Il Mancato Duello Di Mario Luzi
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Editoria: mi Inglese al posto Ad Ankara Il «Brancati Evtushenko: pubblico da me dell’italiano? twitter in gabbia Zafferana» recitare versi L’autopubblicazione: L’imposizione, in La Turchia attraversa Risale al 1992 l’ultima «La poesia è più un fenomeno alcuni atenei italiani, un periodo critico. edizione del «Brancati necessaria alla gente Poets editoriale in aumento, dell’inglese al posto Censure soprattutto Zafferana». Uno dei proprio quando possibile grazie dell’italiano potrebbe nei riguardi dei social protagonisti rievoca la questa dimentica di Essayists alla tecnologia portare a pericolose network; scrittori storia del premio in averne bisogno, perché Novelists digitale che diffonde derive per l’identità e giornalisti dietro cui erano coinvolti essa è più legata alla gli scritti online. A nazionale. Il parere le sbarre. A loro anche Pasolini, confessione». Evgenij colloquio con Laura di linguisti, politologi favore interviene Moravia, Pound, Evtushenko la trasforma P. E.N. CLUB P. E.N. CLUB P. E.N. CLUB Donnini della Rcs. e costituzionalisti. il Pen turco. la Maraini e Sciascia. in «fuochi d’artificio». P.E.N. CLUB Pagine 9-13 Pagine 15-25 Pagina 27 Pagine 29-31 Pagine 32 e 33 ITALIA ONLUS ITALIA onlus ITALIAITALIA ONLUS onlus ISSN 2281-6461 • Trimestrale, Anno VIII, n. 26-27 • gennaio-giugno 2014 • Direzione: 20122 Milano, via Daverio 7 • Tel. +39.335.7350966 • e-mail: [email protected] • www.penclub.it • CC postale n. 88341094 Poste italiane spa. Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 dcb Milano • CC bancario Monte dei Paschi: dall’Italia Iban IT15R0103001609000000365918; dall’estero BIC PASCITM1MI8 Il centenario della nascita del poeta Il mancato duello di Mario Luzi Firenze, Milano, Roma, Pienza, Parigi, Siena, Mendrisio e Chambéry ricordano il centenario della nascita di Mario Luzi (1914-2005), che dal 1988 al 2002 è stato presidente del Pen Club Italia. Assieme a Mario Soldati, a Uberto Quintavalle e a Lucio Lami (una fotografia del 1992 li ritrae insieme, a Compiano, in occasione del premio letterario omonimo), aveva contribuito alla rinascita del Centro italiano del sodalizio internazionale. di SEBASTIANO GRASSO e foto. Quando si vuole ricordare una persona cara, le Lfoto sono la prima cosa che si va a cercare nei cassetti. Si prendono fra le mani, si fissano. E si cerca qualcosa che sino a quel momento è sfuggita: il particolare di uno sguardo, di un sorriso; l’occhio spazia sul luogo, cerca dietro il foglio una data di riferimento che, spesso, non c’è. I dettagli si sciolgono, accompagnati da un sorriso, un ammiccamento, un deglutire, un serrare di ciglia. E la memoria fa un salto indietro. Firenze 1973. Mario Luzi scrive la prefazione al mio Giuoco della memoria. È un po’ perplesso su una «i»: giuoco o gioco? Quando gli dico che è stato Carlo Bo a suggerire giuoco, Luzi fa l’atto di pensarci su: «Ha ragione Carlino», dice. E «giuoco» resta. Firenze 2004. Ottobre. Qualche giorno prima della ricorrenza dei suoi 90 anni, intervisto Luzi nella sua casa di via Bellariva. Abita al quinto piano. Dallo studiolo usciamo sulla segue a pag. 2 Mario Luzi in un ritratto di Fiorella Ilario: fa parte di una ventina di fotografie dedicate al poeta, eseguite nel giugno del 2004 I LIBRI DEL PEN LETTERATURA INGLESE a cura di FRANCO BUFFONI I LIBRI DEL PEN MUSICA a cura di CARLA MARIA CASANOVA Paul Auster e J.M. Coetzee, Voto Seamus Heaney, Virgilio nella Bann Voto William Boyd, Inquietudine, Voto Marco Voleri, Sintomi di felicità. Voto Marta Boneschi, Giuseppe Verdi Voto Caterina Renna, Io e Verdi. Voto Qui e ora. Lettere 2008-2011, Valley, a cura di Bernardi Perini, Neri Pozza, pp. 350, € 9 La mia passione per il canto contro racconta, LaVerdi, pp. 156, € 10 I diari di Giuseppina Strepponi, € € € € Einaudi, pp. 236, 19,50 Tre Lune, pp. 104, 13 Ristampa di uno dei più interessanti la malattia, Marsilio, pp. 162, 17 È l’anno in cui Verdi ci è toccato Maglia, pp. 428, 22 Storia vera di due scrittori che si Virgilio come autore di riferimento romanzi dello scrittore scozzese- La storia sta nel sottotitolo. Da in tutte le salse. Ma in questa Vita, Era tempo che si parlasse di lei a tutto conobbero nel 2008 e divennero per il premio Nobel scomparso l’anno ghanese William Boyd (1952). Già agli precisare però che la malattia è la Sm opere, idee di un genio della musica tondo. L’autrice lo fa in prima persona, amici scrivendosi delle lettere. La 7 scorso. In questo saggio Seamus 7 esordi considerato una rivelazione della 7 (Sclerosi multipla) comparsa un 8 scritta con la consulenza di Laura 7 attenendosi scrupolosamente a diari 8 prosa svagata di Auster si intreccia Heaney illustra la comune matrice letteratura inglese - l’erede di Anthony mattino in cui «stavo andando al mare. Nicora, la parola passa al protagonista. e lettere (pubblicati per la prima volta) P.E.N. CLUB alla lucidità di Coetzee. Letteratura, contadina e il comune approdo alla Burgess - qui Boyd offre un formidabile Avevo le infradito. Mi sono sentito Ecco l’Uomo visto dal di dentro, della seconda moglie di Verdi, musicista P.E.N. CLUB ITALIA amori, crisi economica, vecchi film, poesia tra le avversità della storia. ritratto di donna-spia: l’affascinante male». Chiunque, molla. Il tenore attraverso pensieri (diari), frasi colta e intelligente, famoso soprano, ITALIA sport. Che bello imbucare le lettere I loro fiumi - il Bann e il Mincio - si russa Eva Delektorskaja che si muove Voleri ha continuato la sua strada. E significative, lettere mandate e ricevute. compagna discreta e coraggiosa di un 2 scrivendo a mano gli indirizzi! parlano a distanza di duemila anni. nel cuore dimenticato dell’Inghilterra. lo racconta in maniera convincente. Verdi intimo, per intenderci. genio talvolta rozzo. 3 IL CENTENARIO DEL PRESIDENTE DEL PEN ITALIA 2 TESTIMONIANZE Come Ulisse, Luzi amava farsi incantare dalle sirene. Tre amori per «modellare» la biografia Per la frase galante su una donna, attribuita al poeta, Delfini offesogli manda i padrini: Timpanaro e Montale. Il sodalizio con Verdino segue da pag. 1 di STEFANO VERDINO grande terrazza che circonda l’appartamento. Ha un cruccio: da a casa, un quinto piano, quando alcuni edifici hanno prossimo a un lungarno, era circondato il suo, scorge appena Lmolto luminosa: piccola, quasi l’Arno. A parte qualche acciacco seppellita dai libri e dalle carte, dovuto all’età, che si mette che vi approdano in continuazione, a posto con un paio di pillole, il poeta nonostante progressivi smistamenti. sta bene. Memoria limpidissima La chiarezza della casa si ritrovava e vitalità straordinaria. Una anche nelle vesti del suo abitante, conversazione di circa tre ore, preferibilmente in beige. Ci si fra studio e terrazza, seduti o sedeva come sempre sulle due passeggiando, sino a quando arriva poltrone di vimini dello studio, suo l’ora del pranzo e ci spostiamo in abituale luogo anche di scrittura, cucina a mangiare qualcosa. Nessun all’insegna della precarietà, ma Luzi segno di cedimento, di stanchezza. non era proprio uomo da porsi ex Da invidiare. Luzi è uno di quei cathedra. Carte, lettere e libri nuovi meravigliosi vecchi che non hanno per terra lo contornavano, ogni tanto età. Della triade Bigongiari-Bo-Luzi è ne sollevava uno, con uno spunto rimasto solo lui. Piero se n’è andato di osservazione o nota critica. La per primo. Poi è stata la volta di conversazione era sempre interrotta Carlino: «Io, però, parlo con tutt’e da perentori squilli telefonici, due. Allora mi domando: sono morto solo moderatamente schermati da in parte con loro; o loro continuano a qualche frequentante con diverse vivere in me?», si chiede Luzi. mansioni, da Maria Bernardini, al Temeva la morte? tempo della macchina da scrivere, l suo approssimarsi non gli faceva alla signora Isolina, che teneva la Ipaura: «Più ci si avvicina alla casa di mattina. vecchiaia e meno ci si pensa, perchè La parte più grata della giornata sviluppa con più forza il senso della erano senz’altro le immancabili vita». E gli angeli, Luzi credeva negli camminate, almeno due o tre. angeli? «Sono figure esistenti. E poi Io – da malagevole pendolare in la figura dell’ angelo cantore è giornata con Genova – capitavo bellissima. Ci si crede per forza, in quella mattinale, dalle dodici senza rifletterci. La mente si crea dei all’una e mezza buone, in vari ricoveri; e uno, appunto, può essere circuiti a Bellariva, che prima o poi l’angelo». Rimpianti? sfociavano in una camminata in riva Certo, quello di non avere avuto il all’Arno; anche in caso di pioggia, Premio Nobel. Riccardo Bacchelli Compiano 1992: Luzi e Soldati. Dietro: Quintavalle e Lami (foto Delgrosso) moderata. Ricordo una volta, un Mario Luzi e Stefano Verdino alla Colophon di Belluno, nel 2004, durante la presentazione del libro d’arte È libera, è pulsante (con due estroflessioni di Bonalumi), edito da Fiorin diceva sempre che in ottobre, con le mia vita e la mia biografia. Due, una detto per una ragazza da lui fine febbraio, la sua letizia nel e pulsare di una vita che era oltre di abbozzi che io stesso reperii, perennemente adolescente. Tutti gli allora alle prime battute delle castagne e il vino buono, tornava la volta; uno, attuale». Per l’«attuale» corteggiata, lo scrittore modenese gli guardare un’aiuola con una tenera quella solo umana. Di Luzi ebbi nel marasma di carte antiche, e altri avevano una qualche maturità, sue ricerche sulla punteggiatura, sua candidatura. Per Luzi era lo ha scritto alcune poesie, ma la dedica aveva mandato i padrini: Sebastiano erba, rigenerata da quell’acqua. il privilegio di allestire nel 1998 che Mario, con la sua consueta anche se sulfurea come è il caso che molto incuriosivano Mario «Puntuale», fu il suo commento stesso.