Ju Tarramutu
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IL PUNTO di patrizio iavarone SETTE Che il terremoto in Valle Peligna avesse colpito duro nell’aprile del 2009, se ne erano accorti tutti: il serpente sotto terra aveva fatto tremare anche le nostre mura, le aveva rese inagibili e pericolose, ci aveva costretti a dormire all’addiaccio per setti- mane. In pochi, evidentemente interessati supplemento settimanale anno IV numero 17 di ZAC mensile anno IX a non frantumare una torta mai abbastan- edizioni amaltea raiano tel/fax 0864 72464 [email protected] www.zac7.it za grande, avevano pensato e si erano distribuzione gratuita registrazione trib. di sulmona n. 125 convinti del contrario: così, passando sui diritti dei loro stessi concittadini, alcuni DIFFUSIONE GRATUITA parlamentari si erano adoperati “perché Sulmona non rientrasse nel cratere” e, in Dott.ssa Roberta Romanelli silenzio, avevano permesso che un’oscura manovra, di cui ora ci piacerebbe conosce- consulenza psicologica e psicodiagnostica re gli artefici, escludesse questo territorio Per appuntamento: tel. 339 3160562 dai benefici riservati ai comuni del cratere, Iscrizione all'albo n.1066 del 05/02/2007 sabato 7 maggio 2011 affondandolo nel baratro di una crisi che ha mietuto molte più vittime di quelle che si raccontano. Le sentenze che nei giorni scorsi il Tar del Lazio ha emesso con due anni di pesante ritardo, sono al di là della vittoria pratica e morale, del riconoscimen- to di un diritto, della dimostrazione della ju TARramutu inaffidabilità di istituzioni pur blasonate come la Protezione civile, l’amara con- statazione di aver delegato alla giustizia e alla legge, principi di equità e solidarietà che dovrebbero essere appannaggio della politica. La politica che inganna, mente, copre “oscure manovre” e non alza mai la voce, se dà fastidio al padrone. È la logica dei furbetti, delle convenienze partitiche e di campanile, o, peggio, di quelle del pro- prio orticello; le stesse che hanno spinto 30 operatori su 100 nel Centro Abruzzo, tra professionisti e commercianti, a dichiarare la propria inattività durante i mesi successi- vi al sisma per incassare i pochi spicci (800 euro al mese per 3 mesi) di risarcimento. Se un’istituzione come la Protezione civile, d’altronde, non si fa scrupolo di inventare valutazioni di danni e di condannare un territorio intero ad una lenta agonia, non si sa bene a vantaggio di quali interessi, non ci si può neanche meravigliare di que- sti 30 mendicanti del dolore. Per loro non possiamo che nutrire pietà, alla politica, a partire dal presidente-commissario Chiodi, chiediamo invece uno scatto d’orgoglio e un risarcimento morale ed economico che, ha detto la legge, ci è dovuto. Prima pagina CRONaca Prima pagina CRONaca Licenziati in Prima pagina Il Balilla torna mezza giornata POLITICA a vivere Chiuse le sedi di Sviluppo Italia. I sindacati si Sindaci: un La Fondazione Carispaq lo ha acquistato con dividono sulla Magneti Marelli. Patto per l’intento di farne un centro policulturale. Si guarda SULMONA. Mesi e mesi per ottene- che venerdì scorso hanno ricevuto le alla positiva esperienza del Nuovo Cinema Pacifico. re un posto di lavoro. Mezza giornata lettere di licenziamento. Un record as- l’energia SULMONA. Mentre il Comune sta dazione Carispaq ha firmato proprio per perderlo definitivamente. E senza soluto che mancava e che è arrivato, facendo di tutto per scavare la fossa ieri l’atto d’acquisto di quel che resta poter far nulla per evitare che tutto ciò puntuale, ad arricchire la statistica sul Pioggia di soldi per il al cinema Pacifico, c’è chi va con- dell’immobile, per riportarlo all’antico accadesse. È quello che si è verifica- lavoro e sull’occupazione del territorio risparmio energetico e trocorrente e lavora per far risorgere splendore. Almeno questa è la pro- to ai 19 dipendenti di Sviluppo Italia peligno. Una vertenza partita male e il ricorso a fonti l’altra storica sala cinematografica messa fatta dai consiglieri sulmonesi Abruzzo (5 nella sede di Sulmona), finita peggio con uno scambio fero- rinnovabili per grandi e della città: il cinema Balilla. La Fon- del direttivo della Fondazione, Ar- :. segue a p. 3 piccoli Comuni. :. segue a p. 3 Si chiama “Patto dei sindaci”. È una iniziativa europea legata alla previ- sione 20-20-20 legata al protocollo di Kyoto, mirante a ridurre del 20% le fonti di inquinamento derivanti dai residui dell’energia. L’obiettivo è quello di ottimizzare, anche qui s i del 20%, il risparmio energetico erviz grat e il turismo negli uffici di pubblica utilità, a par- i inte licità per la pubb tire dalle scuole, limitando così le emissioni dannose per la salute e le fonti di inquinamento atmosferico. Tutto mediante progetti tendenti ad Visibilità telescopiche... aumentare gli impianti di energie rinnovabili. In Abruzzo, la gestione Info: 348.7225559 del piano legato al “Patto” è stata :. segue a p. 3 2 sabato 7 maggio 2011 SETTE L’inCHIESTA di patrizio iavarone Il Tar del Lazio accoglie i ricorsi dei Comuni esclusi dal cratere sismico e scopre il grande bluff della Protezione civile. ju TARramutu Roccacasale, Prezza, Sulmona, Raia- rivedere subito quelle carte tutto: l’1 è riferito a danni leggeri, leg- ovvero oltre il 7% a fronte del 5% no, Vittorito, Corfinio, Introdacqua, e se necessario di allargare gere spaccature negli intonaci, cadute necessario. Certo molto più, comun- Cansano, Pettorano e poi Pratola e, quel cratere. E basta legge- di tegole (nessuna prescrizione); il li- que, di quel V grado Mercalli dove i via via, tutti gli altri comuni esclusi dal re i documenti già esistenti, vello 2 corrisponde a danni moderati, tecnici osservavano “rarissime lesioni cratere sismico: le sentenze del Tar per capire che, almeno in lievi lesioni nei muri, notevole caduta di secondo livello prevalentemente su Lazio pubblicate in settimana, dopo Valle Peligna, tutti e dieci i di intonaci, camini che si rovesciano elementi preesistenti”. Così, ancora, due anni di estenuante attesa, han- Comuni ricorrenti hanno il sopra il tetto e lo danneggiano (inagi- Cansano su 400 unità (50 delle quali no scoperto uno dei più grandi bluff diritto di essere aggiunti ai bilità di tipo A, per intendersi); il livello già diroccate), 133 (il 33,25%) han- del terremoto di aprile 2009. Quello 58 già selezionati da Berto- 3 corrisponde a danni gravi, gravi le- no subito danni almeno di livello 2 e giocato, alle spalle dei diritti dei ter- laso. I parametri, questa vol- sioni nei muri che possono pregiudi- 54 (il 13,5%) di livello 3, 4 e persino remotati, rimasti invisibili finora, dalla ta, li indica lo stesso Tar che carne la stabilità degli edifici ma ripa- 5, sempre secondo il metodo Molin. Protezione civile con la complicità di applica alla scala Mercalli rabili, con conseguente recuperabilità Così anche a Raiano (il 32% di dan- una classe politica inesistente. È sta- tecnici della Protezione civile parlano (empirico) il metodo Molin (statistico). degli edifici (inagibilità di tipo B e C), il ni di livello uguale e superiore al 2), ta la giustizia, alla fine, a rispondere di «leggere lesioni enfatizzate dagli ac- Perché un Comune sia inserito nel livello 4 ricomprende gravissime lesio- Prezza, Pratola e tutti i paesi, almeno alle migliaia di cittadini scesi in piazza compagnatori e di dubbi crolli». Quel cratere è necessario che abbia subìto ni nei muri, crolli parziali, tali da non della Valle Peligna che, sostengono il 9 giugno di due anni fa, quando le sorriso spocchioso di “capetti cittadi- un danno pari almeno al VI grado del- rendere recuperabili gli edifici (inagi- gli avvocati, rientrano tutti abbon- scosse si avvertivano ancora e quando ni” tra le periferie delle campagne e la scala Mercalli che tradotto nel meto- bilità E) e il livello 5 è riferito a crolli dantemente nei parametri del crate- un aiuto avrebbe potuto evitare tante del dolore, però, ora è sparito in fretta: do Molin, significa danni di livello 1 al pressoché totali (inagibilità F). Basta re. A rifare i conti precisi, a meno di vittime nell’economia. «Una sorta di il Tar ha intimato al commissario per 50% o di livello 2 al 25% o ancora di insomma che vi siano il 25% di danni un accanimento terapeutico contro il oscurità procedimentale – ha messo la ricostruzione, oggi Gianni Chiodi, di livello 3 al 5%. I livelli Molin sono 5 in di tipo A sull’intero patrimonio abita- nostro territorio (con la scelta di ricor- nero su bianco il Tar – indici sintoma- tivo o il 5% di B o di C, cumulabili rere ad esempio al Consiglio di Stato tici del non corretto esercizio del pote- con E e F, perché un Comune abbia e allungare i tempi), dovrà essere ora re sotto il profilo del difetto di motiva- I 10 Comuni della diritto a rientrare nel cratere sismico. il commissario Gianni Chiodi; ma zione, della illogicità manifesta, della A Sulmona, ad esempio, dove il patri- al di là delle percentuali e delle sue erroneità dei presupposti di fatto, della Valle Peligna che monio abitativo è di 4.223 edifici (dati variegate interpretazioni è il ricono- incoerenza della procedura valutativa Istat 2001) i contributi riconosciuti scimento politico di un disagio che il e dei relativi esiti e della correttezza del avevano chiesto giustizia sono ad oggi 678 (il 16%, escluden- territorio grida a gran voce, usando, procedimento applicativo». Un presa do però gli edifici pubblici), di cui 302 purtroppo di fronte all’inconsistenza in giro a leggere le carte, dove Comuni al tribunale amministrativo di tipo B, C ed E (cioè di livello 3 e della classe dirigente, il megafono del neanche monitorati sono rientrati nel 4 secondo la classificazione Molin), tribunale. cratere e altri, con cospicue documen- hanno ottenuto tazioni dei danni, neanche valutati.