Soprintendenza Archivistica Del Lazio
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Soprintendenza archivistica del Lazio Archivio dell'urbanista Italo Insolera Sezione fotografica Inventario a cura di Cristina Saggioro e Nicoletta Valente Coordinamento scientifico di Elisabetta Reale Roma 2016 1 Sommario Archivio Italo Insolera -- sezione fotografica p. 3 Nota introduttiva p. 5 Serie 1 Negativi Sottoserie 1 Negativi con segnatura URB p. 47 Sottoserie 2 Negativi non segnati p. 48 Serie 2 Provini Sottoserie 1 Estero p. 52 Sottoserie 2 Italia p. 57 Serie 3 Diapositive p. 65 Serie 4 Lastre p. 67 Serie 5 Stampe p. 69 Serie 6 Miscellanea p. 76 Indici p. 80 2 ARCHIVIO ITALO INSOLERA - sezione fotografica Con questo intervento di inventariazione della sezione fotografica, si completa il progetto di sistemazione dell’archivio dell’architetto Italo Insolera, dichiarato di notevole interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio con decreto del 29 gennaio 2003. Sul complesso documentario, che comprende la documentazione prodotta in un arco cronologico che si estende dal 1947 ai giorni nostri, nel corso della sua lunga ed intensa attività professionale, già nel 2004 era stato avviato un primo progetto di riordinamento e inventariazione, affidato agli architetti Marco Santini e Domitilla Morandi, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza; l’intervento, condotto con la preziosa consulenza dello stesso Insolera, si concluse con la redazione dell’inventario nel 2005. Il lavoro svolto riguardava le sezioni documentarie costituite dal complesso dei disegni attinenti gli interventi progettuali, gli studi e dalla documentazione contenuta nei faldoni relativa ai diversi ambiti di attività del professionista; ne rimase esclusa la cospicua sezione fotografica, sulla quale all’epoca stava lavorando lo stesso Italo. Non a caso nell’introduzione dell’inventario si auspicava che il progetto potesse essere ripreso e completato in tempi brevi, procedendo alla schedatura della sezione fotografica. Dopo la scomparsa dell’architetto nel 2012, la Soprintendenza riprese i contatti con la famiglia ed in particolare con la vedova Annina, compagna di una vita di Italo, intervenendo ad alcuni incontri tenuti presso lo studio, cui parteciparono, tra gli altri, anche il prof. Vezio De Lucia e l’arch. Renata Bizzotto dell’Ordine Architetti di Roma e l’arch. Valentinelli, curatrice di una pubblicazione dedicata a Italo Insolera fotografo. In occasione di questi incontri, finalizzati alla programmazione di eventi dedicati alla figura di Insolera, venne concordato l’intervento per la sezione fotografica, al fine di poter completare l’inventario dell’archivio, assicurando così la descrizione dell’intero fondo. Ottenuti i finanziamenti ministeriali, l’incarico, affidato alla Società Memoria, si è svolto in due successive fasi, ed è arrivato a felice conclusione con il presente inventario, curato da Cristina Saggioro e Nicoletta Valente. 3 Siamo quindi alla conclusione di un lungo percorso, iniziato oltre 10 fa, in cui si è stabilito sin dal primo momento un colloquio costruttivo tra la Soprintendenza e il prof. Insolera, che ha accolto positivamente sia la dichiarazione dell’archivio sia i successivi progetti, cui ha sempre prestato grande attenzione e collaborazione. Evidentemente in questi interventi ha colto, nella concretezza e coerenza tipica del personaggio, il segno di un progetto valido e meritevole: far sì che il suo archivio potesse essere non solo tutelato, ma anche valorizzato e accessibile alla fruizione, divenendo un bene culturale nel senso pieno del termine. In quest’ottica auspichiamo possa essere presto coronato il disegno di affidare l’archivio ad una Istituzione, che ne possa garantire appunto la conservazione e fruizione. Un particolare ringraziamento, oltre alle due curatrici, va ad Alessandra Valentinelli, per il costante supporto, e soprattutto ad Annina Insolera, che, anche in quest’occasione, ha generosamente aperto lo studio per accogliere le operatrici, confermando la squisita disponibilità, che già avevamo a suo tempo trovato in Italo Insolera. Elisabetta Reale 4 NOTA INTRODUTTIVA La sezione fotografica dell’Archivio di Italo Insolera comprende negativi, provini, lastre, stampe, diapositive. È conservata come la parte restante del suo archivio nell’appartamento di via Traversari 49, a Roma, che ha ospitato il suo studio. Negli ultimi anni è stata interessata da un lavoro di ricerca svolto da Alessandra Valentinelli, allieva e collaboratrice di Insolera, per la pubblicazione di un volume su questo aspetto della sua attività, sicuramente meno conosciuto di altri. Questa ricerca e l’intervento archivistico non hanno interferito se non in parte minima con la sistemazione fisica dei pezzi data dallo stesso Insolera. Il lavoro di ricognizione svolto nel corso del 2015 ha interessato in prima istanza i negativi e i provini e in una seconda fase lastre, stampe e diapositive. Sono stati rilevati tutti i dati informativi presenti sui pezzi, apposti dallo stesso Insolera. Il risultato è una tabella Excel in cui tutti questi dati sono disaggregati: è dunque possibile incrociare le diverse informazioni presenti, utilizzare i filtri per aggregare i dati, eseguire ricerche di dettaglio, ordinarli secondo criteri diversi. Il file riporta anche informazioni sulla collocazione dei pezzi, che saranno sicuramente utili per organizzare un eventuale spostamento senza perdere traccia del legame tra i pezzi e i dati descrittivi. In fase di redazione dell’inventario cartaceo è stata fatta la scelta di non riportare tutti i dati presenti nella bd Excel; inoltre, per una maggiore leggibilità, molti dati sono stati aggregati. A fronte di questa parziale perdita di informazioni, peraltro fornite nelle descrizioni delle singole serie, è stato redatto un indice dei nomi di luogo e di persona che fornisce un quadro sintetico dei contenuti e permette ricerche mirate. Si rimanda alla descrizione delle diverse serie per informazioni più precise sulle modalità di descrizione e di presentazione delle informazioni. 5 SERIE 1. NEGATIVI La serie dei negativi copre quasi tutta l’attività di Insolera fotografo, documentandone le diverse fasi e fornendoci informazioni interessanti sul suo approccio alla fotografia. È infatti sulle bustine dei negativi che appunta indicazioni di carattere tecnico sugli scatti eseguiti, dando quasi invariabilmente notizia sulla macchina fotografica e sulla pellicola utilizzate, in alcuni casi sullo sviluppo1. È ancora qui che troviamo indicazioni sul luogo e la data degli scatti, a volte accompagnate da informazioni di maggior dettaglio sull’oggetto fotografato. Tutti questi dati sono stati rilevati, ma non tutti compaiono nella versione cartacea dell’inventario, che riporta i dati fondamentali: il titolo, corrispondente al luogo/ai luoghi degli scatti indicati da Insolera su ciascuna bustina; eventuali altre informazioni sull’oggetto degli scatti, la data (espressa in anno/mese). L’ordine in cui i pezzi sono proposti è cronologico. In fase di redazione dell’inventario ad ogni unità descritta è stato assegnato un numero: questa numerazione di ordinamento è riportata come primo elemento. Il secondo elemento è la numerazione assegnata da Insolera ai pezzi, che ne permette l’identificazione. Questa numerazione e la sua assenza hanno inoltre permesso di individuare tre partizioni. La numerazione continua (1-679), cui vanno aggiunte 23 bustine numerate da 1001 a 1023, e alcuni bis, corrisponde alla serie generale dei negativi, conservata in ordine cronologico. Una parte consistente delle bustine non numerate da Insolera (in tutto 53) contengono negativi di scatti eseguiti “per lezioni”: è ipotizzabile un uso specifico di queste fotografie. Infine, un gruppo di 21 bustine di negativi presenta una segnatura composta da URB + numero progressivo (da 12 a 65, con numerosi salti): si tratta di scatti prevalentemente del 1954, tutti eseguiti a Roma e dintorni. Questi due gruppi sono stati isolati in sottoserie che rimandano nella denominazione a questi elementi estrinseci, non essendo possibile in questa fase fare ulteriori ipotesi. La numerazione provvisoria attribuita ai pezzi non segnati è espressa tra parentesi tonde sia sui pezzi sia sull’inventario. La consistenza totale è di 788 bustine di negativi, di cui 21 con segnatura URB e 53 che non hanno numerazione. Complessivamente coprono un arco cronologico che dal 1953 ci porta al 1999. 1 Le macchine fotografiche indicate sono Rectaflex, Leica, Praktisix. Le pellicole Agfa Isopan F, Ferrania P3, Ferrania PS2, Ferrania S2 Gevapan, Ilford FP3, Ilford FP5, Ilford HP3, Ilford PAN F, Kodak Plus X. Le indicazioni relative allo sviluppo, presenti per soli nove pezzi, riferiscono dell’uso di Promicrol. 6 .1 1 Roma Laurea. Liberiana, Peotti, Flaminia, Francesca. 1954 mar. 2 2 Subiaco Sacro Speco; Bariviera, De Marchis al Sacro Speco; Santa Scolastica; palazzo 1954 mar. distrutto al centro del paese; Serenella e Massimo. 3 3 Torino Portici; Università. 1954 ago. 4 4 Roma; Torino Roma: Via Piave; Ministero delle finanze; via Veneto. Torino: Piazza San Carlo; via 1954 lug.-ago. Pietro Micca; zona Municipio. 5 5 Roma; Torino Roma: piazza di Spagna, via Condotti, via Flaminia, casa di Pirro Ligorio; Torino: 1954 lug. portici. 6 6 Provincia di Vicenza Castelli di Montecchio dal pullman; Valdagno; Cava di Chiampo. 1954 giu. 7 7 Provincia e città di Vicenza Chiampo; Vicenza: piazza Castello; Vicenza: San Cristoforo; Vicenza: San Lorenzo. 1954 giu. 8 8 Vicenza San Lorenzo; Contrà Riale; piazza e Basilica. 1954 giu. 9 9 Provincia e città di Vicenza Castelli di Montecchio; Trissino: