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Domenica 13 aprile 1997 2 l’Unità2 LA CULTURA

Una mostra a Torino rende omaggio al critico d’arte francese, amico di molti pittori del dopoguerra «Atinù» Il premio «Pegaso d’oro» si presenta: L’uomo che inventò l’informale a Mario Luzi per ragazzi La giunta regionale toscana hadecisodiconferireil«Pega- so d‘ oro», al poeta fiorentino e dubbiosi Tapié narrato attraverso i suoi artisti Mario Luzi. Il premio è stato istituito nel 1993 come rico- BOLOGNA. Ora che manca Coniò il termine «informel» per definire le nuove tendenze nate sulle ceneri della seconda guerra mondiale, scrisse il primo libro noscimento della Regione «Cuore», è l’unico che cervava di capire quel momento. L’esposizione a lui dedicata ospita opere di Gorky, Fautrier, Michaux. Toscana a una personalità in- «settimanale di resistenza ternazionale per i servigi resi umana». La definizione è di alla comunità mondiale. Ne Luca Raffaelli, fan di Sailor TORINO. Alla domanda di Ida Gia- sono stati finora insigniti Mi- Moon (il cartone accusato di nelli sul perché Michel Tapié (1909- khail Gorbaciov, la Robert F. far diventare gay i bambini) 1987)fosseapprodatoaTorino,ilgal- Kennedy Foundation, Jac- e «imprinter» (si dice così?) lerista e critico Luciano Pistoi rispon- ques Delors e Yitzhak Rabin di «Atinù», riferendosi deva nel ’93, con candida perfidia: (alla memoria). Quello attri- proprio al settimanale «Credoper sbaglio,oforseperandare buito a Luzi è il primo Pegaso distribuito con l’Unità il a messa allaConsolata,unachiesaun d’orostraordinario«unsegno lunedì. Michele Serra, po’ austroungarica che gli piaceva - spiega una nota della Regio- invece, dice che «Atinù» molto. Era un aristocratico, nipote di ne - di particolare riconosci- «accompagna dai colori Henri Toulose-Lautrec, una specie di mento per l’attività letteraria della fantasia alla brutta avventurosocercatored’arte». e l’impegno civile del grande realtà». È la giornata del Primadiarrivarenel1956aTorino, poetafiorentino». debutto in società del dove rimase oltre vent’anni, il critico settimanale di notizie, era già famoso: aveva esordito nel ‘46 Scuola giochi, figure e figuracce. La presentando la mostra Mirobolus, cornice è quella della Fiera Macadam et C.ie. Hautes Pâtes di Fascicoli del libro per ragazzi. Jean Dubuffet; aveva portato a Pa- anti-«buco» Dall’altra parte del tavolo il rigi la prima mostra di Jackson Pol- direttore dell’Unità, lock; aveva fondato con Paulhan e Gli editori di testi scolastici Giuseppe Caldarola, la Breton la Compagnie de l’art brut ; hannodeciso,inmolticasi,di caporedattrice di «Atinù», aveva inventato la parola informel coprire con fascicoli integra- Vichi De Marchi, un pezzo di per definire la nuova arte nata sul- tivi e con libri-ponte (gratuiti redazione e Michele Serra le ceneri della seconda guerra o di basso prezzo) il «buco» per parlare di «Bambini mondiale. E soprattutto, nel ‘52, che si verrà a creare il prossi- informati: solo tv o anche un aveva scritto Un art autre,ilprimo mo anno scolastico nei pro- giornale?», ma soprattutto libro che di quella vicenda creati- grammi di storiadopol’intro- per capire se un settimanale va, ancora pienamente in atto, cer- duzione dello studio integra- di informazione per pre cava di cogliere il senso. Tapié vi le del ‘900. Lo si è appreso da adolescenti abbia un senso. sosteneva che l’arte del presente fonti della Zanichelli e della Il senso ce l’ha e il debutto lo non si poneva, come le avanguar- Bruno Mondadori, che in dimostra. Caldarola spiega die, contro le nozioni abituali di questigiorniespongonolalo- che «questo mese e mezzo bellezza, forma e spazio. Quest’arte ro produzione alla Fiera del li- di lavoro ha dato buoni esisteva al di fuori di tali nozioni: bro per ragazzi di Bologna. risultati». Non è vero, come era altra, definita (con le parole di Con i nuovi programmi gli tutti credono, che i Tristan Tzara) non come mezzo studenti di terza media e ulti- ragazzini e le ragazzine d’espressione, ma come manifesta- Un’opera di Hans Hofmann esposta alla mostra su Michel Tapié (nella foto in basso) mo anno delle superiori do- usino tutto velocemente. zione dell’attività dello spirito. vranno infatti studiare il No- «Lo abbiamo scoperto nelle Quest’avventura aveva i suoi eroi, vecento; poichè finora i pro- lettere che ci scrivono e riuniti da Tapié in lunghi elenchi, Pubblicò complessi trattati teori- della materia», «Strutture di ripe- grammi arrivavano fino al questo ci ha indotti a che colpiscono per la completezza ci. Organizzò mostre all’esterno tizione», «Spazi ipergrafici» e «Ba- Congresso di Vienna del riflettere su quale sia anche dell’informazione sull’arte al di dell’Icar: tra le più celebri, Struttu- La protesta rocco d’insiemi». 1815, si viene a creare un «bu- l’informazione degli adulti. qua e al di là dell’Atlantico. ra e stile, del 1962, alla Galleria ci- Il visitatore si aggira tra spazio co», appunto, che verrà co- Con questo esercizio, forse, vica d’arte moderna di Torino, in Il David e spazio, sotto gli occhi di Tapié e perto dai fascicoli-raccordo siamo arrivati ad una Un libro oscuro cui gli artisti furono divisi secon- dei suoi amici che lo guardano da tra i vecchi programmi e la maggiore verità», dice Vichi Il libro ha toni messianici ed è per do classificazioni dedotte anche «velato» enormi fotografie grigie srotolate, nuovascansione. De Marchi. Michele Serra tanti versi oscuro, ma è stato deter- dall’insiemistica, cui Tapié si era tra pannello e pannello. E segue racconta che ai tempi di minante nell’individuare un’area avvicinato in quel momento. No- Il «David» all’Accademia e la un percorso costellato di opere L’associazione «Cuore» sarebbe dovuto dell’esperienza artistica contempo- nostante la sua acutezza, Tapié 13CUL01AF02 «Chimera» etrusca al Museo d’arte assai belle, come i due Fau- nascere «Cuoricino» per ranea con nozioni che oggi, tutta- non capì le direzioni nuove del- 2.0 archeologico di Firenze trier, i due Wols - specialmente Nasce il Forum bambini. «Essendo noi via, la critica più avvertita tende a l’arte degli anni Sessanta - l’arte indosseranno, loro malgrado, Tourbillon del ‘47 minuscolo nel- delle arti intellettuali indecisi a tutto, mette in discussione (ad esempio Pop, il minimalismo, l’arte pove- 21.0 un velo trasparente. È la le dimensioni, ma abissale nella chiedemmo consigli a Y.A. Bois e R. Krauss, nel catalogo ra - e nel corso del decennio si de- protesta di un consistente profondità -, i due disegni di Gor- Vuole rivendicare all’arte e al- Antonio Faeti che ci L’informe, Centre Pompidou, filò sempre più rispetto agli avve- drappello di storici dell’arte, ky, molte opere del Gutai, un di- la cultura una funzione auto- distrusse il piano. E così 1996). nimenti contemporanei più im- archeologi e architetti delle segno di Michaux in cui misterio- noma il «Forum delle arti» lasciammo perdere. Poi, Alcuni degli artisti chiamati in portanti. varie soprintendenze samente si materializza una testa promosso dall’Associazione qualche tempo fa, Vichi mi causa, come Dubuffet, non si ri- Malgrado le oscurità di scrittu- fiorentine che hanno deciso di scimmia, Sterpaglia sulle rocce per la sinistra presieduta da chiese qualche consiglio e io conobbero nel tentativo di defi- ra, l’ossessione per le tassonomie, di inscenare una «velata» di Mattia Moreni, acquistato dal- Sergio Garavini, ex segretario le risposi: scordatevi di fare nizione di Tapié. Forse per questo l’integralismo quasi religioso, Ta- contro il modo in cui si la Galleria d’arte moderna di To- di Rifondazione comunista. un giornale per i bambini. il critico decise di trasferirsi a To- pié fu figura di prima grandezza sentono trattati. In occasione rino alla Biennale di Venezia del Nel corso di una riunione del- Invece... invece mi pare che rino, città defilata, ma colta e nella vicenda dell’informale e la della Settimana dei beni ’56, dove l’artista era presentato l’Associazione sono state ri- il giornale funzioni». aperta al rapporto con l’arte mo- Galleria civica d’arte moderna e culturali, che inizia domani, da Tapié. badite le critiche all’esclusio- Caldarola spiega che la derna. A Torino Tapié si mosse contemporanea di Torino lo ri- circa 75 funzionari In una mostra come questa, de- ne di esponenti della cultura giornata di uscita di «Atinù» attivamente: dal ‘58 al ‘60 colla- corda con una mostra (Torino Pa- copriranno di veli trasparenti dicata a un intellettuale dall’iti- visiva dalla commissione tec- è sperimentale e che il borò con la galleria Notizie, fon- rigi New York Osaka. Tapié. Un art alcuni capolavori, come il nerario complesso e non sempre nico scientifica incaricata dal giorno migliore sarebbe il data da Pistoi, che faceva le mo- autre, fino al primo giugno; ore 9- «David» appunto, la «Notte», lineare, sarebbe stato auspicabile, ministro Berlinguer di elabo- sabato. Sulla presunta stre degli informali. Nel ‘59, con 19; chiuso il lunedì), coprodotta sempre di Michelangelo, tuttavia, cercare di cucire attorno rare la riforma scolastica. Al neutralità del settimanale Pistoi, organizzò la mostra Arte con l’Espace d’art moderne et nelle Cappelle medicee, il alle opere il tessuto dei rapporti dibattito di oggi, cui hanno risponde Vichi De Marchi: nuova, dove si videro per la prima contemporain de Toulouse et Mi- «David» di Donatello al critici per ricostruire le motiva- partecipato tra gli altri Carlo «Abbiamo parlato di volta in Europa - assieme agli in- di-Pyrénées, dove si trasferirà dal Torino Parigi Bargello, oltre al zioni delle scelte: una ristretta se- Lizzani,JannisKounellis,Lui- profughi albanesi, dello formali europei e agli espressioni- 22 settembre. New York fotografatissimo e robusto lezione di materiali documentari gi Squarzina, Giuliano Mana- Zaire. E sempre più sti astratti-igiapponesi del grup- Osaka. Tapié. Bacchino al giardino di compare soltanto all’inizio del corda, Vincenzo Cerami, En- entreremo nei problemi dei po Gutai, con cui Tapié aveva Sotto gli occhi del critico Un art autre. Boboli. I protestatari del velo percorso. La mostra appare quin- rico Crispolti ed , pre adolescenti: la stretto contatti nel 1957. Nel ‘60 La scelta della curatrice Mirella A Torino chiedono «un trattamento di più celebrativa che problemati- è stata anche criticata la com- sessualità, la competitività. fondò l’International Center for Bandini (con la partecipazione di Aperta fino al 1 giugno economico dignitoso», la ca, un limite cui supplisce, in par- missione promossa da Walter Vogliamo sollevare dubbi e Aesthetic Research (ICAR), presie- Alain Mousseigne) è quella di rac- libertà di pubblicare testi e di te, il catalogo (Edizioni d’arte Fra- Veltroni per lariformadelmi- attivare la partecipazione». duto da Ada Minola, che sino alla contare il critico attraverso i suoi ar- partecipare a convegni. telli Pozzo), con saggi della cura- nistero dei Beni Culturali, chiusura, nel ‘77, funzionò come tisti. Le opere sono ordinate in cin- trice, di Anna Minola e di Barbara perché «esclusivamente Andrea Guermandi museo, spazio per mostre colletti- que sezioni, i cui titoli sono dedotti Ste. Mi. Bertozzi. compostadagiuristi». ve e monografiche, luogo per di- da Tapié: «Un art autre e i protago- battiti, conferenze e concerti. nisti del dopoguerra», «Metafisica Claudio Zambianchi

Radici e identità linguistica: intellettuali italiani e sudamericani si sono confrontati a Buenos Aires Galeano (Uruguay) vince il derby Italia-Argentina Omaggi commoventi a e Osvaldo Soriano, poi l’incontro. In campo Coelho, Sanvitale, Vattimo, Arbasino, Magrelli, Severino.

DALL’INVIATA grelli, Sanvitale, Vattimo, Severi- Spagna, romanzo elogiato dalla amico, pittore naif, di nome Var- da «cosmopolitismo claustrofobi- no) si sono confrontati con i suda- critica che sin dal titolo, puntando gas e che stava in una città, poco co», a proposito della più recente BUENOS AIRES. A due passi dal Tea- mericani (dal brasiliano Coelho al- sulla mescolanza dei più diversi fuori Buenos Aires, dove c’era il letteratura argentina ha avuto il tro Colonna da Avenida Florida e da l’uruguayano Galeano) sul tema generi, poteva stimolare una di- più alto tasso di inquinamento da coraggio di attribuire a Manuel Corrientes, il quadrato pedonale che delle radici, delle identità linguisti- scussione sul tema del cosmopoli- petrolio del paese, dove non c’era Puig (autore de Il bacio della donna porta fino a Plaza de Majo, c’è la casa che che la globalizzazione della tismo e della contaminazione tra niente che non fosse sotto questa ragno), addirittura l’invenzione del di Borges, dove lo scrittore visse dopo cultura tende ad omogeneizzare? le diverse culture. patina grigia, dove tutte le cose kitsch ricordando la sua mamma che lasciò il quartiere di Palermo. Per Intanto è accaduto che, al conve- In questi giorni, invece, pur ri- sembravano tristi. Eppure questa «pampera» che, a Roma, passava immaginarlo passeggiare, negli ulti- gno organizzato dal Grinzane Ca- cordando il reciproco amore degli tristezza non impregnava la sua interi pomeriggi col figlio a vedere mi anni, tra gli scarichi delle auto e il vour, gli italiani non hanno in- uni per gli altri (con omaggi com- pittura, che aveva colori meravi- i film sui telefoni bianchi alla Ci- rumore di una cittàdoveiltrafficour- contrato nessun autore argentino: moventi a Primo Levi e Osvaldo gliosi e sgargianti in una grandiosa neteca nazionale. la dalle sei di mattina, bisogna chiu- neppure , che Soriano) ognuno, tra gli invitati, espressione di naturalezza: perché Un tema ricorrente, quello del dere gli occhi e fare uno sforzo enor- ha dato forfait per una brutta in- ha fatto il suo gioco. Gli italiani Vargas non dipingeva la realtà che cinema italiano e americano: da me. Un esercizio che lo scrittore di fluenza all’ultimo momento e che hanno svolto relazioni e interventi vedeva ma quella che «necessita- Marquez che citava Miracolo a Mi- Finzioni praticava benissimo. con Borges continua ad essere il fa- di sapiente critica letteraria, che va», quella di cui aveva bisogno, di lano come fondamentale per la Se fosse una partita di calcio po- ro (ma anche l’incubo) per gli niente avevano a che vedere con la cui c’era bisogno. formazione della sua poetica, a Tri- tremmo dire che gli scrittori italia- scrittori delle nuove generazione. leggerezza quasi impudente dei su- Se poi uno si domanda che cosa ste solitario y final di Soriano (prati- ni e sudamericani hanno adottato La letteratura argentina, infatti, damericani: i quali, se ti devono i nostri scrittori hanno preso dai camente la storia dei vecchi Stan- stili e schemi completamente di- non si è fermata lì anche se - e spiegare il loro modo di intendere sudamericani, al di là dei rimandi lio e Ollio), fino a Esperanto, dove versi. Ma se nel football fare il gio- questa sarebbe stata un’ottima oc- la letteratura, ti raccontano in pri- aDeAmicis(Dagli Appennini alle l’identità del protagonista si forma co dell’altro di solito ti porta a per- casione per verificarlo - il realismo mis una storia che è come un drib- Ande) e all’«antologia della lettera- a partire da un mito come James dere la partita, che cosa succede fantastico ha fatto nascere qualco- bling. Come ha fatto l’uruguayano tura fantastica» curata da Borges e Dean. Che continua a alimentare invece nella letteratura, che è un s’altro: da autori come Miguel Bo- Eduardo Galeano, autore di testi Bioy Casares, l’unica è farsi una l’immaginario dei sudamericani e rincorrersi e un intrecciarsi di so- nasso di Buenos Aires, giornalista e come Le vene aperte dell’America la- scorpacciata di citazioni di Arbasi- degli argentini, che, non dimenti- gni diversi? Che cosa è successo in scrittore di romanzi di forte de- tina: per far capire perché Borges no, al ritmo di una ogni dieci se- chiamolo, hanno come mito intra- questi giorni a Buenos Aires, dove nuncia sociale fino al giovane Ro- non si è mai dato pena di raccon- condi. che, dopo montabile la bionda Evita. gli intellettuali italiani (La Capria, drigo Fressàn, classe ‘63, autore di tare una realtà come quella dell’Ar- essersi sentito afflitto con Borges e Consolo, Arbasino, Biamonti, Ma- Esperanto, tradotto in Francia e gentina, ci ha parlato di un suo compagnia negli anni Cinquanta Antonella Fiori