Download (4MB)

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Download (4MB) Foto di copertina A sinistra, dall’alto in basso: fronte del paleodelta di Cugnasco; vista sul fondovalle del Bellinzonese dal monte di Parusciana, sopra Claro; vista sul fondovalle della Riviera dal monte di Parusciana, sopra Claro. A destra: vista sulla parte bassa del Piano di Magadino da sopra Progero. Tutte le foto sono dell’autore. Indice -VII- Indice 1 Introduzione generale 1 1.1 Contesto dello studio 1 1.2 Obiettivi generali 2 1.3 Organizzazione del rapporto 2 2 Area di studio e caratteristiche dei siti studiati 3 2.1 Situazione geografica 3 2.2 Le condizioni strutturali 6 2.2.1 Contesto tettonico e petrografico 6 2.2.2 Origine delle sorgenti di gas nel bacino superiore del Lago Maggiore 9 2.3 Geologia del Messiniano, Pliocene e Quaternario 10 2.3.1 Contesto globale 10 2.3.2 Stato delle ricerche sul Quaternario recente nella Valle del Ticino 11 2.3.3 Origine dei laghi sudalpini 12 3 Aspetti teorici e metodi di studio 17 3.1 Quadro cronostratigrafico di riferimento 17 3.2 Metodi di studio 22 3.2.1 Analisi sedimentologica di materiali sciolti 22 3.2.2 Datazioni numeriche al radiocarbonio 22 3.2.3 Analisi morfometrica dei coni di deiezione 22 3.2.4 Analisi delle carte storiche 24 4 Stratigrafia, paleoambienti e morfodinamica della piana fluvio-deltizia del Ticino dall’Ultimo Massimo Glaciale a oggi 27 4.1 Risultati: dal fondo roccioso alla superficie 27 4.1.1 Contesto generale e dati disponibili 27 4.1.2 Conoscenze attuali sul riempimento della Valle del Ticino 27 4.1.3 Datazioni numeriche al radiocarbonio 40 4.1.4 Analisi morfometrica dei coni di deiezione 43 4.2 Discussione: evoluzione della piana del Ticino dall’UMG a oggi 48 4.2.1 Stadi di ritiro del ghiacciaio del Ticino 48 4.2.2 Un bacino lacustre liberato dal ritiro glaciale 52 4.2.3 La Valle del Ticino durante il Tardoglaciale: una successione di bacini lacustri 54 4.2.4 La progradazione del delta del Ticino 57 4.2.5 Dinamica sedimentaria tardoglaciale e olocenica 59 -VIII- Indice 5 Storia sedimentologica e paleoambientale delle Bolle di Magadino 63 5.1 Risultati: il contesto paleoambientale di evoluzione delle Bolle di Magadino 63 5.1.1 Litostratigrafia del delta del Ticino 63 5.1.2 Cronologia e tassi di accumulazione dei sedimenti 66 5.1.3 Analisi delle carte storiche 68 5.2 Discussione: evoluzione del delta del Ticino dall’Epoca Romana a oggi 79 5.2.1 Progradazione del delta del Ticino dall’Epoca Romana 79 5.2.2 Funzionamento idrosedimentario del fiume Ticino 83 6 Conclusioni generali e prospettive di ricerca 91 6.1 Conclusioni generali 91 6.1.1 Evoluzione della pianura fluvio-deltizia del Ticino dall’UMG a oggi 91 6.1.2 Storia sedimentologica e paleoambientale delle Bolle di Magadino 92 6.1.3 Evoluzione dell’ambiente fluviale e dinamiche territoriali 93 6.2 Prospettive di ricerca future 93 Ringraziamenti 95 Referenze bibliografiche 97 Carte storiche 111 “Qui si rivede l’antica natura come esisteva migliaia di secoli fa, prima che l’uomo si stabilisse sulle rive del fiume e dei ruscelli che vi affluiscono. Come ai tempi dei plesiosauri, la terra e l’acqua si confondono in una specie di caos. Banchi di fango e isolotti emergono qua e là; a malapena distinguibili dall’acqua che vi si addentra, come lei brillano e riflettono le nuvole del cielo; specchi liquidi si stendono fra questi isolotti, ma mescolati con il fango del fondo: sono essi stessi fango, ma più fluido della melma delle rive. Da ogni parte si è circondati da terre in formazione, eppure è già come se fossimo in mezzo al mare, tanto la superficie del suolo è uniforme e l’orizzonte regolare. In realtà tutto lo spazio abbracciato dallo sguardo in altri tempi era mare. Il fiume lo ha riempito un po’ per volta, ma il suolo depositato di recente non si è ancora consolidato; senza enormi lavori di prosciugamento, non sarebbe neppure appropriato alla vita umana, perché miasmi mortali esalano dai suoi fanghi e dalle sue acque corrotte. Arrivato in questo territorio che un tempo era dell’oceano, il fiume, diventato man mano più lento, si allarga sempre più e nello stesso tempo diventa meno profondo. Alla fine arriva al mare e le sue acque dolci che scorrono formando una distesa tranquilla, urtano contro le onde spumeggianti dell’acqua salata, che si accavallano in un rombo ininterrotto. Nel conflitto fra le masse liquide che si scontrano, l’acqua del fiume si mescola presto ai flutti dell’immenso abisso, ma, pur disperdendosi, continua ad agire. I nugoli di fango che aveva staccato dalle rive e teneva in sospensione sono risospinti dalle onde marine nel letto fluviale. Non potendo avanzare, si depositano sul fondo e formano una specie di bastione mobile che funge da confine temporaneo fra i due elementi in lotta. Il banco che ostruisce lo sbocco del fiume, mentre si deposita molecola per molecola, non smette di spostarsi per riformarsi più in là. Spinti dalla corrente fluviale e continuamente ingrossati da nuovi apporti, i fanghi sono trascinati più avanti verso il mare, e a poco a poco si scopre che l’intera massa è avanzata. Di secolo in secolo, di anno in anno, di giorno in giorno, il fiume, che sembrava impotente contro il mare sconfinato, prende piede al suo interno, e si può persino calcolare di quanto avanzerà in un dato periodo, tanto è uniforme la sua progressione. Ebbene, questa vittoria del fiume sull’oceano è conseguita dai mille ruscelli e ruscelletti delle colline e delle montagne. Hanno eroso le pareti delle gole, hanno fatto rotolare pezzi di roccia, hanno rotto e sminuzzato i sassi, trascinando la sabbia e sciolto l’argilla. Hanno abbassato a poco a poco i continenti fino a distenderli in vaste pianure lungo il mare, dove prima i poi l’uomo scaverà i suoi porti e costruirà le sue città”. Elisée Reclus, Histoire d’un ruisseau, 1869. Cristian Scapozza -1- 1 Introduzione generale 1.1 Contesto dello studio La natura assai capricciosa del fiume Ticino, che nasce sul Passo della Novena a quasi 2500 m di altitudine nel cuore delle Alpi e che si getta nel Lago Maggiore in un contesto climatico quasi mediterraneo, è conosciuta fin dall’Antichità, e da sempre ritma la vita degli abitanti della sua pianura alluvionale, che si sviluppa da Giornico a Magadino (MARTINOLI 1896, GROSSI 1986, PIFFARETTI & LUCHESSA 2011). Le grandi alluvioni si succedono da secoli e la natura divagante propria di ogni grande fiume di fondovalle ha permesso di creare e distruggere forme nuove, di spostare il suo alveo da una parte all’altra della valle e, più in generale, di modificare la topografia della sua pianura alluvionale. Questa natura mutevole è diventata sempre più conflittuale con le attività umane, fino a quando, dopo i gravi eventi alluvionali del 1868, si è deciso di imbrigliare definitivamente il fiume e di correggerlo lungo tutto il suo tragitto nel fondovalle. La correzione del fiume Ticino e la successiva bonifica del Piano di Magadino hanno sì modificato molti ambienti fluviali che si erano creati nel tempo dal divagare dei canali e dalle piene repentine, ma hanno altresì permesso di meglio conoscere la dinamica recente del fiume e quello che era il suo aspetto prima delle grandi opere di correzione (PIFFARETTI & LUCHESSA 2011). Se torniamo ancora più indietro nel tempo, gli aspetti meglio conosciuti della Valle del Ticino sono la storia della sua colonizzazione umana, ricostruita grazie agli innumerevoli ritrovamenti archeologici che documentano la vita delle popolazioni che occupavano le nostre vallate dal Neolitico inferiore a oggi (per es. DONATI 1986, CRIVELLI 1990, DE MARINIS & BIAGGIO SIMONA 2000), come pure la storia del ritorno della vegetazione dopo l’ultima grande glaciazione, studiata grazie ai pollini conservati in numerosi stagni, paludi e torbiere (per es. ZOLLER 1960, TORONI 1968, ZOLLER & KLEIBER 1971, KÜTTEL 1977, CONEDERA & TINNER 2000). Meno conosciuto è invece il contesto paleoambientale dell’evoluzione della Valle del Ticino dall’Ultimo Massimo Glaciale (UMG) a oggi, in particolare per quel che concerne la deglaciazione e l’evoluzione del detritismo, per le quali esistono solo delle sintesi relativamente datate e assai incomplete (per es. HANTKE 1983). Eppure, nel contesto attuale di un clima che tende a essere sempre più caldo (OCCC 2008) e nell’aumento di interesse verso progetti di rivitalizzazione e di rinaturazione di corsi d’acqua e zone umide (UFAM 2011), pochi studi hanno permesso di documentare l’evoluzione del paesaggio naturale del Sud delle Alpi in generale, e la dinamica idrosedimentaria del fiume Ticino in particolare, nel corso degli ultimi 20 millenni. Una maggiore conoscenza degli ambienti di fondovalle e delle dinamiche fluviali passate sarebbe tuttavia indispensabile alla comprensione della loro evoluzione recente, così come, e soprattutto, alla previsione della loro dinamica futura (per es. LAIGRE et al. 2009, 2011). Una visione “sistemica” dell’evoluzione della pianura alluvionale del fiume Ticino nel corso del tempo, che permetta di unire argomenti di natura climatica, morfosedimentaria, biologica e antropica si impone quindi come necessaria, in modo da comprendere nei dettagli la reazione degli ambienti naturali fluviali e deltizi di fronte ai cambiamenti climatici, e ciò tanto dal punto di vista spaziale che temporale. Dal punto di vista spaziale, le variazioni di dinamica fluviale nel corso del tempo sembrano essere, a scala dell’Europa Centrale, assai sincrone da una valle all’altra, con delle metamorfosi fluviali che si sarebbero prodotte assai ciclicamente lungo tutto l’Olocene, e delle quali le più conosciute sono quelle avvenute alla fine del Medioevo e all’Epoca Moderna (BRAVARD 1989, 2010).
Recommended publications
  • Raiders of the Lost Ark
    Swiss American Historical Society Review Volume 56 Number 1 Article 12 2020 Full Issue Follow this and additional works at: https://scholarsarchive.byu.edu/sahs_review Part of the European History Commons, and the European Languages and Societies Commons Recommended Citation (2020) "Full Issue," Swiss American Historical Society Review: Vol. 56 : No. 1 , Article 12. Available at: https://scholarsarchive.byu.edu/sahs_review/vol56/iss1/12 This Full Issue is brought to you for free and open access by BYU ScholarsArchive. It has been accepted for inclusion in Swiss American Historical Society Review by an authorized editor of BYU ScholarsArchive. For more information, please contact [email protected], [email protected]. et al.: Full Issue Swiss A1nerican Historical Society REVIEW Volu1ne 56, No. 1 February 2020 Published by BYU ScholarsArchive, 2020 1 Swiss American Historical Society Review, Vol. 56 [2020], No. 1, Art. 12 SAHS REVIEW Volume 56, Number 1 February 2020 C O N T E N T S I. Articles Ernest Brog: Bringing Swiss Cheese to Star Valley, Wyoming . 1 Alexandra Carlile, Adam Callister, and Quinn Galbraith The History of a Cemetery: An Italian Swiss Cultural Essay . 13 Plinio Martini and translated by Richard Hacken Raiders of the Lost Ark . 21 Dwight Page Militant Switzerland vs. Switzerland, Island of Peace . 41 Alex Winiger Niklaus Leuenberger: Predating Gandhi in 1653? Concerning the Vindication of the Insurgents in the Swiss Peasant War . 64 Hans Leuenberger Canton Ticino and the Italian Swiss Immigration to California . 94 Tony Quinn A History of the Swiss in California . 115 Richard Hacken II. Reports Fifty-Sixth SAHS Annual Meeting Reports .
    [Show full text]
  • Ticino on the Move
    Tales from Switzerland's Sunny South Ticino on theMuch has changed move since 1882, when the first railway tunnel was cut through the Gotthard and the Ceneri line began operating. Mendrisio’sTHE LIGHT Processions OF TRADITION are a moving experience. CrystalsTREASURE in the AMIDST Bedretto THE Valley. ROCKS ChestnutsA PRICKLY are AMBASSADOR a fruit for all seasons. EasyRide: Travel with ultimate freedom. Just check in and go. New on SBB Mobile. Further information at sbb.ch/en/easyride. EDITORIAL 3 A lakeside view: Angelo Trotta at the Monte Bar, overlooking Lugano. WHAT'S NEW Dear reader, A unifying path. Sopraceneri and So oceneri: The stories you will read as you look through this magazine are scented with the air of Ticino. we o en hear playful things They include portraits of men and women who have strong ties with the local area in the about this north-south di- truest sense: a collective and cultural asset to be safeguarded and protected. Ticino boasts vide. From this year, Ticino a local rural alpine tradition that is kept alive thanks to the hard work of numerous young will be unified by the Via del people. Today, our mountain pastures, dairies, wineries and chestnut woods have also been Ceneri themed path. restored to life thanks to tourism. 200 years old but The stories of Lara, Carlo and Doris give off a scent of local produce: of hay, fresh not feeling it. milk, cheese and roast chestnuts, one of the great symbols of Ticino. This odour was also Vincenzo Vela was born dear to the writer Plinio Martini, the author of Il fondo del sacco, who used these words to 200 years ago.
    [Show full text]
  • Switzerland 4Th Periodical Report
    Strasbourg, 15 December 2009 MIN-LANG/PR (2010) 1 EUROPEAN CHARTER FOR REGIONAL OR MINORITY LANGUAGES Fourth Periodical Report presented to the Secretary General of the Council of Europe in accordance with Article 15 of the Charter SWITZERLAND Periodical report relating to the European Charter for Regional or Minority Languages Fourth report by Switzerland 4 December 2009 SUMMARY OF THE REPORT Switzerland ratified the European Charter for Regional or Minority Languages (Charter) in 1997. The Charter came into force on 1 April 1998. Article 15 of the Charter requires states to present a report to the Secretary General of the Council of Europe on the policy and measures adopted by them to implement its provisions. Switzerland‘s first report was submitted to the Secretary General of the Council of Europe in September 1999. Since then, Switzerland has submitted reports at three-yearly intervals (December 2002 and May 2006) on developments in the implementation of the Charter, with explanations relating to changes in the language situation in the country, new legal instruments and implementation of the recommendations of the Committee of Ministers and the Council of Europe committee of experts. This document is the fourth periodical report by Switzerland. The report is divided into a preliminary section and three main parts. The preliminary section presents the historical, economic, legal, political and demographic context as it affects the language situation in Switzerland. The main changes since the third report include the enactment of the federal law on national languages and understanding between linguistic communities (Languages Law) (FF 2007 6557) and the new model for teaching the national languages at school (—HarmoS“ intercantonal agreement).
    [Show full text]
  • “La Via Dell'acquaˮ in Valle Morobbia Di Graziano Tarilli
    “La Via dell’acquaˮ in valle Morobbia di Graziano Tarilli L’utilizzazione della forza idraulica, forma di energia ottenuta mediante la caduta d’acqua attraverso un dislivello, è molto antica: si diffuse su larga scala nel Medioevo a partire dal 12° secolo. Lo sfruttamento industriale del cosiddetto carbone bianco per la produzione di energia elettrica iniziò alla fine dell’Ottocento. Il Ticino – in particolare nelle valli del Sopraceneri – è fra i cantoni che dispongono di questa risorsa idrica insostituibile, grazie alle abbondanti precipitazioni e ai forti dislivelli. Ai primi impianti di Faido (1889), Airolo e Lugano (1890) che producevano energia elettrica soprattutto per l’illuminazione pubblica, seguì Bellinzona. Nella città, da appena tredici anni capitale stabile del Cantone, dopo aver abbandonato l’idea dell’illuminazione a gas si considerò la possibilità di sfruttare le acque delle valli di Arbedo e Sementina, poi della Moesa. Alla fine si scelse di costruire un impianto idroelettrico nella valle di Gorduno, inaugurato il primo febbraio del 1891 e che rappresentò l’esempio di prima azienda municipalizzata del Cantone. “Da domenica sera, Bellinzona è illuminata a luce elettrica; il fausto avvenimento venne festeggiato con sparo di cannoni, musica e fiaccolataˮ, come riporta la “Gazzetta ticineseˮ del 3 febbraio. Al Teatro Sociale si svolse una serata di gala con la nuova illuminazione. Ben presto la struttura si rivelò insufficiente di fronte alle richieste di privati e aziende, fra le quali la nuova officina della Ferrovia del Gottardo, attiva da pochi anni. Dopo aver valutato diversi progetti, la città decise nel 1898 lo sfruttamento delle acque della Morobbia, valle laterale del Ticino che si estende dal passo San Jorio fino a Giubiasco.
    [Show full text]
  • Scenari Demografici Per Il Cantone Ticino E Le Sue Regioni, 2016-2040
    SCENARI DEMOGRAFICI PER IL CANTONE TICINO E LE SUE REGIONI, 2016-2040 8 Documenti - SCENARI DEMOGRAFICI PER IL CANTONE TICINOE LE SUE REGIONI, 2016-2040 2 SCENARI DEMOGRAFICI PER IL CANTONE TICINO E LE SUE REGIONI, 2016-2040 Danilo Bruno Documenti - SCENARI DEMOGRAFICI PER IL CANTONE TICINOE LE SUE REGIONI, 2016-2040 3 INDICE 5 SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI 7 1. INTRODUZIONE 8 1.1 Contesto 9 1.2 Gli scenari regionalizzati dell’UST 9 1.3 Approccio metodologico adottato 11 2. EVOLUZIONE DEMOGRAFICA IN TICINO FINO AL 2015 12 2.1 Stato della popolazione 13 2.2 Le nascite 16 2.3 I decessi 17 2.4 Le migrazioni 20 3. IPOTESI E MODELLIZZAZIONI PER IL CANTONE TICINO 21 3.1 Ipotesi sulla fecondità 22 3.2 Ipotesi sulla mortalità 24 3.3 Ipotesi sulle migrazioni 24 3.3.1 Migrazioni internazionali 25 3.3.2 Migrazioni intercantonali 26 3.3.3 Migrazioni secondo il sesso e l’età 28 4. RISULTATI PER IL CANTONE TICINO (2016-2040) 29 4.1 Evoluzione della popolazione residente permanente 30 4.2 Evoluzione per componente demografica 31 4.3 Evoluzione della struttura per età 31 4.3.1 La piramide delle età 31 4.3.2 Evoluzioni per classi di età 34 4.3.3 I rapporti di dipendenza 36 5. REGIONALIZZAZIONE DEI RISULTATI CANTONALI 37 5.1 Livelli geografici considerati 38 5.2 Scelte metodologiche dei sottolivelli 40 6. RISULTATI REGIONALI (2016-2030) 41 6.1 Macroaree 42 6.2 Regioni di mobilità spaziale (RMS) 44 6.3 Sotto-regioni di mobilità spaziale (SRMS) Documenti - SCENARI DEMOGRAFICI PER IL CANTONE TICINOE LE SUE REGIONI, 2016-2040 4 47 BIBLIOGRAFIA 49 GLOSSARIO 51 ALLEGATI 52 1.
    [Show full text]
  • Annexiv-Waste Management in Switzerland and Ticino
    ANNEX IV - WASTE MANAGEMENT IN SWITZERLAND AND TICINO SWITZERLAND The Swiss Confederation, commonly known as Switzerland, is a federal republic made up of 26 cantons. Its capital is Bern and its population is about 8 million people. It is situated in Western Europe, bordered by Germany, Austria, Italy, France and Lichtenstein. Four official languages are spoken in Switzerland: German, French, Italian and Romansh. Other demographic characteristics of Switzerland are presented schematically in figure 1 and table 2. Politically, the Swiss Confederation is composed as follows. The federal constitution adopted in 1848 established the legal foundations of the country. This is one of the oldest constitutions in the world (Federal Chancellery, 2013). The federal constitution established the country as a direct democracy; therefore, citizens have the right to intervene in parliamentary decisions. Three levels of government exist: federal, cantonal and municipal. At the federal level, the parliament has the legislative power, the Federal Council is the executive and the Federal Court has judicial power. The parliament is composed of both the Council of States and the National Council, with 200 representatives in total. The Council of States has 46 representatives - two for each canton and 1 for half-canton. The National Council’s representatives are elected proportionally to the population of each canton. Modalities of election of the representatives vary within each canton. Switzerland is a very economically active and rich country. It has the fifth highest GDP per capita in the world (World Bank, 2013), and the majority of its businesses are from the tertiary sector. The most developed sectors in Switzerland are pharmaceutical and financial (with Zurich, Geneva and Lugano being the three biggest financial centres).
    [Show full text]
  • RURBANCE Project Territorial System Factsheet
    RURBANCE Project Territorial System Factsheet Territorial System Identification data Name: Zurich Main urban center: Zurich Country: Switzerland State / Region: Canton of Zurich Map 1: A Zurich – Metropolitan Area Zurich (Zurich and greater surroundings) RURBANCE Project Territorial System Factsheet Pilot Area for Rurbance-Project Line Zurich (A) - Gottardo – Milano (B) (planned «Gottardo»-study) Rural and urban regions on the «Gottardo»-route: City of Zurich, Cantons of Zurich, Zug (City of Zug), Schwyz (only inner part of the Canton, City of Schwyz), Uri (capital Altdorf), Ticino (Cities of Bellinzona, Lugano, Mendrisio/Chiasso) and City of Milano RURBANCE Project Territorial System Factsheet Territorial System Reference data City of Zurich (end 2011) Population City of Zurich 390’000 Area (km2): 92 Density: 4’240 p / km2 Cantons of Zurich, Uri, Schwyz, Zug and Ticino (pilot study-area «Gottardo»; end 2011) Population Area Density Number of km2 p / km2 Municipalities Canton Schwyz SZ 148’000 908 151 30 Canton Ticino TI 337’000 2’812 119 147 Canton Uri UR 35’000 1’077 32 20 Canton Zug ZG 115’000 239 481 11 Canton Zurich ZH 1’392’000 1’729 805 171 Pilot study-area «Gottardo» Population pilot area 2’027’000 6’764 296 379 % of Switzerland 25.5% 16.38 % Switzerland 7’953’000 41’285 193 *2‘408 * 1.1.2013 Spoken languages ZH, UR, SZ, ZG German TI Italian RURBANCE Project Territorial System Factsheet Land use (% in the TS, as for the CORINE Land Cover level 2 data 2006, in km2) SZ TI UR ZG ZH pilot area CH Urban fabric (1.1) 41.55 137.70 11.89
    [Show full text]
  • The Study Case of Canton Ticino (Southern Switzerland)
    Implementing fire history and fire ecology in fire risk assessment: the study case of Canton Ticino (southern Switzerland) Zur Erlangung des akademischen Grades eines DOKTORS DER NATURWISSENSCHAFTEN von der Fakultät für Bauingenieur-, Geo- und Umweltwissenschaften der Universität Fridericiana zu Karlsruhe (TH) genehmigte DISSERTATION von Dipl.-Forsting. ETH Marco Conedera aus Locarno (Schweiz) Tag der mündlichen Prüfung: 19. Mai 2009 Hauptreferent: Prof. Dr. Caroline Kramer Korreferent: Prof. Curt Beierkuhnlein Vorsitz: Prof. Dr. Dieter Burger Karlsruhe 2009 CONEDERA, M. (2009): Implementing fire history and fire ecology in fire risk assessment I Acknowledgments: I thank Prof. Caroline Kramer, Prof. Carl Beier- The fire management approach presented in this kuhnlein, Prof. Dieter Burger, Prof. Manfred Meurer work is based on the knowledge of fire history, fire and Dr. Christophe Neff for accepting and mentor- ecology, and fire suppression strategies acquired ing my PhD; the the WSL team in Bellinzona for the study area in the frame of the research (Marco Moretti, Patrik Krebs, Boris Pezzatti, Dami- efforts coordinated by the author at the WSL in ano Torriani, Daniela Furrer and Franco Fibbioli) Bellinzona. In the first chapter we present the for technical and psychological support; Marzio motivation and the objectives of the work. Chapter Giamboni of the Hazard Prevention Group, Federal 2 is devoted to the definition of the fire manage- Office for the Environment (FOEN) in Bern for ment related terms. In chapter 3 the study area providing
    [Show full text]
  • Ticino 201 Ä a Castione–Bellinzona, Stazione– Camorino (Vedi 62.201
    Riproduzione Reproduction Gewerbliches www.fahrplanfelder.ch 2015 62.000 2378 Linie/Ligne Linie/Linea T ranvia = T Ticino commerciale commerciale Reproduzieren O = Filobus 201 ä A Castione–Bellinzona, Stazione– A = Autobus Camorino (vedi 62.201) 202 ä A Bellinzona, Stazione–Monte Carasso– Sementina–Giubiasco (vedi 62.202) interdite vietato 203 ä A Bellinzona, Stazione–Giubiasco– Camorino–S. Antonino (vedi 62.203) verboten 204 ä A Bellinzona, Stazione–Artore–Cast. Sasso Corbaro (vedi 62.204) 205 ä A Via Gerretta– Bellinzona, Stazione– Ospedale (Ravecchia) (vedi 62.205) APB Città/AutoPostale Svizzera SA (PAG), Regione Ticino & 0900 311 311 (CHF 1.19/min da rete fissa CH) 1 ä A Tenero–Minusio–Locarno, Stazione– Solduno–Ascona, Posta (vedi 62.301) 2 ä A Locarno–Monti della Trinità–Orselina Brione s. Minusio (vedi 62.302) 5 ä A Ascona, Sonnenhof–Ascona, Monte Verità (Linea 5) 7 ä A Locarno, Stazione–Losone, Posta– Arbigo–Zandone (vedi 62.307) 8 ä A Collina di Brissago (vedi 62.308) FART & 091 756 04 40, www.centovalli.ch 1 ä A Lugano, Centro–Paradiso–P+R Fornaci (vedi 62.401) 2 ä A Paradiso–Loreto–Lugano, Stazione– Lugano, Centro–Cassarate–Castagnola (vedi 62.402) 3 ä A Pregassona–Molino Nuovo– Lugano, Centro–Besso–Breganzona (vedi 62.403) 4 ä A Lugano, Centro–Loreto– Lugano, Stazione–Cornaredo–Trevano– Canobbio (vedi 62.404) 5 ä A Vezia–Crocifisso–Massagno– Lugano, Centro–Viganello (vedi 62.405) 8 ä A Paradiso–Pambio–Noranco–Paradiso Paradiso–Pazzallo–Carabbia–Senago– Paradiso (vedi 62.408) 9 ä A Viganello–Pregassona–Cureggia (vedi 62.409)
    [Show full text]
  • Bollettino-15Luglio.Pdf
    1 INDIRIZZI Prevosto: don Angelo Ruspini, Via Berta 1, Giubiasco 091.840.21.01 Vicario: don Juan Pablo Bravo Venegas, Via Berta 1, Giubiasco 091.840.21.02 Diacono: don Giorgio Ulrich, Viale 1814, 6512 Giubiasco 091.840.26.53 Angolo d’Incontro, Via S. Jorio 3, Giubiasco 091.840.21.04 Segreteria parrocchiale, Casella postale, Giubiasco 091.840.21.00 - Fax 091.840.21.03 - Orari di apertura – periodo estivo martedì e giovedì dalle 8.00 alle 11.00 www.parrocchia-giubiasco.ch ORARI DELLE CELEBRAZIONI GIUBIASCO VALLE MOROBBIA Eucaristia giorni feriali Eucaristia giorni feriali ore 9.00 martedì e venerdì Pianezzo: giovedì ore 9.00 ore 17.00 lunedì, mercoledì, giovedì (da fine agosto a fine giugno) precede il Rosario Carena: venerdì ore 17.30 (per la Parrocchia di S. Antonio) Primo venerdì del mese ore 16.30 adorazione Eucaristica Eucaristia giorni festivi e domeniche ore 17.00 Eucaristia in chiesa parr. S. Antonio: alternativamente * sabato ore 19.30 domenica ore 9.30 Eucaristia sabato e vigilia giorni festivi Pianezzo: domenica ore 10.45 ore 16.15 Eucaristia in casa Aranda ore 17.30 Eucaristia in chiesa parr. Eucaristia giorni feriali – periodo estivo (da fine giugno a fine agosto) Eucaristia giorni festivi Carena: venerdì ore 19.30 ore 8.00 Eucaristia in San Giobbe ore 9.00 Eucaristia in chiesa parr. Eucaristia giorni festivi – periodo estivo ore 10.30 Eucaristia in chiesa parr. Pianezzo: sabato o vigilia ore 19.30 ore 20.00 Eucaristia in Collegiata S. Antonio: domenica o festa ore 9.30 Eucaristia giorni festivi – periodo estivo ore 8.00 Eucaristia in San Giobbe Sacramento della Riconciliazione ore 11.00 Eucaristia in chiesa parr.
    [Show full text]
  • Elenco Progetti
    FONDAZIONE Archivi Architetti Ticinesi Fondo 037 - Architetti Alberto Camenzind e Bruno Brocchi Progetto Mappa Disegni Data Oggetto Luogo Committente Contenitore 78 15 82 1959 Casa unifamiliare a Montarina Lugano Walti S9 (f) 79 15 2 1959 Tomba Bellinzona Canova 80 15 7 1959 Concorso scuola Gersau Canton Svitto S10(f) 81 16 12 1960 Concorso palazzo del Governo Altdorf Canton Uri S10 (f) 82 16 5 1960 Proposta di trasferimento arsenale Altdorf Canton Uri 83 16 18 1965 Palazzo del Governo alla Winterbergstrasse Altdorf Canton Uri S10(f) 84 16 18 1968 Palazzo del Governo al comparto Palestra Altdorf Canton Uri S10(f) 85 16 9 1963 Edificio per la polizia Altdorf Canton Uri S10 86 16 35 1959 Funivia di Porto Ronco Ronco sopra Ascona-Al S10(f) 87 16 26 1957 Case monofamiliari triangolari e ortogonali Biasca Officine idroelettriche 88 17 57 1960 Casa del personale Biasca Officine idroelettriche 89 17 30 1953 Sistemazione terrazza palazzo Gargantini Lugano Balestra 90 17 4 1955 Trasformazione ufficio palazzo Gargantini Lugano Balestra S10(f) 91 18 36 1949 Società di Banca Svizzera: proposte di trasforma Chiasso Bankverein S10(f) 92 18 13 1959 Società di Banca Svizzera: riattazione atrio tesoro Chiasso Bannkverein 93 0 0 1958 Esposizione 50 anni di architettura S10 94 18 4 1958 Proposte di edificazione Castagnola Fratelli Bernasconi 95 18 3 1959 Concorso Banca Popolare Svizzera Lugano Banca Popolare Svizzera 96 18 35 1958 Dogana Commerciale Chiasso Confederazione S9 96 19 73 1958 Dogana commerciale Chiasso Confederazione 96 20 92 1958 Dogana Commerciale Chiasso Confederazione 96 21 100 1958 Dogana Commerciale Chiasso Confederazione Pagina 1 di 6 Progetto Mappa Disegni Data Oggetto Luogo Committente Contenitore 97 22 33 1959 Casa unifamiliare Lugano Morosoli 98 22 107 1960 Casa unifamiliare Figino Ing.Geo Mantegazza 99 23 11 1964 Proposta di nuova entrata Figino Antonio Mantegazza 100 23 48 1959 Casa di vacanza Novaggio Dr.
    [Show full text]
  • Bulle Historic Tour
    1 Orchestrion (1913) The only example of its kind in the world, the Soléa is an orchestrion (mechanical orchestra) built in 1913 for the café-restaurant Le Fribourgeois by the firm Weber in Waldkirch (Germany). Demonstration on request. This photo was taken inside the café Le Fribourgeois in 1913 and was commissioned by the firm Charrière et Cie. It shows an initial version of the smaller orchestrion that was replaced shortly afterwards by the current instrument. © Alfred Husser Musée gruérien, Bulle. The café Le Fribourgeois was designed according to plans drawn up in 1898-1899 by the architect Frédéric Broillet. The Le Solea orchestrion was built in Waldkirch (Germany) at the Weber Frères factory. It was sold and installed in Le Fribourgeois in 1913-1914 by the firm Charrière & Cie, from Bulle, which represented various manufacturers of harmoniums, player-pianos and orchestrions in the canton. The instrument was restored in 1977–78 by Les Frères Baud in L’Auberson. The oak cabinet measuring 4 metres long, 2.50 metres high and 1.10 metres wide houses a 52-note Feurich piano, 4 sets of 28 pipes – flutes, violin, baritone and “Gedeck”, a 28-note xylophone, a bass drum, a side drum, a tambourine, a triangle and castanets. In the bottom section, three pairs of bellows activated by an electric motor inflate two regulator reservoirs that supply the windchests. Rolls of perforated paper 36 cm wide, driven by a guide roller, are held against a metal bar commonly known as a “flat flute” with 88 apertures, each corresponding to a note or a function.
    [Show full text]