<<

LIZZANI, LOY la memoria, la militanza ,la nuova Italia,il cuore e il coraggio-

CARLO LIZZANI. Esordisce con ACTHUNG BANDITI, la lotta di alcuni operai di fabbrica contro i nazisti, quindi tanti altri film che vedono come argomentazione la seconda guerra mondiale, a partire da CRONACHE DI POVERI AMANTI, con MASTROIANNI, storia di un piccolo quartiere fiorentino, dei suoi giovani amori, dei fascisti, e antifascisti, in lotta tra loro e spesso anche appartenenti ad una stessa famiglia. L'ORO DI ROMA, narra la deportazione dei ebrei del ghetto della capitale, dopo che gli amici di Hitler gli avevano tolto ogni avere- Lo splendido e scomparso PROCESSO DI VERONA in cui SILVANA MANGANO nel ruolo di EDDA MUSSOLINI, cerca inutilmente di salvare il marito GALEAZZO CIANO, per il padre Benito un traditore, dalla fucilazione, quindi sempre il duce, in MUSSOLINI ULTIMO ATTO,con ROD STEIGER nella parte del dittatore fascista e LISA GASTONI,che interpreta l'amatissima CLARETTA, durante gli ultimi giorni di BENITO, la tentata e non riuscita fuga all'estero, l'uccisione, e i corpidei due amanti morti, alzati come trofeo in PIAZZALE LORETO. E ancora guerra, per altre vie, in FONTAMARA dal bellissimo libro di IGNAZIO SILONE,e UN ISOLA,storia del confino di GIORGIO AMENDOLA, insieme ad altri politici ed intellettuali di sinistra antifascisti. , con CARLA GRAVINA, è la storia di una ragazzetta minorenne che scopre la durezza della vita, fino a tentare il suicidio, che non le riuscirà. Alla fine però, troverà l'amore vero. In LUCIANO LUTRING, racconta la storia del famoso ladro gentiluomo rapinatore di banche, morto qualche anno fa. In SAN BABILA ORE VENTI, denuncia la violenza di un gruppo di giovani neofascisti, ignoranti e annoiati della MILANO bene. Ma il suo capolavoro è LA VITA AGRA, del 1964 tratto dallo scrittore e giornaista LUCIANO BIANCIARDI, con l'onnipresente in quegli anni UGO TOGNAZZI, che addetto alla cultura in una fabbrica di un piccolo paese e rimosso dal suo incarico, si trasferisce in un grande palazzo milanese, sede della stessa multinazionale,e padrona della fabbrica in cui lavorava, promettendo vendetta e giurando di farla saltare in aria.Conosciuto GIOVANNI RALLI , innamoratosi, sposatosi, e bisognoso di soldi lascia ogni proposito violento, e diventa un buon lavoratore borghese obbediente come tutti gli altri . Dopo discreto sceneggiato televisivo in cui denuncia la figura della falsa santona, l'ultimo lavoro che vale la pena ricordare è , dove MASSIMO GHINI, interpreta ROBERTO ROSSELLINI e GIANCARLO GIANNINI , SERGIO AMIDEI, ideatori di ROMA CITTA' APERTA,e la loro difficile strada per riuscire a fare il film, considerato oggi, il manifesto mondiale del NEOREALISMO. LIZZANI fu sempre uomo sinceramente appassionato, politicamente e socialmente, difensore strenuo di quelli che erano appassionati nelle loro battaglie come lui,intellettualmente onesto e coraggioso, anche negli ultimi momenti di vita, quando si uccise buttandosi dalla finestra del suo appartamento.-

NANNI LOY LOY dopo aver iniziato la carriera con SORDI, in IL MARITO, uno dei tipici personaggi dell'attore romano in cui ALBERTONE non troppo avvezzo al matrimonio, cerca di difendersi dalle paturniedi moglie e suocera, passa come LIZZANIa raccontare la guerra- Lo fa attraverso la lotta partigiana, e popolare con due grandissimi capolavori: UN GIORNO DA LEONI con RENATO SALVATORI, e LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI, toccante atto d'amore verso quei napoletani che alla fine della guerra liberarono la città dagli ultimi invasori fascio- nazisti,a partire da bambini piccoli e ragazzini, che ci lasciarono la pelle.E nel nome di questo sacrificio, e di tutti quelli che morirono per un paese libero, con un futuro luminoso, ci racconta, trascorsi i grandi frenetici anni sguaiati del boom, la delusione umana e intellettuale, attraverso uno splendido MANFREDI, in IL PADRE DI FAMIGLIA. L'attore ciociaro interpreta il ruolo di un architetto idealista sconfitto dalla frenesia del denaro, e dall'abuso edilizio che a Roma, assomigliava a quello napoletano raccontato da ROSI, in LE MANI SULLA CITTA'.Accanto a MANFREDI, nel ruolo determinante della moglie, una delle attrici americane più affascinanti del mondo: LESLIE CARON- Ma è nel 1972, che giunge in LOY la denuncia più forte di tutte, con DETENUTO IN ATTESA DI GIUDIZIO. L'attore romano interpreta anch'egli un architetto, che viene ingiustamente accusato di aver progettato un ponte crollato, che ha provocato dei morti.da anni, giungono anche al punto di suicidarsi. FILM PREVEGGENTE, se si pensa, che solo dieci anni dopo la sua uscita,ci fu il tragico caso di ENZO TORTORA, sbattuto completamente innocente in carcere per colpa di una giustizia incompetente,e che in carcere si beccò il cancro, che lo portò alla morte, quasi subito dopo essere stato assolto, assolutamente estraneo al fatto.Degli ultimi film, alcuni veramente bruttini, l'unico che vale la pena ricordare è MI MANDA PICONE, con GIANNINI e una bravissima LINA SASTRI, che racconta alla perfezione le parti più oscure di Napoli.Musiche, PINO DANIELE-