RELAZIONE SINTETICA DELLE ESCURSIONI GIORNALIERE NEL TREKKING

Domenica 10 luglio

Arrivo previsto in albergo ore 12. Dopo aver depositato i bagagli e ovviamente pranzato, risaliamo in auto e ci dirigiamo verso passo Falzarego. Parcheggeremo a fianco del da dove parte il sentiero per Sass de Stria (m 2477). Il dislivello è di m 300 (1 ora). Il percorso è di media difficolta con qualche passaggio leggermente esposto e un tratto attrezzato con scalette e funi. C’è possibilità di variare il percorso a piacimento per visitare postazioni e trincee. Grandiosa esposizione panoramica dalla croce di questo sperone roccioso di tutte le vette circostanti: Piccolo , Cengia Martini, , , Averau, Marmolada, Col di Lana, Setsas e Puez. Per il ritorno si segue le stesso percorso. (Difficoltà E)

Lunedì 11 luglio

Dall’albergo con le auto risaliamo verso Passo Falzarego e parcheggiamo di fronte al rifugio Valparola (mt. 2168) da dove parte il sentiero della nostra escursione. Prendiamo il sent. N. 23 che attraversa Le Laste e poi utilizzando una fune metallica e alcuni gradini superiamo una balza rocciosa dove scendono delle cascatelle. Proseguiamo camminando sotto la pale di Gerda e passiamo dietro il Piccolo Setsas fino ad incontrare il sent. N. 21 che ci porterà al passo Sief (m 2209). Subito dopo il passo prendiamo a sinistra il sentiero Terriol Ladin. Continuiamo su questo sentiero fino all’indicazione di salita per la vetta del Col di Lana (m 2452). E’ la parte più impegnativa e faticosa dell’escursione, perché si affronta un sentiero ripido, con tratti di terra e roccia. Il panorama è eccezionale. Non a caso nella Grande Guerra era stato scelto come punto strategico di osservazione. Sono molte le gallerie e le trincee nella zona. Per il ritorno nel pomeriggio, si segue le stesso percorso. (Difficoltà EE)

Martedì 12 luglio

Due sono le alternative possibili per l’escursione della giornata:

 La ferrata Kaiserjager fino al rifugio Lagazuoi e discesa per le Gallerie. (http://www.vieferrate.it/pag-relazioni/relazioni-regione-/91-lagazuoi/127-dei- kaiserjager.html) (Difficoltà EEA F)  Il sentiero n. 18 e n. 18 B per il rifugio Scottoni e dopo una sosta, la salita per il sentiero n. 20 (Alta Via n. 1) fino alla forcella Lagazuoi (m 2573) e al rifugio Lagazuoi. Si tornerà a passo Falzarego con la funivia. (Difficoltà EE)

Mercoledì 13 luglio

Dall’albergo con le auto risaliamo al Passo Falzarego e parcheggiamo subito dopo, nel parcheggio del rifugio Col Gallina (m 2054). Prendiamo il sentiero n. 419 fino alla forcella Averau (m 2435) e poi continuiamo sul sentiero n. 441 fino al rifugio Averau (m 2413) e rifugio Nuvolau (m 2575). Ritorniamo sui nostri passi fino al sentiero n. 439 e scendiamo al rifugio Scoiattoli per fare il giro del museo di guerra all’aperto e delle Cinque Torri ( quattro, una è caduta). Ritornando al rifugio Scoiattoli possiamo di scendere per il sentiero n. 440 (Alta via n. 1) o con la seggiovia fino al parcheggio. (Difficoltà EE)

Giovedì 14 luglio

Dall’albergo con le auto raggiungiamo il Passo Falzarego e parcheggiamo. Troviamo subito il sentiero 402 che sale per la pista di sci sul fianco destro del Piccolo Lagazuoi fino alla Forcella Travenanzes (m 2507) che è il punto più alto della nostra escursione. Qui è opportuno fermarsi e ammirare il vasto panorama che si gode da questo punto d'osservazione. Assumendo come punto di inizio del quadro panoramico la stazione di arrivo della Funivia del Lagazuoi), che si vede in cima al Lagazuoi Piccolo (m 2750) e proseguendo in senso orario, si vedono il Lagazuoi Grande (m 2835), la Torre Fanes (m 2922), le Tre Dita (m 2755), la Tofana di Mezzo (m 3244), l'immensa mole della Tofana di Rozes (m 3225) e la vicina Punta Falzarego (m 2563). Proseguiamo seguendo le indicazioni del sentiero n. 401 e poi n. 402 che passa sul fronte nord del Col dei Bos e ci dirigiamo, per un breve tratto in contro pendenza, alla forcella Col dei Bos (m 2331). Prima di riprendere la discesa, conviene fermarsi per ammirare il panorama che si gode da questo punto d'osservazione: guardando verso nord e cominciando dall'estrema sinistra si vedono le Punte di Fanes con in primo piano la Torre Travananzes (m 2900) e la Torre Fanes (m 2922), poi lo sguardo corre alla Val Travenanzes, lunga e profonda, sul cui versante destro s'innalza la Tofana di Dentro (m 3238), la Tofana di Mezzo (m 3244) e la Tofana di Rozes (m 3225). Si riprende la discesa facendo attenzione, perché il percorso è piuttosto ripido, fino ad incrociare una vecchia strada militare. Noi proseguiamo sempre lungo la strada sterrata, più comoda e a pendenza dolce, per non perdere i numerosi punti d'osservazione che s'incontrano e, infatti, al primo tornante destrorso, si gode di un superbo panorama, dove, guardando verso Cortina, da sinistra e proseguendo in senso orario, si vedono il (m 3205), l' (m 3264), la (m 2701), i Lastoi de Formin (m 2657), il Monte Pelmo (m 3168), la Cinque Torri (m 2361), il Monte Cernera (m 2657), il Nuvolau (m 2575), l'Averau (m 2649), la Croda Negra (m 2518), la Marmolada (m 3342). Superata una breve galleria si entra nel bosco e, proseguendo per breve tratto, si raggiunge a una biforcazione il sentiero n. 412 che porta al parcheggio delle nostre auto. (Difficoltà EE)

Venerdì 15 luglio

Nell’ultimo giorno di escursioni ci divideremo in due gruppi. Arriveremo insieme fino al rifugio Di Bona (mt. 2083) dove lasceremo le auto al parcheggio.

 Il gruppo che farà la ferrata Lipella (http://www.vieferrate.it/pag-relazioni/relazioni- regione-veneto/61-tofane/132-lipella.html) prenderà il sentiero n. 404 che conduce al Castelletto (m 2459) e poi all’attacco della ferrata. La ferrata può interrompersi al Tre Dita (m 2694) o proseguire fino alla cima Tofana di Rozen (m 3225) (Difficoltà EEA AD)  L’altro gruppo prenderà il sentiero n. 403 che attraversa un vallone ghiaioso e porta al rifugio Giussani (m 2580 (Difficoltà EE)

Sabato 16 luglio

In mattinata tempo libero e rientro a Vimodrone