Scheda Progetto Per L'impiego Di
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Allegato A) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI GIOVANI IN PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE FINANZIATI CON IL POR FSE 2014/2020 NELLA REGIONE TOSCANA (Asse A.2.1.3.B) ENTE 1) Ente proponente il progetto: Comitato Regionale della Toscana dell'Unione Nazionale Pro Loco d'Italia 2) Codice regionale: RT 2C00311 (indicare il codice completo quale risulta dalla procedura SCR) 2bis) Responsabile del progetto: (Questa figura non è compatibile con quella di coordinatore di progetti di cui al punto 2 ter né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile) i. NOME E COGNOME: Diego Ferrando ii. DATA DI NASCITA: iii. CODICE FISCALE: iv. INDIRIZZO MAIL: v. TELEFONO: Allegare curriculum vitae (con data e firma dell'interessato) e copia (fronteretro) di documento di identità in corso di validità e codice fiscale alla scheda progetto 2 ter) Coordinatore di progetti (da individuare tra quelli indicati in sede di adeguamento/iscrizione all'albo degli enti di servizio civile regionale): NOME E COGNOME: Germano Cerratani (Questa figura non è compatibile con quella di responsabile di progetto di cui al punto 2 bis né con quella di operatore di progetto di cui al successivo punto 16, né con quella di responsabile di servizio civile) CARATTERISTICHE PROGETTO 3)Titolo del progetto: CON GLI OCCHI DEL NONNO 4)Settore di impiego del progetto: Valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico 5)Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: Il territorio Toscano ha tratti simili, ma allo stesso tempo caratterizzanti di ogni identità. Per questo motivo si intende realizzare un progetto unico per i comuni interessanti le Pro Loco di: 1. RADDA IN CHIANTI 2. SOVICILLE 3. SINALUNGA 4. FOLLONICA 5. GAVORRANO Le Pro Loco di quest'area racchiudono, come si può notare dallo schema, numerose piccole frazioni e sono accomunate dalla necessità di una maggiore consapevolezza riguardo al territorio da parte dei giovani, dei meno giovani e dei turisti. COMUNE PROVINCIA DISTANZA ALTITUDINE SUPERFICIE POPOLAZIONE FRAZIONI DAL S.L.M. KMQ CAPOLUO GO IN KM Radda in Siena 32 530 80,42 1.690 Badia a Montemuro, Chianti Colle Petroso, Lucarelli, Monterinaldi, San Fedele, Selvole, Volpaia Sovicille Siena 15 265 143,61 9.925 Ancaiano, Brenna, Orgia, Rosia, San Rocco a Pilli, Tegoia, Torri, Volte Basse Sinalunga Siena 49 364 78,66 12.926 Bettolle, Farnetella, Guazzino, La Fratta, L'Amorosa, Rigomagno, Scrofiano Follonica Grosseto 48 4 55,83 21 741 Prato Ranieri Gavorrano Grosseto Bagno di 37 273 164,03 9.017 Gavorrano, Caldana, Castellaccia, Filare, Giuncarico, Grilli, Ravi Rosignano Livorno 28,9 147 120,24 32.488 Castelnuovo della Marittimo Misericordia, Castiglioncello, Rosignano Solvay, Gabbro, Nibbiaia, Vada Questi territori appartengono a due province, Siena e Grosseto, e a diverse aree: l'area della Maremma, quella delle Colline Metallifere, quella del Chianti, della Val di Chiana, e della Val di Merse. La Maremma, l'area più a sud della Toscana, spazia dalle acque cristalline del mare, proseguendo per la campagna dei Butteri e delle oasi naturalistiche, fino ad arrivare alla parte più servaggia del territorio. Borghi medievali, atmosfera magica nel Parco Regionale della Maremma e dell'Argentario, spiagge, calette e baie nascoste. Follonica è un centro industriale e balneare della Maremma, poco più che un borgo nel secolo scorso, si popolò per la bonifica e lo sfruttamento della fonderia che era già attiva dal 1500. Degni di nota il Museo del Ferro e della ghisa e la Pinacoteca Modigliani. La Chiesa di San Leopoldo è un singolare esempio di “archeologia industriale sacra” largamente costruita in ghisa. Nei dintorni, a Scarlino, si segnalano la Pieve ed i resti del Castello, da cui provengono i materiali del Centro di Documentazione del territorio e le miniere di Gavorrano. L'area delle Colline Metallifere si sviluppa a nord della provincia di Grosseto, è una zona ricca di paesaggi suggestivi e diversi tra loro: dalle quercete dell'entroterra alla tipica macchia mediterranea, per arrivare al litorale di candide sabbie, bagnate da un limpido mare ed incorniciate da una sempre verde e folta pineta. La notorietà di quest'area è dovuta anche alle risorse minerarie, conosciute e sfruttate anche dagli Etruschi, abili artigiani e commercianti che crearono una società evoluta e basarono le loro attività proprio sullo sfruttamento delle risorse minerarie. Ancora oggi si riconoscono i resti degli antichi forni e delle miniere etrusche. Gavorrano è situato sul versante settentrionale del Monte d'Alma, a est di Scarlino, in una zona ricca dal punto di vista minerario soprattutto per i grandi giacimenti di pirite sfruttati intensamente fino ai primi anni ottanta del XX secolo con numerose miniere. Parte delle dismesse strutture funzionali alle miniere sono state convertite in un vasto complesso museale: il Parco Minerario e Naturalistico di Gavorrano, inglobato nel puù esteso progetto del Parco Tecnologico ed Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane. Ancora oggi il centro conserva le strutture architettoniche tipiche del Medioevo: il castello, gli archi, le porte, le mura e gli ampi palazzi turriti. L'area del Chianti, nella Provincia di Siena, è un'ondulata catena di colline tra le province di Firenze, Siena ed Arezzo. Dal punto di vista geografico i confini del Chianti sono confusi e contesi ma da punto di vista storico, si considera Chianti il territorio dei comuni di Gaiole, Radda e Castellina, ovvero la vecchia Lega del Chianti, poi Provincia del Chianti, compresa nella Provincia di Siena. Con la costituzione della zona vinicola Chianti nel 1932, che comprendeva la sottozona Classico e le zone dell'attuale Provincia di Firenze, si è ampliata la zona geografica. Molte località e perfino un comune (Greve nel 1972 ora Greve in Chianti), con gli anni, hanno anche cambiato toponomastico aggiungendo “in Chianti”. La tradizione gastronomica toscana è molto importante, con piatti tipici come la ribollita, il collo pieno, i fegatini di pollo, la trippa, ovviamente accompagnati da un buon vino rosso. Radda in Chianti ha una conformazione medievale arroccata sul poggio, il suo campanile domina la vallata, le viuzze e le antiche piazzette, le colline coltivate a vite dove viene prodotto il Chianti Classico. A Radda c'è la sede della Fondazione per la tutela del territorio del Chianti Classico, ospitata nel complesso monastico di Santa Maria a Prato, appena fuori le mura del paese. Dalla chiesa del convento proviene un polittico del pittore Neri di Bicci di raro pregio. Le mura con torri ed un cassero del Castello di Volpaia sono ancora in gran parte visibili, mentre altre fortezze, come Albola e Monterinaldi, sono arrivate in avanzato stato di disfacimento. Altri castelli sono stati trasformati in ville signorili o case coloniche. È inoltre possibile incontrare numerose residenze medievali fortificate, ereditate dagli antichi signori dell'aristocrazia guerriera. La Val di Chiana è oggi una zona verdissima, ben coltivata, che si estende da Arezzo fino a Chiusi, circondata da colli e monti inargentati dagli uliveti. Nei primi anni del XVI secolo Leonardo Da Vinci ne tracciò una carta che ci mostra come fosse occupata da un grande lago, di cui restano adesso il lago di Chiusi e il più piccolo lago di Montepulciano. Tutta la storia dell'area è segnata dalle grandi opere di idraulica che furono iniziate dai romani. La carta vinciana ci mostra un primo tentativo di sistemazione idraulica dopo il deterioramento subito dalla zona durante il Medioevo. L'opera di bonifica e l'acquisizione di nuovi terreni agricoli è continuata fino al nostro secolo. Dai pendii e dai crinali si affacciano città d'arte e storia splendide e celebrate, spesso rimaste pressochè intatte come Castiglion Fiorentino, Chianciano Terme, Chiusi, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Montepulciano, Monte San Savino, Sinalunga. Sinalunga, città di tradizioni agricole e ora anche industriali, sta su un'altura che domina la piana della Val di Chiana. La collegiata racchiude opere di Girolamo del Pacchia, Benvenuto di Giovanni e Sodoma. Ai margini dell'abitato si trova la chiesa di San Bernardino, di origine quattrocentesca. Sinalunga non conserva molte tracce delle sue bellissime mura ma è rimasto il Palazzo Pretorio di origine medievale, eretto tra il 1337 e il 1346 e sede dell'autorità civile. La Val di Merse occupa la parte sud-occidentale della Provincia di Siena. Il territorio, abbracciato dalle valli di tre fiumi, il Merse, il Cecina e l'Elsa, alle pendici delle Colline Metallifere, è un'oasi di silenziosi boschi che racchiudono testimonianze storiche ed artistiche: eremi, pievi nascoste, chiese, conventi, castelli, di cui conservano più o meno evidenti i resti gli abitati di Casole d'Elsa, Chiusdino, Radicondoli, Monticiano, Murlo e Sovicille. Tra i prodotti tipici, i più pregiati e rinomati sono i salumi, ricavati dalla carne suina di razza “cinta senese”. Il bosco ricco di querci e castagni regala profumati funghi e castagne dalle quali si ricava la farina utile in varie preparazioni culinarie. L'allevamento ovino, consolidatosi da decenni, arricchisce la produzione di carni e latte dal quale trae origine il Pecorino Toscano. I prodotti che rappresentano sin dall'antichità la tipicità del territorio sono il vino, di cui se ne produce il Chianti Colli Senesi DOCG e DOCG Riserva, Vin Santo DOCG, prodotti e invecchiati secondo le regole del Consorzio del Chianti, e l'olio extravergine d'oliva per il quale numerose aziende rispondono ai requisiti del marchio Terre di Siena DOP. Il territorio comunale di Sovicille si estende dalla Montagnola Senese alla Valle del fiume Merse. Il paesaggio è vario: boscoso nelle zone collinari che si susseguono dal Poggio di Siena Vecchia al Poggio la Torretta e densamente coltivato nelle zone pianeggianti tra Ampugnano ed Orgia.