collana promossa dalla Fondazione di studi storici “Filippo Turati” diretta da Maurizio Degl’Innocenti 65 1 Manica.indd 1 19-11-2010 12:16:48 2 Manica.indd 2 19-11-2010 12:16:48 Giustina Manica 3 Manica.indd 3 19-11-2010 12:16:53 Questo volume è stato pubblicato grazie al contributo di fondi di ricerca del Dipartimento di studi sullo stato dell’Università de- gli Studi di Firenze. © Piero Lacaita Editore - Manduria-Bari-Roma - 2010 Sede legale: Manduria - Vico degli Albanesi, 4 - Tel.-Fax 099/9711124 www.lacaita.com - [email protected] 4 Manica.indd 4 19-11-2010 12:16:54 La mafia non è affatto invincibile; è un fatto uma- no e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che è un fe- nomeno terribilmente serio e molto grave; e che si può vincere non pretendendo l’eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze mi- gliori delle istituzioni. Giovanni Falcone La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un mo- vimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità… Paolo Borsellino 5 Manica.indd 5 19-11-2010 12:16:54 6 Manica.indd 6 19-11-2010 12:16:54 Alla mia famiglia 7 Manica.indd 7 19-11-2010 12:16:54 Leggenda Archivio centrale dello stato: Acs Archivio di stato di Palermo: Asp Public record office, Foreign office: Pro, Fo Gabinetto prefettura: Gab.
    [Show full text]
  • Nomi E Storie Delle Vittime Innocenti Delle Mafie
    Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie a cura di Marcello Scaglione e dei ragazzi del Presidio “Francesca Morvillo” di Libera Genova Realizzato in occasione della mostra “900 Nomi vittime di mafia dal 1893 ad oggi” inaugurata ad Imperia il 21 Marzo 2016 in occasione della XXI Giornata della memoria e dell’impegno - ”Ponti di memoria, luoghi di impegno”. I nomi presenti nella mostra sono quelli accertati fino all'anno 2015, ed in particolare quelli letti a Bologna durante la XX Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (21 marzo 2015). Il lavoro di ricerca, inizialmente limitato a quell'elenco, è stato poi implementato e aggiornato, comprendendo quindi le storie delle vittime innocenti i cui nomi sono stati letti durante la XXI Giornata della Memoria e dell'Impegno (21 marzo 2016). Sarà nostro impegno e cura eseguire successivamente gli aggiornamenti necessari. Siamo inoltre disponibili a intervenire sulle singole storie, laddove dovessero essere ravvisati errori e/o imprecisioni. EMANUELE NOTABARTOLO, 01/02/1893 Nato in una famiglia aristocratica palermitana, presto rimane orfano di entrambi i genitori. Cresciuto in Sicilia, nel 1857 si trasferisce prima a Parigi, poi in Inghilterra, dove conosce Michele Amari e Mariano Stabile, due esuli siciliani che lo influenzeranno molto. Avvicinatosi all'economia e alla storia, diventa sostenitore del liberalismo conservatore (quindi vicino alla Destra storica). Dal 1862 Emanuele Notarbartolo diventa prima reggente, poi titolare, del Banco di Sicilia, al quale si dedica a tempo pieno a partire dal 1876, salvandolo dal fallimento in seguito all'Unità d'Italia. Il suo lavoro al Banco di Sicilia inizia a inimicargli molta gente.
    [Show full text]
  • “FINE PENA: ORA” DI ELVIO FASSONE Di Davide Galliani
    Rivista di Studi e Ricerche sulla Criminalità Organizzata Cross Vol.2 N°1 (2016) ISSN 2421-5635 Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata INDICE Presentazione QUESTO NUMERO di N.d.C ....................................................................................................................................................................... 1 Recensione/dibattito 1 RIFLESSIONI SPARSE SUL DELITTO DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA. A PARTIRE DALLA TERZA EDIZIONE DEL LIBRO DI GIULIANO TURONE di Fabio Basile ......................................................................................................................................................... 3 Recensione/dibattito 2 UNA QUESTIONE DI LIMITI. A PROPOSITO DI “FINE PENA: ORA” DI ELVIO FASSONE di Davide Galliani ................................................................................................................................................ 13 Dibattito LA MOBILITASION ANTIMAFIA DE 1992 di Charlotte Moge ................................................................................................................................................ 32 La ricerca 1 TRA NARCOS E STATO. LE FORME DELLA RESISTENZA CIVILE IN MESSICO di Thomas Aureliani ........................................................................................................................................... 61 La ricerca 2 A PROPOSITO DI MAFIA CAPITALE. SPUNTI PER TIPIZZARE IL FENOMENO MAFIOSO NEI SISTEMI DI COMMON LAW di Anna Sergi ........................................................................................................................................................
    [Show full text]
  • Liberarci Dalle Spine.Indd
    LIBERARCI DALLE SPINE I campi di lavoro antimafia dei giovani toscani nell’agosto siciliano www.regione.toscana.it LIBERARCI DALLE SPINE I campi di lavoro antimafia dei giovani toscani nell’agosto siciliano I campi di lavoro antimafia dei giovani toscani nell’agosto siciliano LIBERARCI DALLE SPINE I campi di lavoro antimafia dei giovani toscani nell’agosto siciliano Regione Toscana Assessorato alla Cultura Direzione Generale Organizzazione e Sistema Informativo Centro documentazione cultura legalità democratica Testi di Francesca Balestri Da anni faccio parte di ARCI Nuova Associazione dove mi interesso di “Nuovi Diritti Sociali”: essere educati alla legalità è secondo noi uno dei diritti dei giovani cittadini, un diritto per noi “nuovo” di cui vari soggetti associativi e non si occupano ormai da anni attraverso metodi più o meno tradizionali come progetti e in- contri nelle scuole. L’Arci invece ha deciso di realizzare questo percorso di “educazione alla cittadinanza” attraverso l’inedito strumento dei campi di lavoro estivi, per far “toccare con mano” ai ragazzi e alle ragazze la realtà della quale si sta parlando, facendo loro conoscere una pagina importante della storia e della cultura del nostro paese e dando loro nel contempo l’opportunità di fare qualcosa di concreto e di farsi un’opinione sul delicato argomento della criminalità organizzata. Il diario racconta questi campi e i suoi tanti momenti solenni e di vita quotidiana intrecciati insieme attraver- so i miei occhi e il mio punto di vista che è certamente, per sua natura, parziale, ma che è anche il risultato di tanti scambi di opinione, battuta e attimi vissuti insieme a tutti ragazzi e alle ragazze che sono stati i diretti protagonisti di questa appassionante esperienza.
    [Show full text]
  • Processo Lima
    CORTE DI ASSISE - SEZIONE SECONDA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO L’anno millenovecentonovantotto il giorno quindici del mese di luglio, riunita in Camera di Consiglio e così composta: 1. Dott. Giuseppe Nobile Presidente 2. Dott. Mirella Agliastro Giudice a latere 3. Sig. Spinella Giuseppe Giudice Popolare 4. “ Cangialosi Maria “ “ 5. “ Arceri Mimma “ “ 6. “ Vitale Rosa “ “ 7. “ Urso Rosa “ “ 8. “ Rizzo Giuseppe “ “ Con l’intervento del Pubblico Ministero rappresentato dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Gioacchino Natoli, e con l’assisstenza dell’ausiliario Lidia D’Amore ha emesso la seguente SENTENZA nei procedimenti riuniti e iscritti ai N 9/94 R.G.C.A, 21/96 R.G.C.A. 12/96 R.G.C. A. CONTRO 1 1) RIINA Salvatore n. Corleone il 16.11.1930 Arrestato il 18.01.1993 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO- Detenuto per altro - Assente per rinunzia Assistito e difeso Avv. Cristoforo Fileccia Avv. Mario Grillo 2) MADONIA Francesco n. Palermo il 31.03.1924 Arrestato il 21.04.1995 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Giovanni Anania Avv. Nicolò Amato del foro di Roma 3) BRUSCA Bernardo n. San Giuseppe Jato il 09.09.1929 Arrestato il 21.10.1992 - Scarcerato il 05.05.1997 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Ernesto D’Angelo 4) BRUSCA Giovanni n. San Giuseppe Jato il 20.02.1957 Arrestato il 23.05.1996 - Scarcerato il 10.04.1998 LIBERO - Detenuto per altro - Assente per Rinunzia Assistito e difeso Avv. Luigi Li Gotti del foro di Roma Avv.
    [Show full text]
  • LUCIANO VIOLANTE INDICE Pag
    <pre> Pag. 1219 AUDIZIONE DEL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA GASPARE MUTOLO PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE INDICE pag. Audizione del collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo: Violante Luciano, Presidente .................... 1221, 1222 1223, 1224, 1225, 1226, 1227, 1228, 1229, 1230 1232, 1233, 1234, 1235, 1236, 1237, 1238, 1239 1240, 1241, 1242, 1243, 1244, 1245, 1246, 1247 1248, 1249, 1250, 1251, 1252, 1253, 1254, 1255 1256, 1257, 1258, 1259, 1260, 1261, 1262, 1263 1264, 1265, 1266, 1267, 1268, 1269, 1270, 1271 1272, 1273, 1274, 1275, 1276, 1277, 1278, 1279 1280, 1281, 1282, 1283, 1284, 1285, 1286, 1287 1288, 1289, 1290, 1291, 1292, 1293, 1294, 1295 1296, 1297, 1298, 1299, 1300, 1301, 1302, 1303 1304, 1305, 1306, 1307, 1308, 1309, 1310, 1311 1312, 1313, 1314, 1315, 1316, 1317, 1318, 1319 1320, 1321, 1322, 1323, 1324, 1325, 1326 Acciaro Giovanni Carlo ................................ 1316 Bargone Antonio ................................. 1316, 1325 Biondi Alfredo .......... 1250, 1292, 1297, 1303, 1311, 1315 1325 Borghezio Mario ................................. 1315, 1316 Pag. 1220 Boso Erminio Enzo ..................................... 1315 Brutti Massimo .................................. 1315, 1316 Buttitta Antonino ..................................... 1317 Folena Pietro ................................... 1316, 1317 Galasso Alfredo ....................................... 1316 Imposimato Ferdinando ................................. 1325 Matteoli Altero ......... 1226, 1242, 1303, 1314, 1315, 1326 Mutolo Gaspare .........
    [Show full text]
  • Processo Omicidio Francese
    CORTE DI ASSISE DI APPELLO PALERMO REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO L’anno duemiladue il giorno 13 del mese di dicembre N° 61/2002 Sent. LA CORTE DI ASSISE DI APPELLO DI PALERMO N° 30/2002 R.G. SEZIONE SECONDA N° 1314/96 N.R. composta dai Sigg.ri : D.D.A. PA 1. Dott.1 Vincenzo OLIVERI Presidente Art. ______________ 2. Dott.2 Gianfranco GAROFALO Consigliere Camp. Penale 3. Sig.3 Giovanni INCANDELA Giud. Popolare Art.______________ 4. Sig.4 Giovanni GAROFALO “ “ Campione Civile 5. Sig.5 Isabella ZUMMO “ “ 6. Sig.6 Nicola TURRISI “ “ Compilata scheda per il Casellario e per 7. Sig.7 Antonio RIGGIO “ “ l’elettorato Addì______________ 8. Sig.8 Giuseppa GIAMMARINARO “ “ Depositata in con l’intervento del Sostituto Procuratore Generale Dott. Cancelleria Antonino GATTO e con l’assistenza del cancelliere B3 Sig. Addì_______________ Aurelio DI CRISTINA ha pronunziato la seguente Irrevocabile il _________________ S E N T E N Z A nei confronti di : 1) RIINA SALVATORE, fu Giovanni e Rizzo Maria Concetta, nato a Corleone il 16.11.1930 ed ivi residente in via La Rua del Piano n. 13. Detenuto in forza di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 12.11.1998 dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, notificata in carcere il 17.11.1998, in atto presso la Casa Circ.le di Ascoli Piceno. ASSENTE PER RINUNZIA Difensori: Avv. Cristoforo Fileccia del Foro di Palermo Avv. Domenico La Blasca “ “ 1 2) MADONIA FRANCESCO, fu Antonino e fu Trapani Rosa, nato a Palermo il 31.3.1924 ed ivi residente via Patti n.
    [Show full text]
  • LA MAFIA PALERMITANA Fazioni, Risorse, Violenza (1943-1993)
    EDIZIONI LA MAFIA PALERMITANA Fazioni, risorse, violenza (1943-1993) di Vittorio Coco Coco, Vittorio <1980-> La mafia palermitana / Vittorio Coco – Palermo : Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre, 2010. (Collana studio e ricerca) 1. Mafia - Palermo - 1943-1993. 364.10609458231 CDD-21 SBN Pal0224465 CIP – Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace” Comitato Scientifico: Prof. Guido Corso, Prof. Alessandra Dino e Prof. Salvatore Lupo. 5 Nota editoriale di Vito Lo Monaco, Presidente Centro Pio La Torre 7 Prefazione di Salvatore Lupo, storico 9 Introduzione 11 Il contesto La Piana dei Colli e lo sviluppo urbano di Palermo dal secondo dopoguerra Parte Prima Tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Al centro della ripresa postbellica 23 Mafia ed edilizia: il costruttore Francesco Vassallo 31 L’ascesa di Angelo La Barbera 39 Da una guerra all’altra Parte Seconda Tra gli anni Settanta e Ottanta. Ai margini dopo l’antimafia 45 La perdita della centralità 51 Al fianco dei corleonesi 55 Dal maxi-processo alla riconquista dell’autonomia 61 Indice dei nomi 65 Indice dei luoghi di Vito Lo Monaco La ricerca di Vittorio Coco, a seguito di un bando pubblico del Centro Studi Pio La Torre che ha impegnato parte del contributo finanziario della Regione Sicilia, fa parte di un insieme di studi in via di pubblicazione. Per un anno tra il 2008 e il 2009 sei giovani ricercatori, guidati volontariamente da rispettivi comitati scientifici e tutor di alto profilo, hanno lavorato con tanto profitto da convincere il Centro a proseguire la ricerca nel 2010. L’idea generale della ricerca riguarda l’esplorazione della complessità del fenomeno ma- fioso tramite l’osservazione della storia e del rapporto col territorio di “famiglie” le cui relazioni interne ed esterne circoscrivono la natura specifica dell’organizzazione mafiosa e il suo rapporto organico con le classi dirigenti.
    [Show full text]
  • Capitale Mafioso” in Emilia E in Lombardia Orientale
    Cross Vol.6 N°3 (2020) ISSN 2421-5635 Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata INDICE Editoriale QUESTO NUMERO (N.d.C) ................................................................................................................... 3 Dibattito TWENTY YEARS LATER: THE NEW PERSPECTIVES OF THE PALERMO CONVENTION di Antonio Balsamo ................................................................................................................................. 5 Discipline IN QUELL'ANNO MALEDETTO. IL 1980 QUARANT'ANNI DOPO di Mariele Merlati .................................................................................................................................. 34 La ricerca L’USO DEL “CAPITALE MAFIOSO” IN EMILIA E IN LOMBARDIA ORIENTALE. DALLE CONTIGUITÀ CULTURALI AGLI EFFETTI DELL’IMPRESA MAFIOSA di Patrizio Lodetti e Martina Panzarasa .......................................................................................... 51 Note di ricerca QUANDO LA MAFIA ENTRA ALLO STADIO: IL RAPPORTO TRA SPORT E ORGANIZZAZIONI CRIMINALI A ROMA di Ilaria Meli ........................................................................................................................................ 106 Storia e memoria COSA NOSTRA ALLA CONQUISTA DI ROMA a cura di Federica Cabras ................................................................................................................. 130 GLI AUTORI DI QUESTO NUMERO .............................................................................................. 159 Cross Vol.6
    [Show full text]