Scarica Direttamente L’Intreccio Tra Crisi Economica E Crisi Dello Stato
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fondazione MAGNA CARTA RIFORME: ULTIMA CHIAMATA Analisi e proposte per la modernizzazione dello Stato Centro Studi FMC Osservatorio politico sulla crisi di sistema fondazione MAGNA CARTA RIFORME: ULTIMA CHIAMATA Analisi e proposte per la modernizzazione dello Stato A cura di Antonio Pilati e del Centro Studi Fondazione Magna Carta Osservatorio Politico Sulla Crisi Di Sistema 2014 Fondazione Magna Carta Via Simeto, 64 00198 Roma Tel.06-4880102 Fax. 06-48907202 E-mail: [email protected] www.magna-carta.it Finito di stampare nel mese di giugno 2014 da Grafica Di Marcotullio - Roma INDICE INTRODUZIONE AL VOLUME 9 di Margherita Movarelli PREFAZIONE 11 di Antonio Pilati LA RIFORMA DELLO STATO COME PROBLEMA STORICO: CONSIDERAZIONI SULLA CULTURA DI GOVERNO NELL’ITALIA UNITA 19 di Andrea Guiso 1. Premessa 19 2. La cultura politica dell’Italia unita e il problema dello Stato 22 3. Mito e realtà dello “Stato nuovo” fascista 27 4. Lo Stato dei partiti, tra rottura e continuità 29 5. Costituzione politica e costituzione economica: dalla differenza all’identità 32 6. Il sistema politico tra Prima e Seconda Repubblica. Dall’autoriforma al vincolo esterno di riforma 36 7. Poteri senza Stato 38 LE BASI SOCIALI DELLO STATO ITALIANO 41 di Lodovico Festa LA CRISI DELLA SOVRANITÀ POLITICA NEL SISTEMA ITALIANO 51 di Adriano Soi IL DEBITO COME VINCOLO ALLO SPAZIO DI MANOVRA DELLO STATO ITALIANO NEL CONTESTO EUROPEO: MOTIVAZIONI E PROSPETTIVE 59 di Michele Fratianni, Paolo Savona e Antonio Maria Rinaldi 1. Alcune considerazioni sul debito pubblico 59 2. I modi per risolvere il problema del debito pubblico 60 2.1 Monetizzazione del debito e inflazione 61 2.2 Ricorso alla fiscalità 62 2.3 Rinegoziazione e default 63 3. La nostra proposta in breve. Motivazioni 64 4. Punti essenziali della proposta 65 5. Dettaglio della proposta 67 6. Probabili effetti della rimodulazione del debito pubblico 68 IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI E LE DOTTRINE DEL FEDERALISMO 71 di Stefano Bruno Galli 1. Un’occasione perduta 71 2. L’orco e la befana 76 3. Il Leviatano e l’Idra 80 4. Da Minghetti all’età fascista 84 UN VICOLO CIECO CHIAMATO SECONDA REPUBBLICA 97 di Mario Barbi 1. Premessa 97 2. Verso il “sistema” della Seconda Repubblica 98 3. Gli elementi costitutivi del nuovo sistema 100 3.1 Democrazia dei cittadini: bipolarismo, maggioritario, alternanza 100 3.2 Lo squilibrio dei poteri: l’abolizione dell’immunità e il primato della magistratura 103 3.3 Un “vincolo esterno” sempre più stretto 106 3.4 Il mito federalista, il presidenzialismo regionale e la riforma del titolo V 108 3.5 Il Capo dello Stato, un ruolo nuovo 109 3.6 Le riforme mancate e bocciate 111 4. La nostra “democrazia reale” 112 5. Oltre il vicolo cieco dei soggetti falliti 115 AMMINISTRAZIONE DELLO STATO E RUOLO DELLA POLITICA: AUTONOMIA, EFFICIENZA, CORRUZIONE 117 di Francesco Verbaro 1. La riforma della pubblica amministrazione 117 2. Stato, potere legislativo e diritto amministrativo: tra crisi e paradossi 118 2.1 Policentrismo e polimorfismo del sistema amministrativo italiano 118 2.2 Il livello statale di governo tra crisi e centralizzazione 120 2.3 La crisi della legge 122 2.4 La crisi del diritto amministrativo 123 2.5 Il rapporto tra politica e amministrazione 124 3. Il concetto di pubblica amministrazione: un fenomeno in evoluzione 126 4. I processi di rafforzamento dell’autonomia e la crisi dei meccanismi di “accountability” 128 5. La frammentazione delle funzioni 129 6. Il rapporto di lavoro tra contrattualizzazione, management e vincoli pubblicistici 131 7. La dirigenza delle pubbliche amministrazioni 133 8. La digitalizzazione nella PA 135 9. Il decentramento amministrativo in un contesto federale 137 10. La crisi del debito sovrano e lo scenario economico finanziario 139 11. Riforma e ridisegno 141 12. Verso una pubblica amministrazione orientata alla performance 143 13. Prospettive 145 L’EQUILIBRIO TRA I POTERI DELLO STATO: MAGISTRATURA E POLITICA 147 di Vincenzo Nico D’Ascola 1. Premessa 147 2. Politica e magistratura. Le funzioni 148 2.1 Formazioni politiche, Parlamento e funzione legislativa 148 2.2 La funzione giurisdizionale 150 3. Disposizioni e norme. L’interpretazione 151 4. Un caso recente: ancora sull’art. 500 c.p.p. 154 5. La Corte costituzionale ed il Parlamento. Un breve cenno 155 6. Qualche considerazione conclusiva 157 STATO E PESO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA 159 di Antonio Laudati 1. La mafia: Genesi, tipologie ed evoluzione 159 2. Perché la cosiddetta “Mafia spa” è l’impresa più forte del mercato in un contesto di profonda crisi economica 164 3. La Mafia più forte contro la crisi economica 168 4. L’arrivo delle “Nuove Mafie” straniere in Europa 171 5. Il concorso esterno in associazione mafiosa. La zona grigia della Mafia 175 TENTATIVI E FALLIMENTI DI RIFORMA ISTITUZIONALE IN ITALIA: UNA RICOSTRUZIONE STORICA 181 di Ugo Finetti L’ITALIA E L’EUROPA 199 di Carlo Jean 1. Considerazioni introduttive 199 2. Il ridimensionamento del ruolo dell’Europa nel mondo 200 3. Progetto europeo e processo d’integrazione europea fra sovranità degli Stati e sovra-nazionalità 202 4. La questione tedesca 203 5. La lotta fra sovranità e integrazione è influenzata dalla dimensione strategica del tempo 205 6. Interesse comune europeo e interessi nazionali 205 7. Gli scenari del futuro dell’Eurozona e dell’UE 209 8. Rapporti transatlantici e TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) 211 9. L’Europa della difesa e l’industria europea degli armamenti 213 10. Geopolitica dell’Italia e posizione del nostro Paese in Europa 217 UNA RIFORMA POSSIBILE: IL SEMIPRESIDENZIALISMO D’OLTRALPE 221 di Ida Nicotra 1. La democrazia presidenziale, il prototipo statunitense 221 2. Il modello semipresidenziale in Francia 226 3. La forma di governo nei Paesi dell’America Latina, le disfunzioni del presidenzialismo 231 4. Le virtù dei modelli “impuri” di derivazione presidenziale e parlamentare 234 5. Possibili alternative al sistema presidenziale nei Paesi dell’America Latina 236 6. Rientrando in Italia 239 LE FORME DEL POTERE ESECUTIVO IN GRAN BRETAGNA, GERMANIA E FRANCIA 247 di Gabriele D’Ottavio 1. Introduzione 247 2. Il «modello Westminster» in Gran Bretagna 248 3. La «democrazia del cancelliere» in Germania 253 4. Il semipresidenzialismo della V Repubblica francese 258 5. Conclusione 264 LA GRANDE INCOMPIUTA ITALIANA: UNA PROPOSTA PER RICOSTRUIRE LO STATO E TAGLIARE LE RENDITE 265 di Luca Antonini 1. La grande incompiuta che impedisce di ristrutturare la spesa pubblica italiana 265 2. Tra le tante ombre non mancano le luci: non abbandonare ma riformare il sistema decentrato 269 3. Riflessioni sulle origini dell’“albero storto” della finanza pubblica italiana 270 4. Una strada per razionalizzare il federalismo all’italiana 273 5. Conclusioni 280 CONSIDERAZIONI SUL REGIME DELL’AUDIOVISIVO IN ITALIA: SPUNTI CRITICI ED IPOTESI DI RIFORMA 281 di Gian Michele Roberti 1. Premessa: giurisprudenza costituzionale e innovazione tecnologica 281 2. Evoluzione tecnologica e regolamentazione 284 2.1 La Direttiva SMA 284 2.2 L’evoluzione dell’ordinamento nazionale 288 3. Spunti di riflessione ed ipotesi di riforma 294 3.1 Premessa: il compito del regolatore in ambiente inter-piattaforma 294 IL VALORE AGGIUNTO DELLA FAMIGLIA NELLE RELAZIONI SOCIALI: PROCESSI, POLITICHE, RISULTATI 303 di Giovanna Rossi 1. Premessa: il difficile trade-off tra crisi e famiglie 303 2. Il capitale sociale delle famiglie: una ricchezza per le stesse famiglie e per la società 304 2.1 Il capitale sociale specifico delle famiglie 306 2.2 L’associazionismo familiare e il capitale sociale 307 3. Le politiche sociali per la famiglia 309 3.1 Il Piano nazionale per la famiglia 311 4. La genitorialità: una sfida cruciale per le risorse familiari e per le politiche sociali 313 4.1 Il denaro 314 4.2 Il tempo 315 4.3 I servizi 316 POSTFAZIONE 319 di Gaetano Quagliariello INTRODUZIONE AL VOLUME di Margherita Movarelli* Lo Stato è, se correttamente amministrato, il fondamento della società, della cooperazione e della civiltà umane. Esso è lo strumento più benefico e utile negli sforzi dell’uomo per promuovere la felicità e il benessere umani. Ma è soltanto uno strumento e un mezzo, non il fine ultimo. Ludwig von Mises, Lo Stato onnipotente, 1944 ra i temi che la Fondazione Magna Carta ha più a cuore, sin dalla sua nascita, c’è sicuramente quello delle riforme necessarie al nostro Stato per essere più Tefficiente e al passo con i tempi. Nel gennaio del 2003, Magna Carta ha inaugurato la sua attività proprio con un seminario a porte chiuse per discutere della revisione costituzionale sulla forma di governo, a partire dai disegni di legge che erano stati presentati dal centrodestra e dal centrosinistra. Già allora, era forte e condivisa la consapevolezza della necessità, anzi, dell’urgenza, di mettere mano all’architettura dello Stato. Sin da subito, è emersa anche la complessità del tema, che si rifrange in una miriade di sfaccettature, di filoni, di conseguenze. Riformare lo Stato, in effetti, significa comprendere le ragioni storiche alla base dell’attuale assetto e i punti su cui intervenire per modificarlo; significa, dunque, ripensare le sue istituzioni – politiche, sociali ed economiche – nel nuovo contesto locale e globale; ristabilire l’equilibro tra i diversi poteri laddove esso risulta essere sbilanciato; interrogarsi sul rapporto con l’Europa e ridefinire le linee strategiche della nostra azione nel panorama internazionale; capire cosa non funziona nel meccanismo statale e porvi rimedio; e ancora, individuare la spesa improduttiva per ridistribuire in maniera più oculata le risorse sempre più scarse. Ecco perché, nei suoi oltre dieci anni di attività, più che di riforma al singolare, la Fondazione Magna Carta, con i suoi esperti, si è chiesta come portare a termine una serie di riforme al plurale. Le numerose iniziative – studi, seminari, convegni – organizzate per sensibilizzare l’opinione pubblica e influenzare i decision makers, sono state sempre animate dalla convinzione che la ricerca, l’approfondimento, la conoscenza delle complesse questioni che riguardano il funzionamento dello Stato siano condizione necessaria e sufficiente per una politica in grado di assolvere al meglio i propri compiti.