Agosto 2006.P65

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Agosto 2006.P65 Direttore Responsabile: Gianni Milani Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004 ○ ○ ○ ○ ○ ○ Stampa: Tipografia Printhouse snc Euro 1,40 POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno III numero 27 agosto 2006 ○○○○○○○○○○○ ○○○○○○○○○○○ ○○○○○○○○○○○ ○○○○○○○○○○○ ○○○○○○○○○○○ Reportage: Intervista a ... Mostra : Graduatorie Cademai Novità Editoriali Frane 2006 Ruggero Savaris Intrà Ziél e Tèra e Diritto di Superficie cortinesi 2 6-7 8 16 18 GIGANTE . PENSACI TU ATTIVITÀ EDILIZIA A CORTINA L’enorme meccanico che si arram- Breve carrellata sulle nuove costruzioni pica sul campanile è un’immagine rassicurante. Ricorda il Gigante di Carla Pompanin Buono, tra i protagonisti del Caro- costruzioni non si vedevano sello di tanti anni fa. sono gli interventi permessi Succedeva che nel villaggio, con lo uest’estate su alcuni più a Cortina. dal Piano Regolatore. zampino del cattivo Joe Condor, si prati della vallata, tra Con l’approvazione defini- Il principio su cui si regge lo mettessero in qualche bel ‘pasticcio’. fiori ed alberelli, si tiva del Piano Regolatore, al- Quando la situazione diventava in- Q CONTINUA A PAG. 5 sono viste anche delle picco- cuni progetti di nuove co- sostenibile, gli abitanti scoppiava- no in lacrime e piagnucolavano una le nuove costruzioni in le- struzioni sono canzone che faceva così: “Gigaaan- gno. stati avviati. Inchiostro spiritoso teeee peeensaci tuuuuuu”. E il Gi- Si tratta di “modine”, sem- L’installazione gante Buono rispondeva, con fare plici sagome in legno che delle modine ci bonario e voce profonda: “Ci pee- servono agli addetti ai lavo- fa dedurre che i ensoooo ioooooooooo!”. Eccolo, il nostro gigante lo abbiamo ri per ottenere un’indicazio- tecnici comu- anche noi, senza barba e con la tuta ne tangibile dell’ingombro e nali e la com- rossa. dell’impatto che nuove co- missione edili- Non ci sentiamo di biasimare la Par- struzioni possono avere zia ne stanno rocchia – ente privato - se, nella ne- cessità di sistemare il campanile, quando calate sul terreno prendendo vi- cerca di fare quadrare i conti con dove verranno realizzate. sione. una entrata un po’ stravagante. Molti saranno rimasti stupiti La curiosità ci Il campanile, però, è il simbolo stes- e soprattutto incuriositi da ha portato a ve- so di Cortina e in questo senso la un evento che quasi si può rificare un po’ sua valenza pubblica non può esse- re negata. Ma in Ampezzo, proprio dire straordinario. Infatti, più da vicino quando si parla di interventi di ca- erano diversi anni che tali quali e quanti rattere pubblico, il lamentoso “Gi- gante pensaci tu” è ormai routine. ○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○○ Enormi cartelloni pubblicitari cam- peggiano in varie parti di Cortina: finita del traffico e delle gat- la vetrata frontale dello stadio (che topardesche mobilitazioni per nei momenti di massima retorica ce- FERIE D’AGOSTO chiuderla con onore e univer- lebrativa mancava poco fosse pro- clamato patrimonio dell’umanità) è sale soddisfazione, ma si sa, le un enorme schermo per la propa- di Ennio Rossignorli grandi opere di un governo si ganda, il parco giochi ringrazia an- sgonfiano con quello succes- cora il papà sponsor per averlo fat- rillano all’improvviso, insidiano la poesia con gli sivo, e i progetti si ammuc- to nascere e così via. cadono e si spengono: strumenti della scienza. È la chiano allungando la sequen- Il nome di Cortina d’Ampezzo è un è la notte di S. Lorenzo, marchio da tutelare e il nostro paese B Cortina delle grandi occasio- za delle accademie. Accade ha una tradizione di decoro e di pre- come un pianto di stelle inon- ni, che puntualmente si ripre- anche qui, ma il paesaggio stigio costruita negli anni. E’ giusto da il cielo d’agosto e gli uomi- sentano nelle stagioni dell’in- trionfale, le tribune che s’in- dunque considerare che queste con- ni - che pure sanno - continua- terruzione: agosto è una di terrano, le resse accaldate sot- cessioni all’inquinamento pubblicita- no a immaginare che siano i rio pesano sulla collettività, anche se queste, il mese in cui si danno to il tendone dei talk show, i nell’immediato non si percepisce il loro desideri che corrono così convegno sotto le Tofane quel- barbecue in costume fintotiro- danno ma solo il guadagno. Il danno per esaudirsi. Ma cosa c’è sot- li che contano e quelli che lese, tutto aiuta a lasciare nel all’immagine è difficilmente quantifi- to quel buio strisciato di luce? magari non contano, ma lo guardaroba della memoria le cabile, ma ciò non può indurci a cre- Intanto c’è il formicaio degli vorrebbero tanto. Il mese in ansie mondiali e quelle dome- dere che non esista. italiani in vacanza sulle sab- Se, invece, siamo convinti che il gio- cui i problemi si rimuovono stiche, la crisi del petrolio e le co valga la candela perché invece bie o tra le frescure alpine: le perché è festa, perché il Cor- incognite della precarietà, di applicare l’Ici non ci mettiamo città semideserte e affollati i so sembra Montenapoleone simbolo dolente del nostro tutti insieme a piagnucolare: “Gi- luoghi belli della natura da sotto shopping, perché l’eco- tempo. Qui ad agosto non se gante pensaci tu”, forte-forte, e ci turismo. Naturalmente c’è paghiamo così le strade, le scuole, i nomia se la gode, e i cattivi ne parla, e se lo si fa, diventa servizi… e forse ci resterà ancora Cortina, dove, nel loro nido sul pensieri volano via sulla spiag- subito un esercizio di retorica qualche spicciolo per lo stadio. colle, gli astronomi dell’Osser- gia esotica del Boite. Oddio, Gigante, pensaci tu. vatorio scrutano le galassie e resta sempre quella storia in- CONTINUA A PAG. 8 222 Voci di Cortina Numero 27 agosto 2006 Reportage: ESTATE 2006 LE PIOGGE LASCIANO IL SEGNO testi dott. geol. Chiara Siorpaes - foto Alessandro Lorenzi 1) VERSANTE OCCIDENTALE DELLE CIME DI PEZOVICO Canalone in cui si sviluppa la colata detritica (debris 3) flow), che passando sopra la sede della ex ferrovia e la sede della strada statale vicino al bivio per la Val di Fanes, scorre fino all’alveo del Torrente Boite. Tut- to il versante da Fiames a Podestagno, alla base delle pareti rocciose, è stato formato, al ritiro del ghaicciaio, da conoidi costruite dai detriti trasportati a valle dalle frane per colata, alcune delle quali sono ancora oggi attive. 1) La foto 1), scattata nel novembre 2004, mostra la colata mossasi in luglio dello stesso anno; la strada in centro alla foto è la ex ferrovia: sopra si vede il canale scavato dalla colata il quale si segue anche sotto, fino al cono a ven- taglio visibile in destra e in basso del- la foto. Nel canale, durante l’onda di piena, il materiale transita ed erode, mentre lo stesso detrito si sedimenta nell’area del cono finale. Le zone ghiaiose sono formate da materiale che esonda durante le on- date di piena ed anche da colate più piccole che si sviluppano in canali roc- ciosi vicini. La mugheta copre le conoidi detritiche 3) VERSANTE OCCIDENTALE che al momento risultano quiescenti. DELLE CIME DI PEZOVICO DOPO GLI ULTIMI EVENTI Foto 3) scattata a luglio 2006 evidenzia il percorso 2) delle ultime colate che raggiungono l’alveo del Tor- rente Boite. 2) VERSANTE OCCIDENTALE DELLE CIME DI PEZOVICO Foto 2) Si vedono le conoidi costruite dalle colate detritiche: le parti vegetate sono quiescenti o inattive, mentre le parti 4) ghiaiose sono ancora attive, come la colata in centro alla 4) LUNGO LA COLATA foto mossasi a fine giugno 2006. Versante sotto le pareti di Si vedono la sede della ex ferrovia (in centro alla foto), l’alveo Pezovico verso il Torrente del Torrente Boite (in basso) e la sede della Strada Statale Boite alla metà di giugno 51 di Alemagna (poco a monte) ed infine il campo sportivo di 2006, poco prima dell’ultima Fiames (sul lato destro al limite della foto). colata. La fascia chiara parallela alla statale e situata poco a monte In centro alla foto 4) il Torren- della stessa strada è un vallo di contenimento in ghiaia co- te Boite, poi seguendo (ver- struito dopo la colata di due anni or sono per mitigare la so il basso della foto) a mon- portata della frana (v. dettagli nelle foto in basso a destra). te la strada statale, il vallo di contenimento e la sede della ex ferrovia. 5) IL VALLO DI CONTENIMENTO PRIMA Il vallo di contenimento costruito so- pra la strada statale è visto da nord verso sud (cioè dal lato Dobbiaco ver- so Cortina) - foto 5). Il vallo è largo circa 3 metri (permette il passaggio 6) IL VALLO DI CONTENIMENTO DOPO di un escavatore), lungo circa 100 me- Area della colata detritica tra la sede della ex ferrovia (fuori foto 6) a 6) tri e l’argine a valle (lato destro della sinistra) e il Torrente Boite (in centro a destra della foto). Si vede il vallo foto) è alto circa 3 metri. in parte eroso e in parte riempito dal materiale trasportato e la sotto- stante strada statale già liberata delle ghiaie. 5) La funzione del vallo, su un versante acclive, a pendenza costante e con poco “spazio” tra il punto di partenza e il punto di arresto della frana in alveo al torrente, come in questo caso, è non solo quella di prendere in carico, deviare e contenere il materiale franato, ma soprat- tutto di fornire un ostacolo che consenta una diminuzione della veloci- tà. Ciò determina il drenaggio dell’acqua dalla massa in frana e per- mette il deposito dei materiali a granulometria maggiore.
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