REPLAY 00.Indd
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FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO www.fip.it Tecnica Numero 0 Fondamentali - Settore Giovanile Arbitri Esercizi Il Comitato Italiano Arbitri: Modello di allenamento integrato: cos’è e com’è strutturato 36 la costruzione degli esercizi 4 di Tiziano Zancanella di Andrea Capobianco Progetto Azzurri 7 3366 Lavoro di squadra guardando al futuro di Paco Torres 8 Cose dell’”Altro Mondo” 10 di Giovanni Lucchesi Esercizi di tiro 12 La meccanica del triplo arbitraggio Squadre Senior di Silvio Corrias 38 Editoriale Il pick and roll centrale: letture e spaziature 14 Domande e risposte 41 A Febbraio nasceva “Re.Play”, il di Simone Pianigiani Dirigenti nuovo strumento ideato per comu- Marketing evolution: la seconda nicare le iniziative più interessan- ti promosse dalla FIP. Nove mesi fase del progetto dell’Ufficio più tardi la newsletter federale Marketing e Comunicazione 42 si espande e cambia volto: nasce Simone Pianigiani: così “Re.Play-Tecnica”, il nuovo Coach per un giorno in FIP 44 progetto che scaturisce dalla vo- lontà di coinvolgere sempre di più Minibasket i tanti “attori protagonisti” della Minibasket presente e futuro 46 FIP e dalla necessità di aprire una di Eugenio Crotti finestra di confronto fra tutte le componenti del movimento, quali 1144 Il Settore Minibasket allenatori, arbitri, dirigenti, pre- nel Progetto Azzurri 2011-2012 48 paratori fisici, giocatori ed istrut- di Maurizio Cremonini tori minibasket. “Replay-Tecnica” Giochi per tiri Vetrina rappresenta, quindi, il prodotto e negli ultimi secondi 24 Il Campionato DNA: la sintesi dell’integrazione e della di Lionel Hollins novità e prospettive 50 collaborazione tra i Settori fede- di Furio Steffè rali, esplicita l’unicità della Fede- Preparatori Fisici razione. Medici - Fisioterapisti Basket per tutti Non è solo un mezzo per fornire La pallacanestro moderna: III° World Deaf Basketball un costante monitoraggio sulle tecnica, tattica ed atletismo 28 Championship-Palermo 2011 52 news federali e per focalizzare le di Francesco Cuzzolin di Massimiliano Bucca attività maggiormente sensibili al nostro pubblico, ma si trasforma L’allenamento funzionale 30 Re.Play News in uno strumento che valorizza di Matteo Panichi a cura dell’Ufficio Stampa FIP 54 tutto il movimento della nostra pallacanestro e dà voce a chi ne La disorsione alla caviglia: Due palleggi con... fa parte. dalle evidenze scientifiche Luca Colombo: Facebook all’esperienza sul campo 34 ed il basket 56 Dino Meneghin di Piero Benelli di Giorgio Gandolfi 2 FEDERAZIONE ITALIANA Tecnica PALLACANESTRO FEDERAZIONE 3 ITALIANA PALLACANESTRO Tecnica GIOVANNI PICCIN Re.Play Tecnica: una novità per gli allenatori e per tutti i settori LA FEDERAZIONE, con l’impulso dei ai preparatori fisici, agli arbitri ed propri settori tecnici e con la pre- ai dirigenti. Lo scopo, per quan- ziosa collaborazione di Giorgio Gan- to riguarda gli allenatori, è fornire dolfi, già co-organizzatore del Clinic loro a qualsiasi livello, informazioni Internazionale di Pesaro 2011, ha tramite argomenti tecnici curati da ritenuto utile proporre una newslet- allenatori di provata esperienza, so- Inizia ad allenare nel 1976. Nel 1991 ter Re.Play con ampia sezione tecni- prattutto italiani, ma anche interna- è vice allenatore della Nazionale Ca- ca. La newsletter è scaricabile senza zionali. Mi auguro possiate apprez- detti, oro agli Europei, mentre nel costi dal sito della Federazione e si zare ed utilizzare al meglio questa 1992 vince l’oro al I° Campionato rivolge in particolar modo agli al- newsletter digitale, una novità in Europeo Under 22. Da assistente al- lenatori, agli istruttori minibasket, questo campo. lenatore della Nazionale A Maschi- le vince l’argento agli Europei nel 1997, l’oro all’Europeo del 1999, il bronzo agli Europei 2003, l’argento Olimpico nel 2004 e l’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 2005. Dal 2009 è Presidente del Comitato Nazionale Allenatori. Il Clinic Internazionale CNA 2011 “Giovanni Papini” al Palasport di Pesaro Una lezione di Ettore Messina Re.Play Tecnica - numero 0 News letter Area Marketing Eventi Comunicazione FIP Progetto Grafico e Coordinamento di Produzione Giorgio Gandolfi Foto: Archivio FIP/Ciamillo-Castoria; Joe Murphy/NBAE-GettyImages Federazione Italiana Pallacanestro Via Vitorchiano, 113 - 00189 Roma www.fip.it - [email protected] [email protected] LEGENDA Movimento giocatore Blocco Blocco e giro Palleggio Passaggio Tiro senza palla 1 1 X1 C Passaggio Difensore Allenatore Zona di competenza Sedia o Cono consegnato 4 FEDERAZIONE Fondamentali ITALIANA e settore giovanile Tecnica PALLACANESTRO Modello di allenamento integrato: la costruzione degli esercizi ANDREA CAPOBIANCO Assistente a Battipaglia in A2 nel 1994, capo allenatore a Salerno dal 1997 al 2000, assistente in A1 ad Avellino nel 2000, di nuovo a Salerno come head coach dal 2002 al 2005. Nel 2005/06 è capo allenatore in A1 ad Avellino, poi a Jesi in A2 (vince la Coppa Italia di Legadue nel 2008). Nel 2008/09 allena la Bancatercas Teramo in Serie A, vincendo il premio come “Miglior tecnico”. Nel 2009 gli viene assegnato anche il Premio Reverberi. E’ Formatore Nazionale CNA e Formatore Minibasket. Dal 2011 è Responsabile Tecnico delle Nazionali Giovanili per il Settore Squadre Nazionali Maschili ed anche Responsabile Tecnico del CNA. QUEST’ARTICOLO descrive un modello di allenamento per formare giocatori capaci di scelte autonome, all’interno di un gioco la cui essenza è la capacità di stare insieme collaborando. Formare cui credo, fondamentale è l’integrazio- della scelta dello strumento tecnico giocatori significa unire i concetti di ne tra capacità tecnico/tattica (livello adatto per il miglior vantaggio possibi- autonomia e collaborazione, con una tecnico), capacità fisica (livello fisico) le, finalizzato al bene di tutta la squa- formula in cui l’autonomia è inconce- e capacità psicologica(livello psicolo- dra. Nella mia esperienza ho trovato pibile, se non al servizio della collabo- gico). Il livello tecnico è costituito da vari testi che descrivono i fondamen- razione. Vogliamo, quindi, formare gio- due parti: la tecnica e la tattica. tali in modo chiaro, ma pochi scritti catori autonomi, capaci di affrontare La tecnica è l’insieme dei fondamentali e, soprattutto, non abbastanza chiari, e risolvere le situazioni di gioco per che i giocatori devono essere capaci di su quello che definisco i “fondamentali il bene della squadra (collaborativi), eseguire, lettere che formano parole, della tattica”. Se la tattica coincide con con l’ausilio dello strumento tecnico (i poi frasi per concretizzarsi in discorsi la capacità di scegliere, cosa serve ad fondamentali ). Il vantaggio che in at- nel “linguaggio” comune che è il ba- un giocatore per scegliere? Allenando tacco si cerca o si costruisce, si conse- sket. La tattica è come le parole che giocatori di diverso livello sono stato gue con la collaborazione di tutti e per non stanno insieme per caso , ma sono sempre attratto dalla capacità di alcu- questo motivo la scelta, pur essendo scelte in modo automatico e consa- ni di guardare, di ascoltare, di parla- autonoma, deve essere la migliore per pevole per affermare un’idea, anziché re, di avvertire e segnalare la propria e tutta la squadra. Nell’idea di basket in un’altra. La tattica focalizza il livello l’altrui presenza attraverso il tatto. Mi FEDERAZIONE 5 ITALIANA PALLACANESTRO Tecnica sono reso conto che, ferme restando le Lo spazio/tempo definiscono il dove più utile a lui, alla squadra ed al capacità tecniche e fisiche, giocatori, ed il quando è possibile costruire un giocatore stesso. che possiedono quei requisiti ad un li- vantaggio in difesa ed in attacco. vello più alto, avevano più potenzialità Autonomia e collaborazione sono i Esercizio Uno di migliorare le loro capacità di scelta concetti che nello schema si collocano Il giocatore 1 passa a 2 e sale per ri- (=tattiche) per conquistare il vantag- al livello più alto, perché definiscono cevere: quando ha ricevuto, se la linea gio. Tutte queste capacità confluiscono la mia visione della pallacanestro che di penetrazione è aperta conclude, se in un concetto che chiamiamo lettura. vuole formare giocatori capaci in ogni la linea di penetrazione è chiusa dal E’ il risultato sul lavoro delle abilità, gesto di essere al servizio della squa- coach, 1 ripassa a 2 e si muove in al- di cui ho parlato, e portano il gioca- dra. Ciò che affermo fa parte di una lontanamento. Il giocatore 1 penetra tore a saper scegliere, alla possibilità scelta: so che questo può non essere solo quando ha la linea di penetrazione cioè di concretizzare la capacità tat- condiviso perché il giocatore “egoista” aperta (diagr. 1). tica. Queste considerazioni mi hanno è spesso considerato una risorsa. portato a definire i fondamentali del- A questo livello le visioni si differen- Cosa insegniamo: la tattica: guardare, ascoltare, parlare, ziano: il tentativo che porto avanti è A guardare toccare, perché queste azioni aiutano il quello di affermare la visione in cui A leggere lo spazio vantaggioso nel giocatore ad interpretare le situazioni credo, senza demonizzare quella diver- tempo giusto di gioco per scegliere tatticamente ciò sa, ritenendo una risorsa importante A scegliere (con quale mano partire in che è giusto fare in autonomia per il il giocatore che prende iniziativa in base alla posizione/lato del coach) bene della squadra (=collaborazioni). modo autonomo per mettere la sue La tecnica della presa e della partenza Quello descritto è il primo livello da capacità a disposizione della squadra. tener presente nel mio sistema di al- Ultimo livello che considero è quello lenamento. Successivo è il livello che che tiene conto del fatto che al di là definisco vantaggio. Come si vede nel della tecnica e della tattica noi ci pren- disegno 1, che riproduce una struttura diamo cura di esseri umani: definisce il gerarchica, questo concetto occupa un tipo di giocatori, il tipo di squadra , il livello superiore, perché è più ampio tipo di allenatori ed il tipo di relazioni e contiene tutto quello che abbiamo fra allenatore-giocatore-squadra.