Cinema E Invecchiamento Di L
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N° 28 - novembre 2013 - febbraio 2014 - 8,50 € cinema psyche e arti visive ecineimad e inveocchiamesnto nel film La grande bellezza l’intervista Roberto Herlitzka cult La ballata di Narayama E L A R T il personaggio S E M I Giorgio R D A Albertazzi U Q A T S I V I R sommario novembre / febbraio 2014 ec i n e m ai p ds y c h e oe a r t i s v i s i v e 2 editoriale Ladies in lavender cinema e invecchiamento di L. Pascalino a cura di Antonella Antonetti e Luisa Cerqua Cinema e invecchiamento di A. Antonetti e L. Cerqua La grande bellezza Creata e scritta da psichiatri, di M. Bernardini psicoanalisti junghiani e freudiani ed Settimo cielo esperti di cinema 2 di G. Campanella RIVISTA QUADRIMESTRALE 42 l’altro film Registrazione presso il Tribunale Spirit of ’45 di Roma: n° 174/2004 del 23.04.04 di A. Dugo n° di iscrizione ROC: 17439 Distribuzione 44 approfondimento eidos si riceve per abbonamento annuale Donne con la macchina ed è distribuito nelle maggiori librerie. da presa Distribuzione nelle librerie Feltrinelli: cinema e psyche di I. Pomi JOO DISTRIBUZIONE 4 Via F. Argelati, 35 Milano Anche gli eroi sono stanchi di P. Pede Modalità di abbonamento 46 il personaggio Pagamento anticipato tramite versamento su c/c postale n° 51697142 intestato alla Associazione Culturale Eidos 8 la suggestione di 20 € Segnali di fumo 46 di A. Raff Copyright eidos Associazione Culturale www.eidoscinema.it 12 l’intervista Direttore responsabile Roberto Herlitzka Alberto Angelini di L. Falcolini Redazione Stelvio Cipriani Antonella Antonetti, Luisa Cerqua, di L. Bellanova Cecilia Chianese, Antonella Dugo, Molti anni per Pia De Silvestris, Lori Falcolini, diventare giovani. Barbara Massimilla 20 cult Giorgio Albertazzi Pomodori verdi fritti dialoga con Gianni Garko Hanno collaborato in questo numero: di L. Bellanova, M. Bernardini, R. Biserni, di B. Buttiglione G. Garko B. Buttiglione, G. Campanella, La vecchia signora L. Cancrini, L. Cappelli, L. Cerocchi, indegna L. Figà Talamanca, G. Garko, R. Meale, di P. De Silvestris 50 arti visive V. Nesci, L. Pascalino, P. Pede, I. Pomi, Felix Vallotton F. Proietti, A. Raff di L. Cappelli Ufficio stampa 20 [email protected] [email protected] 50 Impaginazione Margodesign - www.margodesign.it Editore Alpes Italia Via G. Romagnosi, 3 - 00196 Roma Stampa La ballata di Narayama Arti Grafiche srl di L. Cerqua Segreteria abbonamenti Les BienAimés 56 festival eidos di F. Proietti Festival di Venezia [email protected] di B. Massimilla Festival di Roma Sostengono il progetto eidos: nel film di L. Cancrini Paolo Aite, Dario Argento, 28 Goffredo Bettini, Vincenzo Bonaminio, Gran Torino Mimmo Calopresti, Stefano Carta, A. Angelini Sergio Castellitto, Domenico Chianese, Una canzone per Marion 62 eidos-news Luis Chiozza, Giorgio Corrente, R. Biserni Ricordo di Carlo Lizzani Cristina, Francesca e Paola Comencini, di A. Angelini Roberto Faenza, Elda Ferri, Via Castellana Bandiera Matteo Garrone, Andreas Giannakoulas, F. Talamanca Domenico Nesci Lorenzo Hendel, Antonino Lo Cascio, Amour di V. Nesci Giuseppe Maffei, Mario Martone, di R. Meale Le nove vite di Valentina Silvio Orlando, Sergio Rubini, Cortese Stefano Rulli, Lucio Russo, di L. Cerocchi Gabriele Salvatores, Studio Azzurro, Adamo Vergine, Paolo Virzì. Copertina Giorgio Albertazzi nel prossimo numero cinema e paternità 1 foto di Tommaso Le Pera e l a i r o t i d e Marigold Hotel di John Madden Cinema e invecchiamento Antonella Antonetti e Luisa Cerqua Invecchiare conviene, se si diventa più liberi. Cesare Musatti Nelle Metamorfosi, Ovidio descrive Narciso che ammira la propria immagine riflessa nell’acqua. Disperato di non poter- la toccare piange e le sue lacrime, cadendo nell’acqua, ne increspano il volto come a prefigurare il tempo dell’invec- 2 chiamento da cui il giovane si sente minacciato nella sua inte- grità tanto da morirne, trasformandosi in un fiore. Danielle Quinodoz, nel suo libro Invecchiare, nota che nella famiglia di Narciso non esiste una differenza tra le generazio- ni, essendo egli stesso figlio di un incesto tra Cefiso, Dio del fiume, e la propria figlia, la ninfa Liriope. “Non ha un nonno”, osserva l’autrice, cioè un modello d’invecchiamen- to; non è inscritto in una filiazione e non può mettersi in con- tatto con i suoi antenati per scoprire la propria identità e tro- vare posto nella catena transgenerazionale. Narciso non ha altra scelta che rimanere legato alla bellezza idealizzata del- l’eterna gioventù, al di fuori della dimensione del tempo vis- suto, muore per non invecchiare. La temporalità, come per- cezione del passaggio del tempo che implica la capacità di costruire nessi di causalità, di storicizzare le esperienze, rompe le illusioni: i sentimenti che emergono allora sono quelli della fragilità e della dipendenza, del dolore della per- dita. Riconoscere l’invecchiamento, del corpo e della mente, riattiva quelle che Winnicott definisce “agonie primitive”, come l’angoscia di non integrazione, la paura di essere lasciati e lasciarsi cadere, di perdere il senso della realtà e la capacità di stabilire relazioni. Gérard le Gouès, nel suo libro La psicoanalisi e la vecchia- ia, ipotizza che la regressione verso la dipendenza, che in varia misura può caratterizzare questa stagione della vita, possa essere considerata anche come un moto dell’apparato psichico atto a ritrovare un piacere di funzionare che contro- bilanci la sofferenza. Una reazione vitale, comunque in stret- to rapporto con la storia infantile del soggetto, che può rimet- terlo in contatto col suo “ sapere affettivo”, più duraturo del sapere intellettuale, consentendogli di sperimentare che almeno i sentimenti non svaniscono dentro di sé. Negli ultimi anni il Cinema ha rivolto di frequente la sua attenzione al tema dell’invecchiamento; lo osserva e raccon- ta con diversi registri, dalla commedia brillante al dramma, contribuendo ad aprire nuovi spazi rappresentazionali per una parte così delicata dell’esistenza, spesso offuscata nella ì e l cultura occidentale da una dimensione che sembra privilegia- n a o i D s re invece la faustiana illusione dell’eterna giovinezza ripro- r o o l d p posta da Sokurov nel controverso film Faust (2011). La pro- a s e v l duzione filmica attuale, quindi, rispecchia un cambiamento a a S m i i nella percezione della vecchiaia, la rappresenta più leggera e r d p integrata, attiva e creativa. Si disegnano eroi attempati, desi- a l l e derosi di rimettersi in gioco, come il veterano Clint Eastwood d o in GranTorino (2008); amanti innamorati e teneri, come in t n e Amour, e capaci di vivere una relazione erotica come in m o Settimo Cielo (2008); anziane signorine capaci di innamorar- m l si come in Ladies in lavender (2004); pensionati protagoni- a e l l sti come nella divertente commedia Marigold Hotel (2012). o m E ancora E se vivessimo tutti insieme? (2011), film che ritrae o i una nuova condizione antropologica, con un cast di cinque g o l “nonni” che trova nella coabitazione la migliore soluzione o r O per trascorrere la propria vecchiaia. Del resto, come dice Charles de SainteBeuve, “la vecchiaia è l’unico sistema che si sia trovato per vivere a lungo”… • 3 e h c y s p e a m e n i c Anche gli eroi sono stanchi La vecchiaia nel western, la vecchiaia del western Pasquale Pede «La vecchiaia, ça existe» proclama G. Fofi a proposito Il western, pur esaltando per costituzione la vigoria della dei western di H.Hawks. Un’affermazione perfetta per maturità, non ha mai eluso la questione. quanto scriveremo. Per brevità ho scelto di illustrare il tema da due prospet- La vecchiaia dunque. Fase della vita dai molti lutti, in tive: la presenza costante, fra i personaggi secondari, di cui il narcisimo sopporta ferite inevitabili, l’onnipotenza figure di anziani, e come il genere ha affrontato il pro- deve cedere il passo definitivamente al principio di real- prio stesso invecchiamento. tà, e il tempo vissuto si confronta con l’orizzonte della Cominciamo dai personaggi. Sostanzialmente il western li fine. Soprattutto, fase in cui tali cambiamenti si inscrivo- presenta in una versione «positiva» e una «negativa». La no nel declino delle capacità del soma. prima è imperniata sulla figura caratteristica dell’old timer. 4 rappresenta anche quattro fasi della vita. C’è l’uomo maturo (Wayne), quello in crisi (Dean Martin), e il giovane apprendista. La dialettica fra le differenti età costituisce uno dei motivi d’inte- resse del film, e non il minore. Stumpy cerca continuamente di avere un ruolo attivo nell’azione, ma a causa dell’età è relegato nel ruolo «femminile» di factotum dell’ufficio. S’intromette, batti- becca, combina guai ma nei suoi occhi brilla sempre l’impotenza. Solo nella sparatoria finale, a sor- presa, Hawks ne fa il risolutore della questione: contravvenendo agli ordini di Wayne, zoppicando, Stumpy si presenta nel mezzo della sparatoria e suggerisce di usare la dinamite per risolverla, partecipando con gusto al trionfo sui cattivi. Come dire che la vecchiaia deve stare al suo posto, ma non si può mai dire! Non c’è migliore illu- strazione di come il western rap- Un dollaro d’onore di Howard Hawks con John Wayne e Walter Brennan presenti la terza età sotto una luce positiva. Innanzitutto come una condizione che esiste, poichè può Un vecchio sceriffo, un vecchio trapper, un vecchio cow coesistere fra le altre. Da non idealizzare, come si con- boy, ci sono sempre stati anziani nel western, sin dagli viene a un genere rude, anzi evidenziandone i limiti, ma albori della horse opera. Impersonato da caratteristi specia- da accettare senza indulgere al rimpianto o all’autocom- lizzati nel ruolo, quasi sempre doppiati dal grande Lauro miserazione.