Scuola Dottorale Di Ateneo Graduate School Dottorato Di Ricerca In

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Scuola Dottorale Di Ateneo Graduate School Dottorato Di Ricerca In Scuola Dottorale di Ateneo Graduate School Dottorato di ricerca in Italianistica Ciclo XXVII Anno di discussione 2016 Vicende del teatro veneziano del Settecento in relazione con l’Istria SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE DI AFFERENZA: L-FIL-LET/13 Tesi di Dottorato di Marijana Milkovic, matricola 955938 Coordinatore del Dottorato Tutore del Dottorando Prof. Tiziano Zanato Prof. Pier Mario Vescovo 5 Sommario 1. Introduzione ................................................................................................................................. 8 2. Accademie e scuole nell’Istria ................................................................................................. 12 2.1. Il Collegio dei Nobili di Capodistria e il Seminario Vescovile di Capodistria .......... 12 2.2. L’Accademia degli Operosi ............................................................................................... 15 2.3. L’Accademia dei Risorti..................................................................................................... 17 2.3.1. Impegno degli accademici per il teatro pubblico di Capodistria......................... 22 2.3.2. L’affitto dell’edificio teatrale per il teatro pubblico ............................................... 27 2.4. Accademia degli Intraprendenti di Rovigno .................................................................. 29 2.5. Accademia degli Intricati di Pirano ................................................................................. 30 3. Girolamo Gravisi. Vita, cultura, teatro. ................................................................................. 31 3.1. Antologia e Storia letteraria dei noti Istriani .................................................................. 42 3.2. L’impegno di Girolamo Gravisi per la biblioteca pubblica di Capodistria ................ 45 3.3. Teatro.................................................................................................................................... 51 3.3.1. Il teatrino privato della famiglia Gravisi ................................................................. 51 3.3.2. La tragedia Merope ...................................................................................................... 56 3.3.3. L’uomo per se stesso ...................................................................................................... 60 4. Dionisio Gravisi ........................................................................................................................ 69 4.1. Teatro.................................................................................................................................... 70 5. Stefano Carli ............................................................................................................................... 72 5.1. Attività teatrale ....................................................................................................................... 74 5.1.1. La tragedia La Erizia, tragedia nuova dedicata alli signori de Voltaire e Rousseau.... 74 5.1.2. Lettere ........................................................................................................................... 75 6. Gian Rinaldo Carli .................................................................................................................... 78 6.1. Pensiero, interessi e conoscenze ............................................................................................ 80 6.2. Teatro ........................................................................................................................................ 83 6.2.1. Pietro Verri e Carlo Goldoni ........................................................................................... 83 6.2.2. Dell’Indole del Teatro Tragico ............................................................................................. 96 6 Iconografia ........................................................................................................................................ 134 Testi .................................................................................................................................................... 141 Girolamo Gravisi: L'uomo per se stesso ....................................................................................... 145 Quattro lettere di Stefano Carli................................................................................................... 154 Gian Rinaldo Carli: Dell’indole del teatro tragico ........................................................................ 163 Bibliografia ....................................................................................................................................... 304 Ringraziamenti ................................................................................................................................. 314 Abstract: ............................................................................................................................................. 316 7 1. Introduzione Prima di affrontare il tema specifico della cultura teatrale a Capodistria, si è reso necessario delineare una cornice di un taglio lievemente più ampio, che consiste nel descrivere l’ambiente culturale e accademico dell’Istria. Questo costituisce il background imprescindibile per intendere e capire che posto assumevano la letteratura e il teatro stesso in un piccolo ambiente non estraneo alle ristrettezze economiche e alla lontananza dai centri di cultura e di teatro del tempo. In questa prospettiva la corrispondenza epistolare, così tipica anche per gli intellettuali del Settecento, ebbe un ruolo non soltanto importante per il mantenimento dei legami tra gli intellettuali ma addirittura cruciale e fondamentale nell’aggiornamento delle informazioni, nello scambio delle notizie e nella circolazione delle idee. Per entrare nel pensiero e nel lavoro degli esponenti della cultura e della ricerca del periodo, criterio necessario per collocare la loro opera e il legame con il teatro, nonché per ambientarlo e trovare il sitz im leben delle opere che uscirono dai loro scrittoi si inizia con la descrizione della vita e del ambiente. Gli autori delle opere teatrali, infatti, erano in gran parte non soltanto creatori della sola vita culturale ma anche i maggiori esponenti del mondo accademico e della vita politica delle cittadine istriane. Diverse accademie diventarono i punti di raccolta e d’incontro per intellettuali, provenienti soprattutto dal ceto dei nobili e dalla sfera ecclesiastica. Anche il puro fatto che alcune 8 delle accademie vennero formate e fondate ed esistessero solamente nel Settecento è non soltanto significativo di per sé, ma diventa anche utile nello sforzo di riuscire a comprendere il pensiero del periodo. Le accademie come centro dell’attività degli intellettuali divennero i punti più vivaci della vita delle cittadine e rappresentarono l’incarnazione del desiderio di produrre, conservare e far circolare il sapere e la cultura. Nella maggior parte dei casi la loro fine coincise ed avvenne in stretto legame con il tramonto della Serenissima. La produzione delle opere teatrali e dei trattati sul teatro ebbe le sue ragioni legate strettamente all’ambiente e all’epoca. La scrittura di questi testi rappresentava per gli autori, uomini tipici del Settecento, un tentativo di misurarsi in tutte le discipline letterarie di moda nel loro periodo, compreso il genere drammatico. Da uomini colti e letterariamente educati non mancarono nel comporre tragedie. Afflitti dal triste fatto che nell’arco di duecento anni le città istriane persero tutto il loro splendore basato sui letterati, molti dei loro sforzi andarono in direzione di recupero di tale fama e gli impegni furono intenzionati a ravvivare lo stato della cultura, teatro compreso. La terza ragione è legata al desiderio sia di fare parte del mondo teatrale veneziano, sia di essere un centro di cultura alla pari. L’Istria però fu abbastanza lontana e distaccata così i letterati istriani restarono solo imitatori e, malgrado le loro grandi capacità intellettuali e prontezza, non si trovarono nella posizione di riuscire a raggiungere il tanto adorato modello. 9 Inizieremo perciò con la presentazione della vita accademica a Capodistria e nei dintorni. Questi circoli videro nascere e raccolsero i maggiori esponenti della vita culturale locale, che seguirono le vivaci situazioni del teatro veneziano del Settecento, si informarono su quello che avevano visto e sentito a proposito, a cosa avevano assistito e non mancarono di diffondere la propria opinione, analizzare e discutere. Girolamo e Dionisio Gravisi, Orazio Fini, Stefano e Gian Rinaldo Carli fecero uscire dai propri scrittoi qualche opera o, in alcuni casi, qualche tentativo di opera teatrale. Sono lavori che raramente uscirono dalle mura cittadine, ma furono utili nelle serate di svago trascorse nel teatrino privato della famiglia Gravisi, dove venivano rappresentate davanti a un pubblico scelto. Presentiamo gli autori e le loro opere, tra i quali in maggior rilievo risulta Gian Rinaldo Carli con il suo trattato Dell’indole del teatro tragico. Discussione fatta nel momento cruciale per la trattatistica teatrale settecentesca che il nobile capodistiano riesce abilmente a inserire nel vivace dibattito veneziano. Il legame con Venezia è forte in tutti gli autori istriani. Inseriamo anche alcuni dati giuntici sul teatro pubblico. Lo scopo di questo lavoro è offrire una panoramica sull’ambiente teatrale nella Capodistria settecentesca,
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