Rassegna Stampa
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ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA Ufficio stampa Rassegna stampa 29 ottobre – 2 novembre 2005 Responsabile : Claudio Rao (tel. 06/32.21.805 – e-mail:[email protected]) 1 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA SOMMARIO Pag. 3 TRIBUNALI: Tribunali minori da salvaguardare (italia oggi) Pag. 4 ASSICURAZIONI: Rca, legali in campo (italia oggi) Pag. 5 ORDINAMENTO GIUDIZIARIO: Riserve sulla delega disciplinare (diritto e giustizia) Pag. 6 CONSULTA: Nomine Consulta parola a Ciampi (italia oggi) Pag. 7 PATROCINIO: Patrocinio a spese dello Stato: il penale costa 62 milioni di euro all'anno (diritto e giustizia) Pag. 8 PROCESSO CIVILE: Riforma salernitana del processo civile: abrogate le udienze (diritto e giustizia) Pag.10 PROCESSO CIVILE: Sul nuovo processo civile riforma controproducente (italia oggi) Pag.11 SOCIETARIO: Rito societario k.o (italia oggi) Pag.12 PRESCRIZIONE: La ex Cirielli in porto entro il 9/11 (italia oggi) Pag.13 CONVEGNI: Se l'opposizione diventa maggioranza bisognerà ricomprare tutti i codici (diritto e giustizia) Pag.15 CONVEGNI: Meeting point (diritto e giustizia) Pag.16 GIUSTIZIA TRIBUTARIA:Giudici tributari fino a 75 anni (italia oggi) Pag.17 NEWS: In breve (italia oggi) Pag.18 FALLIMENTI: L’incognita delle due fasi (il sole 24 ore) Pag.19 FALLIMENTI: Tutelare il pregresso (italia oggi) 02/11/2005 2 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA ITALIA OGGI Un convegno sulla revisione delle circoscrizion Tribunali minori da salvaguardare Voglia di riscatto per i tribunali minori. Dove i tempi di durata media dei processi possono anche diminuire della metà rispetto alla media nazionale. Accade nel distretto di Torino, citato come caso limite a sostegno dell'opportunità di rivedere le circoscrizioni giudiziarie per la presenza di 17 tribunali di cui otto provinciali e otto non provinciali, dove i tempi di smaltimento del processo civile si aggirano intorno ai 450 giorni contro una media nazionale di 876. La rilevazione è stata illustrata ieri da Marco Ubertini, dell'Organismo unitario dell'avvocatura, nel corso del convegno ´Giustizia e territorio' organizzato dall'ordine forense di Caltagirone in collaborazione con il Cnf e il coordinamento degli ordini minori. Il dato ha voluto rappresentare una provocazione rispetto alla diffusa opinione che la revisione delle circoscrizioni giudiziarie debba significare soppressione dei tribunali minori. Lo ha ribadito il presidente della Corte di appello di Catania, Guido Marletta: ´La revisione risponde a un'esigenza reale, ma non deve significare eliminazione di strutture giudiziarie utili sul territorio'. Così per il procuratore Onofrio Lo Re, per il quale in certe realtà, come quella siciliana, ´sguarnire il territorio significa disarmare l'intervento statale'. Questioni di legalità e vicinanza al cittadino, dunque, che non fanno parte delle consuete indagini statistiche su cui da sempre si basano i lavori istruttori. Dei gap d'indagine ha parlato Anna Italia del Censis che ha sottolineato la necessità di affiancare alle rilevazioni statistiche indagini di tipo quantitativo per capire che cosa significa per il cittadino avere un tribunale vicino. ´Spesso ha una funzione di rassicurazione perché se si eliminano tutti i presidi statali si lascia il deserto'. Da Marco Fabi, ricercatore Cnr, è venuta un'indicazione di metodo e anche una sferzata agli avvocati a non chiudersi ´in difesa di situazioni indifendibili', ma di farsi proattivi per affrontare con ´ragionevolezza' la questione. ´Occorre individuare obiettivi precisi, raccogliere dati funzionali agli obiettivi e attendibili e avviare una valutazione delle riforme senza fossilizzarsi in soluzioni precostituite e facendo uno sforzo di creatività'. Un ruolo proattivo agli avvocati di ´prossimità' lo ha indicato Antonio De Michele del Cnf, ´l'avvocato di provincia non deve limitarsi a difendere l'esistente ma deve rilanciare acquisendo alla sua formazione le tematiche più nuove a partire da quella Ue'. Claudia Morelli 29/10/2005 3 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA ITALIA OGGI Le richieste al governo delle associazioni dell'avvocatura Rca, legali in campo No al sistema di indennizzo diretto Abrogazione dell'art. 149 del nuovo codice delle assicurazioni che introduce il meccanismo di indennizzo diretto per i danni da rca o in subordine la sua modifica in modo da rendere solo facoltativo il ricorso al nuovo meccanismo, partecipazione di almeno due componenti dell'avvocatura alla commissione che si sta occupando della redazione del regolamenti attuativi del codice e promozione di protocolli di intesa tra compagnie di assicurazione e ordini professionali per garantire la corretta gestione dei sinistri. Queste alcune delle proposte di modifica al nuovo codice delle assicurazioni presentate ieri dai rappresentanti delle principali associazioni dell'avvocatura (Ordine degli avvocati di Roma, Oua, Aiga, Agifor, Anf, Avvocati per l'Europa ecc.) e di quelle che operano nel campo dell'rca al sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta. Che le sottoporrà a breve all'attenzione del premier Silvio Berlusconi. Le richieste sono state presentate nel corso di una manifestazione, organizzata dai legali per protestare contro la nuova procedura di liquidazione dei sinistri che prevede l'estromissione degli avvocati dalla trattazione delle pratiche rcauto davanti alle compagnie assicuratrici. Una normativa che, a detta dei legali, non solo lede il diritto alla difesa del danneggiato che non avrà più diritto all'assistenza legale a spese dell'assicurazione ma rischia di compromettere seriamente il giro d'affari di tutti gli avvocati italiani. Il meccanismo, infatti, si applica ai sinistri stradali dai quali siano derivati danni ai veicoli e al conducente non responsabile ma solo se questo abbia riportato lesioni di lieve entità (non superiore ai 9 punti) ossia a oltre il 70% delle pratiche rca. Secondo i legali il provvedimento va a esclusivo vantaggio delle associazioni dei consumatori e delle compagnie assicuratrici che vedranno notevolmente aumentato il loro giro d'affari. Le prime, infatti, in base alle nuove disposizioni avranno la facoltà di gestire le pratiche rca, le seconde invece non dovranno più accollarsi, come avvenuto sino a oggi, le spese relative agli oneri degli avvocati. E avranno campo libero nella determinazione degli importi dei risarcimenti che non dovranno più essere trattati in via stragiudiziale con un difensore. Secondo Stefano Mannaccio membro dell'Aneis (Associazione nazionale esperti infortunistica stradale) l'entrata a pieno regime del provvedimento, inoltre, non comporterà alcuna diminuzione dei premi come sostenuto dalle associazioni dei consumatori. Il mercato dell'rca ha spiegato Mannaccio è un mercato chiuso in cui non c'è concorrenza tra gli operatori economici che sono pochissimi. Le compagnie assicuratrici quindi non avranno mai nessun interesse ad abbassare le tariffe. (riproduzione riservata) Simona Andreazza 29/10/2005 4 Via G.G. Belli, 27 – 00193 Roma – Tel. 06.32.18.983 – 06.32.21.805 – Fax 06.32.19.431 www.oua.it - e-mail: [email protected] – [email protected] ORGANISMO UNITARIO DELL’AVVOCATURA ITALIANA DIRITTO E GIUSTIZIA Ordinamento giudiziario: riserve sulla delega disciplinare Approvato, con una riserva, il nono decreto legislativo di attuazione della legge di riforma dell’ordinamento giudiziario. Ieri, venerdì 28 ottobre, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla nona delega della legge 150/05, che individua le fattispecie tipiche di illecito disciplinare dei magistrati, le relative sanzioni e la procedura per la loro applicazione. Il testo, costituito da 33 articoli modifica inoltre la disciplina in tema di incompatibilità, di dispensa dal servizio e di trasferimento d’ufficio dei magistrati. La discussione si è però arenata all’articolo 28 del provvedimento, quello riguardante la possibilità, per i magistrati dispensati dal servizio, di transitare negli uffici della pubblica amministrazione. Solo un aggiustamento tecnico, hanno detto da via Arenula che non ha divulgato il testo giovedì sera, proprio a causa dei ritocchi. Il provvedimento, sulla linea della legge delega divide i comportamenti illeciti, a seconda se questi siano commessi nell’esercizio delle funzioni giudiziarie, al di fuori di esse o in dipendenza con la commissione di un reato. Sempre sulla base della legge 150/05 il decreto legislativo prevede anche una razionalizzazione delle sanzioni gia previste, che vanno dall’ammonimento alla rimozione con la possibilità di trasferimento per gravi incompatibilità con la corretta amministrazione della giustizia. Tempi certi per i procedimenti, questo stabilisce la delega, seguendo sempre le orme della legge, mentre a garanzia del magistrato imputato viene previsto l’obbligo della comunicazione dell’inizio del procedimento e di atti di indagine. Si parlava quindi degli effetti dei procedimenti disciplinari e all’articolo 28 del decreto legislativo, si dava attuazione alla lettera o) del comma 6 della legge 150/05 che testualmente chiedeva: «prevedere la modifica dell’articolo 3 del regio decreto legislativo