Non Chiedo Risarcimenti Voglio La Verità

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Non Chiedo Risarcimenti Voglio La Verità Venerdì 3 luglio 2020 · Anno 2° numero 131 · € 2,00 · www.ilriformista.it · Quotidiano · ISSN 2704-6885 Direttore Piero Sansonetti Il procuratore generale chiese la censura COSÌ IL CSM STRAPAZZÒ IL DIRITTO E PERDONÒ ESPOSITO Paolo Comi na sentenza che ha fatto e fa ancora ghi, pare abbia avuto un diverso orientamento, discutere. Parliamo dell’assoluzione sanzionando l’incolpato. Ed infatti il procurato- di Antonio Esposito davanti alla Se- re generale aveva chiesto al termine della re- U zione disciplinare del Csm per l’in- quisitoria la “censura” per Esposito che però tervista rilasciata al Mattino all’indomani della fu assolto. Palamara: anche su questo va fatta lettura del dispositivo di condanna nel 2013 a chiarezza. carico di Silvio Berlusconi. Il Csm, in casi analo- A pagina 4 Intervista a Macaluso Lettera al Riformista NON CHIEDO RISARCIMENTI L'unica voce VOGLIO LA VERITÀ a sinistra Silvio Berlusconi che sfi da i pm uando mi hanno detto che il giudice coltà di esprimersi, ma soprattutto di un uomo Franco voleva incontrarmi, la cosa mi dimesso tormentato da una grave crisi di co- Umberto De Giovannangeli a pagina 2 ha stupito ed anzi contrariato: non de- scienza. Un uomo combattuto fra la sua onora- Q sideravo riaprire in nessun modo una bilità di magistrato, il dovere di servire la legge vicenda che mi aveva profondamente ferito sul e le legittime preoccupazioni per le ritorsioni piano umano prima ancora che su quello pub- che avrebbe potuto subire da parte di qualche Ocean Viking tra le onde blico. In quei mesi stavo seriamente pensando collega molto potente, che godeva di protezioni di lasciare tutto – prima di tutto la politica - e ancora più potenti. Per questo lo rassicurai sul Salvini non c'è più e il Pd di tornare a dedicarmi ad attività umanitarie in fatto che non avrei reso pubblico il contenuto Africa con Don Luigi Verzé, come avevo comin- del nostro colloquio fi no a quando quei rischi non si indigna. I migranti? ciato a fare dopo che il nostro ultimo governo, fossero stati reali. Lasciamoli aff ogare pure noi era stato costretto alle dimissioni da una mano- Non volevo mettere in diffi coltà quella che mi vra di palazzo. Alcuni amici e collaboratori mi sembrava una persona perbene che era sta- convinsero a ricevere il magistrato: insistette- ta costretta ad un comportamento che gli Gioacchino Criaco a pagina 7 ro sul dovere che avevo di fare tutto il possibile ripugnava. per fare chiarezza su quella vicenda, nei con- Non potevo però tenere nascosta una notizia fronti dei tanti che non avevano mai smesso di così grave nelle sedi istituzionalmente compe- La verità negata Il crollo di Trump credere in me, nelle mie idee, nel mio onore di tenti, in questo caso la Corte Europea dei Diritti cittadino, di imprenditore e di politico. dell’Uomo, alla quale si erano rivolti i miei di- La doppia Il Covid dilaga: Quella che venne da me a palazzo Grazioli era fensori per chiedere giustizia su una sentenza una persona molto diversa da quella che mi profondamente iniqua, insostenibile nelle sue ipocrisia che l'America infuriata aspettavo: ebbi l’impressione di un uomo schi- motivazioni e adottata con una procedura an- vo, di un uomo che provava una grande diffi - ch’essa iniqua e del tutto anomala. grava su Regeni scarica The Donald Segue a pagina 5 Eraldo Affi nati a p. 8 Vittorio Ferla a p. 9 00703 € 2,00 in Italia Redazione e amministrazione solo per gli acquirenti edicola via di Pallacorda 7 – Roma – Tel. 06 32876214 e fi no ad esaurimento copie Sped. Abb. Post., Art. 1, Legge 46/04 del 27/02/2004 – Roma 9 772704 688006 venerdì 3 luglio 2020 PARLA EMANUELE MACALUSO: SÌ ALLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE sia l’estrema debolezza della politica. E quando la politica è debole, è chiaro che fi niscono per prevalere altri poteri. Non è che c’è una prevaricazione del- la magistratura, ma quello che si ma- nifesta, e non da oggi, è la debolezza PROCESSO A BERLUSCONI? della politica nel rapporto con la magi- stratura. Come non bastasse, abbiamo un ministro di Giustizia che è il vuo- to assoluto, completamente privo di autorevolezza. VA FATTA CHIAREZZA Il giustizialismo può avere legitti- mazione a sinistra? La sinistra ha avuto una componente Il grande vecchio della sinistra, è uno dei pochi che non ha paura di esporsi dopo lo scoop del Riformista, giustizialista, come una componente liberale e garantista. Non è uno scan- ma avverte: «C’è una condizione fondamentale, uscire dalla propaganda e dalle posizioni precostituite dalo né una rivelazione, ma il punto, mi permetto di insistere, è un altro. Molti Umberto De Giovannangeli Le rivelazioni di questo giorna- chiarire. E chiarezza va fatta. Ma per Quale? pensano che ci sia una forte prevarica- le sul processo-choc a Silvio Ber- provaci davvero, c’è una condizione Liberarsi dal deleterio condiziona- zione della magistratura, ma è la poli- lusconi, il processo Mediaset, fondamentale... mento del berlusconismo e dell’an- tica che non ha autorità e dunque non l Riformista ha cercato esponenti hanno scatenato polemiche e im- tiberlusconismo. Occorre uscire ha ascendenza sulle masse. Il magi- della sinistra, in tutte le sue articola- barazzati silenzi. Che idea si è fat- dalla propaganda e da posizioni pre- strato ha tanto più ascendenza quanto zioni politiche e partitiche, per discu- to in merito? «La sinistra se non costituite che sono da ostacolo ad più il politico appare, come in realtà è, I tere con loro le rivelazioni choc sul Io penso che sono tante, presso- una seria ricerca della verità, politica e debole. processo Mediaset a Silvio Berlusconi ché tutte, le cose da chiarire, parten- si occupa di giustizia processuale. portate alla luce da questo giornale. La do dal fatto che uno dei protagonisti Una delle questioni che ciclica- risposta? Un silenzio assordante. Evi- della conversazione registrata con non è sinistra. Quando Le rivelazioni sul processo a Ber- mente tornano a riproporsi, è dentemente, la magistratura incute an- Berlusconi, il giudice Amedeo Fran- lusconi, e ancor prima il Pala- quella della separazione delle car- cora timori. Ma c’è una eccezione. Una co, è morto. E non può essere te- la politica è debole mara-gate. La magistratura è riere. Antica quaestio, che appare lezione di coraggio di chi in tutta la sua stimone una persona che non può il dominus assoluto della vita irrisolvibile, oltre a non essere sta- lunga e gloriosa vita politica non ha mai essere sottoposta a contraddittorio. aumenta il potere pubblica? ta risolta. avuto paura di esporsi: Emanuele Ma- Detto questo, su tutta questa vicen- dei magistrati» Non credo che sia questo il problema, Io sono stato sempre per la separa- caluso. «Su questo processo a Berlu- da, sia sulla conduzione del proces- cioè quello di una magistratura inva- zione delle carriere. Su questo tema, sconi ci sono tante cose da chiarire, su so che sulla sentenza, c’è molto da dente. Penso, invece, che alla base vi Ragioni del socialismo, la rivista che come è stato condotto e sulla sentenza continuo a dirigere, ha dedicato spa- emessa. Ma la condizione fondamen- zio e sviluppato un dibattito prezioso. tale per provare a fare chiarezza è di La separazione delle carriere non è una liberarsi dal berlusconismo e dall’anti- mortifi cazione per la magistratura e i berlusconismo», dice a Il Riformista. magistrati. Tutt’altro. Credo sia un mo- Novantasei primavere di lucidità e co- do per valorizzare da un lato il ruolo raggio. Emanuele Macaluso, grande dei giudici, e dall’altro quello dei pub- vecchio della sinistra, mantiene intat- blici ministeri. Se c’è confusione tra le te energia, lucidità, passione che l’han- due carriere, io credo che sia un errore. no guidato in tutta la sua lunghissima L’attività accusatoria è una cosa, quel- esperienza politica. Una esperienza che la giudicante un’altra. L’accusatore non ha attraversa il secolo scorso e si proiet- può diventare giudice. ta, con articoli e rifl essioni che lasciano ancora oggi il segno, ai giorni nostri: la Da cosa dipende, a suo avviso, la Sicilia dei braccianti, (fu lui a parlare a reticenza che alberga a sinistra Portella della Ginestra il Primo Maggio quando si devono prendere di petto del 1948, l’anno dopo la strage mafio- i problemi della giustizia? sa, e l’anno scorso, a 95 anni è voluto Non sono mai stato iscritto al partito tornare a parlare nel luogo dove la ban- dei “reticenti”. Di una cosa sono con- da di Salvatore Giuliano sparò contro vinto: una sinistra che non s’interessa la folla uccidendo 11 persone), Togliat- fortemente dei problemi della giustizia, ti che lo chiamò a Roma, la Guerra non è sinistra. I problemi della giustizia Fredda, la direzione dell’Unità ai tem- sono condizionanti in maniera deter- pi di Enrico Berlinguer, una vita assie- minante della democrazia. me a Giorgio Napolitano nella corrente Al centro migliorista. Emanuele Macaluso M. Antonietta Farina Coscioni Quando Pannella gli disse: n sorriso tra l’incredulo e il divertito; poi uno sguardo prima a Gianni Letta, poi ad U Angelino Alfano, allora diri- gente del Popolo della Libertà, come caro Silvio vai in esilio... a dire: sempre il solito, non cambierà mai… L’incontro nel 2013 a via della Panetteria, si discuteva dei referendum con l’esilio», incalza Marco. «Non ho La ricordo bene, la scena: 30 agosto neppure il passaporto, me l’hanno ri- 2013, a casa di Marco Pannella, a via radicali e Marco diede questo suggerimento: c’è un accanimento mai visto tirato?», obietta Berlusconi. «Silvio», della Panetteria. Da una parte Silvio quello: «È impopolare, ma non importa.
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